Annuario 2014-2015_DEF - Facoltà Teologica Pugliese

Transcript

Annuario 2014-2015_DEF - Facoltà Teologica Pugliese
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
1
2
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
3
La Facoltà Teologica Pugliese, eretta dalla Congregazione per
l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire i gradi accademici
in Sacra Teologia (Baccellierato, Licenza e Dottorato) è promossa
dalla Conferenza Episcopale Pugliese (CEP), con la
partecipazione dell’Ordine dei Predicatori (OP), della Conferenza
Italiana dei Superiori Maggiori – Puglia (CISM) e dell’Unione
delle Superiori Maggiori d’Italia – Puglia (USMI).
Finito di stampare nel luglio 2014
presso l’Ecumenica Editrice - Bari
È gradita la segnalazione di eventuali errori.
Progetto grafico e impaginazione: P. Santo PAGNOTTA OP
4
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Facoltà Teologica Pugliese
BARI
ANNUARIO
Anno Accademico 2014-2015
Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI
Tel. 080-52 22 241
Fax 080-52 255 32
www.facoltateologica.it
[email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
5
SEDE CENTRALE
DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
6
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
- occorrerà portare a compimento il processo di verifica e di promozione della
qualità attraverso la redazione del “piano per il miglioramento della qualità”
in vista del quale, attraverso un discernimento comunitario, dobbiamo
individuare alcune vie da percorrere per elevare il livello della qualità della
nostra istituzione a tutti gli ambiti.
- Celebreremo la ricorrenza del decimo anno dalla fondazione della nostra facoltà
e approfitteremo del completamento di questa prima fetta della nostra storia
per realizzare una valutazione serena e puntuale del percorso di questi primi
anni, al fine di costruire quelle solide basi che sono indispensabili per gli
auspicati sviluppi futuri.
- Sarà importante anche vivere debitamente l’anno della vita consacrata. Questo
peculiare appuntamento di grazia ci offre una splendida occasione per studiare
meglio e in modo più approfondito il carisma della vita consacrata che costruisce
la vita della chiesa e caratterizza anche profondamente il vissuto della nostra
comunità accademica, segnato dall’apporto generoso di tanti docenti e studenti
che appartengono a istituti di vita consacrata.
Questi appuntamenti e il servizio feriale dei nostri istituti chiedono a tutti, ma
soprattutto ai docenti, un rinnovato senso di responsabilità perché le attese formative
dei laici, dei seminaristi e dei consacrati che si sono affidati alla nostra istituzione,
possano trovare nel corpo docente una risposta piena d’amore, di laboriosità e di
testimonianza evangelica.
Iniziamo dunque questo nuovo itinerario annuale riconoscendo in esso un talento
messo a nostra disposizione per ricercare e amare quella verità che splende definitivamente
sul volto del Risorto. In questo cammino ci affideremo con fiducia a Maria SS. Odegitria,
certi che essa ci indicherà la direzione sicura della volontà di Dio.
Prof. Angelo Panzetta
Preside
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
7
PRESENTAZIONE
La stampa e la divulgazione dell’annuario costituisce un momento importante
che segna in qualche modo il primo passo del nuovo anno accademico.
Questo vademecum, che negli anni è stato sempre più affinato, è diventato
quasi uno specchio della nostra facoltà perché in esso è contenuto tutto quello che
abbiamo in mente di realizzare nel 2014-2015. L’auspicio è che i primi destinatari di
questo strumento, ossia gli studenti, abbiano tra le mani una guida agile ma completa che
consenta loro di conoscere quanto è indispensabile per sfruttare al meglio l’offerta
formativa della Facoltà Teologica Pugliese.
Il nuovo anno sarà scandito da appuntamenti importanti, riguardanti l’intera
comunità accademica, che richiedono l’attenzione di tutti. Mi permetto di ricordare
alcuni eventi particolarmente importanti:
8
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
9
NOTA STORICA
La Facoltà Teologica Pugliese è stata istituita il 20 giugno 2005, dalla
Congregazione per l’Educazione Cattolica che ne ha approvato lo Statuto ed ha
nominato Gran Cancelliere l’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Francesco
Cacucci, e pro-Preside ad biennium il prof. Salvatore Palese.
L’istituzione di questo centro accademico è avvenuta su richiesta della
Conferenza Episcopale Pugliese, con la partecipazione dell’Ordine dei Frati
Predicatori, della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori e dell’Unione delle
Superiori Maggiori d’Italia in Puglia, nel contesto del riordino della formazione
teologica in Italia.
La Facoltà Teologica Pugliese ha sede in Bari ed opera presso l’Istituto
di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” (Bari), l’Istituto Teologico
Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) e l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari).
La Facoltà fa rete con l’ISSR “Odegitria” di Bari; con l’ISSR “S. Lorenzo
da Brindisi” di Brindisi; con l’ISSR “Giovanni Paolo II” di Foggia; con l’ISSR di
Lecce; con l’ISSR “Romano Guardini” di Taranto e con l’ISSR “S. Nicola, il
Pellegrino” di Trani.
Si realizza un’attesa centenaria, da quando Mons. Giulio Vaccaro,
arcivescovo di Bari, il 9 aprile 1904, rivolse la richiesta di erigere nel suo seminario
arcivescovile una Facoltà teologica, alla Sacra Congregazione degli Studi.
Quando poi fu istituito il Seminario Regionale Pugliese a Lecce, nel 1908, Pio X
concesse nel 1911 l’autorizzazione a rilasciare la laurea in teologia secondo le
norme che egli stabilì nel 1912. Gli sviluppi degli anni seguenti che
avvantaggiarono anche altri seminari, si arrestarono nel 1931 con la costituzione
apostolica Deus Scientiarum Dominus, di Pio XI.
Nel contesto del rinnovamento generale originato dal Concilio Vaticano
II, i vescovi pugliesi, nel 1968, sottoscrissero l’atto costitutivo dell’Istituto
Ecumenico “San Nicola”, promosso dall’arcivescovo Enrico Nicodemo; nel 1974
la Conferenza dei Superiori Maggiori di Puglia volle lo Studio Teologico
Interreligioso Pugliese “Santa Fara” a Bari; successivamente, dopo la
pubblicazione della costituzione apostolica Sapientia Christiana (29 aprile 1979),
i vescovi pugliesi chiesero ancora una volta l’istituzione di una Facoltà Teologica
in Puglia, il 17 marzo 1986.
Ora nella Facoltà Teologica Pugliese confluisce il patrimonio accademico
che ciascun Istituto ha accumulato nel corso di decenni. Tre percorsi diversi
che iniziano una nuova storia, con comuni orizzonti e modalità convergenti, al
servizio della regione pastorale e delle sue diocesi, dentro la società pugliese.
La Facoltà conferisce i gradi accademici del Baccellierato in Sacra
Teologia presso l’Istituto “Regina Apuliae” di Molfetta e l’Istituto “Santa Fara”
di Bari; della Licenza e del Dottorato in Sacra Teologia con specializzazione in
Antropologia teologica presso l’Istituto “Regina Apuliae” di Molfetta e in
Teologia ecumenico-patristica presso l’Istituto “San Nicola” di Bari.
NOTA STORICA
La Facoltà ha ricevuto la personalità giuridica dal Ministero degli Interni
il 27 ottobre 2006 (Decreto D.C.A.C. 250) ed è stata iscritta nell’albo degli enti
giuridicamente riconosciuti al n° 45/P, il 30 novembre 2006 (Prot. 112/22.1.37/
Area IV^ Bis).
L’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
Il Pontificio Seminario Regionale Pugliese fu canonicamente eretto il 6
novembre 1908 a Lecce, nei locali dell’Istituto “Argento”, dal papa Pio X che lo
affidò per la direzione e l’insegnamento ai Padri della Compagnia di Gesù della
Provincia Napoletana.
Il Seminario comprendeva soltanto i corsi teologici e accoglieva i chierici
dell’intera regione. Il 15 marzo 1912 il cardinale G. De Lai diede l’approvazione
del “Regolamento per la collazione dei gradi”. Il privilegio concesso continuò
ad essere valido anche quando, scoppiata la guerra e requisito l’Istituto
“Argento”, il Seminario Regionale, nel novembre 1915, fu trasferito a Molfetta
(BA) e la direzione venne affidata da Benedetto XV al clero regolare. Stabilitosi
definitivamente a Molfetta nel 1918, il Seminario Regionale Pugliese cominciò
ad accogliere oltre ai chierici della Puglia anche quelli della Basilicata, divenendo
così Appulo-Lucano.
Il 4 novembre 1926, fu inaugurata la nuova sede, munificamente donata
dal papa Pio XI e furono attivati anche i corsi liceali. Intanto, con rescritto
datato 24 settembre 1926, la Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università
degli Studi confermò il privilegio di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia.
Tale privilegio rimase in vigore sino alla pubblicazione della costituzione
apostolica Deus Scientiarum Dominus di Pio XI (24 maggio 1931). Esso cessò,
quindi, con le sessioni dell’anno accademico 1931-32.
Il 28 agosto 1939 il Pontificio Seminario di Molfetta, che intanto era
divenuto “Regionale Appulo” per le diocesi della Puglia centro-meridionale,
insieme con tutti gli altri Pontifici Seminari Regionali d’Italia, ottenne dalla Sacra
Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi l’autorizzazione a
conferire ai propri alunni il Baccellierato in Sacra Teologia. In questa situazione
esso rimase fino al 1968, anno in cui furono emanate dalla Sacra Congregazione
per l’Educazione Cattolica le Normae Quaedam sugli studi accademici
ecclesiastici (20 maggio 1968).
Dal 1° luglio 1968 il Seminario Regionale passò alla diretta responsabilità
dei vescovi della regione e dal 1 ottobre 1969 i corsi liceali furono trasferiti a
Taranto presso il Seminario Arcivescovile di Poggio Galeso, mentre nella sede
di Molfetta rimasero i corsi di studi filosofici e teologici.
Con decreto della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica del
18 giugno 1971 il corso Filosofico-Teologico del Pontificio Seminario Regionale
Teologico di Molfetta fu affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia
Meridionale di Napoli. Essendo poi intervenuta la ristrutturazione delle regioni
10
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
L’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola”
L’Istituto Ecumenico “San Nicola” iniziò la sua attività nel novembre
1969 ed i suoi corsi ebbero la prima sede nel Pontificio Seminario Regionale di
Molfetta. L’Istituto fu voluto dall’arcivescovo di Bari mons. Enrico Nicodemo
che coinvolse nell’iniziativa la Conferenza Episcopale Pugliese e l’Ordine dei
Frati Predicatori. Nell’anno accademico 1971-72 i corsi furono trasferiti a Bari,
nella sede propria, offerta dal Capitolo Metropolitano di Bari.
La Congregazione per l’Educazione Cattolica l’approvò ad tempus il 10
maggio 1971, come sezione ecumenico-patristica greco-bizantina “San Nicola”
della Facoltà di Teologia della Pontificia Università “San Tommaso d’Aquino”
di Roma per il conferimento dei gradi accademici della Licenza e del Dottorato,
e definitivamente il 9 luglio 1991.
Nel 1972 aprì al pubblico la biblioteca fornita di un consistente patrimonio
librario antico e contemporaneo e nel 1973 iniziò la pubblicazione della rivista
scientifica Nicolaus. Nel 2007 iniziò la collana di studi “Analecta Nicolaiana”.
La Fondazione “San Nicola”, ufficialmente approvata con decreto del
Presidente della Repubblica nel 1975, provvede al sostegno economico delle
attività.
Ad Atene, in Grecia, è stata fondata una casa per lo sviluppo delle
attività proprie dell’Istituto e nel 1999, a Megara, è stata aggiunta una sede per
seminari di ricerca e aggiornamento.
Nei decenni della sua attività l’Istituto ha promosso studi, incontri e
colloqui tra cattolici e ortodossi; ha formato professori di teologia ecumenicopatristica; si è posto come centro di riferimento per gli studiosi del settore e di
animazione teologico-ecumenica nelle chiese locali.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
11
NOTA STORICA
pastorali in Italia, dal settembre 1976 il Pontificio Seminario Regionale Teologico
di Molfetta cominciò ad accogliere i seminaristi di tutte le diocesi delle cinque
province della regione. Nell’anno scolastico 1985-86, infine, fu elaborato un
nuovo piano di studi comprendente un sessennio filosofico-teologico e fu
configurato l’“Istituto Teologico Pugliese”, con propri Statuti e Regolamento.
Nel 1987 iniziò la pubblicazione della “Rivista di scienze religiose”.
Nell’ottobre 1990, la Conferenza Episcopale Pugliese fece richiesta
dell’aggregazione dell’Istituto Teologico Pugliese alla Pontificia Facoltà
Teologica dell’Italia Meridionale, la quale, il 2 dicembre 1991, la deliberò
approvandone gli Statuti e successivamente la Congregazione per l’Educazione
Cattolica, con decreto del 24 giugno 1992, eresse accademicamente l’Istituto
Teologico Pugliese, in qualità di istituto aggregato alla suddetta Facoltà
napoletana. L’aggregazione fu poi rinnovata il 28 aprile 1998 e il 14 giugno 2004.
Nel 2003 è iniziata la stampa della collana dei “Quaderni della Rivista di
Scienze Religiose”.
NOTA STORICA
L’Istituto Teologico “Santa Fara”
Il 14 ottobre 1974 iniziò la sua attività lo Studio Teologico Interreligioso
Pugliese nella sede dello studentato dei Cappuccini a Santa Fara, in Bari, affidato
alla direzione del Preside, p. Benigno Papa ofmcapp, per volontà della Conferenza
dei Superiori Maggiori di Puglia. L’Istituto era destinato alla formazione dei
chierici religiosi, delle religiose e dei laici dei diversi ordini e congregazioni.
Il 13 giugno 1978 lo Studio fu affiliato all’Antonianum di Roma e potè
conferire il grado accademico del Baccellierato in Teologia. L’affiliazione fu
rinnovata il 9 aprile 1983, nel 1985 e nel 1991 e finalmente il 15 febbraio 1996 ad
decennium.
Dall’anno accademico 2004-05 l’Istituto è trasferito dalle aule del
Convento nel complesso dell’Oasi Francescana di spiritualità, ristrutturato a
cura della Provincia dei Cappuccini di Puglia.
12
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ORGANI
DIRETTIVI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
13
SUA SANTITÀ
PAPA FRANCESCO
14
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ORGANI DIRETTIVI
AUTORITÀ
DELLA CONGREGAZIONE
PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA
S. Em. Rev.ma
Card. Zenon GROCHOLEWSKI
PREFETTO
DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA
S. Ecc. Rev.ma
Mons. Vincenzo ZANI
SEGRETARIO
DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA
AUTORITÀ ACCADEMICHE
S. Ecc. Rev.ma
Mons. Francesco CACUCCI
GRAN CANCELLIERE
ARCIVESCOVO DI BARI - BITONTO
PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE PUGLIESE
Prof. Angelo PANZETTA
PRESIDE
Prof. Francesco NERI OFMCap
VICEPRESIDE
Prof. Giacomo LORUSSO
Direttore dell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” - Molfetta
Prof. Lorenzo LORUSSO OP
Direttore dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” - Bari
Prof. Luigi ORLANDO OFM
Direttore dell’Istituto Teologico “Santa Fara” - Bari
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
15
OFFICIALI
OFFICIALI
P. Santo PAGNOTTA OP
Segretario generale
Basilica S. Nicola - Largo Abate Elia, 13
70122 BARI
Tel. 080-5737225 - Cell. 338-9031603
E-mail: [email protected]
...
Mons. Vito Nicola MANCHISI
Economo generale
Casa del Clero - Corso De Gasperi 274/A
70125 BARI
Tel. 080-5288239 - Fax 080-5231672
E-mail: [email protected]
...
P. Luciano LOTTI OFMCap
Bibliotecario generale
Convento PP. Cappuccini
71016 SAN SEVERO (FG)
Tel. 0882-221182
E-mail: [email protected]
16
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
CONSIGLIO DI FACOLTÀ
CONSIGLIO DI FACOLTÀ
DOCENTI STABILI
Prof. Angelo PANZETTA - straord. - Preside
Prof. Francesco NERI OFMCap - straord. - Vicepreside
Prof. Marcello ACQUAVIVA - ord.
Prof. Lorenzo LORUSSO OP - ord.
Prof. Luigi ORLANDO OFM - ord.
Prof. Nicola BUX - straord.
Prof. Vincenzo DI PILATO - straord.
Prof. Donato GIORDANO OSB - straord.
Prof. Giacomo LORUSSO - straord.
Prof. Vito MIGNOZZI - straord.
Prof. Massimiliano CARUCCI OFMCap - ass.
Prof. Jean Paul LIEGGI - ass.
Prof. Sebastiano PINTO - ass.
Prof. Luigi RENNA - ass.
RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI INCARICATI
Prof. Giorgio COPERTINO - inc.
Prof. Pio ZUPPA - inc.
MEMBRI DI DIRITTO
P. Santo PAGNOTTA OP - Segretario generale
Mons. Vito Nicola MANCHISI - Economo generale
P. Luciano LOTTI OFMCap - Bibliotecario generale
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
Stud. Francesco TENNA - ITRA
Stud. Piero SIRIANNI - ITSF
Stud. Alessandro BRANDI - ITE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
17
COMMISSIONI
COMMISSIONI
APPROVAZIONE
DEI PIANI DI STUDI
PUBBLICAZIONI
DELLA FACOLTÀ
Prof. Angelo PANZETTA, Preside
Prof. Francesco NERI, Vicepreside
Prof. Vincenzo DI PILATO
Prof. Donato GIORDANO
Prof. Giacomo LORUSSO
Prof. Lorenzo LORUSSO
Prof. Angelo PANZETTA, Preside
Prof. Francesco NERI, Vicepreside
Prof. Marcello ACQUAVIVA
Prof. Vito MIGNOZZI
Prof. Luigi ORLANDO
AMMISSIONE E
RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI
COMMISSIONE DI
AUTOVALUTAZIONE
E PROMOZIONE
DELLA QUALITÀ
Prof. Angelo PANZETTA, Preside
Prof. Francesco NERI, Vicepreside
Prof. Marcello ACQUAVIVA
Prof. Nicola BUX
BIBLIOTECHE
Prof. Angelo PANZETTA, Preside
Prof. Luciano LOTTI, Bibliotecario Generale
Prof. Vladimiro CAROLI - ITE
Fr. Ruggiero DORONZO - ITSF
Prof. Salvatore MELE - ITRA
ISTITUTI SUPERIORI
DI SCIENZE RELIGIOSE
COLLEGATI
ACCADEMICAMENTE
CON LA FACOLTÀ
Prof. Angelo PANZETTA, Preside
Prof. Francesco NERI, Vicepreside
Prof. Massimiliano CARUCCI
Prof. Vincenzo DI PILATO
Prof. Donato GIORDANO
Prof. Luigi ORLANDO
18
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Prof. Jean Paul LIEGGI, Coordinatore
Prof. Giorgio COPERTINO
Prof. Luigi RENNA
Prof.ssa Roberta SIMINI
Sig.na Margherita CASSANO
Stud. Federico VINCENTI
RIVISTA
COMITATO DI REDAZIONE
DELLA RIVISTA “APULIA THEOLOGICA”
“APULIA THEOLOGICA”
Prof. Pio ZUPPA, Direttore
Membri del Comitato di redazione
Prof. Gerardo CIOFFARI
Prof. Salvatore MELE
Prof. Francesco NERI
Prof. Francesco SCARAMUZZI
Segretario/amministratore
P. Santo PAGNOTTA OP
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
19
CONS. AMMINISTRAZIONE - COMM. ALTO PATRONATO
CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
COMMISSIONE
DI ALTO PATRONATO
Sig. Cosmo Damiano PAPPAGALLO
Presidente
S. Ecc. Mons. Francesco CACUCCI
Presidente della
Conferenza Episcopale Pugliese
Gran Cancelliere
S. Ecc. Mons. Vincenzo PISANELLO
Membro nominato
dalla Conferenza Episcopale Pugliese
Prof. Angelo PANZETTA
Preside
Prof. Francesco NERI OFMCap
Vicepreside
Prof. Giacomo LORUSSO
Direttore ITRA
Prof. Lorenzo LORUSSO OP
Direttore ITE
Prof. Luigi ORLANDO OFM
Direttore ITSF
Mons. Vito Nicola MANCHISI
Economo generale
P. Luciano LOTTI OFMCap
Bibliotecario generale
P. Santo PAGNOTTA OP
Segretario generale
Dott. Benedetto MOREA
Membro nominato
dalla Conferenza Episcopale Pugliese
20
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
S. Ecc. Mons. Filippo SANTORO
Arcivescovo di Taranto
S. Ecc. Mons. Donato NEGRO
Arcivescovo di Otranto
S. Ecc. Mons. Giovanni RICCHIUTI
Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva
Mons. Luigi RENNA
Rettore del Pontificio
Seminario Regionale “Pio XI”
di Molfetta
P. Giuseppe DAMIGELLA OP
Rappresentante
del Maestro dell’Ordine
dei Frati Predicatori
P. Luigi GAETANI OCD
Presidente CISM Puglia
Sr. Iginia CICALA
Presidente USMI Puglia
PRESIDENZA
Prof. Angelo PANZETTA
Preside
Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI
Tel. 080-5222241 - Fax 080-5225532
Cell. 349 - 0730392
E-mail: [email protected]
...
SEGRETERIA GENERALE
P. Santo PAGNOTTA OP
Segretario generale
Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI
Tel. 080-5222241 - Fax 080-5225532
Cell. 338 - 9031603
E-mail: [email protected]
...
La segreteria generale è aperta dal lunedì al venerdì
dalle ore 9.00 alle ore 13.00
...
UFFICIO AMMINISTRATIVO
Sig.ra Laura MALLARDI
Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI
Tel. 080-5222241 - 080-5288449 - Fax 080-5288250
Cell. 393 - 6315567
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
21
22
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
COLLEGIO DEI DOCENTI
COLLEGIO DEI DOCENTI
DOCENTI STABILI
Ordinari
ACQUAVIVA Marcello
Piazzetta De Geronimo, 3 - 74100 TARANTO
Tel. 080 - 3358211
E-mail: [email protected]
LORUSSO Lorenzo
Basilica San Nicola
Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5737111
E-mail: [email protected]
ORLANDO Luigi
Convento Santa Maria della Croce
Via Molini - 72021 FRANCAVILLA FONTANA (BR)
Tel. 0831 - 841435
E-mail: [email protected]
Straordinari
BUX Nicola
Via Sagarriga Visconti, 11 - 70122 BARI
E-mail: [email protected]
DI PILATO Vincenzo
Via Castel del Monte, Km 3 - 70033 CORATO (BA)
Tel. 080 - 8980766
E-mail: [email protected]
GIORDANO Donato
Sant. Maria SS. Annunziata di Picciano - 75020 LA MARTELLA (MT)
Tel. 0835 - 302890
E-mail: [email protected]
LORUSSO Giacomo
Via C. E. Buonpensiere, 18 - 70024 GRAVINA IN PUGLIA (BA)
Tel. 080 - 3265585
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
23
COLLEGIO DEI DOCENTI
MIGNOZZI Vito
Via Orsini, 1 - 74019 PALAGIANO (TA)
Tel. 099 - 8884550
E-mail: [email protected]
NERI Francesco
Convento Cappuccini
Via Crocifisso, 54 - 70054 GIOVINAZZO (BA)
Tel. 080 - 3945029
E-mail: [email protected]
PANZETTA Angelo
Via Brunelleschi, 31 - 74026 PULSANO (TA)
Tel. 099 - 5330647
E-mail: [email protected]
Associati
CARUCCI Massimiliano
Santuario SS. Crocifisso
Via San Francesco d’Assisi, 196 - 70018 RUTIGLIANO (BA)
Tel. 080 - 4761331
E-mail: [email protected]
LIEGGI Jean Paul
Via Oberdan, 67 - 70042 MOLA DI BARI (BA)
Tel. 080 - 4743095
E-mail: [email protected]
PINTO Sebastiano
SC 87 Contrada Serralta, 30 - 70010 LOCOROTONDO (BA)
E-mail: [email protected]
RENNA Luigi
Pontificio Seminario Regionale Pugliese “Pio XI”
Viale Pio XI, 54 - 70056 MOLFETTA (BA)
Tel. 080 - 3341735
E-mail: [email protected]
24
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
COLLEGIO DEI DOCENTI
COLLEGIO DEI DOCENTI
DOCENTI INCARICATI
ALBANO Emmanuel
Basilica San Nicola
Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5737111
E-mail: [email protected]
BUX Paolo
Via Stefano Jacini, 43 -70125 BARI
Tel. 080 - 5020819
E-mail: [email protected]
CAPOTOSTO Ciro
Basilica San Nicola
Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5737111
E-mail: [email protected]
CAROLI Vladimiro
Basilica San Nicola
Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5737111
E-mail: [email protected]
CASTELLI Francesco
Via Caravaggio, 3 - 74027 SAN GIORGIO JONICO (TA)
E-mail: [email protected]
CHIARELLI Sario
Via de Rovilla - 74017 MOTTOLA (TA)
Tel. 099 - 8862659
E-mail: [email protected]
CIOFFARI Gerardo
Basilica San Nicola
Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5737111
E-mail: [email protected]
COPERTINO Giorgio
Via M. D’Azeglio, 94 - 70011 ALBEROBELLO (BA)
Tel. 080 - 4325912
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
25
COLLEGIO DEI DOCENTI
D’AMICO Donato
Via Roma, 30 - 71035 CELENZA VALFORTORE (FG)
E-mail: [email protected]
DE PINTO Luigi
Via Martiri di Via Fani, 42/B - 70052 BISCEGLIE (BT)
Tel. 080 - 3966541
E-mail: [email protected]
DIBISCEGLIA Angelo Giuseppe
Via Saverio Altamura, 7 - 71042 CERIGNOLA (FG)
E-mail: [email protected]
DI LISO Saverio
Via Macchie, 8 - 70128 PALESE (BA)
Tel. 080 - 5306579
E-mail: [email protected]
D’ONGHIA Nicola
Via Mazzini - 70015 NOCI (BA)
E-mail: [email protected]
FAVALE Antonio
Piazza Santa Francesca Romana - 74019 PALAGIANO (TA)
Tel. 099 - 8433173
E-mail: [email protected]
FUSCO Roberto
Fraternità Francescana di Betania
Via Pasquale Fiore, 143 - 70038 TERLIZZI (BA)
Tel. 080 - 3517712
E-mail: [email protected]
ILLICETO Michele
Piazza delle Viole, 14 - 71043 MANFREDONIA (FG)
E-mail: [email protected]
LAVECCHIA Luigi
Convento Cappuccini - Piazza Padre Pio - 82026 MORCONE (BN)
Tel. 0824 - 956125
E-mail: [email protected]
MANCINI Fabio Pompeo
Corso Italia, 333 - 74121 TARANTO
Tel. 099 - 7724557
E-mail: [email protected]
26
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
COLLEGIO DEI DOCENTI
MARIANO Cesare
Piazza della Libertà - 85010 BRINDISI DI MONTAGNA (PZ)
E-mail: [email protected]
MARTIGNANO Francesco
Via Bartolo Ravenna, 71 - 73052 PARABITA (LE)
E-mail: [email protected]
MATTA Michele
Via Cairoli, 79 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5234072
E-mail: [email protected]
MELE Salvatore
Via O. Quarta, 13 - 73043 COPERTINO (LE)
Tel. 0832 - 947375
E-mail: [email protected]
MIRAGLIA Letizia
Via Corvo, 13 - 87010 FRASCINETO (CS)
E-mail: [email protected]
MISSERE Patrizio
Via D.R. Muscogiuri, 114 - 72028 TORRE S. SUSANNA (BR)
E-mail: [email protected]
NIGRO Francesco
Seminario Arcivescovile - Poggio Galeso
Via della Transumanza, 1 - 74100 TARANTO
Tel. 099 - 4721177
E-mail: [email protected]
OGLIARI Raffaele
Comunità di Bose
Località Lamacavallo - 72017 OSTUNI (BR)
Tel. 0831 - 304390
E-mail: [email protected]
PIAZZOLLA Francesco
Via della Resistenza, 45 - 76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 512147
E-mail: [email protected]
REHO Cosimo
Convento Cristo Re
Piazza Marconi, 10 - 74015 MARTINA FRANCA (BR)
Tel. 080 - 4302492
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
27
COLLEGIO DEI DOCENTI
RUCCIA Antonio
Parrocchia S. Giovanni Battista
Via Arcidiacono Giovanni, 53 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5237311
E-mail: [email protected]
SABATELLI Angelo
Contrada S. Jacopo, 1 - 70013 CASTELLANA GROTTE (BA)
Tel. 080 - 4962537
E-mail: [email protected]
SCARAMUZZI Francesco
Convento PP. Cappuccini - 71016 SAN SEVERO (FG)
Tel. 0882 - 221182
E-mail: [email protected]
SCOGNAMIGLIO Rosario
Basilica San Nicola
Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5737111
E-mail: [email protected]
SIMINI Roberta
Via Martiri della Resistenza, 13 - 70126 TORRE A MARE (BA)
Tel. 080 - 5432352
E-mail: [email protected]
TOMIRI Giuseppe
Curia Provinciale Frati Minori - Convento San Pasquale
Piazza San Pasquale, 4 - 71100 FOGGIA
Tel. 0881 - 615654
E-mail: [email protected]
VIOLANTE Tommaso
Parrocchia San Giacomo
Via Mazzini, 14 - 83030 PRATA DI PRINCIPATO ULTRA (AV)
E-mail: [email protected]
ZACCARIA Francesco
P.za Sant’Antonio, 38 - 70043 MONOPOLI (BA)
E-mail: [email protected]
ZUPPA Pio
Via Lucera, 17 - 71038 PIETRA MONTECORVINO (FG)
Tel. 0881 - 555052
E-mail: [email protected]
28
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
COLLEGIO DEI DOCENTI
DOCENTI INVITATI
AGORAS Konstantinos
5 Thassou Str. - 11257 ATENE (GRECIA)
Tel. 0030 - 2108676468
E-mail: [email protected]
AMATO Domenico
II Trav. Via Caduti sul lavoro, 3 - 70056 MOLFETTA (BA)
Tel. 080 - 3385464
E-mail: [email protected]
BELLINO Francesco
Via Fanelli, 230/d - 70125 BARI
Tel. 080 - 5461974
E-mail: [email protected]
BENDINELLI Guido
Piazza San Domenico, 13 - 40124 BOLOGNA
Tel. 051- 6400411
E-mail: [email protected]
CAPUTO Annalisa
Via Giulio Petroni, 102/E - 70124 BARI
Tel. 080 - 5041345
E-mail: [email protected]
CASTELLANA Mario
Via Saliscendi, 60 - 74015 MARTINA FRANCA (TA)
Tel. 080 - 4806850
E-mail: [email protected]
CONTINI Paolo
Via Boccaccio 10/G - 70043 MONOPOLI (BA)
Tel. 080 3210465
E-mail: [email protected]
CORBELLA Carla
Via O. Vigliani 87/10 - 10080 TORINO (TO)
Tel. 011 - 3161944
E-mail: [email protected]
CORSI Pasquale
Via O. Marzano, 36 - 70125 BARI
Tel. 080 - 5024822
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
29
COLLEGIO DEI DOCENTI
FARINA Paolo
Via Barletta, 186 - 76123 ANDRIA (BT)
Tel. 0883 - 591276
E-mail: [email protected]
FARISCO Michele
Via Cardito, 52/2 - 83031 ARIANO IRPINO (AV)
Tel. 0825 - 450135
E-mail: [email protected]
FUMAGALLI Aristide
Seminario Arcivescovile
Via Pio XI, 32 - 21040 VENEGONO INFERIORE (VA)
Tel. 0331 - 867111
E-mail: [email protected]
MACILLETTI Cosimo
Via Boccaccio, 10 - 72019 S. VITO DEI NORMANNI (BR)
Tel. 0831 - 586093
E-mail: [email protected]
MANCA Luigi
Via M. L. King, 171 - 73018 SQUINZANO (LE)
Tel. 0832 - 781726
E-mail: [email protected]
PETRÁ Basilio
Via Malfante, 73 - 50047 PRATO
Tel. 0574 - 33813
E-mail: [email protected]
VALENTINO Antonio
Via D’Annunzio, 117 - 73045 LEVERANO (LE)
Tel. 0832 - 925040
E-mail: [email protected]
VASILAKIS Nifon
Garipa - 70300 IRAKLIO CRETA (GRECIA)
E-mail: [email protected]
30
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
COLLEGIO DEI DOCENTI
DOCENTI EMERITI
BENEGIAMO Giuseppe
Piazza S. Francesco, 4 - 70019 TRIGGIANO (BA)
LENOCI Michele
Via Roma, 16 - 70053 CANOSA DI PUGLIA (BT)
PALESE Salvatore
Via Resistenza, 1 - 73040 ACQUARICA DEL CAPO (LE)
ROMITA Angelo
Via Napoli, 301 - 70123 BARI
SIRONI Enrico
Piazza Tiepolo, 1 - 76125 TRANI (BT)
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
31
32
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
CALENDARIO
GENERALE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
33
CALENDARIO GENERALE
SETTEMBRE 2014
1. Lunedì
INIZIO ISCRIZIONI - Inizio sessione autunnale esami ITRA e ITE
2. Martedì
Esami
3. Mercoledì
Esami
4. Giovedì
Esami
5. Venerdì
Esami
6. Sabato
7. Domenica
8. Lunedì
Esami
9. Martedì
Esami
10. Mercoledì
Esami
11. Giovedì
Esami
12. Venerdì
Esami
Inizio sessione autunnale esami ITSF
13. Sabato
14. Domenica
15. Lunedì
Esami
16. Martedì
Esami
17. Mercoledì
Esami
18. Giovedì
Esami
19. Venerdì
Esami
Termine sessione autunnale esami ITRA
22. Lunedì
Esami
Termine ultimo prenotazioni esami di Bacc., Lic.e Dott. - ITRA
23. Martedì
Esami
Termine ultimo prenotazioni esami di Licenza e Dottorato - ITE
24. Mercoledì
Esami
25. Giovedì
Esami
26. Venerdì
Esami
20. Sabato
21. Domenica
Termine sessione autunnale esami ITE e ITSF
27. Sabato
28. Domenica
29. Lunedì
Termine ultimo prenotazioni esami di Baccellierato - ITSF
30. Martedì
FINE ISCRIZIONI
34
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
1. Mercoledì
Lezioni
2. Giovedì
Lezioni
3. Venerdì
Lezioni
Assemblea studenti ITRA
6. Lunedì
Lezioni
Inizio I semestre ITSF
7. Martedì
Lezioni
CELEBRAZIONE EUCARISTICA INAUGURALE - 16.30
8. Mercoledì
Lezioni
9. Giovedì
Lezioni
10. Venerdì
Lezioni
4.
