Aule Informatiche Sistemi Operativi

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Aule Informatiche Sistemi Operativi
Aule Informatiche
Sistemi Operativi
Linux e Windows NT/XP
Reinstallazione Automatica
InNova - 13 Apr 2007
Matteo Menguzzato @ unipd.it
Dipartimento di Fisica
1
Vi parlero` della mia esperienza riguardo alla configurazione e al
mantenimento di un’aula informatica, concentrando l’attenzione sui
sistemi operativi uilizzati. Illustrero` la soluzione adottata a Fisica e
l’automatizzazione raggiunta per diminuire Il tempo impiegato alla
manutenzione ordinaria e straordinaria.
Indice
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Scelta dei sistemi operativi - Obbligata
Clonazione
1^ versione post-installazione
Auto Reinstallazione
VMware
Reinstallazione automatica
VMware Player
Conclusioni
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Matteo Menguzzato @ unipd.it
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Ecco l’indice degli argomenti che affrontero`:
# leggo i punti con brevissimo accenno.
2
1- Sistema Operativo



Linux e Windows
Esigenze utenti/docenti
Problematiche Vs Manpower



Difficile “blindare” i sistemi Windows
Decadimento dei sistemi Windows
Reinstallazione periodica
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La scelta del sistema operativo, spesso non e` una scelta. Ad
esempio se fosse per me utilizzerei solo Linux: molto piu` facilmente
gestibile. Ma per esigenze dei corsi agli studenti, corsi di
aggiornamento del personale PTA e quindi degli stessi utenti sono
costretto a utlizzare anche Windows. Per quanto si faccia attenzione a
blindare il sistema operativo, si sa che il sistema operativo Windows
decade velocemente, soprattutto s e viene usato da molte persone
diverse e in special modo per un’aula che quando non c’e` lezione e`
aperta 11 ore al giorno.Nel 99 ero da solo e molto del mio tempo era
spesso impiegato a reinstallare Windows NT non piu` funzionanti.
Questo era inizialmente sopportabile poiche’ l’aula era composta
solo da 7 NT e 8 linux. Ma non avevo piu` le forze quando in
previsione del nuovo ordinamento si e` deciso un corposo
ampliamento. Per mancanza di manpower ho pensato a qualche
sistema che mi facilitasse il compito: all’inizio era appunto per
facilitare, e` divenuto poi un’esigenza.
2- Clonazione
•
Primo upgrade: 12 nuovi NT



Installazione di un NT con tutti gli applicativi
Clonazione della partizione usando il comando
“dd” su altro disco vuoto
Configurazione rete/nome e join al dominio
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Il primo passo di upgrade dell’aula fu l’aggiunta di 16 nuovi PC,
decisi di installare su 12 di questi NT e nei restanti 4 e nei vecchi 15
solo linux. Per velocizzare l’installazione data l’assoluta uniformita` di
hardware ho utilizzato il sistema di clonazione. Non sapevo se
avrebbe funzionato data la mia scarsa conoscenza di windows
all’epoca. Il sistema e` semplice ed economico:
si seguono i tre punti 1,2,3
Il dd viene svolto utilizzando un piccolo sistema linux “base” e
collegando sullo stesso PC il disco sorgente e quello destinazione. I
4 Gb di partizione clonati in 50 minuti, ovvero 1 nuovo PC installato
per ora.
2 - Clonazione
La procedura ripetitiva descritta in
precedenza (clonazione etc.)
+
Automatizzazione
=
Reinstallazione automatica
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La precedente procedura mi ha dato lo spunto per pensare ad un
sistema di reinstallazione automatico di un Windows ormai
“deteriorato” partendo dall’immagine iniziale: rirpistinando cosi` la
condizione di S.O. appena installato.
3 - Post Installazione
automatizzata





Autologin: caricamento di un file di registro
(.reg) per IP e nome
Reboot
Autologin: join al dominio con una
procedura in visual basic
Pulizia finale
Reboot: fatto!
>
Sicurezza
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# leggo I punti. Sul primo punto aggiungo:
Usando un programma in C, inizialmente usando il Mac Address e
successivamente usando il DHCP (m olto piu` versatile/aggiornabile)
Per la sicurezza: la procedura avviene al mattino ad aula chiusa, se
la procedura non va a buon fine la pulizia e il reboot finale avvengono
comunque (questo null’ultima versione degli script)
4 - Auto Reinstallazione

