Natale: Dio innamorato della nostra piccolezza

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Natale: Dio innamorato della nostra piccolezza
Parrocchia urbana dei SS. Fabiano e Sebastiano in Cremona
Bollettino Parrocchiale Dicembre 2015
Natale: Dio innamorato
della nostra piccolezza
La profezia di Isaia annuncia il sorgere
di una immensa luce che squarcia il buio.
Essa nasce a Betlemme e viene accolta dalle
mani amorevoli di Maria, dall’affetto
di Giuseppe, dallo stupore dei pastori.
Quando gli angeli annunciarono ai pastori
la nascita del Redentore, lo fecero con queste
parole: «Questo per voi il segno: troverete
un bambino avvolto in fasce,
adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,12).
Il “segno” è proprio l’umiltà di Dio, l’umiltà
di Dio portata all’estremo; è l’amore con
cui, quella notte, Egli ha assunto la nostra
fragilità, la nostra sofferenza, le nostre
angosce, i nostri desideri e i nostri limiti.
Il messaggio che tutti aspettavano, quello che
tutti cercavano nel profondo della propria
anima, non era altro che la tenerezza di Dio:
Dio che ci guarda con occhi colmi di affetto,
che accetta la nostra miseria,
Dio innamorato della nostra piccolezza
(dall’omelia di Papa Francesco
per la Notte di Natale 2014).
La contemplazione del mistero del Natale
del Signore rinnovi in tutti e in ciascuno
la certezza che Dio ci ama nonostante la
nostra fragilità e le nostre contraddizioni.
Un fraterno augurio a tutta la comunità:
alle famiglie, soprattutto a quelle
attraversate da qualche preoccupazione;
agli anziani, agli ammalati, ai bambini,
ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani.
Il Signore faccia splendere su di noi la luce
del suo volto e ci benedica.
Busta Natalizia
Insieme a questo numero del bollettino parrocchiale viene
recapitata la BUSTA NATALIZIA a favore della parrocchia
e a sostegno sia delle spese ordinarie che di quelle
straordinarie. Anche quest’anno, ciò che raccogliamo è
ancora principalmente finalizzato alla copertura delle spese
per l’ampliamento dell’oratorio. I lavori sono terminati ma
continua l’oneroso impegno del mutuo. Inoltre quest’anno
si è voluto rinnovare l’arredamento interno (tavoli e sedie
per tutte le aule), il cui allestimento era stato rimandato per
mancanza di disponibilità.
La busta può essere consegnata di persona oppure
depositata nell’apposita cassetta in chiesa parrocchiale.
ANNO SANTO STRAORDINARIO
Perche’ UN GIUBILEO
DELLA MISERICORDIA?
Una domanda è presente nel cuore di tanti: perché oggi
un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché
la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti
epocali, è chiamata ad offrire più fortemente i segni della
presenza e della vicinanza di Dio. Questo non è il tempo
per la distrazione, ma al
contrario per rimanere
vigili e risvegliare in noi
la capacità di guardare
all’essenziale. E’ il
tempo per la Chiesa di
ritrovare il senso della
missione che il Signore
le ha affidato il giorno
di Pasqua: essere segno
e strumento della
misericordia del Padre
(cfr Gv 20,21-23). E’
per questo che l’Anno
Santo dovrà mantenere
vivo il desiderio di saper
cogliere i tanti segni
della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto
a quanti sono nella sofferenza, sono soli e abbandonati,
e anche senza speranza di essere perdonati e di sentirsi
amati dal Padre. Un Anno Santo per sentire forte in noi
la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon
Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti. Un
Giubileo per percepire il calore del suo amore quando ci
carica sulle sue spalle per riportarci alla casa del Padre. Un
Anno in cui essere toccati dal Signore Gesù e trasformati
dalla sua misericordia, per diventare noi pure testimoni
di misericordia. Ecco
perché il Giubileo:
perché questo
è il tempo della
misericordia. E’ il
t e m p o f avo r evo l e
per curare le ferite,
per non stancarci di
incontrare quanti sono
in attesa di vedere e
toccare con mano i
segni della vicinanza
di Dio, per offrire a
tutti, a tutti, la via
del perdono e della
riconciliazione.
