Lezione 4 Google e la “navigazione” nel World Wide Web

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Lezione 4 Google e la “navigazione” nel World Wide Web
La quarta conoscenza
Lezione 4
Google e la “navigazione” nel World Wide Web
Questa lezione presuppone la conoscenza dei contenuti della cosiddetta lezione “zero”.
Si presuppone, inoltre, l’acquisizione di buona abilità nel muoversi con il mouse sul desktop (o altra finestra aperta su
di esso), nell’usare il tasto sinistro per attivare “bottoni” e “link” presenti in una generica finestra o icone presenti sul
desktop, per trascinare oggetti o selezionare caratteri tenendo il tasto sinistro premuto e, infine, nell’accedere a qualche
gioco e poi chiuderne la finestra e spegnere definitivamente il PC.
Nel seguito di queste pagine si descriveranno le seguenti operazioni:
 La pagina iniziale di Google: i tasti di navigazione, ricarica, pagina iniziale, barra dei preferiti
 L’organizzazione di un sito web: homepage, sezioni e link (utilizzare il sito del corso)
 Come ottenere informazioni con un motore di ricerca (Google) partendo da una parola chiave
(es. ricerca di una ricetta), salvare un sito nei preferiti
Giacomo Piscitelli
LA RETE (INTERNET)
Ormai la rete, Internet, è diventata l'argomento fondamentale di cui si occupa l'informatica a livello
mondiale.
La storia di Internet comincia attorno agli anni sessanta, quando essa veniva usata dal DoD
(Department of Defense) essenzialmente per scopi militari.
Internet ha molti sinonimi, spesso infatti si parla di Web, di Rete, di “spazio online” o cose simili.
È un servizio a pagamento, e nessun computer ha Internet già disponibile. È questo il motivo per cui
le grandi compagnie telefoniche propongono tantissima pubblicità, che invita a sottoscrivere un
“abbonamento a Internet”.
Fino a qualche tempo fa si pagava la rete “a consumo”, ovvero tramite una tariffa oraria. Oggi le
offerte, nella maggior parte dei casi, propongono delle tariffe mensili a prezzi fissi (flat rate), offrendo la
possibilità di navigare in Internet 24 ore su 24. Attenzione, però, perché esiste sempre un limite alla
quantità massima di Giga-byte (da 2 a 4) che possono essere “movimentati” nel mese!!! In verità tale
limite è alto, anche se, in alcuni casi, insufficiente per evitare costosi addebiti extra-tariffa.
La prima cosa da fare, per un utente che non ha mai navigato in Internet, è quella, appunto, di
stipulare un contratto con un gestore telefonico, in modo da dotarsi di un modem, apparecchio fisico che
collega alla Rete il proprio computer. Ancor meglio di un modem è un router, sia per la sicurezza che
garantisce contro gli intrusi (cfr. più avanti) sia per la semplice possibilità di collegarsi senza fili da
qualunque parte della casa e dal consentire il collegamento (conoscendo la password della rete wi-fi
domestica) anche a più di un solo utente (si pensi a parenti o ospiti desiderosi di essere sempre collegati
ad Internet).
Giacomo Piscitelli
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IL BROWSER
La prima parola tecnica che si deve imparare è una parola inglese, obiettivamente piuttosto strana e
difficile da pronunciare. La parola in questione è: browser (“to browse” in inglese vuol dire “curiosare”,
anche se ormai è diventato sinonimo di “navigare”).
Un browser è un programma che ha la funzione di portarci nel mondo di Internet. Una volta selezionato
un browser, esso ci aprirà una finestra su Internet.
Che si usi un computer piuttosto vecchio o che se ne abbia appena comprato uno nuovo di zecca, la
prima cosa importante da capire è quali browser sono installati sul computer. I browser in assoluto più
famosi sono tre: Internet Explorer, Google Chrome e Mozilla Firefox. Ogni browser è stato pensato
per accedere a Internet, ma è vero anche che ogni browser ha le sue caratteristiche che lo
contraddistinguono dagli altri.
Non volendo entrare nel dettaglio di queste differenze, ci si soffermerà sull’unica caratteristica che li
accomuna: accedere ad Internet.
Ecco i loghi dei tre browser più famosi.
