Silhouette Donna – Febbraio 2016 - Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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Silhouette Donna – Febbraio 2016 - Istituto Dermoclinico Vita Cutis
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PER CHI SOFFRE
DIINTOLLERANZE
CROSSFIT
TRASFORMA IL TUO
CORPO IN 8 SEniMANE
BELLEZZA
Creme fondenti, oli e balsami
permeHono di affrontare l'inverno
senza perdere equilibrio e bellezza
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uesto non è un buon periodo per la pelle. Temperature in picchiata, smog alle stelle,
bruschi sbalzi di temperatura sono un
disagio per la cute che perde equilibrio, si
secca, diventa ruvida e opaca. Nutrire, proteggere e addolcire diventano così i vocaboli del
linguaggio invernale" della bellezza.
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quando il termometro scende
11 gelo è un insidioso n emico dell'equilibrio cutaneo. «Le basse
temperature determinano un restringimento dei vasi sangu igni: il tessuto riceve meno ossigeno e nutrimento e progressivamente si impoverisce», spiega il professar Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore scientifico dell'Istituto Vita Cutis
di Milano. L'aggressione del freddo parte in superficie
e arriva nel profondo. «Per effetto del gelo e degli sbalzi di
temperatura, lo strato corneo superficiale, composto da ceramidi e acidi grassi liberi, tende a degradarsi», spiega l'esperto.
«La barriera cutanea alterata lascia evaporare l'acqua dagli
strati profondi: la pelle ha sempre più sete, si segna e manda
segnali di disagio come rossori e pizzicori».
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Se il freddo e l'umidità dell'esterno
impoveriscono e irritano la pelle,
lo stesso succede nei locali riscaldati
dove l'aria secca prosciuga ancora
di più le riserve idriche della cute.
Senza dimenticare che entrare in
un luogo caldissimo e uscire poi al gelo
rappresenta un forte stress per la pelle.
«Le brusche variazioni di temperatura
accelerano infatti la perdita di umidità
e accentuano la sensibilità
dell'epidermide», commenta Di Pietro .
Questo suggerisce di evitare ulteriori
shock termici al viso al momento della
detersione: niente acqua caldissima
ma neppure fredda, solo tiepida .
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«L'inverno cittadino costringe la pelle
a vivere in una "cappa" di smog
che aggredisce la barriera protettiva
impoverendola ancora di più:
la disidratazione si accentua, la sensibilità
cutenea aumenta e compaiono rossori,
irritazioni e risposte irritative ancora
più forti come le dermatiti», conclude
Di Pietro. Non è un caso infatti che
molti dermatologi parlino di una vera
e propria "allergia all'inverno".
102 silhouette • febbraio 2016
corre veloce
La debole luce del sole
invernale non abbronza
ma fa dan ni scatenando
reazioni che danneggiano
in profondità le strutture
cutanee. «An che
l'inquinamento accelera
la produzione di radicali
liberi esponendo la pelle
a un maggior rischio
di segnarsi con rughe,
macchie e n e a ccentua
la perdita di freschezza
e di compattezza»,
commenta Di Pietro.
Senza dimenticare che
il freddo rallenta il
metabolismo cutaneo,
anche quello relativo alla
produzione di fibre
elastiche, favorendo
la comparsa delle rughe.
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Ogni pelle reagisce in modo diverso
alle aggressioni invernali. «A soffrire
di più sono le epidermidi
costituzionalmente secche: il freddo
altera la produzione di lipidi con il
risu ltato di un'aridità ancora più
accentuata che provoca ruvidità e
persino dolorose fessurazioni»,
commenta Di Pietro. «Anche una pelle
per natura sottile e fragile per via del
gelo diventa più sensibile e facile alle
risposte irritative» continua l'esperto.
Quella che sembra star meglio al
freddo è la pelle grassa. «Ma solo in
apparenza visto che la prolungata
permanenza in locali surriscaldati e i
bruschi passaggi di temperatura
sollecitano le ghiandole sebacee a
produrre più sebo favorendo la
comparsa delle imperfezioni»,
conclude Di Pietro.
