Luoghi d`Arte nelle Marche
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Luoghi d`Arte nelle Marche
PROVINCIA DI ANCONA Arcevia (AN), Collegiata di S. Medardo Info: tel. 0731 9444/ 0731.984561 (Ufficio Turismo) Serra S. Quirico, Chiesa di S. Lucia, Ciclo Pasqualino Rossi Info: 0731 86052/. tel. 0731 86096 (Comune)/0731 880079/347 2802962 Tel. 0731.880079 Osimo, Chiesa di San Marco (Madonna del Rosario del Guercino) Info: tel. 07172491 Senigallia, Chiesa della Croce Info: tel. 071 649777/071 6629750 (Ufficio Cultura)/071 7924930 (Ufficio IAT informazione e accoglienza turistica) Fabriano, Chiesa di San Nicolò (opere di importanti artisti del ‘600) Info: tel. 0732 629791 (Ufficio I.A.T. di Fabriano) Fabriano, Cattedrale, Dipinti di O. Gentileschi, G. F. Guerrieri Info: tel. 0732 629791 (Ufficio I.A.T. di Fabriano) Fabriano, Chiesa della Maddalena, Maddalena di O. Gentileschi Loreto, Basilica S. Casa, Sacrestia di S. Giovanni, affreschi di L. Signorelli Aprile-Settembre dalle ore 6.00 alle 20.00 Ottobre-Marzo dalle ore 6.15 alle 19.30. La Santa Casa rimane chiusa tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30. Info: tel. e fax 071.9747.155 (Sagrestia Basilica) Loreto, Basilica S. Casa, Sacrestia di S. Marco, affreschi di Melozzo da Forlì PROVINCIA DI PESARO URBINO Pesaro, Villa Imperiale Pesaro, Chiesa del Nome di Dio 15 giugno-15 settembre da martedì a domenica 16.00-19.00. Info: tel. 0721 69341/0721 371219 (Museo Diocesano)/0721 68095 (Ufficio Beni Culturali Arcidiocesi di Pesaro) Pesaro, chiesa della Maddalena Info: tel. +39 0721 387474 (Comune di Pesaro Servizio Politiche dei Beni Culturali)/ + 39 0721 387716 (per richiedere la chiesa come sede per iniziative artistico-culturali) Frontino, Convento di Montefiorentino (cappella dei Conti Oliva) località Montefiorentino - 61020 Frontino. Info: tel:072271202/75730. Orari 8-12 e 14-18. Visitabile anche a richiesta. Condizioni di visita Ingresso gratuito. Domeniche e festivi, gli altri giorni su prenotazione Fano, Chiesa di Santa Maria Nuova (Raffaello, Perugino) Via Giovanni da Serravalle, 1 61032 Fano (P-U). Orari di apertura: Info: IAT tel. +39 0721803534 Fano, S. Pietro in Valle Via Nolfi, 61032 Fano (PU). Orari di apertura: Info: 0721887523 (Oratorio) Telefonare a Palazzo Malatestiano, P.zza XX Settembre, 4. Tel. 0721.828362 Pinacoteca civica. Fano, chiesa di S. Domenico chiedere Pergola, Cappella di Palazzolo, Affreschi di Lorenzo d’Alessandro v.le Dante località Palazzolo 61045 Pergola Orari di apertura: info: tel. 0721 7373274 (responsabile del Servizio Cultura – Turismo)/ 0721 734090 Urbino, Oratorio di S. Giovanni, Affreschi Fratelli Salimbeni Via F. Barocci, 31 Orari di apertura: 10-12.30 e 15-17.30 da lunedì a sabato, 10-12.30 domenica, su richiesta la domenica pomeriggio. Info: tel. 347.6711181 PROVINCIA DI MACERATA 1 Monte S. Martino (MC), Chiesa di S. Martino – Polittici crivelleschi e di Girolamo di Giovanni Via Armindo Ricci, 13. Orario di apertura: visita su richiesta. Info: te. 0733660106. Sarnano, S. Maria di Piazza (MC) – Affresco di Lorenzo d’Alessandro, sculture lignee Info: 0733658080 (don Lino e/o don Cherubino) Esanatoglia – Palazzo comunale, dipinti murali con Corteo di cavalieri della casa dei da Varano P.zza Giacomo Leopardi, 1 – 62024 Esanatoglia (Mc). Orari di apertura: info: 0737 889131 Visso, Santuario di Macereto, Affreschi e stucchi di Simone De Magistris Località Macereto, 62039 Visso Macerata Orario di apertura: Info: 0737 518045 Camerino, chiesa di S. Filippo, Madonna in gloria di Tiepolo Via Pieragostini, 24, Camerino Macerata Info: 0737 634711 I.A.T 0737632534 Monte S. Giusto, S. Maria in Telusiano, dipinto Lotto Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle16.00 alle 19.00. Info: tel.0733 53354, Parrocchia di Monte San Giusto (MC) : tel.0733839006/07 Comune Belforte del Chienti, Chiesa di S. Eustachio, Polittico G. Boccati Piazza Umberto I. Orari di apertura: visite su richiesta 0733 951007 (pro loco) Caldarola, palazzo Pallotta, stanza del Paradiso Caldarola (Macerata), Piazza Vittorio Emanuele 13, 62020 Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Info: 0733 903707 - 905529 PROVINCIA DI FERMO Torre di Palme, chiesa di S.Agostino, Polittico di Vittore Crivelli Orari di apertura: info: tel. 0734.228738 (IAT di Fermo)/ tel. 0734.2841 Comune di Fermo Sant’Elpidio a Mare, chiesa della Misericordia (opere di A.Lilli, A. Boscoli, Pomarancio,organo Callido) Orari di apertura: info: 0734-908263 (Ufficio Turismo) Fermo, Chiesa di S. Agostino, Oratorio di S. Monica (affreschi sec.XV) Orari di apertura: info: tel. 0734.228738 (IAT di Fermo)/ tel. 0734.2841 Comune di Fermo Massa Fermana, Chiesa di S. Lorenzo, polittico di C. Crivelli (1468) Orari di visita: apertura su richiesta. Per visite rivolgersi al Comune dal Lunedì al venerdì durante l’orario di ufficio. Comune di Massa Fermana - Via Garibaldi, 60 - 63834 MASSA FERMANA (FM) - Info: 0734760258 (Uffici comunali) PROVINCIA DI ASCOLI PICENO Ascoli Piceno, Duomo, polittico di Carlo Crivelli P.zza Arringo, 63100. Orario di apertura: tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.oo e dalle 15.30 alle 19.00 (compatibilmente con le funzioni liturgiche). Info: Tel. 0736/298204, 0736/298334 0736/253045 (Ufficio Informazioni turistiche aperto dal lunedì al venerdì: 9,00 - 18,30. Sabato, domenica e festivi: 9,00 - 13,00 / 15,00 - 18,00) Ripatransone, chiesa di S. Filippo Ripatransone (AP) - tel. 0735 99329 - 0735 9378 - 0735 9209 S. Vittoria in Matenano, Affreschi del Cappellone annesso alla chiesa Parco della Rimembranza Info: 0734 780111 (Pro Loco)Comune di S. Vittoria in Matenano) Comunanza, Chiesa di S. Caterina (opere di P.L.Ghezzi e A. Amorosi) P.zza di S. Caterina, 63044 Via Roma, 56 - Comunanza, 63087 Comunanza (AP) 0736 845121 Info.: 0736843831 (Comune) Per informazioni rivolgersi alla Sede Locale Archeoclub d’Italia tel: 3334540176 Montefiore dell’Aso, Chiesa di S.Francesco, Monumento sepolcrale del Cardinale G. Partino 2 PROVINCIA DI ANCONA Arcevia, Collegiata di S. Medardo Orario di apertura: Via Ramazzani 136 - 60011 Arcevia (An). Aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Info: tel. +39 0731 9444 (Parrocchia) La chiesa intitolata a S. Medardo, vescovo di Saint-Quentin (Francia) vissuto nel VI secolo, fu ricostruita in forme più grandiose tra il 1634 e il 1644 in occasione della nomina della chiesa a Collegiata da parte di Sisto V. Il progetto fu affidato a Michele Buti mentre i lavori furono eseguiti dall’architetto Ascanio Passeri di Pergola. La ricostruzione portò alla demolizione non solo dell’antica chiesa originaria del 1208, ma anche di altre costruzioni limitrofe, e di parte della piazza prospiciente, ridotta ora a semplice via. L’imponente struttura presenta una facciata, incompiuta, in cotto a due ordini, e una pianta a croce latina ad un’unica navata. Al suo interno sono conservati capolavori pittorici come le due straordinarie opere di Luca Signorelli, il Pollittico di S. Medardo (1507) con Madonna conl bambino ed Eterno benedicente tra i santi e il Battesimo di Gesù (1508). Il Polittico di Arcevia si presenta come una delle opere più significative della produzione tarda dell’artista. Tra le altre opere di particolare interesse sono: il dossale d’altare recentemente restaurato in terracotta smaltata di Giovanni della Robbia raffigurante la Madonna con bambino tra i Santi Giovanni Battista e Girolamo; la Madonna del Rosario con i SS. Domenico e Caterina da Siena (1642), uno dei capolavori di Simone Cantarini il Pesarese (1612-1648) allievo prediletto e ribelle di Guido Reni; gli arredi lignei dei maestri intagliatori Leonardo Scaglia e Francesco Giglioni; alcune opere di Claudio Ridolfi il Veronese, discepolo del Barocci (sec. XVII); le numerose opere di Ercole Ramazzani, artista locale allievo di Lorenzo lotto, come il Battesimo di Cristo (1593) e il Giudizio Universale (1597), ultima opera dell’artista; la Croce Processionale in argento del famoso orafo perugino Cesarino del Roscetto (1524-1525). una Madonna col Bambino, S. Anna, S. Giuseppe e S. Gioacchino (1529), bella tavola di Piergentile da Matelica e Venanzio da Camerino. La collegiata è anche sede del Museo Parrocchiale. Link utili: http://www.arceviaweb.it Serra S. Quirico, Chiesa di S. Lucia, Ciclo Pasqualino Rossi Orario di apertura: Corso del Popolo 26 – 60048 Serra S. Quirico (An). Chiusa al pubblico. Apertura solo nei giorni festivi 10.30-12.30 e 15.30-18.30. Visite su richiesta per gruppi. Info: +39 0731 86096/ +39 0731 86030 (Parrocchia – Don Michele)0731.880079 Tel. 0731.880079 La Chiesa di S. Lucia, uno dei monumenti più importanti e più affascinanti di Serra S. Quirico, fu realizzata nel 1281 con il contributo dei monaci Silvestrini. Nel corso dei secoli il tempio fu sottoposto a diversi interventi fino al 1650 quando fu distrutto da un terremoto e ricostruito. Oggi si presenta come uno degli esempi meglio conservati di barocco nelle Marche: ad un’unica navata con sei cappelle laterali e ricche decorazioni in dipinti, stucchi e rivestimenti lignei. Di particolare interesse artistico sono le grandi tele raffiguranti le Storie di S. Lucia di Pasqualino Rossi, artista di origini vicentine e particolarmente attivo a Roma e nelle Marche dove realizzò un alto numero di opere, oggi conservate anche nelle chiese di Cagli e Fabriano. Il ciclo completo della santa, collocato sull'altare maggiore e opera della piena maturità del pittore, fu commissionato dai padri Silvestrini. Le tele rappresentano l’opera più importante dell’artista nella quale è possibile cogliere i due aspetti più caratteristici del suo dipingere: la pittura di genere e la pittura sacra. 