Partizioni HD:
hda1: NT 4Gb
hda2: Linux 180Mb
hda3: Copia hda1
NTFS
EXT2
EXT2
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L’autoreinstall utilizza il seguente ripartizionamento (i dischi all’epoca
erano da 10Gb):
hda1 (sistema NT in uso),hda2 (Linux base), hda3 e` la copia che
viene ripristinata sovrascrivendo la hda1 deteriorata (ext2 per non
essere “vista”/modificata dal sistema NT).
4 - Auto Reinstallazione
1.
2.
3.
4.
Cambio il boot.ini: reboot come Linux
Ripristino hda1 via dd
Reboot: riparte Windows “fresco”
Post - Installazione automatica
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Per reinstallare si seguono I passi:
1) Cambio il boot.ini in modo che riparta come linux (dal server NT
ad es. via “cron”)
2) Il linux verifica se deve riscrivere un’immagine via NFS/nc o
ripristinare la locale di hda3
3) ripristinata esegue un reboot, il boot.ini e` quello salvato ->
riparte come NT
4) Esegue la postinstallazione automatica: prende IP/nome, entra in
dominio
Non ho salvato l’immagine di un Windows gia` in dominio perche’
non avrebbe funzionato: infatti con cadenza settimanale
client/server windows rinegoziano il fatto di appartenere al
dominio, per cui ripristinando una precedente “negoziazione”
fallirebbe il trust di dominio e il PC non s arebbe piu` in dominio.
# Lo dico se c’e` tempo:
Ragionando con il senno di poi, questa complicazione ha fatto in
modo da rendere il sistema piu` flessibile, infatti dovendo
cambiare immagine sorgente (ad es. Se devo installare/togliere
su tutti i PC un’applicazione o altro) e` sufficiente distribuire via
NFS/nc un’unica nuova immagine, diversamente sarei stato
costretto a creare tante immagini diverse una per PC
complicando e fossilizzando il tutto.
5 - VMware


Passare da 12 a 32 NT sempre funzionanti ogni
mattina
Non rinunciare ai Linux
VMware (.com)
- 12 NT “puri”
- 20 Linux + NT su VMWare
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Verso la fine del 99 e` iniziato il nuovo ordinamento e con esso
anche corsi al primo anno che comportano l’uso dei calcolatori ->
servono ogni mattina 32 postazioni Windows funzionanti per
altrettanti studenti! Sono state acquistate altre 16 postazioni, io
sempre solo e non volendo rinunciare ai Linux (usati nei restanti anni
e non volendo il dual boot) ho pensato di utilizzare vmware.
# Breve spiegazione di cos’e` vmware.com
Vmware versione 2 mantenuta fino ai kernel 2.4
In sostanze i 20 PC linux, 20 licenze. Procedura al boot che fa partire
la macchina virtuale su una console grafica rendendo accessibile il
windows senza necessita` di effettuare login nel linux, sistema
principale. Le prestazioni sono decenti, serve solo un po’ di RAM in
piu` (es. Inizialmente con RH6.2 il linux aveva 128Mb e l’NT 128Mb,
poi con SL3 256Mb+256Mb)
6 - Reinstallazione automatica
con vmware



Ogni mattina il linux controlla se il “proprio”
NT funziona o se eccede di “dimensione”
Nel caso avviene il ripristino a partire dal
file gzip in 10 minuti
Esegue la postinstallazione automatica
(IP/nome + join dominio)
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VMWare facilita il tutto poche’ appunto per Linux il sistema ospite
Windows e` un file di 800Mb. Per il ripristino e` sufficiente un cron
che nel caso l’NT non risponda al ping o se il file supera una
dimensione prefissata semplicemente lo sovrascriva con una copia
(gzip). Poi il reboot dell’NT completa l’installazione. In questo caso
risulta ancora piu` facile cambiare tutte 20 le installazioni con nuovi
software, basta sovrascrivere tutte le immagini con una nuova e fare
in modo che il mattino seguente tutti Windows si “reinstallino” da
questa immagine.
7 - VMware Player
•
•
•
Gli ugrade di vmware sono costosi quanto
l’acquisto
L’anno scorso e` stata distribuita una
versione gratuita, che consente il “play” di
una macchina virtuale esistente
Sono attualmente in test 4 PC con:
•
•
SL4 (kernel 2.6)
Windows XP in VMware Player
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# Leggo I punti
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8 - Conclusioni

I due sistemi automatici (con e senza
VMware) consentono:



la gestione di molti PC praticamente senza
fare nulla
Avere, salvo problemi hardware, tutte le
postazioni sempre funzionanti
Le macchine virtuali consentono
flessibilita` “nell’offerta” dei S.O. presenti in
aula.
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# Leggo s olo.
Abbiamo fatto un tentativo di configurare I Windows “ondemand”
(questo a corsi conclusi) ma non funziona e comunque le risorse
“sprecate da Linux” rallenterebbero il sistema ospite.