PICUM Newsletter Giugno 2009

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PICUM Newsletter Giugno 2009
PICUM Newsletter
Giugno 2009
Ultimata il 2 Giugno 2009
Questa newsletter contiene informazioni su notizie e sviluppi politici riguardanti i diritti sociali fondamentali dei
migranti privi di documenti in Europa. La newsletter è attualmente disponibile in formato Word/PDF e scaricabile
dal sito internet di PICUM (www.picum.org) nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese,
italiano e portoghese. Vi invitiamo a diffondere ampiamente questa newsletter.
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documenti?
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GRAZIE!
Indice
1. Notizie dagli Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti
2. Sviluppi della politica europea
3. Minori privi di documenti
4. Donne prive di documenti
5. Prossimi eventi
6. Pubblicazioni
7. PICUM News
8. Varie
1. Notizie dagli Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti
Nazioni Unite
•
Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali ha adottato il Commento
generale n. 20 sulla non-discriminazione nella vita economica, sociale e culturali nella sua 42a
sessione, che ha avuto luogo dal 4 al 22 maggio 2009. Il Commento generale è l'interpretazione
della commissione all'articolo 2 (2) del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali
(ICESCR). L’Articolo 2 (2) afferma: "Gli Stati parti del presente Patto si impegnano a garantire che i
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diritti enunciati nella presente Patto sarà esercitata senza discriminazioni di alcun tipo sulla base di
razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o altro , origine nazionale o sociale,
proprietà, nascita o altro status ". Il commento generale ribadisce che la discriminazione mina la
realizzazione dei diritti economici, sociali e culturali per una parte significativa della popolazione
mondiale e che “non-discriminazione e parità sono componenti fondamentali del diritto
internazionale dei diritti umani e sono essenziali per l'esercizio e il godimento dei diritti economici,
sociali e culturali". Il Comitato ha fornito un elenco non esaustivo di “altri motivi" di discriminazione
vietata, ai sensi dell'articolo 2 (2), tra cui: la disabilità, l'età, la nazionalità (inclusi i cittadini, i
lavoratori migranti e le vittime di traffico internazionale), l'orientamento sessuale e l’identità di
genere, lo stato di salute, il luogo di residenza, e la situazione economica e sociale.
http://www2.ohchr.org/english/bodies/cescr/comments.htm
•
Entro il 2011, l'Organizzazione internazionale del lavoro adotterà uno standard internazionale per la
lista dei diritti dei lavoratori domestici. L'International Domestic Workers' Network, un'iniziativa di
sindacati e organizzazioni di sostegno dei lavoratori domestici, ha lanciato una strategia di
mobilitazione per incoraggiare l'inserimento dei lavoratori domestici in questo processo, in modo
tale che la convenzione possa meglio difendere i lavoratori domestici. E’ stato pubblicato un appello
alle organizzazioni della società civile di tutto il mondo affinché comunichino le loro azioni al
riguardo. Per una guida sui processi concernenti lo sviluppo di questa Convenzione OIL e per
accedere ai materiali realizzati per questa mobilitazione, vi invitiamo a visitare il loro sito:
www.domesticworkerrights.org
•
Una Guida di facile lettura alla Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i
lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie (ICRMW) è ora disponibile. Cercando di
proteggere meglio i migranti in materia di diritti umani e di dignità, la nuova pubblicazione si
prefigge di informare e convincere i governi del mondo a firmare e ratificare la Convenzione, e di
attuarla a livello nazionale. La guida fornisce una sintesi della Convenzione e del processo di
ratifica, illustra i vantaggi e gli svantaggi della ratifica e ribatti su vari malintesi riguardanti la
Convenzione. Ad oggi, solo 41 paesi hanno ratificato la ICRMW, di gran lunga meno degli oltre 120
paesi di tutto il mondo per i quali la migrazione è un fenomeno importante, sia come paesi di
origine, transito o destinazione.
http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/GuideonStrengtheningofMigrantsrights.aspx
Francia
•
Diverse ONG francesi hanno protestato con il ministro francese del’Immigrazione ministro per
l’offensiva contro i migranti privi di documenti e le organizzazioni che li sostengono. In una lettera
inviata al ministro dell’Immigrazione Mr. Eric Besson, 16 ONG francesi hanno espresso la loro
preoccupazione per il tono aggressivo verso le ONG che operano su delle questioni legate alla
povertà. Il Ministero Immigrazione e le ONG sono in conflitto su due questioni principali. Il primo è
la questione del "reato di solidarietà", in cui i cittadini sono condannati per fornire assistenza
umanitaria a stranieri privi di documenti. L'altro pomo della discordia riguarda le condizioni nei centri
di detenzione amministrativa per gli stranieri in attesa di espulsione. In Francia, gli stranieri detenuti
nei centri di detenzione hanno il diritto alla consulenza legale e all’assistenza, in vista
dell'espulsione che hanno verso il paese di origine. La ONG Cimade è stata incaricata di assistere
gli stranieri nei centri di detenzione francesi durante gli ultimi 60 anni. Il mese scorso, il governo
francese ha criticato quello che è chiamato il "monopolio" del gruppo e ha stabilito un contratto con
sei associazioni, tra cui Cimade, per fornire consulenza. Ma un tribunale francese si è pronunciata il
30 maggio a favore della ONG dopo aver contestato i contratti. Cimade ha sostenuto che con il
nuovo sistema i migranti privi di documenti non avranno accesso allo stesso tipo di assistenza
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legale che hanno avuto fino ad ora. L'organizzazione teme che essi possano essere semplicemente
"informati" dei loro diritti legali, piuttosto che ottenere anche l'assistenza legale nel contestare
l'espulsione. Il 31 maggio, il ministro Eric Besson ha deciso di prorogare il contratto di Cimade per
altri tre mesi. Fonti: http://www.france24.com/en/20090601-french-ngo-cimade-illegal-immigrantsdeportation-legal-assistance-court-case e http://www.cimade.org/nouvelles/ 1610-Lettre-de-r-ponse
--- Eric-Besson-des-organizzazioni-engag-es-dans-les-rassemblements-sur-le-d-lit-de-solidarit
•
Il governo francese ha promesso di demolire una baraccopoli situata in un bosco e conosciuta
come la "giungla". Questa è la residenza temporanea di centinaia di persone, soprattutto afghani,
curdi, e rifugiati somali, che cercano di attraversare il canale per raggiungere l'Inghilterra. Il ministro
dell’Immigrazione ne ha annunciato demolizione. Il Signor Besson ha dichiarato che il suo obiettivo
era fornire cibo, alloggio e consigli per coloro che desiderano cercare asilo politico nel Regno Unito.