3 Mirabile l'episodio dell'elemosina di Santa Lucia nel quale elementi tipici di vita quotidiana connotano di sapore popolare (con un'aura particolare) il sacro. Le lacerazioni delle tele che si osservano lungo le relative cornici ricordano il trafugamento fatto dai monaci per sottrarre le tele alla requisizione ordinata da Napoleone. Link utili: http://www.serrasanquirico.com http://www.pasqualinorossi.info Osimo, Chiesa di San Marco (Madonna del Rosario del Guercino) Orario di apertura: Piazza del Comune 1 - 60027 Osimo (An). Tutti i giorni 7.00-13.00 e 16.00-20.00. Info: +39 071 715327 (Parrocchia - Don Guerrieri)/ +39 071 7236088 (Ufficio Informazione e Accoglienza turistica) La chiesa di S. Marco Evangelista fu restaurata durante il XV sec. per volere dei padri domenicani e rimane oggi l’unica testimonianza di un complesso più ampio che comprendeva originariamente un convento delle monache agostiniane risalente al XIV sec. L’interno fu ampiamente modificato tra il XVI e il XVIII sec. e presenta, oggi, un fastoso impianto barocco ad un'unica navata. Sul lato del coro si conserva una solenne pala d’altare raffigurante la Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina da Siena. L’opera risalente al 1642 fu realizzata da Francesco Barbieri, detto il Guercino, su ordine del vescovo di Osimo. La tela, sottoposta recentemente ad un accurato restauro, presenta una cornice composta da ovali realizzati da scuola marchigiana e raffiguranti i quindici Misteri del Rosario. Sul secondo altare della parete sinistra si conserva l'unico frammento della chiesa antica, uno stupendo affresco rappresentante la Madonna col Bambino tra San Domenico e San Pietro martire, realizzato nel Quattrocento da Pietro di Domenico da Montepulciano. Una leggenda dice che un tempo la chiesa ospitasse il “pozzo delle lame”, oggi scomparso soprattutto in seguito ai lavori di rifacimento dell’interno. In questo infausto pozzo, che doveva trovarsi sotto la sacrestia, venivano gettati gli sfortunati prigionieri, condannati così alle più atroci torture. Link utili: http://www.comune.osimo.an.it http://www.osimoturismo.it Senigallia, Chiesa della Croce Orario di apertura: Via Gherardi – 60019 Senigallia (An). Tutti i giorni 9.00-12.00 e 16.30-17.30 . Domenica 16.0018.00 (compatibilmente con le funzioni liturgiche). Info: tel. +39 071 64977 (Don Attilio Ferretti). La chiesa della Croce, risalente al 1608, fu realizzata per la Confraternita del Sacramento e della Croce da Girolamo Marini da Barchi, probabilmente su progetto dell’architetto della Corte d’Urbino, Muzio Oddi. L’esterno tradisce l’origine tardo rinascimentale per la sobria facciata ripartita da quattro lesene con capitelli corinzi compositi, un timpano aggettante con oculo centrale e decorazioni geometriche in pietra d’Istria (così come la base delle lesene, i capitelli e il cornicione con il nome del committente). Sulla porta d’ingresso sono incise le parole di ammonimento di Sant’Agostino “Erigis et fugit a te humilias te et venit ad te” (“se ti esalti, il Signore fugge da te, se ti umili viene da te”.). L’interno assume l’aspetto di una sala a pianta rettangolare con pareti riccamente decorate da rivestimenti in legno dorato, tipiche di uno stile sfarzoso chiaramente barocco che ha lasciato ugualmente percepibili le linee architettoniche sobrie ed eleganti tipiche del Rinascimento. L’altare 4 maggiore presenta un sontuoso tabernacolo con ricami dorati in bassorilievo floreale, festoncini e putti. Sopra l’altare maggiore si trova la Pala d’altare del Barocci (1592) incorniciata da un fastoso fondale e raffigurante la Sepoltura di Cristo. Altri sei altari sono disposti ai lati e contengono opere del ‘600 e del ‘700, un Cristo morto in legno datato XVII e un organo del veneziano Pietro Callido del 1792. Il soffitto presenta una straordinaria decorazione a cassettoni quadrati, arricchiti da arabeschi e una fascia centrale con i simboli della Croce e dell'Eucarestia, stemma della Confraternita del Sacramento e della Croce. Link utili: http://www.comune.senigallia.an.it Fabriano, Chiesa di San Nicolò (opere di importanti artisti del ‘600) Orario di apertura: P.zza Benedetto Cairoli - 6004 Fabriano (An). Lunedì, mercoledì e venerdì 17.30-19.00. Domenica 9.30-12.00. Info: +39 0732 21269 (Parrocchia – Don Luigi Farotti)/ +39 0732 625067 (Ufficio Informazione e accoglienza turistica) La fondazione della Chiesa di S. Nicolò ad opera dei benedettini risale al XII secolo anche se dell’antico edificio non rimangono tracce a causa del terremoto del 1279. La chiesa venne completamente ricostruita a partire dal 1630 su disegno del pisano Michele Buti. Della struttura medievale rimane un affresco di Francescuccio di Cecco Ghisi e un’importante scultura lignea di Nicola da Bari del ‘300 realizzata dal maestro dei Magi di Fabriano. L’esterno della chiesa offre una particolare facciata con loggia superiore a tre archi mentre all’interno si conserva una ricchissima collezione di tele manieristiche e barocche con importanti dipinti di Filippo Bellini, di Andrea Sacchi (S. Giovanni Battista), di Giacinto Brandi (Morte di S. Anna), del Guercino (S. Michele Arcangelo) e di Gregorio Preti dedicate ad alcuni episodi della vita di San Nicolò. Link utili. http://www.fabrianoturismo.it http://www.piazzalta.it/ Fabriano, Cattedrale di S. Venanzio (dipinti di O. Gentileschi, G. F. Guerrieri) Orario di apertura: Via Cesare Balbo 5 - 60044 Fabriano (An). Tutti i giorni 9.00-12.30 e 14.30-18.30. Domenica 9.0012.30 e 16.00 alle 17.30 (compatibilmente con le funzioni liturgiche). Avvertire in caso di visite di gruppo. Info: tel. +39 0732 21823/ +39 0732 625067 (Ufficio Informazione e accoglienza turistica) Le prime notizie della cattedrale si datano al 1046 mentre al XVII secolo risale la ricostruzione dell’edificio, realizzata su progetto di Muzio Oddi. Nel 1728 la chiesa divenne cattedrale in occasione dell’elevazione della città a diocesi mentre nel 1963 assunse il titolo di basilica. L’edificio con pianta a croce latina presenta all’esterno un abside poligonale, parte dell’antica chiesa, mentre all’interno è ad unica navata con cappelle laterali. Nella cattedrale si conservano straordinari dipinti di corrente manierista e barocca come le tele di Gregorio Preti, Giuseppe Puglie e Salvatore Rosa. Di particolare valore sono le preziose storie della Passione e la Crocifissione, realizzate su tela intorno al 1620 dal celebre pittore caravaggesco Orazio Gentileschi, e l’opera di Giovan Francesco Guerrieri, S. Carlo Borromeo in preghiera e la Madonna in gloria con S. Filippo. Link utili: http://www.fabrianoturismo.it http://www.piazzalta.it 5 Fabriano, Chiesa di S. Maria Maddalena (“Maddalena Penitente” di O. Gentileschi) Orario di apertura: P.le S. Maria della Maddalena I - 60044 Fabriano (An). Dal lunedì al venerdì 9.30-12.00 e 15.3019.00. Sabato 9.30-12.00. Chiusa la domenica. Info: tel.0732 3396 (Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore) La Chiesa di S. Maria Maddalena nacque originariamente come cappella di un ospedale trecentesco situato fuori l’antica cinta fortificata della città e poi ricostruita nel 1858. Nel 1577 la chiesetta divenne sede dell’Università dei Cartari e posta sotto la protezione di Santa Maria Maddalena in connessione con un miracolo che sembra gli stessi avessero ottenuto dalla Santa. Al suo interno sono conservati due affreschi di Domenico Campodonico, geniale interprete dell’esperienza di Giotto, e lo straordinario capolavoro di Orazio Gentileschi, la Maddalena Penitente (1611). L’opera, collocata sull’altare maggiore, esprime una brillante fusione di raffinatezza e vigore e rappresenta un bellissimo esempio d’interpretazione del naturalismo romano, al cui eccellente rappresentante, il pittore Caravaggio, l’artista pisano ispirò tutta la sua produzione successiva. Link utili: http://www.piazzalta.it http://www.fabrianoturismo.it Loreto, Basilica