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Sabato 19 Febbraio 2011 Direttore Antonio Ciliento Anno III - Numero 07 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO - In plenaria votato il provvedimento che penalizza Italia e Spagna nella scelta del regime linguistico per i brevetti Ue BREVETTO UE: ITALIAE SPAGNADEFINITIVAMENTE SCONFITTE. STRASBURGO DICE SI’ALLA “COOPERAZIONE RAFFORZATA” Il Parlamento si è espresso in favore della proposta di utilizzare la Il voto per superare l'impossibilità di un accordo sulla scelta del regime cooperazione rafforzata per creare un sistema unitario di brevetti linguistico che, da ora, impone il trilinguismo anglo-franco-tedesco Un successo pieno: servivano almeno 616.571 voti, ne sono arrivati 665.713 BERLINO DICE NO ALL’ACQUA PRIVATIZZATA GIUSTIZIA UN PROGRAMMA PER LA MAGGIORE TUTELA DEI DIRITTI DEI MINORI Annullata per volontà popolare la privatizzazione parziale della società di gestione dei servizi idrici: i cittadini di Berlino hanno votato, tramite referendum, per il ritorno all'acqua gestita dal "burgermeister" (il sindaco) EUROPARLAMENTO UE: NO A FARMACI CONTRAFFATTI NELLA FILIERA FARMACEUTICA SFIDE USA: COMPUTER IBM SCONFIGGE GLI UMANI AL TELEQUIZ CERTIFICAZIONI UE RAGGIUNTA QUOTA 1000 NELLA REGITRAZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI Watson, il supercomputer IBM che ha sfidato i due campioni del popolare telequiz americano Jeopardy, ha chiuso mercoledì la partita, trasmessa lungo tre serate Il formaggio italiano Piacentinu Ennese DOP porta a 1000 l’elenco delle specialità agroalimentari DOP IGP STG iscritte nei registri europei 2 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO - In plenaria votato il provvedimento che penalizza Italia e Spagna nella scelta del regime linguistico per i brevetti Ue BREVETTO UE: ITALIA E SPAGNA DEFINITIVAMENTE SCONFITTE. STRASBURGO DICE SI’ ALLA “COOPERAZIONE RAFFORZATA” Unificare le procedure per il brevetto europeo. Sono ben 38 anni che l'Unione ci prova. Finora senza alcun esito. Il macigno che finora nessuno era riuscito a rimuovere è stato il regime linguistico da adottare, ma ora si è giunti alla fase conclusiva dell’intera vicenda. Il Parlamento europeo, infatti, nel corso dell’ultima plenaria di Bruxelles, si è espresso in favore della proposta di ricorso alla procedura di “cooperazione rafforzata” per superare le attuali contrapposizioni e consentire l’adozione di una nuova normativa per un sistema unitario di brevetti. La richiesta di coperazione rafforzata - una prima assoluta nel campo del mercato unico, la seconda tenendo invece conto di quella avviata per i divorzi tra coniugi di diversi Paesi era stata originariamente presentata da 12 Paesi dopo aver costatato l'impossibilità di trovare un accordo fra tutti i paesi UE. In particolare, Roma e Madrid non accettavano di essere escluse appunto attraverso la “cooperazione rafforzata” - da un accordo che di fatto impone il trilinguismo anglofranco-tedesco per il riconoscimento del brevetto europeo, giudicando la nuova normativa discriminatoria nei confronti delle altre principali lingue. «Può davvero l'Europa essere competitiva quando brevettare una sua invenzione costa 10 volte di più che negli Stati Uniti? Quando in ballo c'è la protezione dell'innovazione, questa è una debolezza inaccettabile» aveva spiegato in precedenza Michel Barnier, commissario europeo per il mercato interno e i servizi. «Il deposito di una domanda di brevetto in Europa è un'operazione costosa e complicata e di conseguenza riservata alle società che dispongono di grossi capitali . La situazione attuale è inaccettabile: a causa dei costi ele- vati gli inventori in media convalidano e tutelano i loro brevetti soltanto in 5 dei 27 stati membri dell'UE. Ecco perché si è proposto che alcuni Stati membri possano proseguire il cammino verso un sistema comune di tutela dei brevetti e spero che col tempo tutti gli Stati membri aderiranno al nuovo sistema. In ogni caso le imprese non saranno discriminate e potranno domandare un brevetto UE a parità di condizioni, indipendentemente dal loro paese di origine”. In effetti, il sistema brevettuale europeo attualmente in vigore è assai costoso e complesso, in particolare a causa delle esigenze di traduzione. L'Ufficio europeo dei brevetti (UEB), un organismo dell'Organizzazione europea dei brevetti di cui fanno parte 38 paesi (i 27 dell'UE + altri 11 paesi europei), esamina le domande di brevetto ed è competente per il rilascio di un brevetto europeo quando sono soddisfatte le condizioni previste. Tuttavia, affinché il brevetto così rilasciato sia valido in uno Stato membro, il titolare deve chiederne la con- valida a livello nazionale in ciascuno Stato membro nel quale desidera ottenerne la tutela. Questa procedura comporta ulteriori traduzioni, con le spese relative, e costi amministrativi rilevanti. Un brevetto europeo convalidato soltanto in 13 paesi può costare fino a 18.000 EUR, di cui quasi 10.000 EUR dovuti alle sole spese di traduzione. Questo ha portato a una situazione in cui un brevetto europeo è dieci volte più costoso di un brevetto statunitense, che costa in media 1.850 EUR. A causa delle spese da sostenere, la maggior parte degli inventori preferisce brevettare la propria invenzione in un numero assai limitato di Stati membri. Ora, invece, con la procedura avviata dovrebbe finalmente concludersi lo stallo in cui l’Unione versa da almeno 10 anni. In sede parlamentare, tutti gli altri Stati membri, ad eccezione di Italia e Spagna, hanno deciso di partecipare alla procedura. In ogni caso, questi due paesi potranno entrare a farne parte in qualsiasi momento. Il Consiglio competitività dovrebbe approvare la procedura di cooperazione rafforzata il prossimo 8-9 marzo. In seguito, la Commissione presenterà due proposte legislative: una sulla creazione del nuovo sistema comunitario di brevetti (con procedura legislativa ordinaria) e l'altra sul regime linguistico, che dovrebbe prevedere solo la consultazione dei deputati. Tuttavia, la risoluzione pre- parata da Klaus-Heiner Lehne (PPE, DE) e approvata martedì con 471 voti a favore, 160 contrari e 42 astensioni, chiede pieni poteri legislativi per il Parlamento su entrambi i provvedimenti. L'idea attorno cui ruota la nuova normativa è semplice e semplificatrice: prevede di ricalcare le regole linguistiche vigenti all'Ufficio europeo dei Brevetti di Monaco di Baviera. Tre lingue: francese, inglese e tedesco. Le domande per la registrazione del brevetto però, è stato spiegato, potranno essere presentate in qualsiasi delle 23 lingue ufficiali dell'Unione. Il brevetto europeo sarà poi concesso in una delle tre lingue ufficiali dell'Ueb. Avrà validità automatica in tutti i 27 paesi dell'Unione a condizione che il richiedente ne garantisca la traduzione nelle altre due lingue ufficiali ma solo per la parte delle specifiche che definiscono gli scopi dell'invenzione. La traduzione completa delle specifiche del brevetto sarà necessaria solo in caso di vertenza legali. Ipotesi quest'ultima alquanto remota visto che finora solo l'1% dei brevetti registrati all'Ueb sono finiti in tribunale. Da un punto di vista statistico, l'anno scorso l'Ufficio di Monaco ha registrato 134.542 brevetti tra i quali 25.107 tedeschi, 8.929 francesi, 6.738 olandesi, 4.821 inglesi e 3.881 italiani. Siccome le domande di Germania e Francia insieme sono state il 48% del totale europeo, questo giustificherebbe la scelta del trilinguismo. Non è detto però che la logica sia accettata da tutti. C'è chi dice che se si usasse solo l'inglese i costi sarebbero ben più bassi. Resta l'amaro in bocca, è chiaro, per l'esclusione dell'italiano dalle lingue autorizzate per registrare un brevetto europeo. Ma l’unità dell’Europa passa anche per queste rinunce. Il timore è che forse gli altri non spendano quanto noi. La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO I negoziati per l'adesione della Croazia all'Unione potrebbero essere completati entro giugno se Zagabria continua sulla strada delle riforme, afferma una risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 16 febbraio, nel corrso dell’ultima plenaria di Strasburgo. La sfida maggiore potrebbe però risultare quella di spiegarne i benefici a una popolazione piuttosto scettica. "I negoziati di adesione con la Croazia possono essere completati nella prima metà del 2011 a patto che continuino a essere perseguite con risolutezza le necessarie riforme", in particolare quelle che servono a combattere la corruzione, garantire il ritorno dei rifugiati e realizzare la ristrutturazione dei cantieri navali, dicono i deputati. Inoltre, sottolineano anche gli sforzi compiuti da Zagabria per riformare la costituzione, il potere giuridico e migliorare la cooperazione con il Tribunale penale internazionale per la ex Iugoslavia (ICTY). Con la risoluzione adottata l’europarlamento riconosce l'impegno del governo croato nella lotta contro la corruzione, evidente ad esempio nei casi dei processi che vedono coinvolti due ex ministri ed ex primo ministro, fenomeno che tuttavia "continua a costituire un grave problema generale". I deputati pertanto chiedono all'OLAF, l'ufficio europeo antifrode, di "cooperare strettamente con le autorità croate, al fine di fare luce IL 28° STATO MEMBRO DELL'UNIONE EUROPEA SARA’ LA CROAZIA: QUASI COMPLETATI I NEGOZIATI DI ADESIONE sulla potenziale corruzione secondaria che può essere generata all'interno delle istituzioni dell'UE". Nello specifico, la corruzione sembra essere stato un fenomeno diffuso in Croazia e che continua a costituire un grave problema generale; vengono accolti dunque con favore gli sforzi del governo croato volti a opporsi vigorosamente a ogni forma di corruzione; sottolineando che il governo ha dedicato particolare attenzione al quadro giuridico e istituzionale della lotta alla corruzione, segnatamente per quanto riguarda le indagini, l'azione penale, e la cooperazione internazionale e tra le agenzie, per questo si attendono processi equi e trasparenti, ricordando alle autorità croate l'importanza di proteggere il processo investigativo sulla corruzione dalle interferenze politiche; accolgono con PARLAMENTO EUROPEO favore la creazione in quattro dei maggiori tribunali del paese di dipartimenti speciali per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, dove i giudici sono selezionati con cura e ricevono una formazione supplementare; Anche le riforme sul sistema giudiziario devono proseguire, indicano i deputati, in particolare continuando il perseguimento dei crimini di guerra e migliorando i programmi di protezione dei testimoni. Risultati sono attesi circa gli aspetti generali di amministrazione della giustizia. Occorre incentivare gli sforzi per riformare ulteriormente il settore giudiziario, ai fini della creazione di un potere giudiziario indipendente e imparziale, in particolare con l'adozione della revisione del piano d'azione relativo alla riforma del sistema giudiziario; accolti con favore i progressi compiuti per ridurre ulteriormente il numero