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Sabato
19 Febbraio 2011
Direttore
Antonio Ciliento
Anno III - Numero 07
www.gazzettinoeuropeo.it
GAZZETTINO EUROPEO
PARLAMENTO EUROPEO
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO
GAZZETTINO
EUROPEO.IT
PARLAMENTO EUROPEO - In plenaria votato il provvedimento che penalizza Italia e Spagna nella scelta del regime linguistico per i brevetti Ue
BREVETTO UE: ITALIAE SPAGNADEFINITIVAMENTE SCONFITTE.
STRASBURGO DICE SI’ALLA “COOPERAZIONE RAFFORZATA”
Il Parlamento si è espresso in favore della proposta di utilizzare la Il voto per superare l'impossibilità di un accordo sulla scelta del regime
cooperazione rafforzata per creare un sistema unitario di brevetti linguistico che, da ora, impone il trilinguismo anglo-franco-tedesco
Un successo pieno: servivano almeno 616.571 voti, ne sono arrivati 665.713
BERLINO DICE NO ALL’ACQUA PRIVATIZZATA
GIUSTIZIA
UN PROGRAMMA PER
LA MAGGIORE TUTELA
DEI DIRITTI DEI MINORI
Annullata per volontà popolare la privatizzazione parziale
della società di gestione dei servizi idrici: i cittadini di Berlino
hanno votato, tramite referendum, per il ritorno all'acqua
gestita dal "burgermeister" (il sindaco)
EUROPARLAMENTO
UE: NO A FARMACI
CONTRAFFATTI NELLA
FILIERA FARMACEUTICA
SFIDE
USA: COMPUTER IBM
SCONFIGGE GLI
UMANI AL TELEQUIZ
CERTIFICAZIONI UE
RAGGIUNTA QUOTA 1000
NELLA REGITRAZIONE DI
PRODOTTI ALIMENTARI
Watson, il supercomputer
IBM che ha sfidato i due
campioni del popolare telequiz americano Jeopardy, ha
chiuso mercoledì la partita,
trasmessa lungo tre serate
Il formaggio italiano
Piacentinu Ennese DOP
porta a 1000 l’elenco delle
specialità agroalimentari
DOP IGP STG iscritte nei
registri europei
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Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
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GAZZETTINO
EUROPEO.IT
PARLAMENTO EUROPEO - In plenaria votato il provvedimento che penalizza Italia e Spagna nella scelta del regime linguistico per i brevetti Ue
BREVETTO UE: ITALIA E SPAGNA DEFINITIVAMENTE SCONFITTE.
STRASBURGO DICE SI’ ALLA “COOPERAZIONE RAFFORZATA”
Unificare le procedure per il brevetto
europeo. Sono ben 38 anni che
l'Unione ci prova. Finora senza alcun
esito. Il macigno che finora nessuno
era riuscito a rimuovere è stato il regime linguistico da adottare, ma ora si è
giunti alla fase conclusiva dell’intera
vicenda.
Il Parlamento europeo, infatti, nel
corso dell’ultima plenaria di
Bruxelles, si è espresso in favore
della proposta di ricorso alla procedura di “cooperazione rafforzata”
per superare le attuali contrapposizioni e consentire l’adozione di una
nuova normativa per un sistema unitario di brevetti.
La richiesta di coperazione rafforzata - una prima assoluta nel campo del
mercato unico, la seconda tenendo
invece conto di quella avviata per i
divorzi tra coniugi di diversi Paesi era stata originariamente presentata
da 12 Paesi dopo aver costatato l'impossibilità di trovare un accordo fra
tutti i paesi UE.
In particolare, Roma e Madrid non
accettavano di essere escluse appunto attraverso la “cooperazione
rafforzata” - da un accordo che di
fatto impone il trilinguismo anglofranco-tedesco per il riconoscimento
del brevetto europeo, giudicando la
nuova normativa discriminatoria nei
confronti delle altre principali lingue.
«Può davvero l'Europa essere competitiva quando brevettare una sua
invenzione costa 10 volte di più che
negli Stati Uniti? Quando in ballo c'è
la protezione dell'innovazione, questa
è una debolezza inaccettabile» aveva
spiegato in precedenza Michel
Barnier, commissario europeo per il
mercato interno e i servizi. «Il deposito di una domanda di brevetto in
Europa è un'operazione costosa e
complicata e di conseguenza riservata alle società che dispongono di
grossi capitali . La situazione attuale
è inaccettabile: a causa dei costi ele-
vati gli inventori in media convalidano e tutelano i loro brevetti soltanto in
5 dei 27 stati membri dell'UE. Ecco
perché si è proposto che alcuni Stati
membri possano proseguire il cammino verso un sistema comune di tutela
dei brevetti e spero che col tempo
tutti gli Stati membri aderiranno al
nuovo sistema. In ogni caso le imprese non saranno discriminate e potranno domandare un brevetto UE a
parità di condizioni, indipendentemente dal loro paese di origine”.
In effetti, il sistema brevettuale europeo attualmente in vigore è assai
costoso e complesso, in particolare a
causa delle esigenze di traduzione.
L'Ufficio europeo dei brevetti (UEB),
un organismo dell'Organizzazione
europea dei brevetti di cui fanno parte
38 paesi (i 27 dell'UE + altri 11 paesi
europei), esamina le domande di brevetto ed è competente per il rilascio di
un brevetto europeo quando sono
soddisfatte le condizioni previste.
Tuttavia, affinché il brevetto così rilasciato sia valido in uno Stato membro, il titolare deve chiederne la con-
valida a livello nazionale in ciascuno
Stato membro nel quale desidera ottenerne la tutela. Questa procedura
comporta ulteriori traduzioni, con le
spese relative, e costi amministrativi
rilevanti.
Un brevetto europeo convalidato soltanto in 13 paesi
può costare fino a
18.000 EUR, di cui
quasi 10.000 EUR
dovuti alle sole
spese di traduzione.
Questo ha portato a
una situazione in
cui un brevetto
europeo è dieci
volte più costoso di
un brevetto statunitense, che costa in
media 1.850 EUR.
A causa delle spese
da sostenere, la
maggior parte degli
inventori preferisce
brevettare la propria
invenzione in un
numero assai limitato di Stati membri.
Ora, invece, con la procedura avviata
dovrebbe finalmente concludersi lo
stallo in cui l’Unione versa da almeno
10 anni.
In sede parlamentare, tutti gli altri
Stati membri, ad eccezione di Italia e
Spagna, hanno deciso di partecipare
alla procedura. In ogni caso, questi
due paesi potranno entrare a farne
parte in qualsiasi momento.
Il Consiglio competitività dovrebbe
approvare la procedura di cooperazione rafforzata il prossimo 8-9
marzo. In seguito, la Commissione
presenterà due proposte legislative:
una sulla creazione del nuovo sistema
comunitario di brevetti (con procedura legislativa ordinaria) e l'altra sul
regime linguistico, che dovrebbe prevedere solo la consultazione dei
deputati. Tuttavia, la risoluzione pre-
parata da Klaus-Heiner Lehne (PPE,
DE) e approvata martedì con 471 voti
a favore, 160 contrari e 42 astensioni,
chiede pieni poteri legislativi per il
Parlamento su entrambi i provvedimenti.
L'idea attorno cui ruota la nuova normativa è semplice e semplificatrice:
prevede di ricalcare le regole linguistiche vigenti all'Ufficio europeo dei
Brevetti di Monaco di Baviera. Tre
lingue: francese, inglese e tedesco. Le
domande per la registrazione del brevetto però, è stato spiegato, potranno
essere presentate in qualsiasi delle 23
lingue ufficiali dell'Unione. Il brevetto europeo sarà poi concesso in una
delle tre lingue ufficiali dell'Ueb.
Avrà validità automatica in tutti i 27
paesi dell'Unione a condizione che il
richiedente ne garantisca la traduzione nelle altre due lingue ufficiali ma
solo per la parte delle specifiche che
definiscono gli scopi dell'invenzione.
La traduzione completa delle specifiche del brevetto sarà necessaria solo
in caso di vertenza legali. Ipotesi quest'ultima alquanto remota visto che
finora solo l'1% dei brevetti registrati
all'Ueb sono finiti in tribunale.
Da un punto di vista statistico, l'anno
scorso l'Ufficio di Monaco ha registrato 134.542 brevetti tra i quali
25.107 tedeschi, 8.929 francesi, 6.738
olandesi, 4.821 inglesi e 3.881 italiani. Siccome le domande di Germania
e Francia insieme sono state il 48%
del totale europeo, questo giustificherebbe la scelta del trilinguismo. Non è
detto però che la logica sia accettata
da tutti. C'è chi dice che se si usasse
solo l'inglese i costi sarebbero ben più
bassi.
Resta l'amaro in bocca, è chiaro, per
l'esclusione dell'italiano dalle lingue
autorizzate per registrare un brevetto
europeo. Ma l’unità dell’Europa
passa anche per queste rinunce.
Il timore è che forse gli altri non
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GAZZETTINO
EUROPEO.IT
PARLAMENTO
EUROPEO
I negoziati per l'adesione della
Croazia all'Unione potrebbero essere
completati entro giugno se Zagabria
continua sulla strada delle riforme,
afferma una risoluzione approvata dal
Parlamento europeo il 16 febbraio, nel corrso dell’ultima
plenaria di Strasburgo. La sfida
maggiore potrebbe però risultare quella di spiegarne i benefici
a una popolazione piuttosto
scettica.
"I negoziati di adesione con la
Croazia possono essere completati nella prima metà del 2011 a
patto che continuino a essere
perseguite con risolutezza le
necessarie riforme", in particolare quelle che servono a combattere la corruzione, garantire
il ritorno dei rifugiati e realizzare la ristrutturazione dei cantieri
navali, dicono i deputati.
Inoltre, sottolineano anche gli
sforzi compiuti da Zagabria per riformare la costituzione, il potere giuridico e migliorare la cooperazione con il
Tribunale penale internazionale per la
ex Iugoslavia (ICTY).
Con la risoluzione adottata l’europarlamento riconosce l'impegno del
governo croato nella lotta contro la
corruzione, evidente ad esempio nei
casi dei processi che vedono coinvolti due ex ministri ed ex primo ministro, fenomeno che tuttavia "continua
a costituire un grave problema generale". I deputati pertanto chiedono
all'OLAF, l'ufficio europeo antifrode, di "cooperare strettamente con
le autorità croate, al fine di fare luce
IL 28° STATO MEMBRO DELL'UNIONE EUROPEA SARA’ LA
CROAZIA: QUASI COMPLETATI I NEGOZIATI DI ADESIONE
sulla potenziale corruzione secondaria che può essere generata all'interno
delle istituzioni dell'UE".
Nello specifico, la corruzione sembra
essere stato un fenomeno diffuso in
Croazia e che continua a costituire un
grave problema generale; vengono
accolti dunque con favore gli sforzi
del governo croato volti a opporsi
vigorosamente a ogni forma di corruzione; sottolineando che il governo
ha dedicato particolare attenzione al
quadro giuridico e istituzionale della
lotta alla corruzione, segnatamente
per quanto riguarda le indagini, l'azione penale, e la cooperazione internazionale e tra le agenzie, per questo
si attendono processi equi e trasparenti, ricordando alle autorità croate
l'importanza di proteggere il processo
investigativo sulla corruzione dalle
interferenze politiche; accolgono con
PARLAMENTO
EUROPEO
favore la creazione in quattro dei
maggiori tribunali del paese di dipartimenti speciali per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata,
dove i giudici sono selezionati con
cura e ricevono una formazione supplementare;
Anche le riforme sul sistema
giudiziario devono proseguire, indicano i deputati, in particolare continuando il perseguimento dei crimini di guerra e migliorando i programmi
di protezione dei testimoni.