S. Casa (Sagrestia di S. Giovanni, affreschi di L. Signorelli) Orario di apertura: Santuario della Santa Casa, Piazza della Madonna 1 - 60025 Loreto (AN).Aprile-Settembre dalle ore 6.00 alle 20.00 Ottobre-Marzo dalle ore 6.15 alle 19.30. La Santa Casa rimane chiusa tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30. Info: tel. e fax. +39 071.9747.155 (Sagrestia Basilica) Nella Sagrestia di S. Giovanni della Basilica del Santuario della Santa Casa di Loreto, Luca Signorelli realizzò una pregevole serie di affreschi databili probabilmente tra il 1481 e il 1485. Le decorazioni dividono la volta della sagrestia in otto spicchi con le raffigurazioni degli Evangelisti (Luca, Marco, Matteo e Giovanni) e dei Dottori della Chiesa occidentale (Girolamo, Gregorio Magno, Agostino e Ambrogio), nelle quali è possibile intuire un modulo compositivo che unisce un’evidente ricerca del movimento e al tempo stesso di monumentalità, elemento quest’ultimo caratterizzante del pittore Piero della Francesca. La scelta stilistica legata alla scuola toscana è presente anche nei soprastanti otto Angeli musicanti che suggeriscono un riferimento al Botticelli con il quale il Signorelli lavorò in quegli anni nella Cappella Sistina, sia per l’eccezionale eleganza delle figure, calibratissime e calde di colore, seducenti per levità aerea, per ritmo e per sinuose movenze sia per la ricerca plastica e l’energia espressiva. Sulle pareti sono coppie di apostoli a figura intera ed episodi dell’Incredulità di S. Tommaso e della Conversione di S. Paolo (attualmente non visibile perché situata sopra la porta), capolavoro di questo ciclo per la sapienza prospettica che anticipa negli audaci scorci e, in particolare, per la grande teatralità ed enfasi drammatica presente nella scena dell’apparizione divina. Risulta evidente la sintesi tra lo staticismo di Piero e il dinamismo del Pollaiolo, sintesi che costituisce per altro uno degli elementi peculiari dell'arte signorelliana. Link utili: http://www.santuarioloreto.it Loreto, Basilica S. Casa (Sagrestia di S. Marco, affreschi di Melozzo da Forlì) Orario di apertura: Santuario della Santa Casa, Piazza della Madonna 1- 60025 Loreto (AN). Aprile-Settembre dalle ore 6.00 alle 20.00 Ottobre-Marzo dalle ore 6.15 alle 19.30. La Santa Casa rimane chiusa tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30. Info: tel. e fax. +39 071.9747.155 (Sagrestia Basilica) 6 Tra il 1477 e il 1479, Merlozzo da Forlì eseguì gli straordinari affreschi nella cupola della sagrestia di S. Marco della Basilica del Santuario della Santa Casa di Loreto, commissionati dal cardinale Girolamo Basso della Rovere. Si tratta di uno dei primi esempi di cupola decorata da figure ed elementi architettonici, temi decorativi fortemente influenzati dalla Camera Picta di Andrea Mantegna a Mantova. Il progetto prevedeva di disporre una serie di figure all’interno del catino, scorciate per una corretta visione dal basso, e inserite in cornici con rilievi in finto stucco, in modo che l’architettura dipinta sembrasse la continuazione dell’architettura reale. La volta presenta uno scheletro architettonico dipinto con costoloni e cornici convergenti verso la sommità della cupola che inquadrano finestre aperte sul cielo e in corrispondenza delle quali si trovano otto Angeli con le ali spiegate e recanti i Simboli della Passione. Al di sopra è raffigurata una corona di angeli e cherubini che incorniciano lo stemma del committente circondato da un festone. In corrispondenza della base del tamburo della cupola sono una serie di Profeti rappresentati seduti su un cornicione dipinto. Nella parete sottostante si trova l’ Ingresso di Gesù a Gerusalemme, racchiuso entro un riquadro centinato. Le figure sembrano inserirsi perfettamente nelle architetture dipinte, offrendo un esempio di abilità prospettica quattrocentesca che fece meritare al Melozzo il riconoscimento di “ grandissimo prospettivo” da parte del Vasari. Link utili: http://www.santuarioloreto.it PROVINCIA DI PESARO URBINO Pesaro, Villa Imperiale Orari di apertura: Strada San Bartolo, 63 - 61121 Pesaro (PU). Visite solo su prenotazione. Da giugno a settembre tutti i mercoledì. Info e prenotazioni: tel. + 39 338 2629372. fax. 0721. 895006/ tel. 800 563 800 (Servizio Turismo della Provincia di Pesaro-Urbino) La villa rappresenta uno straordinario esempio di residenza rinascimentale in stile manierista, perfettamente immersa nel paesaggio del Parco naturale di Colle S. Bartolo nei pressi della città di Pesaro. La struttura fu realizzata in due diverse fasi costruttive, una del XV ad opera di Alessandro Sforza e l’altra del XVI su iniziativa della famiglia della Rovere. Fu proprio durante la prima fase che la villa acquisì l’attuale denominazione durante la quale l’imperatore Federico III, in occasione della sua visita a Pesaro nel mese di gennaio del 1452 su invito di Alessandro Sforza, pose la prima pietra della costruzione. La parte più antica si caratterizzata per un impianto difensivo tipicamente quattrocentesco, visibile nell’alta torre (gli antichi coronamenti merlati sono stati eliminati) e per un cortile con una vera da pozzo decorata da tre scudi sforzeschi. Prima delle modifiche cinquecentesche al piano terra era originariamente un portico e una loggia aperti verso la valle. L’impianto cinquecentesco fu realizzato a partire dal 1523 dall’architetto urbinate Girolamo Genga per i duchi di Urbino Francesco Maria Della Rovere e Leonora Gonzaga che volevano trasformare la residenza in luogo ideale di vita cortese, adatto ad assolvere le funzioni tipiche delle corti rinascimentali. In questa occasione fu sopraelevata la torre di guardia e tamponata una parte delle logge del cortile sforzesco. Venne poi realizzata l'aggiunta di un corpo quadrangolare con logge ai quattro angoli, adagiato sul colle grazie a un sistema di terrazzamenti e con una predominanza di spazi aperti: logge, giardini e cortili, luoghi ideali per gli otia dei duchi e dei loro ospiti. L’architetto Genga si occupò anche delle decorazioni interne alle quali misero mano prestigiose personalità artistiche dell’epoca come Dosso e Battista Dossi, Raffaellino del Colle, il Bronzino, Camillo Mantovano ed altri. I lavori furono terminati nel 1541 da Eleonora Gonzaga che incaricò Pietro Bembo delle iscrizioni del fregio collocato sul prospetto esterno e nel cortile d’onore. 7 Link utili: http://www.villaimperialepesaro.com http://www.parcosanbartolo.it/ Pesaro, Chiesa del Nome di Dio Orari di apertura: Via Pietro Petrucci 23- 61121 Pesaro (PU). 1 giugno-15 settembre da martedì a domenica 16.0019.00. Lunedì chiuso. Aperture straordinarie ogni terza domenica del mese 9.30-12.30 e 16.00-19.00; durante il Rossini Opera Festival 10-23 agosto 9.300-12.30 e 16.00-19.00; 24 settembre 15.30-19.30. Le visite si svolgono durante gli orari di apertura del Museo Diocesano. Info: tel. + 39 0721 371219 (Museo Diocesano)/ + 39 0721 68095 (Ufficio Beni Culturali Arcidiocesi di Pesaro) La Chiesa del Nome di Dio fu realizzata nel 1577 dalla Confraternita pesarese del Nome di Dio, una delle più ricche fra le confraternite laicali pesaresi che provvedeva ai funerali dei poveri e dei giustiziati. La struttura, unica di questo tipo rimasta a Pesaro, rappresenta un’eccellente sintesi di architettura barocca e scenografia. La parte esterna fu arricchita nel 1763 da un portale in pietra d'Istria di Giannandrea Lazzarini, restaurato successivamente nel 1912. L’interno ha contrariamente mantenuto l’aspetto originario che ricorda un’atmosfera controriformistica neomanierista per la presenza di quadri scuri e la ricchezza degli ori. Dell’arredo interno si conservano ancora oggi tutti gli oggetti dell’antica Confraternita e nella sagrestia è possibile ammirare ancora i sedili originari per le riunioni dei Confratelli e i dipinti di Giuseppe Oddi. Nel soffitto a cassettoni, eseguito tra il 1617 e il 1619, sono inserite grandi tele raffiguranti l’itinerario della salvezza dall’Inferno alla Resurrezione passando per il Trionfo del Nome di Dio, opera dello scenografo Giovanni Cortese e di suo fratello Gian Giacomo Pandolfi, confratello del Nome di Dio. Sempre di Pandolfi sono i dipinti delle pareti con gli episodi del Vecchio e Nuovo Testamento contrassegnati ancora dalla potenza del Nome di Dio. realizzati tra il 1634 e il 1636 in collaborazione con Niccolò Sabbatini. La pala d’altare, che rappresenta la Circoncisione di Gesù, è del pittore Carlo Paolucci (1738-1803), copia dell’originale di Federico Barocci, asportato dai napoleonici e oggi esposto al Museo del Louvre di Parigi. Link utili: http://www.pesarocultura.it http://www.arcidiocesipesaro.it Pesaro, chiesa della Maddalena Orari di apertura: Via Ludovico Zacconi, 61100 Pesaro (PU). Chiusa al pubblico. Visitabile solo in occasione di eventi espositivi. Info: tel. +39 0721 387474 (Comune di Pesaro Servizio Politiche dei Beni Culturali). Responsabile Dott.ssa Giovanna Patrignani : tel. + 39 0721 387716 L’ex chiesa della Maddalena faceva originariamente parte di un antico monastero delle suore benedettine (1325) che sorgeva nell’attuale Piazza del Monte e che fu successivamente demolito. Nel 1553 vi furono trasferite le spoglie della famiglia Sforza provenienti dalla chiesa di S. Giovanni Battista. Tra il 1740 e il 1745 Luigi Vanvitelli firmò il progetto per un importante intervento di restauro, poi affidato al suo allievo Antonio Rainaldi che portò alla totale ristrutturazione della chiesa e del convento. La facciata si caratterizza per un particolare invaso concavo e un’apertura ovale nella parte superiore. La fronte si presenta incompiuta, realizzata prevalentemente in cotto e arricchita solamente dal portale in pietra d’Istria e dalle modanature delle paraste tuscaniche. L’interno presenta una pianta a croce greca decorata da sculture e bassorilievi in stucco di Giuseppe Mazza, artista bolognese attivo a Pesaro. 