Natale: Dio innamorato della nostra piccolezza
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Natale: Dio innamorato della nostra piccolezza
Parrocchia urbana dei SS. Fabiano e Sebastiano in Cremona Bollettino Parrocchiale Dicembre 2015 Natale: Dio innamorato della nostra piccolezza La profezia di Isaia annuncia il sorgere di una immensa luce che squarcia il buio. Essa nasce a Betlemme e viene accolta dalle mani amorevoli di Maria, dall’affetto di Giuseppe, dallo stupore dei pastori. Quando gli angeli annunciarono ai pastori la nascita del Redentore, lo fecero con queste parole: «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,12). Il “segno” è proprio l’umiltà di Dio, l’umiltà di Dio portata all’estremo; è l’amore con cui, quella notte, Egli ha assunto la nostra fragilità, la nostra sofferenza, le nostre angosce, i nostri desideri e i nostri limiti. Il messaggio che tutti aspettavano, quello che tutti cercavano nel profondo della propria anima, non era altro che la tenerezza di Dio: Dio che ci guarda con occhi colmi di affetto, che accetta la nostra miseria, Dio innamorato della nostra piccolezza (dall’omelia di Papa Francesco per la Notte di Natale 2014). La contemplazione del mistero del Natale del Signore rinnovi in tutti e in ciascuno la certezza che Dio ci ama nonostante la nostra fragilità e le nostre contraddizioni. Un fraterno augurio a tutta la comunità: alle famiglie, soprattutto a quelle attraversate da qualche preoccupazione; agli anziani, agli ammalati, ai bambini, ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani. Il Signore faccia splendere su di noi la luce del suo volto e ci benedica. Busta Natalizia Insieme a questo numero del bollettino parrocchiale viene recapitata la BUSTA NATALIZIA a favore della parrocchia e a sostegno sia delle spese ordinarie che di quelle straordinarie. Anche quest’anno, ciò che raccogliamo è ancora principalmente finalizzato alla copertura delle spese per l’ampliamento dell’oratorio. I lavori sono terminati ma continua l’oneroso impegno del mutuo. Inoltre quest’anno si è voluto rinnovare l’arredamento interno (tavoli e sedie per tutte le aule), il cui allestimento era stato rimandato per mancanza di disponibilità. La busta può essere consegnata di persona oppure depositata nell’apposita cassetta in chiesa parrocchiale. ANNO SANTO STRAORDINARIO Perche’ UN GIUBILEO DELLA MISERICORDIA? Una domanda è presente nel cuore di tanti: perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata ad offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio. Questo non è il tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale. E’ il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre (cfr Gv 20,21-23). E’ per questo che l’Anno Santo dovrà mantenere vivo il desiderio di saper cogliere i tanti segni della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto a quanti sono nella sofferenza, sono soli e abbandonati, e anche senza speranza di essere perdonati e di sentirsi amati dal Padre. Un Anno Santo per sentire forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti. Un Giubileo per percepire il calore del suo amore quando ci carica sulle sue spalle per riportarci alla casa del Padre. Un Anno in cui essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia, per diventare noi pure testimoni di misericordia. Ecco perché il Giubileo: perché questo è il tempo della misericordia. E’ il t e m p o f avo r evo l e per curare le ferite, per non stancarci di incontrare quanti sono in attesa di vedere e toccare con mano i segni della vicinanza di Dio, per offrire a tutti, a tutti, la via del perdono e della riconciliazione. La Madre della Divina Misericordia apra i nostri occhi, perché comprendiamo l’impegno a cui siamo chiamati; e ci ottenga la grazia di vivere questo Giubileo della Misericordia con una testimonianza fedele e feconda. (dall’omelia di papa Francesco al rito di indizione del Giubileo) Il logo del Giubileo Il logo e il motto offrono insieme una sintesi felice dell’Anno giubilare. Nel motto Misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca, 6,36) si propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr. Lc 6,37-38). Il logo – opera del gesuita Padre Marko I. Rupnik – si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con 2 la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Un particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con estrema misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo l’amore del Padre. La scena si colloca all’interno della mandorla, anch’essa figura cara all’iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. D’altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto perdona. VITA DELLA DIOCESI Dal saluto del vescovo eletto Antonio alla diocesi di Cremona Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Dio che è in Cremona,(…) condivido con voi alcuni pensieri e sentimenti di questa delicata ora della mia vita. Innanzitutto l’esigenza di tenere fisso lo sguardo su Gesù, che ci viene incontro, ci precede sempre. Lui è il Pastore, Lui l’unico Sacerdote, Lui il Vangelo sempre vivo, Lui il nostro presente e il nostro futuro. So che Lui mi si mostrerà nei vostri volti, nella ricchissima vicenda umana e cristiana di tante comunità. (…) Oggi vengo inviato alla Chiesa di Cremona, in cui sono felice di succedere al Vescovo Dante, di cui conosco la saggezza, l’affabilità e la passione per la famiglia, tratti nei quali vorrei essergli discepolo fecondo. Penso con trepidazione a voi sacerdoti: fratelli con cui “essere presbiterio”, in costante ascolto del Signore e dei segni dei tempi. Ammiro già la fede con cui mi vorrete accogliere. Annunceremo in ogni modo che la vita è dono, vocazione e missione. Con voi ci impegneremo ancora a sviluppare il seminario. Un abbraccio colmo di venerazione dedico ai sacerdoti anziani e infermi, che più attualizzano il sacrificio di Cristo. Chiedo scusa da subito al popolo di Dio se dedicherò tanto del mio tempo ai preti, ai diaconi, ai seminaristi: la loro vitalità interiore e la loro fraterna comunione sono decisive per il bene di tutto il popolo di Dio. La recente esperienza parrocchiale a San Severino Marche, che lascio con sincero dolore ma anche con serena fiducia, mi ha insegnato a partire dalla famiglia, facendo della comunità cristiana una “famiglia di famiglie”. So di trovarvi avanti in questo cantiere, che rinnova la Chiesa nella luce del Concilio, generandola nelle case e negli altri ambienti della vita quotidiana. Una vicinanza speciale, per ora nella preghiera, offro alle famiglie ferite, ai malati e agli anziani, a tutti coloro che soffrono disagio ed emarginazione. Grande speranza ci daranno i bambini, se sapremo offrire loro contesti educativi armonici e propositivi. Ai giovani dò l’appuntamento a Cracovia, per la GMG 2016, e a tutte le occasioni in cui vorranno dialogare con me e con gli adulti della comunità cristiana. Saluto con stima le comunità di vita consacrata, maschili e femminili, grato per i carismi di contemplazione e servizio che sanno mettere in comunione con tutti. Non sono mai stato a Cremona, né in alcun altro luogo della diocesi, ma una certa geografia padana mi è familiare dagli anni della formazione, in cui mi accompagnarono a lungo gli scritti di don Primo Mazzolari. Seguirò con passione l’iter della sua auspicata beatificazione. Profeticamente egli affermava che “niente è fuori della paternità di Dio, niente è fuori della Chiesa”: con grande rispetto per il pluralismo contemporaneo, sarà questa la ragione di un dialogo schietto con gli uomini e le donne del territorio, della cultura, delle Istituzioni. Il Vescovo non è certo un’autorità mondana, ma un umile segno della passione cristiana per tutto ciò che è umano. La figura di Sant’Omobono continui ad ispirare la formazione di un laicato che sappia spendersi anche nella cura della casa comune, in quell’alta forma di carità che è il servizio della politica, senza il quale si perdono il senso della democrazia e della giustizia sociale. (…) Sento davvero che la mia vita ora vi appartiene, anche con le sue fragilità. Ho sempre pregato con le parole del Beato Charles de Foucauld, che ora si compiono ulteriormente: “mi abbandono a Te, rimetto la mia anima nelle Tue mani”. Lo dico al Signore vivente in voi, suo corpo. Voglio dirlo anche col desiderio di ricevere l’ordinazione episcopale nella vostranostra splendida cattedrale, dalle mani del Vescovo Dante, perché sia massimamente evidente la continuità sacramentale della successione apostolica. (…) So che, soprattutto nell’Avvento e intraprendendo il cammino del Giubileo, pregherete tanto per me e per il mio futuro servizio in mezzo a voi, e questo mi colma di pace. Vogliate ricevere, attraverso la mia povera preghiera, la benedizione del Signore. don Antonio, vostro Vescovo eletto San Severino Marche, 16 novembre 2015 3 VITA DI PARROCCHIA Il nuovo vescovo Antonio riceverà l’ordinazione nella nostra Cattedrale il 30 gennaio prossimo ed inizierà così il suo ministero tra noi. Al Vescovo Dante, che ha guidato con sapienza la nostra diocesi per oltre 14 anni, il vivo ringraziamento di tutta la comunità parrocchiale di San Sebastiano per la dedizione, l’affetto e la paternità che ci ha sempre riservato. Ci uniremo a suo tempo a tutta la diocesi per esprimergli la nostra gratitudine. Sin d’ora assicuriamo sia al vescovo Dante che al vescovo eletto Antonio un filiale ricordo nella preghiera. I conti in tasca Nulla rischia di darci più fastidio di quando qualcuno, con un po’ di invadenza, tenta di “farci i conti in tasca”. Non così quando però si tratta della comunità parrocchiale: i parrocchiani, infatti, hanno il diritto-dovere di sapere come stanno le finanze della propria parrocchia, esprimendo anche in questo modo il loro senso di corresponsabilità e di partecipazione alla vita ecclesiale. I parrocchiani di San Sebastiano sanno che recentemente la parrocchia ha affrontato il grave onere della ristrutturazione dell’oratorio con una spesa di circa 500.000 Euro! A che punto siamo? Non abbiamo debiti in sospeso verso ditte o imprese. Però abbiamo in essere un mutuo di 150.000 Euro che comporta una rata mensile di quasi 1.500 Euro. (Questa si somma ad un’altra rata mensile di circa Euro 500, di un mutuo contratto sette anni fa). A ciò si aggiunge l’onere di risarcire, un po’ per volta nel tempo, un prestito senza interessi di Euro 30.000 fatto da una famiglia anonima della parrocchia. A questa famiglia sono stati per ora ritornati solo Euro 5.000. Avevamo programmato di fare una restituzione più consistente, ma l’urgente necessità di intervenire su una parte del tetto 4 della casa parrocchiale, ha comportato la spesa imprevista di circa Euro 10.000. A settembre ci siamo poi proposti il rinnovo degli arredi interni dell’oratorio. Avremmo già desiderato farlo nel contesto dei lavori di ristrutturazione, ma l’esposizione finanziaria non ce lo ha permesso. E’ così che abbiamo lanciato l’iniziativa “Offri un posto” con la quale si proponeva ai parrocchiani di partecipare con una offerta all’acquisto di una sedia (Euro20) o di un tavolo (Euro 120). La spesa complessiva è stata di circa Euro 5.600. Abbiamo raccolto Euro 4.615. Ancora una volta un grazie sincero ai tanti parrocchiani che hanno voluto manifestare il loro attaccamento all’oratorio. Come si può comprendere da questo resoconto sommario non abbiamo l’acqua alla gola tuttavia l’impegno mensile delle rate dei mutui, unite alle ingenti spese correnti di gestione (luce, acqua, gas, spese ordinarie) e al debito da saldare ci impegnano notevolmente costringendoci a tenere sempre sotto controllo l’andamento economico della comunità. Anche per questo contiamo su una risposta generosa in occasione della Busta Natalizia. Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici VITA DI PARROCCHIA Natale: la Grazia di Dio negli abissi umani Anche quest’anno celebreremo il Natale in un difficile equilibrio e in una faticosa alternanza tra speranze e preoccupazioni, tra gioia e amarezze. Le notizie che quotidianamente ci raggiungono certo non ci aiutano a coltivare robusti sentimenti positivi: focolai di guerra sparsi in varie parti del mondo, milioni di uomini, donne e bambini in movimento costretti ad essere profughi per cercare sicurezza o condizioni di vita migliore, timori di attentati e di atti di violenza che colpiscono al cuore la nostra Europa e non solo, atrocità consumate a danno dei più deboli, corruzione e ingiustizia dilagante e molto altro. In questo scenario sarebbe ben poca cosa vivere il Natale come una superficiale parvenza di buoni sentimenti