"CALA" - NEWS - IISS Piero Calamandrei
Transcript
"CALA" - NEWS - IISS Piero Calamandrei
Giornale Scolastico dell’Istituto di Istruzione Secondaria di 1° grado “Piero Calamandrei” Redazione Classi I, II e III L S "CALA" - NEW Numero 8 6 giugno 2016 2° PREMIO LETTERARIO “PIERO CALAMANDREI” Ecco i vincitori ! Il Premio è nato lo scorso anno con lo scopo di motivare e invogliare tutti gli alunni della scuola alla scrittura e alla lettura. Il 12 febbraio 2016, tutti gli studenti del nostro Istituto si sono cimentati nella produzione di un racconto sugli incipit proposti dalla scrittrice Giusi Marchetta, tema stabilito dal Collegio dei Docenti: “La Frontiera”. Gli insegnanti di lettere hanno poi selezionato due testi per ogni classe da inviare alla giuria. Finalmente, il 26 aprile 2016, sono stati rivelati e premiati i vincitori dalla stessa autrice alla presenza di un foltissimo pubblico di genitori e sostenitori! Dopo la premiazione, i ragazzi e i presenti hanno poi potuto rivolgere delle domande alla scrittrice e colloquiare un po’ con lei…e…. novità e sorpresa: farsi firmare le copie del volumetto Spazi di libertà, edito da Impremix, che raccoglie tutti i racconti dei finalisti, curato dalla Dirigente, con la prefazione della scrittrice. Il volumetto è stato presente anche al Salone del Libro! Bravi tutti per l’impegno e la serietà profusi, grazie alla Preside, Laura Arossa, per aver curato l’evento in ogni particolare e per la straordinaria idea del libro; grazie alla madrina della manifestazione che, nonostante i suoi numerosi impegni, ha partecipato all’iniziativa con disponibilità ed entusiasmo; grazie alla giuria che si è assunta l’arduo compito di individuare i vincitori! E non è finita qui: i racconti premiati saranno anche pubblicati sul diario del prossimo anno scolastico! CLASSI TERZE: 1. Il tramonto del regno di Siagro - Clodoveo Torinese (Daniele Ponzio) 2. Anche io faccio la differenza - Dallas (Greta Meregalli) 3. La vera vittoria - Peperoncino Rosso (Valentina De Martini) CLASSI SECONDE: 1. Mia cara.. - RD Lemon (Davide Ribaudo) 2. Il marchio del serpente - Lallo13 (Paolo Bellero) 3. La città sotteranea - Talitha (Naima Venturini) CLASSI PRIME: 1.Due città diverse separate da un muro - Cactus (Giulia Sabra) 2.Realtà di un sogno - Signora Pitt (Annalisa Albano) 3. Alì e Sami: due topini separati, ma amici - Mordicchio 2015 (Francesco Cocchiarella) Calamandrino Pagina 2 "CALA" NEWS Secondo Premio Letterario Piero Calamandrei Primo Classificato Classi terze IL TRAMONTO DEL REGNO DI SIAGRO Il viaggio è lungo ma non ultimi mesi, in vista del bel tempo abbiamo paura, ci siamo allenati e quindi di un buon periodo per per mesi e possiamo farcela. O esaudire il sogno del mio popolo. almeno lo crediamo. Nessuno di Non noi sa com’è fatta la frontiera o vogliamo rivendicare la nostra come sia possibile attraversarla dignità, non capisco perché i perché nessuno mai è tornato Romani ci chiamino “barbari”, indietro a raccontarlo. Sappiamo con quel senso di superiorità, solo solo che non abbiamo scelta: non perché siamo “non Romani”. possiamo restare Loro pronto?- mi qui. –Sei chiedono i sto infatti pericolosi, esagerando, ci tutti considerano ignoranti, compagni? Si fidano di me. intelligenti, Decisi così di dichiarare guerra a migrano senza una causa precisa e Siagro, re del nord della Gallia, giusta “Siamo o non siamo Franchi? l’abbiamo). Ci guardano anche Non siamo noi il popolo barbaro con timore, come se li dovessimo più forte in battaglia? Cos’è il assalire di colpo, senza motivo. limes? Non è forse solo un Ecco, noi siamo diversi, ma non confine tracciato dai Romani per inferiori come loro sottolineano. impedirci di entrare nel loro E poi perché dobbiamo rimanere impero? Eppure siamo cittadini qua a soffrire la fame, a rischiare dello Questa la vita, ogni inverno, a patire il riflessione l’ho meditata negli freddo, temendo che gli Unni stesso mondo.” vagabondi poco (quando invece che noi Calamandrino Pagina 3 "CALA" NEWS giungano qui a massacrarci per tanto che li chiamavo “miei depredare i nostri pochi beni e per Ercole!” al posto di “miei prodi!”. dimostrare la loro ferocia e la loro Notai forza dinanzi agli altri popoli? entusiasmo “Ditelo a Siagro!” ordinai ai miei Persino i bambini aiutavano e ambasciatori. facevano la loro parte. Io invece Per questo, qualche mese fa preparavo strategie per eventuali raggiunsi la piazza del paese dove battaglie. affermai che tra pochi giorni In una decina di giorni eravamo avremmo oltrepassato il limes. già in marcia verso sud e in poco Con un bel discorso riempii i miei tempo giungemmo di fronte al sudditi di zelo, di forza e di limes. Da qui si vedeva il Reno e coraggio, per affrontare e vincere dietro ad esso una muraglia molto qualsiasi nemico. alta intervallata da torri: era Alle mie parole tutto il popolo stupefacente, mandò chilometri un grido enorme di quindi uno nei smisurato miei sudditi. chilometri di e lunghezza, giubilo, e in un batter d’occhio sembrava infinita. tutti scomparvero: erano andati a Sventolavano le bandiere superbe svolgere di Siagro, con lo stemma della i preparativi e ad avvisare gli