Integrazione dermoscopia e microscopia confocale nel

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Integrazione dermoscopia e microscopia confocale nel
Integrazione dermoscopia e microscopia confocale nel management dei pazienti
con nevi melanocitici multipli
Ignazio Stanganelli
Skin Cancer Unit IRCCS – Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori
Clinica Dermatologica Università di Parma
Il monitoraggio dei pazienti con numerosi nevi melanocitici comuni ed atipici rappresenta una
funzione importante in dermatologia oncologica per la prevenzione secondaria del melanoma.
Nell’inquadramento dermatoscopico dei nevi melanocitici atipici sono risultate alcune evidenze :
nessun nevo melanocitico presenta contemporaneamente i tre pattern reticolare, globulare,
omogeneo e le varianti dermoscopiche con iperpigmentazione eccentrica, con un pattern omogeneo
o con ipopigmentazione eccentrica possono nascondere un melanoma . Inoltre molti soggetti
hanno nevi atipici per la maggioranza appartenenti ad uno specifico pattern dermoscopico:
l’osservazione in questi soggetti di una lesione che non appartenga a tale pattern richiede particolare
attenzione, particolarmente quando nessun altro nevo atipico mostra caratteri dermoscopici simili.
Il percorso diagnostico e terapeutico in questi pazienti è quindi correlato al numero di nevi atipici
ed alla variante di nevo atipico analizzato. Tuttavia è fortemente consigliata l’escissione chirurgica
in presenza del brutto anatroccolo clinico-dermatoscopico, per la contemporanea presenza di
strutture reticolari, globulari ed omogenee, o per la chiara storia anamnestica di recenti modifiche.
Nel caso di nevi melanocitici multipli nei pazienti ad alto rischio di melanoma il mole mapping
viene utilizzato per monitorare le lesioni melanocitarie atipiche senza evidenza di criteri specifici
per il melanoma, con rivalutazione e il confronto dei cambiamenti a breve termine ( 3-6 mesi) o
monitoraggio a lungo termine ( > 6 mesi) . Recentemente, la microscopia confocale ( RCM ) è stato
impiegata con successo per la caratterizzazione in vivo delle lesioni melanocitarie e non
melanocitarie , consentendo di esplorare morfologica e aspetti citologici ed architetturali suggestivi
di malignità e di studiare la storia naturale delle lesioni melanocitarie nel tempo. Le immagini RCM
hanno mostrato le seguenti caratteristiche principali relative alla displasia o malignità : presenza di
cellule rotonde pagetoidi / dendritiche nello strato superficiale e il modello di cobblestone atipico,
cellule atipiche e dsordine alla giunzione dermo- epidermica e cellule infiammatorie e melanofagi
nel derma superiore. La microscopia confocale sembra essere un utile supporto integrato nella
sinossi clinica e dermoscopica consentendo una biopsia non invasiva virtuale
fornendo informazioni diagnostiche particolarmente utili nel processo decisionale come processo
complementare nella diagnosi di lesioni equivoche sia nel follow up digitale.