Risultati sono attesi circa gli
aspetti generali di amministrazione della giustizia.
Occorre incentivare gli sforzi
per riformare ulteriormente il
settore giudiziario, ai fini
della creazione di un potere
giudiziario indipendente e
imparziale, in particolare con
l'adozione della revisione del
piano d'azione relativo alla riforma
del sistema giudiziario; accolti con
favore i progressi compiuti per ridurre ulteriormente il numero di cause in
arretrato, soprattutto quelle il cui iter
dura più di tre anni, e per razionalizzare il sistema giudiziario mediante la
creazione di tribunali di maggiori
dimensioni, di tribunali di contea e di
tribunali
commerciali,
nonché
mediante disposizioni per la specializzazione dei giudici; prende atto
delle misure positive, anche per
quanto riguarda il consiglio superiore
della magistratura, l'indipendenza
dell'accademia giudiziaria e l'istituzione della scuola per gli ufficiali
giudiziari, volte a rafforzare l'indipendenza delle nomine giudiziarie e a
potenziare lo sviluppo delle carriere e
la responsabilità disciplinare dei giudici capo nonché l'adozione di salvaguardie generali per una maggiore
indipendenza del potere giudiziario;
Accolti con favore i progressi registrati sulla questione spinosa del
ritorno in patria dei rifugiati, in particolare grazie a una diminuzione dell'ostilità verso i serbi che rientrano
nel paese, dicono i deputati. Tuttavia,
la risoluzione indica che i rifugiati
devono avere la possibilità di ottenere un permesso di residenza permanente ed essere sostenuti da progetti
di reinserimento, per permettere cosi
a migliaia di serbi di fare ritorno.
Circa la capacità di assumersi gli
obblighi derivanti dall'adesione,
secondo i deputati il governo croato
deve accelerare il processo di ristrutturazione e privatizzazione dei cantieri navali, prerequisito essenziale
per chiudere in tempo il "capitolo"
relativo alla concorrenza nei negoziati di adesione.
I deputati infine, hanno espresso
preoccupazione per la convinzione
della maggioranza dei cittadini croati
che l'adesione all'UE non porterebbe
vantaggi al paese, secondo quanto
illustra una recente indagine
dell'Eurobarometro. Chiedono quindi
al governo e alla società civile di
mobilizzarsi "affinché i croati comprendano che il progetto europeo
appartiene anche a loro". L'adesione
all'Unione sarà comunque sottoposta
a referendum popolare.
APPROVATO A STRASBURGO UNO DEI PIÙ GRANDI ACCORDI MAI
NEGOZIATI DALL’UE: IL LIBERO SCAMBIO CON LA COREA DEL SUD
Dopo aver assicurato l'introduzione di una forte
clausola di salvaguardia per proteggere l'industria
europea e ricevute garanzie
da Seul che una nuova legislazione coreana sulle emissioni di CO2 per le auto non
avrà un impatto negativo sul
mercato automobilistico
europeo, i deputati hanno
dato il via libera alla ratifica
di uno degli accordi di libero scambio più ambiziosi
mai negoziati dall'Unione, capace di creare nuovi
scambi per un valore di 19,1 miliardi di euro per
l'Europa, facendo risparmiare ai nostri esportatori
circa 1,6 miliardi di euro l'anno.
Con 465 voti a favore, 128 contrari e 19 astensioni,
il Parlamento ha chiuso definitivamente due anni e
mezzo di negoziati e la procedura di ratifica dell'accordo di libero scambio fra UE e Corea del Sud
che entrerà in vigore a luglio di quest'anno.
Il nuovo accordo eliminerà circa il 98% delle barriere tariffarie nei prossimi 5 anni su prodotti
manufatti e agricoli e sui servizi e raddoppierà il
volume di commercio fra UE e Corea del Sud, con
conseguente aumento di occupazione e crescita. Il
testo copre anche questioni rilevanti come le procedure di appalti pubblici, i diritti di proprietà intellettuale, gli standard di lavoro e i temi ambientali.
SETTORE AUTO - Secondo l'accordo, l'8% delle
tariffe doganali sulle auto europee esportate in
Corea saranno rimosse, come dire che
su un'auto di €25.00, saranno risparmiati €2.000 in dogana. I produttori dell'UE
potranno esportare le auto in Corea
senza dover passare controlli o rispettare alcuno standard specifico. Inoltre,
l'accordo di libero scambio crea un
comitato di monitoraggio per controllare che non si introducano in futuro barriere al commercio "nascoste", come ad
esempio obblighi tecnici sui limiti di emissioni
CO2. Sulla scia dei timori dei produttori di auto
europee sulla possibile ondata di importazioni di
auto più economiche, l'accordo comprende delle
clausole di salvaguardia. Quest'ultime permetteranno all'Unione di sospendere le riduzioni dei dazi o
di riportarli sui livelli precedenti in presenza di un
numero di importazioni eccessive dalla Corea.
SETTORE TESSILE - Le tariffe doganali per i prodotti tessili e abbigliamento sono attualmente del
10,06% e l'accordo prevede l'eliminazione immediata della maggior parte dei 60 milioni di euro in
dazi imposti ogni anno agli esportatori europei.
Inoltre, l'accordo prevede una serie di disposizioni
per garantire la protezione della proprietà intellettuale dei prodotti esportati, registrati e non.
ELETTRONICA DI CONSUMO - L'accordo eli-
mina i requisiti 'doppi', come gli obblighi di effettuare costosi test e passare attraverso la procedura
di certificazione, e rimuove anche le barriere al
commercio per i beni elettronici di consumo, come
elettrodomestici, televisori, telefoni cellulari e
computer. La Corea ha anche riconosciuto formalmente gli standard europei per i prodotti elettronici, così da permettere agli esportatori europei di
entrare nel mercato coreano a pari titolo coi produttori locali.
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA - In un altro
voto, e con 495 voti a favore, 16 contrari e 75
astensioni, il Parlamento ha approvato misure di
salvaguardia che permetteranno all'UE di sospendere ulteriori riduzioni delle barriere tariffarie o di
riportarle ai livelli precedenti nel caso che qualsiasi industria risulti colpita da un aumento delle
importazioni con un danno considerevole.
Una serie di modifiche alla legislazione sono state
apportate dai deputati. Il Parlamento europeo, cosi
come l'industria, avrà il diritto di chiedere alla
Commissione di lanciare un'inchiesta sulla situazione dei mercati che potrebbe poi far scattare la
clausola di salvaguardia. Inoltre, sono molteplici i
fattori che devono essere presi in considerazione
per attivare la salvaguardia, cosi come i prodotti
protetti da tale meccanismo sono stati definiti con
più chiarezza, per difendere meglio gli interessi
dell'industria dell'auto.
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Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
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BRUXELLES - In forza del trattato di Lisbona, l'Unione europea è tenuta a promuovere la tutela dei diritti del minore
GIUSTIZIA: LA COMMISSIONE EUROPEA DELINEA IL
PROGRAMMA DELL'UNIONE SUI DIRITTI DEI MINORI
In che modo l'Unione europea può aiutare a tutelare i diritti dei minori nelle aule di giustizia? Come
possiamo garantire l'esecuzione tempestiva delle
sentenze nei casi transfrontalieri di
affidamento? E come proteggere
bambini e ragazzi dal bullismo
online? La Commissione europea
ha presentato oggi un programma
che, dando applicazione pratica ai
principi della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, intende garantire una maggiore tutela ai diritti dei
minori. Il programma individua
una serie di azioni concrete con cui
l'Unione può contribuire in modo
significativo alle politiche mirate al
benessere e alla sicurezza dei minori, tra l'altro promuovendo una giustizia a loro misura, informando
meglio i bambini e gli adolescenti dei loro diritti e
garantendo sicurezza ai piccoli cibernauti.
“I diritti dei minori sono diritti fondamentali e
l'Unione e i 27 Stati membri devono agire in modo
da garantirne la tutela, improntando ogni azione al
principio dell'interesse superiore del minore” ha
affermato Viviane Reding, Commissaria europea
per la Giustizia. "Una giustizia a misura di minore
significa che a garantire il rispetto dei diritti dei più
giovani sia anzitutto il sistema giudiziario, quando
le vittime o gli indagati sono bambini o adolescenti
oppure quando nei divorzi non c'è accordo tra i
genitori sull'affidamento.”
Il Vicepresidente Antonio Tajani ha evidenziato la
necessità di lottare contro lo sfruttamento sessuale
dei minori connesso al turismo. “Lo sfruttamento
sessuale è un reato, una gravissima violazione della
dignità umana e dell'integrità fisica e psicologica
delle giovani vittime. Questo preciso ambito richiede strategie comuni e cooperazione internazionale,
azioni di sensibilizzazione e determinatezza. La
recente comunicazione della Commissione sul turismo prevede azioni specifiche di contrasto allo
sfruttamento sessuale dei minori".
Il programma presentato nei giorni
scorsi elenca 11 azioni che la
Commissione intende adottare nei prossimi anni. L'iniziativa vuole ribadire
l'impegno deciso delle istituzioni
dell'Unione e degli Stati membri a promuovere, tutelare e rispettare i diritti
dei minori in tutti i settori politici pertinenti dell'UE traducendoli in risultati
concreti. In futuro, nel definire, realizzare e monitorare le politiche UE che
coinvolgono i più giovani, direttamente
o indirettamente, occorrerà tener conto
dell'interesse superiore del minore.
I minori coinvolti in procedure giudiziarie si scontrano con ostacoli notevoli e se il sistema giudiziario non è a loro misura il rischio è che
ne siano violati i diritti. I soggetti particolarmente
vulnerabili (minori indigenti, emarginati sociali o
portatori di handicap) necessitano peraltro di una
protezione speciale. La Commissione terrà specialmente conto dei minori nella sua proposta sui diritti delle vittime di reati, proponendo misure di
garanzia per i minori indagati e rivedendo la normativa applicabile attualmente ai casi transfrontalieri
di affidamento.
Per proteggere i minori e dare loro gli strumenti per
tutelarsi come utenti internet, la Commissione
intende agire attivamente lottando contro il ciberbullismo, il grooming, l'accesso a contenuti nocivi e
altre esperienze negative legate all'uso delle tecnologie online. Per diffondere maggior consapevolezza e promuovere la cittadinanza attiva dei più giovani, la Commissione aprirà sul portale EUROPA
uno sportello unico dei minori con informazioni di
Servizi di custodia dell'infanzia a partire dall'età di 4 anni
L’UE PROMUOVE INTERVENTI PER L'EDUCAZIONE PRESCOLASTICA
In circa una famiglia europea su otto vi è un bambino di meno di sei anni. 19 milioni di bambini –
uno su cinque – sono esposti al rischio della
povertà. Sulla scorta di questi dati, la Commissione
ha avviato nei giorni scorsi e per la prima volta, un
piano d'azione mirante ad assicurare ad ogni bambino migliori prospettive e a porre le basi per un
efficace apprendimento permanente, per l'integrazione
sociale, per lo sviluppo personale e l'occupabilità più
avanti nella vita. Le proposte
della Commissione, una delle
quali propugna un accesso
universale ad un'educazione
prescolastica di qualità, contribuiranno anche al
raggiungimento di due dei grandi obiettivi della
strategia "Europa 2020" dell’Ue – cioè la riduzione
della dispersione scolastica che dovrebbe essere
portata sotto al 10% ed il riscatto di almeno 20
milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione sociale.
Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l'istruzione, ha spiegato: "Investire nell'educazione e
nella cura della prima infanzia è uno dei migliori
investimenti che possiamo fare per i nostri bambini – e quindi anche per il futuro dell'Europa.
L'investimento in un'educazione prescolastica di
qualità è molto più efficace degli interventi nelle
successive fasi di scolarizzazione. Esso dà ai nostri
giovani migliori opportunità per la vita e serve
inoltre a risparmiare denaro nel lungo periodo.
