Che Brad Pitt,attore USA,dal successo internazionale,noto per la
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Che Brad Pitt,attore USA,dal successo internazionale,noto per la
Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 Nome Francesco, Cognome Totti grande uomo e atleta che ha messo sempre il massimo impegno nelle attività che svolge. Totti è nato il 27 settembre 1976 a Roma e oggi il 28 Marzo 2013 festeggia i suoi "primi" 20 anni di serie A con la maglia della Roma. Francesco è uno di quei talenti naturali che sin da piccoli mettono d'accordo tutti sull'uomo e persona oltre al giocatore. La sua avventura calcistica inizia all'età di 7 anni nella Fortitudo da qui già si nota il campione, infatti passa alla Smit Trastevere dove con 2 anni di anticipo partecipa al primo campionato categoria esordienti per passare alla Lodigiani nel 1986. Dopo la Lodigiani nasce realizza il sogno di indossare la maglia che diventerà il suo amore, infatti all'età di 13 anni vediamo un giovane Francesco nelle giovanili della società capitolina. Per vedere il suo debutto in serie A non si è dovuto aspettare molto, infatti il 28 Marzo 1993 grazie a mister Boskov negli ultimi minuti di Brescia-Roma entra per la prima volta allo stadio Olimpico di Roma. L'esordio del giovane fenomeno dal primo minuto avviene qualche mese dopo, cioè il 16 Dicembre 1993 in Coppa Italia contro la Sampdoria, e il 27 febbraio 1994 avviene anche l'esordio in campionato sempre contro la Sampdoria. I primi problemi nascono nel 1996 con il mister argentino Carlos Bianchi, infatti i cattivi rapporti tra i due rischiano il futuro di Francesco nella capitale. L'esplosione del campione avviene quando mister Zeman decide di farlo diventare capitano della Roma ruolo che ha tutt'ora. Il capitano romanista vince il suo primo campionato nell'anno 2000-2001 da protagonista, l'anno successivo arriva la prima Supercoppa. Totti rischia la carriera per ben 2 volte con infortuni molto importanti che l'hanno tenuto fuori dai campi. Però torna più forte che mai e vince molti altri ambiti premi personali e collettivi sia con il club che con la nazionale (Campione del Mondo 2006). Quindi come si può definire questo eccezionale campione? Lui forse direbbe "sono solo un romano attaccato alla maglia", il suo soprannome è Er Pupone de Roma e tutta la città lo ama (romanisti) o lo odia (laziali), se questo grande uomo fosse vissuto ai tempi dei Cesari chi sarebbe diventato? sicuramente sarebbe stato un generale o un grande condottiero romano, se non addirittura un Cesare. Oggi 28 Marzo 2013 festeggia i suoi "primi" 20 anni di calciatore di serie A e di giocatore della Roma e alla domanda "quando pensi di fermarti"? lui risponde quando diventerò la storia della Roma calcistica, quindi superando il record di presenze di Paolo Maldini (numero di presenze con la stessa maglia) e soprattutto quella di goleador, attualmente di Silvio Piola con 274 reti mentre Er Pupone sta a quota 226. E non dimentichiamo che se Totti batte il rigore avvisa il portiere dicendo "mo te faccio er cucchiaio". Stefano Limongelli Dopo la pausa di 15 giorni causa nazionali, gli azzurri devono tornare con la testa al campionato, si va di scena sabato sera a Torino contro la squadra granata. Mazzarri ha continuato a lavorare con una rosa ridotta, ma negli ultimi giorni potrà avere a disposizione nuovamente l'intera rosa. Ma il Napoli come si sta preparando a questa sfida? Tra vecchi e nuovi gossip, l'addio di De Sanctis all'azzurro nazionale e voci di mercato. Questa partita è molto importante per entrambe le squadre poiché i partenopei devono provare l'allungo sul Milan (e continuare il sogno scudetto per capitan Cannavaro), mentre il Torino deve agguantare ancora alcuni punti per arrivare ad una salvezza tranquilla. Intanto il presidente De Laurentiis promette grandi colpi per giugno (con o senza Cavani), infatti sembra quasi preso il difensore laziale Diakitè, e secondo sky il Napoli ha già un accordo di massima con Astori del Cagliari e ora non resta che convincere il patron Cellino, ma la questione