olympia - AGESCI Conegliano 1

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olympia - AGESCI Conegliano 1
BIBLIOGRAFIA - WEBBOGRAFIA -CONTATTI
QUALCHE
LIBRO...
Cesare Bedoni “Essere forti per essere utili. Il Metodo Naturale di Educazione Fisica
di Georges Hébert e sua applicazione nello scautismo” ed Fiordaliso
In controcorrente con l’odierna filosofia del culto del corpo, questo libro promuove
competenza e, nello stesso tempo, offre spazi di riflessione sull’utilizzo del nostro corpo.
Cesare Bedoni, Master del Settore Specializzazioni, da sempre attivo nella Pattuglia
Nazionale, é considerato in Italia il maestro del Metodo Naturale Hébert di Educazione
Fisica, inserito nel percorso educativo scout.
LE SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA
OLYMPIA
Mario Sica “Giochi Sportivi. Attività per ragazzi dai 7 ai 16 anni” ed. Fiordaliso. Come
potenziare salute, vigore fisico e formazione del carattere dei ragazzi? Baden-Powell,
fondatore dello scautismo, individua nel gioco uno strumento educativo fondamentale
per raggiungere tale scopo. Questo libro, destinato ai capi scout e agli animatori di
gruppi giovanili, presenta i migliori giochi sportivi di squadra per bambini e ragazzi dai
7 ai 16 anni.
Guido Maccabiani “Avventure in bicicletta” ed Fiordaliso. Segreti, trucchi e
manutenzione per avventure a due ruote
Stefania Simionato “Come andare in montagna” ed Fiordaliso. Avvicinarsi alla montagna
con entusiasmo ma anche con tanta prudenza e conoscenza tecnica, indispensabili
entrambe per scoprire in tutta sicurezza l’ambiente delle vette. In queste pagine
troverete consigli e raccomandazioni che vi aiuteranno ad affrontare la montagna nella
maniera più corretta.
Può inoltre essere un’ottima lettura il regolamento completo di uno sport a vostra scelta.
Si scoprono molti dettagli e si riesce a praticare con consapevolezza e competenza.
QUALCHE SITO...
Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale (l’organizzazione che presiede le
olimpiadi) ha un bel sito ricco di eventi, profili di atleti e descrizioni dei 33
sport che compongono le discipline olimpiche www.olympic.org
In Italia il comitato olimpico nazionale (CONI) organizza la presenza azzurra
alle olimpiadi e cerca di potenziare lo sport nel nostro paese. Il sito é un po’
troppo istituzionale ma contiene molto materiale utile www.coni.it
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La sempre utile enciclopedia Wikipedia contiene voci dettagliate per tutti gli
sport, sia di squadra che individuali.
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a cura di Giorgio Infante
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disegni di SARA DARIO
un numero eccessivo di lanci
stanca i muscoli), con un
recupero di qualche minuto
tra una serie e l’altra. Alla
fine dell’allenamento, se la
prova complessiva deve essere
ripetuta in giornata, occorre
almeno un’ora di riposo per
recuperare.
Buon allenamento!
Mauro Bonomini
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correttamente le varie fasi di un
esercizio fisico.
Per i più maniaci si può anche
esagerare ed acquisire i concetti
di sforzo aerobico o anaerobico,
del perché si forma l’acido lattico e cosa sia e come si può prevenire. In Squadriglia sarà senza
dubbio necessario comprendere
le implicazioni e l’importanza
di una corretta alimentazione
prima e dopo lo sforzo fisico
– sportivo (e comunque a pre-
tratti
in cui il tempo
ottenuto è peggiore
rispetto a chi ha fatto
segnare il miglior tempo
(si chiama delta di
prestazione).
Il miglioramento del
risultato si ottiene
aumentando la
prestazione atletica
(corsa più veloce e
regolare, migliore tenuta
di fondo), oppure
migliorando la qualità
tecnica sul singolo
tratto (ad es. prese più
efficaci sul passaggio alla
marinara), o diminuendo la
frequenza degli errori (ad
es. passaggi più agevoli ecc.).