Inizio I semestre ITRA e ITE
Sabato
5. Domenica
11. Sabato
12. Domenica
13. Lunedì
Lezioni
14. Martedì
Lezioni
15. Mercoledì
Lezioni
Assemblea studenti ITE
16. Giovedì
Lezioni
Assemblea studenti ITSF
17. Venerdì
Lezioni
Consiglio di Istituto ITE
18. Sabato
19. Domenica
20. Lunedì
Lezioni
21. Martedì
Lezioni
Consiglio di Istituto ITRA
22. Mercoledì
Lezioni
Consiglio di Istituto ITSF
23. Giovedì
Lezioni
Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA - ITE
24. Venerdì
Lezioni
Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA
25. Sabato
26. Domenica
27. Lunedì
Lezioni
28. Martedì
INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO - BARI
29. Mercoledì
Lezioni
Esami di Baccellierato ITSF
30. Giovedì
Lezioni
Esami di Baccellierato ITSF
31. Venerdì
Lezioni
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
35
CALENDARIO GENERALE
OTTOBRE 2014
CALENDARIO GENERALE
NOVEMBRE 2014
1. Sabato
Tutti i santi
2. Domenica
3.
Lunedì
Lezioni
4.
Martedì
Lezioni
5.
Mercoledì
Lezioni
6.
Giovedì
Lezioni
7.
Venerdì
Lezioni
8.
Sabato
9. Domenica
10. Lunedì
Lezioni
11. Martedì
Lezioni
12. Mercoledì
Lezioni
13. Giovedì
Lezioni
14. Venerdì
Lezioni
15. Sabato
16. Domenica
17. Lunedì
Lezioni
18. Martedì
Lezioni
19. Mercoledì
Lezioni
20. Giovedì
Lezioni
21. Venerdì
Lezioni
22. Sabato
23. Domenica
24. Lunedì
Lezioni
25. Martedì
Lezioni
26. Mercoledì
Lezioni
27. Giovedì
Lezioni
28. Venerdì
Lezioni
29. Sabato
30. Domenica
36
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
CONSIGLIO DI FACOLTÁ - ORE16.00
CALENDARIO GENERALE
DICEMBRE 2014
1.
Lunedì
Lezioni
2.
Martedì
Lezioni
3.
Mercoledì
Lezioni
4.
Giovedì
Lezioni
5.
Venerdì
Lezioni
6.
Sabato
7.
Domenica
8.
Lunedì
IMMACOLATA CONCEZIONE
9.
Martedì
Lezioni
10. Mercoledì
Lezioni
Convegno Progetto Ermeneutica - ITRA
11. Giovedì
Lezioni
Giornata di Istituto - ITSF
12. Venerdì
Lezioni
13. Sabato
14. Domenica
15. Lunedì
Lezioni
16. Martedì
Lezioni
17. Mercoledì
Lezioni
18. Giovedì
Lezioni
19. Venerdì
Lezioni
20. Sabato
21. Domenica
22. Lunedì
Vacanza - Lezioni ITRA
23. Martedì
Vacanza
24. Mercoledì
Vacanza
25. Giovedì
NATALE DEL SIGNORE
26. Venerdì
Vacanza
27. Sabato
28. Domenica
29. Lunedì
Vacanza
30. Martedì
Vacanza
31. Mercoledì
Vacanza
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
37
CALENDARIO GENERALE
GENNAIO 2015
1. Giovedì
Vacanza
2. Venerdì
Vacanza
3. Sabato
4. Domenica
5. Lunedì
Vacanza
6. Martedì
Vacanza
EPIFANIA
7. Mercoledì
Lezioni
Vacanza ITRA - Ripresa lezioni
8. Giovedì
Lezioni
Ripresa lezioni ITRA - Termine ultimo prenot. esami sessione invernale ITRA
9. Venerdì
Lezioni
10. Sabato
11. Domenica
12. Lunedì
Lezioni
13. Martedì
Lezioni
14. Mercoledì
Lezioni
15. Giovedì
Lezioni
16. Venerdì
Lezioni
Fine I semestre
19. Lunedì
Vacanza
Termine ultimo prenotazione esami Bacc., Lic. e Dott. ITRA
20. Martedì
Esami
Inizio sessione invernale esami
21. Mercoledì
Esami
22. Giovedì
Esami
23. Venerdì
Esami
Consiglio di Istituto ITRA
17. Sabato
18. Domenica
24. Sabato
25. Domenica
26. Lunedì
Esami
Termine ultimo prenotazione esami Bacc. ITSF - Lic. e Dott. ITE
27. Martedì
Esami
Consiglio di Istituto ITSF
28. Mercoledì
Esami
29. Giovedì
Esami
30. Venerdì
Esami
31. Sabato
38
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
CALENDARIO GENERALE
FEBBRAIO 2015
1.
Domenica
2.
Lunedì
Esami
3.
Martedì
Esami
4.
Mercoledì
Esami
5.
Giovedì
Esami
6.
Venerdì
Esami
Fine sessione invernale esami
7.
Sabato
8.
Domenica
9.
Lunedì
Lezioni
Inizio II semestre - Vacanza ITRA
10. Martedì
Lezioni
11. Mercoledì
Lezioni
12. Giovedì
Lezioni
13. Venerdì
Lezioni
14. Sabato
15. Domenica
16. Lunedì
Lezioni
17. Martedì
Lezioni
18. Mercoledì
Vacanza - Le Sacre Ceneri
19. Giovedì
Lezioni
Esami Baccellierato - Licenza - Dottorato ITRA
20. Venerdì
Lezioni
Esami Baccellierato - Licenza - Dottorato ITRA
21. Sabato
22. Domenica
23. Lunedì
Lezioni
24. Martedì
Lezioni
25. Mercoledì
Lezioni
26. Giovedì
Lezioni
CONSIGLIO DI FACOLTÁ - ORE 16.00
27. Venerdì
Lezioni
Esami di Baccellierato ITSF - Licenza - Dottorato ITE
28. Sabato
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
39
CALENDARIO GENERALE
MARZO 2015
1.
Domenica
2.
Lunedì
Lezioni
3.
Martedì
Lezioni
4.
Mercoledì
Lezioni
5.
Giovedì
Lezioni
6.
Venerdì
Lezioni
7.
Sabato
8.
Domenica
9.
Lunedì
Cattedra di Teologia ITSF
Lezioni
10. Martedì
Lezioni
11. Mercoledì
Lezioni
Incontro di aggiornamento Docenti
12. Giovedì
Lezioni
Cattedra di Teologia ITRA
13. Venerdì
Lezioni
14. Sabato
15. Domenica
16. Lunedì
Lezioni
17. Martedì
Lezioni
18. Mercoledì
Lezioni
19. Giovedì
Lezioni
20. Venerdì
Lezioni
21. Sabato
22. Domenica
23. Lunedì
Lezioni
24. Martedì
Lezioni
25. Mercoledì
Lezioni
26. Giovedì
Lezioni
27. Venerdì
Lezioni
28. Sabato
29. Domenica
30. Lunedì
Vacanza
31. Martedì
Vacanza
40
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Consiglio di Istituto ITRA
Consiglio di Istituto ITE
CALENDARIO GENERALE
APRILE 2015
1. Meroledì
Vacanza
2. Giovedì
Vacanza
3. Venerdì
Vacanza
4. Sabato
5. Domenica
PASQUA DI RISURREZIONE
6. Lunedì
Vacanza
7. Martedì
Vacanza
8. Mercoledì
Vacanza
9. Giovedì
Vacanza
10. Venerdì
Vacanza
11. Sabato
12. Domenica
13. Lunedì
Lezioni
14. Martedì
Lezioni
15. Mercoledì
Lezioni
16. Giovedì
Lezioni
17. Venerdì
Lezioni
Ripresa delle lezioni
Consiglio di Istituto ITSF
18. Sabato
19. Domenica
20. Lunedì
Lezioni
21. Martedì
Lezioni
22. Mercoledì
Lezioni
23. Giovedì
Lezioni
24. Venerdì
Lezioni
Cattedra di Teologia ITSF
25. Sabato
26. Domenica
27. Lunedì
Lezioni
28. Martedì
Lezioni
29. Mercoledì
Lezioni
30. Giovedì
Lezioni
CONSIGLIO DI FACOLTÁ - ORE 16.00
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
41
CALENDARIO GENERALE
MAGGIO 2015
1. Venerdì
2.
Vacanza
Sabato
3. Domenica
4.
Lunedì
Lezioni
5.
Martedì
Lezioni
6.
Mercoledì
Lezioni
7.
Giovedì
Lezioni
Festa di San Nicola - Vacanza ITE
8.
Venerdì
Lezioni
Festa di San Nicola - Vacanza ITE e ITSF
9.
Sabato
Termine ultimo prenotazione esami sessione estiva ITRA
10. Domenica
11. Lunedì
Lezioni
12. Martedì
Lezioni
13. Mercoledì
Lezioni
14. Giovedì
Lezioni
15. Venerdì
Lezioni
16. Sabato
17. Domenica
18. Lunedì
Lezioni
19. Martedì
Lezioni
20. Mercoledì
Lezioni
21. Giovedì
Lezioni
Fine II semestre ITRA
22. Venerdì
Lezioni
Fine II semestre ITSF e ITE
23. Sabato
24. Domenica
25. Lunedì
Vacanza ITSF Termine ultimo prenotazioni esami di Bacc. ITRA
Seminario Dott. ITE
26. Martedì
Esami
Seminario Dott. ITE
27. Mercoledì
Esami
28. Giovedì
Esami
Termine ultimo prenotazioni esami di Bacc. ITSF
Seminario Dott. ITE
29. Venerdì
Esami
Termine ultimo prenotazioni esami di Lic. e Dott. ITE
Seminario Dott. ITE
Inizio sessione estiva esami
Seminario Dott. ITE
30. Sabato
31. Domenica
42
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
CALENDARIO GENERALE
GIUGNO 2015
1. Lunedì
Esami
2. Martedì
Vacanza
3. Mercoledì
Esami
4. Giovedì
Esami
5. Venerdì
Esami
Inizio sessione estiva esami - Vacanza ITE
6. Sabato
7. Domenica
8. Lunedì
Esami
9. Martedì
Esami
10. Mercoledì
Esami
11. Giovedì
Esami
12. Venerdì
Esami
13. Sabato
14. Domenica
15. Lunedì
Esami
16. Martedì
Esami
17. Mercoledì
Esami
18. Giovedì
19. Venerdì
ASSEMBLEA DOCENTI
Esami
Termine ultimo prenotazioni esami sessione autunnale ITRA
20. Sabato
21. Domenica
22. Lunedì
Esami
23. Martedì
Esami
24. Mercoledì
Esami
Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA
25. Giovedì
Esami
Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA
26. Venerdì
Esami
Fine sessione estiva di esami
27. Sabato
28. Domenica
29. Lunedì
Esami di Baccellierato ITSF
30. Martedì
Esami di Baccellierato ITSF - Esami Licenza - Dottorato ITE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
43
44
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
INFORMAZIONI
GENERALI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
45
INFORMAZIONI GENERALI
La Facoltà Teologica Pugliese ha le seguenti finalità:
a) approfondire sistematicamente, secondo il metodo scientifico,
la divina Rivelazione nella tradizione della dottrina cattolica e
promuovere una adeguata formazione filosofica;
b) contribuire alla soluzione dei problemi umani e culturali
contemporanei, alla luce della Rivelazione cristiana e del Magistero
della Chiesa;
c) promuovere l’incontro tra fede e ragione, verità e libertà, cultura
e istituzioni, tra Occidente ed Oriente, Nord e Sud del mondo;
d) collaborare efficacemente alla nuova evangelizzazione, secondo
l’impulso del Successore di Pietro e in comunione con le Chiese
particolari;
e) curare la formazione di studiosi ed esperti in teologia ecumenicopatristica, nell’ottica dell’ecclesiologia di comunione, tra Chiesa
cattolica e Chiese di Oriente, soprattutto nell’area mediterranea;
f) costituire un centro di studi ecumenico-patristici, che, anche per
la posizione storico-geografica della Puglia, promuova studi,
ricerche, incontri e colloqui per gli studiosi e gli animatori di teologia
ecumenico-patristica nelle Chiese particolari;
g) promuovere l’incontro e il dialogo tra i cristiani, i credenti di
altre religioni e i non credenti;
h) creare un centro accademico teologico regionale, in grado di
recepire, in maniera feconda, le situazioni e i problemi della vita
ecclesiale e civile della Regione, con particolare attenzione alla
storia delle Chiese locali, alla cultura e alla civiltà di Puglia.
La Facoltà Teologica Pugliese ha principalmente il compito di curare
la formazione culturale dei futuri presbiteri di Puglia e di quanti, religiosi,
religiose e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad
altri compiti apostolici, specialmente nell’ambito della pastorale
dell’annuncio e del culto divino, del dialogo ecumenico e interreligioso, a
servizio della Chiesa.
46
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
La Facoltà Teologica Pugliese conferisce i gradi accademici di
Baccellierato, Licenza e Dottorato in Sacra Teologia.
I ciclo: Baccellierato
I corsi istituzionali per il Baccellierato sono proposti presso:
- l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta);
- l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari).
II ciclo e III ciclo: Licenza e Dottorato
I corsi per la Licenza e il Dottorato sono proposti presso:
- l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) con indirizzo
di antropologia teologica;
- l’Istituto di Teologia Ecumenica “San Nicola” (Bari) con indirizzo
ecumenico-patristico.
Il primo ciclo, della durata di cinque anni (10 semestri), si articola in un
biennio prevalentemente filosofico e in un triennio teologico e si conclude con
il conseguimento del baccellierato in teologia.
Il secondo ciclo, della durata di due anni (4 semestri), si conclude con il
conseguimento della licenza in teologia.
Il terzo ciclo, della durata di almeno due anni (4 semestri), si conclude
con il conseguimento del dottorato in teologia.
Studenti
Ammissione
Sono ammessi alla Facoltà Teologica Pugliese coloro che hanno i titoli
richiesti per l’ammissione agli studi universitari, a norma dell’art. 28 §1 dello
Statuto della Facoltà.
Gli studenti che intendono frequentare i corsi presso la Facoltà Teologica
Pugliese si possono iscrivere come ordinari, straordinari e uditori.
Studenti ordinari
Gli studenti ordinari sono coloro che, non essendo iscritti ad altra
Istituzione accademica, frequentano i corsi dei cicli che conducono ai gradi
accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Sacra Teologia.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
47
INFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI
Possono essere iscritti come ordinari coloro che:
a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi, i membri
degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica,
dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona
ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza;
b) hanno compiuto gli studi medi superiori ed hanno conseguito il titolo
di studio richiesto per l’iscrizione alle Università italiane o di altre nazioni,
fermo restando il diritto di esaminare se, dall’attestato, appaiono regolarmente
svolte tutte le discipline ritenute necessarie dalla Facoltà.
Studenti straordinari
Gli studenti straordinari sono coloro che frequentano i corsi con piani
di studio che non conducono ai gradi accademici (cfr. Statuto, art. 30, §1), per
mancanza del titolo prescritto per il ciclo che frequentano. Possono essere
iscritti come straordinari coloro che:
a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi e i
membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita
apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona
ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza;
b) hanno conseguito un diploma di istruzione media superiore o compiuto
un curricolo di studi equivalente.
Studenti uditori
Gli studenti uditori sono coloro che vengono autorizzati dal Direttore di
un Istituto della Facoltà a frequentare alcuni corsi di loro scelta senza previsione
di esame finale. Il Direttore può autorizzare a sostenere, eventualmente, i relativi
esami. Gli studenti uditori che, in possesso dei requisiti richiesti a norma dello
Statuto e del Regolamento, intendono iscriversi come ordinari o come
straordinari, possono chiedere al Direttore la convalida dei corsi frequentati e
degli eventuali esami sostenuti presso gli Istituti.
L’iscrizione e la convalida vengono deliberate, caso per caso, dai Direttori
degli Istituti, una volta acquisito il parere favorevole della Commissione per
l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
Studenti fuori corso
Gli studenti che aspirano ai gradi accademici del “Baccellierato” e della
“Licenza in Sacra Teologia” e che non hanno completato il curriculum di studio,
comprensivo dei seminari e dell’esame finale, entro la sessione di febbraio
dell’anno accademico successivo alla iscrizione all’ultimo anno dei rispettivi
piani di studio, sono considerati «fuori corso».
Tutti gli studenti «fuori corso» possono iscriversi fino alla data del 15
marzo. Oltre tale data l’iscrizione è ammessa, a discrezione del Direttore e con
diritti amministrativi di mora.
48
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Condizioni per l’ammissione al ciclo Istituzionale
Possono essere ammessi come studenti ordinari al 1° ciclo istituzionale
coloro che:
a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi, i membri
degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica,
dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona
ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza;
b) hanno compiuto gli studi medi superiori ed hanno conseguito il titolo
di studio richiesto per l’iscrizione alle Università italiane o di altre nazioni,
fermo restando il diritto di esaminare se, dall’attestato, appaiono regolarmente
svolte tutte le discipline ritenute necessarie dalla Facoltà.
Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue
antiche (greco e latino) e di almeno due tra le lingue moderne ritenute
indispensabili (francese, tedesco, inglese, spagnolo), la Facoltà esige che si
supplisca in tempo utile, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi
esami.
Condizioni per l’ammissione al ciclo di Licenza
Possono essere ammessi come ordinari al 2° ciclo, per il conferimento
della Licenza, gli studenti che hanno espletato il ciclo istituzionale conseguendo
il grado accademico di Baccellierato in Teologia, ottenuto con una valutazione
almeno “cum laude”, presso una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede, o
altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente eretta.
Condizioni per l’ammissione al ciclo di Dottorato
Possono essere ammessi come ordinari al 3° ciclo, per il conferimento
del Dottorato, gli studenti che hanno conseguito il titolo di Licenza in Teologia
con una valutazione “magna cum laude”, salvo dispensa del Preside della
Facoltà su parere favorevole dalla Commissione per l’ammissione e il
riconoscimento degli studi. Il titolo di Licenza in Teologia deve essere stato
conseguito presso una Facoltà canonicamente riconosciuta o eretta dalla S.
Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente
eretta.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
49
INFORMAZIONI GENERALI
Passaggio da studenti straordinari a ordinari
Gli studenti straordinari iscritti al ciclo istituzionale che, in possesso dei
requisiti richiesti, intendessero conseguire il grado accademico, possono
inoltrare istanza di passaggio a studente ordinario e di omologazione dei corsi
frequentati e degli esami sostenuti. Il passaggio viene deliberato, caso per
caso, dai Direttori degli Istituti che stabiliscono le eventuali integrazioni al
piano di studi precedentemente approvato, una volta acquisito il parere
favorevole della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
INFORMAZIONI GENERALI
La “Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi”
Competenza sull’ammissione degli studenti hanno il Direttore di ciascun
Istituto, il Preside della Facoltà e la Commissione per l’ammissione e il
riconoscimento degli studi, nei casi e nei modi stabiliti dal Regolamento.
La Commissione è presieduta dal Preside della Facoltà ed è composta
dal Vice-Preside e da tre docenti stabili eletti dal consiglio di Facoltà,
possibilmente rappresentativi dei tre Istituti.
La Commissione è unica nella Facoltà e la sua competenza si estende a
tutte le situazioni specifiche dei tre Istituti.
La Commissione esamina le situazioni sulla base della documentazione
presentata dal Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente e di un suo
parere scritto.
Alle riunioni della Commissione il Preside può invitare il Direttore
dell’Istituto di provenienza dello studente.
Il giudizio della Commissione è inappellabile e viene comunicato dal
Preside al Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente.
Documentazione per immatricolazione e iscrizione
Le immatricolazioni e le iscrizioni si effettuano nei tempi indicati
annualmente nel calendario accademico, presso la segreteria dell’Istituto scelto.
Eventuali iscrizioni tardive - non oltre il 5 novembre - devono essere
autorizzate dai Direttori degli Istituti e comportano diritti amministrativi di mora.
Le iscrizioni al 2° e al 3° ciclo si effettuano anche all’inizio del secondo
semestre.
Per l’iscrizione si richiede la domanda scritta al Preside, corredata dai
documenti necessari.
Nei casi di dubbia ammissione la decisione spetta alla Commissione per
l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
Per l’iscrizione al Ciclo istituzionale si richiedono:
a) domanda d’iscrizione indirizzata al Preside e presentata nell’Istituto
presso il quale si desidera essere iscritto su modulo fornito dalla Segreteria del
medesimo Istituto;
b) diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata
quinquennale (per gli studenti ordinari);
c) cinque fotografie formato tessera;
d) nulla osta dell’ordinario o del superiore religioso (oppure, per i laici,
una lettera di presentazione di persona ecclesiastica);
e) ricevuta di versamento dei contributi accademici sul Conto Corrente
Postale n. 79231122 intestato a FACOLTÁ TEOLOGICA PUGLIESE, Largo S.
Sabino, 1 - 70122 BARI, o con assegno o contanti c/o le segreterie degli Istituti.
50
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Per l’iscrizione al Ciclo di Dottorato si richiedono:
a) domanda d’iscrizione indirizzata al Preside e presentata nell’Istituto
presso il quale si desidera essere iscritto su modulo fornito dalla Segreteria del
medesimo Istituto;
b) diploma o certificazione autenticata del conseguimento della Licenza
in Sacra Teologia;
c) attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste;
d) cinque fotografie formato tessera;
e) lettera di presentazione dell’ordinario o del superiore religioso (oppure,
per i laici, di persona ecclesiastica);
f) ricevuta di versamento dei contributi accademici sul Conto Corrente
Postale n. 79231122 intestato a FACOLTÁ TEOLOGICA PUGLIESE, Largo S.
Sabino, 1 - 70122 BARI, o con assegno o contanti c/o le segreterie degli Istituti.
L’anno accademico
L’anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese inizia nel mese di
ottobre e si conclude nel settembre successivo.
Esso consta di due semestri, ciascuno con almeno 12 settimane scolari
effettive.
Le lezioni istituzionali
Le lezioni sono obbligatorie e devono essere frequentate dagli studenti
per almeno i 2/3, pena la non ammissione agli esami.
Le lezioni istituzionali vengono sospese durante le sessioni ordinarie di
esame ed in occasione di particolari iniziative spirituali o culturali promosse o
riconosciute dalle Autorità accademiche.
Le lezioni non vengono interrotte durante l’eventuale sessione
straordinaria di esami.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
51
INFORMAZIONI GENERALI
Per l’iscrizione al Ciclo di Licenza si richiedono:
a) domanda d’iscrizione indirizzata al Preside e presentata nell’Istituto
presso il quale si desidera essere iscritto su modulo fornito dalla Segreteria del
medesimo Istituto;
b) diploma o certificazione autenticata del conseguimento del
Baccellierato in Teologia;
c) attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste;
d) cinque fotografie formato tessera;
e) lettera di presentazione dell’ordinario o del superiore religioso (oppure,
per i laici, di persona ecclesiastica);
f) ricevuta di versamento dei contributi accademici sul Conto Corrente
Postale n. 79231122 intestato a FACOLTÁ TEOLOGICA PUGLIESE, Largo S.
Sabino, 1 - 70122 BARI, o con assegno o contanti c/o le segreterie degli Istituti.
INFORMAZIONI GENERALI
Corsi ed esami
Lo studente che si iscrive alla Facoltà Teologica Pugliese è obbligato a
frequentare tutti i corsi (fondamentali, opzionali, seminari) e a sostenere tutti gli
esami previsti per il conseguimento dei gradi accademici.
Possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un
insegnamento solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e
hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciato dal docente al termine
del corso.
La partecipazione alle lezioni, agli incontri seminariali, ai gruppi di studio
non deve essere inferiore ai 2/3 del totale.
Nel ciclo istituzionale non possono essere sostenuti esami del triennio
se prima non sono stati superati tutti gli esami del biennio.
Non possono essere sostenuti esami del secondo ciclo se lo studente
non risulta ad esso regolarmente iscritto.
Non possono essere sostenuti esami del terzo ciclo se lo studente non
risulta ad esso regolarmente iscritto.
Le sessioni ordinarie di esamI sono tre: invernale, estiva, autunnale. In
ciascuna di esse vengono indetti, per ogni singola disciplina prevista, due
appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo.
Per conoscere le date delle sessioni d’esame consultare il Calendario
generale a pag. 33.
Gli esami finali (Baccellierato, Licenza, Dottorato) vengono sostenuti
solo dopo il completo espletamento del ciclo di studi.
Le sessioni d’esami per il conseguimento dei titoli accademici seguiranno
il seguente calendario:
Baccellierato, Licenza e Dottorato
presso l’ITRA di Molfetta: 23-24 Ottobre 2014
19-20 Febbraio 2015
24-25 Giugno 2015
Baccellierato
presso l’ITSF di Bari:
29-30 Ottobre 2014
27 Febbraio 2015
29-30 Giugno 2015
Licenza e Dottorato
presso l’ITE di Bari:
52
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
24 Ottobre 2014
27 Febbraio 2015
30 Giugno 2015.
Trasferimenti
Gli studenti possono trasferirsi durante il quinquennio istituzionale da
un Istituto all’altro della Facoltà, nei modi consentiti.
Il trasferimento sarà motivato dallo studente con lettera indirizzata al
Direttore dell’Istituto in cui egli è iscritto e sarà possibile dopo il nulla osta di
questi.
Il Direttore dell’Istituto presso il quale lo studente si trasferisce, accoglierà
la richiesta e verificherà gli studi compiuti per eventuale adeguamento al piano
di studi.
Diplomi e certificazioni
Lo studente può richiedere presso le segreterie particolari degli Istituti
della Facoltà certificati e diplomi dei titoli accademici conseguiti (Baccalaureato,
Licenza e Dottorato).
I diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato vengono rilasciati dalla
Segreteria generale della Facoltà su richiesta del candidato mediante domanda
presentata nelle segreterie degli Istituti, con l’obbligo di corrispondere alla
tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso.
Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la
pubblicazione della Tesi dottorale o di una sua parte e la relativa consegna in
segreteria generale delle copie (30 copie). Dopo la difesa della tesi, le segreterie
particolari degli Istituti possono rilasciare, su richiesta del candidato, un attestato
di Dottorato (vedi Norme per la pubblicazione della tesi di dottorato, pag. 68).
I diplomi sono documenti non iterabili; il ritiro è permesso solo allo
studente titolare che ne fa richiesta, o, in caso di necessità, mediante delega
nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte
della persona delegata.
I diplomi saranno firmati dal Gran Cancelliere, dal Preside, dal Direttore
dell’Istituto e dal Segretario generale.
I certificati e gli attestati vengono richiesti dallo studente alle segreterie
particolari degli Istituti della Facoltà mediante l’apposito modulo e con l’obbligo
di corrispondere alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
53
INFORMAZIONI GENERALI
Eventuali esami fuori sessione possono essere concessi in via
straordinaria dal Direttore, udito il docente interessato.
Il Consiglio di Facoltà può deliberare sessioni straordinarie d’esame, da
collocarsi sempre al di fuori dell’orario delle lezioni.
Gli esami possono essere orali o scritti, a discrezione del docente, tenuto
conto dell’interesse degli studenti; la loro durata va contenuta in un tempo
ragionevole.
L’esame si ritiene superato con la votazione di 18/30.
INFORMAZIONI GENERALI
Riconoscimento degli studi compiuti altrove
Lo studente proveniente da altre Facoltà o Istituti teologici può,
contestualmente alla immatricolazione o iscrizione, chiedere il riconoscimento
degli studi compiuti e l’omologazione degli esami già superati a norma dello
Statuto e dei seguenti criteri generali:
a) la sostanziale corrispondenza degli argomenti e dei contenuti dei corsi
dei cui esami si chiede l’omologazione;
b) la corrispondenza dei credits dei corsi dei cui esami si chiede
l’omologazione;
c) gli esami di cui si chiede l’omologazione non devono essere andati
soggetti a decadenza;
d) gli esami di cui si chiede l’omologazione devono essere stati superati
con buon profitto;
e) gli esami di cui si chiede l’omologazione, devono essere stati sostenuti
presso Facoltà e Istituti canonicamente eretti o approvati;
f) per una sola volta si può chiedere l’omologazione di un esame già
sostenuto.
L’istanza, corredata da certificazione autentica di esami della Facoltà e/
o Istituto di provenienza e dai programmi seguiti, va inoltrata in Segreteria entro
il termine perentorio del 30 ottobre.
Chi ha iniziato come ordinario gli studi filosofico–teologici in una Facoltà
canonicamente eretta o approvata dalla S. Sede o in Istituti teologici aggregati
o affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata, può essere
ammesso a continuarli presso l’Istituto, senza l’obbligo di ripetere gli esami già
sostenuti. Non può, tuttavia, essere ammesso a sostenere gli esami e le altre
prove prescritte per il conseguimento dei gradi accademici, senza l’approvazione
del piano di studi e senza una regolare partecipazione ai rispettivi corsi.
Chi ha compiuto studi filosofico–teologici presso Istituti teologici o
Studentati non affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata,
può ricevere un riconoscimento dei curricoli svolti, in ordine al conseguimento
dei gradi accademici, solo se in possesso di un diploma di studi superiori valido
per l’iscrizione come ordinario. I riconoscimenti e le omologazioni sono fatti
dalla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
Chi ha conseguito il grado accademico di «Magistero in Scienze
Religiose» (Laurea magistrale in Scienze Religiose) presso un Istituto superiore
di scienze religiose sponsorizzato da una Facoltà teologica canonicamente eretta
o approvata e vuole conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, sarà ammesso
dal Preside e iscritto al IV anno del quinquennio istituzionale con un piano di
studi particolareggiato concordato con il Direttore dell’Istituto in cui lo studente
desidera iscriversi.
Coloro che sono in possesso del «Diploma di Magistero in Scienze
Religiose» (Laurea in Scienze Religiose), per ottenere quanto previsto da quanto
54
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
55
INFORMAZIONI GENERALI
detto precedentemente dovranno essere iscritti al II anno del quinquennio
istituzionale con un piano di studi particolareggiato concordato con il Direttore
dell’Istituto in cui lo studente desidera iscriversi.
Chi ha conseguito il «Diploma in Scienze Religiose» potrà ottenere
riconoscimenti e omologazioni solo se i rispettivi Istituti Superiori di Scienze
Religiose risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà teologica, udito il
parere della Commissione per il riconoscimento degli studi.
Curricoli incompleti svolti presso un Istituto Superiore di Scienze
Religiose (ISSR) sponsorizzato da una Facoltà teologica, o presso un Istituto di
Scienze Religiose (ISR) riconosciuto da una Facoltà teologica, possono ottenere
riconoscimenti e omologazioni, udito il parere della Commissione per il
riconoscimento degli studi.
Il riconoscimento di discipline e corsi compiuti con successo nelle
Università civili, o in altri Centri qualificati di studi, viene determinato caso per
caso dal Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per l’ammissione
e il riconoscimento degli studi. Per laureati si intendono coloro che hanno
conseguito una laurea quadriennale secondo i precedenti regolamenti delle
Università civili italiane, oppure coloro che hanno conseguito la laurea
quinquennale, detta «specialistica» presso le Università italiane od estere. Per
costoro si devono tenere presenti i seguenti criteri generali:
a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del
quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di recuperare prima del conferimento del
grado accademico, i principali corsi filosofici teoretici, qualora sembrassero
insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti;
b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al
secondo anno del quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i
corsi teoretici e storici e le altre discipline del biennio filosofico che non
trovassero adeguate corrispondenze negli studi compiuti;
c) i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie nel
piano di studi dell’Istituto scelto, vengono iscritti al primo anno del quinquennio
istituzionale. Potranno tuttavia essere omologati quegli esami che trovassero
sufficiente corrispondenza nel piano di studi del singolo Istituto. Il diploma di
laurea di primo livello, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale
e un seminario del biennio filosofico e dall’eventuale obbligo di un elaborato
scritto di filosofia;
d) il Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per
l’ammissione e il riconoscimento degli studi e tenendo presente i criteri generali
emanati dalla Facoltà, può omologare, indipendentemente dal diploma di laurea,
tutti gli esami universitari che trovassero sostanziale corrispondenza nei
programmi dei singoli Istituti. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto
il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione.
INFORMAZIONI GENERALI
Coloro che hanno conseguito una laurea triennale, detta «breve», presso
le Università civili italiane od estere potranno avvalersi dei seguenti
riconoscimenti:
a) se provengono da facoltà umanistiche, potranno chiedere
l’omologazione degli esami sostenuti secondo i criteri generali della Facoltà;
b) se provengono da facoltà scientifiche potranno essere esonerati da
un seminario del biennio filosofico–teologico.
Decadenza degli studi
Sono considerati decaduti dagli studi e perdono ogni diritto acquisito
quegli studenti che non hanno sostenuto più esami da 10 anni accademici. Per
ultimo esame si intende l’ultimo sostenuto.
Per coloro che volessero riprendere gli studi del II e III ciclo dopo dieci
anni dall’ultimo esame, il Direttore elaborerà un piano di studi particolareggiato
che sottoporrà alla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli
studi per l’approvazione.
Gli studenti che per vari motivi non assicurano la prescritta frequenza ai
corsi e pertanto non sono ammessi agli esami per difetto di frequenza, devono
ripetere i corsi.
Sospensione degli studi
La sospensione degli studi è la possibilità di interrompere per un
determinato periodo gli studi. Lo studente può chiedere in qualsiasi momento
la sospensione degli studi, per un massimo di due anni, per gravi motivi
sottoposti alla valutazione discrezionale del Direttore.