di cause in arretrato, soprattutto quelle il cui iter dura più di tre anni, e per razionalizzare il sistema giudiziario mediante la creazione di tribunali di maggiori dimensioni, di tribunali di contea e di tribunali commerciali, nonché mediante disposizioni per la specializzazione dei giudici; prende atto delle misure positive, anche per quanto riguarda il consiglio superiore della magistratura, l'indipendenza dell'accademia giudiziaria e l'istituzione della scuola per gli ufficiali giudiziari, volte a rafforzare l'indipendenza delle nomine giudiziarie e a potenziare lo sviluppo delle carriere e la responsabilità disciplinare dei giudici capo nonché l'adozione di salvaguardie generali per una maggiore indipendenza del potere giudiziario; Accolti con favore i progressi registrati sulla questione spinosa del ritorno in patria dei rifugiati, in particolare grazie a una diminuzione dell'ostilità verso i serbi che rientrano nel paese, dicono i deputati. Tuttavia, la risoluzione indica che i rifugiati devono avere la possibilità di ottenere un permesso di residenza permanente ed essere sostenuti da progetti di reinserimento, per permettere cosi a migliaia di serbi di fare ritorno. Circa la capacità di assumersi gli obblighi derivanti dall'adesione, secondo i deputati il governo croato deve accelerare il processo di ristrutturazione e privatizzazione dei cantieri navali, prerequisito essenziale per chiudere in tempo il "capitolo" relativo alla concorrenza nei negoziati di adesione. I deputati infine, hanno espresso preoccupazione per la convinzione della maggioranza dei cittadini croati che l'adesione all'UE non porterebbe vantaggi al paese, secondo quanto illustra una recente indagine dell'Eurobarometro. Chiedono quindi al governo e alla società civile di mobilizzarsi "affinché i croati comprendano che il progetto europeo appartiene anche a loro". L'adesione all'Unione sarà comunque sottoposta a referendum popolare. APPROVATO A STRASBURGO UNO DEI PIÙ GRANDI ACCORDI MAI NEGOZIATI DALL’UE: IL LIBERO SCAMBIO CON LA COREA DEL SUD Dopo aver assicurato l'introduzione di una forte clausola di salvaguardia per proteggere l'industria europea e ricevute garanzie da Seul che una nuova legislazione coreana sulle emissioni di CO2 per le auto non avrà un impatto negativo sul mercato automobilistico europeo, i deputati hanno dato il via libera alla ratifica di uno degli accordi di libero scambio più ambiziosi mai negoziati dall'Unione, capace di creare nuovi scambi per un valore di 19,1 miliardi di euro per l'Europa, facendo risparmiare ai nostri esportatori circa 1,6 miliardi di euro l'anno. Con 465 voti a favore, 128 contrari e 19 astensioni, il Parlamento ha chiuso definitivamente due anni e mezzo di negoziati e la procedura di ratifica dell'accordo di libero scambio fra UE e Corea del Sud che entrerà in vigore a luglio di quest'anno. Il nuovo accordo eliminerà circa il 98% delle barriere tariffarie nei prossimi 5 anni su prodotti manufatti e agricoli e sui servizi e raddoppierà il volume di commercio fra UE e Corea del Sud, con conseguente aumento di occupazione e crescita. Il testo copre anche questioni rilevanti come le procedure di appalti pubblici, i diritti di proprietà intellettuale, gli standard di lavoro e i temi ambientali. SETTORE AUTO - Secondo l'accordo, l'8% delle tariffe doganali sulle auto europee esportate in Corea saranno rimosse, come dire che su un'auto di €25.00, saranno risparmiati €2.000 in dogana. I produttori dell'UE potranno esportare le auto in Corea senza dover passare controlli o rispettare alcuno standard specifico. Inoltre, l'accordo di libero scambio crea un comitato di monitoraggio per controllare che non si introducano in futuro barriere al commercio "nascoste", come ad esempio obblighi tecnici sui limiti di emissioni CO2. Sulla scia dei timori dei produttori di auto europee sulla possibile ondata di importazioni di auto più economiche, l'accordo comprende delle clausole di salvaguardia. Quest'ultime permetteranno all'Unione di sospendere le riduzioni dei dazi o di riportarli sui livelli precedenti in presenza di un numero di importazioni eccessive dalla Corea. SETTORE TESSILE - Le tariffe doganali per i prodotti tessili e abbigliamento sono attualmente del 10,06% e l'accordo prevede l'eliminazione immediata della maggior parte dei 60 milioni di euro in dazi imposti ogni anno agli esportatori europei. Inoltre, l'accordo prevede una serie di disposizioni per garantire la protezione della proprietà intellettuale dei prodotti esportati, registrati e non. ELETTRONICA DI CONSUMO - L'accordo eli- mina i requisiti 'doppi', come gli obblighi di effettuare costosi test e passare attraverso la procedura di certificazione, e rimuove anche le barriere al commercio per i beni elettronici di consumo, come elettrodomestici, televisori, telefoni cellulari e computer. La Corea ha anche riconosciuto formalmente gli standard europei per i prodotti elettronici, così da permettere agli esportatori europei di entrare nel mercato coreano a pari titolo coi produttori locali. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA - In un altro voto, e con 495 voti a favore, 16 contrari e 75 astensioni, il Parlamento ha approvato misure di salvaguardia che permetteranno all'UE di sospendere ulteriori riduzioni delle barriere tariffarie o di riportarle ai livelli precedenti nel caso che qualsiasi industria risulti colpita da un aumento delle importazioni con un danno considerevole. Una serie di modifiche alla legislazione sono state apportate dai deputati. Il Parlamento europeo, cosi come l'industria, avrà il diritto di chiedere alla Commissione di lanciare un'inchiesta sulla situazione dei mercati che potrebbe poi far scattare la clausola di salvaguardia. Inoltre, sono molteplici i fattori che devono essere presi in considerazione per attivare la salvaguardia, cosi come i prodotti protetti da tale meccanismo sono stati definiti con più chiarezza, per difendere meglio gli interessi dell'industria dell'auto. 4 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT BRUXELLES - In forza del trattato di Lisbona, l'Unione europea è tenuta a promuovere la tutela dei diritti del minore GIUSTIZIA: LA COMMISSIONE EUROPEA DELINEA IL PROGRAMMA DELL'UNIONE SUI DIRITTI DEI MINORI In che modo l'Unione europea può aiutare a tutelare i diritti dei minori nelle aule di giustizia? Come possiamo garantire l'esecuzione tempestiva delle sentenze nei casi transfrontalieri di affidamento? E come proteggere bambini e ragazzi dal bullismo online? La Commissione europea ha presentato oggi un programma che, dando applicazione pratica ai principi della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, intende garantire una maggiore tutela ai diritti dei minori. Il programma individua una serie di azioni concrete con cui l'Unione può contribuire in modo significativo alle politiche mirate al benessere e alla sicurezza dei minori, tra l'altro promuovendo una giustizia a loro misura, informando meglio i bambini e gli adolescenti dei loro diritti e garantendo sicurezza ai piccoli cibernauti. “I diritti dei minori sono diritti fondamentali e l'Unione e i 27 Stati membri devono agire in modo da garantirne la tutela, improntando ogni azione al principio dell'interesse superiore del minore” ha affermato Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia. "Una giustizia a misura di minore significa che a garantire il rispetto dei diritti dei più giovani sia anzitutto il sistema giudiziario, quando le vittime o gli indagati sono bambini o adolescenti oppure quando nei divorzi non c'è accordo tra i genitori sull'affidamento.” Il Vicepresidente Antonio Tajani ha evidenziato la necessità di lottare contro lo sfruttamento sessuale dei minori connesso al turismo. “Lo sfruttamento sessuale è un reato, una gravissima violazione della dignità umana e dell'integrità fisica e psicologica delle giovani vittime. Questo preciso ambito richiede strategie comuni e cooperazione internazionale, azioni di sensibilizzazione e determinatezza. La recente comunicazione della Commissione sul turismo prevede azioni specifiche di contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori". Il programma presentato nei giorni scorsi elenca 11 azioni che la Commissione intende adottare nei prossimi anni. L'iniziativa vuole ribadire l'impegno deciso delle istituzioni dell'Unione e degli Stati membri a promuovere, tutelare e rispettare i diritti dei minori in tutti i settori politici pertinenti dell'UE traducendoli in risultati concreti. In futuro, nel definire, realizzare e monitorare le politiche UE che coinvolgono i più giovani, direttamente o indirettamente, occorrerà tener conto dell'interesse superiore del minore. I minori coinvolti in procedure giudiziarie si scontrano con ostacoli notevoli e se il sistema giudiziario non è a loro misura il rischio è che ne siano violati i diritti. I soggetti particolarmente vulnerabili (minori indigenti, emarginati sociali o portatori di handicap) necessitano peraltro di una protezione speciale. La Commissione terrà specialmente conto dei minori nella sua proposta sui diritti delle vittime di reati, proponendo misure di garanzia per i minori indagati e rivedendo la normativa applicabile attualmente ai casi transfrontalieri di affidamento. Per proteggere i minori e dare loro gli strumenti per tutelarsi come utenti internet, la Commissione intende agire attivamente lottando contro il ciberbullismo, il grooming, l'accesso a contenuti nocivi e altre esperienze negative legate all'uso delle tecnologie online. Per diffondere maggior consapevolezza e promuovere la cittadinanza attiva dei più giovani, la Commissione aprirà sul portale EUROPA uno sportello unico dei minori con informazioni di Servizi di custodia dell'infanzia a partire dall'età di 4 anni L’UE PROMUOVE INTERVENTI PER L'EDUCAZIONE PRESCOLASTICA In circa una famiglia europea su otto vi è un bambino di meno di sei anni. 19 milioni di bambini – uno su cinque – sono esposti al rischio della povertà. Sulla scorta di questi dati, la Commissione ha avviato nei giorni scorsi e per la prima volta, un piano d'azione mirante ad assicurare ad ogni bambino migliori prospettive e a porre le basi per un efficace apprendimento permanente, per l'integrazione sociale, per lo sviluppo personale e l'occupabilità più avanti nella vita. Le proposte della Commissione, una delle quali propugna un accesso universale ad un'educazione prescolastica di qualità, contribuiranno anche al raggiungimento di due dei grandi obiettivi della strategia "Europa 2020" dell’Ue – cioè la riduzione della dispersione scolastica che dovrebbe essere portata sotto al 10% ed il riscatto di almeno 20 milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione sociale. Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l'istruzione, ha spiegato: "Investire nell'educazione e nella cura della prima infanzia è uno dei migliori investimenti che possiamo fare per i nostri bambini – e quindi anche per il futuro dell'Europa. L'investimento in un'educazione prescolastica di qualità è molto più efficace degli interventi nelle successive fasi di scolarizzazione. Esso dà ai nostri giovani migliori opportunità per la vita e serve inoltre a risparmiare denaro nel lungo periodo. Spezzare il circolo vizioso della povertà e dello svantaggio comporta anche per i contribuenti costi inferiori in termini di assistenza sanitaria e servizi ospedalieri, corsi di recupero scolastico, welfare e ordine pubblico." Nella maggior parte degli Stati membri l'istruzione dell'obbligo inizia all'età di 5 o 6 anni, ma anche prima a Cipro, nel Lussemburgo e nell'Irlanda del nord (Regno Unito). Il livello dei servizi erogati ai bambini in tenera età fino all'inizio dell'istruzione dell'obbligo varia notevolmente in Europa in termini di finanziamento, governance e politiche del personale. Nel 2009 i Ministri dell'istruzione hanno fissato un obiettivo in base al quale il 95% dei bambini dovrebbe fruire di un'educazione precoce e di servizi di custodia dell'infanzia a partire dall'età di 4 anni. L'attuale media UE è pari al 92,3%, ma anche in questo caso le cifre varano notevolmente e non rispecchiano necessariamente la qualità dei servizi forniti. Di fronte a tale situazione, le nuove proposte della Commissione europea invocano: - un accesso universale a un'educazione prescolastica di qualità, basata su finanziamenti stabili e sulla buona governance - un approccio integrato all'istruzione e ai servizi di custodia dell'infanzia che tenga conto dei bisogni facile fruizione sui loro diritti e sulle politiche dell'Unione. L'azione della Commissione sul fronte dei diritti dei minori è il frutto del suo impegno a garantire l'attuazione della Carta dei diritti fondamentali, giuridicamente vincolante per le istituzioni dell'Unione quando propongono una legge e per gli Stati membri quando danno attuazione al diritto dell'Unione. MILLESIMA REGISTRAZIONE NELL’UE DI UN PRODOTTO ALIMENTARE DI QUALITÀ La denominazione «Piacentinu Ennese» (DOP), che designa un famoso formaggio pecorino italiano, é oggi la millesima denominazione registrata secondo il regime di qualità dei prodotti agricoli e alimentari della Commissione. Fin dalla loro istituzione, che risale al 1992, i regimi dell'UE hanno consentito di registrare prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti non solo dai paesi di tutta l'UE, ma anche da al di fuori del suo territorio. Durante gli scorsi anni si è verificata un'impennata delle domande di registrazione in seguito agli allargamenti dell'UE e al crescente interesse manifestato dai produttori di paesi terzi, fra cui l'India, la Cina, la Tailandia e il Vietnam. Dacian CIOLOS, il commissario responsabile per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, ha dichiarato in merito: "La registrazione della millesima denominazione di qualità costituisce una tappa fondamentale nella storia dei regimi di qualità. Tali regimi, che conferiscono visibilità ai prodotti europei valorizzando le tradizioni agricole ed il patrimonio rurale, racchiudono ancora grandi potenzialità." "Questo è un importantissimo traguardo che conferma quanto il tema della qualità alimentare sia ormai entrato nel DNA dei produttori agricoli europei - chiosa Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo - Da oltre venti anni il tema della tutela della qualità degli alimenti é parte integrante delle scelte di politica agricola comune. Un processo che continua con il "pacchetto qualità" adottato lo scorso dicembre, in discussione al Parlamento Europeo, un'ulteriore tappa verso il consolidamento della prospettiva della qualità come leva competitiva e strumento di garanzia del consumatore. Un' opportunità per il nostro paese che, con il Piacentinu Ennese, ha consolidato la propria leadership europea nelle produzioni DOP e IGP, ma bisogna lavorare affinché tale importante primato sia opportunamente valorizzato e tradotto in reddito per le nostre aziende agroalimentari". dei bambini in modo onnicomprensivo - curricoli adattati all'età che presentino il giusto equilibrio tra le abilità più tecniche e quelle trasversali - una maggiore attenzione alla professionalizzazione del personale assicurando qualifiche, salari e condizioni di lavoro appropriati - sistemi di garanzia della qualità e standard al fine di monitorare i progressi. Le proposte della Commissione saranno discusse a maggio dai ministri dell'istruzione dell'UE. I ministri identificheranno le priorità e la Commissione incoraggerà lo scambio di idee e di conoscenze a partire dalle politiche che risulteranno più efficaci. La Commissione definirà poi le priorità per gli investimenti nell'ambito delle iniziative per l'educazione e la cura della prima infanzia. Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT STRASBURGO - Introdotte sanzioni per violazioni della direttiva equiparabili per natura e importanza alle violazioni del diritto nazionale MEDICINALI CONTRAFFATTI: IL PARLAMENTO EUROPEO VARA NUOVE NORME PER LA PROTEZIONE DEI PAZIENTI I deputati hanno approvato il 16 febbraio scorso, nel corso dell’ultima plenaria di Strasburgo, una nuova legge per impedire l'ingresso di farmaci contraffatti nella filiera farmaceutica legale. La normativa copre anche le vendite via Internet e introduce nuovi dispositivi di sicurezza e misure di tracciabilità, nonché sanzioni per i contraffattori di farmaci. Marisa Matias (GUE/NGL, PT), relatrice per il provvedimento, ha commentato: "I medicinali falsificati sono "assassini silenziosi" in quanto privi di effetto o poiché contengono sostanze tossiche che possono danneggiare, o addirittura uccidere, coloro che li assumono. L'assenza di una legge quadro incoraggia la contraffazione, un crimine organizzato. Abbiamo assistito a una crescita smisurata di questa attività criminale, con un incremento, dal 2005, del 400% dei sequestri di farmaci contraffatti. Proteggere la sicurezza del paziente è l'obiettivo principale di questa direttiva". Si stima che l'1% dei medicinali attualmente in vendita al pubblico europeo attraverso la catena di approvvigionamento legale sia falsificata e che tale numero sia in aumento. I deputati hanno ritenuto necessario regolamentare anzitutto la vendita di farmaci via Internet, dal momento che questa è una delle vie principali attraverso le quali i farmaci contraffatti sono immessi nel mercato dell'UE. Negli Stati membri in cui sono consentite, le farmacie online dovranno, secondo i deputati, ottenere un'autorizzazione speciale a fornire medicinali al pubblico via web per poter operare. I siti dovranno dotarsi di un logo comune, riconoscibile in tutta l'UE per aiutare il pubblico a indivi- Nuovo regolamento per gli autobus duare le farmacie autorizzate. Tutte le farmacie già raggiunto i pazienti, ciò deve avvenire entro 24 internet con autorizzazione saranno collegate a un ore in modo che i farmaci possano essere ritirati dal sito centrale, a livello di Stato membro. I diversi mercato. siti web nazionali saranno a loro volta collegati a Oggi la rete distributiva per i farmaci è sempre più un sito web europeo. I cittadini complessa e coinvolge non solo i distributori, che dovranno inoltre essere informati sono già contemplati dalla normativa esistente, ma dei rischi connessi all'acquisto di anche i mediatori dei medicinali. Su richiesta dei farmaci via Internet. deputati, i mediatori in futuro dovranno essere Il progetto di legge aggiorna le registrati per poter commercializzare i medicinali e vigenti regole e introduce le cosid- potranno essere esclusi da tale registro nel caso in dette norme di sicurezza sulle con- cui non rispettino le nuove norme. fezioni dei farmaci, per garantire I deputati infine chiedono che non solo l'importal'autenticità e l'identificazione delle zione, ma anche l'esportazione di medicinali verso singole confezioni, nonché per veri- i paesi terzi, sia regolamentata meglio. ficare se l'imballaggio esterno sia stato manomesso. Una caratteristica di sicurezza - che deve ancora essere sviluppata dalla Commissione europea - potrebbe essere, per esempio, un numero di serie che può essere "letto" dalle farmacia a garanzia dell'autenticità della confezione. Come regola generale, queste caratteristiche Il Parlamento ha approvato martedì l'accordo raggiunto si applicano a tutti i medicinali soggetti a coi governi nazionali su nuovi limiti alle emissioni di prescrizione, a meno che non sia chiaramen- CO2 per i veicoli commerciali europei, accordo che prete escluso ogni rischio. Solo in casi eccezio- vede anche incentivi per l'industria alla produzione di nali, se vi è un rischio di falsificazione, tali furgoni con una migliore efficienza energetica e penalità regole sono applicabili ai medicinali non per chi non rispetta le nuove regole. Dopo il voto positivo del Parlamento, con 534 voti a soggetti a prescrizione. Inoltre, gli Stati membri devono creare un favore, 117 contrari e 15 astensioni, sulla relazione di sistema per impedire che medicinali perico- Martin Callanan (ECR, UK), e una volta formalmente losi (falsificati e con difetti di qualità) rag- approvata anche dal Consiglio, la nuova legislazione giungano il paziente. In caso di sospetto che completerà il quadro normativo comunitario aggiungenil medicinale presenti un rischio grave per la dosi alle norme sulle emissioni dei veicoli per passeggesalute pubblica, tutti gli attori della catena di ri di due anni fa. distribuzione e tutti gli altri Stati membri Lo scopo della normativa è innanzitutto di garantire una devono essere informati tempestivamente. migliore qualità dell'aria e rispettare gli obiettivi di riduNel caso in cui i farmaci falsificati abbiano zione dell'impatto del cambiamento climatico, ma anche di incentivare la produzione di furgoni a basso consumo di carburante per aiutare le numerose piccole imprese di linea e granturismo che li utilizzano. Il relatore Callanan ha spiegato: "La legislazione approvata rappresenta un difficile equilibrio e determina una serie di obiettivi ambientali, ambiziosi ma fattibili, per i lazione o ritardo alla partenza superiore ai produttori. Sono soddisfatto perché è un buon accordo 120 minuti; per ambiente, produttori di furgoni e utilizzatori degli • un’assistenza adeguata (spuntini, pasti e stessi, in tutta l'UE". bevande) in caso di cancellazione o ritardo di Le nuove regole si applicheranno a tutti i veicoli di oltre 90 minuti per viaggi di durata superiore nuova fabbricazione, entro le 3,5 tonnellate di peso, carialle tre ore; co incluso. L'accordo prevede un limite di 175g di CO2 • più in particolare, in tali even- per km dal 2014, limite che diminuirà a 147g CO2/km tualità, l’obbligo per il vettore di dal 2020. I limiti esprimono la media di consumo fra offrire, se necessario, due per- tutto il parco auto del produttore, mentre le fabbriche che nottamenti in albergo ai passeg- producono meno di 22.000 veicoli nuovi l'anno possono geri lasciati a terra, per un presentare domanda di deroga. importo massimo di 80 euro a Fabbricare un furgone con un'emissione minore di 50g notte, salvo in caso di condizio- CO2/km darà al produttore un "supercredito", valido per ni meteorologiche estremamente un lasso di tempo limitato. Tale veicolo, infatti, conterà, sfavorevoli e di gravi calamità per il calcolo della media come 3,5 veicoli per il periodo naturali; 2014-2015, 2,5 per il 2016 e infine 1,5 nel 2017, ultimo • indennizzo pari al 50% del prezzo del anno di validità del sistema di crediti. D'altro canto, i veibiglietto in caso di ritardo alla partenza supe- coli di nuova produzione che consumano più dei limiti riore ai 120 minuti, cancellazione del viaggio imposti saranno soggetti a penalità fino a €95 per grame mancato reinstradamento del passeggero su mo dal 2019. percorso alternativo o rimborso da parte del vettore. I seguenti diritti saranno inoltre applicabili a tutti i zioni e online; servizi (per distanze superiori o inferiori ai 250 • sistemi per la gestione dei reclami accessibili a tutti i passeggeri, appositamente predisposti dai km): • non discriminazione dei passeggeri basata, diret- vettori; • organismi nazionali indipendenti in ogni Stato tamente o indirettamente, sulla nazionalità; • trattamento non discriminatorio dei disabili o membro incaricati di garantire l’applicazione del delle persone a mobilità ridotta e risarcimento in regolamento e, se del caso, di imporre sanzioni. caso di perdita o danneggiamento dei dispositivi Per permettere alle piccole imprese di adattarsi alle nuove regole, il Parlamento ha concesso agli Stati che ne agevolano la mobilità in caso di incidente; • norme minime in materia di informazione dei pas- membri la possibilità di esentare alcuni servizi seggeri prima e durante il viaggio, nonché informa- regolari nazionali per un tempo di massimo 4 anni, zioni di carattere generale sui loro diritti, nelle sta- rinnovabili una volta. UE: I NUOVI DIRITTI PER I PASSEGGERI DI BUS IN VIGORE DAL 2013 L'anello mancante della legislazione europea sui diritti dei passeggeri è stato finalmente aggiunto martedì, con l'approvazione da parte del Parlamento di un nuovo regolamento che rafforza i diritti di chi sceglie bus e pullman per viaggiare. Dopo il trasporto aereo, ferroviario, marittimo e per vie d’acqua, anche quello su strada sarà ora oggetto di una serie di diritti specifici per i passeggeri, completando in tal modo il quadro giuridico a tutela degli utenti di tutti i modi di trasporto a livello dell’Unione europea. Il nuovo regolamento coprirà tutti i servizi regolari, sia nazionali sia transfrontalieri. Tra i nuovi diritti applicabili ai servizi di lunga percorrenza (vale a dire di oltre 250 km) figurano: • la tutela del passeggero in caso di decesso, lesioni, perdite o danni causati da incidente stradale (le leggi nazionali non possono fissare un indennizzo massimo inferiore a 220.000 euro a passeggero e a 1.200 euro a collo); • la tutela del passeggero per quanto concerne le necessità immediate di ordine pratico in caso di incidente (con la possibilità di offrire un massimo di due pernottamenti in albergo, per un importo totale di 80 euro a notte); • un’assistenza mirata gratuita per i disabili o le persone a mobilità ridotta sia nelle stazioni che a bordo del veicolo, nonché il trasporto gratuito per gli eventuali accompagnatori; • una garanzia di rimborso o reinstradamento su percorso alternativo in caso di overbooking, cancel- DOPO IL VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO, FURGONI PIÙ “VERDI” SULLE STRADE EUROPEE 6 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Se entro due mesi non verranno adottate misure adeguate, possibile il rinvio alla Corte di giustizia dell’Ue PROCEDURE D’INFRAZIONE: L’ITALIA DISCRIMINATORIA PER MEDICI, INSEGNANTI E LIBERA CIRCOLAZIONE DI CAPITALI L’Italia sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea per due tipi di sollecitazioni. anzitutto la presunta discriminazione contro i lavoratori che hanno acquisito un'esperienza professionale e qualifiche in un altro Stato membro, poi la mancata modifica dellla legge sulle privatizzazioni in materia di restrizioni sugli investimenti. Nel primo caso, la Commissione europea ha sollecitato l'Italia a tener conto dell'esperienza professionale e dell'anzianità maturate dai medici in un altro Stato membro all'atto di determinare il loro inquadramento o le loro condizioni di lavoro (salario, grado, sviluppo della carriera) nel settore pubblico italiano. Essa ha anche chiesto all'Italia, con un provvedimento separato, di porre fine alle regole discriminanti in base alle quali gli insegnanti che detengono qualifiche ottenute in Italia ricevono punti addizionali all'atto di determinare la loro graduatoria nelle liste di riserva per i posti di insegnamento. La Commissione ritiene che le regole attualmente in vigore siano discriminatorie poiché vanno entrambe a detrimento di lavoratori di altri Stati membri. Entrambe le richieste della Commissione si configurano quali 'pareri motivati' nell'ambito delle procedure di infrazione dell'UE. L'Italia ha due mesi di tempo per allineare alla normativa dell'UE la legislazione che riguarda i due ambiti in questione. In caso contrario, la Commissione può decidere di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE. Come spiegato nel provvedimento, in conformita alla normativa dell'UE, la libera circolazione dei lavoratori non si applica al settore pubblico, ragion per cui le assunzioni nel settore pubblico possono essere limitate ai cittadini dello Stato membro ospitante. Tale deroga è stata però interpretata in modo estremamente restrittivo dalla Corte di giustizia dell'UE, ragion per cui uno Stato membro può riservare ai propri cittadini soltanto i posti che comportano l'esercizio dell'autorità pubblica e la responsabilità di salvaguardare gli interessi generali dello Stato. Tale restrizione non si applica quindi ai medici operanti nelle strutture sanitarie pubbliche né agli insegnanti delle scuole pubbliche. In linea con la giurisprudenza della Corte, i precedenti periodi di lavoro comparabile maturati nel settore sanitario degli altri Stati membri vanno contabilizzati dai servizi sanitari italiani all'atto di determinare l'inquadramento professionale (salario, sviluppo della carriera) come se si trattasse di un'esperienza maturata nel sistema italiano. La condizione specifica che in Italia impone la continuità del servizio per stabilire l'inquadramento di un medico costituisce una discriminazione indiretta dei lavoratori migranti allorché si tratta di determinare le loro condizioni lavorative nell'ambito del servizio pubblico italiano. I lavoratori migranti di solito terminano un rapporto di lavoro nello Stato membro di origine per spostarsi in un altro Stato membro, ragion per cui il loro trasferimento si traduce in un'interruzione della carriera. Nel caso degli insegnanti la legislazione italiana stabilisce che, ai fini delle graduatorie delle liste di riserva degli insegnanti e dei punti attribuiti a tutte le qualifiche professionali (comprese quelle ottenute in altri Stati membri), vengano concessi punti addizionali alle qualifiche specifiche esclusivamente se ottenute in Italia. Ciò si traduce in una discriminazione indiretta a motivo della nazionalità e viola la normativa UE in tema di libera circolazione dei lavoratori, oltre ad avere conseguenze negative sull'accesso all'occupazione da parte dei candidati che abbiano esercitato il loro diritto alla libera circolazione per ottenere le loro qualifiche professionali in altri Stati membri. Le qualifiche comparabili ottenute in altri Stati membri e riconosciute dalle autorità italiane dovrebbero essere trattate allo stesso modo di quelle ottenute in Italia e ad esse si dovrebbe attribuire lo stesso punteggio. Sul secondo caso, la Commissione europea ha richiesto che l’Italia modifichi la legislazione che conferisce allo Stato poteri speciali d'intervento in materia di decisioni riguardanti la proprietà e la gestione di società privatizzate che operano in settori strategici quali le telecomunicazioni e l'energia. La Commissione ritiene che tali poteri speciali comportino una restrizione ingiustificata che incide sulla libera circolazione dei capitali e sul diritto di stabilimento nell’UE. La Commissione ha inoltrato la richiesta sotto forma di parere motivato, avviando così la seconda fase del procedimento d'infrazione dell'UE. Quindi se, entro due mesi, le autorità italiane non adottano le misure necessarie a rimediare all'infrazione della normativa UE, la Commissione può decidere il rinvio del caso alla Corte di giustizia dell’Ue. La legislazione italiana stabilisce che allo Stato possano essere conferiti poteri speciali onde salvaguardarne gli interessi fondamentali, in caso siano a rischio. In primo luogo, lo Stato ha il potere di opporsi sia all’acquisto di azioni che alla conclusione di patti da parte degli azionisti che detengono una determinata percentuale dei diritti di voto (pari al 5% o inferiore, se così stabilito). In secondo luogo, lo Stato può opporsi a talune decisioni prese dalle imprese, ad esempio riguardo a fusioni o scissioni aziendali. A parere della Commissione questa legislazione impone restrizioni non giustificate alla libera circolazione dei capitali e al diritto di stabilimento, da qui l’avvio della procedura d’infrazione. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it REACH: SEI SOSTANZE PERICOLOSE SARANNO RITIRATE DALL'UE Sei sostanze di estrema criticità verranno proibite nell'arco dei prossimi tre-cinque anni a meno che singole imprese non abbiano ricevuto un'autorizzazione ad usarle. Queste sostanze sono cancerogene, tossiche per la riproduzione o persistono nell'ambiente e si accumulano negli organismi viventi. Gli operatori che intendessero vendere o usare tali sostanze dovranno dimostrare che sono state adottate le prescritte misure di sicurezza per controllare adeguatamente i rischi oppure che i vantaggi per l'economia e la società sono maggiori dei rischi eventuali. Laddove vi siano sostanze o tecniche alternative fattibili dovrà essere inoltre presentato uno scadenzario per la sostituzione delle sostanze problematiche. La decisione adottata della Commissione fa seguito alla prima fase di registrazione e di notifica delle sostanze chimiche, completatasi con successo. Ciò rientra in REACH, l'iniziativa dell'Europa per rendere più sicuro l'uso delle sostanze chimiche. Dunque, con il provvedimento adottato dalla Commissione europea nei giorni scorsi, sei sostanze di estrema criticità sono state spostate dall'elenco di sostanze candidate all'elenco di sostanze soggette alla procedura di autorizzazione, noto quale allegato XIV, di cui al regolamento REACH dell'UE. In particolare, le sostanze in questione - prime iscritte nell'allegato XIV- sono le seguenti 6 sostanze chimiche: 5-ter-butyl-2,4,6-trinitro-m-xylene (musk xylene), 4,4'diamminodifenilmetano (MDA), esabromociclododecano (HBCDD), di(2-etilesil) ftalato (DEHP), ftalato benzilico butilico (BBP) e ftalato dibutilico (DBP). Per esse, le misure adottate rappresentano un primo passo verso l'attuazione del requisito in materia di autorizzazione contenuto nel regolamento