La Madre della Divina
Misericordia apra i nostri occhi, perché comprendiamo
l’impegno a cui siamo chiamati; e ci ottenga la grazia
di vivere questo Giubileo della Misericordia con una
testimonianza fedele e feconda. (dall’omelia di papa
Francesco al rito di indizione del Giubileo)
Il logo del Giubileo
Il logo e il motto offrono
insieme una sintesi felice
dell’Anno giubilare. Nel motto
Misericordiosi come il Padre
(tratto dal Vangelo di Luca,
6,36) si propone di vivere la
misericordia sull’esempio del
Padre che chiede di non giudicare
e di non condannare, ma di
perdonare e di donare amore
e perdono senza misura (cfr.
Lc 6,37-38). Il logo – opera del
gesuita Padre Marko I. Rupnik
– si presenta come una piccola
summa teologica del tema della
misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle
spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto
cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che
porta a compimento il mistero della sua incarnazione con
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la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far
emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne
dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Un
particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con
estrema misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi
occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con
l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo
scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e
il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo
l’amore del Padre.
La scena si colloca all’interno della mandorla, anch’essa
figura cara all’iconografia antica e medioevale che richiama
la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I
tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro
verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che
porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte.
D’altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce
anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto
perdona.
VITA DELLA DIOCESI
Dal saluto del vescovo eletto Antonio
alla diocesi di Cremona
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Dio che
è in Cremona,(…) condivido con voi alcuni pensieri
e sentimenti di questa delicata ora della mia vita.
Innanzitutto l’esigenza di tenere fisso lo sguardo su
Gesù, che ci viene incontro, ci precede sempre. Lui è il
Pastore, Lui l’unico Sacerdote, Lui il Vangelo sempre vivo,
Lui il nostro presente e il nostro futuro. So che Lui mi si
mostrerà nei vostri volti, nella ricchissima vicenda umana
e cristiana di tante comunità. (…)
Oggi vengo inviato alla Chiesa di Cremona, in
cui sono felice di succedere al Vescovo Dante,
di cui conosco la saggezza,
l’affabilità e la passione per la
famiglia, tratti nei quali vorrei
essergli discepolo fecondo.
Penso con trepidazione a
voi sacerdoti: fratelli con
cui “essere presbiterio”, in
costante ascolto del Signore
e dei segni dei tempi. Ammiro
già la fede con cui mi vorrete
accogliere. Annunceremo in
ogni modo che la vita è dono,
vocazione e missione. Con
voi ci impegneremo ancora a
sviluppare il seminario.
Un abbraccio colmo di
venerazione dedico ai sacerdoti
anziani e infermi, che più
attualizzano il sacrificio di
Cristo. Chiedo scusa da subito
al popolo di Dio se dedicherò tanto del mio tempo ai preti,
ai diaconi, ai seminaristi: la loro vitalità interiore e la loro
fraterna comunione sono decisive per il bene di tutto il
popolo di Dio.
La recente esperienza parrocchiale a San Severino
Marche, che lascio con sincero dolore ma anche con
serena fiducia, mi ha insegnato a partire dalla famiglia,
facendo della comunità cristiana una “famiglia di famiglie”.
So di trovarvi avanti in questo cantiere, che rinnova la
Chiesa nella luce del Concilio, generandola nelle case e
negli altri ambienti della vita quotidiana. Una vicinanza
speciale, per ora nella preghiera, offro alle famiglie ferite,
ai malati e agli anziani, a tutti coloro che soffrono disagio
ed emarginazione. Grande speranza ci daranno i bambini,
se sapremo offrire loro contesti educativi armonici e
propositivi. Ai giovani dò l’appuntamento a Cracovia,
per la GMG 2016, e a tutte le occasioni in cui vorranno
dialogare con me e con gli adulti della comunità cristiana.
Saluto con stima le comunità di vita consacrata, maschili e
femminili, grato per i carismi di contemplazione e servizio
che sanno mettere in comunione con tutti.
