04_Monica Briani
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Innovazione ed efficienza nella gestione delle sale operatorie Un caso reale: il progetto ULSS 16 Padova Dott. Domenico SCIBETTA Direttore Sanitario ULSS 16 Padova Dott.ssa Monica BRIANI Direttore P.O S. Antonio Premesse: • Crisi economica Globale • Riduzione della spesa sanitaria • Innovazione Tecnologica •Aumento dei costi PROBLEMA DELLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA IN SANITA Dalla Teoria alla pratica……… (1) Dalla Teoria alla pratica……… (3) QUALE METODO ? RIDUZIONE SPRECHI AUMENTO EFFICIENZA AUMENTO COSTI INNOVAZIONE TECNOLOGICA EQUITA’ SOSTENIBILITA’ SODDISFAZIONE UTENZA RIDUZIONE ATTESA AUMENTO DOMANDA TAGLI ALLA SPESA l’Azienda ULSS 16 di Padova: qualche numero…. • 491.454 residenti sul territorio all’1/01/2014 di cui il 10,9% di eta’ >75 aa • 3.002 dipendenti di cui 385 medici • 313 medici di medicina generale, 55 pediatri e 118 SAI • 370 posti letto (P.O. Sant’Antonio) e 246 (P.O. Piove di Sacco) => 616 p.l totali • 84 strutture private preaccreditate ambulatoriali • 445 posti letto presso strutture • 3.595 posti letto in strutture protette per anziani e disabili • • Circa 20.000 ricoveri annui Circa 2 mln di prestazioni ambulatoriali H H Elaborazione Controllo di Gestione – Ulss 16 Padova Problem Statement • Un adeguato livello di produttività all’interno dei blocchi operatori è una opportunità che sempre più strutture ospedaliere cercano di raggiungere o migliorare, per ottenere un miglior livello di servizio con una disponibilità di risorse comunque limitata • Il termine “Produttività” racchiude in sé diversi fattori determinanti, tra cui i principali sono: Il rispetto della programmazione degli interventi La disponibilità delle risorse adeguate durante le attività Il rispetto della tempistica prevista Leanprove 2012 Quale l’approccio Migliore? L’approccio scelto è stato: TPS: Toyota Production System • • • • Obiettivo: eliminare sovraccarichi / stress (muri) e inconsistenze (mura) per eliminare gli sprechi (muda) Processo produttivo capace di raggiungere i risultati in modo semplice (lean production). Processo il più possibile flessibile senza stress (muri) Il miglioramento che si consegue riducendo il muda ha un grande impatto anche in termini economici. • sovra-lavorazione, compiere più lavorazioni di quelle richieste dal cliente • sovra-produzione, produrre più unità di quelle richieste dal cliente • ri-lavorazione, compiere più volte un processo o parte di esso per eliminare errori a monte • giacenza, in generale lo stock può essere definito come spreco • intelletto, non utilizzare/esprimere idee migliorative/capacità degli operatori • trasporto, spostamento di materiale inutile • movimento, spostamento/movimento inutile compiuto dall' operatore in attesa; Taiichi Ohno (1995), Toyota Production System: Beyond Large-scale Production, Productivity Press Inc • Quote di mercato irrisorie • Lean Production: “Produzione Snella” • Macchinari vecchi; innovazione organizzativa • Cooperazione di squadra e flessibilità dell’uso dei macchinari • Riprogrammazione continua della produzione basata sulla domanda • Ampia quota di mercato • Criteri di produzione Tayloristi-Fordisti • Tecnologia avanzata • Iperdivisione del processo e catena di montaggio • Produzione basata sull’offerta TPS: Toyota Production System Applicazione in Sanità Numerosi esempi in letteratura in campi molto diversi, organizzazione ospedaliera, risk management, organizzazione territoriale, laboratorio, ecc… Sistema“Six Sigma” • La denominazione Six Sigma indica un programma di gestione della qualità basato sul controllo dello scarto quadratico medio (indicato con la lettera greca Sigma) che ha lo scopo di portare la qualità di un prodotto o di un servizio ad un determinato livello, particolarmente favorevole per il consumatore • Il sistema è stato introdotto per la prima volta dalla Motorola nella seconda metà degli anni '80, e si è diffuso ad altre importanti compagnie tra le quali la Toyota. • La metodologia Six Sigma mira all’eliminazione dei difetti e degli sprechi piuttosto che al semplice miglioramento della prestazione media. Questo garantisce un impatto diretto sul cliente, inteso come fruitore del processo o prodotto. Approccio Integrato: Lean Six Sigma Perché integrare le due metodologie? – La Lean non è in grado di tenere sotto controllo statistico un processo – Il Six Sigma non è in grado di dare quella spinta