Internet Explorer
Google Chrome
Mozilla Firefox
Solitamente, Internet Explorer è già preinstallato nel computer, ovvero è già pronto per essere
utilizzato. Dunque si parte proprio da Internet Explorer.
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PER AVVIARE UN BROWSER
Cercare nel proprio desktop (la schermata che si presenta a video una volta acceso il computer) l’icona
di Internet Explorer.
Una volta individuata, cliccare il tasto sinistro sopra tale icona. Ora è in funzione il browser !!
La schermata normalmente preimpostata è quella di Microsoft Edge con Bing oppure quella
reimpostata di Google, a cui si farà riferimento di qui in avanti e che dovrebbe essere la seguente.
La pagina che ci è comparsa prende il nome di homepage, che rappresenta la pagina iniziale di tutte
le ricerche.
Ogni volta che inizia una nuova ricerca, si comincia dalla homepage, e ogni volta che si vorrà effettuare
una ricerca nuova, si ritornerà alla homepage. Nell’immagine riportata qui sopra, l’homepage è quella di
Google, ovvero la pagina che mostra il logo “Google” al centro dello schermo.
Nella parte alta della pagina si trova quella che in termine tecnico si chiama barra degli indirizzi.
In questo caso la barra degli indirizzi è la seguente:
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GOOGLE CHROME COME MOTORE DI RICERCA
A centro dell’homepage, sotto il logo di Google, è presente un riquadro bianco che prende il nome di
barra di ricerca. L’immagine qui sotto evidenzia questa barra, in cui è possibile formulare le richieste.
Il browser è pronto a dare una risposta a qualsiasi domanda. Più che una vera e propria domanda,
nella barra di ricerca, a partire dal cursore verticale, Google si aspetta che vengano inserite parole utili a
fornire indicazioni efficaci per indirizzare verso “pagine” della rete che corrispondano alle parole fornite.
Google proverà in ogni caso a fornire una risposta.
Google, o per meglio dire Google-Chrome, prende il nome di motore di ricerca. Un motore di ricerca
ha l’oneroso compito di dare risposta a ciò che si richiederà, interrogando la Rete e cercando, tra l’infinità
di contenuti, quelle che rispondono alle domande formulate.
Infatti Google vuol dire 1 seguito da 100 zeri, ad indicare l’enorme quantità di contenuti presenti nel
web. Il browser Microsoft, cioè Edge, ha un altro motore, cioè Edge-Bing.
I motori di ricerca, aiutano dunque a cercare e possibilmente a trovare risposte alle nostre domande
o alle nostre ricerche.
Proviamo a capire come funziona un generico motore di ricerca.
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UN ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO DEL MOTORE DI RICERCA
Nella barra digitiamo dunque “meteo”. Una volta finito di scrivere “meteo”, premiamo il tasto “Invio”.
Questo tasto ci permette di dare conferma al computer circa l’operazione che abbiamo precedentemente
chiesto di seguire. La barra di ricerca si è spostata nella parte superiore, al di sotto di quella che, abbiamo
già detto, prende il nome di barra degli indirizzi.
Il risultato dovrebbe essere quello mostrato nella figura qui sopra.
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IL FUNZIONAMENTO DEL MOTORE DI RICERCA
Google ha restituito un lungo elenco di risultati, circa 183 milioni in 0,48 secondi.
Ogni titolo scritto in blu, rappresenta un risultato. Ogni risultato rappresenta un contenuto inerente
alla parola chiave “meteo”. E che tipo di contenuti ci sono stati mostrati? Principalmente i contenuti sono
testuali, ovvero sono siti Internet che trattano l’argomento “meteo”.
Il primo risultato riporta il sito www.ilMeteo it - ilMeteo.it
Non è detto che a chiunque sia comparso lo stesso risultato al primo posto.
Quello che è importante capire è che si è usato Internet per far sì che producesse dei risultati, che non
sono dei dati casuali, ma sono il prodotto di fonti attendibili che parlano della parola chiave digitata.
Con lo stesso procedimento si può usare Internet per cercare qualsiasi cosa d’interesse.
Digitando la parola “meteo”, si sono ottenuti circa 183 milioni di risultati diversi, trovati in 0.48 secondi.
Va detto, che i risultati più attendibili rientrano tra i primi risultati che il motore di ricerca propone.