REACH. Ciò rientra in un processo continuativo nel corso del quale si aggiungeranno in futuro ulteriori sostanze all'allegato XIV. L'obiettivo è assicurare che i rischi derivanti da sostanze ad alta criticità siano adeguatamente controllati e che tali sostanze vengano progressivamente rimpiazzate da alternative accettabili sul piano economico e tecnico. Le sostanze chimiche elencate nell'allegato XIV sono selezionate da una lista di sostanze candidate ad alta criticità sulla base delle raccomandazioni formulate dalla Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Per ciascuna sostanza elencata è fissata una "data di scadenza" che va dal 2014 al 2015. A partire da tale data la sostanza può essere immessa sul mercato o usata soltanto se è stata concessa un'autorizzazione o se è stata presentata una domanda di autorizzazione entro i termini. E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 7 8 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache LA RICONQUISTA DELL’ACQUA PUBBLICA ATTRAVERSO SPAGNA. ‘SUOR INTERNET’ ESPULSA DAL CONVENTO IL REFERENDUM: BERLINO HA TRACCIATO LA STRADA Oggi mi hanno espulsa dal con- I cittadini rivogliono l'acqua pubblica. Berlino dice “nein” all’acqua privatizzata. Il referendum di iniziativa pubblica ha bocciato l’affidamento alle aziende del servizio pubblico concludendosi con un trionfo dei sì: ne servivano almeno 616.571, ne sono arrivati 665.713. Un risultato che ha sorpreso gli stessi promotori. «Ci speravo, ma non me l’aspettavo più vista la scarsa affluenza in mattinata », racconta Andreas Fuchs, il cassiere del comitato referendario. «È la prova che si può fare molto anche con pochi mezzi», aggiunge, ricordando che il comitato disponeva di appena 12mila euro ottenuti dalle donazioni. A titolo di paragone: gli organizzatori del referendumsulla religione a scuola, fallito due anni fa, avevano raccolto centinaia di migliaia di euro. «Un bene essenziale come l’acqua non può essere fonte di profitto, vogliamo che torni in mano pubblica» gioisce il portavoce del comitato, Thomas Rudek. «È un segnale anche per voi in Italia», si inserisce la sua collega Dorothea Härlin. Il referendum chiedeva di pubblicare integralmente il contratto con cui nel 1999 il Land di Berlino vendette alle società RWE e Veolia il 49,9% dell’azienda dei servizi idrici comunali (Berliner Wasserbetriebe). Stando a Rudek, dal 2001 le tariffe dell’acqua sono salite del 35% e oggi sono tra le più alte in Germania. A Berlino un metro cubo d’acqua costa 5,12 euro, a Colonia 3,26. Su pressione dei promotori, il Comune ha pubblicato a novembre circa 700 pagine del contratto di privatizzazione parziale: da esse emerge che la città ha garantito alti margini di guadagno a RWE e Veolia. Non solo, ma dal 1999 al 2009 RWE e Veolia hanno incassato più utili di Berlino (1,3 miliardi contro 696 milioni), e questo sebbene la cittàStato detenga il 50,1% della Berliner Wasserbetriebe. Secondo indiscrezioni stampa, nel 1999 vennero firmate altre cinque intese i cui contenuti sono ancora oggi segreti. Ora il parlamento del Land dovrà votare una legge sulla pubblicazione integrale del contratto di privatizzazione. In caso di rifiuto il comitato referendario è pronto a fare ricorso. Il suo obiettivo ultimo resta però quello di riportare interamente la BerlinerWasserbetriebe nelle mani pubbliche. Evitando al tempo stesso di replicare quanto è successo nella vicina Potsdam, dove la società di gestione dei servizi idrici è stata rimunicipalizzata dieci anni fa ma i prezzi sono aumentati e oggi un metro cubo d’acqua costa più che a Berlino: 5,82 euro. Sabato il governo cittadino aveva dichiarato inutile la consultazione. Di fronte ai risultati il sindaco Klaus Wowereit ha provato a contenere i danni. L’esito conferma la nostra politica, ha spiegato. Berlino è infatti in trattative con RWE per riacquistare la sua quota nella Berliner Wasserbetriebe. vento” ha annunciato sulla sua pagina Facebook Suor Maria Jesus Galan, nota in Spagna come ‘Suor Internet’, per la sua passione per la rete e le nuove tecnologie che l’hanno posta più volte sotto i riflettori dei media. La religiosa, 54 anni, da 34 in convento, era la bibliotecaria e l’archivista del Convento Santo Domingo El Real, fondato nel 1364 a Toledo, la città museo della Castiglia a sud di Madrid. Aveva fatto entrare internet nella secolare istituzione religiosa informatizzando gli archivi e la base dati della biblioteca. L’anno scorso aveva ricevuto dal governo della Castiglia una Medaglia Regionale al Merito per la sua attività. È stata espulsa dal convento, dice, perché le tensioni interne erano diventate troppo pesanti. “Alcune monache africane mi hanno reso la vita impossibile. L’invidia ha fatto brutti scherzi, hanno vinto loro” ha spiegato. L’ex-monaca ha spiegato di essersi iscritta sulle liste di collocamento: “ora spero di trovare lavoro”. ROM: FRANCIA CANTA VITTORIA, CORTE UE: NESSUNA ESCLUSIVA A SPARITI 70% DEI CAMPI ILLEGALI PAY-TV PER EUROPEI E MONDIALI GB: "CUGINO" MOSTRO DI LOCH NESS AVVISTATO NEL LAGO WINDERMERE La Francia canta vittoria: il suo giro di vite contro nomadi e Rom in circa sei mesi ha portato al rimpatrio di 3.741 clandestini e allo sgombero del 70% dei campi illegali. Almeno stando alle cifre snocciolate nei giorni scorsi dal ministro dell'Interno, Brice Hortefeux, uno dei fedelissimi del presidente Nicolas Sarkozy, in un'intervista pubblicata sul quotidiano Le Parisien. Intanto, proprio mentre Hortefeux difende il suo bilancio, la polizia di Parigi esprime preoccupazione per la forte recrudescenza dei crimini perpetrati da cittadini rumeni, spesso minorenni provenienti dai campi illegali della regione dell'Ilede-France. Di recente, riferiscono gli agenti, circa 80 rumeni coinvolti in atti di delinquenza sono stati fermati in un solo giorno. Un dato che ha spinto le forze di sicurezza a dettare "nuove istruzioni" per rispondere a questo fenomeno, per quanto riguarda l'applicazione dei fermi. Da parte loro, diverse associazioni impegnate con le comunità Rom affermano che le espulsioni non hanno contribuito a ridurre il numero dei nomadi, perché nel frattempo molti campi si stanno riformando. Un dato riconosciuto in parte dallo stesso Hortefeux. "Una situazione di una tale portata non può essere risolta in sei mesi, ma non molliamo", afferma il ministro, sottolineando che alcuni campi "si riformano ma noi siamo attivi". "Il nostro Paese non può accettare delle reali bidonville", ha continuato il responsabile degli Interni, secondo cui alcuni campi "sono totalmente insalubri". (ATS) - Tre gobbe scure e un corpo lungo che nuota nell'acqua piatta, in una mattina nebbiosa: una misteriosa creatura simile al mitico mostro di Loch Ness è stata avvistata e fotografata da due informatici che si trovavano in gita con alcuni colleghi sul lago di Windermere, nella contea di Cumbria, nord-est dell'Inghilterra. «Ho pensato fosse un cane. Poi ho realizzato che era molto più grande e che si muoveva velocemente», ha dichiarato al Daily Mail Tom Pickles, che si trovava su un kayak in compagnia della collega Sarah Harrington quando ha avvistato la strana bestia. Secondo il racconto fornito dai due, «Bownessie» - così è stato battezzato il cugino di Nessie, ovvero il celebre mostro scozzese - sarebbe grande quanto tre automobili, avrebbe una pelle simile a quella di una foca, ma una strana fisionomia gobbuta. «Era come un gigantesco serpente, ci ha spaventati tutti», ha detto la donna. Secondo il Daily Mail, che ironizza sul fatto che potrebbe trattarsi di una bufala organizzata per incrementare il turismo nell'area, sarebbe l'ottava volta che Bownessie viene avvistato nel lago dagli anni ‘50, ma fino ad ora non era stato mai fotografato. (TMNews) - La Fifa e la Uefa hanno perso il ricorso che avevano presentato presso il Tribunale di primo grado dell'Ue per annullare la decisione della Commissione europea di vietare la concessione in esclusiva alle 'pay-Tv' dei diritti di trasmissione di tutte le partite di calcio della fase finale dei campionati europei e mondiali. Con una sentenza emessa nei giorni scorsi a Lussemburgo, il Tribunale di primo grado ha respinto il ricorso e confermato la decisione dell'Esecutivo comunitario, che aveva considerato compatibili con il Trattato Ue le decisioni prese dal Belgio e dalla Gran Bretagna di garantire l'accesso libero del pubblico alla trasmissione di tutte le partite della fase finale della Coppa del mondo e, nel caso britannico, anche degli Europei. Secondo l'Uefa e la Fifa, il divieto di esclusiva per le pay-Tv sarebbe stato giustificabile solo per gli incontri 'prime' della Coppa del mondo (semifinali, finale e partite delle squadra nazionali del paese interessato) e per gli incontri 'gala' dell'Euro (partita d'apertura e finale). Il Tribunale Ue ha concluso che queste competizioni sono, nella loro integralità, di particolare rilevanza per la società, e che il divieto dell'esclusiva per le pay-Tv, che costituisce una restrizione alla libertà di prestazione dei servizi e di stabilimento, è giustificato dal diritto all'informazione e dalla necessità di assicurare un ampio accesso del pubblico alle trasmissioni televisive di questi eventi. Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache GERMANIA, TESI COPIATA: IL MINISTRO RINUNCIA AL TITOLO DI “DOTTORE” Secondo una nota apparsa su Blitzquotidiano, nella capitale tedesca c’è chi dice di non chiudere occhio da qualche notte. È Felix Hanschmann, professore di diritto all’Università di Francoforte, che ha appena scoperto un imbroglio nella tesi di dottorato del ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg. Avrebbe citato tesi di altri senza mettere la fonte in nota. Trucchetto noto a buona parte degli studenti universitari, ma qui siamo in Germania e la forma coincide con la sostanza. Risultato: anche il ministro in questione, 40enne brillante e con una prospettiva di cancellierato, sta passando notti insonni. Rischia di vedersi annullato il dottorato ma soprattutto di veder finire la sua carriera politica. Insomma rischia il posto per una “marachella” di gioventù. Intanto, Karl-Theodor zu Guttenberg ammette ”errori” nella sua tesi di dottorato, ma nega il plagio e, per dimostrare la sua buona fede, rinuncia – temporaneamente – al titolo di ‘Doktor’. Ma tutto ciò potrebbe non bastare: su di lui pende una denuncia per violazione del diritto d’autore, mentre l’opposizione chiede chiarimenti davanti al Bundestag e dubita che il ministro della Difesa riuscirà a superare lo scandalo. Per l’esponente conservatore bavarese il futuro sembra sempre più incerto, nonostante abbia incassato l’appoggio di Angela Merkel. Se la cancelliera ha espresso la sua ”piena fiducia” nel ministro, infatti, la Procura di Bayreuth (Baviera) ha detto che nei suoi confronti ci sono due denunce relative alla tesi: per falsa dichiarazione sotto giuramento e per violazione del diritto d’autore. Ed è proprio quest’ultima che preoccupa di più, perché col passare delle ore aumenta il numero di autori dai quali Guttenberg avrebbe