Spezzare il circolo vizioso della povertà e dello
svantaggio comporta anche per i contribuenti costi
inferiori in termini di assistenza sanitaria e servizi
ospedalieri, corsi di recupero scolastico, welfare e
ordine pubblico."
Nella maggior parte degli Stati membri l'istruzione
dell'obbligo inizia all'età di 5 o 6
anni, ma anche prima a Cipro, nel
Lussemburgo e nell'Irlanda del
nord (Regno Unito). Il livello dei
servizi erogati ai bambini in tenera età fino all'inizio dell'istruzione dell'obbligo varia notevolmente in Europa in termini di finanziamento, governance e politiche del personale.
Nel 2009 i Ministri dell'istruzione hanno fissato un
obiettivo in base al quale il 95% dei bambini
dovrebbe fruire di un'educazione precoce e di servizi di custodia dell'infanzia a partire dall'età di 4
anni. L'attuale media UE è pari al 92,3%, ma anche
in questo caso le cifre varano notevolmente e non
rispecchiano necessariamente la qualità dei servizi
forniti.
Di fronte a tale situazione, le nuove proposte della
Commissione europea invocano:
- un accesso universale a un'educazione prescolastica di qualità, basata su finanziamenti stabili e
sulla buona governance
- un approccio integrato all'istruzione e ai servizi di
custodia dell'infanzia che tenga conto dei bisogni
facile fruizione sui loro diritti e sulle politiche
dell'Unione.
L'azione della Commissione sul fronte dei diritti dei
minori è il frutto del suo impegno a garantire l'attuazione della Carta dei diritti fondamentali, giuridicamente vincolante per le istituzioni dell'Unione
quando propongono una legge e per gli Stati membri quando danno attuazione al diritto dell'Unione.
MILLESIMA REGISTRAZIONE
NELL’UE DI UN PRODOTTO
ALIMENTARE DI QUALITÀ
La denominazione «Piacentinu Ennese» (DOP),
che designa un famoso formaggio pecorino italiano, é oggi la millesima denominazione registrata secondo il regime di qualità dei prodotti
agricoli e alimentari della Commissione.
Fin dalla loro istituzione, che risale al 1992, i
regimi dell'UE hanno consentito di registrare
prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti non solo dai paesi di tutta l'UE, ma anche
da al di fuori del suo territorio. Durante gli scorsi anni si è verificata un'impennata delle domande di registrazione in seguito agli allargamenti
dell'UE e al crescente interesse manifestato dai
produttori di paesi terzi, fra cui l'India, la Cina,
la Tailandia e il Vietnam.
Dacian CIOLOS, il commissario responsabile
per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, ha dichiarato in merito: "La registrazione della millesima
denominazione di qualità costituisce una tappa
fondamentale nella storia dei regimi di qualità.
Tali regimi, che conferiscono visibilità ai prodotti europei valorizzando le tradizioni agricole
ed il patrimonio rurale, racchiudono ancora
grandi potenzialità."
"Questo è un importantissimo traguardo che
conferma quanto il tema della qualità alimentare
sia ormai entrato nel DNA dei produttori agricoli europei - chiosa Paolo De Castro, Presidente
della Commissione Agricoltura del Parlamento
Europeo - Da oltre venti anni il tema della tutela della qualità degli alimenti é parte integrante
delle scelte di politica agricola comune. Un processo che continua con il "pacchetto qualità"
adottato lo scorso dicembre, in discussione al
Parlamento Europeo, un'ulteriore tappa verso il
consolidamento della prospettiva della qualità
come leva competitiva e strumento di garanzia
del consumatore. Un' opportunità per il nostro
paese che, con il Piacentinu Ennese, ha consolidato la propria leadership europea nelle produzioni DOP e IGP, ma bisogna lavorare affinché
tale importante primato sia opportunamente
valorizzato e tradotto in reddito per le nostre
aziende agroalimentari".
dei bambini in modo onnicomprensivo
- curricoli adattati all'età che presentino il giusto
equilibrio tra le abilità più tecniche e quelle trasversali
- una maggiore attenzione alla professionalizzazione del personale assicurando qualifiche, salari e
condizioni di lavoro appropriati
- sistemi di garanzia della qualità e standard al fine
di monitorare i progressi.
Le proposte della Commissione saranno discusse a
maggio dai ministri dell'istruzione dell'UE. I ministri identificheranno le priorità e la Commissione
incoraggerà lo scambio di idee e di conoscenze a
partire dalle politiche che risulteranno più efficaci.
La Commissione definirà poi le priorità per gli
investimenti nell'ambito delle iniziative per l'educazione e la cura della prima infanzia.
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STRASBURGO - Introdotte sanzioni per violazioni della direttiva equiparabili per natura e importanza alle violazioni del diritto nazionale
MEDICINALI CONTRAFFATTI: IL PARLAMENTO EUROPEO
VARA NUOVE NORME PER LA PROTEZIONE DEI PAZIENTI
I deputati hanno approvato il 16 febbraio scorso,
nel corso dell’ultima plenaria di Strasburgo, una
nuova legge per impedire l'ingresso di farmaci contraffatti nella filiera farmaceutica legale. La normativa copre anche le vendite via
Internet e introduce nuovi dispositivi di sicurezza e misure di tracciabilità, nonché sanzioni per i
contraffattori di farmaci.
Marisa Matias (GUE/NGL, PT),
relatrice per il provvedimento, ha
commentato: "I medicinali falsificati sono "assassini silenziosi" in
quanto privi di effetto o poiché
contengono sostanze tossiche che
possono danneggiare, o addirittura
uccidere, coloro che li assumono. L'assenza di una
legge quadro incoraggia la contraffazione, un crimine organizzato. Abbiamo assistito a una crescita
smisurata di questa attività criminale, con un incremento, dal 2005, del 400% dei sequestri di farmaci contraffatti. Proteggere la sicurezza del paziente
è l'obiettivo principale di questa direttiva".
Si stima che l'1% dei medicinali attualmente in
vendita al pubblico europeo attraverso la catena di
approvvigionamento legale sia falsificata e che tale
numero sia in aumento.
I deputati hanno ritenuto necessario regolamentare
anzitutto la vendita di farmaci via Internet, dal
momento che questa è una delle vie principali
attraverso le quali i farmaci contraffatti sono
immessi nel mercato dell'UE. Negli Stati membri
in cui sono consentite, le farmacie online dovranno, secondo i deputati, ottenere un'autorizzazione
speciale a fornire medicinali al pubblico via web
per poter operare.
I siti dovranno dotarsi di un logo comune, riconoscibile in tutta l'UE per aiutare il pubblico a indivi-
Nuovo regolamento per gli autobus
duare le farmacie autorizzate. Tutte le farmacie già raggiunto i pazienti, ciò deve avvenire entro 24
internet con autorizzazione saranno collegate a un ore in modo che i farmaci possano essere ritirati dal
sito centrale, a livello di Stato membro. I diversi mercato.
siti web nazionali saranno a loro volta collegati a Oggi la rete distributiva per i farmaci è sempre più
un sito web europeo. I cittadini complessa e coinvolge non solo i distributori, che
dovranno inoltre essere informati sono già contemplati dalla normativa esistente, ma
dei rischi connessi all'acquisto di anche i mediatori dei medicinali. Su richiesta dei
farmaci via Internet.
deputati, i mediatori in futuro dovranno essere
Il progetto di legge aggiorna le registrati per poter commercializzare i medicinali e
vigenti regole e introduce le cosid- potranno essere esclusi da tale registro nel caso in
dette norme di sicurezza sulle con- cui non rispettino le nuove norme.
fezioni dei farmaci, per garantire I deputati infine chiedono che non solo l'importal'autenticità e l'identificazione delle zione, ma anche l'esportazione di medicinali verso
singole confezioni, nonché per veri- i paesi terzi, sia regolamentata meglio.
ficare se l'imballaggio esterno
sia stato manomesso. Una
caratteristica di sicurezza - che deve ancora
essere sviluppata dalla Commissione europea - potrebbe essere, per esempio, un numero di serie che può essere "letto" dalle farmacia a garanzia dell'autenticità della confezione.
Come regola generale, queste caratteristiche Il Parlamento ha approvato martedì l'accordo raggiunto
si applicano a tutti i medicinali soggetti a coi governi nazionali su nuovi limiti alle emissioni di
prescrizione, a meno che non sia chiaramen- CO2 per i veicoli commerciali europei, accordo che prete escluso ogni rischio. Solo in casi eccezio- vede anche incentivi per l'industria alla produzione di
nali, se vi è un rischio di falsificazione, tali furgoni con una migliore efficienza energetica e penalità
regole sono applicabili ai medicinali non per chi non rispetta le nuove regole.
Dopo il voto positivo del Parlamento, con 534 voti a
soggetti a prescrizione.
Inoltre, gli Stati membri devono creare un favore, 117 contrari e 15 astensioni, sulla relazione di
sistema per impedire che medicinali perico- Martin Callanan (ECR, UK), e una volta formalmente
losi (falsificati e con difetti di qualità) rag- approvata anche dal Consiglio, la nuova legislazione
giungano il paziente. In caso di sospetto che completerà il quadro normativo comunitario aggiungenil medicinale presenti un rischio grave per la dosi alle norme sulle emissioni dei veicoli per passeggesalute pubblica, tutti gli attori della catena di ri di due anni fa.
distribuzione e tutti gli altri Stati membri Lo scopo della normativa è innanzitutto di garantire una
devono essere informati tempestivamente. migliore qualità dell'aria e rispettare gli obiettivi di riduNel caso in cui i farmaci falsificati abbiano zione dell'impatto del cambiamento climatico, ma anche
di incentivare la produzione di furgoni a basso consumo
di carburante per aiutare le numerose piccole imprese
di linea e granturismo
che li utilizzano.
Il relatore Callanan ha spiegato: "La legislazione approvata rappresenta un difficile equilibrio e determina una
serie di obiettivi ambientali, ambiziosi ma fattibili, per i
lazione o ritardo alla partenza superiore ai produttori. Sono soddisfatto perché è un buon accordo
120 minuti;
per ambiente, produttori di furgoni e utilizzatori degli
• un’assistenza adeguata (spuntini, pasti e stessi, in tutta l'UE".
bevande) in caso di cancellazione o ritardo di Le nuove regole si applicheranno a tutti i veicoli di
oltre 90 minuti per viaggi di durata superiore nuova fabbricazione, entro le 3,5 tonnellate di peso, carialle tre ore;
co incluso. L'accordo prevede un limite di 175g di CO2
• più in particolare, in tali even- per km dal 2014, limite che diminuirà a 147g CO2/km
tualità, l’obbligo per il vettore di dal 2020. I limiti esprimono la media di consumo fra
offrire, se necessario, due per- tutto il parco auto del produttore, mentre le fabbriche che
nottamenti in albergo ai passeg- producono meno di 22.000 veicoli nuovi l'anno possono
geri lasciati a terra, per un presentare domanda di deroga.
importo massimo di 80 euro a Fabbricare un furgone con un'emissione minore di 50g
notte, salvo in caso di condizio- CO2/km darà al produttore un "supercredito", valido per
ni meteorologiche estremamente un lasso di tempo limitato. Tale veicolo, infatti, conterà,
sfavorevoli e di gravi calamità per il calcolo della media come 3,5 veicoli per il periodo
naturali;
2014-2015, 2,5 per il 2016 e infine 1,5 nel 2017, ultimo
• indennizzo pari al 50% del prezzo del anno di validità del sistema di crediti. D'altro canto, i veibiglietto in caso di ritardo alla partenza supe- coli di nuova produzione che consumano più dei limiti
riore ai 120 minuti, cancellazione del viaggio imposti saranno soggetti a penalità fino a €95 per grame mancato reinstradamento del passeggero su mo dal 2019.
percorso alternativo o rimborso da parte del
vettore.
