mps alza bandiera bianca

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mps alza bandiera bianca
106MILa CoPIE E-MaIL IN
EDICoLa
Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia
vENERDì 23 DICEMBRE 2016 - nUMEro 1887 Anno 19 - QUoTIDIAno onLInE, VIA FAX E In EDICoLA - FonDATorE E DIrETTorE: aChILLE ottavIaNI
AUT. TrIB. DI VEronA n° 41356 DEL 20/01/1997 - ALCoGrAM SrL - EDITorI DI rETE - VIA LEonE GAETAno PATUZZI, 5 - 37121 VEronA TELEFono 045591316 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA In ProPrIo - TUTTI I DIrITTI rISErVATI
il natale non c’è e si
va di male in peggio
di Achille Ottaviani
FaLLIto L’aUMENto DI CaPItaLE
mps alza bandiera bianca
A
Il Santo Natale, la grande festa della
natività negli ultimi anni si è trasformato prima in un gigantesco appuntamento pagano e poi in un grande
business globale. Molti quest’anno
si accorgono che il Santo Natale lo è
molto meno che non in passato.
Non c’è dubbio, non poteva che finire così. Se mancano le fondamenta
religiose casca il palco. Luci, fuochi
d’artificio e luminarie non servono a
nulla. Si possono fare tutto l’anno,
Non c’entrano con Gesù che nasce.
Spiegato il motivo. Per il resto, nel
2016 si è andati di male in peggio.
L’economia mondiale rallenta.
L’Unione Europea funziona male.
L’Italia non cresce nè nella produzione industriale, tantomeno dell’occupazione. Rimaniamo un paese vecchio e obsoleto dove il crimine organizzato fa il bello e il cattivo tempo,
sempre più pieno di extracomunitari, l’aria è cattiva, il territorio devastato. Queste analisi possono non piacere, ma sono la verità. Di buono c’è
che le difficoltà piccole e grandi
affrontate in questi anno, ci hanno
cambiato e spesso in meglio. Forse
a forza di fatiche ci tornerà l’orgoglio
per reagir e ricominciare. E a Natale
ritornare a pregare prima di pensare
ai regali. Così è se vi pare, scriveva
Pirandello. Comunque Buon Natale
a tutti e un positivo 2017 a lettori,
abbonati e inserzionisti.
sale
Notte foNdA Il GoveRNo hA vARAto Il
decReto SAlvA-RISpARMIo che coNtIeNe le
MISuRe peR SAlvARe lA bANcA SeNeSe e
le
AltRe IN dIffIcoltà: 20 MIlIARdI peR RIcApItAlIzzARe
Il copione sembra quello già visto
nella primavera scorsa con la
Popolare di Vicenza e Veneto
Banca. Solo che in questo caso
l’istituto di credito coinvolto non è
una popolare di medie dimensioni ma la terza banca del Paese,
con 160 miliardi di attivi e oltre 25
mila dipendenti. Come nel precedente veneto, un aumento di
capitale è fallito clamorosamente
sul mercato con livelli di adesione
prossimi allo zero. Le analogie
però finiscono qui, perché se il
cavaliere bianco di Bpvi e Veneto
Banca è stato il fondo Atlante, per
Mps il paracadute sarà pubblico
con l’intervento diretto del Tesoro
nel capitale della banca. Ma a
notte fonda il governo ha varato il
decreto Salva-risparmio, che
contiene le misure per salvare il
Monte e anche le altre banche
che dovessero trovarsi in situazioni analoghe. Il presidente del
Consiglio Paolo Gentiloni, ha
detto che gli obiettivi del fondo da
20 miliardi costituito con il decreto "sono la tutela più ampia e
possibile del risparmio e del con-
Ilario Novella
È stato riconfermato presidente della
Federazione Veneta delle Banche di
Credito Cooperativo. Eletto per ampia
maggioranza (nessun contrario).
