"CALA" - NEWS - IISS Piero Calamandrei

Transcript

"CALA" - NEWS - IISS Piero Calamandrei
Giornale Scolastico dell’Istituto di Istruzione
Secondaria di 1° grado “Piero Calamandrei”
Redazione Classi I, II e III L
S
"CALA" - NEW
Numero 8
6 giugno 2016
2° PREMIO LETTERARIO “PIERO CALAMANDREI”
Ecco i vincitori !
Il Premio è nato lo scorso anno con lo scopo di
motivare e invogliare
tutti gli alunni della
scuola alla scrittura e alla
lettura.
Il 12 febbraio 2016, tutti
gli studenti del nostro
Istituto si sono cimentati
nella produzione di un
racconto sugli incipit
proposti dalla scrittrice
Giusi Marchetta, tema
stabilito dal Collegio dei
Docenti: “La Frontiera”.
Gli insegnanti di lettere hanno poi selezionato
due testi per ogni classe da inviare alla giuria. Finalmente, il 26 aprile 2016, sono stati rivelati e
premiati i vincitori dalla stessa autrice alla presenza di un foltissimo pubblico di genitori e sostenitori!
Dopo la premiazione, i ragazzi e i presenti hanno
poi potuto rivolgere delle domande alla scrittrice e
colloquiare un po’ con lei…e…. novità e sorpresa: farsi firmare le copie del volumetto Spazi di
libertà, edito da Impremix, che raccoglie tutti i
racconti dei finalisti, curato dalla Dirigente, con la
prefazione della scrittrice. Il volumetto è stato
presente anche al Salone del Libro!
Bravi tutti per l’impegno e la serietà profusi, grazie alla Preside, Laura Arossa, per aver curato
l’evento in ogni particolare e per la straordinaria
idea del libro; grazie alla
madrina della manifestazione che, nonostante i
suoi numerosi impegni,
ha partecipato all’iniziativa con disponibilità ed
entusiasmo; grazie alla
giuria che si è assunta
l’arduo compito di individuare i vincitori! E non
è finita qui: i racconti
premiati saranno anche
pubblicati sul diario del prossimo anno scolastico!
CLASSI TERZE:
1. Il tramonto del regno di Siagro - Clodoveo Torinese
(Daniele Ponzio)
2. Anche io faccio la differenza - Dallas (Greta Meregalli)
3. La vera vittoria - Peperoncino Rosso (Valentina De Martini)
CLASSI SECONDE:
1. Mia cara.. - RD Lemon (Davide Ribaudo)
2. Il marchio del serpente - Lallo13 (Paolo Bellero)
3. La città sotteranea - Talitha (Naima Venturini)
CLASSI PRIME:
1.Due città diverse separate da un muro - Cactus (Giulia
Sabra)
2.Realtà di un sogno - Signora Pitt (Annalisa Albano)
3. Alì e Sami: due topini separati, ma amici - Mordicchio
2015 (Francesco Cocchiarella)
Calamandrino
Pagina 2
"CALA" NEWS
Secondo Premio Letterario Piero
Calamandrei
Primo Classificato
Classi terze
IL TRAMONTO DEL REGNO DI SIAGRO
Il viaggio è lungo ma non
ultimi mesi, in vista del bel tempo
abbiamo paura, ci siamo allenati
e quindi di un buon periodo per
per mesi e possiamo farcela. O
esaudire il sogno del mio popolo.
almeno lo crediamo. Nessuno di
Non
noi sa com’è fatta la frontiera o
vogliamo rivendicare la nostra
come sia possibile attraversarla
dignità, non capisco perché i
perché nessuno mai è tornato
Romani ci chiamino “barbari”,
indietro a raccontarlo. Sappiamo
con quel senso di superiorità, solo
solo che non abbiamo scelta: non
perché siamo “non Romani”.
possiamo
restare
Loro
pronto?-
mi
qui.
–Sei
chiedono
i
sto
infatti
pericolosi,
esagerando,
ci
tutti
considerano
ignoranti,
compagni? Si fidano di me.
intelligenti,
Decisi così di dichiarare guerra a
migrano senza una causa precisa e
Siagro, re del nord della Gallia,
giusta
“Siamo o non siamo Franchi?
l’abbiamo). Ci guardano anche
Non siamo noi il popolo barbaro
con timore, come se li dovessimo
più forte in battaglia? Cos’è il
assalire di colpo, senza motivo.
limes? Non è forse solo un
Ecco, noi siamo diversi, ma non
confine tracciato dai Romani per
inferiori come loro sottolineano.
impedirci di entrare nel loro
E poi perché dobbiamo rimanere
impero? Eppure siamo cittadini
qua a soffrire la fame, a rischiare
dello
Questa
la vita, ogni inverno, a patire il
riflessione l’ho meditata negli
freddo, temendo che gli Unni
stesso
mondo.”
vagabondi
poco
(quando
invece
che
noi
Calamandrino
Pagina 3
"CALA" NEWS
giungano qui a massacrarci per
tanto che li chiamavo “miei
depredare i nostri pochi beni e per
Ercole!” al posto di “miei prodi!”.
dimostrare la loro ferocia e la loro
Notai
forza dinanzi agli altri popoli?
entusiasmo
“Ditelo a Siagro!” ordinai ai miei
Persino i bambini aiutavano e
ambasciatori.
facevano la loro parte. Io invece
Per questo, qualche mese fa
preparavo strategie per eventuali
raggiunsi la piazza del paese dove
battaglie.
affermai che tra pochi giorni
In una decina di giorni eravamo
avremmo oltrepassato il limes.
già in marcia verso sud e in poco
Con un bel discorso riempii i miei
tempo giungemmo di fronte al
sudditi di zelo, di forza e di
limes. Da qui si vedeva il Reno e
coraggio, per affrontare e vincere
dietro ad esso una muraglia molto
qualsiasi nemico.
alta intervallata da torri: era
Alle mie parole tutto il popolo
stupefacente,
mandò
chilometri
un
grido
enorme
di
quindi
uno
nei
smisurato
miei
sudditi.
chilometri
di
e
lunghezza,
giubilo, e in un batter d’occhio
sembrava infinita.
tutti scomparvero: erano andati a
Sventolavano le bandiere superbe
svolgere
di Siagro, con lo stemma della
i
preparativi
e
ad
avvisare gli altri villaggi franchi.
famiglia reale.