I seguenti diritti saranno inoltre applicabili a tutti i zioni e online;
servizi (per distanze superiori o inferiori ai 250 • sistemi per la gestione dei reclami accessibili a
tutti i passeggeri, appositamente predisposti dai
km):
• non discriminazione dei passeggeri basata, diret- vettori;
• organismi nazionali indipendenti in ogni Stato
tamente o indirettamente, sulla nazionalità;
• trattamento non discriminatorio dei disabili o membro incaricati di garantire l’applicazione del
delle persone a mobilità ridotta e risarcimento in regolamento e, se del caso, di imporre sanzioni.
caso di perdita o danneggiamento dei dispositivi Per permettere alle piccole imprese di adattarsi alle
nuove regole, il Parlamento ha concesso agli Stati
che ne agevolano la mobilità in caso di incidente;
• norme minime in materia di informazione dei pas- membri la possibilità di esentare alcuni servizi
seggeri prima e durante il viaggio, nonché informa- regolari nazionali per un tempo di massimo 4 anni,
zioni di carattere generale sui loro diritti, nelle sta- rinnovabili una volta.
UE: I NUOVI DIRITTI PER I PASSEGGERI DI BUS IN VIGORE DAL 2013
L'anello mancante della legislazione europea sui
diritti dei passeggeri è stato finalmente aggiunto
martedì, con l'approvazione da parte del
Parlamento di un nuovo regolamento che rafforza i
diritti di chi sceglie bus e pullman per viaggiare.
Dopo il trasporto aereo, ferroviario, marittimo e per
vie d’acqua, anche quello su
strada sarà ora oggetto di una
serie di diritti specifici per i
passeggeri, completando in tal
modo il quadro giuridico a tutela degli utenti di tutti i modi di
trasporto a livello dell’Unione
europea. Il nuovo regolamento
coprirà tutti i servizi regolari,
sia nazionali sia transfrontalieri. Tra i nuovi diritti applicabili ai servizi di lunga
percorrenza (vale a dire di oltre 250 km) figurano:
• la tutela del passeggero in caso di decesso, lesioni, perdite o danni causati da incidente stradale (le
leggi nazionali non possono fissare un indennizzo
massimo inferiore a 220.000 euro a passeggero e a
1.200 euro a collo);
• la tutela del passeggero per quanto concerne le
necessità immediate di ordine pratico in caso di
incidente (con la possibilità di offrire un massimo
di due pernottamenti in albergo, per un importo
totale di 80 euro a notte);
• un’assistenza mirata gratuita per i disabili o le
persone a mobilità ridotta sia nelle stazioni che a
bordo del veicolo, nonché il trasporto gratuito per
gli eventuali accompagnatori;
• una garanzia di rimborso o reinstradamento su
percorso alternativo in caso di overbooking, cancel-
DOPO IL VOTO DEL PARLAMENTO
EUROPEO, FURGONI PIÙ “VERDI”
SULLE STRADE EUROPEE
6
Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
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GAZZETTINO
EUROPEO.IT
Se entro due mesi non verranno adottate misure adeguate, possibile il rinvio alla Corte di giustizia dell’Ue
PROCEDURE D’INFRAZIONE: L’ITALIA DISCRIMINATORIA PER
MEDICI, INSEGNANTI E LIBERA CIRCOLAZIONE DI CAPITALI
L’Italia sotto la lente d’ingrandimento della Commissione
europea per due tipi di sollecitazioni. anzitutto la presunta
discriminazione contro i lavoratori che hanno acquisito un'esperienza professionale e qualifiche in un altro Stato membro, poi la mancata modifica dellla legge sulle privatizzazioni in materia di restrizioni sugli investimenti.
Nel primo caso, la Commissione europea ha
sollecitato l'Italia a tener conto dell'esperienza professionale e dell'anzianità maturate dai
medici in un altro Stato membro all'atto di
determinare il loro inquadramento o le loro
condizioni di lavoro (salario, grado, sviluppo
della carriera) nel settore pubblico italiano.
Essa ha anche chiesto all'Italia, con un provvedimento separato, di porre fine alle regole
discriminanti in base alle quali gli insegnanti
che detengono qualifiche ottenute in Italia
ricevono punti addizionali all'atto di determinare la loro graduatoria nelle liste di riserva
per i posti di insegnamento. La Commissione
ritiene che le regole attualmente in vigore siano discriminatorie poiché vanno entrambe a detrimento di lavoratori di
altri Stati membri. Entrambe le richieste della Commissione
si configurano quali 'pareri motivati' nell'ambito delle procedure di infrazione dell'UE. L'Italia ha due mesi di tempo per
allineare alla normativa dell'UE la legislazione che riguarda
i due ambiti in questione. In caso contrario, la Commissione
può decidere di deferire l'Italia alla Corte di giustizia
dell'UE.
Come spiegato nel provvedimento, in conformita alla normativa dell'UE, la libera circolazione dei lavoratori non si
applica al settore pubblico, ragion per cui le assunzioni nel
settore pubblico possono essere limitate ai cittadini dello
Stato membro ospitante. Tale deroga è stata però interpretata in modo estremamente restrittivo dalla Corte di giustizia
dell'UE, ragion per cui uno Stato membro può riservare ai
propri cittadini soltanto i posti che comportano l'esercizio
dell'autorità pubblica e la responsabilità di salvaguardare gli
interessi generali dello Stato. Tale restrizione non si applica
quindi ai medici operanti nelle strutture sanitarie pubbliche
né agli insegnanti delle scuole pubbliche.
In linea con la giurisprudenza della Corte, i precedenti periodi di lavoro comparabile maturati nel settore sanitario degli
altri Stati membri vanno contabilizzati dai servizi sanitari
italiani all'atto di determinare l'inquadramento professionale
(salario, sviluppo della carriera) come se si trattasse di un'esperienza maturata nel sistema italiano. La condizione specifica che in Italia impone la continuità del servizio per stabilire l'inquadramento di un medico costituisce una discriminazione indiretta dei lavoratori migranti allorché si tratta di
determinare le loro condizioni lavorative nell'ambito del servizio pubblico italiano. I lavoratori migranti di solito terminano un rapporto di lavoro nello Stato membro di origine per
spostarsi in un altro Stato membro, ragion per cui il loro trasferimento si traduce in un'interruzione della carriera.
Nel caso degli insegnanti la legislazione italiana
stabilisce che, ai fini delle graduatorie delle liste
di riserva degli insegnanti e dei punti attribuiti a
tutte le qualifiche professionali (comprese quelle
ottenute in altri Stati membri), vengano concessi
punti addizionali alle qualifiche specifiche esclusivamente se ottenute in Italia. Ciò si traduce in
una discriminazione indiretta a motivo della
nazionalità e viola la normativa UE in tema di
libera circolazione dei lavoratori, oltre ad avere
conseguenze negative sull'accesso all'occupazione
da parte dei candidati che abbiano esercitato il
loro diritto alla libera circolazione per ottenere le
loro qualifiche professionali in altri Stati membri.
Le qualifiche comparabili ottenute in altri Stati
membri e riconosciute dalle autorità italiane dovrebbero
essere trattate allo stesso modo di quelle ottenute in Italia e
ad esse si dovrebbe attribuire lo stesso punteggio.
Sul secondo caso, la Commissione europea ha richiesto che
l’Italia modifichi la legislazione che conferisce allo Stato
poteri speciali d'intervento in materia di decisioni riguardanti la proprietà e la gestione di società privatizzate che operano in settori strategici quali le telecomunicazioni e l'energia.
La Commissione ritiene che tali poteri speciali comportino
una restrizione ingiustificata che incide sulla libera circolazione dei capitali e sul diritto di stabilimento nell’UE. La
Commissione ha inoltrato la richiesta sotto forma di parere
motivato, avviando così la seconda fase del procedimento
d'infrazione dell'UE. Quindi se, entro due mesi, le autorità
italiane non adottano le misure necessarie a rimediare all'infrazione della normativa UE, la Commissione può decidere
il rinvio del caso alla Corte di giustizia dell’Ue.
La legislazione italiana stabilisce che allo Stato possano
essere conferiti poteri speciali onde salvaguardarne gli interessi fondamentali, in caso siano a rischio. In primo luogo,
lo Stato ha il potere di opporsi sia all’acquisto di azioni che
alla conclusione di patti da parte degli azionisti che detengono una determinata percentuale dei diritti di voto (pari al 5%
o inferiore, se così stabilito). In secondo luogo, lo Stato può
opporsi a talune decisioni prese dalle imprese, ad esempio
riguardo a fusioni o scissioni aziendali.
A parere della Commissione questa legislazione impone
restrizioni non giustificate alla libera circolazione dei capitali e al diritto di stabilimento, da qui l’avvio della procedura
d’infrazione.
Per ricevere il
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compilare il modulo sul sito:
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REACH: SEI SOSTANZE
PERICOLOSE SARANNO
RITIRATE DALL'UE
Sei sostanze di estrema criticità
verranno proibite nell'arco dei
prossimi tre-cinque anni a meno
che singole imprese non abbiano
ricevuto un'autorizzazione ad
usarle. Queste sostanze sono cancerogene, tossiche per la riproduzione o persistono nell'ambiente e
si accumulano negli organismi
viventi. Gli operatori che intendessero vendere o usare tali
sostanze dovranno dimostrare che
sono state adottate le prescritte
misure di sicurezza per controllare
adeguatamente i rischi oppure che
i vantaggi per l'economia e la
società sono maggiori dei rischi
eventuali. Laddove vi siano
sostanze o tecniche alternative fattibili dovrà essere inoltre presentato uno scadenzario per la sostituzione delle sostanze problematiche. La decisione adottata della
Commissione fa seguito alla
prima fase di registrazione e di
notifica delle sostanze chimiche,
completatasi con successo. Ciò
rientra in REACH, l'iniziativa
dell'Europa per rendere più sicuro
l'uso delle sostanze chimiche.
Dunque, con il provvedimento
adottato dalla Commissione europea nei giorni scorsi, sei sostanze
di estrema criticità sono state spostate dall'elenco di sostanze candidate all'elenco di sostanze soggette alla procedura di autorizzazione, noto quale allegato XIV, di cui
al regolamento REACH dell'UE.
In particolare, le sostanze in questione - prime iscritte nell'allegato
XIV- sono le seguenti 6 sostanze
chimiche: 5-ter-butyl-2,4,6-trinitro-m-xylene (musk xylene), 4,4'diamminodifenilmetano (MDA),
esabromociclododecano
(HBCDD), di(2-etilesil) ftalato
(DEHP), ftalato benzilico butilico
(BBP) e ftalato dibutilico (DBP).
Per esse, le misure adottate rappresentano un primo passo verso
l'attuazione del requisito in materia di autorizzazione contenuto nel
regolamento REACH. Ciò rientra
in un processo continuativo nel
corso del quale si aggiungeranno
in futuro ulteriori sostanze all'allegato XIV. L'obiettivo è assicurare
che i rischi derivanti da sostanze
ad alta criticità siano adeguatamente controllati e che tali sostanze vengano progressivamente rimpiazzate da alternative accettabili
sul piano economico e tecnico.
Le sostanze chimiche elencate
nell'allegato XIV sono selezionate
da una lista di sostanze candidate
ad alta criticità sulla base delle
raccomandazioni formulate dalla
Agenzia europea per le sostanze
chimiche (ECHA). Per ciascuna
sostanza elencata è fissata una
"data di scadenza" che va dal 2014
al 2015. A partire da tale data la
sostanza può essere immessa sul
mercato o usata soltanto se è stata
concessa un'autorizzazione o se è
stata presentata una domanda di
autorizzazione entro i termini.