Quindi solitamente, nel 99% dei casi, le risposte alle richieste, o alle domande, le si trova sempre
visualizzando i primi risultati che compaiono.
Dunque ora ci si potrà lanciare in ricerche come “Musica” (per trovare tutto ciò che riguarda la musica)
oppure “Pensione” se si vogliono informazioni sulla pensione o anche “Corriere della Sera” se si preferisce
leggere il giornale.
Giacomo Piscitelli
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La ricerca multimediale
La ricerca tradizionale avviene sul testo, ma ora sono sempre più disponibili motori specializzati in ricerche
multimediali (immagini, musica).
http://images.google.com effettua anche ricerche sulla base di immagini “somiglianti”:
– Tramite copia e incolla di immagini in appositi campi
www.soundhound.com e www.shazam.com sono “app” per smartphone e tablet in grado di “ascoltare” brani
musicali e restituire autore, titolo e informazioni sul brano (inclusi siti di download)
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COME EFFETTUARE UNA NUOVA RICERCA?
Per prima cosa bisogna ritornare alla homepage di Google.
Ci sono diversi modi per ritornare alla homepage…
Cliccando con il tasto sinistro del mouse sul logo “Google” proprio sulla sinistra della nuova posizione
della barra di ricerca
Cliccando con il tasto sinistro del mouse sulla freccia in alto a sinistra nella pagina.
Si sarà osservato che ci si può permettere di formulare richieste in maniera molto vaga.
Chiaramente a richieste vaghe il motore di ricerca di Google dà risposte vaste (attenzione, “vaste” e
non “vaghe”), presentando una quantità altissima di risultati inerenti, che però non sempre rispondono al
motivo della richiesta.
Se il motivo è più specifico, non si deve fare altro che perfezionare la ricerca!
Si noti che, mentre si comincia a digitare una parola, sotto la barra su cui si scrive, man mano che si
digitano le lettere, compaiono delle parole o delle intere frasi. Quello che accade è detto completamento
automatico.
Google cerca di completare in maniera automatica la ricerca, con l’obiettivo di anticipare la
specificazione delle richieste, accelerando così la loro più precisa definizione e, in buona sostanza,
l’esecuzione del lavoro di ricerca.
Giacomo Piscitelli
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COMPLETAMENTO AUTOMATICO DI UNA RICERCA
Se, per esempio, si volesse raggiungere il sito Internet del Corriere della Sera, si potrebbe cominciare
a scrivere l’oggetto della richiesta sulla barra di ricerca di Google. Quello che accade è questo:
Si è solo scritto “Cor” e Google propone delle frasi che completano l’oggetto della richiesta. Si può
dunque cliccarci sopra e andare così direttamente al risultato desiderato senza scrivere la frase per intero.
Giacomo Piscitelli
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GLI INDIRIZZI DI UN SITO WEB E LE PAROLE CHIAVE
Una cosa sono le parole – o meglio le parole chiave – che usiamo nella barra di ricerca, altro sono gli
indirizzi web (o indirizzi Internet) che usiamo nella barra degli indirizzi.
Fino a questo momento si è parlato esclusivamente di parole chiave, quelle parole che si decide di
scrivere sulla barra di ricerca di Google, e che rappresentano in qualche modo l’argomento su cui si vuole
formulare richieste che permettano di ottenere il risultato atteso.
Un indirizzo web invece è esattamente come un indirizzo di casa. Si conosce la destinazione, ci si
fida che questa sia corretta, dunque ci si muove per raggiungerla. Un indirizzo web è esattamente la stessa
cosa. Solo che invece di determinare la posizione della casa, determina la posizione di un sito web.
Se si conosce l’indirizzo web di un sito Internet, si sa come raggiungerlo in maniera diretta.
Qualche esempio:
www.corriere.it
www.inps.it
www.ansa.it
www.yahoo.it
… sono esempi a tutti gli effetti di indirizzi web.
Se si conosce uno di questi indirizzi, si sa come raggiungere direttamente il relativo sito. Occorre però
un luogo dove specificare questo indirizzo. Ecco la funzione della barra degli indirizzi.