8 L’ultimo restauro realizzato nel 1995 ha permesso una nuova destinazione d’uso della chiesa come sede di eventi culturali e il recupero dei dipinti di Giannandrea Lazzarini. Link utili: http://www.pesarocultura.it Frontino, Convento di Montefiorentino (Cappella dei Conti Oliva) Orario di apertura: località Montefiorentino - 61020 Frontino (PU). Visite su richiesta. Info: tel: +39 072271131 (Comune-Ufficio Turismo. Chiamare durante orario di ufficio) Il convento francescano di Montefortino, il più grande delle Marche, fu fondato nel 1248 e poi rimaneggiato nel corso dei secoli. La struttura rappresenta una meta obbligata per tutti gli amanti di arte e storia. All’interno della chiesetta è possibile ammirare la Cappella dei Conti Oliva, opera rinascimentale di ispirazione brunelleschiana, eretta probabilmente su progetto di Simone Ferrucci e commissionata dal Conte Carlo Oliva. La cappella a pianta quadrata si presenta come un organismo autonomo e si caratterizza per un preciso linguaggio rigoroso, ma raffinato nel pavimento a piastrelle maiolicate, nelle profilature in pietra grigia, nelle finestre rotonde e nei sepolcri marmorei finemente scolpiti. Non è possibile stabilire con certezza la data di costruzione dell’opera anche se alcune citazioni cronologiche permettono di inquadrare il periodo storico di riferimento: 1484 nell’iscrizione dedicatoria di Carlo Oliva scolpita nel fregio che corre tutt’attorno al vano, 1478 e 1485 corrispondenti alle rispettive date di morte presenti sui sepolcri di Gianfrancesco Oliva e Marsibilia Trinci e 1489, data indicata nella pala dell’altare. Solo inoltre presenti due inginocchiatoi originali ai lati dell'ingresso, abbelliti da intarsi ad opera del maestro Zocchino (firmati e datati 1493), e le due tombe gemelle del conte Gianfrancesco Oliva, padre del conte Carlo, e di sua moglie Marsibilia Trinci, magnifica opera di accurata finitura di Francesco di Simone Ferrucci. Sull'altare si trova una pala con splendida cornice rinascimentale raffigurante la Madonna col Bambino e santi, la migliore opera del pittore urbinate Giovanni Santi (firmata e datata 1489), padre del più noto Raffaello Sanzio. Nella chiesa sono inoltre varie preziose opere del '600 come un organo e cantoria, gli stalli del coro e altri dipinti. A sinistra della chiesa si apre un piccolo chiostro rettangolare arricchito da due pozzi settecenteschi. Link utili: http://www.pesaroeurbino.info http://www.museimontefeltro.it Fano, Chiesa di Santa Maria Nuova (Raffaello, Perugino) Orari0 di apertura: Via Giovanni da Serravalle 1 - 61032 Fano (PU). Tutti i giorno 9.00-12.00 e 15.30-19.00 (per i gruppi visite compatibilmente con le funzioni liturgiche.) Info: +39 0721 803882/ +39 0721803534 (Ufficio Informazioni e accoglienza turistica) La Chiesa di S. Maria Nuova sorge sull’area dell’antica chiesa di S. Salvatore, concessa ai frati Minori Osservanti dopo che furono costretti a fuggire dal loro monastero extraurbano di S. Maria Nuova di S. Lazzaro durante l’assedio di Fano del 1517 da parte delle milizie roveresche. Testimonianza di questo periodo rimane il portico rinascimentale, abbellito dal ricomposto portale a candeliere realizzato da Bernardino di Pietro da Carona nel 1498 (qui in seguito trasferito dall’antica chiesa abbandonata insieme alle pale, l’altare e il coro). La primitiva chiesa fu, poi, ricostruita e riconsacrata solo nel 1557 dal vescovo Vincenzo Negusanti. La parte interna, a navata unica, fu rialzata e completamente ristrutturata dopo il 1708 su disegno di Domenico Vici, restauro che cancellò l’originario aspetto cinquecentesco. 9 Particolare attenzione meritano le opere d’arte qui presenti come la grande pala del Perugino, la Madonna in trono con il bambino e i santi del 1497 (le originarie cornici quattrocentesche sono andate purtroppo perdute), la sovrastante lunetta della pietà e la predella con le Storie della Vergine a cui probabilmente collaborò un giovanissimo Raffaello Sanzio, allora allievo del Perugino. Si tratta, questa, di una delle opere più belle dell’artista per la grazia e la raffinatezza delle figure, magistralmente espressa dall’immagine di Maria Maddalena a cui il Perugino riserva particolare cura nell’acconciatura e nell’abbigliamento. Ad un periodo precedente (1489) risale un altro dipinto del Perugino l’Annunciazione e la Visitazione di Giovanni Santi, padre di Raffello. Link utili: http://www.comune.fano.ps.it http://www.turismofano.com Fano, S. Pietro in Valle Orari di apertura: Via Nolfi - 61032 Fano (PU). Fino al 30/06 domenica e festivi 10.30-12.00 3 17.00-18.30. Luglio e agosto giovedì, domenica e festivi 21.00-23.00. Da settembre a dicembre 10.30-12.00 e 16.00-17.30. Info: tel. +39 0721 830699 (Cooperativa Sistema Museo). La chiesa di S. Pietro in Valle fu così denominata perché costruita presso l’antico dislivello (ad vallum) fra la città romana e il mare adriatico, sull’area di una precedente chiesa medievale dedicata al santo. L’aspetto attuale risulta, dunque, il risultato della ricostruzione effettuata nel 1608 per volere dei Padri Filippini della Congregazione dell’Oratorio su progetto dell’architetto Giovan Battista Cavagna mentre la cupola fu realizzata solo nel 1696 dall’architetto Girolamo Caccia. La chiesa fu consacrata successivamente nel 1617 senza che fossero ancora terminate le ornamentazioni. Evidente appare il contrasto tra l’aspetto esterno privo dei rivestimenti e quello interno, ricchissimo di stucchi, oro, marmi e pitture, uno degli esempi più belli di arte barocca in territorio marchigiano. Le prime decorazioni furono realizzate tra il 1618 e il 1620 dallo stuccatore romano Pietro Solari e il pittore urbinate detto il Sordo che affrescò le volte della navata e il presbiterio con episodi della vita di S. Pietro come pure i lati del finestrone di facciata e la parete dell’altare maggiore con l’Annunciazione e le due tele laterali della cappella dedicata a S. Paolo. La fastosa decorazione interna della cupola fu eseguita dal pittore bolognese Lauro Buonaguardia (1699-1700) mentre le ornamentazioni delle due cantorie, ai lati del transetto, dal comasco Giorgio Ferretti (1710). Una ricca collezione di tele, oggi conservate presso la Pinacoteca Civica, impreziosiva l'intero complesso. Citiamo i dipinti di Antonio Viviani, Lorenzo Garbieri, l’Annunciazione di Guido Reni (1621), la Crocifissione e la Deposizione di Alessandro Vitali, la Natività di S. Giovanni Battista e Decollazione di S. Giovanni Battista di Giovan Giacomo Pandolfi, S. Pietro che guarisce lo storpio di Simone Cantarini, S. Pietro che resuscita Tabita di Matteo Loves, la Vergine e S. Filippo Neri di Luigi Garzi, il Sogno di S. Giuseppe, Visione di S. Carlo Borromeo, S. Carlo Borromeo ricevuto dai coniugi Petrucci e S. Carlo Borromeo che risana un bimbo cieco di Giovanni Francesco Guerrieri, la Natività di San Giovanni Battista e S. Giovanni che predica alle turbe di Sebastiano Ceccarini e Carlo Magini. Link utili: http://www.comune.fano.ps.it http://www.fano.it http://www.sistemamuseo.it 10 Fano, Chiesa di S. Domenico Orario di apertura: Via Arco di Augusto - 61032 Fano (PU). Dal 7 maggio al 1 ottobre 2011 la chiesa ospita la mostra “Guercino a Fano. Tra presenza e assenza”. Tutti i giorni escluso il lunedì dalle 18,00 alle 22,00. Info: tel. +39 0721 802885 – 824331 (Fondazione Cassa di Risparmio di Fano) L’origine della chiesa risalirebbe al 1216 quando S. Domenico passò a Fano durante il suo viaggio verso Roma. La struttura fu costruita per volontà dei Padri Predicatori insieme all’ex convento adiacente per concessione fatta dai fanesi allo stesso santo. La chiesa, dedicata alla Beata Vergine del Rosario, fu sottoposta nel corso dei secoli a diversi