Una volta individuato l’elemento
su cui concentrarsi (e per ogni
persona potrà essere diverso),
si programma l’allenamento:
corsa prolungata per migliorare
la corsa di fondo, scatti in
progressione per migliorare
la velocità, esercizi specifici
per migliorare
la qualità
tecnica. I più
competenti in
campo sportivo
daranno
consigli e
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Una delle maggiori possibilità
che una Squadriglia ha per poter
vivere sport e dinamiche prettamente scout, è senza ombra
di dubbio fornita dalla Specialità
Olympia.
È un mondo che offre molte
prospettive, una delle più intriganti è quella di coniugare
le tecniche scout con quelle
sportive. Pensiamo alla conoscenza e competenza necessarie
per pensare, progettare, realizzare, costruire un percorso Hebert; ma questo ovviamente è
solo un esempio, il più classico.
Lavorare per questa Specialità di
Squadriglia comporterà attenzione per i vari sport, per le varie discipline; lo studio e l’impegno su tale Specialità ci porterà
a comprendere quali muscoli e
quali parti del corpo si sviluppano e potenziano con determinate attività sportive, come vivere
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Anche per sport,
non solo per gioco
suggeriranno esercizi
adatti.
Un allenamento corretto
deve prevedere durata
dell’esercizio non
eccessiva e tempo di
recupero sufficiente,
rapportando il tutto
alle caratteristiche di ogni
persona. Indicativamente 1015 minuti di corsa leggera con
un recupero di 5 minuti per
3-4 ripetizioni, ripetizioni per
il miglioramento di un esercizio
singolo rapportate all’intensità
di impegno richiesto (ad es.
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meglio allenarci e metterci
alla prova. Misurare le proprie
prestazioni, in funzione di un
miglioramento, è indispensabile
per evitare un errore
nell’allenamento, con rischi per
l’integrità fisica o con scarsi
risultati finali.
Quando poi il discorso
si sposta all’intera
squadriglia, dobbiamo
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inserire anche
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scindere, uno scout dovrebbe
sempre ed in ogni caso sapere
come mangiare bene…).
Olympia richiama l’idea di
Olimpiadi, quindi sfida, gara,
incontro (e mai scontro) leale;
significa rispetto delle regole,
significa anche capacità di organizzazione, gestione degli
eventi.
Come proporremo nell’inserto,
infatti, esempi di Imprese e Missioni possono essere quelli di
realizzare un torneo di un unico
sport o di sport multipli, oppure
di costruire il percorso Hebert o
di curare la ginnastica al Campo
Estivo, ma non necessariamente
solo in tale contesto.
Impresa ancora più col sapore
di sfida, ovviamente, è quella di
pensare in grande e proporre e
offrire momenti sportivi del genere alla parrocchia, al quartiere
o addirittura alla città.
Non pensate sia impossibile,
spesso basta chiedere in giro,
alle altre Squadriglie in Zona,
magari troverete altre allegre
bande, che hanno voglia e intenzione di conquistare Olympia
e sono disposte a lavorare in-
La Squadriglia tutta si stringerà
attorno al fratello in difficoltà,
lo aiuterà e solo dopo si siederà
per capire dove si è sbagliato,
magari davanti ad una cenetta
ben ordinata ed equilibrata.
Più spirito “Olympico” di così…
Dario Fontanesca
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disegni di ANNA DEMURTAS
“La vostra missione è allenarvi
sul percorso hebert che avete
realizzato ottenendo un
miglioramento complessivo
del 20% sul tempo dell’intera
Squadriglia”
Il percorso Hebert è organizzato
all’aria aperta, usando
sia ostacoli naturali che
attrezzature costruite apposta.