Egli ha sottolineato però che il nuovo centro non sarà una struttura permanente e ai migranti non
verrà offerto il pernottamento. In risposta a questa situazione, l'UNHCR ha annunciato il 26 maggio
che avrebbe iniziato a lavorare a Calais nell'ambito di un nuovo partenariato operativo con la ONG
francese France Terre d'Asile. Insieme hanno lanciato una procedura di informazione e
orientamento per i migranti privi di documenti che arrivano a Calais, e hanno intenzione di aprire le
porte di questo centro nel mese di giugno. Fonte:
http://www.oulala.net/Portail/spip.php?article4062
•
Il Ministro Immigrazione ha esercitato pressioni sulla stazione radio "France Inter" per impedire la
ritrasmissione di un programma sui migranti privi di documenti. La giornalista Vanessa Descouraux
ha realizzato un servizio intitolato "Aimer les Sans Papiers è un délit" (Voler bene ai migranti
irregolari è reato) che esplora la questione sollevata dalle organizzazioni di difesa degli immigrati
per quanto riguarda l'aumento dei procedimenti giudiziari nei confronti di coloro che assistono gli
immigrati irregolari. Fonte:
http://tempsreel.nouvelobs.com/speciales/medias/20090513.OBS6738/le_ministere_de_limmigratio
n_aurait_exerce_des_pression.html
•
L'Assemblea nazionale francese ha dibattuto il 14 maggio sulla ratifica di quattro accordi bilaterali
in materia di controlli del flusso migratorio con Tunisia, Senegal, Benin e Congo. Tali accordi
comprendono maggiori possibilità di migrazione legale in Francia, ma contengono clausole che
obbligano tali paesi a riammettere i propri cittadini, o cittadini terzi in transito sul loro territorio e
diretti in Francia. Le ONG sono temono che tali accordi aumenteranno la vulnerabilità degli
immigrati, dato che molti vengono espulsi senza sufficienti garanzie per la tutela dei loro diritti
umani. Fonte: http://www.gisti.org/spip.php?article1484
•
Il ministro francese per l'Immigrazione ha lanciato un nuovo gruppo di lavoro sui minori non
accompagnati. Questo comprende i ministeri del governo francese, autorità indipendenti, agenzie
internazionali e le ONG francesi. Il compito del gruppo sarà prestare attenzione alle differenti
questioni che interessano i minori non accompagnati in Francia come ad esempio la chiarificazione
della nozione di isolamento, l'accesso alla procedura di asilo, l'ottenimento di un permesso di
soggiorno, l'età e la determinazione di metodi per verificare i legami familiari. Fonte:
http://www.france-terre-asile.org/actualites/1056-mineurs-isoles-etrangers-lancement-du-groupe-detravail
•
L'Associazione nazionale di assistenza per gli stranieri alle frontiere (Association Nationale
d'Assistanze aux Frontières pour les Etrangers – ANAFE) ha pubblicato due rapporti nel maggio
2009: “Inhumanité en zone d'attente” (L'numanità nelle aree di detenzione) e “Observations et
Interventions de l'ANAFE en zone d'atteine à Roissy” (Osservazioni e interventi dell'ANAFE nella
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area di detenzione di Roissy). In questi due rapporti, l'ANAFE riassume le osservazioni fatte nel
2008 sugli stranieri arrivati all'Aeroporto di Roissy e detenuti fino ad un periodo massimo di 20
giorni. Nel 2008, l'ANAFE ha raccolto un notevole numero di prove sulla mancanza di notificazione
di diritti ai migranti senza documenti. In generale, i migranti non possono beneficiare dell'assistenza
legale e l'ANAFE ha i legali disponibili permanentemente ai detenuti. Fonte:
http://www.anafe.org/index.php
•
Il libro “Entre chagrin et néant, Audience d'étrangers” (Tra il dispiacere e l'inutilità; udienze degli
immigrati) traccia l'esperienza dell'autrice Marie Cosnay che ha seguito le udienze degli stranieri
portati davanti al giudice delle libertà civili a Bayonne, Francia. Nell'arco di cinque mesi nel 2008,
Cosnay ha osservato le decisioni dei giudici riguardanti la retenzione prolungata dei migranti senza
documenti nei centri di detenzione amministrativi. Durante queste udienze, i migranti provenienti da
paesi nei quali sono stati minacciati, e molti dei quali hanno risieduto in Francia e in Europa per
molti anni, sono soggetti a un sistema e delle politiche che portano l'individuo a uno stato di
tristezza e senso di inutilità. Dal momento che l'individuo è legato nel suo rapporto con
l'amministrazione e nella legislazione francese od europea, diventa semplicemente parte della
casistica. Nel testo, Marie Cosnay cerca di riportare il migrante in uno stato di umanità. Pubblicato
in partenariato con la League of Human Rights. Fonte: http://www.editionslaurenceteper.com/fichelivre.asp?Clef=40
Spagna
•
Ad aprile il Comitato spagnolo di assistenza ai rifugiati (CEAR) ha annunciato che la maggioranza
dei 360 migranti senza documenti del Centro di permanenza temporanea per gli immigrati
nell'enclave spagnola di Ceuta hanno fatto domanda di asilo per via della paura di essere espulsi
dal territorio spagnolo. CEAR ha notato che fino a 350 hanno avuto la possibilità di accedere alla
procedura il che indica un cambiamento, dal momento che il numero medio annuale è normalmente
70. Dopo aver compilato la domanda di asilo i migranti senza documenti hanno la garanzia di non
essere deportati prima della decisione finale. Fonte: Migration News Sheet, maggio 2009, p. 15.
•
Cristóbal Ramón, un ricercatore Fulbright americano all'Universidad Carlos III de Madrid, sta
svolgendo ricerca legale sui diritti sul posto di lavoro dei migranti senza documenti in Spagna. l
fulcro dello studio è l'impatto sui diritti legati al posto di lavoro degli immigrati senza documenti delle
sette sentenze della Corte costituzionale iberica del 2007 che hanno cassato le disposizioni della
legge sugli stranieri del 2000 (Ley Orgánica 8/2000), che richiedeva che tutti gli immigrati fossero in
possesso di un permesso di soggiorno temporaneo o residenza per avere accesso al diritto di
sciopero, di associazione, e di riunirsi pubblicamente. Sarebbe grato di poter intervistare gli esperti
che hanno familiarità con i diritti dei migranti senza documenti sul posto di lavoro in Spagna e negli
altri stati membri UE. Cristóbal Ramón può essere contattato al seguente indirizzo:
Cristobal.ramon@uc3.
Italia
•
I terremoti dell'Acquila dell'aprile hanno avuto una vittima invisibile, gli immigrati dell'Acquila. A
differenza degli italiani, gli immigrati potebbero non aver avuto familiari o amici in altre regioni
d'Italia. PaoloBrivio della Caritas ha sottolineato che il terremoto dell'Acquila è stata la prima
emergenza in Italia nella quale sono stati coinvolti un numero significativo di immigrati. Inoltre, ha
menzionato che molti di questi immigrati rischiano di pardere il loro diritto di soggiornare legalmente
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in Italia avendo perso il lavoro e l'abitazione, e per richiedere il rinnovo del permesso di soggiorno è
richiesta la prova di impiego. Fonte: Migration News Sheet, maggio 2009, p. 25.
•
Il 14 maggio 2009, il parlamento italiano ha approvato il cosiddetto “decreto sicurezza”. Il testo
dovrà ritornare al Senato per l'approvazione dopo gli emendamenti introdotti dalla Camera dei
Deputati. Il Comitato della Camera ha tolto la contestata proposta che avrebbe costretto i medici a
dennunciare i migranti senza documenti alle autorità competenti (vedi la Newsletter PICUM di
febbraio 2009). La seguente è una rassegna di alcune delle disposizioni del suddetto decreto:
• L'acquisto della cittadinanza italiana tramite matrimonio può aver luogo soltanto dopo due anni di
residenza in Italia oppure dopo tre anni se il cognuge si trova all'estero e l'individuo dovrà pagare
un'ammenda di 200 euro. Ulteriore restrizione per quanto riguarda i matrimoni è stata fatta con la
modifica del Codice Civile che introduce il requisito di presentare il permesso di soggiorno. Non
potranno più avere luogo matrimoni né tra un migrante senza documenti e un cittadino italiano, né
tra due migranti senza documenti.
o è stato introdotto il crimine di entrata e residenza illegale, ma l'immigrato senza documenti
non sarà detenuto per questo crimine; dovrà invece pagare un'ammenda che va dai
cinquemila a diecimila euro. è stato inoltre prevista la possibilità di deportazione.
L'introduzione di questo crimine avrà gravi conseguenze su ogni aspetto di vita degli
stranieri nel paese. Per esempio, un immigrato senza documenti non potrà più servire da
testimone in un tribunale e dunque sarà impossibile dimostrare lo sfruttamento
nell'economia informale in quei settori che fanno uso dei lavoratori senza documenti.
o Il ricongiungimento familiare sarà legato al possesso da parte dello sponsor di un
appropriato certificato di sanità e igene per l'abitazione rilasciato dal municipio di residenza.
Inoltre non sarà più possibile ricevere il visto di ingresso se l'autorizzazione non sia stata
rilasciata entro i 180 giorni dalla richiesta di rilascio iniziale. Dunque l'unica possibilità di
garantire il diritto all'unità familiare svanirà a causa della lenta burocrazia italiana.
o La legislazione introduce la neccessità di produrre un permesso di soggiorno per qualsiasi
atto concernente lo status civil, inclusa il registro dei propri figli. Tuttavia, non influisce
sull'accesso ai servizi sanitari o l'iscrizione dei figli nelle scuole, per i quali non sarà
richiesto il permesso di soggiorno secondo il decreto. Il permesso di soggiorno sarà
richiesto anche per inviare il denaro tramite i servizi di “money transfer”, e il servizio sarà
obbligato di tenere la copia del permesso di soggiorno per 10 anni. Il servizio di “money
transfer” dovrà informare le autorità nel caso l'immigrato non producesse il permesso di
soggiorno dietro una richiesta.
o Coloro che sfruttano gli immigrati senza documenti traendo profitti dalla loro situazione
irregolare (per esempio, sottopagandoli nell'economia informale) non saranno affetti dalle
misure del decreto sicurezza. Fonte: http://www.meltingpot.org/articolo14504.html.