Durante il periodo di sospensione non è consentito svolgere nessun
atto di carriera, come ad esempio sostenere esami, modificare o presentare un
piano di studi, richiedere riconoscimenti di attività formative.
La sospensione dagli studi esonera dal pagamento dalle tasse
accademiche del periodo di sospensione.
Per riprendere gli studi interrotti lo studente dovrà presentare la richiesta
su apposito modulo fornito dalle segreterie particolari durante il periodo di
iscrizione dell’anno accademico in cui si intende riprendere gli studi e
corrispondere le tasse accademiche relative.
Rinuncia agli studi
La rinuncia agli studi è un atto formale irrevocabile con il quale lo studente
intende concludere la carriera accademica nella Facoltà.
La domanda dovrà essere indirizzata al Preside della Facoltà, attraverso
apposito modulo fornito dalle segreterie particolari.
Istanze varie
Ogni domanda di certificazione o istanza di qualsiasi natura va inoltrata,
a seconda dei casi, al Preside o al Direttore, a mezzo dei servizi di Segreteria.
56
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Partecipazione degli studenti alla vita della Facoltà
Parte integrante della comunità accademica, gli studenti possono
associarsi per promuovere il dialogo e la collaborazione con le Autorità e i
docenti della Facoltà, secondo modalità previste dal Regolamento della Facoltà
e dagli Ordinamenti degli Istituti.
Eventuali procedimenti disciplinari per infrazioni alla disciplina e ai buoni
costumi sono presi dai Direttori degli Istituti, i quali, nei casi più gravi, agiscono
in conformità alle decisioni del Consiglio di Facoltà, che può eventualmente
decretare la sospensione o la dimissione. Vanno sempre tutelati il diritto alla
difesa e la possibilità di ricorso al Consiglio di Facoltà e al Gran Cancelliere.
Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati
I titoli accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Teologia
rilasciati dalla Facoltà Teologica Pugliese sono di diritto pontificio. Agli effetti
civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati e
le norme delle singole Università o Istituti Universitari. In Italia i Diplomi di
Baccellierato, Licenza e Dottorato in Teologia consentono l’esenzione da
frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a discrezione delle
Autorità accademiche delle Facoltà civili.
In Italia i Diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Teologia sono
riconosciuti validi se vidimati dalle competenti autorità ecclesiastiche e civili.
Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine:
a) Congregazione per l’Educazione Cattolica (piazza Pio XII, 3 - Roma);
b) Segreteria di Stato di Sua Santità;
c) Nunziatura Apostolica in Italia (via Po, 27 - Roma);
d) Prefettura di Roma - Ufficio Bollo (via Ostiense, 131 - Roma) *;
e) Ministero dell’Istruzione (piazzale Kennedy, 15 - Roma).
Gli studenti stranieri sono tenuti a recarsi:
1) alla rispettiva Ambasciata presso la S. Sede, dopo essersi recati presso
la Congregazione per l’Educazione Cattolica e presso la Segreteria di Stato;
2) oppure al Consolato della rispettiva nazione facendo prima vidimare i
documenti presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica, la Segreteria di
Stato, la Nunziatura Apostolica presso lo Stato italiano e la Prefettura di Roma.
* In Prefettura presentarsi con il Diploma o Certificato da autenticare. I titoli di Baccellierato e Licenza in Teologia,
conformemente al D.P.R. del 2 febbraio 1994, possono essere riconosciuti con Decreto del Ministero italiano
dell’Istruzione previa presentazione, all’Ufficio competente di piazzale Kennedy 15 in Roma, di copia autenticata
del Diploma, Certificati dell’intero ciclo istituzionale con dichiarazioni delle annualità (13 per il Baccellierato e
20 per la Licenza).
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
57
INFORMAZIONI GENERALI
Prenotazioni e scadenze
Tutte le prenotazioni, le scadenze ed i vari adempimenti sono pubblicati
nel calendario accademico, oppure notificati nell’albo ufficiale degli avvisi. Salvo
indicazione contraria, i termini si intendono sempre perentori.
INFORMAZIONI GENERALI
APPROVAZIONE
DELL’INTESA ITALIA-SANTA SEDE
PER IL RICONOSCIMENTO
DEI TITOLI ACCADEMICI PONTIFICI
(Estratto dalla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA
ITALIANA Serie generale - n. 62 del 16-3-94, p. 4)
«La Repubblica italiana e la Santa Sede, in prima attuazione dell’art. 10, n.
2 comma 1, dell’accordo con protocollo addizionale firmato a Roma il 18
febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell’11
febbraio 1929, fermo restando quanto stabilito dal punto 4 dell’intesa 14
dicembre 1985 tra l’autorità scolastica e la Conferenza episcopale italiana
(decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751), hanno
determinato quanto segue:
Art. 1
Le Parti concordano nel considerare, oltre alla teologia, disciplina ecclesiastica, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10, n. 2, comma 1, dell’accordo di
revisione del Concordato 18 febbraio 1984, ratificato con legge 25 marzo
1985, n. 121, la disciplina «Sacra Scrittura».
Art. 2
I titoli accademici di Baccalaureato e di Licenza nelle discipline di cui
all’art. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come Diploma universitario e come Laurea con decreto del Ministro dell’Università e della
Ricerca Scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il riconoscimento è disposto previo accertamento della
parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italiano per i titoli accademici di equivalente livello; si
dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di
esami pari a non meno di 13 annualità d’insegnamento per i titoli da
riconoscere come diploma universitario, e pari a non meno di 20 annualità
d’insegnamento per i titoli da riconoscere come laurea. Al predetto fine
l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato
dall’elenco degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla facoltà che lo ha
conferito, autenticata dalla Santa Sede».
58
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Diritti Amministrativi
Immatricolazione (studenti ordinari, straordinari, uditori)
Prima rata semestrale quinquennio istituzionale
Seconda rata semestrale quinquennio istituzionale
Prima rata semestrale biennio Licenza
Seconda rata semestrale biennio Licenza
Prima rata semestrale biennio Dottorato
Seconda rata semestrale biennio Dottorato
Tassa semestrale studenti uditori
Tassa per ogni corso studenti uditori
Tassa per ogni esame studenti uditori
Tassa per esame di ammissione
Tassa per esame-tesi Baccellierato
Tassa per esame-tesi di Licenza
Tassa per esame-tesi di Dottorato
Tassa annuale per studenti fuori corso
Diploma di Dottorato
Diploma di Licenza
Diploma di Baccellierato
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
150
400
400
430
430
450
450
100
50
30
150
150
300
500
350
160
150
100
Diritti di Segreteria
Ripetizione o ritardo esame
Esami fuori sessione
Attestati
Attestati con punteggio
Tassa di mora per ritardo iscrizione
Duplicati di tesserini
Duplicato del libretto
€
€
€
€
€
€
€
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
5
30
10
15
50
10
20
59
TASSE ACCADEMICHE
TASSE ACCADEMICHE 2014-2015
60
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
GRADI
ACCADEMICI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
61
62
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Norme generali
Il Baccellierato è il primo ciclo accademico istituzionale che ha un
fondamentale valore formativo per gli studenti i quali desiderano accedere al
secondo e al terzo ciclo accademico.
Nella Facoltà, il ciclo per il Baccellierato in Teologia ha durata
quinquennale ed è tenuto in due percorsi distinti, uno presso l’Istituto Teologico
Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta, l’altro presso l’Istituto Teologico “Santa
Fara” di Bari.
Il percorso quinquennale per il Baccellierato comprende un biennio
filosofico-teologico e un triennio teologico. I corsi hanno durata annuale e
semestrale e sono finalizzati a garantire una formazione di base solida e armonica
del candidato.
Il biennio filosofico-teologico comprende: a) l’insegnamento della
filosofia, considerata nei suoi diversi trattati sistematici (Epistemologia,
Ontologia, Teologia filosofica, Antropologia, Etica); b) lo studio della storia
della filosofia; c) le introduzioni generali a varie discipline teologiche
fondamentali; d) lo studio della Teologia fondamentale; e) lo studio delle lingue
bibliche.
Il triennio teologico, che completa il biennio filosofico-teologico,
comprende: a) lo sviluppo organico e completo delle discipline bibliche,
dogmatiche, morali, liturgiche; b) lo studio della Patrologia, della Storia della
Chiesa e del Diritto canonico; c) corsi di Teologia pastorale e catechetica.
Il primo ciclo si conclude con l’elaborato scritto e l’esame orale.
L’elaborato scritto
A decorrere dall’8° semestre del ciclo istituzionale, lo studente concorda
con un docente del ciclo istituzionale un tema di sintesi teologica per la
composizione di un elaborato scritto. Il titolo di tale elaborato, approvato e firmato
dal docente relatore, verrà depositato in segreteria e corredato della firma del
direttore dell’Istituto.
Entro il termine perentorio di almeno trenta giorni prima della data fissata
per l’esame finale del primo ciclo, lo studente dovrà consegnare copia di tale
elaborato in segreteria corredato del giudizio positivo del docente che lo ha
guidato nella composizione dell’elaborato.
L’elaborato deve avere le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituito
di minimo 30 massimo 50 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righe di
60 battute per pagina o equivalenti.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
63
GRADI ACCADEMICI - BACCELLIERATO
BACCELLIERATO
IN SACRA TEOLOGICA
GRADI ACCADEMICI
L’elaborato dovrà avere accurato apparato tecnico, eventuale elenco di
abbreviazioni e sigle, bibliografia articolata in fonti e studi, nonché l’indice
delle parti.
In caso di mancata consegna dell’elaborato scritto o di mancanza di
giudizio positivo da parte del docente relatore, il Direttore non ammette il
candidato a sostenere l’esame finale del primo ciclo.
L’esame orale
Il primo ciclo si conclude con un esame finale che può essere sostenuto
solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Tale esame ha un carattere
“comprensivo” in quanto tende a verificare se lo studente ha assimilato la
formazione teologica globale, proposta nel quinquennio istituzionale.
Il programma dell’esame finale include le aree tematiche: storica, biblica,
sistematica, pratica.
L’esame finale si svolgerà su un temario di 30 argomenti delle aree indicate
nell’art. 47 §2 del Regolamento approvato dal Consiglio di Facoltà e pubblicato
all’inizio del secondo semestre di ogni anno.
Nell’esame finale:
a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti e
il metodo di lavoro seguito nell’elaborato scritto; il docente relatore legge e
deposita agli atti un giudizio scritto sul lavoro;
b) in un secondo momento il candidato conferisce su 3 argomenti scelti
tra 9 compresi nel temario.
La seduta dell’esame durerà 40 minuti.
64
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Norme generali
Nel secondo ciclo, della durata di due anni distribuiti in quattro semestri,
viene integrata la formazione teologica di base e si avviano gli studenti, attraverso discipline speciali, seminari ed esercitazioni, alla ricerca e alla elaborazione
teologica in un settore specifico della teologia.
Il piano di studi del secondo ciclo viene approvato annualmente dal
Consiglio di Facoltà in relazione alle specializzazioni di Antropologia Teologica
nell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta e di Teologia
ecumenico–patristica nell’Istituto “S. Nicola” di Bari, sulla base delle proposte
elaborate dai rispettivi Consigli di Istituto.
I corsi e i seminari frequentati dallo studente sono computati in Ects.
Per il conseguimento della Licenza lo studente dovrà totalizzare, nel biennio,
120 Ects in corsi fondamentali, comuni, opzionali e seminari secondo il piano
particolare di ogni Istituto.
I corsi fondamentali e comuni hanno carattere obbligatorio; i corsi opzionali
e i seminari vengono scelti dallo studente all’interno della programmazione annuale
delle specializzazioni.
Previa autorizzazione del Direttore, possono essere seguiti anche alcuni
corsi esterni all’Istituto, opportunamente riconosciuti e valorizzati nel piano di
studi.
I seminari del secondo ciclo hanno lo scopo di introdurre al lavoro
scientifico, in vista soprattutto della dissertazione per la Licenza. Essi non possono
avere un numero di partecipanti inferiore a 5 e superiore a 12. Ogni seminario
comporta un elaborato scritto, che può essere in relazione con la tesi, e la cui
valutazione viene espressa in un voto.
All’inizio di ogni anno accademico lo studente elaborerà il piano personale
di studi in cui indicherà le scelte dei corsi opzionali e dei seminari che seguirà nel
corso dell’anno e lo sottoporrà all’approvazione del Direttore dell’Istituto.
La tesi di Licenza
La dissertazione o tesi è la prova più qualificante del secondo ciclo. In
essa il candidato deve mostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di
espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado superiore.
L’argomento, scelto su proposta dello studente e del docente che ne ha accettato
la direzione, deve essere approvato dal Direttore del singolo Istituto.
Il Direttore dell’Istituto controlla il retto svolgimento dei corsi del secondo
ciclo e nomina il correlatore della tesi di Licenza.
Elaborazione della tesi
A decorrere dal 2° semestre del primo anno del biennio di specializzazione
lo studente può concordare le linee essenziali ed il titolo del suo lavoro con un
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
65
GRADI ACCADEMICI - LICENZA
LICENZA
IN SACRA TEOLOGIA
GRADI ACCADEMICI
docente del Biennio di Specializzazione, col quale abbia sostenuto almeno un
esame, o, previo il permesso del Direttore, con un docente del ciclo istituzionale.
Mediante istanza, controfirmata dal docente relatore per approvazione, il
titolo viene depositato in segreteria, dove rimane riservato per cinque anni solari
dalla data di consegna. Esso non può essere cambiato o modificato, se non per
intervenuti gravi motivi, e non prima di dieci mesi dalla data di deposito.
Per inoltrare istanza di discussione e difesa dell’elaborato scritto lo
studente deve avere previamente ottenuto l’approvazione scritta del docente
relatore sia sulla prima copia della tesi che sul modulo di domanda.
Per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente deve:
a) presentare in segreteria, entro il termine perentorio di almeno trenta
giorni prima della data fissata per la discussione, cinque copie della tesi
dattiloscritte, una firmata dall’autore e dal relatore, e la relativa approvazione
scritta del docente relatore;
b) contestualmente alla consegna delle copie della sua tesi, comunicare
alla segreteria la tesi da lui prescelta per l’esame generale orale. Le altre due tesi,
assegnate dal Direttore, sono comunicate dalla segreteria due giorni prima
dell’esame generale orale;
c) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia
costituita di almeno 90 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di 60
battute per pagina o equivalenti;
d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista
amministrativo.
In caso di difformità tra titolo e linee essenziali del lavoro depositati ai
sensi dell’art. 51 §2 e il lavoro presentato ai sensi dell’art. 51 §4 del Regolamento,
il Direttore non ammette il candidato alla discussione e difesa della tesi.
Esame finale
Il secondo ciclo si conclude con un esame finale in due momenti:
a) discussione e difesa di una dissertazione scritta;
b) esame comprensivo orale su un programma che abbraccia gli argomenti
caratterizzanti l’indirizzo prescelto.
Tale programma, che prevede un elenco di 15 argomenti, viene elaborato
dal Consiglio d’Istituto, approvato dal Consiglio di Facoltà e pubblicato all’inizio
del secondo semestre.
L’esame finale, della durata di un’ora, si svolge davanti a una Commissione
presieduta dal Preside della Facoltà o da un suo delegato. Compongono la
Commissione il Direttore dell’Istituto, il relatore e il correlatore della tesi.
Durante l’esame finale per la Licenza:
a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti e il
metodo di lavoro seguito nella tesi; i docenti relatore e correlatore leggono e
depositano agli atti un giudizio scritto sul lavoro; infine, lo studente risponde ai
quesiti posti dalla Commissione in riferimento alla tesi;
b) in un secondo momento, il candidato conferisce su almeno tre tesi, di
cui una a sua scelta.
66
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Norme generali
La Facoltà, in piena adesione alla Costituzione Apostolica Sapientia
Christiana, è impegnata nel lavoro di ricerca e d’insegnamento con metodo
scientifico, con attenzione alla vita ecclesiale e pastorale delle Chiese di Puglia,
nella fedeltà al Magistero della Chiesa.
Il Dottorato in Sacra teologia è un corso di studio della durata biennale
(quattro semestri) e prevede corsi e seminari che forniscono le competenze
necessarie per l’attività di ricerca di alta qualificazione.
Il terzo ciclo è destinato a perfezionare la formazione scientifica del
candidato. Questo scopo è raggiunto specialmente attraverso l’elaborazione
della dissertazione dottorale. Dissertazione dottorale che avrà la caratteristica
di essere un apporto scientifico e originale all’approfondimento della materia.
Condizioni per l’ammissione al ciclo per il Dottorato
Per essere ammessi agli studi del ciclo per il Dottorato in teologia è
necessario aver ottenuto la Licenza. L’ammissione è inoltre condizionata dai
seguenti prerequisiti:
a) la qualifica finale del II ciclo deve essere almeno magna cum laude
(25,53 o 8,51);
b) oltre alla conoscenza dell’italiano, è richiesta la conoscenza di almeno
due lingue moderne, da determinare in base alla specializzazione e soprattutto
in rapporto alle esigenze della dissertazione dottorale;
c) coloro che hanno espletato gli studi teologici per il II ciclo in un’altra
Istituzione accademica, conseguendone il titolo, e non avessero totalizzato il
numero di 120 Ects, vengono ammessi al ciclo di Dottorato, ma dovranno
integrare i crediti mancanti seguendo dei corsi offerti nel II ciclo e superandone
gli esami con una media non inferiore a magna cum laude. Il Direttore valuterà la
domanda di ammissione al Dottorato, concorderà con il candidato un piano di
studi particolareggiato ed assegnerà gli esami da sostenere che sottoporrà al
Consiglio di Facoltà;
d) i candidati che si presenteranno per il Dottorato alla Facoltà Teologica
Pugliese provenienti da uno dei corsi per il secondo ciclo della medesima Facoltà
dovranno scegliere un corso e un seminario equivalenti a 10 Ects. Tali corsi o
seminari verranno proposti annualmente dai rispettivi Consigli d’Istituto ed
approvati dal Consiglio di Facoltà.
Piano di lavoro per il ciclo al Dottorato
Al momento dell’iscrizione al ciclo per il Dottorato, o quanto prima, il
candidato presenterà al Direttore dell’Istituto presso il quale intende seguire il
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
67
GRADI ACCADEMICI - DOTTORATO
DOTTORATO
IN SACRA TEOLOGIA
GRADI ACCADEMICI
III ciclo, un piano di lavoro da lui elaborato con l’aiuto del relatore scelto per la
dissertazione scritta.
Tale piano di lavoro deve essere approvato dal Direttore dell’Istituto e
viene conservato nella segreteria dell’Istituto.
Gli Istituti abilitati al conferimento del Dottorato potranno proporre corsi
e seminari secondo programmi elaborati dai rispettivi Consigli per ciascun anno
accademico, approvati dal Consiglio di Facoltà.
Preparazione della tesi di Dottorato
Il relatore della tesi
Il relatore della tesi scritta, normalmente, è uno dei professori stabili
della Facoltà. In casi particolari, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Preside,
potrà affidare il tema di una tesi ad un esperto della Facoltà oppure di altra
Istituzione accademica.
Prima approvazione dell’argomento della dissertazione scritta
Il tema previsto per la dissertazione scritta, oltre ad avere il consenso
scritto del relatore scelto dal candidato, sarà presentato dal Direttore e approvato
dal Consiglio di Facoltà.
Il Consiglio di Facoltà confermerà il relatore scelto dal candidato o lo
indicherà ex novo insieme con il correlatore. Essi seguiranno il lavoro di ricerca
del candidato.
A questo punto il tema sarà depositato presso la segreteria della Facoltà
e sarà riservato allo studente per cinque anni, previa regolarizzazione dei diritti
amministrativi. Da questa data inizia la decorrenza del corso per il Dottorato.
Lo studente, per conservare il tema oltre tale limite, dovrà ottenere la
conferma scritta del Preside che la concede su richiesta del relatore della tesi.
Ammissione della tesi alla discussione
Per essere ammessa alla discussione, la tesi scritta deve essere
previamente esaminata dal relatore, che darà il nulla osta, e dal correlatore della
tesi.
Il relatore e il correlatore della tesi daranno al Direttore il parere scritto
sull’ammissibilità della dissertazione alla difesa pubblica.
Inoltre, per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente
deve:
a) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia
costituita di almeno 250 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di
60 battute per pagina o equivalenti;
b) consegnare un sommario (di una pagina di circa 20–25 righe) della
tesi, nella lingua in cui è scritta la tesi;
68
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
La discussione della tesi
La discussione della tesi avverrà nella data pubblicata nel calendario
accademico, davanti ad una Commissione composta da:
a) Preside o un suo delegato;
b) Direttore dell’Istituto di provenienza del candidato interessato;
c) relatore e correlatore della tesi;
d) un docente nominato un mese prima dal Direttore.
La difesa si estende per un’ora. Nei primi 20 minuti, il candidato offre
una sintesi della sua tesi ed espone in breve i motivi della scelta del tema, le
difficoltà e l’originalità del lavoro e, soprattutto, l’esito della sua ricerca
accademica. La lingua ufficiale nella difesa è l’italiano, salvo dispensa del
Direttore.
Pubblicazione della tesi
Il titolo di Dottore in Teologia è riconosciuto solo dopo la pubblicazione
almeno parziale della tesi.
Per la pubblicazione è necessario attenersi al giudizio della Commissione
che indicherà se la dissertazione può essere pubblicata interamente, o solo in
parte, o con eventuali integrazioni o correzioni.
Alla segreteria della Facoltà devono essere consegnate 30 copie della
pubblicazione, che dovrà rispettare tutte le norme indicate dalla Facoltà per
l’edizione.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
69
GRADI ACCADEMICI - DOTTORATO
c) consegnare alla segreteria dell’Istituto sette copie della tesi, un mese
prima della data della sessione indicata dal calendario;
d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista
amministrativo.
NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI
NORME PER LA PUBBLICAZIONE
DELLA TESI DI DOTTORATO
1) Norme generali
Per ricevere il diploma di Dottorato e conseguire il titolo di Dottore in
Sacra Teologia, il candidato dovrà pubblicare la sua dissertazione, per intero o
in parte, in accordo con il Relatore e il Correlatore.
La pubblicazione non può avvenire senza esplicita approvazione fatta
su un apposito modulo da parte del Relatore, dei Correlatori, del Preside della
Facoltà, del Segretario Generale e ricevere l’Imprimatur dell’Ordinario del luogo
ove avviene la pubblicazione. Il modulo viene fornito dalla Segreteria e dovrà
essere riconsegnato debitamente compilato con le copie della tesi pubblicata.
Una tesi, difesa o approvata 10 o più anni prima, per poter essere
pubblicata, deve venir sottoposta nuovamente al giudizio e all’approvazione
del Consiglio di Facoltà.
Le autorizzazioni rilasciate per una tesi di dottorato o per l’estratto di
essa, non potranno essere usate per altre eventuali pubblicazioni della stessa
tesi riveduta o aggiornata.
Nel caso in cui la Segreteria riscontrasse irregolarità nella stampa, le
copie della dissertazione stampata saranno respinte e sarà cura del candidato
presentarle in modo corretto secondo le indicazioni prescritte.
Una volta accertato che le copie della tesi consegnate in segreteria sono
conformi sia alle osservazioni della Commissione che alle norme prescritte, lo
studente potrà chiedere il relativo Diploma.
2) Presentazione esterna
La dicitura in copertina e quella sul frontespizio devono essere identiche.
Nella parte alta si pone: Facoltà Teologica Pugliese. Nella riga sotto si
indica il rispettivo Istituto.
Al centro della pagina va posto COGNOME e NOME dell’autore, il titolo
completo della tesi con eventuale sottotitolo.
Più in basso si mette la dicitura: TESI – o ESTRATTO DI TESI – DI DOTTORATO.
In calce: la Città e l’anno della pubblicazione (e non della difesa).
In ogni caso l’intero testo della copertina e del frontespizio va redatto a
stampa.
Non sono consentiti in copertina disegni o fotografie.
A tergo della prima pagina, o nel retrofrontespizio dovranno essere
apposte le parole: VIDIMUS AC TYPIS EDENDAM APPROBAVIMUS (Visto,
si approva per la stampa), con i nomi del Relatore e del Correlatore.
IMPRIMI POTEST con il nome del Preside della Facoltà e la data
dell’approvazione.
IMPRIMATUR con il nome dell’Ordinario del luogo che ha autorizzato
la pubblicazione e la data dell’autorizzazione.
Chi pubblica la tesi in qualche rivista non ha bisogno del permesso
dell’Ordinario: l’autore, nelle copie destinate alla Facoltà, indichi tuttavia il
70
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
3) Norme editoriali
· Formato: cm 17x24;
· Caratteri tipografici: Times New Roman, punti 12;
· Spaziatura interlinea: Singola;
· Copie da presentare in Segreteria: 30, di cui 10 all’Istiuto di provenienza
e 20 saranno inviate alla Congregazione per l’Educazione Cattolica e ad
altre istituzioni accademiche.
Il diploma di Dottorato verrà assegnato solo se le copie consegnate
rispondono alle osservazioni del Relatore e del Correlatore e ai requisiti sopra
esposti.
4) Norme particolari per l’estratto
Quando si pubblica un estratto, nella pubblicazione della tesi devono
figurare in ordine gli elementi che seguono:
- Riconoscimento: è consentito inserire espressioni di ringraziamento,
brevi e concise;
- Abbreviazioni: indice di tutte le sigle utilizzate nel testo;
- Presentazione: deve esporre chiaramente tanto l’idea, lo scopo e il
senso generale dell’opera, quanto l’importanza che esso ha nel contesto
dell’intera dissertazione;
- Indice generale dell’intera opera;
- Estratto della tesi vero e proprio (di almeno 50 pagine, escluse la
bibliografia e gli indici);
- Bibliografia per intero, da indicare non solo nelle note, ma anche in un
elenco a parte.
- Indice dell’estratto.
Nelle pagine seguenti viene riportato un campione di copertina e di
pagina stampata dietro il frontespizio.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
71
NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI
numero continuo delle pagine ed in calce del retrofrontespizio ponga
accuratamente il titolo e il luogo della rivista nonché il numero del volume e
delle pagine dell’edizione (Es.: Extractum ex periodico Nicolaus XXXVII [2010/
1] pp. 347-368).
NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI
[FRONTESPIZIO]
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISTITUTO……………
_________________
COGNOME E NOME
TITOLO DELLA TESI
SOTTOTITOLO
TESI (O ESTRATTO DELLA TESI) DI DOTTORATO
IN TEOLOGIA……
LUOGO E ANNO (DI PUBBLICAZIONE)
72
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI
[PAGINA INTERNA]
Vidimus ac typis edendam approbavimus
Prof. N.N. (Relatore)
Prof. N.N. (Correlatore)
Bari,......................
Imprimi potest
N.N., Preside della Facoltà Teologica Pugliese
Bari,.......................
Imprimatur
S. Ecc. Rev.ma Mons. N. N.
Arcivescovo o Vescovo di......................................
Luogo e data
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
73
ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA
ACCORDO DI COLLABORAZIONE
PER IL DOTTORATO CONGIUNTO
TRA LA
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
E
L’ISTITUTO UNIVERSITARIO “SOPHIA”
L’insegnamento superiore europeo è caratterizzato da una grande
varietà a livello di lingue, culture, sistemi e tradizioni. Al fine di assicurare una
sufficiente compatibilità tra le diverse normative nazionali, nel 1999 è stato
siglato un accordo intergovernativo di collaborazione per definire lo “Spazio
Europeo dell’Istruzione Superiore” nella direzione di un riconoscimento
reciproco delle qualifiche e delle competenze. Uno dei principali obiettivi di tale
iniziativa, nota più comunemente come “processo di Bologna”, è, infatti,
l’elaborazione di un quadro dei titoli per l’istruzione superiore ‘comprensibili e
comparabili’ nell’ambito dei Paesi che aderiscono alla European Cultural
Convention. La qualità dipenderà da una “cultura della qualità” e dall’esistenza
di meccanismi di garanzia atti ad assicurarla (Quality Assurance, QA) che, negli
ultimi mesi, le Università italiane stanno implementando.
La Commissione Europea ha mostrato l’intenzione di dedicare più sforzi
e mezzi finanziari all’eccellenza qualitativa, assicurando al contempo che il terreno
sul quale si sviluppa l’eccellenza resti aperto e fertile in tutta l’Unione Europea.
Una delle principali priorità che il processo di Bologna si pone è la creazione di
istituti e reti post-universitarie/di dottorato di livello europeo e mondiale, vista
nella loro duplice funzione di vertice dell’insegnamento superiore e di primo
livello formativo nella carriera dei ricercatori. È attualmente in corso di
valutazione la possibilità di assicurare maggiore sostegno a tali istituti e agli
74
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
si stabilisce quanto segue:
A/ Condizioni per l’iscrizione al terzo ciclo
1. Per essere ammesso al terzo ciclo (o biennio superiore di ricerca dottorato) lo studente deve:
a) aver conseguito la Licenza in S. Teologia con la qualifica di “magna
cum laude”;
b) garantire di poter dedicare un tempo adeguato allo svolgimento
dell’attività di ricerca scientifica e all’elaborazione del testo scritto finale, e dar
saggio di adeguata conoscenza delle lingue classiche e moderne indispensabili
al tipo di ricerca prescelto.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
75
ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA
studenti/ricercatori che a questi partecipano, a patto che soddisfino alcune
condizioni: massa critica; interdisciplinarietà; forte caratterizzazione europea;
sostegno delle autorità regionali/nazionali; settori d’eccellenza identificati e
dichiarati. Un supporto specifico è previsto a favore dei dottorati congiunti o
“europei” (joint or “european” doctorates) nonché della garanzia della qualità.
Con la dicitura “Joint Degrees” si indicano i Corsi di Studio a curriculum integrato
che prevedono un percorso formativo progettato con altri Atenei stranieri e
periodi di mobilità di studenti e docenti. Dopo la prova finale vengono rilasciati
i due o più titoli nazionali delle Università partner (titolo doppio o multiplo)
oppure un unico titolo riconosciuto e validato da tutti gli Atenei coinvolti
(titolo congiunto).
In virtù della Convenzione di Lisbona, del Processo di Bologna e dei
Concordati, riconosciuti dagli altri Paesi aderenti, l’Istituto Universitario Sophia
(IUS) rilascia titoli accademici di questo livello. A tal proposito sono stati siglati
sino al 2012, vari protocolli di intesa tra lo IUS e altre Università. Per l’ambito
della Teologia, in particolare, sono stati siglati alcuni accordi che prevedono
l’attivazione di un percorso di Dottorato congiunto per studenti già in possesso
della Licenza canonica in Teologia, in ordine al conferimento del Dottorato in
Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità - indirizzo teologico presso
l’Istituto Universitario Sophia e del Dottorato in Sacra Teologia presso le seguenti
Università: la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense (PUL)
di Roma; la Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale (Firenze); la Facoltà di Teologia
di San Miguel (Buenos Aires, Argentina); l’Università Pontificia Giovanni Paolo
II di Cracovia (Polonia); il Sapientia College of Theology of Religious Orders,
Budapest (Ungheria).
La Facoltà Teologica Pugliese intende anch’essa partecipare attivamente
a questa sfida europea attraverso un Protocollo di intesa da siglare con l’Istituto
Universitario Sophia. Pertanto tra il Preside della Facoltà Teologica Pugliese e
il Preside dell’Istituto Universitario Sophia, in vista del conseguimento del
dottorato congiuntamente diretto e rilasciato dalle due Sedi (joint o dual degrees),
ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA
2. Lo studente che intenda conseguire il dottorato congiuntamente diretto
e rilasciato dalla Facoltà Teologica Pugliese e dall’Istituto Universitario Sophia
(IUS) deve essere iscritto come studente ordinario contemporaneamente presso
le due Sedi, in conformità alle norme stabilite da ciascuna di esse. Deve risiedere
almeno per un semestre in ciascuna delle due Sedi.
B/ Obbligo di corsi/seminari
3. a) Chi ha conseguito la Licenza in S. Teologia come studente iscritto
alla Facoltà Teologica Pugliese dovrà scegliere nella medesima facoltà un corso
e un seminario equivalenti a 10 Ects (Regolamento FTP, Art. 54, lettera d). È
tenuto, inoltre, a compiere un percorso integrativo nell’Istituto Universitario
Sophia caratterizzato dalla frequenza di corsi, da esami da sostenere (per almeno
30 crediti) e da un congruo periodo di presenza e partecipazione alla vita
dell’Istituto.
b) Chi ha conseguito la Licenza in S. Teologia come studente iscritto ad
altra Facoltà o Istituto Universitario, è tenuto a frequentare tre corsi / seminari
(con relativi esami) sia nella Facoltà Teologica Pugliese sia nell’Istituto
Universitario Sophia, per un totale di sei corsi/seminari (con relativi esami).
Nella Facoltà Teologica Pugliese, inoltre, coloro che hanno espletato gli studi
teologici del II ciclo in un’altra Istituzione accademica, conseguendone il titolo,
e non avessero totalizzato il numero di 120 Ects, vengono ammessi al ciclo di
Dottorato, ma dovranno integrare i crediti mancanti seguendo dei corsi offerti
nel II ciclo e superandone gli esami con una media non inferiore a magna cum
laude (Regolamento FTP, Art. 54, lettera c). La scelta dei corsi/seminari deve
essere approvata dal Docente Relatore e poi dai Presidi delle due Sedi.
C/ Scelta ed approvazione del titolo e dello schema della tesi di
Dottorato e del piano di studio.
4. All’inizio del ciclo lo studente sceglie il Docente Relatore della tesi tra
i Docenti stabili o incaricati di una delle due Sedi.
5. Con il Relatore lo studente concorda il tema per la tesi di Dottorato e
il piano di studio, in conformità a quanto disposto nell’art. 3. Sotto la guida del
medesimo Relatore, lo studente prepara lo schema di lavoro (in due o più pagine)
e lo presenta alle Segreterie delle due Sedi di iscrizione in cinque copie, tutte
firmate dallo studente e dal Docente Relatore, per sottoporlo all’esame della
Commissione esaminatrice costituita dai Presidi e dai Vice-presidi delle due
sedi universitarie.