attinto per il suo dottorato di ricerca – in giurisprudenza – senza le dovute note a pie’ di pagina. A oggi, sono almeno 15 le fonti non citate, incluso un suo predecessore, il socialdemocratico Rupert Scholz. Il popolo della Rete, intanto, continua la caccia al plagio: sul sito GuttenPlag dedicato alla tesi, il numero di pagine che contengono passaggi copiati è salito a quota 120, rispetto alle 30 di ieri. E tra i paragrafi incriminati ci sono anche quelli scritti nel 2003 da uno studente della Libera Università di Berlino, che all’epoca frequentava il primo anno. Nonostante queste prove, il ministro ha confermato la sua linea. E lo ha fatto davanti a un ristretto gruppo di giornalisti scelti, per di più mandando su tutte le furie le decine di cronisti esclusi. ”Non c’è dubbio che la tesi contiene errori”, ha detto. Ma la ”mia tesi non è un plagio – ha aggiunto -. Smentisco in modo categorico questa accusa”. E poi ha spiegato che rinuncerà al titolo finché l’università non avrà emesso un ‘verdetto’. Sul sito Internet personale del ministro il titolo di ‘Doktor’ davanti al nome è stato tolto, ma secondo molti osservatori questo non basterà a placare gli animi. La Spd, infatti, lo ha invitato a presentarsi al Bundestag per chiarire la vicenda e il capogruppo della Linke, Gregor Gysi, ha previsto che – indipendentemente dal parare dell’ateneo – Guttenberg cadrà. In questo caso, sarebbe un guaio in più per i conservatori della Merkel, che proprio domenica dovrebbero subire una pesante sconfitta alle elezioni regionali di Amburgo. Guttenberg, commenta scherzando la tv Ard, doveva ascoltare i ‘consigli’ del nonno – Karl Theodor zu Guttenberg, uno dei fondatori della Csu bavarese – che ne 1971 pubblicò la sua autobiografia, dal titolo ‘Fussnoten’, note a pie’ di pagina. ROBIN HOOD BATTE CAMERON: SALVE LE FORESTE INGLESI «I’m sorry». Si infrange così mestamente, con una dichiarazione pubblica di scuse del ministro per l’Ambiente Caroline Spelman, il progetto di privatizzare le foreste nel Regno Unito. Secondo la nota riportata da Letttera43, Robin Hood ha battuto David Cameron e la grazia per Sherwood e gli altri 258 mila ettari di boschi demaniali è dunque arrivata. Troppo forti le proteste contro il piano di vendita ai privati, per far fronte all’austerity di bilancio. E alla fine è scattata la marcia indietro del governo, preannunciata il 16 febbraio dallo stesso primo ministro Cameron che aveva derubricato il piano a «semplice consultazione» rispondendo al leader laburista Ed Miliband durante il question time ai Comuni. Come hanno sottolineato gli analisti, pochi si sarebbero aspettati che il governo fautore della Big society e incline a grandi cambiamenti in aree politicamente sensibili, come il sistema di welfare e il servizio sanitario, sarebbe stato costretto a una poco onorevole figuraccia sulle foreste. Ma forse avevano sottovalutato il peso emotivo e sentimentale che la questione rivestiva per gli inglesi. Contro il piano si era coalizzato un fronte molto ampio di opinione, dai gruppi ambientalisti locali, all’arcivescovo di Canterbury fino a un plotone di ben 100 vip, tra cui la cantante pop Annie Lennox, l’attrice premio Oscar Judy Dench, lo scrittore Julian Barnes, la stilista Vivienne Westwood, firmatari di un appello in difesa dei boschi. La fuga di notizie in ottobre sui piani di vendita aveva costretto il governo sulla difensiva. Ma i ministri erano sicuri che le rassicurazioni sulla tutela dei “boschi patrimonio”, in un Paese dove i giornali pubblicano vere e proprie guide turistiche agli “alberi monumentali” e dove la cura del verde è un imperativo categorico, avrebbe alla fine calmato gli animi. Nulla da fare: mezzo milione di persone aveva già firmato una petizione sul sito 38degrees per fermare il progetto. Mentre sondaggi impietosi certificavano un’opposione massiccia, con l’84% dei britannici contrari alla vendita. E così la Spellman ha recitato il mea culpa davanti ai deputati: «Vorrei assumere piena responsabilità per la situazione che mi ha portato qui. Mi dispiace. Abbiamo sbagliato, ma ora ascoltiamo le preoccupazioni della gente». Bosco di Robin Hood salvo, e questione chiusa? Non per l’opposizione, pronta a cavalcare la retromarcia del governo: «Praticamente ogni persona nel Paese poteva vedere che la svendita delle nostre foreste era una scelta sciocca e miope ma sono andati avanti a prescindere. Ora sono in preda al panico. Questo è un modo caotico e incompetente di governare», ha infierito il leader laburista Ed Miliband. NEL REGNO UNITO, 750 MILA UNDER 25 SENZA UN IMPIEGO Un'intera generazione minacciata dalla disoccupazione. Centinaia di migliaia di giovani britannici rischiano di restare senza lavoro o di avere incerte prospettive occupazionali per il resto della loro vita. È l'allarme lanciato sulle colonne del Times da Jonathan Portes, il neo direttore del National institute of economic and social research (Niesr), un ente di ricerca indipendente del Regno Unito. Un messaggio rivolto a David Cameron da parte di colui che fino a qualche giorno fa era uno dei suoi consiglieri economici di fiducia, prima di assumere la direzione del Niesr. Portes ha dichiarato che senza urgenti provvedimenti in materia di lavoro da parte dell'attuale coalizione di governo la situazione per i giovani del Paese rischia di precipitare. Una profezia che non è inascoltata nei ministeri londinesi di Whitehall tanto è vero che, secondo il Times, esisterebbero comunicazioni interne dai toni allarmistici circa le proporzioni raggiunte dalla disoccupazione giovanile Oltremanica. Nell'articolo pubblicato dal Times martedì 15 febbraio, a firma di Anushka Asthana, si dà voce alle preoccupazioni di Portes, ma viene anche lanciato un appello a David Cameron perché intervenga per fermare l'emorragia dei posti di lavoro a disposizione dei ventenni britannici. Come afferma il direttore del Niesr, think tank economico che gode di ottima reputazione a livello nazionale: «La disoccupazione giovanile tocca adesso quasi un milione di persone, la cifra più alta da quando si è cominciato a registrarla, nel 1992. I giovani sono stati colpiti in maniera più severa di chiunque altro dalla recessione in corso ». Dichiarazioni di uno stato di crisi che arrivano in un momento delicato per il primo ministro. In questi giorni, Cameron è infatti costretto a lottare contro lo scetticismo di chi considera fallimentare in partenza quell'ambizioso progetto di Big Society ideato per rimettere in moto la Broken Britain laburista e con il quale è ormai identificata in toto la politica del 10 di Downing Street. Portes accusa il governo di avere adottato «azioni insufficienti» per contrastare il dilagante fenomeno della disoccupazione giovanile, «minimizzando l'entità della situazione». «Questo è il classico caso che richiede di agire immediatamente e con urgenza», ha ammonito Portes. 10 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali all'Archivio Arte del restauro: un laboratorio mobile Indi mostra Stato gli inediti su per salvare i grandi capolavori Caravaggio a Roma (Lettera43) - Sono restauratori, ma anche chimici e ricercatori, i nuovi paladini dell’arte. Diverse le tecniche per la conservazione e l’indagine dei grandi capolavori, identico il principio che le muove: la passione per la ricerca e per il bello. Così opera il Molab, il Mobile laboratory a disposizione dei ricercatori europei che svolgono attività di studio e conservazione di opere d’arte. Un laboratorio, unico in Europa, che permette di effettuare misure non invasive con strumentazioni portatili. L’opera d’arte viene in pratica analizzata dove si trova, nella sala di un museo o nel cortile di un palazzo. Il Molab, coordinato dal Centro Smaart (Scientific methodologies applied to archaeology and art) di Perugia, ha eseguito diverse indagini diagnostiche. Tra le tante, le analisi sul David di Michelangelo e su dipinti di artisti come Leonardo, Raffaello, Mantegna, Perugino, Renoir, Cezanne, Munch. I lavori più recenti su alcune opere di Picasso: 13 dipinti e quattro disegni esposti nel museo di Antibes. Sotto gli occhi attenti della scienza molecolare sono finiti anche ceramiche rinascimentali e preziosi manoscritti. Attraverso la microelettronica e le fibre ottiche è stato così possibile studiare i materiali, le tecniche di esecuzione e lo stato di conservazione di queste opere. Un laboratorio mobile finanziato dalla Ue Attivo già da qualche anno e finanziato dall’Unione europea, il laboratorio mobile si sposta da un dipinto a un altro, di città in città, collezionando nuove scoperte. «Presto saremo impegnati ad analizzare i dipinti di Van Gogh di Otterlo», spiega Antonio Sgamellotti, docente di Chimica inorganica all’università di Perugia, presidente del centro di eccellenza Smaart e socio, da qualche mese, dell’Accademia dei Lincei per la classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali. Per Sgamellotti, un grande vantaggio si ha anche per l’arte contemporanea, dove è possibile tentare di allentare il possibile degrado. In questa direzione gli studi fatti sui dipinti di Burri custoditi nel Palazzo Albizzini di Città di Castello. Alla base delle nuove strumentazioni di indagine c'è il principio di interazione radiazione-materia: le fibre ottiche portano radiazioni in prossimità della superficie del manufatto artistico e la radiazione elettromagnetica che si genera (come raggi X e infrarossi) dopo l’interazione con la materia viene raccolta e analizzata. È la scienza che tende la mano all’arte per poter scoprire aspetti finora sconosciuti o per trovare il modo di conservare al meglio le opere che gli artisti hanno consegnato alla storia. Diverse professionalità si intrecciano per salvaguardare i beni culturali. Con i nuovi paladini, schierati in campo sono sempre gli storici dell’arte e i restauratori. Quando la scienza conferma l'intuito Le stesse tecniche tradizionali di restauro hanno registrato dei progressi negli anni. Oggi non si utilizzano più solventi industriali nocivi alla salute dell’operatore e alla salute dell’opera stessa. Per Maurizio De Luca, docente di Tecnica artistica e del restauro presso La Sapienza di Roma, capo restauratore, dal 1995 al 2005, del laboratorio di restauro dei Musei Vaticani, «è indiscutibile che ora la scienza affianchi la professione del restauratore con tutti i mezzi mutuati dalle varie discipline ma non bisogna mai discostarsi dal fatto che, paradossalmente, le opere d’arte non sono state eseguite al microscopio e gli occhi vedono ciò che l’artista ha voluto si vedesse. Bisogna sempre leggere i risultati analitici con prudenza e contestualizzarli con lo studio della tecnica esecutiva». A volte l’analisi critica e l’intuizione, da sole, conducono a ipotesi o scoperte interessanti. È stata proprio l’intuizione di De Luca a far emergere una nuova rivelazione dopo il restauro della Cappella Paolina in Vaticano: l’uomo con il turbante azzurro tra le figure affrescate rappresenterebbe lo stesso Michelangelo. Attraverso il confronto di dipinti e statue dello