Malta
●
Médecins Sans Frontières (MSF) ha richiamato il proprio personale dai centri di detenzione a Malta
a causa delle condizioni di vita disumane, dopo aver lavorato per 10 mesi a partire da agosto 2008
(vedi PICUM Newsletter Febbraio 2009). MSF ha ora pubblicato un rapporto intitolato "Not
criminals" sulla base dei loro risultati ed esperienze. Gli incontri con i detenuti hanno rapidamente
rivelato condizioni di vita spaventose ed ostacoli gravi all'accesso all'assistenza sanitaria. La scarsa
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igiene causa infezioni alla pelle e alle vie respiratorie e le celle sono spesso sovraffollate. La
relazione completa è disponibile all'indirizzo:
http://www.msf.org/source/countries/europe/malta/2009/2009_04_report_Malta.pdf
Greece
•
Cinque immigrati sono rimasti feriti dopo che un gruppo di dimostranti di estrema destra ha cercato
di prendere d'assalto un tribunale in disuso ad Atene, occupato soprattutto da immigrati. Decine di
manifestanti hanno lanciato pietre e fuochi d'artificio contro l'edificio di otto piani, il 9 maggio,
mentre coloro che vivevano all'interno rispondevano con mattoni e calcinacci. La polizia ha detto
che anche nove agenti sono stati feriti durante gli scontri. Tre giovani sono stati arrestati nel corso
degli attacchi, avvenuti in seguito ad una marcia presieduta dal Golden Dawn gruppo anti immigrazione che voleva sgombrare la casa usata come alloggio d'urgenza. Il gruppo aveva già
organizzato una manifestazione per liberare Atene e la Grecia dagli irregolari nella principale piazza
di Omonia. Fonte: http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8042409.stm
UK
•
UK I membri dell 'Università e College Union (UCU) voteranno se lanciare una campagna di nonconformità alle nuove regole per gli stranieri che vogliono venire a studiare nel Regno Unito. Già
nove rami dell'UCU hanno votato a favore della non-applicazione delle nuove norme in materia di
immigrazione del Regno Unito. Ogni studente straniero deve ora avere garantito un posto in un
istituto di istruzione che abbia una licenza per tenere gli studenti stranieri. Il nuovo sistema richiede
al personale di queste università e scuole di "denunciare" gli studenti stranieri assenti, al fine di
continuare a mantenere una licenza per accoglierli. Molti operatori sono arrabbiati per essere
costretti a sorvegliare gli studenti stranieri ed anche i datori di lavoro hanno manifestato la loro
preoccupazione. Le Università sostengono che le nuove norme in materia di visti per studenti del
Regno Unito causano già notevoli problemi, soprattutto per quegli studenti provenienti da paesi,
compresa l'India, che hanno difficoltà a vincere i visti per studiare nel Regno Unito. Altri
denunciano che la burocrazia sta interferendo con il loro diritto allo studio. Fonte:
http://www.globalvisas.com/news/ucu_to_challenge_uk_student_visa_changes1179.html
Irlanda
•
Alla fine di aprile, il Tánaiste, il Vice Primo Ministro, Maria Coughlan, ha annunciato importanti
cambiamenti per ridurre i permessi di lavoro rilasciati ai lavoratori extracomunitari. Tali modifiche
sono entrate in vigore il 1 ° giugno 2009. Essi riguardano tutti i nuovi titolari di permesso di lavoro,
insieme con gli attuali titolari di permesso di lavoro in Irlanda, che già sono in esubero. Migrant
Rights Centre Ireland (MRCI) sollecita il Tánaiste di rinviare le modifiche fino a quando non vi è un
vero e proprio esame e considerazione di soluzioni alternative. Le modifiche proposte non
consentono a nazionali di un Paese Terzo di iniziare un nuovo lavoro a meno che questo non sia
stato precedentemente pubblicizzato, a favore dei cittadini irlandesi,per due mesi. MRCI ha
spiegato che tali cambiamenti inducono molti lavoratori immigrati e le loro famiglie a diventare
illegali o a lavorare nel mercato nero, e portano ad un maggiore sfruttamento senza creare nuovi
posti di lavoro per i lavoratori irlandese. Fonti http://www.mrci.ie/news_events/index.htm e
http://www.swp.ie/index.php?page=132&dept=News
Belgio
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•
Alcune organizzazioni belghe di assistenza sociale, comprese la non-profit Kinderen Zonder
Papieren (Bambini Senza Documenti), hanno richiamato l'agenzia federale per l'accoglienza dei
richiedenti asilo (Fedasil) e lo Stato belga per la loro incapacità di gestire adeguatamente gli
immigrati nei centri di accoglienza. Secondo tali organizzazioni un numero crescente di bambini
privi di documenti ha dovuto dormire per strada nel corso degli ultimi mesi, perché non c'e' modo di
essere alloggiati negli appositi centri di accoglienza a causa del sovraffollamento. Nina Henkens
della ONG Kinderen Zonder Papieren ha affermato che i centri di accoglienza sono tenuti ad
accogliere famiglie con bambini. Anche se il Belgio ha firmato la Convenzione sui diritti del fanciullo,
e quindi si è impegnata a fornire un riparo per i bambini in ogni momento, la realtà è molto diversa.
A causa del sovraffollamento dei centri di accoglienza si inizia a far pressione sulle strutture che
accolgono i senzatetto. Le organizzazioni chiedono che Fedasil si assuma la responsabilità e che
attui la legge per quanto riguarda l'accoglienza dei richiedenti asilo.
http://www.standaard.be/Artikel/Detail.aspx?artikelId=7J29UO5G
•
Il CeMIS (Centro per le Migrazioni e Studi Interculturali) e l'UNICEF in quanto rappresentante dei
diritti dei bambini alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Anversa, hanno pubblicato uno
studio sullo stato psico-sociale dei minori privi di documenti con i seguenti risultati: in primo luogo,
la ricerca sulla situazione dei minori non accompagnati e privi di documenti in Belgio è aumentata e
migliorata, mentre la ricerca sulla situazione dei minori privi di documenti che vivono con le loro
famiglie o con i loro tutori è quasi inesistente. In secondo luogo, anche se il loro status giuridico
incerto può causare gravi danni psicologici e psicosomatici, è stato osservato che i minori privi di
documenti godono di una grande resistenza. I minori stranieri si sanno adeguare e integrare più
rapidamente in una nuova società rispetto agli adulti. In terzo luogo, le modalità pratiche con le
quali il Belgio si occupa della detenzione dei minori accompagnati è problematico. Inoltre, è
opportuno garantire giuridicamente la qualità della ricezione, che deve essere, secondo i diritti
umani e dei bambini, adeguata alle specifiche esigenze dei minori. In quarto luogo, la privazione
della libertà per i minori stranieri è considerata ingiustificabile da molti organi che si occupano di
diritti dei minori. http://www.steunpunt.be/_steunpunt/E-zine/AWW-flash/awwflash5/studiedag%20NBM.doc.
Paesi Bassi
•
Nel mese di aprile il ministro junior responsabile per l'immigrazione, Nebahat Albayrak, ha
annunciato che il governo dovrebbe prendere "delle misure non ortodosse" per garantire la
rimozione dei richiedenti asilo respinti e di altri stranieri che vivono nei Paesi Bassi senza
autorizzazione. Le misure prevedono che la polizia possa recarsi nelle case e nei posti di
lavorodegli immigrati senza un ordine del tribunale, e di controllare i dati sui telefoni cellulari e
computer degli immigrati privi di documenti. Gli stranieri colti senza permesso di soggiorno non
saranno ammessi a presentare una domanda d'asilo prima di un percorso di espulsione. Una nuova
domanda di asilo, sarà accettata solo se presentata dall'estero e se accompagnata da nuove
informazioni sulle nuove circostanze createsi nel mentre. Il governo intende inoltre trasmettere
informazioni su eventuali precedenti penali delle persone da espellere alle autorità del paese di
origine, dopo aver verificato che la vita della persona in questione non sia in pericolo in tale paese.
Fonte: Migration News Sheet, May 2009. 14
•
Amnesty International ha dedotto nel suo ultimo annuale report del 2008 che gli immigrati irregolari
sono stati detenuti per troppo tempo nei Paesi Bassi , come parte dei 4,500 richiedenti asilo e
immigrati irregolari rifiutati sono stati detenuti per oltre un anno . Inoltre, gli ultimi 11 rifugiati furono
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mandati indietro in Iraq illegalmente. Fonte: Parool, 28-5-2009 (giornale), scarica Il “ annual report
2008 “da www.amnesty.org
•
In “Breaking down anonymity (Digital) surveillance on irregular migrants in Germany and the
Netherlands” Ph.D. thesi di Dennis Broeders, l’autore analizza lo sviluppo dei 3 database
dell’immigrazione dell’UE (Schengen Information Systeem (SIS and SIS II), Eurodac e il Visa
Information Systeem (VIS)) e il loro significato per il controllo interno dei migranti irregolari .Scarica
l’articolo (in inglese) da http://www.wrr.nl/english/content.jsp?objectid=3921
•
Dal 24-30 Maggio 2009, “Dutch State Secretary for Justice Albayrak”, ha visitato I centri di
accoglienza a Cipro, Grecia e Malta e ha discusso le vie per sviluppare la cooperazione pratica in
Europa nell’area delle politiche sull ’asilo e dell’attraversamento irregolare dei confini. I Paesi
Bassi manderanno un ‘ equipe di esperti di asilo in Grecia in breve per assistere le pratiche dei
bisognosi di questo paese. Inoltre , la Grecia ha annunciato piani per usare le navi come centri di
accoglienza
dove
le
richieste
di
asilo
saranno
inoltrate.
Fonte: ECRE Weekly Bulletin, 29 May 2009 www.ecre.org
•
Il “Advisory Committee on Migration Affairs (ACVZ – Advies Commissie Vreemdelingenzaken)” ha
pubblicato uno studio sul lavoro temporaneo dell’immigrazione 2015-2035. Scarica il report, col
sommario in Inglese http://www.acvz.com/publicaties/Advies-ACVZ-NR29-2009.pdf
•
Nel 2008 il governo olandese ha effettuato meno ritorni forzati del 2007 e più persone furono
“MOB - Met Onbekende Bestemming “(con destinazione sconosciuta). Ciò può essere concluso dai
numeri inviati alla seconda camera (Tweede Kamer) dalla “State Secretary for Justice Albayrak”
(Segreteria di Stato per la Giustizia di Albayrak) il 20 Maggio 2009. Nel 2007, 10,950 furono
costretti a lasciare i Paesi Bassi , e nel 2008 questo numero decrebbe fino a 7,200. La maggior
parte delle persone che partono con destinazione sconosciuta (MOB, la maggior parte nella vita
come migrante irregolare) è cresciuta da 13,400 nel 2007 a 16,800 nel 2008. Fonte per le figure di
completi ritorno su http://parlando.sdu.nl/cgi/login/anonymous, Kamerstuk 31924VI: 1, 20.5.09.