che tiene in apprensione tutti i tifosi campani è quella che riguarda Cavani, resta o va via? Il giocatore in settimana ha garantito di restare poiché vuole vincere nella città che l'ha lanciato, ma dall'altra parte arrivano offerte molto allettanti dalle big di tutta Europa e perciò i tifosi dovranno aspettare ancora altri mesi per avere risposta alla loro domanda sul giovane fuoriclasse. Stefano Limongelli Negli sport professionistici, il salary cap (spesso chiamato wage cap nel Regno Unito e in italiano traducibile come tetto agli ingaggi) è la somma massima che una squadra può spendere in salari. Il salary cap può essere stabilito sia per giocatore sia per somma totale della squadra. In serie B si è deciso, dopo una votazione dei presidenti dei club interessati, che dalla prossima stagione sportiva quella 2013/2014 il tetto massimo di ingaggio per ogni giocatore sarà al massimo di 150.000 euro nella parte fissa del contratto che spetta al tesserato e altrettanto nella parte variabile cioè quella legati ai bonus (gol, presenza, assist) per un totale di massimo 300MILA euro di ingaggio. Questa è una vera e propria innovazione nel calcio italiano, si cerca di combattere la crisi con tutti i mezzi disponibili cercando anche di evitare fallimenti di società in difficoltà. L’ Italia inizia ad appoggiare anche se in maniera indiretta il fair play finanziario che il presidente della uefa Michel Platini vorrebbe attuare per tutti i club, così da rivoluzionare il calcio che ormai è diventato business allo stato puro, provando a riportare in primo piano solo il calcio giocato evitando calciatori sovrapagati e sprechi di denaro che in questo periodo di grande crisi mondiale andrebbero frenati se non eliminati del tutto. Gaetano Vitale Chi di noi non ha mai giocato o sentito parlare di Football Manager? Il gioco manageriale più famoso al mondo ha da sempre fatto sognare generazioni di pseudo allenatori in erba che, partendo dalla gavetta, hanno cercato di raggiungere il successo. Ultimamente però è sorto un dubbio : la parola pseudo ancora si addice a questi giocatori? Sembrerebbe una barzelletta ma la nuova frontiera che si sta raggiungendo non è altro che realtà. Notizia di circa un anno fa era stato l'annuncio da parte del FC Baku, squadra azera, dell'ingaggio del ventunenne Vugar Guloglan Oglu Huseynzade. A parte l'età niente di strano verrebbe da dire ma, le stranezza c'è e come. Infatti il giovane non è altro che un patito del gioco e, grazie alle sue abilità dimostrate virtualmente, si è seduto sulla panchina di una delle squadre della capitale dell'Azerbajan. Cosa che ha ancor più del clamoroso è stato con chi il giovane ha vinto il ballottaggio per la guida del club. Il ragazzo è stato preferito a Jean-Pierre Papin, ex stella del Milan e soprattutto pallone d'oro, non certo l'ultimo arrivato. In fondo potremmo anche dire che il calcio azero non ha mai avuto questo appeal o grandi tecnici conosciuti in Europa ma, come la dovremmo mettere se a fare una scelte simile fosse un club di qualche campionato più noto? Blackburn vi dice nulla? Si è proprio così, la squadra inglese neo retrocessa dalla Premier League e con il rischio di sprofondare in LeagueOne ci sta provando. I Rovers, colti da una grave crisi finanziaria e protagonisti dell'ennessima stagione sciagurata con il cambio di ben 3 allenatori sembrerebbero fare sul serio. A quando pare a mò di sfottò,un tifoso dei rivali del Burnely, James McDonagh , grande esperto del gioco, avrebbe inviato il proprio curriculum ai bianco-azzurri. Sarà per la crisi o sarà che le hanno provate davvero tutte fatto sta che i dirigenti avrebbero contattato McDonagh a presentarsi in sede per un colloquio vero e proprio. Ora non si sa se i più stupiti siano gli ormai esasperati tifosi del Blackburn o il burlone stesso. Intanto la comunità virtuale dei manager inizia a tramutare i propri sogni in realtà. Antonio Greco Il Papa sarà romanista. La grande passione per il calcio del vescovo di Roma non ha segreti. Jorge Mario Bergoglio è tifoso del San Lorenzo De Almagro, squadra