152 definitivo 2002/0071 (COD) COMUNICAZIONE DELLA
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152 definitivo 2002/0071 (COD) COMUNICAZIONE DELLA
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 22.03.2002 COM(2002) 152 definitivo 2002/0071 (COD) COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE E AL COMITATO DELLE REGIONI Seconda fase del piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la decisione n. 276/1999/CE che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali (presentata dalla Commissione) COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE E AL COMITATO DELLE REGIONI Seconda fase del piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali INDICE 1. INTRODUZIONE .................................................................................................... 3 2. LA NECESSITA' DI UN INTERVENTO ................................................................ 3 3. VALORE AGGIUNTO DELL'INTERVENTO COMUNITARIO............................ 9 4. INSEGNAMENTI TRATTI E CONCLUSIONI PER IL FUTURO........................ 11 5. PROSPETTIVE FUTURE...................................................................................... 11 6. LA SECONDA FASE ............................................................................................ 13 7. ATTUAZIONE DELLE AZIONI NELLA SECONDA FASE................................ 17 8. RISORSE NECESSARIE PER LA SECONDA FASE (2003 – 2004) .................... 19 2 1. INTRODUZIONE La presente comunicazione riguarda la seconda fase dell'attuale Piano d'azione per l'uso sicuro di Internet, il quale prevede finanziamenti per attività destinate a combattere le informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse su Internet. L’attuale piano d'azione si conclude il 31 dicembre 2002. Si propone di prorogarlo per una seconda fase di due anni, adeguandone il campo di applicazione e l'attuazione per tener conto delle esperienze raccolte e delle nuove tecnologie e garantire il suo coordinamento con lavori analoghi in materia di sicurezza della rete e dell'informazione. Nel quadro di una strategia globale europea che faccia seguito all’iniziativa eEurope, si cercherà di intensificare maggiormente la creazione di reti al fine di garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati. La Commissione si adopererà per agevolare e sostenere la cooperazione a livello europeo e globale. La normativa sull’uso più sicuro viene estesa a nuove tecnologie online, compresi i contenuti mobili e a banda larga, i giochi online, il trasferimento di file inter pares (peer-to-peer) e tutte le forme di comunicazioni in tempo reale, quali le chat room e la messaggeria istantanea. L’iniziativa tratterà una tipologia più ampia di contenuti illegali e dannosi e di comportamenti preoccupanti, come il razzismo e la violenza. La seconda fase dovrebbe porre le premesse per un'iniziativa più ampia relativa ai contenuti trasmessi su Internet e ai nuovi media online, prevedendo, se necessario, un sostegno per la creazione di contenuti europei di alta qualità destinati in modo specifico ai bambini e alla formazione nei nuovi mezzi di comunicazione per trattare la convergenza delle tecnologie e altre questioni di sicurezza online, per includere, ad esempio, la tutela dei consumatori. 2. LA NECESSITA' DI UN INTERVENTO 2.1. Analisi della situazione Le informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso Internet continuano ad essere fonte di preoccupazione per i legislatori, l'industria e i genitori. E' stata l’Unione europea, nel 1996, che ha lanciato per prima la sfida ai contenuti illegali e nocivi, sulla base di una strategia approvata all’unanimità dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Il Piano d’azione per l’uso sicuro di Internet costituisce un elemento centrale dell’attività della Commissione in questo settore, a cui si aggiungono strumenti giuridici e misure pratiche contro la criminalità informatica e la pornografia infantile oltre che la raccomandazione sulla tutela dei minori e della dignità umana. Sia la raccomandazione che il piano d'azione si fondano su una politica di responsabilizzazione degli utenti attraverso la diffusione di informazioni sui contenuti illegali e nocivi e di eventuali strumenti per farvi fronte. 2.1.1. Un piano quadriennale Il Piano d'azione per l'uso sicuro di Internet si estende per un periodo di quattro anni dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2002. Il piano d'azione è stato adottato il 25 3 gennaio 19991 conformemente all'articolo 153 (ex 129 bis) sulla protezione dei consumatori. La dotazione finanziaria è stata fissata a 25 milioni di euro. Il piano d'azione è stato elaborato per finanziare una serie di provvedimenti non di tipo normativo. I suoi obiettivi, sanciti nella relativa decisione del Parlamento europeo e del Consiglio 2 (di seguito “la decisione”) sono: – invitare i soggetti interessati (operatori, utenti) a sviluppare e applicare adeguati sistemi di autoregolamentazione; – incentivare gli sviluppi sostenendo le dimostrazioni e stimolando l'applicazione di soluzioni tecniche; – avvisare e informare genitori e insegnanti, soprattutto attraverso le loro rispettive associazioni; – promuovere la cooperazione e lo scambio di esperienze e migliori pratiche; – promuovere il coordinamento a livello europeo e tra i soggetti interessati; – garantire la compatibilità tra l'approccio seguito in Europa e quello seguito altrove. Il piano d'azione è strutturato in tre linee d'azione: – creare un ambiente sicuro (Creare una rete europea di hotline e incoraggiare l'autoregolamentazione e i codici di condotta); – sviluppare sistemi di filtraggio e di classificazione; – incoraggiare le azioni di sensibilizzazione. 2.1.2. Situazione attuale e risultati Nel 1999, 2000 e 2001 sono stati organizzati inviti a presentare proposte, da cui sono scaturiti 19 progetti attualmente in corso e 9 altri progetti selezionati per finanziamento a titolo del bilancio 2001. Inoltre, sono stati conclusi due contratti per servizi, di cui uno per il sostegno all'iniziativa di scambio di informazioni sulla sensibilizzazione all'uso sicuro di Internet (Safer Internet Awareness Exchange) e un altro per fornire consulenza agli organismi di autoregolamentazione nell'elaborazione di codici di condotta. E' stato lanciato un altro invito a presentare proposte per azioni di sensibilizzazione, con scadenza il 31 gennaio 2002, che dovrebbe portare ad un numero limitato di progetti di sensibilizzazione su vasta scala con un'ampia copertura geografica, come primo passo verso la creazione di una rete prevista per la seconda fase. Entro la fine del programma, dovrebbero essere avviati circa 35 progetti che riuniscono 125 organizzazioni provenienti da diciassette paesi del SEE. 1 2 GU L 33 del 6.2.1999, pag. 1. Preambolo all'Allegato I della decisione 276/1999/CE del 25 gennaio 1999 (GU L 33 del 6.2.1999, pag. 1). 4 2.1.2.1. Rete europea di hotlines Nella lotta ai contenuti illegali, il principale contributo del Piano d'azione per l'uso sicuro di Internet consiste nell'istituzione di una rete europea di centri (hotlines), ai quali gli utenti possono segnalare eventuali contenuti illegali. Dopo una prima cernita delle segnalazioni, i centri in questione le trasmettono agli organismi competenti: organi di polizia, fornitori di servizi Internet (ISP) o una hotline corrispondente. La rete europea comprende attualmente membri in 11 paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, e Svezia. L'associazione INHOPE3, alla quale aderiscono tutte le hotlines, organizza incontri, elabora orientamenti sulle migliori pratiche e fornisce incentivi ai nuovi membri. Si contano membri associati anche negli Stati Uniti e in Australia. Alcuni progetti di successo: – Informazioni fornite dalla Internet Watch Foundation (IWF) hanno consentito di avviare un'indagine che ha portato ad una delle più estese retate di pedofili mai compiute nel Regno Unito; – L'iniziativa "Save the Children" ha svelato un circuito di pornografia infantile su Internet tra i più grandi mai scoperti in Svezia. L'iniziativa si è servita principalmente delle informazioni provenienti da una hotline svedese; – La hotline danese ha avviato una imponente campagna di sensibilizzazione su come "chattare" in modo sicuro la quale dovrebbe raggiungere tutti gli alunni danesi tra 12 e 17 anni. 2.1.2.2. Sostegno all'autoregolamentazione Si tratta di un sostegno sotto forma di consulenza più che di un sostegno finanziario. Recentemente, a seguito di una procedura di gara aperta, la Commissione ha firmato un contratto con l'Università di Oxford per la realizzazione di uno studio sull'autoregolamentazione4, che analizzerà gli sforzi di autoregolamentazione dei diversi media europei e aiuterà gli organi di autoregolamentazione ad elaborare e attuare codici di condotta. La ricerca sarà centrata su Internet, le industrie dei film e dei video digitali, i videogiochi, la televisione digitale e le tecnologie WAP/GPRS/UMTS. Lo studio farà il punto della situazione dei modelli di autoregolamentazione esistenti al fine di assistere le agenzie ed altri organismi responsabili a conseguire i loro obiettivi politici e legislativi. Lo studio contribuirà inoltre ad elaborare modelli per l'autoregolamentazione e relativi codici sviluppati a livello transnazionale in collaborazione con l'industria, i rappresentanti degli utenti e dei consumatori e le autorità ufficiali di regolamentazione. 2.1.2.3. Strumenti tecnici per il controllo parentale - classificazione e filtraggio Il filtraggio è una procedura alquanto controversa che viene spesso criticata per due motivi: innanzitutto perché implica che una persona (genitore, insegnante, bibliotecario o datore di lavoro) decida che un utente finale (un bambino, l'utente di una biblioteca o un dipendente) non può accedere ad alcune tipologie di contenuti, il 3 4 http://www.inhope.org http://www.selfregulation.info 5 che può pregiudicare i diritti fondamentali degli stessi utenti in materia di libertà di espressione, di informazione, tutela dei dati e della vita privata. Perlomeno nel caso dai bambini, è opinione diffusa che i genitori e gli insegnanti abbiano diritto a ricorrere a provvedimenti di natura tecnica a fini di tutela, anche se si ritiene che tali restrizioni debbano essere commisurate all'età. Un altro motivo è che i software di filtraggio non funzionano così bene come auspicherebbero gli utenti che li installano. Si verifica spesso il fenomeno di "eccessiva interdizione" di contenuti che l'utente vorrebbe fossero accessibili al bambino e di "insufficiente interdizione" di contenuti che non vengono filtrati e che si vorrebbero occultare alla visione dei bambini. Un problema specifico per molti utenti europei è che la maggior parte dei software sono progettati per l'utenza americana e non sono in grado di trattare in modo soddisfacente termini di lingue diverse dall'inglese. Per questo motivo, il piano d'azione finanzia 13 progetti di filtraggio secondo numerosi approcci tecnici. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito: europa.eu.int/iap. Citiamo tre progetti: – l'Associazione per la classificazione del contenuto di Internet, l'ICRA (Internet Content Rating Association) ha elaborato grazie ai finanziamenti comunitari, un nuovo sistema internazionale di classificazione del contenuto che tiene conto delle esigenze degli utenti europei; – medCERTAIN ha elaborato orientamenti per la classificazione da parte di organi indipendenti dell'affidabilità dei siti web. – il progetto NETPROTECT5 ha effettuato un’analisi dettagliata6 degli attuali software di filtraggio, tenendo conto in particolare della loro utilità per gli utenti non anglofoni. Inoltre, il Centro comune di ricerca sta effettuando, per conto della Direzione generale Società dell'informazione, un’analisi comparativa dei diversi software e servizi di filtraggio. 2.1.2.4. Azioni di sensibilizzazione La Commissione europea ha finanziato in totale 9 progetti di sensibilizzazione, che riguardano 16 paesi e seguono diversi approcci - ricerca mediante questionari, gruppi rappresentativi e classi scolastiche, corsi pratici di sensibilizzazione tramite siti web e comunicazioni personali, ad esempio tramite giochi, sensibilizzazione attraverso i mass media, e così via. I progetti sono rivolti a diversi gruppi di destinatari - alcuni sono ritagliati su misura per gli insegnanti, altri per i bambini, altri per il pubblico in generale ed in particolare i genitori. Inoltre, a sostegno di questa linea d’azione, la Commissione ha istituito l'iniziativa di scambio di informazioni sulla sensibilizzazione all'uso sicuro di Internet (Safer Internet Awareness Exchange). Sono stati creati un sito web e una newsletter, 5 6 http://www.net-protect.org Per una rassegna degli strumenti di filtraggio attualmente disponibili cfr. http://www.netprotect.org/en/results3.htm 6 disponibili in inglese, francese e tedesco. Inoltre, sono stati organizzati dibattiti online e incontri veri e propri, come quello svoltosi di recente a Lussemburgo il 25 ottobre 20017. Il 1° novembre 2001 è stato pubblicato un nuovo invito a presentare proposte8, con l'intenzione di disporre di un numero ridotto di progetti, ognuno dei quali concernente numerosi paesi riuniti in una sorta di rete transnazionale. Si tratta del primo passo verso la creazione di una rete paneuropea stabile e coerente, costituita da punti di contatto nazionali che fungeranno da catalizzatori per le attività nazionali di sensibilizzazione, effettuate per proprio conto, da altri partner dello stesso paese, oppure da terzi non facenti parte del consorzio. Nel quadro di questa iniziativa europea, membri della rete partecipano attivamente a riunioni virtuali e fisiche con gli altri partner del consorzio ed altre parti interessate. Le azioni di sensibilizzazione concernono quattro categorie principali: – il settore dell'istruzione, in particolare gli insegnanti; – il pubblico, in particolare i genitori e i bambini; – il governo e i circuiti della stampa e dei mezzi di comunicazione; – l'industria, compresi i creatori, i trasformatori e i distributori di contenuti. L'iniziativa europea prevede anche una funzione di sostegno della rete attraverso servizi di qualità volti allo scambio e alla diffusione di informazioni, servizi editoriali e di comunicazione, sostegno alla cooperazione transfrontaliera tra singoli nodi e per l’intera rete, secondo le seguenti modalità: – progettazione e programmazione di campagne coordinate a livello paneuropeo; – formato comune sia per la presentazione che per il contenuto del materiale di sensibilizzazione e formazione, con un adattamento linguistico e culturale delle rispettive informazioni e delle risorse utilizzate; – unico punto di accesso (portale web) per tutto il materiale di informazione e sensibilizzazione prodotto nel quadro del progetto, compresi servizi di ricerca e localizzazione; – rapporti con gli operatori sul mercato e le associazioni dei consumatori a livello internazionale, enti normativi ed altri gruppi e reti a carattere transeuropeo, – analisi incentrata sugli sviluppi normativi e tecnologici attuali e in corso di preparazione che potrebbero incidere sulle attività della rete. Esempi di progetti di sensibilizzazione: – 7 8 Nell'ambito del progetto SUI, sono state distribuite a insegnanti di tutta l'Unione europea e dei paesi candidati 60.000 copie di un dettagliato opuscolo sul Piano d'azione per l'uso sicuro di Internet; http://www.saferinternet.org/resources/aware_present.asp http://europa.eu.int/information_society/programmes/iap/call/2002/index_en.htm 7 2.1.3. – INFONET ha creato un sito web bilingue in spagnolo e italiano con personaggi di fumetti; – EDUCAUNET sta effettuando esperimenti in Francia e Belgio su diversi giochi appositamente creati per trasmettere il messaggio sull'uso più sicuro ai bambini e ai giovani di diverse fasce di età; – DotSAFE e CISA hanno effettuato analisi relative all'uso di Internet da parte dei bambini e al grado di consapevolezza e controllo da parte dei genitori e degli insegnanti in Austria, Grecia, Irlanda e Regno Unito. Continue preoccupazioni dell’opinione pubblica Le preoccupazioni dell'opinione pubblica in merito ai contenuti illegali e nocivi trasmessi su Internet restano vive ma allo stesso tempo si stanno moltiplicando le attività a livello nazionale. Le tipologie di contenuti o comportamenti illegali comprendono non solo la distribuzione di materiale di pornografia infantile o razzista ma anche l'uso di reti e tecnologie informatiche per facilitare altri reati quali le frodi e l'attacco alla sicurezza delle reti, attraverso la pirateria informatica dolosa. Anche il fatto che i pedofili utilizzano Internet per adescare minori per attività sessuali online o offline desta crescenti preoccupazioni. I contenuti nocivi sono quelli definiti come tali dalla legge e per questo sono oggetto di misure destinate a limitare l'accesso da parte dei minori, oppure semplicemente contenuti che i singoli genitori non vogliono siano visti dai loro figli. Nonostante sia opinione diffusa che i minori non debbano essere esposti a contenuti tendenzialmente nocivi, si può discutere ad oltranza quali contenuti siano effettivamente dannosi per bambini di una certa fascia di età, chi debba fissare le regole generali da applicare ai fornitori di contenuti e chi debba decidere sull’applicazione di queste regole. I minori si suddividono in diverse fasce di età, a seconda delle quali reagiscono in modo diverso alla raffigurazione di attività sessuali o di scene di violenza. Tra l'altro ogni genitore adotta un atteggiamento diverso e sembrerebbe che anche a livello nazionale si seguano impostazioni diverse. La questione dell’uso sicuro di Internet e delle tecnologie online concerne, oltre alla tutela dei minori, altri temi quali la tutela dei dati e della vita privata, la sicurezza delle reti e dei dati e la protezione dei consumatori. Esistono iniziative a livello internazionale, comunitario e nazionale per trattare queste questioni9. E’ opportuno che le iniziative promosse nel quadro del piano d’azione tengano conto di queste questioni e delle relative azioni. 2.2. Prevedere le esigenze future L’uso di Internet e delle nuove tecnologie online risponde in genere a fini informativi e ricreativi del tutto positivi ed è destinato a crescere e a diversificarsi. Ma allo stesso 9 cfr. Allegato 8 tempo crescerà e si diversificherà anche l'uso delle stesse tecnologie finalizzato alla diffusione di contenuti illegali e nocivi. Sono stati compiuti notevoli progressi nella lotta ai contenuti illegali e nocivi anche se permane la necessità di potenziare il coordinamento e di sostenere lo scambio di informazioni e la diffusione di buone pratiche. Nella raccomandazione sulla tutela dei minori e della dignità umana vengono proposti orientamenti per una politica di autoregolamentazione. Il piano d'azione prevede misure pratiche con un contributo finanziario comunitario adeguato ed efficace, senza necessità di modifiche legislative. Sono state adottare altre iniziative della Commissione10, concernenti la lotta contro la criminalità informatica e la pornografia infantile, la definizione della posizione giuridica degli intermediari e misure per la sicurezza della rete e delle informazioni. E' necessario intervenire nei seguenti settori: (1) Consentire agli utenti di denunciare contenuti illegali affinché vengano tolti dalla circolazione e i responsabili vengano consegnati alla giustizia; (2) Promuovere l'autoregolamentazione al fine di elaborare norme flessibili ed eque per gli operatori sul mercato; (3) Responsabilizzare gli utenti all'uso delle tecnologie di filtraggio onde evitare contenuti dannosi; (4) Aumentare la consapevolezza in merito all'uso più sicuro di Internet, tenendo conto di questioni quali la tutela dei dati e della vita privata, la sicurezza delle reti e dei dati e la protezione dei consumatori. Tutte le azioni sono interdipendenti e risulterebbero incomplete se attuate in modo isolato le une dalle altre. 3. VALORE AGGIUNTO DELL'INTERVENTO COMUNITARIO 3.1. Giustificazione dell'intervento comunitario La giustificazione del piano d'azione, ossia la responsabilizzazione degli utenti, è tuttora valida. Si tratta di un settore di intervento a livello sociale che completa e rafforza le attività attuate dalla Comunità a sostegno dell'integrazione economica e del progresso tecnologico. I partecipanti al seminario svoltosi nel giugno 2001 e i consulenti coinvolti nella valutazione intermedia del programma si sono espressi decisamente a favore di un proseguimento dell'attività comunitaria. La Commissione deve continuare a promuovere e sostenere la cooperazione a livello europeo e mondiale. Occorre un ampio grado di decentramento, fondato su reti a livello nazionale. La Commissione è ben situata per conseguire gli obiettivi descritti di seguito e raggiungere un'autentica "massa critica" europea. Sia l'intervento comunitario attualmente in corso che quello proposto sono complementari e coerenti con altri 10 cfr. Allegato 9 interventi e generano un effetto di sinergia. In particolare, il Consiglio ha indicato chiaramente in una serie di conclusioni11 che le iniziative nazionali e le azioni dell'UE sono complementari e ha sollecitato la Commissione a portare avanti le sue attuali attività. 3.1.1. Interfaccia con gli Stati membri Sono in corso varie iniziative nazionali, le quali, congiuntamente a quelle intraprese a livello regionale e locale, risultano il modo migliore per trattare specifiche questioni di natura culturale e linguistica, capire le esigenze particolari degli utenti e potenziare le strutture esistenti. Tuttavia, se non si condivide l’insegnamento passato con altri soggetti attivi in questo campo in altri Stati membri, si corre il rischio di "reinventare la ruota". Ciò è particolarmente vero per un mezzo di comunicazione globale che non conosce frontiere tecnologiche. Dal momento che sono sempre più numerosi gli Stati che intervengono in questo settore, l'Unione europea può avvalersi degli sforzi passati, coadiuvare l’analisi e coordinare le diverse strategie e lo scambio di esperienze. 