altri villaggi franchi. famiglia reale. Furono giorni di frenetica attività: Faceva caldo e il sole splendeva, le donne preparavano gli effetti cosicché le sentinelle ci videro personali delle rispettive famiglie, subito e lanciarono l’allarme. gli uomini preparavano i carri e Ci fu la battaglia. La nostra andavano nei campi a prelevare fanteria fu circondata, così per tutto il raccolto disponibile ed i liberarla mandai la cavalleria a soldati volontà rompere il cerchio e ci riuscii: i intensificavano gli allenamenti, soldati nemici furono arginati sul di loro Calamandrino Pagina 4 "CALA" NEWS fiume ed ora non oso descrivere la carneficina che ne conseguì e che ora pesa sulla mia coscienza. A questo punto, con mezzi di fortuna, costruimmo un ponte e superato il fiume distruggemmo il limes. Così, dopo aver marciato per giorni e giorni, giungemmo a Lutetia nel cuore della notte e di sorpresa la conquistammo. La città fu messa a ferro e fuoco. Solo stamane abbiamo spento l’incendio. Ora sto ammirando la bellezza della città e sto constatando che i Romani erano ottimi scultori e architetti. Mi sto innamorando di questa civiltà e spero che dalla mia discendenza possa nascere un sovrano che ristabilisca questo meraviglioso impero romano. Clodoveo torinese Daniele Ponzio Il volumetto con la raccolta di tutti i racconti finalisti Calamandrino Pagina 5 "CALA" NEWS Secondo Premio Letterario Piero Calamandrei Primo Classificato Classi seconde Qui alla Frontiera era autunno e circa duemila anni luce sotto il cadevano le foglie. La mattina mi confine dello spazio! svegliavo presto, facevo il solito L'amore era divampato dentro di giro perlustrazione. noi come una cannonata solare... Controllavo che la rete fosse in oh che bei tempi quelli prima piedi e che il vento non avesse dello scoppio della guerra! buttato giù il filo spinato. Pensavo Ti sognavo ad occhi aperti.... cosa molto a te, a mille miglia di non avrei dato per riabbracciarti! distanza e mi chiedevo se ti avrei Un mai rivisto. “Se almeno un giorno cannoniere e mi assegnarono di questi arrivassero i nemici” mi l'artiglieria di punta; il che non mi dicevo “forse mi sentirei meno rese tanto felice... perché? Ovvio! solo”. Nel caso di un assedio sarei stato Pensavo e ripensavo alla prima il primo a saltare in aria... ma non volta che ti ho vista, al bar della solo per questo ero preoccupato, stazione spaziale “Il Satellite”... perché al mio posto venne un eravamo solo due omini grigi e novellino che di guerra non ognuno voleva fare qualche soldo sapeva niente! lucidando navicelle private o bus “Cavolo!” pensai “Ma chi è quel interstellari giunti al capolinea. mentecatto che affida le nostre Ricordavo di averti scambiata vite a quel ragazzino ?! Se lo si subito per un angelo, ma poi mi mette come vedetta si addormenta ero reso conto che il paradiso era quando ancora la terza e la quarta di giorno mi promossero Calamandrino Pagina 6 "CALA" NEWS luna di Urano illuminano il “Vedetta!Vedetta!” Urlai “Suona cosmo!”. l'allarme!”. Inutile. Il fanciullo era Da quel giorno, non riuscivo più a immerso nel mondo dei sogni... prendere sonno, sapendo che la ormai era troppo tardi, dovevo vita dell'Impero era nelle mani di intervenire io. Mi quel nanerottolo... e le mie paure sacrificare. Salii sulla si dimostrarono fondate. navetta che trovai e mi lanciai alla Una notte, mentre mi rigiravo massima nella brandina, decisi di alzarmi; invasori... appena in tempo, per cosQUAì pochissimo non sganciarono il uscii dal cannone velocità dovevo prima contro gli intento a fare una passeggiata sul primo ordigno. ponte, salii le scale e... rimasi di Mi schiantai frontalmente contro stucco. Davanti a me vi era la il portanavicelle dei Plasmoidi: di lì esplosione! Peccato che anche io a ne feci parte... ma l'Impero era poco avrebbe iniziato a convoglio. Una bella rilasciare i convogli kamikaze, salvo. carichi di plasma, che avrebbero Adesso ti starai chiedendo, seduta distrutto la base! nel solito bar, quello dove ci “Per Giove!” Gridai “I siamo conosciuti, con nostro Plasmoidi!” figlio in braccio e questa lettera in Quegli alieni grassoni sono i mano: “Ma da dove me l'ha peggiori spedita?” dell'Universo! Nel combattimento aereo sono molto Ebbene, se lo vuoi sapere, da deboli, circa duemila anni luce sotto di per cui assaltano le fortezze interstellari con una sola te… grande nave, carica di navicelle contenenti plasma radioattivo, che R.D. Lemon 2003 lanciano contro le basi nemiche. Davide Ribaudo Calamandrino Pagina 7 "CALA" NEWS Secondo Premio Letterario Piero Calamandrei Primo Classificato Classi prime “DUE CITTÀ DIVERSE SEPARATE DA UN MURO” Una mattina gli abitanti del da dietro il muro! Non aveva mai villaggio Avaro (perché erano sentito quelle voci e andò ad tutti avvertire tutto il villaggio. Stupiti avari e non sapevano condividere nulla) si svegliarono dalla e trovarono un muro che li avvicinarono tutti al muro e tesero separava dal resto della valle. Era le orecchie per ascoltare. Gli alto, resistente, possente ed era abitanti trattennero il fiato per lo impossibile stupore. Si chiesero cosa stesse abbatterlo. Dopo notizia