Che Brad Pitt,attore USA,dal successo internazionale,noto per la

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Che Brad Pitt,attore USA,dal successo internazionale,noto per la
Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008
Nome Francesco, Cognome Totti grande uomo e atleta che ha
messo sempre il massimo impegno nelle attività che svolge.
Totti è nato il 27 settembre 1976 a Roma e oggi il 28 Marzo
2013 festeggia i suoi "primi" 20 anni di serie A con la maglia
della Roma. Francesco è uno di quei talenti naturali che sin da
piccoli mettono d'accordo tutti sull'uomo e persona oltre al
giocatore. La sua avventura calcistica inizia all'età di 7 anni
nella Fortitudo da qui già si nota il campione, infatti passa alla
Smit Trastevere dove con 2 anni di anticipo partecipa al primo
campionato categoria esordienti per passare alla Lodigiani nel
1986. Dopo la Lodigiani nasce realizza il sogno di indossare la
maglia che diventerà il suo amore, infatti all'età di 13 anni
vediamo un giovane Francesco nelle giovanili della società
capitolina. Per vedere il suo debutto in serie A non si è dovuto
aspettare molto, infatti il 28 Marzo 1993 grazie a mister
Boskov negli ultimi minuti di Brescia-Roma entra per la prima
volta allo stadio Olimpico di Roma. L'esordio del giovane
fenomeno dal primo minuto avviene qualche mese dopo, cioè
il 16 Dicembre 1993 in Coppa Italia contro la Sampdoria, e il 27
febbraio 1994 avviene anche l'esordio in campionato sempre
contro la Sampdoria. I primi problemi nascono nel 1996 con il
mister argentino Carlos Bianchi, infatti i cattivi rapporti tra i
due rischiano il futuro di Francesco nella capitale. L'esplosione
del campione avviene quando mister Zeman decide di farlo
diventare capitano della Roma ruolo che ha tutt'ora.
Il capitano romanista vince il suo primo campionato nell'anno
2000-2001 da protagonista, l'anno successivo arriva la prima
Supercoppa. Totti rischia la carriera per ben 2 volte con infortuni
molto importanti che l'hanno tenuto fuori dai campi. Però torna
più forte che mai e vince molti altri ambiti premi personali e
collettivi sia con il club che con la nazionale (Campione del
Mondo 2006). Quindi come si può definire questo eccezionale
campione? Lui forse direbbe "sono solo un romano attaccato
alla maglia", il suo soprannome è Er Pupone de Roma e tutta la
città lo ama (romanisti) o lo odia (laziali), se questo grande
uomo fosse vissuto ai tempi dei Cesari chi sarebbe diventato?
sicuramente sarebbe stato un generale o un grande condottiero
romano, se non addirittura un Cesare. Oggi 28 Marzo 2013
festeggia i suoi "primi" 20 anni di calciatore di serie A e di
giocatore della Roma e alla domanda "quando pensi di
fermarti"? lui risponde quando diventerò la storia della Roma
calcistica, quindi superando il record di presenze di Paolo
Maldini (numero di presenze con la stessa maglia) e soprattutto
quella di goleador, attualmente di Silvio Piola con 274 reti
mentre Er Pupone sta a quota 226. E non dimentichiamo che se
Totti batte il rigore avvisa il portiere dicendo "mo te faccio er
cucchiaio".