Paolo Gentiloni e
solidamento del nostro sistema
bancario e finanziario". Gentiloni
ha anche ricordato come l'intervento sia stato definito in accordo
con le autorità europee, con
l'obiettivo, appunto, di tutelare il
risparmio ma anche di rendere
più solido il sistema bancario. Il
ministro dell'Economia, Piercarlo Padoan, a sua volta, riassumendo i contenuti nel decreto nel
AI LETTORI:
Come ogni anno La
Cronaca sospende le
pubblicazioni per le
festività natalizie. Si
riprenderà il 4 gennaio.
Pier Carlo Padoan
corso di una breve conferenza
stampa seguita al consiglio dei
ministri, ha detto che in virtù di
questo intervento la terza banca
italiana potrà tornare ad operare
a sostegno dell'economia nazionale "in un contesta di piena tranquillità per i suoi risparmiatori e
per il suo personale". Il fondo da
20 miliardi sarà utilizzato per tutte
le ricapitalizzazioni precauzionali
che ci dovessero essere nei
prossimi mesi, secondo le norme
della direttiva europea Brrd, ed
anche per le garanzie sulla liquidità che le banche dovessero
chiedere.
Renzi
scende Il MonteMatteo
dei Paschi di Siena? “Un affare“.
Parola di (ex) premier. Lo aveva detto nel
corso della trasmissione Faccia a Faccia
con Giovanni Minoli. Che si sia ricreduto?
vAI Sul SIto INduStRIAefINANzA.coM e SeGuIcI Su
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aFFaIR MEDIaSEt
gentiloni schiera cdp
telecom anti vivendi
Per i francesi di vivendi, si
muove la Cassa Depositi e
Prestiti. Il braccio finanziario del
tesoro guidato da Claudio
Costamagna e da Fabio Gallia
sarebbe pronto su input del
governo Gentiloni a entrare nel
capitale azionario di telecom,
pareggiando la quota del broadcaster controllato dal finanziere
bretone vincent Bollorè nel
gruppo telefonico, costringendolo a trattare sulla scalata a
Mediaset. Lo scrive La Stampa.
Secondo i rumors infatti ci
sarebbe un piano della coppia
Gentiloni-Padoan per sventare la
vendita del gruppo telefonico a
orange, arrivando a pareggiare
la quota di vivendi in telecom,
oggi primo azionista, attraverso
l'ingresso di Cdp e costringere
così Bollorè a trattare ad armi
pari sulla vicenda del Biscione di
Cologno Monzese e controllato
dalla famiglia Berlusconi. Da
ambienti vicini al finanziere bretone, trapelerebbe la notizia di
un'accelerazione nei piani per la
vendita di telecom, che la cura
dell'amministratore delegato
Flavio Cattaneo ha fatto diventare molto profittevole, al colosso
francese delle tlc orange, l'ex
France telecom.Un piano non
sfuggito al governo italiano che
starebbe prendendo in considerazione la contromossa per farlo
saltare mettendo in campo l'unica vera massa d'urto rimasta,
quella di Cdp, che potrebbe
entrare nel capitale di telecom
per pareggiare il 24,19% di
vivendi. Costo dell'operazione?
Circa 2,5 miliardi di euro, ampiamente alla portata della Cassa.
Vincento Bollorè
Industria e Finanza.com
aUMENto DI CaPItaLE Da 13 MILIaRDI
Qatar chiama unicredit
Il Fondo del Golfo Persico ha mollato Mps e avrebbe
aperto invece un dossier sull’istituto di Piazza Aulenti
Le prospettive di UniCredit
sono decisamente migliori.