sconvolgente diversi tentativi di raderlo al accadendo: suolo, più pensarono ad un buco nero, i più diventò fantasiosi ad un mostro verde di non gli importanza diedero e gli si scienziati un’abitudine. quindici metri ricoperto da viscida Un giorno un ragazzo di nome saliva, con denti appuntiti e cento Lorenzo sentì dei rumori: erano mani, i più scontrosi ad un ring delle voci, delle grida, dei lamenti con pugili che si picchiavano. e Insomma, frasi di amici che si tutti avevano incontravano e si salutavano. un’opinione diversa, ma nessuno Pensò che si trattasse di un sapeva cosa ci fosse davvero gruppetto di dietro il muro. litigavano sempre, bambini si Provarono a scavalcarlo: saltando, sentivano anche delle espressioni arrampicandosi, dando pugni al amichevoli, non solo insulti e muro… prese individualmente in giro. ma che Allora cercò un’altra spiegazione: provenivano Tutti lavoravano e a nessuno venne l’idea di unire le forze per Calamandrino Pagina 8 "CALA" NEWS scavalcarlo. Allora lasciarono raccontavano storie. Gli abitanti perdere. vivevano Con il passare del tempo, però, i litigavano mai. Ad un certo punto rumori si fecero sempre più forti, la voce di un bambino lo fece tanto che se qualcuno appoggiava svegliare dall’incanto: “Guardate! un orecchio al muro doveva Un ragazzo è in piedi sul muro! toglierlo altrimenti Chi è?”. Gli abitanti del villaggio danneggiarsi scoperto si riunirono intorno al subito, rischiava di in armonia e non gravemente il timpano. bambino e guardarono in alto: Un giorno il capo del villaggio iniziarono a scambiarsi domande, disse: Lorenzo sul nuovo villaggio e i “Basta, dobbiamo assolutamente capire cosa sta suoi abitanti e viceversa. succedendo!” Una volta chiarita la situazione i Chiese a tutti gli abitanti di due villaggi si unirono: il nuovo escogitare un piano, ma nessuno villaggio insegnò agli abitanti di ci riuscì…a parte Avaro a non essere troppo chiusi Lorenzo, il ragazzino curioso, che chiese e avidi. all’uomo più forte del villaggio di Non potendo buttare giù il muro, prendere sulle spalle un altro decisero di creare un ponte di uomo e così via finché tutti gli pietra sul quale erano scolpiti i abitanti non si trovarono uno sulle corpi delle persone che avevano spalle dell’altro. In cima alla pila contribuito c’era Lorenzo che salì in piedi sul ricordare il gesto eroico che fece muro e, con suo grande stupore, vivere felici e contenti gli abitanti vide che non c’era nessun buco del villaggio. nero, mostro o pugile, ma c’era un Cactus Giulia Sabra meraviglioso villaggio dove si svolgevano danze, canti e si all’impresa, per Calamandrino Pagina 9 "CALA" NEWS IL MITO Alcione e Ceice Alcione era figlia di Eolo e sposa felice di Ceìce, re di Trachine. Il loro amore era intenso al punto tale che la moglie mai si sarebbe v o l u t a separare dal marito. Un bel giorno, però, il fratello del re rimase coinvolto in un fatto prodigioso e lui decise di recarsi al santuario di Claro per consultare l’oracolo . Alcione chiese di accompagnarlo, ma Ceìce rifiutò la proposta, non voleva esporre l’amata ai rischi del viaggio. Ceìce si mise dunque in mare, che ben presto manifestò la sua furia impietosa. Si sollevò una tempesta che sconquassò la nave. Ceìce, quando stava per essere inghiottito dai marosi, pregò che il suo cadavere fosse restituito dalle acque alle braccia di Alcione, perché lei, e solo lei, si incaricasse della sepoltura. Intanto, a Trachine, A l c i o n e p r e g a v a continuamente gli dei, rivolgendosi soprattutto a Giunone. La d e a , consapevole della morte di Ceìce, volle porre fine alle suppliche, ormai vane, di A l cio ne. Si rivolse a Iride, ingiungendole di andare alla dimora del Sonno e di chiedergli di mandare un sogno ad Alcione, perché prendesse atto del doloroso evento. Iride si dirige alla reggia del Sonno che è nel paese dei Cimmerii, in una grotta dove muta domina la quiete. Al centro della spelonca c’è un letto d’ebano, su cui giace, languido, il dio. Iride lo prega di mandare ad Alcione uno dei suoi sogni .Il Sonno accoglie la richiesta e presceglie Morfeo, molto abile nell’assumere tutte le sembianze. Morfeo parte per Trachine. Deve fare il morto annegato e quindi assume un colore livido, cadaverico: mette una barba che gronda acqua di mare. Calamandrino Pagina 10 "CALA" NEWS Alcione e Ceice Così si presenta alla sconsolata Alcione. Le dice esplicitamente che è morto, è stato travolto con i compagni dal mare in burrasca. Alcione comincia a gemere nel sonno, si sveglia, è stravolta dal dolore, corre verso quel lido da cui Ceìce era salpato, andando incontro alla sua fine. Guardando il mare scorge qualcosa che le onde stanno portando a riva: è il corpo di Ceìce pietosamente restituito dal mare. Con un balzo, si trova sul molo, lì vicino; ma, sorprendentemente, fatta uccello, vi giunge volando. Si libra in volo, gemendo ancora come aveva fatto da donna, nel sonno e nella veglia, rende infiniti baci all’amatissimo Ceìce, pungendolo delicatamente col becco che la metamorfosi le ha concesso. Certamente Ceìce, avvertendo la dolcezza di quei baci, per raggiungere Alcione diventa anch’egli uccello. Così v iv r