rischi territoriali
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0 RISCHI TERRITORIALI Piano di emergenza comunale Comune di Viggiano (Provincia di Potenza) RISCHIO INCENDI PREVEDIBILE Comune di Viggiano 1 RISCHI TERRITORIALI Livelli di allerta antincendio Sulla base delle informazioni a disposizione il Sindaco dovrà svolgere delle azioni che garantiscono una pronta risposta del sistema di protezione civile al verificarsi degli eventi. Pertanto i livelli e le fasi di allertamento sono: Nessuno: alla previsione di una pericolosità bassa riportata dal Bollettino giornaliero Fase di pre-allerta – la fase viene attivata per tutta la durata del periodo della campagna A.I.B. (stabilito con Decreto del presidente della Giunta Regionale); oppure al di fuori di questo periodo alla previsione di una pericolosità media, riportata dal Bollettino; oppure al verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale Fase di attenzione – la fase si attiva alla previsione di una pericolosità alta riportata dal Bollettino; oppure al verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale che, secondo le valutazioni del Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS) potrebbe propagarsi verso la “fascia perimetrale” Fase di preallarme – la fase si attiva quando l’incendio boschivo in atto è prossimo alla “fascia perimetrale” e, secondo le valutazioni del DOS, andrà sicuramente ad interessare la fascia di interfaccia. Il DOS avverte la S.O.U.P. , preallerta i VVF, che presidiano le abitazioni, ed il Sindaco per attivare il presidio operativo, Presidio Territoriale e COC; Fase di allarme – la fase si attiva con un incendio in atto che ormai è interno alla “fascia perimetrale o di INTERFACCIA”, il Caposquadra dei VVF dirige le operazioni, il Sindaco attiva il Comune di Viggiano 2 RISCHI TERRITORIALI COC, il CFS lavora a supporto dei VVF, la S.O.U.P. mantiene i contatti con il COC. Mentre nel caso di Rischio non prevedibile si attiva immediatamente la terza fase, ossia quella di ALLARME. Comune di Viggiano 3 RISCHI TERRITORIALI Livelli di allerta PREALLERTA ATTENZIONE PREALLARME ALLARME FASI OPERATIVE Bollettino di pericolosità MEDIA Apertura campagna aib evento in atto sul territorio comunale Bollettino di pericolosità – ALTA Evento in atto con possibile propagazione verso la fascia perimetrale Evento in atto prossimo alla fascia perimetrale che sicuramente interesserà zone di interfaccia Evento in atto all’interno della fascia perimetrale dei 200 m. (incendio di interfaccia) ATTIVITA’ Il Sindaco avvia e mantiene i contatti con le strutture operative locali la Prefettura – UTG, la Provincia e la Regione Attivazione del presidio Operativo, con la convocazione del responsabile della funzione tecnica di valutazione e pianificazione Attivazione del Centro Operativo Comunale o Intercomunale Soccorso ed evacuazione della popolazione Comune di Viggiano 4 RISCHI TERRITORIALI Sulla base dell’informazioni a disposizione del Sindaco si dovranno svolgere delle azioni che garantiscano una pronta risposta del sistema di protezione civile al verificarsi degli eventi. Procedura di intervento in caso di incendio di interfaccia 1. GESTIONE DELL’EMERGENZA La fase di allarme, relativa al rischio incendio boschivo, riguarda la segnalazione di avvistamento incendi fatta al Corpo Forestale (1515) oppure ai Vigili del Fuoco (115) e gestita dalla SOUP (800073665) (Sala Operativa Unificate Permanenti) della Regione Basilicata. Tale fase, da sola, non è sufficiente ad attivare il C.O.C. Il Comune pur concorrendo, per quanto di competenza, alle attività di vigilanza, di prevenzione e di informazione della popolazione, viene coinvolto solo se l’evento raggiunge dimensioni tali da costituire rischio incombente per popolazione, beni, infrastrutture o servizi. In questo caso, su segnalazione della SOUP. SALA OPERATIVA È attivata alla presenza dei seguenti addetti: • RESPONSABILE PROTEZIONE CIVILE - COORDINATORE DEL C.O.C. • RESPONSABILE SANITÀ, ASSSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA • RESPONSABILE VOLONTARIATO • RESPONSABILE MATERIALI, MEZZI E RISORSE UMANE • RESPONSABILE STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’ • SEGRETERIA IL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE CIVILE Mantiene i contatti con le autorità locali, provinciali e Regionali, in particolare con la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) istituita presso l’ufficio Protezione Civile regionale. SANITÀ, ASSSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Comune di Viggiano 5 RISCHI TERRITORIALI Il Dirigente o Funzionario preposto si attiverà per far fronte alle richieste di aiuto sanitario sul territorio, impiegando il personale a sua disposizione ed i Volontari. VOLONTARIATO Il Dirigente o Funzionario, in seguito alla disposizione del Corpo Forestale, che avviene mediante preposto, invia uomini, mezzi e materiali alle zone colpite cercando di porre rimedio alla situazione di crisi. MATERIALI, MEZZI E RISORSE UMANE Il Dirigente o Funzionario preposto invia squadre, materiali e mezzi nei luoghi colpiti, cercando di limitare i danni e di ripristinare nel più breve tempo possibile la normalità. STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’ Il Dirigente o Funzionario preposto fa presidiare i punti strategici cercando, in ogni modo, di alleviare eventuali disagi alla circolazione. Procede all’eventuale evacuazione, anche coatta, di abitazioni ubicate in prossimità del fronte incendio. Per queste operazioni mantiene i rapporti con i rappresentanti delle forze istituzionali sul territorio (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, ecc...) SEGRETERIA Filtra le telefonate ed annota tutte le comunicazioni. Comune di Viggiano 6 RISCHI TERRITORIALI FINE EMERGENZA IL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE CIVILE Sulla base dell’evolversi dell’emergenza, avvisa il Sindaco che dichiara cessato lo stato di emergenza e chiude il C.O.C. Attraverso i mass media informa la popolazione sull’evolversi degli eventi. Cura, successivamente, che la gestione burocratico-amministrativa del post emergenza (es. richiesta danni, manutenzione strade, ecc…) sia correttamente demandata agli uffici competenti in ambito comunale ordinario. Scenario Rischio Incendi Boschivi Incendi in Basilicata Il territorio lucano è interessato periodicamente da numerosi incendi che si verificano prevalentemente nel periodo estivo, interessando complessivamente una superficie pari ad alcune decine di ha, di cui molti di superficie boscata e altrettanti non boscata. Ogni anno, mediamente, si sono verificati circa 270 incendi su una superficie complessiva media di circa 3.200 ha, ripartiti in 1.400 ha di superficie boscata e 1.800 ha di superficie non boscata. La provincia di Potenza è stata interessata da un consistente numero di incendi, pari a circa il 68% di tutti gli eventi registrati in Basilicata, mentre la provincia di Matera dal restante 32%. Per contro, rapportando la superficie complessiva percorsa dal fuoco alla superficie territoriale, ne deriva per la provincia di Matera una maggiore incidenza rispetto alla provincia di Potenza. Dalla seguente figura è possibile notare che nello stesso periodo l’intera Valle dell’Agri, area territoriale dove il Comune di Viggiano insiste, ha fatto registrare un basso numero di incendi con una altrettanto bassa densità. L’analisi della distribuzione di frequenza degli incendi durante i mesi dell’anno e le ore del giorno, pone in evidenzia un fenomeno strettamente legato a particolari condizioni climatiche ed in particolare all’andamento delle temperature e della piovosità. Dal punto di vista della distribuzione mensile, quello degli incendi boschivi si configura come un Comune di Viggiano 7 RISCHI TERRITORIALI fenomeno prettamente estivo, considerato che più dell’80% degli eventi si concentra nel periodo che va da luglio a settembre, con picco nel mese di agosto. L’effetto della temperatura si manifesta in maniera determinante anche in relazione alla distribuzione oraria degli incendi. In effetti, le ore centrali della giornata, che sono anche quelle mediamente più calde, risultano essere anche quelle più a rischio incendi. In particolare, circa il 67% degli eventi si verifica nella fascia oraria che va dalle 12,00 alle 20,00. L’analisi della distribuzione di frequenza degli incendi in Basilicata in funzione delle condizioni orografiche, evidenzia che gran parte degli eventi si concentra nella fascia collinare, che comunque rappresenta la categoria orografica prevalente in Basilicata. L’analisi della distribuzione di frequenza degli incendi in funzione delle condizioni di pendenza evidenzia una diminuzione del numero degli eventi all’aumentare della pendenza. In ogni caso, poco più dell’85% degli eventi si verifica su pendenza fino al 50%. Le condizioni altimetriche evidenziano una netta prevalenza degli incendi al di sotto dei mille metri sul livello del mare (95%), anche in considerazione della ridotta incidenza delle aree al di sopra di questa quota. L’esposizione è uno dei fattori che influisce sulla facilità di propagazione del fuoco. In effetti, analizzando la distribuzione di frequenza degli incendi per condizioni di esposizioni, si nota che circa il 54% degli eventi è stato registrato su versanti con esposizione prevalente che va da Sud-Est a Sud-Ovest. Cause degli Incendi in Basilicata L’analisi dell’influenza di alcuni fattori climatici, territoriali, orografici, sulla facilità di innesco e di propagazione di un incendio, nonché sulla facilità di intervento delle squadre antincendi, lega il fenomeno ai seguenti aspetti principali: Climatico – stazionali: le condizioni più sfavorevoli si verificano in coincidenza di periodi caldi e siccitosi ed in condizioni orografiche sfavorevoli, oltre che in presenza di venti di elevata intensità o di vegetazione secca. Questi fattori, tuttavia, pur avendo un peso determinante nel facilitare la combustione e quindi la propagazione e la pericolosità di un incendio, non sono determinanti ai fini delle cause di innesco dell’incendio. Socio – culturali: la maggiore frequenza di incendi in luoghi facilmente accessibili o nelle vicinanze di aree a vocazione agricola e pastorale, indica che spesso l’inizio di un incendio è legato principalmente alla presenza antropica. In effetti, l’individuazione delle cause precise di innesco di un incendio non è sempre immediata, in genere, comunque, gli incendi possono essere classificati all’interno di cinque categorie di cause: Comune di Viggiano 8 RISCHI TERRITORIALI Naturali: sono legate a fenomeni quali fulmini o eruzioni vulcaniche. La probabilità che si verifichi un incendio per cause naturali è molto bassa, è legata nella quasi totalità dei casi a fulmini. Da questo punto di vista la Basilicata non fa eccezione, considerando che soltanto nell’1% degli eventi è legato a cause naturali, e tutte riconducibili a fulmini Accidentali: sono legate ad eventi quali scintille provocate da treni, ma sono difficilmente determinabili, oltre che poco probabili, solo nel 2% circa dei casi l’innesco di un incendio è stato attribuito a cause accidentali di cui il 97% non determinabili. Dubbie: quasi il 17% è stata innescata da cause cosiddette dubbie, ovvero non determinate (o non determinabili). Ne deriva che per circa l’80% dei casi l’innesco di un incendio è legato all’azione dell’uomo, ma soltanto nel 17% queste sono riconducibili a disattenzione, negligenza, imperizia o imprudenza, ovvero sono classificabili come colpose. Il rimanente 63% è certamente di origine dolosa, ovvero riconducibile ad attività illecite tese all’incremento delle superfici agricole, a speculazioni edilizie, a turbe psicologiche, ecc. Studio della Pericolosità di Incendio Boschivo La Pericolosità di Incendio Boschivo esprime la possibilità del manifestarsi di questo tipo di eventi unitamente alla difficoltà di estinzione degli stessi in una determinata porzione di territorio: è, quindi, un parametro che esprime l’insieme dei fattori di insorgenza, di propagazione e di difficoltà nel contenere gli incendi boschivi. L’analisi della pericolosità condotta su base statistica permette di ottenere un quadro esaustivo sull’incidenza degli incendi in un determinato territorio. In particolare, considerato in termini relativi questo tipo di analisi evidenzia e ordina, per livello di suscettività, ambiti territoriali omogeneamente sensibili a fenomeno degli incendi boschivi. Dall’elaborazione di una serie statistica, che caratterizza le unità territoriali di base (territorio comunale), è stato costruito un profilo di pericolosità relativa, costituito dall’insieme delle statistiche di sintesi. Le statistiche che sono state utilizzate per definire il pericolo sono state elaborate a partire dalla serie storica degli incendi verificatisi nell’intervallo di tempo considerato, interpretandoli in questo modo come espressione finale risultante dell’azione concomitante dei fattori determinanti e predisponenti gli incendi stessi. Dalla sovrapposizione degli strati emerge la suddivisione dei profili Comunali in classi. Comune di Viggiano 9 RISCHI TERRITORIALI Figura 1. Mappa della Pericolosità a scala comunale. Dalla elaborazione fatta sono è emerso che il territorio afferente al comune di Viggiano rientra nella Classe di Pericolosità 3. Comune di Viggiano 10 RISCHI TERRITORIALI Definizione di Incendio Boschivo Per Incendio Boschivo si intende un fuoco con suscettività ad espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree (articolo 2 Legge 21/11/2000 n. 353). Le attività di spegnimento riguardano però anche gli Incendi d’Interfaccia Urbano-Rurale, descritti nello specifico capitolo. Tutte le attività legate a questa tipologia di incendio vengono gestite diversamente in funzione della maggiore pericolosità per le vite umane e per strutture ed infrastrutture che questo comporta. Gli incendi possono essere suddivisi in tre gruppi principali: sotterranei, radenti e di chioma, descritti secondo gli schemi di seguito riportati. Incendio sotterraneo (Ground fire): si sviluppa nel suolo ed è caratterizzato dall’assenza di fiamma viva con la combustione che avanza lentamente nella materia organica in decomposizione o lungo gli apparati radicali della vegetazione. L’intensità dei focolai risulta minima e la modalità di propagazione è diversa a seconda del tipo di combustibile presente nel suolo e del suo grado di porosità e di umidità. Esso viene classificato SUPERFICIALE se il combustibile è rappresentato dalla parte profonda della lettiera e PROFONDO se il combustibile è rappresentato da apparati radicali o strati torbosi. La velocità di propagazione è estremamente bassa, tanto che spesso il fuoco per percorre pochi metri impiega diversi giorni. Incendio radente (Surface fire): riguarda i combustibili al suolo sia di superficie, interessando lettiera e lo strato erbaceo, sia di transizione provocando la combustione dei cespugli e arbusti più bassi che sono ancora a diretto contatto con il terreno. Si tratta di una tipologia estremamente frequente e a seconda del tipo di vegetazione interessata e delle caratteristiche comportamentali del fuoco. Esso si può suddividere in INCENDIO DI LETTIERA se il fronte di fiamma si propaga nella parte superficiale meno compatta della lettiera, rappresentata da foglie morte, strobili, frammenti di corteccia, rami morti di piccole e medie dimensioni giacenti sul suolo con altezza della fiamma generalmente contenuta entro il metro e larghezza del fronte è ridotta, in INCENDIO DELLO STRATO ERBACEO se il fuoco si propaga nello strato erbaceo con combustione parziale o totale delle parti epigee delle specie erbacee presenti con un tempo di preriscaldamento estremamente ridotto e caratterizzati da un elevato rapporto superficie/volume con elevata velocità di propagazione ed in INCENDIO DI SOTTOBOSCO ARBUSTIVO, MACCHIA E CESPUGLIETO se il fuoco si propaga tra i cespugli che compongono lo strato arbustivo interessandone le foglie ed i rami di minore diametro. Gli arbusti si possono trovare in un differente stato vegetativo e quindi Comune di Viggiano 11 RISCHI TERRITORIALI possono essere più o meno predisposti a bruciare. Le caratteristiche del combustibile, arbusti xerotermici della macchia ricchi di oli essenziali, hanno un potere calorico pari a più del doppio rispetto a quello della cellulosa, e quindi sviluppano fronti di fiamma ad intensità molto elevata. Incendio di Chioma: interessa le chiome delle specie arboree, colpendo sia singole piante che gruppi di alberi contemporaneamente. Tra i fattori condizionanti l’evoluzione in chioma del fuoco sono fondamentali il contenuto di sostanze ad elevato potere calorico, resine ed oli essenziali, nonché il contenuto in acqua della parte fogliare dei combustibili aerei e di superficie. La propagazione avviene direttamente da un albero all’altro e in base alle modalità di avanzamento del fronte se ne distinguono tre tipi: INCENDIO PASSIVO O DIPENDENTE: dipende dall’avanzamento del fronte del fuoco. Si manifesta con reazioni esplosive isolate (torcing), limitate a singoli individui arborei o a piccoli gruppi di alberi. I moti convettivi che si sviluppano dal fuoco di superficie riescono a preriscaldare sufficientemente le chiome fino ad accenderle. Le altezze della fiamma libera sono in genere limitate entro i 10 m sopra la cima degli alberi e sono tipico di popolamenti di resinose radi, siti in zone pianeggianti, o dei fronti che avanzano in contropendenza. INCENDIO ATTIVO: è idealmente collocabile tra il fuoco di chioma passivo e quello indipendente. Mentre nell’incendio passivo la propagazione della combustione nelle chiome dipende totalmente dal fronte radente, nel fuoco attivo l’energia necessaria per la propagazione tra i combustibili fogliari è fornita in buona parte dalle chiome, e dalle fiamme al suolo, che forniscono la frazione di energia mancante. L’altezza delle fiamme è notevole, aggirandosi in genere entro i 20 m. le velocità di propagazione variano tra i 10 e i 27 m/min. INCENDIO INDIPENDENTE: si sviluppa da chioma a chioma, rimanendo svincolato totalmente dal fronte radente. Il fuoco di chioma preriscaldando i combustibili di superficie, genera pseudo fronti di fiamma o focolai avanzati. In zone anche avanzate rispetto alla testa dell’incendio, si possono avere liberazioni di gas volatili dai combustibili e la conseguente accensione quasi esplosiva delle chiome. Questa tipologia di incendio è la più violenta, veloce e pericolosa per gli addetti antincendio operanti sul sinistro e per i mezzi aerei impegnati nelle operazioni di spegnimento. Fasi Evolutive dell’incendio L’analisi circa l’influenza di alcuni fattori territoriali (orografia, pendenza, esposizione, ecc.) ed ambientali (intensità del vento, stato vegetazione, ecc.) è di estrema importanza nella valutazione delle condizioni stazionali e territoriali che favoriscono la propagazione del fuoco ed ostacolano le operazioni di spegnimento. Comune di Viggiano 12 RISCHI TERRITORIALI L’evoluzione di un incendio avviene per fasi successive le quali non hanno una precisa separazione tra loro e non sono strettamente delineate in un arco di tempo preciso ma dipendono da molti fattori. FASE INIZIALE: si identifica con l’accensione incontrollata e le prime fasi del principio d’incendio. La bassa intensità del fronte non è ancora in grado di fornire una sufficiente energia per il preriscaldamento di una grande quantità di combustibile e pertanto l’accelerazione risulta contenuta. La velocità evolutiva è molto variabile e dipende da molti fattori che influiscono sulla fiamma stessa, in funzione soprattutto delle caratteristiche del combustibile. Tale fase è più veloce nelle zone aperte a vegetazione erbacea, piuttosto che sotto la copertura di quelle boscate. Molti principi di incendio vengono infatti bloccati in tale fase evolutiva, spesso anche con necessità di esigue forze d’intervento. FASE DI TRANSIZIONE: aumento delle dimensioni delle fiamme e accelerazione elevata. L’intensità del fronte è decisamente incrementata e si individuano un aumento della larghezza del fronte di fiamma, nonché un’emanazione termica sufficiente ad un rapido preriscaldamento del combustibile antistante, con l’inclinazione della fiamma ancora protesa verso la zona incombusta. In questa fase inoltre iniziano a verificarsi moti convettivi e a rinforzare le correnti verso l’incendio a livello del suolo. FASE FINALE: formazione di colonne convettive (incendio indipendente dai fenomeni esterni) Nella fase finale l’intensità del focolaio è ormai giunta ai vertici della propria possibilità evolutiva, dato che il fuoco e il microclima connesso all’incendio hanno acquistato una propria individualità ed interdipendenza. Caratteristici di questa fase sono la formazione di una colonna convettiva organizzata, dotata di una propria individualità ed associata al verificarsi di fenomeni di vortici. In tali condizioni il fuoco mantiene costantemente l’iniziativa, percorrendo in poche ore estensioni anche di migliaia di ettari e causando danni di estrema gravità, data la violenza del fronte avanzante. FASE DI DECADIMENTO: fase di decelerazione delle fiamme, può essere considerata inversa rispetto a quelle sopra descritte. L’intensità del fronte decresce in relazione alla diminuzione di influenza dei fattori meteorologici, topografici o alla variazione del carico d’incendio. Tale fase può essere sia graduale che improvvisa e caso porta ad una regressione dell’incendio da fenomeno tridimensionale a fenomeno bidimensionale. Esempi di tale fase sono facilmente riscontrabili durante la tarda serata e nelle ore notturne, oppure con la cessazione di periodi a forte ventosità e con variazioni della direzione del vento. In funzione dei fattori topografici tale fase si verifica nel momento in cui il fronte raggiunge la cresta o lo spartiacque quindi è costretto a proseguire il suo avanzamento in contro-pendenza. Altro caso caratteristico è quello in cui le fiamme, incontrando zone non boscate, popolate da specie vegetali meno infiammabili o con differente stratificazione o disposizione orizzontale del Comune di Viggiano 13 RISCHI TERRITORIALI combustibile, subiscono drastiche riduzioni sia nei loro parametri morfologici che di propagazione. MODELLO INTERVENTO INCENDI BOSCHIVI Il modello di intervento consiste nell’assegnazione delle Responsabilità e dei compiti nei vari livelli di comando e controllo per la gestione dell’emergenza. Nel modello vengono riportate le procedure suddivise in diverse fasi operative per l’attuazione più o meno progressiva delle attività previste dal Piano. Il coordinamento generale del Servizio Antincendio Regionale, ai sensi della Legge regionale n. 13/2005, è attestato ai dirigenti degli Uffici regionali Protezione Civile e Foreste e Tutela del Territorio. • Modello Organizzativo Regionale – Soggetti Coinvolti Di seguito passiamo ad elencare tutti i soggetti coinvolti nel modello organizzativo della Regione Basilicata: Regione Basilicata: per il coordinamento degli interventi di lotta attiva contro gli incendi boschivi, ha attrezzato la Sala Operativa di Protezione Civile che al suo interno contempla anche la Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.) prevista di cui all’art. 3 lettera a) della L.R. 13/2005. Essa svolge le funzioni di S.O.U.P. nel periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi ai sensi dell’art. 7 della legge 353/2000, ed è situata presso la sede dell’Ufficio Protezione Civile in C.so Garibaldi, 139 a Potenza. Struttura Sede Recapito Telefonico S.O.U.P. Sala Operativa Unificata Permanente Ufficio Protezione Civile C.so Garibaldi, 139 Potenza 800073665 La finalità della S.O.U.P. è quella di favorire un rapido e coordinato intervento di uomini e mezzi. Essa consente di riunire in un unico tavolo decisionale i Responsabili degli Enti e delle Strutture Operative Regionali per definire i criteri d’intervento ed il coordinamento delle Strutture Antincendio Regionali con quelle statali, (art. 7 della Legge 353/2000) Corpo Forestale dello Stato: ha coordinato gli interventi terrestri fino al 2006 tramite il Centro Operativo Regionale (C.O.R.) mobilitando, in ambito regionale, l’impiego degli uomini e mezzi disponibili per l’attività antincendio. Struttura Sede Recapito Telefonico Giurisdizione Territoriale Comando Regionale Potenza 1515 Intera Regione Comune di Viggiano 14 RISCHI TERRITORIALI Centro Operativo AIB Potenza 0971 470976 Intera Regione Comando Provinciale Potenza 0971 410766 Provincia di Potenza Comando Stazione Viggiano Viggiano Il coordinamento generale del servizio antincendio regionale, ai sensi della Legge regionale n.13/2005, è attestato ai Dirigenti degli Uffici regionali Protezione Civile e Foreste e Tutela del Territorio. La Regione Basilicata, per il coordinamento degli interventi di lotta attiva contro gli incendi boschivo , ha attrezzato la Sala Operativa di Protezione Civile che al suo interno contempla anche la Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.) prevista di cui all’art. 3 lettera a) della L.R. 13/2005. La S.O.U.P. ha la finalità di favorire un rapido e coordinato intervento di uomini e mezzi pertanto è attiva nel periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi ai sensi dell’art. 7 della legge 353/2000, ed è situata presso la sede dell’Ufficio Protezione Civile in C.so Garibaldi, 139 a Potenza. La Sala Operativa Regionale consente di riunire in un unico tavolo decisionale i responsabili degli Enti e delle strutture operative regionali per definire i criteri d’intervento, assicurando anche il coordinamento delle strutture antincendio regionali con quelle statali, come previsto dall’ art. 7 della Legge 353/2000. Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: istituzionalmente è affidato il compito di spegnimento degli incendi boschivi che minacciano abitazioni, manufatti, vie di comunicazione e infrastrutture. Per espletare al meglio le attività antincendio durante il periodo di grave pericolosità, viene stipulata annualmente una convenzione, per l’istituzione di Presidi Straordinari cui è affidato il compito di integrare il sistema di intervento e contrasto nel campo degli incendi boschivi in ambito regionale e in coordinamento con il Corpo Forestale dello Stato Comando Regionale. Struttura Sede Recapito Telefonico Giurisdizione Territoriale Direzione Regionale Potenza 115 0971 69451 Intera Regione Comando Provinciale Potenza 0971 658111 Provincia Potenza Distaccamento Villa d’Agri 0975 352005 Alto Agri Enti Delegati: gli Enti Delegati della Regione Basilicata (Aree Programma e Amministrazioni provinciali) attuano lavori di prevenzione in attuazione a quanto previsto nel Programma Triennale di Forestazione 2009-2011. Nel periodo di grave Comune di Viggiano 15 RISCHI TERRITORIALI pericolosità di incendi predispongono apposite squadre attrezzate per lo spegnimento con operai appositamente specializzati. Il Comune di Viggiano ricade nell’area di Programma che, ricordiamo, oltre all’impiego di operai specializzati garantisce l’avvistamento con un Sistema di Videosorveglianza, con postazione di controllo e Sala Operativa. Comunità Locali: ai sensi della Legge Regionale 27 giugno 2008 n.11 “Norme di riordino territoriale degli Enti Locali e delle funzioni intermedie….”. Il riordino territoriale degli Enti Locali prevede la soppressione delle Comunità Montane (art. 67) e la costituzione delle Comunità Locali in un numero complessivo non superiore a 7 (art. 16). I Sindaci dei Comuni, devono assicurare La reperibilità H24, comunicando i recapiti alla SOUP o ai competenti Centri Operativi Provinciali almeno per l’intera durata della campagna AIB. Il supporto tecnico-logistico per le operazioni di spegnimento svolte nel territorio di competenza, fornendo l’assistenza dei propri Uffici Tecnici e della Polizia Municipale nonché di viveri e locali per il pernottamento delle persone facenti parte delle unità di intervento, quando necessario per il perdurare per lo stato di grave mobilitazione. Nel caso in cui l’incendio boschivo assuma particolare gravità per intensità ed estensione, fermo restando quanto disposto nel modello d’intervento del manuale operativo di cui all’art. 3 comma 1 del Decreto n° 1 del Commissario Delegato di cui all’O.P.C.M. 22 ottobre 2007 n° 3624, il Sindaco su richiesta della SOUP, deve attivare l’Unità di crisi locale con funzioni di centro locale di coordinamento delle operazioni, dandone comunicazione alla Prefettura competente. Nel caso in cui venga ravvisata la possibilità di una estensione dell’incendio con interessamento di territori comunali limitrofi, il Sindaco avvisa prontamente il Comune interessato, la SOUP e la Prefettura. Le Amministrazioni comunali sono parte attiva nella pianificazione territoriale di lotta agli incendi boschivi, in generale con la redazione dei Piani comunali di Protezione Civile, in particolare con il Piano comunale Incendi d’interfaccia. Guardie Ecologiche Volontarie: con la L.R. n. 21 del 27.03.2000 la Regione Basilicata ha istituito il Servizio Volontario di Vigilanza Ambientale la cui attività è rivolta alla difesa, conservazione e miglioramento del patrimonio naturale, del patrimonio boschivo, alla tutela della flora e della fauna spontanea, alla diffusione e promozione della conoscenza dei valori ambientali e della legislazione in materia di tutela ambientale. Comune di Viggiano 16 RISCHI TERRITORIALI Il numero di G.E.V. distribuite sul territorio, ad oggi disponibile, è di 120 unità, di cui 23 nella Provincia di Matera e 97 nella Provincia di Potenza. Operatori delle Vie Blu: gli operatori “Vie Blu” sono dedicati all’attività di spegnimento degli incendi boschivi operando con il coordinamento del Comando Stazione Forestale competente territorialmente con il quale gli operatori dovranno essere in continuo collegamento. L’intervento di spegnimento potrà essere effettuato solo in presenza del Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.) che assicurerà il coordinamento degli operatori “Vie Blu” con le altre componenti del sistema addette allo spegnimento. Associazioni di Volontariato di Protezione Civile: Le Associazioni di Volontariato svolgono un importante ruolo nella prevenzione e lotta agli incendi boschivi attraverso l’impiego di specifiche squadre d’intervento allo scopo costituite. Esse possono convenzionarsi con i Comuni, gli Enti delegati, i Parchi, la Regione per l’impiego delle squadre di avvistamento e/o spegnimento. Lo svolgimento delle attività delle squadre d’intervento è disciplinato dalle convenzioni, le procedure operative fanno riferimento al modello d’intervento del Piano Regionale e del Programma annuale AIB. Nella seguente tabella sono elencate le Associazioni di Volontariato presenti nell’area dell’Alta Val d’Agri dotate di uomini addestrati ed attrezzature idonee per lo svolgimento di attività antincendio. Per l’anno 2011 hanno sottoscritto apposita convenzione riguardante anche il territorio comunale con la Regione Basilicata. ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE Sede PROTEZIONE CIVILE GRUPPO LUCANO NUCLEO OPERATIVO VIGGIANO Risorse Umane Protezione Civile Antincendio Boschivo Mezzi Tipologia TELEFONO FAX REFERENTE Fuoristrada AIB 0975 61024 0975 350006 MALLAURINO Vincenzo IVECO VM AIB 0975 61024 0975 350006 MALLAURINO Vincenzo Dipartimento Nazionale di Protezione Civile: Qualora l’incendio non si possa combattere adeguatamente con le sole risorse regionali, aeree e terrestri, la SOUP/COR potrà richiedere il concorso dei mezzi dello Stato. Il Dipartimento della Protezione Civile coordina ed impiega sul territorio nazionale, attraverso l’Ufficio Attività Aeronautica – COAU, le attività di spegnimento degli incendi boschivi con Comune di Viggiano 17 RISCHI TERRITORIALI la flotta aerea antincendio dello Stato, assicurandone l'efficacia operativa in coordinamento con le Regioni. Nell’ambito dell’organizzazione del Dipartimento della protezione Civile il COAU è attestato all’Ufficio IX - Attività aeronautiche. • Attività Previsionali Con la collaborazione del CNR-IMAA si sono avviati tutti una serie di procedure che consentono di avere delle indicazioni sulla situazione di pericolosità giornaliera e nel breve periodo attraverso delle Mappe di Rischio Dinamico • Attività di Avvistamento e Monitoraggio L’attività di avvistamento consiste nel controllo delle aree a maggior rischio di incendi boschivi e nel monitoraggio degli eventi in atto al fine di consentire alla SOUP una valutazione più precisa delle risorse umane e strumentali necessarie. A partire dallo scorso anno le attività di avvistamento vengono svolte direttamente dagli addetti impegnati nelle squadre di pronto intervento presenti in ogni Ente delegato. Tale indirizzo è scaturito dalla necessità di non sottrarre manodopera ai cantieri forestali che, nel periodo di grave pericolosità di incendio boschivo, sono impegnati negli interventi di prevenzione previsti dal Programma Triennale di Forestazione. Le attività di avvistamento anche per la campagna A.I.B. 2010 saranno assolte dai Volontari appartenenti alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile e dalle Guardie Ecologiche Volontarie. All’avvistamento deve seguire la segnalazione alla Sala Operativa Unificata Permanente Regionale. L’avvistamento da postazione fissa avviene o tramite punti di avvistamento in aree definite in base al raggio di visuale o mediante il telerilevamento. L’avvistamento viene effettuato da punti fissi particolarmente panoramici dai quali si riesce ad osservare una vasta zona forestale. L’avvistamento con pattugliamento è valido soprattutto dove non vi è la necessità di privilegiare una zona rispetto ad altre, dove i boschi sono ritenuti tutti di pari importanza e dove non vi è una postazione particolarmente panoramica che permetta di osservare tutta l’area boscata. Viene attuato su tutto il territorio dalle Associazioni di Protezione Civile secondo quanto stabilito nelle apposite convenzioni. Quando gli operatori avvistano un focolaio ne individuano precisamente la posizione topografica e comunicano immediatamente le coordinate o la località alla S.O.U.P. sulla base secondo un protocollo appositamente definito. Avvistamento con Pattugliamento e Primo Intervento: tale tipologia di avvistamento viene svolta prevalentemente dalle Squadre A.I.B. delle Associazioni di Volontariato le quali, essendo dotate di un mezzo e di un Modulo A.I.B. pattuglieranno il territorio loro assegnato ed in caso di incendio si occuperanno anche del primo intervento, informando tempestivamente la S.O.U.P. dell’avvio dell’attività di spegnimento e aggiornando gli operatori di Sala sull’evoluzione dell’evento anche per poter avere ulteriore supporto. Avvistamento con Mezzi Aerei Ultraleggeri: questa forma di monitoraggio del territorio consente di verificare tempestivamente la presenza di focolai di incendio privilegiando le aree dove la rete viaria è limitata e l’orografia accidentata, e i territori boscati assai vasti ed uniformi nei quali risulti difficile l’avvistamento su Comune di Viggiano 18 RISCHI TERRITORIALI strada. L’avvistamento è svolto da un pilota appartenente ad Associazioni di Volontariato di Protezione Civile che oltre ad essere a conoscenza delle tecniche antincendio deve comunicare con la S.O.U.P. usando un apparecchio radio diverso da quello di bordo o un apparecchio di telefonia mobile. La Regione Basilicata inoltre effettua attività di avvistamento attraverso Telerilevamento e mediante immagini satellitari. • Attività di Verifica degli Incendi Boschivi Spesso le segnalazioni di incendi che arrivano alla S.O.U.P. hanno bisogno di essere ulteriormente verificate per non mobilitare inutilmente le componenti del Sistema espressamente deputate allo spegnimento degli incendi boschivi e sottrarre risorse che potrebbero essere più utili su eventi ritenuti più consistenti e pericolosi. Le componenti che si occupano della Verifica degli incendi sono: Aerei ultraleggeri; Operai forestali; Guardie Ecologiche Volontarie; Operatori delle Vie Blu; Volontari delle Associazioni di Protezione Civile. 1. LOTTA ATTIVA AGLI INCENDI • Fase di Partenza delle Operazioni di Spegnimento Quando la S.O.U.P. riceve una segnalazione di un incendio verificata, coordina le varie componenti del Sistema A.I.B. regionale collaborando a stretto contatto con il CFS ed i VVF, nel rispetto delle specifiche competenze, attivando, qualora necessario gli addetti allo Spegnimento degli Enti Delegati, gli Operai delle Vie Blu e le squadre di spegnimento delle Associazioni di Volontariato. Inoltre, in caso di necessità assieme alla C.O.R. del Corpo Forestale dello Stato inoltra la richiesta di intervento aereo dei mezzi regionali o dei mezzi aerei di Stato, allertando anche gli ultraleggeri. Il responsabile della squadra di intervento al quale è pervenuta la segnalazione di un focolaio deve organizzare nel più breve tempo possibile la partenza di un mezzo mobile attrezzato per lo spegnimento con persone equipaggiate di idonei dispositivi di sicurezza individuali (D.P.I.). La squadra di intervento, raggiunto il luogo del focolaio, deve fornire alla S.O.U.P. elementi conoscitivi sulla situazione in atto ed esprimere le proprie valutazioni sulle risorse necessarie per far fronte alle operazioni di spegnimento. Se l’incendio dovesse rappresentare a breve pericolo per strutture e/o infrastrutture antropizzate, necessita darne tempestivo avviso al Sindaco anche tramite la SOUP e ai Vigili del Fuoco, tale preallerta parte ordinariamente dal D.O.S. o dal R.O.S. se presenti sul posto e dal Caposquadra delle atre forze in assenza dei precedenti. Comune di Viggiano 19 RISCHI TERRITORIALI Qualora il Presidio Operativo o i Vigili del Fuoco ritengano che si tratti di un Incendio di Interfaccia, la direzione delle operazioni di spegnimento e quindi la responsabilità delle stesse passa dal DOS al ROS. Similmente si darà immediata comunicazione, per gli adempimenti di competenza ai Vigili del fuoco se trattasi di incendio non boschivo cioè non rispondente alla definizione dell’art. 2 della L. 353/2000. Quanto sopra anche se trattasi di scarpate stradali, incolti, terreni coltivati, pascoli non limitrofi ad aree boscate, cespugliate, o arborate. In prossimità del luogo dell’incendio deve essere individuato un punto di concentramento delle forze di intervento nel quale devono convergere le varie unità di intervento e dove di norma il Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.) dovrà impartire le disposizioni conseguenti al piano d’attacco. Salvo cause di forza maggiore o per disposizioni specifiche, i componenti delle squadre di intervento devono operare in modo aggregato e in contatto visivo. • Componenti del Sistema che svolgono Attività di Spegnimento Le componenti del Sistema di Protezione Civile che possono intervenire durante gli incendi boschivi variano a seconda della fase evolutiva degli incendi boschivi: Fase Iniziale: possono intervenire Volontari, Operai Vie Blu e Operai delle Comunità Montane; Fasi Successive: possono intervenire solo gli operai della Comunità Montane appositamente formati e dotati di D.P.I. specifici per attività di spegnimento più prossime alle fiamme e al fronte del fuoco. Nel periodo a grave rischio di incendi boschivi gli Enti Delegati, ai sensi della L.R. n. 42/98, attiveranno le squadre di pronto intervento formate da personale proveniente dagli addetti al settore forestale, specializzato e dotato degli equipaggiamenti di protezione individuale contro gli infortuni necessari all’espletamento del servizio. • Fasi Successive nella lotta attiva agli Incendi Boschivi Nella fase di lotta agli incendi necessita rispettare scrupolosamente le disposizioni procedurali di intervento sia individuali, sia collettive e le comunicazioni radio devono essere brevi ma capaci di fornire gli elementi essenziali per la gestione delle operazioni di spegnimento. Nella fase di lotta si distinguono due sostanziali tipologie di intervento: L’intervento a terra è determinante per la riuscita delle operazioni di spegnimento. L’obiettivo principale è quello di circoscrivere l’incendio con attacchi diretti (liquido estinguente, soffiatore, flabello, etc.) e/o indiretti. con la creazione di linee tagliafuoco che possano costituire punto di appoggio per l’esecuzione del controfuoco o per lo spegnimento con acqua o altro estinguente. Gli interventi aerei devono considerarsi come attività integrativa all’intervento da terra. La SOUP su richiesta e tenuto conto delle valutazioni fornite dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento, dispone la richiesta di concorso di velivoli della flotta aerea nazionale. Il concorso dei mezzi aerei nazionali può essere richiesto Comune di Viggiano 20 RISCHI TERRITORIALI inoltre ogni qualvolta lo riterrà necessario il Direttore dello Spegnimento, anche indipendentemente dalle condizioni di cui sopra; in questo caso la richiesta andrà motivata. L’incendio sarà ritenuto spento solo dopo l’ultimazione delle operazioni di controllo finale e successivamente il Direttore delle Operazioni di Spegnimento potrà disporre l’abbandono della zona operativa da parte del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco, delle altre forze istituzionali intervenute e delle squadre di intervento solo dopo l’ultimazione delle operazioni di controllo finale. Eventualmente, completate queste ultime, potrà disporre il presidio della zona utilizzando anche i Volontari delle Associazioni possibilmente del Comune. • Tecniche di Spegnimento Le tecniche di spegnimento sono molto varie e possono essere applicate in maniera differente a seconda dei casi. La principale suddivisione è in tecniche di spegnimento diretto e indiretto. INTERVENTO DIRETTO: Si interviene direttamente sulle fiamme tramite semplice battitura (flabello), tramite soffiatore (distanza dal fuoco 1 o 2 metri) tramite acqua utilizzando naspi o manichette (distanza dal fuoco 5 ÷10 metri). Questo tipo di intervento fa esporre il personale al calore liberato dal fuoco, al pericolo di essere lambiti dalle fiamme e al pericolo di venire circondati dal fuoco. Per tali ragioni l’intervento diretto deve essere adottato soltanto negli incendi di tipo radente caratterizzati da modeste intensità e modeste velocità di propagazione. Altro ovvio aspetto da tenere in considerazione è la morfologia del terreno nel quale devono muoversi gli operatori, poiché spesso accade che sia più pericoloso il raggiungimento del fuoco per rischi di cadute, piuttosto che la materiale operazione di spegnimento. INTERVENTO INDIRETTO: Non si interviene direttamente sulle fiamme ma si opera ad una certa distanza da esse, tale distanza può variare da qualche metro alle decine di metri ; gli interventi sono la sottrazione del combustibile mediante formazione di trincee o ripulitura della vegetazione, la irrorazione sulla vegetazione non ancora bruciata con acqua ed eventualmente liquido ritardante, l’eliminazione del combustibile antistante il fronte del fuoco mediante l’accensione di un controfuoco cioè di un fronte di fiamma che avanza verso il fronte attivo. I primi due tipi di intervento indiretto non espongono il personale al contatto diretto con le fiamme, è necessario però un adeguato coordinamento col Direttore delle operazioni anche tramite comunicazioni radio. Viceversa l’uso della tecnica del controfuoco presenta altissimi potenziali pericoli, pertanto l’adozione di tale tecnica è decisione che spetta solo il Direttore delle operazioni e sotto il suo diretto coordinamento. OPERAZIONI DI BONIFICA: Quando l’incendio è stato circoscritto ed è sotto controllo, si affronta la cosiddetta “fase di bonifica”. anche in questa fase di Comune di Viggiano 21 RISCHI TERRITORIALI devono osservare le disposizioni impartite dal DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) che stabilirà , le modalità più opportune caso per caso, di impiego dei mezzi aerei e del personale delle squadre a terra e disporrà l’eventuale sorveglianza della zona incendiata. Gli operatori che possono espletare le operazioni di Bonifica sono quelli appartenenti alle Associazioni di Volontariato, alle Vie Blu e alle Comunità Montane purché dotati di D.P.I. idonei. Prima di dichiarare l’incendio definitivamente estinto, si deve invece procedere ad un’attenta e metodica azione di controllo dell’intero perimetro dell’incendio stesso. Allo scopo di evitare che possa riprendere bisogna operare con ogni mezzo disponibile per creare una netta separazione tra la superficie bruciata o solo surriscaldata (disidratata) dalle fiamme e le superfici attigue ancora verdi. Nell’attività di bonifica che richiede tempo ed attenzione, un contributo fondamentale ed insostituibile viene fornito dal personale delle squadre a terra. • Catasto Incendi La Regione Basilicata, d’intesa con i Comuni e gli Enti delegati, si è impegnata nella costituzione del Catasto delle aree boscate e dei pascoli percorsi dal fuoco, secondo le modalità previste dall’Art.10, comma 3, della L.353/2000. Il Catasto una volta costituito consentirà la piena attuazione di tutti i vincoli transitori, divieti e sanzioni previsti dalla legge 353/2000 e dalla L.R. 13/2005. L’Amministrazione nell’ambito della specifica convenzione sottoscritta con il Corpo Forestale ha ottenuto i rilievi delle superfici percorse dal fuoco relativamente all’anno 2007 i quali sono stati mesi a disposizione dei Comuni affinché provvedessero agli adempimenti di competenza. A più riprese gli stessi Comuni sono stati sollecitati in modo formale a trasmettere il provvedimento istitutivo del Catasto delle aree boscate e dei pascoli percorsi dal fuoco, promuovendo anche specifiche riunioni tecniche presso l’Ente Regione, al fine di collaborare sinergicamente alla costituzione del suddetto Catasto. Per quanto attiene l’aggiornamento del catasto relativamente all’anno 2008/2009 è stato comunicato a tutti i Sindaci dei Comuni della Basilicata che laddove intendano avvalersi dei rilievi effettuati dal Corpo Forestale dello Stato è necessario inoltrare specifica richiesta all’Ufficio SIA e T- Ispettorato Generale del C.F.S.- via Carducci n. 5 00187 ROMA, che provvederà al rilascio delle credenziali di accesso all’Ente richiedente per la consultazione dei dati relativi all’ambito territoriale di competenza. Comune di Viggiano 22 RISCHI TERRITORIALI 2. SCENARIO RISCHIO INCENDI D’INTERFACCIA • Premessa Il presente paragrafo è finalizzato ad individuate le procedure di intervento da attuarsi in caso di emergenza per il Rischio Incendi di Interfaccia e a provvedere alla tutela della pubblica e privata incolumità e alla salvaguardia del territorio. In particolare, la natura generalmente imprevedibile dell’evento impone di dedicare la massima attenzione alla gestione delle fasi che precedono l’evento, mediante l’azione di monitoraggio/controllo ed osservazione delle previsioni meteoclimatiche. È necessario pertanto, sulla base dello scenario individuato, predisporre un sistema articolato di attivazione di uomini e mezzi, organizzati secondo un quadro logico e temporalmente coordinato che costituisce il modello di intervento, il quale prevede l’attivazione della risposta di protezione civile per ogni livello di allerta. • Quadro Normativo di Riferimento Per la stesura si è tenuto conto di quanto disposto dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3606 del 28 agosto 2007 - Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della regione Siciliana in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione, e dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3624 del 22 ottobre 2007 - Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Molise, Sardegna ed Umbria, in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione. I Presidenti delle Regioni, sulla base delle indicazioni fornite dal Commissario delegato, provvedono alla perimetrazione e classificazione delle aree esposte ai rischi derivanti dal manifestarsi di possibili incendi di interfaccia, nonché all'organizzazione dei modelli di intervento, in collaborazione con le province e le prefetture interessate, con l'ausilio del Corpo forestale dello Stato o regionale nonchè del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonchè delle associazioni di volontariato ai diversi livelli territoriali e degli assessorati competenti. I Sindaci dei Comuni di cui entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della presente ordinanza, predispongono, anche sulla base delle risultanze degli indirizzi regionali, i Piani Comunali di Emergenza che dovranno tener conto prioritariamente delle strutture maggiormente esposte al rischio di incendi di interfaccia, al fine della salvaguardia e dell'assistenza della popolazione. Comune di Viggiano 23 RISCHI TERRITORIALI Il Decreto n. 1 art. 3 Commissario Delegato stabilisce che al fine di fornire, dell’articolo 1 dell’O.P.C.M. n. 3624 del 2007, le indicazioni per indirizzare le regioni nell’attività ivi prevista è fornito in allegato un “Manuale Operativo” contenente gli elementi per l’elaborazione speditiva degli scenari di rischio e dei corrispondenti modelli di intervento – per la predisposizione dei Piani Comunali di Emergenza – in relazione sia al rischio di incendi di interfaccia che al rischio idrogeologico, cui fare riferimento in attesa che siano elaborati o aggiornati gli indirizzi/linee guida regionali. • Obiettivi Specifici del Piano Incendio Interfaccia Gli obiettivi specifici, così come dal “Manuale Operativo per la predisposizione di un Piano Comunale di Protezione Civile”, sono quindi quelli di definire ed accompagnare i diversi soggetti coinvolti negli incendi di interfaccia per la predisposizione di strumenti speditivi e procedure per: ♦ estendere fino alla scala comunale il sistema preposto alla previsione della suscettività all’innesco e della pericolosità degli incendi boschivi ed al conseguente allertamento; ♦ individuare e comunicare il momento e le condizioni per cui l’incendio boschivo potrebbe trasformarsi e/o manifestarsi quale incendio di interfaccia determinando situazioni di rischio elevato, e molto elevato, da affrontare come emergenza di protezione civile; ♦ fornire al responsabile di tali attività emergenziali un quadro chiaro ed univoco dell’evolversi delle situazioni al fine di poter perseguire una tempestiva e coordinata attivazione e progressivo coinvolgimento di tutte le componenti di protezione civile, istituzionalmente preposte e necessarie all’intervento; determinare sinergie e coordinamento tra le funzioni: ♦ di controllo, contrasto e spegnimento dell’incendio boschivo prioritariamente in capo al Corpo Forestale dello Stato ed ai Corpi Forestali Regionali; ♦ di pianificazione preventiva, controllo, contrasto e spegnimento dell’incendio nelle strette vicinanze di strutture abitative, sociali ed industriali, nonché di infrastrutture strategiche e critiche, prioritariamente in capo al C.N.VV.F.; ♦ di Protezione Civile per la gestione dell’emergenza in capo prioritariamente all’autorità comunale, ove nel caso, in stretto coordinamento con le altre autorità di protezione civile ai diversi livelli territoriali. Di seguito si espone la metodologia generale per poter individuare le aree a rischio incendi di interfaccia ed essere di supporto nell’individuazione dei possibili scenari di evento sia in fase di pianificazione che in fase di gestione dell’emergenza. In generale è possibile distinguere tre differenti configurazioni di Comune di Viggiano 24 RISCHI TERRITORIALI contiguità e contatto tra aree con dominante presenza vegetale ed aree antropizzate: Interfaccia Classica: frammistione fra strutture ravvicinate tra loro e la vegetazione (come ad esempio avviene nelle periferie dei centri urbani o dei villaggi); Interfaccia Mista: presenza di molte strutture isolate e sparse nell’ambito di territorio ricoperto da vegetazione combustibile; Interfaccia Occlusa: zone con vegetazione combustibile limitate e circondate da strutture prevalentemente urbane(come ad esempio parchi o aree verdi o giardini nei centri urbani). Per interfaccia in senso stretto si intende quindi una fascia di contiguità tra le strutture antropiche