Furono giorni di frenetica attività:
Faceva caldo e il sole splendeva,
le donne preparavano gli effetti
cosicché le sentinelle ci videro
personali delle rispettive famiglie,
subito e lanciarono l’allarme.
gli uomini preparavano i carri e
Ci fu la battaglia. La nostra
andavano nei campi a prelevare
fanteria fu circondata, così per
tutto il raccolto disponibile ed i
liberarla mandai la cavalleria a
soldati
volontà
rompere il cerchio e ci riuscii: i
intensificavano gli allenamenti,
soldati nemici furono arginati sul
di
loro
Calamandrino
Pagina 4
"CALA" NEWS
fiume ed ora non oso descrivere
la carneficina che ne conseguì e
che ora pesa sulla mia coscienza.
A questo punto, con mezzi di
fortuna, costruimmo un ponte e
superato il fiume distruggemmo il
limes.
Così, dopo aver marciato per
giorni e giorni, giungemmo a
Lutetia nel cuore della notte e di
sorpresa la conquistammo. La
città fu messa a ferro e fuoco.
Solo stamane abbiamo spento
l’incendio. Ora sto ammirando la
bellezza
della
città
e
sto
constatando che i Romani erano
ottimi scultori e architetti.
Mi sto innamorando di questa
civiltà e spero che dalla mia
discendenza possa nascere un
sovrano che ristabilisca questo
meraviglioso impero romano.
Clodoveo torinese
Daniele Ponzio
Il volumetto con la raccolta
di tutti i racconti finalisti
Calamandrino
Pagina 5
"CALA" NEWS
Secondo Premio Letterario Piero
Calamandrei
Primo Classificato
Classi seconde
Qui alla Frontiera era autunno e
circa duemila anni luce sotto il
cadevano le foglie. La mattina mi
confine dello spazio!
svegliavo presto, facevo il solito
L'amore era divampato dentro di
giro
perlustrazione.
noi come una cannonata solare...
Controllavo che la rete fosse in
oh che bei tempi quelli prima
piedi e che il vento non avesse
dello scoppio della guerra!
buttato giù il filo spinato. Pensavo
Ti sognavo ad occhi aperti.... cosa
molto a te, a mille miglia di
non avrei dato per riabbracciarti!
distanza e mi chiedevo se ti avrei
Un
mai rivisto. “Se almeno un giorno
cannoniere e mi assegnarono
di questi arrivassero i nemici” mi
l'artiglieria di punta; il che non mi
dicevo “forse mi sentirei meno
rese tanto felice... perché? Ovvio!
solo”.
Nel caso di un assedio sarei stato
Pensavo e ripensavo alla prima
il primo a saltare in aria... ma non
volta che ti ho vista, al bar della
solo per questo ero preoccupato,
stazione spaziale “Il Satellite”...
perché al mio posto venne un
eravamo solo due omini grigi e
novellino che di guerra non
ognuno voleva fare qualche soldo
sapeva niente!
lucidando navicelle private o bus
“Cavolo!” pensai “Ma chi è quel
interstellari giunti al capolinea.
mentecatto che affida le nostre
Ricordavo di averti scambiata
vite a quel ragazzino ?! Se lo si
subito per un angelo, ma poi mi
mette come vedetta si addormenta
ero reso conto che il paradiso era
quando ancora la terza e la quarta
di
giorno
mi
promossero
Calamandrino
Pagina 6
"CALA" NEWS
luna di Urano illuminano il
“Vedetta!Vedetta!” Urlai “Suona
cosmo!”.
l'allarme!”. Inutile. Il fanciullo era
Da quel giorno, non riuscivo più a
immerso nel mondo dei sogni...
prendere sonno, sapendo che la
ormai era troppo tardi, dovevo
vita dell'Impero era nelle mani di
intervenire
io.
Mi
quel nanerottolo... e le mie paure
sacrificare.
Salii
sulla
si dimostrarono fondate.
navetta che trovai e mi lanciai alla
Una notte, mentre mi rigiravo
massima
nella brandina, decisi di alzarmi;
invasori... appena in tempo, per
cosQUAì
pochissimo non sganciarono il
uscii
dal
cannone
velocità
dovevo
prima
contro
gli
intento a fare una passeggiata sul
primo ordigno.
ponte, salii le scale e... rimasi di
Mi schiantai frontalmente contro
stucco. Davanti a me vi era la
il
portanavicelle dei Plasmoidi: di lì
esplosione! Peccato che anche io
a
ne feci parte... ma l'Impero era
poco
avrebbe
iniziato
a
convoglio.
Una
bella
rilasciare i convogli kamikaze,
salvo.
carichi di plasma, che avrebbero
Adesso ti starai chiedendo, seduta
distrutto la base!
nel solito bar, quello dove ci
“Per
Giove!”
Gridai
“I
siamo
conosciuti,
con
nostro
Plasmoidi!”
figlio in braccio e questa lettera in
Quegli alieni grassoni sono i
mano: “Ma da dove me l'ha
peggiori
spedita?”
dell'Universo!
Nel
combattimento aereo sono molto
Ebbene, se lo vuoi sapere, da
deboli,
circa duemila anni luce sotto di
per
cui
assaltano
le
fortezze interstellari con una sola
te…
grande nave, carica di navicelle
contenenti plasma radioattivo, che
R.D. Lemon 2003
lanciano contro le basi nemiche.
Davide Ribaudo
Calamandrino
Pagina 7
"CALA" NEWS
Secondo Premio Letterario
Piero Calamandrei
Primo Classificato
Classi prime
“DUE CITTÀ DIVERSE SEPARATE DA UN MURO”
Una mattina gli abitanti del
da dietro il muro! Non aveva mai
villaggio Avaro (perché erano
sentito quelle voci e andò ad
tutti
avvertire tutto il villaggio. Stupiti
avari
e
non
sapevano
condividere nulla) si svegliarono
dalla
e trovarono un muro che li
avvicinarono tutti al muro e tesero
separava dal resto della valle. Era
le orecchie per ascoltare. Gli
alto, resistente, possente ed era
abitanti trattennero il fiato per lo
impossibile
stupore. Si chiesero cosa stesse
abbatterlo.