6. a) Il tema previsto per la dissertazione scritta e il piano di studio, oltre
ad avere il consenso della Commissione esaminatrice, sarà presentato e
approvato dal Consiglio della Facoltà Teologica Pugliese.
76
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
D/ Pre-discusssione della tesi
8. a) Non prima dell’inizio del secondo anno lo studente consegna alla
Segreteria Generale della Facoltà del Relatore cinque copie cartacee della stesura
provvisoria della tesi, con il nulla osta previo alla pre-discussione, firmato dai
tre Docenti (Relatore e Correlatori). Tre copie della tesi vanno consegnate ai
Docenti; le altre due copie vanno trasmesse alle Autorità accademiche delle
due Sedi.
b) La consegna della tesi per la pre-discussione può essere fatta in
Segreteria dal 1° settembre al 15 maggio. La pre-discussione avrà luogo dopo
almeno quattro settimane dalla consegna.
c) La pre-discussione accerta se la tesi costituisca un vero contributo
nel campo scientifico.
d) La Commissione per la pre-discussione è presieduta dall’Autorità
accademica del luogo dove si riunisce ed è formata dal Docente Relatore e dai
due Docenti Correlatori. La presenza dei tre Docenti è richiesta per la validità
della discussione stessa.
e) La Commissione non assegna un voto alla tesi, ma esprime solo un
giudizio, in cui specifica le eventuali modifiche da apportare.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
77
ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA
b) Ad ogni candidato, di intesa con il Docente Relatore della tesi,
saranno assegnati due Docenti Correlatori, uno dell’Istituto Universitario Sophia
e uno della Facoltà Teologica Pugliese, quest’ultimo scelto dal Consiglio di
Facoltà.
c) Il Docente Relatore seguirà il candidato nella stesura del lavoro. Il
candidato, a sua volta, è tenuto a mantenere frequenti contatti, oltre che con il
Docente Relatore, con i Docenti Correlatori, a garanzia del metodo scientifico
del lavoro di ricerca e nella stesura della Tesi.
d) La Commissione esaminatrice ha la facoltà di apportare modifiche al
piano di studio, al titolo e allo schema della tesi. Il Preside della Facoltà Teologica
Pugliese potrà farlo previa approvazione del Consiglio di Facoltà.
7. a) I Presidi stabiliscono inoltre, di comune accordo, di volta in volta,
la Sede dove saranno compiuti gli atti accademici previsti.
b) Gli atti accademici sono presieduti dall’Autorità accademica della
Sede dove si svolge l’atto, in conformità ai rispettivi Regolamenti.
c) I verbali dei singoli atti accademici sono trasmessi
contemporaneamente alle Segreterie Generali delle due Sedi e da queste
all’Autorità accademica competente.
d) Alla discussione pubblica della tesi di Dottorato può presenziare
l’Autorità accademica dell’altra Sede.
ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA
f) Se nella pre-discusssione sono richieste modifiche rilevanti, lo
studente dovrà ripresentare la tesi per una seconda pre-discusssione, secondo
le modalità ed entro i termini fissati dalla stessa Commissione.
E/ Discussione pubblica della tesi
9. a) È ammesso alla discussione pubblica il candidato che ha consegnato
alla Segreteria della Sede stabilita per la discussione (cf. art. 7, a) sette copie
cartacee rilegate e una copia non rilegata della tesi di Dottorato, assieme al nulla
osta rilasciato dai tre Docenti (Relatore e Correlatori).
b) La Commissione per la discussione è composta dal Preside della
Sede dove si svolge la discussione pubblica della tesi, dal Docente Relatore e
dai Docenti Correlatori. È presieduta dal Preside.
c) La Commissione esprime la valutazione in centesimi con la qualifica
di merito e giudica sulla pubblicabilità totale o parziale della tesi.
d) La seduta pubblica d’esame inizia con la presentazione, da parte del
candidato, del proprio lavoro. Seguono gli interventi del Relatore, dei due
Correlatori. Il Presidente ordina e modera gli interventi e può esprimere la sua
valutazione sulla tesi e sulla discussione.
e) Al termine della discussione pubblica della tesi il Presidente della
Commissione proclama la qualifica e la votazione assegnata al Dottorando.
f) Il diploma di Dottorato congiunto (joint o dual degrees) può essere
conferito soltanto dopo la pubblicazione della tesi. Tra la discussione e la
pubblicazione della tesi non devono passare più di dieci anni.
g) La pubblicazione integrale o parziale della tesi deve essere conforme
alle norme per la stampa delle tesi di Dottorato proprie di ciascuna Sede.
h) Stampata la tesi integrale o parziale con le debite autorizzazioni, il
dottorando, farà pervenire alle Segreterie delle due Sedi trenta copie della
pubblicazione, che verranno inviate alle Biblioteche delle due Sedi.
F/ Diploma di Dottorato congiunto
10. a) L’esito positivo della discussione pubblica coinciderà con
l’attribuzione del titolo congiunto di Dottorato in S. Teologia da parte della
Facoltà Teologica Pugliese e Dottorato in «Fondamenti e prospettive di una
cultura dell’unità – indirizzo teologico» da parte dell’Istituto Universitario Sophia.
b) Pubblicata la tesi, il Diploma viene rilasciato congiuntamente dalle
due Sedi di studio. Nel Diploma di Dottorato congiunto devono comparire le
denominazioni delle due istituzioni accademiche coinvolte, la specializzazione
conseguita (S. Teologia – Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità,
indirizzo teologico), il titolo della tesi e la qualifica ottenuta. Completano il
Diploma di Dottorato congiunto i sigilli o timbri delle due Sedi e le firme delle
competenti Autorità accademiche, secondo le norme di ciascuna Sede.
G/ Accordo economico
11. Le tasse accademiche danno diritto all’iscrizione, alla frequenza dei
corsi, a sostenere gli esami /seminari, alla tessera di studente, all’ingresso nella
Biblioteca di ciascuna Sede. L’importo complessivo è stabilito ogni anno dalle
78
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Le parti contraenti l’accordo:
Prof. Angelo PANZETTA
Preside
della Facoltà Teologica Pugliese
Prof. Piero CODA
Preside
dell’Istituto Universitario “Sophia”
Loppiano, Incisa Val d’Arno (FI), 20 settembre 2013
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
79
ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA
competenti Autorità delle due Sedi ed è versato alternativamente prima a una
Sede poi all’altra. Il versamento del primo anno di iscrizione è fatto alla Facoltà
Teologica Pugliese, il versamento del secondo anno all’Istituto Universitario
Sophia. Lo stesso criterio alternativo si applica nell’iscrizione di uno studente
«fuori corso» e «in attesa di grado».
80
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISTITUTI
DELLA FACOLTÀ
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
81
ISTITUTI DELLA FACOLTÀ
La Facoltà Teologica Pugliese ha sede in Bari e opera presso:
- l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “S. Nicola” (Bari);
- l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta);
- l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari).
I Direttori di Istituto dirigono il loro Istituto in sintonia e sotto la
responsabilità del Preside della Facoltà.
82
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISTITUTI DELLA FACOLTÁ
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
MOLFETTA
ISTITUTO “SAN NICOLA”
BARI
ISTITUTO “SANTA FARA”
BARI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
83
ISTITUTI DELLA FACOLTÀ
84
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISTITUTO TEOLOGICO PUGLIESE
MOLFETTA
Istituto Teologico Pugliese
“Regina Apuliae”
MOLFETTA (BA)
“REGINA APULIAE”
Viale Pio XI, 54
70056 MOLFETTA (BA)
Tel. e Fax 080-3353935
e-mail: [email protected]
DIRETTORE
Prof. Giacomo LORUSSO
SEGRETARIO AMMINISTRATORE
Sig. Diac. Cosmo Damiano PAPPAGALLO
DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA
Prof. Salvatore MELE
ADDETTI DI SEGRETERIA
Sig. Francesco DELFINO
Sig.ra Antonella SALVEMINI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
85
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
L’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” ha l’intento di preparare
giovani responsabili e desiderosi di dare testimonianza credibile nella società
e nella Chiesa attraverso la forma della riflessione e della ricerca scientifica
indicata dal Magistero come la prima strada della Chiesa per il compimento
della sua missione. Di qui il particolar intento di approfondire la novità
dell’essere persona in Cristo, aspetto essenziale dell’antropologia cristiana
costantemente presente nella nuova evangelizzazione, anche diventando
laboratorio di ricerca scientifica e scuola di alta educazione teologica.
Numero degli studenti*
Ciclo Istituzionale
Biennio filosofico
I anno: 42
II anno: 43
Licenza
I anno: 9
Dottorato
Fuori corso
e uditori
I anno: 6
II anno: 11
Triennio teologico
I anno: 41
II anno: 35
III anno: 41
202
20
* Dati relativi all’anno accademico 2013-2014
86
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
6
35
Tot. 263
BIBLIOTECA
La Biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì: ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.45
Tel. 080-3358211
E-mail: [email protected]
STUDENTI
Rappresentanti
ARDOLINO Mario - GROSSO Angelo (I anno)
SPINA Pietro Vito - ABBRUZZESE Antonio (II anno)
MARGHERITA Giovanni - CARELLA Aurelio (III anno)
TENNA Francesco - FIORE Ruggiero (IV anno)
TURTURRO Antonio - PRISCIANO Giuseppe (V anno)
CARLETTA Pasquale (Licenza)
Delegati
TENNA Francesco - Delegato al Consiglio di Istituto e di Facoltà
CARLETTA Pasquale - SPINA Pietro Vito - Delegato al Consiglio di Istituto
TURTURRO Antonio - Delegato per la Commissione economica
MARGHERITA Giovanni - Delegato per la Commissione della biblioteca
ORARIO DELLE LEZIONI
Tutte le ore hanno la durata di 50 minuti, col seguente ordine:
1' ora
2' ora
Pausa
3' ora
4' ora
h.
h.
h.
h.
h.
8,55 - 9,45
9,45 - 10,35
10,35 - 10,50
10,50 - 11,40
11,40 - 12,30
5' ora
6' ora
7' ora
8' ora
h.
h.
h.
h.
15,30 - 16,20
16,20 - 17,10
17,10 - 18,00
18,00 - 18,50
Le ore dei seminari hanno la durata di 60 minuti.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
87
SEGRERTERIA
SEGRETERIA
La Segreteria è aperta tutti i giorni (eccetto venerdì, sabato, domenica e festivi)
dal 1 settembre al 31 luglio nei seguenti orari:
Lunedì
ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.00
Martedì
ore 09.00 - 12.00
Mercoledì
ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.00
Giovedì
ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.00
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Prof. Giacomo LORUSSO, Direttore
Prof. Luigi RENNA (Rettore del Pontificio Seminario Regionale)
Prof. Marcello ACQUAVIVA
Prof. Vincenzo DI PILATO
Prof. Jean Paul LIEGGI
Prof. Michele MATTA
Prof. Vito MIGNOZZI
Prof. Angelo PANZETTA
Prof. Sebastiano PINTO
Prof. Pio ZUPPA
Stud. Pasquale CARLETTA
Stud. Francesco TENNA
Stud. Pietro Vito SPINA
Diac. Cosmo Damiano PAPPAGALLO, Segretario
COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA
Prof. Giacomo LORUSSO, Direttore
Prof. Salvatore MELE, Bibliotecario
Prof. Marcello ACQUAVIVA
Stud. Giovanni MARGHERITA
COMMISSIONE ECONOMICA
Prof. Giacomo LORUSSO, Direttore
Diac. Cosmo Damiano PAPPAGALLO, Amministratore
Stud. Antonio TURTURRO
88
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
I ANNO
SIGLA
Fl22
Fl23
Fl24
Fl25
Fl26
Fl27
Fl28
Fl29
Fl15
Sm
MATERIA
DOCENTE
Introduzione generale alla filosofia
Storia della filosofia 1: antica e medievale
Filosofia della natura
Logica e filosofia della conoscenza
Filosofia della religione
Filosofia della storia
Sociologia
Psicologia e pedagogia
Lingue bibliche
Seminario metodologico
ECTS
P. MANCINI
8
10
8
10
3
3
3
6
6
3
S. DI LISO
P. MANCINI
M. MATTA
M. ACQUAVIVA
L. DE PINTO
P. CONTINI
A. SABATELLI
A. FAVALE
V. DI PILATO
II ANNO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
Fl2
Storia della filosofia 2:
moderna e contemporanea
Fl30
Fl31
Fl32
Fl33
Fl12
Fl13
FlSm
Filosofia teoretica (metafisica)
Filosofia dell’uomo
Filosofia morale e politica
Teologia fondamentale
Introduzione alla Sacra Scrittura
Storia della Chiesa antica e medievale
Seminario di filosofia
ECTS
M. ILLICETO
10
M. ACQUAVIVA
10
8
8
8
6
10
3
A. CAPUTO
M. MATTA
V. DI PILATO
G. LORUSSO
D. D’AMICO
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
89
PIANO DI STUDI
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
TRIENNIO TEOLOGICO
I ANNO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
TA1
TN1
Tl24
Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici
Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche
Patrologia
S. PINTO
G. LORUSSO
E. ALBANO
6
6
10
Tl21
Storia della Chiesa
moderna e contemporanea
F. CASTELLI
10
Tl5
Teologia dogmatica 1:
trinitaria e cristologia
J. P. LIEGGI
10
Tl27
Teologia morale 1: morale fondamentale
A. PANZETTA
10
Tl18
Introduzione al Diritto Canonico
S. CHIARELLI
3
TlSm
Seminario
3
II ANNO
SIGLA
90
MATERIA
DOCENTE
ECTS
TA2
Esegesi AT 2: libri profetici
A. FAVALE
6
Tl26
Esegesi NT 2:
Sinottici e Atti degli Apostoli
S. MELE
10
Tl6
Teologia dogmatica 2:
ecclesiologia e mariologia
V. MIGNOZZI
10
Tl8
TSF
Teologia liturgica 1
Teologia sacramentaria fondamentale
F. MARTIGNANO
V. MIGNOZZI
6
5
TS1
Teologia sacramentaria 1:
iniziazione cristiana
F. NIGRO
6
Tl14
Tl19
TlSm
Teologia morale 2: morale sociale
Diritto Canonico 1
Seminario
L. RENNA
10
5
3
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
S. CHIARELLI
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
C. MARIANO
S. PINTO
6
6
Teologia dogmatica 3:
antropologia teologica
D. AMATO
10
T4S
Teologia sacramentaria 2:
C. MACILLETTI
6
Tl15
Teologia morale 3:
L. RENNA
10
Tl9
Teologia liturgica 2
F. MARTIGNANO
3
Tl25
Teologia spirituale
J. P. LIEGGI
5
Tl16
Teologia pastorale 1
F. ZACCARIA
5
Tl17
Teologia pastorale 2
P. ZUPPA
3
Tl20
Diritto Canonico 2
S. CHIARELLI
5
TlSm
Seminario
TA3
TN3
Esegesi AT 3: libri sapienziali
Esegesi NT 3: corpo giovanneo
Tl7
penitenza, unzione, ordine e matrimonio
morale del matrimonio e della vita fisica
PIANO DI STUDI
III ANNO
3
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
91
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
SEMINARI BIENNIO FILOSOFICO
SIGLA
92
MATERIA
DOCENTE
ECTS
FlSm2
Dio e uomo di fronte al dolore
M. ILLICETO
3
FlSm3
Metodologia della ricerca sociale
e questioni teoriche
P. CONTINI
3
FlSm4
L’approccio psicologico
alla vita spirituale
A. SABATELLI
3
FlSm5
I molteplici significati del concetto di
“natura” e i suoi aspetti ontoassiologici. Confronto fra la visione
classica e quella moderna
M. MATTA
3
Sm
Seminario metodologico
V. DI PILATO
3
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
PIANO DI STUDI
SEMINARI TRIENNIO TEOLOGICO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
TlSm1
Approccio empirico e teologia
P. ZUPPA
3
TlSm2
Il Gesù della storia e il Cristo della fede
S. MELE
3
TlSm3
La Sacra Scrittura nei Padri
E. ALBANO
3
TlSm4
Comunicazione e pratiche pastorali
della comunità cristiana
TlSm5
TlSm6
Il rapporto tra esperienza umana
F. ZACCARIA
3
J. P. LIEGGI
3
N. D’ONGHIA
3
F. MARTIGNANO
3
V. MIGNOZZI
3
B. CHIARELLI
3
F. CASTELLI
3
e Trinità
La specificità dell’uomo:
corpore et anima unus
Liturgia pastorale nel rapporto
TlSm7
liturgia-teologia. Il contributo
dell’abate Salvatore Marsili (1910-1983)
TlSm8
TlSm9
TlSm10
Il metodo in ecclesiologia
Gli organismi di partecipazione
nella Chiesa
Storia della santità in Puglia,
in età moderna e contemporanea
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
93
94
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
PRIMO ANNO
Fl 22
Introduzione generale alla filosofia (Ects 8)
Prof. MANCINI
Obiettivo
Il corso si propone di introdurre lo studente a sviluppare abilità concettuali adeguate alla
ragionevole costruzione di una soggettività propositiva e critica, nonché a maturare
competenze lessicali e discorsive rigorose. Nel far ciò lo studente sarà sollecitato a cogliere
la forte valenza formativa e sapienziale del metodo filosofico.
Contenuti
Si analizzerà la nascita di alcuni grandi pensieri e nuclei tematici, osservati in prospettiva
teorica e storica. Particolare attenzione sarà riservata al lessico, alle diverse metodologie
di indagine, alle problematiche maggiori dibattute nella storia della filosofia. In specie si
tratteranno i seguenti argomenti: 1. Dell’inizio e della cosa ultima; 2. Dell’essere e del
non-essere; 3. Della conoscenza dell’essere; 4. Del finito e l’infinito; 5. Dell’anima e del
corpo; 6. Della verità e libertà; 7. Del Bene e del Male; 8. Del tempo e dell’Eterno; 9.
Metodologia filosofica: visione intellettuale, dialettica, ermeneutica e dialogo.
Metodo
In un corso di “Introduzione alla filosofia” si sceglie di procedere con gradualità. Le lezioni
frontali sui diversi nuclei tematici, dunque, saranno precedute da un momento di dialogo
all’interno della classe, al fine di favorire la visione delle questioni esistenziali all’origine
di determinati problemi filosofici e la ricerca personale di possibili strategie risolutive. A
questo primo momento, seguirà la lettura critica e il lavoro rigoroso su brani propriamente
filosofici. L’esercizio dei testi è finalizzato alla comprensione del messaggio, alla scoperta
di differenti strutture di ragionamento, mediante le quali lo studente sarà sollecitato a
riformulare le sue iniziali risposte alle diverse questioni.
Bibliografia
S. VANNI ROVIGHI, Elementi di filosofia I, Editrice La Scuola, Brescia 1978; K. JASPERS,
Introduzione alla filosofia, Raffaello Cortina, Milano 2012; P. HADOT, Esercizi spirituali
e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005.
Fl 23
Storia della filosofia 1: antica e medievale (Ects 10)
Prof. DI LISO
Obiettivo
Conoscere una selezione di autori e testi significativi dell’epoca antica e medievale; rilevare
la fortuna e la “storia degli effetti” dei principali autori (Platone, Aristotele, Agostino,
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
95
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
DESCRIZIONE DEI CORSI
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Tommaso); esaminare criticamente e confrontare l’apporto di alcune interpretazioni
storiografiche del pensiero antico (p. es. Giannantoni; Reale) e di quello medievale (p. es.
Gilson; De Libera).
Contenuti
La trattazione della storia della filosofia prende le mosse dalla filosofia presofistica, dai
sofisti e Socrate e si concentra poi nelle due concezioni sistematiche del IV secolo a. C.,
quelle di Platone e di Aristotele: la prima caratterizzata dalla tensione tra reale e ideale, tra
mito e logos; la seconda caratterizzata dalla visione positiva e pluralistica della realtà,
indagabile scientificamente in tutte le sue manifestazioni. L’incontro tra le esigenze razionali
di matrice greca (filosofie ellenistiche e neoplatonismo) e le istanze religiose di matrice
ebraica e cristiana trova compimento e sistematicità nella filosofia della Tarda-Antichità
(la patristica e Agostino) e del Medioevo (età boeziana, filosofia araba ed ebraica, Tommaso
d’Aquino e la scolastica), le cui propaggini interesseranno anche le filosofie della “Seconda
Scolastica” (Scuola di Padova, Escuela de Salamanca) e gli autori del Rinascimento (Bruno
e Campanella).
Metodo
Mappe e schemi in power point; letture e commenti di testi in traduzione italiana con testi
originali a fronte; approfondimenti e discussione.
Bibliografia
C. ESPOSITO / P. PORRO, Filosofia. Antica e medievale , Laterza, Roma-Bari 2009.
Oppure: altro manuale da concordare con il docente. Appunti delle lezioni e dispense del
docente (sulla pagina “Discite” del docente).
Parte monografica: “L’immortalità dell’anima”.
Obiettivo
Conoscere ed esaminare il lessico minimo, le questioni fondamentali, le tesi principali e le
coordinate storico-filosofiche (la Wirkungsgeschichte ) dall’Antichità al Medioevo sul
tema in oggetto.
Contenuti
La questione dell’immortalità dell’anima in Platone e nella tradizione medievale.
Metodo
Lettura, analisi e commento del Fedone di Platone; approfondimenti e discussione.
Bibliografia
PLATONE, Fedone, Traduzione, introduzione e commento di G. Reale, Editrice La Scuola,
Brescia 2004 (1a edizione 1970); oppure PLATONE, Fedone, testo greco a fronte, a cura
di Giovanni Reale, Bompiani, Milano 2000; appunti delle lezioni e dispense (sulla pagina
“Discite” del docente).
Fl 24
Filosofia della natura (Ects 8)
Prof. MANCINI
Obiettivo
Conoscere lo sviluppo storico – filosofico della concezione di “natura” nella storia del
pensiero classico, medievale, moderno e contemporaneo. Acquisire le categorie teoretiche,
96
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Contenuti
Definizione di “Natura” e di “Filosofia della natura”. Nozione di natura e di sostanza
corporea. Il divenire. La sostanza e gli accidenti. L’ordine naturale: cause e caso. L’ordine
naturale nel pensiero classico e cristiano. Rapporto tra natura, scienza e tecnica. La natura
e le leggi della ragione pratica. Natura, scienza e tecnica: l’escatologia della modernità.
Ragione: natura e scienza fisica. Metodo galileiano. Matematizzazione della natura. Gli
esseri viventi. Analisi filosofica su questioni scientifiche contemporanee.
Metodo
Lezioni frontali. Proiezione di schemi tematici. Letture critiche di brani di testi filosofici
e scientifici.
Bibliografia
L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura , Urbaniana University Press, Roma
2010; P. F. MANCINI, «Ordo naturalis tra Nómos e Phýsis», in Fides et Ratio, Rivista di
Scienze Religiose, 2 (2009), VivereIn, Roma - Monopoli (BA); P. F. MANCINI, «Ordo
creationis tra Nómos e Phýsis», in Fides et Ratio, Rivista di Scienze Religiose, 2 (2010),
VivereIn, Roma – Monopoli (BA).
Fl 25
Logica e filosofia della conoscenza (Ects 10)
Prof. MATTA
Obiettivo
L’insegnamento è finalizzato all’acquisizione degli strumenti di carattere storico-filosofico
e logico-concettuale che permettono di riflettere sulle condizioni e sul senso delle diverse
esperienze che caratterizzano la vita dell’uomo in rapporto alla possibilità e ai limiti della
conoscenza. Si propone di spiegare – mediante l’applicazione di strumenti di calcolo
appositamente elaborati – che il valore della conoscenza è basato sullo studio della
correttezza delle inferenze. In particolare, si prefigge di fornire le competenze metodologiche
e contenutistiche necessarie per orientarsi nelle diverse strategie argomentative dei linguaggi
naturali e dei linguaggi formali, e di abituare all’impiego appropriato e consapevole del
linguaggio, alla precisione e al rigore delle argomentazioni. Inoltre, mira a riflettere sul
significato e sul valore della conoscenza – in primis sulla nozione di verità – e sui modi con
i quali essi sono raggiungibili e comunicabili. Infine, anche allo scopo di rendere più
consapevole l’apprendimento di altre discipline, illustra i principi e le regole delle
fondamentali forme di razionalità attraverso i quali l’uomo cerca di realizzare la sua
vocazione alla conoscenza.
Contenuti
Il corso si articolerà in tre parti. Nella prima parte si offrirà una introduzione generale di
tipo filosofico-epistemologico alla scienza della logica nelle sue grandi linee storiche.
Nella seconda parte si illustreranno le nozioni fondamentali della logica classica: la logica
dei concetti, la logica delle proposizioni, la logica dell’argomentazione. Nella terza parte,
sulla base degli strumenti concettuali acquisiti, si affronteranno le principali teorie
gnoseologiche – in particolare i fondamentali problemi filosofici relativi alla conoscenza
– e le caratteristiche peculiari che hanno segnato il passaggio dal paradigma conoscitivo
classico a quello moderno fino agli sviluppi e alle prospettive contemporanei.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
97
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
ontologiche ed epistemologiche della riflessione speculativa sul mondo naturale
nell’evoluzione storica del pensiero. Acquisire la semantica concettuale della nozione di
“natura” e le implicazioni etiche. Analizzare la costituzione del mondo materiale e le sue
implicazioni con i risultati delle scienze contemporanee.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Metodo
Lezione frontale, esercitazioni, uso di strumenti multimediali, discussione emergente dal
vivo del dialogo e della ricerca comune.
Bibliografia
J. J. SANGUINETI, Manuale di logica filosofica , Lateran University Press, Città del
Vaticano 2009; S. GALVAN, Logica, La Scuola, Brescia 2012; S. VANNI ROVIGHI, Filosofia
della conoscenza , ESD, Bologna 2007; G. PASQUALE, Aristotle and the Principle of
Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 2006 (trad. it. Il principio di noncontraddizione in Aristotele , Bollati Boringhieri, Torino 2008). Oltre agli appunti dalle
lezioni, verranno proposte durante il corso ulteriori indicazioni bibliografiche.
Fl 26
Filosofia della Religione (Ects 3)
Prof. ACQUAVIVA
Obiettivo
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti per una riflessione critica e filosofica sul
fenomeno religioso, così come storicamente si è determinata nell’epoca moderna (a partire
dal XVII secolo) e come si configura ai nostri giorni. Inoltre, intende avviare alla ricerca
di un criterio ragionevole per identificare un’esperienza religiosa autentica e sottolineare
i tratti caratteristici dell’esperienza religiosa giudeo-cristiana nella loro rilevanza
antropologica e filosofica.
Contenuti
Dopo aver affrontato alcune questioni epistemologiche e metodologiche, il docente intende
operare la distinzione tra l’ermeneutica della fede presente nella riflessione ebraica e
cristiana dalla tarda antichità alla fine del Medioevo, e la filosofia della religione
propriamente detta. Saranno passate in rassegna alcune posizioni tipiche dell’età moderna,
favorendo l’accostamento ai testi degli autori. Una parte del corso sarà riservata al confronto,
sul piano filosofico, tra l’esperienza religiosa pagana (nelle sue molteplici forme) e
l’esperienza religiosa giudeo-cristiana. Si tenterà l’avvio ad una sintesi sistematica riflettendo
su alcuni nuclei tematici fondamentali della disciplina (l’esperienza religiosa, il linguaggio
religioso, il rapporto tra ragione e rivelazione, il rapporto tra filosofia, preghiera e mistica,
la cristologia filosofica).
Metodo
Il metodo prevalente sarà quello della lezione frontale, corredata dalla lettura guidata di
testi degli autori studiati.
Bibliografia
G. FERRETTI, Filosofia della religione, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, Marietti,
Torino, 1977, vol. I, pp. 151-181; X. TILLIETTE, Che cos’è la cristologia filosofica? ,
Morcelliana, Brescia, 2004; S. ZUCAL, Cristo nella filosofia contemporanea, San Paolo,
Cinisello Balsamo, 2 volumi, 2000-2002 (I: Da Kant a Nietzsche; II: Il Novecento ); M.
ACQUAVIVA, Filosofia della religione. Lineamenti storici, testi antologici, nuclei teoretici,
Vivere In, Roma – Monopoli, 2012; ID., Paganesimi ebraismo cristianesimo , Vivere In,
Roma – Monopoli, 2009; ID., Respirare con due polmoni. Ricerche attorno alla Fides et
ratio, Vivere In, Roma – Monopoli, 2010; ID., La filosofia sul sagrato, San Giorgio Jonico,
Servi della Sofferenza, 2011.
98
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Filosofia della storia (Ects 3)
Prof. DE PINTO
Obiettivo
Il corso è finalizzato a promuovere una riflessione sistematica sulla vicenda temporale
dell’uomo alla ricerca di eventuali significati non più eludibili. La Storia , intesa come
totalità degli eventi passati, presenti e futuri, è esaminata criticamente con le categorie e
il metodo della filosofia. Alla scuola dei filosofi della storia il discente è orientato ad
individuare la chiave di lettura che consente di recuperare il significato, la direzione e il
fine delle vicende umane; è sollecitato a rintracciare la sottostante immagine di uomo e a
formulare un giudizio critico circa la fondatezza delle tesi espresse. Al termine del percorso
di studio l’allievo sarà in grado di cogliere l’emergere di tre tendenze interpretative: la
cosmocentrica, la teologica, l’antropologica.
Contenuti
1. Perché una filosofia della storia? Obiettivi, oggetto, metodo.
2. Le principali concezioni della storia: teoria ciclica o fatalistica; teoria provvidenzialistica;
teoria progressiva ed evoluzionista; lo storicismo idealista; il materialismo storico-dialettico;
teoria biologica e pessimistica; teoria personalistica.
3. Critica dello Storicismo.
4. Caso, necessità, miracolo.
5. Considerazioni critiche sulla libertà e sul male.
Metodo
Le diverse teorie interpretative della storia sono studiate mediante un approccio diretto ai
testi dei principali esponenti. Nell’esposizione dei contenuti si fa uso di supporti telematici.
Bibliografia
Testi fondamentali: P. MICCOLI, La voce di Clio. Lineamenti di Filosofia della Storia ,
Urbaniana University Press, Roma 2008; R. GUARDINI, Mondo e persona. Saggio di
antropologia cristiana, Morcelliana, Brescia 2007; K. R. POPPER, Miseria dello storicismo,
Feltrinelli, Milano 1975; S. NEIMAN, In cielo come in terra. Storia filosofica del male ,
Laterza 2013. Dispense.
Testi consigliati: J. MARITAIN, Per una filosofia della storia, Morcelliana, Brescia 1979;
M. MANTOVANI, Sulle vie del tempo. Un confronto filosofico sulla storia e sulla libertà,
Las, Roma 2002; AA.VV., Il caso e la libertà, Laterza, Bari 1994; G. HUBER, Dio è Signore
della storia. Per una visione cristiana della storia, Massimo, Milano 1982.
Fl 28
Sociologia (Ects 3)
Prof. CONTINI
Obiettivo
Il corso intende fornire gli strumenti per l’analisi dei fatti sociali, proponendo agli studenti
una panoramica ampia sulle principali teorie sociologiche.
Contenuti
Il corso assume come base di partenza l’essere, gli individui, oltre che attori razionali,
creatori di significato, utenti di simboli e narratori di esperienze culturali. Di qui l’esigenza
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
99
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
Fl 27
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
di una sintetica introduzione alla sociologia della cultura che aiuti: - a esplorare il concetto
di cultura, le molteplici tipologie culturali (cultura giovanile, cultura di massa, cultura
aziendale, ecc.); ad approfondire la natura dei legami della cultura con il mondo sociale; a sviluppare la comprensione di questioni come ad es. l’etnicità e l’applicazione ad esse
dell’analisi culturale; ad ampliare gli orizzonti culturali e sociali così che le persone possano
operare nei molteplici contesti.
Metodo
Didattica frontale con il supporto di slides Powerpoint.
Bibliografia
Un testo a scelta tra: P. CERI, Sociologia. I soggetti, le strutture, i contesti, Laterza 2007.
Due testi a scelta tra: J. ALEXANDER, La costruzione del male. Dall’Olocausto all’11
settembre , Il Mulino, Bologna 2006; M. AUGE’, Perché viviamo? , Meltemi, 2004; M.
AUGE’, Genio del paganesimo , Bollati Boringhieri, Torino 2002; M. AUGE’, Rovine e
macerie. Il senso del tempo , Bollati Boringhieri, Torino 2004; M. AUGE’, Nonluoghi ,
Eleuthera, 2009; Z. BAUMAN, Modernità e ambivalenza , Bollati Boringhieri, Torino,
2010; Z. BAUMAN, Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido, Laterza, RomaBari 2008; T. BERGER - P. LUCKMAN, La realtà come costruzione sociale, Il Mulino,
Bologna 1997; V. CESAREO, L’era del narcisismo , Franco Angeli, Milano 2012; P.
DONATI, Oltre il multiculturalismo. La ragione relazionale per un mondo comune, Laterza,
Roma-Bari 2008; P. DONATI, Sociologia della riflessività. Come si entra nel dopo-moderno,
Il Mulino, Bologna 2011; P. DONATI, Sociologia della relazione , Il Mulino, Bologna
2013; S. KERN, Il tempo e lo spazio. La percezione del mondo tra Otto e Novecento, Il
Mulino, Bologna 2007; G. PECCHINENDA, Homunculus. Sociologia dell’identità e
autonarrazione , Liguori, Napoli 2008.
Fl 29
Psicologia e pedagogia (Ects 6)
Prof. SABATELLI
Obiettivo
Il Corso offre una introduzione generale alla Psicologia come scienza sperimentale e alla
Pedagogia come scienza pratico-progettuale. Al termine del Corso gli studenti dovrebbero
essere in grado di possedere quelle conoscenze basilari che permettono di definire l’oggetto
di studio, i metodi, i campi di indagine e gli ambiti applicativi, il contributo delle diverse
scuole, sia nel campo della Psicologia che della Pedagogia. Inoltre dovrebbero saper valutare
criticamente l’apporto della Psicologia e della Pedagogia alla riflessione teologica e alla
pratica pastorale.