Non sono mai stato a Cremona, né in alcun altro
luogo della diocesi, ma una certa geografia padana
mi è familiare dagli anni della formazione, in cui mi
accompagnarono a lungo gli scritti di don Primo
Mazzolari. Seguirò con passione l’iter della sua auspicata
beatificazione. Profeticamente egli affermava che
“niente è fuori della paternità di Dio, niente è fuori della
Chiesa”: con grande rispetto per
il pluralismo contemporaneo,
sarà questa la ragione di un
dialogo schietto con gli uomini
e le donne del territorio, della
cultura, delle Istituzioni. Il
Vescovo non è certo un’autorità
mondana, ma un umile segno
della passione cristiana per
tutto ciò che è umano. La figura
di Sant’Omobono continui ad
ispirare la formazione di un
laicato che sappia spendersi
anche nella cura della casa
comune, in quell’alta forma
di carità che è il servizio della
politica, senza il quale si perdono
il senso della democrazia e della
giustizia sociale. (…)
Sento davvero che la mia vita
ora vi appartiene, anche con le sue fragilità. Ho sempre
pregato con le parole del Beato Charles de Foucauld,
che ora si compiono ulteriormente: “mi abbandono a Te,
rimetto la mia anima nelle Tue mani”. Lo dico al Signore
vivente in voi, suo corpo. Voglio dirlo anche col desiderio
di ricevere l’ordinazione episcopale nella vostranostra splendida cattedrale, dalle mani del Vescovo
Dante, perché sia massimamente evidente la continuità
sacramentale della successione apostolica. (…)
So che, soprattutto nell’Avvento e intraprendendo il
cammino del Giubileo, pregherete tanto per me e per il
mio futuro servizio in mezzo a voi, e questo mi colma di
pace.
Vogliate ricevere, attraverso la mia povera preghiera, la
benedizione del Signore.
don Antonio, vostro Vescovo eletto
San Severino Marche, 16 novembre 2015
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VITA DI PARROCCHIA
Il nuovo vescovo Antonio riceverà
l’ordinazione nella nostra Cattedrale il
30 gennaio prossimo ed inizierà così il suo
ministero tra noi. Al Vescovo Dante, che
ha guidato con sapienza la nostra diocesi
per oltre 14 anni, il vivo ringraziamento
di tutta la comunità parrocchiale di San
Sebastiano per la dedizione, l’affetto e la
paternità che ci ha sempre riservato. Ci
uniremo a suo tempo a tutta la diocesi per
esprimergli la nostra gratitudine. Sin d’ora
assicuriamo sia al vescovo Dante che al
vescovo eletto Antonio un filiale ricordo
nella preghiera.
I conti in tasca
Nulla rischia di darci più fastidio di quando qualcuno,
con un po’ di invadenza, tenta di “farci i conti in tasca”.
Non così quando però si tratta
della comunità parrocchiale:
i parrocchiani, infatti, hanno
il diritto-dovere di sapere
come stanno le finanze della
propria parrocchia, esprimendo
anche in questo modo il loro
senso di corresponsabilità
e di partecipazione alla vita
ecclesiale. I parrocchiani di
San Sebastiano sanno che
recentemente la parrocchia
ha affrontato il grave onere
della ristrutturazione
dell’oratorio con una spesa
di circa 500.000 Euro! A
che punto siamo?
Non abbiamo debiti
in sospeso verso ditte o
imprese. Però abbiamo in
essere un mutuo di 150.000
Euro che comporta una rata
mensile di quasi 1.500 Euro.
(Questa si somma ad un’altra
rata mensile di circa Euro
500, di un mutuo contratto
sette anni fa). A ciò si aggiunge
l’onere di risarcire, un po’ per volta nel tempo, un
prestito senza interessi di Euro 30.000 fatto da una
famiglia anonima della parrocchia. A questa famiglia
sono stati per ora ritornati solo Euro 5.000. Avevamo
programmato di fare una restituzione più consistente, ma
l’urgente necessità di intervenire su una parte del tetto
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della casa parrocchiale, ha comportato la spesa imprevista
di circa Euro 10.000.
A settembre ci siamo poi
proposti il rinnovo degli arredi
interni dell’oratorio. Avremmo
già desiderato farlo nel contesto
dei lavori di ristrutturazione,
ma l’esposizione finanziaria
non ce lo ha permesso. E’ così
che abbiamo lanciato l’iniziativa
“Offri un posto” con la quale si
proponeva ai parrocchiani di
partecipare con una offerta
all’acquisto di una sedia (Euro20)
o di un tavolo (Euro 120). La
spesa complessiva è stata di
circa Euro 5.600. Abbiamo
raccolto Euro 4.615. Ancora una
volta un grazie sincero ai tanti
parrocchiani che hanno voluto
manifestare il loro attaccamento
all’oratorio.
Come si può comprendere da
questo resoconto sommario non
abbiamo l’acqua alla gola tuttavia
l’impegno mensile delle rate dei
mutui, unite alle ingenti spese
correnti di gestione (luce, acqua,
gas, spese ordinarie) e al debito da saldare ci
impegnano notevolmente costringendoci a tenere
sempre sotto controllo l’andamento economico della
comunità. Anche per questo contiamo su una risposta
generosa in occasione della Busta Natalizia. Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici
VITA DI PARROCCHIA
Natale: la Grazia di Dio negli abissi umani
Anche quest’anno celebreremo il Natale in un difficile
equilibrio e in una faticosa alternanza tra speranze
e preoccupazioni, tra gioia e amarezze. Le notizie
che quotidianamente ci
raggiungono certo non ci
aiutano a coltivare robusti
sentimenti positivi: focolai
di guerra sparsi in varie
parti del mondo, milioni di
uomini, donne e bambini
in movimento costretti ad
essere profughi per cercare
sicurezza o condizioni di vita
migliore, timori di attentati
e di atti di violenza che
colpiscono al cuore la nostra
Europa e non solo, atrocità
consumate a danno dei più deboli, corruzione e ingiustizia
dilagante e molto altro. In questo scenario sarebbe ben
poca cosa vivere il Natale come una superficiale parvenza
di buoni sentimenti che durano un solo giorno. Un minimo
di serietà ci costringe ad andare alla ricerca del senso
cristiano più vero ed autentico della venuta del Signore.
Nonostante i tempi bui che viviamo (ma ci sono mai stati
momenti di sola luce nella storia degli uomini?) il Natale
del Signore Gesù ci si propone con il suo dirompente e
profondo messaggio di speranza e di amore: Dio, che ben
conosce l’umanità e i suoi abissi di peccato e di negatività,
di violenza e sopraffazione, non ha avuto paura ad entrarvi
totalmente facendosi uomo Lui stesso e assumendo
tutta la fragilità della nostra carne umana. Si. In quel
Bambino, nato a Betlemme e
poveramente avvolto in fasce e
deposto nella precarietà di una
mangiatoia, siamo chiamati a
riconoscere la benevolenza,
la misericordia e la Grazia di
Dio per noi uomini dal cuore
duro. A Natale riascolteremo
il prologo di Giovanni che
proclama: “Il Verbo si è fatto
carne ed è venuto ad abitare,
uomo tra gli uomini, tra noi”.
Se Dio, nel suo Figlio Gesù
Cristo e con l’opera mirabile
del Suo Spirito, dall’eternità ha deciso di entrare nella
storia degli uomini fino a farsi uomo Lui stesso, ciò significa
che l’uomo, pur segnato tanto profondamente dall’abisso
del male e del peccato, è amato, desiderato e rigenerato
dalla Grazia e dall’amore di Dio. La nostra speranza di
cristiani si radica perciò non in qualcosa di effimero ma
nella determinazione con la quale Dio ci ama e ci offre
riscatto e redenzione. A tutti l’augurio di un Santo Natale
nella pace e nella gioia del Signore.
Don Massimo
Natale in 3d
Fin dai primi incontri in preparazione del nostro
pellegrinaggio in Terrasanta tutti ci dicevano: "quando
tornerete a casa leggere il vangelo non sarà più lo stesso
per voi." La verità è che non ci siamo
resi conto di cosa volessero dire fino
a quando non siamo tornati.
In quella settimana camminare
su quelle strade, vedere quei
deserti, vivere quelle città è stato
sicuramente fonte di riflessione,
emozione, ma è tornando a casa che
si capisce quanto quell'esperienza
abbia segnato i nostri cuori e i
nostri occhi. Ogni passo del vangelo
acquista un nuovo significato, una
tridimensionalità che prima non
aveva, i luoghi di cui si parla sono vividi
nella nostra memoria e ancora di più lo è il ricordo di Chi
abbiamo incontrato in quei luoghi. In occasione del Natale
tutto diventa ancora più significativo, leggeremo del
bambino nato in una grotta e subito ci verrà in mente quella
stella nella basilica di Betlemme davanti a cui ci siamo
inginocchiati e che abbiamo baciato;
celebreremo la messa di Natale coi
nostri cari, nella nostra comunità
con il ricordo di quella che abbiamo
celebrato ad agosto nella chiesa
di Santa Caterina a pochi passi
dalla basilica. Abbiamo avuto
l'occasione di toccare con mano
la terra ma ancora di più abbiamo
avuto la fortuna d'incontrare il
Santo della terra, proprio là in quei
luoghi in cui si è fatto uomo per noi.
Non abbiamo visitato dei luoghi,
abbiamo incontrato una persona,
camminato sulla sua strada e ora che Lui è così vivo in noi
possiamo testimoniare che...E' nato! Ilaria
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VITA DI PARROCCHIA
Nel mese di agosto, un gruppo
di nostri universitari si è unito
al pellegrinaggio dei giovani in
Terrasanta per un’esperienza unica sulle orme di Gesù.
lla maturità
Una esperienza degna de
banchi di scuola:
appena conquistata sui
guidati da don
un gruppo di diciottenni,
ha fatto il camMichele, alla fine di luglio,
rso Santiago de
mino di 120 chilometri ve
i la “credenziaCompostela conquistandos
le” del pellegrino.
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L’esempio di Sant’Omobono continua a muovere gli animi dei parrocchiani. Nella giornata della carità anche i ragazzi sono stati coinvolti
portando generi alimentari per le famiglie assistite dalla Caritas
parrocchiale.
Dopo l’appassionante viaggio
primaverile in Spagna, in ottobre
la parrocchia ha proposto un pellegrinaggio - gita in Puglia: San
Giovanni Rotondo, Alberobello,
Lecce, Salento con il santuario
di Santa Maria di Leuca, Matera
e Loreto le tappe principali. La
nostra Italia si rivela sempre
ricca di fascino sia dal punto di
vista artistico che paesaggistico.
Traguardi prestigiosi e coppie
alle prime armi. Particolarment
e significativo l’appuntamento che
si rinnova ogni anno con gli
anniversari
di matrimonio per ringraziare
il Signore che con la sua ben
edizione
sostiene il cammino di tante
nostre famiglie. Il pomeriggio
è stato
allietato da una simpatica rap
presentazione dialettale.
VITA DI PARROCCHIA
Appuntamento annuale di festa nella solennità di Cristo Re:
chierichetti già in servizio e nuove reclute uniti nel rinnovare
l’impegno del servizio alla comunità.
Non solo sport ma anche ani
mazione d’oratorio per la nos
tra
Società sportiva “La Frecci
a”. La castagnata alla fine
di novembre ha coinvolto un notevole
gruppo di ragazzi e di adulti
che ha
trascorso in oratorio un pom
eriggio sereno e fraterno.
Tra le tante iniziative di formazione quest’anno la nostra
parrocchia ha ospitato anche la Scuola della Parola, interessante
sosta mensile di approfondimento biblico e spirituale sul testo delle
Beatitudini, sotto la guida del biblista don Patrizio Rota Scalabrini.
Una volta al mese la comunità offre ai nost
ri
anziani una occasione di condivisione e amic
izia.