Stefano Limongelli
Dopo la pausa di 15 giorni causa nazionali, gli azzurri devono
tornare con la testa al campionato, si va di scena sabato sera a
Torino contro la squadra granata. Mazzarri ha continuato a
lavorare con una rosa ridotta, ma negli ultimi giorni potrà avere a
disposizione nuovamente l'intera rosa. Ma il Napoli come si sta
preparando a questa sfida? Tra vecchi e nuovi gossip, l'addio di De
Sanctis all'azzurro nazionale e voci di mercato. Questa partita è
molto importante per entrambe le squadre poiché i partenopei
devono provare l'allungo sul Milan (e continuare il sogno scudetto
per capitan Cannavaro), mentre il Torino deve agguantare ancora
alcuni punti per arrivare ad una salvezza tranquilla. Intanto il
presidente De Laurentiis promette grandi colpi per giugno (con o
senza Cavani), infatti sembra quasi preso il difensore laziale
Diakitè, e secondo sky il Napoli ha già un accordo di massima con
Astori del Cagliari e ora non resta che convincere il patron Cellino,
ma la questione che tiene in apprensione tutti i tifosi campani è
quella che riguarda Cavani, resta o va via? Il giocatore in settimana
ha garantito di restare poiché vuole vincere nella città che l'ha
lanciato, ma dall'altra parte arrivano offerte molto allettanti dalle
big di tutta Europa e perciò i tifosi dovranno aspettare ancora altri
mesi per avere risposta alla loro domanda sul giovane fuoriclasse.
Stefano Limongelli
Negli sport professionistici, il salary cap (spesso chiamato wage cap nel Regno Unito e in
italiano traducibile come tetto agli ingaggi) è la somma massima che una squadra può
spendere in salari. Il salary cap può essere stabilito sia per giocatore sia per somma totale
della squadra. In serie B si è deciso, dopo una votazione dei presidenti dei club interessati,
che dalla prossima stagione sportiva quella 2013/2014 il tetto massimo di ingaggio per
ogni giocatore sarà al massimo di 150.000 euro nella parte fissa del contratto che spetta al
tesserato e altrettanto nella parte variabile cioè quella legati ai bonus (gol, presenza,
assist) per un totale di massimo 300MILA euro di ingaggio. Questa è una vera e propria
innovazione nel calcio italiano, si cerca di combattere la crisi con tutti i mezzi disponibili
cercando anche di evitare fallimenti di società in difficoltà. L’ Italia inizia ad appoggiare
anche se in maniera indiretta il fair play finanziario che il presidente della uefa Michel
Platini vorrebbe attuare per tutti i club, così da rivoluzionare il calcio che ormai è
diventato business allo stato puro, provando a riportare in primo piano solo il calcio
giocato evitando calciatori sovrapagati e sprechi di denaro che in questo periodo di grande
crisi mondiale andrebbero frenati se non eliminati del tutto.
Gaetano Vitale
Chi di noi non ha mai giocato o sentito parlare di Football Manager? Il gioco
manageriale più famoso al mondo ha da sempre fatto sognare generazioni di
pseudo allenatori in erba che, partendo dalla gavetta, hanno cercato di
raggiungere il successo. Ultimamente però è sorto un dubbio : la parola pseudo
ancora si addice a questi giocatori? Sembrerebbe una barzelletta ma la nuova
frontiera che si sta raggiungendo non è altro che realtà. Notizia di circa un anno
fa era stato l'annuncio da parte del FC Baku, squadra azera, dell'ingaggio del
ventunenne Vugar Guloglan Oglu Huseynzade. A parte l'età niente di strano
verrebbe da dire ma, le stranezza c'è e come. Infatti il giovane non è altro che un
patito del gioco e, grazie alle sue abilità dimostrate virtualmente, si è seduto sulla
panchina di una delle squadre della capitale dell'Azerbajan. Cosa che ha ancor
più del clamoroso è stato con chi il giovane ha vinto il ballottaggio per la guida
del club. Il ragazzo è stato preferito a Jean-Pierre Papin, ex stella del Milan e
soprattutto pallone d'oro, non certo l'ultimo arrivato. In fondo potremmo anche
dire che il calcio azero non ha mai avuto questo appeal o grandi tecnici conosciuti
in Europa ma, come la dovremmo mettere se a fare una scelte simile fosse un
club di qualche campionato più noto? Blackburn vi dice nulla? Si è proprio così, la
squadra inglese neo retrocessa dalla Premier League e con il rischio di
sprofondare in LeagueOne ci sta provando. I Rovers, colti da una grave crisi
finanziaria e protagonisti dell'ennessima stagione sciagurata con il cambio di ben
3 allenatori sembrerebbero fare sul serio. A quando pare a mò di sfottò,un tifoso
dei rivali del Burnely, James McDonagh , grande esperto del gioco, avrebbe
inviato il proprio curriculum ai bianco-azzurri. Sarà per la crisi o sarà che le hanno
provate davvero tutte fatto sta che i dirigenti avrebbero contattato McDonagh a
presentarsi in sede per un colloquio vero e proprio. Ora non si sa se i più stupiti
siano gli ormai esasperati tifosi del Blackburn o il burlone stesso. Intanto la
comunità virtuale dei manager inizia a tramutare i propri sogni in realtà.