Dopo
notizia
sconvolgente
diversi tentativi di raderlo al
accadendo:
suolo,
più
pensarono ad un buco nero, i più
diventò
fantasiosi ad un mostro verde di
non
gli
importanza
diedero
e
gli
si
scienziati
un’abitudine.
quindici metri ricoperto da viscida
Un giorno un ragazzo di nome
saliva, con denti appuntiti e cento
Lorenzo sentì dei rumori: erano
mani, i più scontrosi ad un ring
delle voci, delle grida, dei lamenti
con pugili che si picchiavano.
e
Insomma,
frasi
di
amici
che
si
tutti
avevano
incontravano e si salutavano.
un’opinione diversa, ma nessuno
Pensò che si trattasse di un
sapeva cosa ci fosse davvero
gruppetto
di
dietro il muro.
litigavano
sempre,
bambini
si
Provarono a scavalcarlo: saltando,
sentivano anche delle espressioni
arrampicandosi, dando pugni al
amichevoli, non solo insulti e
muro…
prese
individualmente
in
giro.
ma
che
Allora
cercò
un’altra spiegazione: provenivano
Tutti
lavoravano
e
a
nessuno
venne l’idea di unire le forze per
Calamandrino
Pagina 8
"CALA" NEWS
scavalcarlo.
Allora
lasciarono
raccontavano storie. Gli abitanti
perdere.
vivevano
Con il passare del tempo, però, i
litigavano mai. Ad un certo punto
rumori si fecero sempre più forti,
la voce di un bambino lo fece
tanto che se qualcuno appoggiava
svegliare dall’incanto: “Guardate!
un orecchio al muro doveva
Un ragazzo è in piedi sul muro!
toglierlo
altrimenti
Chi è?”. Gli abitanti del villaggio
danneggiarsi
scoperto si riunirono intorno al
subito,
rischiava
di
in
armonia
e
non
gravemente il timpano.
bambino e guardarono in alto:
Un giorno il capo del villaggio
iniziarono a scambiarsi domande,
disse:
Lorenzo sul nuovo villaggio e i
“Basta,
dobbiamo
assolutamente capire cosa sta
suoi abitanti e viceversa.
succedendo!”
Una volta chiarita la situazione i
Chiese a tutti gli abitanti di
due villaggi si unirono: il nuovo
escogitare un piano, ma nessuno
villaggio insegnò agli abitanti di
ci riuscì…a parte
Avaro a non essere troppo chiusi
Lorenzo, il
ragazzino curioso, che chiese
e avidi.
all’uomo più forte del villaggio di
Non potendo buttare giù il muro,
prendere sulle spalle un altro
decisero di creare un ponte di
uomo e così via finché tutti gli
pietra sul quale erano scolpiti i
abitanti non si trovarono uno sulle
corpi delle persone che avevano
spalle dell’altro. In cima alla pila
contribuito
c’era Lorenzo che salì in piedi sul
ricordare il gesto eroico che fece
muro e, con suo grande stupore,
vivere felici e contenti gli abitanti
vide che non c’era nessun buco
del villaggio.
nero, mostro o pugile, ma c’era un
Cactus Giulia Sabra
meraviglioso villaggio dove si
svolgevano danze, canti e si
all’impresa,
per
Calamandrino
Pagina 9
"CALA" NEWS
IL MITO
Alcione e Ceice
Alcione era figlia di Eolo e
sposa felice di
Ceìce, re di
Trachine.
Il
loro amore era
intenso
al
punto tale che
la moglie mai
si
sarebbe
v o l u t a
separare dal
marito. Un bel giorno, però, il
fratello del re rimase coinvolto
in un fatto prodigioso e lui
decise di recarsi al santuario di
Claro per consultare l’oracolo .
Alcione
chiese
di
accompagnarlo, ma Ceìce
rifiutò la proposta, non voleva
esporre l’amata ai rischi del
viaggio. Ceìce si mise dunque
in mare, che ben presto
manifestò la sua furia
impietosa. Si sollevò una
tempesta che sconquassò la
nave. Ceìce, quando stava per
essere inghiottito dai marosi,
pregò che il suo cadavere fosse
restituito dalle acque alle
braccia di Alcione, perché lei, e
solo lei, si incaricasse della
sepoltura. Intanto, a Trachine,
A l c i o n e
p r e g a v a
continuamente gli dei,
rivolgendosi
soprattutto a
Giunone.
La
d
e
a
,
consapevole
della morte di
Ceìce,
volle
porre fine alle
suppliche,
ormai vane, di
A l cio ne.
Si
rivolse a Iride,
ingiungendole di andare alla
dimora del Sonno e di
chiedergli di mandare un
sogno ad Alcione, perché
prendesse atto del doloroso
evento. Iride si dirige alla
reggia del Sonno che è nel
paese dei Cimmerii, in una
grotta dove muta domina la
quiete. Al centro della
spelonca c’è un letto d’ebano,
su cui giace, languido, il dio.
Iride lo prega di mandare ad
Alcione uno dei suoi sogni .Il
Sonno accoglie la richiesta e
presceglie Morfeo, molto abile
nell’assumere tutte le
sembianze. Morfeo parte per
Trachine. Deve fare il morto
annegato e quindi assume un
colore livido, cadaverico: mette
una barba che gronda acqua di
mare.
Calamandrino
Pagina 10
"CALA" NEWS
Alcione e Ceice
Così si presenta alla sconsolata
Alcione. Le dice esplicitamente
che è morto, è stato travolto
con i compagni dal mare in
burrasca. Alcione comincia a
gemere nel sonno, si sveglia, è
stravolta dal dolore, corre
verso quel lido da cui Ceìce era
salpato, andando incontro alla
sua fine. Guardando il mare
scorge qualcosa che le onde
stanno portando a riva: è il
corpo
di
Ceìce
pietosamente
restituito dal mare.