3.1.2. Interfaccia con i paesi candidati E' auspicabile che anche i paesi candidati abbiano accesso alle esperienze acquisite nell'Unione europea attraverso i programmi e i progetti comunitari e nazionali. Sono possibili partnership bilaterali tra uno Stato membro e un paese candidato, ma un programma a finanziamento comunitario sarebbe più efficace potendo attingere alle migliori pratiche dell'Unione europea. 3.1.3. Interfaccia con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali Alle sfide mondiali bisogna dare una risposta mondiale. L'Europa deve far sentire la propria voce in tutte le sedi dove si discutono i migliori approcci e le migliori soluzioni. Un esempio è costituito da manifestazioni innovative quali la Conferenza ministeriale di Bonn su come realizzare il potenziale delle reti globali di informazione, organizzata nel 1997 dal governo tedesco e dalla Commissione o la Conferenza internazionale sulla lotta alla pornografia infantile su Internet, co-organizzata nel 1999 dal governo austriaco, dal governo statunitense e dalla Commissione. Questo approccio è suffragato anche dal successo del vertice internazionale sul contenuto di Internet, anche organizzato nel 1999 dalla Fondazione Bertelsmann e del progetto INCORE finanziato attraverso il piano d'azione e dal fatto che l'associazione di hotlines INHOPE ha ottenuto una partecipazione attiva degli Stati Uniti e dell'Australia. La Commissione e i partecipanti ai progetti del piano d'azione hanno svolto un ruolo di primo piano nella conferenza "Safe surfing" (Navigare in modo sicuro) tenutasi 11 Conclusioni del Consiglio, 2361a riunione del Consiglio, Lussemburgo, 21 giugno 2001: A seguito della relazione di valutazione, il Consiglio invita la Commissione - a proseguire il suo lavoro, sulla base dei risultati incoraggianti finora raggiunti, a promuovere l'attuazione della raccomandazione agevolando lo scambio di esperienze e buone pratiche a livello comunitario in materia di tutela dei minori, relativamente a tutti i mezzi audiovisivi, - a portare avanti il dialogo con le diverse parti coinvolte ed in particolare con l'industria, in merito alle possibilità di attuare sistemi tecnici di controllo parentale in ambiente digitale. 10 nel 2001 a Singapore. La seconda fase si svilupperà ulteriormente sulla base di questo approccio. 4. INSEGNAMENTI TRATTI E CONCLUSIONI PER IL FUTURO 4.1. Risultati della valutazione intermedia Conformemente all'articolo 6, paragrafo 4 della decisione, dopo due anni e alla fine del piano d'azione la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni, dopo averla fatta esaminare dal comitato di cui all'articolo 5, una relazione di valutazione sui risultati ottenuti nell'esecuzione delle linee d'azione di cui all'allegato I. La relazione presenta altresì conclusioni generali applicabili a tutte le categorie di contenuti illegali. In base a tali risultati la Commissione può presentare proposte per correggere l'orientamento del piano d'azione. La valutazione intermedia è stata effettuata da una società selezionata in base ad una gara d'appalto aperta indetta dalla Direzione generale Società dell'informazione nell'estate del 2000. La valutazione è stata effettuata nel periodo tra novembre 2000 e aprile 2001. Il 23 novembre 2001 è stata adottata una comunicazione (COM(2001) 690) contenente le risposte della Commissione alle osservazioni sollevate nella valutazione. La relazione di valutazione presenta quindici raccomandazioni; le più pertinenti per una eventuale proroga del programma, sono riportate qui di seguito: 1) È opportuno mantenere nelle azioni future la suddivisione dell'attuale piano d'azione in tre linee di azione (hotlines e autoregolamentazione, sensibilizzazione, classificazione e filtraggio). 2) Le linee di azione dovrebbero essere ampliate per trattare l'impatto delle nuove tecnologie. 3) Il piano di azione deve garantire una equilibrata rappresentanza delle varie categorie di contenuti. 12) Il piano d'azione deve prendere delle misure sistematiche per seguire attentamente gli sviluppi sul piano legislativo e normativo. 13) Il piano d'azione deve stabilire delle disposizioni formali per monitorare e valutare gli sviluppi della tecnologia e dei mercati. 15) Il piano d'azione deve stabilire un maggior numero di collegamenti con attività e organizzazioni operanti al di fuori dell'UE. 5. PROSPETTIVE FUTURE 5.1. Nuove tecnologie interattive L’11 e 12 giugno 2001 si è tenuto a Lussemburgo un seminario per esaminare l'impatto delle nuove tecnologie interattive sull’uso sicuro di Internet nei prossimi cinque anni. Nel seminario sono stati trattati i seguenti temi: nuove tecnologie, nuove 11 tipologie di uso/utenti, nuovi mezzi di comunicazione e conoscenze e nuove forme legislative. I partecipanti sono stati attentamente selezionati per garantire un'ampia rappresentanza geografica e assicurare un alto livello di competenza nei settori interessati. Seguono alcune delle conclusioni principali: – Le nuove tecnologie, i nuovi utenti e le nuove tipologie d’uso possono accentuare i pericoli esistenti o crearne di nuovi ma al contempo offrire nuove opportunità. – Sia a livello nazionale che europeo occorre garantire il coordinamento negli ambienti sicuri su Internet. – La Commissione deve agevolare e sostenere la cooperazione europea e mondiale. Bisogna potenziare la cooperazione tra l’Unione europea e i paesi candidati. – Occorre garantire un ampio margine di decentramento attraverso una rete di coordinatori nazionali e promuovere la partecipazione di tutti i soggetti interessati, in particolar modo dei fornitori di contenuti online. – Occorrono approcci di regolamentazione e autoregolamentazione così come approcci non normativi che tengano conto del diverso trattamento da riservare ai contenuti illegali da un lato e a quelli dannosi dall’altro. Questi approcci devono rispettare i diritti fondamentali quali la libertà di espressione, la libertà di informazione, la tutela dei dati e della vita privata. – Occorre prevedere un seguito al Piano d'azione per l’uso sicuro di Internet. L'eventuale nuovo programma dovrebbe continuare ad essere incentrato sugli aspetti dell'autoregolamentazione e sugli aspetti non normativi dell’uso sicuro di Internet. – Il nuovo programma deve incentrarsi sulle azioni di sensibilizzazione all’importanza della sicurezza su Internet, in particolare per le applicazioni personalizzate, interattive e mobili. Le nuove azioni di sensibilizzazione dovrebbero essere collegate ad altre azioni dell’UE sulla conoscenza dei mezzi di comunicazione e della rete. – Occorre porre maggiormente l’accento su soluzioni che riguardano i formati per i contenuti non basati sul web, compresi i videogiochi e i giochi al computer. – La classificazione dei contenuti dovrebbe tener conto della convergenza, considerando una base comune per classificare contenuti simili a prescindere dal meccanismo di trasmissione. I genitori hanno bisogno di un sistema di agevole comprensione. Come primo passo verso l’attuazione di queste raccomandazioni, l’invito a presentare proposte pubblicato il 1° novembre 2001 sancisce che le azioni di sensibilizzazione non debbano limitarsi ai contenuti web ritenuti inappropriati per i minori ma che esse debbano trattare anche diverse categorie di contenuti dannosi (ad esempio il razzismo e la xenofobia) e nuove forme di informazione interattiva e di comunicazione emerse con il rapido sviluppo di Internet (ad esempio servizi mobili e peer-to-peer, video a banda larga, messaggeria istantanea, chat rooms, ecc.). 12 6. LA SECONDA FASE 6.1. Una proroga di due anni Viene proposta una proroga di due anni dell’attuale piano d’azione che comporta una modifica sostanziale nelle priorità sulla base dei risultati della valutazione intermedia e del seminario di cui sopra. I motivi principali per cui è opportuno, o meglio necessario, proporre una proroga di due anni all’attuale Piano d’azione sono elencati qui di seguito: – è necessaria una più intensa messa in rete delle diverse iniziative nazionali in materia oltre ad un coordinamento con altre iniziative comunitarie, ad es. nei settori della sicurezza delle reti e delle informazioni e della tutela dei consumatori; – occorre trattare l’impatto delle nuove tecnologie di Internet e dei servizi e piattaforme connessi e una gamma più ampia di contenuti e contatti online, come già indicato al seminario di esperti; – sono iniziati colloqui con i paesi candidati in vista di una loro progressiva integrazione nel piano d'azione. L’elaborazione di disposizioni su misura per questi paesi nel quadro delle iniziative di accompagnamento faciliterà ed accelererà sicuramente questo processo; – la proroga consentirà di mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti dall’inizio del programma e di adeguare ad essi disposizioni e strumenti. Ulteriori motivazioni includono: – necessità di azioni ulteriori negli Stati membri sprovvisti di esperienze e infrastrutture adeguate per portarli allo stesso livello di sensibilizzazione all’uso sicuro di Internet di altri paesi dove Internet è più diffuso sia nelle famiglie che nelle scuole; – la partecipazione dei principali gruppi interessati non è equilibrata: mentre gli organismi pubblici, le università e i gruppi di rappresentanza delle famiglie e dei minori partecipano attivamente alle attività del piano d'azione, gli operatori industriali e commerciali sono scarsamente rappresentati, soprattutto sul tema cruciale della sensibilizzazione: l’estensione proposta di due anni consentirebbe loro di intervenire in modo più dinamico; – la proroga permetterà al piano d'azione di conseguire una maggiore visibilità e risultati più duraturi, fornendo ai partecipanti presupposti solidi di autosostenibilità. Un ulteriore vantaggio è che vi sarà più tempo per compiere una valutazione globale circa l’opportunità di lanciare un’iniziativa di più ampio respiro relativa ai contenuti su Internet e ai nuovi media online, nel quadro di una strategia globale a livello europeo come seguito a eEurope. Si potrebbe ad esempio prevedere un sostegno alla creazione di contenuti europei di alta qualità elaborati in modo specifico per i bambini. Allo stesso tempo, si potrebbe valutare l’opportunità di concedere finanziamenti a lungo termine per attività collegate, quali l’etichettatura dei 13 contenuti, per trattare la convergenza delle tecnologie e questioni più ampie della sicurezza online come la tutela dei consumatori e la sicurezza della rete. La valutazione finale del programma relativo al piano d'azione prevista per la fine del 2002 confluirà in questa analisi, consentendo allo stesso tempo una revisione approfondita dei risultati e dell’impatto dei singoli progetti istituiti con il piano d'azione. Sono previsti un dibattito e un dialogo continui con le parti interessate e i rappresentanti dei diversi gruppi di interesse. 