e la vegetazione ad essa adiacente esposte al contatto con i sopravvenienti fronti di fuoco. In via di approssimazione la larghezza di tale fascia è stimabile tra i 25-50 metri e comunque estremamente variabile in considerazione delle caratteristiche fisiche del territorio, nonché della configurazione della tipologia degli insediamenti. Tra i diversi esposti particolare attenzione andrà rivolta agli ospedali, agli insediamenti abitativi (sia agglomerati che sparsi), alle scuole, agli insediamenti produttivi ed agli impianti industriali particolarmente critici, ai luoghi di ritrovo (stadi, teatri, aree picnic, luoghi di balneazione)ed alle infrastrutture ed opere relative alla viabilità ed ai servizi essenziali e strategici. Per valutare il rischio conseguente agli incendi di interfaccia è prioritariamente necessario definire la pericolosità nella porzione di territorio ritenuta potenzialmente interessata dai possibili eventi calamitosi ed esterna al perimetro della fascia di interfaccia in senso stretto e la vulnerabilità degli esposti presenti in tale fascia. Nel seguito la “fascia di interfaccia in senso stretto” sarà denominata di “interfaccia”. Sulla cartografia redatta dalla Protezione Civile della Regione Basilicata sono state individuate le aree antropizzate considerate interne al perimetro dell’interfaccia. Per la perimetrazione delle predette aree, rappresentate da insediamenti ed infrastrutture, sono individuate aggregazioni degli esposti finalizzate alla riduzione della discontinuità fra gli elementi presenti, raggruppando tutte le strutture la cui distanza relativa non sia superiore a 50 metri. È stata tracciata intorno a tali aree perimetrate una fascia di contorno (fascia perimetrale) di larghezza pari a circa 200 m. Tale fascia sarà utilizzata per la valutazione sia della pericolosità che delle fasi di allerta da porre in essere così come successivamente descritto nelle procedure di allertamento • Definizione dello Scenario di Rischio Incendio d’Interfaccia Per la predisposizione di tali piani di emergenza la Regione Basilicata ha provveduto in attuazione alla OPCM 3624 alla predisposizione di una preperimetrazione delle aree suscettibili al rischio incendi d’interfaccia urbano-rurale Comune di Viggiano 25 RISCHI TERRITORIALI su base GIS utilizzando le ortofoto 1:10.000 dei comuni lucani dalla cui elaborazione è stata ricavata l’analisi del rischio sia dell’abitato che della viabilità. Per Incendio d’Interfaccia Urbano - Rurale si intende qualunque incendio che interessi quelle zone, aree o fasce, nelle quali l’interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta; cioè sono quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono, così da considerarsi a rischio d’incendio di interfaccia, potendo venire rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile. Tale incendio, infatti, può avere origine sia in prossimità dell’insediamento (ad es. dovuto al bruciamento di residui vegetali o all’accensione di fuochi durante attività ricreative in parchi urbani e/o periurbani, ecc.), sia come incendio propriamente boschivo per poi interessare le zone di interfaccia. • Valutazione della Pericolosità La pericolosità è stata definita per le fasce di interfaccia dei principali agglomerati urbani (centri abitati principali e agglomerati contraddistinti da una certa continuità nello sviluppo delle zone urbanizzate). I livelli di pericolosità relativi agli incendi di interfaccia sono definiti in funzione di tre parametri legati alla pendenza del terreno e alla vegetazione presente nelle aree circostanti le zone abitate. Se la facilità di accesso è un fattore che favorisce gli incendi e contemporaneamente agevola l’intervento delle squadre antincendio, lo stesso può dirsi per lo stato di manutenzione della viabilità. La successiva mappatura del rischio su tali perimetri individuando la vulnerabilità presente lungo e nella fascia di interfaccia potrà fornire informazioni ancora più precise. • Analisi della Vulnerabilità Si sono presi in considerazione tutti gli esposti presenti nella fasce ritenute ad Alto Rischio R4 e a medio Rischio R3 che potrebbero essere interessati direttamente dal fronte del fuoco. Comune di Viggiano 26 RISCHI TERRITORIALI • Allertamento Sulla base delle risultanze delle informazioni a sua disposizione il sindaco deve svolgere azioni che garantiscono una pronta risposta del sistema di protezione civile. Pertanto per la gestione di questa tipologia di Rischio è necessario attenersi alle seguenti fasi: FASE DESCRIZIONE AZIONI DA INTRAPRENDERE NESSUNA Previsione di una pericolosità bassa riportata dal Bollettino giornaliero inviato dalla S.O.U.P. Nessuna PREALLERTA Viene attivata per tutta la durata del periodo della Campagna AIB, oppure, a seguito di una previsione di una pericolosità media, riportata dal Bollettino, oppure al verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale. Pattugliamento del territorio nelle ore più calde, attività di avvistamento e/o di primo intervento ATTENZIONE Viene attivata sulla base di una Pericolosità Alta riportata dal Bollettino, oppure al verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale che secondo le valutazione del DOS potrebbero propagarsi verso la fascia perimetrale. Pattugliamento del territorio con attività di avvistamento e/o di primo intervento e Allertamento del Presidio Operativo PREALLARME Si attiva quando l’incendio boschivo in atto è prossima alla fascia perimetrale e secondo le valutazioni del DOS diventerà sicuramente l’interfaccia. Attivazione delle quadre organizzate per lo spegnimento e Convocazione del Presidio Operativo ALLARME Si attiva con un incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale. Convocazione del C.O.C. con attivazione del Modello d’Intervento Comune di Viggiano 27 RISCHI TERRITORIALI 3. MODELLO INTERVENTO RISCHIO INCENDIO INTERFACCIA Fermo restando il ruolo operativo che nella lotta attiva agli incendi è demandato esclusivamente agli organi tecnici rappresentati dal CFS e dal CNVF unitamente, se del caso, alle Associazioni di volontariato, che operano sotto il coordinamento del D.O.S., acquista particolare importanza la rapidità della valutazione e la tempistica nell’informazione qualora l’incendio determini situazioni di rischio elevato per le persone, le abitazioni e le diverse infrastrutture. Tale situazione necessita di un coordinamento che dovrà essere attuato in prima battuta dal sindaco e dalla struttura comunale per poi prevedere,ove del caso, l’impiego di risorse in aggiunta a quelle comunali. A partire dall’avvistamento di un incendio nel territorio comunale o in zona ad esso limitrofo il Sindaco provvede ad attivare il Presidio Operativo convocando il Responsabile della Funzione Tecnica al fine di dare avvio alle attività di sopralluogo e valutazione della situazione ed eventualmente alla fase di intervento. Comune di Viggiano 28 RISCHI TERRITORIALI FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 COLLEGAMENTI TELEFONICI E FAX Sede Telefono Fax email Municipio 0975 61108 0975-61108 REPERIBILITA’ H 24 Ente Referente Cellulare email Comune Sindaco 348 3188194 Comune Arch. AMELINA Antonella 349-1851476 Comune MONTONE Rocco 346-3865452 Volontari Protezione Civile MALLAURINO Vincenzo 347 5474779 COMUNICAZIONE STRUTTURE SOVRACOMUNALI Ente Località Telefono Fax UTG Prefettura Potenza 0971 419218 0971 419315 Prot. Civile Regione Potenza 0971 668400 0971 668519 Questura Potenza 0971 334111 0971 334777 Carabinieri Carabinieri Caserma Viggiano Compagnia Viggiano 0975 61080 0975 61080 0975 61080 Guardia di Finanza Tenenza Viggiano 0975 311080 Polizia Municipale Comune 0975 61108 0975 61108 Vigili del Fuoco Distaccamento Villa d’Agri 0975 352005 0975 352005 Corpo Forestale Stazione Viggiano A.S.L. 2 Email 0971 961583 Comune di Viggiano 29 RISCHI TERRITORIALI COMUNICAZIONE COMUNI LIMITROFI Comune Sindaco Cellulare CANTIANI Claudio VERTUNNI Vincenzo Marsicovetere Grumento Nova Telefono email 335 6956913 334 6553545 0975 65468 Montemurro DI SANZO Mario 320 4323571 0971 753010 Laurenzana URGA Domenico 333 3696005 0971 960321 Corleto Perticara VICINO Maria Rosaria 0971 965706 Calvello GALLICCHIO M D Antonio 0971 921911 STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE 1. Attivazione del Presidio Operativo Comunale Al manifestarsi di un qualsiasi evento, tutti i membri del Presidio Operativo devono recarsi immediatamente presso la Sala Operativa del Centro di Coordinamento Comunale (C.O.C.). PRESIDIO OPERATIVO COMUNALE RESPONSABILE ALBERTI Giuseppe FUNZIONE TELEFONO ABITAZIONE CELLULARE Sindaco 348-3188194 AMELINA Antonella 1. Tecnico Scientifica e Pianificazione. 349-1851476 MONTONE Rocco 7. Strutture Operative e Viabilità. 346 3865452 STELLA Maria 3. Volontariato. 338 1800788 Figura 2. Composizione del Presidio Operativo Comunale. Comune di Viggiano 30 RISCHI TERRITORIALI UBICAZIONE SEDE PRINCIPALE VIABILITA’ DI ACCESSO TELEFONO FAX LOCALI PARCHEGGIO COMUNALE MULTIPIANO Via Roma/CORSO G. MARCONI 0975 61108 0975-61108 Figura 3. Ubicazione principale e/o secondaria del Centro Operativo Comunale. 2. Attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) Il Centro Operativo si attiva in h24 attraverso la convocazione delle diverse funzioni di supporto individuate. 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE Il referente è il rappresentante del Servizio Tecnico, prescelto già in fase di pianificazione; dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche. 349 1851476 Arch. AMELINA Antonella 2. - SANITÀ ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Saranno presenti i responsabili della Sanità locale, le Organizzazioni di Volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente è il rappresentante del Servizio Sanitario Locale. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 3. -VOLONTARIATO I compiti delle Organizzazioni di Volontariato, in emergenza, vengono individuati nei P.P.C. in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed alla tipologia delle attività esplicate dall’organizzazione e dai mezzi a disposizione. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 4. -MATERIALI E MEZZI E RISORSE UMANE Il censimento dei materiali e mezzi è essenziale e fondamentale per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Il Responsabile deve avere un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato etc.. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell’area dell’intervento. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non possa essere fronteggiata a livello locale, il Sindaco rivolgerà richiesta all’Ufficio competente. 346 3865452 MONTONE Rocco 5. - SERVIZI ESSENZIALI ED ATTIVITÀ SCOLASTICHE Comune di Viggiano 31 RISCHI TERRITORIALI A questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto. Deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l’efficienza e gli interventi sulla rete. L’utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta dal rappresentante dell’Ente di gestione nel Centro Operativo. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 6. - CENSIMENTO DANNI A PERSONE E/O COSE Ha il compito di rilevare la situazione determinatasi a seguito dell’evento calamitoso per stabilire gli interventi d’emergenza. Il responsabile della funzione, al verificarsi dell’evento calamitoso, effettua un censimento dei danni riferito a: persone, edifici pubblici, edifici privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, opere di interesse culturale, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia. Si avvale di funzionari dell’Ufficio Tecnico e di esperti del settore sanitario, industriale e commerciale. E’ ipotizzabile l’impiego di squadre miste di tecnici dei vari Enti per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. 389 6227313 Ing. VIGNOLA Maria Teresa 7. - STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ Il responsabile della funzione coordina le varie componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità. In particolare si dovranno regolamentare localmente i trasporti, la circolazione inibendo il traffico nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi. 346 3865452 MONTONE Rocco 8. – TELECOMUNICAZIONI Il coordinatore di questa funzione deve, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. e con il rappresentante dell’organizzazione dei radioamatori presenti sul territorio, predisporre una rete di telecomunicazione non vulnerabile. 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe 9. - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Deve presiedere questa funzione un funzionario dell’Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, ostelli etc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come "zone di attesa e/o ospitanti". Il funzionario deve fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. 348 3188191 Geom. TARLANO Nicola 10. – AREA INDUSTRIALE 349 1851476 Arch. AMELINA Antonella 11. – ECONOMATO 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe Comune di Viggiano 32 RISCHI TERRITORIALI CENSIMENTO DELLE RISORSE 1. Censimento Strutture Sanitarie STRUTTURE SANITARIE Tipologia e Sede Ricettività/Posti Letto TELEFONO FAX ----------- Centralino 0975 352111 Pronto Soccorso 0975 352845 Guardia Medica 0975 312280 0975 312431 Ospedale Civile Villa d’Agri 2. Volontariato e Professionalità ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE Sede Risorse Umane PROTEZIONE CIVILE GRUPPO LUCANO NUCLEO OPERATIVO VIGGIANO Protezione Civile Antincendio Boschivo Protezione Civile Antincendio Boschivo Mezzi Tipologia TELEFONO FAX REFERENTE Fuoristrada AIB 0975-61024 347 5474779 0975-350006 MALLAURINO Vincenzo IVECO VM AIB 0975-61024 347 5474779 0975-350006 MALLAURINO Vincenzo 3. Enti Gestori dei Servizi Essenziali ENTI GESTORI SERVIZI ESSENZIALI Azienda Referente TELEFONO FAX ENEL SpA COE (Esercizio Protezione Civile) Potenza 0971 54407 ACQUEDOTTO LUCANO Centro Operativo Villa d’Agri 0971 314169 800992292 0975 314935 Sicme Energy Rete GAS 800 453300 089952617 081 05183754 Amalfitanagas srl Rete GAS 0971 472213 0975 352334 Comune di Viggiano 33 RISCHI TERRITORIALI SISTEMI DI ALLARME Per Garantire l’immediata attivazione dell’allarme verso la popolazione in caso di pericolo e dell’avvio della procedura di evacuazione è dotato di dispositivi locali di allarme (sirene, altoparlanti montati su autovetture, altri sistemi acustici) o comunicare per via telefonica e/o porta a porta, mediante il Volontariato, la Polizia Municipale, in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine ed i Vigili del Fuoco. Comune di Viggiano 34 RISCHI TERRITORIALI COME COMPORTARSI Comune di Viggiano 35 RISCHI TERRITORIALI Piano di emergenza comunale Comune di Viggiano (Provincia di Potenza) RISCHIO INDUSTRIALE PREVEDIBILE ALLEGATO: ELEMENTI PER LA PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA PRESSO LE AREE POZZO E CONDOTTE AI FINI DELLA REDAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGGIANO Comune di Viggiano 36 RISCHI TERRITORIALI La presenza di attività estrattive e di attività industriali sul territorio comunale ha fatto sì che il Piano di Protezione Civile acquisisse all’interno di esso, anche i piani di emergenza redatti per legge ai sensi dell’art. 20 del D.lg 334/99 integrazione e modifiche del D.lg 238/2005, Piano d’Emergenza Esterno (P.E.E.) dello stabilimento ENI – Centro OLIO Val d’Agri redatto nel 2009 dalla Prefettura – UTG di Potenza. Per ciò che riguarda il rischio industriale nell’ambito del territorio comunale di Viggiano si fa riferimento al Piano di Emergenza Esterno al Centro Olio redatto dalla Prefettura. Nel contempo il presente Piano identifica e gestisce le aree di ammassamento dei soccorsi e la definizione delle aree di attesa della popolazione interessata presente nelle immediate vicinanze all’area industriale. Nel P.E.E. vi è una parte generale in cui si descrive il territorio, lo stabilimento industriale, le sostanze pericolose e gli elementi territoriali e ambientali vulnerabili. Nei capitoli successivi dle P.E.E. vengono descritti i diversi scenari di emergenza con le delimitazioni delle zone a rischio e la descrizione degli scenari incidentali. Successivamente il P.E.E. delinea le linee guida e gli organi preposti alla gestione dell’emergenza, tra cui Il Comune di Viggiano che interviene a seguito di richiesta del Gestore: richiede l’intervento dei VVF, 113, 118 e dei Comuni di Viggiano e Grumento; La Prefettura: • assicura l’attivazione, da parte del Gestore e dei Sindaci dei Comuni di Viggiano e Grumento Nova, dei sistemi di allarme per le comunicazioni alla popolazione e ai soccorritori, sulla base delle relative competenze. AREE POZZO CAMPO VAL D’AGRI Nelle seguenti tabelle è riportato l’elenco delle aree pozzo presenti nel Comune di Viggiano all’interno della Concessione Mineraria Val d’Agri e le informazioni utili per l’accessibilità delle singole aree pozzo con l’indicazione dei possibili percorsi a partire dal Centro Olio Val d’Agri. Sull’allegato 6, carta delle pericolosità territoriali, è stata definita un'area di rispetto di 20 metri perimetralmente alle aree pozzo, da chiudere e da monitorare in caso di incidente industriale. All’interno dell’area di rispetto, Comune di Viggiano 37 RISCHI TERRITORIALI ricadono spesso abitazioni e assi viari che dovranno essere evacuati e nel caso di strade, dovrà essere interrotta la viabilità, per evitare ulteriori coinvolgimenti a cose e persone in transito o abitualmente frequentanti l’area. Le procedure comportamentali sia delle funzioni operative preposte alla gestione dell’emergenza e sia delle persone coinvolte dovranno attenersi alle stesse norme previste dal Piano di Emergenza Esterno redatto dalla Prefettura per il Centro olio Val d’Agri situato nella zona Industriale di Viggiano. Inoltre, sempre nello stesso allegato 6, sono riportate tutte le principali condotte di collegamento tra i pozzi ed il centro di raccolta oli che intersecano aree a rischio idrogeologico. Tali aree, in caso di evento meteorologico particolarmente violento e/ o sismico, potrebbero essere coinvolte da eventuali incidenti. L'emergenza area pozzi e condotte è gestita secondo le direttive descritte nel documento allegato alla presente redatto dall'ENI. SIGLA NOME AREA POZZO o CLUSTER* LOCALITÀ (cartografia) MA1-2 Cluster MONTE ALPI 1 - 2 c.da Valloni MA3D Area pozzo MONTE ALPI 3 c.da Valloni MA4X Area pozzo MONTE ALPI 4 c.da Foresta c.da MA5 Area pozzo MONTE ALPI 5 Cravicciola Cluster MONTE ALPI 1 NORD - MONTE c.da Serra MA1N-ME3 ENOC 3 Carlea Cluster MONTE ALPI WEST 1 - MONTE ENOC c.da MAW1 4 Catacombella MEW1-ME10Cluster MONTE ENOC WEST 1 - MONTE c.da Pietra ALLI4 ENOC 10 - ALLI 4 Cicuta MENW1-ME2Cluster MONTE ENOC NW1 - MONTE ENOC c.da Acqua ME9 2 -MONTE ENOC 9 Spasa c.da Case ALLI1-3 Cluster ALLI 1 - ALLI 3 Rosse ME5 Area pozzo MONTE ENOC 5 ME1** Area pozzo MONTE ENOC 1 CMW1** Area pozzo COSTA MOLINA W 1 * Cluster: raggruppamento di pozzi sulla stessa area. ** I pozzi Costa Molina W1 e Monte Enoc1 sono chiusi. c.da Serrone c.da Cavarlocchia c.da Serratella Comune di Viggiano 38 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Alpi 1-2 (MA1-2) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MA1 or -MA2D è situata a circa 10 km dal Centro Olio Val d’Agri ed è raggiungibile utilizzando due percorsi: 1. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri ripercorrere la strada del punto 1 fino al bivio Corleto P. – Montemurro, dove si prosegue in direzione Montemurro • Dopo circa 400 metri si incontra un bivio e si procede a sinistra in direzione Nord • Dopo circa 2,5 km si prende una deviazione sulla sinistra • Il primo tratto (900 m) è sterrato con due strettoie (2 m) in corrispondenza di due ponti; dopo la strada prosegue asfaltata per altri 400 metri fino all’imbocco della discesa per l’installazione (LTOT = 8 km, T circa 13 min) 2. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km), quindi seguire le indicazioni per Corleto P. • Dopo circa 1 km si incontra un altro bivio (Corleto P. – Montemurro), dove si prosegue in direzione Corleto P. (Nord) sempre sulla SS 103 • Dopo circa 3,5 km sulla destra si incontra la deviazione per l’area pozzo (segnalata da cartello); dopo circa 800 m sulla destra inizia un breve tratto asfaltato in discesa delimitato da una sbarra metallica che conduce all’installazione (LTOT = 9,5 km, T circa 10 min) Comune di Viggiano 39 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Alpi 3 (MA3D) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MA3D è situata a circa 6 km dal Centro Olio Val d’Agri ed è raggiungibile utilizzando due percorsi: 1. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km), quindi seguire le indicazioni per Corleto P. • Dopo circa 1 km si incontra un altro bivio (Corleto P. – Montemurro), dove si prosegue in direzione Montemurro (Est) • Dopo circa 1,3 km sulla sinistra si incontra la deviazione per l’area pozzo (segnalata da cartello); • Percorrere un tratto in discesa di circa 600 m fino al piazzale dell’installazione. (LTOT = 6,5 km, T circa 8 min) 2. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km), quindi seguire le indicazioni per Corleto P. • Dopo circa 1 km si incontra un altro bivio (Corleto P. – Montemurro), dove si prosegue in direzione Montemurro (Est) • Dopo circa 500 m sulla sinistra si incontra una deviazione • Percorrere un tratto in discesa e al primo incrocio si procede a sinistra verso alcune abitazioni sparse • La strada prosegue per circa 1 km stretta e tortuosa fino al piazzale dell’installazione. (LTOT = 5.5 km, T circa 8 min) Comune di Viggiano 40 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Alpi 4 (MA4X) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MA4X è situata a circa 5 km dal Centro Olio Val d’Agri ed è raggiungibile utilizzando due percorsi: 1. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km); al bivio deviare a destra in direzione Sud • Dopo circa 1,4 km sulla sinistra si incontra la deviazione per l’area pozzo • Dopo circa 150 m si incontra l’area pozzo MA4X (LTOT = 5 km, T circa 5 min) 2. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Sud (1,5 km); al bivio Villa d’Agri–Grumento Nova, proseguire in direzione Grumento Nova sulla SP 25 bis (sinistra) • Dopo circa 800 m si incontra un altro bivio: procedere a sinistra e proseguire sulla SS 103 in direzione Est • Dopo circa 700 m si incontra un altro bivio: procedere a sinistra e proseguire sulla SS 103 in direzione Nord • Dopo circa 1,9 km sulla destra si incontra la deviazione per l’area pozzo • Dopo circa 150 m si incontra l’area pozzo MA4X (LTOT = 5 km, T circa 5 min) Comune di Viggiano 41 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Alpi 5 (MA5) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MA5 or è situata a circa 800 m dal Centro Olio Val d’Agri in direzione Nord-Est. L’area è raggiungibile partendo dal Centro Olio in circa 3 min in condizioni di percorribilità normali. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Viggiano (Nord) • Dopo circa 600 m si prende una deviazione sulla destra (segnata da cartello) e si prosegue per circa 200 m di strada sterrata fino all’installazione (LTOT = 800 m, T circa 3 min) Comune di Viggiano 42 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Alpi N1 – Monte Enoc 3 (MA1N-ME3) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MAN1 or A-ME3 or è situata a circa 10 km dal Centro Olio Val d’Agri ed è raggiungibile utilizzando due percorsi: 1. (Principale) • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km), quindi seguire le indicazioni per Corleto P. • Dopo circa 1 km si incontra un altro bivio (Corleto P. – Montemurro), dove si prosegue in direzione Corleto P. (Nord) sempre sulla SS 103 • Dopo circa 5 km sulla sinistra si incontra il piazzale dell’installazione (LTOT = 9,5 km, T circa 10 min) 2. (Alternativo) • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri ripercorrere la strada del punto 1 fino al bivio Corleto P. – Montemurro, dove si prosegue in direzione Montemurro • Dopo circa 400 metri si incontra un bivio e si procede a sinistra in direzione Nord • Dopo circa 2,5 km si prende una deviazione sulla sinistra • Il primo tratto (900 m) è sterrato con due strettoie (2 m) in corrispondenza di due ponti; la strada prosegue asfaltata per altri 1,3 km (si oltrepassa la deviazione per l’area MA1 or A-MA2D) fino all’immissione nella SS 103 • Svoltare a destra e procedere in direzione Nord per 1,5 km; sulla sinistra si incontra il piazzale dell’installazione (LTOT = 11,5 km, T circa 13 min) Comune di Viggiano 43 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Alpi W1 – Monte Enoc 4 (MAW1) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MAW1-ME4 or è situata a circa 2,7 km dal Centro Olio Val d’Agri in direzione Nord. L’area è raggiungibile partendo dal Centro Olio in circa 3 min. in condizioni di percorribilità normali. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Ovest (sinistra) • Dopo circa 700 m si prende una deviazione sulla sinistra (segnata da cartello) e si accede all’installazione attraverso una breve rampa sterrata. (LTOT = 2,7 km, T circa 3 min) Comune di Viggiano 44 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo MEW1-ALLI 4-ME10 (MEW1-ME10-ALLI4) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo MEW1 or A-ALLI4-ME10 è situata a circa 15 km dal Centro Olio Val d’Agri in direzione Nord. L’area è raggiungibile utilizzando due percorsi. 1. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, seguire le indicazioni per Viggiano (Nord) • Procedere fino a Viggiano (circa 3 km) e all’incrocio, in corrispondenza della caserma dei Carabinieri, seguire le indicazioni per la Madonna di Viggiano • Procedere in direzione Est per circa 8 km fino alla deviazione per l’area pozzo sulla destra • La strada è sterrata e dopo 300 m è presente una sbarra metallica; proseguire per 500 m fino all’installazione. (LTOT = 15 km, T circa 13 min in condizioni di percorribilità normali) 2. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Ovest fino al limite dell’area industriale (1 km); al bivio, procedere verso Sud ed immettersi sulla SS 598 in direzione Potenza • Percorrere la SS 598 fino a Villa d’Agri (circa 8 km) • Attraversare Villa d’Agri e seguire le indicazioni per Marsico Vetere • Dopo circa 14 km , al bivio in località Tuppo delle Seti, procedere a destra • Dopo circa 3,5 km ( si attraversa la zona degli impianti sciistici) sulla sinistra si incontra la deviazione per l’area pozzo • La strada è sterrata e dopo 300 m è presente una sbarra metallica; proseguire per 500 m fino all’installazione. (LTOT = 27 km, T circa 25 min in condizioni di percorribilità normali) Comune di Viggiano 45 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Enoc NW1 – Monte Enoc 2 - Monte Enoc 9(MENW1-ME2ME9) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area Pozzo MENW1 Dir A-ME2 or-ME9 or è situata a circa 15 km dal Centro Olio Val d’Agri in direzione Nord. L’area è raggiungibile partendo dal Centro Olio in circa 25 min in condizioni di percorribilità normali. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, seguire le indicazioni per Viggiano (Nord) • Procedere fino a Viggiano (circa 3 km) e all’incrocio, in corrispondenza della caserma dei Carabinieri, imboccare la SP 54 (destra) • Percorrendo la SP 54 in direzione Nord al km 5,3 (200 metri dopo l’area LPT1) sulla sinistra si incontra la deviazione per l’area pozzo • La strada è sterrata ed è presente un cancello dopo circa 3,5 km; proseguire per 1,5 km fino all’installazione. (LTOT = 15 km, T circa 25 min) Comune di Viggiano 46 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo ALLI 1-3 (ALLI1-3) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo ALLI1–ALLI3 è raggiungibile utilizzando due percorsi: 1. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Ovest (sinistra) • Dopo circa 7,9 km, al bivio in località Case Rosse deviare sulla sinistra in direzione Grumento • Procedere per 500 m sulla Strada Comunale dei Porcili fino ad una deviazione sulla destra (Strada Comunale di Salicone) • Dopo 150 m si incontra sulla destra la strada sterrata di accesso all’area pozzo (lunga 150 m) (LTOT = 10,7 km, T circa 10 min) 2. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Ovest fino al limite dell’area industriale (1 km); al bivio, procedere verso Sud ed immettersi sulla SS 598 in direzione Potenza • Percorrere la SS 598 fino a Villa d’Agri (circa 8 km) • Attraversare Villa d’Agri e procedere sulla SP 276 in direzione Viggiano (5 km) • Al bivio in località Case Rosse deviare sulla destra seguendo le indicazioni per Grumento • Procedere per 500 m sulla Strada Comunale dei Porcili fino ad una deviazione sulla destra (Strada Comunale di Salicone) • Dopo 150 m si incontra sulla destra la strada sterrata di accesso all’area pozzo (lunga 150 m) (LTOT = 14 km, T circa 12 min) Comune di Viggiano 47 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Enoc 5 (ME5) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’Area pozzo ME5 è situata a circa 5,8 km dal Centro Olio Val d’Agri in direzione Nord. L’area è raggiungibile partendo dal Centro Olio in circa 8 min in condizioni di percorribilità normali. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Ovest (sinistra) • Dopo circa 2,9 km si incontra una deviazione sulla sinistra (in corrispondenza di una deviazione a destra segnalata da cartello “Viggiano”) e si imbocca una strada asfaltata non in buone condizioni (Strada Comunale dei Porcili); • Dopo circa 900 m si accede all’installazione attraverso una breve strada sterrata sulla sinistra. (LTOT = 5,8 km, T circa 8 min) Comune di Viggiano 48 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Monte Enoc 1 (ME1) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo ME1 è situata a circa 11 km dal Centro Olio Val d’Agri in direzione Nord. L’area è raggiungibile partendo dal Centro Olio in circa 13 min in condizioni di percorribilità normali. • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, seguire le indicazioni per Viggiano (Nord) • Procedere fino a Viggiano (circa 3 km) e all’incrocio, in corrispondenza della caserma dei Carabinieri, imboccare la SP 54 (destra) • Percorrendo la SP 54 in direzione Nord al km 5,1 sulla sinistra si incontra l’area LPT1 • In corrispondenza del piazzale di accesso all’area inizia la strada sterrata, sbarrata da un cancello che conduce all’area pozzo (1,2 km) (LTOT = 11 km, T circa 13 min) Comune di Viggiano 49 RISCHI TERRITORIALI Area Pozzo Costa Molina W1 (CMW1) ACCESSIBILITA’ AL SITO L’area pozzo CMW1 è situata a circa 9 km dal Centro Olio Val d’Agri ed è raggiungibile utilizzando due percorsi: 1.(Principale) • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km), quindi seguire le indicazioni per Corleto P. • Dopo circa 1 km si incontra un altro bivio (Corleto P. – Montemurro): proseguire in direzione Montemurro • Dopo circa 400 metri al bivio procedere a sinistra in direzione Nord per circa 3 km fino all’installazione (LTOT = 8 km, T circa 10 min) 2.(Alternativo) • Partendo dal Centro Olio Val d’Agri procedere in direzione Nord (2 km); al bivio, in località S.Giovanni, imboccare la SP 276 in direzione Est • Procedere fino ad incontrare la SS 103 (1,5 km), quindi seguire le indicazioni per Corleto P. • Dopo circa 1 km si incontra un altro bivio (Corleto P. – Montemurro): proseguire in direzione Corleto P. (Nord) sempre sulla SS 103 • Dopo circa 3,5 km sulla destra si incontra la deviazione per l’area pozzo MA1 or A - MA2D (segnalata da cartello); • Procedere per circa 2 km fino all’immissione sulla strada principale • Procedere in direzione Nord fino all’installazione (400 m) (LTOT = 10,5 km, T circa 13 min) Comune di Viggiano 50 RISCHI TERRITORIALI PIANO GENERALE DI EMERGENZA In base agli standard di Eni Div. E&P la classificazione dell’emergenza è definita secondo 3 livelli in funzione della gravità dell’evento e del grado di coinvolgimento delle risorse impiegate, al fine di garantire la tempestività nelle comunicazioni interne e/o esterne e nell’attivazione delle necessarie procedure di emergenza. • Emergenza di livello 1: evento incidentale in cui non sono previste ripercussioni all’esterno dell’installazione che può essere gestito con il personale ed i mezzi in dotazione al Sito Operativo e con l’eventuale assistenza di Contrattisti locali. • Emergenza di livello 2: evento incidentale che può avere un potenziale impatto all’esterno dell’installazione e che può quindi evolvere in un Livello 3. Questo tipo di emergenza non è più controllabile con il personale ed i mezzi in dotazione al Sito Operativo e pertanto necessita del supporto della struttura organizzativa del Distretto Meridionale e contrattisti specializzati (p.e. Pronto Intervento Ecologico, ecc.); • Emergenza di livello 3: evento incidentale che ha impatto sull’esterno dell’installazione e richiede l’attivazione immediata di risorse esterne specializzate, e l’intervento dell’organizzazione di ENI Divisione E&P di Sede e delle autorità preposte (VVF, Prefettura, Forze dell’Ordine, ecc.). Il Coordinatore Eni dell’emergenza in campo deve, attivare, se necessario anche autonomamente, gli Enti Esterni preposti alla salvaguardia della vita umana e della salute: − Strutture Sanitarie − Vigili del Fuoco I contatti con altri Enti (p.e. Ente di Vigilanza-DGERM, Prefettura, Forze di Pubblica Sicurezza, Comune, ecc.), qualora sussistano le condizioni perchè l’evento abbia un impatto esterno all’installazione, sono tenuti dal Responsabile del Distretto Meridionale, al fine di assicurare la necessaria informazione. 2. GESTIONE DELL’EMERGENZA La fase di allarme, relativa al rischio industriale, riguarda la segnalazione di incidente che potrebbe coinvolgere le popolazioni limitrofe al Centro Olio. Tale fase comporta l’attivazione del C.O.C. Il Comune pur concorrendo, per quanto di competenza, alle attività di vigilanza, di prevenzione e di informazione della popolazione, viene coinvolto solo se l’evento raggiunge dimensioni tali da costituire rischio incombente per Comune di Viggiano 51 RISCHI TERRITORIALI popolazione, beni, infrastrutture o servizi. In questo caso, su segnalazione del Posto di Comando Avanzato, scatta la fase di emergenza e viene attivato il C.O.C. SALA OPERATIVA È attivata alla presenza dei seguenti addetti: • RESPONSABILE PROTEZIONE CIVILE. • RESPONSABILE SANITÀ, ASSSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA • RESPONSABILE VOLONTARIATO • RESPONSABILE MATERIALI, MEZZI E RISORSE UMANE • RESPONSABILE STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’ • SEGRETERIA IL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE CIVILE Mantiene i contatti con le autorità locali, provinciali e Regionali, in particolare con il SOUP. Coordina le attività del C.O.C. , e mantiene contatti con altri C.O.C. limitrofi ed eventualmente con il C.O.M. SANITÀ, ASSSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Il Dirigente o Funzionario preposto si attiverà per far fronte alle richieste di aiuto sanitario sul territorio, impiegando il personale a sua disposizione ed i Volontari. VOLONTARIATO Il Dirigente o Funzionario, in seguito alla disposizione del Corpo Forestale, che avviene mediante preposto, invia uomini, mezzi e materiali alle zone colpite cercando di porre rimedio alla situazione di crisi. MATERIALI, MEZZI E RISORSE UMANE Il Dirigente o Funzionario preposto invia squadre, materiali e mezzi nei luoghi colpiti, cercando di limitare i danni e di ripristinare nel più breve tempo possibile la normalità. STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’ Il Dirigente o Funzionario preposto fa presidiare i punti strategici cercando, in ogni modo, di alleviare eventuali disagi alla circolazione e chiude i cancelli all’area di emergenza onde evitare l’ingresso di mezzi non autorizzati. Procede all’eventuale evacuazione, anche coatta, di abitazioni ubicate in prossimità dell’area di emergenza. Per queste operazioni mantiene i rapporti con i rappresentanti delle forze istituzionali sul territorio (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, ecc...) SEGRETERIA Filtra le telefonate ed annota tutte le comunicazioni. FINE EMERGENZA Comune di Viggiano 52 RISCHI TERRITORIALI IL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE CIVILE Sulla base dell’evolversi dell’emergenza, il Sindaco dichiarando cessato lo stato di emergenza chiude le attività del C.O.C. Attraverso i mass media informa la popolazione sull’evolversi degli eventi. Cura, successivamente, che la gestione burocratico-amministrativa del post emergenza (es. richiesta danni, manutenzione strade, ecc…) sia correttamente demandata agli uffici competenti in ambito comunale ordinario. Comune di Viggiano 53 RISCHI TERRITORIALI Attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) Il Centro Operativo si attiva in h24 attraverso la convocazione delle diverse funzioni di supporto individuate. FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE -REPERIBILITÀ H24 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 COLLEGAMENTI TELEFONICI E FAX Sede Telefono Fax email Municipio 0975 61108 0975-61108 REPERIBILITA’ H 24 Ente Referente Cellulare email Comune Sindaco 348-3188194 Comune Arch. AMELINA Antonella 349-1851476 Comune MONTONE Rocco 346 3865452 Volontari Protezione Civile MALLAURINO Vincenzo 347 5474779 COMUNICAZIONE STRUTTURE SOVRACOMUNALI Ente Località Telefono Fax UTG Prefettura Potenza 0971 419218 0971 419315 Prot. Civile Regione Potenza 0971 668400 0971 668519 Questura Potenza 0971 334111 0971 334777 Carabinieri Caserma Viggiano 0975 61080 Carabinieri Compagnia Viggiano 0975 61080 Guardia di Finanza Tenenza Viggiano 0975 311080 Polizia Municipale Comune 0975 61108 0975 61108 Vigili del Fuoco Distaccamento Villa d’Agri 0975 352005 0975 352005 Corpo Forestale Stazione Viggiano A.S.L. 2 email 0975 61080 0971 961583 Comune di Viggiano 54 RISCHI TERRITORIALI COMUNICAZIONE COMUNI LIMITROFI Comune Sindaco Cellulare CANTIANI Claudio VERTUNNI Vincenzo Marsicovetere Grumento Nova Telefono email 335 6956913 334 6553545 0975 65468 Montemurro DI SANZO Mario 320 4323571 0971 753010 Laurenzana URGA Domenico 333 3696005 0971 960321 Corleto Perticara VICINO Maria Rosaria 0971 965706 Calvello GALLICCHIO M D Antonio 0971 921911 STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE 3. Attivazione del Presidio Operativo Comunale Al manifestarsi di un qualsiasi evento, tutti i membri del Presidio Operativo devono recarsi immediatamente presso la Sala Operativa del Centro di Coordinamento Comunale (C.O.C.). PRESIDIO OPERATIVO COMUNALE RESPONSABILE FUNZIONE ALBERTI Giuseppe TELEFONO ABITAZIONE CELLULARE Sindaco 348-3188194 AMELINA Antonella 1. Tecnico Scientifica e Pianificazione. 349-1851476 MONTONE Rocco 7. Strutture Operative e Viabilità. 346 3865452 STELLA Maria 3. Volontariato. 338 1800788 Figura 4. Composizione del Presidio Operativo Comunale. UBICAZIONE SEDE PRINCIPALE VIABILITA’ DI ACCESSO TELEFONO FAX LOCALI PARCHEGGIO COMUNALE MULTIPIANO Via Roma/CORSO G. MARCONI 0975 61108 0975-61108 Figura 5. Ubicazione principale e/o secondaria del Centro Operativo Comunale. Comune di Viggiano 55 RISCHI TERRITORIALI 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE Il referente è il rappresentante del Servizio Tecnico, prescelto già in fase di pianificazione; dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche. 349 1851476 Arch. AMELINA Antonella 2. - SANITÀ ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Saranno presenti i responsabili della Sanità locale, le Organizzazioni di Volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente è il rappresentante del Servizio Sanitario Locale. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 3. -VOLONTARIATO I compiti delle Organizzazioni di Volontariato, in emergenza, vengono individuati nei P.P.C. in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed alla tipologia delle attività esplicate dall’organizzazione e dai mezzi a disposizione. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 4. -MATERIALI E MEZZI E RISORSE UMANE Comune di Viggiano 56 RISCHI TERRITORIALI Il censimento dei materiali e mezzi è essenziale e fondamentale per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Il Responsabile deve avere un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato etc.. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell’area dell’intervento. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non possa essere fronteggiata a livello locale, il Sindaco rivolgerà richiesta all’Ufficio competente. 346 3865452 MONTONE Rocco 5. - SERVIZI ESSENZIALI ED ATTIVITÀ SCOLASTICHE A questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto. Deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l’efficienza e gli interventi sulla rete. L’utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta dal rappresentante dell’Ente di gestione nel Centro Operativo. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 6. - CENSIMENTO DANNI A PERSONE E/O COSE Ha il compito di rilevare la situazione determinatasi a seguito dell’evento calamitoso per stabilire gli interventi d’emergenza. Il responsabile della funzione, al verificarsi dell’evento calamitoso, effettua un censimento dei danni riferito a: persone, edifici pubblici, edifici privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, opere di interesse culturale, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia. Si avvale di funzionari dell’Ufficio Tecnico e di esperti del settore sanitario, industriale e commerciale. E’ ipotizzabile l’impiego di squadre miste di tecnici dei vari Enti per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. Comune di Viggiano 57 RISCHI TERRITORIALI Ing. VIGNOLA Maria Teresa 7. - STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ Il responsabile della funzione coordina le varie componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità. In particolare si dovranno regolamentare localmente i trasporti, la circolazione inibendo il traffico nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi. 346 3865452 MONTONE Rocco 8. - TELECOMUNICAZIONI Il coordinatore di questa funzione deve, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. e con il rappresentante dell’organizzazione dei radioamatori presenti sul territorio, predisporre una rete di telecomunicazione non vulnerabile. 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe 9. - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Deve presiedere questa funzione un funzionario dell’Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, ostelli etc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come "zone di attesa e/o ospitanti". Il funzionario deve fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. 348 3188191 Geom. TARLANO Nicola Comune di Viggiano 58 RISCHI TERRITORIALI 10. – AREA INDUSTRIALE Deve predisporre tutte le indicazioni previste dal Piano di emergenza Esterno allo Stabilimento Centro Olio Val d’Agri,Invia sul posto personale dell’Ufficio Protezione Civile. Dispone, secondo le proprie procedure, l’informazione alla popolazione ed agli stabilimenti adiacenti. Si accerta della reale situazione del’emergenza attivando secondo i Piano di Emergenza Esterno tutte le disposizioni atte a mitigare il rischio tra la popolazione. 349 1851476 Arch. AMELINA Antonella 11. - ECONOMATO Mantiene la contabilità delle operazioni di emergenza Attiva le richieste dei finanziamenti speciali per fronteggiare l’emergenza 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe Linee guida per il riparo al chiuso e l’evacuazione Si riportano di seguito alcune linee guida nelle operazioni di sgombero dell’area, di protezione delle persone e di eventuale evacuazione. Dall’esame delle azioni conseguenti allo stato di emergenza, in caso di rilascio di sostanze pericolose, si ricava che il provvedimento più frequente è il rifugio al chiuso delle persone esposte. Il locale dove realizzare il rifugio al chiuso deve avere le seguenti caratteristiche: presenza di poche aperture; posizione possibilmente ad un piano elevato; disponibilità di acqua; presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni. Nel caso di rifugio al chiuso, i comportamenti di autoprotezione da assumere sono riassumibili come segue: evitare l’uso di ascensori; chiudere tutte le finestre e porte esterne e successivamente mantenersi a distanza dalle stesse; mantenersi sintonizzati sulle stazioni mediante radio o TV; prestare attenzione ai messaggi inviati mediante altoparlanti; non usare il telefono verso l’azienda colpita dall’incidente; Comune di Viggiano 59 RISCHI TERRITORIALI fermare i sistemi di ventilazione o condizionamento centralizzati o locali ed eventualmente sigillare con nastro adesivo o tamponare con panni bagnati le fessure degli stipiti di porte e finestre; spegnere i sistemi di riscaldamento e le fiamme libere; non uscire dai locali se non autorizzati dall’Autorità. Evacuazione In caso di evacuazione i comportamenti da seguire sono: abbandonare la zona seguendo le istruzioni delle autorità secondo percorsi possibilmente trasversali al vento, in caso di rilascio tossico, o seguendo percorsi schermati, in caso di incendio/esplosione; tenere un fazzoletto bagnato sul naso e sulla bocca; non utilizzare le automobili per non intralciare i mezzi di soccorso; dirigersi al punto di raccolta indicato dalle Autorità. Cessato allarme Al segnale di cessato allarme: aprire tutte le finestre per aerare i locali interni; portarsi all’aperto assistendo in tale operazione le persone eventualmente inabili/ferite; porre particolare attenzione nel rientro ai locali precedentemente evacuati, in particolare quelli interrati o seminterrati, nei quali potrebbe essersi verificato un ristagno di vapori. ZONA DI DANNO I MISURE DI AUTOTUTELA NOTE Le persone che si trovano all’aperto ove vengano attivate le segnalazioni per la dichiarazione dello stato di Le persone che si allarme ed emergenza esterna trovano in auto, allo stabilimento, devono devono allontanarsi allontanarsi nella direzione con il mezzo, opposta allo stabilimento. seguendo le indicazioni delle Le persone che si trovano al forze preposte. chiuso devono permanere all’interno degli edifici, mantenendo accuratamente chiuse porte e finestre. Comune di Viggiano 60 RISCHI TERRITORIALI II e III Le persone che si trovano all’aperto ove vengano attivate le segnalazioni per la dichiarazione dello stato di Le persone che si allarme ed emergenza esterna trovano in auto, allo stabilimento, devono devono allontanarsi allontanarsi nella direzione con il mezzo, opposta allo stabilimento. seguendo le indicazioni delle Le persone che si trovano al forze preposte chiuso devono permanere all’interno degli edifici, mantenendo accuratamente chiuse porte e finestre. TABELLA- individuazione cancelli DENOMINAZI ONE CANCELLO B1 B2 B3 B4 B5 UBICAZIONE ATTIVITA’ DI POLIZIA STRADALE NUOVA STRADA IMPEDIRE IL COMUNALE TRANSITO DEI VIGGIANO/SAPONA VEICOLI RA VERSO LA ZONA STRADA INTERPOD. INDUSTRIALE C/da FIGLIOLA IMPEDIRE IL TRANSITO DEI STRADA INTERPOD. VEICOLI C/da FIGLIOLA VERSO LA ZONA INDUSTRIALE INCROCIO STRADA IMPEDIRE IL COMUNALE COSTA TRANSITO DEI DELL’ISCHIA E VEICOLI STRADA COMUNALE VERSO LA ZONA DELL’ISCHIA INDUSTRIALE IMPEDIRE IL STRADA TRANSITO DEI INTERPODERALE VEICOLI C/da FRONTI VERSO LA ZONA presso AGRIPLAST INDUSTRIALE NUOVA STRADA IMPEDIRE IL COMUNALE TRANSITO DEI VIGGIANO/SAPONA VEICOLI RA - VIABILITA' VERSO LA ZONA TAGLIAFUOCO INDUSTRIALE GESTORE CANCELLO NOTE C. CARABINIERI VIGGIANO n.2 unità GUARDIA DI FINANZA VIGGIANO n.2 unità GUARDIA DI FINANZA VIGGIANO n.2 unità POLIZIA MUNICIPALE VIGGIANO n.2 unità C. CARABINIERI GRUMENTO NOVA n.2 unità Comune di Viggiano 61 RISCHI TERRITORIALI BOSCO GUARDEMMAURO B6 B7 B8 B9 B10 IMPEDIRE IL CAVALCAVIA SULLA TRANSITO DEI 598 VIABILITA' ASI VEICOLI STRADA INTERPOD. VERSO LA ZONA CAMPESTRINI INDUSTRIALE IMPEDIRE IL CAVALCAVIA SULLA TRANSITO DEI 598 VIABILITA' ASI VEICOLI STRADA INTERPOD. VERSO LA ZONA ACCESSO ELETTRA INDUSTRIALE IMPEDIRE IL SVINCOLO ZONA TRANSITO DEI INDUSTRIALE VEICOLI BAR LA BERSAGLIERA VERSO LA ZONA INDUSTRIALE IMPEDIRE IL INCROCIO STRADA TRANSITO DEI ASI VEICOLI STRADA INTERPOD. VERSO LA ZONA REFESA INDUSTRIALE IMPEDIRE IL TRANSITO DEI STRADA INTERPOD. VEICOLI DEI GIARDINI VERSO LA ZONA INDUSTRIALE FORESTALE GRUMENTO NOVA n.2 unità POLIZIA STRADALE n.2 unità POLIZIA STRADALE n.2 unità FORESTALE VIGGIANO n.2 unità GUARDIA DI FINANZA VIGGIANO n.2 unità Comune di Viggiano 62 RISCHI TERRITORIALI MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTERVENTO Premessa Tutte le procedure e gli interventi di seguito riportati, distinti per ogni organo competente, sia durante lo stato di allarme che di emergenza, sono da intendersi come potenziali provvedimenti, che verranno resi esecutivi, a seconda della gravità dell’incidente e dell’evolversi della situazione di emergenza. Sono da intendersi come indicazioni di carattere generale per il contenimento ed il controllo dell’incidente, al fine di ottimizzare le risorse preposte allo scopo. Organi preposti alla gestione dell’emergenza Le varie componenti interessate devono porre in atto, oltre alle specifiche misure e predisposizioni loro assegnate, tutti gli adempimenti che rientrano nelle rispettive competenze istituzionali. I compiti dei diversi soggetti in questione sono qui di seguito elencati Sindaco del Comune di Viggiano Attivano le strutture comunali operative di protezione civile (polizia municipale, ufficio tecnico, volontariato) informano la popolazione sull’evento incidentale e comunicano le misure di protezione da far adottare per ridurre le conseguenze mediante altoparlanti e/o messaggi telefonici sms e/o fax, e/o quant’altro ritenuto tecnicamente efficace allo scopo, secondo le procedure dei rispettivi piani comunali di protezione civile e specificate nei rispettivi opuscoli di informazione alla popolazione ai sensi dell’art. 22 del decreto legislativo 334/1999; dispongono l’utilizzo delle aree di ricovero per la popolazione eventualmente evacuata; predispongono il trasporto della popolazione evacuata; seguono l’evoluzione della situazione e informano la popolazione della revoca dello stato di “emergenza esterna”; in caso di cessata emergenza esterna si adoperano per il ripristino delle condizioni di normalità e in particolare per l’ordinato rientro della popolazione evacuata; partecipano alle attività del Posto di Comando Avanzato e del Centro Coordinamento Soccorsi (CCS). La Polizia Municipale del Comune di Viggiano Assicura la delimitazione e il presidio della zona esterna a quella di impatto; disciplina il traffico, apponendo le segnaletiche ritenute più opportune bloccando la circolazione stradale delle zone a rischio; si porta presso i punti previsti nel presente piano di emergenza al fine di consentire il controllo del traffico veicolare; favorisce l’afflusso dei mezzi di soccorso. Comune di Viggiano 63 RISCHI TERRITORIALI Procedure operative I vari eventi anomali che possono interessare lo stabilimento possono essere raggruppati in tre categorie ovvero: STATO DI ATTENZIONE, STATO DI PREALLARME, STATO DI ALLARME-EMERGENZA ESTERNA. Per ciascuno di essi si adottano da parte dei soggetti coinvolti le procedure operative e le azioni descritte nel seguente piano ai paragrafi 3.4, 3.5 e 3.6, il flusso delle comunicazioni principali tra i soggetti coinvolti è sintetizzato nei diagrammi a blocchi riportati negli stessi paragrafi. Si sottolinea che lo stato di attenzione e lo stato di preallarme non corrispondono ad una situazione di pericolo ed emergenza esterna vera e propria, infatti la maggior parte dei soggetti esterni vengono unicamente allertati. Nello stato di attenzione (si veda in proposito la definizione al paragrafo 3.8) intervengono unicamente le sale operative ed i Comuni per fornire corrette informazioni alla popolazione. Nello stato di preallarme (si veda in proposito la definizione al paragrafo 3.9) gli unici soggetti che intervengono sono i Vigili del Fuoco, il Servizio Sanitario Urgenza Emergenza 118, i Comuni di Viggiano e Grumento Nova, l’ARPAB. Nello stato di allarme-emergenza esterna (si veda in proposito la definizione al paragrafo 3.10) si ha la