Antonio Greco
Il Papa sarà romanista. La grande passione per il calcio del vescovo
di Roma non ha segreti. Jorge Mario Bergoglio è tifoso del San
Lorenzo De Almagro, squadra argentina fondata da un salesiano, in
cui hanno militato in passato Lavezzi e Barrientos. Per i
bookmakers inglesi della Stanley Bet la presenza del Santo Padre
all’Olimpico per una partita della Roma è quotata a 1,75. Un
eventuale incontro tra Totti e il Pontefice, invece, è quotato a 2,25,
se il capitano giallorosso gli donerà la maglia numero dieci. Per i
quotisti di Liverpool, altri due numeri dieci, Maradona e Messi,
faranno a gara per chi per primo incontrerà il Papa in Vaticano. Il
Pibe de oro è quotato a 1,50, mentre la Pulce a 2,30. Anche il
presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha invitato Papa
Francesco al San Paolo per l’amichevole estiva contro il PSG di
Lavezzi. Quest’ultima eventualità vale 1,90 la posta. A poche
settimane dalla sua elezione, Papa Francesco sembra essere
conteso dalle società calcistiche di tutto il mondo, ma una cosa è
certa, la fede è una e non si cambia.
Valerio Castorelli
di Giuseppe Memoli
“Il calcio ormai è business , decidono tutto i presidenti”, queste le
parole di Edinson Cavani dal ritiro dell’Uruguay , in merito alla
domanda sul suo futuro .
I procuratori di Cavani hanno chiesto questo aumento che salirebbe
cosi dai 5 milioni di euro attuali fino ad arrivare ai 7 richiesti ,
comprensivi di bonus.
Questo sarebbe il terzo aumento negli ultimi 3 anni per il Matador ,
aumento già dovuto fronteggiare quest’estate da De Laurentiis , che
raddoppiò i 2.5 milioni che Cavani percepiva fino a qualche mese fa .
Il presidente accettò la richiesta di aumento di Cavani , ma solo
perché aveva appena venduto Lavezzi al Paris Saint Germain, e non
voleva avere ripercussioni da parte della piazza napoletana . Da
parte di De Laurentiis sarebbe già arrivato un secco “no” … poichè
Cavani sfonda ampiamente il tetto ingaggi di 2.2 milioni del Napoli .
Andare oltre i 5 milioni comprometterebbe quanto di buono è stato
fatto durante gli ultimi anni dal Napoli come società modello
riguardo l’equilibrio di bilancio , che tiene il Napoli tra le prime in
Europa.
Arturo Vidal lontano da Torino è più che un’utopia. Sul cileno
classe 87’ ci sarebbero le big europpe tra cui Bayern Monaco, Real
Madrid e Chelsea.
Il corteggiamento delle big d’Europa non è l’unico motivo per il
quale Vidal stia pensando di abbandonare la Juventus…
Secondo rumors , il cileno sarebbe andato a battere cassa ,
chiedendo un cospicuo aumento alla “vecchia signora” , dalla
quale percepisce 2.7 milioni di euro annui con scadenza nel 2016.