6.2. Differenze tra la prima e la seconda fase Saranno apportate le modifiche necessarie per tener conto dell’esperienza acquisita e delle nuove tecnologie. In particolare: i. Si promuoverà una più intensa creazione di reti attraverso un Forum per l'uso sicuro di Internet (Safer Internet Forum) tra tutti i soggetti attivi nel settore negli Stati membri e tra partecipanti ai progetti legati alle singole linee d’azione, in particolare in materia di hotlines, sensibilizzazione, classificazione dei contenuti e autoregolamentazione. ii. Sarà incentivata una partecipazione più attiva dell'industria dei contenuti e dei media e sarà potenziata la collaborazione con gli organismi pubblici attivi nel settore. iii Si cercherà di associare i paesi candidati alle attività in corso, condividendo esperienze e know-how e di moltiplicare i contatti e la collaborazione con attività simili in paesi terzi e con organizzazioni internazionali, mediante una Tavola rotonda collegata al Forum per l'uso sicuro di Internet. iv. L’uso più sicuro sarà esteso alle nuove tecnologie online, tra cui i contenuti mobili e a banda larga, i giochi online, lo scambio di file peer-to-peer, e a tutte le forme di comunicazioni in tempo reale, quali le chat room e la messaggeria istantanea. v. L’iniziativa tratterà una tipologia più ampia di contenuti illegali e nocivi e di comportamenti preoccupanti, quali il razzismo e la violenza e promuoverà la sensibilizzazione in merito a questioni relative alla protezione dei dati e della vita privata, alla sicurezza della rete e delle informazioni e alla protezione dei consumatori. 14 6.3. RAFFRONTO TRA LA PRIMA E LA SECONDA FASE 1. Sintesi del programma Settore Attuale piano d'azione (1999-2002) Seconda fase (2003-2004) Bilancio 25 milioni di euro per 4 anni 13,3 milioni di euro per 2 anni Copertura geografica Stati membri dell'UE e paesi SEEEFTA Graduale apertura ai paesi candidati. Promuovere la collaborazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. Copertura tecnologica Azione incentrata sul contenuto web. Azione estesa al contenuto mobile e a banda larga (in particolare video), le chat room, i servizi di messaggeria istantanea su Internet, i giochi online, ecc. Copertura tematica Azione incentrata sulla pornografia infantile e sulla tutela dei minori. Estensione ad altre tipologie di contenuti illegali e dannosi (razzismo, violenza, ecc.) per sensibilizzare alle questioni di tutela dei consumatori, dei dati e della privacy, sicurezza delle reti e delle informazioni Partecipazione dei partner Grande partecipazione ai progetti di università/istituti di ricerca e ONG Promuovere una partecipazione più attiva dell'industria dei contenuti e dei media, espandere la collaborazione con organismi pubblici attivi nel settore Struttura dei progetti Diversi progetti con una visibilità transnazionale limitata, nessun punto di accesso centrale alle informazioni attuali e future e alle risorse destinate alla sensibilizzazione Procedere verso la creazione di una o più reti integrate che presentino meccanismi interni di sensibilizzazione e diffusione delle informazioni e di uno più punti centrali di accesso, associati a punti di contatto nazionali per costituire un Forum per l'uso sicuro di Internet collegato ad una Tavola rotonda internazionale Struttura del programma Linee d'azione distinte Legami più stretti tra linee d'azione, ad es. hotline e sensibilizzazione, classificazione e autoregolamentazione Visibilità del programma Scarsa conoscenza del programma al di fuori dei partecipanti diretti Workshop e seminari internazionali come componente interna del programma, per accrescere la visibilità e promuovere il consenso a livello tecnico e normativo. Tra i diversi obiettivi dei progetti sono previste misure per aumentare la visibilità dei programmi. 15 2. Linee d'azione Settore Attuale piano d'azione (1999-2002) Seconda fase (2003-2004) Hotlines Associazione INHOPE; 13 hotlines che coprono 11 paesi, oltre a hotlines associate (senza finanziamento) negli USA e in Australia Estensione ad altri paesi UE/EFTA ed eventualmente a paesi candidati; potenziamento dei legami internazionali Sostegno alla autoregolamentazione Consulenza agli organismi di autoregolamentazione sui codici di condotta (contratto IAPCODE) Messa in rete di strutture adeguate negli Stati membri attraverso un Forum per l'uso sicuro di Internet, rafforzamento dei contatti con organismi di autoregolamentazione al di fuori dell'Europa mediante un "osservatorio" per il controllo giuridico/normativo e tecnologico/di mercato. Analisi del ruolo dell'autoregolamentazione in materia di tutela dei minori, protezione dei consumatori, tutela dei dati e della vita privata, sicurezza delle reti e dei dati. Tecnologie di controllo parentale (classificazione e filtraggio) 5 progetti di classificazione e filtraggio (bando del 1999), 8 nuovi progetti (bando del 2001) Comparazione di software e servizi di filtraggio (in termini di prestazioni, facilità d'uso e adeguatezza ai mercati europei e alle nuove forme di contenuti digitali). Sviluppi tecnici nei programmi di ricerca comunitari. Miglioramento della classificazione per tener conto della convergenza. Sensibilizzazione 9 progetti di sensibilizzazione, iniziativa Safer Internet awareness exchange; il bando del 2002 intende procedere verso una rete integrata di punti di contatto nazionali Portare avanti la creazione di una rete europea di sensibilizzazione sull'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie online attraverso lo scambio di buone pratiche in materia di formazione ai nuovi media, con il supporto di: - un centro di smistamento transnazionale (un portale web) delle informazioni e risorse di sensibilizzazione - una ricerca sociologica applicata sul tema dell'uso delle nuove tecnologie da parte dei minori, con l'obiettivo di individuare strumenti educativi e tecnologici per proteggerli dai contenuti dannosi. La rete fornirà inoltre assistenza tecnica ai paesi candidati che intendono avviare azioni di sensibilizzazione e potenzierà i legami con hotlines al di fuori dell’Europa. Azioni di supporto Valutazione del programma Organizzazione frequente di workshop e seminari internazionali, valutazione strategica e su progetto come requisito costante. 16 7. ATTUAZIONE DELLE AZIONI NELLA SECONDA FASE a) Consentire agli utenti di denunciare contenuti illegali Migliorare ulteriormente l’efficacia operativa della rete esistente, collaborare strettamente con le iniziative di sensibilizzazione sull’uso sicuro di Internet, adattare orientamenti sulle migliori pratiche per le nuove tecnologie, completare la copertura della rete negli Stati membri, fornire assistenza pratica ai paesi candidati che intendono istituire hotlines e potenziare i legami con hotlines al di fuori dell’Europa. b) Promuovere l’autoregolamentazione Garantire la cooperazione a livello comunitario attraverso la messa in rete di opportune strutture negli Stati membri e tramite una revisione sistematica e un resoconto delle questioni giuridiche e normative pertinenti, fornire informazioni sistematiche sui relativi sviluppi tecnologici e le sue modalità d’uso, fornire assistenza ai paesi candidati che desiderano istituire organismi di autoregolamentazione e potenziare i legami con organismi di autoregolamentazione al di fuori dell’Europa. c) Mettere in grado gli utenti di evitare contenuti dannosi Comparare i software e i servizi di filtraggio (in termini di prestazioni, facilità d'uso e adattabilità ai mercati europei e alle nuove forme di contenuti digitali). L'assistenza allo sviluppo di tecnologie di filtraggio sarà fornita nel quadro del programma comunitario di ricerca, in stretta collaborazione con attività di filtraggio nel quadro del piano d'azione. d) Promuovere un sistema di facile uso per la classificazione dei contenuti Riunire l'industria e le parti interessate, quali i fornitori di contenuti, gli organismi di regolamentazione e autoregolamentazione, le società di classificazione di software e Internet e le associazioni dei consumatori al fine di promuovere le condizioni più propizie per sviluppare e applicare sistemi di classificazione di facile comprensione per i fornitori di contenuto e di facile uso per i consumatori, in grado di fornire ai genitori e agli insegnanti europei le informazioni necessarie per prendere decisioni conformemente ai loro valori culturali e linguistici, considerando la convergenza di telecomunicazioni, mezzi audiovisivi e tecnologia delle informazioni. e) Sensibilizzazione all’uso sicuro Sostenere lo scambio delle migliori pratiche in materia di conoscenza dei nuovi media attraverso la creazione di una rete europea di sensibilizzazione all'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie online, con il supporto di un centro di smistamento transnazionale (un portale web) delle informazioni e delle risorse di sensibilizzazione e di una ricerca sociologica applicata che coinvolga tutte le parti interessate (settore dell'istruzione, organismi ufficiali e di volontariato di tutela dei minori, associazioni dei genitori, industria e organi giudiziari) nell'analisi dell'uso delle nuove tecnologie da parte dei minori per individuare gli strumenti educativi e tecnologici di protezione. La rete fornirà altresì assistenza ai paesi candidati che intendono avviare 17 azioni di sensibilizzazione e potenzierà i legami con le attività di sensibilizzazione svolte al di fuori dell'Europa. 7.1. Metodi di attuazione La metodologia scelta consiste in una più intensa creazione di reti e nella condivisione delle informazioni tra i soggetti attivi nel settore, sfruttando e ampliando i risultati del piano d'azione. Le azioni terranno conto della natura globale di Internet e saranno estese ai paesi candidati e ai principali soggetti nei paesi terzi, sulla base di due diversi tipi di strumenti: la cooperazione e il sostegno finanziario a progetti. 7.1.1. Cooperazione Sarà adottata una metodologia di cooperazione aperta al fine di fissare orientamenti e obiettivi comuni e stabilire procedure di monitoraggio, e ove necessario, raffronti basati su determinati indicatori. Sarà istituito un Forum per l'uso sicuro di Internet. In ogni Stato membro saranno designati punti di contatto nazionali, previa consultazione con le autorità competenti. I punti di contatto agiranno da interlocutori della Commissione sui temi relativi all'uso sicuro delle nuove tecnologie online. Garantiranno inoltre che la Commissione e gli Stati membri siano tenuti al corrente delle iniziative politiche nazionali e degli esempi di migliori pratiche. Il Forum informerà e consulterà le associazioni, le industrie e gli organismi principali sulle iniziative adottate a livello dell'Unione europea e nazionale. La cooperazione internazionale sarà promossa da una Tavola rotonda collegata al Forum per garantire lo scambio di informazioni sulle migliori pratiche. 