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BELLEZZA
cambia la
routine
il freddo suggerisce un cambio nella routine cosmetica. «l'inverno
impone un'extra di idratazione per tutte le pelli, anche quelle
tendenzialmente miste e grasse, nonché una nutrizione rinforzata
per quelle più fragili e secche», suggerisce Di Pietro. «Per affronta re
i rigori del gelo e le aggressioni tipiche del periodo il viso necessita
dell'aiuto di creme-barriera che creano un film isolante in grado, pur
lasciandola respirare, di isolarla dall'esterno, di rafforzarne la
funzione protettiva e potenziarne le difese apportando comfort e
morbidezza» conclude l'esperto.
Gli ingredienti da cercare nei
trattamenti anti-freddo? «Quelli che
migliorano l'idratazione e ripristinano
la funzionalità della barriera idrolipidica
di protezione», precisa l'esperto.
«Oli e burri vegetali innanzitutto,
ricchi di acidi grassi essenziali
Omega 3 e 6, glicerina e cere vegetali
emollienti, acido ialuronico e allantoina».
Gradita alla pelle è poi l'azione
nutriente, rigenerante e addolcente degli
oleoestratti di rosa, ad alto contenuto
di fosfolipidi e acidi grassi essenziali,
molecole all'origine della sintesi dei
lipidi epidermici. «Indispensabile anche
un'azione protettiva contro i radicali
liberi assicurata dai filtri solari nelle
formule da usare di giorno e dagli
antiossidanti come la vitamina E
e il resveratrolo che prevengono con
efficacia l'invecchiamento cutaneo>>,
precisa Di Pietro.
sguardi
L'apporto di lipidi in inverno
è fondamentale per rafforzare
la coesione tra le cellule dello
strato superficiale, riparare
la barriera cutanea, frenare
la perdita di acqua dall'interno
e arginare le aggressioni esterne.
Tutte le pelli hanno quindi
bisogno di nutrimento,
persino quelle che in altre
stagioni devono invece essere
«asciugate>>. Naturalmente
i prodotti da utilizzare possono
essere diversi proprio sulla base
del tipo di pelle: se le creme più
ricche e corpose vengono incontro
alle esigenze di morbidezza
e comfort delle cuti più aride
e ruvide che possono usarle, oltre
che come trattamento quotidiano,
anche come impacco S.O.S. antiaridità, le formulazioni light
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sono la scelta ideale per
le pelli da normali a miste.
A sorpresa, fra i trattamenti
più leggeri ci sono gli elixir
in siero e gli oli che particolari
accorgimenti cosmetici rendono
<<Secchi>>e dall'effetto opaco.
Versatili, entrambi i prodotti
si prestano a utilizzi diversi:
si possono mettere sotto la
normale crema da giorno
o da notte per le epidermidi più
secche oppure direttamente
aggiungere ai trattamenti
calcolando le gocce sulle necessità
specifiche della pelle. In dose
generosa diventano un impacco
rigenerante mentre in minima
quantità si possono mettere
e rimettere sul viso durante
il giorno, proprio come
si fa in inverno con il piumino.
protetti
la zona del contorno occhi ha
una pelle per natura sottile,
povera di sebo, fragile che il
freddo rende ancora più
delicata: la circolazione
rallentata accentua le occhiaie
mentre la scarsa ossigenazione
favorisce la perdita di tono e la
comporsa delle rughette. Alla
protezione degli occhiali scuri è
bene unire quella di una
formulazione specifica: gli
agenti drenanti aiutano a
rendere meno visibili borse e
segni scuri sotto gli occhi mentre
quelli protettivi, rigeneranti e
antiossidanti limitano la
comporsa delle zampe di
gallina.
GUANlJosmetici
Insieme al viso le mani sono la parte più esposta
al freddo. In inverno vanno protette con i guanti
di lana, leggeri e traspiranti, ma anche con una
crema ricca e corposa a base di ingredienti
nutrienti e restitutivi capaci di rinforzare e
rigenerare la barriera cutanea. La consistenza
grassa del prodotto non deve preoccupare:
basta un massaggio e la pelle assorbe la crema
ritrovando subito morbidezza.
vitamine + grassi buoni
«Arance, pompelmi e limoni
ma a nche kiw i e generose
aggiunte di prezzemolo ai
piatti garantiscono durante
la stagione fred da un alto
apporto di vitamina C che
aumenta le difese di tutto
l'organismo, pelle
compresa», suggerisce
Di Pietro. «Per aiutare la
cute a ricostituirsi
dall'interno in modo da
essere più forte per
affrontare le aggressioni del
gelo sono utili anche gli
acidi grassi Omega 3 e 6
che si trovano soprattutto
nei pesci grassi come
il salmone, il merluzzo,
lo sgombro.