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GLI INDIRIZZI DI UN SITO WEB E LE PAROLE CHIAVE
La barra degli indirizzi è situata in alto a sinistra nella pagina e contiene di norma l’indirizzo della
pagina corrente. Quello è il luogo dove:
- si vede l’indirizzo al quale ci si trova
- si può sostituire l’indirizzo corrente con quello a cui si vuole arrivare
Quindi, se si conosce l’indirizzo web di un sito Internet, basterà scriverlo nell’apposita barra degli
indirizzi per venire spostato direttamente al sito scelto. Si potrà, altresì, usare la barra degli indirizzi come
barra di ricerca.
È chiaro che l’utilizzo di un indirizzo web ha uno scopo, mentre le parole chiave ne hanno un
altro.
Nel primo caso si dà per scontato di conoscere il luogo dove trovare ciò che si vorrebbe trovare. Nel
secondo, si immagini di essere curiosi di notizie e di volersi collegare all’agenzia di stampa italiana, l’Ansa.
Una volta individuato l’indirizzo corretto del sito dell’Ansa (semplicemente www.ansa.it) non avrebbe senso
digitare sulla barra di ricerca di Google parole chiave tipo “Ansa” “Agenzia Italiana” “Agenzia di Stampa”
o cose simili. Si sa che le informazioni pubblicate dall’Ansa le troviamo sempre aggiornate al suo indirizzo
web.
Allora alla barra di ricerca di Google preferiremo la barra degli indirizzi, sulla quale scriveremo nel
nostro esempio www.ansa.it.
Basterà premere il tasto “Invio” della tastiera per essere trasferiti al sito di notizie.
Viceversa se ci interessa leggere delle notizie politiche provenienti da diverse fonti, allora preferiremo
la barra di ricerca di Google o la stessa barra degli indirizzi adoperata come barra di ricerca, sulla quale
digiteremo “Politica” e dalla quale ci aspetteremo una serie di risultati differenti, ma comunque attinenti
alla nostra parola chiave.
Giacomo Piscitelli
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PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE E INDIRIZZO
Le regole per il servizio di trasferimento delle pagine ipertestuali del web, cioè il nome del protocollo di
comunicazione per il servizio di trasferimento delle pagine di un sito web è http, che sta per hyper text transfer
protocol (Protocollo di Trasferimento per Ipertesti).
Un sito web è un insieme di pagine su uno stesso argomento.
Anche ogni sito ha una pagina “home” (attenzione a non confondersi con la pagina iniziale della
navigazione) che corrisponde all’indirizzo principale con cui il sito è noto in Internet.
Gli indirizzi specifici delle pagine di un sito sono tutti derivati dall’indirizzo principale:
www-ictserv.poliba.it/DottoratoINGINF/defaultqc è la sotto-pagina principale predefinita della Quarta
Conoscenza (defaultqc) della pagina dedicata al Dottorato di Ingegneria Informatica
(DottoratoINGINF) sul sito del server ICT del Politecnico di Bari (www-ictserv.poliba.it), indirizzo
principale.
I siti offrono sempre un link per saltare alla loro pagina home quando uno si perde.
Secondo le regole di tale protocollo, cliccare su http://www-ictserv.poliba.it/DottoratoINGINF/defaultqc
in realtà vuol dire:
– Per favore, con il protocollo di trasferimento per ipertesti (http), vai sul server ospite “www-ictserv” della
rete “poliba” iscritta al registro “it” di Internet (//) e dammi la pagina web che trovi nella sotto-pagina
“defaultqc” della pagina “DottoratoINGINF”.
– Se prima del nome del server ospite non c’è scritto niente, si intende che si tratti di http (protocollo di
predefinito o di “default”).
La specificazione completa del servizio richiesto (protocollo + indirizzo) è chiamato URL (Universal
Resource Locator = Localizzatore Universale della Risorsa.
Giacomo Piscitelli
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PROTOCOLLI, SITI E SICUREZZA
Il protocollo http trasferisce le pagine in chiaro.
Se sono intercettate in qualche punto della rotta di trasferimento, esse possono essere lette.