argentina fondata da un salesiano, in cui hanno militato in passato Lavezzi e Barrientos. Per i bookmakers inglesi della Stanley Bet la presenza del Santo Padre all’Olimpico per una partita della Roma è quotata a 1,75. Un eventuale incontro tra Totti e il Pontefice, invece, è quotato a 2,25, se il capitano giallorosso gli donerà la maglia numero dieci. Per i quotisti di Liverpool, altri due numeri dieci, Maradona e Messi, faranno a gara per chi per primo incontrerà il Papa in Vaticano. Il Pibe de oro è quotato a 1,50, mentre la Pulce a 2,30. Anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha invitato Papa Francesco al San Paolo per l’amichevole estiva contro il PSG di Lavezzi. Quest’ultima eventualità vale 1,90 la posta. A poche settimane dalla sua elezione, Papa Francesco sembra essere conteso dalle società calcistiche di tutto il mondo, ma una cosa è certa, la fede è una e non si cambia. Valerio Castorelli di Giuseppe Memoli “Il calcio ormai è business , decidono tutto i presidenti”, queste le parole di Edinson Cavani dal ritiro dell’Uruguay , in merito alla domanda sul suo futuro . I procuratori di Cavani hanno chiesto questo aumento che salirebbe cosi dai 5 milioni di euro attuali fino ad arrivare ai 7 richiesti , comprensivi di bonus. Questo sarebbe il terzo aumento negli ultimi 3 anni per il Matador , aumento già dovuto fronteggiare quest’estate da De Laurentiis , che raddoppiò i 2.5 milioni che Cavani percepiva fino a qualche mese fa . Il presidente accettò la richiesta di aumento di Cavani , ma solo perché aveva appena venduto Lavezzi al Paris Saint Germain, e non voleva avere ripercussioni da parte della piazza napoletana . Da parte di De Laurentiis sarebbe già arrivato un secco “no” … poichè Cavani sfonda ampiamente il tetto ingaggi di 2.2 milioni del Napoli . Andare oltre i 5 milioni comprometterebbe quanto di buono è stato fatto durante gli ultimi anni dal Napoli come società modello riguardo l’equilibrio di bilancio , che tiene il Napoli tra le prime in Europa. Arturo Vidal lontano da Torino è più che un’utopia. Sul cileno classe 87’ ci sarebbero le big europpe tra cui Bayern Monaco, Real Madrid e Chelsea. Il corteggiamento delle big d’Europa non è l’unico motivo per il quale Vidal stia pensando di abbandonare la Juventus… Secondo rumors , il cileno sarebbe andato a battere cassa , chiedendo un cospicuo aumento alla “vecchia signora” , dalla quale percepisce 2.7 milioni di euro annui con scadenza nel 2016. Il presidente Agnelli non avrebbe gradito , ha mandato marotta in missione per cercare di sondare il terreno per una vecchia fiamma : Radja Nainggolan. Insomma, nessuno è incedibile per la Juventus… “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, quest’altro anno giocherà con la maglia numero sette”. Era il 1980, e Francesco de Gregori aveva appena inciso la canzone “La leva calcistica della classe ‘68”. Il cantautore romano cantava di un ragazzino di 12 anni appena, con tanta stoffa ma con il “cuore pieno di paura”. Lo stesso motivo, molto probabilmente, lo starà fischiettando, da un bel po’ ormai, Cesare Prandelli; e il soggetto in questione, però, non è un ragazzino appena dodicenne, ma uno un po’ più grandicello e che quel ragazzino lo ricorda solo fisicamente, Emanuele Giaccherini. È nato a Talia, in provincia di Arezzo, nel 1985, e dopo infinita gavetta, passando dai campi di Forlì e di Pavia, approda al Cesena, debuttando nel massimo campionato nel 2010. Conquista Antonio Conte prima e Cesare Prandelli poi, arrivando così ad indossare la casacca della Juve e quella della Nazionale, tra lo scetticismo dei tifosi bianconeri e di quelli dell’intera nazione. I dubbi probabilmente a Torino se li sono tolti, poiché ogni volta che viene chiamato in causa Emanuele risponde sempre presente, risolvendo spesso e volentieri partite scomode, l’ultima, importantissima, contro il Catania. Ma c’è chi, forse giustamente, non riesce proprio a spiegarsi come mai un giocatore che nel proprio club non è un titolare possa esserlo in nazionale. I critici del Giack però (o di Giaccherinho, soprannomi ai