Santoni e Principi sono gli eredi di Mastronunzio
Transcript
Santoni e Principi sono gli eredi di Mastronunzio
agosto 2010 dal Corriere Adriatico del 06/08/2010 Santoni e Principi sono gli eredi di Mastronunzio La formazione affidata a Lelli è già competitiva, in rosa anche dei “lussi” per la categoria, come Faieta, Vitali e Bertozzini Ancona – Sembrano ormai sempre più alte le possibilità che l’Ancona riparta dal campionato di Eccellenza con la squadra del Piano San Lazzaro. La rosa allestita dal direttore sportivo Donato Andreucci, che verrà ulteriormente rafforzata nel caso si concretizzasse il progetto Ancona, appare già competitiva per la categoria, presentando tra le sue fila numerosi giocatori che hanno avuto esperienze più o meno lunghe tra i professionisti. A partire dal portiere, Alessio Recchi classe 78, l’estremo difensore civitanovese ha difeso la porta dorica in C2 proprio nel l’anno successivo al fallimento ”pieroniano”. A fargli da vice il giovane Matta Micucci (‘92). In difesa spicca la riconferma di Emanuele Pesaresi, 33 anni e un passato recente tra Lazio, Sampdoria e Benfica. Con lui rinnovi anche per Luca Valeri (ex BelIaria), Davide Belelli e dei giovani Giovagnoli, Marcilegiani e Caizza. I nomi nuovi sono quelli del centrale Bertozzini, arrivato dal Fossombrone e di Ella Santoni dalla Biagio Narro. A centrocampo sono in grado di fare la differenza Daniele Vitali, pescato dalla Sangiustese (seconda divisione), e Davide Faieta, esterno che ha fatto vedere grandi cose con il Fossombrone ma al momento convalescente da un grave infortunio. Nella lista dei neoacquisti c’è anche Vanni Ripanti, ex Berretti dell’Ancona e Biagio Nazzaro mentre sono stati riconfermati gli esperti Giammarco Maiavenda, Giacomo Cercaci e Davide Tedoldi, anche lui con alle spalle diversi anni tra i pro. Completano il reparto i giovani Orciani, Fiorucci, Sarzana, Dorazzi e Celiottini. In attacco Maltia Santoni compone assieme a Marco Principi, capocannoniere dello scorso campionato con la Castelfrettese, un tandem offensivo di grande efficacia Federico Duranti, classe l arrivato dal Gubbio, può rappresentare un’alternativa. Una rosa di tutto rispetto dunque quella a disposizione di Lelli. Le avversarie più quotate? Al momento Fermana e Tolentino. Nel frattempo si allenano con il gruppo gli ex biancorossi Kalambay. Zavagno e Castracani, oltre a Michele Santoni, fratello di Matta e reduce dall’esperienza con lo Spezia. Intanto il Piano si è messo per la prima volta in mostra davanti ai tifosi: ieri sera al Dorico si è giocata infatti un’amichevole in famiglia. Domani alle 17,30 il Piano sarà di scena a Porto Recanati contro la locale squadra di Promozione. La settimana prossima altri due test in casa di formazioni di Promozione: martedì a Falconara e sabato a Castelfidardo. Daniele Spina agosto 2010 La Nord approva il nuovo progetto Una deroga Figc per l’Anconitana I tifosi sono pronti a sostenere il “Psl Ancona” se cambierà il nome e il marchio Ancona – La Nord è pronta a schierarsi dalla parte di Marinelli, ma a due condizioni: il Piano deve cambiare nome e promettere che al più presto si riapproprierà del marchio dell’Ancona. Con un comunicato stringato ma inequivocabile, gli ultras hanno esposto la loro posizione in una sorta di manifesto del tifo. “La Curva Nord – si legge – intende chiarire definitivamente la sua posizione. Fermo restando che la realtà rimanga quella che ormai sembra l’unica possibilità, la Curva Nord appoggerà con tutta la sua forza e tutto il sostegno possibile il nuovo progetto che si sta costituendo”. Fin qui i propositi. Poi le due condizioni. Punto primo: “La nuova società dovrà riportare il nome della città e non surrogati di altre società, come l’ormai famoso P.S.L. Ancona, senza nulla togliere alla società sportiva del Piano”. Punto secondo: “La nuova società prometta di fare tutto il possibile per riappropriarsi del marchio appena possibile”. A tal proposito, la Nord invita il sindaco e Sturani ad “attivarsi per rendere possibile il cambio del nome da subito”. E se si perderà tempo, gli ultras minacciano forme di protesta, “pronti a scendere in strada se non vedremo accolte le nostre richieste”. Assemblea pubblica Stasera andrà in scena un appuntamento storico per la tifoseria. La città è chiamata a raccolta per partecipare all’assemblea costituente di “Sosteniamolancona”, l’associazione no profit che mira a conquistare una rappresentanza nel CdA della futura società e promuove l’azionariato popolare. L’appuntamento è per le 20 al Dorico. In caso di maltempo, il pubblico verrà accolto nella tribuna coperta. Tra gli ospiti, l’ex tecnico Cannarozzo e mister 118° Mirko Ventura. Gadda e Guerini faranno parte del consiglio d’onore. Verranno lette le mail di sostegno arrivate da vecchie glorie, tra cui Ganz, Ciocci e Centofanti. L’iniziativa ha trovato consenso non solo tra la tifoseria moderata, ma anche nella Nord che “sosterrà l’associazione nata per l’azionariato, pur rimanendo un’entità distinta”. L’assemblea raccoglierà adesioni (versamento minimo di 5 euro) e i soci voteranno il presidente e il consiglio direttivo. All’incontro parteciperanno Gramillano (sarà il primo sottoscrittore) e il presidente Marinelli, intenzionati a confrontarsi con i tifosi sul nome da attribuire al Piano e sulla sede delle partite: il sindaco preferirebbe il Del Conero, Marinelli vota il Dorico optando per un ritorno alle origini. Il patron, che aveva proposto PSL Ancona, è pronto ad ascoltare il pubblico. “Per motivi federali non posso cambiare il nome, ma farò ciò che vogliono i tifosi e sono pronto a non far comparire il nome del Piano. Lascerò solo due cavallini in un angolo della casacca a ricordo della nostra storia”. agosto 2010 Niente D Anche gli ultimi tentativi, fatti ieri, sono andati in fumo: il Sindaco ha rinunciato alla serie D. Ora proverà a convincere gli imprenditori dell’ultima cordata a dare un sostegno a Marinelli. “Mi auguro di cuore che mi aiutino – dice il presidente del Piano - Sarebbe bello poter programmare le cose con una cifra precisa garantita per due o tre stagioni. Chi mi aiuterà verrà gratificato”. Ma prima bisogna aspettare le 18 di oggi: solo se la vecchia Ancona non si iscriverà in D potrà partire il progetto di Marinelli. Stefano Rispoli dal “Il Resto del Carlino” del 06/08/2010 Ancona, a volte ritornano Longarini tra gli sponsor che aiuteranno Marinelli Ancona – E’ Rispuntato il nome di Edoardo Longarini dietro al calcio anconetano…… La curva. Non piace il nome Psl. Stasera assemblea costituente di Sosteniamolancona I tifosi biancorossi dettano le condizioni Ancona – Due condizioni e la Curva Nord è pronta a schierarsi al fianco di Andrea Marinelli… agosto 2010 dal “Il Messaggero” del 06/08/2010 Eccellenza. Dalla Maceratese alla Vis, dalla Fermana al Tolentino, sino alla Fortitudo Fabriano: che derby «Arriva l’Ancona, emozionante» siamo pronti: sarà ANCONA - Chi aveva tirato un sospiro di sollievo dopo essersi liberato di una Samb aggiratasi per un anno fra i campi dell’Eccellenza come un leone in mezzo a gazzelle, sarà costretto ad un altro nodo alla gola. Forse ancora più opprimente. La depressione di un’Ancona calciofila che sprofonda di 4 serie attaccandosi al “salvagente” Piano San Lazzaro, è al tempo stesso la variabile che sconquassa i programmi di altre 18 squadre (si va verso un’Eccellenza a 19) abituate al loro “timido” campionato regionale. Chi 6 anni fa andava a San Siro e solo qualche mese fa si trovava legittimamente ad accarezzare un ritorno in serie A, è ora costretto a prepararsi a trasferte tutte alla portata dell’ora di macchina. Un inferno per Ancona, un onore per buona parte dell’Eccellenza, ma anche un concorrente troppo indigesto per chi quel torneo è da tempo smanioso di lasciarlo. E non sono in pochi: perché, Ascoli a parte, con Vis Pesaro, Urbino, Fermana e Maceratese, in Eccellenza saranno rappresentati tutti i capoluoghi di provincia. Tutti pronti ad un suggestivo