Il protocollo https (s come “secure”) trasferisce le pagine dopo averle cifrate:
–
Intercettate non possono essere lette se non si conosce la chiave
–
Il protocollo https è comunemente impiegato nelle comunicazione con le banche o dove la sicurezza
è importante
Un indirizzo di sito bancario che usa http invece di https è sicuramente falso
L’invito implicito è di leggere attentamente l’indirizzo nel campo del browser prima di immettere
informazioni sensibili quali password o simili
Attenzione
•
I siti Internet costituiscono una delle più grosse cause di infezione per virus e, in generale, “malware”,
e, in qualche caso, sono gestiti da veri e propri criminali che li utilizzano per commettere reati
•
Ricordare che tutto quello che si fa in Internet è sempre “tracciabile” dalle forze dell’ordine
•
Navigare solo su siti affidabili, diffidando di quelli dai contenuti dubbi ma accattivanti o che fanno facili
promesse di guadagno o propongono premi (siti a sfondo sessuale, scommesse, scaricamento abusivo
di contenuti etc.)
Giacomo Piscitelli
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SITI E SICUREZZA
ALCUNI SUGGERIMENTI
–
–
–
–
Non dare mai i propri dati personali, a meno che si tratti di siti di assoluta fiducia
Il pagamento elettronico (ad es. via carta di credito) può anche richiedere nome e cognome come dati
per la fatturazione
Limitarsi sempre e solamente ai dati obbligatori, solitamente segnati da un “*”
Non memorizzare mai “in chiaro” dati sensibili (numero conto corrente, password di accesso in banca,
numero carta di credito) su file del proprio computer, anche se “nascosti” o “camuffati”
Attenti al “Phishing”.
Non accedere mai a siti “sensibili” come quelli bancari cliccando su un link che trovate in mail. Si tratta
di link fasulli che non vi indirizzano sulla banca ma su siti gestiti da bande di delinquenti apparentemente
uguali a quelli della banche (i siti, non i delinquenti !!). Voi mettete nome e password pensando di
accedere alla vostra banca, i delinquenti se ne impossessano e 5 minuti dopo vanno sul conto corrente
e lo svuotano. LE BANCHE NON MANDANO MAI MAIL CON DENTRO LINK AL PROPRIO SITO. NON FATEVI
PESCARE COME PESCI (PHISHING)
Usare un router e non un modem! I router hanno dentro barriere (firewall) che proteggono la rete di
casa dagli intrusi
– Assicuratevi che il vostro router e la vostra rete Wi-Fi abbiano password di accesso “sicure”
– Uno degli scherzi preferiti dagli hacker è girare per la città con un portatile a caccia di reti Wi-Fi non
protette. Una volta trovata, l’hacker si collega e con il suo portatile può: usare la vostra rete a sbafo
(ma questo è il meno), entrare sul vostro computer e rubarvi i dati; entrare sul router e mettere una
sua password in modo da renderlo inutilizzabile per voi
Dotarsi un antivirus dotato della capacità di verificare le pagine internet
–
C’è ne sono a prezzi bassissimi o addirittura gratuiti.
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SPOSTARSI SU PIÙ SCHEDE
Quando si comincia a diventare degli esperti navigatori della Rete, ci si trova davanti all’esigenza di
fare più cose contemporaneamente. Internet ci permette di effettuare più ricerche nello stesso
momento.
Si immagini di voler pianificare un’escursione in montagna, e per questo si usa il servizio Maps
(“maps” significa mappe) di Google. Dunque ci si collega al sito “Google Maps” e si comincia a pianificare
l’itinerario. A un certo punto ci si ricorda che è buona norma controllare anche le previsioni meteo. Ecco
la necessità di fare due cose contemporaneamente, o meglio, ecco la necessità di effettuare una nuova
ricerca (previsioni meteo) senza chiudere la ricerca precedente (itinerario con Google Maps).
È giunto il momento di imparare il concetto di scheda. Ogni pagina aperta in Internet corrisponde a
una scheda. Quando si è davanti al sito Internet dell’Ansa, potremmo dire che ci si trova davanti alla
scheda dell’Ansa.
I browser permettono di aprire più schede nello stesso momento. Per chi va in Internet l’opzione per
aprire una nuova scheda si trova di norma subito al di sopra la barra degli indirizzi ed è rappresentata da
un simbolo o segno
+. Se ci si avvicina col mouse compare la scritta “Nuova scheda”.
