Verbale Nizza - ALCOTRA
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Verbale Nizza - ALCOTRA
Relazione Gruppo di lavoro E-health & Living Lab - Alcotra Innovation Giornata di incontro con i partner italiani in previsione della riunione del 2 luglio 2012 2 luglio 2012, 14:30-18:00 Hôtel de la Méditerranée - Nizza 1. Obiettivi della giornata Presentazione del progetto Alcotra Innovation; Favorire l’incontro tra gli attori italiani e francesi interessati all’iniziativa E-health & Living Lab; Presentazione del Comitato di Espansione Drac Buëch Durance e dei suoi partner per la perizia metodologica e tematica e ruolo nell’ambito di Alcotra Innovation; Scambio tra i partecipanti nel corso dei workshop « Telemedicina » e « Habitat e e-health per il mantenimento a domicilio » allo scopo di tracciare gli orientamenti delle future produzioni. 2. Presentazione del progetto Alcotra Innovation (B. Fribourg – Giunta regionale PACA) 5 Regioni e 1 Provincia partecipanti: Regione Piemonte, Provincia di Torino, Regione Liguria, Regione Valle d’Aosta, Regione Rhône-Alpes, Regione PACA; 3 anni di sviluppo (2010-2013); Il progetto è diretto dalla Regione Piemonte, la quale ne coordina l’implementazione. Obiettivo del progetto strategico Alcotra Innovation. Implementazione di azioni pilota miranti a valorizzare il potenziale di sviluppo di alcuni settori in ambito economico ed i sistemi produttivi con il contributo della metodologia di tipo Living Lab. 4 tematiche target: E-health, Smart Energies, Intelligent Mobility, Creative Industries. Alcotra Innovation mira a sviluppare azioni pilota con attori di vari settori che possano eventualmente lavorare insieme agli utenti finali dei servizi prodotti. Alcotra Innovation si prefigge l’obiettivo di mobilitare gli attori di vari settori: aziende innovative, centri di ricerca, cluster, attori della formazione e soprattutto gli utenti (professionisti, beneficiari finali...). Nonostante non esistano ancora finanziamenti concreti sulle idee che emergeranno, i nostri lavori porteranno prossimamente i loro frutti (es.: INTERREG 2014-2020). L’obiettivo è individuare le esigenze comuni dei partner franco-italiani, testare metodi di lavoro comuni. 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 1 3. Incarico del Comitato di Espansione Drac Buëch Durance (F. Harel – Comitato di espansione) Il Comitato di espansione Drac Buëch Durance è stato selezionato dalla Regione PACA allo scopo di condurre una perizia metodologica e tematica sui Living Lab nel campo dell’e-health. Si avvale delle competenze del Centro Nazionale di Riferimento Salute a Domicilio e Autosufficienza (CNR Santé), dell’Unità Mista di Ricerca PACTE, nonché di un team di designer di servizi (Talking things). L’approccio proposto dal Comitato di espansione consiste nel partire dalle esigenze di miglioramento dei servizi e/o dell’organizzazione sui territori di Alcotra, sia rurali che urbani. L’innovazione tecnologica vi interviene quale supporto di questo miglioramento. Pertanto è necessario comprendere appieno l’ecosistema degli attori che intervengono attorno ai potenziali utenti, i quali esprimono le esigenze in questione. In questo modo, potremo costruire le soluzioni secondo un approccio aperto e incentrato sugli utenti, finalità del Living Lab territoriale. 4. Relazione sintetica del workshop preparatorio del 22 giugno Prima della nostra riunione a Nizza, il Comitato di espansione si è recato a Torino il 22 giugno allo scopo di comprendere le sfide da un punto di vista strettamente italiano e conoscere gli attori coinvolti nei progetti di e-health. Da tale incontro sono emersi i seguenti elementi a proposito dell’approccio Living Lab: Valori aggiunti auspicati: • Condizioni di generalizzazione: responsabilità (CSI Piemonte); rimborso per prestazioni sanitarie, protocolli, • Produrre un vademecum / linee guida (CSI Piemonte); Esplorare un potenziale di sviluppo di una soluzione, compresi i contributi delle scienze umane (imprese); Un modo di management dell’innovazione per il trasferimento tecnologico e la creazione