Con un balzo, si trova
sul molo, lì vicino; ma,
sorprendentemente,
fatta uccello, vi giunge
volando. Si libra in
volo, gemendo ancora
come aveva fatto da
donna, nel sonno e
nella veglia, rende
infiniti
baci
all’amatissimo Ceìce,
pungendolo delicatamente col
becco che la metamorfosi le ha
concesso. Certamente Ceìce,
avvertendo la dolcezza di quei
baci, per raggiungere Alcione
diventa anch’egli uccello. Così
v iv r a n no : n e ll ’ e t e r e , si
accoppiano e diventano
genitori. Durante i sette giorni
di attesa, Alcione cova in un
nido a picco sul mare.
Eolo trattiene i venti per
donare ai nipotini una leggera
brezza.
La classe Prima Elle
Calamandrino
Pagina 11
"CALA" NEWS
LA POSTA DEL CUORE
di Danilo
Ciao Danilo,
mi piace un ragazzo, ma sono un
maschio e sono il suo migliore amico. Ho
una cotta per lui da tre anni, ma non ho
mai avuto il coraggio di dichiararmi per
paura di essere rifiutato e preso in giro.
Ti prego, aiutami!
all’inizio ci starà male, anche lui
riuscirà ad accettarlo.
Danilo, aiutami!
Ho detto ad una mia amica il nome della persona
che mi piace, Ugo. Lei per farmi un dispetto sta
sempre con lui e cerca di ottenere la sua
attenzione. Sono verde
dalla gelosia. Posso
avere qualche speranza
problema di cuore scrivi di non p erderli
entrambi?
R i s p o s t a —
Secondo
me,
d o vr e st i
so l o Se hai un
e s s e r e
coraggioso. Non
a
sentirti giudicato,
Risposta — Innanzitutto
La posta del cuore di Danilo
quella non è un’amica,
ama chi vuoi e sii
secondo me un’amica
te stesso. La vita
come la tua è meglio
è tua e non ti
E-mail
perderla che trovarla.
preoccupare
di
cosa
potrebbe [email protected] Vedrai che se Ugo è
davvero interessato a te
accadere, se è
non rimarrà a perdere
davvero il tuo
tempo con lei e verrà
migliore
amico,
da te.
vedrai
che
Caro
Danilo,
rimarrà comunque al tuo fianco. Fai
coming out e, quando accetterà questo, quest’estate mi sono fidanzata con un
ragazzo: il problema è che lui abita molto
confessagli i tuoi sentimenti.
lontano da me. Non ce la faccio più a
sopportare questa distanza.
Sto
Caro Danilo,
mi sono resa conto di non essere più pensando di lasciarlo, anche se lo amo
innamorata del mio ragazzo, lui al ancora. Non so come dirglielo. Aiuto!
contrario è sempre tenero e
innamoratissimo. Suggeriscimi un Risposta - Cara ragazza, secondo me
modo per dirglielo senza farlo soffrire dovresti parlarne con lui e trovare una
soluzione insieme. Lasciarsi è troppo
Risposta - Se sei davvero sicura e affrettato. Se vi amate veramente
convinta di non essere più innamorata riuscirete ad affrontare questa difficoltà.
Convincete i vostri genitori a tornare
del tuo ragazzo, chiedigli di uscire e,
nella stessa località di vacanza e, se
quando sarete faccia a faccia, digli sono rose, rifioriranno.
semplicemente la verità, sii sincera.
Vedrai che, anche se probabilmente
Pagina 14
Prima di iniziare vi dico una cosa : questa è una storia bizzarra.
Poseidone era un dio molto scorbutico.
Ve lo posso garantire. Io l’ho conosciuto.
Di persona intendo. Facciamo qualche
passo indietro.
Era una mattina d’estate e il mare era
calmo, tranquillo. Le piccole onde di
schiuma si infrangevano sugli alti scogli.
Io mi ero appena alzato e mi godevo la
brezza mattutina che soffiava dolcemente. La mia piccola casa solitaria sorgeva
sugli scogli. Vivevo in mezzo al nulla e
per sopravvivere lavoravo nel mio piccolo orto e andavo a pesca. Era davvero
una mattinata fantastica e mentre guardavo l’alba meravigliato, sorseggiavo
una tazza di latte freddo. Non potevo
immaginare che cosa sarebbe successo
nell’arco dei quindici secondi successivi.
Il mare divenne più agitato. Le goccioline delle onde, che sbattevano violentemente sugli scogli, arrivavano fino a me.
Era una cosa stranissima: il vento era
molto debole ma le onde continuavano
ad alzarsi. Quando il sole sorse del tutto,
un’onda gigantesca si scaraventò su di
me e sulla mia casa. Venni completamente immerso. Non capivo più che cosa stesse succedendo. Stavo per finire il
fiato. Che brutto: passare una mattinata
meravigliosa per poi morire affogato!
Non ce la facevo più. L’ultima cosa che
vidi furono le bolle che uscivano dalla
mia bocca risalire in superficie.
Calamandrino
"CALA" NEWS
Avrei voluto essere una di loro. Quando
l’onda mi aveva colpito non ero riuscito
a prendere abbastanza aria, a fare un bel
respiro. Buio, buio pesto. “Cough!
Cough!” Tossii. “Sono ancora vivo?” Mi
domandai, pensando di essere solo.
Aprii gli occhi. Sussultai. Ero sott’acqua!
Incredulo spostai lo sguardo su un uomo seduto di fianco a me.
Era alto, muscoloso, aveva occhi verdi e
penetranti, portava un elmo bianco come la schiuma delle onde e una tunica
blu come il mare più profondo.
Mi guardava malissimo. La sua barba
nera toccava il fondale. “Mi può dire
dove mi trovo?” Chiesi gentilmente
all’uomo. Non potevo sapere che non
fosse un uomo e ancora non riuscivo a
spiegarmi come potessi respirare sott’acqua. “Deve essere un sogno.” Ipotizzai
ad alta voce. Il tizio seduto di fianco a
me si alzò in piedi. Era molto più alto di
come sembrava da seduto. “Non stai
sognando, mortale.” Disse lui rabbioso.