a n no : n e ll ’ e t e r e , si accoppiano e diventano genitori. Durante i sette giorni di attesa, Alcione cova in un nido a picco sul mare. Eolo trattiene i venti per donare ai nipotini una leggera brezza. La classe Prima Elle Calamandrino Pagina 11 "CALA" NEWS LA POSTA DEL CUORE di Danilo Ciao Danilo, mi piace un ragazzo, ma sono un maschio e sono il suo migliore amico. Ho una cotta per lui da tre anni, ma non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi per paura di essere rifiutato e preso in giro. Ti prego, aiutami! all’inizio ci starà male, anche lui riuscirà ad accettarlo. Danilo, aiutami! Ho detto ad una mia amica il nome della persona che mi piace, Ugo. Lei per farmi un dispetto sta sempre con lui e cerca di ottenere la sua attenzione. Sono verde dalla gelosia. Posso avere qualche speranza problema di cuore scrivi di non p erderli entrambi? R i s p o s t a — Secondo me, d o vr e st i so l o Se hai un e s s e r e coraggioso. Non a sentirti giudicato, Risposta — Innanzitutto La posta del cuore di Danilo quella non è un’amica, ama chi vuoi e sii secondo me un’amica te stesso. La vita come la tua è meglio è tua e non ti E-mail perderla che trovarla. preoccupare di cosa potrebbe [email protected] Vedrai che se Ugo è davvero interessato a te accadere, se è non rimarrà a perdere davvero il tuo tempo con lei e verrà migliore amico, da te. vedrai che Caro Danilo, rimarrà comunque al tuo fianco. Fai coming out e, quando accetterà questo, quest’estate mi sono fidanzata con un ragazzo: il problema è che lui abita molto confessagli i tuoi sentimenti. lontano da me. Non ce la faccio più a sopportare questa distanza. Sto Caro Danilo, mi sono resa conto di non essere più pensando di lasciarlo, anche se lo amo innamorata del mio ragazzo, lui al ancora. Non so come dirglielo. Aiuto! contrario è sempre tenero e innamoratissimo. Suggeriscimi un Risposta - Cara ragazza, secondo me modo per dirglielo senza farlo soffrire dovresti parlarne con lui e trovare una soluzione insieme. Lasciarsi è troppo Risposta - Se sei davvero sicura e affrettato. Se vi amate veramente convinta di non essere più innamorata riuscirete ad affrontare questa difficoltà. Convincete i vostri genitori a tornare del tuo ragazzo, chiedigli di uscire e, nella stessa località di vacanza e, se quando sarete faccia a faccia, digli sono rose, rifioriranno. semplicemente la verità, sii sincera. Vedrai che, anche se probabilmente Pagina 14 Prima di iniziare vi dico una cosa : questa è una storia bizzarra. Poseidone era un dio molto scorbutico. Ve lo posso garantire. Io l’ho conosciuto. Di persona intendo. Facciamo qualche passo indietro. Era una mattina d’estate e il mare era calmo, tranquillo. Le piccole onde di schiuma si infrangevano sugli alti scogli. Io mi ero appena alzato e mi godevo la brezza mattutina che soffiava dolcemente. La mia piccola casa solitaria sorgeva sugli scogli. Vivevo in mezzo al nulla e per sopravvivere lavoravo nel mio piccolo orto e andavo a pesca. Era davvero una mattinata fantastica e mentre guardavo l’alba meravigliato, sorseggiavo una tazza di latte freddo. Non potevo immaginare che cosa sarebbe successo nell’arco dei quindici secondi successivi. Il mare divenne più agitato. Le goccioline delle onde, che sbattevano violentemente sugli scogli, arrivavano fino a me. Era una cosa stranissima: il vento era molto debole ma le onde continuavano ad alzarsi. Quando il sole sorse del tutto, un’onda gigantesca si scaraventò su di me e sulla mia casa. Venni completamente immerso. Non capivo più che cosa stesse succedendo. Stavo per finire il fiato. Che brutto: passare una mattinata meravigliosa per poi morire affogato! Non ce la facevo più. L’ultima cosa che vidi furono le bolle che uscivano dalla mia bocca risalire in superficie. Calamandrino "CALA" NEWS Avrei voluto essere una di loro. Quando l’onda mi aveva colpito non ero riuscito a prendere abbastanza aria, a fare un bel respiro. Buio, buio pesto. “Cough! Cough!” Tossii. “Sono ancora vivo?” Mi domandai, pensando di essere solo. Aprii gli occhi. Sussultai. Ero sott’acqua! Incredulo spostai lo sguardo su un uomo seduto di fianco a me. Era alto, muscoloso, aveva occhi verdi e penetranti, portava un elmo bianco come la schiuma delle onde e una tunica blu come il mare più profondo. Mi guardava malissimo. La sua barba nera toccava il fondale. “Mi può dire dove mi trovo?” Chiesi gentilmente all’uomo. Non potevo sapere che non fosse un uomo e ancora non riuscivo a spiegarmi come potessi respirare sott’acqua. “Deve essere un sogno.” Ipotizzai ad alta voce. Il tizio seduto di fianco a me si alzò in piedi. Era molto più alto di come sembrava da seduto. “Non stai sognando, mortale.” Disse lui rabbioso. “Mortale?” Feci io. Lo ammetto, il mio tono era abbastanza irritante ma chiunque avrebbe risposto così in una situazione del genere. “Come osi parlarmi così? ”Fece lui scorbutico. “Ma chi è lei?” Chiesi io arrabbiato. “Io sono Poseidone! Colui che comanda il mare!” Disse lui con tutta l’ira che aveva in corpo. A quel punto capii. Ecco perché respiravo sott’acqua, ecco perché il mare era cambiato così velocemente e mi aveva