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19 Febbraio 2011
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19 Febbraio 2011
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Cronache
LA RICONQUISTA DELL’ACQUA PUBBLICA ATTRAVERSO SPAGNA. ‘SUOR INTERNET’
ESPULSA DAL CONVENTO
IL REFERENDUM: BERLINO HA TRACCIATO LA STRADA Oggi
mi hanno espulsa dal con-
I cittadini rivogliono l'acqua pubblica. Berlino dice “nein”
all’acqua privatizzata. Il referendum di iniziativa pubblica
ha bocciato l’affidamento alle aziende del servizio pubblico
concludendosi con un trionfo dei sì: ne servivano almeno
616.571, ne sono arrivati
665.713. Un risultato che ha sorpreso gli stessi promotori.
«Ci speravo, ma non me l’aspettavo più vista la scarsa affluenza
in mattinata », racconta Andreas
Fuchs, il cassiere del comitato
referendario. «È la prova che si
può fare molto anche con pochi
mezzi», aggiunge, ricordando
che il comitato disponeva di
appena 12mila euro ottenuti
dalle donazioni. A titolo di paragone: gli organizzatori del referendumsulla religione a scuola,
fallito due anni fa, avevano raccolto centinaia di migliaia di
euro. «Un bene essenziale come l’acqua non può essere
fonte di profitto, vogliamo che torni in mano pubblica» gioisce il portavoce del comitato, Thomas Rudek. «È un segnale anche per voi in Italia», si inserisce la sua collega
Dorothea Härlin. Il referendum chiedeva di pubblicare integralmente il contratto con cui nel 1999 il Land di Berlino
vendette alle società RWE e Veolia il 49,9% dell’azienda dei
servizi idrici comunali (Berliner Wasserbetriebe). Stando a
Rudek, dal 2001 le tariffe dell’acqua sono salite del 35% e
oggi sono tra le più alte in Germania. A Berlino un metro
cubo d’acqua costa 5,12 euro, a Colonia 3,26.
Su pressione dei promotori, il Comune ha pubblicato a
novembre circa 700 pagine del contratto di privatizzazione
parziale: da esse emerge che la città ha garantito alti margini di guadagno a RWE e Veolia. Non
solo, ma dal 1999 al 2009 RWE e
Veolia hanno incassato più utili di
Berlino (1,3 miliardi contro 696
milioni), e questo sebbene la cittàStato detenga il 50,1% della Berliner
Wasserbetriebe. Secondo indiscrezioni stampa, nel 1999 vennero firmate
altre cinque intese i cui contenuti sono
ancora oggi segreti. Ora il parlamento
del Land dovrà votare una legge sulla
pubblicazione integrale del contratto
di privatizzazione. In caso di rifiuto il
comitato referendario è pronto a fare
ricorso. Il suo obiettivo ultimo resta
però quello di riportare interamente la
BerlinerWasserbetriebe nelle mani
pubbliche. Evitando al tempo stesso di replicare quanto è
successo nella vicina Potsdam, dove la società di gestione
dei servizi idrici è stata rimunicipalizzata dieci anni fa ma i
prezzi sono aumentati e oggi un metro cubo d’acqua costa
più che a Berlino: 5,82 euro. Sabato il governo cittadino
aveva dichiarato inutile la consultazione. Di fronte ai risultati il sindaco Klaus Wowereit ha provato a contenere i
danni. L’esito conferma la nostra politica, ha spiegato.
Berlino è infatti in trattative con RWE per riacquistare la sua
quota nella Berliner Wasserbetriebe.
vento” ha annunciato sulla sua
pagina Facebook Suor Maria
Jesus Galan, nota in Spagna come
‘Suor Internet’, per la sua passione per la rete e le nuove tecnologie
che l’hanno posta più volte sotto i
riflettori dei media.
La religiosa, 54 anni, da 34 in convento, era la bibliotecaria e l’archivista del Convento Santo
Domingo El Real, fondato nel
1364 a Toledo, la città museo della
Castiglia a sud di Madrid. Aveva
fatto entrare internet nella secolare istituzione religiosa informatizzando gli archivi e la base dati
della biblioteca. L’anno scorso
aveva ricevuto dal governo della
Castiglia una Medaglia Regionale
al Merito per la sua attività.
È stata espulsa dal convento, dice,
perché le tensioni interne erano
diventate troppo pesanti. “Alcune
monache africane mi hanno reso
la vita impossibile. L’invidia ha
fatto brutti scherzi, hanno vinto
loro” ha spiegato.
L’ex-monaca ha spiegato di essersi iscritta sulle liste di collocamento: “ora spero di trovare lavoro”.
ROM: FRANCIA CANTA VITTORIA, CORTE UE: NESSUNA ESCLUSIVA A
SPARITI 70% DEI CAMPI ILLEGALI PAY-TV PER EUROPEI E MONDIALI
GB: "CUGINO" MOSTRO DI
LOCH NESS AVVISTATO
NEL LAGO WINDERMERE
La Francia canta vittoria: il suo giro di vite contro nomadi e
Rom in circa sei mesi ha portato al rimpatrio di 3.741 clandestini e allo sgombero del 70% dei campi illegali. Almeno stando alle cifre snocciolate nei giorni scorsi dal ministro
dell'Interno, Brice Hortefeux, uno dei fedelissimi del presidente Nicolas Sarkozy, in un'intervista pubblicata sul quotidiano Le Parisien.
Intanto, proprio mentre Hortefeux difende il suo bilancio, la
polizia di Parigi esprime preoccupazione per la forte recrudescenza dei crimini perpetrati da cittadini rumeni, spesso
minorenni provenienti dai campi illegali della regione dell'Ilede-France. Di recente, riferiscono gli agenti, circa 80 rumeni
coinvolti in atti di delinquenza sono stati fermati in un solo
giorno. Un dato che ha spinto le forze di sicurezza a dettare
"nuove istruzioni" per rispondere a questo fenomeno, per
quanto riguarda l'applicazione dei fermi.
Da parte loro, diverse associazioni impegnate con le comunità
Rom affermano che le espulsioni non hanno contribuito a
ridurre il numero dei nomadi, perché nel frattempo molti
campi si stanno riformando. Un dato riconosciuto in parte
dallo stesso Hortefeux. "Una situazione di una tale portata
non può essere risolta in sei mesi, ma non molliamo", afferma
il ministro, sottolineando che alcuni campi "si riformano ma
noi siamo attivi". "Il nostro Paese non può accettare delle
reali bidonville", ha continuato il responsabile degli Interni,
secondo cui alcuni campi "sono totalmente insalubri".
(ATS) - Tre gobbe scure e un corpo
lungo che nuota nell'acqua piatta,
in una mattina nebbiosa: una
misteriosa creatura simile al mitico mostro di Loch Ness è stata
avvistata e fotografata da due
informatici che si trovavano in
gita con alcuni colleghi sul lago di
Windermere, nella contea di
Cumbria, nord-est dell'Inghilterra.
«Ho pensato fosse un cane. Poi ho
realizzato che era molto più grande e che si muoveva velocemente», ha dichiarato al Daily Mail
Tom Pickles, che si trovava su un
kayak in compagnia della collega
Sarah Harrington quando ha avvistato la strana bestia. Secondo il
racconto fornito dai due,
«Bownessie» - così è stato battezzato il cugino di Nessie, ovvero il
celebre mostro scozzese - sarebbe
grande quanto tre automobili,
avrebbe una pelle simile a quella
di una foca, ma una strana fisionomia gobbuta. «Era come un gigantesco serpente, ci ha spaventati
tutti», ha detto la donna.
Secondo il Daily Mail, che ironizza sul fatto che potrebbe trattarsi
di una bufala organizzata per
incrementare il turismo nell'area,
sarebbe l'ottava volta che
Bownessie viene avvistato nel
lago dagli anni ‘50, ma fino ad ora
non era stato mai fotografato.
(TMNews) - La Fifa e la Uefa hanno perso il ricorso che
avevano presentato presso il Tribunale di primo grado
dell'Ue per annullare la decisione della Commissione europea di vietare la concessione in esclusiva alle 'pay-Tv' dei
diritti di trasmissione di tutte le partite di calcio della fase
finale dei campionati europei e mondiali. Con una sentenza emessa nei giorni scorsi a Lussemburgo, il Tribunale di
primo grado ha respinto il ricorso e confermato la decisione dell'Esecutivo comunitario, che aveva considerato compatibili con il Trattato Ue le decisioni prese dal Belgio e
dalla Gran Bretagna di garantire l'accesso libero del pubblico alla trasmissione di tutte le partite della fase finale della
Coppa del mondo e, nel caso britannico, anche degli
Europei. Secondo l'Uefa e la Fifa, il divieto di esclusiva per
le pay-Tv sarebbe stato giustificabile solo per gli incontri
'prime' della Coppa del mondo (semifinali, finale e partite
delle squadra nazionali del paese interessato) e per gli
incontri 'gala' dell'Euro (partita d'apertura e finale). Il
Tribunale Ue ha concluso che queste competizioni sono,
nella loro integralità, di particolare rilevanza per la società,
e che il divieto dell'esclusiva per le pay-Tv, che costituisce
una restrizione alla libertà di prestazione dei servizi e di
stabilimento, è giustificato dal diritto all'informazione e
dalla necessità di assicurare un ampio accesso del pubblico
alle trasmissioni televisive di questi eventi.
Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
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GERMANIA, TESI COPIATA: IL MINISTRO
RINUNCIA AL TITOLO DI “DOTTORE”
Secondo una nota apparsa su Blitzquotidiano, nella capitale
tedesca c’è chi dice di non chiudere occhio da qualche notte.
È Felix Hanschmann, professore di diritto all’Università di
Francoforte, che ha appena scoperto un imbroglio nella tesi
di dottorato del ministro della Difesa
Karl-Theodor zu Guttenberg.
Avrebbe citato tesi di altri senza mettere la fonte in nota.
Trucchetto noto a buona parte degli
studenti universitari, ma qui siamo in
Germania e la forma coincide con la
sostanza. Risultato: anche il ministro
in questione, 40enne brillante e con
una prospettiva di cancellierato, sta
passando notti insonni. Rischia di
vedersi annullato il dottorato ma
soprattutto di veder finire la sua carriera politica. Insomma rischia il
posto per una “marachella” di gioventù.
Intanto, Karl-Theodor zu Guttenberg
ammette ”errori” nella sua tesi di dottorato, ma nega il plagio e, per dimostrare la sua buona fede, rinuncia – temporaneamente – al
titolo di ‘Doktor’. Ma tutto ciò potrebbe non bastare: su di
lui pende una denuncia per violazione del diritto d’autore,
mentre l’opposizione chiede chiarimenti davanti al
Bundestag e dubita che il ministro della Difesa riuscirà a
superare lo scandalo.
Per l’esponente conservatore bavarese il futuro sembra sempre più incerto, nonostante abbia incassato l’appoggio di
Angela Merkel. Se la cancelliera ha espresso la sua ”piena
fiducia” nel ministro, infatti, la Procura di Bayreuth
(Baviera) ha detto che nei suoi confronti ci sono due denunce relative alla tesi: per falsa dichiarazione sotto giuramento
e per violazione del diritto d’autore.
Ed è proprio quest’ultima che preoccupa di più, perché col
passare delle ore aumenta il numero di autori dai quali
Guttenberg avrebbe attinto per il suo dottorato di ricerca – in
giurisprudenza – senza le dovute note a pie’ di pagina. A
oggi, sono almeno 15 le fonti non citate, incluso un suo predecessore, il socialdemocratico Rupert Scholz.