“Mortale?” Feci io. Lo ammetto, il mio
tono era abbastanza irritante ma chiunque avrebbe risposto così in una situazione del genere. “Come osi parlarmi
così? ”Fece lui scorbutico. “Ma chi è lei?”
Chiesi io arrabbiato. “Io sono Poseidone!
Colui che comanda il mare!” Disse lui
con tutta l’ira che aveva in corpo. A quel
punto capii. Ecco perché respiravo
sott’acqua, ecco perché il mare era cambiato così velocemente e mi aveva trasci-
Calamandrino
Pagina 15
nato sul suo fondale. Avrei voluto ritirare tutto quello che avevo detto. L’ unico
dubbio però era questo: perché Poseidone
voleva
parlare con
me? La risposta
arrivò
dopo
un
i s t a n t e .
“Perché hai
fatto questo a
mio
figlio
Polifemo?
Perché lo hai
accecato?”
Urlò.
“Ho
fatto di tutto
per ucciderti!
Ma tu sei forte, resistente!
Ho scagliato
tempeste, ho
avvisato
grandi mostri
del tuo arrivo. Ma tu sei
astuto, lo devo ammettere”. Nuovamente non capivo più niente. Poseidone
attaccò ancora il discorso: “Mio figlio
Polifemo mi ha detto tutto!
Lo avete ubriacato lui si è addormentato. Poi ha sentito un dolore lancinante e
il buio per lui ha continuato per sempre.” “Ci deve essere un equivoco. Io
non ho fatto nulla di tutto ciò!” Poseido-
"CALA" NEWS
cambiò aspetto. Sembrava che vedesse
nel mio animo e che capisse che quel che
dicevo era vero. Chinò il capo. Io lo
guardavo
senza sapere
cosa
dire.
Lui strappò
la sua veste
e si mise a
urlare dalla
disperazione. Scoppiò
in un pianto
sconsolato
come
un
neonato che
ha smarrito
la sua mamma. Un dio
un po’ strano. Ovviamente non lo
dissi ad alta
voce.
Di colpo Poseidone fece
un gesto con
la mano.
L’acqua
scomparve, i coralli e Poseidone con lei.
Mi ritrovai nella mia casetta con la tazza
di latte in mano.
“Assurdo!” pensai.
Paolo Bellero IIA
Calamandrino
Pagina 16
"CALA" NEWS
LA CLASSIFICAZIONE NEL GIARDINO DELLA SEDE DI
VIA NICHELINO
Il programma di Scienze
prevedeva lo studio delle
piante, il nostro professore ci
ha proposto una metodologia
interessante per affrontarlo:
non solo studio teorico, ma
anche osservazione sul campo.
Durante una lezione teorica,
con l’utilizzo della Lim,
abbiamo imparato a distinguere
tra diversi tipi di foglie, portamento, fusto. Il
giorno successivo, divisi in sei gruppi con
taccuino e penna, siamo scesi in giardino per
osservare dal vivo le caratteristiche degli alberi
e degli arbusti, abbiamo preso appunti,
focalizzando la nostra attenzione sui criteri che
ci erano stati forniti. Tornati in aula, ci siamo
confrontati con il nostro insegnante e abbiamo
scoperto somiglianze tra alcune specie (carpino
e faggio). Abbiamo scoperto che nel nostro
giardino sono presenti più di cento alberi e
arbusti. È impossibile soffermarsi su tutti , vi
proponiamo la descrizione degli esemplari
maggiormente presenti :


L’acero palmato: è
un arbusto. Le foglie sono
opposte , palmate con lobi
e decidue, cioè cadono in
autunno. I frutti sono a
forma d’elica di elicottero
e, se lanciati in aria, girano
su se stessi, allontanandosi
dall’albero – madre.

La sequoia: è originaria della California,
dove può raggiungere 115 m di altezza.
E’ l’albero più alto del mondo, anche se
in Europa, dove è stato introdotto
nell’Ottocento, non supera i 50 metri.
Ha una chioma piramidale e densa di foglie. Il
tronco è a forma di colonna, caratterizzato da
una spessa corteccia bruno rossiccia, fibrosa e
tenera. Le foglie sono piatte lunghe 2/3 cm,
aghiformi e di color verde scuro.
P.S. Quest’attività è stata molto complicata
perché c’erano molti dettagli da individuare e
Il tiglio è stato il primo albero che ricordare, ma , nel contempo, istruttiva.
abbiamo riconosciuto ,tornando in
giardino, per l’osservazione.
I tigli sono alberi molto alti, hanno un tronco
robusto, alla cui base si sviluppano
frequentemente numerosi polloni. Hanno foglie
alterne,asimmetriche, picciolate,acute all’apice,
dal margine seghettato. La loro chioma è larga,
ramosa, tondeggiante. La corteccia, in età
giovane, è liscia poi, con il tempo, presenta
alcune screpolature verticali.
Vittoria Braida
Martina Piredda
Angelo Furnò
Francesa Alberti
Giulia Tuveri
Lorenzo Liuzzi
Prima Elle
Pagina 17
Il desiderio di mettere in pratica alcune conoscenze di botanica, la voglia di realizzare un
progetto concreto, un giardino scolastico ampio e inutilizzato sono stati gli ingredienti che
hanno dato vita al nostro progetto “Se vuoi
mangiare cibi sani unisciti al gruppo degli
ortolani”. L’idea è nata dalla professoressa
Pagliarulo: passeggiando in giardino qualche
mese fa ha notato che il cortile della scuola
offriva un grande spazio e ha pensato di proporci una sfida: avremmo dovuto organizzare un progetto con l’obiettivo di creare un
orto all’interno della scuola. L’idea ci è piaciuta subito ma l’entusiasmo non era sufficiente, bisognava preparare ogni passaggio
con cura. Innanzitutto abbiamo fatto una lista
di tutto ciò di cui avremmo avuto bisogno,
poi abbiamo iniziato a procurarci l’occorrente: fiori, piante, sementi, attrezzi e scarpe vecchie. La scuola ci ha messo a disposizione
degli spazi che utilizziamo come magazzini e
la professoressa ha organizzato dei turni per
lavorare al progetto. Poiché ogni pianta deve
essere seminata in maniera diversa, sono stati
necessari diversi tipi di attrezzi. Ci siamo
procurati zappe, rastrelli, picconi, tridenti,
forconi, palette e forbici per potare.