Germania
• Il “ German Trade Union Federation (DGB)” ha emesso un documento che trattava la situazione
dei migranti irregolari in Germania. Inoltre ha nominato alcuni esempi di “buone pratiche”, il DGB
dunque ha formulato richieste di politiche, i.e. rispettose dei diritti dei migranti irregolari ' ,delle basi
sociali e dei diritti umani, combattendo il lavoro nero come una questione del lavoro , non della
politica regolatrice , nessun divieto della regolarizzazione dell’UE, fissando una più liberale di uno
stabile diritto al soggiorno e al lavoro per migranti con permesso temporaneo , alla fine di riferire i
doveri alla pubblica amministrazione nei campi della salute , educazione e lavoro ,
decriminalizzazione delle persone che supportano i migranti irregolari , la separazione del diritto di
occupazione e residenza , e le deportazioni che sono in conformità con i diritti umani e gli ideali
volontari. DGB-Bundesvorstand, “Department of Migration and Antiracism Policy” (Dipartimento per
le Politiche su Immigrazione e Antirazzismo) , 14.04.2009. Per più informazioni per piacere guarda
http://www.dgb.de/themen/migration/index_html.
Polonia
•
Il “Polish Proksenos Foundation (Fundacja Proksenos)” è stato stabilito per provvedere
all’assistenza dei migranti vulnerabili in Polonia . Kajetan Wróblewski, un portavoce della
fondazione , informa che circa 300,000 ucraini risiedono in Polonia e alcuni di loro sono irregolari
così malattia o incidenti pongono seri problemi per loro . Come nessuna fondazione ha ancora
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indirizzato la loro situazione a causa del loro stato irregolare, questi migranti rimangono invisibili ad
assistenti sociali e dipendenti statali. L’organizzazione ha raccolto il denaro per provvedere al
trattamento per alcuni migranti irregolari residenti in Polonia .L’organizzazione dunque organizza
per contestare la legislazione attuale polacca che sancisce che i migranti irregolari che
volontariamente si danno alle autorità saranno non solo deportati ma anche sarà vietato loro il
rientro in Polonia per cinque anni , indipendentemente dalla sua situazione materiale o sanitaria.
Fonte: Grzegorz Lisicki, “Per loro nessuno è illegale ” (“Dla nich nikt nie jest nielegalny”), 28-052009,
Gazeta
Wyborcza,
http://wyborcza.pl/1,76842,6658824,Dla_nich_nikt_nie_jest_nielegalny.html. Per dettagli contattare
Proksenos
Foundation, per
piacere
guarda
il
Polish
NGO
database:
http://bazy.ngo.pl/search/info.asp?id=192517&p=daneOgolne.
Svizzera
• La sezione svizzera di Amnesty International ha criticato le politiche sull’asilo e l’immigrazione dei
paesi ‘ restrittive’ e il loro ‘deterioramento’ .nel suo Annuale Report , realizzato il 27 Maggio,
Amnesty denuncia che la recente legislazione passata in Svizzera era una violazione dei diritti
fondamentali dei migranti irregolari e dei richiedenti asilo. Amnesty ha sottolineato come il diritto a
sposarsi non è cosi a lungo garantito per gli immigrati irregolari da quando il Swiss National Council
ha deciso di restringere questo diritto a causa della lotta così chiamata ‘falsi’ matrimoni. Amnesty
International dunque parla contro la nuova legge di asilo svizzera che chiama la importante
definizione di rifugiato dentro la domanda che alimenta paure sostanziali che sia possibile che
quelli che fuggono da situazioni di conflitto non siano in grado di ottenere la protezione che essi
meritano. Fonte: http://www.lematin.ch/actu/suisse/amnesty-international-epingle-suisse-125791
•
I “National Council e Council of States” hanno entrambi adesso accettato una legge che proibisce il
matrimonio mancando il diritto di residenza .Questa misura , che è giustificata come prevenzione
l’acquisizione fraudolenta della residenza per mezzo del matrimonio fittizio , è stata criticata dai suoi
oppositori come incostituzionale, inumana e discriminante.Fonte: Schweizer Fernsehen,
25.05.2009;
http://tagesschau.sf.tv/nachrichten/archiv/2009/05/25/schweiz/auch_staenderat_fuer_haertere_gan
gart_bei_scheinehen or http://tinyurl.com/l4sto2
Stati Uniti
•
Gli USA. Progettano di espandere il programma che controlla lo status d’immigrazione di quelli che
occupano le prigioni, che probabilmente causerà un aumento di casi di deportazione.
L’amministrazione di Obama allargando il programma che aveva cominciato col precedente
presidente e potrebbe dar luogo a un enorme aumento nell’identificazione dei migranti senza
permesso di soggiorno condannati per crimini e previsti per udienze per la deportazione.
Abbinando le impronte digitali dei detenuti nel database federali dell’immigrazione le autorità
sperano di localizzare i migranti irregolari che possono essere deportati prima che loro vengano
rilasciati dalla custodia. I detenuti nelle prigioni di stato e federali già sono schedati. “U.S.
Homeland Security Secretary” Napolitano disse chiaramente che era una priorità deportare I
migranti senza uno status che hanno commesso un crimine .Il programma, iniziato come progetto
pilota lo scorso Ottobre, adesso opera in 48 contee nazionali, e sarà esteso a tutte le prossime
prigioni locali dalla fine del 2012. Fonte : http://www.upi.com/Top_News/2009/05/19/Immigrationchecks-at-jails-expands/UPI-32691242736883/ le
PICUM Newsletter giugno 2009
•
Le riforme sanitarie volte a garantire una copertura universale non forniscono l'assicurazione ai
migranti privi di documenti e non possono sostenere il costo dei governi statali e locali per fornire
assistenza medica a questo grande gruppo di non assicurati in Texas, secondo la commissione
finanze del Senato. L'Assicurazione sanitaria universale è un obiettivo chiave della riforma della
salute sostenuto dal Presidente Barack Obama e dai democratici al Congresso, e le proposte di
legge ferme alle commissioni di Parlamento e Senato sono volte a raggiungere questo obiettivo
attraverso un mix di incentivi e mandati. Gli immgirati privi di documenti rappresentano tra il 15 e il
22 per cento della poplazione statunitense, 47 milioni di residenti negli Stati Uniti sono senza
assicurazione sanitaria, in base alle analisi da parte del Centro Studi per l'immigrazione e l'US
Census Bureau. Fonte: http://www.dallasnews.com/sharedcontent/dws/bus/stories/DNhealthcare_22bus.ART0.State.Edition1.40daba3.html
•
Il Dipartimento di Sicurezza nazionale ha annunciato nuove misure per chi assume immigrati
irregolari. Il 29 aprile alcuni Alti funzionari del Dipartimento hanno detto che i lavoratori irregolari
continueranno a subire incursioni sul posto di lavoro. I funzionari hanno detto di sperare in un
brusco cambiamento rispetto alle pratiche passate, rendendo tali arresti parte di uno sforzo per
intentare cause civili e penali contro i datori di lavoro. Sotto l'amministrazione Bush la maggior parte
dei raid é stata condotta sulla base di segnalazioni che un datore di lavoro aveva assunto lavoratori
irregolari, piuttosto che su informazioni raccolte da controlli del datore di lavoro o da registri
sequestrati. Come risultato, gli agenti hanno individuato migliaia di migranti privi di documenti, ma
raramente hanno sviluppato le prove necessarie per dimostrare che le imprese utilizzavano lavoro
irregolare. L'anno scorso, per esempio, quasi 6.000 persone sono state arrestate durante dei raids
in tutto il paese, ma solo 135 sono stati i datori di lavoro o dirigenti. Le nuove Guide prevedono di
informarsi sul datore di lavoro prima di perseguire i lavoratori. Fonte:
http://www.nytimes.com/2009/04/30/us/politics/30immig.html?_r=1
•
Stato di New York Attorney General Andrew Cuomo ha presentato una querela contro Miriam
Mercedes Hernandez, una donna d'affari di Queens, per una truffa in materia di immigrazione e per
aver sottratto a più di una dozzina di immigrati decine di migliaia di dollari. Hernandez avrebbe
detto che offriva ai suoi clienti le connessioni necessarie per garantire loro la residenza permanente
in cambio di fino a 15.000 dollari. Quando le vittime hanno affrontato la Hernandez, questa ha
minacciato che avrebbe chiamato le autorità. Gli immigrati privi di documenti sono spesso i più
vulnerabili a tali truffe perché hanno paura di chiedere protezione giuridica alle autorità. La querela
che ne é seguita è il risultato di un indagine in corso per altri schemi di frode silmile a questa che
colpiscono gli immigrati e le loro famiglie con false promesse di soggiorno.