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febbraio 2016 • silhouette 1 05
BENESSERE
Il viso avvampa per timidezza, stress, abitudini scorrette. Ma se
succede troppo spesso può dipendere da un'eccessiva
dilatazione dei vasi sanguign_
i che nel tempo si trasforma in
rosacea. Meglio indagare sulle cause e intervenire in fretta
ergogna, rabbia, timidezza, passione. Il rosso è il colore che, più di tutti, esprime
sulla pelle dò che proviamo. Per alcune persone, però, basta davvero poco per arrossire. Qualche raggio di sole, un bagno caldo, un bicchiere di vino, una salsa
piccante. Ed ecco che il viso avvampa, diventa color del fuoco. E più si arrossisce,
più si prova imbarazzo, in un circolo vizioso di emozioni che non fa che
accentuare il problema. Quaranta milioni di persone nel mondo fanno i conti
con questo disturbo, che provoca forti ripercussioni emotive (77%), disagio nel mostrarsi (46%), a
volte depressione (22%). Le cure ci sono, ma se non si scopre cosa fa r eagire così la propria
pelle, farmaci e creme servono a poco.
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«In genere il rossore (in termini medici "flush")
è una reazione fugace e passeggero a emozioni
e stati d'animo del momento. Quando invece
il viso si infiamma per stimoli banali, potrebbe
nascondere un problema» spiego il professar
Antonino Di Pietro, dermatologo, direttore
scientifico dell'Istituto dermoclinico Vita Cutis di
M ilano. «L'a rrossamento è dovuto a un'eccessiva
dilatazio ne dei vasi sanguigni del derma, che
provoca un maggiore afflusso di sangue a lla
pelle. È il primo stadio di uno malattia, la
rosacea, che in Italia affligge oltre 3 milioni di
persone». Si manifesta con rossori prima
sporadici, poi persistenti, su fronte, mento,
guance e porte inferiore del naso. Poi possono
comparire piccoli rilievi rossi, simili nell'aspetto
alle manifestazioni dell'acne adolescenziale. La
pelle pizzico, tira, pr ude, diventa spessa, secca e
ruvido al tatto, si desquama, cioè comincia a
perdere i suoi strati, assumendo un aspetto "a
scaglie d i pesce". l disturbi tendono ad andare e
venire, ma non regrediscono mai: una volta
comparsi, possono solo peggiorare. La pelle può
restare sana per settimane o mesi e poi
manifestare nuovamente le eruzioni. Molti fattori
co ncorrono o scatenare il problema, primo fra
tutti una predisposizione genetica.
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«A l di là dell'effetto estetico, questo fenomeno
comporto nel tempo alcuni problemi»
prosegue il medico. «Se i capillari si dilatano,
la velocità di scorrimento del sangue tende
a diminuire, per cui le cellule cutanee vengono
ossigenate meno e rallentano il proprio
metabolismo. La conseguenza è una minore
produzio ne di collagene ed elastina, quindi
un invecchiamento precoce. Secondo:
il sangue, essendo più caldo, fa aumentare
la temperatura superficiale della cute,
comportando anche una maggiore
stimolazione delle ghiandole sebacee
e sudoripare che favorisce lo crescita di acari
(come il demodex) che causano a loro volta
r'?_ssori _persistenti»:
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BENESSERE
i fattori
dà tenere d'occhio
TIPO DI PELLE
La rosacea predilige persone tra i 30 e i 50 anni,
di pelle chiara e ipersensibile, cioè con
una tendenza a reagire in maniera anomala
ad agenti esterni di per sé innocui.