Contenuti
La nascita e lo sviluppo della psicologia come scienza sperimentale. I campi di indagine
della psicologia generale. Le principali scuole psicologiche. La pedagogia come scienza
pratico-progettuale. La domanda educativa, la definizione degli obiettivi, la valutazione, la
formazione degli educatori.
Metodo
Lezioni del docente; lavoro di gruppo degli studenti finalizzato all’apprendimento di
specifiche tematiche e alla comunicazione in classe; offerta di percorsi personali di ricerca.
100 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Fl 15
Lingue bibliche (Ects 6)
Prof. FAVALE
Obiettivo
Scopo del corso è fornire gli strumenti di base per un approccio diretto ai testi originali
dell’AT e NT, letti nelle rispettive edizioni critiche.
Contenuti
LINGUA EBRAICA. Dopo aver acquisito familiarità con l’alfabeto (pronuncia e
traslitterazione) e le nozioni morfologiche basilari della lingua (articolo, pronomi, suffissi,
nome singolare e plurale, stato costrutto, coniugazioni verbali), si esamineranno alcune
strutture fondamentali della sintassi narrativa ebraica a partire dal confronto diretto con
brani scelti dell’AT, attingendo prevalentemente al Libro di Rut.
LINGUA GRECA. Tenendo conto delle esigenze degli studenti sprovvisti di conoscenze
previe, lo studio muoverà dagli elementi grammaticali di base (fonetica, morfologia,
coniugazioni verbali), prima di approdare alla rassegna di alcune delle funzioni sintattiche
più frequenti. Percorsi di ricerca sotto la guida del docente consentiranno agli studenti già
avviati allo studio della lingua di cimentarsi in saggi di lavoro più personale. Testo di
riferimento sarà il Vangelo di Marco, ma non mancheranno sondaggi di lettura in altri
scritti neotestamentari.
Metodo
Lezioni frontali, integrate da studio personale ed esercizi di verifica individuali, necessari
per l’apprendimento (sia pure a livello elementare) di una nuova lingua. Eventuali incontri
pomeridiani con il docente potranno arricchire l’offerta formativa. L’esame finale
consisterà in una prova scritta e in un breve colloquio orale, finalizzato alla verifica della
capacità di lettura e comprensione di testi già esaminati durante le lezioni.
Bibliografia
LINGUA EBRAICA. Per il testo biblico: K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia
Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 19873; R. REGGI (a cura di),
Pentateuco. Traduzione interlineare italiana, EDB, Bologna 2011; R. REGGI (a cura di),
Profeti . Traduzione interlineare italiana , EDB, Bologna 2011. Manuali e sussidi: J.
WEINGREEN, Grammatica di Ebraico biblico, Glossa, Milano 2011; L. PEPI – F. SERAFINI,
Corso di Ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20103; F. SERAFINI, Esercizi
per il corso di Ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20062; P. MAGNANINI
– P. P. NAVA, Grammatica della lingua ebraica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna
2008; L. ALONSO SCHÖKEL, Dizionario di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo
(MI) 2013 .
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
101
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
Bibliografia
S. PALUZZI, Manuale di psicologia, Urbaniana University Press, Roma 1999; M.
PELLEREY - D. GRZADZIEL, Educare. Per una pedagogia intesa come scienza praticoprogettuale, Seconda edizione, Las-Roma 2011; La sfida educativa , a cura del Comitato
per il progetto culturale, Laterza, Bari 2009; M. BENASAYAG - G. SCHMIT, L’epoca delle
passioni tristi , Feltrinelli, Milano 2008; E. MORIN, La testa ben fatta. Riforma
dell’insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina, Milano 2000.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
LINGUA GRECA. Per il testo biblico: E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al., Novum
28
Testamentum Graece , Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 2012 ; A. MERK, Nuovo
Testamento Greco e Italiano , a cura di G. Barbaglio, EDB, Bologna 2010. Manuali e
sussidi: E. G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, BE Edizioni, Firenze 2011;
B. CORSANI, Guida allo studio del Greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica
2
& Forestiera, Roma 2000 ; C. RUSCONI, Vocabolario del Greco del Nuovo Testamento,
EDB, Bologna 1996.
Sm
Seminario metodologico (Ects 3)
Prof. DI PILATO
102 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Fl 2
Storia della filosofia 2: moderna e contemporanea (Ects 10)
Prof. ILLICETO
Obiettivo
Acquisizione dei concetti fondamentali della filosofia moderna e contemporanea;
individuazione delle problematiche e delle questioni più cruciali per arrivare a fare degli
opportuni collegamenti; acquisizione del lessico specifico per ogni autore; inquadramento
storico degli autori e delle correnti filosofiche; avviare ciascun studente alla elaborazione
di un pensiero autonomo corroborato da un approccio critico e scientifico ai testi degli
autori.
Contenuti
Il corso si articolerà secondo i seguenti moduli: 1. Dal teocentrismo all’antropocentrismo.
La nascita della modernità e la nuova visione di Dio, dell’uomo e della natura
(dall’Umanesimo alla Rivoluzione scientifica). Particolare attenzione sarà data agli effetti
che la nascita della scienza moderna ha provocato all’interno del panorama del sapere
filosofico, in modo specifico in rapporto alla questione del metodo già avvertita da Galileo
e posta in modo più esplicito da Bacone e Cartesio. 2. Il dibattito sulla ragione (teoretica,
pratica e politica) nei grandi sistemi del Seicento e del Settecento. Scienza e/o metafisica/
teologia? (Cartesio, Pascal, Spinoza e Leibniz). Particolare attenzione sarà data all’analisi
dell’uso della ragione: a) nella definizione del ruolo dello Stato (Hobbes e Locke: rapporto
tra Antroplogia, Diritto e Politica); b) rispetto ai limiti e alle possibilità della conoscenza
umana (Locke, illuminismo e Kant). La via scettica di Hume; c) nella fondazione di
un’etica universale (Utilitarismo inglese e morale kantiana). 3. Le filosofie dell’Assoluto
e le metamorfosi del divino. Si analizzerà il rapporto tra la teologia e la filosofia (intesa
come criptoteologia?) in relazione al ritorno alla metafisica e alla possibilità di attingere
l’assoluto (dal romanticismo ad Hegel). 4. Metamorfosi o crisi della ragione? La ragione di
fronte al dolore (Schopenhauer). La crisi della ragione economica e la tecnica dello
smascheramento (Marx). Dall’ateismo di Feuerbach al nichilismo di Nietzsche. Dal metodo
fondativo al metodo genealogico. 5. Dalla “morte di Dio” alla “morte dell’uomo”.
Umanesimo e antiumanesimo. Percorsi di filosofia del Novecento (Psicoanalisi,
Fenomenologia, Esistenzialismo, Neoempirismo logico, Personalismo, Ermeneutica,
Strutturalismo). In particolare si analizzeranno i temi della corporeità, del linguaggio
(Wittgenstein), della costituzione della verità, dello spazio della libertà. 6. Filosofia e
teologia dopo Auschwitz: da Bonhoeffer al pensiero neo-ebraico.
Metodo
Le questioni filosofiche verranno affrontate sia dal punto di vista storico-critico che
teoretico; lezione frontale in modo interattivo; presentazioni in Power point; lettura e
analisi di testi degli autori.
Bibliografia
Appunti e dispense del docente (ppt; mappe concettuali e articoli da riviste).
Per la parte monografica: N. ABBAGNANO - G. FORNERO, Protagonisti e testi della
filosofia , voll. II-III, Paravia, Torino 1999 (tutti i tomi). Oltre alla parte monografica,
ogni alunno sceglierà tra i vari moduli due percorsi di approfondimenti, all’interno dei quali
dovrà leggere almeno due testi per ciascuno di essi. I testi da scegliere sono tra i seguenti:
R. DESCARTES, Le meditazioni metafisiche, Laterza, Bari 1986; J. LOCKE, Lettera sulla
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
103
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
SECONDO ANNO
DESCRIZIONE DEI CORSI
tolleranza , Paravia, Torino 1990; I. KANT, Critica della ragion pratica , a cura di P.
Chiodi, Utet, Torino 2006 (brani scelti); F. NIETZSCHE, Genealogia della morale, a cura
di F. Masini, Adelphi, Milano 1984; ID., Così parlò Zarathustra, Rizzoli, Milano 2008; E.
HUSSERL, Meditazioni cartesiane , tr. it. E. Natalizi, Armando, 1999; M. HEIDEGGER,
Essere e tempo, a cura di P. Chiodi, Longanesi, Milano 1976; ID., Lettera sull’Umanismo,
a cura di Volpi F., Adelphi, Milano 1995; J.P. SARTRE, L’Essere e il nulla, il Saggiatore,
Milano 1970; L. WITTGENSTEIN, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 19141916, a cura di A.G. Conte, Einaudi, Torino 1983; E. MOUNIER, Il personalismo, a cura
di G. Campanili, AVE, Roma 2004; E. LEVINAS, Altrimenti che essere o al di là dell’essenza,
Jaca Book, Milano 1983; M. ILLICETO, La persona dalla relazione alla responsabilità.
Saggio di ontologia relazionale, Città aperta, Tronca, 2007.
Fl 30
Filosofia teoretica (Metafisica) (Ects 10)
Prof. ACQUAVIVA
Obiettivo
Il corso intende abilitare lo studente a porre nei giusti termini la domanda sull’essere e la
quaestio de Deo, fornendo gli strumenti che la ragione filosofica possiede. Lo studente sarà
messo in contatto con le risorse della grande tradizione filosofica classica e medievale, per
poter affrontare in modo adeguato le grandi domande metafisiche nel contesto attuale, in
dialogo critico con la filosofia moderna e contemporanea.
Contenuti
Avendo come documento fondante l’enciclica Fides et ratio (1998) di Giovanni Paolo II,
il lavoro sarà impostato secondo sette piste di approfondimento. La prima (“Grammatica
dell’essere e del pensare”) permetterà di impadronirsi dei primi principi dell’essere e della
ragione speculativa. La seconda (“Ontologia conflittuale”) mostra gli esiti problematici
del rifiuto dei principi primi. La terza (“Metafisica della luce”) comincia a delineare un
modello di trascendenza di Dio rispetto alla creazione in modo non spazialistico. La quarta
(“I nomi di Dio”) ripercorre alcune delle vie, classiche e moderne, che portino
all’affermazione ragionevole dell’evidenza di Dio. La quinta (“Metafisica dell’Esodo”)
studia in particolare il significato metafisico del Nome di Dio presente in Es 3,14. La sesta
(“Ideologia faustiana”) offre un saggio del tentativo, operato in età moderna, di sostituire
il finito all’infinito. La settima (“Solo chi conosce Dio conosce l’uomo”) offre una
sintetica visione di come il discorso metafisico non possa non portare con sé ricadute di
tipo antropologico.
Metodo
Il metodo prevalente sarà quello della lezione frontale. Congruo spazio sarà dato alla
lettura di testi classici attinenti alla disciplina, secondo le tematiche trattate.
Bibliografia
J. MARITAIN, Sette lezioni sull’essere, Massimo, Milano, 1981; E. STEIN, Essere finito
e essere eterno, Città Nuova, Roma, 1998; N. FISCHER, L’uomo alla ricerca di Dio. La
domanda dei filosofi, Jaca Book, Milano, 1997; M. ACQUAVIVA, Oion. Piste per lo studio
della filosofia teoretica (metafisica e teologia filosofica) , Vivere In, Roma – Monopoli,
2007; ID., Respirare con due polmoni. Ricerche attorno alla Fides et ratio, Vivere In,
Roma – Monopoli, 2010.
104 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Filosofia dell’uomo (Ects 8)
Prof. CAPUTO
Obiettivo
Il corso si propone di introdurre gli studenti nelle dinamiche antropologiche in una prospettiva
ermeneutica, tenendo insieme la dimensione storico-interpretativa e quella ontologicocritica. In particolare, si lavorerà intorno ai diversi nomi/concetti/definizioni che sono
stati dati dell’uomo stesso, mostrando opportunità e limiti di ognuna di queste prospettive.
Una parte finale del corso sarà dedicata all’antropologia fenomenologico/ermeneutica del
Novecento.
Contenuti
Il metodo dell’antropologia filosofica; Homo e Adam: un percorso etimologico-storico;
L’esperienza dell’antropologia greca e l’animale razionale: da Omero ad Aristotele; il
mosaico-persona: dalla Grecità, alla Patristica alla Scolastica; dal moderno al post-moderno:
Cogito e Anti-Cogito; M. Heidegger e l’analitica dell’Esserci; P. Ricoeur e l’ermeneutica
del Sé: tra dono e riconoscimento.
Metodo
La metodologia didattica, attraverso l’uso di ppt, prevede un lavoro interdisciplinare, non
solo nei contenuti (filosofia, teologia, arte), ma anche nel metodo (uso del linguaggio
visivo, musicale e narrativo, accanto a quello concettuale). Accanto a questi strumenti,
rimane centrale la lettura di alcuni passi tratti dai testi principali di riferimento.
Bibliografia
Dispense e ppt (con antologia di testi tratti da ‘classici’ della storia della filosofia). A.
CAPUTO, Rispondenti al nome di uomini. Un percorso ermeneutico nell’antropologia
antica (in corso di stampa); ID., Amore e sofferenza: tra autenticità e inautenticità. Un
percorso con L. Binswanger, Ed. CVS, Roma, 2007, pp. 17-27; ID., Per un’antropologia
‘diversa’. Essere umano e handicap mentale, in AA. VV., a cura di CHIODI M., La disabilità,
la carne e le relazioni. Un mondo che si dischiude, Ed. CVS, Roma, 2010, pp. 97-122; ID.,
Io e tu: una dialettica fragile e spezzata. Percorsi con P. Ricoeur, Stilo ed., Bari, 2009: pp.
106-129; 141-209; 235-293.
Fl 32
Filosofia morale e politica (Ects 8)
Prof. MATTA
Obiettivo
Acquisizione delle competenze di base intorno alla natura della sfera pratica dell’agire
umano. In particolare la conoscenza dei mezzi e dei fini coi quali si definisce il progetto che
la persona umana, in quanto essere libero, è chiamato a realizzare. Il corso, inoltre, mira
all’acquisizione dei modi coi quali la felicità, il fine ultimo della persona in quanto essere
socievole, deve coniugarsi con quella delle altre persone: i doveri individuali appartenenti
alla morale e i doveri sociali appartenenti alla politica.
Contenuti
Il programma si distingue in due parti: morale e politica. Per entrambe le parti saranno
presentati i costituenti fondamentali delle diverse teorie o delle varie correnti e movimenti
che hanno rappresentato i principali paradigmi etico-politici della storia occidentale. In
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
105
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
Fl 31
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
riguardo alla filosofia morale, dopo averne fissato il metodo, si affronteranno il concetto
di azione morale, di fine ultimo, di atto umano e di passione, di coscienza, di legge, di virtù
morale e di fonte della moralità. In riguardo alla politica, dopo aver esposto il metodo della
filosofia politica, si analizzeranno i concetti di azione politica, di fine dell’azione politica,
di persona come soggetto e termine dell’attività politica, di bene comune, di potere e
obbligo, di governo e delle sue forme, di virtù politiche, di legge civile e di Stato di diritto,
di doveri e di diritti dell’uomo.
Metodo
La metodologia didattica prevede la lezione frontale, l’uso di strumenti multimediali e un
approccio interdisciplinare. Inoltre il lavoro si svolgerà attraverso il confronto e la
discussione che emergerà dalla partecipazione alle tematiche affrontate secondo gli interessi
e le problematiche che emergeranno dal vivo dall’attività didattica.
Bibliografia
B. MONDIN, Etica e politica, ESD, Bologna 2000; M. KONRAD, Dalla felicità all’amicizia,
Lateran University Press, Città del Vaticano 2007; R. GATTI, Filosofia politica , La
Scuola, Brescia, 2001.
Fl 33
Teologia fondamentale (Ects 8)
Prof. DI PILATO
Obiettivo
Il primo riguarda la presa di coscienza della grande sfida che lo studente ha di rendersi
disponibile a comunicare, in modo accessibile, la speranza che lo abita “a chiunque” gliene
chieda conto (cf. 1Pt 3,15); l’altro è legato a quel rapporto di tensione ellittica che la
Gaudium et Spes, 4 pone tra i «segni dei tempi» e la «luce del Vangelo», da cui scaturiscono
quelle risposte alle domande degli uomini di oggi, che riguardano il senso della vita attuale,
il senso della vita futura e il rapporto tra queste due. La TF è intesa, quindi, come introduttiva
alla teologia sistematica, non quindi semplicemente propedeutica, ma in sé dommatica,
perché incentrata sulla realtà dell’Incarnazione del Logos di Dio, Gesù, il Cristo. Sulla scia
del Concilio Ecumenico Vaticano II, la TF coltiva il dialogo come elemento strutturale
stesso del pensiero teologico e della prassi di fede. Essa è aperta all’«incontro», in conformità
a un’antropologia cristologica (e in ultima analisi a un’ontologia), che si fonda su quel
movimento catabatico fino alla kenosi che è il vero nucleo della Rivelazione cristiana. È
all’interno della libera partecipazione a questo “contesto di grazia” che è possibile recuperare
categorie in parte dimenticate da una teologia dommatica astratta, come ad esempio quella
dell’alterità, della diversità, del prossimo come reali destinatari della Rivelazione di cui il
credente-teologo è testimone.
Contenuti
Natura, oggetto e finalità. Dall’apologetica alla teologia fondamentale: considerazioni
storiche. Alcune questioni di fondo: la pretesa di assolutezza del cristianesimo, il proprium
christianum. L’esperienza religiosa come atto fondamentale della persona umana: dimostrare,
sperimentare e riflettere su Dio. La Rivelazione escatologica di Dio in Gesù Cristo tema
centrale della autointerpretazione della fede cristiana. Il concetto biblico-patristico. La
tradizione teologica fino alla Dei Verbum. Istanze di mediazioni della Rivelazione: S.
Scrittura, Tradizione e Magistero. La risposta dell’uomo all’autocomunicazione salvifica
di Dio nella storia di Gesù il Cristo. La fede “in” e “di” Gesù Cristo. L’evento della sua
morte e resurrezione: testimonianze e contestazioni. Il luogo della fede: la Chiesa. Alle
origini. Continuità post-pasquale. Relazione Chiesa – mondo.
106 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Bibliografia
V. DI PILATO, All’incontro con Dio, Città Nuova, Roma 2006; P. CODA, Teologia. La
2
Parola di Dio nelle parole dell’uomo, Lateran University Press, Roma 2004 ; J. RATZINGER,
Fede, verità e tolleranza, Il cristianesimo e le religioni del mondo, Cantagalli, Siena 2003;
A. DULLES, Storia dell’Apologetica , Fede e Cultura, Verona 2010; V. DI PILATO,
Consegnati a Dio. Un percorso storico sulla fede , Città Nuova, Roma 2010; Id, Fede ,
Cittadella Editrice, Assisi 2012; P. CODA – C. HENNECKE (edd.), La Fede, evento e
promessa , Città Nuova, Roma 2000; W. KERN H. J. POTTMEYER – M. SECKLER
(edd.), Corso di teologia fondamentale, 4 voll., Queriniana, Brescia 1990; H. WALDENFELS,
Teologia fondamentale nel contesto del mondo contemporaneo , San Paolo, Cinisello
2
Balsamo (MI) 1996 ; P. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale ,
2
Queriniana, Brescia 1996 .
Fl 12
Introduzione alla Sacra Scrittura (Ects 6)
Prof. LORUSSO G.
Obiettivo
Lo studio della Sacra Scrittura richiede una serie di conoscenze preliminari per leggere con
frutto il testo sacro. Tali conoscenze riguardano la duplice dimensione divina e umana della
Parola rivelata. Di qui il tentativo di aiutare lo studente a capire il mistero della Sacra
Scrittura nelle sue varie dimensioni e introdurlo così all’esegesi.
Contenuti
Temi da affrontare saranno: il dettato sulla rivelazione della Costituzione dogmatica Dei
Verbum del Concilio Vaticano II; l’ambiente storico-geografico palestinese e le principali
istituzioni ebraiche; la formazione della Bibbia, le lingue e i testimoni del testo della
Scrittura; i concetti di ispirazione, di verità biblica e del canone; l’ermeneutica e i metodi
esegetici.
Metodo
Il corso prevede oltre alle lezioni frontali, per le quali ci si avvarrà della proiezione di
diapositive, anche lo studio personale del contesto storico-culturale del mondo biblico. Di
volta in volta saranno proposti articoli e testi di approfondimento.
Bibliografia
Testi e sussidi: G. BOSCOLO, La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra
Scrittura, Edizioni Messaggero, Padova 2012; J. M. S. CARO, La Bibbia nel suo contesto,
Paideia, Brescia, 1994; A. M. ARTOLA - M. S. CARO, Bibbia e Parola di Dio, Paideia,
Brescia 1994; R. FABRIS (a cura di), Introduzione generale alla Bibbia, Logos 1, Elle Di Ci,
Leumann,1994; B. MAGGIONI, “Impara a conoscere il volto di Dio nelle parole di Dio”.
Commento alla “Dei Verbum”, Messaggero, Padova 2001; V. MANNUCCI, Bibbia come
Parola di Dio , Queriniana, Brescia 1982; G. PEREGO, Nuovo Atlante Biblico
interdisciplinare , San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012; M. TÁBET, Introduzione
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
107
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
Metodo
Si richiede allo studente una previa solida formazione filosofica, il cui studio è
necessariamente propedeutico alla TF. Durante il Corso saranno proposte le chiavi di
lettura dei vari temi in programma, accompagnate da letture antologiche di autori classici,
moderni e contemporanei, favorendo l’iniziativa dell’alunno alla ricerca personale secondo
il metodo scientifico teologico. Agli studenti saranno inoltre offerte alcune pagine in
forma di dispensa della storia dell’Apologetica e del concetto di Rivelazione.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
generale alla Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998; R. E. BROWN, Introduzione
al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001 (originale inglese 1997); P. MERLO – G.
PULCINELLI, Verbum Domini. Studi e commenti sull’esortazione apostolica postsinodale
di Benedetto XVI, Lateran University Press, Roma 2011; E. ZENGER (ed.), Introduzione
all’Antico Testamento , Queriniana, Brescia 2005 (originale tedesco 2004 5).
Fl 13
Storia della Chiesa antica e medioevale (Ects 10)
Prof. D’AMICO
Obiettivo
Il corso intende introdurre alla conoscenza della storia del cristianesimo relativamente alle
periodizzazioni indicate con una prospettiva interdisciplinare e parallelamente
all’acquisizione di una capacità critico-interpretativa di approccio alle fonti.
Contenuti
La Chiesa nell’età antica. Il cristianesimo “giudaico”; il cristianesimo nell’impero romano
pagano; le persecuzioni; la svolta costantiniana; l’organizzazione ecclesiastica e la prassi
sacramentale; controversie dottrinali in Oriente e Occidente, le eresie; i concili; i Padri
della Chiesa e la letteratura cristiana antica; monachesimo ed eremitismo; Gregorio Magno.
La Chiesa nell’età medievale. La Chiesa e i Franchi; l’evangelizzazione dell’Europa;
progressiva affermazione del ruolo del Papato; l’epoca carolingia; Sacerdotium et Imperium;
l’impero e i papi tedeschi; la Chiesa d’Oriente e l’iconoclasmo; La riforma ecclesiastica del
secolo XI e Gregorio VII; Innocenzo III e Federico II; il Grande Scisma; il periodo Avignonese;
la vita scientifica e religiosa della Chiesa: l’apogeo della Scolastica; le crociate; Cluny, il
rinnovamento della vita monastica, la seconda rinascita dell’eremitismo, nascita degli
ordini mendicanti.
Metodo
Lezioni frontali con eventuale ausilio di strumenti multimediali; lettura storico-critica
delle fonti.
Bibliografia
F. P. RIZZO, La Chiesa dei primi secoli. Lineamenti storici , Bari, Edipuglia, 1999; J.
LORTZ, Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia delle idee, vol. I, Cinisello
Balsamo, San Paolo, 2004; G. L. POTESTÀ – G. VIAN, Storia del Cristianesimo, Bologna,
Il Mulino, 2010; con riferimenti alle collane: Storia della Chiesa , diretta da H. Jedin,
Milano, Jaca book, 1976-1980; Storia del Cristianesimo, diretta da A. VAUCHEZ, Roma,
Borla/Città Nuova, 2003-2005.
FlSm Seminario di filosofia (Ects 3)
108 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TA 1
Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici (Ects 6)
Prof. PINTO
Obiettivo
La conoscenza delle principali questioni relative alla formazione e ai contenuti dei libri che
compongono il Pentateuco e i Libri Storici della Bibbia.
Contenuti
Le lezioni si articoleranno in due grandi sezioni. Nella sezione storico-letteraria si
affronteranno i seguenti temi: l’unità dei cinque libri, l’autorità mosaica, la struttura dei
singoli e i problemi letterari nel Pentateuco, la storia degli studi sul Pentateuco e i Libri
Storici. Nella sezione esegetica si procederà allo studio scientifico di brani scelti: il primo
racconto della creazione (Gn 1,1-2,4a); il secondo racconto della creazione (Gn 2,4b-25);
le Dieci parole di Dio (Es 20,1-17); il grande giorno dell’espiazione e il capro emissario
(Lv 16,1-34); ‘Ascolta Israele’ (Dt 6,1-25); l’avvento della monarchia in Israele (1Sam
8,1-22); il rientro dall’esilio e le esigenze della comunità (Esd 9).
Metodo
Il docente svolgerà prevalentemente delle lezioni frontali con l’ausilio di diapositive –
power point. Il coinvolgimento degli studenti riguarderà sia interventi di singoli alunni
rivolti al gruppo-classe di circa 15-20 in riferimento alla presentazione di alcuni
approfondimenti tematici, sia brevi laboratori sui testi biblici suddivisi, in classe, per
sottogruppi.
Bibliografia
S. PINTO, ‘Io sono un Dio geloso’. Manuale sul Pentateuco e i Libri Storici, Borla, Roma
2010 (manuale del corso); J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque
libri della Bibbia , Queriniana, Brescia 1996 (titolo originale: The Pentateuch. An
Introduction to the First Five Books of the Bible , Doubleday, New York 1992); G.
BORGONOVO (et. al.), Torah e storiografie dell’Antico Testamento (Corso di studi
biblici “Logos”, vol. 2°), Elledici, Torino 2012; G. GALVAGNO – F. GIUNTOLI, Dai
frammenti alla storia. Introduzione al Pentateuco , ELLEDICI, Leumann (TO) 2014; F.
GARCÍA LÓPEZ, Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della
Bibbia, Paideia, Brescia 2004 (titolo originale: El Pentateuco. Introducción a la lectura de
los cinco primeros libros de la Biblia, Verbo Divino, Estella 2003); P. MERLO (a cura di),
L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria , Carocci, Roma 2008; J. L. SKA,
Introduzione alla lettura del Pentateuco, EDB, Bologna 2000; E. ZENGER, Introduzione
all’Antico Testamento, Brescia 2005. Ulteriore bibliografia sarà offerta durante il corso.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
109
TRIENNIO TEOLOGICO
PRIMO ANNO
TRIENNIO TEOLOGICO
DESCRIZIONE DEI CORSI
TRIENNIO TEOLOGICO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
TN 1
Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche (Ects 6)
Prof. LORUSSO G.
Obiettivo
Il corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza della figura, del pensiero e
dell’attività missionaria dell’apostolo Paolo; come pure di aiutarlo a riscoprire il dovere
della testimonianza che compete al singolo credente, come emerge dalle lettere cattoliche.
Contenuti
Dopo una presentazione generale della bibliografia paolina, saranno presi in considerazione
la cristologia, l’antropologia e l’ecclesiologia, con una particolare attenzione all’importanza
del mistero pasquale e dei suoi effetti (giustificazione, redenzione, ecc.). Per quanto riguarda
le lettere, verranno esaminati la questione della loro autenticità, i contenuti teologici e i
destinatari. La lettura di 2Cor 6-9 e di altri testi delle lettere autentiche, deutero paoline e
pastorali, significativi per il pensiero dell’apostolo, consentirà di avere l’esperienza diretta
dell’argomentazione retorica di Paolo. Per quanto riguarda le lettere cattoliche, l’attenzione
sarà rivolta alle caratteristiche della speranza cristiana (1Pt) e al rapporto fede e opere
(Gc).
Metodo
Accanto alla lezione frontale sui principali contenuti del corso (con proiezione di
diapositive), saranno fornite indicazioni bibliografiche per l’approfondimento personale.
Bibliografia
P. WALKER, Sui passi di San Paolo. Guida illustrata ai viaggi dell’apostolo delle genti,
Messaggero 2008; J.A. FITZMYER, Paolo. Vita, viaggi, teologia , Queriniana, Brescia
2008; G. F. HAWTHORNE – R. P. MARTIN – D. G. REID (ed.), Dizionario di Paolo e
delle sue lettere (ediz. italiana a cura di R. PENNA), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; J.
SANCHEZ BOSCH, Scritti paolini (Introduz. allo studio della Bibbia 7), Paideia, Brescia
2001; G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, EDB, Bologna
1999; J. D. G. DUNN, La teologia dell’apostolo Paolo, Paideia, Brescia 1999; B. MAGGIONI
– F. MANZI (edd.), Lettere di Paolo, Cittadella, Assisi 2005; A. SACCHI, Lettere paoline
e altre lettere, (Logos: corso di studi biblici, n. 6), LDC, Torino 1996; G. LORUSSO, La
Seconda lettera ai Corinzi, EDB, Bologna 2007.
Tl 24
Patrologia (Ects 10)
Prof. ALBANO
Obiettivo
Il corso intende ripercorrere la storia e la teologia della prima riflessione cristiana che è
stata la base della formazione dell’attuale fede professata. Per raggiungere tale obiettivo si
cercheranno di individuare le differenze e le somiglianze delle diverse teologie che da
Oriente adOccidente hanno animato la vita cristiana dei primi secoli. Accanto ad esse si
cercherà di riconoscere lo sviluppo armonico della grande Tradizione cristiana, quella
«trazione degli apostoli» cioè che «è stata manifestata pubblicamente nel mondo intero [e
che] può essere trovata in tutta la Chiesa da coloro che hanno voglia di vedere la verità»
(Ireneo, Contro le eresie III, 3,1). Infine sarà necessario prendere coscienza dei diversi
contesti socio-culturali che hanno accompagnato tale cammino ecclesiale.
110 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Lezioni frontali. Gli studenti dovranno studiare il manuale di riferimento e le fonti patristiche
che saranno fornite lezione dopo lezione.
Bibliografia
Testo di base: E. CATTANEO - C. DELL’OSSO - L. LONGOBARDO, Patres ecclesiae ,
Trapani, 2008.
Testi di approfondimento: J. QUASTEN, Patrologia , voll. I-III, Torino, 1980; M.
SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, La teologia degli antichi cristiani , Roma, 2012; M.
SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Bologna 2010;
C. MORESCHINI - E. NORELLI, Manuale di letteratura cristiana antica greca a latina ,
Brescia, 2006; A. DI BERARDINO (a cura di), Nuovo dizionario patristico e di antichità
cristiane, 3 voll., Genova-Milano 2006-2008. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno
fornite durante lo svolgimento delle lezioni.
Tl 21
Storia della Chiesa moderna e contemporanea (Ects 10)
Prof. CASTELLI
Obiettivo
Il corso si propone lo studio della storia della Chiesa in epoca moderna e contemporanea
con l’apprendimento dei principali eventi ecclesiastici, dei fenomeni di lunga durata
(teologici, spirituali, culturali, sociali o economici), con una prima iniziazione metodologica
alle fonti del periodo in esame, allo studio e alla comprensione critica. Particolare attenzione
verrà data alla storia del papato e alla conoscenza di alcuni organismi della Curia Romana
nonché alle vicende risorgimentali e post-unitarie della Regione Puglia.
Contenuti
La Chiesa nell’età moderna. La crisi avignonese e il ritorno dei papi a Roma. Lo scisma
d’Occidente. Il Conciliarismo. Il Concilio di Costanza. I Concili di Pavia-Siena e di Basilea
Ferrara-Firenze-Roma e l’unione con le Chiese d’Oriente. Il V Concilio Lateranense. La
Chiesa missionaria (sec. XV-XVIII). Le nuove terre e il “patronato”. I metodi missionari
e le “reductiones”. La Congregazione “de Propaganda Fide”. La Riforma protestante.
Lutero, Zwigli e Calvino. Il Tribunale del Sant’Uffizio, natura, struttura, ambiti di
competenza, ‘modus inquirendi’. L’età tridentina. Le “guerre di religione” e la tolleranza
negli Stati cattolici. Il ‘Sovrano Pontefice’ e la riforma della Chiesa. Vita cristiana, santità
e pietà dopo Trento: il fermento rinnovatore delle confraternite, delle congregazioni
mariane, delle opere assistenziali, dei nuovi ordini religiosi. Il Giansenismo. Il
Giurisdizionalismo. Il Giuseppinismo. Il Gallicanesimo. Il Febronianesimo. Secolarizzazione
della società. La nascita dell’ateismo. Tramonto della metafisica e definizione del metodo
scientifico. Il secolo dei Lumi, la cultura storica e l’età muratoriana. Il De servorum Dei
beatificatione et de beatorum canonizatione di Benedetto XIV e la normativa sui processi
di beatificazione. La ‘giansenia’ italiana. La Rivoluzione francese e la Costituzione Civile
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
111
TRIENNIO TEOLOGICO
Contenuti
Introduzione: la disciplina patristica. I padri apostolici; Ireneo di Lione; i padri apologisti orientali
ed occidentali; lo gnosticismo; la scuola di Alessandria di Egitto: Filone, Clemente Origene; la
riflessione dell’Africa latina: Tertulliano, Cipriano di Cartagine; Atanasio, i padri cappadoci; le
controversie teologiche del IV e V secolo: i primi 4 concili ecumenici; i grandi padri latini: Ambrogio,
Girolamo, Agostino; la fine dell’epoca patristica: Isidoro di Siviglia, Giovanni Damasceno.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
del Clero. Napoleone e la S. Sede, la Restaurazione. La nascita degli Stati e la democrazia.