Lo scopo è quello di offrire
un’attività ginnica variata,
naturale e interessante per
la variabile individuale:
dovremo tener conto
delle predisposizioni e
della forma fisica di ogni
singolo componente.
La nostra missione è
quella di ottenere un
miglioramento
prestazionale
rispetto all’intera Squadriglia.
Non possiamo limitarci
a chiedere ai migliori di
impegnarsi di più, ma allenarci
tutti con lo spirito di ottenere
un risultato positivo per
ognuno.
Durante un sopralluogo del
percorso ogni esercizio
da eseguire verrà
descritto nella prima
colonna di una griglia.
Nelle altre colonne ci
saranno i parziali del
tempo ottenuto da ogni
singolo componente. Per
affrontare il percorso,
bisogna partire con un po’ di
attività di riscaldamento: corsa
leggera, qualche esercizio
di stretching per sciogliere
i muscoli e le articolazioni.
Quindi si fanno partire ad uno
ad uno le persone prendendo i
vari tempi con un cronometro.
Quando tutti avranno finito la
propria prestazione, mentre
si riprende fiato, si valutano i
tempi della griglia, osservando
per ognuno i punti deboli, quei
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Si migliora veramente solo
quando si migliora tutti
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Missione Hebert
sieme per un’Impresa che
resti nella storia.
È una Specialità che
mette molto alla prova
lo spirito di Squadriglia,
il grado di fraternità, la
capacità di sacrificio soprattutto del più grande
verso il più piccolo.
Immaginate quando in
un torneo sportivo, una
gara, un percorso, viene
fuori la difficoltà di chi
non riesce a raggiungere la prestazione ottimale: è in
frangenti come questi che lavorare per Olympia avrà un senso!
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disegni di SARA DARIO
FORZA FISICA
Sicuramente non nasciamo
campioni, ma possiamo
diventarlo. Come? La
Squadriglia dovrà essere
pronta ad impostare un vero
programma di allenamento,
per sé o per gli altri. Sia
riguardo l’alimentazione
che riguardo esercizi da
fare quotidianamente in
Infermiere
VERIFICA
L’impresa fu verificata prima all’interno del consiglio di
Squadriglia, poi in Reparto.
FIESTA
Finalmente ci fu la Fiesta, organizzata nel giardino di Alessandra, con tanto di canti e dolci.
Il percorso non era stato ancora
smontato, e tutti ne approfittarono per percorrerlo ancora
una volta.
ERika Polimeni
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SALUTE
Per una squadriglia che vuole
essere davvero “in gamba” sarà
di fondamentale importanza
tenere d’occhio la propria
salute e quella delle persone
che gravitano attorno. È
necessario preservare il nostro
corpo per poterne fare buon
uso ogni qual volta ne avremo
bisogno. Proprio per questo
sarà importante porre
particolare attenzione
alla dieta alimentare
che quotidianamente
seguiamo. Cerchiamo
di porre la nostra
attenzione ai
cibi più utili
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alla salute
Cuoco
fune.z
Attraversato il ponte, ci si doveva appendere a una corda e lanciarsi oltre un laghetto di circa
3 metri senza caderci dentro (il
pericoloso lago era stato disegnato su cartellone con tanto di
coccodrilli).
Il percorso a ostacoli era costituito da cordini e paletti da superare saltando, lo slaloom fra
le bottiglie e lo stalking: un reticolo di paletti bassi che formano
un percorso basso e stretto da
percorrere strisciando.
Ci si doveva arrampicare su una
costruzione reticolare di forma
piramidale e da sopra lanciare
una pallina di gomma e fare canestro a 5 metri.
C’era anche il passaggio alla
marinara: una corda tesa fra due
alberi da percorrere appesi a testa in giù, scorrendo aiutandosi
con le mani e tenendo la caviglia
appoggiata alla fune.
Finalmente tutte le prove erano
superate! Ci avevano pensato a
lungo perchè il percorso doveva
essere alla portata di tutti, anche dei lupetti e delle coccinelle.