ai processi in termini di velocità e flessibilità Lean Production © A&C S.r.l. 2013. All rights reserved Six Sigma Six Sigma - Lean 14 PROGETTO LEAN SIX SIGMA “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” L’obiettivo del progetto di miglioramento è individuare le criticità che generano inefficienza nelle sale operatorie, al fine di ridurle o rimuoverle, per migliorare la produttività dei blocchi operatori delle due strutture ospedaliere • Raccolta dati • Analisi dei dati • Visita ai presidi • Analisi delle criticità • Ipotesi di miglioramento PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” Controllare DISEGNO DEL PROGETTO Migliorare PROBLEMA Analizzare Definire Misurare PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” TEMPISTICHE DEL PROGETTO Controllare MAGGIO GIUGNO 2014 Migliorare GEN-MAGGIO 2014 PROBLEMA AGOSTO SETTEMBRE 2013 NOV 2013 MAR 2014 Analizzare Definire OTTOBRE NOVEMBRE 2013 Misurare PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” TEMPISTICHE DEL PROGETTO Controllare NOVEMBRE – DICEMBRE 2015 Migliorare MAGGIOOTTOBRE 2015 PROBLEMA Gennaio 2015 MAGGIO 2015 Analizzare Definire FEB-APRILE 2015 Misurare PROGETTO LEAN SIX SIGMA “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” GRUPPO DI PROGETTO Promotore del progetto: •Dott. Domenico Scibetta (Direttore Sanitario) Team: •Dott. Pietro Gallina (Direzione Sanitaria) •Dott.ssa Monica Briani (Team Leader Ospedale S. Antonio), •Dott.ssa Carla Destro (Team Leader Ospedale Piove di Sacco) •Dr.ssa Natascia Capello (Coordinatrice infermieristica) •Dr.ssa Valeria Molin (Coordinatrice infermieristica) •Dott.ssa Cristina Contessa (Specializzando) •Dott. Michele Tonon (Specializzando) Supporto/Consulenza: Rocco Imperatore (Leanprove) Giulia Giandomenici (Leanprove) Criticità nelle risorse: • Spazi adeguati per cambio paziente • Spazi in reparto per accogliere paziente post intervento • Carenze strutturali • Carenze a livello di strumentazione Obiettivi definiti considerando le VOC (Voice of the Customer): problematiche reali e rilevanti alla base del progetto Criticità nella Programmazione • • • • Mancato rispetto Liste operatorie Continue modifiche alle liste operatorie Mancata condivisione del piano operatorio Gestione Urgenze continua riprogrammazione Criticità nelle Tempistiche Raccolta dati dal 15 Nov. 2013 al 31 Gen. 2014 su: • • • • • • Tempistiche lunghe per preparazione del paziente Errori di raccolta dati Documentazione in ritardo o mancante Ritardi nel trasporto del paziente Documentazione non completa Risveglio del paziente in sala • Informazioni Generali, per ogni singolo intervento (struttura, disciplina, orario inizio attività,…) • Programmazione interventi • Personale presente per ogni singolo intervento Misurazione dei fenomeni • Tempistica di trasporto, attesa, anestesia, intervento, risveglio, ripristino sala, ecc.. Indicatori di performance Programmazione Interventi Presidio Ospedaliero A • Elevata % di interventi programmati e non effettuati • Bassa % Urgenze • Disomogeneità di tale indicatore tra le diverse discipline Presidio Ospedaliero B • Elevata % di Urgenze • In assoluto, basso numero di interventi annui per sala operatoria Delta rispetto all’orario istituzionale Presidio Ospedaliero A Presidio Ospedaliero B • 243 interventi incominciano dopo le ore 09.00 (con un tempo di inefficienza totale di 341 h rispetto all’orario istituzionale delle 08.00) • La struttura paga le prestazioni di sala operatoria a 60 euro/ora (le 341 h hanno "provocato" un costo di inefficienza pari a 20.460 euro) • Su base annuale (11 mesi), si registra uno "spreco aggredibile" di circa 112.530 euro. Tempo S3 Chiamata Ingresso Blocco Inizio Presa in carico Fine Presa in carico Dimissione Chiamata Uscita Blocco Tempo S5 Tempo S1 Tempo S2 Tempo S4 Scostamenti (in minuti) analizzati: S1 = Ingresso blocco – Chiamata S2 = Inizio presa in carico – Ingresso blocco S3 = Fine presa in carico – Inizio presa in carico S4 = (Chiamata di dimissione – Fine presa in carico) – Durata effettiva intervento S5 = Uscita dal blocco – Chiamata di dimissione Azioni di Miglioramento CRITICITÀ Ora di inizio primo intervento: su molte sale l’attività non inizia all’orario istituzionale per motivi organizzativi e di trasporto dei pazienti dal reparto al blocco operatorio SOLUZIONI Per ogni sala i pazienti primi in lista operatoria saranno tutti “disponibili” per l’attività di preparazione intervento alle 07.40 (revisione organizzazione