trasci- Calamandrino Pagina 15 nato sul suo fondale. Avrei voluto ritirare tutto quello che avevo detto. L’ unico dubbio però era questo: perché Poseidone voleva parlare con me? La risposta arrivò dopo un i s t a n t e . “Perché hai fatto questo a mio figlio Polifemo? Perché lo hai accecato?” Urlò. “Ho fatto di tutto per ucciderti! Ma tu sei forte, resistente! Ho scagliato tempeste, ho avvisato grandi mostri del tuo arrivo. Ma tu sei astuto, lo devo ammettere”. Nuovamente non capivo più niente. Poseidone attaccò ancora il discorso: “Mio figlio Polifemo mi ha detto tutto! Lo avete ubriacato lui si è addormentato. Poi ha sentito un dolore lancinante e il buio per lui ha continuato per sempre.” “Ci deve essere un equivoco. Io non ho fatto nulla di tutto ciò!” Poseido- "CALA" NEWS cambiò aspetto. Sembrava che vedesse nel mio animo e che capisse che quel che dicevo era vero. Chinò il capo. Io lo guardavo senza sapere cosa dire. Lui strappò la sua veste e si mise a urlare dalla disperazione. Scoppiò in un pianto sconsolato come un neonato che ha smarrito la sua mamma. Un dio un po’ strano. Ovviamente non lo dissi ad alta voce. Di colpo Poseidone fece un gesto con la mano. L’acqua scomparve, i coralli e Poseidone con lei. Mi ritrovai nella mia casetta con la tazza di latte in mano. “Assurdo!” pensai. Paolo Bellero IIA Calamandrino Pagina 16 "CALA" NEWS LA CLASSIFICAZIONE NEL GIARDINO DELLA SEDE DI VIA NICHELINO Il programma di Scienze prevedeva lo studio delle piante, il nostro professore ci ha proposto una metodologia interessante per affrontarlo: non solo studio teorico, ma anche osservazione sul campo. Durante una lezione teorica, con l’utilizzo della Lim, abbiamo imparato a distinguere tra diversi tipi di foglie, portamento, fusto. Il giorno successivo, divisi in sei gruppi con taccuino e penna, siamo scesi in giardino per osservare dal vivo le caratteristiche degli alberi e degli arbusti, abbiamo preso appunti, focalizzando la nostra attenzione sui criteri che ci erano stati forniti. Tornati in aula, ci siamo confrontati con il nostro insegnante e abbiamo scoperto somiglianze tra alcune specie (carpino e faggio). Abbiamo scoperto che nel nostro giardino sono presenti più di cento alberi e arbusti. È impossibile soffermarsi su tutti , vi proponiamo la descrizione degli esemplari maggiormente presenti : L’acero palmato: è un arbusto. Le foglie sono opposte , palmate con lobi e decidue, cioè cadono in autunno. I frutti sono a forma d’elica di elicottero e, se lanciati in aria, girano su se stessi, allontanandosi dall’albero – madre. La sequoia: è originaria della California, dove può raggiungere 115 m di altezza. E’ l’albero più alto del mondo, anche se in Europa, dove è stato introdotto nell’Ottocento, non supera i 50 metri. Ha una chioma piramidale e densa di foglie. Il tronco è a forma di colonna, caratterizzato da una spessa corteccia bruno rossiccia, fibrosa e tenera. Le foglie sono piatte lunghe 2/3 cm, aghiformi e di color verde scuro. P.S. Quest’attività è stata molto complicata perché c’erano molti dettagli da individuare e Il tiglio è stato il primo albero che ricordare, ma , nel contempo, istruttiva. abbiamo riconosciuto ,tornando in giardino, per l’osservazione. I tigli sono alberi molto alti, hanno un tronco robusto, alla cui base si sviluppano frequentemente numerosi polloni. Hanno foglie alterne,asimmetriche, picciolate,acute all’apice, dal margine seghettato. La loro chioma è larga, ramosa, tondeggiante. La corteccia, in età giovane, è liscia poi, con il tempo, presenta alcune screpolature verticali. Vittoria Braida Martina Piredda Angelo Furnò Francesa Alberti Giulia Tuveri Lorenzo Liuzzi Prima Elle Pagina 17 Il desiderio di mettere in pratica alcune conoscenze di botanica, la voglia di realizzare un progetto concreto, un giardino scolastico ampio e inutilizzato sono stati gli ingredienti che hanno dato vita al nostro progetto “Se vuoi mangiare cibi sani unisciti al gruppo degli ortolani”. L’idea è nata dalla professoressa Pagliarulo: passeggiando in giardino qualche mese fa ha notato che il cortile della scuola offriva un grande spazio e ha pensato di proporci una sfida: avremmo dovuto organizzare un progetto con l’obiettivo di creare un orto all’interno della scuola. L’idea ci è piaciuta subito ma l’entusiasmo non era sufficiente, bisognava preparare ogni passaggio con cura. Innanzitutto abbiamo fatto una lista di tutto ciò di cui avremmo avuto bisogno, poi abbiamo iniziato a procurarci l’occorrente: fiori, piante, sementi, attrezzi e scarpe vecchie. La scuola ci ha messo a disposizione degli spazi che utilizziamo come magazzini e la professoressa ha organizzato dei turni per lavorare al progetto. Poiché ogni pianta deve essere seminata in maniera diversa, sono stati necessari diversi tipi di attrezzi. Ci siamo procurati zappe, rastrelli, picconi, tridenti, forconi, palette e forbici per potare. Calamandrino "CALA" NEWS patate, insalata, zucche, zucchine, pomodori, fragole e spezie profumate. Nella semina abbiamo dovuto tener conto del sole e dell’ombra, abbiamo dovuto calcolare la distanza tra le piante per ottenere una crescita ottimale e infine abbiamo