Il presidente Agnelli non avrebbe gradito , ha mandato marotta in
missione per cercare di sondare il terreno per una vecchia
fiamma : Radja Nainggolan.
Insomma, nessuno è incedibile per la Juventus…
“Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, quest’altro anno
giocherà con la maglia numero sette”. Era il 1980, e Francesco de
Gregori aveva appena inciso la canzone “La leva calcistica della classe
‘68”. Il cantautore romano cantava di un ragazzino di 12 anni appena,
con tanta stoffa ma con il “cuore pieno di paura”. Lo stesso motivo,
molto probabilmente, lo starà fischiettando, da un bel po’ ormai, Cesare
Prandelli; e il soggetto in questione, però, non è un ragazzino appena
dodicenne, ma uno un po’ più grandicello e che quel ragazzino lo ricorda
solo fisicamente, Emanuele Giaccherini. È nato a Talia, in provincia di
Arezzo, nel 1985, e dopo infinita gavetta, passando dai campi di Forlì e di
Pavia, approda al Cesena, debuttando nel massimo campionato nel
2010. Conquista Antonio Conte prima e Cesare Prandelli poi, arrivando
così ad indossare la casacca della Juve e quella della Nazionale, tra lo
scetticismo dei tifosi bianconeri e di quelli dell’intera nazione. I dubbi
probabilmente a Torino se li sono tolti, poiché ogni volta che viene chiamato in causa Emanuele risponde sempre
presente, risolvendo spesso e volentieri partite scomode, l’ultima, importantissima, contro il Catania. Ma c’è chi,
forse giustamente, non riesce proprio a spiegarsi come mai un giocatore che nel proprio club non è un titolare
possa esserlo in nazionale. I critici del Giack però (o di Giaccherinho, soprannomi ai quali lo stesso aretino ha
sempre affermato di non tenere) sono scomparsi nel buio della notte di Ginevra, in una serata dove i “giganti” del
calcio brasiliano sono stati superati dal metro e sessanta di Emanuele, che addirittura in più occasioni stava per
punire Julio Cesar e compagni. Altra prova maiuscola contro il
Malta, ma probabilmente questa non fa testo, dato che il
giocatore più titolato dei maltesi gioca in c2, a Gavorrano
Sicuramente la duttilità di Emanuele, il suo sacrificio e la sua
umiltà (che lo ha sempre contrassegnato anche quando a
Cesena, tra i vari macchinoni arrivava lui con la sua fiat Panda
del 95 color verde acqua) hanno convinto Cesare Prandelli, che
all’occasione lo ha schierato terzino, interno di centrocampo e
rifinitore dietro le punte.
“Le critiche le accetto sempre, e mi fanno da sprone a fare
sempre meglio … per la Nazionale giocherei anche in porta”
queste le parole di Emanuele dopo la sfida col Brasile,
sperando naturalmente che il CT azzurro non le prenda alla
lettera; vederlo col numero 1 dietro la schiena a difendere i
pali della nazionale sarebbe un colpo anche per i suoi fan più
accaniti; e in quel caso per essere al sicuro i pali dovrebbero
avere quantomeno l’altezza della bandierina.
Giuseppe Vecchione
Dalla B alla D, il punto sulle “big” della nostra regione
Il pontefice si dimette ed Avellino esulta. Non a caso ad ogni
nuova elezione del Papa corrisponde una promozione per i
biancoverdi. Al termine del derby vittorioso con la Nocerina, i
tifosi avranno sicuramente pensato a questa strana curiosità. Nel
Monday night di lega pro prima divisione girone B su un buon
cross dalla destra, il “pitone” Biancolino fa 1 a 0 e l’Avellino
ottiene 3 punti. Punti che valgono quasi una fuga per gli uomini
di Rastelli, consolidando il primato ora a +5 sul Perugia. I tifosi
irpini già sognano la B. La Nocerina esce sconfitta ma
sicuramente non rimaneggiata. La squadra tiene bene il campo e
a tratti sfiora più volte il vantaggio. Gli uomini di Auteri sono
quarti con 43 punti e a 5 giornate dal termine sembra difficile
che possano perdere il treno play-off. Stesso treno che gli
“stregoni” del Benevento, ora sesti, cercheranno di acciuffare.