mobilitazione generale di tutti i soggetti esterni. In questo caso s’insedia il CCS presso la Prefettura, con la partecipazione dei rappresentanti dei diversi soggetti coinvolti nel coordinamento delle operazioni di intervento e soccorso, nonché di quelli di supporto all’emergenza. Sistema di allarme e comunicati alla popolazione All’interno dello stabilimento è presente un sistema di allarme otticoacustico attivato automaticamente ogni qualvolta viene rilevata la presenza di miscele di sostanze pericolose o di incendi. Tale sistema consente l’attivazione delle procedure interne descritte nel PEI al fine di valutare la situazione e ridurre le conseguenze degli incidenti in atto. Tale sistema di allarme con effetti sonori del tipo continuo per allarme incendio e bitonale per allarme presenza gas può essere percepibile anche nelle aree esterne immediatamente adiacenti lo stabilimento. L’attivazione di detti sistemi deve far supporre, a chi si trovi in prossimità dello stabilimento, che sia stato attivato lo stato di preallarme. Qualora la gravità della situazione lo richieda e sia pertanto necessario allarmare la popolazione presente all’esterno dello stabilimento ed all’interno dell’area di attenzione, individuata in allegato 5( PEE 2013), verranno attivate le sirene per l’allarme esterno, tali sirene con effetto sonoro del tipo monotono continuo crescente -decrescente sono udibili in tutta l’area. L’attivazione di tali sirene indica, a chi si trovi in prossimità dello stabilimento, che è stato attivato lo stato di allarme – emergenza esterna. Il gestore dello stabilimento è tenuto alla corretta gestione e manutenzione dei sistemi di allarme che devono comunque essere realizzati a regola d’arte. Comune di Viggiano 64 RISCHI TERRITORIALI Il Sindaco del comune di Viggiano informa la popolazione sull’evento incidentale e comunicano le misure di protezione da far adottare per ridurre le conseguenze mediante altoparlanti e/o messaggi telefonici sms e/o fax, e/o quant’altro ritenuto tecnicamente efficace allo scopo, secondo le procedure dei rispettivi piani comunali di protezione civile e specificate nei rispettivi opuscoli di informazione alla popolazione ai sensi dell’art. 22 del decreto legislativo 334/1999. Al fine di migliorare la gestione della comunicazione alla popolazione presente nelle zone a rischio il Comune di Viggiano appronta ulteriori idonei strumenti volti a migliorare la comunicazione al fine di fornire indicazioni più dettagliate sui comportamenti in emergenza e di informare circa lo stato degli eventi fino alla conclusione dell’emergenza. Tali sistemi costituiscono oggetto di opportuna informazione alla popolazione residente e/o presente stabilmente nell’area (lavoratori) da parte del Comune stesso. PREFETTO SINDACO DI VIGGIANO SINDACO DI GRUMENTO NOVA GESTORE COVA CARABINIERI DI VIGGIANO COMANDO VVF PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE Il Gestore del COVA Pone in essere tutte le procedure interne, comprese quelle eventualmente previste dal Piano di Emergenza Interno, al fine di ripristinare le normali condizioni di funzionamento dello Stabilimento; informa della situazione in atto (tipologia, entità, gravità) il Prefetto, il Sindaco del Comune di Viggiano, il Sindaco del Comune di Grumento Nova, i Carabinieri di Viggiano, i Vigili del Fuoco e il Presidente della Giunta Regionale anche trasmettendo l’allegato modello n. 1 “segnalazione stato di attenzione da parte dello Stabilimento Centro Olio Val d’Agri”. Il Sindaco di Viggiano dispone, secondo le proprie procedure, l’informazione alla popolazione. I Carabinieri di Viggiano Comune di Viggiano 65 RISCHI TERRITORIALI ricevuta la comunicazione dell’evento in atto acquisiscono ogni utile informazione dal gestore aziendale anche al fine di gestire eventuali problematiche di ordine pubblico. Cessazione dello stato di attenzione Il Gestore comunicherà a tutti gli enti precedentemente interessati di aver risolto il problema e di aver ristabilito il normale funzionamento degli impianti anche trasmettendo l’allegato modello n. 1 “segnalazione stato di attenzione da parte dello Stabilimento Centro Olio Val d’Agri”. Comune di Viggiano 66 RISCHI TERRITORIALI Stato di preallarme Si instaura per quegli eventi che, pur sotto controllo, per la propria natura o per particolari condizioni ambientali, temporali, meteorologiche e di spazio, possano far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla maggior parte della popolazione esposta comportando la necessità di attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per la vistosità dei loro effetti (incendi, esplosioni, fumi, rilasci o sversamenti di sostanze pericolose), vengono percepiti chiaramente dalla popolazione esposta, sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungono livelli di soglia che dalla letteratura sono assunti come pericolosi per la popolazione e per l’ambiente. DIRES 118 COMANDO VVF CARABINIERI PREFETTURA GESTORE COVA PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE PRESIDENTE AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE SINDACO DI GRUMENTO NOVA SINDACO DI VIGGIANO ARPAB ASP CONS. ASI QUESTURA GUARDIA DI FINANZA CORPO FORESTALE DELLO STATO VIGILI URBANI Il Gestore del COVA Attiva il Piano di Emergenza Interno, al fine di evitare la propagazione degli effetti e delle conseguenze secondo le procedure dello stesso; informa la sala operativa dei Vigili del Fuoco di quanto sta accadendo comunicando: luogo e tipologia dell’incidente, le caratteristiche della sostanza presente nell’incidente, l’estensione dell’evento ed i possibili futuri sviluppi, il percorso migliore da effettuare da parte delle squadre di emergenza per raggiungere lo stabilimento; Comune di Viggiano 67 RISCHI TERRITORIALI informa della situazione in atto (tipologia, entità, gravità) il Prefetto, il Sindaco del Comune di Viggiano, il Sindaco del Comune di Grumento Nova, il Presidente della Giunta Regionale e il Presidente dell’Amministrazione Provinciale anche trasmettendo l’allegato modello 2 “segnalazione incidente da parte dello Stabilimento Centro Olio Val d’Agri”; assicura ogni utile assistenza alle squadre di intervento, fornendo, se richiesto, il proprio personale e le proprie attrezzature. Comune di Viggiano invia sul posto personale dell’Ufficio Protezione Civile; dispone, secondo le proprie procedure, l’informazione alla popolazione ed agli stabilimenti adiacenti. Cessazione dello stato di preallarme Comando Provinciale Vigili del Fuoco comunica la fine dello stato di preallarme alla Prefettura anche trasmettendo l’allegato modello 5 “segnalazione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Potenza di cessazione dello stato di preallarme / allarme-emergenza esterna”; segue l’evoluzione dell’evento per verificare l’eventuale presenza di elementi che possano aggravare la situazione, intervenendo, se necessario, con attività di prevenzione. Comune di Viggiano informa la popolazione e gli stabilimenti adiacenti della fine dello stato di preallarme presso lo stabilimento; segue l’evoluzione dell’evento fino al totale controllo della situazione. Comune di Viggiano 68 RISCHI TERRITORIALI Stato di allarme – emergenza esterna Si instaura per quegli eventi che richiedono, per il loro controllo nel tempo, l’ausilio dei Vigili del Fuoco e, fin dal suo insorgere o a seguito del suo sviluppo incontrollato, può coinvolgere, con i suoi effetti infortunistici, sanitari ed inquinanti, le aree esterne allo stabilimento. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che possono dare origine esternamente allo stabilimento a valori di irraggiamento, sovrapressione e tossicità superiori a quelli presi a riferimento per la stima delle conseguenze. DIRES 118 COMANDO VVF CARABINIERI PREFETTURA GESTORE COVA PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE PRESIDENTE AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE SINDACO DI GRUMENTO NOVA SINDACO DI VIGGIANO ARPAB ASP CONS. ASI QUESTURA GUARDIA DI FINANZA CORPO FORESTALE DELLO STATO VIGILI URBANI Si può pervenire ad uno stato di allarme-emergenza esterna da un livello di allerta corrispondente allo stato di preallarme, oppure, nel caso in cui la situazione contingente lo richieda, lo stato di allarme – emergenza esterna può essere direttamente dichiarato dal gestore del COVA. Le procedure operative che ciascun ente interessato deve seguire sono quelle di seguito descritte (considerando già attuate quelle di cui all’eventuale stato di preallarme). Comune di Viggiano 69 RISCHI TERRITORIALI Il Gestore del COVA Attiva il Piano di Emergenza Interno, al fine di evitare la propagazione degli effetti e delle conseguenze secondo le procedure dello stesso; attiva direttamente o su disposizione del responsabile delle operazioni di soccorso le sirene per dare l’allarme alle aree esterne allo stabilimento comunicando ai Vigili del Fuoco e al Prefetto l’eventuale malfunzionamento; informa la sala operativa dei Vigili del Fuoco di quanto sta accadendo comunicando: luogo e tipologia dell’incidente, le caratteristiche della sostanza presente nell’incidente, l’estensione dell’evento ed i possibili futuri sviluppi, il percorso migliore da effettuare da parte delle squadre di emergenza per raggiungere lo stabilimento; informa della situazione in atto (tipologia, entità, gravità) il Prefetto, il Sindaco del Comune di Viggiano, il Sindaco del Comune di Grumento Nova, il Presidente della Giunta Regionale e il Presidente dell’Amministrazione Provinciale anche trasmettendo l’allegato modello 2 “segnalazione incidente da parte dello Stabilimento Centro Olio Val d’Agri”; assicura ogni utile assistenza alle squadre di intervento, fornendo, se richiesto, il proprio personale e le proprie attrezzature; invia presso il PCA il proprio Referente. Comune di Viggiano invia sul posto personale dell’Ufficio Protezione Civile; dispone, secondo le proprie procedure, l’informazione alla popolazione ed agli stabilimenti adiacenti; dispone l’impiego della Polizia Municipale nonché l’intervento di personale e mezzi dei servizi di competenza comunale; individua e predispone l’area di raccolta per le eventuali persone sgomberate e ne dispone il trasferimento; attiva i servizi logistici e di sussistenza necessari e proporzionati all’emergenza in atto; emana eventuali ordinanze di divieto su indicazione dell’autorità sanitaria; interessa l’A.S.P. e i competenti servizi sanitari municipali per gli interventi di controllo e disinquinamento delle zone contaminate e per la predisposizione degli interventi dei servizi igienico-sanitari di pronto soccorso; trasmette alla Prefettura l’elenco delle eventuali vittime, degli evacuati ecc. e tiene costantemente aggiornati gli stessi. Cessazione dello stato di allarme – emergenza esterna Comando Provinciale Vigili del Fuoco comunica la fine dello stato di allarme alla Prefettura anche trasmettendo l’allegato modello 5 “segnalazione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Potenza di cessazione dello stato di preallarme / allarme-emergenza esterna”; Comune di Viggiano 70 RISCHI TERRITORIALI segue l’evoluzione dell’evento per accertare l’eventuale presenza di inneschi che possano favorire reazioni chimico-fisiche, intervenendo con attività di prevenzione. Comune di Viggiano segue l’evoluzione dell’evento fino al totale controllo della situazione; adotta ogni utile provvedimento per il ripristino delle condizioni normali; predispone le operazioni per l’ordinato rientro delle persone eventualmente evacuate. Limitazione delle conseguenze per gli insediamenti nelle zone di danno Le aziende ubicate nelle aree di danno e di attenzione dovranno attivare i rispettivi piani di emergenza interna in relazione allo specifico rischio connesso al Centro Olio, prevedendo il riparo al chiuso e la chiusura di porte, finestre ed eventuali sistemi di aereazione con prelievo di aria dall’esterno. Linee guida per il riparo al chiuso e l’evacuazione Si riportano di seguito alcune linee guida nelle operazioni di protezione delle persone, di sgombero dell’area e di eventuale evacuazione. Rifugio al chiuso Dall’esame delle azioni conseguenti allo stato di emergenza, in caso di rilascio di sostanze pericolose, si ricava che il provvedimento più frequente è il rifugio al chiuso delle persone esposte. Il locale dove realizzare il rifugio al chiuso deve avere le seguenti caratteristiche: presenza di poche aperture; posizione possibilmente ad un piano elevato; disponibilità di acqua; presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni. Nel caso di rifugio al chiuso, i comportamenti di autoprotezione da assumere sono riassumibili come segue: evitare l’uso di ascensori; chiudere tutte le finestre e porte esterne e successivamente mantenersi a distanza dalle stesse; mantenersi sintonizzati sulle stazioni mediante radio o TV; prestare attenzione ai messaggi inviati mediante altoparlanti; non usare il telefono verso l’azienda colpita dall’incidente; fermare i sistemi di ventilazione o condizionamento centralizzati o locali ed eventualmente sigillare con nastro adesivo o tamponare con panni bagnati sia le fessure degli stipiti di porte e finestre sia le aperture di ventilazione presenti nelle cucine; spegnere i sistemi di riscaldamento e le fiamme libere; non uscire dai locali se non autorizzati dall’Autorità. Comune di Viggiano 71 RISCHI TERRITORIALI Evacuazione In caso di evacuazione disposta dall’autorità di PS i comportamenti da seguire sono: abbandonare la zona seguendo le istruzioni delle autorità secondo percorsi possibilmente trasversali al vento, in caso di rilascio tossico, o seguendo percorsi schermati, in caso di incendio/esplosione; tenere un fazzoletto bagnato sul naso e sulla bocca; non utilizzare le automobili per non intralciare i mezzi di soccorso; dirigersi al punto di raccolta indicato dalle Autorità. Cessato allarme Al segnale di cessato allarme: aprire tutte le finestre per aerare i locali interni; portarsi all’aperto assistendo in tale operazione le persone eventualmente inabili/ferite; porre particolare attenzione nel rientro ai locali precedentemente evacuati, in particolare quelli interrati o seminterrati, nei quali potrebbe essersi verificato un ristagno di vapori. Le comunicazioni Durante le situazioni di emergenza sono previste alcune modalità di informazione alla popolazione, tramite: • emittenti radio e televisive locali • altoparlanti fissi o mobili su automezzi • comunicazioni a mezzo telefono sms o fax • squadre di soccorso con compiti informativi Gli organi di informazione attingeranno le notizie dalla Prefettura o dai Comuni di Viggiano e Grumento Nova. Gli scopi del sistema di comunicazione sono: • informare la popolazione sulla situazione di emergenza anche per attivare le misure di protezione; • informare sulle caratteristiche del pericolo per ottenere risposte rapide e immediate; • spiegare i comportamenti da adottare per fronteggiare la situazione di pericolo. I consigli devono essere semplici e motivati per far capire immediatamente la necessità dei comportamenti richiesti. Di seguito sono riportate alcune frasi che potranno essere usate nel comunicato alla popolazione. Comune di Viggiano 72 RISCHI TERRITORIALI “ATTENZIONE, ATTENZIONE” “ALLE ORE…. [specificare l’ora] A SEGUITO DI…. [specificare il tipo di incidente] SI E’ VERIFICATO UN RILASCIO DI [specificare il tipo di sostanza] IN ZONA [specificare la via ed il luogo dell’avvenuto incidente]” “SIETE INVITATI A: RIENTRARE ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI RESTARE AL CHIUSO, CHIUDENDO PORTE E FINESTRE INTERROMPERE IL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA RESPIRARE ATTRAVERSO UN PANNO UMIDO NON INTASARE LE LINEE TELEFONICHE VI TERREMO INFORMATI CON ULTERIORI MESSAGGI” “LA SITUAZIONE E’ SOTTO CONTROLLO CI STIAMO ADOPERANDO AFFINCHE’ L’EMERGENZA CESSI AL PIU’ PRESTO” “CERTI DELLA VOSTRA COLLABORAZIONE VI INVITIAMO A MANTENERE LA CALMA” Comune di Viggiano 73 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 74 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 75 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 76 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 77 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 78 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 79 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 80 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 81 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 82 RISCHI TERRITORIALI Piano di emergenza comunale Comune di Viggiano (Provincia di Potenza) RISCHIO IDROGEOLOGICO RISCHIO METEOROLOGICO PREVEDIBILE Comune di Viggiano 83 RISCHI TERRITORIALI Rischio METEOROLOGICO Il presente Piano indica la modalità di intervento di sgombero della neve sulla base della concentrazione antropica sul territorio e sulla disposizione delle strutture viarie a diverse quote altimetriche, dando così una priorità di intervento. Nel contempo nella sottostante tabella sono state indicate le principali vie di comunicazioni comunali interessate dal piano. E N T E D I S T R A D A S . P . 1 1 B I S S . A P P A R T E N E N Z A L O C A L I T A ’ P r o v i n c i a S t r e p p a l d a P r L o Comune di Viggiano 84 RISCHI TERRITORIALI P . 1 1 o v i n c i a C o m u n a l e C o r s o M a r c o n i V i a l e d P r o v i n c i a P r o v i n c c a l i t à V i g n e C a s t e l l o C e n t r o A b i t a t o C e n t r o Comune di Viggiano 85 RISCHI TERRITORIALI e l l a R i n a s c i t a F e l i c e t t a M o n t a g n a G r a n d e i a C o m u n a l e C o m u n a l e A b i t a t o F e l i c e t t a F o n t a n a d e i P a s t o r Comune di Viggiano 86 RISCHI TERRITORIALI i C o m u n a l e C o m u n a l e C o m u n a l e V a l l o n i V i g n e C a s e R o s s e Si tratta d’emergenza di natura prevedibile. All’arrivo della comunicazione della Prefettura che segnala l’aggravamento della situazione meteorologica, il Sindaco dopo aver informato il Prefetto ed il Presidente della Provincia, predispone il C.O.C. così composto: Comune di Viggiano 87 RISCHI TERRITORIALI FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 COLLEGAMENTI TELEFONICI E FAX Sede Telefono Fax email Municipio 0975 61108 0975-61108 REPERIBILITA’ H 24 Ente Referente Cellulare email Comune Sindaco 348 3188194 Comune Arch. AMELINA Antonella 349-1851476 Comune MONTONE Rocco 346 3865452 Volontari Protezione Civile MALLAURINO Vincenzo 347 5474779 COMUNICAZIONE STRUTTURE SOVRACOMUNALI Ente Località Telefono Fax UTG Prefettura Potenza 0971 419218 0971 419315 Prot. Civile Regione Potenza 0971 668400 0971 668519 Questura Potenza 0971 334111 0971 334777 Carabinieri Carabinieri Caserma Viggiano Compagnia Viggiano email 0975 61080 0975 61080 0975 61080 Guardia di Finanza Tenenza Viggiano 0975 311080 Polizia Municipale Comune 0975 61108 0975 61108 Vigili del Fuoco Distaccamento Villa d’Agri 0975 352005 0975 352005 Comune di Viggiano 88 RISCHI TERRITORIALI Corpo Forestale Stazione Viggiano A.S.L. 2 0971 961583 COMUNICAZIONE COMUNI LIMITROFI Comune Sindaco Cellulare CANTIANI Claudio VERTUNNI Vincenzo Marsicovetere Grumento Nova Telefono email 335 6956913 334 6553545 0975 65468 Montemurro DI SANZO Mario 320 4323571 0971 753010 Laurenzana URGA Domenico 333 3696005 0971 960321 Corleto Perticara VICINO Maria Rosaria 0971 965706 Calvello GALLICCHIO M D Antonio 0971 921911 STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE 4. Attivazione del Presidio Operativo Comunale Al manifestarsi di un qualsiasi evento, tutti i membri del Presidio Operativo devono recarsi immediatamente presso la Sala Operativa del Centro di Coordinamento Comunale (C.O.C.). PRESIDIO OPERATIVO COMUNALE RESPONSABILE ALBERTI Giuseppe FUNZIONE TELEFONO ABITAZIONE CELLULARE Sindaco 348-3188194 AMELINA Antonella 1. Tecnico Scientifica e Pianificazione. 349-1851476 MONTONE Rocco 7. Strutture Operative e Viabilità. 346 3865452 STELLA Maria 3. Volontariato. 338 1800788 Figura 6. Composizione del Presidio Operativo Comunale. Comune di Viggiano 89 RISCHI TERRITORIALI UBICAZIONE SEDE PRINCIPALE VIABILITA’ DI ACCESSO TELEFONO FAX LOCALI PARCHEGGIO COMUNALE MULTIPIANO Via Roma/CORSO G. MARCONI 0975 61108 0975-61108 Figura 7. Ubicazione principale e/o secondaria del Centro Operativo Comunale. SALA OPERATIVA È attivata con la presenza dei seguenti addetti: • • • • • • • • • COORDINATORE DEL C.O.C. RESPONSABILE MATERIALI E MEZZI RESPONSABILE STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ RESPONSABILE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE VOLONTARIATO RAPPRESENTANTI DEI GESTORI DEI RETI DEI SERVIZI RAPPRESENTANTE SCOLASTICO RESPONSABILE TELECOMUNICAZIONI SEGRETERIA OPERATIVA ADDETTO STAMPA ESSENZIALI E SINDACO - COORDINATORE DEL C.O.C. • Dirige il C.O.C. e tiene contatti con le varie autorità. Coordina le funzioni di supporto per dislocare i mezzi in anticipo nei punti critici e strategici. MATERIALI E MEZZI • Il Funzionario preposto invia uomini, mezzi e materiali (transenne, segnaletica stradale, sale, ecc.) dove richiesto ed in ausilio ai mezzi spazza neve e spargi sale qualora la Funzione 11 – Strutture Operative Locali e Viabilità ne richiedesse l’utilizzo. STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ • • Il Funzionario preposto gestisce i servizi di viabilità, con l’ausilio della Polizia Municipale e mantiene rapporti con le Forze Istituzionali. In particolare, disloca pattuglie di Vigili Urbani ed eventualmente di Comune di Viggiano 90 RISCHI TERRITORIALI • volontari nei punti strategici della città per evitare congestioni di traffico. Inoltre, predispone rete viaria alternativa per il decongestionamento delle zone critiche. Mantiene i contatti con la Polizia stradale. 1 • ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Il Funzionario preposto predispone eventuali aree d’attesa per la popolazione. VOLONTARIATO • Il Responsabile preposto coadiuva le funzioni in tutti i servizi richiesti. Organizza e gestisce gli eventuali soccorsi per portare conforto (bevande calde, coperte, ecc.) agli automobilisti e cittadini in difficoltà. Di concerto con la funzione viabilità attraverso i mezzi di cui dispone, cerca di risolvere le situazioni critiche per la circolazione e i cittadini (rimozione veicoli bloccati o in panne, sgombro di marciapiedi dalla neve, ecc.). SERVIZI ESSENZIALI E ATTIVITÀ SCOLASTICA • • I Rappresentanti degli enti gestori delle reti (TELECOM, ENEL, AMALFITANA GAS SRL, ACQUEDOTTO LUCANO, ecc.) si adoperano per il ripristino nel più breve tempo possibile delle reti danneggiate dall’evento. Il Rappresentante scolastico dispone, in accordo con le autorità scolastiche, l’eventuale interruzione e la successiva ripresa dell’attività didattica. TELECOMUNICAZIONI • Il Funzionario proposto predispone una rete non vulnerabile per mantenere contatti con squadre operative nel caso le comunicazioni fossero interrotte dalla violenza dell’evento. Di concerto con il Responsabile Telecom predispone la riattivazione delle normali reti di comunicazione in tempo reale. SEGRETERIA OPERATIVA Comune di Viggiano 91 RISCHI TERRITORIALI • Filtra telefonate e annota tutte le comunicazioni. ADDETTO STAMPA • Il Funzionario preposto, attraverso la collaborazione con i mass media locali, fornisce informazioni ai cittadini e agli automobilisti sulla natura, entità ed evoluzione dell’evento, cercando soprattutto di portare tranquillità e sicurezza negli animi. Organizza passaggi di volontari con megafoni nel caso d’interruzione ad oltranza delle reti di comunicazione. Il Sindaco, prima autorità di protezione civile, avvalendosi dei poteri e delle competenze specifiche previste dalla Legge 225 del 24 febbraio 1992 nonché del D. lgs. 112/98 (Decreto Bassanini, compiti conferiti al Comune in ordine alle attività di previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio), fa obbligo al Personale dipendente di questa Amministrazione, di adoperarsi e di attenersi, ognuno per quanto di sua competenza, alle istruzioni riportate nel piano appresso esplicitato. • • L’Ufficio Tecnico Comunale ed il Comando dei Polizia Municipale vengono individuati come “SERVIZI RESPONSABILI DEL PIANO”, che oltre ad avere l’obbligo di coordinare tutte le attività in premessa devono anche verificare la qualità dell’intervento effettuato. L’Ufficio Tecnico deve adottare, in particolare, i seguenti provvedimenti: Di concerto con i servizi Amministrativi Comunali, sulla base di dati storici, o di stime, prevede nei budget i fondi necessari per i conseguenti prevedibili oneri; Provvede ad assicurare un’adeguata scorta di sale da utilizzare per il ripristino della transitabilità delle strade comunali, urbane e rurali; Provvede, con congruo anticipo, a stipulare convenzioni con privati, per i necessari interventi di rimozione neve con mezzi di cui il Comune non è dotato; Comune di Viggiano 92 RISCHI TERRITORIALI Concorda con l’Associazione di Volontariato di Protezione Civile l’utilizzo delle risorse di quest’ultima sia in termini di attrezzature che di risorse umane, stabilendo le modalità di intervento nonché la priorità degli stessi; Rende disponibili le attrezzature necessarie allo sgombero della neve ed allo spargimento del sale. • I Servizi Amministrativi collaborano con il Sindaco e con l’U.T. al fine di dare il giusto apporto, per una ottimale adozione dei provvedimenti al verificarsi dell’evento. • In caso di precipitazione nevosa, tutti gli Operatori Ecologici hanno l’obbligo di intervenire urgentemente per effettuare tutte quelle operazioni manuali di cui il caso necessita. In particolare: • transennare le strade non praticabili; • rimuovere ghiaccio, neve e fanghiglia, per ordine di priorità; • spargere il sale sulle strade, nei vicoli a forte pendenza, nelle aree di interesse pubblico, coordinandosi con i volontari della locale Associazione di Protezione Civile. • In caso di nevicate abbondanti, ai dipendenti coinvolti nel presente piano, assenti dal lavoro per ferie o festività, è fatto obbligo di presentarsi sul posto di lavoro per intervenire secondo quanto specificato negli articoli precedenti. • Quando le previsioni meteorologiche, trasmesse dai servizi