rifacimenti. Nel 1485 vennero aggiunti all’edificio un campanile e una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, Nel 1600 fu eseguito il rinnovamento dell'interno con altari barocchi e pavimentazione. Infine la completa ristrutturazione interna realizzata tra il 1703 e il 1708 su disegno di Francesco Gasparoli che vi aggiunse la grande abside semicircolare e le grandi colonne binate a creazione di un impianto tripartito che portò alla cancellazione delle tracce della struttura architettonica medievale; sopravvivono due cicli di affreschi antichi scoperti nel 1905, uno dedicato alla Crocifissione con storie di S. Domenico mentre l’altro con Storie di S. Maria della Maddalena, entrambi realizzati dall’eugubino Ottaviano Nelli. A lato del presbiterio si conserva una lunetta con il motivo della Sacra Conversione, definita “Lunetta dei Pili” in quanto tomba dei fratelli Ugolino e Pietro De Pili e attribuita al “Maestro dell’Incoronazione” (XIV sec.). L’esterno ha mantenuto l’aspetto conventuale trecentesco mentre il portale risale al rifacimento settecentesco. Alla fine del XIII sec. vi fu sepolto Jacopo del Cassero (1298), fanese di origine ricordato da Dante Alighieri nel V Canto del Purgatorio; a sinistra del portale d’ingresso è ancora leggibile il vano ogivale murato a testimonianza della tomba. Caduta in stato di abbandono, la chiesa fu gravemente danneggiata nel 1944 dai tedeschi in ritirata. Grazie agli ultimi importanti interventi di restauro è oggi riaperta al pubblico. Link utili: http://www.fondazionecarifano.it http://guercinoafano.it http://www.comune.fano.ps.it http://www.turismofano.com Pergola, Cappella del Palazzolo (Affreschi di Lorenzo d’Alessandro) Orario di apertura: V.le Dante località Palazzolo - 61045 Pergola. Cappella privata. Visite solo su prenotazione. Rivolgersi all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Pergola. Info: tel. +39 0721 7373278/4 (Paola Tombolesi) All’interno del complesso dell'Oratorio dell'Ascensione si trova la Cappella del Palazzolo, opera della Confraternita del Santissimo Crocifisso dove sono custoditi una serie di affreschi riconosciuti dalla critica come “uno dei momenti più alti della pittura a fresco del ‘400 marchigiano”. Sulla parete di fondo si trova la raffigurazione dell’Ascensione di Cristo tra i Santi Secondo e Sebastiano, realizzata dal sanseverinate Lorenzo D’Alessandro e nella quale domina la figura di Cristo in un’affollata scena tra la Madonna, gli apostoli e i santi. Sulle vele della volta erano dipinti quattro evangelisti di cui rimangono leggibili solamente due. Entrambi furono dipinti dall’artista intorno al 1483. Sulla parete destra sono visibili altri affreschi con l’Annunciazione, la Trinità e la Madonna con il bambino in trono, attribuiti ad un pittore differente prima riconosciuto in Bernardino di Mariotto, considerato l’erede di Lorenzo, e ora più cautamente assegnati al “Maestro del Palazzolo”. Link utili: http://www.turismo.pesarourbino.it 11 http://www.pergolatramedioevoerinascimento.it http://www.prolocopergola.it Urbino, Oratorio di S. Giovanni (Affreschi Fratelli Salimbeni) Orario di apertura: Via F. Barocci 31 – 61029 Urbino (PU). Da lunedì a sabato 10.00-12.30 e 15-17.30. Domenica e festivi 10.00-12.30. Dal 23 aprile al 2 ottobre 2011 sabato e domenica pomeriggio visite guidate, partenza da Via Falerio 1. Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio. Info: tel. +39 347 6711181 (Custode) Nell’Oratorio di S. Giovanni ad Urbino si conserva un importante ciclo pittorico realizzato dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni. Gli affreschi, datati 1416, sono un documento straordinario della precoce adesione dell’ambiente artistico marchigiano alle influenze del gotico internazionale. Sulla parete di fondo della chiesa, è possibile ammirare una suggestiva Crocifissione; nell’episodio della morte di Gesù si anima un forte contrasto tra la drammaticità della scena principale e la frammentazione cronachistica del racconto in tanti piccoli episodi nei quali è rappresentata la folla indifferente che assiste all’evento. Toni meno drammatici e più pacati sono presenti, invece, sulla parete destra dell’altare nelle Storie di S. Giovanni Battista come l’Annuncio dell’angelo della nascita di Giovanni, il Battesimo di Gesù, il Battesimo dei neofiti e la Predica. La parete di sinistra presenta una Madonna dell’Umiltà. Nella parete di fronte al ciclo pittorico, sono presenti altri affreschi di attribuzione incerta con episodi della vita del Battista. Il ciclo pittorico dell’Oratorio di S. Giovanni rappresenta la massima espressione artistica raggiunta dai fratelli Salimbeni sia per il virtuosismo tecnico, soprattutto evidente negli angeli con le ali intarsiate di madreperla, che per gli scorci prospettici e la finezza cromatica, ma anche per la particolare attenzione descrittiva delle scene nelle quali trova spazio una realtà varia e composita, vagamente fiabesca. Link utili: http://www.turismo.pesarourbino.it http://www.cultura.provincia.pu.it PROVINCIA DI MACERATA Monte S. Martino (MC), Chiesa di S. Martino (Polittici crivelleschi e di Girolamo di Giovanni) Orario di apertura: Via Armindo Ricci 13 – 62020 Monte S. Martino (Mc). Domenica e festivi dalle 16.00 alle 19.00. Le visite hanno accesso dalla Pinacoteca. Info: +39 0733 660514 (Pro loco) La chiesa romanica di Monte S. Martino si presenta come un vero e proprio “museo” che custodisce alcuni dei più preziosi capolavori dell’arte quattrocentesca marchigiana. Al suo interno è possibile ammirare lo straordinario Polittico di Carlo e Vittore Crivelli (1490), l’unica opera per la quale è certa una collaborazione tra i due fratelli. La raffigurazione, distribuita su due registri, presenta, nella parte inferiore, la Madonna con il bambino in trono tra S. Nicola, San Michele, San Giovanni Battista, San Biagio mentre nella parte superiore si trova il Cristo morto sorretto da due angeli con ai lati San Giovanni, San Martino, San Rocco, S. Caterina d’Alessandria. Nella sottostante predella Cristo salvatore con gli apostoli. A Vittore Crivelli è invece attribuito il Trittico raffigurante la Madonna con il bambino che porge le chiavi a San Pietro, unitamente ad altre figure di santi e il Trittico con la Madonna e il Bambino, S. Martino, S. Antonio Abate. Di particolare interesse è inoltre il Polittico di Girolamo di Giovanni da Camerino, risalente probabilmente al 1473. 12 Link utili: http://www.comune.montesanmartino.mc.it http://www.sistemamuseale-mc.it http://www.vittorecrivelli.it http://www.montiazzurriemusei.it Dal 21 maggio al 6 novembre 2011 la chiesa di Monte S. Martino ospita la mostra “Vittore Crivelli. Da Venezia alle Marche. Maestri del Rinascimento nell’Appennino”. Info: http://www.vittorecrivelli.it Sarnano, S. Maria di Piazza (Affresco di Lorenzo d’Alessandro, sculture lignee) Orario di apertura: Via Mons. F. Sargolini - 62028 Sarnano (Mc). Chiusa al pubblico. Apertura su richiesta. Info: +39 0733658080 (Parrocchia di S. Maria di Piazza) Nella chiesa ducentesca dedicata a S. Maria dell’Assunta è custodita la preziosissima cappella affrescata da Lorenzo d’Alessandro, raffigurante la Madonna in trono con Bambino e angeli musicanti al centro, S. Giovanni, S. Martino, S. Sebastiano e S. Rocco ai lati e il Cristo benedicente con la Vergine e l’arcangelo S. Michele nel timpano. E’ possibile ammirare inoltre un prezioso stendardo ligneo con Annunciazione e Crocifissione di Girolamo di Giovanni. Link utili: http://www.sarnano.com Dal 21 maggio al 6 novembre 2011 la chiesa di S. Maria di Piazza ospita la mostra “Vittore Crivelli. Da Venezia alle Marche. Maestri del Rinascimento nell’Appennino”. Info: http://www.vittorecrivelli.it Esanatoglia – Palazzo comunale (dipinti murali con Corteo di cavalieri della casa dei da Varano) Orario di apertura: P.zza Giacomo Leopardi, 1 – 62024 Esanatoglia (Mc). Visite durante l’orario di ufficio. Info: +39 0737 889132 (Comune) Il Palazzo Comunale fu realizzato nel XIV sec. come residenza fortificata dei da Varano, potente famiglia originaria del Ducato di Spoleto che fu a capo del governo di Camerino e dei suoi territori. Durante i restauri realizzati dopo il sisma del 1997 è stato riscoperto un particolare e prezioso ciclo di affreschi raffigurante una parata di cavalieri, probabilmente da identificare con alcuni esponenti del casato dei da Varano, e un affresco di artista sconosciuto forse realizzato alla fine del ‘400, sotto la signoria di Giulio Cesare. Link utili: http://www.comune.esanatoglia.mc.it http://www.borghitalia.it http://www.bellaesa.com Visso, Santuario di Macereto (Affreschi e stucchi di Simone De Magistris) Orario di apertura: Località di Macereto - 62039 Visso (Mc). Ente Santuario di Macereto. Dal 1 omaggio al 2 ottobre lunedì e mercoledì 