Come la stazza e la percezione de mercato. Deve aver
pensato questo il fondo
sovrano del Qatar che, dopo
aver mollato il Montepaschi
non rispondendo all'appello
degli advisor Mediobanca e
Jp Morgan per la ricapitalizzazione da 5 miliardi, pare
abbia invece aperto il dossier
UniCredit, guidato da Jean
Pierre Mustier. Secondo le
indiscrezioni di Affari Italiani,
il mega-consorzio di garanzia
per l'aumento di capitale
monstre da 13 miliardi (il più
grande mai lanciato in Italia),
formato da Bank of America
Merrill Lynch, Jp Morgan,
Mediobanca, Morgan Stanley,
Ubs,
Citibank,
Credit
Suisse,
Deutsche Bank,
Goldman Sachs e
Hsbc, sarebbe
già al lavoro e
una delle aree a
cui si guarderebbe per attrarre
nuovi investitori
sarebbe proprio
quella del Golfo
Persico.
InveJean Pierre Mustier
stitori che hanno
già foraggiato con i loro petro- Credit Suisse e in Deutsche
dollari i grandi istituti europei. Bank, la prima banca tedesca
Qia, la Qatar investment finita nel mirino dei mercati in
authority ovvero il braccio autunno e che potrebbe
finanziario di Doha gestito vedere crescere il fondo
direttamente dalla famiglia sovrano emiratino nel proprio
reale Al Thani, è già presente capitale dov'è già primo
in particolare in Barclays, nel socio.
aGENzIa DELLE ENtRatE
il fisco ha rimborsato
14 miliardi ai contribuenti
oltre 2 milioni e 700 mila rimborsi erogati complessivamente a famiglie e aziende
nel corso del 2016, per un
importo complessivo di circa
14,3 miliardi di euro.
E' il
bilancio dell'Agenzia delle
Entrate, guidata da Rossella
orlandi, sugli importi restituiti nel corso dell'anno ai
contribuenti. I rimborsi Iva
hanno superato i 10 miliardi,
quelli Irpef e Ires hanno raggiunto quota 3,4 miliardi. Più
di 500 milioni di euro sono
stati erogati a 681 mila contribuenti senza sostituto di
imposta che hanno presentato il modello 730 entro luglio.
Anche chi era senza datore di
lavoro ha ricevuto così il rimborso delle tasse in tempi
Rossella Orlandi
brevi, direttamente dalle
Entrate. Per avvisare dell'avvenuto accredito, negli ultimi
due mesi l'Agenzia ha inviato
circa 11 mila sms a tutti coloro che avevano fornito il proprio numero di cellulare sull'area riservata del sito delle
Entrate per ricevere le comu-
nicazioni del Fisco. Intanto gli
Enti locali e i Comuni possono procedere alla rottamazione delle ingiunzioni fiscali. È
quanto previsto dal decreto
fiscale collegato alla legge di
Bilancio 2017, dopo le modifiche inserite nel corso dell’iter
di conversione in legge.
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Industria e Finanza.com
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DaL 1° GENNaIo SaRà EFFEttIva La FUSIoNE
ecco il nuovo simbolo
che va dal blu al verde
Un orizzonte stilizzato per creare valore a quattro milioni di clienti, azionisti e territori
Dal 1° gennaio 2017 sarà effettiva la fusione tra BPM e
Banco Popolare che darà
avvio alla terza banca italiana,
costituita da 2.500 sportelli e
oltre 25.000 dipendenti.
Presente in tutta Italia, Banco
BPM, si legge in una nota,
sarà leader nelle aree più ricche del Paese e servirà oltre 4
milioni di clienti. Il logo scelto
per connotare il nascente gruppo Banco BPM, che sarà guidato dal presidente Carlo
Fratta Pasini e dal nuovo
amministratore
delegato
Giuseppe Castagna, con Pier
Francesco Saviotti a presidiare il comitato esecutivo,
celebra la tradizione di due
Giuseppe Castagna e Pier Francesco Saviotti
grandi istituti popolari e allo
stesso tempo ne simboleggia
l’unione. Le sfumature cromatiche che dal blu portano al
verde, colori che da sempre
evocano le due identità bancarie, rappresentano la combinazione di valori, intenti e pro-
spettive su cui Banco Popolare
e Banca Popolare di Milano
hanno fondato la propria storia.Un orizzonte stilizzato, simbolo di condivisione e collegamento tra due mondi che si
uniscono e si orientano verso
un medesimo futuro, sovrasta
QUaSI UN MILIaRDo IN CoNto FUtURo
pop vicenza e veneto banca
atlante ha finito i soldi
Quasi un miliardo «in conto
futuro aumento di capitale».