Dopo la Santa Messa ci si unisce per una
tombolata
o per altri momenti di svago. Ci piacerebbe
che agli
affezionati frequentatori se ne unissero
altri. Non
c’è da temere: non è una riunione per la
“terza
età” ma per la “bella età”!
Continua in parrocchia la bella e ricca feco
nda
esperienza dei gruppi famiglia ZEROTTO. Ques
t’anno
il cammino di adulti e ragazzi è orientato
dal tema
delle opere di misericordia spirituale, in sinto
nia con il
cammino giubilare di tutta la Chiesa.
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AVVISI
via San Sebastiano 11
Parroco Tel. 0372 431166
Vicario Tel. 0372 452524
Celebrazioni Natalizie Confessioni Natalizie
+ Venerdì 25 dicembre
Santissimo Natale del Signore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
24.00 S. Messa solenne della notte
8.00 S. Messa dell’Aurora
9.30 S. Messa dell’Aurora
10.45 S. Messa del giorno
11.30 S. Messa del giorno (Mortini)
18.00 Vespri solenni
18.30 S. Messa vespertina
Sabato 26 dicembre Santo Stefano
Consueto orario domenicale
Messe ore 8.00; 9.30; 10.45; 11.30 (Mortini),
18.30 (festiva della domenica successiva)
Da mercoledì 16 dicembre, nei giorni feriali,
confessioni dalle ore 17.45 alle ore 18.20 (prima
della Novena).
• Mercoledì 16 dicembre: dalle ore 16.00 alle 16.30 confessioni presso la chiesa dei Mortini.
• Sabato 19 dicembre: dalle ore 17.00 alle ore 18.15
• Lunedì 21 dicembre:
ore 21.00 Celebrazione penitenziale per tutta
la comunità. Saranno presenti alcuni sacerdoti.
• Mercoledì 23 dicembre:
ore 21.00 confessioni adolescenti
• Giovedì 24 dicembre, Vigilia di Natale:
dalle ore 9.30 alle ore 11.30
dalle ore 15.00 alle ore 19.30
+ Domenica 27 dicembre S. Famiglia
Giovedì 31 dicembre 2013
ore 18.00 Solenne celebrazione di Fine Anno:
Vespro e Te Deum di ringraziamento
ore 18.30 S. Messa della solennità seguente
+ Venerdì 1 gennaio 2015
Solennità di Maria S.ma Madre di Dio
Giornata mondiale della pace
Consueto orario domenicale
Ore 18.30 S. Messa solenne
+ Domenica 3 gennaio II dopo Natale
+ Mercoledì 6 gennaio
Solennità della Epifania del Signore
Giornata Infanzia missionaria
Consueto orario festivo
ore 10.45 S. Messa solenne
ore 15.30 Omaggio a Gesù Bambino
e benedizione dei bambini
ore 18.00 Vespri solenni
ore 18.30 S. Messa vespertina
+ Domenica 10 gennaio
Festa del Battesimo del Signore
ore 10.45 Messa e celebrazione comunitaria
Battesimo
Aug u ri
San Sebastiano 2016
Domenica 24 gennaio:
- ore 10.45 Santa Messa solenne
- pomeriggio: estrazione premi Lotteria
Lunedì 25 gennaio:
- ore 18.30 Ufficio solenne in suffragio di tutti
defunti durante l'anno precedente
In occasione della festa patronale saranno programmate altre manifestazioni sia di carattere
spirituale e che formativo.
Orario Celebrazioni liturgiche
Giorni festivi:
- sabati e vigilie: S. Messa festiva ore 18.30
- domenica: S. Messe ore 8.00; ore 9.30;
ore 10.45; ore 11.30 (chiesa Mortini - Via Rialto) ,
ore 18.30 Messa vespertina
Vespro in canto : Ore 18.00
Feriali: S. Messa ore 9.00 e ore 18.30 (il mercoledì
alle 15.30 presso la chiesa dei Mortini)
Confessioni: sabato e vigilie dalle ore 17.30 alle
18.30
LETTERA AI PARROCHIANI - Imprimatur: Mons. Mario Marchesi Vicario Generale - Settembre 2015 Stampato in proprio
Impaginazione e grafica Ilaria Zecchi