quali lo stesso aretino ha sempre affermato di non tenere) sono scomparsi nel buio della notte di Ginevra, in una serata dove i “giganti” del calcio brasiliano sono stati superati dal metro e sessanta di Emanuele, che addirittura in più occasioni stava per punire Julio Cesar e compagni. Altra prova maiuscola contro il Malta, ma probabilmente questa non fa testo, dato che il giocatore più titolato dei maltesi gioca in c2, a Gavorrano Sicuramente la duttilità di Emanuele, il suo sacrificio e la sua umiltà (che lo ha sempre contrassegnato anche quando a Cesena, tra i vari macchinoni arrivava lui con la sua fiat Panda del 95 color verde acqua) hanno convinto Cesare Prandelli, che all’occasione lo ha schierato terzino, interno di centrocampo e rifinitore dietro le punte. “Le critiche le accetto sempre, e mi fanno da sprone a fare sempre meglio … per la Nazionale giocherei anche in porta” queste le parole di Emanuele dopo la sfida col Brasile, sperando naturalmente che il CT azzurro non le prenda alla lettera; vederlo col numero 1 dietro la schiena a difendere i pali della nazionale sarebbe un colpo anche per i suoi fan più accaniti; e in quel caso per essere al sicuro i pali dovrebbero avere quantomeno l’altezza della bandierina. Giuseppe Vecchione Dalla B alla D, il punto sulle “big” della nostra regione Il pontefice si dimette ed Avellino esulta. Non a caso ad ogni nuova elezione del Papa corrisponde una promozione per i biancoverdi. Al termine del derby vittorioso con la Nocerina, i tifosi avranno sicuramente pensato a questa strana curiosità. Nel Monday night di lega pro prima divisione girone B su un buon cross dalla destra, il “pitone” Biancolino fa 1 a 0 e l’Avellino ottiene 3 punti. Punti che valgono quasi una fuga per gli uomini di Rastelli, consolidando il primato ora a +5 sul Perugia. I tifosi irpini già sognano la B. La Nocerina esce sconfitta ma sicuramente non rimaneggiata. La squadra tiene bene il campo e a tratti sfiora più volte il vantaggio. Gli uomini di Auteri sono quarti con 43 punti e a 5 giornate dal termine sembra difficile che possano perdere il treno play-off. Stesso treno che gli “stregoni” del Benevento, ora sesti, cercheranno di acciuffare. In B invece la Juve Stabia non sta per niente sfigurando. Al secondo anno consecutivo in serie cadetta, per questioni di bilancio, ha venduto alcuni dei suoi uomini migliori per puntare sui giovani; ma il risultato non è cambiato. Sei gare senza vittoria le hanno fatto perdere la quinta posizione ma si ritrovano comunque a metà classifica. Le “vespe” non sono matematicamente salve ma il sogno play-off è ancora vivido (distante 4 punti). Nello stesso girone di Avellino e Nocerina, ma con sorti ben diverse c’è la Paganese. Squadra costruita in estate con grandi sforzi per poter puntare alla B, ma non sempre spendere è sinonimo di vincere. Gli uomini di Grassadonia si ritrovano all’undicesimo posto, e attualmente sarebbero salvi. Hanno una partita da recuperare, ma l’incubo play-out incombe con Viareggio e Andria Bat subito dietro di lei. Stessa zona calda che vede coinvolto il Sorrento. I costieri con 17 punti dividono la penultima piazza col Barletta e vogliono evitare l’incubo della retrocessione diretta. Un’utopia se si pensa che a 5 giornate dal termine i play-out sono lontani 11 punti!. E le acerrime rivali Salernitana e Cavese? La prima dopo aver letteralmente trionfato lo scorso anno in D, è capolista nel girone b di seconda divisione. I granata di Lotito vogliono assolutamente la promozione ma devono stare attenti al Pontedera a 3 lunghezze da loro. A proposito del presidente della Lazio, il suo rapporto con la piazza non è mai stato idilliaco e ultimamente sembra inasprirsi sempre più. Che la sua avventura a Salerno sia già arrivata al capolinea? Gli aquilotti di Cava, invece, dopo essere ripartiti dall'eccellenza lo scorso anno (causa fallimento), oggi si ritrovano in D attraverso i play-off. Un inizio di stagione tribolato, con l’avvicendamento di 3 presidenti,3 allenatori, una cinquantina di calciatori e tanto caos nel giro di pochi mesi. Il