di aziende (Bioindus. Park); Constatare il progresso economico e sociale delle TIC nella presa in carico dei pazienti (Coop. Frassati). Funzioni auspicate: Lo scambio: • Il reperimento delle problematiche, • Il reperimento delle necessità degli utenti, 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 2 • Metodi / Risorse Umane per le sperimentazioni in vivo (es.: valutazioni, protocolli medici, organizzazioni di servizi, ecc.). La convalida: • Dei progressi realizzati (valutazione), • Dei risultati scientifici, • Delle leve che costituiscono le politiche pubbliche, • Per la distribuzione dei prodotti e dei servizi. La diffusione: • Tramite azioni di lobbying, • Con un’istituzionalizzazione (verso le amministrazioni, verso gli organismi di formazione…). Al di là di tali funzioni attese dai partecipanti della riunione di Torino, rimangono dunque da strutturare, valutare e finanziare il/i Living Lab(s) da implementare nell’ambito dell’accompagnamento della Regione PACA e dei suoi partner. Sono emerse due impostazioni metodologiche: - Capitalizzare e scambiare i risultati dei progetti realizzati, Condividere le analisi e far emergere nuovi progetti con un contributo metodologico pluridisciplinare tra cui il design di servizi. 5. Workshop 5.1. Telemedicina in ambiente rurale Il workshop si apre con una panoramica che permette a ciascun partecipante di esporre le proprie problematiche. Cooperativa Frassati: eroga servizi di assistenza a domicilio (Val di Susa); gestisce la continuità delle cure, secondo una logica simile a quella delle reti sanitarie francesi. Centro Nazionale di Ricerca: lavora all’elaborazione dell’immagine per i malati di Parkinson, permettendo il monitoraggio a domicilio. Il CNR italiano offre soluzioni tecnologiche che consentono di trattare il problema dei costi, dei tempi e delle difficoltà di spostamento dei malati. 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 3 Istituto Superiore Mario Boela: dipende dall’Università di Torino. Tratta 3 grandi tematiche nazionali: le patologie croniche, il trattamento dei postumi/la riabilitazione, la presa in carico degli anziani. Questi soggetti hanno un costo per la collettività. È una carta vincente dell’innovazione. Invece, per Antonio Sciarappa, la zona Alcotra risulta poco pertinente perché si tratta di soggetti nazionali e oggi esiste un vero e proprio problema di finanziamento dell’innovazione. Provincia di Torino: interviene nel campo della prevenzione e della telemedicina per l’accesso all’offerta sanitaria. Come per la Regione, attualmente non è in grado di finanziare il lancio di progetti. Regione Piemonte: interesse ad agire sulla tematica dell’invecchiamento della popolazione, in particolare su territori frammentati, isolati (1.200 comuni). Di fronte ai vincoli finanziari, occorrerà trovare i mezzi di ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità del sistema sanitario (miglioramento dell’accessibilità, ecc.). È stato condotto un progetto nell’area VCO con il CSI e l’Azienda Sanitaria Locale. CSI Piemonte: i problemi individuati sono effettivamente quelli appena citati: ridurre le liste di attesa, evitare il ricovero. L’interesse sarà istituzionalizzare le prassi di telemedicina nell’ospedale e nel sistema sanitario. Occorre pertanto proporre modellizzazioni. I finanziamenti possono provenire dalla Regione e dalle Aziende Sanitarie. Rete sanitaria di Grasse: la rete interviene nell’area nord-occidentale delle Alpi Marittime, in particolare nel campo della prevenzione, la preparazione dei ricoveri, ma anche la gestione delle dimissioni ospedaliere (ritorno a domicilio). Le esigenze sono pertanto identiche a quelle espresse dalla cooperativa Frassati: - - Migliorare la concertazione tra gli operatori e favorire l’abbattimento delle barriere tra ospedale / sistema ambulatorio. In questo senso, sarà determinante un sistema informativo condiviso tra medici e operatori sociali per mettere in collegamento gli operatori del pronto soccorso, i medici, gli infermieri e gli operatori sociali; Prevedere la retribuzione del tempo di