fatto attenzione a innaffiare ciascuna pianta in maniera opportuna. Discutendo in classe ci siamo accorti che le nostre forze non era sufficienti e che non sapevamo come usare gli attrezzi, allora abbiamo pensato di chiedere aiuto ai nonni, si sono offerti subito quelli di Emilio che hanno tanta esperienza. Loro ci hanno insegnato davvero tanto: abbiamo imparato a preparare la terra, per la piantagione bisogna smuoverla zappando e vangando, abbiamo sperimentato che solo dopo si semina e si innaffia a seconda delle necessità della pianta. I nonni ci hanno insegnato che, oltre al sole alla stagione e alla luna, quando si cura un orto bisogna fare attenzione ad alcuni ostacoli: le radici, le parietarie e gli animali che passando possono rovinare le piante. Curare l’orto per la nostra classe è stata una grande occasione: abbiamo imparato cose nuove, abbiamo visto la nostra fatica trasformarsi in germogli e abbiamo sperimentato il piacere di lavorare assieme ad un progetto importante che sta a cuore a tutti. IE Pagina 18 Calamandrino "CALA" NEWS “SOPRA E SOTTO IL MARE” Il giorno due marzo ci siamo recati in Aula Magna per partecipare a un’immersione virtuale e interattiva denominata “Sopra e sotto il mare”. A presentarci il laboratorio c’era il biologo marino Paolo che ci ha spiegato dove si sarebbe svolta l’immersione. Il sub si è immerso nell’area protetta di Santa Margherita Ligure e ha indossato una maschera granfacciale che gli permetteva di comunicare chiaramente con noi attraverso un auricolare. La stella marina Il primo animale che ci è stato mostrato è la Stella Marina (echinodermi). Le stelle marine hanno una bocca piccola e sono senza denti ma non per questo si devono nutrire di organismi piccoli e molli; per mangiare estroflettono lo stomaco, ingeriscono la loro preda (per esempio una cozza) e dopo averla digerita ritirano all’interno del loro corpo lo stomaco. Per muoversi usa dei piccoli pedicelli con delle ventose, sulle braccia si trovano dei sensori luminosi che fungono da occhi; se si dovesse staccare un raggio la sua vista sarebbe ridotta perché quello che le ricrescerà non potrà supplire alla mancanza. Riccio di prateria Il secondo animale che c’è stato mostrato è il Riccio di prateria. La sua dimensione è simile a quella di una mela, il corpo è ricoperto da aculei e, per mimetizzarsi, stacca foglie di diverso tipo per nascondersi da eventuali predatori come l’ Orata e il Saraco. Fra i suoi aculei si nascondono i piccoli pedicelli con ventose che usa per spostarsi. Il riccio è algivoro cioè si nutre di alghe che mastica con i suoi cinque denti. Patata di mare La patata di mare è un animale sessile (aspira l’acqua, la filtra e la rilascia nel mare) cioè non si muove mai; è un animale filtratore. La Patata di mare si chiama Ascidia. Se le facciamo del male produce dell’adrenalina per difendersi. Esperimento sulla pressione atmosferica Il sub Alfonso all’ inizio dell’immersione aveva fissato sul fondale marino, a 12 m di profondità, una bottiglietta di plastica priva d’acqua. Paolo ci ha chiesto cosa, secondo noi, fosse successo alla bottiglietta. Anche se questa era chiusa si è accartocciata su se stessa come se l’aria fosse uscita, in realtà, la compressione è stata determinata dalla la pressione atmosferica. Tecnologie utilizzate Per farci osservare il fondale marino, il subacqueo teneva in mano una telecamera dotata di una luce per permetterci di vedere meglio i colori. All’inizio dell’immersione la luce era spenta per farci notare i colori che mano a mano, scendendo in profondità, diminuivano sempre di più, perchè i raggi solari non riuscivano a raggiungere quel punto. Commenti Questo laboratorio ci è servito per osservare e conoscere meglio alcune delle specie marine. Durante l’immersione interattiva, con il subacqueo Alfonso, ci è stato dimostrato che anche il fondale marino, non solo i paesaggi terrestri, conserva delle bellezze a noi sconosciute. Ciò che ci ha colpito maggiormente è che in essi, man mano che si raggiungono grandi profondità, i colori non sono più distinguibili a causa della assenza di luce: questo li rende luoghi misteriosi. Marco Alcide Luca Carrescia Lara Fabbri Sofia Furnò ID Pagina 19 1.Laboratorio dei XKè: Su proposta degli insegnanti di Educazione musicale,ci siamo recati al Museo dei XKé e abbiamo seguito un laboratorio intitolato “ La voce, il tuo strumento “. Attraverso esperimenti e giochi abbiamo capito la differenza tra suono e rumore, tra onde gravi e acute. Particolarmente divertente è stato entrare in una stanza insonorizzata con le pareti di gommapiuma e scoprire come i suoni venivano assorbiti dalla gomma. Mentre soffiava un vento gelido e cadeva la neve, infreddoliti e divertiti ,siamo rientrati a scuola. 