http://www.queenstribune.com/news/1243467799.html
•
Il Senato ha proposto una nuova legge che consentirà agli immigrati irregolari di lavorare negli Stati
Uniti. Il disegno di legge permetterebbe agli immigrati privi di documenti di continuare a lavorare
negli Stati Uniti, se essi soddisfano un certo numero di requisiti, tra cui il pagamento di una tassa di
$ 5.000 e l'ottenimento di una carta di identificazione biometrica. Il progetto di legge che ha anche
istituito un sistema di punti per determinare chi merita un nuovo tipo di visto. La proposta del
Senato permetterebbe anche fino a 600.000 lavoratori temporanei di venire negli Stati Uniti ogni
anno. Ciò comporta anche l'assunzione di 18.000 agenti per operazioni di pattugliamento delle
frontiere e di requisiti più severi per i datori di lavoro per verificare lo stato delle persone che
lavorano per loro. Fonte:
http://www.democracynow.org/2007/5/18/immigrant_rights_groups_condemn_new_senate
PICUM Newsletter giugno 2009
•
The Unemployment and Immigration Disconnect è una nuova relazione del Centro di politica sull'
immigrazione che guarda al collegamento tra il tasso di disoccupazione e immigrazione. Il
Congresso degli Stati Uniti sta considerando la possibilità di una riforma globale in materia di
immigrazione, e una questione chiave che fa discutere i legislatori è in che misura l'immigrazione e
la disoccupazione sono collegate tra loro. Gli oppositori della riforma in materia di immigrazione
spesso sostengono che gli immigrati occupano molti posti di lavoro potenzialmente destinati ai
lavoratori statunitensi, specialmente durante le crisi economiche. La relazione esamina i dati del
censimento degli Stati Uniti per capire se quanto detto finora é vero omeno. La relazione è
disponibile per il download all'indirizzo:
http://www.immigrationpolicy.org/index.php?content=sr090518.
3. Sviluppi della politica europea
Generale
•
Nel mese di maggio l’Italia ha respinto oltre 500 migranti in Libia, e il Ministro degli Interni italiano
ha descritto tale fatto come un "cambiamento storico". L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha
inviato al governo italiano una lettera, rilevando che seppure l’UNHCR consideri le sfide che
l’immigrazione irregolare pone all’Italia e ad altri Paesi europei, l’organizzazione è preoccupata per
il modo in cui tali politiche di respingimento compromettano l’accesso al diritto di asilo nell’Unione
Europea e portino con sè il rischio di violare il fondamentale principio di non respingimento. La
preoccupazione dell’UNHCR è accentuate dal fatto che la Libia non è uno Stato che aderisce alla
Convenzione di Ginevra. L’UNHCR si sforza di fornire assistenza umanitaria e protezione di base
per le persone respinte in Libia dall’Italia, ed ha chiesto che le persone siano riammesse sul suolo
italiano in modo che coloro che hanno bisogno di protezione la possano ricevere.
Fonte: http://www.unhcr.org/news/NEWS/4a0946842.html
o Questi respingimenti hanno ricevuto anche molte critiche dale ONG e dalle organizzazioni
per i diritti umani. Il -Mediterranean Human Rights Network e Migreurope constatano che i
migrant rischiano violenza, trattamenti disumani, detenzione, stupri, torture e rimpatri. Il
Consiglio Italiano per I Rifugiati e l’Unione Forense intendono appellarsi alla Corte Europea
dei Diritti Umani. I migrant respinti non sono stati identificati, le loro situazioni non sono
state verificate e non hanno ricevuto trattamenti individuali. Fonti:
http://www.euromedrights.net/pages/560/news/focus/69980 e
http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5i4F5R5Ls01_BoDyqZh8LP2LsAF4w
e http://www.cironlus.org/14%20maggio%202009%20Unione%20Forense%20e%20CIR.htm
o L’Alto Commissario Antonio Guterres ha chiesto alla Commissione Europea di considerare
la convocazione di un incontro tra Italia, Malta, Libia, UNHCR e altre parti per lavorare su
una strategia comune per dare una risposta più soddisfacente alle migrazioni irregolari
attraverso il Mediterraneo, in seguito al recente respingimento attuato dall’Italia verso la
Libia. In una lettera inviata al vice presidente della Commissione Europea Jacques Barrot, il
commissario Guterres ha detto l'UNHCR riconosce la pressione che l'immigrazione
irregolare esercita sull’Italia e su altri Stati membri dell’Unione Europea. Egli sottolinea che
le disposizioni in materia di asilo rimangono una responsabilità degli Stati e che l’attività
dell'UNHCR non può essere sostitutiva di tale responsabilità. L'UNHCR sta aumentando la
propria presenza in Libia per rispondere meglio alle esigenze di coloro che chiedono
protezione internazionale. Fonte: [email protected]
PICUM Newsletter giugno 2009
Commissione Europea
•
La Commissione Europea ha deciso un pacchetto di misure di breve e lungo termine per aiutare
Malta e gli Stati membri dell'UE meridionale che devono affrontare l’immigrazione irregolare e
richiedenti asilo. Il Commissario alla Giustizia, Jacques Barrot, darà ai ministri degli interni una serie
di proposte che prevedono un aiuto finanziario, l'istituzione di uno specifico meccanismo di
ripartizione degli oneri e l'apertura di un UE/UNHCR in Libia per valutare le richieste di asilo. Più in
particolare, le proposte comprendono 10 milioni di euro in fondi aggiuntivi per gli strumenti finanziari
esistenti e un meccanismo di ripartizione degli oneri attraverso il quale gli Stati membri potrebbero
procedere al reinsediamento dei rifugiati e di coloro ai quali è stato riconosciuto il diritto d'asilo nel
loro paese. Questo funzionerà inizialmente su base volontaria, anche se la Commissione intende
chiedere specifiche quote da parte degli Stati membri nel lungo termine. Alla Commissione sarà
inoltre presentata una specifica proposta di Malta di istituire, in collaborazione con l'Alto
Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, centri di accoglienza nei paesi del Nord Africa, in
particolare in Libia. Questo darebbe ai potenziali richiedenti asilo la possibilità avere una
valutazione delle loro domande, senza rischiare la loro vita e fuggire su dei barconi verso Malta,
Italia o altri Stati membri dell’Europa meridionale. L'esecutivo UE propone anche un aumento di
pattuglie Frontex e una conferenza con la Libia e tutte le parti interessate per discutere soluzioni
concrete. Mr. Barrot ha scritto ufficialmente all’EU27 per presentare queste misure. Fonte:
http://www.timesofmalta.com/articles/view/20090528/local/brussels-unveils-relief-measures and
www.ecre.org Bollettino Settimanale 29 Maggio 2009
•
La Commissione Europea decider se la decisione italiana di respingere i migrant privi di documenti
verso la Libia costituisce una violazione della legge EU/EC The European Commission will decide if
the Italian decision to send back undocumented migrants to Libya constitutes a violation of the
EU/EC Law (si veda il punto precedente "degli sviluppi della politica europea" sotto "Generale").
Secondo le condizioni di un accordo firmato nel 2008 da Italia e Libia, ad entrambi i paesi è
richiesto di attivare un’operazione di pattugliamento congiunto come quello del 15 maggio 2009 per
fermare i flussi di migrant senza documenti. Fonte:
http://www.magharebia.com/cocoon/awi/xhtml1/fr/features/awi/newsbriefs/general/2009/05/10/news
brief-03
Parlamento Europeo
•
Il Parlamento europeo intende proporre un modello per una politica comune europea in materia di
immigrazione. La relazione riconosce l'importanza dell’immigrazione legale, a fronte
dell'invecchiamento della popolazione in Europa e del calo della forza lavoro, ma sollecita anche gli
Stati membri ad affrontare congiuntamente i problemi causati dalla immigrazione irregolare. Un
approccio comune per l'immigrazione è vitale in quanto le frontiere comuni europee significano che
"l'azione o l'inazione da parte di uno Stato membro ha un impatto diretto sugli altri e sull'UE nel suo
insieme". Se il fenomeno migratorio è mal gestito, non solo avrà un impatto negativo sui paesi di
destinazione, ma anche sui paesi di origine e sugli immigrati stessi. Il Parlamento europeo ha
adottato una relazione d'iniziativa elaborata da Simon Busuttil (PPE-DE, MT), con 485 voti a favore,
110 contrari e 19 astensioni.
Fonte: http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/018-54071-111-04-17-90220090421IPR54070-21-04-2009-2009-false/default_en.htm
PICUM Newsletter giugno 2009
• E’ stato approvato dalla Commissione per le Libertà Civili del Parlamento Europeo un pacchetto di
misure volte a migliorare il modo in cui funziona il sistema dell'UE in materia di asilo e per rafforzare
i diritti dei richiedenti asilo. I parlamentari hanno approvato alcuni emendamenti per rafforzare la
solidarietà tra gli Stati membri nella gestione delle domande d'asilo. Il primo atto legislativo è
destinato a rafforzare il diritto dei richiedenti asilo ad adeguate condizioni di accoglienza: vengono
stabilite regole che devono essere rispettate in materia di alloggio, vitto, vestiario, assistenza
sanitaria, soluzioni finanziarie, e libertà di circolazione e di accesso al lavoro. Il testo comprende
anche disposizioni relative alla protezione delle persone vulnerabili, come minori, minori non
accompagnati, donne incinte e vittime di tortura e di violenza. Secondo il progetto di legge, l'utilizzo
di misure detentive deve essere decisa caso per caso, e i richiedenti asilo non devono essere
detenuti in carcere, ma presso specializzati centri di detenzione. Devono essere introdotte garanzie
legali contro la detenzione arbitraria e deve essere vietata la detenzione di minori non
accompagnati. Fonte: http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/018-54481-11704-18-902-20090427IPR54480-27-04-2009-2009-false/default_en.htm
Consiglio dell’Unione Europea
•
Il Consiglio per la Giustizia e gli Affari Interni (JHA) si incontrerà in Lussemburgo il 4 e 5 giugno.