concertazione tra centri ospedalieri e operatori del mantenimento a domicilio. Centro Nazionale di Riferimento Salute a domicilio e Autosufficienza (CNR-Santé): Alain Franco illustra la sua esperienza passata della telemedicina, in particolare tra ospedali e case di riposo (vedi esperienza di Monestier de Clermont, una quindicina di anni fa). Esprime inoltre il fatto che l’Europa non gode di forti competenze nel campo della salute e del sociale. Il Commissario europeo alla salute si fa carico dei grandi rischi sanitari e delle questioni transfrontaliere. Quest’ultimo punto permette di reperire finanziamenti. Il dott. Sciarappa aggiunge che le TIC applicate alla salute sono ancora più sostenute in termini di finanziamento. Cluster I-Care: Il sig. Comtet, che ha partecipato alla costruzione del progetto e-care Lab, riferisce che la questione dell’organizzazione è determinante in merito alle finalità del Living Lab. Occorre definire un business model per queste iniziative/strutture. 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 4 Il Comitato di Espansione rammenta che, a questo punto dell’accompagnamento proposto per la strutturazione di Living Lab nel campo dell’e-health, è determinante affrontare le problematiche comuni ai partner franco-italiani. Su questa base, aggiungeremo l’impostazione metodologica che ci si può attendere da un Living Lab, design di servizio in particolare, inclusa nella proposta selezionata dalla Regione PACA. Un designer appartenente al team di perizia tematica e metodologica della Regione PACA partecipa al gruppo. Uno scambio tra la rete sanitaria di Grasse e la cooperativa Frassati mette in evidenza le seguenti esigenze: - - Per l’implementazione delle TIC, le azioni da attuare devono proporre modelli organizzativi. Nell’ambito del mantenimento a domicilio, si sottolinea in particolare il mantenimento prima del ricovero, nonché la gestione della dimissione. Si constata infatti che i medici di base non si spostano più a domicilio: sono allora prevedibili momenti di concertazione via webconference tra i medici ospedalieri interessati, i medici di base e le reti sanitarie. Individuare e attuare procedure di condivisione dell’informazione; Valutare l’efficacia del sistema informativo attuato; La cooperativa lavora per il settore ospedaliero con l’intento di trovare soluzioni per la messa in relazione con altri operatori, in particolare il medico-sociale. Oggi, Luca non dispone di una visione globale delle esigenze dei pazienti. Occorrerà organizzare un incontro con i servizi della cooperativa. Luca cerca soprattutto soluzioni concrete, di comunicazione, per garantire il coordinamento degli operatori del mantenimento a domicilio, a favore del percorso del paziente. Per quanto riguarda la telemedicina, il CSI piemontese ha sviluppato moduli di formazione 2.0. Sono state realizzate 30.000 visualizzazioni. I cittadini devono conoscere e prendere familiarità con queste soluzioni che favoriscono la presa in carico. Per il CSI, il principale ostacolo allo sviluppo delle prassi di telemedicina è l’assenza di tariffazione. Gli attori interessati da queste problematiche sono le Regioni, le Aziende Sanitarie Locali e l’Agenzia Regionale della Salute. Alain Franco propone che il gruppo separi l’approccio telemedicina dalle problematiche di telesalute a vocazione sociale e medico-sociale. Infatti, la telemedicina rimane marcata da normative nazionali. Invece, l’invecchiamento è un vero e proprio argomento comune ai membri dell’Unione europea. Ci invita a fare riferimento all’iniziativa EIP AHA 2020, in cui potremmo iscrivere i lavori del gruppo franco-italiano. Il prof. Franco aggiunge che, al di là della ricerca, vi è una sfida d’innovazione che richiede l’identificazione delle problematiche e dei finanziamenti. Antonio Sciarappa aggiunge a questo proposito che l’ISMB non lavora solamente sugli aspetti di ricerca dell’e-health, ma che stabilisce già contatti tra i professionisti della salute (in ambiente ospedaliero e universitario in particolare. Es. Molinette) e le aziende che forniscono idee e soluzioni. 