PGV MAcchine da presa-ST.cdr - Comune di Bassano del Grappa
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Con il Patrocinio della CITTÀ DI BASSANO DEL GRAPPA Assessorato alla Promozione del Territorio e alla Cultura Alcuni apparecchi esposti: Si ringraziano per il sostegno: In la collaborazione con Consiglio di Quartiere Centro Storico Zeiss Ikon W9426 STRUMENTI DEL RICORDO Apparecchi cinematografici amatoriali del Novecento Collezione Battista Tolio dal 7 marzo al 6 aprile 2015 SCAFFALATURE - LOGISTICA INTEGRATA Sadar Handy SRL INGRESSO LIBERO MORENO MARCOLONGO 7 Kodak A-K 7196 PALAZZO AGOSTINELLI Via Barbieri, 34 Contatto per informazioni e visite programmate: Pathe COQ DOR 12225 Battista Tolio Tel. 0424 590436 - Mob. 333 9028535 e-mail: [email protected] Bassano del Grappa Palazzo Agostinelli sabato, domenica e festivi 9:30 / 12:30 e 15:30 / 19:30 Avviata nel 2007 con un primo proiettore acquistato come ricordo d'infanzia, la collezione Battista Tolio è oggi una cospicua raccolta che ha radunato un patrimonio tecnologico, e dunque culturale, che sta già correndo il rischio della dispersione e della distruzione. Nell'arco di un secolo, o poco più, il fenomeno dell'obsolescenza sempre più accelerata sta disperdendo le testimonianze di una storia breve quanto intensa. Rivedere immagini in movimento impresse su un supporto fu una novità possibile grazie ad una tecnologia - registrazione e proiezione - che fu presentata in pubblico per la prima volta nel 1895; meno spesso, tuttavia, si ricorda che gli stessi inventori della tecnica cinematografica, i fratelli Lumière, fecero uso della cinepresa anche per riprendere momenti di vita domestica; in tal modo la dimensione privata, amatoriale della cinematografia si affiancò subito, fin dalle origini, al settore imprenditoriale e professionale. E ben presto l'industria cinematografica comprese le potenzialità del mercato anche nella dimensione dilettantistica del fenomeno cinema. Il cinema da amatori, il cinema di famiglia, in particolare, ha sempre fatto uso di pellicole di un formato diverso rispetto a quelle utilizzate dal cinema dei professionisti. Diversi furono i formati proposti, ma ad aver fortuna sul mercato amatoriale sono stati, in definitiva, solamente quattro: il 16 mm, il 9,5 mm, l'8 mm, il super 8. Il primo Novecento registra una frenetica attività di ricerca tecnologia per inventare apparecchiature ed applicazioni adeguate alle esigenze diverse da quelle strettamente professionali, proponendo dispositivi accessibili in termini di praticità e di prezzi. Già allora era imperativo produrre cineprese e proiettori sempre più pratici, semplificare l'uso delle apparecchiature cinematografiche e contenere i costi di produzione per raggiungere il mercato più ampio possibile; in questo modo di pari passo andarono riducendosi il prezzo degli apparecchi ed il formato della pellicola, fino ai primi anni Settanta. All'aprirsi del Novecento i fratelli Lumière cedettero i diritti ai fratelli Pathé, ma il progresso tecnologico si svolse anche su altri fronti alla ricerca di supporti sicuri ed efficienti. Agli inizi degli anni Venti la svolta, quando furono proposti due formati idonei ad un vero e proprio uso domestico, prontamente accolti dal pubblico amatoriale. 1922: appare la pellicola formato 9,5 mm, che prese il nome dalla Pathé Frères, la società che agli inizi del Novecento aveva rilevato i diritti dei Fratelli Lumière. La pellicola risultava di dimensioni ridotte rispetto al precedente formato 17,5 millimetri e doveva girare Proiettore 9,5 mm SUPER Pathè-Baby su un proiettore, di uso (Francia 1922) molto più semplice rispetto ai sistemi all'epoca disponibili, il Pathé Baby. Fu una scelta indovinata, tanto che, esattamente un anno dopo, la Pathé nel dicembre del 1923, i n t ro d u s s e s u l mercato anche la cinepresa che si diffuse ben presto in Europa, grazie a caratteristiche di maneggevolezza e Proiettore EUMIG P1 9,5 mm di relativa econo(Austria 1931) micità. 1923: la Eastman Kodak Company propose una cinepresa che utilizzava una pellicola di formato 16 mm. Nato come formato amatoriale, durante la II guerra mondiale assunse una valenza professionale come mezzo di registrazione delle situazioni belliche. 1932: ricavato direttamente dal formato 16 mm e per questo denominato Doppio 8, compare una nuova proposta il formato 8 mm in bianco e nero, che permise ad un sempre maggior numero di appassionati avvicinarsi alla pratica Proiettor Bell&Howell Filmo 129 19 mm del “cinema (USA 1937) fatto in casa”. Il successo del nuovo formato fu agevolato dal fatto che l'attrezzatura per il 16 mm poteva essere ancora utilizzata con opportuni adattamenti e che, a parità di lunghezza della pellicola, dava la possibilità di girare un filmato molto più lungo (un metro di pellicola 8 mm contiene 262 fotogrammi, mentre la pellicola 16 mm ne contiene 131). Questo formato innovativo è la sintesi di un secolo di ricerca per poter girare i propri filmati. Negli anni del boom economico la semplicità d'uso, l'abbattimento dei costi, la maggiore capacità di spesa fanno del cinema amatoriale uno dei fenomeni della società di massa. La strumentazione diventa così elementare da essere proposta a n c h e i n f o r m u l a semplificata per Proiettori Giocattolo DEFA-Muck 8 mm una versione (Germania Est 1960) giocattolo.