Questo incontro riunirà i ministri della giustizia e degli interni di tutti gli stati membri, in un momento
critico nel portare avanti il Sistema Comune Europeo per l’Asilo, e che ha come sfondo gli eventi
recenti accaduti nel Mediterraneo, i quali potrebbero compromettere il sistema internazionale per la
protezione dei rifugiati e mettere seriamente a rischio il rispetto per i più fondamentali principi della
legge per i diritti umani. Sotto diversi aspetti gli avvenimenti accaduti nel Mediterraneo offuscano gli
argomenti formalmente inseriti nella agenda del JHA. L’agenda include una discussione degli
emendamenti proposti dalla Commissione Europea sul Regolamento di Dublino, e sulla Direttiva
relativa all’Accoglienza, oltre ad una norma proposta per creare un Ufficio Europeo di Supporto
all’Asilo.
Fonte: www.ecre.org, 29o bollettino settimanale, maggio 2009
•
Il 25 maggio il Consiglio ha adottato una direttiva il cui scopo è quello di facilitare le condizioni di
entrata e residenza nell’UE di cittadini di stati terzi, per l’impiego di personale altamente qualificato.
La direttiva stabilisce condizioni più allettanti per lavoratori provenienti da stati terzi che vogliano
occupare una posizione di impiego altamente qualificato negli stati membri dell’Unione, creando
una procedura accelerata per emettere permessi di residenza e di lavoro speciali chiamati “Carta
Blu UE”. La Carta Blu faciliterà l’accesso al mercato del lavoro per coloro che ne saranno in
possesso, e darà loro accesso ad una serie di diritti socio-economici e condizioni favorevoli per la
riunificazione famigliare e il movimento all’interno dell’UE.
Il Parlamento Europeo ha espresso la sua opinione formale nel novembre 2008. In seguito alla sua
pubblicazione sul Giornale Ufficiale dell’UE, gli stati membri avranno due anni per incorporare le
nuove disposizioni alla loro legislazione domestica.
Fonte: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/misc/107989.pdf
•
Il 25 maggio il Consiglio ha adottato una direttiva per combattere l’immigrazione irregolare,
proibendo l’impiego di immigrati irregolari provenienti da stati terzi, elencando minimi standard
comuni sulle sanzioni e misure da applicare negli stati membri UE contro i datori di lavoro che
trasgrediranno questa proibizione. Le nuove regole cercano di porre fine agli abusi perpetrati da
datori di lavoro privi di scrupoli, che formulavano contratti con immigrati irregolari facendoli entrare
nel mercato del lavoro con salari estremamente bassi e cattive condizioni lavorative. Sanzioni per i
trasgressori includeranno multe, che aumenteranno in case al numero di stranieri impiegati
PICUM Newsletter giugno 2009
illegalmente, e pagamenti per il costo del rimpatrio in quei casi in cui sia prevista una procedura di
rimpatrio.
Fonte: www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/misc/107988.pdf
•
Una recente pubblicazione del Consiglio d’Europa “Razzismo verso i migranti in Europa” analizza le
politiche di immigrazione che possono avere un’influenza sulla crescente ostilità nei riguardi degli
immigrati, in un momento in cui il tema dell’immigrazione forma il nocciolo delle preoccupazioni di
molti stati. L’autore, Djacoba Liva Tehindrazanarivelo, denuncia discorsi e politiche che
direttamente o indirettamente stigmatizzano gli immigrati ed esamina i provvedimenti legali per la
protezione degli immigrati contro il razzismo e la discriminazione a livello globale, regionale e
nazionale. Una sezione della pubblicazione si occupa della mancanza di garanzia dei diritti
fondamentali degli immigrati privi di documenti. L’autore inoltre identifica misure protettive adottate
dagli stati a livello legale, criminale, amministrativo e politico.
Fonte: ENAR, mail settimanale n° 184, 15 maggio 2009 e per ordinare il libro visitare:
http://book.coe.int/FR/ficheouvrage.php?PAGEID=36&lang=FR&produit_aliasid=2401
Corte di Giustizia Europea
•
Nella conclusione dei casi C-261/08 e C-348/08 presentate il 19 maggio 2009 alla Corte di Giustizia
Europea, Juliane Kokott, Procuratore Generale alla Corte di Giustizia Europea, ha sostenuto che la
legislazione UE “non richiede il rimpatrio degli immigrati privi di permessi di residenza validi in
Europa, e non impedisce chela deportazione possa essere sostituita dal pagamento di una multa.
La Corte di Giustizia Europea ha pubblicato le conclusioni fatte dal Procuratore Generale che ha
analizzato due domande giudiziarie inviate dal Tribunale Supremo di Giustizia di Murcia, Spagna,
dopo che due cittadini Boliviani avevano fatto appello contro la decisione del loro rimpatrio. Le
operazioni di ispezione compiute dalle autorità spagnole hanno rivelato che i due immigrati stavano
rimanendo in Spagna senza l’autorizzazione legale. La giustizia spagnola ha decretato la loro
espulsione e ha proibito loro di entrare nello spazio Schengen per cinque anni. Nella sua analisi del
caso, Juliane Kokott fa riferimento all’articolo del “Codice dei Confini di Schengen”, che riguarda la
espulsioni di cittadini di stati terzi, e dice che un individuo “può essere espulso” ma non specifica
che “l’immigrato DEVE essere espulso”. In questo senso, Juliane Kokott sostiene che il codice sui
confini in vigore non richiede l’espulsione di cittadini di stati terzi che siano privi di un legale
permesso di residenza. D’altro canto, il procuratore generale sostiene che non si può concludere
dall’articolo 23 della Convenzione di Schengen che i 27 stati membri UE siano obbligati ad ordinare
un’espulsione secondo la legge comunitaria. Il Procuratore Generale afferma che l’espulsione non
può essere una regola generale, ma solamente un’eccezione. Sostiene inoltre che l’articolo non
presenta il supporto giuridico per determinarla, dal momento che rimanda la decisione alle leggi di
ogni singolo paese.
Fonte: http://ultimahora.publico.clix.pt/noticia.aspx?id=1381605&idCanal=62.
Le conclusioni complete sono disponibili qui: http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:62008C0261:CS:NOT
3. Minori privi di documenti
•
L’Ombudsman spagnolo, Enrique Mugica, sostiene che il Ministero Andaluso per l’Uguaglianza e il
Welfare viola la legge dal momento che fallisce nel dichiarare i bambini immigrati non
accompagnati che vivono nei centri di protezione per bambini dell’Andalusia come abbandonati. Nel
suo Rapporto del 2008 l’ufficio dell’Ombudsman spagnolo sostiene che il non dichiarare lo stato di
abbandono di questi minori non accompagnati è “incompatibile” con la legislazione sulla protezione
del bambino in vigore, e può solo essere intesa come una violazione della legge internazionale. Il
PICUM Newsletter giugno 2009
Ministero Andaluso per l’Uguaglianza e il Welfare afferma che molti di questi bambini non possono
essere considerati come abbandonati perché le loro famiglie sono al corrente della loro situazione.
L’Ombudsman spagnolo ha già presentato una raccomandazione al Ministero suddetto per
cambiare il suo approccio, al quale il Ministero ha risposto dicendo che i bambini sono già
sufficientemente protetti, in quanto sotto la custodia dei servizi sociali giovanili in Andalusia, e che
non è necessario garantire ad un bambino lo status formale di “abbandono” per proteggerlo in
modo più efficace.
Fonte: http://www.europapress.es/andalucia/noticia-mugica-dice-junta-infringe-ley-no-declarardesamparados-menores-inmigrantes-atiende-20090531114524.html
•
Refugee Quarterly ha pubblicato un’edizione sui “Bambini a Rischio”, incorporando quattordici
articoli che si occupano di argomento come bambini nelle zone di conflitto, lavoro minorile, minori
non accompagnati e il ruolo di organizzazioni come Save the Children e l’UNHCR nel proteggere i
bambini a rischio. Per maggiori informazioni visitare
http://rsq.oxfordjournals.org/content/vol27/issue4/index.dtl
•
Pro Asyl e Borderline Europe hanno pubblicato un nuovo rapporto intitolato “Non abbiamo nulla da
nascondere – sulle orme dei rifugiati nell’Italia del Sud”. Il rapporto è al momento solamente
disponibile in Tedesco e si concentra sulla situazione dei bambini separati (dai loro genitori)
nell’Italia del Sud. Negli ultimi anni questa regione è stato teatro di una regolare e significative
crescita nel numero di giovani richiedenti asilo, arrivati sulle sue coste. Il quasi costante “stato di
emergenza” porta a situazioni in cui gli standard di accoglienza si abbassano e tutori sono
raramente nominati per i bambini separati dai loro genitori. La mancanza di tutori rende l’accesso a
protezione, educazione e sanità estremamente difficile per questi bambini. Il rapporto inoltre critica
aspramente i metodi utilizzati in Italia per determinare l’età, e sollecita l’utilizzo di un metodo
coerente che includa esperti e una valutazione psicologica. Infine il rapporto chiede la creazione di
varie strutture come un ufficio indipendente per i diritti dei bambini, che svolga un ruolo attivo
nell’assumere e formare tutori potenziali, ed una rete per tutti gli specialisti che si occupano dei
bambini separati (dai loro genitori).
Fonti: Pro Asyl e Borderline Europe, ‘Wir haben nichts zu verbergen" - Eine Reise auf den Spuren
der Flüchtlinge durch Süditalien
4. Donne prive di documenti
•
Women's Link Worldwide ha realizzato una serie di schede per presentare i risultati del
progetto “Migrant Women's Rights: An Invisible Reality’” (“I diritti delle donne migranti:
una realtà invisibile”). L’organizzazione ha intervistato 138 donne, provenienti dall’Africa
sub-sahariana e soggiornanti in Spagna e in Marocco, per denunciare le violazioni dei
diritti fondamentali che subiscono, in particolare con riguardo ai diritti sessuali e
riproduttivi e alle forme di violenza di genere. Queste schede sono disponibili in spagnolo
sul sito: http://www.womenslinkworldwide.org/pub_migrantwomen.html
•
Il Consiglio per i rifugiati britannico ha realizzato due rapporti nell’ambito del progetto,
durato tre anni, sulle donne vulnerabili (“Vulnerable Women’s Project”), un iniziativa che
ha coinvolto le donne che hanno fatto domanda di asilo in Gran Bretagna. Riportando i
dati circa gli stupri e le violenze che queste persone subiscono e la situazione di
particolare vulnerabilità di quelle che restano prive di documenti, il progetto ha messo in
luce alcuni aspetti critici della condizioni in cui si trovano a vivere nel Paese di origine e
la mancanza di protezione in GB. La ricerca mostra come persone che sono dovute
PICUM Newsletter giugno 2009
scappare dal loro paese a causa della persecuzione e che hanno chiesto asilo una volta
giunte in territorio britannico, vedano poi negare anche qui i propri diritti. Molte donne
con le quali il Consiglio per i rifugiati è entrato in contatto e che hanno subito violenze
sessuali hanno visto rifiutata la propria richiesta di asilo. Come risultato della loro
condizione di irregolarità e conseguente precarietà economica, le donne diventano ancora
più vulnerabili, e possono andare incontro ad ulteriori violenze sessuali anche in GB,
costrette a prostituirsi o semplicemente perché sprovviste di una dimora sicura. Il
Consiglio per i rifugiati ha realizzato una bibliografia e una Guida sulle buone prassi
disponibili per il download sul sito:
http://www.refugeecouncil.org.uk/policy/position/2009/vulnerable_women/
•
L’associazione Medact and Maternity Action ha preparato delle schede di informazione
sui diritti collegati alla maternità delle donne migranti che vivono in Gran Bretagna.
Schede specifiche sono destinate a coloro che si sono visti rigettare la domanda di asilo, ai
richiedenti e ai rifugiati. Le schede possono essere scaricate dal sito:
http://medact.org/content/reaching_out/maternityrightsundocumentedmigrantfeb09.pdf
•
‘The HIV Vulnerabilities of Migrant Women from Asia to the Arab States’, un rapporto
realizzato dall’UNDP, fa chiarezza sulla complessa relazione tra migrazione e
vulnerabilità all’HIV, con un’attenzione specifica rivolta alla situazione delle
collaboratrici domestiche di origine asiatica che vivono negli Stati del Golfo, molte delle
quali senza documenti. Attraverso discussioni di gruppo, anche approfondite, lo studio
rivela le difficoltà che le donne migranti di origine asiatica incontrano nel percorso
migratorio: spesso partono per un lavoro stagionale in condizioni non sicure, vivono in
condizioni difficili una volta giunte nel paese di destinazione, sono spesso oggetto di
sfruttamento sessuale e violenza prima, durante e dopo il percorso migratorio, ed anche al
ritorno nel paese di origine. Considerando poi che spesso non hanno accesso ai servizi
sanitari e all’assistenza sociale, le donne di origine asiatica sono altamente a rischio di
HIV. Il rapporto, che si può scaricare dal sito indicato, sottolinea alcune buone-prassi nei
paesi di origine e di destinazione: http://www2.undprcc.lk/resource_centre/pub_pdfs/P1105.pdf
•
Il National Employment Law Project (NELP) ha realizzato due nuove versioni del suo
libro guida “Rights Begin at Home” (“I diritti hanno inizio a casa”), destinato ai lavoratori
domestici e ai loro assistenti legali degli Stati della California e dell’Illinois. La guida
vuole aiutare i lavoratori, gli assistenti legali e le organizzazioni a difendere efficacemente
i diritti dei lavoratori nel quadro normativo esistente in materia di lavoro, anche
sottolineando le lacune nella protezione legale, e per meglio informare durante le
campagne per la sensibilizzazione sul tema. Le guide includono anche delle informazioni
sulla comunità locale e sulle risorse statali. http://www.nelp.org/site/publications/
•
L’Ufficio delle Nazioni Unite per le droghe e il crimine (The United Nations Office of
Drugs and Crime - UNODC ) ha realizzato il Global Report on Trafficking in Persons
(Rapporto globale sulla tratta delle persone). Basato sui dati raccolti relativi a 155 Paesi, il
Rapporto offre la prima valutazione globale sulla tratta delle persone e sulle misure atte a
contrastarla. Secondo il Rapporto, la forma più diffusa di tratta è quella che ha come
obiettivo lo sfruttamento sessuale (79%) e le sue vittime sono soprattutto donne e ragazze.
Nel 30% dei Paesi che hanno fornito i dati sul genere delle persone coinvolte nella tratta,
le donne costituiscono la maggior parte delle vittime, e la regola è che responsabili della
tratta siano altre donne. Il Rapporto include una panoramica sui dati relativi alla tratta; le
misure normative per contrastarla; e informazioni specifiche su casi di vittime e
PICUM Newsletter giugno 2009
responsabili del fenomeno. http://www.unodc.org/unodc/en/human-trafficking/global-report-ontrafficking-in-persons.html
•
La Casa internazionale delle donne di Roma, un luogo di incontro e analisi politica per le
donne immigrate e italiane, ha realizzato una dichiarazione contro il razzismo e il
sessismo alla quale hanno aderito diverse associazioni. La dichiarazione congiunta
denuncia le attuali politiche e normative di sfruttamento ed esclusione dei migranti che
vivono nella precarietà e subiscono nuove forme di razzismo diffuso come evidenziato
dagli episodi di inumanità e violenza registrati negli ultimi tempi. La Casa internazionale
delle donne si pone come osservatorio culturale del razzismo in Italia, come osservatorio
legale sui decreti e i disegni di legge in via di approvazione, come osservatorio
geopolitico sulle conseguenze dei conflitti attuali sulla migrazione femminile, e infine
conduce un esame delle condizioni di vita e di lavoro delle donne immigrate in Italia con
particolare attenzione all’accesso alle strutture sanitarie. Blog e aggiornamenti sul sito:
http://www.celestissima.org/italie-la-maison-internationale-des-femmes/
•
Una dichiarazione rilasciata dall’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) il
6 marzo 2009 ha sottolineato il diritto dei migranti presenti nei Paesi di accoglienza ad
accedere, indipendentemente dal loro status giuridico, ai servizi di cura dell’infanzia e
della maternità, al fine di ridurre la vulnerabilità delle donne migranti. L’accesso a tali
servizi è infatti spesso reso difficile per le donne migranti, con la conseguenza che queste
ultime si trovano in situazioni di rischio che può portare ad eventi tragici, e ciò per
l’assenza di prevenzione. L’OIM sottolinea come le donne prive di documenti siano
spesso vittime di sfruttamento sessuale, con conseguenti gravidanze indesiderate. La
paura di essere espulse fa sì che non si rivolgano alle strutture sanitarie per ottenere
assistenza. Fonte: http://www.iom.int/jahia/Jahia/media/newsreleases/newsArticleEU/cache/offonce?entryId=23934
•
“Care and Migration” (“Migrazione e cure”), una conferenza internazionale che ha posto
particolare attenzione al tema della migrazione irregolare femminile, ha avuto luogo il 2324 aprile 2009 all’Università di Francoforte sul Meno (Germania). Durante la Conferenza
è stato esaminato in primo luogo l’impatto della “crisi riproduttiva” dei Paesi di
accoglienza senza tuttavia trascurare le conseguenze della stessa sui paesi di partenza.
Sono state inoltre analizzate una serie di questioni quali le condizioni di vita delle donne
migranti impegnate in lavori domestici e di cura alle persone, l’impatto delle crisi
economica sulla riproduzione sociale, il dibattito sulla cittadinanza e sull’accesso
all’assistenza sanitaria a pagamento, le relazioni transnazionali. Infine si è discusso del
problema della migrazione irregolare in Germania. http://www.cgc.uni-frankfurt.de/care/
5. Prossimi eventi
• L'8 giugno 2009 il Vienna Migration Group, un'iniziativa dell'Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni (OIM) a Vienna, terrà un incontro di discussione sul
tema: “Minori senza accompagnamento negli Stati membri dell'Unione europea”. La
tavola di discussione considererà le politiche sull'accoglienza e l'integrazione negli Stati
membri dell'UE, come anche le esperienze personali e le prospettive di questi minori al
fine di giungere ad una panoramica incisiva e integrata dei principali aspetti della
PICUM Newsletter giugno 2009
situazione.
http://vmg.iomvienna.at/index.php?module=PostCalendar&func=view&Date=2009060
8&tplview=&viewtype=details&eid=1051
• La quarta edizione del festival "ItinErrance" si terrà a Parigi dal 5 al 7 giugno e sarà
dedicata a “migrazioni ed esili” tramite esposizioni, proiezioni, filmati documentari,
dibattiti e concerti. Una esposizione intitolata "Paroles sans papiers" (parole dai senza
documenti) esibirà fumetti di nove autori relativi a nove diverse testimonianze sull'esilio e
le situazioni di vagabondaggio.
http://www.lesyeuxdanslemonde.org/festival/21
• Per lanciare la pubblicazione "Jeunes en errance: les conditions d'un
retour" (Gioventù errante: condizioni di un ritorno) la Federazione “Jeunes
Errants" terrà una conferenza il 18 giugno a Marsiglia sui temi dei minori senza
accompagnamento e della loro tratta.
http://www.espace.asso.fr/maildocu/colloque_jeunes_errants.pdf
6. Pubblicazioni
•
Due articoli del bollettino di primavera della rete Europea per la salute dei lavoratori senza fissa
dimora fanno riferimento ai migranti senza documenti “che cosa si aspettano I lavoratori senza fissa
dimora dagli ospedali:i risultati e uno studio etico sull’autonomia dei pazienti di Emma Beetlestonne
et al,” parla di uno studio realizzato in alcuni ospedali in Francia; e il secondo articolo,
“Traducmed:strumento per la traduzione su Internet per i professionisti della salute,” di Charles
Vanbelle riguarda uno strumento creato per i professionisti della salute che ha sviluppato attraverso
la pratica. Il rapporto è disponibile online al: http://www.feantsa.org/code/en/pg.asp?Page=760
•
”Politiche e legislazione internazionale per la Migrazione nel contesto del Mediterraneo,” della
Organizzazione Internazionale per la Migrazione (OIM), è un rapporto che tratta di tematiche
specifiche come traffico e sfruttamento, migrazione e sicurezza internazionale, rifugiati e richiedenti
asilo, lavoratori migranti, cooperazione multilaterale. C’é un capitolo dedidicato alla migrazione
irregolare e alla gestione mista dei flussi migratori.
http://publications.iom.int/bookstore/index.php?main_page=product_info&cPath=1&products_id=50
5
•
« Il me sera difficile de venir te voir » (‘Sarà difficile venirti a trovare) è il titolo di una collezione di
tredici corrispondenze letterarie tra autori di diversa origine e background come reazione alle
politche migratorie francesi. L’iniziativa di Nicole Caligaris e Eric Pessan nel 2007, la pubblicazione
è prodotta da Terra, riunisce le risposte indignate degli scrittori francesi alle morti e gli arresti dei
migranti secondo la legge francese in vigore. Fonte:
http://www.educationsansfrontieres.org/article15601.html
• ‘Migrazione nella regione del Mar Nero: una panoramica 2008: una pubblicazione della
Organizzazione mondiale per la migrazione (OMI) parte di un progetto realizzato dalla OMI
Budapest “Processo di consultazione del Mar nero sulla gestione della migrazione”. Le categorie di
migrazione raccolte in questo rapporto forniscono un mezzo per identificare le carenze di
informazione e sviluppare strategie per il miglioramento della raccolta dati e la condivisione di dati
PICUM Newsletter giugno 2009
attraverso l’analisi di informazioni e di dati disponibili sull’immigrazione, emigrazione, migrazione
irregolare, condizioni del mercado del lavoro, carenze nelle competenze, diaspore e trasferimenti di
denaro, rifugiati e richiedenti asilo, vittime di traffici, migrazione di ritorno, le politiche associate con i
temi elencati e cosi via Fonte:
http://publications.iom.int/bookstore/index.php?main_page=product_info&products_id= 496
7. Notizie PICUM
•
Undocumented and Seriously Ill: Residence Permits for Medical Reasons in Europe, PICUM, 2009.
Questo nuovo rapporto mira ad identificare alcuni dei principali problemi e ostacoli nella raccolta di
informazioni tra gli 11 Stati Membri dell’UE riguardo i permessi di soggiorno per migranti senza
documenti seriamente ammalati. Per ogni paese, viene fatta un’analisi del quadro legislativo in
merito alla eleggibilità per un permesso di soggiorno, la disponibilità di permessi di soggiorno per
malattia, la procedura di applicazione e il coinvolgimento dei praticanti della cura della salute
durante la procedura. Sono anche riportate le opinioni delle ONG, delle autorità e dei praticanti
nella cura della salute sulla creazione di una base dati medica europea di informazione sulla
disponibilità e l’accesso alle cure mediche nel mondo. Disponibile in formato pdf format al:
www.picum.org.
8. Varie
•
La Strada International, una rete indipendente composta da 9 ONG per i diritti umani il cui scopo è
di prevenire il traffico di esseri umani, sta coordinando uno studio sulle linee telefoniche di aiuto per
le persone che sono state vittime di traffici. La Commissione Europea ha chiesto a La Strada di
investigare sulla desiderabilità e la fattibilità di un unico numero telefonico nei 27 stati membri
dell’Ue che donne, bambini e uomini vittime di traffici possono contattare in caso di necessità. Un
numero di telefono ‘hotlines’ e ‘help-lines’ per persone vittime di traffici già esiste nei paesi
dell’Unione Europea, operato dalle ONG che offre assistenza e consiglio. Reti telefoniche di
assistenza simili operano anche su altri temi: ad esempio, per le donne vittime di violenze
domestiche. Per capire se le linee telefoniche di assistenza sono state utili per i lavoratori migranti
(sia con documenti che senza), i ricercatori che hanno lavorato con La Strada International saranno
lieti di ricevere le tesimonianze dei lettori del bollettino PICUM che hanno esperienza in questo
genere di linee telefoniche di assistenza (se l’esperienza si è dimostrata positiva o negativa, e se
l’esperienza riguardava la ricerca di informazioni o una richiesta di assistenza o dell ‘operatività di
un telefono). Di particolare interesse sarebbe di qualcuno che ha ottenuto informazioni su una rete
telefonica di assistenza prima della partenza per l’Europa. Se avete delle informazioni pertinenti, vi
preghiamo di mandare un’e-mail a [email protected] e inserire nel oggetto della mail
“Telephonese helplines.
•
L’OMI ha lanciato un nuovo sito web per fornire ai migranti in Europa una moderna e affidabile base
di dati sulle opportunità di rientro e rintegrazione nel loro paese di origine. Il sito web finanziato
dalla Commissione Europea permette l’accesso ai migranti a un informazione completa sulle
condizioni di rientro e di rintegrazione in 20 paesi di origine dall’ Afghanistan all’ Ukraine, inclusa
Albania, Angola, Armenia, Brazil, Cameroon, la RDC Georgia, Ghana, Iran, Iraq, Costa d’Avorio,
Kosovo, Moldova, Nigeria, Pakistan, Federazione Russa, Serbia e Sudan. Il sito web, che è
disponibile in Olandese, Inglese, Francese, Tedesco, Greco e Portoghese, contiene anche
informazioni dettagliate sui vari aspetti pratici sulla vita nei paesi di origine incluse le prospettive di
ottenere un lavoro accedere a una casa, alle cure per la salute all’educazione e di richiesta di
PICUM Newsletter giugno 2009
trasferimento dei diritti pensionisti acquisiti.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito: http://www.iom.int/irrico
•
Per celebrare un anno di occupazione dei lavoratori senza documenti alla “Paris Labour Exchange”
per la richiesta di regolarizzazione, all”inizio di maggio è stata allestita una mostra. La mostra
presenta i quadric di Laura Genz, le foto dif Frank Vibert, e e le stampe su schermi di seta di Anne
Leïla e fornisce una testimonianza della situazione giornaliera a cui fanno fronte i migranti senza
documenti.
http://bourse.occupee.free.fr/
•
Il corrispondente dall’ Africa Kees Broere e il fotografo Sven Torfinn stanno facendo lo stesso
viaggio dei migranti dall’Africa all’Europa. Un viaggio di 5,219 km con visti falsi sui passaporti, in
fuoristrada blindati attraverso il deserto e navi attarverso l’oceano. Seguite il loro viaggio “ Da Accra
a Amsterdam” su http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1187549.ece. Fonte: Volkskrant
(giornale)
Ringraziamenti speciali a Matilde Madrid, Sara Campinoti, Elena Mondo, Marta Udina, Maria Giovanna
Mulé, Adele del Guercio, Lorenza Mola, Lilia Castaldo e Vera Cavallin per la traduzione della newsletter
in italiano e a Michele Corbetta per la rilettura e revisione finale.
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