trasporto pazienti) Scostamenti eccessivi rispetto all’orario Revisione dell’organizzazione istituzionale per alcune UO (esempio criticità: “giro visite”) per alcune UO Variabilità di comportamenti all’interno del gruppo operatorio. Realizzazione di un documento sintetico che regolamenta l’utilizzo del gruppo operatorio Variazioni Liste Operatorie Realizzazione di un documento sintetico che regolamenta l’utilizzo del gruppo operatorio Eccessivi interventi pianificati ed non effettuati Sensibilizzazione e revisione organizzazione interna per UO Risultati (1) “Pianificazione Interventi” • In entrambi i presidi si registra un maggior rispetto di quanto pianificato: gli interventi pianificati e non effettuati si riducono dal 10,2% al 6,8% nel presidio “A” e dal 3,4% al 2,4 nel presidio “B” • Nel presidio “A” la percentuale degli interventi “urgenti” è leggermente in aumento (dal 3,5% al 4,9%) mentre nel presidio “B” è leggermente in riduzione (dal 12,3% al 10,4%) Tempo S3 Risultati (3) Inizio Presa in carico Fine Presa in carico Scostamento temporale “Fine presa in carico – Inizio presa in carico” nel Presidio Ospedaliero A Disciplina P R I M A Media Min Q1 Mediana Q3 Max Q3-Q1 Chir. Vasc 54 30 40 52 72 75 32 Chirurgia 36 5 15 25 40 195 25 Oculistica 46 10 30 30 60 220 30 Ortopedia 51 7 45 50 60 105 15 Urologia 42 15 30 30 40 90 10 Media Min Q1 Mediana Q3 Max Q3-Q1 Chir. Vasc 41 35 40 45 50 65 10 Chirurgia 38 30 35 45 50 70 15 Oculistica 37 20 30 30 45 60 15 Ortopedia 39 30 40 45 60 75 20 Urologia 32 20 25 30 35 45 10 Disciplina D O P O Risultati (2) “Rispetto Lista Operatoria” % di modifiche alle liste operatorie Risultati (4) Delta rispetto all’orario istituzionale nel Presidio Ospedaliero A Si è passati da 118 “difetti” (oltre le 09.00 a.m.) a 22 “difetti” (oltre le 09.00 a.m.) Presidio Osp. A 140 120 100 80 60 40 20 0 prima dopo Risultati (5) Fase conclusiva dell’esperienza pilota Da una parte il progetto pilota ha dimostrato che in numerosi ambiti di attività è possibile ottenere una riduzione degli sprechi. D’altro canto ha evidenziato una serie di possibili “criticità” su cui lavorare per evitare un rallentamento o un arresto del processo di miglioramento continuo: • Calo di interesse del personale di sala nella partecipazione al progetto • Scarsa tempestività nell’inserimento dei dati a livello informatico • Problematiche informatiche vissute come surplus di lavoro anziché semplificazione dello stesso • Problemi logistici Obiettivi definiti considerando le VOC • Ottenimento “automatico “ dei dati dai flussi correnti, senza necessità di raccolta dati ad hoc • Monitoraggio a distanza dei risultati misurati nella fase pilota Nuove Azioni di Miglioramento CRITICITÀ SOLUZIONI Problemi logistici : congestione degli spazi nella fase di risveglio e di monitoraggio post intervento Progetto “Recovery Room”: costruzione di una stanza per preparazione e risveglio, in grado di ospitare più pazienti Problemi di completezza dei dati raccolti nel sistema informativo Sensibilizzazione del personale medico ed infermieristico Creazione di Report per singola equipe Revisione dell’elenco dei campi obbligatori Riduzione dei tempi morti Condivisione dell’istruzione operativa Presenza costante di un medico di riferimento (Process Owner) in sala Risultati Preliminari (1) % interventi pianificati e non eseguiti (escl. Oculistica) 12% Presidio Ospedaliero A 10% Presidio Ospedaliero B 8% 6% 4% 2% 0% PRIMA DURANTE DOPO Follow up 1 Follow up 2 Follow up 3 Follow up 4 Follow up 5 Risultati Preliminari (2) Scostamento (in minuti) tra durata prevista dell’intervento e durata effettiva dell’intervento 35% 30% 25% 2013 2014 2015 20% 15% 10% 5% 0% < - 300 -300 -200-200 -100 -100 -50 -50 -20 -20 0 0 0-20 20-50 50-100 100-200 200-300 >300 Risultati Preliminari (2) Numero atti chirurgici – Azienda ULSS 16 – effettuati nel primo semestre (2012-2015) Presidio Osp. A Costruzione di una RECOVERY ROOM Conclusioni • I dati preliminari evidenziano come sia possibile applicare in ambiente sanitario, modelli per il miglioramento della qualità desunti da altri campi, come quello industriale • La fase pilota ha dimostrato il potenziale miglioramento di tutte le aree di criticità evidenziate inizialmente • I dati preliminari, relativi alla continuazione dello studio, sembrano evidenziare: • Riduzione della variabilità tra discipline e presidi ospedalieri • Aumento della produttività delle sale operatorie Grazie per l’attenzione…