amarcord, o nella maggior parte dei casi, all’appuntamento con la storia. Sarà così soprattutto per Atletico Piceno e Corridonia, neopromosse alla prima volta in Eccellenza e subito contro il più impensabile dei colossi. Idem per Belvedere Ostrense, che invece in Eccellenza ci torna dopo 8 anni, con 2400 anime già in fibrillazione per il derby che non t’aspetti. «Per chi punta a salvezza e valorizzazione dei giovani, un’Ancona in Eccellenza è soprattutto una grande iniezione di stimoli» spiega il dirigente del Real Montecchio Loris Tesei. Stesso pensiero ad Urbino dove si esulta per «un ripescaggio che vale già una vittoria di campionato che, con l’Ancona, sarà ancora più bello». E intanto tutti si fregano le mani per super-incassi fuori programma: «Più gente si porta allo stadio e meglio è – la filosofia di Giorgio Longhi presidente di un Tolentino quest’anno forse competitivo per i primi posti – Preferiamo ci siano sfide di questo tipo con cui misurarci». Per alcuni si va però incontro ad un secondo campionato falsato in due anni: «La differenza la farà il pubblico – dice il presidente della Maceratese Massimo Paci – Se il Piano, che già era una delle “big”, convoglierà davvero la passione degli anconetani, allora non ci sarà storia nemmeno in questo torneo». «L’Ancona è stimolante, ma è indubbio che complicherà i piani di chi punta in alto» aggiunge l’allenatore della Fermana Giovanni Cornacchini. A Pesaro c’è invece chi la prende con spirito: «E’ inutile salire visto che tutti i derby più belli ce li ritroviamo in Eccellenza – accenna il copresidente della Vis Leandro Leonardi – Scherzi a parte, avremo una sfida affascinante contro una società sana e dalle idee chiare come il Piano che diventa ancor più corazzata di quanto già non fosse». Di certo in nessuno stadio marchigiano basterà chiamarsi Ancona per veder stendere tappeti rossi al proprio passaggio. Figurarsi nella provincia dorica: «Ci aspettavamo un torneo un po’ più livellato, invece sarà un’altra super Eccellenza – spiega Franco Dottori, direttore sportivo della Biagio Nazzaro – E’ una partita che onora Chiaravalle. Noi quest’anno riteniamo di avere una squadra da medio-alta classifica, ma agosto 2010 più che i nostri piani credo che l’Ancona rovinerà quelli di squadre come la Fermana». “Accoglienza” pronta anche nella vicina Fabriano: «Ben venga l’Ancona – dice il dirigente Fortitudo Luca Benigni – Noi abbiamo una squadra giovane ed altri obiettivi e quindi non possiamo che apprezzare un ulteriore iniezione d’appeal al torneo». Ancona, la grande serata dei tifosi Scatta l'azionariato propore Mais, sfuma anche la D. "Ci iscriviamo in terza Categoria" ANCONA - Serie D ultima chiamata. Questa sera alle 18 scade il termine per chiedere l’iscrizione e Mais stamane parte per Roma sperando ancora di farcela. Un tentativo estremo, in realtà le possibilità di riuscita sono ridotte al lumicino. Il presidente dell’AC Ancona sta già pensando al dopo, addirittura medita di iscrivere la squadra in terza categoria per salvare il titolo sportivo e i crediti vantati in Lega. Ma ieri ha provato anche un’altra strada, alzando il telefono è chiamando Andrea Marinelli. Una lunga chiacchierata nel corso della quale Mais ha sondato il terreno per un’eventuale trattativa per una fusione fra l’Ac Ancona e il Piano San Lazzaro che in questo modo ne acquisirebbe titolo sportivo, nome e marchio. Secca la risposta di Marinelli: «E’ un ipotesi che non mi convince. Per il nome troveremo la soluzione sentendo i tifosi, per il marchio basta un bravo bozzettista che realizzi un bel restyling, il titolo sportivo non è altro che la licenza per partecipare ai campionati. L’abbiamo già. Solo se decidessero di regalarci nome e marchio potremmo accettare». Terza categoria - A meno che non si verifichino miracoli dell’ultimora da questa sera scatta l’operazione Eccellenza. Mais ieri aveva raggiunto quota 200 mila euro: «Me ne mancano ancora 150 mila per poter perfezionare l’iscrizione alla serie