In B invece la Juve Stabia non sta per niente sfigurando. Al secondo anno
consecutivo in serie cadetta, per questioni di bilancio, ha venduto alcuni dei
suoi uomini migliori per puntare sui giovani; ma il risultato non è cambiato. Sei
gare senza vittoria le hanno fatto perdere la quinta posizione ma si ritrovano
comunque a metà classifica. Le “vespe” non sono matematicamente salve ma il
sogno play-off è ancora vivido (distante 4 punti). Nello stesso girone di Avellino
e Nocerina, ma con sorti ben diverse c’è la Paganese. Squadra costruita in
estate con grandi sforzi per poter puntare alla B, ma non sempre spendere è
sinonimo di vincere. Gli uomini di Grassadonia si ritrovano all’undicesimo
posto, e attualmente sarebbero salvi. Hanno una partita da recuperare, ma
l’incubo play-out incombe con Viareggio e Andria Bat subito dietro di lei. Stessa
zona calda che vede coinvolto il Sorrento. I costieri con 17 punti dividono la
penultima piazza col Barletta e vogliono evitare l’incubo della retrocessione
diretta. Un’utopia se si pensa che a 5 giornate dal termine i play-out sono
lontani 11 punti!. E le acerrime rivali Salernitana e Cavese? La prima dopo aver
letteralmente trionfato lo scorso anno in D, è capolista nel girone b di seconda
divisione. I granata di Lotito vogliono assolutamente la promozione ma devono
stare attenti al Pontedera a 3 lunghezze da loro. A proposito del presidente
della Lazio, il suo rapporto con la piazza non è mai stato idilliaco e ultimamente
sembra inasprirsi sempre più. Che la sua avventura a Salerno sia già arrivata al
capolinea?
Gli aquilotti di Cava, invece, dopo essere ripartiti dall'eccellenza lo scorso anno
(causa fallimento), oggi si ritrovano in D attraverso i play-off. Un inizio di
stagione tribolato, con l’avvicendamento di 3 presidenti,3 allenatori, una
cinquantina di calciatori e tanto caos nel giro di pochi mesi. Il nuovo patron
Manna ha portato tranquillità puntando su un allenatore inesperto, Chietti,
ottenendo 20 punti in 10 giornate. I blufoncè attualmente sono noni nel
girone I; ma l’insperata salvezza ai primi di gennaio ora non è più una chimera!
Vincenzo Vitale
Rugby:
FALLIMENTO PER L'Under 18
L’U18 delude incredibilmente nell’europeo, temendo l’ultimo posto e allontanando, in parte, l’alone dorato
che stava attorniando il Rugby italiano in campo internazionale, dopo il quarto posto nel sei Nazioni per i
big. C’è da chiedersi del margine di miglioramento, il possibile riscatto per il futuro di questi giovani atleti,
che nel campo non riescono a mettere il cuore e ad alzare la testa. L’ombra dell’ultimo posto nella classifica
europea, con un finale di 17-12 contro una semplice, ma efficace Georgia. Finale alla carica della squadra di
Rosselli, bloccata a 5 punti per tutto il mach, che segna l’ unica meta azzurra ma non smuove la compattezza
degli avversari, che tengono bene il campo e si aggiudicano il mach. La partita giocata allo Stade Municipal
ha penalizzato gli azzurri di Rosselli, poco concentrati e incapaci di spezzare efficacemente la difesa
georgiana, molto compatta e ben organizzata, sicuramente aiutata dalla mancata precisione di Halushaka
impreciso nelle tuche . Scarsa prestazione di difesa e avanti italiani, surclassati dagli avversati georgiani,
superiori anche negli scontri di potenza che gli assicurano oltre alla partita, il dominio di campo e gioco. Ora
c’è da aspettare la partita tra Galles e Portogallo, per conoscere la sfidante nell’ultimo posto dell’elite
continentale.