stesso personaggio, studi antropometrici hanno confermato l’ipotesi con un’approssimazione del 65%. La scienza anticipa, a volte segue, ma spesso conferma l’intuito umano. Al via a Napoli l’EMBRC: la grande ricerca europea in biologia marina Dal 1 febbraio 2011 l’EMBRC, che coinvolge 13 istituti di ricerca in Biologia Marina di 9 diversi paesi europei, ha preso ufficialmente il via grazie all’approvazione e all’importante finanziamento del progetto da parte della Commissione Europea. Un consorzio proposto e coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn con sede a Napoli – la prima Stazione di ricerca marina sorta in Europa, nel 1872 – che si propone di realizzare un’infrastruttura di ricerca paneuropea di primo livello capace di attrarre i migliori scienziati e fornire i migliori servizi alla comunità scientifica e all’industria, consapevoli che lo studio degli organismi marini e l’esplorazione della biodiversità marina possono dare importanti contributi in molteplici campi d’indagine, come la biomedicina. Una nuova speranza dunque per la ricerca scientifica e un ruolo di primo piano, a livello internazionale, riconosciuto e affidato all’Italia, alla SZN - uno dei centri di eccellenza del nostro Paese - e al suo presidente Roberto di Lauro. Il 24 febbraio a Napoli ci sarà la prima assemblea generale dell’EMBRC, con l’intervento di tutti i partner europei. Il giorno seguente, venerdì 25 febbraio in un meeting pubblico, gli scienziati dei vari istituiti di ricerca membri dell’EMBRC (quasi 50 gli studiosi provenienti da Francia, Svezia, Scozia, Inghilterra, Portogallo, Germania, Grecia e Norvegia che si affiancano agli esperti della SZN di Napoli) si confronteranno con i rappresentanti della Commissione Europea - Direzione Generale infrastrutture di Ricerca Jean-Emmanuel Faure e Annika Thies - e con i rappresentanti di altre infrastrutture e organizzazioni già operanti (BBMRI, BMS, LifeWatch, Marine Board, MRI Expert Group, Euro-Argo, Elixir) per un confronto di esperienze. A Napoli giungeranno per questo incontro anche scienziati di altri istituti che hanno già fatto richiesta di aderire all’EMBRC: dalla Russia, dalla Lituania, da Israele e dall’Irlanda. Inaugurata da pochi giorni all'Archivio di Stato - rimarrà aperta fino al 15 maggio - una rassegna di documenti e rivelazioni sstraordinarie sulla vita del grande Caravaggio a Roma. Nell’ambito delle iniziative realizzate per il IV Centenario della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610), l’Archivio di Stato di Roma promuove nella sede di Sant’Ivo alla Sapienza una mostra unica, di taglio assolutamente nuovo costruita su documenti originali, restaurati e conservati presso lo stesso Archivio, che svelano fatti salienti della vicenda umana e artistica del grande pittore e aspetti finora sconosciuti legati all’ambienteintellettuale, culturale e artistico frequentato dal maestro lombardo nel periodo vissuto a Roma. Ideata e diretta da Eugenio Lo Sardo, a cura di Orietta Verdi e Michele Di Sivo la rassegna è costruita come una detective story, un’indagine sul campo dove quello che emerge è la vita vissuta dall’artista attraverso le sue parole, i suoi incontri, in un incredibile caleidoscopio di relazioni e una polifonia di voci che conducono il grande pubblico a conoscere da vicino gi episodi e le vicende della “vita dal vero” di Michelangelo Merisi durante il suo soggiorno romano (1595/96-1606). Grazie alle scoperte compiute da una task force di 7 giovani storici dell’arte, paleografi, archivisti e storici che hanno scavato lungo gli oltre 60 km di scaffali che compongono l’Archivio di stato, sono stati salvati dal degrado e restaurati oltre 30 volumi e effettuate ricerche che presentano novità sconvolgenti che riscivono la biografia di Caravaggio. Nella rassegna verranno esposti documenti originali inediti che attestano tra l’altro l’arrivo di Caravaggio a Roma all’età di 5 anni (e non a vent’anni come finora creduto) e la sua sistemazione presso la bottega di un pittore siciliano, Lorenzo Carli, che viveva con la moglie e i figli in via della Scrofa. Nel susseguirsi di aneddoti, testimonianze, ricostruzioni provenienti da registri, protocolli, piante originali dei luoghi, denunce, processi, querele, contratti d’affitto, sarà possibile ripercorrere la Roma che Caravaggio attraversò e toccò, rivivere l’atmosfera in cui era immerso in un confronto diretto tra testi e immagini, complementari nella ricostruzione del passato. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 11 12 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali York “Venexhibit”: Marocco - L'Italia ospite d'onore al Salone AilNew carnevale di Venezia internazionale del libro di Casablanca sbarca nella grande mela Terza edizione del Salone internazionale del libro a Casablanca (Marocco) dedicato, questa volta alla Letteratura, Migrazioni e Mediterraneo. Presente l'Italia, ospite d'onore, con alcune copie di preziosi volumi custoditi dalla Biblioteca Nazionale di Roma espressione della grandezza dell'arte italiana nelle sue diverse espressioni culturali, fra cui le splendide miniature che hanno caratterizzato gli antichi codici, conosciuti in tutto il mondo. Fra queste: la Legenda maior Sancti Francisci. Si tratta di un facsimile del codice conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale ‘Vittorio Emanuele II’ di Roma, e pubblicato dalla casa editrice Vallecchi nel 2009. Una delle più antiche e preziose redazioni della Legenda maior sancti Francisci, la biografia ufficiale del Santo di Assisi, scritta da San Bonaventura da Bagnoregio su commissione dell’Ordine dei frati minori e approvata dal Capitolo generale di Pisa nel 1263. Il codice Vittorio Emanuele 411 fu realizzato nel XIV secolo, circa un secolo dopo la stesura di Bonaventura, e ne contiene il testo completo. Ha dimensioni superiori a quelle degli altri codici della Legenda, è scritto in una regolare littera textualis ed è riccamente decorato con abbondanza di iniziali miniate. Diciassette immagini che raffigurano episodi della vita del santo sono su fondo oro, tanto da farne una rarità, poiché pochi sono i codici miniati della Legenda appartenenti a quel periodo. Il formato scelto per essere tenuto a portata di mano, sembrerebbe quello di un codice da biblioteca, ma purtroppo non se conosce con esattezza l’origine. Secondo gli studiosi, la provenienza del volume sarebbe da individuare nell’area emiliano-romagnola. Con buone probabilità fu commissionato da una facoltosa committente che compare infatti più volte inginocchiata nelle miniature. Il 16 aprile 1209, Papa Innocenzo III concedeva l’approvazione alla formula vitae con la quale san Francesco d’Assisi e i confratelli si impegnavano a vivere in povertà, obbedienza e castità, seguendo la dottrina e l’esempio di Gesù Cristo. Si tratta dell’approvazione della Regola Francescana e dell’atto di nascita dell’Ordine, di cui quest’anno ricorrono gli ottocento anni, che la Biblioteca Nazionale di Roma ha voluto festeggiare con l’uscita del facsimile. L'altro volume è il codice miniato su pergamena (1474-1479 ca.) della genealogia estense: costituito da due frammenti conservati a Modena e a Roma. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ne ha promosso la riunificazione, affidando al Bulino l’esecuzione di una esclusiva edizione in facsimile per valorizzare il pubblico patrimonio artistico e stimolarne la conoscenza. Il codice risulta così costituito da 169 ritratti di principi e membri di Casa d’Este dalle origini alle soglie del Cinquecento: da Alberto Azzo, primo vicario di Ferrara (1095), a Isabella d’EsteGonzaga (1474). Sono inoltre già predisposti i medaglioni per i successivi quattro figli di Ercole I, fino a Ippolito, nato il 20 marzo 1479, e da ciò si è desunta la datazione del codice. Il miniatore fu con certezza artista ufficiale di corte, presumibilmente proveniente dalla scuola di Bonifacio Bembo o dalla cerchia di Baldassarre d’Este. Eseguito per la famiglia estense, il codice appartenne al cardinale Alessandro fino alla sua morte (1625), poi all’ordine dei Teatini di Reggio Emilia, presso i quali venne inopinatamente smembrato e disperso. Il frammento costituito dai due in folio esterni rientrò in Biblioteca Estense alla soppressione dell’ordine (1782), mentre i quattro in folio centrali riapparvero nel 1886 e furono acquistati dallo Stato per la Biblioteca di Roma, essendo allora ignota l’appartenenza al codice estense. Il manoscritto, un unicum per interesse genealogico, iconografico e per la storia del costume, era un aulico “album di famiglia” da mostrare agli ospiti di rango per ostentare ricchezza, potere e origini illustri. Usa: computer sconfigge umani, clamoroso cappotto al telequiz (TMNews) - La gara è finita e il verdetto è univoco: ha vinto il computer, gli umani hanno perso. E hanno perso nettamente, subendo un vero cappotto. Watson, il supercomputer IBM che ha sfidato i due campioni del popolare telequiz americano Jeopardy, ha chiuso mercoledì la partita, trasmessa lungo tre serate sulla rete televisiva ABC, con 77.147 dollari contro 24.000 per il campione di tutti i tempi del quiz, Ken Jennings, e 21.600 per Brad Rutter, secondo nella classifica di sempre del gioco. Una data storica per i computer, che dopo la vittoria a scacchi del 1997 di Deep Blue (un altro prodotto IBM) contro il campione del mondo Garry Kasparov hanno conquistato anche il terreno ben più difficile di un gioco che non solo richiede un sapere enciclopedico, ma anche l'abilità di capire in fretta le ambiguità verbali delle domande, spesso costruite a tranello sulle parole omofone di cui è ricco l'inglese. "Una cosa impensabile vent'anni fa", ha detto al New York Times Edward Feigenbaum, professore d'informatica della Stanford University. I giornali Usa hanno messo la notizia in apertura dei loro siti dopo la vittoria del computer (che prende il nome dal fondatore dell'IBM, Thomas G. Watson). Gli articoli sono spesso di tono preoccupato, come se l'era dei computer intelligenti che conquisteranno il mondo fosse cominciata il 16 febbraio dell'anno 2011. E' arrivato davvero il momento di preoccuparsi per il futuro dell'umanità dominata da macchine intelligenti? No, secondo David Ferrucci, lo scienziato che dirige il team Watson all'IBM. "Penso che l'intelligenza umana continuerà a prevalere su quella informatica, non il contrario", ha detto dopo la partita storica. "Quando è arrivata Internet, non ci ha consumato. Noi siamo suoi consumatori". Del resto, anche lo stupefacente Watson (la definizione è di Ken Jennings, che ha perso con classe: "Mi sono divertito e lo rifarei di corsa", ha detto) è tutt'altro che perfetto. E' raro che il computer non sappia cosa rispondere alle domande del quiz. Ma succede che non capisca le sottigliezze del linguaggio e sbagli clamorosamente, a volte comicamente, come uno scolaro che non sapendo la lezione tenta di cavarsela buttando lì una risposta che c'entra qualcosa con la domanda. Ma questo non ha impedito a IBM di gettarsi nel tentativo di commercializzare