E’
quanto
Questio
Management, per nome del
Fondo Atlante, verserà entro
il 5 gennaio nelle casse di
Popolare di Vicenza e Veneto
Banca. In dettaglio sono 938
milioni: 310 a Vicenza e 628
a Montebelluna. E, così, da
maggio di quest’anno Atlante
1 ha versato quasi 3,5 miliardi nelle ex popolari venete
per tenerle in piedi. Questi
938 milioni erano gli ultimi
denari rimasti nel Fondo
creato come “soluzione di
mercato” per evitare il bail in
del credito popolare veneto,
dopo gli aumenti di capitale
versati a primavera post Ipo
deserte e post stanziamento
il logotipo e costituisce elemento di coesione: un tratto
che esprime il legame tra due
banche che, insieme, danno
vita a una realtà nazionale che
continuerà ad accompagnare i
progetti, la crescita e lo sviluppo di tutte le persone e le
imprese presenti nei territori di
radicamento. Un simbolo essenziale e contemporaneo, il
cui disegno è stato studiato e
realizzato internamente al nuovo Gruppo, che dichiara la
volontà d’innovare, nel senso
della tradizione, e di affrontare
nuove sfide a sostegno soprattutto dei giovani e con l’obiettivo di creare valore per clienti,
azionisti e territori.
CoNFINDUStRIa
vascellari attacca
“rimozione immotivata
Con una breve nota inviata tramite la Confindustria di Belluno
valentino vascellari, presidente
del Comitato di gestione del
Premio Campiello, sfiduciato dall'ex presidente della Fondazione
Roberto zuccato poi esautorato
dall'ultimo comitato dei presidenti fondatori del Premio, esce allo
scoperto. “Sono stato rimosso in
maniera immotivata”, ha detto. E
promette di adire le vie legali per
difendere la sua immagine.
Fabrizio Viola
in Atlante 2 per la gestione
npl di Mps. ora Atlante non
ha più soldi per le banche
venete.Il primo, che è l’ipotesi migliore, è una nuova ricapitalizzazione del Fondo
Atlante.C’è però anche una
seconda “soluzione di mercato” che vede intervenire altri
investitori istituzionali, sempre che il piano di fusione che
l’ad Fabrizio viola presenterà a Bce il 31 gennaio 2017,
sia approvato. Ma c’è una
terza via che apre a notevoli
incognite ed è la soluzione
Mps declinata alla veneta.
Valentino Vascellari
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BaNChE DI CREDIto CooPERatIvo
novella resta presidente
E’ stato riconfermato alla guida della Federazione. In consiglio
i veronesi Ferrarini (Valpolicella) e Mastena (CereaBanca)
Ilario Novella è stato riconfermato
presidente
della Federazione Veneta
delle Banche di Credito
Cooperativo. Eletto per
ampia maggioranza (nessun contrario) anche il
nuovo Consiglio di Amministrazione che rimarrà
in carica per il prossimo
triennio: eletti alla carica
di
consiglieri
Carlo
antiga (BCC Pre alpi),
Rudy Cortese (Bassano
Banca), Franco Ferrarini
(BCC Valpolicella Benaco
Banca), Luca De Luca
(Banca San Biagio del
Veneto orientale), Giacomo
Giacobbi (CrA di Cortina e
delle Dolomiti), Lorenzo
Liviero
(ro vig oBa nca),
Ilario Novella
Gianpiero
Michielin
(Banca della Marca), Flavio
Stecca (Banca del Ce ntroveneto), Leonardo toson (BCC di Piove di
Sacco). Per il Collegio Sindacale sono stati eletti Luciano Bedetti (presidente,
Banca Adria) Luca Paolo
Mastena
(CereaBanca
1897), Paolo Parolin (Banca Santo Stefano-Martellago). “Le Banche di Credito Cooperativo e Casse
rurali del Veneto – commenta il Presidente Ilario
novella- si stanno attualmente avvicinando alla costituzione dei due gruppi
bancari, Cassa Centrale
(progetto nord Est) e ICCrEA, con una prevalenza
in Veneto di BCC che hanno
scelto il progetto nord Est.