Marcello Catani
FATTO di GOLF
IL RITORNO DELLA TIGRE
Tiger Woods ritorna N.1 <<Ora mi manca solo un Major..>>
Sceso dal trono di primatista del golf il primo settembre 2010,
travolto da scandali legati alla vita privata che si sono
ripercossi mentalmente sul green con una serie di sconfitte
decisive per lasciar posto ad altri, ci risale dopo 2 anni e 5
mesi riprendendosi con se l’etichetta di “fenomeno”
conquistando l’Arnold Palmer Invitational, terzo trofeo
stagionale, il terzo su 5, scavalcando in classifica Rory Mcllroy.
Per il golfista statunitense questo è il 77esimo titolo in
carriera al PGA Tour imponendosi per l’ottava volta in questo
torneo eguagliando Sam Snead vincitore di 8 titoli nel Greater
Greensboro Open, 82 complessivi, portando Tiger vicino
all’eguagliare e superare questi numeri. Ormai il suo passato
è alle spalle forte di una nuova relazione sentimentale stabile
con la campionessa di sci Lindsay Vonn ed una
concentrazione sui campi da golf ritrovata, si può dire che il
fenomeno del golf è ritornato e nonostante l’emozione per la
vittoria ed il ritorno in vetta al ranking mondiale lui non si
sente sazio dichiarando: "Questo successo è il risultato di un
lungo lavoro, ho scalato questa classifica vincendo tornei.
Sono contento di come ho giocato, ma forse solo quando
vincerò un Major potrò dire di essere tornato…". Gli avversari
sono avvisati, la Tigre è tornata..
Ferruccio Montesarchio
Ciao "gigante"
Ad un anno dalla scomparsa di Vigor: il gigante del Polesine.
Un pallavolista, un uomo ma soprattutto un padre perfetto ecco come si presentava Vigor Bovolenta. Ex azzurro
della nazionale di volley Italiana negli anni della "generazione dei fenomeni" , gli anni del grande allenatore Julio
Velasco.
Il suo esordio in nazionale risale al 1995, era il 3 maggio riuscendo a collezionare ben 197 partite in azzurro mentre
con l'A1 ha giocato 553 partite in 21 anni. Vigor, papà giovane di cinque pargoletti , avuti dalla sua adorata moglie
Federica.
Un omone che godeva di ottima salute tranne che per un "lieve" disturbo cardiaco quale l'extrasistole, un disturbo
del genere lo aveva costretto 12 anni fa a 4 mesi di stop dai campi, mentre 1 anno fa gli è costato la vita.
Proprio cosi', un problema cardiaco è sopraggiunto durante una partita fra la sua squadra, lo Yoga Forli', e la
Lube Macerata, che è costato in poche la vita a Vigor, nonostante il pronto intervento.
Ad un anno dalla sua scomparsa, la mancanza è sempre più forte è inutile negarlo ma a far forza a Federica è
stato scoprire, a quindici giorni dalla scomparsa di Vigor di essere in dolce attesa del suo quintogenito, un segno
del destino forse, un bel segno.
Mentre i ragazzi della nazionale non perdono occasione per ricordarlo, l'ultima occasione mondiale sono state le
olimpiadi di Londra 2012 dove i ragazzi della nazionale mostrando al mondo la maglia con il numero sedici, il suo
numero, gli hanno dedicato la medaglia di bronzo conquistata dall'Italia, in segno di onore e rispetto verso un
compagno, nonchè leale amico, che purtroppo non sarà mai più in campo con loro a "murare" i suoi avversari.
