Banmujer : Uno schiaffo alla femminilizzazione della

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Banmujer : Uno schiaffo alla femminilizzazione della
Banmujer : Uno schiaffo alla femminilizzazione della Povertà
Giovedì 08 Gennaio 2015 00:00
di MADDALENA CELANO
Una delle più importanti istituzioni pubbliche del Venezuela, fu creata per assistere le donne
impoverite attraverso il micro-credito: Banmujer .
Banmujer nacque il 21 settembre 2001 come una banca con una specifica “mision”: procurare
occasioni di sviluppo e crescita socio-produttiva per donne in condizioni economiche disagiate
come ragazze-madri, vedove e donne nate in aree rurali particolarmente povere ed ostili ad
ogni forma di progresso ed indipendenza femminile. Dal 2001 Banmujer annovera più di
138mila micro-crediti concessi e risulta che abbia salvato dalla miseria e dal degrado più di
3000 famiglie del paese. Banmujer è presieduta da una nota economista in America-Latina: la
signora Nora Castañeda. La povertà ha il viso di una donna: gran parte degli 1,5 miliardi di
persone che vivono con 1 dollaro al giorno, o meno, sono
donne (
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www.
onu
italia.it/calendar/women2000b.html). Secondo il presidente della banca, l'istituzione è
attualmente attiva in circa 335 municipi dei Caraibi e 90% dei clienti di Banmujer è costituita da
donne. Attualmente più di 20,000 nuovi lavori sono stati creati attraverso le iniziative della
banca, mentre nel 2011 sono stati concessi più di 6,000 micro-prestiti a gruppi ed individui per
progetti produttivi. Molti interventi non si limitano soltanto ai prestiti, ma piuttosto includono un
programma olistico per addestrare ed assistere le donne che aspirano ad aprire una
micro-impresa o una piccola attività commerciale. La Banca delle Donne non offre solo forme di
micro-credito ma anche numerosi servizi gratuiti non-finanziari: come istruzione e tirocini, forme
di assistenza tecnica prima, durante e dopo l'approvazione del credito. L'obiettivo primario è
garantire che le donne possano pagare il credito ed eseguire il loro progetto. Riguardo al ruolo
delle donne nella società, il servizio pubblico è nato anche per correggere un equivoco comune
in Venezuela: l’ equivoco è associare la lotta per i diritti di donne con la presunta volontà di
supremazia femminile. Non è così. Ad esempio, le faccende domestiche dovrebbero essere
svolte sia dall'uomo che dalla donna, anche se tutt’ ora in Venezuela (come nella stragrande
maggioranza del mondo) sono prevalentemente le donne a farsene carico e senza
riconoscimento alcuno. Così come la partecipazione alla vita comunitaria ed ad un lavoro
socio-produttivo dovrebbe essere un dovere-diritto di entrambi i sessi. Ma tutt’ ora, sia in
Venezuela che altrove, la vita pubblica e produttiva è occupata prevalentemente dagli uomini e
solo residualmente dalle donne. Le donne venezuelane non tentando di sostituirsi uomini. Bensì
cercano di creare una società più democratica dove uomini e donne vivano in condizioni di
eguaglianza e parità, cosa che purtroppo, nonostante innumerevoli sforzi, raramente succede.
Gli sforzi del vecchio governo di Hugo Chavez erano indirizzati a priorizzare il problema:
sostenere economicamente le donne fu un modo di combattere la femminilizzazione della
povertà.
Il governo nazionale venezuelano tutt’ ora facilita l'auto-organizzazione-produttiva delle persone
affinché diventino, attraverso lo sviluppo di attività-sociali ed economiche, protagoniste attive
dello sviluppo locale nonché protagoniste attive della rivoluzione. Marcos Parra, Coordinatore
del programma Agricolo Urbano e Semi-urbano di Banmujer, informa che molti dei crediti sono
stati approvati per la coltura di frutta ed ortaggi nelle aree che circondano i grandi centri
metropolitani come Caracas. Vegetali come le cipolle primaverili, le carote e le lattughe
comprendono il grosso della produzione-agricola della comunità locale, mentre in altre aree si
sta tentando di promuovere la pastorizia.
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