informativi (es. comunicati della Prefettura, servizi televisivi, televideo, radio ecc.) o comunque quando le condizioni di temperatura lasciano presupporre che durante le ore notturne possa formarsi ghiaccio sulle strade, il servizio preposto al coordinamento, ossia l’U.T., deve disporre affinché il Personale Operativo intervenga non più tardi delle ore 6,00 del mattino seguente per spargere sale, rimuovere neve e quant’altro fosse di ostacolo alla circolazione degli autoveicoli e dei passanti. ESONDAZIONE CORSI D’ACQUA Il territorio del comune di Viggiano è attraversato da diversi corsi d'acqua, Comune di Viggiano 93 RISCHI TERRITORIALI tra cui: il Torrente Alli e il Torrente Casale. Le aree non presentano problematiche inerenti eventuali esondazioni se non in quei punti indicati negli elaborati dell’Autorità di Bacino individuati sull’asta fluviale del Torrente Alli. Le problematiche maggiori sono relative alle Aree a Rischio Idrogeologico interessate da condotte di vario genere, che nel caso di riattivazione del movimento franoso, potrebbero riversare sul territorio materiale altamente inquinante, quale: greggio. È al fine affrontare al meglio le situazioni di emergenza legate ad un repentino innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua che è stata prevista la procedura seguente. INDICATORI DI EVENTO Nell’ambito delle possibili emergenze ipotizzabili assume particolare rilievo il rischio idrogeologico, con riferimento alla prevedibilità dell’evento ed alle conseguenze che possono verificarsi in danno della collettività. In particolare, per quanto attiene a tale tipologia d’emergenza, sono prese in considerazione le attività di competenza delle struttura comunale, finalizzate alla prevenzione ed alla riduzione del danno alla popolazione ed ai beni immobili. Pertanto, le situazioni di pericolo sono ripartite in tre fasi, d’attenzione, preallarme ed allarme, con diverso e rispettivo livello di allerta. Tale ripartizione è conseguente alla variabilità del rischio reale, collegato sia alla situazione climatica, sia allo stato dei corsi d’acqua, evidenziati da specifici indicatori d’evento. Di conseguenza il passaggio dalla fase d’attenzione ai successivi è determinato dai seguenti indicatori: • avviso di condizioni meteorologiche avverse, diramato dalla Prefettura di Potenza; • comunicazioni derivanti dalla rete di rilevazione pluviometrica ed idrometrica gestita dall’ARPAB; • dal monitoraggio diretto dei principali corsi d’acqua da parte di tecnici Comunali o del Volontariato; 4. SISTEMA DI ALLERTAMENTO PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO Il Sistema di Allertamento Nazionale per il Rischio Idrogeologico ed Idraulico fornisce quotidianamente indicazioni sintetiche sulla previsione di eventi attraverso l’emanazione e la diffusione di Bollettini e di Avvisi. La competenza statale si estende sino al livello regionale. Nel caso in cui una Regione sia dotata di un Centro Funzionale decentrato attivo, tali procedure vengono estese anche a livello provinciale e comunale. Comune di Viggiano 94 RISCHI TERRITORIALI I Livelli di Criticità, Ordinaria, Moderata ed Elevata corrispondono a definiti scenari che si prevede possano verificarsi sul territorio, essi vengono stabiliti in base alla previsione degli eventi meteoidrologici attesi, nonché degli Scenari di Rischi. Le previsioni vengono effettuate per ambiti territoriali significativamente omogenei. Figura 8. Vari Livelli di Criticità. I Livelli di Criticità ed i relativi scenari sono associati ad eventi la cui intensità ed estensione sono comunemente caratterizzati da diversi Tempi di Ritorno. Il Tempo di Ritorno è solo un indicatore di larga massima della probabilità che l’evento possa verificarsi e ciò ancora di più alla luce delle variazioni delle grandezze climatiche registrate negli ultimi anni. Comune di Viggiano 95 RISCHI TERRITORIALI In Basilicata, gli eventi assunti a riferimento negli Scenari di Pericolosità del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, e dunque gli studi relativi alle arre soggette a Rischio Idraulico sono riferiti a Tempi di Ritorno di 30, 200 e 500anni. Essi risultano essere superiori a quelli indicati nel precedente specchietto. Figura 9. Schema del Sistema di Allertamento Nazionale – Rischio ed Idrogeologico. Comune di Viggiano 96 RISCHI TERRITORIALI 5. RISCHIO IDRAULICO Il territorio di Viggiano, dal punto di vista idrografico è compreso nel bacino superiore del Fiume Agri individuabile tra le sorgenti di Capo d’Agri, situate sul versante occidentali del Monte Volturino 1836mt, e l’invaso di Pietra del Pertusillo. Il corso d’acqua riceve, in questo settore, numerosi contributi da affluenti e sorgenti alimentate dalle strutture idrogeologiche carbonatiche e calcareo silicee presenti sia in destra che in sinistra idrografica. Grazie ai contributi sorgivi il corso d’acqua è dotato di deflussi di magra di una certa entità, con portata di magra superiore a 1 mc/s. La distribuzione delle portate nel corso dell’anno rispecchia l’andamento e la distribuzione delle precipitazioni nel bacino: alle siccità estive corrispondono magre abbastanza evidenti. Dal punto di vista sedimentologico l’alveo è caratterizzato dalla presenza di depositi a granulometria grossolana (ghiaie, sabbie e limi e blocchi). Le due aste idrografiche principali che attraversano il territorio comunale di Viggiano sono il torrente Casale e il Torrente Alli, affluenti di sinistra idrografica del Fiume Agri. IDROGRAFIA PRINCIPALE CORSO D’ACQUA SUPERFICIE DELL’INTERO BACINO LUNGHEZZA ASTA PRINCIPALE QUOTA SEZIONE CHIUSURA STUDIO IDRAULICO Torrente Alli 22 Kmq 14Km ca 570m AdB Basilicata Torrente Casale 12 Kmq 9Km ca 540m AdB Basilicata Figura 10. Principali corsi d’acqua presenti sul territorio comunale. Scenario di Pericolosità Lo Scenario di Rischio di Riferimento è stato basato sulle aree a più elevata pericolosità perimetrale dall’Autorità di Bacino interregionale della Basilicata nel Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico. Lo Studio Idraulico, ha individuato le aree soggette ad eventi di piena solo per il Fiume Agri. (Vedi Tavola 6 – Carta Pericolosità territoriali). Lo studio idrologico utilizzato per valutare il rischio di piena in una sezione qualsiasi del reticolo idrografico del bacino è stato basato sui risultati e le metodologie dell’indagine dell’Autorità di Bacino della Basilicata (D-Carta Inventario delle intersezioni, degli insediamenti e delle opere in alveo – Comune di Viggiano 97 RISCHI TERRITORIALI agg. 2011). Tale metodologia fa riferimento ad un approccio di tipo probabilistico per la valutazione dei massimi annuali delle portate di piena. Sulla base delle portate calcolate in corrispondenza delle diverse sezioni, per Tr=30, Tr=200 e Tr=500 anni, sono state definite le condizioni al contorno lungo l’asta fluviale. Le simulazioni sono state condotte in condizioni di moto permanente gradualmente variato. È stato considerato il letto fisso, non si è tenuto conto dell’escavazione del fondo durante la piena. La scabrezza utilizzata all’interno dell’alveo fluviale (espressa come coefficiente di Manning), è stata assunta pari a 30 (m1/3/s). Per la perimetrazione delle aree della Carta della Pericolosità si è assunto l’area a Tempo di Ritorno più basso, Tr30, come quella di livello di Criticità Elevata, quella a Tempo di Ritorno Tr200 come quella di Criticità Moderata e quella a Tempo di Ritorno Tr500 come quella a Criticità Bassa. Il concetto di rischio risulta dalla collocazione di un elemento vulnerabile in un’area pericolosa. Le aree a Rischio Idraulico pertanto, non coincidono con le aree allagabili, ma all’interno di queste individuano le zone in cui un evento alluvionale potrebbe produrre danni agli elementi attualmente esistenti. In base a questi criteri, dunque non si sono considerate a rischio le aree soggette ad allagamenti prive di elementi vulnerabili. La stima di rischio nullo o moderato di una zona non esclude la pericolosità idraulica dell’area. La tipologia di fenomeno meteorologico, vista anche la risposta lenta del Bacino Idrografico, che potrebbe innescare l’evento è quello delle piogge continue e persistenti dopo una fase con precipitazioni nevose. Questa fenomenologia è tipica del periodo Autunno/Primavera, e si può innescare a seguito di correnti umide sud-occidentali che sostituiscono velocemente quelle fredde Nord Orientali con repentino rialzo termico e conseguente innalzamento quota neve. Individuazione degli Esposti Dall’esame della cartografia allegata (Tavola n.6) e sulla base delle osservazioni al sito effettuate si rileva che per il territorio comunale non vi Comune di Viggiano 98 RISCHI TERRITORIALI sono abitazioni e/o attività produttive esposte al rischio inondazione, pur tuttavia esistono alcune infrastrutture viarie poste in condizione di esposizione elencate nella tabella seguente: BENI ESPOSTI IN AREA INONDABILE Tavola n. 5 Strutture/Edifici Luogo (Località) Persone Residenti Masseria Bellizzia Matina NP Operatori Individuati Attività Previste Vigili Urbani Ricognizione ed Volontari P.C. eventuale blocco D-Carta Inventario delle intersezioni, degli insediamenti e delle opere in alveo – agg. 2011 Comune di Viggiano 99 RISCHI TERRITORIALI D-Legenda: Carta Inventario delle intersezioni, degli insediamenti e delle opere in alveo – agg. 2011 N 1 ESPOSTI-RISCHIO IDRAULICO MASSERIA BELLIZZIA COORDINATE Gauss-Boaga 2602815-4465453 Individuazione dei Cancelli Nella fase di attenzione, ed al fine di garantire la pubblica incolumità, è necessario predisporre il monitoraggio dei beni esposti indicati nella tabella precedente ed eventualmente procedere alla fase di blocco della circolazione nei luoghi e con le modalità indicate nella seguente tabella: INDIVIDUAZIONE DEI CANCELLI Tavola n. 6 Comune di Viggiano 100 RISCHI TERRITORIALI NOME Alli 1 Luogo (Località) N. Operatori C.da Melilli Operatori Individuati Attività Previste 2 Volontari PC Sorveglianza Blocco della circolazione Sorveglianza e Blocco della circolazione Sorveglianza e Blocco della circolazione Alli 2 Matina 2 Vigile Urbano Volontari PC Alli 3 C.da Spineto 2 Vigile Urbano Volontari PC Comune di Viggiano 101 RISCHI TERRITORIALI 6. RISCHIO IDROGEOLOGICO • Definizione di Pericolosità e Rischio da Frana Con il termine di frana si intende un “movimento di una massa di roccia, terra o detrito lungo un versante”. Al fine di riuscire a limitare gli effetti degli eventi di frana, occorre valutarne la Pericolosità, intesa come probabilità che essi si verifichino in certi intervalli di tempo in una data area e con una certa magnitudo. A ciò si deve affiancare un Programma di Mitigazione degli effetti, mirato ad un razionale utilizzo del suolo e ad una ponderata pianificazione dell’espansione urbanistica. La valutazione del Rischio da Frana deve essere preceduta, dunque, dalla valutazione della Pericolosità da Frana, da cui essa deriva, definita come la “probabilità che un fenomeno potenzialmente distruttivo si verifichi in un dato periodo di tempo ed in una data area”. Per sua stessa definizione essa è legata alla differente probabilità di accadimento delle diverse tipologie di frana ed alla loro intensità. La valutazione della pericolosità prevede, infatti, la previsione del dove e quando il singolo fenomeno di frana potrà verificarsi, e dipende dalla tipologia di movimento, dalle dimensioni, dall’energia e dalla velocità degli spostamenti delle masse coinvolte, nonché dell’evoluzione sia spaziale che temporale del fenomeno medesimo. Il concetto di Rischio Idrogeologico di un'area è funzione della probabilità di occorrenza di un dissesto di data intensità in un determinato intervallo di tempo (pericolosità) e della vulnerabilità dell'area, in termini d'incolumità delle persone, della sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale. Rischio Totale: è il numero di perdite (vite umane, edifici, strade, attività economiche, ec.) conseguenti ad un particolare fenomeno naturale. È ottenuto dal prodotto della pericolosità per la vulnerabilità per gli elementi a rischio ed è generalmente espresso monetariamente ~ R=HxVxE Rischio Specifico: è il grado di perdita atteso per una singola categoria di elementi a rischio in conseguenza di un particolare fenomeno naturale di data intensità. È espresso dal prodotto tra pericolosità e vulnerabilità e può variare tra 0 e 100% Rs=HxV. Vulnerabilità: è il grado di perdita prodotto su un certo elemento o gruppo di elementi a rischio risultante dal verificarsi di un fenomeno di instabilità di una data intensità. È espressa in una scala percentuale tra 0% (nessuna perdita) e 100% (perdita totale). Elementi a Rischio: è l'insieme degli elementi a rischio all'interno dell'area esposta all'evento, costituito dalle categorie dei soggetti distinte per caratteristiche (popolazione, proprietà, attività economiche, etc.). Gli elementi a rischio si quantificano in termini relativi (valore venale) o assoluti (numero di persone, di edifici, di strade, etc.). La metodologia adottata per la perimetrazione e la classificazione delle aree in frana fa riferimento alla più recente letteratura specializzata, ed in particolare alle linee guida redatte dal Servizio Geologico Nazionale ai fini della redazione dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI). La determinazione degli Elementi Vulnerabili (Esposti) è stata fatta attraverso un lavoro sul campo che ha Comune di Viggiano 102 RISCHI TERRITORIALI consentito di acquisire tutte le informazioni relative agli elementi vulnerabili presenti sulle singole aree in frana e su quelli posti nelle aree di possibile influenza del fenomeno stesso. • Individuazione Aree a Rischio Per questo piano si è fatto riferimento alle aree a rischio individuate dal Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI 2011) redatto dell’Autorità di Bacino Interregionale della Basilicata. Gli studi eseguiti sono stati condotti conformemente con quanto richiesto dal Manuale Operativo - Linee Guida per il Rischio Idrogeologico predisposto dal Commissario Delegato O.P.C.M. 3624/2007 Decreto n. 1 21/112007. In particolare si è fatto riferimento alle Carte del Rischio per il territorio del Comune di Viggiano n. 505034, 505031, 505044, 505033, 505111, 505032, 505043, 505071, 505084, 505083. Le classi di rischio considerate nel PAI sono le seguenti: R4 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni tali da provocare la perdita di vite umane e/o lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici ed alle infrastrutture, danni al patrimonio ambientale e culturale, la distruzione di attività socio-economiche. R3 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti rischi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, la interruzione delle attività socioeconomiche, danni al patrimonio ambientale e culturale. R2 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti danni minori agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, che non pregiudicano le attività economiche e l’agibilità degli edifici. R1 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti danni sociali ed economici marginali al patrimonio ambientale e culturale. P = area che, pur presentando condizioni di instabilità o di propensione all’instabilità, interessano aree non antropizzate e quasi sempre prive di beni esposti e, pertanto, non minacciano direttamente l’incolumità delle persone e non provocano in maniera diretta danni a beni ed infrastrutture. ASV = (aree assoggettate a verifica idrogeologica) aree nelle quali sono presenti fenomeni. L’intero territorio comunale di Viggiano, vedi tavola n.6, è soggetto al Rischio Idrogeologico elevato, presenta beni esposti prevalentemente privati. Mentre, il centro abitato è contornato da aree a rischio idrogeologico senza però interessare le strutture strategiche del Comune e l’area urbanizzata. Di seguito sono indicati in tabella le strutture situate in aree a rischio idrogeologico R4 o R3 sull’intero territorio comunale: N ESPOSTI-RISCHIO R4 1 MASSERIA DE BLASI 2600168-4471754 2 C/DA SETARNO 2599137-4469323 COORDINATE Gauss-Boaga Comune di Viggiano 103 RISCHI TERRITORIALI 3 AREA POZZO-ME2-ME9-ME1NW 4 MASSERIA SIMONE 2596099-4469555 5 MASSERIA GARGARO 2595737-4467077 6 MASSERIA D’EGIDIO 2595492-4466811 7 ABITAZIONE DIANO’ 2596794-4466817 8 MASSERIA TRIVIGNO 2599545-4466732 9 ABITAZIONE GARGANO 2598842-4466510 10 MANCACIVETTA 2599097-4466193 11 ? 2598366-4465139 12 MASSERIA D’ANDREA 2599523-4465271 N ESPOSTI-RISCHIO R3 2595949-4470562-0 COORDINATE Gauss-Boaga 1 MASSERIA MARSICANO 2600569-4468315 2 MASSERIA NIGRO 2595111-4471275 3 MASSERIA PIGNATARA 2594498-4467678 4 RISTORANTE PANTAGRUEL 2596561-4466856 5 ABITAZIONE 2596245-4466753 6 VIA ENRICO BERLINGUER 2596302-4466137 7 ? 2598988-4464838 8 ? 2600490-4464838 Comune di Viggiano 104 RISCHI TERRITORIALI Figura 11. Il centro abitato di Viggiano interessato marginalmente da fenomeni franosi a Rischio elevato. Descrizione aree soggette a vincolo idrogeologico R3/R4 del PAI nell'area urbana di Viggiano Di seguito sono elencate le aree a rischio idrogeologico R3 e R4 definite nel PAI dell'autorità di bacino della Regione Basilicata con indicati i manufatti ricadenti nei suddetti perimetri 1 AREE R3 LOCALITA' Strepavra 2 Piano di lepre 3 Piano di lepre 4 Scorrimento Veloce 5 San Marco 6 Santa Caterina 1 AREE R4 LOCALITA' Scatoline DESCRIZIONE Scorrimento rotazionale evolvente in colata Scorrimento rotazionale evolvente in colata Scorrimento rotazionale evolvente in colata Probabile scorrimento rotazionale Scorrimento rotazionale Scorrimento rotazionale evolvente in colata DESCRIZIONE Scorrimento rotazionale MANUFATTI Strutture rurali rade, asse viario comunale Struttura collettive turistiche (ristorante), SP 54 Nessun manufatto Viabilità scorrimento veloce Viabilità scorrimento veloce SP 11bis MANUFATTI Strutture rurali rade, asse viario comunale SP54 • Presidio Territoriale Idraulico e Idrogeologico Il Modello di Intervento in caso di alluvioni prevede tre fasi di allerta che vengono precedute da una fase di preallerta attivate in riferimento alle soglie di criticità. Comune di Viggiano 105 RISCHI TERRITORIALI Sulla base delle informazioni di allerta in arrivo dalla Protezione Civile, dalla Prefettura di Potenza, si procederà ad individuare le soglie corrispondenti ai livelli di criticità. La Strategia Operativa del Piano di Emergenza si articola nelle seguenti fasi: In caso di emissione di Bollettino di Criticità Ordinaria alla possibilità di fasi temporalesche intense. PREALLERTA ALLERTA Attenzione In caso di emissione di bollettino a Criticità Moderata al verificarsi di un evento a Criticità Ordinaria e all’aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista da Presidi Territoriali. Preallarme In caso di avviso di Criticità Elevata, al verificarsi di un evento a Criticità Moderata e all’aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista da Presidi Territoriali. Allarme In caso di avviso di Criticità Elevata all’aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista da Presidi Territoriali. Presidio Territoriale Idraulico (Individuati ed attivati dal Sindaco alla emissione di Bollettino a Criticità Ordinaria). 1 ATTIVITA’ (DPCM 27/02/04) 2 3 Rilevamento a scadenze prestabilite dei livelli idrici del corso d’acqua a rischio. Osservazione e controllo dello stato delle arginature e ricognizione delle aree potenzialmente inondabili con particolare riferimento ai punti critici. Pronto intervento idraulico ai sensi del R.D. n. 523/1904 e primi interventi urgenti ai sensi della L. 225/1992 tra cui rimozione degli ostacoli che possono impedire il rapido defluire delle acque, la salvaguardia delle arginature e la messa in sicurezza delle opere idrauliche. Presidio Territoriale Idrogeologico (Individuati ed attivati dal Sindaco alla emissione di Bollettino a Criticità Ordinaria). Comune di Viggiano 106 RISCHI TERRITORIALI 1 ATTIVITA’ (DPCM 27/02/04) 2 3 Osservazione speditiva di alcuni sintomi quali fessure, lesioni, variazioni della superficie topografica connessi al movimento dei corpi di frana giudicati attivi. Osservazione speditiva di evidenze connesse a movimenti franosi già innescati e/o in atto di elementi indicatori quali fessure, lesioni, variazioni della superficie topografica. Lettura periodica della strumentazione della eventuale rete di monitoraggio. 7. MODELLO INTERVENTO RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EVENTO FRANOSO Non ci sono case o muri che possano arrestare una frana. Soltanto un luogo più elevato ti può dare sicurezza; Spesso le frane si muovono in modo repentino, es le colate di fango, crolli etc; Evita di transitare nei pressi di aree già sottoposte ad eventi franosi, in particolar modo durante temporali o piogge violente. PRIMA Contatta il Comune per informarti sulla presenza di aree a rischio di frana presenti; Stando in condizioni di sicurezza, osserva il terreno nelle tue vicinanze per rilevare la presenza di piccole frane o di minute variazioni nella morfologia del terreno: in alcuni casi, piccole modifiche della morfologia possono essere considerate precursori di eventi franosi; In alcuni casi, prima delle frane sono visibili sui manufatti alcune lesioni e fratturazioni; alcuni muri tendono a ruotare o traslare; Ascolta la radio o guarda la televisione per apprendere dell’emissione di eventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse. Anche durante e dopo l’evento è importante ascoltare la radio guardare la televisione per conoscere l’evoluzione degli eventi; Allontanati dai corsi d’acqua o dalle incisioni torrentizie nelle quali vi può essere la possibilità di scorrimento di colate rapide di fango. DURANTE Se la frana viene verso di te o se è sotto di te, allontanati il più velocemente possibile, cercando di raggiungere una posizione più elevata o stabile; Se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la tua testa; Guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti possono colpire; Non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crollare o cadere; Non avvicinarti al ciglio di una frana perché è instabile; Se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una frana appena caduta, cerca di segnalare il pericolo alle altre automobili che potrebbero sopraggiungere. DOPO Allontanati dall’area in frana. Può esservi il rischio di ulteriori frane; Comune di Viggiano 107 RISCHI TERRITORIALI Controlla se vi sono feriti o persone intrappolate nell’area in frana, senza entrarvi direttamente. In questo caso, segnala la presenza di queste persone ai soccorritori; Verifica se vi sono persone che necessitano assistenza, in particolar modo bambini, anziani e persone disabili; Le frane possono spesso provocare la rottura di linee elettriche, del gas e dell’acqua, unitamente all’interruzione di strade e ferrovie. Riporta le notizie di eventuali interruzioni alle autorità competenti Nel caso di perdita di gas da un palazzo, NON entrare nel palazzo per chiudere il rubinetto del gas. Verifica se vi è un interruttore generale del gas fuori dall’abitazione e solo in questo caso chiudilo. Riferisci questa notizia ai Vigili del Fuoco o ad altro personale specializzato. NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI ALLUVIONE Durante e dopo le alluvioni, l’acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono ferire o stordire; Ascolta la radio o guarda la televisione per apprendere dell'emissione di eventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse; Macchine e materiali possono ostruire temporaneamente vie o passaggi che cedono all’improvviso; Se non si è in fase di preallarme e non piove, poni al sicuro la tua automobile in zone non raggiungibili dall’allagamento; Le strade spesso diventano dei veri e propri fiumi in piena. PRIMA (PREALLARME) È utile avere sempre a disposizione una torcia elettrica e una radio a batterie, per sintonizzarsi sulle stazioni locali e ascoltare eventuali segnalazioni utili; Salvaguarda i beni collocati in locali allagabili, solo se sei in condizioni di massima sicurezza; Assicurati che tutte le persone potenzialmente a rischio siano al corrente della situazione; Se abiti ad un piano alto, offri ospitalità a chi abita ai piani sottostanti, viceversa se risiedi ai piani bassi, chiedi ospitalità; Poni delle paratie a protezione dei locali situati al piano strada e chiudi o blocca le porte di cantine o seminterrati; Se non corri il rischio di allagamento, rimani preferibilmente in casa; Insegna ai bambini il comportamento da adottare in caso di emergenza, come chiudere il gas o telefonare ai numeri di soccorso. DURANTE (ALLARME O EVENTI IN CORSO) E’ cautelativamente preferibile concentrare nel momento del preallarme anche le operazioni previste nella fase di allarme o evento in corso; Comune di Viggiano 108 RISCHI TERRITORIALI E’ fondamentale ricordare che la differenza tra il preallarme e l’allarme o evento in corso, può essere minima e di difficile previsione: è sufficiente che la pioggia si concentri in una zona ristretta per dar luogo a fenomeni improvvisi di inondazione. IN CASA Chiudi il gas, l’impianto di riscaldamento e quello elettrico. Presta attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati; Sali ai piani superiori senza usare l’ascensore; Non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte; Non cercare di mettere in salvo la tua auto o i mezzi agricoli: c’è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di essere travolti da correnti; Evita la confusione e mantieni la calma; Aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro; Non bere acqua dal rubinetto di casa: potrebbe essere inquinata. FUORI CASA Evita l’uso dell’automobile se non in casi strettamente necessari; Se sei in auto, non tentare di raggiungere comunque la destinazione prevista, ma trova riparo nello stabile più vicino e sicuro; Evita di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle; Fai attenzione ai sottopassi: si possono allagare facilmente; Allontanati verso i luoghi più elevati e non andare mai verso il basso; Evita di passare sotto scarpate naturali o artificiali; Non ripararti sotto alberi isolati; Usa il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee. DOPO Raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile; Evita il contatto con le acque. Sovente l’acqua può essere inquinata da petrolio, nafta o da acque di scarico. Inoltre può essere carica elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate; Evita le zone dove vi sono ancora correnti in movimento; Fai attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata. Il fondo delle strade può essere indebolito e potrebbe collassare sotto il peso di una automobile; Getta via i cibi che sono andati in contatto con le acque dell’alluvione; Presta attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati. I sistemi di scarico Danneggiati sono serie fonti di rischio. Comune di Viggiano 109 RISCHI TERRITORIALI Da tenere a portata di mano: Kit di pronto soccorso + medicinali; Generi alimentari non deperibili; Scarpe pesanti; Scorta di acqua potabile; Vestiario pesante di ricambio; Impermeabili leggeri o cerate; Torcia elettrica con pila di riserva; Radio e pile con riserva; Coltello multiuso; Fotocopia documenti di identità; Chiavi di casa; Valori (contanti, preziosi); Carta e penna. Attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) Il Centro Operativo si attiva in h24 attraverso la convocazione delle diverse funzioni di supporto individuate. FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 COLLEGAMENTI TELEFONICI E FAX Sede Telefono Fax Municipio 0975 61108 0975-61108 email REPERIBILITA’ H 24 Ente Referente Cellulare Comune Sindaco 348 3188194 Comune Arch. AMELINA Antonella 349-1851476 email Comune di Viggiano 110 RISCHI TERRITORIALI Comune MONTONE Rocco 346 3865452 Volontari Protezione Civile 0975-61024 COMUNICAZIONE STRUTTURE SOVRACOMUNALI Ente Località Telefono Fax UTG Prefettura Potenza 0971 419218 0971 419315 Prot. Civile Regione Potenza 0971 668400 0971 668519 Questura Potenza 0971 334111 0971 334777 Carabinieri Carabinieri Polizia Municipale Vigili del Fuoco Corpo Forestale Caserma Viggiano Compagnia Viggiano email 0975 61080 Comune Distaccamento Villa d’Agri Stazione Viggiano A.S.L. 2 0975 61080 0975 61080 0975 61108 0975 61108 0975 352005 0975 352005 0971 961583 COMUNICAZIONE COMUNI LIMITROFI Comune Marsicovetere Grumento Nova Sindaco Cellulare CANTIANI Claudio VERTUNNI Vincenzo Telefono email 335 6956913 334 6553545 0975 65468 Montemurro DI SANZO Mario 320 4323571 0971 753010 Laurenzana URGA Domenico 333 3696005 0971 960321 Corleto Perticara VICINO Maria Rosaria 0971 965706 Calvello GALLICCHIO M D Antonio 0971 921911 Comune di Viggiano 111 RISCHI TERRITORIALI STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE 5. Attivazione del Presidio Operativo Comunale Al manifestarsi di un qualsiasi evento, tutti i membri del Presidio Territoriale devono recarsi immediatamente presso la Sala Operativa del Centro di Coordinamento Comunale (C.O.C.). PRESIDIO OPERATIVO COMUNALE RESPONSABILE FUNZIONE ALBERTI Giuseppe TELEFONO ABITAZIONE CELLULARE Sindaco 348-3188194 AMELINA Antonella 1. Tecnico Scientifica e Pianificazione. 