E poi era ambientato! Ogni osta-
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dell’individuo a quelli più
dannosi, scopriamo quelli
che ci aiutano di più prima di
un allenamento o quelli che
ci aiuteranno a recuperare
energie dopo uno sforzo
fisico prolungato. Non
dimentichiamoci però di avere
poi un occhio di riguardo anche
alle norme igieniche e a qualche
nozione di pronto soccorso.
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Tecniche, Specialità, Brevetti,
insomma tutto il bagaglio
che ogni componente della
Squadriglia porta con se
sarà utile alla conquista del
Guidoncino Verde. Ma non
crediate che soltanto chi ha
Atleta oppure Hebertista
possa dare qualcosa in più alle
ideazioni e alla realizzazione
delle imprese. Olympia non
riguarda solo qualche attività
sportiva in senso lato. Lo Sport
non sarebbe completo se non
aggiungessimo salute, forza
fisica, servizio al prossimo e…
divertimento.
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La Squadriglia in gamba
colo riproduceva un ostacolo
naturale: le liane, il fiume con i
sassi, la montagna da scalare;
ogni angolo era stato arricchito
di particolari che riproducevano
la natura. Un sabato pomeriggio, a maggio, il percorso venne
inaugurato. Tutte le branche
erano state invitate, e anche la
Co.Ca. partecipò alla gara che
fu vinta da Luigi che lo percorse
tutto in minor tempo e senza
mai cadere.
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DIVERTIMENTO E
Alpinista
SERVIZIO AL PROSSIMO
Non possiamo pensare
a una specialità di
Squadriglia senza
pensare al divertimento.
Proprio grazie a questo
Nuotatore
riusciremo a realizzare
tutto ciò che sogniamo
in armonia con tutta
la squadriglia e con il
sorriso sulle labbra. Che
si tratti di divertimento
Artigiano
proprio o divertimento
degli altri, sarà comunque
importante affrontare
belle attività così da
aiutare non solo il proprio
Atleta
disegni di ANNA DEMURTAS
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Ciclista
corpo ma anche il proprio
spirito e il proprio umore
a beneficiare dell’attività
fisica. La cosa più bella e
interessante della Specialità
di Squadriglia di Olympia
è che la squadriglia potrà
partecipare o organizzare
attività per se stessa, per
il reparto,
ma anche
per tutti
i cittadini
del proprio
quartiere o
magari per
tutti i reparti
della Zona.
Animazione espressiva
Potrebbe
occuparsi
magari di
organizzare
i giochi di
quartiere,
oppure
potrebbe
promuovere
Animazione sportiva
una
giornata di
cicloturismo, oppure una
passeggiata naturalistica
con percorso Hebert.
Oppure potrebbe
addirittura fare degli
attrezzi per allestire il
piccolo giardino vicino
la propria sede. Basta
solo ricordarsi che
con allenamento e
costanza si ottiene
tutto.
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REALIZZAZIONE
Il posto fu subito trovato: Alessandra, la Capo Reparto, offrì il
suo giardino “in prestito”. Era
vicino alla sede, perciò anche il
trasporto del materiale fu facile.
Dopo il sopralluogo, Marco e
Andrea ci ragionarono su e disegnarono la distribuzione del
percorso circolare, con l’ordine
esatto delle prove. Per realizzarlo la Squadriglia impiegò 4
pomeriggi interi ma alla fine
era pronto, bello! Da un portale realizzato ad hoc, si correva
verso un ponte da attraversare
rimanendo in equilibrio su una
preparazione
di gare, giochi
o quant’altro.
Seguendo
costantemente
Amico del
un programma
Quartiere
calibrato a
seconda delle
necessità sarà
interessante
scoprire
i propri limiti fisici
Hebertista
cercando con pazienza e
perseveranza di superarli.