Il nuovo impulso missionario. La Chiesa nel Regno di Napoli. Chiesa e modernità: questioni,
problemi, esponenti. La vita religiosa nell’Ottocento. Il pontificato di Pio IX. Mons.
Corboli Bussi e il progetto di ‘Italia federale’. La Quanta cura e il Sillabo. Il Concilio
Vaticano I. La questione romana, il non expedit e la partecipazione dei cattolici alla vita
civile, amministrativa e politica italiana durante i primi decenni dell’Unità: il movimento
cattolico, i clerico-moderati, i cattolici liberali. La “questione sociale”: dalla Rerum Novarum
alla Populorum progressio. Spiritualità ottocentesca e vita di pietà. Il pontificato di Pio X:
visite apostoliche ai seminari e condanna del modernismo. I cambiamenti nella vita e nella
condizione del clero. La “Grande guerra”. Neutralità e pace. Chiesa e Nazionalismi. Il
Codex Iuris Canonici . Diplomazia vaticana e governo mondiale. La Chiesa e i regimi
totalitari: Comunismo, Fascismo, Nazismo, cattolici nella guerra civile di Spagna e nel
Messico tra le due Guerre. La soluzione della “questione romana”. Linee del pontificato di
Pio XI. La seconda guerra mondiale. Cattolici nella Resistenza italiana. Cattolici e politica
del Secondo dopoguerra. Il Concilio Vaticano II. La Chiesa e la società post-moderna.
Evangelizzazione. La vita di pietà fra tradizione e innovazione. Comunità particolari e
Chiesa planetaria. Questioni particolari circa gli ultimi pontificati.
Metodo
Lezione frontale, interattiva e lezione multimediale. Ove possibile, si favorirà la
partecipazione a convegni e mostre, e/o guida all’accostamento delle fonti in archivio.
Bibliografia
I. R. ARMOGATHE - Y. M. HILAIRE, Histoire générale du christianisme , vol. 2, PUF,
Paris 2010; G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni , vol. I-IV,
Morcelliana, Brescia 1995. Si rimanda anche allo studio di opere di più ampio respiro quale,
ad esempio, la Storia della Chiesa diretta da H. JEDIN, edita da Jaca Book. Su singoli
argomenti altra bibliografia verrà indicata e fornita durante il corso, attingendo agli studi
e alla letteratura scientifica più recente.
Tl 5
Teologia dogmatica 1: Trinitaria e Cristologia (Ects 10)
Prof. LIEGGI
Obiettivo
Il corso ha lo scopo di presentare gli elementi fondamentali della riflessione teologica sul
mistero di Gesù Cristo e del Dio unitrino, mettendone in evidenza la centralità e la rilevanza
per tutta la riflessione teologica e la vita cristiana.
Contenuti
I contenuti del corso saranno articolati in tre momenti:
1. Avvii prospettici: la natura del linguaggio teologico; il rapporto tra “economia” e
“teologia”; il rapporto tra cristologia e pneumatologia; il rapporto tra esperienza e teologia.
2. Storia della riflessione teologica. Questa parte sarà ulteriormente articolata in due
sezioni: a) Basi bibliche: i fondamenti biblici della teologia trinitaria; il retroterra
veterotestamentario della cristologia; Gesù Cristo e le cristologie del Nuovo Testamento.
b) Sviluppo storico-dogmatico: la riflessione teologica dei primi tre secoli; la questione
ariana e la fede nicena; le controversie cristologiche e il dogma calcedonese; il contributo
di Agostino, la sintesi teologica medioevale e la riflessione moderna e contemporanea.
3. Elementi di teologia sistematica. Anche questa parte sarà ulteriormente articolata in due
sezioni: a) le coordinate della forma del paradosso cristiano: il rapporto tra umanità e
112 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
L’esposizione dei contenuti sarà accompagnata dalla lettura e dal commento di testi
antologici raccolti attingendo all’intera riflessione teologica, nella varietà delle sue epoche
ed espressioni.
Bibliografia
Testi fondamentali: B. FORTE, Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, San Paolo,
Cinisello Balsamo, 2010 9 ; H. KESSLER, Cristologia, Queriniana, Brescia 2001. Testi
complementari: B. FORTE, Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia. Saggio di una
cristologia come storia , San Paolo, Cinisello Balsamo 2007 10; P. GAMBERINI, Un Dio
relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2007; G. GRESHAKE,
Il Dio unitrino. Teologia trinitaria , Queriniana, Brescia 2000; G. GUTIÉRREZ - G. L.
MÜLLER, Dalla parte dei poveri. Teologia della liberazione, teologia della Chiesa ,
Messaggero-EMI, Padova-Bologna 2013; E.A. JOHNSON, Colei che è. Il mistero di Dio
nel discorso teologico femminista, Queriniana, Brescia 1999; L. F. LADARIA, La Trinità
mistero di comunione, Paoline, Milano 2004; J. P. LIEGGI, Il paradigma della syn-taxis.
La riscoperta di un concetto chiave per la teologia trinitaria, in PATH 11 (2012), pp. 417438; H. MÜHLEN, L’evento di Cristo come atto dello Spirito Santo, in Mysterium Salutis
vol. 6, Queriniana, Brescia 1973 , pp. 645-684; G. RUGGIERI, La verità crocifissa. Il
pensiero cristiano di fronte all’alterità , Carocci, Roma 2007.
Tl 28
Teologia morale 1: morale fondamentale (Ects 10)
Prof. PANZETTA
Obiettivo
Il percorso intende illustrare il metodo specifico della teologia morale e far conoscere le
strutture fondamentali della vita morale del credente attraverso la presentazione dei
dinamismi che portano al discernimento dei valori morali.
Contenuti
Gli interessi tematici della teologia morale fondamentale sono organizzati in tre parti
fondamentali: Introduzione all’etica teologica: nozione di teologia morale; teologia morale
cristiana ed etica naturale; breve storia della teologia morale. Fondazione dell’etica teologica:
la moralità e il suo fondamento; il fine ultimo come risposta agli interrogativi dell’uomo.
Le categorie morali basilari: la libertà, la grazia e l’agire umano; la legge morale come guida
alla perfezione della persona; la coscienza morale; le virtù umane e soprannaturali; il
peccato e la conversione.
Metodo
Lezioni frontali, con possibilità di confronto in classe sulle tematiche trattate.
Bibliografia
R. TAMANTI, Corso di Morale fondamentale , Cittadella, Assisi 2012; C. ZUCCARO,
Teologia Morale Fondamentale, Queriniana, Brescia 2013; M. CHIODI, Teologia morale
Fondamentale , Queriniana, Brescia 2014.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
113
TRIENNIO TEOLOGICO
divinità in Gesù Cristo; il rapporto tra unità e pluralità trinitaria in Dio. b) La narrazione
cristologica: il paradigma della syn-taxis; Gesù parabola di Dio e paradigma di umanità.
A conclusione, si getterà uno sguardo prospettico sull’intero percorso alla luce delle
raffigurazioni artistiche del mistero di Dio.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Tl 18
Introduzione al Diritto Canonico (Ects 3)
Prof. CHIARELLI
Obiettivo
Avviare lo studente ad una conoscenza di base del Codice di Diritto Canonico.
Contenuti
Fondazione filosofica e teologica del Diritto Canonico. Storia delle fonti. Nozioni generali
fondamentali del Libro I.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ed.), Il diritto nel mistero
della Chiesa, PUL, Roma 2010, Vol I; P. MONETA, Introduzione al Diritto Canonico, G.
Giappichielli editore, Torino 2007; L. CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico ,
commento giuridico-pastorale, EDB, Bologna 2011, Vol I. Dispense del docente.
TlSm
Seminario (Ects 3)
114 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TA 2
Esegesi AT 2: libri profetici (Ects 6)
Prof. FAVALE
Obiettivo
Il profetismo è un fenomeno dai molteplici risvolti, che occupa un posto centrale nella
religione dell’antico Israele, avendo contribuito in modo determinante alla formazione
della coscienza religiosa attestata nella Bibbia. In dialogo con le diverse metodologie
esegetiche di matrice diacronica e sincronica, il corso mira a dare una conoscenza generale
e scientificamente aggiornata della letteratura profetica, nelle sue radici, che affondano
nel Vicino Oriente antico, e nei suoi sviluppi all’interno del Primo Testamento.
Contenuti
Ad una parte introduttiva dedicata alla presentazione sistematica dei vari aspetti riguardanti
la figura e l’attività del profeta, la genesi dei libri, il loro posto nel canone e le forme
letterarie adoperate, farà seguito l’analisi particolareggiata delle quattro grandi raccolte
(Isaia, Geremia, Ezechiele, XII Profeti), con l’esegesi di alcuni brani significativi e la
discussione dei temi teologici di maggiore rilievo, senza trascurare il nodo cruciale del
rapporto tra la profezia anticotestamentaria e il Nuovo Testamento. Un congruo
approfondimento sarà riservato infine alla corrente apocalittica e alle sue sedimentazioni
letterarie nei testi sia canonici che apocrifi, con un particolare risalto alla tradizione
enochica.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, nelle quali si fornisce, anche con
l’aiuto di slides , griglie riassuntive e integrazioni bibliografiche, la trattazione sintetica
degli argomenti che ciascuno studente dovrà poi affrontare nello studio personale. L’esame
finale tiene conto della partecipazione attiva durante le lezioni e della riflessione ragionata
sui contenuti del corso.
Bibliografia
3
L. ALONSO SCHÖKEL – J. L. SICRE DIAZ, I profeti , Borla, Roma 1996 ; J.
BLENKINSOPP, Storia della profezia in Israele , Queriniana, Brescia 1997; P. BOVATI,
“Così parla il Signore”. Studi sul profetismo biblico, EDB, Bologna 2008; R. G. KRATZ, I
profeti di Israele, Queriniana, Brescia 2006; B. MARCONCINI e coll., Profeti e Apocalittici,
2
Elledici, Leumann (TO) 2007 ; A. NEHER, L’essenza del profetismo , Marietti, Genova
1984; G. VON RAD, Teologia dell’Antico Testamento. II. Teologia delle tradizioni
profetiche d’Israele , Paideia, Brescia 1974; A. ROFÉ, Introduzione alla letteratura della
Bibbia ebraica. 2. Profeti, salmi e libri sapienziali , Paideia, Brescia 2011; J. L. SICRE,
Profetismo in Israele. Il profeta. I profeti. Il messaggio, Borla, Roma, 1995; D. SCAIOLA,
I Dodici Profeti: perché «Minori»? Esegesi e teologia, EDB, Bologna 2011; A. SPREAFICO,
2
La voce di Dio. Per capire i Profeti, EDB, Bologna 2002 ; E. ZENGER (ed.), Introduzione
all’Antico Testamento , Queriniana, Brescia 2005.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
115
TRIENNIO TEOLOGICO
SECONDO ANNO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Tl 26
Esegesi NT 2: Sinottici ed Atti degli Apostoli (Ects 10)
Prof. MELE
Obiettivo
Il corso si propone di offrire una visione dei Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli a
livello di introduzione generale e di lettura di testi scelti.
Contenuti
Questioni introduttive: I. Storia dell’interpretazione: i Vangeli nella Chiesa antica; i Vangeli
nella ricerca moderna. Parte sistematica: II. Sguardo sincronico: genere letterario “Vangelo”;
struttura e messaggio di Marco, Matteo e Luca-Atti. III. Sguardo diacronico: la questione
sinottica; il materiale evangelico nella comunità primitiva; il valore storico dei Vangeli.
Saggi di commento esegetico: IV. Brani scelti di tradizione triplice (Mt//Mc//Lc), duplice
(Mt//Lc) e propria (Mt; Mc; Lc-At).
Metodo
Le lezioni verranno impartite mediante lezioni frontali accompagnate dalla proiezione di
slides che favoriranno l’interazione con gli studenti.
Bibliografia: M. LÀCONI e Collaboratori, Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, Elle Di
Ci, Leumann 2002; C. BROCCARDO, I Vangeli. Una guida alla lettura, Carocci, Roma
2009; voci “Luca-Atti degli Apostoli”, “Marco”, “Matteo”, “Parabola”, “Vangelo/Vangeli”,
in R. PENNA – G. PEREGO – G. RAVASI (a cura di), Temi teologici della Bibbia, San
Paolo, Cinisello Balsamo 2010.
Tl 6
Teologia dogmatica 2: ecclesiologia e mariologia (Ects 10)
Prof. MIGNOZZI
Obiettivo
Il corso si propone di introdurre gli studenti nella conoscenza teologica del fatto ecclesiale
mediante l’indagine approfondita degli elementi che compongono la sua complessità. A
tale obiettivo s’intende pervenire articolando un percorso che prevede anzitutto un
attraversamento diacronico della tematica ecclesiologica tra le pagine della Scrittura, le
testimonianze della tradizione, l’insegnamento del magistero, in particolare dei concili, e
della teologia. Da questo passaggio decisivo deriva la selezione dei nuclei contenutistici
fondamentali sui quali si articolerà una proposta di riflessione sistematica.
Contenuti
Il corso si articola in tre momenti essenziali:
1. Assaggi iniziali : la chiesa, oggetto e soggetto di fede; la storicità della chiesa e
dell’ecclesiologia; il metodo in ecclesiologia; genesi e struttura della costituzione de Ecclesia
del Vaticano II.
2. Passaggi storico-teologici: la chiesa di Cristo, rivelata negli eventi e nelle parole della
rivelazione antico testamentaria e prefigurata nell’esistenza di Israele; le linee di forza
della teologia neotestamentaria sulla chiesa (l’autocoscienza della chiesa e le teologie della
chiesa nel NT); chiesa e chiese all’inizio del cristianesimo; rassegna storica dell’ecclesiologia
dall’età dei Padri fino ai giorni nostri.
116 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
A. ANTON, La Iglesia de Cristo. El Israel de la Vieja y de la Nueva Alianza, Edica, Madrid
1977; ID., El misterio de la Iglesia. Evolucion historica de las ideas eclesiologicas, I-II,
Edica, Madrid 1986; ATI, Annuncio del Vangelo, forma Ecclesiae, a cura di D. Vitali, San
Paolo, Cinisello Balsamo 2005; E. CASTELLUCCI, La famiglia di Dio nel mondo. Manuale
di ecclesiologia, Cittadella, Assisi 2008; G. COLZANI, Maria. Mistero di grazia e di fede,
San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; S. DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale
della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; S. DIANICH – S. NOCETI, Trattato
sulla chiesa, Queriniana, Brescia 2002; R. LA DELFA (ed.), La chiesa tra teologia e scienze
umane una sola complessa realtà, Città nuova, Roma 2005; P. GOYRET (ed.) et alii, Dono
e compito. La Chiesa nel Simbolo della fede, Città nuova, Roma 2012; G. LOHFINK, Gesù
come voleva la sua comunità? La chiesa quale dovrebbe essere, Paoline, Cinisello Balsamo
1987; V. MIGNOZZI, Come un sacramento. Uno stile per essere Chiesa oggi, TAU, Todi
2011; ID., Cattolicità , Cittadella, Assisi 2012; M. SEMERARO, Mistero, comunione e
missione. Manuale di ecclesiologia , Dehoniane, Bologna 2008; T. SÖDING, Gesù e la
Chiesa. Che cosa dice il Nuovo Testamento? , Queriniana, Brescia 2008; D. VITALI,
Popolo di Dio, Cittadella, Assisi 2013; G. ZIVIANI – V. MARALDI, Ecclesiologia, in G.
CANOBBIO – P. CODA (edd.), La Teologia del XX secolo. Un bilancio. 2. Prospettive
sistematiche , ATI-Città nuova, Roma 2003, pp. 287-410.
Tl 8
Teologia liturgica 1 (Ects 6)
Prof. MARTIGNANO
Obiettivo
Il corso si prefigge i seguenti obiettivi: la conoscenza della Sacrosanctum Concilium e dei
principali documenti conciliari e post-conciliari che permettono di mettere in luce la
valenza teologica del culto cristiano e la sua importanza nella prassi ecclesiale, i suoi
contenuti, attori e linguaggi; la rilevazione (attraverso la lezione della storia delle fonti)
del significato e del ruolo del libro liturgico in ordine alla celebrazione e alla vita del fedele;
l’approfondimento della storia della liturgia romana secondo le epoche culturali, con
particolare riferimento al Movimento Liturgico, dalle origini fino al Concilio Vaticano II,
presentando gli autori e le opere principali della storia della liturgia e formando alla
conoscenza del lessico e delle problematiche storiche basilari; una prima conoscenza delle
liturgie orientali e occidentali e delle problematiche relative al rapporto tra liturgia e pietà
popolare.
Contenuti
Studio dello sviluppo storico della liturgia romana e della conservazione della sua unità
sostanziale; iniziazione storica alla liturgia attraverso la rilevazione del suo rapporto con
le origini giudaiche e del suo sviluppo (ermeneutica della continuità nella riforma) in età
apostolica e sub apostolica, nell’epoca d’oro della liturgia (liturgia romana classica), nell’alto
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
117
TRIENNIO TEOLOGICO
3. Approdi sistematici: il mistero della convocazione trinitaria; i nomi trinitari e la natura
sacramentale della chiesa; le notae ecclesiae (unità, santità, cattolicità, apostolicità) e le
questioni teologiche ad esse connesse; l’articolazione della missione ecclesiale; la teologia
del laicato e i ministeri ecclesiali; chiesa, mondo e regno di Dio; Maria, «icona» della
chiesa: studio dei dogmi mariani secondo la prospettiva storico-salvifica di LG.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
e nel basso medioevo, nel Concilio di Trento e nell’epoca post-tridentina, nel movimento
liturgico, nel Concilio Vaticano II e nella successiva riforma liturgica.
Conoscenza della storia della liturgia romana attraverso la testimonianza dei libri liturgici
romani e dei libri liturgici «odierni» del rito romano. Lettura teologica di tipo trasversale
della sacrosanctum concilium: centralità del mistero pasquale, statuto ecclesiogenetico
della liturgia, partecipazione attiva dei fedeli e adattamento pastorale della liturgia, riforma
liturgica tra «sana traditio e legitima progressio» (eredità liturgica e attualità pastorale),
sacramentalità della liturgia (prospettiva anamnetica, cristologica, pneumatologia ed
ecclesiologica), la molteplicità e la rilevanza dei «linguaggi» sacramentali, la natura
«simbolica» del mistero della liturgia (per signa sensibilia e per ritus et preces), liturgia e
pietà popolare tra fons e culmen.
Metodo
Il tema liturgico è presentato secondo il metodo storico-analitico, il quale – data la natura
stessa della liturgia – implica la riflessione sulla dimensione teologica della liturgia secondo
il noto principio lex orandi-lex credendi .
Bibliografia
A. GRILLO, Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai
sacramenti , Padova 1999; B. NEUNHEUSER, Storia della liturgia attraverso le epoche
3
culturali , Roma, 2009 (pagg. 13-151); M. METZGER, Storia della liturgia. Le grandi
tappe, Milano, 2006 (pagg. 21-149); S. ROSSO, Un popolo di sacerdoti. Saggio di liturgia
fondamentale, Roma 1999; AA.VV., Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, 5 voll., Casale
Monferrato 1998; A. ADAM, Corso di liturgia, Brescia 2006; M. AUGÈ, Liturgia. Storia,
celebrazione, teologia, spiritualità, Cinisello Balsamo 2000; H. SCHMIDT, La costituzione
sulla sacra liturgia. Testo, genesi, commento, documentazione, Roma 1966; F. ANTONELLI
– R. FALSINI, Costituzione conciliare sulla sacra liturgia, Milano 1965; G. BARAUNA (a
cura), La sacra liturgia rinnovata dal Concilio , Torino 1964; A. BUGNINI, La riforma
liturgica (1948-1975), Roma 1983; M. PAIANO, «Il rinnovamento della liturgia: dai
movimenti alla chiesa universale» , in G. ALBERIGO – A. MELLONI (a cura), Verso il
Concilio , Genova 1993, pp. 78-86; M. LAMBERIGTS, Il dibattito sulla liturgia, in G.
ALBERIGO (a cura), Storia del Concilio Vaticano II, vol. 2, Leuven-Bologna 1966, pp.
129-192; La Maison-Dieu pp. 155-156 (1983); A. G. MARTIMORT, «La constitution sur la
liturgie de Vatican II», La Maison-Dieu 40 (1984) pp. 33-52; F. GILHELIN, Constitutio De
Sacra Liturgia. Concilii Vaticani II Synopsis, Città del Vaticano 2003; CONGREGAZIONE
DEL CULTO DIVINO, La Costituzione Liturgica “Sacrosanctum Concilium”. Studi, Roma
1986. Appunti delle lezioni e materiale documentario fornito dal docente durante il corso.
TSF
Teologia sacramentaria fondamentale (Ects 5)
Prof. MIGNOZZI
Obiettivo
Il corso intende accompagnare lo studente nella conoscenza e nell’approfondimento
teologico dei fondamentali problemi riflessivi legati a quelle specifiche azioni ecclesiali
alle quali da sempre la tradizione cristiana ha dato il nome di sacramenti. Scopo principale
del corso è far cogliere il ruolo originale che le azioni sacramentali interpretano in rapporto
all’accesso a Dio da parte dell’uomo nel contesto più ampio e complesso della vita della
comunità ecclesiale. Tale scopo è corredato anche dalla puntualizzazione sul perché simili
azioni appartengano sin dalle origini, con la loro singolare struttura, all’esperienza cristiana.
118 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, Sacramento e azione. Teologia dei sacramenti
e liturgia, a cura di G. TANGORRA - M. VERGOTTINI, Glossa, Milano 2006; S. BIANCU
– A. GRILLO, Il simbolo. Una sfida per la filosofia e per la teologia, San Paolo, Cinisello
Balsamo 2013; D. BOROBIO, La celebrazione nella Chiesa. 1. Liturgia e sacramentaria
fondamentale, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1992; L. M. CHAUVET, Linguaggio e simbolo:
saggio sui sacramenti, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1982; ID., Simbolo e sacramento. Una
rilettura sacramentale dell’esistenza cristiana , Elle Di Ci, Leumann (TO) 1990; ID., I
sacramenti. Aspetti teologici e pastorali , Ancora, Milano 1997; ID., Della mediazione.
Quattro studi di teologia sacramentaria fondamentale, Cittadella, Assisi 2006; F. COURTH,
I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi, Queriniana, Brescia 1999; A. DAL
MASO, L’efficacia dei sacramenti e la «performance» rituale. Ripensare l’«ex opere
operato» a partire dall’antropologia culturale , Messaggero, Padova 1999; A. GRILLO,
Fede e sacramenti: questione classica e riformulazione contemporanea, in A. GRILLO - M.
PERRONI - P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di teologia sacramentaria. 1. Metodi e prospettive,
Queriniana, Brescia 2000, 283-302; ID., Grazia visibile, grazia vivibile. Teologia dei
sacramenti «in genere ritus», Messaggero-Abbazia S. Giustina, Padova 2008; V. MIGNOZZI,
Come un sacramento. Uno stile per essere Chiesa oggi, TAU, Todi 2011; A. MIRALLES,
I sacramenti cristiani. Trattato generale, Edusc, Roma 1999; K. RAHNER, Sulla teologia
del simbolismo , in Saggi sui sacramenti e sull’escatologia , Paoline, Roma 1969, 51-107;
ID., Chiesa e sacramenti , Morcelliana, Brescia 1969; N. REALI (ed.), Il mondo del
sacramento. Teologia e filosofia a confronto, Paoline, Milano 2001; ID., Figure e modelli
emergenti della teologia sacramentaria contemporanea, in L. M. CHAUVET - N. REALI,
Sacramento, in J.-Y. LACOSTE (ed.), Dizionario critico di teologia, Borla - Città Nuova,
Roma 2005, 1177-1181; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «mysterion»
al «sacramentum», Dehoniane, Bologna 1990; E. SCHILLEBEECKX, I sacramenti punti
di incontro con Dio, Queriniana, Brescia 1983; T. SCHNEIDER, Segni della vicinanza di
Dio. Compendio di teologia sacramentaria, Queriniana, Brescia 1985, M. SEMERARO, Il
Risorto tra noi. Origine, natura e funzione dei sacramenti, Edizioni Studio Domenicano,
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
119
TRIENNIO TEOLOGICO
Contenuti
Il corso è articolato secondo tre momenti successivi e conseguenti: un avvio antropologico
orientativo (A), un attraversamento storico-biblico (B) e una sosta attorno ad alcune
questioni teologiche selezionate (C). I diversi passaggi sono i seguenti:
A. Il sacramento tra segno e simbolo rituale. Il simbolo in teologia (sacramentaria): dal
genus signi et causae al genus symboli et ritus.
B. Il campo semantico di mysterion e di sacramentum; le controversie in ambito patristico,
soprattutto in rapporto al battesimo e all’ordinazione; la teologia altomedievale, in
particolare Isidoro di Siviglia e il sacramento-segreto; l’elaborazione del concetto di
sacramento nel XII secolo con gli sviluppi specifici della Scolastica; la Riforma del XVI
secolo e il concilio di Trento; alcune prospettive contemporanee; figure e modelli emergenti
della teologia sacramentaria contemporanea.
C. Il sacramento cristiano, evento rivelativo di Dio. La dimensione teologica del rito
sacramentale. L’oggettività del sacramento e la temporalità del soggetto. La libertà, l’atto
e la “differenza”. Il fondamento originario e il simbolo pratico. L’assolutezza del
fondamento e la finitezza dell’esperienza. L’accadimento cristologico e la testimonianza
ecclesiale. L’iniziativa di Dio e la mediazione della storia. Il compimento e la sua universalità.
Lo statuto dell’azione rituale del sacramento. La natura della fede e la provocazione alla
deritualizzazione.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Bologna 1992; S. UBBIALI, Sacramento , in G. BARBAGLIO – G. BOF – S. DIANICH
(edd.), Teologia , San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 1413-1438; ID., Il sacramento
cristiano. Sul simbolo rituale, Cittadella, Assisi 2008.
TS1
Teologia sacramentaria 1: iniziazione cristiana (Ects 6)
Prof. NIGRO
Obiettivo
L’intento principale del corso è quello di offrire una conoscenza approfondita del ruolo
centrale dell’iniziazione cristiana nella vita e nella pastorale della Chiesa di ieri e di oggi
attraverso uno studio sistematico dei tre sacramenti che la compongono (Battesimo,
Confermazione ed Eucaristia).
Contenuti
Riflessione sullo sviluppo dell’iniziazione cristiana lungo il corso dei secoli e sua
configurazione attuale. Lo studio dei tre sacramenti dell’Iniziazione Cristiana secondo il
criterio dei fondamenti biblici; lo sviluppo storico-dogmatico; la visione sistematica e
l’analisi del rito liturgico. Il taglio dogmatico permetterà di approcciare in chiave
“mistagogica” il mistero celebrato offrendo spunti e contributi circa l’attuale prassi pastorale
delle nostre chiese.
Metodo
Attingendo dal principio “lex orandi statuat legem credendi” (Prospero d’Aquitania) il
criterio dell’approccio teologico alla disciplina studiata, si considererà il contatto diretto
con le fonti liturgiche, patristiche e magisteriali per coniugare il mistero celebrato con
l’annessa riflessione sviluppatasi lungo l’arco della storia ed il contributo che oggi offre
alla vita di fede dei cristiani. Tutto ciò sarà supportato dall’uso di ppt, schede e testi che il
docente offrirà direttamente ai corsisti durante il percorso di studio.
Bibliografia
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA; F. COURTH, I sacramenti. Un trattato
per lo studio e la prassi, BTC 106, Queriniana, Brescia 1999; C. ROCCHETTA, Sacramentaria
Fondamentale , EDB, Bologna 1989; ID., I sacramenti della fede , Sacramentaria biblica
speciale 2, EDB, Bologna 1997; A. GRILLO - M. PERRONI - P. R. TRAGAN (edd.), Corso
di teologia sacramentaria 2. I sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000; F. J.
NOCKE, I singoli sacramenti, in T. SCHNEIDER (ed.), Nuovo corso di Dogmatica, vol. 2,
Queriniana, Brescia 1995; M. AUGÉ, L’iniziazione cristiana: battesimo e confermazione,
LAS, Roma 2010; B. SESBOÜÉ, Invito a credere. Credere nei sacramenti e riscoprirne la
bellezza, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2011; T. SCHNEIDER - M. PATENGE, Sette
sante celebrazioni. Breve teologia dei sacramenti, Gdt 333, Queriniana, Brescia 2008; M.
QUALIZZA, Iniziazione cristiana. Battesimo, Confermazione, Eucaristia , San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 1996; R. FALSINI, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, OR,
Milano 1986; BENEDETTO XVI, Sacramentum Caritatis, Esortazione apostolica postsinodale, Roma 2007; S. MARSILI - A. NOCENT - M. AUGÉ - A. J. CHUPUNGCO,
Eucaristia. Teologia e storia della celebrazione, Anàmnesis 3/2, Marietti, Genova 1983.
Inoltre gli studenti dovranno studiare i prenotanda dei Libri Liturgici ed il rito dei rispettivi
sacramenti (RICA; RBP; Rito della Confermazione, Messale Romano), oltre ad un testo
patristico a scelta che ogni studente concorderà direttamente con il docente tra quelli
proposti durante il corso.
120 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Teologia morale 2: morale sociale (Ects 10)
Prof. RENNA
Obiettivo
Il corso presenta la riflessione teologica, nutrita dalla Scrittura e dalla dottrina sociale della
Chiesa, per un servizio alle opzioni etiche del credente nella vita sociale, nella responsabilità
verso le realtà temporali del diritto, della politica, dell’economia e della salvaguardia del
creato. Particolare attenzione viene riservata alle basi antropologiche e alla dottrina
sociale quale parte integrante della teologia morale (cf. SrS 41).
Contenuti
Introduzione alla morale sociale. La natura e la metodologia della morale sociale nel suo
sviluppo storico e alla luce della Gaudium et spes. Persona e società. Legge naturale, diritto
naturale e società. I fondamenti biblici del pensiero sociale cristiano. Cenni sull’insegnamento
sociale nella Tradizione. La virtù cardinale della giustizia nella trttazione di san Tommaso
d’Aquino e nei suoi sviluppi successivi. La carità, virtù unificante della morale sociale.
Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa. I principi della dottrina sociale della Chiesa.
Teologia morale e impegno politico. La realtà politica nella sensibilità culturale
contemporanea. Sviluppo storico della riflessione teologico-politica. L’attività politica
secondo la dottrina sociale della Chiesa. I soggetti della politica: la persona, la famiglia, la
società civile, lo Stato, la comunità internazionale. Fede cristiana ed opzioni politiche. I
diritti umani e la teologia. Etica della comunicazione: il segreto, il rispetto della buona
fama, etica ed internet. La responsabilità di costruire la pace.
Teologia morale economica. Il rapporto tra economia ed etica. I beni della terra nella
Scrittura. L’uso dei beni nella Tradizione. Il lavoro. I sistemi economici e l’etica cristiana.
Mercato, finanza ed etica. Etica dello sviluppo e globalizzazione. La salvaguardia del
creato.
Metodo
Lezione frontale. Lettura e analisi dei testi della Tradizione e di Encicliche sociali.
Presentazione di alcuni testi tramite Power point .
Bibliografia
Encicliche sociali dalla Rerum novarum alla Caritas in veritate. COMMISSIONE
TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Comunione e servizio. La persona umana creata a
immagine di Dio , LEV, Città del vaticano 2005; COMMISSIONE TEOLOGICA
INTERNAZIONALE, Alla ricerca di un etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale,
LEV, Città del Vaticano 2009; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA
PACE, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2004; E.
COMBI - E. MONTI, Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano,
Milano 2011; M. MAGATTI, L’infarto dell’economia mondiale, Vita e Pensiero, Milano
2014; J. MARITAIN, La persona e il bene comune , Morcelliana, Brescia 2005; M.T.
PONTARA PEDERIVA, La Terra giustizia di Dio. Educare alla responsabilità per il creato,
Bologna, Dehoniane 2014; L. RENNA, Il fondamento teologico dei diritti umani. Una
meta-etica al servizio dell’etica, in “Rivista di Scienze religiose” 2006/1, 35-50; IDEM, La
riservatezza nella società informatizzata: l’impegno etico a difesa del bene comune e della
coscienza individuale , in “Rivista di Scienze religiose”, 2006/2, 359-371; IDEM, La
populorum progressio quarant’anni dopo. L’impegno per umanizzare la globalizzazione, in
“Rivista di Scienze religiose”, 2007/2, 317-329; IDEM, L’identità della dottrina sociale
dela Chiesa nella “Caritas in veritate”. Novità e tradizione in una fedeltà dinamica , in
“Rivista di Scienze Religiose” 2011/1, 235-244.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
121
TRIENNIO TEOLOGICO
Tl 14
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Tl 19
Diritto Canonico 1 (Ects 5)
Prof. CHIARELLI
Obiettivo
Raggiungimento delle capacità di sintesi nelle tematiche ecclesiologico-giuridiche sulla
struttura organica del popolo di Dio.
Contenuti
Il popolo di Dio tra uguaglianza e diversità. L’appartenenza alla Chiesa cattolica. I diritti
e i doveri fondamentali del fedele cristiano. Il laico. I ministri sacri. La costituzione
gerarchica della Chiesa. Gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ed.), Il diritto nel mistero
della Chiesa, PUL, Roma 2001, Vol II; L. CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico,
commento giuridico pastorale, EDB, Bologna 2011, Vol II; AA.VV., La Chiesa particolare
nel codice del post-Concilio, a cura di B. CHIARELLI, in Quaderni della Rivista di Scienze
Religiose, 6, 2005.
TlSm
Seminario (Ects 3)
122 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TA 3
Esegesi AT 3: libri sapienziali (Ects 6)
Prof. PINTO
Obiettivo
La conoscenza delle principali questioni relative alla formazione e ai contenuti dei libri che
compongono la tradizione dei Libri Sapienziali della Bibbia: Proverbi, Giobbe, Qoèlet,
Sapienza, Siracide, Cantico dei Cantici e Salmi.