349-1851476 MONTONE Rocco 7. Strutture Operative e Viabilità. 346 3865452 STELLA Maria 3. Volontariato. 338 1800788 Figura 12. Composizione del Presidio Operativo Comunale. UBICAZIONE SEDE PRINCIPALE VIABILITA’ DI ACCESSO TELEFONO FAX LOCALI PARCHEGGIO COMUNALE MULTIPIANO Via Roma/CORSO G. MARCONI 0975 61142 0975-61137 Figura 13. Ubicazione principale del Centro Operativo Comunale. 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE Il referente è il rappresentante del Servizio Tecnico, prescelto già in fase di pianificazione; dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche. 349 1851476 Arch. AMELINA Antonella 2. - SANITÀ ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Comune di Viggiano 112 RISCHI TERRITORIALI Saranno presenti i responsabili della Sanità locale, le Organizzazioni di Volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente è il rappresentante del Servizio Sanitario Locale. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 3. –VOLONTARIATO I compiti delle Organizzazioni di Volontariato, in emergenza, vengono individuati nei P.P.C. in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed alla tipologia delle attività esplicate dall’organizzazione e dai mezzi a disposizione. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 4. -MATERIALI E MEZZI E RISORSE UMANE Il censimento dei materiali e mezzi è essenziale e fondamentale per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Il Responsabile deve avere un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato etc.. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell’area dell’intervento. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non possa essere fronteggiata a livello locale, il Sindaco rivolgerà richiesta all’Ufficio competente. 346 3865452 MONTONE Rocco 5. - SERVIZI ESSENZIALI ED ATTIVITÀ SCOLASTICHE Comune di Viggiano 113 RISCHI TERRITORIALI A questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto. Deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l’efficienza e gli interventi sulla rete. L’utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta dal rappresentante dell’Ente di gestione nel Centro Operativo. 338 1800788 Sig.ra STELLA Maria 6. - CENSIMENTO DANNI A PERSONE E/O COSE Ha il compito di rilevare la situazione determinatasi a seguito dell’evento calamitoso per stabilire gli interventi d’emergenza. Il responsabile della funzione, al verificarsi dell’evento calamitoso, effettua un censimento dei danni riferito a: persone, edifici pubblici, edifici privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, opere di interesse culturale, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia. Si avvale di funzionari dell’Ufficio Tecnico e di esperti del settore sanitario, industriale e commerciale. E’ ipotizzabile l’impiego di squadre miste di tecnici dei vari Enti per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. 389 6227313 Ing. VIGNOLA Maria Teresa 7. - STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ Il responsabile della funzione coordina le varie componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità. In particolare si dovranno regolamentare localmente i trasporti, la circolazione inibendo il traffico nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi. 346 3865452 MONTONE Rocco Comune di Viggiano 114 RISCHI TERRITORIALI 8. – TELECOMUNICAZIONI Il coordinatore di questa funzione deve, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. e con il rappresentante dell’organizzazione dei radioamatori presenti sul territorio, predisporre una rete di telecomunicazione non vulnerabile. 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe 9. - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Deve presiedere questa funzione un funzionario dell’Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, ostelli etc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come "zone di attesa e/o ospitanti". Il funzionario deve fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. 348 3188191 Geom. TARLANO Nicola 10. – AREA INDUSTRIALE Deve predisporre tutte le indicazioni previste dal Piano di emergenza Esterno allo Stabilimento Centro Olio Val d’Agri,Invia sul posto personale dell’Ufficio Protezione Civile. Dispone, secondo le proprie procedure, l’informazione alla popolazione ed agli stabilimenti adiacenti. Si accerta della reale situazione del’emergenza attivando secondo i Piano di Emergenza Esterno tutte le disposizioni atte a mitigare il rischio tra la popolazione. 349 1851476 Arch. AMELINA Antonella 11. – ECONOMATO Mantiene la contabilità delle operazioni di emergenza Attiva le richieste dei finanziamenti speciali per fronteggiare l’emergenza Comune di Viggiano 115 RISCHI TERRITORIALI 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe CENSIMENTO DELLE RISORSE 4. Censimento Strutture Sanitarie STRUTTURE SANITARIE Tipologia e Sede Ricettività/Posti Letto TELEFONO FAX ----------- Centralino 0975 352111 Pronto Soccorso 0975 352845 Guardia Medica 0975 312280 0975 312431 Ospedale Civile Villa d’Agri 5. Volontariato e Professionalità ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE Sede Risorse Umane Mezzi Tipologia TELEFONO FAX REFERENTE Comune di Viggiano 116 RISCHI TERRITORIALI PROTEZIONE CIVILE GRUPPO LUCANO NUCLEO OPERATIVO VIGGIANO Protezione Civile Antincendio Boschivo Protezione Civile Antincendio Boschivo Fuoristrada AIB 0975-61024 347 5474779 0975-350006 MALLAURINO Vincenzo IVECO VM AIB 0975-61024 347 5474779 0975-350006 MALLAURINO Vincenzo 6. Enti Gestori dei Servizi Essenziali ENTI GESTORI SERVIZI ESSENZIALI Azienda Referente TELEFONO FAX ENEL SpA COE (Esercizio Protezione Civile) Potenza 0971 54407 ACQUEDOTTO LUCANO Centro Operativo Villa d’Agri 0971 314169 800992292 0975 314935 Sicme Energy Rete GAS 800 453300 089952617 081 05183754 Amalfitanagas srl Rete GAS 0971 472213 0975 352334 SISTEMI DI ALLARME Per Garantire l’immediata attivazione dell’allarme verso la popolazione in caso di pericolo e dell’avvio della procedura di evacuazione è dotato di dispositivi locali di allarme (sirene, altoparlanti montati su autovetture, altri sistemi acustici) o comunicare per via telefonica e/o porta a porta, mediante il Volontariato, la Polizia Municipale, in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine ed i Vigili del Fuoco. Comune di Viggiano 117 RISCHI TERRITORIALI Piano di emergenza comunale Comune di Viggiano (Provincia di Potenza) RISCHIO TERREMOTI Comune di Viggiano 118 RISCHI TERRITORIALI NON PREVEDIBILE La penisola Italiana, insieme al territorio del Bacino Mediterraneo, è un area geografica del piante Terra di notevole interesse e pericolosità dal punto di vista sismico. Essa è considerata l’area di contatto tra zolle e quindi area di notevoli sforzi tettonici che producono effetti sismogeneteci solitamente anche di notevole intensità, con eventi che hanno raggiunto anche il X e XI grado della Scala Mercalli (MCS), la cui periodicità è determinata da tempi di ritorno di circa 100-150 anni per i terremoti più forti. Tali eventi sono sempre classificati tra quelli imprevedibili anche se gli studi scientifici hanno fatto passi avanti nel mondo della ricerca. Difatti, la strategia migliore per contrastare tale tipo di evento naturale non è quello della previsione ma quella della prevenzione atta a mitigare gli effetti sulle infrastrutture e sulla popolazione tramite il consolidamento dell’esistente e la progettazione e costruzioni delle opere ingegneristiche tramite sistemi antisismici. Comune di Viggiano 119 RISCHI TERRITORIALI A tal proposito è stata redatta la carta dei fabbricati, relativamente al centro storico, e delle loro caratteristiche di fabbricazione e ristrutturazione, definendo così una prima mappa di rischio e soprattutto definendo le aree di attesa della popolazione e i percorsi da seguire per il raggiungimento delle stesse considerando il rischio di caduta e collasso di fabbricati minore. Le strategie di prevenzione possono essere scelte all’interno di una vasta gamma di interventi ante e post evento. Tra gli interventi più efficaci abbiamo sicuramente: la conoscenza dei parametri del Rischio: Pericolosità1, Vulnerabilità2 ed esposizione3; l’adeguamento degli strumenti urbanistici , ai sensi delle leggi regionali emanate in ottemperanza della Legge 23 del 1998, n.741, al fine di operare un riassetto del territorio, che tenga conto sia del fenomeno sismico e dei suoi effetti locali, sia della pianificazione di emergenza relativa al rischio sismico; la riduzione della vulnerabilità degli edifici esistenti, in particolare per l’edificato più antico e di interesse storico, per i centri storici nel loro complesso, per i beni architettonici e monumentali, dando soprattutto priorità all’adeguamento di edifici strategici; la costruzione di edifici nel rispetto delle vigenti “norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche”; la formazione del personale dell’amministrazione comunale, delle altre amministrazioni pubbliche e delle associazioni di volontariato presenti sul territorio in materia di protezione civile; la predisposizione di un piano comunale di emergenza, in linea con le direttive provinciali e regionali, al fine di gestire gli interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione in caso di terremoto, utilizzando le risorse locali e coordinando le azioni con le strutture provinciali, regionali e nazionali di protezione civile nel caso di evento non gestibile localmente; l’informazione alla popolazione sulle situazioni di rischio, sulle iniziative dell’amministrazione e sulle procedure di emergenza, fornendo le norme corrette di comportamento durante e dopo il terremoto; l’organizzazione e la promozione di periodiche attività addestrative per sperimentare ed aggiornare il Piano e per verificare l'efficienza di tutte le Strutture coinvolte nella "macchina" dell'emergenza. Comune di Viggiano 120 RISCHI TERRITORIALI Il territorio comunale di Viggiano è stato in passato interessato da eventi sismici anche di notevole intensità come il terremoto del 1857 che coinvolse numerosi centri abitati della Val d’Agri e del Vallo di Diano nella Provincia di Salerno. Per l’area di Viggiano ci sono alcune informazioni storiche attendibili sugli effetti di terremoti e precisamente relative ai sisma del 1836, del 1857 e del 1980. In base a tali esperienze si può affermare che eventi sismici con epicentro in Basilicata d’intensità del 9° - 10° grado M.C.S.1 hanno provocato effetti sensibili anche nell’area di Viggiano compresi dal 7° al 9° grado. Viggiano dall’ultimo terremoto del 23.11.1980 fu colpita con un’intensità stimata del 7° grado della scala M.S.K.. Il sisma ebbe come epicentro l’area di Laviano-Lioni, ubicata a circa 100 Km di distanza dall’area c di Viggiano . L’elevata intensità osservata non è legata solo ad effetti locali, come potrebbe desumersi da un’interpretazione iniziale, attesa la notevole distanza dall’epicentro, bensì al meccanismo del terremoto, alla geometria della propagazione dell’energia sismica ed alle strutture geologiche dell’Appennino Campano-Lucano. Una valutazione dell’energia liberata dal terremoto del 23.11.1980, può essere effettuata attraverso la stima della magnitudo dell’evento. Questa, stimata da diverse agenzie nazionali ed internazionali, ha evidenziato un valore oscillante tra 6.5 e 6.8. La magnitudo, tuttavia, non consente una valutazione della modalità di liberazione dell’energia. Nell’area urbana di Viggiano i casi di lesioni gravi (si sono registrati anche crolli parziali) si limitarono ai soli edifici di più antica costruzione, realizzati in muratura di pietrame e di qualità spesso scadente. Le costruzioni in muratura di qualità, da discreta a buona (ovvero, realizzate con pietre squadrate, spesso con cordoli di cemento armato e più recentemente manutenute), risentirono poco dell’azione sismica. Le costruzioni in cemento armato non subirono danni o presentarono lievi lesioni ad elementi non strutturali. Il comune di Viggiano è classificato zona sismica 1 (Classificazione anno 2006). Pericolosità Il presente studio è stato integrato con uno lavoro di approfondimento delle strutture abitative e della loro tipologia di costruzione per la ricostruzione di una carta della pericolosità proveniente dai fabbricati antropici coinvolti da un evento sismico. Inoltre è stata realizzata una tabella illustrativa dei principali terremoti registrati e avvertiti sul territorio comunale di Viggiano. 1 Viene riportata per i terremoti storici l’intensità secondo la scala M.C.S. in quanto è stata per il passato la scala più utilizzata nel nostro paese. Comune di Viggiano 121 RISCHI TERRITORIALI Monitoraggio Attualmente, sul territorio comunale di Viggiano, è situato un sismometro tridirezionale 4,5 Hz gestito dall’Associazione di Protezione Civile Gruppo Lucano che con iniziative di collaborazione con gli Enti di Ricerca quali CNR e Università mette a disposizione i dati e la logistica per il monitoraggio dell’area dell’Alta Val d’Agri sin dal 2005, informando le Forze dell’Ordine, mediante bollettini, dell’attività sismica locale. Per un maggior funzionamento del Piano, nell’ambito della valutazione della pericolosità, è stato effettuato un rilevamento di dettaglio sulla vulnerabilità e l’esposizione degli edifici esistenti principalmente ubicati nel centro storico di Viggiano. Difatti la conformazione dei centri storici aumenta il grado di pericolosità sia per la loro distribuzione territoriale e sia per la metodologia costruttiva. Il Comune di Viggiano presenta anche amplificazioni di sito differenziati da luogo a luogo: CENTRO ABITATO: le amplificazioni di sito sul centro abitato possono essere implicate all’effetto morfologico e quindi ad un amplificazione topografica. Esso difatti è ubicato prevalentemente sul versante meridionale e in prossimità della parte più elevata del rilievo alto 1.024 m slm. AREE RURALI DI PIANA (le località tra “Le Vigne e Case Rosse): tutte quelle località di piana del territorio comunale che potrebbero essere coinvolte da amplificazioni di sito dovute al passaggio litologico trai depositi alluvionali e di conoide del Torrente Casale della piana e le formazioni litoidi costituenti il rilievo su cui sorge il centro abitato. AREE RURALI DI VERSANTE: Tali aree posizionate su versanti o su media collina costituiscono porzioni di territorio piuttosto eterogenee sia dal punto di vista litologico che da quello morfologico sulle quali è difficile considerare delle situazioni di amplificazione di sito se non puntualmente. La pericolosità di un sito, se non è esiste uno studio approfondito, ci si deve rifare necessariamente ai precedenti storici e ai cataloghi esistenti degli eventi sismici più rilevanti prodotti dai diversi Istituti di ricerca presenti sul territorio nazionale . La conoscenza di tali parametri di pericolosità è di ausilio nella individuazione degli eventi di riferimento per la definizione degli scenari di danno, determinando le condizioni, successivamente, per la determinazione della mappa di rischio. Comune di Viggiano 122 RISCHI TERRITORIALI Il Comune di Viggiano, secondo l’ultima classificazione sismica effettuata ricade nella I Categoria sismica, ossia la più pericolosa , con parametri di amplificazione orizzontali e verticali pari a : Coordinate Comune di Viggiano 40.34029800 – 15.89784900 Parametri di pericolosità Sismica Tr [anni] ag [g] Fo [-] T*c [s] Operativitá 30 0.056 2.408 0.280 Danno 50 0.076 2.393 0.290 "Stato Limite" Comune di Viggiano 123 RISCHI TERRITORIALI Salvaguardia Vita 475 0.250 2.294 0.360 Prevenzione Collasso 975 0.340 2.343 0.390 Sismicità storica del Comune di Viggiano [40.339, 15.900] Total number of earthquakes: 12 Effects Earthquake occurred: Is Anno Me Gi Or F 1694 09 08 11 40 Irpinia-Basilicata CFTI 5 1807 11 11 TRAMUTOLA DOM 10 1857 12 16 21 15 Basilicata CFTI 5 1917 10 13 16 04 CASTELSARACENO DOM 3-4 1966 07 06 04 24 1980 11 23 18 34 52 1986 07 23 08 19 51 1988 01 08 13 05 47 1990 05 05 07 21 17 1991 05 26 12 25 59 1996 04 03 13 04 35 1998 03 26 16 26 17 LUCANIA DOM Irpinia-Basilicata CFTI BMIN G BMIN G BMIN G BMIN G BMIN G BMIN G 6 4 5-6 5 5-6 4 NF this file has been downloaded from INGV DBMI04 Area epicentrale POTENTINO APPENNINO LUCANO POTENTINO POTENTINO IRPINIA APPENNINO UMBRO-MARCH. Studio nMD P Io Mw 10- 6.8 11 7 5.1 6 7 7 10- 6.9 337 11 6 4.8 8 6 3 4.6 46 4 2 6.8 1317 10 9 4.6 48 6 4 4.8 112 6 0 5.8 1374 7 4 5.2 597 7 2 4.9 557 6 2 5.3 408 6 3 253 Comune di Viggiano 124 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano DGR 2000 del 04/11/2000 Piano Comunale di Protezione Civile di VIGGIANO - PZ Comune di Viggiano 125 RISCHI TERRITORIALI Attivazione immediata in caso di evento sismico IL SINDACO SALA OPERATIVA Si reca nella Sala Operativa • Dà immediata comunicazione al Prefetto, Presid. Regione, Presid. Provincia • Attiva le Funzioni di Supporto LOCALI PARCHEGGIO MULTIPIANO Corso G. Marconi I RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO Si recano nella Sala Operativa Attivano le attività di soccorso 1 AREE DI ATTESA IL PERSONALE DELL’UFFICIO TECNICO N. 43 Si reca nella Sala Operativa e si (Vedi planimetria allegata) PERSONALE COMUNALE Parte si reca in Sala Operativa POPOLAZIONE Raggiunge le Aree di Attesa – Segue ZONE VULNERABILI le indicazioni dei soccorritori VIGILI URBANI Ricognizione fabbricati centro storico Indirizzano la popolazione nelle Aree di Attesa; Comunicano la situazione alla Sala Ricognizione ponti e strade di VOLONTARIATO AREE DI RICOVERO Aree di Attesa – assiste la popol. Cicala Accompagna i feriti al posto medico Campo Sportivo VIGILI del CFS Si recano nelle zone più vulnerabili (edifici centro storico e ponti segnalati dal piano). Comunicano via radio la situazione POSTO MEDICO AVANZATO SANITA’ - ASS. SOCIALE • Medici • infermieri professionali C/o Guardia Medica in via Marconi 3. Modello d’intervento Comune di Viggiano 126 RISCHI TERRITORIALI 1. VALUTAZIONE DELLO SCENARIO DI RISCHIO SISMICO Per la valutazione degli scenari di rischio sismico sono state utilizzate le attività sviluppate recentemente dal Servizio Sismico Nazionale (SSN) nei settori della pericolosità, riclassificazione sismica e valutazione della vulnerabilità e del rischio dell’intero territorio nazionale. Lo Studio effettuato dal SSN riporta, per ciascuno degli 8100 comuni italiani, tutti i dati relativi alle caratteristiche territoriali e demografiche, pericolosità sismica, classificazione, vulnerabilità e rischio sismico. Già nel 1996, il Servizio Sismico Nazionale, nell’ambito delle azioni finalizzate alla predisposizione di un “Programma nazionale di previsione e prevenzione del rischio sismico” predispose una “Carta del Rischio sismico del territorio nazionale” in cui, per la prima volta, si stimarono le perdite attese in termini di popolazione e patrimonio abitativo. Tale carta non fu mai pubblicata. Agli inizi del 2000, un apposito gruppo di lavoro SSN-GNDT, ha prodotto nuove Carte di Pericolosità sismica, andando ad analizzare e confrontare i percorsi metodologici precedentemente utilizzati e rivisitando criticamente le scelte fatte in precedenza, anche al fine di identificare e quantificare tutti gli elementi di incertezza, propri di questo tipo di elaborati. Conseguentemente, la disponibilità di una nuova Carta di Pericolosità sismica “unificata” ha reso necessario l’aggiornamento di tutti gli elaborati precedentemente prodotti che la utilizzavano come base di partenza. Tale aggiornamento è risultato indispensabile poiché, sia per la realizzazione della Carta di Rischio sismico, che per la proposta di nuova classificazione, in passato erano state utilizzate due diverse carte di pericolosità, prodotte rispettivamente dal SSN e dal Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti (GNDT). Lo Studio del SSN adotta come base per il calcolo del rischio sismico le nuove Carte di Pericolosità sismica del territorio italiano in intensità (MCS) e in valori di accelerazione (PGA). Comune di Viggiano 127 RISCHI TERRITORIALI Per quanto riguarda l’attribuzione dei valori ai singoli comuni, lo studio ha identificato i comuni stessi in base alle coordinate del centro capoluogo, dove sono state concentrate le abitazioni e la popolazione. La metodologia di valutazione della vulnerabilità del patrimonio abitativo ha utilizzato un approccio tipologico-statistico che ripartisce il patrimonio stesso nelle classi A, B e C previste dalla scala macrosismica MSK e che utilizza gli indicatori relativi alla tipologia costruttiva ed all’anno di costruzione. La classe C è differenziata tra muratura di buona qualità (C1) e cemento armato (C2), identificando così quattro classi di vulnerabilità. Per quanto attiene più specificatamente il territorio di Viggiano , il patrimonio edilizio del Comune, così come rinveniente dalla elaborazione dei dati al 2005 (Vulnerabilità SISMICA edifici pubblici (da Censimento e valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato della Regione Basilicata - 2007) ed aggiornamento Regolamento Urbanistico 2012), è stato analizzato e suddiviso secondo la già citata classificazione tipologica MSK. Di seguito nella Tabella 1 sono riportati: il numero totale delle abitazioni presenti nel Comune di Viggiano , la loro superficie totale e la percentuale di abitazioni per ogni classe di vulnerabilità. Lo scenario di danno e vulnerabilità a cui si è fatto riferimento è riconducibile al terremoto che nel 1857 colpì in maniera devastante ( intensità massima risentita pari al XI della scala MCS ) dell’area della Val d’Agri.