nuovo patron Manna ha portato tranquillità puntando su un allenatore inesperto, Chietti, ottenendo 20 punti in 10 giornate. I blufoncè attualmente sono noni nel girone I; ma l’insperata salvezza ai primi di gennaio ora non è più una chimera! Vincenzo Vitale Rugby: FALLIMENTO PER L'Under 18 L’U18 delude incredibilmente nell’europeo, temendo l’ultimo posto e allontanando, in parte, l’alone dorato che stava attorniando il Rugby italiano in campo internazionale, dopo il quarto posto nel sei Nazioni per i big. C’è da chiedersi del margine di miglioramento, il possibile riscatto per il futuro di questi giovani atleti, che nel campo non riescono a mettere il cuore e ad alzare la testa. L’ombra dell’ultimo posto nella classifica europea, con un finale di 17-12 contro una semplice, ma efficace Georgia. Finale alla carica della squadra di Rosselli, bloccata a 5 punti per tutto il mach, che segna l’ unica meta azzurra ma non smuove la compattezza degli avversari, che tengono bene il campo e si aggiudicano il mach. La partita giocata allo Stade Municipal ha penalizzato gli azzurri di Rosselli, poco concentrati e incapaci di spezzare efficacemente la difesa georgiana, molto compatta e ben organizzata, sicuramente aiutata dalla mancata precisione di Halushaka impreciso nelle tuche . Scarsa prestazione di difesa e avanti italiani, surclassati dagli avversati georgiani, superiori anche negli scontri di potenza che gli assicurano oltre alla partita, il dominio di campo e gioco. Ora c’è da aspettare la partita tra Galles e Portogallo, per conoscere la sfidante nell’ultimo posto dell’elite continentale. Marcello Catani FATTO di GOLF IL RITORNO DELLA TIGRE Tiger Woods ritorna N.1 <<Ora mi manca solo un Major..>> Sceso dal trono di primatista del golf il primo settembre 2010, travolto da scandali legati alla vita privata che si sono ripercossi mentalmente sul green con una serie di sconfitte decisive per lasciar posto ad altri, ci risale dopo 2 anni e 5 mesi riprendendosi con se l’etichetta di “fenomeno” conquistando l’Arnold Palmer Invitational, terzo trofeo stagionale, il terzo su 5, scavalcando in classifica Rory Mcllroy. Per il golfista statunitense questo è il 77esimo titolo in carriera al PGA Tour imponendosi per l’ottava volta in questo torneo eguagliando Sam Snead vincitore di 8 titoli nel Greater Greensboro Open, 82 complessivi, portando Tiger vicino all’eguagliare e superare questi numeri. Ormai il suo passato è alle spalle forte di una nuova relazione sentimentale stabile con la campionessa di sci Lindsay Vonn ed una concentrazione sui campi da golf ritrovata, si può dire che il fenomeno del golf è ritornato e nonostante l’emozione per la vittoria ed il ritorno in vetta al ranking mondiale lui non si sente sazio dichiarando: "Questo successo è il risultato di un lungo lavoro, ho scalato questa classifica vincendo tornei. Sono contento di come ho giocato, ma forse solo quando vincerò un Major potrò dire di essere tornato…". Gli avversari sono avvisati, la Tigre è tornata.. Ferruccio Montesarchio Ciao "gigante" Ad un anno dalla scomparsa di Vigor: il gigante del Polesine. Un pallavolista, un uomo ma soprattutto un padre perfetto ecco come si presentava Vigor Bovolenta. Ex azzurro della nazionale di volley Italiana negli anni della "generazione dei fenomeni" , gli anni del grande allenatore Julio Velasco. Il suo esordio in nazionale risale al 1995, era il 3 maggio riuscendo a collezionare ben 197 partite in azzurro mentre con l'A1 ha giocato 553 partite in 21 anni. Vigor, papà giovane di cinque pargoletti , avuti dalla sua adorata moglie Federica. Un omone che godeva di ottima salute tranne che per un "lieve" disturbo cardiaco quale l'extrasistole, un disturbo del genere lo aveva costretto 12 anni fa a 4 mesi di stop dai campi, mentre 1 anno fa gli è costato la vita. Proprio cosi', un problema cardiaco è sopraggiunto durante una partita fra la sua squadra, lo Yoga Forli', e la Lube Macerata, che è costato in poche la vita a Vigor, nonostante il pronto intervento. Ad un anno dalla sua scomparsa, la mancanza è sempre più forte