gelato da morire - University of Melbourne

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gelato da morire - University of Melbourne
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GELATO DA MORIRE
Bernardo Monteleone!
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‘Lemos’ Multilingual Books Project
Reading Materials for Children and Schools
Designed to help children and young adults enjoy reading
Italian Series
Series Editor: John Hajek
Gelato da morire
To Die For-Icecream
Author:
Illustrator:
Bernardo Monteleone (© 2013)
Bernardo Monteleone (© 2013)
Editor:
Gregoria Manzin
Published by:
Research Unit for Multilingualism & Cross-Cultural
Communication (RUMACCC)
The University of Melbourne
Victoria 3010 Australia
NOT FOR SALE
This book is for free distribution
Lemos books can be downloaded for free use from the RUMACCC website:
www.rumaccc.unimelb.edu.au
2013
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C’era una volta un giovanotto di nome Geremia il cui lavoro era
quello di fare il gelato. Aveva una bottega del gelato su una
piccola isoletta nel mezzo del fiume che attraversava la città. Da
questo fiume, Geremia prendeva l’acqua per fare il gelato che
poi vendeva per le strade della città. Purtroppo, a causa del
grande inquinamento urbano, negli ultimi tempi l’acqua del
fiume era sempre sporca e Geremia non riusciva più a fare del
buon gelato.
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Un giorno, Geremia stava andando in giro per la città a vendere il
suo gelato. Ad un tratto vide un povero per strada.
Il povero gli disse: “Scusami, giovanotto, sono affamato e non ho
soldi per comprare da mangiare, mi puoi dare uno dei tuoi
gelati?”
Geremia gli diede tutto il gelato che aveva.
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L’uomo mangiò tutto il gelato che Geremia aveva con sé. Poi tirò
fuori una piccola provetta di vetro.
“Questa provetta contiene un liquido magico”, disse il povero.
“Solo le persone di buon cuore meritano di usarlo. Devi svuotare
il contenuto della provetta nell’acqua del fiume e così potrai
fare il migliore gelato nel mondo”, spiegò il povero.
Geremia lo ringraziò, prese la provetta e tornò alla sua bottega
del gelato.
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L’indomani, Geremia mise tre gocce del liquido magico
nell’acqua che aveva preso dal fiume. In quel preciso instante,
l’acqua si trasformò nel gelato più buono del mondo! Poteva
creare qualsiasi gusto volesse. Fece persino un gelato al gusto di
pizza margherita!
Geremia mormorò tra sé e sé: “Questo gelato mi renderà ricco!”
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Geremia decise di offrire il suo gelato gratuitamente a tutta la
gente affamata della città.
Dopo aver mangiato un po’ del gelato offertogli da Geremia, un
vecchio gli disse: “Sei molto gentile Geremia, te ne sono molto
grato.” Geremia gli rispose: “Grazie, gentile signore, questo
gelato mi renderà ricco!”
Il vecchio non capì: “Ma non lo stai vendendo a nessuno. In
questo modo questo gelato non ti potrà certo rendere ricco!”
commentò il vecchio un po’ confuso. “Mi renderà ricco eccome,
signore, ma di una ricchezza diversa: sarò ricco di cuore!”,
rispose Geremia.
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In poco tempo, tutti gli abitanti della città mangiavano e
adoravano il famoso gelato di Geremia. Però il successo del
gelato fece arrabbiare moltissimo il pizzaiolo Tommaso, adesso
invidioso di Geremia.
Un giorno, Tommaso disse al suo caro amico Camillo il cammello:
“Ora tutti mangiano gelato e nessuno vuole la pizza. Dobbiamo
disfarci di Geremia, Camillo!”
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Quando Geremia si svegliò il giorno seguente si accorse che il
fiume era stato del tutto prosciugato. Uscì dalla sua bottega del
gelato e vide Tommaso e il cammello Camillo sull’argine opposto
del fiume ormai vuoto. Gli sembrava che il cammello Camillo
avesse una gobba straordinariamente gonfia.
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Desolato e incredulo, Geremia si avvicinò all’argine del fiume. Ad
un tratto, il cammello Camillo spalancò la sua grande bocca da
cui iniziò ad uscire tutta l’acqua del fiume che aveva bevuto
poco prima. L’acqua usciva dalla bocca del cammello Camillo
rapida e copiosa. Completamente indifeso contro la forza
dell’acqua, Geremia annegò.
Fu così che Tommaso e il cammello Camillo presero il suo posto
alla bottega del gelato.
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