che durano un solo giorno. Un minimo di serietà ci costringe ad andare alla ricerca del senso cristiano più vero ed autentico della venuta del Signore. Nonostante i tempi bui che viviamo (ma ci sono mai stati momenti di sola luce nella storia degli uomini?) il Natale del Signore Gesù ci si propone con il suo dirompente e profondo messaggio di speranza e di amore: Dio, che ben conosce l’umanità e i suoi abissi di peccato e di negatività, di violenza e sopraffazione, non ha avuto paura ad entrarvi totalmente facendosi uomo Lui stesso e assumendo tutta la fragilità della nostra carne umana. Si. In quel Bambino, nato a Betlemme e poveramente avvolto in fasce e deposto nella precarietà di una mangiatoia, siamo chiamati a riconoscere la benevolenza, la misericordia e la Grazia di Dio per noi uomini dal cuore duro. A Natale riascolteremo il prologo di Giovanni che proclama: “Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare, uomo tra gli uomini, tra noi”. Se Dio, nel suo Figlio Gesù Cristo e con l’opera mirabile del Suo Spirito, dall’eternità ha deciso di entrare nella storia degli uomini fino a farsi uomo Lui stesso, ciò significa che l’uomo, pur segnato tanto profondamente dall’abisso del male e del peccato, è amato, desiderato e rigenerato dalla Grazia e dall’amore di Dio. La nostra speranza di cristiani si radica perciò non in qualcosa di effimero ma nella determinazione con la quale Dio ci ama e ci offre riscatto e redenzione. A tutti l’augurio di un Santo Natale nella pace e nella gioia del Signore. Don Massimo Natale in 3d Fin dai primi incontri in preparazione del nostro pellegrinaggio in Terrasanta tutti ci dicevano: "quando tornerete a casa leggere il vangelo non sarà più lo stesso per voi." La verità è che non ci siamo resi conto di cosa volessero dire fino a quando non siamo tornati. In quella settimana camminare su quelle strade, vedere quei deserti, vivere quelle città è stato sicuramente fonte di riflessione, emozione, ma è tornando a casa che si capisce quanto quell'esperienza abbia segnato i nostri cuori e i nostri occhi. Ogni passo del vangelo acquista un nuovo significato, una tridimensionalità che prima non aveva, i luoghi di cui si parla sono vividi nella nostra memoria e ancora di più lo è il ricordo di Chi abbiamo incontrato in quei luoghi. In occasione del Natale tutto diventa ancora più significativo, leggeremo del bambino nato in una grotta e subito ci verrà in mente quella stella nella basilica di Betlemme davanti a cui ci siamo inginocchiati e che abbiamo baciato; celebreremo la messa di Natale coi nostri cari, nella nostra comunità con il ricordo di quella che abbiamo celebrato ad agosto nella chiesa di Santa Caterina a pochi passi dalla basilica. Abbiamo avuto l'occasione di toccare con mano la terra ma ancora di più abbiamo avuto la fortuna d'incontrare il Santo della terra, proprio là in quei luoghi in cui si è fatto uomo per noi. Non abbiamo visitato dei luoghi, abbiamo incontrato una persona, camminato sulla sua strada e ora che Lui è così vivo in noi possiamo testimoniare che...E' nato! Ilaria 5 VITA DI PARROCCHIA Nel mese di agosto, un gruppo di nostri universitari si è unito al pellegrinaggio dei giovani in Terrasanta per un’esperienza unica sulle orme di Gesù. lla maturità Una esperienza degna de banchi di scuola: appena conquistata sui guidati da don un gruppo di diciottenni, ha fatto il camMichele, alla fine di luglio, rso Santiago de mino di 120 chilometri ve i la “credenziaCompostela conquistandos le” del pellegrino. 6 L’esempio di Sant’Omobono continua a muovere gli animi dei parrocchiani. Nella giornata della carità anche i ragazzi sono stati coinvolti portando generi alimentari per le famiglie assistite dalla Caritas parrocchiale. Dopo l’appassionante viaggio primaverile in Spagna, in ottobre la parrocchia ha proposto un pellegrinaggio - gita in Puglia: San Giovanni Rotondo, Alberobello, Lecce, Salento con il santuario di Santa Maria di Leuca, Matera e Loreto le tappe principali. La nostra Italia si rivela sempre ricca di fascino sia dal punto di vista artistico che paesaggistico. Traguardi prestigiosi e coppie alle prime armi. Particolarment e significativo l’appuntamento che si