La Federazione – continua
novella- avrà il compito di
restare la "casa di tutte le
BCC", rappresentarle e
accompagnarle verso questo storico traguardo”.
La StoRICa azIENDa DI aBBIGLIaMENto
scesi in campo due fondi
per salvare la stefanel
Stefanel ha ricevuto da parte
di oxy Capital Italia e
Attestor Capital Llps una
manifestazione di interesse
non vincolante a portare
avanti le trattative con la
società e i creditori finanziari,
ossia le banche, per la realizzazione di un'operazione
finalizzata al risanamento e
rilancio del gruppo nel'ambito
di un'accordo, tutt'ora in
negoziazione, che include la
ristrutturazione del debito, la
ripatrimonializzazione della
società, nonché l'iniezione di
di nuove risorse a supporto
dell'implementazione
del
piano. L'investitore ha altresì
informato Stefanel di avere
ricevuto dalle banche, la
disponibilita' a proseguire
UNIoNCaMERE
imprese di costruzione
la dinamica resta piatta
Nel terzo trimestre 2016,
sulla base dell’indagine ven etoCongiuntura, il fatturato
delle imprese di costruzioni
interrompe la contrazione dei
primi sei mesi e registra una
lievissima crescita. In questo
caso dello +0,1%. L’analisi
congiunturale sul settore
delle costruzioni, promossa
congiuntamente da Edilcassa
veneto e Unioncamere del
veneto, è stata effettuata su
un campione di 600 imprese
con almeno un dipendente.
“La dinamica del fatturato
delle imprese di costruzioni
– commenta Giuseppe Fe dalto, presidente di Un ioncamere del veneto – rimane piatta ed evidenzia una
situazione ancora molto
incerta. Pur accusando qualche difficoltà verso una vera
e propria ripresa, il mercato
delle costruzioni si mantiene
comunque su livelli stabili.
Le previsioni per i prossimi
tre mesi non sembrano
migliorare, in particolare per
il mercato residenziale dove
prosegue la frenata degli
investimenti”. a livello provinciale risulta ancora negativa, ma in miglioramento,
vicenza (-1,5 per cento a
fronte del -2,3 per cento del
trimestre precedente), mentre Padova dopo il dato negativo del II° trimestre fa
segnare un -0,1 per cento.
Benino venezia (+0,6%), Bel luno (+0,5%), Rovigo (+0,4%)
e treviso (+0,2%) tutt e in
campo positivo.
Giuseppe Stefanel
nella disamina e negoziazione dell'operazione, precisando che l'odierna comunicazione non costituisce alcun
impegno a portare avanti
l'operazione. Intanto, Stefanel ha comunicato l’aggiornamento mensile sulla
struttura patrimoniale del
gruppo. A fine novembre l'indebitamento netto della società era sceso a 86,41 milioni di euro, dagli 87,55
milioni di fine ottobre. Sempre a fine novembre Stefanel aveva consuntivato
debiti commerciali per 45,69
milioni di euro.