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le forze, in modo che ogni componente di Squadriglia avesse
un posto d’azione. Occorreva
stabilire i tempi di realizzazione, gli impegni da assumersi e
le domande da porsi non erano
poche… Quando realizzarlo?
Come? Quale materiale occorreva? Occorreva un maestro di
specialità?
Si decise di formare 4 gruppi.
Marco e Matteo, Capo e Vice, si
affiancarono a Paolo e Andrea,
i nuovi arrivati. Matteo e Paolo
avevano il compito di trovare
un posto immerso nel verde in
cui poter realizzare il percorso
e chiedere eventuali permessi;
Marco e Andrea, grazie al materiale procurato da tutti gli
squadriglieri, scelsero le prove
da realizzare. Luca e Luigi,
ormai erano una squadra,
valutarono come realizm zare ogni esercizio,
quanto materiale
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occorresse per
ognuno di essi
(numero di pali,
corde, spago…);
Simone e Francesco si occuparono
di recuperare il
materiale già in
possesso dalla
Squadriglia e di
acquistare quello
mancante. Tutti
contribuirono attivamente a quanto
svolto negli altri
gruppi, suggerendo nuove idee
perché il lavoro fosse eseguito
al meglio. Marco, che aveva la
specialità di disegnatore, realizzò poi diversi cartelloni in cui il
progetto del percorso fosse ben
decritto, riassumendo quanto
già progettato dai gruppi.
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e
Ai nastri di partenza
Siete una squadriglia che
ha la fortuna di “abitare” a
pochi chilometri dal mare? Le
prime due idee sono servite
su un piatto di argento: si
va dalla più semplice gara di
nuoto da proporre a tutto il
Reparto, fino alla più sofisticata
dimostrazione di salvataggio
in mare. Per il fiume pensate
alla gita in canoa, per la collina
a una gara in bici, in città c’è
tanta strada per organizzare
una maratona. Se si sale un
po’ più su la strategia non
I grandi classici dell’Impresa
REALIZZARE UN PERCORSO HÉBERT
IDEAZIONE
L’idea era nata durante la riunione di Squadriglia. Marco
aveva tirato fuori un vecchio
manuale: «George Hébert era
un ufficiale della marina che, rimasto affascinato dalle capacità
atletiche dei popoli primitivi, si
accorse che tutti i movimenti
naturali dell’uomo potevano essere raggruppati in 10 semplici
esercizi: camminare, stare in
equilibrio, correre, arrampicarsi,
strisciare, saltare, lanciare, trasportare, lottare, nuotare». “Perché non realizziamo un percorso
Hébert per il gruppo?” propose
alla Squadriglia.
Dopo una breve discussione,
tutti accolsero l’idea: la costruzione del percorso Hébert
rappresentava l’Impresa perfetta
per la Specialità di Squadriglia.
LANCIO
L’Impresa fu lanciata in Reparto
con una semplice scenetta; Marco interpretava il ruolo di Hèbert
e gli altri squadriglieri la parte
dei popoli primitivi… “Quanto
sono atletici questi uomini! Sì,
ho deciso: porterò il loro metodo nel mio gruppo costruendo
un percorso di allenamento!”
PROGETTAZIONE
Riunito il Consiglio di Impresa si stabilì quali potessero essere i gruppi
di lavoro e come
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ripartire
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int
torneo
di Scout-ball.
Provate a digitare su
qualsiasi motore di
ricerca le parole “Olympia
scout” e troverete i messaggi
lasciati da esploratori e guide
d’Italia che navigano sul
web alla ricerca di idee: le
risposte alle richieste di aiuto,
vedrete, confermano quanto
scritto sopra. Sia chiaro: se fatte
bene, sono imprese meritevoli e
aiuteranno la vostra squadriglia
a tagliare il traguardo.
Piuttosto, tra le doti proprie
di un atleta (altrettanto di uno
scout) ci dovrebbe essere
quella di essere sempre
pronto a nuove sfide: magari
da giocare e cercare fuori
dalla sede, con avversari
mai affrontati prima.