rinnova ogni anno con gli anniversari di matrimonio per ringraziare il Signore che con la sua ben edizione sostiene il cammino di tante nostre famiglie. Il pomeriggio è stato allietato da una simpatica rap presentazione dialettale. VITA DI PARROCCHIA Appuntamento annuale di festa nella solennità di Cristo Re: chierichetti già in servizio e nuove reclute uniti nel rinnovare l’impegno del servizio alla comunità. Non solo sport ma anche ani mazione d’oratorio per la nos tra Società sportiva “La Frecci a”. La castagnata alla fine di novembre ha coinvolto un notevole gruppo di ragazzi e di adulti che ha trascorso in oratorio un pom eriggio sereno e fraterno. Tra le tante iniziative di formazione quest’anno la nostra parrocchia ha ospitato anche la Scuola della Parola, interessante sosta mensile di approfondimento biblico e spirituale sul testo delle Beatitudini, sotto la guida del biblista don Patrizio Rota Scalabrini. Una volta al mese la comunità offre ai nost ri anziani una occasione di condivisione e amic izia. Dopo la Santa Messa ci si unisce per una tombolata o per altri momenti di svago. Ci piacerebbe che agli affezionati frequentatori se ne unissero altri. Non c’è da temere: non è una riunione per la “terza età” ma per la “bella età”! Continua in parrocchia la bella e ricca feco nda esperienza dei gruppi famiglia ZEROTTO. Ques t’anno il cammino di adulti e ragazzi è orientato dal tema delle opere di misericordia spirituale, in sinto nia con il cammino giubilare di tutta la Chiesa. 7 AVVISI via San Sebastiano 11 Parroco Tel. 0372 431166 Vicario Tel. 0372 452524 Celebrazioni Natalizie Confessioni Natalizie + Venerdì 25 dicembre Santissimo Natale del Signore ore ore ore ore ore ore ore 24.00 S. Messa solenne della notte 8.00 S. Messa dell’Aurora 9.30 S. Messa dell’Aurora 10.45 S. Messa del giorno 11.30 S. Messa del giorno (Mortini) 18.00 Vespri solenni 18.30 S. Messa vespertina Sabato 26 dicembre Santo Stefano Consueto orario domenicale Messe ore 8.00; 9.30; 10.45; 11.30 (Mortini), 18.30 (festiva della domenica successiva) Da mercoledì 16 dicembre, nei giorni feriali, confessioni dalle ore 17.45 alle ore 18.20 (prima della Novena). • Mercoledì 16 dicembre: dalle ore 16.00 alle 16.30 confessioni presso la chiesa dei Mortini. • Sabato 19 dicembre: dalle ore 17.00 alle ore 18.15 • Lunedì 21 dicembre: ore 21.00 Celebrazione penitenziale per tutta la comunità. Saranno presenti alcuni sacerdoti. • Mercoledì 23 dicembre: ore 21.00 confessioni adolescenti • Giovedì 24 dicembre, Vigilia di Natale: dalle ore 9.30 alle ore 11.30 dalle ore 15.00 alle ore 19.30 + Domenica 27 dicembre S. Famiglia Giovedì 31 dicembre 2013 ore 18.00 Solenne celebrazione di Fine Anno: Vespro e Te Deum di ringraziamento ore 18.30 S. Messa della solennità seguente + Venerdì 1 gennaio 2015 Solennità di Maria S.ma Madre di Dio Giornata mondiale della pace Consueto orario domenicale Ore 18.30 S. Messa solenne + Domenica 3 gennaio II dopo Natale + Mercoledì 6 gennaio Solennità della Epifania del Signore Giornata Infanzia missionaria Consueto orario festivo ore 10.45 S. Messa solenne ore 15.30 Omaggio a Gesù Bambino e benedizione dei bambini ore 18.00 Vespri solenni ore 18.30 S. Messa vespertina + Domenica 10 gennaio Festa del Battesimo del Signore ore 10.45 Messa e celebrazione comunitaria Battesimo Aug u ri San Sebastiano 2016 Domenica 24 gennaio: - ore 10.45 Santa Messa solenne - pomeriggio: estrazione premi Lotteria Lunedì 25 gennaio: - ore 18.30 Ufficio solenne in suffragio di tutti defunti durante l'anno precedente In occasione della festa patronale saranno programmate altre manifestazioni sia di carattere spirituale e che formativo. Orario Celebrazioni liturgiche Giorni festivi: - sabati e vigilie: S. Messa festiva ore 18.30 - domenica: S. Messe ore 8.00; ore 9.30; ore 10.45; ore 11.30 (chiesa Mortini - Via Rialto) , ore 18.30 Messa vespertina Vespro in canto : Ore 18.00 Feriali: S. Messa ore 9.00 e ore 18.30 (il mercoledì alle 15.30 presso la chiesa dei Mortini) Confessioni: sabato e vigilie dalle ore 17.30 alle 18.30 LETTERA AI PARROCHIANI - Imprimatur: Mons. Mario Marchesi Vicario Generale - Settembre 2015 Stampato in proprio Impaginazione e grafica Ilaria Zecchi