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 5 Fabien Harel precisa che esiste una certa “iteratività” tra la proposta di soluzioni a cura di imprese e l’identificazione di servizi innovativi da attuare, anche a titolo sperimentale. Infatti, gli attori della salute non sono formati e sono poco sensibilizzati ai contributi delle TIC nelle loro pratiche e le loro organizzazioni. È dunque estremamente importante la fase di dimostrazione delle soluzioni esistenti o ancora allo stadio di prototipazione nell’emergere di progetti sperimentali nel campo dell’e-health. Sarebbe dunque interessante integrare questa fase di dimostrazione e di scambio tra utenti, progettisti e produttori – senza dimenticare i potenziali finanziatori – nell’implementazione del/dei Living Lab trasfrontaliero/i. In termini di gestione di progetto, i partecipanti ritengono che si debba lavorare in modo pratico con le cooperative di servizi di mantenimento a domicilio, in collegamento con le agenzie sanitarie locale, su servizi sperimentali, ma operativi. In seguito, una valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi sperimentati permetterà di mobilitare le agenzie regionali ed i rispettivi dirigenti. L’ISMB indica che entro 4 o 5 mesi, saranno disponibili le valutazioni dei loro progetti, che potranno essere messe a disposizione dei partner. In sintesi, il workshop propone di concentrare l’attenzione sul miglioramento della qualità di vita e la qualità del sistema sanitario, cercando di permettere di ridurre i tempi di attesa a pareri specifici, i ricoveri, gli spostamenti sanitari o domicilio-medico. La continuità di un percorso sanitario territorializzato comprende quindi la prevenzione, il coordinamento per il mantenimento a domicilio, in particolare per gli anziani. Le normative pongono problemi per l’innovazione transfrontaliera, in particolare la telemedicina. La problematica dell’habitat e del mantenimento a domicilio permetterà di far emergere più facilmente progetti franco-italiani innovativi. 5.2. Habitat e e-health Hanno partecipato a questo workshop diversi progetti e attori direttamente interessati allo sviluppo dell’e-health nell’habitat, legati al mantenimento a domicilio, essenzialmente: TASDA, con sede in Rhône-Alpes (Grenoble), e DELVALLE, sostenuto dal CNR-Santé a Nizza, con l’appoggio del polo di competitività Eurobiomed (Languedoc-Roussillon e Paca), ma anche con il sostegno degli interventi del progetto Gerhome, sostenuto dal Centro scientifico e tecnico dell’edilizia, e del ICT usage Lab sostenuto dall’INRIA (Alpi Marittime). Il polo Servizi alla persona della Regione Paca (PRIDES / Cluster Paca) ha manifestato il proprio interesse, sottolineando le problematiche dell’integrazione del personale sanitario e sociale nell’implementazione delle tecnologie presso il domicilio dei pazienti, soprattutto in termini di appropriazione e competenze richieste. Anche l’associazione MODE di Draguignan (Var / Paca) ha espresso il suo auspicio di partecipare allo sviluppo di soluzioni di habitat e e-health, in collegamento con gli utenti. 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 6 Infine, due aziende, Chemindessens (Paca) e Technosens (Rhône-Alpes), promotrici di un progetto Alcotra semplice di cooperazione transfrontaliera nel campo delle malattie neurodegenerative (CONSTABLE), hanno illustrato la loro esperienza in merito al posto della famiglia dei malati nell’uso delle tecnologie. Il progetto di TASDA sviluppa sin da ora metodologie d’intermediazione e di valutazione attraverso la creazione di gruppi di lavoro su tecnologie di rilevamento delle cadute. Questa riflessione è condivisa con le strutture di servizio alla persona e le esigenze sono trasmesse agli industriali. Questo progetto si appoggia su un centro di prevenzione della cassa di previdenza PREMALLIANCE. Il cluster Eurobiomed ha avviato una riflessione sul posto dell’utente nello sviluppo di gerontotecnologie ed ha strutturato un gruppo di lavoro sull’oculistica. Il progetto DELVALLE, che dovrebbe entro breve inaugurare diversi