Vigor, tu che conosci il cielo, saluta Dio per noi...Arrivederci.
Emanuela Palo
CHE COSA HANNO IN COMUNE PITT E TYSON?
L’ EX MOGLIE DI TYSON.
Mike Tyson ha raccontatoo
recentemente: “Sorpresi Brad Pitt a letto con mia moglie”.
Che Brad Pitt,attore USA,dal successo internazionale,noto per la sua avvenenza occhi, azzurri capelli biondi, alto,
fisico scolpito nel marmo, fosse irresistibile non è una novità.Come non è una novità la sua fama di seduttore ai
tempi in cui non era il compagno fedele di adesso di Angelina Jolie,classificata dal “Times” come una delle donne
più belle al mondo. Ma che Brad ai tempi di single incallito fosse stato scoperto sotto le lenzuola con la moglie di
Tyson,non era cosa nota.Ha raccontarlo è stato lo stesso Tyson, ricordato da tutti per il famoso episodio in cui
staccò a morsi un orecchio al suo avversario Evander Holyfield, e che vanta un lungo curriculum alle forze dell’
ordine,tra galera,accuse di stupro e possesso di sostanze stupefacenti.Siamo alla fine degli anni ’80,Brad è
praticamente uno sconosciuto,mentre l’attrice Robin Givens è la moglie del pugile più feroce che abbia mai calcato
un ring. “Ero furioso. Avresti dovuto vedere la sua faccia quando mi ha visto” ha dichiarato l’ ex pugile in un’
intervista raccontando il divertente aneddoto. Cosa sia successo in quella stanza è cosa nota solo ai protagonisti
della vicenda,ma povero Brad di sicuro è impallidito alla vista del pugile,e che non ci siano state conseguenze
“gravi” lo dimostra il bel visino biondo di Pitt che oltre qualche rughetta resta lo stesso di quello visto in “Vi
presento Joe Black” e “Troy”.Pericolo scampato per Brad,ma la prossima volta che una fanciulla attraente ti
stuzzica informati prima se single o perlomeno che sia la moglie di un tipo basso e magrolino.
Elvira Avola
PARKOUR TI METTE LE ALI
Si parla sempre di fondi e strutture che mancano per poter praticare sport. Ma un vero sportivo non si arrende di
fronte a niente. Figuriamoci di fronte a degli impianti mancanti. Questo è quello che hanno pensato dei ragazzi
nelle metropolitane francesi agli inizi del ’90 quando hanno denominato ”l’arte dello spostamento”, Parkour.
Questo neo sport, consiste nel seguire un percorso all’aperto, naturale e/o urbano, evitando gli ostacoli, saltando e
spostandosi anche in modo molto acrobatico. Spostamento in situazioni di fuga o emergenza, è la filosofia della
disciplina. Infatti il Parkour nasce proprio dall’idea del “percorso del combattente” ovvero il percorso di guerra
utilizzato nell’addestramento militare. L’idea della competizione è ancora lontana, essendosi da poco sviluppata e
che continua a diffondersi a macchia di leopardo in tutto il mondo soprattutto grazie ai video posti sul web.
L’allenamento del traceur consta di due fasi : il potenziamento fisico e la pratica sui tracciati. Lo sport è sempre
stato metafora di vita così come il Parkour insegna a superare gli ostacoli e non arrendersi mai di fronte alle
difficoltà. Se vi dovesse capitare di vedere qualche ragazzo volare sopra la vostra testa, saltando da un palazzo
all’altro, non pensiate che la nota bevanda energetica abbia avuto i risultati sperati è semplicemente un Traceur
che si sta allenando.
Karina Ornella Palomba
Direttore: Cristiana Barone
Editore: Antonella Castaldo
Corso di Giornalismo Sportivo Università Parthenope di Napoli Facoltà di Scienze Motorie
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