15.00-19.00. Giovedì e venerdì 10.00-12.00 e 16.00-18.00. Sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.3018.30. Dal 3 ottobre al 1 novembre sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.00-18.00. Per i gruppi numerosi sono possibili visite fuori periodo e orario. Info: +39 0737 9264 (Parrocchia di S. Maria di Visso) 13 Sull’altopiano di Macereto si trova il suggestivo Santuario omonimo, luogo in passato di presunti eventi miracolosi e per questo di diffusa devozione popolare, realizzato nel 1529 al posto di una precedente chiesetta del 1359 e straordinario esempio di architettura rinascimentale nelle Marche. La struttura fu realizzata da Giovan Battista da Lugano probabilmente su progetto di Bramante e terminata successivamente nel 1556 sotto la guida di Filippo Salvi da Bissone. All’esterno il Santuario si presenta a pianta ottagonale, rivestito in travertino con avancorpi su tre lati sui quali si aprono i tre ingressi della chiesa e con sculture che arricchiscono i portali e i capitelli. All’interno la struttura si distribuisce su una pianta a croce greca, con i quattro bracci che terminano in quattro absidi con nicchie. Al centro si trova la primitiva cappella con la scritta in latino che ricorda la storia del miracolo di Macereto. Nell’abside dell’altare maggiore è possibile ammirare la bellissima cappella dove si conservano alcune opere del pittore e scultore originario di Caldarola, Simone de Magistris, risalenti al 15801582 come il Natale di Gesù, l’Adorazione dei Magi, la Discesa dello Spirito Santo, la Circoncisione, la Natività della Madonna, e la Fuga in Egitto. Link utili: http://www.santuariomacereto.it http://www.comune.visso.mc.it http://www.sibillini.net Camerino, chiesa di S. Filippo (Madonna in gloria e S. Filippo di G. Tiepolo) Orario di apertura : P.zza Filippo Marchetti – 62032 Camerino (Mc). Periodo estivo tutti i giorni 9.00-12.00 e 16.0019.00. Info: +39 0737 636406/ 0737632534 (Ufficio Informazione e accoglienza turistica) La chiesa di S. Filippo fu costruita nel 1733 su progetto di Pietro Loni di Lugano e Domenico Cipriani di Cesena come nuova sede dei filippini. All’esterno la struttura mostra un’imponente facciata classicheggiante a due ordini sovrapposti mentre l’interno, a pianta ellittica, presenta un aspetto più marcatamente barocco soprattutto nell’articolazione dello spazio a navata unica fiancheggiata da tre cappelle comunicanti tra loro e con il presbiterio dalla caratteristica parete a perimetro ondulato. La seconda cappella a destra dell’altare maggiore conserva la Madonna in gloria e S. Filippo (1740 ca.), stupenda tela commissionata nel 1743 al pittore Giambattista Tiepolo. Il dipinto fu riscoperto solamente nel 1960 e si tratterebbe dell’unica opera dell’artista veneto presente nell’Italia centrale. Degni di nota sono anche le opere di Girolamo di Giovanni, la Crocifissione (1454) e l'Annunciazione, Link utili: http://www.comune.camerino.mc.it/ http://www.sistemamuseale-mc.it http://www.proloco.camerino.sinp.net Monte S. Giusto, S. Maria della Pietà in Telusiano ( La Crocifissione di L. Lotto) Orario di apertura: tutti i giorni 9.00-12.00 e 16.00-19.00. Info: tel. 0733 53354 (Parrocchia di Monte San Giusto)/ +39 0733839006/07 (Comune) La Chiesa di Santa Maria della Pietà in Telusiano a Monte S. Giusto, fatta restaurare e consacrare nel 1529, conserva l’imponente pala d’altare con la Crocifissione di Lorenzo Lotto. La splendida tela fu commissionata dal vescovo di Chiusi e legato apostolico Niccolò Bonafede al prezzo di cento fiorini per l’altare maggiore della chiesa. Il dipinto, realizzato per buona parte a Venezia, fu 14 terminato a Monte S. Giusto intorno al 1534 circa e presenta ancora oggi la cornice originale cinquecentesca. La raffigurazione si articola su tre piani con la scena principale di Cristo e dei due ladroni collocata in alto mentre sotto si consuma la disperazione di Maria sorretta da S. Giovanni e le pie donne. Emblematica è la figura della Maddalena che con il gesto di allargare le braccia crea un momento di congiunzione tra lo sfondo e il primo piano. Sulla sinistra si riconosce il committente Niccolò Bonafede, rappresentato in basso a sinistra inginocchiato e con lo sguardo fisso verso il gruppo della Vergine in segno di partecipazione e preghiera. Nell'uomo al centro, che si gira verso lo spettatore, i critici avrebbero riconosciuto l’autoritratto di Lorenzo Lotto. Tutta la scena è percorsa da una forte drammaticità che dalla tragedia della crocifissione si irradia sulla folla sottostante animata dal movimento dei corpi, dalla gestualità delle mani, scandita e bilanciata dall’incrociarsi in diagonale e in verticale delle lance. L’intensa coralità della raffigurazione, i colori vivaci, il contrasto tra la luce filtrante che entra da sinistra e il cielo cupo su cui si stagliano le croci dei condannati, fanno della pala una delle opere più significative della pittura italiana del Rinascimento. Link utili: http://www.lorenzo-lotto.it http://www.sistemamuseale-mc.it http://www.comune.montesangiusto.mc.it Belforte del Chienti, Chiesa di S. Eustachio (Polittico di Giovanni Boccati) Orario di apertura: P.zza Umberto I – 62020 Belforte del Chienti (Mc). Tutti i giorni 8.00-13.00 e 16.00-20.00. Info: +39 0733 951007 (Pro loco)/ +39 0733 906533 (Parrocchia – Don Giuseppe Scuppa) Notizie della chiesa sono testimoniate già nel 1218 anche se l’aspetto attuale è il risultato di un restauro successivo al terremoto del 1741. Il tempio non presenta all'esterno una struttura di particolare interesse, ma al suo interno custodisce alcune opere di grande valore storico-artistico come il grandioso Polittico, capolavoro di Giovanni Boccati. L’opera fu realizzata nel 1468 dal pittore noto anche come Giovanni di Pier Matteo Boccati da Camerino, secondo quanto confermato dalla firma apposta dallo stesso artista alla base del Trono della Vergine come anche i nomi dei committenti e la data di esecuzione presenti nell’epigrafe dei due riquadri dei pilastri laterali. Il polittico (4,83 x 3,25 m) è racchiuso in una preziosa cornice in legno d’orato, forse di scuola marchigiana, e composto da cinque pannelli con la Madonna in trono e il bambino nel registro inferiore e da altri sette in quello superiore dove è raffigurata la Crocifissione. Sono presenti, inoltre, ulteriori diciotto specchi di cui sei sono inseriti nei pilastri laterali e dodici nella predella mentre nella cimasa superiore, entro le cinque cuspidi, si trovano cinque tondi di cui quello centrale rappresenta Dio Padre circondato da angeli in festa e quelli laterali i quattro dottori della Chiesa Latina: S. Ambrogio, S. Girolamo, S. Agostino e S. Gregorio Magno. L’opera rappresenta lo stile tipico di Giovanni Boccati caratterizzato da una luminosità e una fantasia di gusto tipicamente rinascimentale unito ad un gusto narrativo di impronta ormai tardogotico. Link utili: http://www.probelforte.com http://www.comune.belfortedelchienti.mc.it http://www.polittico.belforte.sinp.net 15 Caldarola, Palazzo Pallotta (Stanza del Paradiso) Orario di apertura: P.zza Vittorio Emanuele 13 - 62020 Caldarola (Mc). Dal 1 luglio visita su prenotazione, tutti i giorni durante l’orario di ufficio. Info: +39 0733 903706 (Comune) Palazzo Pallotta, oggi sede del Municipio, fu fatto costruire dal cardinale Evangelista Pallotta verso la fine del ‘500, grazie al quale la città di Caldarola assunse quell’inconfondibile impianto urbanistico tardo rinascimentale di ispirazione romana che è possibile ammirare ancora oggi. L’edificio rappresenta un autentico gioiello di architettura manierista nelle Marche, tornato recentemente al suo antico splendore grazie ad un lungo restauro e all’interno del quale si conservano alcuni dipinti del pittore e scultore originario di Caldarola, Simone de Magistris. Di straordinario valore è la magnifica Stanza del Paradiso, piccolo gioiello artistico e riservato luogo di meditazione del cardinale, decorato da suggestive scene di paesaggio con rappresentazioni di flora e fauna esotiche, scene di caccia animate da cavalli impennanti, levrieri, volatili, cacciatori e incorniciate da festoni e puttini con i simboli araldici della casata. Una decorazione a metà tra la fantasia e la realtà dove l’esuberanza cromatica e la vivacità giocosa delle scene animano un ambiente lirico e intriso di suggestioni seicentesche. Link utili: http://www.comune.caldarola.mc.it http://www.turismo.caldarola.sinp.net PROVINCIA DI FERMO Torre di Palme, Chiesa di S. Agostino (Polittico di Vittore Crivelli) Orario di apertura: Sabato e domenica 17.00-20.00. Per gruppi visita su prenotazione. Info: tel. +39 0734 53123 (Don Armando) La chiesa di S. Agostino, con annesso convento, fu commissionata tra il XIV e il XV secolo dai Monaci dell’ordine di S. Frediano di