appartamenti attrezzati nell’ambito del CHU di Nizza, è ancora nella fase di avvio di uno studio di fattibilità, sostenuto dalla Regione Paca. Questo progetto, che sviluppa un approccio Living Lab attraverso il luogo, dovrebbe comprendere uno spazio di dimostrazione e di sperimentazione. Questo progetto si appoggia al CHU di Nizza. L’intervento del ICT usage Lab ha permesso di sintetizzare alcune aspettative sul valore aggiunto della creazione di un LL transfrontaliero: il Living Lab deve proporre da un lato un’offerta di servizi, dall’altro deve essere un centro di risorse in termini di metodologie per i progetti di ehealth, incentrati sugli utenti. Il lavoro di condivisione all’interno del LL deve permettere di individuare la catena di utenza e la catena dei valori da trattare. Deve inoltre porre la questione del rapporto nei confronti del territorio. Per l’Italia, erano presenti i rappresentanti delle istituzioni regionali (Piemonte) e dell’agenzia d’innovazione (Liguria). In Piemonte, i progetti pilota nell’e-health e l’habitat sono sostenuti dai poli di innovazione che dovranno essere coinvolti nel progetto. In Liguria, non vi sono attualmente progetti di costituzione di LL. L’intervento di Xavier Figuerola, designer di servizio, ha sottolineato l’importanza del lavoro di mediazione con gli utenti che deve essere effettuato nell’ambito della realizzazione di prototipi. Deve essere condotto un vero e proprio lavoro di reperimento dei ruoli in un sistema di attori per elaborare scenari di utenza e entrare nella complessità relazionale utenti-industriali-ricercatoriautorità pubbliche sanitarie. In sintesi: necessità di capitalizzare la metodologia e proporre valore: - Offerta di metodologie/conduzione di progetti di Living Lab Identificazione della catena di utenza e proposta di valore associata Habitat e e-health = approccio attraverso il luogo di vita: test, metodologia, valutazione / formazione, sensibilizzazione, in collegamento con la Gestione Preventiva dei posti di 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 7 - lavoro e delle competenze su un determinato territorio (delega di task tra professionisti, workshop di formazione, ecc.…) in merito allo sviluppo delle utenze delle TIC. Definizione di utente nel nostro approccio. I promotori di progetti o i malati? Ciò pone problematiche di livello di intervento delle metodologie di animazione dei Living Lab. Si tratterà pertanto di appoggiarsi sullo studio di fattibilità in fase di realizzazione del progetto DELVALLE, arricchito con il feedback dell’esperienza sostenuta da TASDA, nonché con le problematiche di formazione e di competenze per sviluppare un approccio di tipo “luogo di vita” nel campo della e-health sui territori transfrontalieri. 6. Seguito della riunione - Condivisione dei feedback sulle sperimentazioni: in previsione di individuare le leve che permettono il passaggio dalla sperimentazione alla generalizzazione (organizzazioni / protocolli e tariffazioni). Possibilità di scambio tra ISMB, CSI, Comitato di espansione. - Allo scopo di produrre rapidamente i primi feedback in termini di necessità da parte degli attori del mantenimento a domicilio, optiamo per l’idea di un appuntamento alla fine dell’estate tra una rete sanitaria (quella delle Alte Alpi, quella di Grasse) e la cooperativa Frassati (unità di valutazione geriatrica di Susa). Gli strumenti di condivisione delle informazioni tra medici, operatori a domicilio, ospedalieri sono ritenuti determinanti in un primo tempo. - Organizzare un workshop sull’approccio Living Lab, i suoi valori aggiunti, la sua attuazione: metodologie, offerte di servizi, valore aggiunto… - Cecheremo di organizzare vari appuntamenti tra promotori, utenti e finanziatori con l’obiettivo di mostrare soluzioni che funzionino, individuare opportunità di sperimentazione, individuare i processi di valutazione da attutare, in particolare in merito alla pertinenza economica e sociale dei servizi da sviluppare. Cercheremo di realizzare questa azione in autunno. 2° Workshop transfrontaliero Nizza, 2 luglio 2012 8