Giuseppe Fedalto
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24 E 26 DICEMBRE
trasporto gratuito
sugli autobus
contro l’inQuinamento
Al fine di ridurre le emissioni
inquinanti ed incentivare, nel
contempo, l’utilizzo dei mezzi
pubblici, nelle giornate di
sabato 24 dicembre, Vigilia di
natale, e lunedì 26 dicembre,
Santo Stefano, sarà offerto
alla cittadinanza il trasporto
gratuito sui bus urbani di
Verona. L’iniziativa è promossa dal Comune di Verona
in collaborazione con la società ATV. “Visto il periodo critico
per l'inquinamento atmosferico – dichiara l’Assessore
all’Ambiente Enrico toffali –
la Giunta comunale ha approvato una intensificazione delle
azioni per il contenimento dei
livelli di PM10, con l’estensione delle misure di limitazione della circolazione,
iniziative di sensibilizzazione
nei confronti degli sprechi
energetici e dell’utilizzo di
riscaldamento a legna, ed
anche la possibilità di rendere
maggiormente fruibile il
trasporto pubblico locale.
Sono pertanto soddisfatto che
ATV abbia accolto favorevolmente la nostra proposta,
segno di particolare attenzione e di volontà nel rendersi
parte attiva nel contenimento
dell’inquinamento ed invito
tutti a lasciare a casa l’auto e
ad utilizzare i mezzi di
trasporto pubblici, a vantaggio
dell’ambiente, della salute e
della vivibilità della città”.
resterà a pagamento (1 euro
andata e ritorno) il servizio di
bus navetta dal parcheggio P3
della Fiera a CastelvecchioPortoni Borsari.
Enrico Toffali
Industria e Finanza.com
IL MaNaGER vERoNESE E La FIERa
in pista l’avvocato olivi
per dare slancio a padova
Il presidente di Geo Spa, la società che ha assunto la gestione
del quartiere espositivo ha presentato il piano industriale
Un progetto innovativo, che disegna un orizzonte di lungo periodo e che è destinato a fare del
quartiere fieristico padovano un
modello capace di ridefinire il
concetto tradizionale di Fiera.
Questo l’ambizioso piano messo
in campo da Geo Spa, la società
che lo scorso settembre ha
assunto la gestione del quartiere
espositivo padovano tramite affitto di ramo d’azienda per 5 anni
da PadovaFiere Spa. L’obiettivo
è quello di fare del polo di via
Tommaseo un hub per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, uno spazio aperto alla città in
cui il momento espositivo rappresenta l’evento finale di un’attività
eterogenea e composita che
dura tutto l’anno e che comprende attività di formazione, ricerca
e sviluppo. Un progetto accompagnato da precisi obiettivi di
bilancio: per il 2017 la previsione
di fatturato è di 12 milioni di euro,
che saliranno a quasi 18 milioni
nel 2018 e nel 2019. Per il 2017
la previsione è di un significativo
contenimento del risultato negativo registrato negli ultimi anni
dalla Fiera di Padova; il Piano
prevede un ritorno all’utile già nel
2018. Un obiettivo perseguito
attraverso diverse strade. Così
ad esempio Flormat, storico
salone del florovivaismo è oggi
un progetto di ricerca su biodiversità e sulla rigenerazione urbana.
“Il quartiere espositivo”, ha spiegato l’avvocato veronese andrea olivi, presidente di Geo
Spa verrà ridisegnato con l’aiuto
dei distretti vivaistici partner di
Flormat e sotto la direzione
scientifica dell’Università di Padova”. Fra le novità già in calendario per il 2018 c’è il Green
Logistic Expo, mentre nel 2017
tornerà in pista nel 2017 Auto e
Moto d’epoca. Un piano ambizio-
Andrea Olivi e la Fiera di Padova
so – da attuare per step succes- nella Fiera possono trovare un
sivi – che richiede investimenti importante volano di rilancio». Il
importanti. «Stiamo raccogliendo piano ha raccolto il plauso del
– spiega olivi – l’interesse di Presidente della Camera di
numerosi investitori che mostrano Commercio di Padova Fernando
di aver colto la portata innovativa zilio e di Franco Conzato, direte il potenziale del nostro piano tore di Padova Promex, azienda
industriale. Ai nostri partner non speciale della Camera di
chiediamo di investire su di noi, Commercio, che hanno espresso
ma di investire, attraverso la Fiera, la volontà di sostenere il progetto
sul territorio e sulle imprese che messo in campo da Geo Spa.
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