Calamandrino
"CALA" NEWS
patate, insalata, zucche, zucchine, pomodori, fragole e spezie profumate. Nella semina
abbiamo dovuto tener conto del sole e
dell’ombra, abbiamo dovuto calcolare la
distanza tra le piante per ottenere una crescita ottimale e infine abbiamo fatto attenzione a innaffiare ciascuna pianta in maniera opportuna. Discutendo in classe ci siamo
accorti che le nostre forze non era sufficienti
e che non sapevamo come usare gli attrezzi,
allora abbiamo pensato di chiedere aiuto ai
nonni, si sono offerti subito quelli di Emilio
che hanno tanta esperienza. Loro ci hanno
insegnato davvero tanto: abbiamo imparato
a preparare la terra, per la piantagione bisogna smuoverla zappando e vangando, abbiamo sperimentato che solo dopo si semina e si innaffia a seconda delle necessità
della pianta. I nonni ci hanno insegnato che,
oltre al sole alla stagione e alla luna, quando
si cura un orto bisogna fare attenzione ad
alcuni ostacoli: le radici, le parietarie e gli
animali che passando possono rovinare le
piante. Curare l’orto per la nostra classe è
stata una grande occasione: abbiamo imparato cose nuove, abbiamo visto la nostra
fatica trasformarsi in germogli e abbiamo
sperimentato il piacere di lavorare assieme
ad un progetto importante che sta a cuore a
tutti.
IE
Pagina 18
Calamandrino
"CALA" NEWS
“SOPRA E SOTTO IL MARE”
Il giorno due marzo ci siamo recati in Aula
Magna per partecipare a un’immersione
virtuale e interattiva denominata “Sopra e
sotto il mare”.
A presentarci il laboratorio c’era il biologo
marino Paolo che ci ha spiegato dove si sarebbe svolta l’immersione.
Il sub si è immerso nell’area protetta di
Santa Margherita Ligure e ha indossato
una
maschera
granfacciale
che
gli permetteva di comunicare chiaramente
con noi attraverso un auricolare.
La stella marina
Il primo animale che ci è stato mostrato è la
Stella
Marina
(echinodermi).
Le stelle marine
hanno una bocca
piccola e sono
senza denti ma
non per questo si
devono nutrire di organismi piccoli e molli;
per mangiare estroflettono lo stomaco, ingeriscono la loro preda (per esempio una cozza) e dopo averla digerita ritirano all’interno del loro corpo lo stomaco.
Per muoversi usa dei piccoli pedicelli con
delle ventose, sulle braccia si trovano dei
sensori luminosi che fungono da occhi; se si
dovesse staccare un raggio la sua vista sarebbe ridotta perché quello che le ricrescerà
non potrà supplire alla mancanza.
Riccio di prateria
Il secondo animale che c’è stato mostrato è
il Riccio di prateria.
La sua dimensione è simile a quella di una
mela, il corpo è ricoperto da aculei e, per
mimetizzarsi, stacca foglie di diverso tipo
per nascondersi da eventuali predatori come l’ Orata e il Saraco.
Fra i suoi aculei si nascondono i piccoli pedicelli con ventose che usa
per spostarsi. Il riccio è
algivoro cioè si nutre di
alghe che mastica con i
suoi cinque denti.
Patata di mare
La patata di mare è un
animale sessile (aspira
l’acqua, la filtra e la rilascia nel mare) cioè non si
muove mai; è un animale filtratore. La Patata di mare si chiama Ascidia.
Se le facciamo del male produce dell’adrenalina per difendersi.
Esperimento sulla pressione atmosferica
Il sub Alfonso all’ inizio dell’immersione
aveva fissato sul fondale marino, a 12 m di
profondità, una bottiglietta di plastica priva
d’acqua. Paolo ci ha chiesto cosa, secondo
noi, fosse successo alla bottiglietta. Anche se
questa era chiusa si è accartocciata su se
stessa come se l’aria fosse uscita, in realtà,
la compressione è stata determinata dalla la pressione atmosferica.
Tecnologie utilizzate
Per farci osservare il fondale marino, il subacqueo teneva in mano una telecamera
dotata di una luce per permetterci di vedere
meglio i colori.
All’inizio dell’immersione la luce era spenta
per farci notare i colori che mano a mano,
scendendo in profondità, diminuivano sempre di più, perchè i raggi solari non riuscivano a raggiungere quel punto.
Commenti
Questo laboratorio ci è servito per osservare
e conoscere meglio alcune delle specie marine.
Durante l’immersione interattiva, con il
subacqueo Alfonso, ci è stato dimostrato che
anche il fondale marino, non solo i paesaggi
terrestri, conserva delle bellezze a noi sconosciute. Ciò che ci ha colpito maggiormente è che in essi, man mano che si raggiungono grandi profondità, i colori non sono più
distinguibili a causa della assenza di luce:
questo li rende luoghi misteriosi.
Marco Alcide
Luca Carrescia
Lara Fabbri
Sofia Furnò
ID
Pagina 19
1.Laboratorio dei XKè:
Su proposta degli insegnanti di Educazione
musicale,ci siamo recati al Museo dei XKé e
abbiamo seguito un
laboratorio intitolato
“ La voce, il tuo
strumento “. Attraverso esperimenti e
giochi abbiamo capito la differenza tra
suono e rumore, tra
onde gravi e acute.
Particolarmente divertente è stato entrare in una stanza
insonorizzata con le
pareti di gommapiuma e scoprire come i suoni venivano assorbiti dalla gomma. Mentre soffiava un vento
gelido e cadeva la neve, infreddoliti e divertiti ,siamo rientrati a scuola.
