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-15 Mercoledì 1° febbraio l’assemblea dei soci della Unità srl deciderà la ricapitalizzazione o la messa in liquidazione del nostro quotidiano. Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico l €1,40 Anno 94 n. 11 Martedì, 17 Gennaio 2017 unita.tv La redazione e il direttore aspettano una risposta alla richiesta di un incontro con il Segretario del partito di riferimento del giornale Le lettere dei lettori P. 10 L’Europa attacca l’Italia l Bruxelles chiede manovra aggiuntiva, minaccia sanzioni e vuole il ritiro delle Fiat diesel l Ma l’Ue finanzia l’Ungheria che tiene migliaia di migranti al freddo, al di là del muro della civiltà P. 2-4 Caro segretario, c’entri eccome C y(7HD9B7*KKMKKT( +/!z!=!#!/ Sergio Staino aro Matteo, ti dico subito che mi ha colpito favorevolmente l’intervista che hai rilasciato domenica scorsa a La Repubblica. Mi è sembrata un’intervista piena di ammissioni sincere e molte autocritiche, sempre benefiche quando si fa politica. In più, quel continuo riferimento ad un ritorno sul lavoro di partito, fatto con enfasi accorata, è cosa assai bella, condivisibile e soprattutto essenziale per risolvere la crisi politica che stiamo attraversando come Pd. Certo, questo tipo di appello non è cosa nuova per me: sono le stesse dichiarazioni di intenti fatte più di un anno fa quando discutevamo della rinascita de l’Unità e sono le stesse dichiarazioni che hai fatto al momento in cui mi hai dato l’incarico di direttore. «Voglio un giornale non sdraiato sul governo ma un giornale di dibattito e confronto anche aspro, diretto alla rivitalizzazione del partito e di tutto il centrosinistra». Meraviglioso. Come potevo non accettare l’incarico di direttore con delle premesse così? In questa direzione mi sono mosso coerentemente e mi sembra che i primi risultati, a detta di molti, non sono stati piccoli. Il giornale ha accolto le voci più disparate della sinistra, ha pubblicato, nei limiti delle possibilità, anche firme prestigiose e interessanti e, soprattutto, ha aperto un dibattito all’interno della sinistra, dentro e fuori il partito, sagace e costruttivo testimoniato dalle moltissime lettere e messaggi che ogni giorno giungono in redazione. È vero però che in quanto a vendite l’incremento non è stato significativo anche se, rispetto al venduto che ho trovato al momento del mio incarico, una crescita c’è stata, sia del cartaceo sia, soprattutto, degli abbonamenti online. Crescita certo non sufficiente a risolverci il problema economico e frutto di molti errori. Il primo sicuramente dell’Ad che ha scelto di abbattere i costi riducendo enormemente la presenza del giornale sul territorio con il risultato di produrre l’effetto di un giornale fantasma, c’è e non c’è. Il secondo, molto grave, è il non aver mai dato a me, direttore de l’Unità, la responsabilità anche del sito unita.tv, creando non pochi problemi di mancate sinergie e di eccessive discrasie nei contenuti dei due media. Poi ci sono gli errori che chi lavora può commettere. E anche noi ne facciamo. Io, il direttore, in particolare. Segue a pag. 10 Bambini sospesi Trump, tre giorni e l’incubo è realtà Enrico Deaglio B Prigionieri dell’indifferenza De Giovannangeli P. 12 Stupro virtuale, ennesima violenza contro le donne Delia Vaccarello S L’INTERVISTA A FASSINO u Facebook hai tanti contatti che si chiamano “amici”, alcuni li conosci, altri no. Vai al mare e metti sul tuo diario una foto che ti ritrae, abitino nero, spalle scoperte, sorriso, sullo sfondo una bella insenatura. Ti piace mettere on line foto simili per condividere con gli “amici” i momenti sereni di una vacanza. Segue a pag. 9 Sel-Si già rotta ancora prima di nascere «Il Pd riparta da welfare e lavoro» Fassina si autosospende contro chi guarda con interesse a Pisapia P. 6 Queste le priorità per i cittadini, non la legge elettorale Lombardo P. 7 isognerà davvero seguire la diretta televisiva, venerdì prossimo. E stropicciarsi a lungo gli occhi, darsi i pizzicotti, per convincerci che è vero. Il contrario di quanto avviene nei sogni, quando l’assurdo spaventoso finisce, e ti svegli. A Washington venerdì 20 gennaio 2017 (giornata prevista fredda, ma non freddissima, e piovosa) saremo tutti testimoni della trasformazione in realtà di un incubo che dura ormai da due mesi. Il 45esimo presidente degli Stati Uniti giurerà sulla Bibbia e pronuncerà un breve discorso, attorniato dai più alti dignitari del paese, in uno dei momenti più solenni della liturgia democratica americana. E da quel momento, mentre Barack Obama lascerà la Casa Bianca in elicottero, sarà l’uomo con più poteri politici al mondo. Il problema – l’indescrivibile assurdo – è che Donald J. Trump non è compatibile con quel ruolo e con quelle funzioni. È un settantenne tycoon, bancarottiere conclamato, esplicitamente razzista e ufficialmente indagato per essere ricattato e ricattabile da una potenza straniera, la Russia di Vladimir Putin che ne ha aiutato l’ascesa politica e la ambigua vittoria elettorale. L’uomo, che ha uno stile di vita simile a quello dei gangster brechtiani degli anni Trenta. Segue a pag.8 DIO È MORTO Andrea Satta Un mattino senza caffè D ecine di essere umani avvolti in coperte e dove le coperte non bastano in bustoni di plastica per ripararsi dal freddo. E un padre e un figlio africani che piegavano le coperte con calma. P. 11 Quei giorni con De Mauro A metà degli anni ’70, quando ancora per un Comune essere di sinistra significava tante cose belle, Scandicci aprì un’esperienza di grande respiro e di grande innovazione nelle scuole materne da esso organizzate. Maestre di Marciola P. 11 Radar L’archeologia in Siria, l’arte incerottata a Brera. E per gli spettacoli il nuovo disco dei Baustelle P. 12-15