( da “ Scenari di danno sismico per l’esercitazione di protezione civile terremoto val d’Agri 2006)-A.Masi,C.Samela ,G.Santarsiero, M. Vona. Università della Basilicata-Potenza Tabella 1 – Vulnerabilità delle abitazioni Superfici Percentual Percentual e delle Percentual Percentual Abitazio e di e di Codice abitazio e di e di Comune ni (dati abitazioni abitazioni ISTAT ni abitazioni abitazioni ISTAT) in classe in classe (dati in classe A in classe B C1 C2 ISTAT) 01707609 VIGGIAN 1654 119.140 44% 1% 5% 50% 8 O Per quanto riguarda la relazione tra grado di danneggiamento ed intensità dell’evento lo studio realizzato dal SSN ha utilizzato, per l’intensità macrosismica, le DPM versione ’99, riportate in figura 1, che forniscono, per ogni classe di vulnerabilità, il valore dell’indice medio di danno p in funzione dell’intensità MCS. Lo stesso studio, per quanto riguarda invece la relazione fra grado di danneggiamento e parametro strong motion, ha utilizzato le curve di fragilità, che mettono in relazione l’indice p con il parametro PGA (fig. 2). Comune di Viggiano 128 RISCHI TERRITORIALI In entrambi i casi i valori dei diversi livelli di danno, da 0 a 5, sono calcolati a partire dall’indice p, utilizzando una distribuzione binomiale come di seguito descritto. Per tutte e due le formulazioni non è stata considerata la deviazione standard, ma si è fatto riferimento ai valori medi delle funzioni. Nelle Tabelle 2 e 3 sono riportate le percentuali di danneggiamento, limitatamente alle sole abitazione crollate e inagibili, delle abitazioni suddivise per le diverse classi di vulnerabilità utilizzando come parametro di pericolosità rispettivamente: l’intensità MCS; il picco di accelerazione PGA. Per la stima dei danni al patrimonio abitativo, per ogni comune, sono stati calcolati i seguenti indici: abitazioni crollate: tutte quelle con livello di danno 5; abitazioni inagibili: quelle con livello di danno 4 più una frazione (40%) di quelle con livello di danno 3; abitazioni danneggiate: quelle con livello di danno 2 più quelle con livello di danno 3 non considerate fra le inagibili; danno medio totale: per avere una stima del danno economico globale, dovuto ai soli danni strutturali, si è associato ad ogni livello di danno un costo di ripristino. Comune di Viggiano 129 RISCHI TERRITORIALI Comune di Viggiano 130 Rischio Terremoti Tabella 2 – Percentuali di danneggiamento per le diverse classi di vulnerabilità delle abitazioni. Il parametro di pericolosità utilizzato è l’intensità MCS. Codice ISTAT Comune 01707609 8 VIGGIAN O Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua li di li di li di li di li di li di li di li di abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni crollate crollate crollate crollate inagibili inagibili inagibili inagibili sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale della della della della della della della della abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni della della della della della della della della classe A classe B classe C1 classe C2 classe A classe B classe C1 classe C2 0,052 0,008 0 0,010 0,729 0,299 0,039 0,046 Tabella 3 – Percentuali di danneggiamento per le diverse classi di vulnerabilità delle abitazioni. Il parametro di pericolosità utilizzato è il picco di accelerazione (PGA). Codice ISTAT Comune 01707609 VIGGIAN Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua Percentua li di li di li di li di li di li di li di li di abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni crollate crollate crollate crollate inagibili inagibili inagibili inagibili sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale sul totale della della della della della della della della abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni abitazioni della della della della della della della della classe A classe B classe C1 classe C2 classe A classe B classe C1 classe C2 0,054 0,015 0,008 0,008 0,739 0,166 0,010 0,010 131 Rischio Terremoti 8 O 132 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Per la stima delle conseguenze sulla popolazione, è stata presa come base di riferimento la distribuzione della popolazione residente rilevata al 2005. Le perdite sono state espresse tramite il seguente indice: popolazione coinvolta in crolli: prodotto del numero di abitazioni crollate per il numero medio di abitanti per abitazione. Per il Comune di VIGGIANO sulla base della popolazione residente, della percentuale del patrimonio edilizio che si suppone sia reso inagibile e sulla scorta dei dati contenuti nella tabella 4 riportante la popolazione residente in abitazioni divise per classe di vulnerabilità, si è stimato un numero probabile di senza tetto in conseguenza del sisma ipotizzato Tabella 4 – Popolazione residente in abitazioni per classe di vulnerabilità Percentuale Percentuale Percentuale di di di Popolazione Codice popolazione popolazione popolazione Comune residente ISTAT residente in residente in residente in abitazioni di abitazioni di abitazioni di classe A classe B classe C1 017076098 VIGGIANO 3.161 37,4 25,1 14,9 Percentuale di popolazione residente in abitazioni di classe C2 22,6 Nelle Tabelle 5 e 6 è riassunta la stima percentuale degli edifici, ubicati nel territorio di Viggiano, suddivisi per classe di vulnerabilità, che si prevede possano subire crolli o essere resi inagibili in relazione grado di vulnerabilità del patrimonio abitativo ed all’intensità dell’evento sismico utilizzando, per l’intensità macrosismica, le DPM versione ’99 (indice medio di danno p in funzione dell’intensità MCS) e, per la relazione fra grado di danneggiamento e parametro strong motion, le curve di fragilità (relazione tra l’indice p con il parametro PGA). Tabella 5 – Previsione di edifici crollati o inagibili (le percentuali di danneggiamento per le diverse classi di vulnerabilità delle abitazioni sono ricavate utilizzando come parametro di pericolosità l’intensità MCS) e dei possibili residenti senza tetto. Percentuale Classe di Popolazio Percentuale di Percentuale di Possibile totale di vulnerabilità ne abitazioni che abitazioni che numero dei abitazioni delle residente possono subire possono risultare residenti senza crollate e abitazioni crolli inagibili tetto inagibili 1.182 78,1% 923 5,2% 72,9% A B C D 793 471 714 0,8% 0,0% 1,0% 29,9% 3,9% 4,6% 30,7% 3,9% 5,6% Totale 243 18 40 1.224 Tabella 6 – Previsione di edifici crollati o inagibili (le percentuali di danneggiamento per le diverse classi di vulnerabilità delle abitazioni sono ricavate utilizzando come parametro di pericolosità il picco di accelerazione PGA) e dei possibili residenti senza tetto. RISCHI TERRITORIALI 133 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Popolazi Classe di one vulnerabilità residente delle (ISTAT abitazioni 1991) 1.182 A B C D 793 471 714 Percentuale di abitazioni che possono subire crolli Percentuale di abitazioni che possono risultare inagibili 5,4% 73,9% 1,5% 0,8% 0,8% 16,6% 1,0% 1,0% Percentuale totale di abitazioni crollate e inagibili Possibile numero dei residenti senza tetto 79,3% 937 18,1% 1,8% 1,8% Totale 144 8 13 1.102 Da questa analisi si ha un numero di senzatetto di circa 1.100 persone. C’è da dire che questa analisi è oltremodo cautelativa in quanto non tiene conto dell’attualizzazione dei dati di vulnerabilità e della popolazione all’anno 2009. Infatti dal Censimento 1991 allo 01/01/2009 la popolazione è diminuita da 3.345 a 3.210 e il patrimonio abitativo ha subito un notevole intervento di adeguamento sismico coi fondi della L. 219/81 e smi. In seguito all’adeguamento sismico e analizzando la tavola sulla vulnerabilità delle abitazioni si è assunto una ipotesi cautelativa di considerare in abitazioni di classe A solo 200 persone, mentre le restanti 1.151 ritenerle passate in classe B (anche se sarebbe più corretto ritenerle in classe C1 o D). In tal caso i dati della tabella 5 si trasformano in quelli riportati nella tabella 7. Tabella 7 – Previsione di edifici crollati o inagibili (le percentuali di danneggiamento per le diverse classi di vulnerabilità delle abitazioni sono ricavate utilizzando come parametro di pericolosità l’intensità MCS) secondo le ipotesi di adeguamento sismico, e dei possibili residenti senza tetto. Classe di vulnerabilità delle abitazioni Popolazio ne residente (ISTAT 1991) Percentuale di abitazioni che possono subire crolli Percentuale di abitazioni che possono risultare inagibili Percentuale totale di abitazioni crollate e inagibili Possibile numero dei residenti senza tetto A 200 5,2% 72,9% 78,1% 156 B C D 1.964 471 714 0,8% 0,0% 1,0% 29,9% 3,9% 4,6% 30,7% 3,9% 5,6% 603 18 40 RISCHI TERRITORIALI 134 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Totale 817 che ridotto del 19% si ha un totale di 600 persone senza tetto circa. Si ipotizza che oltre agli effettivi senza tetto molti altri residenti, benché abbiano avuto la loro abitazione interessata da danni non strutturali, possano passare alcune notti fuori casa sia per timore di eventuali repliche degli eventi sismici, sia in attesa che venga accertata l'agibilità dei loro alloggi. Il fabbisogno è stato stimato valutando, altresì, le seguenti quantità: presunto numero di residenti che si prevede abbiano un danno di livello medio o elevato alle proprie abitazioni, percentuale di residenti che preferisca passare le prime notti in auto prima di rientrare nelle proprie abitazioni, percentuale di cittadini che avendo una seconda casa o un alloggio fuori del centro urbano preferisca abbandonare la città finché non venga accertata l'agibilità dei fabbricati o si attenui l'attività sismica. In tal senso si dovranno individuare aree di ricovero che nei primi giorni di emergenza dovranno accogliere circa 1.000 persone, per passare successivamente a 600 senzatetto. La Gestione dell’Emergenza Al manifestarsi dell’evento, qualora l’intensità della scossa fosse del uguale o superiore al quinto grado della scala Mercalli ed il conseguente effetto sul territorio determinasse danni anche se di lieve entità, tutti i Responsabili delle funzioni di supporto che compongono il C.O.C., vista la possibile interruzione dei collegamenti telefonici, si recheranno, automaticamente, presso il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile. L’attività di Segreteria operativa e addetto stampa sono garantiti così come indicato nel capitolo relativo all’Organizzazione delle Funzioni di Supporto. IL SINDACO (alcune operazioni per il tramite del responsabile della sala operativa) • È il responsabile del C.O.C.. Avvisa il Prefetto, il Presidente della Provincia ed il Presidente della Regione, tramite l’ufficio regionale di protezione civile. RISCHI TERRITORIALI 135 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) • Dirige tutte le operazioni, in modo da assicurare l’assistenza e l’informazione alla popolazione, la ripresa dei servizi essenziali, delle attività produttive, della viabilità, dei trasporti e telecomunicazioni. • Sovrintende affinché sia garantita la riapertura degli Uffici comunali e dei servizi fondamentali. Gestisce il Centro Operativo, coordina le funzioni di supporto e predispone tutte le azioni a tutela della popolazione. • Valuta l’evolversi dell’evento e le priorità d’intervento. • Mantiene i contatti con i C.O.C. limitrofi delle altre città, con il C.O.M. e il C.C.S. per monitorare l’evento e l’eventuale richiesta o cessione d’aiuti. • Sovrintende affinché si prendano, i contatti con i responsabili comunali per garantire i servizi e la funzionalità degli uffici comunali (Anagrafe, URP, Ufficio tecnico, ecc.) 2 • TECNICA E PIANIFICAZIONE Sulla base delle prime notizie e dai contatti mantenuti con le varie realtà scientifiche, analizza lo scenario dell’evento, determina i criteri di priorità d’intervento nelle zone e sugli edifici più vulnerabili. • Convoca il personale tecnico e fa eseguire sopralluoghi sugli edifici per settori predeterminati, in modo da dichiarare l’agibilità o meno dei medesimi. • Lo stesso criterio sarà utilizzato per gli edifici pubblici, iniziando dai più vulnerabili e dai più pericolosi. • Invia personale tecnico, di concerto con la funzione volontariato, nelle aree d’attesa non danneggiate per il primo allestimento delle medesime. • Determina la richiesta d’aiuti tecnici e soccorso (es. roulotte, tende, container), con l’ausilio della segreteria, annota tutte le movimentazioni legate all’evento. • Con continuo confronto con gli altri enti specialistici, quali il Servizio Sismico Nazionale, la Provincia, la Regione, determina una situazione d’ipotetica previsione sul possibile nuovo manifestarsi dell’evento sismico. • Mantiene contatti operativi con il Personale Tecnico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. SANITÀ, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA • Allerta immediatamente le strutture sanitarie locali per portare soccorso alla popolazione. Crea eventuali cordoni sanitari. • Mantiene contatti con le altre strutture sanitarie in zona o esterne per eventuali ricoveri o spostamenti di degenti attraverso le associazioni di volontariato sanitario (Croce Rossa Italiana, ecc.). • Si assicura della situazione sanitaria ambientale, quali epidemie, inquinamenti, ecc. coordinandosi con i tecnici dell’ARPAB o d’altri Enti preposti. Il servizio veterinario farà un RISCHI TERRITORIALI 136 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) censimento degli allevamenti colpiti, disporrà il trasferimento d’animali in stalle d’asilo, determinerà aree di raccolta per animali abbattuti ed eseguirà tutte le altre operazioni residuali collegate all’evento. VOLONTARIATO • Il Responsabile preposto coadiuva tutte le funzioni per i servizi richiesti. • Mette a disposizione squadre specializzate di volontari (es. geologi, ingegneri, periti, geometri, architetti, idraulici, elettricisti, meccanici, muratori, cuochi, ecc.) per interventi mirati. MATERIALI E MEZZI • Il Funzionario preposto gestirà tutto il materiale, gli uomini e i mezzi precedentemente censiti con schede, secondo le richieste di soccorso, secondo la scala prioritaria determinata dalla funzione Tecnica e Pianificazione. SERVIZI ESSENZIALI E ATTIVITÀ SCOLASTICA • I Rappresentanti degli enti gestori delle reti (ENEL, TELECOM, AQUAMET, ACQUEDOTTO LUCANO, Gestori carburante, ecc.), si adoperano per garantire un immediato ripristino delle reti di pertinenza e, nel più breve tempo possibile, la ripresa dei servizi essenziali alla popolazione. • Attingono, eventualmente, per opere di supporto squadre d’operatori dalle funzioni volontariato e materiali e mezzi. • Il Rappresentante scolastico dispone, in accordo con le autorità scolastiche, l’eventuale interruzione e la successiva ripresa dell’attività didattica. • Provvede, altresì, a divulgare tutte le informazioni necessarie agli studenti e alle loro famiglie durante il periodo di crisi. • Mette a disposizione, qualora pervenisse richiesta, gli edifici scolastici individuati come aree di attesa. CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE • Il Funzionario preposto gestisce l’ufficio per la distribuzione e raccolta dei moduli regionali di richiesta danni. • In tale situazione raccoglie le perizie giurate d’agibilità o meno degli edifici pubblici, dei privati, RISCHI TERRITORIALI 137 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) delle infrastrutture, delle attività produttive, dei locali di culto e dei beni culturali, da allegare al modulo di richiesta risarcimento dei danni. • Raccoglie verbali di pronto soccorso e veterinari per danni subiti da persone e animali sul suolo pubblico da allegare ai moduli per i risarcimenti assicurativi. • Raccoglie, infine, le denunce di danni subite da cose (automobili, materiali vari, ecc.) sul suolo pubblico per aprire le eventuali pratiche di rimborso assicurative. STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ • Il Funzionario preposto mantiene contatti con le strutture operative locali (Carabinieri, Volontariato, ecc.), assicurando il coordinamento delle medesime per la vigilanza ed il controllo del territorio quali, ad esempio, le operazioni anti sciacallaggio e sgombero coatto delle abitazioni. • Predispone il servizio per la chiusura della viabilità nelle zone colpite dall’evento. • Predispone azioni atte a non congestionare il traffico in prossimità delle aree di emergenza e comunque su tutto il territorio comunale. • Assicura la scorta ai mezzi di soccorso e a strutture preposte esterne per l’aiuto alle popolazioni delle zone colpite. • Cura l’allestimento delle aree di attesa e successivamente, secondo la gravità dell’evento, le aree di ricovero della popolazione e quelle di ammassamento soccorsi, che gestisce per tutta la durata dell’emergenza. • Fornisce personale di vigilanza presso le aree di attesa e di ricovero della popolazione, per tutelare le normali operazioni di affluenza verso le medesime. TELECOMUNICAZIONI • Il Funzionario preposto garantisce, con la collaborazione dei radio amatori, del volontariato ed eventualmente del rappresentante delle Aziende Poste e Telecom il funzionamento delle comunicazioni fra il C.O.C. e le altre strutture preposte (Prefettura, Provincia, Regione, Comuni limitrofi, ecc.). • Gli operatori adibiti alle radio comunicazioni opereranno in area appartata del C.O.C., per evitare che le apparecchiature arrechino disturbo alle funzioni preposte. ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE • Il Funzionario preposto coinvolge tutto il personale disponibile per portare assistenza alla RISCHI TERRITORIALI 138 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) popolazione. • Agirà di concerto con la funzione sanitaria e di volontariato, gestendo il patrimonio abitativo comunale, gli alberghi, le aree di attesa e di ricovero della popolazione. • Opererà di concerto con le funzioni preposte all’emanazione degli atti amministrativi necessari per la messa a disposizione dei beni in questione, privilegiando innanzi tutto le fasce più deboli della popolazione assistita. FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 RISCHI TERRITORIALI 139 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITÀ H24 COLLEGAMENTI TELEFONICI E FAX Sede Telefono Fax email Municipio 0975 61108 0975-61108 REPERIBILITA’ H 24 Ente Referente Cellulare Comune Sindaco 348 3188194 Comune Arch. AMELINA Antonella 349-1851476 Comune MONTONE Rocco 346 3865452 Volontari Protezione Civile email 0975-61024 COMUNICAZIONE STRUTTURE SOVRACOMUNALI Ente Località Telefono Fax UTG Prefettura Potenza 0971 419218 0971 419315 Prot. Civile Regione Potenza 0971 668400 0971 668519 Questura Potenza 0971 334111 0971 334777 Carabinieri Carabinieri Polizia Municipale Vigili del Fuoco Corpo Forestale A.S.L. 2 Caserma Viggiano Compagnia Viggiano email 0975 61080 Comune Distaccamento Villa d’Agri Stazione Viggiano 0975 61080 0975 61080 0975 61108 0975 61108 0975 352005 0975 352005 0971 961583 RISCHI TERRITORIALI 140 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) COMUNICAZIONE COMUNI LIMITROFI Comune Sindaco Cellulare CANTIANI Claudio VERTUNNI Vincenzo Marsicovetere Grumento Nova Telefono email 335 6956913 334 6553545 0975 65468 Montemurro DI SANZO Mario 320 4323571 0971 753010 Laurenzana URGA Domenico 333 3696005 0971 960321 Corleto Perticara VICINO Maria Rosaria 0971 965706 Calvello GALLICCHIO M D Antonio 0971 921911 STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE 6. Attivazione del Presidio Operativo Comunale Al manifestarsi di un qualsiasi evento, tutti i membri del Presidio Territoriale devono recarsi immediatamente presso la Sala Operativa del Centro di Coordinamento Comunale (C.O.C.). PRESIDIO OPERATIVO COMUNALE RESPONSABILE FUNZIONE ALBERTI Giuseppe TELEFONO ABITAZIONE CELLULARE Sindaco 348-3188194 AMELINA Antonella 1. Tecnico Scientifica e Pianificazione. 349-1851476 MONTONE Rocco 7. Strutture Operative e Viabilità. 346 3865452 STELLA Maria 3. Volontariato. 338 1800788 Figura 14. Composizione del Presidio Operativo Comunale. UBICAZIONE SEDE PRINCIPALE VIABILITA’ DI ACCESSO TELEFONO FAX LOCALI PARCHEGGIO COMUNALE MULTIPIANO Via Roma/CORSO G. MARCONI 0975 61108 0975-61108 RISCHI TERRITORIALI 141 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Figura 15. Ubicazione principale del Centro Operativo Comunale. 7. Attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) Il Centro Operativo si attiva in h24 attraverso la convocazione delle diverse funzioni di supporto individuate. 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE Il referente è il rappresentante del Servizio Tecnico, prescelto già in fase di pianificazione; dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche. Arch. AMELINA Antonella 349 1851476 2. - SANITÀ ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Saranno presenti i responsabili della Sanità locale, le Organizzazioni di Volontariato che operano nel settore sanitario. Il referente è il rappresentante del Servizio Sanitario Locale. Sig.ra STELLA Maria 338 1800788 3. –VOLONTARIATO I compiti delle Organizzazioni di Volontariato, in emergenza, vengono individuati nei P.P.C. in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed alla tipologia delle attività esplicate dall’organizzazione e dai mezzi a disposizione. Sig.ra STELLA Maria 338 1800788 4. -MATERIALI E MEZZI E RISORSE UMANE RISCHI TERRITORIALI 142 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Il censimento dei materiali e mezzi è essenziale e fondamentale per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Il Responsabile deve avere un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato etc.. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell’area dell’intervento. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non possa essere fronteggiata a livello locale, il Sindaco rivolgerà richiesta all’Ufficio competente. 346 3865452 MONTONE Rocco 5. - SERVIZI ESSENZIALI ED ATTIVITÀ SCOLASTICHE A questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto. Deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l’efficienza e gli interventi sulla rete. L’utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta dal rappresentante dell’Ente di gestione nel Centro Operativo. Sig.ra STELLA Maria 338 1800788 6. - CENSIMENTO DANNI A PERSONE E/O COSE Ha il compito di rilevare la situazione determinatasi a seguito dell’evento calamitoso per stabilire gli interventi d’emergenza. Il responsabile della funzione, al verificarsi dell’evento calamitoso, effettua un censimento dei danni riferito a: persone, edifici pubblici, edifici privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, opere di interesse culturale, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia. Si avvale di funzionari dell’Ufficio Tecnico e di esperti del settore sanitario, industriale e commerciale. E’ ipotizzabile l’impiego di squadre miste di tecnici dei vari Enti per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. 389 6227313 Ing. VIGNOLA Maria Teresa 7. - STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITÀ RISCHI TERRITORIALI 143 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Il responsabile della funzione coordina le varie componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità. In particolare si dovranno regolamentare localmente i trasporti, la circolazione inibendo il traffico nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi. 346 3865452 MONTONE Rocco 8. - TELECOMUNICAZIONI Il coordinatore di questa funzione deve, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. e con il rappresentante dell’organizzazione dei radioamatori presenti sul territorio, predisporre una rete di telecomunicazione non vulnerabile. 348 3188192 Rag. DI FUCCIO Giuseppe 9. - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Deve presiedere questa funzione un funzionario dell’Ente amministrativo locale in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, ostelli etc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come "zone di attesa e/o ospitanti". Il funzionario deve fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. Geom. TARLANO Nicola 348 3188191 10. – AREA INDUSTRIALE RISCHI TERRITORIALI 144 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Predisporre tutte le indicazioni previste dal Piano di emergenza Esterno allo Stabilimento Centro Olio Val d’Agri Invia sul posto personale dell’Ufficio Protezione Civile. Dispone, secondo le proprie procedure, l’informazione alla popolazione ed agli stabilimenti adiacenti. Si accerta della reale situazione del’emergenza attivando secondo i Piano di Emergenza Esterno tutte le disposizioni atte a mitigare il rischio tra la popolazione. Arch. AMELINA Antonella 349 1851476 11. – ECONOMATO Mantiene la contabilità delle operazioni di emergenza Attiva le richieste dei finanziamenti speciali per fronteggiare l’emergenza Rag. DI FUCCIO Giuseppe 348 3188192 CENSIMENTO DELLE RISORSE 7. Censimento Strutture Sanitarie STRUTTURE SANITARIE Tipologia e Sede Ricettività/Posti Letto TELEFONO FAX Centralino 0975 352111 Ospedale Civile Villa d’Agri ----------- Pronto Soccorso 0975 352845 0975 312431 Guardia Medica 0975 312280 8. Volontariato e Professionalità RISCHI TERRITORIALI 145 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE Risorse Umane Mezzi Tipologia TELEFONO FAX REFERENTE Protezione Civile Antincendio Boschivo Fuoristrada AIB 0975-61024 0975-350006 GARGARO Giuseppe Sede PROTEZIONE CIVILE GRUPPO LUCANO NUCLEO OPERATIVO VIGGIANO 9. Enti Gestori dei Servizi Essenziali ENTI GESTORI SERVIZI ESSENZIALI Azienda Referente TELEFONO ENEL SpA COE (Esercizio Protezione Civile) Potenza 0971 54407 Centro Operativo Villa d’Agri 0971 314169 800992292 ACQUEDOTTO LUCANO FAX 0971 472213 0975 352334 0975 314935 10. Strutture presenti sul territorio STRUTTURE A RISCHIO CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE A RISCHIO Strutture Presenti Persone Disabili Modalità Operatori Modalità Area di Attesa (Indirizzo) Presenti Presenti Evacuazione Individuati Trasporto Area ENI 0 Caserma C.C. 0 0 Liceo Classico 169 1 Scuola Materna Viggiano 60 1 Piano Interno Piano Interno Piano Interno Piano Interno Personale Interno Personale Interno Personale Interno Personale Interno RISCHI TERRITORIALI Mezzi Propri Mezzi Propri Scheda 16 Piazzale interno 20 9 146 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) Scuola Elementare Viggiano Scuola Media Viggiano Scuola Materna San Salvatore Scuola Elementare San Salvatore Piano Interno Personale Interno Piano Interno Piano Interno Personale Interno Personale Interno Piazzale interno 2 Piano Interno Personale Interno Piazzale interno 0 0 Piano Interno Personale Interno Mezzi Propri 43 0 0 Piano PC Volontari PC Mezzi Propri 43 0 0 Piano PC Volontari PC Mezzi Propri 43 Campo Sportivo 0 0 Piano PC Cimitero Comunale 0 0 Piano Interno Zona PIP 5 0 Mezzi Propri Mezzi Propri Mezzi Propri Asilo nido 24 0 Volontari PC Volontari PC Volontari PC Personale Interno Centro Sociale 1 0 Sede PC Area accoglienza coperta Campo tennis Area accoglienza coperta Campo Calcetto 101 0 91 0 82 1 86 Piano Interno Piano Interno 9 20 43 34 30 2 2 SISTEMI DI ALLARME Per Garantire l’immediata attivazione dell’allarme verso la popolazione in caso di pericolo e dell’avvio della procedura di evacuazione ci si può dotare di dispositivi locali di allarme (sirene, altoparlanti montati su autovetture, altri sistemi acustici) o comunicare per via telefonica e/o porta a porta, mediante il Volontariato, la Polizia Municipale, in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine ed i Vigili del Fuoco. RISCHI TERRITORIALI 147 COMUNE DI VIGGIANO (PZ) RISCHI TERRITORIALI 148