Lucca confluiti poi nell’Ordine dei Canonici Regolari Agostiniani. L’esterno conserva due interessanti portali di cui uno presenta una scultura a bassorilievo raffigurante San Giovanni Battista che regge con una mano la chiesa di S. Agostino e, con l’indice della mano destra, indica la chiesa a lui dedicata nella piazza poco distante mentre l’altro corrisponde ad un portale gotico cuspidato e con doppia strombatura sopra il quale si trova un rosone con motivi a zig-zag. L'interno, a una unica navata e con una copertura a capriate riscoperta nel 1939, conserva resti di affreschi del periodo medioevale, un portale e due tabernacoli dell'epoca rinascimentale. L’altare maggiore è decorato da un sarcofago longobardo del VII secolo proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Loreto di Fermo, oggi distrutta. A coronamento del presbiterio lo stupendo Polittico di Vittore Crivelli che fu commissionato all’artista dal Priore degli Agostiniani per la chiesa di S. Agostino alla fine del ‘400. Il dipinto, 2,37 di altezza per m. 2,50 di larghezza, fu realizzata con tecnica a tempera su tavole di olmo secondo un gusto tardo-gotico arricchito da citazioni bizantine, sintomo dell’influsso subito dai fratelli Crivelli nel loro soggiorno a Zara, in Dalmazia. Il significato dell’opera è ripercorribile attraverso i molteplici riferimenti simbolici come la mela e la pera, simboli del peccato originale e poste all’altezza della testa della Madonna, rappresentazione della redenzione dell’umanità perché priva del peccato originale e Immacolata in quanto madre del Redentore, il Divino Bambino seduto sulle sue ginocchia nell’atto di impartire la trina benedizione. Nel registro superiore Cristo che salva l’umanità con la sua passione, morte e risurrezione. Ai suoi lati sono S. Sebastiano, S. Girolamo, S. Nicola da Tolentino e S. Caterina d’Alessandria. Nel registro inferiore, da sinistra verso destra, i santi S. Giovanni Battista, S. Paolo e S. Agostino. 16 La parte sottostante la predella ricorda il furto dell’opera del 12 febbraio del 1972 per la mancanza di quattro formelle scomparse e mai più ritrovate. Le restanti, rinvenute in una chiesa abbandonata nei pressi del cimitero di Cupra Marittima mostrano il Cristo Risorto, col vessillo crocifero, tra i Dodici Apostoli; Link utili: http://www.provincia.fermo.it http://www.torredipalme.com http://www.fermo.net Sant’Elpidio a Mare, basilica lateranense di Maria Santissima della Misericordia (opere di A. Lilli, A. Boscoli, Pomarancio, organo Callido) Orario di apertura: aperta tutti i giorni 9.00-12.00 e 16.00 18.30. Info: +39 0734 908263 (Ufficio Turismo) La chiesa di S. Maria della Misericordia si affaccia direttamente sulla piazza centrale del paese di S. Elpidio a Mare ed è oggi la sede dell'Accademia Organistica Elpidiense. Iniziata nel 1575, presenta all'esterno un portale ligneo e due meridiane in alto. Al suo interno si conserva una ricca collezione di dipinti del Pomarancio, la tela di Andrea Lilli del 1602 raffigurante Il Miracolo di Santa Marta, gli affreschi di Andrea Boscoli del 1603 e tre tele con Lo Sposalizio della Vergine, La Natività e La Madonna della Misericordia nella parte dell’abside. Al XVIII secolo risalgono le due cantorie lignee con gli organi del Maestro veneto Pietro Nacchini del 1757 e del suo allievo Gaetano Callido del 1785. Link utili: http://www.santelpidioamare.it http://www.provincia.fermo.it http://www.fermo.net Fermo, Chiesa di S. Agostino, Oratorio di S. Monica (affreschi sec. XV) Orario di apertura: La chiesa è visitabile durante l’orario di apertura dell’Oratorio di S. Monica. Giugno sabato e domenica 17.00-20.00. Luglio e agosto giovedì, venerdì, sabato e domenica 17.00-20.00. Giovedì anche 21.00-23.00. Info: tel. +39 0732 229005 (Ufficio Beni culturali Arcidiocesi di Fermo)/ +39 0734 622376 (Parrocchia di S. Lucia)/ +39 0734 228738 (IAT di Fermo) Sulla via XXI Settembre si affaccia la chiesa di S. Agostino di fondazione romanico-gotica (XIIIXIV secolo), ma rinnovata successivamente nel 1738. L’esterno presenta una facciata a due ordini preceduta da una scalinata mentre l'interno (XVIII sec.) è a navata unica a croce latina e presenta un pavimento rialzato di circa tre metri rispetto all’originaria costruzione romanica. Di particolare interesse è la ricca collezione di affreschi del ‘300 e del ‘400 che decorano la chiesa dall’atrio d’ingresso fino alla zona del presbiterio. Nel braccio destro del transetto si trova la “Cappella della Spina”, così chiamata perché custodisce un reliquiario gotico con la S. Spina (secondo la tradizione la reliquia apparterrebbe alla corona di Gesù) in argento dorato e cesellato, ritenuto opera di ignoto orafo marchigiano (1405) anche se la tecnica e i materiali utilizzati suggeriscono più una matrice orafa di origine veneta. Annesso alla chiesa si trova l’Oratorio di S. Monica, la cui costruzione fu ordinata nel 1423 da Giovanni Guglielmo, un committente privato in stretto contatto con l’ordine degli agostiniani. Ceduto alla Chiesa di S. Agostino nel 1439, divenne poi sede nel 1623 della confraternita di Santa Monica. L’oratorio, recentemente restaurato, conserva uno dei momenti più felici della pittura tardo gotica nelle Marche: uno straordinario ciclo di affreschi, in parte frammentato, raffigurante le Storie di San 17 Giovanni Battista ed Evangelista a cui l’oratorio era inizialmente dedicato, mentre nelle volte sono raffigurati gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e le Virtù. Link utili: http://www.provincia.fermo.it http://www.fermo.net http://cultura.fermo.net Massa Fermana, Chiesa di S. Lorenzo (Polittico di C. Crivelli) Orario di visita: Via Garibaldi 60 - 63834 MASSA FERMANA (Fm). Rivolgersi al Comune dal lunedì al venerdì durante l’orario di ufficio. Apertura su richiesta per visite fuori orario. Info: +39 0734760258 (Ufficio Turismo) Nella chiesa parrocchiale dedicata a S. Lorenzo, S. Silvestro e S. Ruffino, ricostruita alla fine dell'Ottocento, si può ammirare la prima opera marchigiana di Carlo Crivelli, realizzata su commissione dei conti Azzolino di Fermo, datata 1468. Il Polittico, firmato “KAROLVS CRIVELLVS VENETVS PINXIT HOC OPVS MCCCCLXVIII” rappresenta la Madonna con il bambino tra i santi Giovanni Battista, Lorenzo, Silvestro e Francesco nel registro centrale mentre, nelle cuspidi Cristo in pietà, la Vergine Annunziata e l'Arcangelo Gabriele e nella predella, le Storie della passione di Cristo. La critica ha rilevato nell’opera numerosi riferimenti come l'influenza padovana della bottega dello Squarcione, le analogie con il Mantegna, le soluzioni prospettiche di Paolo Uccello, e alcuni richiami a Filippo Lippi soprattutto nella figura della Madonna. Altro dipinto di influenza veneziana è la Madonna della cintola tra angeli musicanti di Vittore Crivelli, nella quale la Vergine è ritratta mentre concede protezione alla città che le viene offerta in forma di modellino dai Santi e Devoti (la rappresentazione molto accurata permette di immaginare l'aspetto originale del castello della città). Nella sagrestia una tela di Sebastiano Grezzi di Comunanza (XVII secolo) Link utili: http://www.comunemassafermana.it PROVINCIA DI ASCOLI PICENO Ascoli Piceno, Cattedrale di S. Emidio (Cappella del Sacramento, Polittico di Carlo Crivelli) Orario di apertura: P.zza Arringo – 63100 Ascoli Piceno. Tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (compatibilmente con le funzioni liturgiche). Info: tel. +39 0736 253045 (Ufficio Informazioni e accoglienza turistica) La cattedrale di S. Emidio è un edificio composito di tipo basilicale, risultato di molti adattamenti e sovrapposizioni avuti tra l’VIII e il XVI. La prima costruzione risalirebbe addirittura al IV o V secolo, secondo alcuni sul luogo dell’antico foro mentre secondo altri su un preesistente edificio di epoca romana forse dedicato ad Ercole o alle Muse. Alcuni ritrovamenti archeologici rinvenuti tra il 1882 e il 1883 dimostrerebbero che la cattedrale fu edificata utilizzando i resti dell’antica basilica civile del foro romano, ancora visibili nelle parti più antiche della costruzione come il transetto, la parte delle absidi e la cupola risalenti alla fine dell’VIII o all’inizio del IX secolo. La facciata, realizzata tra il 1529 e il 1539 su disegno di Cola dell’Amatrice, presenta un solo ordine architettonico e al centro un portale d’ingresso alla cattedrale con ai lati le colonne dimezzate verticalmente con basi, capitelli e cornici. Agli estremi della facciata s'innalzano le due torri romaniche di travertino mentre su un fianco laterale si apre la rinascimentale "Porta della Musa", così chiamata per un'epigrafe murata sulla parete (un distico di fattura umanistica). 