Il popolo della Rete, intanto, continua la
caccia al plagio: sul sito GuttenPlag dedicato alla tesi, il numero di pagine che contengono passaggi copiati è salito a quota
120, rispetto alle 30 di ieri. E tra i paragrafi incriminati ci sono anche quelli scritti
nel 2003 da uno studente della Libera
Università di Berlino, che all’epoca frequentava il primo anno.
Nonostante queste prove, il ministro ha
confermato la sua linea. E lo ha fatto
davanti a un ristretto gruppo di giornalisti
scelti, per di più mandando su tutte le
furie le decine di cronisti esclusi. ”Non
c’è dubbio che la tesi contiene errori”, ha
detto. Ma la ”mia tesi non è un plagio – ha
aggiunto -. Smentisco in modo categorico
questa accusa”. E poi ha spiegato che
rinuncerà al titolo finché l’università non
avrà emesso un ‘verdetto’.
Sul sito Internet personale del ministro il titolo di ‘Doktor’
davanti al nome è stato tolto, ma secondo molti osservatori
questo non basterà a placare gli animi. La Spd, infatti, lo ha
invitato a presentarsi al Bundestag per chiarire la vicenda e
il capogruppo della Linke, Gregor Gysi, ha previsto che –
indipendentemente dal parare dell’ateneo – Guttenberg
cadrà. In questo caso, sarebbe un guaio in più per i conservatori della Merkel, che proprio domenica dovrebbero subire una pesante sconfitta alle elezioni regionali di Amburgo.
Guttenberg, commenta scherzando la tv Ard, doveva ascoltare i ‘consigli’ del nonno – Karl Theodor zu Guttenberg,
uno dei fondatori della Csu bavarese – che ne 1971 pubblicò
la sua autobiografia, dal titolo ‘Fussnoten’, note a pie’ di
pagina.
ROBIN HOOD BATTE CAMERON: SALVE LE FORESTE INGLESI
«I’m sorry». Si infrange così mestamente, con una dichiarazione pubblica di scuse del ministro per l’Ambiente
Caroline Spelman, il progetto di privatizzare le foreste nel
Regno Unito. Secondo la nota riportata da Letttera43, Robin
Hood ha battuto David Cameron e la grazia per Sherwood e
gli altri 258 mila ettari di boschi
demaniali è dunque arrivata.
Troppo forti le proteste contro il
piano di vendita ai privati, per far
fronte all’austerity di bilancio. E
alla fine è scattata la marcia indietro del governo, preannunciata il
16 febbraio dallo stesso primo
ministro Cameron che aveva derubricato il piano a «semplice consultazione» rispondendo al leader
laburista Ed Miliband durante il
question time ai Comuni.
Come hanno sottolineato gli analisti, pochi si sarebbero aspettati che
il governo fautore della Big
society e incline a grandi cambiamenti in aree politicamente sensibili, come il sistema di welfare e il servizio sanitario,
sarebbe stato costretto a una poco onorevole figuraccia sulle
foreste.
Ma forse avevano sottovalutato il peso emotivo e sentimentale che la questione rivestiva per gli inglesi. Contro il piano
si era coalizzato un fronte molto ampio di opinione, dai
gruppi ambientalisti locali, all’arcivescovo di Canterbury
fino a un plotone di ben 100 vip, tra cui la cantante pop
Annie Lennox, l’attrice premio Oscar Judy Dench, lo scrittore Julian Barnes, la stilista Vivienne Westwood, firmatari
di un appello in difesa dei boschi.
La fuga di notizie in ottobre sui piani di vendita aveva
costretto il governo sulla difensiva. Ma i ministri erano sicuri che le rassicurazioni sulla tutela dei
“boschi patrimonio”, in un Paese dove
i giornali pubblicano vere e proprie
guide turistiche agli “alberi monumentali” e dove la cura del verde è un
imperativo categorico, avrebbe alla
fine calmato gli animi. Nulla da fare:
mezzo milione di persone aveva già
firmato una petizione sul sito
38degrees per fermare il progetto.
Mentre sondaggi impietosi certificavano un’opposione massiccia, con
l’84% dei britannici contrari alla vendita. E così la Spellman ha recitato il
mea culpa davanti ai deputati: «Vorrei
assumere piena responsabilità per la
situazione che mi ha portato qui. Mi dispiace. Abbiamo sbagliato, ma ora ascoltiamo le preoccupazioni della gente».
Bosco di Robin Hood salvo, e questione chiusa? Non per
l’opposizione, pronta a cavalcare la retromarcia del governo: «Praticamente ogni persona nel Paese poteva vedere che
la svendita delle nostre foreste era una scelta sciocca e
miope ma sono andati avanti a prescindere. Ora sono in
preda al panico. Questo è un modo caotico e incompetente
di governare», ha infierito il leader laburista Ed Miliband.
NEL REGNO UNITO,
750 MILA UNDER 25
SENZA UN IMPIEGO
Un'intera generazione minacciata
dalla disoccupazione. Centinaia di
migliaia di giovani britannici
rischiano di restare senza lavoro o
di avere incerte prospettive occupazionali per il resto della loro
vita. È l'allarme lanciato sulle
colonne del Times da Jonathan
Portes, il neo direttore del
National institute of economic and
social research (Niesr), un ente di
ricerca indipendente del Regno
Unito. Un messaggio rivolto a
David Cameron da parte di colui
che fino a qualche giorno fa era
uno dei suoi consiglieri economici
di fiducia, prima di assumere la
direzione del Niesr.
Portes ha dichiarato che senza
urgenti provvedimenti in materia
di lavoro da parte dell'attuale coalizione di governo la situazione
per i giovani del Paese rischia di
precipitare. Una profezia che non
è inascoltata nei ministeri londinesi di Whitehall tanto è vero che,
secondo il Times, esisterebbero
comunicazioni interne dai toni
allarmistici circa le proporzioni
raggiunte dalla disoccupazione
giovanile Oltremanica.
Nell'articolo pubblicato dal Times
martedì 15 febbraio, a firma di
Anushka Asthana, si dà voce alle
preoccupazioni di Portes, ma
viene anche lanciato un appello a
David Cameron perché intervenga
per fermare l'emorragia dei posti
di lavoro a disposizione dei ventenni britannici. Come afferma il
direttore del Niesr, think tank economico che gode di ottima reputazione a livello nazionale: «La
disoccupazione giovanile tocca
adesso quasi un milione di persone, la cifra più alta da quando si è
cominciato a registrarla, nel 1992.
I giovani sono stati colpiti in
maniera più severa di chiunque
altro dalla recessione in corso ».
Dichiarazioni di uno stato di crisi
che arrivano in un momento delicato per il primo ministro. In questi giorni, Cameron è infatti
costretto a lottare contro lo scetticismo di chi considera fallimentare in partenza quell'ambizioso
progetto di Big Society ideato per
rimettere in moto la Broken
Britain laburista e con il quale è
ormai identificata in toto la politica del 10 di Downing Street.
Portes accusa il governo di avere
adottato «azioni insufficienti» per
contrastare il dilagante fenomeno
della disoccupazione giovanile,
«minimizzando l'entità della situazione». «Questo è il classico caso
che richiede di agire immediatamente e con urgenza», ha ammonito Portes.
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Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
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Cultura
orizzonti transnazionali
all'Archivio
Arte del restauro: un laboratorio mobile Indi mostra
Stato gli inediti su
per salvare i grandi capolavori
Caravaggio a Roma
(Lettera43) - Sono restauratori, ma anche chimici e ricercatori, i nuovi paladini dell’arte. Diverse le tecniche per la
conservazione e l’indagine dei grandi capolavori, identico il
principio che le muove: la passione per la ricerca e per il
bello. Così opera il Molab, il Mobile laboratory a disposizione dei ricercatori europei che svolgono attività di studio
e conservazione di opere d’arte. Un laboratorio, unico in
Europa, che permette di effettuare misure non invasive con
strumentazioni
portatili.
L’opera d’arte viene in pratica
analizzata dove si trova, nella
sala di un museo o nel cortile
di un palazzo.
Il Molab, coordinato dal
Centro Smaart (Scientific
methodologies applied to
archaeology and art) di
Perugia, ha eseguito diverse
indagini diagnostiche. Tra le
tante, le analisi sul David di
Michelangelo e su dipinti di
artisti
come
Leonardo,
Raffaello,
Mantegna,
Perugino, Renoir, Cezanne,
Munch. I lavori più recenti su
alcune opere di Picasso: 13
dipinti e quattro disegni esposti nel museo di Antibes. Sotto
gli occhi attenti della scienza
molecolare sono finiti anche
ceramiche rinascimentali e
preziosi manoscritti.
Attraverso la microelettronica
e le fibre ottiche è stato così possibile studiare i materiali, le
tecniche di esecuzione e lo stato di conservazione di queste
opere.
Un laboratorio mobile finanziato dalla Ue
Attivo già da qualche anno e finanziato dall’Unione europea, il laboratorio mobile si sposta da un dipinto a un altro,
di città in città, collezionando nuove scoperte. «Presto saremo impegnati ad analizzare i dipinti di Van Gogh di
Otterlo», spiega Antonio Sgamellotti, docente di Chimica
inorganica all’università di Perugia, presidente del centro
di eccellenza Smaart e socio, da qualche mese,
dell’Accademia dei Lincei per la classe di Scienze fisiche,
matematiche e naturali.
Per Sgamellotti, un grande vantaggio si ha anche per l’arte
contemporanea, dove è possibile tentare di allentare il possibile degrado. In questa direzione gli studi fatti sui dipinti
di Burri custoditi nel Palazzo Albizzini di Città di Castello.
Alla base delle nuove strumentazioni di indagine c'è il principio di interazione radiazione-materia: le fibre ottiche portano radiazioni in prossimità della superficie del manufatto
artistico e la radiazione elettromagnetica che si genera
(come raggi X e infrarossi) dopo l’interazione con la materia viene raccolta e analizzata.
È la scienza che tende la mano all’arte per poter scoprire
aspetti finora sconosciuti o per trovare il modo di conservare al meglio
le opere che gli artisti hanno consegnato alla storia. Diverse professionalità si intrecciano per salvaguardare i beni culturali. Con i nuovi
paladini, schierati in campo sono
sempre gli storici dell’arte e i
restauratori.
Quando la scienza conferma l'intuito
Le stesse tecniche tradizionali di
restauro hanno registrato dei progressi negli anni. Oggi non si utilizzano più solventi industriali nocivi
alla salute dell’operatore e alla
salute dell’opera stessa. Per
Maurizio De Luca, docente di
Tecnica artistica e del restauro presso La Sapienza di Roma, capo
restauratore, dal 1995 al 2005, del
laboratorio di restauro dei Musei
Vaticani, «è indiscutibile che ora la
scienza affianchi la professione del
restauratore con tutti i mezzi mutuati dalle varie discipline ma non bisogna mai discostarsi dal
fatto che, paradossalmente, le opere d’arte non sono state
eseguite al microscopio e gli occhi vedono ciò che l’artista
ha voluto si vedesse. Bisogna sempre leggere i risultati analitici con prudenza e contestualizzarli con lo studio della
tecnica esecutiva».
A volte l’analisi critica e l’intuizione, da sole, conducono a
ipotesi o scoperte interessanti. È stata proprio l’intuizione di
De Luca a far emergere una nuova rivelazione dopo il
restauro della Cappella Paolina in Vaticano: l’uomo con il
turbante azzurro tra le figure affrescate rappresenterebbe lo
stesso Michelangelo. Attraverso il confronto di dipinti e statue dello stesso personaggio, studi antropometrici hanno
confermato l’ipotesi con un’approssimazione del 65%. La
scienza anticipa, a volte segue, ma spesso conferma l’intuito umano.