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Il tutto, tradotto
on
in gergo
scautistico, suona un po’ così:
vi serve un’idea per la vostra
impresa? State in sede meno
tempo possibile, confrontatevi
sulle opportunità che il vostro
territorio (o semplicemente
la vostra città) vi offre e
provate a misurare le
vostre
capacità atletiche
a contatto con la
natura.
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Se esistesse una classifica delle
imprese più gettonate per
conquistare il guidoncino verde
“targato” Olympia, al primo
posto ci sarebbe probabilmente
l’organizzazione di un
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Idee per l’Olympia
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L’allenamento. La preparazione
fisica è il primo tassello che
deve comporre la vostra
impresa. Sia chiaro: non
è importante che tutti i
componenti della squadriglia
siano un incastro di muscoli
disegni di MARTINA ACAZI
Fabio Fogu
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di Francesco Iandolo
se vorrete condividere le
vostre conoscenze e metterle
a disposizione di tutti. La
regola numero uno, insomma,
è togliere il naso fuori dalla
sede scout e scoprire quante
e quali opportunità la città
o il territorio che ci circonda
offrono per sperimentare la
nostra preparazione.
Mare, montagna, collina, oppure
semplicemente in città (pensate
anche a una grande caccia al
tesoro con prove fisiche da
superare in ogni tappa): vi
accorgerete che per “sognare”
un’impresa veramente degna di
questo nome basta guardarsi
attorno, osservare l’ambiente
che vi circonda con occhi ben
aperti.
ed eccellenti doti atletiche.
Ma una buona disponibilità
ad allenare e soprattutto ad
avere cura del proprio corpo è
l’elemento indispensabile per la
buona riuscita di un atleta.
Se decidiamo di lanciarci in
nuove sfide fuori dalla sede,
l’allenamento potrebbe non
bastare. Che si decida per la gara di
nuoto o per l’arrampicata
in montagna, infatti, è
necessario farsi aiutare da chi
– per lavoro o per passione –
con la vostra impresa
ci ha a che fare tutti
i giorni: contattate le
società sportive, le
associazioni
oppure i
gruppi
specializzati
che
potrebbero
darvi un aiuto
per costruire la
vostra impresa.
Vi sapranno
anche indicare la
preparazione adeguata
per superare la sfida.
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IL TORNEO
Le squadre iscritte alla fine
erano 8 divise in due gironi.
Ogni settimana si giocavano
quattro partite, due il mercoledì
e due il venerdì. La Squadriglia
era davvero in gamba anche
a livello arbitrale. Erano
pochissime le contestazioni
dei giocatori per le varie
infrazioni che gli arbitri
erano costretti a sanzionare.
Alla fine dei gironi il
torneo è andato avanti
con le due squadre
migliori classificate per
ogni girone con quarti,
semifinali e poi la
finalissima.
cambia: una giornata all’insegna
del trekking ma anche
un’adrenalinica arrampicata
potrebbero fare al caso vostro,
ma anche del resto del Reparto
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gioco. Per fortuna il sistema
e-mail funzionò alla perfezione.
Nel giro di due settimane il
torneo era pronto. Si poteva
davvero iniziare.
LA FIESTA
In circa un mese e mezzo con
impegno davvero costante il
torneo stava per concludersi
con la finalissima che era
diventata davvero un evento
atteso da tutti in paese. Non
c’era miglior modo che sfruttare
la finalissima come fiesta finale
aperta davvero a tutti quelli
che avevano partecipato e
contribuito a questo successo
incredibile. La partita fu davvero
avvincente e il risultato rimase
in bilico fino alla fine. Ma
dopo il triplice fischio rimase
solo lo spazio per una grande
fiesta, sia per chi aveva vinto
che per chi aveva perso. Canti
e balli allietati da altri ragazzi
del Reparto che animavano la
serata. Premiazione e tanta
soddisfazione per un’impresa
rimasta davvero unica.
