Flora e fauna nella natura dell`Oasi Golf Club - Aprilia

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Flora e fauna nella natura dell`Oasi Golf Club - Aprilia
Flora e fauna nella natura dell'Oasi Golf Club - Aprilia - Roma
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Notizie sul Club
Luoghi naturalistici
A pochi chilometri dal club visitatori da tutto il mondo affollano le oasi naturalistiche dei Giardini
della Landriana, creati da Russell Page, l’architetto dei giardini di Villar Perosa, dimora degli
Agnelli, o il Castello Caetani di Sermoneta con il Giardino Oasi di Ninfa, altra meta obbligata per
gli amanti dei giardini. A pochi chilometri anche l’antica Riserva naturale di Tor Caldara, 400
ettari di patrimonio forestale e di sorgenti sulfuree.
La Flora all’Oasi Golf Club
L’Oasi Golf Club (ex Eucalyptus Golf Club) si estende in un ambiente naturale di grande livello
paesaggistico. Nei 70 ettari del sito alloggiano numerosi grandi alberi, già presenti alla nascita
dell’azienda agricola, oltre a numerosi altri impiantati durante la costruzione del campo nel
1988. 40 querce e 20 lecci di grandi dimensioni, alti platani e svariati pinus pineae, alcuni
giganteschi abeti impiantati nei primi del 900 e 20 grandi robinie. Ancora a coronamento delle
buche un centinaio di cupressus gold cresta e cupressus leilandi. Nel parco che circonda la club
house 4 grandi magnolie grandi flora di oltre 15 metri non dimostrano i loro 60 anni e passa di
età. Ancora nel percorso vediamo numerose specie di alberi tra cui alberi di canfora e grevilee,
cedri deodata e cedri di specie atlantica, licustri alberi di corbezzolo mediterraneo (arbutus
unerdo) tra i più antichi anche i tamerici che si colorano di teneri fiori rosa. A questo proposito a
seconda delle stagioni il campo assume tutti i colori dell’arcobaleno: dagli arbusti cinquantenni
di lantana dal bel colore giallo rosso, a rosso deciso del callistemon (ilex aquifolium), agli oltre
50 olendri e ai centinai di viburni, per non parlare di due grandi mimose gialle e delle rosse tea
che circondano tutta la piscina. Alcuni caseggiati sono coperti di buganvillee rosse e rosa, di
fronte troneggia un gigantesco albero di glicine misteria il cui profumo inonda tutto il club nel
momento della fioritura. Non dimentichiamo gli odori delle erbe selvatiche mentuccia,
rosmarino, maggiorana, lavanda, salvia,timo.Tra i particolari cespugli non dimentichiamo
l’abelia grandi flora, il lentisco, l’erika , il bianco spino, di formium e le esotiche pampas, ed
inoltre le siepi di lauro e pitosforum. Ma l’ex Eucalyptus prendeva il suo nome dall’albero più
diffuso: circa 500 Eucalyptus fanno la parte del leone del club seguiti da 390 piante di ulivi
sessantenni, che fino agli anni 80 producevano un ottimo olio. Il nuovo circolo però trae il suo
nome anche dalle numerose palme presenti dalle 20 washintoniane, 20 canariensis, 20 tracene
e 10 camerox.Ma ciò che attira di più l’attenzione dei visitatori nelle varie stagioni sono le
numerose piante da frutta: nell’ordine si raccolgono direttamente dall’albero i frutti di melograni,
fichi, mandarini, mandaranci, nespole, fichi d’india , prugne e albicocche e more.
Fauna
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Naturalmente i giocatori spaventano gli animali tuttavia con l’imbrunire diventano di nuovo i
protagonisti del campo, faggiani, aironi, upupe, tortore, lepri, volpi, donnole, conigli, oltre ai
piccoli ricci, e rospi.
FORESTA DEMANIALE
Gran parte della fauna stanziale del parco popola la foresta demaniale, bandita di caccia. Gli
animali hanno trovato in essa rifugio e riparo dai cacciatori, quando negli altri territori venivano
concessi permessi di caccia.
Mammiferi
abbondante è il cinghiale. Questo suino è in espansione soprattutto a causa della mancanza di
predatori naturali. Infatti, i suoi
nemici, i grandi carnivori, sono ormai rarissimi. In un apposito recinto vivono 150 daini. Da
qualche anno il parco ha avviato un programma di sostituzione del daino con il capriolo. Tale
specie, insieme al cervo, sicuramente popolava questi territori prima della bonifica e quindi oggi
si tenta di reintrodurlo nel parco. Altri mammiferi interessanti, che si trovano nella foresta
demaniale, sono il tasso, la donnola, il riccio, la volpe e la lepre. È da segnalare anche la
probabile presenza della lontra nelle vicinanze del Lago di Paola. La lontra vive nei laghi e nei
corsi d’acqua ed è perfettamente adattata a questo genere di vita. Ormai questa specie è
diventata molto rara a causa della caccia spietata di cui è stata oggetto in passato e
dell’inquinamento delle acque.
Uccelli
Molto più ricca e interessante è l’avifauna che popola la foresta. Raro ma presente è il nibbio
bruno, il quale, oltre che di passo, una volta era anche nidificante. Di passo estivo e nidificante
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è il falco pecchiaiolo. Il lodaiolo è piuttosto frequente e nidifica sugli alberi della foresta.
Abbastanza comuni, durante i passi e nei mesi invernali, sono la beccaccia ed il colombaccio.
Invece, la tortora, il cuculo, l’upupa ed il torcicollo si incontrano nei mesi estivi, in quanto sono
sia di passo che nidificanti. È anche interessante la presenza del picchio rosso maggiore, il
picchio rosso minore ed il picchio verde, tutti sedentari e relativamente comuni. Presenti in buon
numero sono la cornacchia grigia, la taccola, la gazza, la ghiandaia, il barbagianni, l’allocco, la
civetta e il gufo comune. Oltre alle specie citate è il caso di ricordare gli usignoli, i codirossi, le
cinciallegre e le cinciarelle.
Rettili
Per quanto riguarda i rettili, è il caso di segnalare la tartaruga, la lucertola, il ramarro, la vipera,
il cervone ed il saettone.
ZONE UMIDE E ZONA COSTIERA
Dal punto di vista faunistico questa è, senza dubbio, la parte più interessante del parco. Essa
rappresenta, per l’avifauna, una delle aree più importanti d’Italia. Vi sono quattro laghi costieri
(Fogliano, Monaci, Caprolace, Paola o Sabaudia), importantissimo biotopo dei Pantani
dell’Inferno, una serie di canali di bonifica, piccoli stagni, soprattutto stagionali, e la duna
costiera. Tutti questi ambienti sono il regno dell’avifauna acquatica.
Uccelli
Quasi tutto l’anno sono presenti la garzetta, l’airone cinerino, il gabbiano reale e la gallinella
d’acqua. In primavera si possono vedere il cavaliere d’Italia e l‘avocetta. Nei mesi invernali
possiamo vedere il cormorano, il beccaccino, il gabbiano comune, l’oca selvatica, il martin
pescatore ed altre specie ancora. Nei vari periodi dell’anno si possono incontrare il germano
reale, il fischione, l’airone rosso, la spatola, la cicogna bianca, la cicogna nera, la gru, il falco di
palude, il falco pescatore, il gufo di palude e molti altri.
Pesci
Per quanto riguarda l’ittofauna dei laghi, predominano i cefali e le anguille. Inoltre, si trovano
anche altre specie meno comuni come spigole, orate, saraghi, salpe e latterini.
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