CIBI E BEVANDE
Da evitare tutti quelli che provocano dilatazione
del microcircolo: cibi piccanti, troppo caldi
o speziati, pasti abbondanti e difficili da digerire,
eccesso di farinacei (pasta, pane, biscotti). L'alcol
e le bevande calde scatenano o peggiorano
gli attacchi. Anche cioccolato, salsa di soia,
latticini possono dare problemi.
STATO EMOTIVO
Un'evidente difficoltà a esprimere le proprie
emozioni è spesso presente, specialmente quelle
"calde", come rabbia e amore. Chi soffre
di arrossamenti cronici nasconde di frequente una
frustrazione ·per l'impossibilità di vivere secondo
la propria natura. Anche lo stress gioca la sua
parte: altera la produzione di sebo, crea squilibri
ormonali che infiammano i tessuti.
ABITUDINI DI VITA
Incidono negativamente il fumo di sigareHa, le
saune, i bagni caldi, le lampade Uv, l'esposizione
diretta a fonti di calore intenso (ferro da stiro,
forno da cucina, termosifoni). G li allenamenti
sportivi intensi provocano il surriscaldamento
del viso, specialmente se svolti all'aperto.
COSMETICI E TRATTAMENTI ESTETICI
Evitare trucchi occlusivi o resistenti all'acqua che
vanno sfregati per essere rimossi, prodotti a base
d i vaselina, derivati del petrolio, oli siliconici.
l prodotti di make up non devono contenere
profumi, alcol, benzoilperossido, mentolo, menta
piperita e olio di eucalipto. N o a maschere
esfolianti, peeling chimici, vaporizzazione
di acqua calda (si fa prima della pulizia
del viso), impacchi casalinghi e prodotti
di origine vegeta le non certificati.
FARMACI E CONDIZIONI FISICHE
Aggravano il problema il ciclo mestruale,
la menopausa, la tosse cronica, l' ipertensione
arteriosa e l'assunzione di alcuni farmaci
come niaci na e corticosteroidi in crema.
CLIMA
D'inverno, il problema peggiora per il vento forte
e i frequenti sbalzi di temperatura. Ma anche in
primavera, le escursioni termiche meHono a dura
prova l'idratazione e aumentano l'iperattività
vasomotoria. Per quanto rigua rda il sole, uno
stud io americano ha rivelato che in molti casi di
rosacea è il principale fattore scatenante.
1 1 6 silhouette • febbraio 2016
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Secondo le ultime linee guida emesse dalla Sidemast
(Società italiana di denmatologia medica, chirurgica,
estetica e delle malattie sessualmente trasmesse)
il traHamento va differenziato in base al tipo
di manifestazioni, associando fanmaci e terapie.
ridurre l'arrossamento
Le creme servono a ridurre l'a rrossamento e le lesioni:
i principi attivi più usati sono metronidazolo
(un antibiotico) e acido azelaico (antibatterico,
cheratolitico e antinfiammatorio). I farmaci per bocca
invece, riservati ai casi più severi, comprendono
antibiotici appartenenti a lla classe dei macrolidi,
come claritromicina e azitromicina, e delle tetracicline,
in particolare doxiciclina. Quest'ultima
è attualmente l'unica molecola per bocca
approvata in modo specifico per il trattamento
della rosacea, per via dell'azione antinfiammatoria
e del minor rischio di resistenze batteriche (si prende
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DETERSIONE
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PROTEZIONE
alla cura della luce
una compressa da 40 mg a l mattino, per circa
6 settimane). A seconda dei casi, si usano anche
isotretinoina, un derivato della vitamina A,
in crema o per bocca, e brimonidina in gel, che riduce
i sintomi con un'azione vasocostrittrice.
in caso di capillari dilatati
I capillari dilatati e l'eritema possono essere
trattati con trattamenti laser o luce pulsata:
semplici e indolori, si fanno in regime ambulatoriale
e migliorano i sintomi anche per 6 mesi,
ma non risolvono del tutto il problema.
MAKE UP
quando c'è infiammazione
La terapia fotodinamica, che consiste
nell'applicazione di una crema a base di acido
aminolevunico e successiva irradiazione con luce
rossa a led, è impiegata soprattutto per la
rosacea di tipo infiammatorio: stimola il sistema
immunitario e ha un effetto antimicrobico.
Roberta Camisasca