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LE ISCRIZIONI
Sulla scia emotiva di quella
partita fu davvero facile
raccogliere molte iscrizioni.
Contando anche che tutti i
componenti della Squadriglia
si impegnarono a promuovere
al massimo il torneo nelle
loro classi e nelle loro scuole
riuscendo a convincere un
grande numero di persone a
costituire molte squadre. Il
tesoriere di Squadriglia si
preoccupò di raccogliere tutte
le adesioni che erano arrivate
compresa una piccola quota
di partecipazione che potesse
servire principalmente per la
copertura delle spese che ci
disegni di CHIARA BEUCCI
LA PREPARAZIONE
Ci fu spazio per tutti e per
ogni competenza. Divisi in vari
gruppetti si preoccuparono di
allestire il campo da gioco per
fortuna messo a disposizione
dal parroco e stilarono il rigido
regolamento di gioco. Altri
due iniziarono a pensare alle
medaglie e alle coppe da far
fare per i primi tre classificati.
Gli altri due invece iniziarono
a stilare il calendario dei
gironi contattando tutte
le squadre che si erano
iscritte informandole
dei loro turni di
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IL LANCIO
A dir la verità continuavano
a pensarci e pensavano solo
che si potesse fare qualche
volantino con qualche foto con
la spiegazione delle regole
del gioco. Ma sarebbe stato
certamente poco efficace.
Quanti ragazzi si sarebbero
presi la briga di leggere il
foglio? E finalmente arrivò
un’idea! L’unica
cosa da fare era
organizzare una
piccola partita
dimostrativa
una domenica
mattina al centro
del loro paese. In
quell’occasione
avrebbero potuto
far incuriosire
molte persone e
mentre magari
due Squadriglie
si affrontavano
tra loro, qualcun
altro poteva fare un po’ di
volantinaggio lanciando il
torneo e iniziando a prendere
qualche iscrizione. Bisognava
chiedere aiuto ai Capi Reparto
per sapere come avere tutte le
autorizzazioni. Con un lavoro
paziente riuscirono nell’intento.
Domenica mattina all’uscita
dalla messa praticamente quasi
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IDEAZIONE
Oramai si era deciso!
La specialità di Squadriglia era
stata scelta: bisognava solo
mettersi al lavoro per trovare
delle idee originali, o almeno
per trovare delle idee “banali”
rendendole, però, davvero
speciali.
E così fece la Squadriglia
che subito pensò a cosa se
non ad un torneo
di uno sport di
squadra? Sarebbe
stato sicuramente
facile pensare al
calcetto o alla
pallavolo o almeno
alla pallacanestro
invece pensarono
subito al Roverino.
Anche questo
potrebbe sembrare
abbastanza “banale”,
ma non lo è visto
che non era un
semplice torneo per
gli altri Reparti. Si, avete letto
proprio bene. La vera Impresa
era quindi avvicinare quante
più persone, amici, conoscenti,
compagni di scuola a questo
sport nuovo e sconosciuto
ai più e organizzare un
m grandioso torneo.
sarebbero state per organizzare
il torneo. Ma avevano fatto
davvero dei conti minuziosi. Se
tutto fosse andato secondo le
loro previsioni, avrebbero anche
messo da parte qualcosina per
le spese in vista del Campo
Estivo.
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Roverino? Il nuovo sport del paese
tutto il paese passeggiava sul
corso principale. Si trovarono
davanti ad un insolita partita
di un altrettanto insolito
sport. Per fortuna scrissero
in grande PROSSIMAMENTE…
TORNEO DI ROVERINO. E ogni
Squadrigliere si prese cura di
informare quante più persone
possibili su cosa fosse questo
sport e soprattutto sul torneo
di Roverino che di li a poco
avrebbero inaugurato.
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