D. E’ difficile ma attendo risposte entro il primo pomeriggio, alle 15 saprò se ce l’abbiamo fatta o meno». In alternativa l’iscrizione alla Terza categoria. Un’ipotesi clamorosa ma concreta, Mais lo conferma: «Ci sto pensando, sarebbe l’ultima opzione per salvare il titolo sportivo e l’accesso ai crediti in Lega». Ieri è fallito anche l’ultimo tentativo di Gramillano di trovare risorse aggiuntive per la serie D: «Avevo ancora una speranza ma è naufragata - ci ha confermato il sindaco in serata - attendiamo la scadenza dei termini e poi avanti tutta con Andrea Marinelli». Già, cinque categorie più in basso. Una vita calcistica. Con tutto il rispetto per la passione e l’ardore di chi vede in questa “caporetto” calcistica dorica l’occasione per un salto di qualità e per un bagno di umiltà e di riscoperta dell’identità sportiva cittadina, siamo all’anno zero. Per il calcio anconetano domani sarà il “day after” e si aprirà lo scenario di un dramma sportivo nemmeno ipotizzabile poche settimane fa. Sturani - C’è qualcuno a cui la gestione dell’intera vicenda non è piaciuta. Fabio Sturani, presidente del Coni regionale: «E’ un’autentica disfatta, una brutta storia. Non mi sarei aspettato che l’Ancona finisse addirittura in Eccellenza. Penso che si sarebbe potuto lavorare diversamente e portare a casa qualcosa di meglio di una collocazione che mortifica la storia della società». Fabio Sturani non usa mezzi termini per commentare l’esito di una vicenda che porta l’Ancona ai livelli più bassi della sua storia. «Con una maggiore condivisione del progetto e con un coinvolgimento più capillare delle forze economiche della città credo che non sarebbe finita così. E’ sempre mancato un progetto che faccia dell’Ancona la capofila del movimento calcistico dell’area vasta». Si pone il agosto 2010 problema di cambiare il nome del Piano San Lazzaro in Ancona o Anconitana. Sarebbe già tardi, ma Sturani indica la strada per una deroga: «Il termine è scaduto a fine giugno, è necessario che la nuova società con l’avallo del sindaco chieda alla Figc una deroga per mutare la denominazione. Sono pronto come presidente del Coni ad intervenire su Abete e Tavecchio». Tifosi - «La curva nord appoggerà con tutta la sua forza e tutto il sostegno possibile il nuovo progetto che si sta costituendo» a due condizioni: «Che la nuova società riporti il nome della città e non surrogati di altre società come l’ormai famoso PSL Ancona e che la nuova società prometta di fare tutto il possibile per riappropriarsi del marchio». Questo in sintesi il comunicato della Curva Nord. Stasera alle 20 al Dorico ci sarà l’assemblea costitutiva dell’associazione “Sosteniamolancona”. Parteciperanno anche il sindaco, primo sottoscrittore, e Andrea Marinelli. Si discuterà anche del nome della nuova società e dello stadio. Marinelli vorrebbe continuare al Dorico, Gramillano vuole che la squadra giochi al Del Conero. Peserà anche il parere dei tifosi ma il Dorico andrebbe ristrutturato. La città dimessa che ritrova se stessa Ancona - NON vogliamo più parlare della vecchia Ancona. Quelli della polvere sotto i tappeti, delle scatole cinesi e dei silenzi stampa ai giornalisti che rifiutano di passare le veline, non ci sono più. O meglio, sono lì a giocare a morra e a vedere se convenga o no iscriversi alla Terza Categoria. Avremmo voluto parlare di una grande ripartenza, in C2. Di un sindaco capace, con la sua autorevolezza, di aggregare un gruppo di imprenditori seri, anconetani, marchigiani, italiani o di chissà dove, decisi ad avviare una nuova impresa calcio nel capoluogo. Ma non si può. Nemmeno la serie D, a questo sindaco, è riuscita. Si ripartirà dunque dall’Eccellenza, dal Piano San Lazzaro. Dall’azionariato popolare. Un palcoscenico mesto per la platea del Del Conero. Condito però da passione, fede e competenza. In questo dramma, una nota positiva c’è: l’anima nobile di Ancona si ritrova in un progetto che, nel tempo, potrà portare lontano. Molto più di un ricorso al Tar.