2. Visita al teatro Regio:
La nostra guida ci ha spiegato che il teatro ,su disegno di Benedetto Alfieri, venne
edificato nel 1738. Nel 1936 un incendio distrusse la struttura settecentesca di cui sopravvive solo la facciata. L’attuale edificio
fu progettato nel 1973 da Carlo Mollino. Il
Piccolo Regio , ricavato nei sotterranei, è
dedicato ai concerti.
Quel giorno, a teatro, c’erano le prove de
“La Donna Serpente “ di Alfredo Casella. E’
stato interessantissimo assistervi. Il racconto
è stato davvero avvincente, cercheremo di
riassumerlo per voi lettori. La fata Miranda
si innamora di un mortale Altidòr, re di
Calamandrino
"CALA" NEWS
Téflis. Il re del regno delle fate, Demogorgòn, pone le sue condizioni: Miranda può
andar via e sposare il mortale, ma per nove
anni e un giorno deve tenergli nascosta la
sua vera identità di
fata.
Trascorso quel periodo, dovrà fare in modo che il marito la
creda colpevole di
terribili azioni: se il
marito continuerà ad
amarla e non la maledirà, allora la fata diventerà mortale e potrà
restare con lo sposo per
tutta la vita terrena; se
no, Miranda verrà trasformata in un serpente , sarà costretta a vagare sulla terra per duecento anni e poi tornerà eternamente fata.
Vivono felici in un bellissimo castello fino a
quando Altidòr, frugando in un forziere, scopre
la vera identità della moglie. Il re, per molto
tempo, non presta ascolto a tutte le gravi accuse
rivolte a Miranda per calunniarla poi, alla fine,
cede e la maledice. La donna appare, gli svela
tutta la verità , gli affida i figli e si allontana
prima di trasformarsi in serpente. Nel buio Miranda chiede aiuto alle stelle della notte. Altidòr, guidato dalla fata Farzana, raggiunge il
tempietto in cui è rinchiusa la donna serpente e
uccide i mostri che la tengono prigioniera. Finalmente i due sposi si possono riabbracciare e
festeggiare il lieto fine insieme ai loro figli.
Abbiamo scoperto infine che per allestire uno
spettacolo le prove sono laboriose e durano
circa un mese.
La I L
Calamandrino
Pagina 20
"CALA" NEWS
Considerazioni della 2°L
sul consumatore consapevole
Noi della II L abbiamo partecipato a un progetto della Coop chiamato “ Robinson “, i cui
obiettivi erano:
* sensibilizzare alla sobrietà intesa come stile
di vita, che sa distinguere gli obiettivi reali da
quelli imposti;
* orientare alla soddisfazione dei bisogni fondamentali con il minor dispendio di risorse e
produzione di rifiuti.
Nel corso del primo incontro, dopo aver rivisitato il romanzo di Daniel Defoe, abbiamo
simulato una spesa all’interno del supermercato Coop di Beinasco per scegliere i prodotti
indispensabili alla sopravvivenza su un’ isola
deserta.
Divisi in gruppi ci siamo improvvisati giornalisti e abbiamo chiesto agli avventori di quella mattina di individuare i tre oggetti da portare con sé in un posto isolato dal resto del
mondo.
Qualche settimana dopo, in classe sono arrivate le responsabili del progetto che ci hanno
proposto un gioco: dovevamo ingegnarci a
trovare soluzioni pratiche per soddisfare i
bisogni primari producendo pochi rifiuti.
Conclusa l’attività, ci è stato proposto di scegliere fra quattro parole: raccontare, riciclare,
riutilizzare, ridurre. Noi abbiamo optato per
la terza R: riutilizzare.
Dopo un ampio confronto, abbiamo deciso
che per partecipare alla manifestazione conclusiva avremmo prodotto dei capi di abbigliamento con materiale riutilizzabile (carta
e plastica).
Progettare non era stato facile, passare alla
realizzazione pratica sembrava ancora più
complicato. Abbiamo chiesto la collaborazione della professoressa Emiliana Frescura che,
senza esitazioni, ci ha fornito numerosi spunti
e il suo prezioso aiuto.
Il 30 Aprile si è tenuto l’evento conclusivo; è
stato un momento di protagonismo insieme
agli alunni delle scuole che avevano aderito
al progetto.
Pagina 21
I modelli
in passerella
Calamandrino
"CALA" NEWS
Calamandrino
Pagina 22
"CALA" NEWS
LE NOSTRE CAMPIONESSE
Ed eccoci ancora qui, a Senigallia , con l’obiettivo di
vincere nuovamente le Nazionali scolastiche di aerobica…
A bordo pedana c’è un’agitazione fortissima, il cuore
batte a mille, la mente non
pensa a niente altro che alla
coreografia, sostenuta
dell’adrenalina.
Poi si parte, diamo il meglio di noi, poi ci aspetta
l’ansiosa attesa della premiazione, sappiamo di
aver fatto bene, ma anche
le altre squadre sono state
brave.
Stanno per decretare i vin-
citori e… ecco il nome della
Calamandrei risuona nel palazzetto.
Siamo sul podio: due ori e
un argento, ci siamo allenate per un lungo anno con
l’aiuto della prof.ssa Rullo
e delle due Francesche, le
nostre istruttrici preferite;
alla fine, dopo tanta fatica,
siamo partite con una speranza e siamo tornate con
la vittoria in pugno!!!
Le ragazze del gruppo sportivo
Piero Calamandrei
Calamandrino
Pagina 23
"CALA" NEWS
SCARPIA È MORTO
Il Barone Scarpia morto accoltellato a Palazzo Farnese.
Questa mattiuomo crudena io, Federile a cui piaca, e la mia
ceva far sofcollega Sofia
frire le donne
ci siamo recae soprattutto
te a Roma
sedurle; da
presso PalazTosca infatti
zo
Farnese
il Barone vodove è stato
leva la verità
ritrovato
il
sul fuggitivo
corpo del Barone Scarpia, accol- Angelotti ma anche che si concetellato ieri sera alle 19:30. La so- desse a lui per una scommessa!
spettata sarebbe la ‘’magnifica‘’
Federica Bellone
Floria Tosca, perfetta ed eccellenSofia Licitra
te cantante lirica. Dalla scena del
III L
delitto si evince che anche in
questa occasione la donna è rimasta devota alla Madonna, perché
Scarpia è stato trovato circondato
da candele e croci. Voci riportano
che l’omicidio sia avvenuto molto probabilmente perché Tosca
era stata molestata dal terribile
Scarpia. Era risaputo che fosse un
Calamandrino
"CALA" NEWS
Pagina 24
TITANIC MOVIE REVIEW
In class we worked on a movie
called Titanic. First we watched
it, and then we shared our
ideas about it. We had a lot of
fun when we made the plot.