Contenuti
Le lezioni affronteranno innanzitutto le questioni introduttive relative al mondo sapienziale:
la paternità Salomonica, i procedimenti letterari tipici, il rapporto tra sapienza biblica ed
extra-biblica, la personificazione della Sapienza. Successivamente si passeranno in rassegna
i sette libri del corpus sapienziale. Di ogni testo è prevista l’introduzione (data e luogo di
composizione, struttura, genere letterario, temi principali) e l’esegesi di brani scelti: Proverbi
2; Giobbe 31; Qoèlet 3; Sapienza 3; Sir 24; Cantico 8,5-7; Salmi 8; 51; 58; 77; 92; 111.
Metodo
Il docente svolgerà prevalentemente delle lezioni frontali con l’ausilio di diapositive –
power point . Il coinvolgimento degli studenti riguarderà sia interventi di singoli alunni
rivolti al gruppo-classe di circa 15-20 in riferimento alla presentazione di alcuni
approfondimenti tematici, sia brevi laboratori sui testi biblici suddivisi, in classe, per
sottogruppi.
Bibliografia
Manuale del corso: S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione ai libri sapienziali e
poetici, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013; ID., L’incantatore di serpenti. Il sapiente
secondo Qoèlet, Messaggero, Padova 2014; A. BONORA – M. PRIOTTO (a cura di), Libri
sapienziali e altri scritti (Logos – Corso di Studi Biblici 4), Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997;
M. GILBERT, La Sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide, Sapienza, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005 (originale francese 2003); T. LORENZIN, Esperti in
umanità. Introduzione ai libri sapienziali e poetici , ELLEDICI, Leumann (TO) 2013; L.
MAZZINGHI, Il Pentateuco sapienziale. Proverbi, Giobbe, Qohelet, Sapienza, EDB, Bologna
2012; V. MORLA ASENSIO, Libri Sapienziali e altri Scritti (Introduzione allo studio della
Bibbia 4), Paideia, Brescia 1997 (originale spagnolo 1994); R. E. MURPHY, L’albero della
vita. Una esplorazione della letteratura sapienziale biblica (Biblioteca Biblica 13),
Queriniana, Brescia 2000 (originale inglese 1996); L. G. PERDUE (ed.), Scribes, Sages and
Seers: The Sage in the Eastern Mediterranean World (FRLANT 219), Vandenhoeck &
Ruprecht, Göttingen 2008; A. ROFÉ, Introduzione alla letteratura della Bibbia ebraica 2.
Profeti, salmi e libri sapienziali (Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi 49),
Paideia, Brescia 2011 (originale in ebraico 2011); S. WEEKS, An Introduction to the
Study of Wisdom Literature (T&T Clark Approaches to Biblical Studies), T&T Clark
International, London–New York 2010.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
123
TRIENNIO TEOLOGICO
TERZO ANNO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
TN 3
Esegesi NT 3: corpo giovanneo (Ects 6)
Prof. MARIANO
Obiettivo
Introdurre gli studenti a una lettura scientifica dei libri biblici del Corpus joanneum (il
quarto Vangelo, le Lettere giovannee, l’Apocalisse), così da renderli capaci di cogliere i
nessi che essi presentano con la rivelazione biblica nel suo complesso e con le altre
discipline teologiche.
Contenuti
Oggetto del corso è lo studio del Corpus joanneum.
Il corso si svilupperà secondo le seguenti scansioni: 1. Introduzione al corso : 1.1.
Presentazione del corso e bibliografia; 1.2. Introduzione complessiva al Corpus joanneum;
1.3. Note di metodologia esegetica. 2. Introduzione al quarto Vangelo : 2.1. Il testo, la
lingua e lo stile; 2.2. L’autore; 2.3. Le coordinate spazio-temporali; 2.4. L’ambiente
vitale; 2.5. Affidabilità storica del quarto Vangelo; 2.6. Il quarto Vangelo e i Sinottici; 2.7.
Il quarto Vangelo nella storia dell’esegesi; 2.8. Disegno letterario e teologico del quarto
Vangelo: 3. Esegesi di brani scelti del quarto Vangelo: 3.1. Il Prologo (Gv 1,1-18); 3.2.
Venite e vedrete (Gv 1,35-51); 3.3. Il principio dei segni (Gv 2,1-11); 3.4. Gesù alla festa
delle Capanne (Gv 7-8); 3.5. Il sigillo della rivelazione (Gv 13-17); 3.6. Tetélestai (Gv
19,16b-37); 3.7. Le esperienze pasquali (Gv 20-21); 3.8. Il balzo e la danza (Gv 20,1-18).
4. Introduzione alle Lettere di San Giovanni : 4.1. Il testo e la lingua; 4.2. Il genere
letterario; 4.3. La struttura; 4.4. L’autore, la comunità e le coordinate spazio-temporali;
4.5. La storia della ricezione; 4.6. Principali aspetti tematici. 5. Esegesi di brani scelti delle
Lettere di San Giovanni: 5.1. Il Prologo della Prima Lettera (1,1-4); 5.2. Discernere i figli
di Dio e i figli del diavolo (1Gv 2,29-3,10). 6. Introduzione all’Apocalisse : 6.1. Aspetti
letterari; 6.2. Origine del libro; 6.3. Ricezione e interpretazione; 6.4. Messaggio teologico.
7. Esegesi di brani scelti dell’Apocalisse: 7.1. Il “Prologo” dell’Apocalisse (Ap 1,1-8); 7.2.
La lettera alla chiesa di Laodicea (Ap 3,14-22); 7.3. La donna, il drago, il Messia (Ap 12);
7.4. Il trionfo di Cristo (Ap 19-20). 8. Temi di teologia giovannea: 8.1. La fede e la vita
nel Vangelo di Giovanni; 8.2. Lo Spirito Santo nel Vangelo di Giovanni; 8.3. La Scrittura
nel vangelo di Giovanni; 8.4. La Madre di Gesù nel vangelo di Giovanni; 8.5. La Chiesa
nelle lettere giovannee; 8.6. Teologia “apocalittica” in frammenti.
Metodo
Il corso prevede una parte generale in cui sarà proposta un’introduzione ai cinque libri del
Corpus e una parte speciale, in cui, mediante l’impiego di diverse metodologie, saranno
presentati dei saggi esegetici relativi ai testi sopra indicati.
Bibliografia
R. E. BROWN, Le lettere di Giovanni, Cittadella, Assisi 2000; E. CORSINI, Apocalisse di
Gesù Cristo secondo Giovanni, SEI, Torino 2002; I. DE LA POTTERIE, La passione di
Gesù secondo il vangelo di Giovanni, Paoline, Cinisello Balsamo 1988; G. GHIBERTI (ed.),
Opera giovannea (Logos 7), Leumann, Torino 2008; I. HOWARD MARSHALL, Epistles
of John (NICNT), Eerdmans, Grand Rapids, MI 1978; C. S. KEENER, The Gospel of John,
Hendrickson, Peabody, MA 2005; A. LANCELLOTTI (ed.), Apocalisse, Paoline, Cinisello
Balsamo 1996; X. LÉON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, San Paolo,
Cinisello Balsamo 2007; E. LUPIERI, L’Apocalisse di Giovanni, Mondadori, Milano 20095;
C. MARIANO, Tetelestai. Il significato della morte di Gesù alla luce del compimento della
Scrittura in Gv 19,16b-37 , Ed. Viverein, Monopoli 2010; C. MARIANO, “ Il balzo e la
danza. Narrazione e teologia in Gv 20,1-18”, Gestis verbisque. Saggi in onore di M. Lenoci,
Ed. Dehoniane, Bologna 2012, 165-181; C. MARIANO, “L’Incarnazione del Logos (Gv
124 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Tl 7
Teologia dogmatica 3: antropologia teologica (Ects 10)
Prof. AMATO
Obiettivo
Le domande fondamentali che accompagnano la vicenda umana: “Chi è l’uomo? Qual è la
sua origine? Qual è il suo posto nel mondo? Perché le relazioni con i propri simili? A cosa
è destinato?”, vengono sempre riproposte alla coscienza di ogni epoca. Solo alla luce
dell’evento cristologico-trinitario il mistero dell’uomo trova significato circa la sua origine,
la sua storia e il suo futuro definitivo. L’antropologia teologica cerca di rendere ragionevoli
e credibili, secondo un percorso critico e argomentato, la verità della fede cristiana circa
l’uomo, la sua identità, la sua storia e il suo mondo mediante un confronto intelligente con
le acquisizioni sull’uomo proprie dell’antropologia culturale – filosofica – religiosa.
Contenuti
La svolta antropologica fatta propria dalla teologia e sancita dal Concilio Vaticano II. La
cristologia come “principio” e “forma” dell’annuncio cristiano sull’uomo. Nel progetto di
Dio, infatti, l’uomo e l’intera creazione sono stati predestinati in Gesù Cristo (cf Ef 1, 45) e in lui trovano la loro redenzione e il loro compimento creaturale (cf Col 1, 16-17; Gv
1, 4). La grazia della creazione: uomo e mondo sono stati liberamente creati da Dio, per
mezzo di Gesù Cristo, nella forza dello Spirito. La singolarità dell’uomo, persona libera
fatta a immagine di Dio. Lineamenti biblici e storico-teologici. Riflessione sistematica.
L’uomo peccatore e la grazia della vittoria di Cristo sul peccato. L’eredità del peccato di
Adamo, la giustificazione come salvezza del peccatore, la vita nuova dei giustificati in
Cristo. Lineamenti biblici e storico-teologici. Riflessione sistematica. La grazia del
compimento definitivo dell’uomo, della sua storia e del suo mondo in Gesù Cristo:
l’escatologia cristiana e i suoi contenuti. Lineamenti biblici e storico-teologici. Riflessione
sistematica.
Metodo
Lezione frontale e colloquiale. Uso di slide e supporti multimediali.
Bibliografia
Testi fondamentali: F. G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te
ne curi? , Queriniana, Brescia 2005; G. ANCONA, Antropologia teologica , Queriniana,
Brescia 2014 (in corso di pubblicazione); G. ANCONA, Escatologica cristiana, Queriniana,
Brescia 2007 2; D. AMATO, Creazione , Cittadella, Assisi 2013.
Testi complementari: J. ARNOULD, La teologia dopo Darwin. Elementi per una teologia
della creazione in una prospettiva evoluzionista , Queriniana, Brescia 2000; G.
IAMMARONE, Il dialogo sulla giustificazione. La formula «simul iustus et peccator» in
Lutero, nel concilio di Trento e nel confronto ecumenico attuale, EMP, Padova 2002; F.
FACCHINI, Le sfide della evoluzione. In armonia tra scienza e fede, Jaca Book, Milano
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
125
TRIENNIO TEOLOGICO
1,1-18). Analisi esegetica e prospettive teologiche”, Studium personae 1, Siena 2012, 83107; J. MATEOS – J. BARRETO, Il Vangelo di Giovanni. Analisi linguistica e commento
esegetico, Cittadella, Assisi 2000; R. H. MOUNCE, The Book of Revelation, Eerdmans,
Grand Rapids, MI – Cambridge, U. K. 19972; ORIGENE, Commento al Vangelo di Giovanni,
Utet, Torino 1995; P. PRIGENT, L’Apocalisse di S. Giovanni , Borla, Roma 1985; R.
SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni I-II-III-IV, Paideia, Brescia 1973, 1977,
1981, 1987; G. SEGALLA, Teologia biblica del Nuovo Testamento (Logos 8/2), Leumann,
Torino 2006; U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi e teologia, Ed. Dehoniane,
Bologna 1988; K. WENGST, Il Vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2005.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
2008; M. KEHL, “E Dio vide che era cosa buona”. Una teologia della creazione, Queriniana,
Brescia 2009; B. SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma
ai nostri giorni, EDB, Bologna 2012; L. SCHEFFCZYK, La creazione come apertura alla
salvezza. Dottrina sulla creazione, Lateran University Press, Città del Vaticano 2012; A.
M. DUBARLE, Il peccato originale. Prospettive teologiche , EDB, Bologna 2013; L.
COVA, Peccato originale. Agostino e il Medioevo, Il Mulino, Bologna 2014.
T4S
Teologia sacramentaria 2: penitenza, unzione, ordine e matrimonio (Ects 6)
Prof. MACILLETTI
Obiettivo
Il corso tenta di individuare le diverse ragioni dell’attuale crisi del IV Sacramento. Attraverso
i dati della Scrittura, la riflessione dei Padri e le indicazioni del magistero, si intende
esplicitare il fondamento della riflessione teologica e prassi celebrativa attuale dei Sacramenti
di guarigione e il percorso che porta a comprendere il sacerdozio non più come potestas,
ma come ministerium. Il corso intende offrire una visione d’insieme tra il sacramento del
matrimonio e la teologia della famiglia per una fondazione teologica della pastorale familiare.
Contenuti
Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione: l’attuale teologia del sacramento:
dimensione ecclesiale e personale della Penitenza; crisi globale del sistema penitenziale
ecclesiastico; modelli interpretativi per una teologia della Penitenza. Sintesi storica della
penitenza ecclesiastica dalla prassi della Chiesa antica sino al Concilio di Trento. Verso una
teologia rinnovata del “quarto sacramento”. Teologia delle “Premesse” dall’ Ordo
Paenitentiae. Le indulgenze: origine e sviluppo, la cost. Indulgentiarum doctrina di Paolo
VI, le indulgenze oggi.
Unzione degli Infermi: il sacramento nell’insieme della teologia; l’uomo davanti alla
malattia. Ministero e unzione degli infermi nella prassi della Chiesa: dal secolo Il al Concilio
Vaticano II; il nuovo rito dell’unzione degli infermi, riflessione teologica sul significato del
sacramento; la pastorale degli infermi.
Sacramento dell’Ordine Sacro: il ministero pastorale nella storia, nel Nuovo Testamento,
nella Chiesa Antica, nell’Alto e nel Basso Medioevo, da Trento al secolo XX. I ministeri
nel Concilio Vaticano II. La “crisi sacerdotale” del postconcilio. Il Rito De ordinatione
episcopi, presbyterorum et diaconorum (ed. typ. altera 1989). La teologia del ministero
apostolico e la repraesentatio Christi ; ministero e Spirito Santo; comunità e ministero; il
ministero come diakonia; ministerialità collegiale; la fraternità sacramentale nel presbiterio;
ministero e laicato.
Sacramento del Matrimonio: sguardo socio-culturale; mistero nuziale e sacramento delle
nozze: orizzonte antropologico-biblico; la memoria storica e l’insegnamento del Magistero;
la riflessione sistematica: matrimonio come segno di Cristo e sacramento della Chiesa;
teologia pastorale della famiglia.
Metodo
Lezioni frontali. Lettura e commento di brani scelti.
Bibliografia
Per i sacramenti di guarigione: Z. ALSZEGHY - M. FLICK, Il sacramento della
riconciliazione , Marietti, Torino 1976; F. COURTH, I sacramenti. Un trattato per lo
studio e per la prassi, Queriniana, Brescia 1999, 304-352; Ch. DUQUOC - C. FLORISTAN,
Il perdono, fascicolo monografico di «Concilium», 1986; A. MAFFEIS, Penitenza e unzione
126 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Tl 15
Teologia morale 3: morale del matrimonio e della vita fisica (Ects 10)
Prof. RENNA
Obiettivo
Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del progetto di Dio sulla dimensione
sessuale della persona, sulle implicazioni etiche derivanti dalla vocazione al matrimonio e
alla verginità per il Regno, al senso della scelte etiche sulle questioni che riguardano la vita
nel mondo contemporaneo. Si partirà dai contesti culturali che delineano le scelte della
trattazione, per poi giungere, dopo aver sviluppato lo studio della Scrittura, della Tradizione
e del magistero a fornire i criteri per “portare frutto nella carità per la vita del mondo”
(OT 16) e dare un corretto giudizio etico sulle questioni relative all’etica della vita fisica e
matrimoniale.
Contenuti
Il corso si sviluppa in tre aree tematiche. Introduzione alla morale sessuale: presupposti
per una riflessione teologica contemporanea sulla sessualità e il matrimonio. Fenomenologia
della sessualità e interpretazione del dato scientifico. Linee di antropologia della sessualità
nel loro sviluppo storico con particolare riferimento al concetto di eros. Antropologia
sessuale contemporanea. Sessualità e matrimonio nella Scrittura. Il modello tradizionale di
antropologia ed etica sessuale. Il magistero sulle tematiche sessuali e matrimoniali. Il
modello contemporaneo di antropologia ed etica sessuale cattolica. Il modello etico cristiano:
virtù della castità, peccato, orientamenti normativi. Sessualità e scelta di vita. La dimensione
estetica e spirituale dell’amore.
Questioni etico pastorali: la vocazione della famiglia in un mondo che cambia. La paternità
responsabile. I rapporti prematrimoniali. I cattolici divorziati e risposati civilmente.
L’autoerotismo. L’omosessualità. La pedofilia. I disordini dello sviluppo sessuale. I disturbi
dell’identità di genere. La pornografia. La prostituzione.
Elementi di bioetica: origine, modelli e principi della bioetica. I principi della bioetica
personalista. Embriogenesi e aborto. Tecniche di procreazione assistita e loro valutazione
morale. L’ingegneria genetica. I trapianti d’organo. Aspetti bioetici delle neuroscienze.
Eutanasia e dignità del morire umano.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
127
TRIENNIO TEOLOGICO
dei malati, Queriniana, Brescia 2012; G. MOIOLI, Il quarto sacramento , Glossa, Milano
1996; F. J. NOCKE, Nuovo corso di dogmatica 2, Queriniana, Brescia 1995, 362-397; K.
RAHNER, La penitenza della Chiesa , Paoline, Roma 1964; J. RAMOS-REGIDOR, Il
sacramento della penitenza. Riflessione teologica biblico-storico-pastorale alla luce del
Vaticano II, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1985; T. SCHNEIDER, Segni della vicinanza di
Dio. Compendio di teologia dei sacramenti, Queriniana, Brescia 1983, 194-250; M.
MORGANTE, Le indulgenze, San Paolo, Cinisello Balsamo (Ml) 1999; D. BOROBIO,
Unzione degli infermi, in D. BOROBIO (ed.), La celebrazione nella Chiesa. 2. I sacramenti,
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1994, 729-832.
Per il sacramento dell’Ordine: E. CASTELLUCCI, Il ministero ordinato, Queriniana, Brescia
2002; J. ONATIBIA, Ministeri ecclesiali: Ordine, in D. BOROBIO (ed.), La celebrazione
nella Chiesa. 2. I sacramenti, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1994, 663-728; M. SEMERARO, Il
prete uomo in servizio, Vivere in, Trani (BA) 1982; IDEM, Unum presbyteriuni cum suo
episcopo constituunt, in «Rivista di Scienze Religiose» 5, 1991, 29-42.
Per il sacramento del Matrimonio: R. GERARDI, Il sacramento del Matrimonio, in AA.VV., Sacramentaria Speciale II, Dehoniane, Bologna 2003, 261-358; C. ROCCHETTA, Il
sacramento della coppia, EDB, Bologna 1996; IDEM, Teologia della Famiglia, Dehoniane,
Bologna 2011.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Metodo
Lezioni frontali. Approfondimento di testi. Uso di power point. Intervento di esperti.
Bibliografia
M. P. FAGGIONI, Sessualità, matrimonio, famiglia, Dehoniane, Bologna 2010; L. RENNA,
Eros, persona e salvezza, Vivere In, Roma-Monopoli 2005; X. LACROIX, La dimensione
etica, estetica e spirituale dell’amore, EDB, Bologna 1997; E. SGRECCIA, Manuale di
bioetica. Volume I. Fondamenti di bioetica ed etica biomedica, Vita e Pensiero, Milano
2007. Indicazione dei documenti magisteriali durante il corso.
Tl 9
Teologia liturgica 2 (Ects 3)
Prof. MARTIGNANO
Obiettivo
Il corso si struttura in due aree tematiche:
Anno liturgico – A partire dal fondamento biblico-teologico del rapporto tra tempo e
storia della salvezza, lo studio si concentra su questi temi: a) la domenica, nella storia, nella
teologia e nella pastorale; b) il periodo “pasquale” e quello “natalizio”; c) l’annuncio e la
celebrazione della Parola di Dio nei tempi “forti”; d) il tempo “ordinario”; e) il culto alla
Vergine Maria e ai Santi.
Liturgia delle Ore – Il corso si propone di studiare a fondo, attraverso il ricorso alle fonti
bibliche, liturgiche, patristiche e magisteriali, la Liturgia delle Ore nel suo sviluppo storico
e nella sua portata teologica, liturgica e pastorale. Si farà ricorso anche all’analisi degli
elementi propri: inni, salmi, antifone, responsori, preci, e in particolare all’esame della
Laudis Canticum e dei Principi e Norme per la Liturgia delle Ore.
Contenuti
Anno Liturgico. 1. L’uomo e il tempo; 2. Dal kronos al kairos . Il tempo nelle culture
arcaiche e nella Bibbia; 3. La festa: un tempo senza tempo; 4. Categorie culturali odierne
nell’interpretazione del tempo; 5. L’anno liturgico giudaico; sviluppo storico dell’anno
liturgico cristiano; 6. Esame della IV Preghiera Eucaristica; 7. Archè, pleroma, telos . Il
dinamismo escatologico: il tempo salvifico è radicato in Cristo (Ef 1,3 ss; Gal 4,4; Col 1,15
ss.); 8. Approfondimento teologico dell’anno liturgico cristiano: la domenica, il triduo
pasquale, il tempo pasquale, la quaresima, l’Avvento e il Natale, il tempo ordinario, il ciclo
dei santi, il ciclo mariano; 9. Storia del calendario liturgico: calendari antichi, martirologi,
calendario romano; 10. Sacrosantum Concilim 102-111.
Liturgia delle Ore. 1. Dalla preghiera rituale giudaica alla preghiera cristiana; 2. Le
testimonianze degli autori cristiani e delle fonti dei primi secoli; 3. Le tappe storiche della
formazione ed evoluzione della Liturgia delle Ore; 4. L’analisi delle diverse serie eucologiche;
5. Sacrosanctum Concilium 83-101; 6. La riforma del Concilio Vaticano II e la Liturgia
Horarum di Paolo VI; 7. L’Institutio Generalis de Liturgia Horarum e il Directorium de
Opere Dei persolvendo del Thesaurus Liturgia Horarum Monasticae : approfondimento
liturgico-teologico, spirituale e pastorale.
Metodo
Il tema viene approfondito servendosi del metodo storico-evolutivo (diacronico), mettendo
in luce la rilevanza teologica e pastorale di ogni sua configurazione strutturale e
contenutistica.
128 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Tl 25
Teologia Spirituale (Ects 3)
Prof. LIEGGI
Obiettivo
Il corso ha lo scopo di introdurre allo studio della teologia spirituale, illustrandone lo
statuto epistemologico e presentando i principi e i fondamenti della teologia spirituale
come teologia del vissuto.
Contenuti
I contenuti del corso saranno articolati in quattro parti:
1. Propedeutica: lo statuto epistemologico della disciplina; il rapporto tra esperienza e
teologia. 2. Fondativa: l’esperienza spirituale e i suoi nodi dinamici. 3. Analitica: analisi di
alcune esperienze spirituali significative (Gregorio di Nissa, Agostino d’Ippona, Charles
De Foucauld, Pavel Florenskij, Dietrich Bonhoeffer, Primo Mazzolari, Adrienne Von
Spyer).4. Alcuni temi speciali della spiritualità: il discernimento; la preghiera; la
conformazione a Cristo.
Metodo
Particolare attenzione nel corso delle lezioni sarà dedicata all’analisi del vissuto di concrete
esperienze spirituali, particolarmente significative. A ciascuno studente sarà inoltre richiesta
la lettura critica di un’opera classica della storia della spiritualità.
Bibliografia
G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive , Glossa, Milano 1992; D.
SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007;
K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, fondamenti, metodi , Queriniana, Brescia 2007.
Tl 16
Teologia pastorale 1 (Ects 5)
Prof. ZACCARIA
Obiettivo
Il corso si propone di avviare allo studio della teologia pastorale, configurandola come
peculiare branca del sapere teologico. Lo studente sarà introdotto alla storia,
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
129
TRIENNIO TEOLOGICO
Bibliografia
Appunti delle lezioni e materiale documentario fornito dal docente durante il corso; J.
PINELL, Liturgia delle Ore (Anàmnesis 5), Genova 1990; AA.VV., L’Anno Liturgico:
storia, teologia e celebrazione (Anàmnesis 6), Genova 1988; R. TAFT, La Liturgia delle
Ore in Oriente e in Occidente , Roma 2001; P. A. MURONI, « La Liturgia delle Ore:
prospettive future» , Ecclesia Orans 26 (2009) 163-188; P. A. MURONI, «La Liturgia
delle Ore: Opus Dei - Locus Dei - Opus ecclesiae», Rivista liturgica 98 (2011) 285-294; A.
ADAM, L’Anno liturgico. Celebrazione del Mistero di Cristo. Storia-Teologia-Pastorale,
Torino 1984; M. AUGÈ, L’Anno Liturgico. È Cristo stesso presente nella sua Chiesa, Città
del Vaticano 2009; M. KUNZLER, La liturgia della Chiesa, Milano 1996; J. RATZINGER,
Introduzione allo spirito della liturgia, Cinisello Balsamo 2001; A. BERGAMINI, Cristo, festa della
Chiesa: l’anno liturgico, Roma 1982; H. AUF DER MAUR, Le celebrazioni nel ritmo del tempo. 1:
Feste del Signore nella settimana e nell’anno , Torino 1990; J. L. MARTIN, L’anno
liturgico. Storia e teologia, Roma 1986; S. ROSSO, Il segno del tempo nella liturgia. Anno
liturgico e liturgia delle ore, Torino 2000; V. RAFFA, La liturgia delle ore. Presentazione
storica, teologica e pastorale , Roma 1990.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
all’epistemologia e ad alcune tematiche della riflessione teologico-pratica che studia la
prassi ecclesiale e religiosa di oggi, al fine di svilupparla e migliorarla.
Contenuti
Profilo storico: la nascita e gli inizi della teologia pastorale dal XVIII sec. agli anni ’60 del
XX sec. Il Vaticano II e la riflessione teologico-pastorale. La svolta ermeneutica in teologia
e il Manuale di teologia pastorale. Percorsi di teologia pratica dal Vaticano II ad oggi.
Profilo epistemologico: l’approccio empirico in teologia pratica: aspetti epistemologici e
metodologici. I molteplici rapporti della teologia pratica con le scienze umane e con le
altre scienze teologiche. Oggetto materiale e formale della teologia pratica. Un percorso
teologico, empirico, critico e progettuale per la teologia pratica.
Profilo tematico: il rinnovamento pastorale della comunità cristiana: parrocchia, nuova
evangelizzazione, ministeri pastorali, corresponsabilità. La religiosità popolare: fede e riti
del popolo cristiano.
Questa lista di nuclei contenutistici ha un valore indicativo e non esaustivo del programma.
Metodo
Lezioni frontali, momenti laboratoriali e di approfondimento.
Bibliografia
M. MIDALI, Teologia pratica. 1. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica,
LAS, Roma 2000; Teologia pratica. 2. Attuali modelli e percorsi contestuali di
evangelizzazione , LAS, Roma 2000; Teologia pratica. 5. Per un’attuale configurazione
scientifica, LAS, Roma 2011; S. PINTOR, L’uomo via della Chiesa. Elementi di teologia
pastorale, EDB, Bologna 1992; B. SEVESO, La pratica della fede. Teologia pastorale nel
tempo della Chiesa, Glossa, Milano 2010; G. TRENTIN – L. BORDIGNON (a cura di),
Teologia pastorale in Europa. Panoramica ed approfondimenti, Messaggero, Padova 2003;
C. TORCIVIA, La Parola edifica la comunità. Un percorso di teologia pastorale, Il Pozzo
di Giacobbe, Trapani 2008; J. VAN DER VEN, Practical theology. An empirical approach,
Peeters Press, Leuven 1998; G. VILLATA, L’agire della Chiesa. Indicazioni di teologia
pastorale, EDB, Bologna 2009; P. M. ZULEHNER, Pastorale fondamentale. 1. La Chiesa
fra compito e attesa , Queriniana, Brescia 1992.
Ulteriori contributi bibliografici verranno offerti durante il corso.
Tl 17
Teologia pastorale 2 (Ects 3)
Prof. ZUPPA
Obiettivo
In stretta continuità con la riflessione storica ed epistemologica, sviluppata in teologia
pastorale 1, il corso si propone di tematizzare, in termini di approfondimento ulteriore, le
istanze critiche e metodologiche relative sia alla conduzione e all’accompagnamento
pastorale del cambiamento che alle pratiche formative di trasformazione della/nella
comunità ecclesiale.
Contenuti
Tra i plessi tematici e contenutistici del corso: a) La formazione ecclesiale come processo
di trasformazione; b) La metodologia pastorale come scienza della pratica: la progettazione
dell’azione ecclesiale; c) Iniziare alla/nella Chiesa: dal catechismo alla catechesi (il progetto
catechistico italiano); d) Comunicazione, narrazione e pedagogia di gruppo in formazione
pastorale; e) La relazione di aiuto come pratica pastorale e l’autoformazione nella prassi
ecclesiale.
130 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Bibliografia
Testi di base (uno a scelta): G. RONZONI, Il progetto catechistico italiano. Identità e
sviluppo dal Concilio Vaticano II agli anni ’90, LDC, Leumann (TO) 1997; ISTITUTO DI
CATECHETICA (Facoltà di Scienze dell’Educazione - UPS), Andate e insegnate. Manuale
di catechetica, a cura di E. ALBERICH e U. GIANETTO, LDC, Leumann (To) 2002; R.
PAGANELLI, Formare i formatori dei catechisti. Valori e itinerari sottesi al processo
formativo , EDB, Bologna 2002; E. BIEMMI, Compagni di viaggio. Laboratorio di
formazione per animatori, catechisti di adulti e operatori pastorali, EDB, Bologna 2003;
G. BARBON, Nuovi processi formativi nella catechesi. Metodo e itinerari, EDB, Bologna
2003; L. MEDDI, Catechesi. Proposta e formazione della vita cristiana , Messaggero,
2
Padova 2004 ; R. REZZAGHI, Manuale di didattica della religione , La Scuola, Brescia
2012.
Testi e sussidi per l’approfondimento (uno a scelta): AIF - ASSOCIAZIONE ITALIANA
13
FORMATORI, Professione formazione [1988], F. Angeli, Milano 2003; D. DEMETRIO
(a cura), Apprendere nelle organizzazioni, Nuova Italia Scientifica, Roma 1994; I. GAMELLI
(a cura), Il prisma autobiografico , Unicopli, Milano 2003; U. MARGIOTTA (a cura),
Pensare la formazione. Strutture esplicative, trame concettuali, modelli di organizzazione
[1998], Mondadori, Milano 2006; AICA - ASSOCIAZIONE ITALIANA CATECHETI,
Formazione comunità cristiana. Un contributo al futuro itinerario , a cura di L. MEDDI,
Urbaniana University Press, Roma 2006; ID, La catechesi eco della Parola e interprete di
speranza. Educazione alla fede e questione ermeneutica, a cura di P. ZUPPA, Urbaniana
Universty Press, Roma 2007; U. MARGIOTTA - P. ZUPPA - S. CALABRESE (a cura),
Pietra che cammina. Diventare comunità oggi : scienze umane e teologia pastorale in
dialogo per una ricerca azione nelle Chiese di Puglia , VivereIn, Roma 2007; V.
ANNICCHIARICO, Mediare il vangelo oggi. Dire o comunicare? , VivereIn 2007; C.
LAVERMICOCCA, Iniziare educando. L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi
oggi. Prospettive pedagogiche e pastorali , Ecumenica, Bari 2008; G. CINQUEPALMI,
Educazione e leadership. Approcci teorici e interventi didattici, Mario Adda Editore, Bari
2009; G. ALESSANDRINI - C. PIGNALBERI (a cura), Le sfide dell’educazione oggi.
Nuovi habitat tecnologici, reti e comunità, Pensa MultiMedia, Lecce 2012; P. ZUPPA (a
cura), Apprendere nella comunità cristiana. Come dare “ecclesialità” alla catechesi oggi,
LDC, Leumann (TO) 2012; R. REZZAGHI, Il sapere della fede. Catechesi e nuova
evangelizzazione , EDB, Bologna 2012.
Tl 20
Diritto Canonico 2 (Ects 5)
Prof. CHIARELLI
Obiettivo
Il corso prevede una introduzione generale sulla missione di santificare della Chiesa e una
conoscenza generale del diritto matrimoniale canonico.
Contenuti
Canoni preliminari su “munus santificandi” e sui sacramenti. A partire dalla realtà del
matrimonio come patto e sacramento, viene presentata l’introduzione storica al diritto
matrimoniale e la normativa vigente. 1. Natura, fini, proprietà del matrimonio canonico.
2. Requisiti per la valida celebrazione. 3. Competenza della Chiesa e tutela giuridica del
matrimonio. 4. Cura pastorale prematrimoniale. 5. Il consenso, capacità e vizi. 6.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
131
TRIENNIO TEOLOGICO
Metodo
Lezioni in parte frontali e in parte alternate a momenti laboratoriali di discussione, di
confronto e di approfondimento.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Impedimenti dirimenti in genere e in specie. 7. Forma canonica del matrimonio. 8.
Matrimoni misti. 9. Effetti giuridici. 10. Separazione dei coniugi e scioglimento del vincolo.
11. Convalidazione del vincolo. Il corso prevede anche alcune nozioni generali sui Libri V,
VI e VII del Codice di Diritto Canonico.
Metodo
Lezioni frontali ed esercitazioni.
Bibliografia
GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ed.), Il diritto nel mistero
della Chiesa, PUL, Roma 2004, Vol III; L. CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico,
commento giuridico-pastorale, EDB, Bologna 2011, Vol III; P. MONETA, Il matrimonio
nel nuovo Diritto Canonico, ECIG, Genova 2008; J. GAUDEMET, Il matrimonio in
occidente, SEI, Torino 1987.
Dispense del docente.
TlSm Seminario (Ects 3)
132 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Il tesario, diviso in tre aree e pensato in prospettiva interdisciplinare (biblica, storica,
sistematica, pratica), richiede che lo studente abbia cura di svolgere i singoli temi
nell’incrocio delle discipline afferenti al fine di testimoniare una capacità di sintesi
adeguata e creativa.