Se si preme una volta col tasto sinistro appare una nuova pagina, dalla quale si potrà cominciare una
nuova ricerca. Si supponga di collegarsi al sito “meteo Aeronautica Militare”
Se tutto è andato a buon fine nell’attuale pagina, in alto, si vedrà una situazione simile a quella
riportata dall’immagine della pagina seguente, dove sono state aperte due schede differenti. Se si clicca
sul primo blocco ci si sposta nella scheda numero uno (Google Maps), se invece si clicca sul blocco
vicino, ci si sposta nella scheda numero due (Meteo AM).
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SPOSTARSI SU PIÙ SCHEDE
(2)
In questo modo si è in grado di effettuare due o più ricerche nello stesso momento, senza chiudere i
risultati ottenuti in una ricerca precedente.
Riprendendo l’esempio di prima, si potrebbe cercare “Google Maps” nella scheda numero uno e
cominciare a pianificare l’itinerario. Ad un certo punto ci si ferma, si apre una nuova scheda con un click
del mouse, e nella nuova scheda si cercano informazioni circa le previsioni meteo.
In maniera rapida ci si sposta da una scheda all’altra (cliccando sul rettangolo bianco o grigio in alto)
per proseguire nello stesso momento su due pagine differenti.
Se a un certo punto non si è più interessati alla scheda che contiene le informazioni meteo basterà
avvicinarsi al rettangolo bianco o grigio (dipende da dove ci si trova) e premere di sinistro sulla “X”. In un
attimo quella scheda si chiuderà lasciando aperte tutte le altre.
Attenzione però che se si preme la “X” all’estrema destra in alto si andrà a chiudere l’intera pagina
Internet, perdendo tutte le schede aperte in precedenza. Per fortuna in quasi tutti i browser in questo caso
viene richiesto di confermare se si vogliono chiudere tutte le schede.
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SALVARE UN SITO NEI PREFERITI
Affrontiamo ora una possibilità molto interessante per ottimizzare la navigazione quotidiana su
Internet.
“Salvare un sito nei preferiti” significa far sì che il browser che si utilizza per navigare online, si ricordi
dei siti che si ha l’abitudine di visitare spesso.
Se per esempio ogni volta che ci si collega a Internet si ha piacere di leggere le notizie del sito del
“Corriere della sera”, forse farebbe comodo avere memorizzato l’indirizzo di questo sito, in modo da non
doverlo ogni volta ridigitare.
Memorizzare un indirizzo di un sito vuol dire “salvarlo tra i preferiti”. Si tratta dunque di comunicare
al browser che quel determinato sito lo deve ricordare, e deve mostrarlo ogni volta che ci si collega a
Internet tramite una piccola icona sulla quale si possa cliccare e venire in un attimo spostati al relativo
sito.
Come farlo?
Si apra il browser e si attenda il caricamento della homepage di Google
Ci si colleghi al sito che s’intende memorizzare scrivendone l’indirizzo nell’apposita barra degli indirizzi
in alto a sinistra, oppure digitando una parola chiave nell’apposita barra di ricerca.
Nell’esempio s’intende collegarsi al sito www.meteo.it poiché si vuole memorizzarlo in modo da
raggiungerlo velocemente.
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SALVARE UN SITO NEI PREFERITI
Si controlli che il riquadro dei preferiti sia attivo. Tale riquadro è quello che si attiva premendo di
sinistro sopra la stellina alla destra della barra degli indirizzi.
Collegarsi al sito che si vuole memorizzare, premendo il tasto Invio. Cliccare di sinistro sulla stellina.
Viene richiesto di aggiungere il sito, avente il nome indicato, nella lista dei preferiti o in una particolare
sottolista dei preferiti.
A questo punto ogni volta che si premerà col mouse sopra il sito inserito tra i preferiti (o in una sua
sottolista) ci si trasferirà direttamente a tale sito senza digitare nessun indirizzo.
È possibile riempire tutta la barra con i propri preferiti in modo che col tempo questa sia stata
organizzata con i siti web che più interessano: con i siti dei giornali online che si preferisce leggere, con il
sito della propria posta elettronica, con il sito YouTube per ascoltare un po’ di musica e per vedere qualche
video e così via. Ognuno sarà libero di personalizzare questa barra. Ogni volta che si tornerà in Internet,
il proprio browser ricorderà tutti i siti che sono stati scelti.
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Un po’ di svago con qualche gioco. Pigiare di sinistro sul link riportato di seguito.
I giochi di Galileo
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