la nuova tecnologia nel campo medico e legale. Watson è bravissimo a trovare in fretta i dati richiesti in un mare di informazioni, ed è piuttosto bravo a capire il linguaggio umano, almeno quello non ironico. Due caratteristiche utili ad assistere medici e avvocati. Le prime applicazioni commerciali potrebbero arrivare entro diciotto mesi, secondo IBM. Verrà presentato martedì 22 febbraio a New York “Venexhibit”, il Carnevale di Venezia a New York. L’evento è una straordinaria e piacevole vetrina del Veneto e di Venezia e delle sue eccellenze attraverso la rappresentazione raffinata e divertente della sua festa più famosa: il Carnevale. Si tratta del primo “format entertainment” (dei tre programmati) predisposto dalla rassegna “Venexhibit” in collaborazione con Art Living di Milano e nell’ambito del progetto Triennale New York. Venexhibit ha come “missione” quella di portare il meglio del Veneto all’estero, a cominciare dalla città della Grande Mela, favorendo così le relazioni sociali, industriali e culturali, ma soprattutto valorizzando giovani talenti che da soli, non potrebbero esprimersi al meglio in un palcoscenico cosi “irraggiungibile” come quello di New York. L’apertura del Carnevale di Venezia a New York verrà annunciata alla RAI di New York il 22 febbraio, il giorno prima dello spettacolo super-esclusivo, riservato ad una platea VIP di 150 persone, con il contributo del “Main Sponsor” Miodino-Faram, che ha raccolto la “sfida del mecenatismo” lanciata da Venexhibit. Contribuiranno alla buona riuscita dell’evento anche la Venetian Community, che ha sposato l’iniziativa ed il Consolato d’Italia che ha dimostrato di gradire il format Venexhibit dal momento che fonde il piacere dell’incontro sociale con quello della valorizzazione dei giovani talenti italiani. Sarà presente la Scuola Italiana Design di Padova – Parco Scientifico Galileo, che metterà in luce la capacità creativa dei propri studenti, nell’ambito del progetto “Recycling Masks”. Durante lo spettacolo del 23 febbraio, curato e realizzato da Venexhibit con la direzione artistica del Principe Maurice Agosti Durazzo, animatore e Gran Cerimoniere di tutti i grandi eventi di piazza San Marco ed esperto “casanovista”, alcuni artisti raccontano e fanno rivivere con parole, danze e musica agli Ospiti la storia del Carnevale di Venezia dalle origini con la creazione dei personaggi della Commedia dell’Arte al tema ufficiale dell’edizione 2011: “Ottocento: da Senso a Sissi, la Città delle Donne”. Perciò il titolo dell’happening è “Casanova e il Piacere dei Sensi” parafrasando la frase di apertura delle sue memorie. Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] 13 Bandi e Concorsi Europei APRILE FEBBRAIO FEBBRAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE Invito a presentare proposte a titolo del progetto di programma di lavoro annuale per la concessione di sovvenzioni nel campo della rete transeuropea di energia (TEN-E) per il 2011 Sovvenzioni a progetti in conformità agli obiettivi definiti. Stanziamento: 24.150.000 euro - GUUE 2010/C 352/12 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Progetti multilaterali, Reti e misure di accompagnamento Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/20/10 Media 2007 Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione Sostegno alla diffusione televisiva di opere audiovisive europee 2° termine per la presentazione di proposte per promuovere la diffusione transnazionale di opere audiovisive europee. Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04 Scadenza: 28 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-ERANET-2011-RTD: invito a presentare proposte per il coordinamento di azioni di ricerca nell'ambito del VII PQ di RST Nel presente invito saranno perseguiti obiettivi specifici riferiti a sette distinte priorità individuate in 17 topic. Stanziamento: 44.610.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 22 febbraio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi dei Concorsi di aprile-maggio il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea. Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata. “GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei. Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti. Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti. Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a: [email protected] 14 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE MARZO MARZO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-EU-RUSSIA: Proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Russia: Small or medium-scale focused research projects. Stanziamento: 4.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 31 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PRINCE 2010 - UE27 - Cooperazione Europeaid Programma IPA - Invito a presentare proposte L'obiettivo generale del presente invito è la sensibilizzazione sui vantaggi e sulle sfide dell'attuale processo di allargamento dell'UE ai Balcani occidentali, alla Turchia e all'Islanda. Stanziamento: 2.500.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 31 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/37/10 - PARTENARIATI TRANSATLANTICI DI SCAMBIO - PARTENARIATI TRANSATLANTICI DI LAUREA - Proposte per il Programma EACEA UE-Canada per la cooperazione in materia di istruzione superiore, formazione e gioventù Stanziamento: 1.546.000 euro - GUUE 2010/C 323/08 Scadenza: 31 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-EURAXESS-II: TRANS-NATIONAL OPERATION OF THE "EURAXESS SERVICES NETWORK II" - Proposte nell'ambito del programma «Persone» del VII PQ di RST Sostegno alla creazione di reti europee di ricercatori all'estero. Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 340/13 Scadenza: 30 marzo 2011 OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE IMPRESE - LINEA DI BILANCIO 04.03.03.03 Sostegno a: Tipo I - progetti di cooperazione transnazionale; Tipo II - Informazioni e punti di osservazione;. Stanziamento: 7.500.000 euro - VP/2011/003 Scadenza: 28 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130947/L/ACT/BA GET TO KNOW THE EU La delegazione dell'Ue in Bosnia-Erzegovina intende, attraverso il presente invito, portare avanti attività che favoriscano il dialogo sul processo di integrazione europea. Stanziamento: 120.000 euro - EuropeAid/130947/L/ACT/BA Scadenza: 25 marzo 2011 ENERGIA E TRASPORTI SOVVENZIONI NEL SETTORE DEL TRASPORTO FERROVIARIO, IN PARTICOLARE APPLICAZIONI TELEMATICHE PER I PASSEGGERI '(TAP) L'armonizzazione tecnica nel settore ferroviario, richiede lo sviluppo di una serie di Specifiche tecniche di interoperabilità (TSI). Stanziamento: 420.000 euro - DG MOVE/D2/SUB/446-2011 Scadenza: 21 marzo 2011 AMBIENTE STRUMENTO FINANZIARIO DI PROTEZIONE CIVILE 2011 – PROGETTI DI PREVENZIONE E DI PREPARAZIONE Il presente invito è composto da due sezioni separate: (A) progetti di prevenzione; (B) progetti di preparazione. Stanziamento: 2.000.000 euro - GUUE 2011/C 49/09 Scadenza: 18 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-IRSES: AZIONI MARIE CURIE SCHEMA DI SCAMBI INTERNAZIONALI TRA STAFF DI RICERCA - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALLA CARRIERA DEI RICERCATORI Partenariati di ricerca attraverso scambi di personale. Stanziamento: 30.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 17 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/131031/C/ACT/MULTI - INIZIATIVA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE DEI ROM L'obiettivo specifico del presente invito è quello di migliorare la qualità della vita e l'accesso ai diritti delle comunità Rom nei Balcani occidentali. Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/131031/C/ACT/Multi Scadenza: 17 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-7: Proposte per l'azione ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST - Activity INCO-LAB Strengthening European research facilities in third countries. Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-6: PROPOSTE PER L'AZIONE ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PROGRAMMA 'CAPACITÀ' DEL VII PROGRAMMA QUADRO DI RST - ACTIVITY ERA-WIDE Eastern Europe and South Caucasus - Mediterranean Countries. Stanziamento: 15.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi dei Concorsi di aprile-maggio il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 15 Bandi e Concorsi Europei APRILE MARZO MARZO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-8: proposte per l'azione ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST - Activity INCO-HOUSE Invito per la seguente area: INCO.2011-8.1 India Stanziamento: 500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Erasmus: Programmi intensivi, Mobilità degli studenti presso scuole o imprese e Mobilità del personale dell'istruzione Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 11 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130729/C/ACT/MULTI - LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LA CORRUZIONE: RAFFORZAMENTO DELLA RETE DEI PROCURATORI Proposte per azioni nei Paesi dei Balcani. Stanziamento: 5.000.000 euro - EuropeAid/130729/C/ACT/Multi Scadenza: 11 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130847/L/ACT/RS - SOSTEGNO ALLA SOCIETÀ CIVILE La delegazione dell'Unione europea in Serbia è alla ricerca di proposte per azioni in materia di integrazione nell'UE della Serbia, consentendo la partecipazione della società civile. Stanziamento: 4.000.000 euro - EuropeAid/130847/L/ACT/RS Scadenza: 10 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-AdG: Invito a presentare proposte nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del VII Programma Quadro di RST Termine per la presentazione delle proposte per il dominio Life Sciences (LS). Stanziamento: 661.400.000 euro - GUUE 2010/C 298/07 Scadenza: 10 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-CIG: PROPOSTE NELL'AMBITO DELL'AZIONE MARIE CURIE CAREER INTEGRATION GRANTS (CIG) - SOVVENZIONI DI INTEGRAZIONE PER LA CARRIERA Nell’ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST. Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 08 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130732/L/ACT/RS - SERBIA SVILUPPO DI SERVIZI DI COMUNITÀ PER BAMBINI CON DISABILITÀ E LE LORO FAMIGLIE La delegazione dell'Ue presso la Repubblica di Serbia sostiene proposte che si concentrano sullo sviluppo dei servizi locali. Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/130732/L/ACT/RS Scadenza: 04 marzo 2011 OCCUPAZIONE - AFFARI SOCIALI VP/2010/014 - PROGETTO PILOTA COOPERAZIONE ALL-INCLUSIVE TRA AUTORITÀ PUBBLICHE, AZIENDE E IMPRESE SOCIALI A FAVORE DELL'INCLUSIONE SOCIALE E L'INTEGRAZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO Stanziamento: 1.500.000 euro - VP/2010/014 Scadenza: 02 marzo 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi dei Concorsi di aprile-maggio il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm 16 Gazzettino Europeo 19 Febbraio 2011 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT