3. Il riavvio del procedimento per la redazione del Piano di governo
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3. Il riavvio del procedimento per la redazione del Piano di governo
189 3. Il riavvio del procedimento per la redazione del Piano di governo del territorio La Giunta comunale di Como, pur con lieve ritardo rispetto alla disciplina ex c. 2, art. 26 della Lr. 12/20051, il 29 marzo 2006 con delibera n. 86, prot. 20.934 (divenuta esecutiva il 6 maggio 20062) approvava “l’avvio del procedimento per l’adeguamento del Prg vigente mediante redazione del Pgt, ai contenuti della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12”. Tuttavia, nonostante quell’avviso d’avvio del procedimento avesse già trovato pubblicazione, sia per la differente situazione economica (generatasi a partire da quel momento), sia per l’avvenuta decorrenza di un triennio dal 2006, l’Amministrazione ha reputato opportuno riaprire i termini per la presentazione di ulteriori proposte/suggerimenti da parte di chiunque avesse interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, affinché possano risultare utili alla redazione del Piano di governo del territorio. Ciò ha inteso fare interagire il Comune coi soggetti sociali ed economici portatori d’interesse facendo emergere i bisogni dell’utenza in un quadro che: i) anticipasse quanto più possibile gli interessi reali presenti, in modo da limitare la loro comparsa in momenti imprevisti e tali da rendere difficoltosa la continuazione del processo; ii) coinvolgesse quanto più possibile la società locale per accentuare il suo grado d’appartenenza al territorio; iii) accentuasse l’interesse della cittadinanza a partecipare. Alla base della scelta dell’Amministrazione comunale di Como insisteva la volontà di coinvolgere cittadini, operatori economici e organizzazioni locali del volontariato e della sussidiarietà nella costruzione comune del Piano di governo del territorio, convinti che in tal modo lo strumento possa cogliere problemi di solito inespressi, per garantire soluzioni trasparenti e condivise. Ciò ha avuto luogo mediante il coinvolgimento dei soggetti sociali, nell’intento di costruire un piano che riesca a coniugare lo sviluppo dei servizi e la promozione delle potenzialità sociali ed economiche locali, insieme a un significativo miglioramento della qualità di vita urbana avvalendosi del contributo delle energie private e pubbliche. 3.1. La pubblicazione del riavvio del procedimento La Giunta comunale, di conseguenza, ha considerato opportuno prevedere un ulteriore periodo di consultazione pubblica proprio per i cambiamenti della realtà urbana e delle condizioni socio/economiche generali, avvenuti nel lasso di tempo trascorso dal primo avvio del procedimento del 2006; e così, con la delibera 24 giugno 2009, n. 242 (immediatamente eseguibile ex art. 134, c. 4 del D.Lgs. 267/2000) approvava “la riapertura dei termini per la presentazione di suggerimenti e proposte ai sensi dell’art. 13, comma 2 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12”, determinando: i) di stabilire il termine di 90 giorni entro il quale chiunque avesse interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, avrebbe potuto presentare suggerimenti e proposte; ii) di prevedere la pubblicazione di apposito avviso sul sito web del Comune e sui quotidiani a diffusione locale La Provincia di Como, Il Corriere di Como e L’Ordine; iii) la costituzione all’interno del Comune dell’Ufficio di piano per procedere alla redazione del Piano di Governo del territorio. Si riporta l’avviso nel seguito, in forma integrale. 1 2 L’avvio del procedimento avrebbe dovuto avere luogo entro il 16 marzo 2006. Decorsi 10 giorni dalla data di pubblicazione (art. 134, c. 3 del D.Lgs 267/2000). 190 o COI'IUNE DI COI'IO PROTOCOLLO CENTRALE . . 1111111111111 1111111111 Il 111 111111111111111111 " COMUNE DI COMO 0038952-A-20/08/2009 CL : 10.10 ESTRATTO DAL REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI DELLA G IUNTA COMUNALE N. -·~ 242 d i Registro tu~ ·) .- t.U ,;,v. SEDUTA DEL 24 Giugno 2009 ---- PRESIDENTE: DOTf. STEFANO BRUNI SEGRETARIO GENERA LE: AVV. NUNZIO FABIANO Sono presenti al momento della votazione della seguente deliberazione: PRESENTI BRUNI STEFANO '· CATTANEO FRANCESCO PEVERELLI DIEGO Sindaco si Vice Sindaco si Assessore si SOSIO ANTON IETf A M OLINARI E-ZIA - " SI si RALLO ROBERTO si CENETIEMPO ENRICO si SCOPELLITI FRANCESCO -- SI ,_ CARADONNA FULVI O si GADDI SERGIO SI VERONELLI ANNA si FA VERIO M AU RIZIO si OGGETTO: ASSENTI - - -- - - - - - AVVI O DEL PROCEDIMENTO PER LA REDAZI ONE DEL PGT: RIAPERTURA DEI TERì\1INI PER LA J>RESENT AZIONE DI SUGGERI MENTI E PROPOSTE A l SENSI DELL' ART. 13, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE Il M ARZO 2005 N. 12 191 LA GIU~TA CO:VIUNA LE Premesso: Che gli arti coli 6 e 7 dcll11 legge regionale I l marzo 2005 n. 12, recante la nuova disciplina di governo del tetTitorio, dispongono che sono strument i della pianificazione comunn lc il piano di governo del territorio. i piani nttuat ivi e gli atti di programmazione negoziata c che il piano di governo del territorio è articolato nei seguenti atti: n) il documento di piano; b) il piano dei serv izi; c) il piano delle regole; Che l'art. 26 della suddclta legge prevede che i comun i deliberino l" avvio del procedimento di adeguamento elci loro PRG vigenti entro un anno dalla data eli entrata in vigore del la stessa; Che l'art. 13. com ma 2 dell a medesima legge regionale dispone che, prima del conl"crimcnto dell 'i ncarico di redazione degli att i del PGT, il comune pubblichi avv iso di avvio del procedimento su almeno un quotidiano o periodico a diffusione loca le c sui normnli canali di comunicazione con la ciltndinanza, swbilcndo il termine entro il quale chiunque vi abbin intercssc, anche per la tutcln di interessi di ffusi, può presentare suggeri menti c proposte; Che. con deliberazione n. 86 del 29 marzo 200o. esecutiva ai sensi di legge. la Giunta Comunale ali" epoca in cari ca hn disposto quanto segue: - di o,.,,iare il procedimento di adeguamento del PRG l"igenle alle norme conlellltle nella legge regionale Il 111ar:o 2UU5. n. 12: - di stabilire il lermine di 90 g iomi entro il quale chiunque abbia interesse. anche per lo tutela di interessi di((itsi. può presen/are suggerimenti e proposte: -di disporre la pubblica:ione di idoneo a l'l'iso sul quotidiano La Pro,·incia di Como: Che in seguito a delta pubbl icazione sono pervenuti contributi c suggeri ment i da parte di privati cittadini c persone giuridiche: Che tali contributi sono eia considerarsi ancora attua li c verranno valutati dall'Amministrazione, pur non essendo In stessa in alcun modo vincolata dal contenuto dci medesimi: Che al fine di procedere alla stesura del Piano di Governo del territorio la Giunta comunale. con propria deli berazione n. 200 del 4 giugno 2008, mod ificata con deliberazione n. 127 ciel 22 aprile 2009. ha costituito all' interno del Comu ne l'Ufficio di Piano presieduto dal SegretarioDirettore Generale c coordinato dal Dirigente del Settore Piani ficazione Territorinlc c composto altresì dai Direttori d' Arca c/o per essi dai Dirigenti di volta in volta interessati c su chiamata del Presidente; Considerato opportuno prevedere un ulteriore periodo di consultazione pubbli ca, tenuto cont o del lu ngo lasso di tempo trascorso da ll 'avvio del procedimento di che tratwsi nlla costituzione dcii'Urtìcio di Piano nonché dci cambiamenti, nel frattempo verificatisi, della rcaltù urbanistica terri toriale c della situazione socio economica genera le: Ritenuto che detta consultazione debba essere final izzato a coinvolgere cittadini. operatori economici c organizzazioni loca li del volontariato, opcrnnti sul territorio in ossequio al principio della :;ussidia rictà. nella costruzione del piano, in modo da coniugare lo sv iluppo dci servizi e la promozione dell e potenzialitit soc iali cd economiche loca li; 192 RitenutO: - di ùisporre, per quanto sopra, la riapertura dei termini per la presentazione, ai sensi del l' art. 13, com ma 2 della L.R. 12/05 , di suggeri menti c contri buti da parte dci soggctli sociali coinvolti, richiedendo agli stessi di avanzare proposte di carattere generale e specifico per riqualilicare l' intero territorio comunale, anche ponendo particolare atlenzione ai servizi col letti vi; - di stabil ire le seguenti li nee guida per la presentazione delle suddette proposte: Le istanze di carattere generak: a) b) potranno essere espresse in forma di suggerimenti, segnalaz ion i, solleci tazioni sui possibil i interventi migliorativi nel campo dei servizi pubbl ici, con l'esclusivo ti ne di soddisfare l' interesst.: generale; verranno seri amente considerate come importanti indicatori delle istanze social i espresse da lla cittadinanza; in tal senso l' Amm inistrazionc Comunale potrà provvedere ali" incontro dei proponenti per tutti gli approfondimenti utili. Le istanze di ca rattere speci lico: l. 2. 3. potranno prevedere tras formazioni di qualsivogli a natura (da lla funzione res idenziale agli assetti produttivi e all a previsione di servizi di sussidiarietà) che, per una loro migli or localizzazione, dovra nno risultare puntua lmente loca lizzate nel tessuto urbano c accompagnate da lla rappresentazione gratica dell a porzione urbana coinvolta, dagli attestati di disponibili tà ddle arce, da elaborati grafici che agt.:volino l'Ammin istrazione comunale nella pi<:na comprensione del la proposta (distinguendo cromaticamente lo stato di fatto rispetto agli interventi richiesti ); potranno anche contemplare aspett i particolari di natura privatist ica, purché venga espressamente e inequivocabil mente ind ividuato nell'istanza l' interesse pubblico che verrebbe garant ito al la coll ett ivi tà nel caso 111 cu1 l'istanza medes ima venisse acc<:ttata da Il' Amministrazione comunale; le istanze ritenute meritevoli potranno csscrt.: :r<:cepitc nel Piano comunale dei servizi. Ritenuto, altresì, di preveder<: la pubbli cazion<: eli apposito avviso sul sito w<:b del Comune c su i seguent i quotidiani a diffusione locale, che hanno presentato i preventivi di spesa di seguito indicati: " Il Corriere di Como" dal quale si rileva che l' impor1o necessario per la pubblicazione è pari a €. 474,00; ·'La Prov incia" da l quale si rileva che l'importo necessario per la pubblicazione è pari a € 724,44; "L'Ordine" dal quale si rileva che l' importo ncc<:ssario per la pubblicazione è pari a € 300,00+ IV A; Ritenuto inoltre di dare mandato all' uflìcio stampa perché provveda alla pubbl icizzaz ionc dell'ini ziativa attra verso i normali canal i di comuni cazione con la cittadi nanza; Visti i pareri favor<:voli <:sprcssi sulla proposta di deliberazione, ai sensi e per gli effett i dell 'art. 49, com ma l del D. Lgs n. 267/00, dal Direttore d'Arca Pi ani!icazione <: Valorizzazione del Territorio; 193 Visto al tresì il parere favorevole del Segretario Genera le espresso ai sensi dell ' art. 134 dello Statuto Comunal e; Ad unanimitit di voti D EL I BERA l 0 ) di dare atto che le premesse formano parte integrante c sostanziale del presente provvedimento; 2°) di disporre, mediante la pubbl icazione di idoneo avviso, come in premessa espl icitato, la riapertur<1 dci termini per 60 giorni, a decorrere dal 29 gi ugno 2009 c lino alle ore 12 del g io rno 28 agosto 2009, entro i qua li chiunque vi abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può presentare suggeriment i e proposte, secondo quanto previsto da ll'art . 13, comma 2 della legge regionale 12/05; 3°) di dare atto che restano validi cd attuai i i contributi pervenuti a seguito dcii 'avv io del procedimento per l 'adeguamento del PRG vigente disposto con propri a deliberazione n. 86 del 29 marzo 2006; 4°) di impegnare la spesa presunta di euro 1558,44 per le pubb licazioni sui quotidiani deli 'avviso eli che trattasi al ca p l 090 l 03.0250; 5°) di dare mandato all'uffic io stampa perché provveda alla pubblicizzazione dell ' iniziati va attraverso i normal i canali di comun icazione con la cittadinanza; 6°) di dich iarare la presente deli berazione immedia tamente eseguibile ai sensi dell 'art. 134, comma 4 del cllgs 267/2000. 194 3.2. L’individuazione dei termini per la presentazioni di proposte e suggerimenti A firma dell’Assessore all’urbanistica avv. Roberto Rallo e del Direttore dell’Area Governo del Territorio ing. Roberto Laria, veniva pertanto pubblicato l’avviso di riavvio del procedimento esortando i portatori di interessi, anche diffusi, a presentare suggerimenti e/o proposte da indirizzare (in carta semplice e in duplice copia) alla Direzione pianificazione e valorizzazione del territorio, facendole pervenire all’Ufficio Protocollo entro le 12.00 del giorno 31 agosto. Si riporta nel seguito l’avviso, in forma integrale. 195 CQ\ll 'E D l COMO AWISO PUBBUCO DI RIAWIO DEL PROCEDIMENTO DI REDAZIONE DEL PGT ~ EX C. 2, ART. 13 DEUA LR. 12/2005 ~ l termini generali della presentazione di suggerimenti/proposte Pur essendo stato pubblicato l'awiso di awio del procedimento già nel 2006, l'Amministrazione comunale di Como, anche alla luce del particolare contesto economico- sociale in cui versa il Paese (che si è andato a modificare nel corso di questi anni) reputa opportuno riaprire i terminr per la presentazione di proposte/suggerimenti da parte di chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, affinché possano risultare utili alla redazrone del Piano dr governo del territorio. Ciò intende fare interagire il Comune con i soggetti sociali ed economici portatori d'interesse facendo emergere i bisogni dell'utenza in un quadro che: il anticipi quanto più possibile gli interessi reali presenti, in modo da limitare la loro comparsa in momenti imprevisti e tali da rendere difficoltosa la continuazione del processo; ii) coinvolga quanto più possibile la società locale per accentuare il suo grado di appartenenza al territorio; iii) accentui l'interesse della cittadinanza a partecrpare. Si riaprono, di conseguenza, i termini della consultazione pubblica preventiva ex c. 2. art. 13 della Lr. 12/23005, fondandola sull'applicazione dei criteri che seguono: Costruire insieme Il piano di governo del territorio Avviso pubblico per la partecipazione alla fase .iniziale della consultazione Alla base della scelta dell'Amministrazione comunale di Como insiste la volontà di coinvolgere cittadinr. operatori economici e organizzazioni locali del volontariato edella sussidiarietà nella costruzione co-mune del Piano di governo del territorio, convinti che in tal modo lo strumento potrà cogliere molti problemi di solito inespressr per garantire soluzioni trasparenti e condivise. Ciò avrà luogo mediante il coinvolgimento dei soggetti sociali, nell'intento di costruire un piano che nesca a coniugare lo sviluppo dei servizi e la promozione delle potenzialità sociali ed economiche locali, rnsieme a un srgnificativo miglioramento della qualità di vita urbana awalendosi del contributo delle energie private e pubbliche. ~.:Amministrazione comunale considererà pertanto con la dovuta attenzione tutte le 1stanze di carattere sia generale sia specifico; in parocolare: nelle Istanze di carattere generale: potranno essere contenuti suggerimenti. segnalazioni. sollecitazronr sur possrbili interventi mrglrorativr nel territorio comunale, con l'esclusivo fine di soddisfare l'rnteresse generale; esse . pertanto. verranno seriamente considerate come importanti rndicatori dei fabbisogni sociali espressi dalla collettrvrtà ; nelle istanze di carattere specifico: l. potranno venire espresse esigenze di qualsivoglia natura (dalla funzrone resrdenziale agir assetti produttivi, alla previsione di servizi dr sussidrarietà e così via). che dovranno essere accompagnate: x) dalla rappresentazrone grafica su base catastale della porzione urbana coinvolta, y) da elaborati grafici che agevolino l'Amministrazione comunale nella prena comprensione della proposta (eventualmente drstrnguendo cromatrcamente lo stato dr filtto rispetto agli interventi richiestr); 2. potranno anche contemplare necessità di mera natura p11vatistrca. prete11L1rlmente rappresentando nell'istanza l'rnteresse pubblico garantrto alla collettrvrtà rn caso clr accoglimento da parte deii'Ammrnrstrazrone comunale Pertanto, l'Amministrazione Comunale dr Como rdentifrco:J rl te11nrnc pert>nto11o L' 11011 prorog,lllrle · di 60 grorni a partire dal la data dr puhblrcazior1P del presente élvvrso affrnciJ(> lutlr glr rrltl'rE",s.Jtr deposrtrno presso il Protocollo generale del Connme le prOJlll<' r<;tanZt' nel pru 11goroso nsp,'lt<l di'l presente avvrso. 196 COMU'\! E DI COMO AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE , GENERALE VIGENTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO - PGT RIAVVIO DEL PROCEDIMENTO E RIAPERTURA TERMINI PER PRESENTAZIONE DI SUGGERIMENTI EPROPOSTE (ai sensi e per gli effetti dell'art.26, comma 2 e art.13, comma 2 della L. R. 11.03.2005, n.12) Vista la Legge Regionale 11 Marzo 2005 n. 12 per il Governo del Territorio, ed i criteri attuativi approvati dalla Giunta Regionale della Lombardia; Vista la deliberazione di GC n. 86 del 29 marzo 2006, con la quale veniva avviato il proced imento di adeguamento del PRG vigente alle norme contenute nella suddetta legge regionale; Vista la deliberazione della GC n. 242 del 24 giugno 2009, con la quale viene disposta la riapertura dei term ini entro i quali chiunque abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte; SI AVVISA che questo Comune ha prorogato detto termine alle ore 12 del giorno 3 1 agosto 2009, da considerarsi come termine perentorio e non proroga bile; di conseguenza, non verrà considerata alcuna istanza pervenuta oltre tale termine. Tali suggerimenti e/o proposte dovranno pervenire all'Ufficio Protocollo del Comune di Como in uno dei seguenti modi: ·direttamente all'Ufficio Protocollo· Palazzo Municipale, Via Vittorio Emanuele Il n. 97 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00; • tramite posta con Raccomanda R/R. l testi e gli elaborati grafici, rappresentativi delle proposte dovranno essere redatti in triplice copia in carta libera. Maggiori dettagli circa i termini generali della consultazione pubblica sono stati pubblicati sul sito internet del Comune (www.comune.como.it), nonché nella bacheca dell'Albo Pretori o. L'Assessore all'Urbanistica Avv. Roberto Ral lo Il Direttore Area Governo del Territorio Ing. Roberto La ria 197 Con la successiva deliberazione 5 agosto 2009, n. 257 (divenuta immediatamente eseguibile ex art. 134, c. 4 del D.Lgs. 267/2000) la Giunta Comunale disponeva la proroga dei termini per presentare suggerimenti e proposte alle ore 12 del giorno 28 settembre 2009. Si riporta l’avviso nel seguito, in forma integrale. COMUNE DI COMO PROTOCOLLO CENTRALE 11111 Il Ili Ili 111 Ili 1111 Il 11111 Il 11111111111111 0038732-A-18/08/2009 CL: 10.10 COMUNE DI COMO ESTRATTO DAL REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE N. 257 di Registro 19 Wi.JO. 2009 SEDUTA DEL 5 Agosto 2009 PRESIDENTE: DOTT. STEFANO BRUNI SEGRETARIO: AVV. NUNZIO FABIANO Sono presenti al momento della votazione della seguente deliberazione: PRESENTI BRUNI STEFANO CARADONNA FULVIO PEVERELLI DIEGO SOSIO ANTONIETTA Sindaco Sl Vice Sindaco Sl Assessore SI " SI MOLINARI EZIA ASSENTI Sl RALLO ROBERTO SI CENETIEMPO ENRICO si SCOPELLITI FRANCESCO si CATTANEO FRANCESCO SI GADDI SERGIO SI VERONELLI ANNA Sl FAVERIO MAURIZIO si OGGETTO: AVVIO D.EL PROCEDIMENTO PER LA REDAZIONE DEL PGT: PROROGA AL 28 SETTEMBRE P.V. DEI TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DJ SUGGERIMENTI E PROPOSTE AI SENSI DELL' ART. 13, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE Il MARZO 2005 N. 12 198 LA GIUNTA COMUNALE Premesso: che l'art. 26 della legge regionale 12/05 e s.m.i. prevede che i comuni deliberino l'avvio del procedimento di adeguamento dei loro PRG vigenti entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge stessa; che l'art. 13, comma 2 della medesima legge regionale dispone che, prima del conferimento dell' incarico d i redazione degli atti del PGT, il comune pubblichi avviso di avvio del procedimento su almeno un quotidiano o periodico a diffusione loca le e sui nom1ali canali di comunicazione con la cittadinanza, stabilendo il tem1ine entro il quale chiunque vi abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte; che, con deliberazione n. 86 del 29 marzo 2006, esecutiva ai sensi di legge, la Giunta Comunale al l'epoca in carica ha formalmente avviato tale procedimento ed ha fissato il termine di 90 giorni entro il quale chiunque abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte: che con propria deliberazione n. 242 del 24 giugno 2009 si è disposta, in considerazione del considerevole lasso di tempo intercorso dal suddetto provvedimento, la riapertura di tali termini, fino alle ore 12 del giorno 28 agosto 2009; Atteso: che sono pervenute istanze dalla società civile intese a prorogare ulteriormente tale termine, in considerazione del fatto che lo stesso cade in periodo feriale; che gli studi professionali, i quali potrebbero essere chiamati dai cittadini alla stesura delle eventuali osservazioni sono in tale periodo per lo più chiusi; Ritenuto, per quanto sopra, di accogliere tali istanze e di disporre conseguentemente la proroga del termine di che trattasi alle ore 12 del 28 settembre 2009; Ritenuto, altresì, di prevedere la pubblicazione di apposito avviso sul sito web del Comune e sui seguenti quotidiani a diffusione locale, che hanno presentato i preventivi di spesa d i seguito indicati: "Il Corriere di Como" dal quale si rileva che l' importo necessario per la pubblicazione è pari a € 240,00; "La Provincia" dal quale si rileva che l'importo necessario per la pubblicazione è pari a € 484,00; "L'Ordine" dal qua le si ri leva che l' importo necessario per la pubblicazione è pari a € 360,00; Ri tenuto inoltre di dare mandato all'ufficio stampa perché provveda alla p ubblicizzazione d eli' iniziativa attraverso i normali canali di comunicazione con la cittadinanza; Visti i pareri favorevo li espressi sulla proposta di deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 49, comm a l del D.Lgs n. 267/2000, dal Direttore d ' Area Pianificazione e Valorizzazione del Territorio e dal Direttore Area Economico Finanziaria nonché l' attestazione della copertura finanziaria dell' impegno di spesa; 199 Visto, altresì, il parere favorevole espresso sulla proposta di deliberazione dal Segretario Generale ai sensi dell 'art. 134, 2° comma, dello Statuto Comunale; Ad unanimità di voti espressi nei modi di legge: D E LfBERA l ) di dare atto che le premesse fom1 ano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2) di disporre come in premessa esplicitato, la proroga fino alle ore 12 del 28 settembre 2009 dei termini per la presentazio ne, ai sensi dell ' art. 13, comma 2 della L. R. 12/05, di suggerimenti e contributi da parte dei soggetti sociali coinvolti ; 3) di confermare per la presentazione oeue suddette proposte le linee guida approvate con propria del iberazione n. 242 del 24 giugno 2009; 4) di impegnare la spesa presunta di euro 1.084,00 per le pubblicazioni sui quotidiani dell'avviso di che trattasi al cap l 090 l 03.0250; 5) di dare mandato all ' ufficio stampa percm: provveda alla pubblicizzazione dell' iniziativa attraverso i normali canali di comunicazione con la cittadinanza; 6) di dichiarare, con separata votaz ione assunta ad unanimità di voti, la presente deliberazione immediatamente eseguibi le, ai sensi del l ' art. 134, comma 4 del D.Lgs 267/2000. Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE F.to AVV. NUNZIO FAB IANO F.to DOTT. ST EFANO BRU Copia conforme all'originale per uso amministrativo. Lì, 07/0812009 Il sottoscritto Vice Segretario Generale, visti gli atti d'ufficio A TT ESTA che la presente deliberazione: D è stata adottata in via d' urgenza, ai sensi dell 'a rt. 42, 4° comma, del D.Lgs. 267/2000; 'B è esecutiva ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del D.Lgs. n. 267/2000; D è divenuta esecutiva decorsi IO giorni dall a pubblicazione (art. 134, 3° comma, del D. Lgs. n. 267/2000) . . 8 Mn ?nnq Como, ...................... .. Passi al Settore PIAN IFICAZIONE URBAN ISTICA- EDILIZIA PRIVATA per l'esecuzione. 200 4. Le proposte e i suggerimenti pervenuti dalla popolazione al riavvio del procedimento A seguito dell’avviso di riavvio del procedimento per la redazione degli atti del Pgt, con termini complessivamente assegnati dal 29 giugno 2009 fino al 28 settembre 2009, sono state depositate al Protocollo comunale 238 istanze, tra cui 20 presentate dopo l’ultima data utile per poter presentare i suggerimenti e le proposte, ma considerate in egual modo rispetto alle istanze pervenute in tempo utile. Anche se al momento non appare possibile alcuna previsione (dovendo, il complesso di scelte di fondo e di dettaglio del Documento di piano, sottoporsi all’ineludibile vaglio della Valutazione ambientale strategica ex art. 4 della Lr. 12/2005), è tuttavia intuibile un ripensamento della strategia e dell’azione urbanistica locale, che occorrerà non solo derivare dall’analisi urbanistica, sia pure assai evoluta, fin qui effettuata ma anche (o, forse, soprattutto) dalla consapevole conoscenza dei meccanismi ambientali che animano il territorio comense e che debbono guidarlo verso assetti sostenibili. È apparsa dunque opportuna la consultazione pubblica preventiva, per misurare la temperatura della domanda di trasformazione latente nel territorio di Como e per capire se, e in che termini, possa venirne valutata la sostenibilità. 4.1. La valutazione delle istanze pervenute al riavvio del procedimento È stata quindi considerata la necessità non solo di redigere la cartografia della mera localizzazione delle istanze pervenute all’Amministrazione comunale ma anche di avviare una loro prima classificazione e valutazione, distinguendole tra: i) istanze riferite a insediamenti residenziali, industriali e commerciali, ii) istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale, iii) istanze indicative di carattere generale, tese a offrire suggerimenti per la redazione del Pgt. Sono quindi state assunte le seguenti cinque tipologie di classificazione delle istanze presentate: i) istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali; ii) istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi; iii) istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali; iv) istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale; v) istanze di carattere generale tese a offrire soluzioni per il Pgt. Inoltre, i primi tre tipi di istanze sono stati ulteriormente disaggregati nelle categorie Completamento ed Espansione, per un complesso di 8 tipologie rappresentative di tutte le 238 istanze pervenute. Infine, la descrizione dei suggerimenti e proposte è stata affrontata predisponendo un’apposita scheda da cui è possibile ottenere le informazioni relative sia all’ambito di eventuale trasformazione sia alle persone fisiche e/o giuridiche che hanno avanzato la richiesta, come si constata dal fac simile nella pagina seguente. 201 Identificativo Istanza N. protocollo comunale Data protocollo comunale Localizzazione ecografica: Circoscrizione: 1 16526 30/06/09 1) Via Venini – 2) Via Giovio – 3) Via Parini – Como Centro 1)BOR/7 – 2) CIT/4 – 3) CIT/4 1)2341, 3117 – 2) 572, 670 – 3) 767 sub1, 768 sub 1, 822 sub 1, 911, 912 – Classe di riferimento: 2 istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale Foglio/i Localizzazione catastale: Mappale/i Subalterno/i Carattere dell’istanza: generale specifico Estratto della cartografia aerofotogrammetrica con identificazione della localizzazione dell’istanza Denominazione dell’Instante Agenzia del Demanio Filiale Lombardia Sede di Milano Corso Monforte, 32 – 20122 Milano Destinazione del Prg vigente ST Immobili pubblici: Fabbricato ad uso del Comando di Circolo e Compagnia Guardia di Finanza, Fabbricato ad uso Carceri Giudiziarie con Caserma Agenti Custodia, Fabbricato ex Monastero Eventuali vincoli presenti Ambiti di rilevanza storica artistica e ambientale, arretramento ferroviario, fattibilità geologica Classe C3, vincolo originariamente ex L. 431/1985 Superficie lotto (circa) 4799 mq Presenza di edifici nel lotto SI Contenuto dell’Istanza L’istante propone, in linea con gli obiettivi di valorizzazione e razionalizzazione degli immobili pubblici definiti dalle ultime Leggi finanziarie ivi compresa quella relativa all’anno 2008, di partecipare attivamente alla fase di formazione del nuovo P.G.T. in forma collaborativa al fine di concertare nuove ipotesi di sviluppo urbanistico che comprendano i beni dello Stato, in grado di perseguire obiettivi comuni e dando contestualmente soddisfazione alle relative esigenze pubbliche. Interesse pubblico esposto Concertare nuove ipotesi di sviluppo urbanistico che comprendano i beni dello Stato, in grado di perseguire obiettivi comuni 202 La scheda descrittiva dei suggerimenti e proposte pervenute è strutturata in 6 differenti parti: 1) una prima parte in cui si riassumono i dati relativi al numero progressivo (identificativo nel sistema informativo territoriale comunale) e al numero e data di protocollo; 2) una seconda parte dove s’individuano gli estremi dell’identificazione geografica e catastale dell’istanza con riferimento alla via e numero civico, all’unità urbanistica di riferimento e alle coordinate catastali; 3) la terza parte riguarda la tipologia dell’istanza (specifico, generale), la classe cui essa appartiene e le persone fisiche e/o giuridiche che l’hanno presentata, con luogo di residenza e/o sede legale; 4) la quarta parte contiene la rappresentazione grafica della localizzazione dell’area coinvolta dall’istanza; 5) la quinta parte evidenzia invece eventuali caratteristiche dell’area: la presenza di vincoli, la destinazione urbanistica definita dallo strumento urbanistico generale, la superficie, la presenza di eventuali edifici; 6) la sesta e ultima parte contiene una serie di dati rilevanti quali il contenuto dell’istanza e l’interesse pubblico e privato esposto. Si tratta quindi di una scheda completa, che raccoglie in sintesi sia i caratteri dell’area coinvolta, sia gli eventuali vantaggi pubblici derivanti all’Amministrazione dalla accettazione dell’istanza. 4.2. La carta di spazializzazione delle proposte e dei suggerimenti della popolazione In parallelo all’approntamento delle schede descrittive delle singole istanze si è redatta la Carta di spazializzazione delle proposte pervenute dalla consultazione pubblica in occasione del riavvio del procedimento del Pgt, elaborato che consente di localizzare sul territorio, in termini differenziati per tipologia, le istanze presentate a seguito dell’avvio del procedimento e consente di avanzare una serie di valutazioni di carattere sia quantitativo sia qualitativo. Sulla carta tuttavia non sono presenti tutte le 238 istanze pervenute in quanto 13 istanze non presentano una localizzazione precisa3 o risultano di carattere generale in quanto esprimono dei suggerimenti estesi alla interezza dello spazio comunale4; per queste ultime, è stata comunque predisposta una scheda descrittiva, ed esse sono state inserite nel calcolo del numero di istanze suddivise per tipologia di richiesta. Il quadro di legenda impostato per tale tavola (rappresentato nelle due pagine successive) consente di evidenziare gli elementi grafici utilizzati per differenziare le tipologie delle istanze; a fianco dei perimetri interessati da queste ultime è stata collocata una targa rettangolare, in cui è stato inserito il numero identificativo che rappresenta la chiave primaria da utilizzarsi all’interno del Sistema informativo comunale, determinato considerando la data di presentazione dell’istanza stessa con ordine crescente. 3 4 Le schede identificate con: ID14, ID53, ID74, ID140. Le schede identificate con: ID64, ID100, ID104, ID160, ID161, ID187, ID188, ID190, ID212. 203 Legenda della carta 1.2. Rappresentazione dell'armatura urbana esistente ~ Costruzioni civi li ~ Costruzioni di interesse pubblico m Costruzioni artigianali e industriali 1. Istanze rappresentative di interessi meramente privatistici 1. 1. Istanza finalizzata a ottenere insediamenti residenziali 1.1 .2 Espansione e relativa numerazione progressiva 1.1.1. Completamento e relativa numerazione progressiva ,fiJ ol1, ... , n 1, ... , n 1.2 Istanza finalizzata a ottenere insediamenti produttivi 1.2. 1 Completamento e relativa numerazione progressiva 11 , ..., n 1.2. 2 Espansione e relativa numerazione progressiva 1, ... , n 204 1. 3 Istanza finalizzata a ottenere insediamenti commerciali 1.3.1 Completamento e relativa 1.3.2 Espansione e relativa numerazione progressiva numerazione progressiva 1, .. . , n 1, ... , n 2. Istanza tesa ad avviare modalità concertative con l'Amministrazione comunale 1, ... , n 3. Istanza di carattere generale tesa a offrire soluzioni per il Pgt 1, ... , n l numeri, individuati nei rettangoli correlati a ogni localizzazione, si riferiscono all'Allegato descrittivo delle istanze pervenute dalla consultazione pubblica, in occasione dell'awio del procedimento del Pgt ex c. 2, art. 13 Lr. 12/2005 205 4.2.1. La georeferenziazione nello spazio comunale delle istanze per tipologia Tramite l’inserimento in ambiente Geographical Information System dei perimetri delle singole istanze pervenute, sono state localizzate nello spazio comunale per singola tipologia, ottenendo i seguenti risultati. Tipologia 1.1.1 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (completamento) 1 8 2 5 6 3 4 7 9 206 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 3 Dettaglio 4 Dettaglio 5 Dettaglio 6 Dettaglio 7 Dettaglio 8 Dettaglio 9 Tipologia 1.1.1 – Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (completamento) Numero di istanze spazializzate: 36 Numero di istanze totali: 36 Superficie interessata: 189.208 mq Volume teorico previsto: 320.653 mc 207 Tipologia 1.1.2 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (espansione) 1 2 3 5 4 6 7 9 8 208 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 3 Dettaglio 4 Dettaglio 5 Dettaglio 6 Dettaglio 7 Dettaglio 8 Dettaglio 9 Tipologia 1.1.2 – Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (espansione) Numero di istanze spazializzate: 123 Numero di istanze totali: 123 Superficie interessata: 708.881 mq Volume teorico previsto: 597578 mc 209 Tipologia 1.2.1 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (completamento) 1 2 3 4 5 210 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 4 Dettaglio 5 Dettaglio 3 La tipologia 1.2.1 – Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (completamento) Numero di istanze spazializzate: 8 Numero di istanze totali: 8 Superficie interessata: 105.148 mq Volume teorico previsto: 251.618 mc 211 Tipologia 1.2.2 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (espansione) 1 2 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Tipologia 1.2.2 – Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (espansione) Numero di istanze spazializzate: 6 Numero di istanze totali: 6 Superficie interessata: 36.599 mq Volume teorico previsto: 47.943 mc 212 Tipologia 1.3.1 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (completamento) 1 2 3 4 213 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 3 Dettaglio 4 Tipologia 1.3.1 – Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (completamento) Numero di istanze spazializzate: 6 Numero di istanze totali: 6 Superficie interessata: 24.279 mq Volume teorico previsto: 59.644 mc 214 Tipologia 1.3.2 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (espansione) 1 2 3 4 6 5 215 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 3 Dettaglio 4 Dettaglio 5 Dettaglio 6 Tipologia 1.3.2 – Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (espansione) Numero di istanze spazializzate: 15 Numero di istanze totali: 15 Superficie interessata: 160.099 mq Volume teorico previsto: 413.697 mc 216 Tipologia 2 Istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale 1 2 4 3 6 5 7 8 9 217 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 3 Dettaglio 4 Dettaglio 5 Dettaglio 6 Dettaglio 7 Dettaglio 8 Dettaglio 9 Tipologia 2 – Istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale Numero di istanze spazializzate: 28 Numero di istanze totali: 28 Superficie interessata: 1.083.469 mq Volume teorico previsto: 65.209 mc 218 Tipologia 3 Istanze di carattere generale tese a offrire soluzioni per il Pgt 1 3 2 219 Dettaglio 1 Dettaglio 2 Dettaglio 3 Tipologia 3 – Istanze di carattere generale tese a offrire soluzioni per il Pgt Numero di istanze spazializzate: 3 Numero di istanze totali: 16 Superficie interessata: 3.017 mq Volume teorico previsto: 0 mc 4.2.2. Le prime considerazioni sulle istanze pervenute A partire dalla localizzazione nello spazio comunale delle istanze, pervenute a seguito del riavvio del procedimento di redazione del Piano di governo del territorio, è possibile quantificare il numero di istanze tanto per tipologia come per quartiere, facendo riferimento alle seguenti tabelle riassuntive in base alle seguenti tipologie: 1.1.1. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (completamento) 1.1.2. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (espansione) 1.2.1. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (completamento) 1.2.2. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (espansione) 1.3.1. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (completamento) 1.3.2. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (espansione) 2. Istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale 3. Istanze di carattere generale tese a offrire soluzioni per il Pgt In particolare, si constata che: a) la più parte delle istanze pervenute ha assunto l’obiettivo del completamento (aumento volumetrico per costruzioni già esistenti) o dell’espansione residenziale (cambio di destinazione d’uso di suoli inedificati, al fine di renderli insediabili): l’insieme di tali tipologie interessa ben 159 istanze, pari all’66.8% del totale, per lo più caratterizzate da richieste di espansione residenziale (123 istanze, pari al 77.35%); b) significativa è poi la presenza di istanze orientate all’avvio di modalità concertative con il comune (categoria 2, con 28 istanze per il 11,76%) e di istanze di carattere generale, tese a offrire soluzioni urbanistico – territoriali per il Pgt (categoria 3, con 16 istanze pari al 6,7% del totale); c) anche per quanto riguarda le aree interessate dalle istanze e la corrispondente volumetria teorica, si evidenzia che le espansioni residenziali (con 708.881 mq, e con un volume teorico pari a 597.578 mc ) generano rispettivamente il 30,69% e il 34,02% del totale; d) a seguire le istanze tese ad avviare modalità concertative con la pubblica amministrazione, che coinvolgono una superficie d’interesse di 1.082.426 mq, pari al 46,86%, e un volume teorico di 65.209 mc pari al 3,71% del totale; e) vengono infine considerate le (quasi inesistenti) istanze tese a offrire soluzioni per il Pgt, con una superficie interessata di 3.017 mq pari allo 0,13% (e senza generazione di volume teorico). 220 Numero di istanze per categoria 140 120 100 80 60 40 20 0 1.1.1 1.1.2 1.2.1 1.2.2 1.3.1 1.3.2 2 3 Molto limitate risultano le istanze tese a richiedere sia il completamento industriale e commerciale, rispettivamente pari al 3,36% e al 2,52%, sia l’espansione industriale e commerciale (2,52% e 6,3%); le superfici interessate e i corrispondenti volumi teorici risultano anch’essi limitati, facendo riscontrare per i completamenti industriali 105.148 mq (4,55%) e per quelli commerciali 24.279 mq (1,05%), peraltro con un significativo volume teorico complessivo di 251.618 (14,32%) e 59.644 mc (3,39%) mentre, per le espansioni industriali e commerciali, si constatano rispettivamente superfici di 36.599 mq (1,58%) e 160.099 mq (6,93%), con volumi di 47.943 mc (2,72%) e 413.697 mc (23,55%), dato del tutto significativo nella stima del volume teorico relativo alle espansioni. Suddivisione tra Tipologie privatistiche e Tipologie concertative e generali 31 Tipologie privatistiche Tipologie concertative e generali 207 Questo grafico fa emergere come la più parte delle istanze (207, pari all’86,97%) presenti un carattere privatistico mentre quelle di natura generale o tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale oppure a offrire soluzioni per il Pgt sono assai esigue (soltanto 31, per il 13,03%); riguardo al quadro completo delle otto categorie considerate nell’analisi delle istanze si rimanda alla lettura dei grafici nella pagina successiva, che descrivono le differenti richieste pervenute da parte della popolazione e che, per i loro caratteri, risultino localizzabili nello spazio comunale5. 5 In altri termini, vengono qui evidenziate le quantità delle singole tipologie considerandole solo per istanze georeferenziate. 221 Istanze finalizzate ad ottenere insediamenti residenziali 36 Residenziale di completamento Residenziale di espansione 123 Per quanto riguarda le istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali, sono 36 (pari al 22,64%) quelle di completamento e 123 (77,36%) quelle d’espansione, che prevalgono nettamente. Istanze finalizzate ad ottenere insediamenti produttivi 6 Produttive di completamento Produttive di espansione 8 Le istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi sono 8 (57,14%) per il completamento, e 6 (42,86%) per l’espansione. Istanze finalizzate ad ottenere insediamenti commerciali 6 Commerciali di completamento Commerciali di espansione 15 Per quanto riguarda, infine, le istanze tese a ottenere insediamenti commerciali, 6 sono quelle di completamento (28,57%) e 15 (71,43%) quelle d’espansione; per concludere, la sintesi finale fa constatare: Tipologia Tipologia 1.1.16 Tipologia 1.1.27 6 7 N. aree 49 148 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (completamento). Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (espansione). % sul tot. 13,84% 41,82% 222 Tipologia 1.2.18 Tipologia 1.2.29 Tipologia 1.3.110 Tipologia 1.3.211 Tipologia 212 Tipologia 313 8 6 6 18 116 3 354 2,26% 1,69% 1,69% 5,08% 32,77% 0,85% 100% Si osserva di conseguenza quanto segue: i) il numero delle aree assoggettate a istanza (354) risulta superiore al numero delle istanze (238) e ciò in quanto, talvolta, a un’istanza risultano collegate più aree; ii) la tipologia 2 (istanze finalizzate a ottenere espansioni residenziali) interessa quasi la metà di quelle presentate (41,82%); a seguire, per il 32,77%, la tipologia 7 (istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale); iii) considerando le prime 6 classi per tipologia d’insediamento (residenziale, produttiva, commerciale), la più parte delle istanze si concentra nella residenza di completamento ed espansione addirittura per la quota dell’83,83% (24,87% di completamento, 75,13% di espansione), seguita dalla tipologia commerciale per il 10,21% (25% di completamento e 75% di espansione) e produttiva col 5,96% (57,14% completamento, 42,86% espansione); iv) alla disaggregazione delle istanze per quartieri, derivano i seguenti risultati (precisando che non saranno presenti le 238 istanze pervenute, poiché 13 d’esse non presentano alcuna localizzazione puntuale oppure risultano di carattere generale ed esprimono unicamente dei suggerimenti): Quartieri Albate (1) Breccia (2) Camerlata (3) Camnago Volta (4) Civiglio (5) Como Borghi (6) Como centro (7) Como est (8) Como nord (9) Como ovest (10) Garzola (11) Lora (12) Monte Olimpino (13) Muggiò (14) Ponte Chiasso (15) Prestino (16) Rebbio (17) Sagnino (18) Tavernola (19) Totale 8 Tipo 1.1.1 5 2 1 0 0 4 7 1 3 3 1 1 4 2 0 0 0 1 1 36 Tipo 1.1.2 14 3 6 13 11 6 0 3 4 2 14 7 12 3 1 4 6 9 5 123 Tipo 1.2.1 0 0 0 2 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 1 8 Tipo 1.2.2 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 6 Tipo 1.3.1 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 2 0 1 6 Tipo 1.3.2 1 2 0 0 0 1 2 0 0 0 0 0 0 1 0 1 4 1 2 15 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (completamento). Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (espansione). 10 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (completamento). 11 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (espansione). 12 Istanze tesa ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale. 13 Istanze di carattere generale tesa a offrire soluzioni per il Pgt. 9 Tipo 2 0 2 5 2 0 2 3 0 2 1 1 0 2 1 1 0 1 2 3 28 Tipo 3 1 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 TOT. % tot. 23 9 13 17 13 13 13 5 11 6 16 8 18 7 2 6 18 13 14 225 10,22 4 5,78 7,55 5,78 5,78 5,78 2,22 4,89 2,67 7,11 3,55 8 3,11 0,89 2,67 8 5,78 6,22 100 223 Albate col 10,22% detiene il massimo numero di istanze e, tra queste, 14 (pari al 60,87%) sono finalizzate a ottenere insediamenti residenziali di espansione. L’entità delle istanze risulta elevata anche a Camnago Volta (17 istanze, pari all’7,55%), Garzola (16 istanze, 7,11%), Monte Olimpino (18 istanze, 8%) e Rebbio (18 istanze, 8%) mentre sette quartieri (Breccia, Como est, Como ovest, Lora, Muggiò, Ponte Chiasso e Prestino) non raggiungono le 10 istanze; gli altri quartieri presentano un volume d’istanze variabile dal 3 al 7%, con l’eccezione riduttiva di Ponte Chiasso per il cui territorio sono state avanzate solamente due richieste. A voler approfondire per quartiere la maggior presenza tipologica, si ritrova: 1) Como centro per il completamento residenziale con 7 istanze, pari al 19,44%; 2) Albate e Garzola per l’espansione residenziale con 14 istanze, pari al 11,38% ciascuno; 3) Rebbio per il completamento industriale, con 3 istanze per il 37,5%; 4) Albate e Rebbio per le espansioni industriali, con 2 istanze, pari a 6,25% ciascuno; 5) Rebbio per il completamento commerciale, con 2 istanze, pari a 33,33%; 6) Rebbio per l’espansione commerciale, con 4 istanze, pari a 26,66%; 7) Camerlata per le istanze tese ad avviare modalità concertative con il Comune, con 5 istanze (17,86%); 8) Albate, Civiglio e Como nord, per istanze tese a offrire suggerimenti per il Pgt (1 istanza). Quartieri Albate (1) Breccia (2) Camerlata (3) Camnago Volta (4) Civiglio (5) Como Borghi (6) Como centro (7) Como est (8) Como nord (9) Como ovest (10) Garzola (11) Lora (12) Monte Olimpino (13) Muggiò (14) Ponte Chiasso (15) Prestino (16) Rebbio (17) Sagnino (18) Tavernola (19) Quartieri Albate (1) Breccia (2) Camerlata (3) Camnago Volta (4) Civiglio (5) Como Borghi (6) Como centro (7) Como est (8) Como nord (9) Tipo 1.1.1 21,74 22,22 7,69 0,00 0,00 30,77 53,85 20,00 27,27 50,00 6,25 12,50 22,22 28,57 0,00 0,00 0,00 7,69 7,14 Tipo 1.1.1 13,89 5,56 2,78 0,00 0,00 11,11 19,44 2,78 8,33 Tipo 1.1.2 60,87 33,34 46,15 76,47 84,62 46,15 0,00 60,00 36,36 33,33 87,50 87,50 66,67 42,86 50,00 66,67 33,33 69,23 35,71 Tipo 1.1.2 11,38 2,44 4,88 10,57 8,94 4,88 0,00 2,44 3,25 % per riga Tipo Tipo Tipo Tipo Tipo 1.2.1 1.2.2 1.3.1 1.3.2 2 0,00 8,69 0,00 4,35 0,00 0,00 0,00 0,00 22,22 22,22 0,00 7,69 0,00 0,00 38,46 11,76 0,00 0,00 0,00 11,76 7,69 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7,69 15,38 0,00 0,00 7,69 15,38 23,08 20,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9,09 0,00 18,18 0,00 0,00 0,00 0,00 16,67 0,00 0,00 0,00 0,00 6,25 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 11,11 0,00 0,00 0,00 14,29 14,29 0,00 0,00 0,00 0,00 50,00 0,00 0,00 16,67 16,67 0,00 16,67 11,11 11,11 22,22 5,56 0,00 0,00 0,00 7,69 15,38 7,14 7,14 7,14 14,29 21,43 % per colonna Tipo Tipo 1.2.1 1.2.2 0,00 33,33 0,00 0,00 0,00 16,67 25,00 0,00 12,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 12,50 0,00 0,00 0,00 Tipo 1.3.1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 16,67 0,00 16,67 Tipo 1.3.2 6,67 13,33 0,00 0,00 0,00 6,67 13,33 0,00 0,00 Tipo 3 4,35 0,00 0,00 0,00 7,69 0,00 0,00 0,00 9,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOT 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Tipo 2 Tipo 3 0,00 7,14 17,86 7,14 0,00 7,14 10,71 0,00 7,14 33,33 0,00 0,00 0,00 33,33 0,00 0,00 0,00 33,33 224 Como ovest (10) Garzola (11) Lora (12) Monte Olimpino (13) Muggiò (14) Ponte Chiasso (15) Prestino (16) Rebbio (17) Sagnino (18) Tavernola (19) Totale 8,33 2,78 2,78 11,11 5,56 0,00 0,00 0,00 2,78 2,78 100 1,63 11,38 5,69 9,76 2,44 0,81 3,25 4,88 7,32 4,07 100 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 37,50 0,00 12,50 100 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 33,33 0,00 16,67 100 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 16,67 33,33 0,00 16,67 100 0,00 0,00 0,00 0,00 6,67 0,00 6,67 26,67 6,67 13,33 100 3,57 3,57 0,00 7,14 3,57 3,57 0,00 3,57 7,14 10,71 100 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100 Nelle successive rappresentazioni cartografiche si darà conto della frequenza con cui le istanze, e le corrispondenti caratteristiche, qualificano i singoli quartieri; la classificazione adottata permette di comprendere il grado di frequenza del fenomeno, e i numeri permettono di identificare il singolo quartiere. Classificazione dei quartieri rispetto al numero di istanze 225 Confrontiamo ora la superficie interessata dalle istanze con quella totale di ogni quartiere: Quartieri Albate Breccia Camerlata Camnago Volta Civiglio Como Borghi Como centro Como est Como nord Como ovest Garzola Lora Monte Olimpino Muggiò Ponte Chiasso Prestino Rebbio Sagnino Tavernola Totale Superficie del quartiere (mq) 4.370.144 2.106.074 2.380.646 1.378.005 3.216.841 2.027.623 1.723.512 947.801 1.708.065 1.571.096 580.304 1.384.725 3.304.395 763.953 986.415 1.572.079 2.435.121 958.766 1.469.430 34.884.995 Superficie totale delle istanze (mq) 116.942 100.231 264.700 109.909 24.020 85.099 89.787 25.347 53.861 194.398 70.095 68.170 279.134 37.888 2.039 29.425 224.601 319.881 280.124 2.375.651 Rapporto tra superficie del quartiere e superficie delle istanze (%) 2,68 4,76 11,12 7,98 0,64 0,75 4,20 5,21 2,67 12,37 12,08 4,92 8,45 4,96 0,21 1,87 9,22 33,36 19,06 6,81 Dalla tabella si evince che i quartieri con maggior quota di territorio soggetto a istanze (≥ 10%) sono Camerlata, Como ovest, Garzola, Sagnino e Tavernola dove sono presenti numerose istanze con dimensione significativa; eccezione fa il quartiere di Como ovest dove incidono solo sei istanze; ma è rilevante per avanzare una prima stima, seppur sommaria, dei volumi “messi in gioco” dalle istanze attribuire a ogni istanza il corrispondente indice (stimabile con le vigenti Nta) rispetto alla richiesta avanzata (dove non esplicito, è stato considerato il massimo indice raggiungibile di completamento e/o espansione); nella tabella seguente è evidenziata in blu la % di superficie interessata dalle istanze rispetto alla superficie totale del quartiere (in viola). Tavernola Sagnino Rebbio Prestino Ponte Chiasso Muggiò Monte Olimpino Lora Garzola Como Ovest Como Nord Como Est Como centro Como Borghi Civiglio Camnago Volta Camerlata Breccia Albate 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 226 Circoscrizione Volumi istanze Albate (1) 96.269 Breccia (2) 25.852 Camerlata (3) 123.715 Camnago Volta (4) 135.731 Civiglio (5) 13.857 Como Borghi (6) 98.341 Como centro (7) 129.295 Como est (8) 42.994 Como nord (9) 46.544 Como ovest (10) 24.015 Garzola (11) 58.766 Lora (12) 74.187 Monte Olimpino (13) 75.063 Muggiò (14) 45.550 Ponte Chiasso (15) 2.274 Prestino (16) 37.108 Rebbio (17) 431.960 Sagnino (18) 220.065 Tavernola (19) 249.774 Totale 1.931.360 % sul totale 5,0 1,3 6,4 7,0 0,7 5,1 6,7 2,2 2,4 1,2 3,0 3,8 3,9 2,4 0,1 1,9 22,4 11,4 12,9 100 Nella tabella soprastante viene attribuita a ogni quartiere la distribuzione del volume teorico richiesto dagli istanti. Emerge così che i quartieri, che presentano una maggior concentrazione di volumetria teorica, sono rappresentati da Rebbio (22,4%), Tavernola (12,9%) e Sagnino (11,4%). Per contro, Ponte Chiasso e Civiglio sono caratterizzati da una pressione insediativa assai limitata (inferiore al’1%) rispetto alle altre realtà territoriali. Il dato derivato da queste stime risulta comunque rilevante – oltre che per la percezione della domanda effettiva gravitante sul Pgt e per le pressioni generate dalla cittadinanza e dagli operatori dell’edilizia – anche per la stima (ancorché avanzata sommariamente e in termini intuitivi) delle quantità e tipologie dei servizi collettivi che occorrerebbe predisporre per soddisfare la domanda insorgente determinata dai nuovi, ipotetici, insediamenti laddove a tutti venisse offerta soddisfazione dal Piano di governo del territorio. 227 Classificazione dei quartieri rispetto al volume di potenziale nuova edificazione richiesta Si collocano ora, nel seguito, due grafici riassuntivi dove s’evidenzia per quartiere la superficie totale e il volume totale delle istanze, osservando come le richieste di trasformazione, pur non molto impattanti (per lo meno in termini quantitativi), presentino alcune eccezioni nei quartieri di Rebbio, Sagnino e Tavernola. 228 Albate Superficie totale delle istanze per quartiere Breccia Camerlata Camnago Volta Civiglio ComoBorghi Como centro Quartieri Como Est Como Nord Como Ovest Garzola Lora Monte Olimpino Muggiò Ponte Chiasso Prestino Rebbio 0 100,000 200,000 300,000 400,000 Mq Sagnino Tavernola Albate Volume totale delle istanze per quartiere Breccia Camerlata Camnago Volta Civiglio ComoBorghi Como centro Quartieri Como Est Como Nord Como Ovest Garzola Lora Monte Olimpino Muggiò Ponte Chiasso Prestino 0 100000 200000 300000 Mc 400000 500000 Rebbio Sagnino Tavernola Risulta infine necessario identificare il grado di coinvolgimento da vincoli in essere, che caratterizza i suoli interessati dalle differenti istanze; a tal fine s’è utilizzata la Carta degli indirizzi strutturali di piano e dei limiti insediativi, in base alla quale è stata effettuata un’analisi di frequenza dei vincoli rispetto alle istanze, sud- 229 dividendo queste ultime in 4 classi: i) la prima dove ricadono le istanze che presentano fino a 2 tipi di limitazioni, ii) una seconda classe ove ricadono istanze che presentano da 3 a 5 vincoli, iii) la terza classe in cui si riscontrano da 6 a 11 vincoli, iv) una classe finale (la più intensa) con 22 vincoli. Vincoli ambientali (VA) a) Vincolo originariamente ex L. 1497/1939 (art. 136, D.Lgs. 42/2004) b) Vincolo originariamente ex L. 431/1985 (art. 142, D.Lgs. 42/2004) c) Parco regionale della Spina verde (ex Lr. 10/1993 e Dgr. 20 luglio 2005, n. 8/374) d) Oasi di protezione faunistica delle Torbiere di Albate (ex Dgr. 13 aprile 1976, n. 3120) e) Sic della Palude di Albate (ex Dgr. 8 agosto 2003, n. 7/14106) f) Sic della Spina verde (ex Del. Assemblea consortile 24 novembre 2005, n. 13) Codifica VA1 VA2 VA3 VA4 VA5 VA6 Evidenze pianificatorie (EP) g) Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (Ptr ex Dgr 16 gennaio 2008, n. 6447, art. 19.4 delle Nta e tavola D non ancora vigente) h) Ambiti di elevata naturalità (Ptr ex Dgr. 16 gennaio 2008, n. 6447, art. 17 Nta e tavola D non ancora vigente) i) Rete ecologica (ex Ptcp approvato con Dcp 2 agosto 2006, n. 59/35993) j) Ambito di parco urbano (ex Prg approvato con Dgr. 4 maggio 2001, n. 4503) k) Ambiti naturali boschivi (ex Prg approvato con Dgr. 4 maggio 2001, n. 4503) l) Ambiti agricoli (ex Prg approvato con Dgr. 4 maggio 2001, n. 4503) m) Ambiti di rilevanza storica artistica e ambientale (ex Prg approvato con Dgr. 4 maggio 2001, n. 4503) n) Residualità insediative non poste in attuazione Codifica Limiti insediativi (LI) o) Fascia di rispetto stradale (ex Dpr. 16 dicembre 1992, n. 495, Dpr. 16 settembre 1996, n. 610) p) Fascia di rispetto ferroviario (ex Dpr. 11 luglio 1980, n. 753) q) Zona di rispetto cimiteriale (ex R.D. 24 luglio 1934, n. 1265) r) Classe 3a, 3b, 3c di fattibilità geologica (ex variante piano geologico comunale Dcc. 17 settembre 2007, n. 18) s) Classe 4 di fattibilità geologica (ex variante piano geologico comunale Dcc. 17 settembre 2007, n. 18) t) Zona di tutela assoluta delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano (ex D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; Dgr. 27 giugno 1996, n. 6/15137; Dgr. 10 aprile 2003, n. 7/12693) u) Zona di rispetto delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano (ex D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; Dgr. 27 giugno 1996, n. 6/15137; Dgr. 10 aprile 2003, n. 7/12693) v) Zona di rispetto degli impianti di depurazione (ex Delibera Comitato per la tutela delle acque dall’inquinamento 4 febbraio 1977 in G.U. 21 febbraio 1977, n. 48, Supplemento ordinario) w) Vincolo idrogeologico (ex R.D. 30 dicembre 1928) x) Zona di rispetto dei corsi d’acqua pubblici (ex R.D. 25 luglio 1904 e Studio per la definizione del reticolo idrico minore, approvato con Dcc. 21 luglio 2008, n. 43) y) Zona a rischio di incidente rilevante (ex D.Lgs. 17 agosto 1999, n. 334, Dm. 9 maggio 2001, D.Lgs. 21 settembre 2005, n. 238) z) Distanze di rispetto elettrodotti (ex Dpcm. 23 aprile 1992) EP1 EP2 EP3 EP4 EP5 EP6 EP7 EP8 Codifica LI1 LI2 LI3 LI4 LI5 LI6 LI7 LI8 LI9 LI10 LI11 LI12 La rappresentazione dell’intensità dei vincoli investe un tassello fondamentale per una prima valutazione dei contributi pervenuti a seguito dell’avvio del procedimento di redazione del Pgt, in quanto permette di apporre un primo filtro rispetto alle peculiarità territoriali del territorio comasco. L’individuazione dei vincoli vigenti sui suoli coinvolti dalle istanze ne ha richiesto la codifica con n. progressivo in termini di: i) vincoli ambientali, ii) evidenze pianificatorie; iii) limiti insediativi, oltre all’unione delle 230 26 categorie considerate14, intersecandone poi i risultati con i perimetri delle istanze; l’esito conclusivo ha permesso d’individuare frequenza e modalità dei vincoli, in base ai seguenti risultati: N. istanze N. vincoli % totale 90 0–2 40,0 91 3–5 40,4 43 6 – 11 19,1 1 22 0,4 225 100,0 Classe I II III IV I 4 gruppi individuati sono stati poi classificati attraverso le seguenti 8 tipologie di istanze individuate: 1.1.1. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (completamento) 1.1.2. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (espansione) 1.2.1. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (completamento) 1.2.2. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (espansione) 1.3.1. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (completamento) 1.3.2. Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (espansione) Istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale 2. Istanze di carattere generale tese a offrire soluzioni per il Pgt 3. ottenendo così i seguenti risultati: Classe I (da 0 a 2 vincoli) N. istanze N. vincoli % tot. 90 0–2 40,0 Tipo 1.1.1 Tipo 1.1.2 Tipo 1.2.1 Tipo 1.2.2 Tipo 1.3.1 Tipo 1.3.2 Tipo 2 Tipo 3 18 48 2 4 3 5 10 0 21,4% 50,0% 2,4% 4,8% 3,6% 6,0% 11,9% 0,0% % sul tot. Nella tipologia 1.1.2 (espansione residenziale) insiste la maggior quantità percentuale delle istanze caratterizzate da 0 a 2 vincoli (50,0%), seguita dalla tipologia residenziale di completamento (21,4%). Classe II (da 3 a 5 vincoli) N. istanze N. vincoli % tot. 91 3–5 40,4 Tipo 1.1.1 Tipo 1.1.2 Tipo 1.2.1 Tipo 1.2.2 Tipo 1.3.1 Tipo 1.3.2 Tipo 2 Tipo 3 12 50 3 2 3 9 9 3 13,2% 54,9% 3,3% 2,2% 3,3% 9,9% 9,9% 3,3% % sul tot. La seconda classe aggregativa risulta quella più variegata in quanto vi sono presenti tutte le tipologie di istanze considerate. La tipologia più interessata è quella di carattere residenziale di espansione (54,9%) seguita, ancora una volta, dalla tipologia residenziale di completamento (13,2%). 14 Uno dei ventisei vincoli non è presente nelle schede descrittive delle istanze poiché il vincolo “Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (Ptr ex Dgr. 16 gennaio 2008, n. 6447, art. 19.4 delle Nta e tavola D non ancora vigente)” copre l’intero territorio comunale di Como. 231 Classe III (da 6 a 11 vincoli) N. istanze N. vincoli % tot. 43 6 – 11 19,1 Tipo 1.1.1 Tipo 1.1.2 Tipo 1.2.1 Tipo 1.2.2 Tipo 1.3.1 Tipo 1.3.2 Tipo 2 Tipo 3 6 25 3 0 0 1 8 0 14,3% 57,1% 7,1% 0,0% 0,0% 2,4% 19,0% 0,0% % sul tot. Come per le precedenti classi, anch’essa risulta fortemente caratterizzata dalla tipologia 1.1.2 (57,1%); sono presenti, in minor quantità, anche le tipologie 1.1.1, 1.2.1, 1.3.2 e 2. Classe IV (22 vincoli) N. istanze 1 Tipo 1.1.1 0 0,0% N. vincoli % tot. 22 0,4 Tipo 1.1.2 Tipo 1.2.1 Tipo 1.2.2 Tipo 1.3.1 Tipo 1.3.2 Tipo 2 Tipo 3 0 0 0 0 0 0 1 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 0,0% % sul tot. Nell’ultima classe il 100%, che rappresenta una sola istanza presentata dalla società A.C.S.M. – A.G.A.M., è occupato dalla tipologia 2 (Istanze tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale); tale istanza è la ID186 relativa alla richiesta di modificare le attuali diversificate destinazioni in una unica destinazione ST, per poter semplificare le operazioni di manutenzione straordinaria degli impianti a servizio della città di Como. Infine si richiama come le istanze pervenute, oltre a permettere di misurare la domanda latente di trasformazione del territorio, consentano di aggiornare ulteriormente il Sistema informativo comunale con i dati corrispondenti, per cui la struttura del nuovo archivio realizzato risulta la seguente: N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Nome del Campo ID N_prot Data_prot N_proprietari Prop1 Prop2 Prop3 Prop4 Prop5 Prop6 Prop7 Nome_Via Foglio Mappale Sup Zona_prgV Circoscrizione Tipo_richiesta N_Aree Ind_Fondiario Formato Intero Intero Data Intero Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Decimale Carattere Carattere Carattere Intero Decimale Dominio Gg/mm/aaaa Proprietà Chiave primaria Chiave esterna Chiave esterna 1.1.1., …, 3 232 21 22 23 24 25 26 27 28 29 N. 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 Volume N_Vincoli Vincoli_1 Vincoli_2 Vincoli_3 Vincoli_4 Vincoli_5 Vincoli_6 Vincoli_7 Nome del Campo Vincoli_8 Vincoli_9 Vincoli_10 Vincoli_11 Vincoli_12 Vincoli_13 Vincoli_14 Vincoli_15 Vincoli_16 Vincoli_17 Vincoli_18 Vincoli_19 Vincoli_20 Vincoli_21 Vincoli_22 Decimale Intero Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Formato Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Carattere Dominio Proprietà In particolare, la chiave primaria utilizzata in questa base di dati è l’ID che consente di coerenziarsi sia con le istanze presentate in Comune (a cui è possibile riferirsi anche tramite n. e data di prot.) sia con la Carta di spazializzazione delle richieste e dei suggerimenti pervenuti; la banca dati presenta inoltre due chiavi secondarie e chiavi esterne, attraverso le quali è possibile “linkarsi” sia all’anagrafe di protocollo comunale sia alle banche dati catastali. 233 Classificazione delle istanze per numero di vincoli ricadenti sulle aree corrispondenti Il successivo approfondimento ha individuato le possibili combinazioni, individuabili dall’osservazione dei vincoli ricadenti nelle aree coinvolte dalle istanze, ottenuta attraverso il ricorso al software di analisi multivariata AddaWin. Per rendere trattabili con tale applicativo le informazioni sulle singole istanze15, è stata elaborata innanzitutto una tavola di ricodifica in forma disgiuntiva completa di tipo binario (cfr. la tabella successiva). 15 In questo caso il numero e i diversi tipi di vincoli presenti nel territorio comense. 234 Successivamente, è stata seguita la procedura stabilita per l’analisi tipologica, immettendo le informazioni rispetto alle opzioni fornite tra cui il numero totale delle variabili che, in questo caso, equivale al numero dei vincoli, pari a 2516, sui quali costruire le varie tipologie. Alla fine del processo la creazione delle tipologie è terminata in modo regolare e, difatti, i casi letti corrispondono a quelli accertati. 16 Uno dei ventisei vincoli, l’Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (Ptr ex Dgr. 16 gennaio 2008, n. 6447, art. 19.4 delle Nta e tavola D non ancora vigente), copre l’intero comune di Como. 235 Le diverse combinazioni delle modalità assunte dai vincoli assommano a 125, e, pertanto, la nuova tavola di descrizione delle venticinque variabili assunte nell’area in studio (s’osservi l’immagine sottostante) è stata trasformata dal programma AddaWin in una nuova tavola di 125 righe (pari al numero delle tipologie identificate) e di 25 colonne, rappresentative delle modalità originali. Quindi, si sono considerate equivalenti tutte le unità che presentano gli stessi valori (letti sulle corrispondenti modalità), assegnandole a una medesima tipologia. La descrizione delle 125 tipologie è stata affrontata predisponendo un’apposita scheda da cui è possibile ottenere le informazioni relative sia agli ambiti interessati sia al codice di classificazione dei vincoli, come si constata dal facsimile successivo. 236 Tipologia 1 Codice vincoli: VA2: Vincolo originariamente ex L. 431/1985 (art. 142, D.Lgs. 42/2004) Dettaglio 1 1 2 Dettaglio 2 Numero istanze: 3 Istanze interessate: ID 166, ID 195, ID, 206 In conclusione, si veda nella pagina successiva la carta della densità dei limiti insediativi per ogni istanza pervenuta, in cui è stata attribuita alle 238 istanze una classificazione in una gamma di cinque tipologie, ognuna delle quali riferita alla densità di vincoli presenti per ciascuna istanza. La classificazione si articola per: a. grado basso di densità dei limiti insediativi, che caratterizza le istanze con 0 e 2 vincoli, b. grado medio – basso di densità dei limiti insediativi, per le istanze da 3 a 4 limiti, c. grado medio di densità dei limiti insediativi, a cui appartengono le istanze soggette a 5 o 6 vincoli, d. grado medio – alto di densità dei limiti insediativi, da 7 a 11 vincoli, e. grado alto di densità dei limiti insediativi, per le istanze caratterizzate da 12 a 22 vincoli (si ricorda che l’unica istanza presente in questa classe è la ID186, caratterizzata da 22 vincoli). 237 Carta della densità dei limiti insediativi 5. Il confronto tra le istanze pervenute in occasione degli avvii di procedimento del Pgt In ambedue i momenti d’avvio del procedimento s’è assistito a un buon coinvolgimento della popolazione interessata, potendosi osservare che: a) nella prima fase del 29 marzo 2006 (delibera n. 86, prot. 20.934) seguì la presentazione di 132 istanze, b) mentre nella seconda, col riavvio del procedimento del 24 giugno 2009 (delibera n. 242, prot. 38952 ) si sono aggiunte ben 238 istanze; c) pervenendo pertanto all’entità di 370 istanze complessivamente pervenute (il 35,7% nella prima fase, il restante 64,3% nella seconda). 238 Il primo termine di confronto ha riguardato la quantificazione delle istanze ricadenti sulle stesse aree, presentate in ambedue i momenti del procedimento: attraverso l’utilizzo del Sistema informativo comunale è stato possibile intersecare lo strato informativo delle istanze della prima delibera con quello della seconda, ottenendo il risultato del 29,8% delle istanze (71 unità) avanzate in tutti i due momenti d’avvio. Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) I delibera 3.348 1,2 4.018 3.785 1,2 4.542 11.876 0,6 7.126 3.348 1,2 4.018 15.661 1,2 11.668 2.307 1 2.307 2.307 1 2.307 60.084 3 122.437 1.542 3 4.626 7.495 1,5 11.243 3.913 3,2 12.365 1.033 1 1.033 1.566 4 6.264 282.721 0 0 II delibera 3.159 1,2 3.791 3.437 1,2 4.124 4.792 0,6 2875 1.891 0 0 7.013 0,6 4208 1.736 1,2 2083 1.736 1,2 2083 74.200 3 222.599 1.542 3 4626 10.988 1,2 9.444 3.991 4 15.964 2.612 1.5 3.918 1.566 3 4.698 4.099 2 8.199 Confronto I / II delibera – = – – = – – = – – – – – – – – + – – + – + = + = = = + – – + + + + + + = – – – + + ID12 ID17 ID18 ID21 ID22 ID24 ID25 ID28 ID33 ID36 ID37 ID40 ID44 ID45 239 Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) I delibera 12.384 0,6 7.430 8.396 0,6 5.038 23 3 69 1.328 4 5.312 2.313 1 2.311 18.293 3 48.363 10.271 3 30.813 100.658 1 145.697 76.469 1 73.130 1.135 3 3.405 1.033 1 1.033 1.842 1 1.842 1.758 1,2 2.110 10.845 1 10.845 4.044 1,2 4.853 II delibera 12.974 0,6 7.784 8.396 1,2 10.076 23 0 0 1.328 4 5.312 3.313 0,6 1.988 12.359 2 24.719 9.064 0 0 56.632 0,6 33.979 7.710 0,6 4.626 3.021 3 9.062 1.379 1,5 2.068 1.688 1,5 2.533 1.758 1,2 2.110 5.297 0,6 2.259 4.546 0,6 2.727 Confronto I / II delibera + = + = + + = – – = = = = – – – – – – – – – – – – – – + = + + + + – + + = = = – – – + – – ID48 ID49 ID51 ID52 ID88 ID90 ID91 ID101 ID102 ID108 ID110 ID111 ID114 ID115 ID116 240 Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) I delibera 4.206 2 8.412 1.246 1 1.246 53.793 3 151.303 3.955 1,2 4.746 18.034 3 54.006 4.279 4 17.116 2.662 3 7.986 1.093 0,6 656 19.269 3 57.807 1.082 0,6 649 181.735 1,2 182.324 12.158 0,6 7.295 6.566 0,6 3.940 9.667 0,6 5.800 705 0 0 II delibera 4.254 0,8 3.403 1.794 0,6 1.077 51.253 0 0 3.884 1,2 4.660 18.034 0 0 4.050 3 12.150 3.839 0 0 1.223 0,6 734 162.238 0 0 5.503 3 16.509 139.824 0 0 12.880 0,6 7.728 6.980 0,6 4.188 9.667 0,6 5.800 1.040 1,2 1.704 Confronto I / II delibera + – – + – – – – – – = – = – – – – – + – – + = + + – – + + + – – – + = + + = + = = = + + + ID118 ID119 ID120 ID130 ID132 ID134 ID135 ID138 ID151 ID153 ID158 ID162 ID163 ID168 ID170 241 Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) I delibera 18.496 0,6 11.098 4.339 0,6 2.603 4.097 3 12.291 2.523 0,6 1.514 34.606 1,2 41.527 18.002 3 54.006 49.771 3 149.313 11.646 1,2 13.976 4.624 1,5 6.936 16.183 1 16.183 1.868 1 1.868 997 0,6 598 39.384 2,5 98.460 5.056 1 5.056 18.283 3 54.849 II delibera 6.795 0,6 4.077 4.339 0,6 2.603 4.097 0 0 3.758 0,6 2.255 51.327 1,2 41.527 8.358 2 16.716 77.370 3 64.002 11.646 1,2 13.976 5.784 1,5 8.676 26.344 1,2 22.383 1.938 3 5.813 997 0,6 598 36.161 2,5 90.403 6.442 1,2 7.730 6.343 3 19.028 Confronto I / II delibera – = – = = = = – – + = + + = = – – – + = – = = = + = + + + + + + + = = = – = – + + + – = – ID171 ID174 ID179 ID180 ID183 ID191 ID196 ID201 ID202 ID204 ID205 ID206 ID208 ID209 ID211 242 Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) Superficie (mq) Indice fondiario (mc/mq) Volume (mc ) I delibera 1.756 0 0 3.871 1,5 5.807 181.735 1,2 182.324 1.676 1 1.676 1.780 2 3.544 1.654 0,6 992 644 5 3.219 5.068 5 12.344 5.802 0,6 3.481 3.317 0,6 1.990 1.328 4 5.312 3.317 0,6 1.990 II delibera 1.756 0 0 6.382 0,6 3.829 30.776 1,2 26.827 1.556 1 1556 1.780 0 0 2.418 0,6 1.451 644 5 3.219 938 0,6 563 2.494 0,6 1.496 6.425 0,6 3.855 1.328 4 5.312 6.425 0,6 3.855 Confronto I / II delibera = = = + – – – = – – = – = – – + = + = = = – – – – = – + = + = = = + = + ID214 ID215 ID218 ID228 ID229 ID231 ID232 ID233 ID234 ID236 ID237 ID238 Tra le istanze (71) avanzate in tutti i due momenti d’avvio, 10 istanze17, pari al 7,1%, sono da considerarsi caratterizzate dai medesimi valori di superficie, indice fondiario e volume. Per le restanti istanze viene confrontata nel seguito la percentuale di variazione delle superfici interessate: come s’osserva nel grafico successivo la più parte delle istanze (28), corrispondente al 39% del totale, ha aumentato l’area coinvolta. 17 ID32, ID52, ID114, ID168, ID174, ID201, ID206, ID214, ID232, ID237. 243 Confronto superfici 24% 39% Segno + Segno Segno = 37% Per quanto riguarda l’indice fondiario, s’osserva una certa stabilità tra le richieste pervenute nella prima delibera rispetto a quelle presentate al momento di riavvio del procedimento; la maggior parte delle istanze (per il 47%) ricade nei medesimi spazi, mantenendo inalterati gli indici fondiari richiesti, anche se una quota rilevante d’istanze (pari al 35%) si caratterizza per una riduzione dell’indice fondiario richiesto. Confronto indici fondiari 18% 47% Segno + Segno Segno = 35% Ultimo fattore da considerare nel confronto delle istanze presentate in ambedue i momenti, che ricadono nello stesso spazio, è la quantità di volume richiesto: per il 54% delle istanze è diminuito, per il 31% è stabile, a fronte di una ridotta quota (15%) di casi in cui è rimasto inalterato. Confronto volumi 15% 31% Segno + Segno Segno = 54% Per quanto riguarda gli altri termini di confronto, è indispensabile considerare non solo il numero di istanze, ma piuttosto la percentuale di istanze riferite al totale di ognuna delle due delibere: l’esito di un confronto di- 244 retto delle quantità interessate dalle istanze risulterebbe infatti del tutto fuorviante, in quanto differisce molto il rapporto tra istanze presentate nel primo e nel secondo avvio del procedimento. Il primo dato significativo è riferito alla suddivisione delle richieste nelle otto tipologie classificatorie: dal confronto dei dati percentuali s’evince che la più parte delle istanze pervenute, in entrambe le delibere, è finalizzata a insediamenti residenziali d’espansione (tipologia 1.1.2) e insediamenti residenziali di completamento (tipologia 1.1.1); una discreta entità è tesa ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale (tipologia 2). Tipologia Tipologia 1.1.118 Tipologia 1.1.219 Tipologia 1.2.120 Tipologia 1.2.221 Tipologia 1.3.122 Tipologia 1.3.223 Tipologia 224 Tipologia 325 % sul tot. I delibera 15,28% 61,78% 1,28% 3,19% 0,63% 2,55% 10,19% 5,10% 100% % sul tot. II delibera 13,84% 41,82% 2,26% 1,69% 1,69% 5,08% 32,77% 0,85% 100% N° aree I e II delibera 73 245 10 11 7 22 132 11 511 % sul tot 14 48 2 2 1 4 26 2 100% Si evidenzia così il seguente quadro: a) la maggior parte delle istanze pervenute in ambedue i procedimenti assume la finalità dell’espansione residenziale raggiungendo, rispetto al totale, quantitativi vicini ai 50 punti percentuali; b) le ulteriori tipologie di istanze si distribuiscono in termini pressoché consimili nel primo e nel secondo avvio di procedimento, come nel caso della tipologia 1.1.1 (completamento residenziale) con quantitativi simili; differente tuttavia è il comportamento delle richieste d’espansione artigianale/commerciale che, nel secondo procedimento, quasi raddoppiano il loro valore; c) forte risulta la presenza, principalmente nel secondo avvio, di istanze finalizzate ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione (tipologia 2), incrementandosi di circa 20 punti percentuali tra il primo e il secondo avvio di procedimento; d) rispetto alle differenze osservate sul totale pervenuto tra il primo e il secondo procedimento, s’evince un incremento di 106 richieste, valore indicativo della volontà dei cittadini di partecipare alla redazione del Piano e sintomo del corretto percorso seguito dall’Amministrazione per raggiungere l’obiettivo di coinvolgere quanto più possibile la società locale, per accentuare il suo grado d’appartenenza al territorio comense. 18 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (completamento). Istanze finalizzate a ottenere insediamenti residenziali (espansione). 20 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (completamento). 21 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti produttivi (espansione). 22 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (completamento). 23 Istanze finalizzate a ottenere insediamenti commerciali (espansione). 24 Istanze tesa ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale. 25 Istanze di carattere generale tesa a offrire soluzioni per il Pgt. 19 245 160 140 120 100 1a Delibera 80 2a Delibera 60 40 20 0 1.1.1 1.1.2 1.2.1 1.2.2 1.3.1 1.3.2 2 3 Suddivisione tra Tipologie privatistiche e Tipologie concertative e generali 62 Tipologie privatistiche Tipologie concertative e generali 319 Il grafico mostra come la più parte delle istanze (319, pari all’84% del totale) presenta carattere privatistico, mentre quelle di natura generale o tese ad avviare modalità concertative con l’Amministrazione comunale o a offrire soluzioni per il Pgt, sono sensibilmente inferiori (soltanto 62, per il 16%), potendosi così supporre come gli interessi privati mal si siano coniugati, principalmente nella prima consultazione, con l’interesse generale, facendo constatare una maggiore attenzione all’interesse individuale rispetto al più generale interesse per il miglioramento insediativo, ambientale e paesaggistico del territorio comunale. Proprio per offrire un quadro completo delle dieci categorie considerate nell’analisi delle istanze, si dettagliano nel seguito gli orientamenti della cittadinanza in modo da rendere immediatamente confrontabili le quantità e dimensioni sollecitate dalle richieste avanzate; le successive rappresentazioni grafiche permettono così una lettura del quadro comparativo fra i due momenti di consultazione. Istanze finalizzate ad ottenere insediamenti residenziali 62 Residenziale di completamento Residenziale di espansione 211 246 Le richieste per insediamenti residenziali sono caratterizzate dalla netta dominanza della nuova edificazione, quantificabile in 211 unità (il 77% sul totale tipologico) mentre solo il 23% (62 richieste) contempla la volontà di completare insediamenti già esistenti. Istanze finalizzate ad ottenere insediamenti produttivi Produttive di completamento 10 10 Produttive di espansione La disamina delle istanze relative al comparto produttivo restituisce l’equilibrio: 10 sono le richieste di completamento tra il primo e il secondo avvio di procedimento, così come 10 sono quelle di espansione. Istanze finalizzate ad ottenere insediamenti commerciali 7 Commerciali di completamento Commerciali di espansione 19 I quantitativi del commercio sono sensibilmente ridotti rispetto al complesso di istanze: s’individuano 19 richieste di nuova edificazione e 7 di completamento, il 73% e il 27% del totale commerciale; esaminando i dati per quartiere, s’osserva come l’unico quartiere ad avere alle due soglie oltre il 10% delle istanze è Albate, oltre a Civiglio (caratterizzato da un incremento di istanze presentate pari al 4%) e Sagnino col 3,5%. Quartieri Albate (1) Breccia (2) Camerlata (3) Camnago Volta (4) Civiglio (5) Como Borghi (6) Como centro (7) Como est (8) Como nord (9) Como ovest (10) Garzola (11) Lora (12) Monte Olimpino (13) Muggiò (14) Tot. I delibera 25 9 5 11 2 8 4 7 4 3 11 4 10 2 Tot. II delibera 23 9 13 17 13 13 13 5 11 6 16 8 18 7 % tot. I delibera 18,93% 6,82% 3,78% 8,33% 1,52% 6,06% 3,04% 5,3% 3,04% 2,28% 8,33% 3,04% 7,57% 1,52% % tot. II delibera 10,22% 4% 5,78% 7,55% 5,78% 5,78% 5,78% 2,22% 4,89% 2,67% 7,11% 3,55% 8% 3,11% 247 Ponte Chiasso (15) Prestino (16) Rebbio (17) Sagnino (18) Tavernola (19) Totale 0 6 11 3 7 132 Classificazione dei quartieri rispetto al numero di istanze nella prima delibera 2 6 18 13 14 225 0% 4,54% 8,33% 2,28% 5,3% 100% 0,89% 2,67% 8% 5,78% 6,22% 100% Classificazione dei quartieri rispetto al numero di istanze nella seconda delibera Di seguito si comparano i dati % sui rapporti tra la superficie del quartiere e quella delle istanze: per la maggioranza delle circoscrizioni, nella seconda soglia la superficie coinvolta è aumentata (Sagnino e Tavernola sono i due quartieri coi picchi maggiori), mentre al contrario ad Albate, Breccia, Camerlata e Lora è diminuita; infine, la quota di aree interessate da istanze è passata dal 4,33% del 2006 al 6,8% del 2009 (+ 2,47%). Quartieri Albate Breccia Camerlata Camnago Volta Civiglio Como Borghi Como centro Como est Como nord Como ovest Garzola Lora Monte Olimpino Rapporto tra superficie del quartiere e superficie delle istanze della I delibera (%) 6,94 27,63 13,20 3,28 0,24 1,72 1,04 2,29 0,89 2,73 2,25 9,90 4,69 Rapporto tra superficie del quartiere e superficie delle istanze della II delibera (%) 2,68 4,76 11,12 7,98 0,64 0,75 4,20 5,21 2,67 12,37 12,08 4,92 8,45 248 Muggiò Ponte Chiasso Prestino Rebbio Sagnino Tavernola Totale 0,50 0 1,65 7,57 8,35 5,15 4,33 4,96 0,21 1,87 9,22 33,36 19,06 6,81 Infine si considera la distribuzione, attribuita a ogni quartiere, del volume teorico richiesto dagli istanti, osservando che per la maggioranza delle circoscrizioni il valore del volume richiesto cresce rispetto a quello richiesto nella prima occasione, come nel caso di Camnago Volta, Civiglio, Como Borghi, Como centro, Como nord, Garzola, Muggiò, Ponte Chiasso, Prestino, Rebbio e Tavernola, mentre per i rimanenti Albate, Breccia, Camerlata, Como est, Como ovest, Lora, Monte Olimpino e Sagnino diminuisce la percentuale. Circoscrizione Albate (1) Breccia (2) Camerlata (3) Camnago Volta (4) Civiglio (5) Como Borghi (6) Como centro (7) Como est (8) Como nord (9) Como ovest (10) Garzola (11) Lora (12) Monte Olimpino (13) Muggiò (14) Ponte Chiasso (15) Prestino (16) Rebbio (17) Sagnino (18) Tavernola (19) Totale 6. % sul totale della I delibera % sul totale della II delibera 7,2 5,0 7,5 1,3 13,1 6,4 2,4 7,0 0,1 0,7 2,6 5,1 0,9 6,7 3,4 2,2 0,8 2,4 4,7 1,2 2 3,0 8,7 3,8 5,9 3,9 0,4 2,4 0 0,1 1,4 1,9 18,3 22,4 13 11,4 7,5 12,9 100 100 Gli elementi rilevanti di carattere generale, riconoscibili nelle istanze Com’è noto, il principio della partecipazione al processo decisionale di formazione degli strumenti urbanistici viene enunciato, nella Lr. 12/2005, all’art. 2, c. 5: “il governo del territorio si caratterizza per: a) la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti; b) la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni; c) la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati”; il medesimo tema è poi disciplinato all’art. 13, c. 2, specificando che “prima del conferimento dell’incarico di redazione del Pgt, il Comune pubblica avviso di avvio del procedimento su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale e sui normali canali di comunicazione con la cittadinanza, stabilendo il termine entro il quale chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte. Il comune può, altresì, determinare altre forme di pubblicità e partecipa- 249 zione” (nel successivo c. 3 dello stesso art. 13, poi, viene stabilito che “prima dell’adozione degli atti di Pgt il comune, tramite consultazioni, acquisisce entro trenta giorni il parere delle parti sociali ed economiche”). Dunque, avvalendosi delle possibilità offerte dalla legge lombarda, privati, associazioni e chiunque, a Como, rivestisse qualsivoglia interesse al proposito hanno presentato all’Amministrazione le proprie idee, suggerimenti o richieste esplicite; com’è naturale (e come abbiamo fin qui evidenziato), non tutti gli elaborati appaiono comparabili essendo pervenute, a seguito del riavvio del procedimento, sia istanze connesse a specifiche esigenze di proprietari, operatori, categorie o settori economici, sia sollecitazioni generali sul complesso del territorio comense o di sue parti specifiche. Abbiamo già considerato prima (in dettaglio) i differenti tipi d’istanze presentate, traducendole in quantità, volumi e superfici; approfondiremo a questo punto il variegato insieme delle sole istanze di carattere generale, interessante indicatore dei modi in cui la cittadinanza ha fatto emergere le necessità urbane dell’attuale realtà comense: in effetti, l’insieme di suggerimenti pervenuti non solo investe i molti nodi aperti ma, sovente, indica e/o auspica soluzioni o scenari perseguibili per il rilancio dell’immagine e della stessa struttura di Como; e – proprio perché presentati da soggetti fuori dall’interesse privato sulla conformazione dei suoli ed effettivamente interessati al miglioramento della città – da tali documenti derivano molti stimoli poi riversabili nella costruzione del Piano. Per raggruppare in termini omogenei l’esame delle istanze presentate, s’individuano nel seguito gli argomenti chiave della tutela dell’ambiente e del paesaggio, del supporto infrastrutturale, delle dotazioni di servizi, delle politiche residenziali, del turismo e, per finire, di Como città. La tutela delle risorse finite, del paesaggio e dell’ambiente Uno degli argomenti più affrontati riguarda l’espansione del sistema insediativo, considerato in alcuni casi come un potenziale fattore di rischio in caso d’espansione edilizia incontrollata; per scongiurare l’evenienza, viene richiesto di contenere il dimensionamento della capacità insediativa salvaguardando gli spazi inedificati (indicati genericamente nelle istanze come il “verde” in contrasto col “costruito”); dunque, le istanze auspicano che la minimizzazione del consumo di suolo sia perseguita principalmente limitando la capacità insediativa complessiva prevista, e spesso fanno riferimento alla necessità di riconoscere la priorità del recupero del patrimonio edilizio esistente nel tessuto urbano consolidato26, a fronte dell’uso parsimonioso del suolo inedificato e della salvaguardia delle valenze ecologiche. Viene segnalata poi la necessità di connettere gli spazi vegetali al più complessivo assetto ambientale attraverso la riorganizzazione del verde attrezzato e degli spazi di valore ecologico, in maniera da creare un sistema integrato che ponga in rete aree oggi sovente contraddistinte dall’isolamento e dal sottoutilizzo (soprattutto quelle meno urbanizzate27), e proprio una migliore integrazione e valorizzazione delle aree di valore ambientale è alla base di molte istanze: la popolazione sente la tutela del verde come premessa fondamentale per la miglior mitigazione degli impatti, generati dalle trasformazioni antropiche non solo sul consumo di suolo ma anche sulla qualità dell’acqua e dell’aria, sul livello di emissione del rumore, sull’energia e sulle risorse non rinnovabili. Le istanze di carattere generale sul paesaggio riguardano interventi tanto puntuali come relativi ad ampie porzioni del territorio comunale; in particolare: i) un riferimento è alla riqualificazione del viale Geno, su cui viene auspicata la sistemazione delle aree a verde e la realizzazione di piste ciclabili che permettano la fruizione senza pericoli di quella parte urbana, caratterizzata da alta vocazione turistica e particolarmente significativa per rilanciare la città; 26 La riqualificazione del territorio, inoltre, può essere ottenuta mediante un’accurata pianificazione delle periferie, al cui interno possano venire localizzati servizi pubblici di pregio connessi all’istruzione, alla sanità e al verde, prestando poi particolare attenzione all’impatto delle infrastrutture per la viabilità tangenziale, pur fondamentale per liberare i quartieri meridionali di Como dal traffico di transito, il tutto cogliendo l’occasione per allestire percorsi agevolati o protetti, soprattutto per le necessità degli anziani e delle famiglie con bambini. 27 Il riferimento è alle due fasce costiere e al Parco regionale della Spina Verde, che attraversa il territorio comunale separando di fatto diversi nuclei insediati da quello principale della convalle. 250 ii) altre sollecitazioni riguardano la realizzazione di aree verdi a servizio delle stazioni di Como Borghi e Lago, oggi sprovviste di spazi collettivi di contesto il che compromette l’utilizzo e la valorizzazione delle aree di prossimità delle stazioni, iii) oltre all’istituzione del Parco della valle del Cosia, ambito espressivo di considerevoli valenze paesaggistiche, naturalistiche, geologiche, storiche e culturali; iv) vengono poi richiesti interventi a favore della mobilità ciclistica, mediante un apposito Piano integrato che identifichi una rete di percorsi distribuiti omogeneamente sull’intero tessuto urbano; v) nell’ottica del potenziamento della rete ecologica, territoriale e locale, è stato poi richiesto di valorizzare il Parco regionale della Spina Verde, oggi scarsamente fruibile non solo per la particolare disposizione dell’area naturale ma anche per la relazione con gli insediamenti della prossima con valle; vi) per quest’ultimo aspetto viene chiesta la connessione dei due elementi della città e del Parco aprendo una “porta” che ponga in relazione diretta l’area naturale e il centro, non solo per i residenti comaschi ma anche per i numerosi fruitori che nella convalle gravitano quotidianamente: la scarsa fruibilità del Parco sembra derivare soprattutto dalla scarsa accessibilità che lo contraddistingue e, solo di recente, le nuove iniziative di pianificazione di dettaglio hanno permesso di riconoscere due possibili accessi, in corrispondenza dei compendi di S. Anna e di Ponte Chiasso; la valorizzazione del Parco dovrebbe quindi prevedere una serie di interventi mirati di valorizzazione quali una nuova segnaletica dei sentieri e dei percorsi-vita, che attirino e propongano modalità alternative di fruizione dell’area; vii) particolari istanze concernono poi la valorizzazione dei Lavatoi comaschi, riconosciuti come parte del patrimonio storico, artistico, antropologico nazionale identificato dall’art. 2, D. Lgs. 490/199928, in quanto testimonianze di un modello sociale ormai consegnato alla storia, e proprio per questo ricco di significato culturale da preservare, valorizzare e divulgare29; viii) altri suggerimenti riguardano la possibilità di riservare alcune porzioni di aree (pubbliche o private) alla creazione di orti urbani e di giardini familiari i cui lotti, sulla base di una specifica disciplina d’uso, potrebbero venire ceduti o affittati a prezzo contenuto: è un modello, questo, altrove assai diffuso e tale da offrirsi come soluzione non solo al degrado degli spazi interstiziali ma, al tempo stesso, occupazione per il tempo libero dei soggetti anziani, potendo così generare l’utilizzo del “verde di quartiere” di rilevanza locale che, oggi troppo articolato per la conformazione dei lotti, potrebbe invece generare nuove geografie di fruizione collettiva a sistema con altri spazi attrezzati; ix) e, per finire, questione di qualche peso è quella di ridurre l’immissione nell’ambiente di sostanze inquinanti varie; viene suggerito in quest’ottica d’impostare i criteri di riconoscimento delle biodiversità, in parte già individuati nel percorso di Agenda 21, applicandoli anche alla dimensione edilizia tramite l’uso di materiali costruttivi con caratteri bio-ecologici e di pannelli solari e fotovoltaici; è di conseguenza desiderabile una riduzione degli oneri urbanizzativi per costruzioni bioclimatiche, ecologiche o comunque eseguite con tecnologie a basso inquinamento e dotate di impianto termico solare, escludendo però la concessione di bonus volumetrici. La dotazione infrastrutturale Altro elemento di rilievo nella vita dei cittadini e, quindi, assai sentito anche nelle presentazione delle istanze di carattere generale, è quello delle infrastrutture, considerato a scale territoriali differenti: a) un primo gravoso problema è quello dei parcheggi: viene infatti richiesta la loro realizzazione presso le stazioni di Como Borghi e Lago, a servizio dei numerosissimi pendolari che lasciano quotidianamente l’auto in sosta prolungata per recarsi al lavoro in treno; per tale utenza viene chiesta una sosta a pagamento meglio organizzata, per esempio con una sorta di abbonamento integrato al biglietto ferroviario che garantisca l’assenza di limiti temporali, eliminando così i molteplici disagi odierni per la disponibilità degli spazi e per gli oneri economici; b) viene altresì suggerita la redazione di uno specifico Piano della sosta che disciplini il transito e lo stazionamento veicolare in centro città e nei quartieri, ipotizzando la realizzazione di opportuni parcheggi 28 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali. Per esempio connettendo tra loro tali spazi con percorsi ciclo-pedonali, ipotizzando l’allestimento di aree a funzioni pedagogiche o la valorizzazione dell’elemento naturale acqua dei lavatoi per finalità turistiche e didattiche. 29 251 c) d) e) f) g) h) i) d’interscambio di corona lungo le principali direttrici di ingresso a Como, collegati col centro da navette ad alta frequenza; il tema dei parcheggi, a maggior ragione più annoso in un contesto assai concentrato come la città murata e la convalle, merita quindi di trovare approfondita analisi e valutazione all’interno del Piano dei servizi, in modo da stimare l’utenza e, raccogliendo le indicazioni pervenute, programmare una più efficace gestione del problema; il problema del traffico è poi assoggettato a specifiche istanze dei cittadini, che richiedono un Piano del traffico (urbano ed extraurbano) e un Piano del trasporto pubblico locale e ferroviario, in termini tali da permettere finalmente di raggiungere una visione d’insieme di tutte le possibili trasformazioni infrastrutturali nel breve e lungo periodo; viene in particolare suggerita la riarticolazione dei principali flussi di traffico fuori dal tessuto abitato, su tratti stradali adatti a supportare flussi consistenti, ammettendo il particolare valore della realizzazione della tangenziale di Como, all’interno del progetto Pedemontana, e della cosiddetta “Borgonovo Bis” necessaria per la penetrazione nella con valle; un ulteriore suggerimento è quello di avviare il raddoppio ferroviario da Como Borghi a Grandate con le nuove fermate corrispondenti all’autosilo Val Mulini/S. Anna e all’Università, in modo da creare un effettivo interscambio modale dove finalmente s’attesti la numerosissima utenza che ora giunge fino in convalle in automobile; per quanto riguarda la viabilità locale, viene richiesta la riqualificazione dell’asse delle vie Lecco e Manzoni segnalando altresì la necessità di valorizzare la sezione Como nord, nelle vicinanze di via Bertacchi, del tutto sprovvista di adeguate infrastrutture che ne consentano l’accesso anche autoveicolare: considerando la sua localizzazione a ridosso della convalle, s’individuano potenziali condizioni problematiche e si segnala quindi all’Amministrazione la necessita d’ampliare l’attuale tracciato o di verificare altre modalità che, al contempo, valorizzino il patrimonio esistente e creino una rete infrastrutturale utile anche agli interventi della protezione civile; emerge, oltre a tali suggerimenti, la necessità di costituire il consorzio manutentivo delle strade vicinali con la partecipazione del Comune agli interventi, prestando attenzione alla disciplina introdotta dal nuovo Codice della Strada per la competenza comunale sulla viabilità locale interna ai centri abitati, nel qual caso la sistemazione e manutenzione stradale spetterebbe del tutto al Comune che, attraverso il Consorzio, parteciperebbe alle spese manutentive delle strade vicinali per un importo variabile da 1/5 sino a metà dell’onere; per quanto concerne la scala vasta, la città di Como viene ritenuta nodo strategico relazionale tra la megalopoli milanese e la conurbazione ticinese e, quindi, come il possibile recapito logistico intermedio sulla direttrice est/ovest della pedemontana; il fatto stesso che il Ptcp individui centri a rilevanza sovracomunale implica il riconoscimento di un ruolo di polo attrattore per uno spazio che non può venire circoscritto ai confini comunali, e viene pertanto ritenuto che la città abbia la necessità e il dovere di guidare le municipalità circostanti in un progetto d’area vasta, dialogando pariteticamente con Provincia e Canton Ticino; ma affinché ciò si verifichi occorre che il territorio sviluppi un richiamo derivato non soltanto dalla felice condizione dei luoghi ma anche dalle opportunità di collegamento dentro la provincia e con l’area metropolitana lombarda. Le dotazioni di servizi Nel Piano dei servizi vanno identificate le molte opportunità che la nuova legislazione lombarda per il governo del territorio ammette, anche in termini non esplicitamente vincolistici né mantenendo in capo alla sola mano pubblica l’erogazione delle prestazioni ma sollecitando il ruolo sussidiario dei privati; in particolare: i) va prevista espressamente la costituzione di alcuni Centri polifunzionali giovanili, che incontrino e soddisfino le necessità del vivere urbano dei giovani compensi; per procedere in tal senso, fondamentale sarà il reperimento delle necessarie forze, economiche e culturali, per avviare seri progetti di rivitalizzazione dell’intrattenimento mirato e di qualità; considerando la fascia giovanile della popolazione come una risorsa fondamentale, si ipotizza quindi che la programmazione dei centri possa essere indistintamente a gestione pubblica, privata o volontaristica: essi, affiancandosi alle (e integrandosi con le) 252 attività esercitate negli spazi tradizionali di aggregazione esistenti, potranno rappresentare un ulteriore punto di riferimento per la socializzazione e l’aggregazione, configurandosi al tempo stesso come efficace strumento di prevenzione del disagio, sostenendo e promuovendo attività integrate e diversificate di formazione per la cultura giovanile; ii) in tale quadro le istituzioni universitarie rappresentano un fondamentale motore di sviluppo per la comunità lariana, e si sollecita la realizzazione di un nuovo ganglio di formazione nell’area dell’ex ospedale psichiatrico S. Martino: lo sviluppo di una nuova polarità e, più in generale, di una nuova funzione attrattiva garantirà nuova vitalità al territorio comunale, influenzando significativamente diversi ambiti della vita socio-economica della città; al contempo, però, si rivela necessaria la rilocalizzazione delle sedi didattiche delle varie facoltà, in modo da favorire una maggiore e migliore integrazione tra la funzione universitaria e il tessuto circostante, in particolare con la comunità cittadina (e, allo scopo, si conferma Univercomo come interlocutore delle università, per dialoghi interistituzionali), poiché formare una nuova struttura universitaria, di eccellenza ed estremamente specializzata, che andrà a costituire la cosiddetta “cittadella dell’alta formazione, della ricerca e della cultura”, sarà un passaggio fondamentale per consolidare e rilanciare il ruolo comense di “polo” attrattore dei flussi di studio, che rafforzerebbe la giovane vocazione universitaria della città e configurerebbe un processo fortemente contrastante con l’immobilismo culturale che sembra aver caratterizzato Como negli ultimi anni; iii) altro aspetto che il Pgt dovrà trattare alla scala comunale concernerà l’organizzazione dei numerosi musei del territorio: diverse sono infatti le iniziative ipotizzabili per valorizzare gli immobili e i manufatti di particolare valore storico, culturale e monumentale, e nelle istanze presentate particolare riferimento in tal senso è stato fatto alla Casa del Fascio di Terragni che, da più parti, viene ritenuta sede naturale e qualificata per una rassegna permanente sulla Modernità e sul Razionalismo: in maggior misura rispetto ad altre strutture, la Casa del Fascio rappresenta infatti in modo univoco e assoluto l’ultimo importante movimento artistico scaturito in questo territorio; iv) analoghe politiche di valorizzazione vengono auspicate per il patrimonio esistente ma poco conosciuto quali le numerose ville e gli impianti legati alla dimensione ecclesiale, che dappertutto caratterizzano Como ma in particolare la convalle e il lungolago; v) al tempo stesso si auspica la realizzazione di adeguati servizi per l’infanzia e alla persona, che completino una dotazione peraltro già capillarmente strutturata su tutto lo spazio com’asco; vi) un ulteriore argomento significativo è riferito alla necessità di mutare la destinazione d’uso, per un numero rilevante di aree, a servizi e impianti pubblici di carattere tecnologico; si tratta di suoli, presenti in tutto lo spazio comunale, caratterizzati dall’attraversamento e/o dal presidio di impianti di gas e acqua, per i quali – attraverso la gestione dell’Agam – viene richiesto il cambio di destinazione per poter semplificare le operazioni anche di manutenzione straordinaria; e si tratta di un aspetto assai importante: sovente nelle città di medio/grande dimensione uno dei problemi che più paralizza l’ordinaria amministrazione della molteplicità di servizi e sottoservizi è proprio connesso alla loro erogazione e alla necessità d’intervenire sugli impianti della loro distribuzione; nel caso dell’Agam le richieste di cambio di destinazione d’uso non possono quindi essere ignorate o trascurate, trattandosi concretamente di operazioni di rilevanza eminentemente pubblica; vii) altra necessità emersa dalle istanze di carattere generale è quella d’ottenere un’area, insediabile o già insediata, dove istituire un centro per lo svolgimento di attività umanitaria, culturale, sociale, ortiva, di culto e di volontariato, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione della comunità islamica nel contesto sociale della città senza gravare ulteriormente sulla collettività comasca, prevedendo al tempo stesso spazi e superfici utilizzabili anche dalla città stessa; in questo senso l’associazione culturale islamica si dichiara disposta a sopportare tutti gli oneri derivanti dall’acquisto degli immobili; viii) un’ultima istanza è riferita alla tutela di tutti gli edifici ecclesiastici della Diocesi, per i quali si richiede la possibilità di eseguire interventi edilizi senza obbligatoriamente rimanere nel limite del solo risanamento conservativo, operando al tempo stesso sugli immobili in zona A di piano regolatore: considerato che si tratta quasi esclusivamente di edifici adibiti al culto, alla formazione di giovani, ad opere assistenziali verso forme dirette e indirette di emarginazione, non sembra all’Amministrazione diocesana così inammissibile la possibilità di sistemare (anche attraverso demolizione e ricostruzione) edifici già 253 esistenti e utilizzati da Parrocchie e altri enti diocesani, realizzando altresì ulteriori superfici da destinarsi ad attività sussidiarie e assistenziali. Le politiche residenziali I caratteri di pregio (storico e non solo) della città di Como generano oggi valori immobiliari di vendita o locazione assai elevati nelle parti centrali, ma la situazione non muta molto nemmeno allontanandosi dalla convalle; in alcune istanze s’evidenzia al proposito che, tra i diritti di cittadinanza, rientra senza dubbio la possibilità concreta d’accesso all’abitazione, che determina il radicamento dell’individuo nel territorio e la sua identificazione con la comunità d’appartenenza, e sono emersi i seguenti aspetti: a) l’espansione edilizia degli ultimi anni ha rappresentato, in alcuni casi, più un investimento remunerativo sotto il profilo economico che non piuttosto la concreta risposta ai bisogni abitativi della più parte dei cittadini, e appare necessario quindi considerare l’opportunità di un piano straordinario di housing sociale basato su alcuni punti: i) agire sul patrimonio esistente per renderlo disponibile a questo scopo, soprattutto negli edifici del centro storico; ii) stimolare la produzione di alloggi di edilizia convenzionata/agevolata o da immettere sul mercato con canoni moderati; iii) favorire la costituzione di piani di edilizia residenziale pubblica; b) proprio sul tema della casa, tuttavia, numerose sono le posizioni discordanti tra cittadini, associazioni, istituzioni e associazioni di categoria: se, tra le istanze pervenute, si rinviene la richiesta di un Piano casa per realizzare nuovi alloggi in locazione da parte di Aler, del Comune ed eventualmente di altri operatori del movimento cooperativo e della sussidiarietà, ciò peraltro non deriva da un’uniformità di impostazioni e, a fronte di chi invoca interventi di tal genere per soddisfare le esigenze delle fasce in difficoltà con gli attuali prezzi di mercato, s’individuano i pareri contrari di chi teme che la localizzazione di edilizia pubblica o convenzionata possa generare la formazione di sacche di disagio; c) meno contrastato è invece l’argomento della creazione di nuove residenze per studenti, a canone calmierato per giovani con limitate entrate economiche, argomento questo assai connesso alla rivitalizzazione della vita universitaria comense; d) in ultimo, sempre tra le istanze di carattere generale, riferite all’intero sistema insediativo comense o a sue specifiche parti, si rinviene la richiesta che – alla crescita degli insediamenti residenziali – risponda un’approfondita integrazione dei servizi di base, compresa la mobilità, e funzioni specialistiche e le dotazioni di spazi pubblici a verde attrezzato. Il turismo Se l’occupazione di tipo manifatturiero (tessile, legno, elettrico, chimico) ha da sempre caratterizzato la natura produttiva di Como, le ricorrenti crisi produttive l’hanno portata a reinventarsi mutando lentamente mentalità e trasformandosi da città “produttiva” a città “turistica”; la terziarizzazione è stata certo agevolata dal particolare contesto storico/paesaggistico comasco e dalla sua agevole accessibilità ma non si tratta, è bene puntualizzare, di un aggrapparsi al settore turistico per il tracollo generale dell’economia comense, in quanto il tessuto economico, sociale e culturale della città è particolarmente vivo e desideroso di rilancio, fatto per cui la produttività che, da sempre, ha caratterizzato i territori del comasco rivive oggi proprio in altre funzioni; dunque, l’immaginario collettivo di recente formazione che caratterizza Como è segnato da un lato dalla visione particolaristica offerta da certi media e, dall’altro, dalle ricadute legate alla scelta di alcuni “personaggi” di soggiornare sulle sponde del lago; occorre invece – lo sostengono alcune istanze – diffondere la vocazione di un turismo accessibile anche per le categorie a minor disponibilità finanziaria (giovani, famiglie, anziani) in quanto il turismo si rilancia non solo valorizzando beni e aree di valore riconosciuto30, ma anche stimolando i potenziali visitatori con la possibilità di moltiplicare e diversificare i modi di fruizione urbana. Allo scopo si possono promuovere attività alberghiere di categorie diverse, con particolare riferimento alla loro fascia media; si può incentivare il bed and breakfast, quello offerto da alcuni alberghi come quello attivato dai privati nei termini che, in molte regioni italiane, hanno incentivato lo sviluppo di un indotto decisivo nel rilancio delle economie locali, agendo da vero e proprio rivitalizzante del tessuto sociale. 30 È auspicata la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico esistente: numerosissime sono le ville, le abitazioni, i cortili, gli spazi di prossimità che hanno un valore storico, monumentale, culturale e in generale evocativo di straordinario valore suggestivo. 254 L’incremento e la miglior disposizione/gestione dei posti letto in prossimità del lungo lago potrebbe così rappresentare una chiave di volta per il rilancio e il potenziamento/ridisegno del sistema turistico locale; si potrebbe altresì pensare a nuovi campeggi attrezzati, trovare definitiva collocazione alla sosta dei camper e bus turistici (oggi privi come sono di spazi attrezzati e tali da generare disservizio, traffico e inquinamento), realizzare un nuovo ostello della gioventù. Per quanto riguarda la dimensione lacuale, sono necessari interventi volti a ridisegnare il lungo lago inserendovi nuovi arredi, elementi di verde e strutture illuminanti attraverso le quali è possibile rilanciare la fruibilità pedonale delle zone più prossime al lago, col risultato di indurre una generale riqualificazione ridefinendo il ruolo che il lago può giocare, come centralità ed elemento cardine su cui si basa (e si è sempre basata) la vita e l’organizzazione degli insediamenti comensi. Si può valutare inoltre l’opportunità di rilanciare la porzione di città interna alle mura medioevali per fini turistico-ricreativi attraverso il recupero del patrimonio storico/monumentale (la Torre Gattoni, quella di S. Vitale, l’attiguo giardino sopra le mura da organizzare come passeggiata archeologica). Infine, per una città come Como che attrae turisti per le sue bellezze naturalistiche e storiche, la conservazione della sua immagine di città storica ancora legata al particolare cromatismo dei suoi edifici necéssita di introdurre un piano del colore, come uno dei possibili strumenti di gestione dell’edilizia storica del centro città e del lungo lago. Como città Per quanto riguarda l’intero territorio della città di Como, emerge la necessità di redigere il Pgt come strumento di governance delle scelte locali e sovralocali rilanciando, attraverso l’insieme degli strumenti di programmazione urbanistica, il ruolo strategico di Como come città capoluogo, cerniera tra l’ampia area metropolitana milanese e la Svizzera, confine a vocazione europea. S’esprime la necessità che Como si apra a più intensi rapporti coi comuni limitrofi, poiché la città è andata sviluppandosi in termini troppo isolati e deve recuperare la sua centralità territoriale per svilupparsi, connotarsi e presentarsi in modo radicalmente differente da quell’enorme quartiere dormitorio di chi poi si sposta per studio o lavoro in Svizzera o a Milano. Per rispondere a tali propositi si chiede agli estensori del Pgt di tener conto del ruolo della città di Como nel contesto economico-sociale lombardo, nazionale e internazionale, delle sue valenze storiche e culturali, delle sue specificità paesistico-ambientali, curando in particolar modo i rapporti sussistenti tra la disciplina del Piano territoriale di coordinamento provinciale e le indicazioni degli studi settoriali. È indispensabile, inoltre, incentivare la digitalizzazione e l’informatizzazione dei dati, delle procedure e dei servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione: è questa quindi l’occasione per avviare il Sistema informativo territoriale, riferito al territorio comunale, intraprendendo un percorso di riorganizzazione e messa in rete dei dati in forma digitale, fornendo così un utile strumento di consultazione ai cittadini e agli operatori professionali. Per seguire passo dopo passo il lungo e complesso iter esecutivo dello strumento di pianificazione, si chiede di costituire un Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del Pgt, formato da alcuni rappresentanti comunali le cui sedute siano aperte al pubblico, con compiti consultivi e con funzione di verificare periodicamente il livello esecutivo del piano, indicare le priorità di realizzazione delle opere pubbliche previste e riferire al Consiglio Comunale. Per quanto riguarda le opportunità di lavoro, accanto ai settori tradizionali legati alla manifattura industriale o artigianale la città di Como deve connotarsi maggiormente sul versante delle attività rare e di pregio, a elevato contenuto tecnologico31, favorendo altresì il mutamento dell’economia comasca verso una dimensione terziaria, creando accanto ai settori tradizionali (commercio, servizi di ristorazione e alberghieri, professioni) una forte e significativa presenza nel terziario avanzato legato all’industria: marketing, logistica, strategie commerciali e centri di direzione aziendale. Si suggerisce inoltre di favorire la realizzazione in città di poli tecnologici orientati all’innovazione del prodotto, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e la promozione delle attività caratterizzate dall’acquisizione 31 Non si propone di abbandonare i settori produttivi consolidati (tessile, legno, chimica, terziario, turismo, edilizia) ma di sperimentare e incentivare le nuove opportunità legate alle attività ad alto valore aggiunto tecnologico. 255 di conoscenza per la messa a punto di nuovi processi produttivi: ciò favorirebbe la creazione di posti di lavoro di alta qualità che, proprio per la loro connotazione d’elevata professionalità, si caratterizzano per la resistenza a crisi economiche e congiunturali32. Si sollecita inoltre la considerazione della cultura come elemento fondante della città di Como e, al proposito, viene proposta una sorta di “distretto culturale” dove diverse realtà possano operare in rete e sinergicamente; per lanciare segnali emblematici in tale direzione si suggerisce d’identificare uno spazio espositivo multimediale permanente che si ponga come luogo di memoria, valorizzazione, conoscenza delle opere e della cultura comasca, valutando la possibilità d’identificare luoghi con funzioni didattiche rispetto al patrimonio lacuale e confermando l’istituzione del campus universitario presso l’ex Ospedale psichiatrico di S. Martino. Analoga politica di valorizzazione, a cui si è fatto riferimento in precedenza, deve essere condotta per le dotazioni già esistenti ma poco conosciute e frequentate, quali il museo Giovio, la Pinacoteca del Palazzo Volpi, il Tempio Voltiano, il Museo del Tessile: solo così sarà possibile costituire un valido e solido sistema museale che renda Como in grado di competere con altri centri italiani ed europei. A livello più marcatamente progettuale si auspica invece che le Norme di attuazione sia del Documento di piano, sia e soprattutto del Piano delle regole siano improntate ai principi della chiarezza, della semplificazione e dell’univocità interpretativa, con l’invito a promuovere un nuovo regolamento edilizio adeguato alle nuove prescrizioni di carattere ambientale ed energetico e in grado di dare agli operatori del settore regole certe da eseguire33. Alla base della scelta dell’Amministrazione comunale di Como insiste dunque la volontà di coinvolgere cittadini, operatori economici e organizzazioni locali del volontariato e della sussidiarietà nella costruzione comune del Piano di governo del territorio, convinti che in tal modo lo strumento possa cogliere problemi solitamente inespressi: le istanze presentate sono in questo senso ricche di suggerimenti efficaci da considerare nei diversi momenti di redazione del Pgt. È importante sottolineare che, oltre agli aspetti quantitativi, in gioco sono anche prerogative qualitative egualmente indispensabili, utili ad anticipare quanto più possibile gli interessi reali presenti in modo da limitare la loro comparsa in momenti imprevisti e tali da rendere problematica la continuazione del processo. Il Pgt pertanto è (e sarà) lo strumento d’attuazione del progetto “Grande Como” che prevede l’ampliamento e il rafforzamento del ruolo strategico della città in un ambito esteso: si tratta di un progetto che intende essere strumento capace di fornire certezze34 e minimizzare le incertezze35, restituendo alla cittadinanza un territorio capace di richiamare a sé non solo turismo qualificato ma anche funzioni qualificate: ma gli interventi di miglioramento e ottimizzazione delle risorse disponibili non possono prescindere dalle istanze della popolazione, garantendo così la soddisfazione dei bisogni fondamentali dei cittadini. 32 Si auspica pertanto l’incentivazione di attività di terziario avanzato ad alto valore tecnologico quali sedi d’imprese orientate ad attività di servizio e ricerca, che utilizzano modalità digitali e operino nella telematica, marketing, laboratori e centri di ricerca. 33 A tal proposito viene ricordato il contributo di Ance Como che, negli anni precedenti, ha partecipato a gruppi di lavoro promossi dall’Assessorato all’Edilizia privata per costruire un documento moderno e condiviso. 34 Un piano urbanistico, definendo limiti e modalità d’uso del suolo, svolge contemporaneamente due funzioni nell’arco di tempo della sua validità: (a) riconosce parte degli usi esistenti e, quindi, i diritti e i valori d’uso esistenti; (b) dispone le trasformazioni di parte degli usi esistenti in nuovi usi, e così facendo prospetta nuovi diritti e nuovi valori. 35 Le scelte di piano producono due tipi di incertezze. Nelle pratiche di pianificazione l’incertezza è un problema legato alle scelte che riguardano il futuro. Se le scelte del piano sono dettagliate e rigide viene a mancare la flessibilità che può essere necessaria per adeguare le norme ai possibili mutamenti del mercato; se le scelte sono generiche e flessibili non danno sufficienti garanzie agli investitori. Nel primo caso per gli investitori l’incertezza riguarda la capacità del progetto di investimento di poter applicare completamente le norme senza indebolirsi sul mercato. Nel secondo caso per gli investitori l’incertezza riguarda la possibilità che le norme cambino o vengano diversamente interpretate mentre il loro progetto è in corso di realizzazione.