è inutile negarlo ma a far forza a Federica è stato scoprire, a quindici giorni dalla scomparsa di Vigor di essere in dolce attesa del suo quintogenito, un segno del destino forse, un bel segno. Mentre i ragazzi della nazionale non perdono occasione per ricordarlo, l'ultima occasione mondiale sono state le olimpiadi di Londra 2012 dove i ragazzi della nazionale mostrando al mondo la maglia con il numero sedici, il suo numero, gli hanno dedicato la medaglia di bronzo conquistata dall'Italia, in segno di onore e rispetto verso un compagno, nonchè leale amico, che purtroppo non sarà mai più in campo con loro a "murare" i suoi avversari. Vigor, tu che conosci il cielo, saluta Dio per noi...Arrivederci. Emanuela Palo CHE COSA HANNO IN COMUNE PITT E TYSON? L’ EX MOGLIE DI TYSON. Mike Tyson ha raccontatoo recentemente: “Sorpresi Brad Pitt a letto con mia moglie”. Che Brad Pitt,attore USA,dal successo internazionale,noto per la sua avvenenza occhi, azzurri capelli biondi, alto, fisico scolpito nel marmo, fosse irresistibile non è una novità.Come non è una novità la sua fama di seduttore ai tempi in cui non era il compagno fedele di adesso di Angelina Jolie,classificata dal “Times” come una delle donne più belle al mondo. Ma che Brad ai tempi di single incallito fosse stato scoperto sotto le lenzuola con la moglie di Tyson,non era cosa nota.Ha raccontarlo è stato lo stesso Tyson, ricordato da tutti per il famoso episodio in cui staccò a morsi un orecchio al suo avversario Evander Holyfield, e che vanta un lungo curriculum alle forze dell’ ordine,tra galera,accuse di stupro e possesso di sostanze stupefacenti.Siamo alla fine degli anni ’80,Brad è praticamente uno sconosciuto,mentre l’attrice Robin Givens è la moglie del pugile più feroce che abbia mai calcato un ring. “Ero furioso. Avresti dovuto vedere la sua faccia quando mi ha visto” ha dichiarato l’ ex pugile in un’ intervista raccontando il divertente aneddoto. Cosa sia successo in quella stanza è cosa nota solo ai protagonisti della vicenda,ma povero Brad di sicuro è impallidito alla vista del pugile,e che non ci siano state conseguenze “gravi” lo dimostra il bel visino biondo di Pitt che oltre qualche rughetta resta lo stesso di quello visto in “Vi presento Joe Black” e “Troy”.Pericolo scampato per Brad,ma la prossima volta che una fanciulla attraente ti stuzzica informati prima se single o perlomeno che sia la moglie di un tipo basso e magrolino. Elvira Avola PARKOUR TI METTE LE ALI Si parla sempre di fondi e strutture che mancano per poter praticare sport. Ma un vero sportivo non si arrende di fronte a niente. Figuriamoci di fronte a degli impianti mancanti. Questo è quello che hanno pensato dei ragazzi nelle metropolitane francesi agli inizi del ’90 quando hanno denominato ”l’arte dello spostamento”, Parkour. Questo neo sport, consiste nel seguire un percorso all’aperto, naturale e/o urbano, evitando gli ostacoli, saltando e spostandosi anche in modo molto acrobatico. Spostamento in situazioni di fuga o emergenza, è la filosofia della disciplina. Infatti il Parkour nasce proprio dall’idea del “percorso del combattente” ovvero il percorso di guerra utilizzato nell’addestramento militare. L’idea della competizione è ancora lontana, essendosi da poco sviluppata e che continua a diffondersi a macchia di leopardo in tutto il mondo soprattutto grazie ai video posti sul web. L’allenamento del traceur consta di due fasi : il potenziamento fisico e la pratica sui tracciati. Lo sport è sempre stato metafora di vita così come il Parkour insegna a superare gli ostacoli e non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Se vi dovesse capitare di vedere qualche ragazzo volare sopra la vostra testa, saltando da un palazzo all’altro, non pensiate che la nota bevanda energetica abbia avuto i risultati sperati è semplicemente un Traceur che si sta allenando. Karina Ornella Palomba Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Corso di Giornalismo Sportivo Università Parthenope di Napoli Facoltà di Scienze Motorie Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008