18 L’interno, ricco di straordinarie opere d’arte, si presenta come un’ampia aula di sapore romanicogotico a croce latina, divisa in tre navate e con sottostante cripta dove sono custodite le reliquie di S. Emidio. Nella Cappella del Sacramento, sopra l’altare arricchito da un prezioso tabernacolo cinquecentesco in legno dorato e dipinto di attribuzione incerta, troviamo lo splendido Polittico di Carlo Crivelli. L’opera fu commissionata all’artista nel 1492 e fu poi donata alla Cattedrale dal vescovo Caffarelli. Il polittico si presenta di grandi dimensioni (364 x 280 m) e vi troviamo rappresentati la Madonna in Trono col Bambino con ai lati i Santi Pietro, Giovanni, Paolo, Emidio. Nella parte superiore sono la Pietà al centro e ai lati Santa Caterina, San Girolamo, San Giorgio e Sant'Orsola. Nella parte della predella il Redentore benedicente e i dieci Apostoli. Le figure sono dipinte su un fondo in oro, il tutto racchiuso in una sfarzosa cornice d’orata rimasta originale. Di notevole interesse storicoartistico anche il Paliotto argenteo, opera di oreficeria marchigiana del XV secolo, conservato nella stessa cappella. Link utili: http://www.comune.ascolipiceno.it http://www.museipiceni.it Ripatransone, chiesa di S. Filippo Orario di apertura: Via Consorti – 63065 Ripatransone (AP). Domenica e festivi 10.30-12.00. Feriali: orario invernale 16.00-18.30; estivo 17.30-19.00. Info: tel. +39 0735 99329 (Comune) La Chiesa di S. Filippo e dell’Immacolata Concezione, ubicata tra via Consorti e via Margherita, fu edificata tra il 1680 e il 1722 su progetto dell’architetto romano Francesco Massari, allievo e collaboratore del Borromini, e portata a termine dall’architetto-pittore Lucio Bonomi che si occupò di curare la sobria immagine finale del tempio. L'interno presenta una ricca decorazione architettonica in ori e stucchi, opera del milanese Mastro Tobia e del perugino Lorenzo Vibi. La chiesa fu realizzata a croce latina e ad unica navata con paraste corinzie che scandiscono le cappelle laterali centinate con volte a botte e un transetto particolarmente sporgente rispetto alla maggior parte delle chiese oratoriane marchigiane. L’altare maggiore risale al 1843 ad opera di Gaetano Ferri e presenta una statua dell’Immacolata mentre in precedenza ospitava il prezioso dipinto, probabilmente realizzato da Lazzaro Baldi, su disegno di Pietro da Cortona, oggi collocato sul transetto. Nella parte del transetto è possibile ammirare alcune tele di Ubaldo Ricci da Fermo (prima metà ‘700): la cappella dedicata a San Gaetano da Thiene, il San Francesco di Paola e la Madonna col Bambino e San Filippo, pala del monumentale altare in legno dorato della cappella sinistra del transetto. Nella terza cappella a sinistra si trova l'unico altare marmoreo della chiesa che racchiude alcune reliquie di S. Filippo contenute in urne e in due busti del Santo; nella seconda cappella, eretta nel 1725 dalla famiglia Recco, è rappresentato il Transito di San Giuseppe. La cripta ospita dal 1996 il Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana del medio Piceno. Link utili: http://www.comune.ripatransone.ap.it http://www.museipiceni.it S. Vittoria in Matenano, Affreschi del Cappellone annesso alla chiesa Orario di apertura: Parco della Rimembranza – 63854 S. Vittoria in Matenano (Fm). Chiuso al pubblico. Rivolgersi al Comune. Info: +39 0734 780111 19 S. Maria Vittoria fu fondata nell’890 dai monaci dell’Abbazia di Farfa in seguito all’assedio e distruzione dell’abbazia da parte dei Saraceni. Per aumentare il ruolo difensivo di Santa Vittoria, l’Abate Pietro vi fece costruire nei primi del X secolo un castello sul Monte Mantenano. Tale fortificazione fu realizzata in un luogo altamente strategico dove, poi, nel 934 l’abate Ratfredo vi fece trasferire le preziose reliquie della venerata Santa Vittoria, martire cristiana del III sec. d.C. da cui il paese prese il nome. Nel XIII secolo Santa Vittoria in Matenano divenne sede del Presidiato Farfense nelle Marche con giurisdizione su gran parte delle attuali province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Sulla vetta del Monte Matenano, si profila la chiesa della Resurrezione, solitaria nello scenario del Parco delle Rimembranze in seguito alle demolizioni del 1771 che coinvolsero anche il monastero e il castello farfense. A testimonianza di questo antico complesso, si eleva il Cappellone degli Innocenti. Qui è custodito uno stupendo ciclo di affreschi quattrocenteschi, realizzato dal monaco e pittore Fra’ Marino Angeli (XV secolo) e raffigurante immagini di santi ed episodi del Nuovo Testamento come l’Annunciazione, la Dormitio Virginis, la Crocefissione e la Strage degli Innocenti che dà il nome alla cappella stessa. Più in basso si trova l’imponente costruzione neoclassica con impianto a tre navate e croce latina del Santuario di Santa Vittoria (XVIII sec.). Link utili: http://www.fermomia.it http://cultura.fermo.net http://www.provincia.ap.it Comunanza, Chiesa di S. Caterina (opere di P. L. Ghezzi e A. Amorosi) Orario di apertura: P.zza di S. Caterina – 63044 (AP). Info: +39 0736 845121 (Parrocchia) La chiesa originaria di S. Caterina d’Egitto, presente nell’antico catasto ascolano del 1381 come “Ecclesia Sancta Catarina into Castrum”, fu demolita nel 1818 e riaperta al culto nel 1831. Il tempio, progettato dall’architetto Pietro Magi, presenta uno stile neoclassico al quale si aggiunge il campanile romanico dell’antica chiesa inserito nella facciata. All’interno conserva qualche reminiscenza barocca nell’aula a navata unica divisa in tre campate con decorazioni, statue di Santi e stucchi dell’artista ascolano Domenico Paci e una suggestiva Via Crucis di scuola carraccesca del XVII sec. Di notevole interesse sono le opere raffiguranti S. Giovanni Battista, S. Giuliana e le anime del Purgatorio e La Madonna di Loreto di Giuseppe e Pierleone Ghezzi e Antonio Mercurio Amorosi, artisti di grande fama e originari di Comunanza, operanti a Roma tra il XVII e il XVIII secolo. Nella chiesa si conserva, inoltre, uno straordinario organo monumentale a due tastiere originario del XVII secolo, unico esempio barocco sopravvissuto della scuola organaria veneta della quale Gaetano Callido è stato il suo più grande esponente. Link utili: http://www.comune.comunanza.ap.it Montefiore dell’Aso, Chiesa di S. Francesco (Monumento sepolcrale del Cardinale G. Partino) Orario di apertura: Piazza Della Repubblica - 63010 Montefiore Dell'Aso (AP). Info: tel. +39 0734 938743 L’edificazione della chiesa di S. Francesco fu possibile grazie alle elemosine raccolte dai frati francescani secondo quanto riportato dalla Bolla di Papa Innocenzo IV del 17 giugno 1247. Verso la seconda metà del’ 600 la costruzione, originariamente in stile romanico-gotico, subì una radicale 20 trasformazione visibile particolarmente nel rimaneggiamento barocco dell’interno. Tracce significative della chiesa primitiva si conservano nel portale della sagrestia corrispondente all’antico ingresso, negli archetti presenti sui muri esterni come nel vano semicircolare della primitiva abside. Allo stesso periodo risalgono anche la tomba del pittore e incisore montefiorano Adolfo De Carolis e il monumento funerario dei genitori del Cardinale Gentile Partino risalente al 1310 e del quale esiste un’ampia e accurata descrizione dello storico fermano De Minicis. Il sepolcro, collocato originariamente in un altro punto, si compone di una cassa marmorea di notevoli dimensioni sopra la quale sono raffigurati i genitori del Cardinale in posizione distesa. Appena dietro, due angeli, uno con il turibolo e l’altro con una navicella ora mancante, sostengono un tendaggio aperto mentre in alto domina un'immagine della Madonna col Bambino di gusto tipicamente romanico. Sul fondo una scritta: "MCCCX DNS GEN. D. MONTE FLOR., CARDINALIS ORDINIS, MINOR T. BONIFAT. VIII , S.MARTINI IN MONTIBUS” (“frate Gentile da Montefiore Cardinale dell'ordine dei minori al tempo di Bonifazio VIII del titolo di San Martino ai Monti"). Nella parte sottostante sono alcuni riquadri con un'arme a destra e un'arme a sinistra raffiguranti cinque colli con in cima cinque querce o roveri. Secondo alcune testimonianze pervenute, solo grazie all’intervento di alcuni rappresentanti cittadini fu impedito che il monumento rischiasse di essere murato nel 1768. L'autore del monumento è rimasto ignoto anche se non è da escludere che il monumento sia stato costruito da un'artista che abbia operato presso la corte angioina, ambiente con il quale il cardinale doveva essere particolarmente legato. Gli stessi futuri discendenti del Cardinale Partino commissioneranno a Carlo Crivelli intorno al 1470 uno splendido polittico, ora in Santa Lucia, per abbellire ancora di più la Chiesa di San Francesco. Il patrono Santa Lucia V.M. si festeggia il 13 dicembre. Link utili: http://www.borghitalia.it http://www.comune.montefioredellaso.ap.it 21