7.1.2. Progetti Gli strumenti finanziari scelti consisteranno in un insieme di progetti a compartecipazione finanziaria con un'ampia varietà di competenze e di partner e progetti finanziati al 100%, di norma contratti di servizi per determinati compiti che richiedono competenze specializzate e sostegno logistico, in particolare per coprire i costi supplementari legati alla cooperazione e creazione di reti a livello transfrontaliero. Per la selezione e gestione di questi progetti si applicano le procedure consuete (inviti a presentare proposte, gare d'appalto). 18 8. RISORSE NECESSARIE PER LA SECONDA FASE (2003 – 2004) Linea d’azione Importo Osservazioni (migliaia di euro) 1. Creazione di un ambiente sicuro 1.1 Creare una rete europea di hotlines 3 300 600 1.2 Incoraggiare l’autoregolamentazione e i codici di condotta Totale parziale LA 1 Attività centrali di rete finanziate al 100%; 300 000 euro all'anno, il resto finanziato al 50% finanziamento al 100% 3 900 2. Sviluppo di sistemi di valutazione e filtraggio 2.1 Raffronto tra software e servizi di filtraggio 600 finanziamento al 100% 2.2 Promuovere un sistema di facile uso per la classificazione dei contenuti 300 finanziamento al 100% Totale parziale LA 2 900 3 Sensibilizzazione 3.1 Creazione di una rete europea su ampia scala 7 000 3.2 Ricerca sociologica applicata 500 Totale parziale LA 3 finanziamento al 100% delle attività centrali di rete (800 000 euro) e misure speciali a sostegno dei paesi candidati (300 000 euro), il resto finanziato al 50% finanziamento al 50% 7 500 4. Sostegno al programma Revisione dei progetti 200 Conferenze internazionali, seminari e riunioni e rapporto tra iniziative a finanziamento UE e iniziative nazionali/internazionali 225 Studi a sostegno di attività trasversali 200 Pubblicazioni 75 Requisiti generali (valutazioni delle proposte, valutazione finale del programma) 300 Totale parziale LA 4 Totale 1 000 13 300 Ulteriori dettagli sono contenuti nella scheda finanziaria. 19 finanziamento al 100% ALLEGATO 1. PROGRAMMI DELL'UE CORRELATI STOP II Un programma d’incentivazione e di scambi destinato alle persone responsabili della lotta contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini. Nel 2000 il programma STOP ha cofinanziato una conferenza internazionale sulla lotta alla pornografia infantile su Internet che fa seguito alla conferenza sullo stesso tema svoltasi a Vienna nel 1999. La conferenza si è incentrata sugli aspetti legali e operativi a carattere internazionale del fenomeno. Il programma ha finanziato inoltre il progetto COPINE e un suo seguito che hanno analizzato il comportamento dei criminali che raccolgono materiale pornografico e creano banche dati di pornografia infantile utilizzando sistemi automatici di indicizzazione e ricerca. DAPHNE Il Programma DAPHNE per gli anni 2000-2003 è un programma di azione preventiva della Comunità europea volto a combattere la violenza contro i bambini, gli adolescenti e le donne. Il concetto di violenza è inteso nel senso più ampio del termine, includendovi reati che vanno dall'abuso sessuale alle violenze in ambito familiare, dallo sfruttamento commerciale alle angherie nelle scuole, dalla tratta delle persone alla violenza di carattere discriminatorio contro i minorati, le minoranze, i migranti e altre categorie vulnerabili. DAPHNE sta finanziando un progetto per individuare le vittime della pornografia infantile. eCONTENT Il programma eContent fa parte del piano d'azione eEurope e contribuisce a realizzare l'obiettivo n. 3, ossia “incentivare l'uso di Internet”. Il programma si prefigge di stimolare la produzione, l'uso e la distribuzione di contenuti digitali europei (e-content) e di promuovere la diversità linguistica sulle reti globali. Il programma è articolato attorno a tre linee di azione finalizzate a massimizzare il valore aggiunto UE: migliorare l'accesso alle informazioni del settore pubblico e svilupparne l'utilizzazione; incrementare la produzione dei contenuti in un contesto multilinguistico e multiculturale; aumentare il dinamismo del mercato dei contenuti digitali. PROGRAMMA TECNOLOGIE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE Accesso, filtraggio, analisi e elaborazione dell'informazione: l’obiettivo complessivo del programma è sviluppare strumenti e tecniche avanzati per la gestione di contenuti multimediali al fine di accrescere le capacità dell’utente. Il programma si incentra per lo più sui contenuti audiovisivi che oggi vengono distribuiti attraverso web, CD o DVD, ma che nei prossimi anni saranno disponibili attraverso la televisione interattiva, le piattaforme multimediali domestiche e le reti multimediali senza fili. eLEARNING La Commissione ha adottato l’azione «eLearning» per l’adattamento dei sistemi d’istruzione e di formazione all’economia della conoscenza e alla cultura digitale. L’iniziativa consta di quattro parti: dotare le scuole di computer multimediali, offrire agli insegnanti europei una formazione nelle tecnologie digitali, sviluppare il software ed i servizi educativi europei ed accelerare la creazione di reti tra scuole e tra insegnanti. Le scuole rappresentano un settore cruciale di sensibilizzazione sui contenuti illegali e dannosi e sugli strumenti per combatterli. La rete, istituita nel contesto del piano "Apprendimento nella società dell'informazione", rappresenterà un canale di diffusione dei contenuti creati per il piano d'azione sulla promozione dell'uso sicuro di Internet. Le questioni relative alla sicurezza su Internet sono state dibattute in occasione della manifestazione eSchola organizzata nel 2001 dalla Rete europea delle scuole. 20 2. INIZIATIVE POLITICHE DELL'UE CORRELATE Raccomandazione sulla tutela dei minori e della dignità umana Comunicazione sulla lotta alla criminalità informatica Decisione quadro sulla pornografia infantile Comunicazione sulla sicurezza delle reti e dell'informazione Direttiva sulla trasparenza Direttiva sul commercio elettronico Tutela dei dati e della vita privata Iniziativa e-Confidence La raccomandazione fornisce indicazioni per lo sviluppo dell’autoregolamentazione nazionale in materia di tutela dei minori e della dignità umana. L’autoregolamentazione si basa su tre elementi fondamentali: in primo luogo, la partecipazione di tutte le parti interessate (governi, industrie, fornitori di servizi e di accesso, associazioni degli utenti) nella produzione di codici di condotta; in secondo luogo, la realizzazione di codici di condotta da parte dell’industria; infine, la valutazione dei provvedimenti adottati. La Commissione ha adottato la comunicazione "Creare una società dell'informazione sicura migliorando la sicurezza delle infrastrutture dell'informazione e mediante la lotta alla criminalità informatica" COM(2000) 890 che analizza la necessità e le eventuali forme di un'iniziativa politica generale per migliorare la sicurezza delle infrastrutture dell'informazione e per combattere la criminalità telematica, nel contesto degli obiettivi di più ampio respiro della Società dell'informazione e del progetto 'Libertà, sicurezza e giustizia', conformemente all'impegno dell'Unione europea di rispettare i diritti umani fondamentali. Ne sono derivate una serie di iniziative legislative e non. A seguito della decisione sulla pornografia infantile su Internet, una misura oggetto del "terzo pilastro" dell'UE (collaborazione in materia di giustizia ed affari interni) che sollecita gli Stati membri ad intervenire per aumentare l'efficacia delle misure giudiziarie contro la pornografia infantile presente su Internet e ad incoraggiare la collaborazione tra le autorità giudiziarie degli Stati membri, la Commissione ha proposto una decisione quadro che definisce gli elementi costituitivi del diritto penale comuni a tutti gli Stati membri, tra cui sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive. La Comunicazione propone un approccio europeo per migliorare la sicurezza delle reti e dell'informazione e integrare le soluzioni del mercato con interventi a livello politico. Come richiesto dal Consiglio europeo di Stoccolma sono elencate misure strategiche concrete. L'approccio strategico proposto va visto come parte integrante dell'attuale normativa in materia di servizi di comunicazione elettronica e di protezione dei dati e, più di recente, di criminalità informatica. La direttiva 98/48 prevede la notifica da parte degli Stati membri di nuove misure relative ai servizi della società dell’informazione e un meccanismo per far fronte ad eventuali obiezioni della Commissione o di altri Stati membri. La direttiva 2000/31/CE riguarda una serie di questioni giuridiche in materia di commercio elettronico, tra cui le comunicazioni commerciali, i contratti elettronici, i requisiti di trasparenza, la responsabilità degli intermediari su Internet e incoraggia l'adozione di codici di condotta. La direttiva 95/46/CE relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati prevede norme relative alla raccolta dei dati personali, all'informazione della persona interessata, ai diritti di accesso e di risarcimento che si applicano ai dati degli utenti di Internet e alla tutela del loro diritto alla privacy mentre navigano su Internet. La direttiva 95/46/CE richiede l'adozione di adeguate misure tecniche ed organizzative per garantire la sicurezza del trattamento dei dati, una disposizione particolarmente pertinente per la promozione dell'uso sicuro di Internet. La direttiva 97/66/CE sul trattamento dei dati personali e sulla tutela della vita privata nel settore delle telecomunicazioni richiede anch'essa specifiche misure di sicurezza. La direttiva garantisce la riservatezza delle comunicazioni, compreso dei messaggi di posta elettronica e prevede norme per gli elenchi e l'uso della posta elettronica a fini di commercializzazione. La Commissione ha proposto una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche, che aggiorna e sostituisce la direttiva 97/66/CE. La necessità di un meccanismo preciso per aumentare la fiducia dei consumatori nel commercio elettronico è stata sottolineata dal Commissario Byrne nel maggio 2000, in occasione dell'inaugurazione dell'iniziativa e-Confidence. L'obiettivo è istituire, attraverso una regolamentazione comune, un sistema di marchi di fiducia in tutta l'Europa per consentire ai consumatori di individuare con più facilità i siti web più affidabili. 21 3. ALTRE INIZIATIVE POLITICHE CORRELATE CONSIGLIO D'EUROPA Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali L'articolo 10 sancisce che ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. L'articolo 8 sancisce che ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza. L’esercizio di queste libertà può essere sottoposto a determinate deroghe previste dalla legge necessarie in una società democratica. Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati di carattere personale Convenzione n. 108, cfr. anche la Raccomandazione n. R (99) 5 del Comitato dei ministri agli Stati membri relativa alla tutela della vita privata sui Internet e l'Allegato: Orientamenti relativi alla tutela delle persone fisiche con riguardo alla raccolta ed al trattamento di dati personali sulle autostrade dell’informazione che possono essere inseriti o nei codici di comportamento od allegati agli stessi. Convenzione sulle attività criminali via computer La convenzione intende facilitare l'individuazione dei casi, le indagini e l'azione penale nei confronti della criminalità informatica, varando gli strumenti necessari per una cooperazione internazionale rapida ed affidabile. La convenzione è aperta alla firma da parte di paesi non membri del Consiglio d'Europa. La Commissione europea ha svolto un ruolo attivo, come pure Stati Uniti, Canada e Giappone. La convenzione si occupa sia delle leggi sostanziali ( reati contro la riservatezza, l'integrità e la disponibilità di dati e sistemi informatici, reati connessi ai sistemi informatici, reati quali la pornografia infantile) sia delle leggi procedurali (blocchi, ricerche e catture, raccolta in tempo reale di dati e cooperazione internazionale incluse l'estradizione e l'assistenza reciproca ed infine un punto di contatto disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana). G8 "Gruppo di Lione" Piano d'azione in 10 punti, Washington, dicembre 1997. Istituzione di un punto di contatto 24 ore su 24. UNESCO Pornografia infantile e pedofilia su Internet La rete "Innocence in Danger" (Innocenza in pericolo) istituita a seguito della conferenza dell'UNESCO tenutasi a Parigi il 18-19 gennaio 1999 sulla pornografia infantile e pedofilia, alla quale la Commissione ha partecipato. I membri dell'UNESCO hanno proposto di darvi seguito con un piano d'azione. 22 2002/0071 (COD) Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la decisione n. 276/1999/CE che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali 23 RELAZIONE La decisione n. 276/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 gennaio 1999, (in appresso denominata la "decisione") che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali (in appresso denominato il "piano d'azione") è stata adottata per un periodo di quattro anni. Conformemente all'articolo 6, paragrafo 4 della decisione, la Commissione ha presentato al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni una relazione di valutazione sui risultati ottenuti dopo due anni nell'esecuzione delle linee d'azione di cui all'allegato I. I risultati della valutazione sono confluiti nella documentazione di base per un seminario sull'uso sicuro delle nuove tecnologie online, in occasione del quale esperti di spicco nel settore hanno esaminato la probabile evoluzione futura dei temi trattati nel piano d'azione e hanno formulato raccomandazioni alla Commissione. Le conclusioni della relazione di valutazione e del seminario possono essere riassunte come segue: – Le nuove tecnologie online, i nuovi utenti e le nuove tipologie d’uso accentuano i pericoli esistenti o ne creano di nuovi e al contempo aprono un'infinità di nuove opportunità. – Sia a livello nazionale che europeo occorre garantire il coordinamento negli ambienti sicuri di Internet. Si deve garantire un ampio margine di decentramento attraverso il ricorso alla rete di punti di contatto nazionali. Bisogna promuovere la partecipazione di tutte le parti interessate, in particolar modo di un numero crescente di fornitori di contenuti di diversi settori. La Commissione deve agevolare e sostenere la cooperazione europea e mondiale. Bisogna potenziare la cooperazione tra la Comunità e i paesi candidati. – Occorre più tempo per attuare le azioni volte ad intensificare la creazione di reti, a conseguire gli obiettivi del piano d'azione e a tener conto delle nuove tecnologie online. E' opportuno prorogare di due anni la durata del piano d'azione ("la seconda fase"). Il campo di applicazione e attuazione dovrà essere adeguato per tener conto degli insegnamenti tratti e delle nuove tecnologie. Necessità di coordinamento a livello europeo Sono previste varie misure: Partecipazione dei partner Promuovere una partecipazione più attiva dell'industria dei contenuti e dei media, ampliare la collaborazione con gli organismi pubblici attivi nel settore. 24 Struttura del progetto Procedere verso la creazione di una o più reti integrate con meccanismi interni di sensibilizzazione e diffusione delle informazioni e più punti centrali di accesso, associati a punti di contatto nazionali per costituire un Forum per l'uso sicuro di Internet collegato ad una Tavola rotonda internazionale. Struttura del programma Legami più stretti tra linee d'azione, ad esempio creazione di hotlines e attività di sensibilizzazione, classificazione e autoregolamentazione. Copertura tematica L'interesse prioritario per la tutela dei minori verrà esteso ad una tipologia più ampia di contenuti illegali e nocivi (a carattere razzista o violento, ecc.) e comprenderà questioni relative alla tutela dei consumatori, alla protezione dei dati e della vita privata, alla sicurezza delle reti e dei dati. Copertura tecnologica L'interesse del piano d'azione sarà esteso ai contenuti mobili e a banda larga (in particolare video), le chat room, la messaggeria istantanea, i giochi online, e così via. Il titolo della decisione verrà modificato di conseguenza. Adeguamento della dotazione finanziaria e ripartizione indicativa delle spese È necessario un aumento della dotazione finanziaria per finanziare due altri anni di attività. La ripartizione indicativa tra linee d'azione deve essere adeguata per rispecchiare le implicazioni in termini di costi delle nuove priorità e dei nuovi metodi. Copertura geografica, modifica della lista dei paesi candidati E' prevista una graduale apertura ai paesi candidati all'adesione. La lista dei paesi candidati ammessi a partecipare deve essere modificata per includere Malta e la Turchia, diventate paesi candidati dopo l'adozione della decisione originaria. Viene promossa una maggiore collaborazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. Alla luce delle suddette considerazioni, la Commissione propone che il Parlamento europeo e il Consiglio adottino la decisione che modifica la decisione n. 276/1999/CE che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali. 25 2002/0071 (COD) Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la decisione n. 276/1999/CE che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 153, paragrafo 2, vista la proposta della Commissione12, visto il parere del Comitato economico e sociale13, visto il parere del Comitato delle regioni14, deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato15, considerando quando segue: (1) La decisione n. 276/1999/CE16 è stata adottata per un periodo di quattro anni. (2) Conformemente all'articolo 6, paragrafo 4 della decisione n. 276/1999/CE, la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni una relazione di valutazione17 sui risultati ottenuti nell'esecuzione delle linee d'azione di cui all'allegato I. (3) I risultati della valutazione sono confluiti nella documentazione di base per un seminario sull'uso sicuro delle nuove tecnologie online, in occasione del quale esperti di spicco nel settore hanno esaminato la probabile evoluzione futura dei temi trattati nel piano d'azione previsto nella decisione n. 276/1999/CE (in appresso denominato il "piano d'azione") e hanno formulato raccomandazioni alla Commissione. (4) Le nuove tecnologie online, i nuovi utenti e le nuove tipologie d’uso accentuano i pericoli esistenti o ne creano dei nuovi e al contempo aprono un'infinità di nuove opportunità. 12 GU C , , pag. . GU C , , pag. . GU C , , pag. . GU C , , pag. . GU L 33 del 6.2.1999, pag. 1. COM(2001) 690 del 23.11.2001. 13 14 15 16 17 26 (5) Sia a livello nazionale che europeo bisogna garantire il coordinamento negli ambienti sicuri su Internet sulla base di un ampio margine di decentramento attraverso la rete di punti di contatto nazionali e bisogna incoraggiare la partecipazione di tutti i soggetti interessati, in particolare di un numero maggiore di fornitori di contenuti di diversi settori. La Commissione deve agevolare e sostenere la cooperazione europea e mondiale. E' opportuno potenziare la cooperazione tra l’Unione europea e i paesi candidati. (6) Occorre più tempo per attuare le azioni volte ad intensificare la creazione di reti, conseguire gli obiettivi del piano d'azione e tener conto delle nuove tecnologie online. (7) Bisogna modificare di conseguenza la dotazione finanziaria che costituisce, per l'autorità di bilancio, il principale punto di riferimento nel quadro della procedura di bilancio annuale. (8) La Commissione deve presentare, dopo quattro anni, una seconda relazione sui risultati ottenuti nell'attuazione delle linee d'azione e una relazione finale alla conclusione del piano d'azione. (9) La lista dei paesi candidati ammessi a partecipare deve essere modificata per includere Malta e la Turchia. (10) Il piano d'azione deve essere prorogato di due anni (seconda fase). Ai fini dell'attuazione specifica della seconda fase, le linee d'azione devono essere modificate per tener conto delle esperienze raccolte e dei risultati della relazione di valutazione. (11) La decisione n. 276/1999/CE va modificata di conseguenza, HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione n. 276/1999/CE è modificata come segue: (1) Il titolo è sostituito dal seguente titolo: “Decisione n. 276/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 gennaio 1999, che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie online attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo (eSafe)” (2) L'articolo 1, paragrafo 2 è sostituito dal seguente testo: “Il piano d'azione ha una durata di sei anni, dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2004". (3) L'articolo 1, paragrafo 3, primo comma è sostituito dal seguente testo: “La dotazione finanziaria per l'esecuzione del piano d'azione per il periodo dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2004 è fissata in 38,3 milioni di euro”. (4) L'articolo 6, paragrafo 4 è sostituito dal seguente testo: 27 “Dopo due anni, dopo quattro anni e alla fine del piano d'azione, la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni, previo esame del comitato di cui all'articolo 5, una relazione di valutazione sui risultati ottenuti nell'esecuzione del piano d'azione di cui all'articolo 2. In base a tali risultati la Commissione può presentare proposte per correggere l'orientamento del piano d'azione”. (5) L'articolo 7, paragrafo 2 è sostituito dal seguente testo: “2. La partecipazione al piano d'azione può essere estesa ai paesi candidati nel modo seguente: (a) ai paesi dell'Europa centrale e orientale (PECO), conformemente alle condizioni stabilite negli accordi europei, nei protocolli aggiuntivi e nelle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione; (b) a Cipro, a Malta e alla Turchia conformemente ad accordi bilaterali da concludere”. (6) L'allegato I è modificato conformemente a quanto indicato nell'allegato I della presente decisione. (7) L'allegato II è sostituito dal testo che figura nell'allegato II della presente decisione. Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, …] Per il Parlamento europeo Il Presidente Per il Consiglio Il Presidente 28 ALLEGATO I L'allegato I della decisione n. 276/1999/CE è modificato come segue: (1) Nel paragrafo Linee d’azione è aggiunto il seguente terzo comma: “Dopo la fase iniziale (1° gennaio 1999 - 31 dicembre 2002), è avviata una seconda fase che copre il periodo dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2004, nella quale ci si avvale dei risultati conseguiti nella fase iniziale e si apportano le modifiche necessarie per tener conto delle esperienze raccolte e dell’impatto delle nuove tecnologie. Più in particolare: i. La normativa sull’uso più sicuro viene estesa alle nuove tecnologie online, compresi i contenuti mobili e a banda larga, i giochi online, il trasferimento di file peer-topeer, i messaggi di testo e interattivi e tutte le forme di comunicazioni in tempo reale, quali le chat rooms e la messaggeria istantanea; ii. saranno coperti contenuti illegali e nocivi e comportamenti preoccupanti, come il razzismo e la violenza; iii. sarà incoraggiata una partecipazione più attiva dell'industria dei contenuti e dei media e sarà potenziata la collaborazione con gli organismi pubblici attivi nel settore; iv. sarà promossa un maggiore messa in rete tra partecipanti ai progetti sulle diverse linee d’azione (hotlines, classificazione dei contenuti, autoregolamentazione e sensibilizzazione); v. si cercherà di associare i paesi candidati alle attività in corso, condividendo esperienze e know-how, e di moltiplicare i contatti e la collaborazione con attività simili in paesi terzi e con organizzazioni internazionali”. (2) Al paragrafo 1.1 è aggiunto il seguente sesto comma: “Nella seconda fase, l’obiettivo sarà migliorare ulteriormente l’efficacia operativa della rete esistente, collaborare strettamente con le iniziative di sensibilizzazione sull’uso sicuro di Internet, adattare gli orientamenti sulle migliori pratiche alle nuove tecnologie, completare la copertura della rete negli Stati membri, fornire assistenza pratica ai paesi candidati che intendono istituire hotline e potenziare i legami con hotlines al di fuori dell’Europa”. (3) Al paragrafo 1.2 è aggiunto il seguente quarto comma: “Nella seconda fase, saranno fornite consulenza e assistenza per garantire la cooperazione a livello comunitario attraverso la messa in rete di strutture appropriate negli Stati membri e tramite una revisione sistematica e un resoconto delle questioni giuridiche e normative pertinenti, per elaborare metodologie comparabili di valutazione delle norme di autoregolamentazione, adattare le pratiche di autoregolamentazione alla nuova tecnologia fornendo informazioni sistematiche sugli sviluppi di tale tecnologia e le sue modalità d’uso, fornire assistenza pratica ai paesi candidati che desiderano istituire organismi di autoregolamentazione e potenziare i legami con gli organismi di autoregolamentazione al di fuori dell’Europa”. (4) Al paragrafo 2.1 è aggiunto il seguente settimo comma: “Nella seconda fase, si porrà l’accento sul raffronto tra software e servizi di filtraggio (in termini di prestazioni, facilità d'uso e adattabilità ai mercati europei e alle nuove forme di 29 contenuti digitali). L'assistenza allo sviluppo di tecnologie di filtraggio sarà fornita nel quadro del programma comunitario di ricerca in stretto collegamento con attività di filtraggio nel quadro del piano d'azione”. (5) Al paragrafo 2.2 è aggiunto il seguente terzo comma: “Nella seconda fase, si sosterrà la collaborazione tra l'industria e le parti interessate (fornitori di contenuti, organismi di regolamentazione e autoregolamentazione, società di classificazione dei software e di Internet e associazioni dei consumatori) al fine di promuovere condizioni propizie allo sviluppo e all’applicazione di sistemi di classificazione di facile comprensione per i fornitori di contenuti e di facile uso per i consumatori, che forniscano ai genitori e agli insegnanti europei le informazioni necessarie per adottare decisioni in sintonia con i loro valori culturali e linguistici e che tengano conto della convergenza tecnologica di telecomunicazioni, mezzi audiovisivi e informazioni”. (6) Il paragrafo 3.2 è modificato nel modo seguente: (a) Il quarto comma è sostituito dal testo seguente: “Scopo del sostegno comunitario è incentivare la sensibilizzazione su vasta scala e fornire un coordinamento complessivo e uno scambio di esperienze in modo da trarre insegnamenti dai risultati dell’azione (ad esempio aggiornando il materiale distribuito). L'uso delle reti esistenti consentirà un risparmio sui costi ma sarà necessario un finanziamento supplementare per produrre il relativo contenuto e raggiungere i gruppi destinatari". (b) È aggiunto il seguente quinto comma: “Nella seconda fase, sarà sostenuto lo scambio di migliori pratiche in materia di conoscenza dei nuovi media attraverso la creazione di una rete europea coerente finalizzata alla sensibilizzazione sull'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie online assistita da: – un centro di smistamento transnazionale (un portale web) delle informazioni e risorse di sensibilizzazione e – una ricerca sociologica applicata che coinvolga tutte le parti interessate (settore dell'istruzione, organismi di tutela dei minori ufficiali e di volontariato, associazioni dei genitori, industria e organi di applicazione della legge) sull'uso delle nuove tecnologie da parte dei minori, per individuare gli strumenti educativi e tecnologici atti a proteggerli. La rete fornirà altresì assistenza ai paesi candidati che intendono avviare azioni di sensibilizzazione e potenzierà i legami con le attività di sensibilizzazione svolte al di fuori dell'Europa”. (7) Al paragrafo 4.2, il secondo, terzo e quarto comma sono sostituiti dal seguente testo: “La Commissione organizza pertanto seminari e workshop a scadenze regolari per trattare i vari temi del piano d’azione. Sono chiamati a partecipare l'industria, i gruppi di utenti, di consumatori, di difesa dei diritti civili e organismi statali incaricati della regolamentazione del settore e dell'applicazione della legge nonché esperti e ricercatori affermati. La Commissione cercherà di garantire un'ampia partecipazione dei paesi del SEE, dei paesi terzi e delle organizzazioni internazionali". 30 ALLEGATO II RIPARTIZIONE INDICATIVA DELLE SPESE 1. Creazione di un ambiente sicuro 20-26 % 2. Sviluppo di sistemi di filtraggio e classificazione 20-26 % 3. Incoraggiamento di azioni di sensibilizzazione 42-46 % 4. Azioni di sostegno 3-5 % TOTALE: 100 % 31 SCHEDA FINANZIARIA Settore: Società dell'informazione Attività: Contenuti e servizi della società dell'informazione 1. LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE B5-821– Azione contro i contenuti illegali e nocivi su Internet. 2. DATI COMPLESSIVI 2.1. Dotazione totale dell'azione (parte B): 13,3 milioni di € in stanziamenti d'impegno: Proposta: proroga di due anni dell'attuale Piano d'azione per l’uso sicuro di Internet (25 milioni di euro per 4 anni nel periodo 1999-2002). La dotazione di bilancio proposta per la seconda fase è di 13,3 milioni di € per due anni. Questa somma si fonda sull'attuale spesa annuale, modificata per corrispondere a un diverso equilibrio tra le azioni (aumento relativo per la sensibilizzazione), alla spesa aggiuntiva derivante dall'assistenza tecnica ai paesi candidati e ad un aumento dei costi (per riunioni e viaggi) dovuto a più intensi legami internazionali. Si tratta di una spesa costante in termini reali, caratterizzata da un'inflazione del 2% annuo e l'estensione del piano prevista nella seconda fase potrà essere realizzata attraverso economie di scala (pochi progetti di grandi dimensioni) e una maggiore efficienza. 2.2. Periodo di applicazione: 2003-2004. 2.3. Stima complessiva pluriennale delle spese: 14,480 milioni di euro. a) Scadenzario stanziamenti di impegno / stanziamenti di pagamento (intervento finanziario) (cfr. punto 6.1.1) B5-821 milioni di euro (al terzo decimale) 2005 2006 Totale 2003 2004 Stanziamenti di impegno 6,400 6,325 Stanziamenti di pagamento* 2,000 4,950 4,500 12,725 1,275 12,725 * Esclusi i pagamenti programmati che derivano da impegni assunti nel corso dell'attuale Piano d'azione (1999-2002). 32 b) Assistenza tecnica e amministrativa e spese di supporto (cfr. punto 6.1.2) B5-821 A 2003 2004 2005 Stanziamenti di impegno 0,200 0,375 0,575 Stanziamenti di pagamento 0,200 0,375 0,575 Totale parziale a+b 2003 2004 Stanziamenti di impegno 6,600 6,700 Stanziamenti di pagamento 2,200 5,325 2005 2006 Totale 2006 13,300 4,500 1,275 13,300 c) Incidenza finanziaria complessiva delle spese per risorse umane e delle altre spese amministrative (cfr. punti 7.2 e 7.3) Stanziamenti di impegno/ Stanziamenti di pagamento 0,590 0,590 1,181 TOTALE a+b+c 2.4. Stanziamenti di impegno 7,190 7,290 Stanziamenti di pagamento 2,790 5,915 14,480 4,500 1,275 14,480 Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie Proposta compatibile con l’attuale programmazione finanziaria. La presente proposta comporterà la riprogrammazione della rubrica pertinente nelle prospettive finanziarie La proposta può comportare l’applicazione delle disposizioni dell’accordo interistituzionale 2.5. Incidenza finanziaria sulle entrate Nessuna implicazione finanziaria (comporta aspetti tecnici concernenti l’applicazione di una misura) OPPURE Incidenza finanziaria - effetti sulle entrate: 33 3. CARATTERISTICHE DI BILANCIO Tipo di spesa Spesa non obbligatoria 4. Stanziamento dissociato Nuova Partecipazione EFTA Partecipazione dei paesi candidati Rubrica delle prospettive finanziarie SÌ SÌ SÌ Politiche interne n. 3. BASE GIURIDICA Articolo 153 del trattato che istituisce la Comunità Europea. La decisione proposta proroga il periodo di validità della decisione n. 276/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 gennaio 1999, che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali18 e vi apporta le necessarie modifiche. 5. DESCRIZIONE E MOTIVAZIONE 5.1. Necessità dell'intervento comunitario19 5.1.1 Obiettivi perseguiti Gli obiettivi generali del piano sono promuovere l'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie online attraverso la lotta ai contenuti illegali e nocivi nel corso di una seconda fase. Gli obiettivi specifici della seconda fase sono: (1) Consentire agli utenti di denunciare contenuti illegali grazie ad una rete europea più estesa di hotlines; (2) Promuovere l'autoregolamentazione comunitario; (3) Mettere in grado gli utenti di evitare contenuti nocivi, attraverso il raffronto tra sistemi e servizi di filtraggio e incentivi per un sistema di classificazione di facile uso; (4) Sensibilizzare all'uso sensibilizzazione. 