2. Visita al teatro Regio: La nostra guida ci ha spiegato che il teatro ,su disegno di Benedetto Alfieri, venne edificato nel 1738. Nel 1936 un incendio distrusse la struttura settecentesca di cui sopravvive solo la facciata. L’attuale edificio fu progettato nel 1973 da Carlo Mollino. Il Piccolo Regio , ricavato nei sotterranei, è dedicato ai concerti. Quel giorno, a teatro, c’erano le prove de “La Donna Serpente “ di Alfredo Casella. E’ stato interessantissimo assistervi. Il racconto è stato davvero avvincente, cercheremo di riassumerlo per voi lettori. La fata Miranda si innamora di un mortale Altidòr, re di Calamandrino "CALA" NEWS Téflis. Il re del regno delle fate, Demogorgòn, pone le sue condizioni: Miranda può andar via e sposare il mortale, ma per nove anni e un giorno deve tenergli nascosta la sua vera identità di fata. Trascorso quel periodo, dovrà fare in modo che il marito la creda colpevole di terribili azioni: se il marito continuerà ad amarla e non la maledirà, allora la fata diventerà mortale e potrà restare con lo sposo per tutta la vita terrena; se no, Miranda verrà trasformata in un serpente , sarà costretta a vagare sulla terra per duecento anni e poi tornerà eternamente fata. Vivono felici in un bellissimo castello fino a quando Altidòr, frugando in un forziere, scopre la vera identità della moglie. Il re, per molto tempo, non presta ascolto a tutte le gravi accuse rivolte a Miranda per calunniarla poi, alla fine, cede e la maledice. La donna appare, gli svela tutta la verità , gli affida i figli e si allontana prima di trasformarsi in serpente. Nel buio Miranda chiede aiuto alle stelle della notte. Altidòr, guidato dalla fata Farzana, raggiunge il tempietto in cui è rinchiusa la donna serpente e uccide i mostri che la tengono prigioniera. Finalmente i due sposi si possono riabbracciare e festeggiare il lieto fine insieme ai loro figli. Abbiamo scoperto infine che per allestire uno spettacolo le prove sono laboriose e durano circa un mese. La I L Calamandrino Pagina 20 "CALA" NEWS Considerazioni della 2°L sul consumatore consapevole Noi della II L abbiamo partecipato a un progetto della Coop chiamato “ Robinson “, i cui obiettivi erano: * sensibilizzare alla sobrietà intesa come stile di vita, che sa distinguere gli obiettivi reali da quelli imposti; * orientare alla soddisfazione dei bisogni fondamentali con il minor dispendio di risorse e produzione di rifiuti. Nel corso del primo incontro, dopo aver rivisitato il romanzo di Daniel Defoe, abbiamo simulato una spesa all’interno del supermercato Coop di Beinasco per scegliere i prodotti indispensabili alla sopravvivenza su un’ isola deserta. Divisi in gruppi ci siamo improvvisati giornalisti e abbiamo chiesto agli avventori di quella mattina di individuare i tre oggetti da portare con sé in un posto isolato dal resto del mondo. Qualche settimana dopo, in classe sono arrivate le responsabili del progetto che ci hanno proposto un gioco: dovevamo ingegnarci a trovare soluzioni pratiche per soddisfare i bisogni primari producendo pochi rifiuti. Conclusa l’attività, ci è stato proposto di scegliere fra quattro parole: raccontare, riciclare, riutilizzare, ridurre. Noi abbiamo optato per la terza R: riutilizzare. Dopo un ampio confronto, abbiamo deciso che per partecipare alla manifestazione conclusiva avremmo prodotto dei capi di abbigliamento con materiale riutilizzabile (carta e plastica). Progettare non era stato facile, passare alla realizzazione pratica sembrava ancora più complicato. Abbiamo chiesto la collaborazione della professoressa Emiliana Frescura che, senza esitazioni, ci ha fornito numerosi spunti e il suo prezioso aiuto. Il 30 Aprile si è tenuto l’evento conclusivo; è stato un momento di protagonismo insieme agli alunni delle scuole che avevano aderito al progetto. Pagina 21 I modelli in passerella Calamandrino "CALA" NEWS Calamandrino Pagina 22 "CALA" NEWS LE NOSTRE CAMPIONESSE Ed eccoci ancora qui, a Senigallia , con l’obiettivo di vincere nuovamente le Nazionali scolastiche di aerobica… A bordo pedana c’è un’agitazione fortissima, il cuore batte a mille, la mente non pensa a niente altro che alla coreografia, sostenuta dell’adrenalina. Poi si parte, diamo il meglio di noi, poi ci aspetta l’ansiosa attesa della premiazione, sappiamo di aver fatto bene, ma anche le altre squadre sono state brave. Stanno per decretare i vin- citori e… ecco il nome della Calamandrei risuona nel palazzetto. Siamo sul podio: due ori e un argento, ci siamo allenate per un lungo anno con l’aiuto della prof.ssa Rullo e delle due Francesche, le nostre istruttrici preferite; alla fine, dopo tanta fatica, siamo partite con una speranza e siamo tornate con la vittoria in pugno!!! Le ragazze del gruppo sportivo Piero Calamandrei Calamandrino Pagina 23 "CALA" NEWS SCARPIA È MORTO Il Barone Scarpia morto accoltellato a Palazzo Farnese. Questa mattiuomo crudena io, Federile a cui piaca, e la mia ceva far sofcollega Sofia frire le donne ci siamo recae soprattutto te a Roma sedurle; da presso PalazTosca infatti zo Farnese il Barone vodove è stato leva la verità ritrovato il sul fuggitivo corpo del Barone Scarpia, accol- Angelotti ma anche che si concetellato ieri sera alle 19:30. La so- desse a lui per una scommessa! spettata sarebbe la ‘’magnifica‘’ Federica Bellone Floria Tosca, perfetta ed eccellenSofia Licitra te cantante lirica. Dalla scena del III L delitto si evince che anche in questa occasione la donna è rimasta devota alla Madonna, perché Scarpia è stato trovato circondato da candele e croci. Voci