Al via a Napoli l’EMBRC: la grande ricerca europea in biologia marina
Dal 1 febbraio 2011 l’EMBRC, che coinvolge 13 istituti di
ricerca in Biologia Marina di 9 diversi paesi europei, ha
preso ufficialmente il via grazie all’approvazione e all’importante finanziamento del progetto da parte della
Commissione Europea.
Un consorzio proposto e coordinato dalla Stazione
Zoologica Anton Dohrn con sede a Napoli – la prima
Stazione di ricerca marina sorta in Europa, nel 1872 – che
si propone di realizzare un’infrastruttura di ricerca paneuropea di primo livello capace di attrarre i migliori scienziati e fornire i migliori servizi alla comunità scientifica e
all’industria, consapevoli che lo studio degli organismi
marini e l’esplorazione della biodiversità marina possono
dare importanti contributi in molteplici campi d’indagine,
come la biomedicina.
Una nuova speranza dunque per la ricerca scientifica e un
ruolo di primo piano, a livello internazionale, riconosciuto e
affidato all’Italia, alla SZN - uno dei centri di eccellenza del
nostro Paese - e al suo presidente Roberto di Lauro.
Il 24 febbraio a Napoli ci sarà la prima assemblea generale
dell’EMBRC, con l’intervento di tutti i partner europei.
Il giorno seguente, venerdì 25 febbraio in un meeting pubblico, gli scienziati dei vari istituiti di ricerca membri
dell’EMBRC (quasi 50 gli studiosi provenienti da Francia,
Svezia, Scozia, Inghilterra, Portogallo, Germania, Grecia e
Norvegia che si affiancano agli esperti della SZN di Napoli)
si confronteranno con i rappresentanti della Commissione
Europea - Direzione Generale infrastrutture di Ricerca
Jean-Emmanuel Faure e Annika Thies - e con i rappresentanti di altre infrastrutture e organizzazioni già operanti
(BBMRI, BMS, LifeWatch, Marine Board, MRI Expert
Group, Euro-Argo, Elixir) per un confronto di esperienze.
A Napoli giungeranno per questo incontro anche scienziati
di altri istituti che hanno già fatto richiesta di aderire
all’EMBRC: dalla Russia, dalla Lituania, da Israele e
dall’Irlanda.
Inaugurata da pochi giorni
all'Archivio di Stato - rimarrà
aperta fino al 15 maggio - una rassegna di documenti e rivelazioni
sstraordinarie sulla vita del grande
Caravaggio a Roma.
Nell’ambito delle iniziative realizzate per il IV Centenario della
morte di Michelangelo Merisi da
Caravaggio
(1571-1610),
l’Archivio di Stato di Roma promuove nella sede di Sant’Ivo alla
Sapienza una mostra unica, di
taglio assolutamente nuovo
costruita su documenti originali,
restaurati e conservati presso lo
stesso Archivio, che svelano fatti
salienti della vicenda umana e
artistica del grande pittore e aspetti finora sconosciuti legati all’ambienteintellettuale, culturale e artistico frequentato dal maestro lombardo nel periodo vissuto a Roma.
Ideata e diretta da Eugenio Lo
Sardo, a cura di Orietta Verdi e
Michele Di Sivo la rassegna è
costruita come una detective story,
un’indagine sul campo dove quello che emerge è la vita vissuta
dall’artista attraverso le sue parole, i suoi incontri, in un incredibile caleidoscopio di relazioni e una
polifonia di voci che conducono il
grande pubblico a conoscere da
vicino gi episodi e le vicende della
“vita dal vero” di Michelangelo
Merisi durante il suo soggiorno
romano (1595/96-1606). Grazie
alle scoperte compiute da una task
force di 7 giovani storici dell’arte,
paleografi, archivisti e storici che
hanno scavato lungo gli oltre 60
km di scaffali che compongono
l’Archivio di stato, sono stati salvati dal degrado e restaurati oltre
30 volumi e effettuate ricerche che
presentano novità sconvolgenti
che riscivono la biografia di
Caravaggio.
Nella rassegna verranno esposti
documenti originali inediti che
attestano tra l’altro l’arrivo di
Caravaggio a Roma all’età di 5
anni (e non a vent’anni come finora creduto) e la sua sistemazione
presso la bottega di un pittore siciliano, Lorenzo Carli, che viveva
con la moglie e i figli in via della
Scrofa. Nel susseguirsi di aneddoti, testimonianze, ricostruzioni
provenienti da registri, protocolli,
piante originali dei luoghi, denunce, processi, querele, contratti
d’affitto, sarà possibile ripercorrere la Roma che Caravaggio attraversò e toccò, rivivere l’atmosfera
in cui era immerso in un confronto diretto tra testi e immagini,
complementari nella ricostruzione
del passato.
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York “Venexhibit”:
Marocco - L'Italia ospite d'onore al Salone AilNew
carnevale di Venezia
internazionale del libro di Casablanca sbarca nella grande mela
Terza edizione del Salone internazionale del libro a
Casablanca (Marocco) dedicato, questa volta alla
Letteratura, Migrazioni e Mediterraneo. Presente l'Italia,
ospite d'onore, con alcune copie di preziosi volumi custoditi dalla Biblioteca Nazionale di Roma espressione della
grandezza dell'arte italiana nelle sue
diverse espressioni culturali, fra cui le
splendide miniature che hanno caratterizzato gli antichi codici, conosciuti in
tutto il mondo. Fra queste: la Legenda
maior Sancti Francisci. Si tratta di un
facsimile del codice conservato presso
la Biblioteca Nazionale Centrale
‘Vittorio Emanuele II’ di Roma, e pubblicato dalla casa editrice Vallecchi nel
2009. Una delle più antiche e preziose
redazioni della Legenda maior sancti
Francisci, la biografia ufficiale del
Santo di Assisi, scritta da San Bonaventura da Bagnoregio su commissione dell’Ordine dei frati
minori e approvata dal Capitolo generale di Pisa nel 1263.
Il codice Vittorio Emanuele 411 fu realizzato nel XIV secolo,
circa un secolo dopo la stesura di Bonaventura, e ne contiene il testo completo. Ha dimensioni superiori a quelle degli
altri codici della Legenda, è scritto in una regolare littera
textualis ed è riccamente decorato con abbondanza di iniziali miniate. Diciassette immagini che raffigurano episodi
della vita del santo sono su fondo oro, tanto da farne una
rarità, poiché pochi sono i codici miniati della Legenda
appartenenti a quel periodo.
Il formato scelto per essere tenuto a portata di mano, sembrerebbe quello di un codice da biblioteca, ma purtroppo
non se conosce con esattezza l’origine. Secondo gli studiosi,
la provenienza del volume sarebbe da individuare nell’area
emiliano-romagnola. Con buone probabilità fu commissionato da una facoltosa committente che compare infatti più
volte inginocchiata nelle miniature. Il 16 aprile 1209, Papa
Innocenzo III concedeva l’approvazione alla formula vitae
con la quale san Francesco d’Assisi e i confratelli si impegnavano a vivere in povertà, obbedienza e castità, seguendo
la dottrina e l’esempio di Gesù Cristo. Si tratta dell’approvazione della Regola Francescana e dell’atto di nascita
dell’Ordine, di cui quest’anno ricorrono gli ottocento anni,
che la Biblioteca Nazionale di Roma ha voluto
festeggiare con l’uscita del facsimile.
L'altro volume è il codice miniato su pergamena
(1474-1479 ca.) della genealogia estense: costituito da due frammenti conservati a Modena e a Roma.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ne ha
promosso la riunificazione, affidando al Bulino l’esecuzione di una esclusiva edizione in facsimile per
valorizzare il pubblico patrimonio artistico e stimolarne la conoscenza.
Il codice risulta così costituito da 169 ritratti di
principi e membri di Casa d’Este dalle origini alle
soglie del Cinquecento: da Alberto Azzo, primo
vicario di Ferrara (1095), a Isabella d’EsteGonzaga (1474). Sono inoltre già predisposti i medaglioni
per i successivi quattro figli di Ercole I, fino a Ippolito, nato
il 20 marzo 1479, e da ciò si è desunta la datazione del codice. Il miniatore fu con certezza artista ufficiale di corte, presumibilmente proveniente dalla scuola di Bonifacio Bembo
o dalla cerchia di Baldassarre d’Este. Eseguito per la famiglia estense, il codice appartenne al cardinale Alessandro
fino alla sua morte (1625), poi all’ordine dei Teatini di
Reggio Emilia, presso i quali venne inopinatamente smembrato e disperso. Il frammento costituito dai due in folio
esterni rientrò in Biblioteca Estense alla soppressione dell’ordine (1782), mentre i quattro in folio centrali riapparvero nel 1886 e furono acquistati dallo Stato per la Biblioteca
di Roma, essendo allora ignota l’appartenenza al codice
estense.
Il manoscritto, un unicum per interesse genealogico, iconografico e per la storia del costume, era un aulico “album di
famiglia” da mostrare agli ospiti di rango per ostentare ricchezza, potere e origini illustri.
Usa: computer sconfigge umani, clamoroso cappotto al telequiz
(TMNews) - La gara è finita e il verdetto è univoco: ha vinto
il computer, gli umani hanno perso. E hanno perso nettamente, subendo un vero cappotto. Watson, il supercomputer
IBM che ha sfidato i due campioni del popolare telequiz
americano Jeopardy, ha chiuso mercoledì la partita, trasmessa lungo tre serate sulla rete televisiva ABC, con 77.147 dollari contro 24.000 per il campione
di tutti i tempi del quiz, Ken
Jennings, e 21.600 per Brad Rutter,
secondo nella classifica di sempre
del gioco. Una data storica per i
computer, che dopo la vittoria a
scacchi del 1997 di Deep Blue (un
altro prodotto IBM) contro il campione del mondo Garry Kasparov
hanno conquistato anche il terreno
ben più difficile di un gioco che
non solo richiede un sapere enciclopedico, ma anche l'abilità di
capire in fretta le ambiguità verbali
delle domande, spesso costruite a
tranello sulle parole omofone di cui è ricco l'inglese. "Una
cosa impensabile vent'anni fa", ha detto al New York Times
Edward Feigenbaum, professore d'informatica della
Stanford University. I giornali Usa hanno messo la notizia in
apertura dei loro siti dopo la vittoria del computer (che prende il nome dal fondatore dell'IBM, Thomas G. Watson). Gli
articoli sono spesso di tono preoccupato, come se l'era dei
computer intelligenti che conquisteranno il mondo fosse
cominciata il 16 febbraio dell'anno 2011. E' arrivato davvero il momento di preoccuparsi per il futuro dell'umanità
dominata da macchine intelligenti? No, secondo David
Ferrucci, lo scienziato che dirige il team Watson all'IBM.
"Penso che l'intelligenza umana continuerà a prevalere su
quella informatica, non il contrario", ha detto dopo la partita storica. "Quando è arrivata Internet,
non ci ha consumato. Noi siamo suoi
consumatori". Del resto, anche lo stupefacente Watson (la definizione è di Ken
Jennings, che ha perso con classe: "Mi
sono divertito e lo rifarei di corsa", ha
detto) è tutt'altro che perfetto. E' raro
che il computer non sappia cosa rispondere alle domande del quiz. Ma succede
che non capisca le sottigliezze del linguaggio e sbagli clamorosamente, a
volte comicamente, come uno scolaro
che non sapendo la lezione tenta di
cavarsela buttando lì una risposta che
c'entra qualcosa con la domanda. Ma
questo non ha impedito a IBM di gettarsi nel tentativo di
commercializzare la nuova tecnologia nel campo medico e
legale. Watson è bravissimo a trovare in fretta i dati richiesti in un mare di informazioni, ed è piuttosto bravo a capire
il linguaggio umano, almeno quello non ironico. Due caratteristiche utili ad assistere medici e avvocati. Le prime
applicazioni commerciali potrebbero arrivare entro diciotto
mesi, secondo IBM.
Verrà presentato martedì 22 febbraio a New York “Venexhibit”, il
Carnevale di Venezia a New York.
L’evento è una straordinaria e piacevole vetrina del Veneto e di
Venezia e delle sue eccellenze
attraverso la rappresentazione raffinata e divertente della sua festa
più famosa: il Carnevale.
Si tratta del primo “format entertainment” (dei tre programmati)
predisposto
dalla
rassegna
“Venexhibit” in collaborazione
con Art Living di Milano e nell’ambito del progetto Triennale
New York. Venexhibit ha come
“missione” quella di portare il
meglio del Veneto all’estero, a
cominciare dalla città della
Grande Mela, favorendo così le
relazioni sociali, industriali e culturali, ma soprattutto valorizzando
giovani talenti che da soli, non
potrebbero esprimersi al meglio in
un palcoscenico cosi “irraggiungibile” come quello di New York.
L’apertura del Carnevale di
Venezia a New York verrà annunciata alla RAI di New York il 22
febbraio, il giorno prima dello
spettacolo super-esclusivo, riservato ad una platea VIP di 150 persone, con il contributo del “Main
Sponsor” Miodino-Faram, che ha
raccolto la “sfida del mecenatismo” lanciata da Venexhibit.
Contribuiranno alla buona riuscita
dell’evento anche la Venetian
Community, che ha sposato l’iniziativa ed il Consolato d’Italia che
ha dimostrato di gradire il format
Venexhibit dal momento che
fonde il piacere dell’incontro
sociale con quello della valorizzazione dei giovani talenti italiani.
Sarà presente la Scuola Italiana
Design di Padova – Parco
Scientifico Galileo, che metterà in
luce la capacità creativa dei propri
studenti, nell’ambito del progetto
“Recycling Masks”.
Durante lo spettacolo del 23 febbraio, curato e realizzato da
Venexhibit con la direzione artistica del Principe Maurice Agosti
Durazzo, animatore e Gran
Cerimoniere di tutti i grandi eventi di piazza San Marco ed esperto
“casanovista”, alcuni artisti raccontano e fanno rivivere con parole, danze e musica agli Ospiti la
storia del Carnevale di Venezia
dalle origini con la creazione dei
personaggi della Commedia
dell’Arte al tema ufficiale dell’edizione 2011: “Ottocento: da
Senso a Sissi, la Città delle
Donne”. Perciò il titolo dell’happening è “Casanova e il Piacere
dei Sensi” parafrasando la frase di
apertura delle sue memorie.
Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
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Bandi e Concorsi Europei
APRILE
FEBBRAIO
FEBBRAIO
GAZZETTINO
EUROPEO.IT
PARLAMENTO EUROPEO
RICERCA E INNOVAZIONE
Invito a presentare proposte a titolo del progetto
di programma di lavoro annuale per la
concessione di sovvenzioni nel campo della rete
transeuropea di energia (TEN-E) per il 2011
Sovvenzioni a progetti in conformità agli obiettivi definiti.
Stanziamento: 24.150.000 euro - GUUE 2010/C 352/12
Scadenza: 28 febbraio 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO
PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011
Termine per la presentazione relativa a Comenius, Erasmus,
Leonardo da Vinci, Grundtvig: Progetti multilaterali, Reti e misure di accompagnamento
Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06
Scadenza: 28 febbraio 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/20/10 Media 2007 Sviluppo, distribuzione,
promozione e formazione Sostegno alla diffusione
televisiva di opere audiovisive europee
2° termine per la presentazione di proposte per promuovere la
diffusione transnazionale di opere audiovisive europee.
Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04
Scadenza: 28 febbraio 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-ERANET-2011-RTD: invito a presentare
proposte per il coordinamento di azioni di ricerca
nell'ambito del VII PQ di RST
Nel presente invito saranno perseguiti obiettivi specifici riferiti a
sette distinte priorità individuate in 17 topic.
Stanziamento: 44.610.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 22 febbraio 2011
AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi dei Concorsi di aprile-maggio il 2011, consultare
“GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm
PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI
Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e
obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea.
Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e
le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata.
“GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione
comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può
rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei.
Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha
elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti.
Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede
riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti.
Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a:
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Bandi e Concorsi Europei
APRILE
MARZO
MARZO
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RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-EU-RUSSIA: Proposte per l'azione
NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE
DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del
programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST
Russia: Small or medium-scale focused research projects.
Stanziamento: 4.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 31 marzo 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
PRINCE 2010 - UE27 - Cooperazione Europeaid Programma IPA - Invito a presentare proposte
L'obiettivo generale del presente invito è la sensibilizzazione sui
vantaggi e sulle sfide dell'attuale processo di allargamento
dell'UE ai Balcani occidentali, alla Turchia e all'Islanda.
Stanziamento: 2.500.000 euro - GUUE 2010/C 283/07
Scadenza: 31 marzo 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/37/10 - PARTENARIATI TRANSATLANTICI
DI SCAMBIO - PARTENARIATI TRANSATLANTICI
DI LAUREA - Proposte per il Programma EACEA
UE-Canada per la cooperazione in materia di
istruzione superiore, formazione e gioventù
Stanziamento: 1.546.000 euro - GUUE 2010/C 323/08
Scadenza: 31 marzo 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-PEOPLE-2011-EURAXESS-II: TRANS-NATIONAL OPERATION OF THE "EURAXESS SERVICES
NETWORK II" - Proposte nell'ambito del
programma «Persone» del VII PQ di RST
Sostegno alla creazione di reti europee di ricercatori all'estero.
Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 340/13
Scadenza: 30 marzo 2011
OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI
INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E
PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE
IMPRESE - LINEA DI BILANCIO 04.03.03.03
Sostegno a: Tipo I - progetti di cooperazione transnazionale;
Tipo II - Informazioni e punti di osservazione;.
Stanziamento: 7.500.000 euro - VP/2011/003
Scadenza: 28 marzo 2011
COOPERAZIONE EUROPEAID
EUROPEAID/130947/L/ACT/BA
GET TO KNOW THE EU
La delegazione dell'Ue in Bosnia-Erzegovina intende, attraverso
il presente invito, portare avanti attività che favoriscano il dialogo
sul processo di integrazione europea.
Stanziamento: 120.000 euro - EuropeAid/130947/L/ACT/BA
Scadenza: 25 marzo 2011
ENERGIA E TRASPORTI
SOVVENZIONI NEL SETTORE DEL TRASPORTO
FERROVIARIO, IN PARTICOLARE APPLICAZIONI
TELEMATICHE PER I PASSEGGERI '(TAP)
L'armonizzazione tecnica nel settore ferroviario, richiede lo sviluppo di una serie di Specifiche tecniche di interoperabilità (TSI).
Stanziamento: 420.000 euro - DG MOVE/D2/SUB/446-2011
Scadenza: 21 marzo 2011
AMBIENTE
STRUMENTO FINANZIARIO DI PROTEZIONE
CIVILE 2011 – PROGETTI DI PREVENZIONE
E DI PREPARAZIONE
Il presente invito è composto da due sezioni separate:
(A) progetti di prevenzione; (B) progetti di preparazione.
Stanziamento: 2.000.000 euro - GUUE 2011/C 49/09
Scadenza: 18 marzo 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-PEOPLE-2011-IRSES: AZIONI MARIE CURIE SCHEMA DI SCAMBI INTERNAZIONALI TRA STAFF
DI RICERCA - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE
E ALLA CARRIERA DEI RICERCATORI
Partenariati di ricerca attraverso scambi di personale.
Stanziamento: 30.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07
Scadenza: 17 marzo 2011
COOPERAZIONE EUROPEAID
EUROPEAID/131031/C/ACT/MULTI - INIZIATIVA
REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE DEI ROM
L'obiettivo specifico del presente invito è quello di migliorare la
qualità della vita e l'accesso ai diritti delle comunità Rom nei
Balcani occidentali.
Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/131031/C/ACT/Multi
Scadenza: 17 marzo 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-INCO-2011-7: Proposte per l'azione ATTIVITÀ
DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito
del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII
Programma Quadro di RST - Activity INCO-LAB
Strengthening European research facilities in third countries.
Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 15 marzo 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-INCO-2011-6: PROPOSTE PER L'AZIONE
ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
PROGRAMMA 'CAPACITÀ' DEL VII PROGRAMMA
QUADRO DI RST - ACTIVITY ERA-WIDE
Eastern Europe and South Caucasus - Mediterranean Countries.
Stanziamento: 15.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 15 marzo 2011
AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi dei Concorsi di aprile-maggio il 2011, consultare
“GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm
E-mail
[email protected]
Gazzettino Europeo
19 Febbraio 2011
15
Bandi e Concorsi Europei
APRILE
MARZO
MARZO
GAZZETTINO
EUROPEO.IT
PARLAMENTO EUROPEO
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-INCO-2011-8: proposte per l'azione ATTIVITÀ
DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito
del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII
Programma Quadro di RST - Activity INCO-HOUSE
Invito per la seguente area: INCO.2011-8.1 India
Stanziamento: 500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 15 marzo 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO
PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011
Termine per la presentazione relativa a Erasmus: Programmi
intensivi, Mobilità degli studenti presso scuole o imprese e
Mobilità del personale dell'istruzione
Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06
Scadenza: 11 marzo 2011
COOPERAZIONE EUROPEAID
EUROPEAID/130729/C/ACT/MULTI - LOTTA
CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LA
CORRUZIONE: RAFFORZAMENTO DELLA RETE
DEI PROCURATORI
Proposte per azioni nei Paesi dei Balcani.
Stanziamento: 5.000.000 euro - EuropeAid/130729/C/ACT/Multi
Scadenza: 11 marzo 2011
COOPERAZIONE EUROPEAID
EUROPEAID/130847/L/ACT/RS - SOSTEGNO
ALLA SOCIETÀ CIVILE
La delegazione dell'Unione europea in Serbia è alla ricerca di
proposte per azioni in materia di integrazione nell'UE della
Serbia, consentendo la partecipazione della società civile.
Stanziamento: 4.000.000 euro - EuropeAid/130847/L/ACT/RS
Scadenza: 10 marzo 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
ERC-2011-AdG: Invito a presentare proposte
nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011
del VII Programma Quadro di RST
Termine per la presentazione delle proposte per il dominio Life
Sciences (LS).
Stanziamento: 661.400.000 euro - GUUE 2010/C 298/07
Scadenza: 10 marzo 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-PEOPLE-2011-CIG: PROPOSTE NELL'AMBITO
DELL'AZIONE MARIE CURIE CAREER INTEGRATION
GRANTS (CIG) - SOVVENZIONI DI INTEGRAZIONE
PER LA CARRIERA
Nell’ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST.
Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07
Scadenza: 08 marzo 2011
COOPERAZIONE EUROPEAID
EUROPEAID/130732/L/ACT/RS - SERBIA SVILUPPO DI SERVIZI DI COMUNITÀ PER
BAMBINI CON DISABILITÀ E LE LORO FAMIGLIE
La delegazione dell'Ue presso la Repubblica di Serbia sostiene
proposte che si concentrano sullo sviluppo dei servizi locali.
Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/130732/L/ACT/RS
Scadenza: 04 marzo 2011
OCCUPAZIONE - AFFARI SOCIALI
VP/2010/014 - PROGETTO PILOTA
COOPERAZIONE ALL-INCLUSIVE TRA AUTORITÀ
PUBBLICHE, AZIENDE E IMPRESE SOCIALI A
FAVORE DELL'INCLUSIONE SOCIALE E
L'INTEGRAZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO
Stanziamento: 1.500.000 euro - VP/2010/014
Scadenza: 02 marzo 2011
AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi dei Concorsi di aprile-maggio il 2011, consultare
“GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm
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