Then we rated it and we created a collective rewiew for the
school’s magazine. This is our
work. Enjoy!
THE PLOT:
Titanic is an epic, romantic and
disaster movie. Part of the film
is a true story. It is a love story
between two people from different worlds: Rose, a rich,
young and aristocratic
girl, and Jack, a poor
artist. They meet on
the
Titanic,
the
“unsinkable ship” and
fall in love, but their
love story is starcrossed, because the
ship sinks during its first trip to
New York, on in the night of
14th April 1912. It is a film for
an audience of all ages.
OUR CLASS RATING:
It’s a great film with amazing
special effects, but also sad.
Leonardo Di Caprio and Kate
Winslet are both very good actors, but Leonardo Di Caprio is
magnificent and really cute.
We love him! Too bad that some of the acting is boring.
This film is awesome and touching: there are both beautiful
and sad parts. It was very successful. It is a mixture of action, adventure and tragedy,
and there is a beautiful love
story, but
it is three
h o u r s
long! For
this reason
we give it
four
on
five stars.
THE BEST AND THE
WORST BITS:
In this film there are beautiful
things (when Jake and Rose
are on the top of the ship and
they think they are flying and
they kiss for the first time), but
also negative, because it is very dramatic and sad.
Fede, Ale, Chiara, Sara R.
IID
Calamandrino
Pagina 25
"CALA" NEWS
LA DANZA
La musica si accende,
il ritmo mi sorprende
inizio a ballare
senza più pensare
alle mie paure, alle mie tristezze
alle mie piccole debolezze.
Chiudo gli occhi, apro la mente
e mi muovo liberamente.
In ogni movimento
ci metto il sentimento.
Mentre batto le mani
penso al mio domani.
A ogni piccola azione
attribuisco un’emozione
Con un passo e una giravolta
ti sorprende un’altra volta.
È la danza, che magia, i pensieri porta via.
Se riesci a capirne il significato
è la cosa più bella che tu abbia mai provato.
Marianeve Buccino ID
Pagina 26
Calamandrino
"CALA" NEWS
LA NOSTRA TORINO
Vi è mai capitato di aver subito circolazione e decongestionare il
incidenti nella vostra città?
rumoroso traffico cittadino.
Ora raccontiamo le nostre due Sarebbe utile aggiungere più “bike
disavventure:
sharing” e “car sharing” per
incentivare il noleggio delle auto e
eravamo in giro per il centro di delle bici affinché si riducano i gas
Torino e, a un certo punto, una inquinanti e si collabori per una
signora
in
maggiore
bicicletta
salubrità
stava
per
dell’aria.
investirci;
Se i palazzi
in
un’altra
delle
occasione
periferie,
stavamo per
troppo grigi
essere
e
cupi,
travolti
da
venissero
un’ auto il
decorati
cui
con
conducente
“murales”,
era
potremmo
impegnato in
far “brillare”
una
e colorare
conversazione al cellulare.
la
nostra
città
per
attrarre
l’attenzione dei cittadini e di tutti
Adesso vi presentiamo la “nostra”
coloro che amano l’arte così allegra
Torino, così ricostruita in base alle
e fantasiosa.
nostre esigenze.
Inoltre sogniamo ancora più spazi
Innanzitutto vorremmo più piste
verdi e parchi dove giocare, visto
ciclabili, ancora insufficienti rispetto
che Torino non è tra le prime città
ai bisogni dei cittadini. Esattamente
con più verde per abitante.
misurano 178 km, molto meno di
Amsterdam che ne ha invece Questa è la nostra idea su Torino:
22.000. Vogliamo ricordare che una nuova città organizzata dalla
entrambe le città hanno lo stesso nostra immaginazione.
numero di abitanti. In questo modo
si potrebbero diminuire le auto in
La classe 1^L
Calamandrino
Pagina 28
"CALA" NEWS
Sai qual è lo spirito che respira male?
…Il FANT - ASMA
La professoressa a scuola dice : “Chiudi
la finestra ché poi fa corrente.”
E l’alunno risponde: “Sì…. poi avviene
un sovraccarico.”
Sai qual è il colmo per un subacqueo?
Andare a una festa in maschera.
Pagina 29
Calamandrino
"CALA" NEWS
Sai come si chiama la lumaca?
Va-lentina
Eleonora Bar
Matteo Bertone
Giorgia Colasberna
Andrea Voto
III C
Calamandrino
Pagina 31
"CALA" NEWS
"CALA" - NEWS
Sommario
Pag. 1 Secondo premio letterario
“Piero Calamandrei”
Pag. 19 Esperienze interessanti attraverso due visite guidate nella nostra
città
Pagg. 2-8 I racconti dei vincitori
Pag. 20 Considerazioni della II L sul consumatore consapevole
Pag. 9 Il mito: Alcione e Ceice
Pag. 22 Le nostre campionesse
Pag. 11 La posta del cuore di Danilo
Pag. 23 Scarpia è morto
Pag. 14 Uno strano tipo
Pag. 21 Titanic movie review
Pag. 16 I nostri alberi
Pag. 25 L’angolo della Poesia
Pag. 17 Se vuoi mangiare cibi sani
unisciti al gruppo degli ortolani
Pag. 26 La nostra Torino
Pag. 18 Sopra e sotto il mare
Pag. 28 Barzellette
Calamandrino
Pagina 32
"CALA" NEWS
“Il Calamandrino” è anche on line sul
sito della nostra scuola:
www.scuolacalamandrei.org
Scrivete e mandate i vostri articoli a
[email protected]
Siamo anche su Facebook!
https://www.facebook.com/calamandrino