riportano che l’omicidio sia avvenuto molto probabilmente perché Tosca era stata molestata dal terribile Scarpia. Era risaputo che fosse un Calamandrino "CALA" NEWS Pagina 24 TITANIC MOVIE REVIEW In class we worked on a movie called Titanic. First we watched it, and then we shared our ideas about it. We had a lot of fun when we made the plot. Then we rated it and we created a collective rewiew for the school’s magazine. This is our work. Enjoy! THE PLOT: Titanic is an epic, romantic and disaster movie. Part of the film is a true story. It is a love story between two people from different worlds: Rose, a rich, young and aristocratic girl, and Jack, a poor artist. They meet on the Titanic, the “unsinkable ship” and fall in love, but their love story is starcrossed, because the ship sinks during its first trip to New York, on in the night of 14th April 1912. It is a film for an audience of all ages. OUR CLASS RATING: It’s a great film with amazing special effects, but also sad. Leonardo Di Caprio and Kate Winslet are both very good actors, but Leonardo Di Caprio is magnificent and really cute. We love him! Too bad that some of the acting is boring. This film is awesome and touching: there are both beautiful and sad parts. It was very successful. It is a mixture of action, adventure and tragedy, and there is a beautiful love story, but it is three h o u r s long! For this reason we give it four on five stars. THE BEST AND THE WORST BITS: In this film there are beautiful things (when Jake and Rose are on the top of the ship and they think they are flying and they kiss for the first time), but also negative, because it is very dramatic and sad. Fede, Ale, Chiara, Sara R. IID Calamandrino Pagina 25 "CALA" NEWS LA DANZA La musica si accende, il ritmo mi sorprende inizio a ballare senza più pensare alle mie paure, alle mie tristezze alle mie piccole debolezze. Chiudo gli occhi, apro la mente e mi muovo liberamente. In ogni movimento ci metto il sentimento. Mentre batto le mani penso al mio domani. A ogni piccola azione attribuisco un’emozione Con un passo e una giravolta ti sorprende un’altra volta. È la danza, che magia, i pensieri porta via. Se riesci a capirne il significato è la cosa più bella che tu abbia mai provato. Marianeve Buccino ID Pagina 26 Calamandrino "CALA" NEWS LA NOSTRA TORINO Vi è mai capitato di aver subito circolazione e decongestionare il incidenti nella vostra città? rumoroso traffico cittadino. Ora raccontiamo le nostre due Sarebbe utile aggiungere più “bike disavventure: sharing” e “car sharing” per incentivare il noleggio delle auto e eravamo in giro per il centro di delle bici affinché si riducano i gas Torino e, a un certo punto, una inquinanti e si collabori per una signora in maggiore bicicletta salubrità stava per dell’aria. investirci; Se i palazzi in un’altra delle occasione periferie, stavamo per troppo grigi essere e cupi, travolti da venissero un’ auto il decorati cui con conducente “murales”, era potremmo impegnato in far “brillare” una e colorare conversazione al cellulare. la nostra città per attrarre l’attenzione dei cittadini e di tutti Adesso vi presentiamo la “nostra” coloro che amano l’arte così allegra Torino, così ricostruita in base alle e fantasiosa. nostre esigenze. Inoltre sogniamo ancora più spazi Innanzitutto vorremmo più piste verdi e parchi dove giocare, visto ciclabili, ancora insufficienti rispetto che Torino non è tra le prime città ai bisogni dei cittadini. Esattamente con più verde per abitante. misurano 178 km, molto meno di Amsterdam che ne ha invece Questa è la nostra idea su Torino: 22.000. Vogliamo ricordare che una nuova città organizzata dalla entrambe le città hanno lo stesso nostra immaginazione. numero di abitanti. In questo modo si potrebbero diminuire le auto in La classe 1^L Calamandrino Pagina 28 "CALA" NEWS Sai qual è lo spirito che respira male? …Il FANT - ASMA La professoressa a scuola dice : “Chiudi la finestra ché poi fa corrente.” E l’alunno risponde: “Sì…. poi avviene un sovraccarico.” Sai qual è il colmo per un subacqueo? Andare a una festa in maschera. Pagina 29 Calamandrino "CALA" NEWS Sai come si chiama la lumaca? Va-lentina Eleonora Bar Matteo Bertone Giorgia Colasberna Andrea Voto III C Calamandrino Pagina 31 "CALA" NEWS "CALA" - NEWS Sommario Pag. 1 Secondo premio letterario “Piero Calamandrei” Pag. 19 Esperienze interessanti attraverso due visite guidate nella nostra città Pagg. 2-8 I racconti dei vincitori Pag. 20 Considerazioni della II L sul consumatore consapevole Pag. 9 Il mito: Alcione e Ceice Pag. 22 Le nostre campionesse Pag. 11 La posta del cuore di Danilo Pag. 23 Scarpia è morto Pag. 14 Uno strano tipo Pag. 21 Titanic movie review Pag. 16 I nostri alberi Pag. 25 L’angolo della Poesia Pag. 17 Se vuoi mangiare cibi sani unisciti al gruppo degli ortolani Pag. 26 La nostra Torino Pag. 18 Sopra e sotto il mare Pag. 28 Barzellette Calamandrino Pagina 32 "CALA" NEWS “Il Calamandrino” è anche on line sul sito della nostra scuola: www.scuolacalamandrei.org Scrivete e mandate i vostri articoli a [email protected] Siamo anche su Facebook! https://www.facebook.com/calamandrino