5.1.2. Misure prese in connessione con una valutazione ex ante sicuro e garantire istituendo una la rete cooperazione europea di a livello attività di E ' stata elaborata una dettagliata valutazione ex ante basata su una serie di contributi, tra cui la valutazione intermedia del piano d'azione, i risultati di un seminario di esperti ad alto livello e le informazioni raccolte dalla Commissione attraverso i suoi contatti con i soggetti principali e fonti di informazione generalmente disponibili. 18 19 GU L 33 del 6.2.1999, pag. 1. Per altre informazioni cfr. valutazione ex ante. 34 5.2. Azioni previste e modalità di intervento finanziario a) Consentire agli utenti di denunciare contenuti illegali Migliorare ulteriormente l’efficacia operativa della rete esistente, collaborare strettamente con le iniziative di sensibilizzazione sull’uso sicuro di Internet, adattare gli orientamenti sulle migliori pratiche alle nuove tecnologie, completare la copertura della rete negli Stati membri, fornire assistenza pratica ai paesi candidati che intendono istituire hotlines e potenziare i legami con hotlines al di fuori dell’Europa. b) Promuovere l’autoregolamentazione Garantire la cooperazione a livello comunitario attraverso la messa in rete di strutture negli Stati membri e tramite una revisione sistematica e un resoconto delle questioni giuridiche e normative pertinenti, fornire informazioni sistematiche sugli sviluppi tecnologici e modalità d’uso, fornire assistenza ai paesi candidati che desiderano istituire organismi di autoregolamentazione e potenziare i legami con organismi di autoregolamentazione al di fuori dell’Europa. c) Mettere in grado gli utenti di evitare contenuti dannosi Comparare software e servizi di filtraggio (in termini di prestazioni, facilità d'uso e adattabilità ai mercati europei e alle nuove forme di contenuti digitali). L'assistenza allo sviluppo di tecnologie di filtraggio sarà fornita nel quadro del programma comunitario di ricerca in stretta collaborazione con attività di filtraggio del piano d'azione. d) Promuovere un sistema di facile uso per la classificazione dei contenuti Riunire l'industria e le parti interessate (fornitori di contenuti, organismi di regolamentazione e autoregolamentazione, società di classificazione dei software e di Internet e associazioni dei consumatori) al fine di promuovere le condizioni più propizie per sviluppare e applicare sistemi di classificazione di facile comprensione per i fornitori di contenuto e di facile uso per i consumatori, che forniscano ai genitori e agli insegnanti europei le informazioni necessarie per prendere decisioni conformemente ai loro valori culturali e linguistici e che tengano conto della convergenza delle telecomunicazioni, dei mezzi audiovisivi e della tecnologia delle informazioni. e) Sensibilizzazione all'uso sicuro Sostenere lo scambio di migliori pratiche in materia di conoscenza dei nuovi media attraverso la creazione di una rete europea coerente finalizzata alla sensibilizzazione sull'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie online, che sarà assistita da un centro di smistamento transnazionale (un portale web) delle informazioni e risorse di sensibilizzazione e da una ricerca sociologica applicata che coinvolga tutte le parti interessate (settore dell'istruzione e organismi di tutela dei minori ufficiali e di volontariato, associazioni dei genitori, industria e organi di applicazione della legge) nell'analisi dell'uso delle nuove tecnologie da parte dei minori finalizzata ad individuare gli strumenti educativi e tecnologici per proteggerli. La rete fornirà altresì assistenza ai paesi candidati che intendono avviare azioni di sensibilizzazione e potenzierà i legami con le attività di sensibilizzazione svolte al di fuori dell'Europa. 35 5.3. Metodi di attuazione Saranno potenziate la creazione di reti e la condivisione delle informazioni tra i soggetti attivi nel settore avvalendosi dei successi conseguiti dal piano d'azione per rafforzarli. Le azioni terranno conto della natura globale di Internet e saranno pertanto estese ai paesi candidati e ai principali soggetti nei paesi terzi. Gli strumenti saranno un insieme di progetti a compartecipazione finanziaria con una varietà di partner e progetti finanziati al 100%, solitamente contratti di servizio per determinati compiti, che richiedono competenze specialistiche e sostegno logistico. Una parte essenziale delle attività di creazione di reti sarà costituita da incontri veri e propri, che sono indispensabili anche nella società dell'informazione. Le comunicazioni elettroniche verranno utilizzate per mantenere i contatti o distribuire le informazioni tra una riunione e l'altra. Si chiederà all'autorità di bilancio di accludere una nota per confermare che le conferenze, i seminari e le riunioni di esperti, compresi quelli organizzati dalla Commissione e finanziati con il bilancio del piano d'azione (il che non include ad esempio le riunioni del comitato del programma) devono essere trattati come spese operative e non amministrative. 6. INCIDENZA FINANZIARIA 6.1 Incidenza finanziaria totale sulla parte B (per tutto il periodo di programmazione) 6.1.1. Intervento finanziario Stanziamenti di impegno in milioni di € (al terzo decimale) N+5 Ripartizione Linea d'azione1 Creare una rete europea di hotlines Incoraggiare l'autoregolamentazione e i codici di condotta Linea d'azione 2 Sviluppare sistemi di filtraggio e di classificazione Promuovere un sistema di facile uso per la classificazione dei contenuti Linea d'azione 3 Sensibilizzazione all'uso più sicuro di Internet Ricerca sociologica applicata Linea d'azione 4 Revisioni dei progetti Conferenze e riunioni di esperti (imputate come spese operative e non amministrative) TOTALE 2003 2004 1,675 1,625 N+3 N+4 e anni successivi Totale 3,900 0,300 0,300 0,300 0,300 0,150 0,150 3,500 3,500 0,250 0,250 0,100 0,100 0,125 0,100 6,400 6,325 0,900 7,500 0,425 36 12,725 6.1.2. Assistenza tecnica e amministrativa, spese di supporto e spese TI (stanziamenti d’impegno) 2003 2004 N+3 N+4 N+5 e anni successivi Totale 1) Assistenza tecnica e amministrativa a) Uffici di assistenza tecnica b) Altra assistenza tecnica e amministrativa - intra muros : - extra muros : di cui per la costruzione e manutenzione di sistemi di gestione informatizzati Totale parziale 1 2) Spese di supporto a) Studi 0,100 0,075 0,175 c) Informazioni e pubblicazioni 0,050 0,050 0,100 d) Revisioni delle proposte, valutazione finale dei programmi 0,050 0,250 0,300 Totale parziale 2 0,200 0,375 0,575 TOTALE 0,200 0,375 0,575 37 6.2. Calcolo del costo per ciascuna delle misure previste nella parte B per il 2003 Stanziamenti di impegno in milioni di euro (al terzo decimale) 1 Numero di realizzazioni (totale per anni 1....n) 2 Progetti Progetto Tipo di realizzazioni (progetti, dossier) Ripartizione Linea d'azione1 Creare una rete europea di hotlines Hotlines Attività centrali di rete Incoraggiare l'autoregolamentazione e i codici di condotta Linea d'azione2 Sviluppare sistemi di filtraggio e di classificazione Promuovere un sistema di facile uso per la classificazione dei contenuti Linea d'azione3 Sensibilizzazione all'uso più sicuro di Internet Ricerca sociologica applicata Linea d'azione 4 Revisioni dei progetti Conferenze e riunioni di esperti Costo unitario medio Costo totale per il 2002 3 4=(2X3) 20 nodi di rete 1 0,6875 0,300 1,375 0,300 Progetto 1 0,300 0,300 Progetto 1 0,300 0,300 Progetto 1 0,150 0,150 Progetti 20 nodi di rete Progetti 1 0,250 0,250 10 0,010 0,100 3 1 0,030 0,035 0,125 Revisioni di progetti Riunioni di esperti 3,500 COSTO TOTALE 6,400 7. INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE 7.1. Incidenza sull'organico Tipo di posto Personale da assegnare per la gestione dell'azione usando le risorse disponibili Posti permanenti Funzionari o A personale B temporaneo C Altre risorse END Totale Totale Posti temporanei 3 1 2 6 Descrizione dei compiti derivanti dall'azione 3 1 2 1 1 0 7 Descrizione delle principali attività: • Monitoraggio delle attività di cooperazione con i soggetti principali negli Stati membri, nei paesi candidati e in paesi terzi in materia di lotta ai contenuti illegali e nocivi; • Monitoraggio dei progetti avviati nel quadro del Piano d'azione per l'uso sicuro di Internet. Questa cifra può essere successivamente modificata sulla base di una valutazione più precisa del livello delle risorse esistenti necessarie per attuare le azioni della presente comunicazione. 38 7.2. Incidenza finanziaria globale delle risorse umane Importo in € Tipo di posto 525 000 € Funzionari o personale temporaneo Altre risorse A7003 43 000 € Metodo di calcolo* 3 A * 120k, 1 B * 75k , 2 C * 45 K € 1 ENDs * 43.000 € 568 000 € Totale Gli importi corrispondono alla spesa complessiva per dodici mesi. 7.3 Altre spese amministrative derivanti dall'azione Linea di bilancio Importo in € (numero e denominazione) Metodo di calcolo Dotazione complessiva (Titolo A7) A07030 – Riunioni A07031 – Comitati obbligatori(1) 22 500 A07032 – Comitati non obbligatori(1) Comitato del programma: 15 Stati membri * 2 riunioni/anno di 750 euro = 22 500 euro Sistemi informatici (A-5001/A-4300) Altre spese- Parte A A-7040 Conferenze Totale 22 500 Gli importi corrispondono alla spesa complessiva per dodici mesi. I. Totale annuo (7.2 + 7.3) 590 000 € II. Durata dell'azione 2 anni III. Costo totale dell'azione (I x II) 1 181 000 € 8. CONTROLLO E VALUTAZIONE DELL'AZIONE 8.1. Modalità di controllo Nella valutazione ex ante sono stati individuati vari indicatori di risultato a livello del programma e dei progetti per i diversi livelli di obiettivi e attività i quali verranno comparati alle cifre indicative fissate prima dell'inizio del programma. 8.2. Modalità e periodicità delle valutazioni previste La Commissione riferirà al Consiglio europeo e al Parlamento europeo in merito ai progressi alla fine del 2002 e del 2004. Nella seconda fase saranno elaborate due relazioni di valutazione, entrambe da un contraente selezionato in base ad una procedura di gara d'appalto aperta indetta conformemente alle norme sugli appalti pubblici. Le due relazioni serviranno a: 39 – dimostrare i risultati, in particolare il conseguimento degli obiettivi dell'iniziativa, il suo impatto, la sua efficacia in termini di costi, mirando ad un pubblico ampio, non specializzato, composto dai principali gruppi interessati; – adeguare l'iniziativa alle nuove esigenze e condizioni, considerando i gestori dell'iniziativa come i principali utenti; – contribuire alle future decisioni sulla progettazione e l'attuazione di interventi analoghi, quali l'iniziativa su vasta scala relativa al contenuto su Internet e ai nuovi media online. I responsabili della valutazione attingeranno ai risultati degli osservatori giuridici e tecnici previsti dalla linea d'azione 1. 9. MISURE ANTIFRODE Le operazioni finanziate nel quadro del presente accordo sono soggette al controllo e alla supervisione degli organismi competenti, tra cui l'OLAF e la Corte dei Conti, che saranno effettuati sia da Bruxelles che sul campo. Un revisore esterno incaricato dalla Commissione verificherà la contabilità e i registri di spesa. 40