I. Gesù Cristo rivelatore del Dio Uni-Trino
1. La rivelazione come incontro tra Dio e l’uomo in Gesù Cristo
2. Il mistero dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo
3. Il carattere escatologico delle parole e dei gesti di Gesù Cristo
4. La Pasqua come evento centrale della salvezza
5. Le cristologie neotestamentarie
6. Lo sviluppo storico-teologico della dottrina cristologico-trinitaria nella Chiesa antica
7. Le questioni del Gesù storico
8. Cristologia e antropologia
9. Il mistero della predestinazione in Cristo
10. Gesù Cristo, futuro dell’uomo e del mondo
Il. Il mistero della Chiesa
1. L’origine cristologico-trinitaria del mistero della Chiesa
2. La Chiesa popolo di Dio, corpo di Cristo, tempio dello Spirito
3. Le proprietà essenziali della Chiesa
4. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale: il senso e il valore della
“sacramentalità della Chiesa”
5. I Sacramenti: segni di Cristo e della Chiesa
6. La questione dell’istituzione dei sacramenti nella storia della teologia
7. La Chiesa mistero di comunione e di azione pastorale: carismi e ministeri
nella vita della comunità cristiana
8. La Chiesa e l’Eucaristia
9. Maria: figura, modello e madre della Chiesa
10. La Chiesa in cammino verso il futuro definitivo
III. La vita secondo lo Spirito
1. Battesimo e vita cristiana
2. Le virtù del cristiano
3. Legge morale e coscienza credente
4. Libertà, responsabilità e peccato
5. Il dono dello riconciliazione nella Chiesa
6. Il matrimonio cristiano: dono e responsabilità
7. I principi fondamentali della bioetica cristiana
8. Preghiera e vita cristiana
9. I cristiani e le questioni economiche e politiche
10. La formazione e l’accompagnamento nella vita del credente
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
133
TESARIO PER L’ESA ME FINALE
TESARIO PER L’ESAME ORALE
PER IL BACCELLIERATO IN SACRA TEOLOGIA
134 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
licenza
antropologia
teologica
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
135
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
antropologia
teologica
Il biennio di specializzazione in Antropologia Teologica proposto
nell’Istituto Teologico Pugliese ha lo scopo di percorrere, nella forma della riflessione e
della ricerca scientifica, quella che dal Magistero è oggi indicata come la prima strada
della Chiesa per il compimento della propria missione, ossia l’uomo.
L’orientamento, fondamentalmente teologico, è basato sull’asserzione del
Concilio Vaticano II: «con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni
uomo» (Gaudium et Spes, 22). Si tratta, in ultima analisi, di quella «prima e fondamentale
via della Chiesa» che è tracciata dal mistero della Incarnazione e della Redenzione: descendit
de coelis propter nos homines et propter nostram salutem. Per questo «l’uomo, nella
piena verità della sua esistenza, del suo essere personale ed insieme del suo essere
comunitario e sociale — nell’ambito della propria famiglia, nell’ambito di società e contesti
tanto diversi, nell’ambito della propria nazione, o popolo [...], nell’ambito di tutta l’umanità
— quest’uomo è la prima strada che la Chiesa deve percorrere nel compimento della sua
missione» (Giovanni Paolo II, Lett. encicl. Redemptor Hominis, 14; cfr. n. 15).
Con questa scelta di carattere antropologico, la Facoltà Teologica Pugliese
intende collocarsi nella linea pastorale del Concilio Vaticano Il, alla luce pure di queste
altre espressioni di Paolo VI: «La Chiesa del Concilio, sì, si è assai occupata, oltre che
di se stessa e del rapporto che a Dio la unisce, dell’uomo quale oggi in realtà si presenta:
l’uomo vivo, l’uomo tutto occupato di sé, l’uomo che si fa non soltanto centro d’ogni
interesse, ma osa dirsi principio e ragione di ogni realtà. Tutto l’uomo fenomenico, cioè
rivestito degli abiti delle sue innumerevoli apparenze [...] l’uomo tragico dei suoi propri
drammi, l’uomo superuomo di ieri e di oggi e perciò sempre fragile e falso, egoista e
feroce; poi l’uomo infelice di sé, che ride e che piange; l’uomo versatile pronto a recitare
qualsiasi parte, e l’uomo rigido cultore della sola realtà scientifica, e l’uomo com’è, che
pensa, che ama, che lavora, che sempre attende qualcosa, il «filius accrescens»; e l’uomo
sacro per l’innocenza della sua infanzia, per il mistero della sua povertà, per la pietà del
suo dolore; l’uomo individualista e l’uomo sociale; l’uomo «laudator temporis acti» e
l’uomo sognatore dell’avvenire; l’uomo peccatore e l’uomo santo; e così via» (Paolo VI,
Discorso di chiusura del IV periodo conciliare, 7 dicembre 1965).
Queste espressioni, sia quelle del Concilio, quanto le altre di Paolo VI e di
Giovanni Paolo II, aiutano a configurare la specializzazione in Antropologia teologica.
Mediante essa ci si propone di approfondire la novità dell’essere persona in Cristo,
consapevoli del fatto che questo aspetto essenziale e specifico della antropologia cristiana
nei confronti di ogni altra antropologia, deve costantemente essere presente nell’opera
evangelizzatrice e soprattutto in quella «nuova evangelizzazione» per l’Italia e per
l’Europa continuamente richiamata da Giovanni Paolo II. In ogni forma di
evangelizzazione, ch’è la sua vocazione propria, la Chiesa parla all’uomo attingendo da
Cristo, il quale conosce quello che c’è in ogni uomo (cfr. Gv 2, 25; Giovanni Paolo II,
Lett. encicl. Redemptor Hominis, 89).
136 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
Fd 8
Anima e corpo tra neuroscienze e teologia
N. D’ONGHIA
3
Fd 9
L’uomo nel contesto evolutivo
e la fede in Dio creatore
V. DI PILATO
3
Fd 10
L’uomo in relazione e il mistero trinitario
F. NERI
3
Fd 11
Temi fondamentali di antropologia
biblica neotestamentaria
C. MARIANO
3
Fd 12
La giustificazione dell’uomo peccatore
V. MIGNOZZI
3
Fd 13
La questione del De novissimis
nella teologia contemporanea
D. AMATO
3
Fd 14
Antropologia e cristologia
J. P. LIEGGI
3
MATERIA
DOCENTE
ECTS
Op 8
Fondamenti antropologici
dell’economia
M. ILLICETO
3
Op 9
Dio e il male nella filosofia
contemporanea
P. FARINA
3
Op 10
La filosofia e l’enigma della sofferenza:
alcuni modelli interpretativi
A. CAPUTO
3
Op 11
La coscienza morale:
aspetti teologici e antropologici
A. FUMAGALLI
3
Op 12
Teoria della personalità
e vocazione cristiana
C. CORBELLA
3
Op 13
Filosofia delle neuroscienze
M. FARISCO
3
CORSI OPZIONALI
SIGLA
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
137
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
CORSI FONDAMENTALI
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
SEMINARIO MINOR
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
SmL 1
L’antropologia di un teologo
contemporaneo:
Pierre Teilhard de Chardin
V. DI PILATO
ECTS
3
SEMINARIO MAIOR
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
SmLM
La svolta antropologica
nella teologia contemporanea
D. AMATO
138 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ECTS
3
CORSI FONDAMENTALI
Fd 8
Anima e corpo tra neuroscienze e teologia (Ects 3)
Prof. D’ONGHIA
Obiettivo
Lo studente dovrà assimilare criticamente gli elementi contenutistici fondamentali degli
esiti neuroscientifici per cogliere i nodi del dibattito contemporaneo riguardo alle strutture
antropologiche nella prospettiva del dialogo tra neuroscienze e teologia.
Contenuti
L’evoluzione storica del concetto di anima e corpo nelle aree culturali: filosoficaantropologica, biblica-teologica e scientifica. Le diverse posizioni della filosofia della
mente, neuroscientifiche e la proposta dell’antropologia cristiana. Il tentativo del dialogo
tra le diverse scienze, alla luce dei nuovi esiti che orientano verso il recupero di concetti
non confinabili nel solo ambito empirico.
Metodo
Lezioni frontali; lavori di ricerca.
Bibliografia
N. D’ONGHIA, Il concetto di anima tra neuroscienze e teologia, Lateran University
Press, Città del Vaticano 2011; G. CANOBBIO, Il destino dell’anima. Elementi per
una teologia, Morcelliana, Brescia 2009; ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA,
Per una scienza dell’anima. La teologia sfidata, Glossa, Milano 2009; N. GALANTINO
(ed.), Sull’anima: è in gioco la libertà dell’uomo, Cittadella, Assisi 2011; V. ANDREOLIF. BUZZI (ed.) L’anima e la mente, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; A. ALES
BELLO - P. MANGANARO, E la coscienza? Fenomenologia psico-patologia
neuroscienze, Editori Giuseppe Laterza, Bari 2012; A.N. TERRIN, Religione e
neuroscienze, Morcelliana, Brescia 2004; A. OLIVIERO, Prima lezione di neuroscienze,
Editori Laterza, Bari 2012; G. RAVASI, Breve storia dell’anima, Mondadori, Milano
2009; S. NANNINI, L’anima e il corpo. Un’introduzione storica alla filosofia della
mente, Laterza, Bari 2005; L. RENNA (ed.), Neuroscienze e persona: interrogativi e
percorsi etici, EDB, Bologna 2010.
Fd 9
L’uomo nel contesto evolutivo e la fede in Dio creatore (Ects 3)
Prof. DI PILATO
Obiettivo
La teoria evolutiva ha messo sempre più in crisi la comprensione della fede nella
creazione. Il corso si prefigge una rilettura, attraverso il metodo genetico, degli elementi
costitutivi dell’articolo di fede riguardante Dio creatore, cogliendo il rapporto esistente,
nella prospettiva cristologica, tra creazione e nuova creazione.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
139
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
DESCRIZIONE DEI CORSI
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Contenuti
La fede nella creazione a partire dalla rivelazione biblica: Dio creatore nell’AT, la creazione
in Cristo nel NT. La fede della chiesa nella creazione alla prova di alcuni passaggi
culturali: il confronto con l’ellenismo; il confronto con l’aristotelismo (Tommaso); la
svolta galileana; in dialogo con la modernità (Rosmini); di fronte all’evoluzionismo.
Riflessione sistematica sulla creazione nell’orizzonte dell’evoluzionismo, la
comprensione di due svolte fondamentali: la nascita della vita e l’apparizione dell’uomo.
La riflessione dei teologi contemporanei. Il tema della natura. Trascendenza di Dio e
immanenza del mondo.
Metodo
Lezione frontale con impiego di documenti multimediali.
Bibliografia
D. AMATO, Creazione, Cittadella, Assisi 2012; ATI, La teologia nel tempo
dell’evoluzione, Glossa, Milano 2010; F. SERAFINI - P. BENVENUTI, Genesi e Big
Bang. Parallele convergenti, Cittadella, Assisi 2013; F. FACCHINI, Evoluzione. Cinque
questioni nel dibattito attuale, Jaca Book, Milano 2012; IDEM, Le sfide della evoluzione.
In armonia tra scienza e fede, Jaca Book, Milano 2008; S. RONDINARA, Dio come
Spirito e le scienze della natura. In dialogo con Wolfhart Pannenberg, Sefir-Città Nuova,
Roma 2008; IDEM, Interpretazione del reale tra scienza e teologia, Città Nuova, Roma
2007; P. DE BERNARDIS, Osservare l’universo, Il Mulino 2010; W. PANNENBERG,
Teologia sistematica, vol. 2, Queriniana, Brescia 1994; G. TANZELLA NITTI - A.
STRUMIA (edd.), Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede, 2 voll., Urbaniana
University Press-Città Nuova, Città del Vaticano-Roma 2002; K. RAHNER, Scienze
naturali e fede razionale, in Scienza e fede cristiana, Nuovi Saggi, IX, Paoline, Roma
1984; J. MOLTMANN, Dio nella creazione. Dottrina ecologica della creazione,
Queriniana, Brescia 2003; IDEM, Scienza e sapienza. Scienza e teologia in dialogo,
Queriniana, Brescia 2003; J. ARNOULD, La teologia dopo Darwin, Queriniana, Brescia
2000; M. KEHL, “E Dio vide che era cosa buona”. Una teologia della creazione,
Queriniana, Brescia 2009.
Fd 10 L’uomo in relazione e il mistero trinitario (Ects 3)
Prof. NERI
Obiettivo
Approfondire alcuni temi classici e altri attuali dell’antropologia in rapporto alla centralità
del mistero trinitario cui si perviene attraverso il cristocentrismo pasquale.
Contenuti
Il corso rilegge i temi fondamentali dell’antropologia in prospettiva cristocentrica e
trinitaria. Ne viene ripreso il percorso dai fondamenti biblici attraverso lo sviluppo
patristico e scolastico, fino al Vaticano II e ai principali modelli contemporanei. Nella
parte conclusiva si affrontano i punti di novità o criticità: la creazione e l’evoluzione, la
relazione uomodonna e la famiglia, le fede e l’appartenenza alla Chiesa, la società,
l’ontologia. Il contesto globale d’approfondimento è il dialogo ecumenico, interreligioso
e interculturale.
140 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Bibliografia
L. F. LADARIA, Antropologia teologica, Gregorian and Biblical Press, Roma 2012.
Indicazioni specifiche verranno offerte in rapporto ai singoli temi.
Fd 11 Temi fondamentali di antropologia biblica neotestamentaria (Ects 3)
Prof. MARIANO
Obiettivo
Alla luce di alcuni testi scelti del Nuovo Testamento, approfondire l’antropologia
biblica neotestamentaria ossia il Mistero dell’uomo-in-Cristo.
Contenuti
Il percorso prevede due parti, una di natura analitica, l’altra sintetica. Nella prima
saranno analizzati, nel loro contesto, i testi del Nuovo Testamento in cui emergono in
maniera più evidente le grandi tematiche antropologiche, sia in senso sincronico (corpopsiche-spirito), sia in senso diacronico (memoria-presenza-attesa), mettendo a fuoco
soprattutto le categorie-chiave di Creazione, Incarnazione, Divinizzazione. Nella seconda
parte, gli elementi raccolti saranno ricondotti a una visione d’insieme, in cui ci si propone
di far emergere la profonda unità di antropologia e teologia nel Mistero di Cristo.
Metodo
Lo studio dei testi sarà effettuato mediante l’impiego di varie metodologie esegetiche, a
seconda delle caratteristiche dei testi da studiare.
Bibliografia
G. BARBAGLIO, Le lettere di Paolo, Borla, Roma 19902; F. BAUMGÄRTEL – E.
SCHWEITZER – R. MEYER, «sárx», GLNT XI, 1265-1328, Paideia, Brescia 1977;
BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla
risurrezione, LEV, Città del Vaticano 2011; R. CAVEDO, «Corporeità», Nuovo
Dizionario di teologia biblica, 308-321, San Paolo, Cinisello Balsamo 1988; O.
CULLMANN, Cristo e il tempo, Dehoniane, Bologna 1975; L. DI MARCO, L’offerta
di sé a Dio. Indagine esegetico-teologica su Rm 12,1-2, Il pozzo di Giacobbe, Trapani
2011; A. DIHLE – E. JACOB – E. LOHSE – E. SCHWEIZER – K.-W. TRÖGER,
«psyché», GLNT XV, 1161-1320, Paideia, Brescia 1988; W. EGGER, Metodologia del
Nuovo Testamento (Studi biblici 16), EDB, Bologna 1989; G. GHIBERTI (ed.), Opera
giovannea (Logos 7), Leumann, Torino 2008; J. JEREMIAS, «ánthrôpos», GLNT I,
977-986, Paideia, Brescia 1965; H. KLEINKNECHT - F. BAUMGÄRTEL – W.
BIEDER – E. SJÖBERG, «pneûma», GLNT X, 767-1108, Paideia, Brescia 1975; C.
MARIANO, L’Incarnazione del Logos (Gv 1,1-18). Analisi esegetica e prospettive
teologiche, Studium personae 1 (2012), 83-107, Cantagalli, Siena 2012; B. J. MALINA,
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
141
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
Metodo
Oltre alle lezioni frontali del docente, ogni studente è chiamato ad approfondire una
tematica specifica attraverso letture specialistiche.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Nuovo Testamento e antropologia culturale, Paideia, Brescia 2008; J. MATEOS – J.
BARRETO, Il Vangelo di Giovanni. Analisi linguistica e commento esegetico, Cittadella,
Assisi 2000; J.-B. METZ, «L’uomo come unità di corpo e anima», Mysterium salutis
IV, 243-307, Queriniana, Brescia 1967; R. PENNA, «Cristologia adamica e ottimismo
antropologico in 1Cor 15,45-49», L’Apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia, 240268, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo 1991; R. PENNA, «Sofferenze apostoliche,
antropologia ed escatologia in 2Cor 4,7-5,10», L’Apostolo Paolo. Studi di esegesi e
teologia, 269-298, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo 1991; PONTIFICIA COMMISSIONE
BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LEV, Città del Vaticano 1993;
H. SCHLIER, La Lettera agli Efesini, Paideia, Brescia 21973; E. SCHWEIZER, «sôma»,
GLNT XIII, 609-790, Paideia, Brescia 1981; K. WENGST, Il Vangelo di Giovanni,
Queriniana, Brescia 2005.
Fd 12 La giustificazione dell’uomo peccatore (Ects 3)
Prof. MIGNOZZI
Obiettivo
Il corso intende approfondire il tema teologico della giustificazione a partire dal dibattito
suscitato da Lutero attraverso le tappe di un cammino verso un ampio accordo sulla
questione in esame, riconosciuto con la Dichiarazione congiunta luterano-cattolica di
Augsburg (1999).
Contenuti
Lutero e il tema della giustificazione; da Lutero a Trento: dibattiti e conferenze; il
concilio di Trento: preparazione, metodo e interpretazione; il Decreto della sessione VI
del concilio.
La ripresa della questione del XX secolo; i primi dialoghi teologici sulla giustificazione:
Barth, Balthasar, Küng; il contributo dei dialoghi ecumenici dopo il concilio Vaticano II;
la Dichiarazione luterano-cattolica di Augsburg (1999); il tema della giustificazione
oggi.
Metodo
Lezioni frontali e letture personali di approfondimento.
Bibliografia
ATI, La giustificazione, a cura di G. ANCONA, Messaggero, Padova 1997; F. G.
BRAMBILLA, Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 20072; P. HOLC, Un ampio
consenso sulla dottrina della giustificazione. Studio sul dialogo teologico cattolicoluterano, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 1999; E. JÜNGEL, Il Vangelo
della giustificazione come centro della fede cristiana. Uno studio teologico in prospettiva
ecumenica, Queriniana, Brescia 2000; H. KÜNG, La giustificazione, Queriniana, Brescia
19793; A. MAFFEIS, Giustificazione. Percorsi teologici nel dialogo tra le chiese, San
Paolo, Cinisello Balsamo 1998; ID.(ed.), Dossier sulla giustificazione. La dichiarazione
congiunta cattolico-luterana, commento e dibattito teologico, Queriniana, Brescia 2000;
O. H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1988; B.
SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri
giorni, EDB, Bologna 2012.
142 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Obiettivo
La domanda dell’uomo circa il suo futuro pone molti interrogativi alla coscienza
contemporanea. Il tema della morte viene sempre più ricacciato dalla cultura, facendo
rinchiudere le attese umane in una prospettiva tutta intramondana. La fede della chiesa
proclama un vangelo che porta già in sé un annuncio escatologico che apre alla speranza
futura e al compimento della comunione eterna con Dio. Il corso vuol recuperare il
percorso della teologia circa l’evidenza della verità escatologica annunciata dalla Chiesa.
Contenuti
Il rinnovamento della riflessione teologica contemporanea circa i novissimi trova un
punto di svolta nel Concilio Vaticano II, questo costituirà il punto di partenza del
corso. Seguirà l’esposizione delle varie posizioni dei teologi che hanno dato il proprio
contributo per una ermeneutica dei novissimi in un’ottica biblica e cristologica. Si
presenteranno i classici temi circa la dottrina della morte, il giudizio, la purificazione, la
risurrezione dei morti, l’inferno, il paradiso. Si rifletterà anche su alcune questioni
disputate come lo stato intermedio.
Metodo
Lezione frontale e colloquiale. Uso di slide e supporti multimediali.
Bibliografia
Testi fondamentali: G. ANCONA, Escatologica cristiana, Queriniana, Brescia 20072;
G. CANOBBIO, Destinati alla beatitudine. Breve trattato sui novissimi, Vita e Pensiero,
Milano 2012; R. LAVATORI, Il Signore verrà nella gloria. L’escatologia alla luce del
Vaticano II, EDB, Bologna 2007.
Testi complementari: J. WOHLMUTH, Mistero della trasformazione. Tentativo di
una escatologia tridimensionale, in dialogo con il pensiero ebraico e la filosofia
contemporanea, Queriniana, Brescia 2013; G. ANCONA, L’escatologica cristiana. Lo
stato attuale della ricerca, «Lateranum» 75 (2009) 261-274; H. U. VON BALTHASAR,
Sperare per tutti, Jaca Book, Milano 1989. Altra bibliografia sarà suggerita durante il
corso.
Fd 14 Antropologia e cristologia (Ects 3)
Prof. LIEGGI
Obiettivo
Il corso ha lo scopo di illustrare e motivare un principio fondamentale dell’antropologia
teologica che costituisce una delle lezioni teologiche più significative del Concilio
Vaticano II. Tale principio viene così felicemente espresso da Brambilla: «L’antropologia
teologica dev’essere costruita sul principio architettonico della “rivelazione” e, in
particolare, deve strutturarsi sull’evento di Gesù Cristo» (Antropologia teologica, Brescia
2007, p. 103).
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
143
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
Fd 13 La questione del De novissimis nella teologia contemporanea (Ects 3)
Prof. AMATO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Metodo
Dopo una sintetica esposizione dei contenuti fondamentali circa il rapporto tra
antropologia e cristologia, sarà chiesto a ciascuno studente di analizzare e approfondire
il pensiero di un teologo contemporaneo che maggiormente ha messo in luce la rilevanza
di tale rapporto e di accostarsi criticamente ad una delle sue opere in particolare.
Bibliografia
COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Documento Desiderium et
cognitio Dei su questioni di Teologia cristologia e antropologia, ottobre 1982, in EV 8,
404-461; F. G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?,
Nuovo corso di teologia sistematica 12, Queriniana, Brescia 2007, pp. 103-156; C.
GRECO (ed.), Cristologia e antropologia. In dialogo con Marcello Bordoni, AVE, Roma
1994; P. SCARAFONI (ed.), Cristocentrismo. Riflessione teologica, Città Nuova, Roma
2002.
144 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Op 8 Fondamenti antropologici dell’economia (Ects 3)
Prof. ILLICETO
Obiettivo
Nell’era della globalizzazione grandi cambiamenti hanno caratterizzato l’attuale scenario
socio-economico. Tra essi la crisi del sistema capitalistico di stampo iperliberista. Di
fronte a tali gradi trasformazioni anche la visione dell’uomo sta cambiando. Pertanto si
avverte la necessità di analizzare i fondamenti antropologici dell’economia per verificare
in che modo i processi oggi in atto rispettano la dignità e il valore della persona.
Il corso si pone come obiettivo l’analisi dei principali aspetti dell’antropologia economica
confrontando il pensiero utilitarista e dell’economia classica e neoclassica con le
prospettive “sociologiche e culturali” – dalla Scuola napoletana di Genovesi, A. Smith
e Mandeville fino Marx; da Mauss e Polanyi, per arrivare a Bauman e Amartya Sen,
fino all’economia di comunione propugnata dalla Dottrina sociale della chiesa. In seguito
si cercherà di esplorare alcuni temi del dibattito contemporaneo intorno al concetto di
bisogno, al dono, al consumo, al narcisismo e all’edonismo, al ruolo del mercato e al suo
rapporto con la dimensione relazionale dell’uomo. Si esploreranno infine le recenti
prospettive offerte dalla Human e sharing economy.
Contenuti
Antropologia ed economia: bisogno, relazione, scambio, produzione; uomo: individuocomunità-persona; uguaglianza, giustizia, ambiente, bene comune; Mercato-stato-società
(prospettiva storica); da Aristotele ad Adam Smith; la prospettiva utilitarista e le teorie
della scelta razionale; Weber, Simmel e Marx (prospettiva storica); Mauss e il dono;
Forme di consumo ed iperconsumo (Da Weblen a Bataille e il consumo vistoso); Polanyi
e il dibattito tra formalisti e sostantivisti; L’antropologia economica marxista e i modi di
produzione; l’economia culturale da Sahlins a Geertz; Etnografie della crisi, della finanza
e dei mercati; globalizzazione e società liquida (Bauman); Human economy, sharing
economy; la dottrina sociale della chiesa.
Metodo
Lezioni frontali. Analisi dei testi in classe. Relazione finale degli studenti su un testo a
scelta. L’analisi sarà portata avanti in una doppia linea: teoretica (per studiare i fondamenti)
e storica (per lo studio dei modelli).
Bibliografia
M. ILLICETO, Persona e comunità. L’essere come ospitalità e come dono, Città aperta,
Tronìa (EN), 2007 (in ristampa a settembre); M. MAUSS, Saggio sul dono, Einaudi,
2002; K. POLANYI, La grande Trasformazione, Einaudi, 2000; R. WILK, Economie e
culture. Introduzione all’antropologia economica, Mondadori 2007; G. LIPOVETSKY,
Una felicità paradossale. Sulla società dell’iperconsumo, Raffaello, Cortina 2007; L.
BRUNI, L’ ethos del mercato. Un’introduzione ai fondamenti antropologici e relazionali
dell’economia, Mondadori, Milano 2010; Z. BAUMAN, Homo consumens. Lo sciame
inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi, Laterza, Roma-Bari; Z. BAUMAN.
Voglia di comunità, Laterza, Roma-Bari 2001.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
145
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
CORSI OPZIONALI
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Op 9 Dio e il male nella filosofia contemporanea (Ects 3)
Prof. FARINA
Obiettivo
La speculazione filosofica contemporanea si è misurata, spesso in modo drammatico,
col persistente interrogativo sul problema del male. L’esistenza certa del male mette,
infatti, in crisi ogni tentativo di sostenere che il reale sia razionale e intellegibile, minando
alla base ogni ricerca di senso, tanto in chiave filosofica che teologica.
Il corso si propone di approfondire il confronto tra filosofia, teologia e il problema del
male.
Contenuti
Male è il terremoto di Lisbona (1755), male è Auschwitz; male sono gli eccidi in Ruanda
e in Bosnia; male è l’11 settembre, male è il bimbo innocente che muore di leucemia o si
ammala di SLA: mali di differente natura, ma pur sempre irriducibili ad ogni spiegazione
logica. Di fronte alle domande che il problema del male pone, perdono vigore non pochi
tentativi di teodicea e ammutolisce il pensiero secolarizzato che vuole racchiudere ogni
significato nell’orizzonte immanente. L’articolazione del corso si articolerà, dunque, in
una parte generale ed in una speciale. Nella parte generale , saranno presentate
sinteticamente le concezioni di Leibniz, Pope, Rousseau, Kant, Hegel e Marx come
pure di Bayle, Voltaire, Hume, Sade, Schopenhauer, Nietzsche e Freud. Una particolare
attenzione sarà riservata alla riflessione del ventesimo secolo dopo aver provato a
fornire una sorta di inventario del male moderno e contemporaneo, grazie
all’individuazione di eventi paradigmatici dell’incidenza del male nella storia: i terremoti,
gli stermini di massa, il terrorismo. Trarremo esempio dagli apporti di Camus, Arendt,
Adorno e Horkheimer, Rawls, Levinas, Maritain. Il numero dei filosofi citati, già da sé,
dovrebbe bastare a chiarire che lo scopo non è quello di una trattazione analitica di
ciascuno di essi, quanto piuttosto quello di offrire una prospettiva alternativa su come
il pensiero moderno e contemporaneo si sia misurato con il tema del male.
Nella parte speciale, infine, si offrirà un approfondimento sistematico del pensiero di
una “teologa outsider” (Vanzan) del XX secolo: Simone Weil. Lei che, nel corso della
sua esistenza, ha seguito una “singolare Via Crucis”, potrebbe rivelarsi utile per allenare
mente e cuore ad una “logica dei doppi pensieri”. La sua riflessione si rivelerà come un
percorso, insieme, esistenziale, teoretico e asistematico, volto a indagare “l’assenza di
Dio” nel mistero del male; offrirà, infine, l’opportunità di riflettere su una “passione di
Dio” che è anche “passione dell’uomo”.
Metodo
Lezioni frontali, con approfondimento in classe e indicazioni per le letture personali.
Bibliografia
S. NEIMAN, In cielo come in terra. Storia filosofica del male, trad. it. di Eleonora
Mineo, Laterza, Roma-Bari 2011; P. FARINA, Dio e il male in Simone Weil, prefazione
di P. CODA, Città Nuova, Roma 2010; P. P. PORTINAIO (Ed.), I concetti del male,
Einaudi, Torino 2002; J. MARITAIN, Dio e la permissione del male, Morcelliana
Brescia 2000; H. JONAS, Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Genova 1989.
146 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Obiettivi
Individuare alcuni modelli-chiave attraverso i quali, all’interno della storia della filosofia,
è stato interpretato l’enigma della sofferenza. Mostrare gli scenari ontologici e le visioni
antropologiche ad essi sottese, interrogandone limiti e possibilità. Approfondire
l’approccio esistenziale-ermeneutico, sondandone le ricadute pastorali.
Contenuti
I modelli classici di spiegazione della sofferenza: paradigma eudemonista, retributivo,
della negazione, pedagogico, dolorista, della lotta eroica. La radice greca e quella ebraica
dei modelli e le ricadute sulla visione dell’uomo e di Dio. Possibilità e limiti
dell’interpretazione filosofico-classica del rapporto sofferenza/cristianesimo: S.
Kierkegaard e M. Scheler. L’approccio esistenziale-ermeneutico: da F. Nietzsche a M.
Heidegger. Alcuni approfondimenti post-heideggeriani: L. Binswanger, H. Jonas, P. Ricoeur.
Metodo
Le questioni vengono affrontate in maniera storico-critica, attraverso un costante
passaggio dagli autori ai modelli (e viceversa). L’impostazione è prevalentemente
antropologica, con un’attenzione particolare alle possibili applicazioni pastorali. La
spiegazione viene fatta quasi sempre tramite l’uso di ppt, e dunque anche attraverso
l’uso del linguaggio visivo e musicale. Accanto a questi strumenti, rimane centrale la
lettura di alcuni passi tratti dai testi principali di riferimento.
Bibliografia
a) Passi scelti dalle Opere dei diversi autori di volta in volta trattati. Testi principali di
riferimento: F. NIETZSCHE, Così parlò Zarathustra (qualsiasi edizione); M.
HEIDEGGER, In cammino verso il linguaggio, Mursia, Milano 1999; P. RICOEUR, Il
male. Una sfida alla filosofia e alla teologia, Morcelliana, Brescia 1993; H. JONAS, Il
concetto di Dio dopo Auschwitz, Il nuovo Melangolo, Genova 2005. Testi critici di
riferimento: A. CAPUTO, Amore e sofferenza: tra autenticità e inautenticità. Un percorso
con L. Binswanger, CVS, Roma 2007; ID, Io e tu. Una dialettica fragile e spezzata.
Percorsi con P. Ricoeur, Stilo ed., Bari 2009; ID, Se questo è un uomo… debole, in AA.
VV., a cura di S. PALESE, Allargare gli spazi della razionalità, Ecumenica, Bari 2012, pp.
141-171; ID (a cura di), Nietzsche e la poesia, Stilo ed., Bari 2012; ID, La ferita della
bellezza (in corso di stampa); M. CHIODI, L’enigma della sofferenza e la testimonianza
della cura. Teologia e filosofia davanti alla sfida del dolore, Glossa, Milano 2003.
Op 11 La coscienza morale: aspetti teologici e antropologici (Ects 3)
Prof. FUMAGALLI
Obiettivo
La decostruzione della coscienza morale ad opera delle scienze moderne, nonché il suo
dissolvimento postulato dalla filosofia postmoderna sollecita la teologia a mettere a
tema l’esperienza comunemente indicata come «voce della coscienza» che sprona o
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
147
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
Op 10 La filosofia e l’enigma della sofferenza: alcuni modelli interpretativi (Ects 3)
Prof. CAPUTO
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
frena l’uomo quando pensa di far qualcosa, lo accompagna silente o lo incalza minacciosa
quando sta facendo qualcosa, lo giudica dopo che egli ha fatto qualcosa. Corrispondendo
a tale compito, il corso intende proporre un’interpretazione teologica della coscienza
morale che ovviando a indebite riduzioni, renda adeguata ragione della sua peculiarità.
Contenuti
Tenendo conto delle più recenti istanze della teologia morale, il corso muoverà da un
rinnovato ascolto della cosiddetta «voce della coscienza», affinché essa stessa suggerisca
la sua più adeguata interpretazione. L’ascolto della coscienza rimanderà alle relazioni
entro le quali si origina, quella dello Spirito con la libertà, e quella della libertà con le
condizioni/condizionamenti da cui dipende. L’universale attrazione che lo Spirito santo
esercita sugli uomini, attirandoli gradualmente nella verità tutta intera dell’amore di
Cristo, si trovassero anche agli estremi confini della terra, li incontra variamente disposti:
la loro libertà, cioè, risulta più o meno accordata e sintonica all’amore di Cristo. La
sintonia o distonia della libertà nei confronti dello Spirito è ciò da cui origina il mistero
della coscienza morale, la quale è dunque interpretabile come «fenomeno relazionale»,
dovuto cioè alla relazione tra lo Spirito divino e la libertà umana. La coscienza morale
non sarebbe propriamente una voce, ma un’eco, l’eco della risonanza che si produce tra
la libertà umana, impegnata ad agire, e lo Spirito divino, che la attrae ad agire in e come
Cristo. La coscienza morale è l’eco dello Spirito riflessa dalla libertà. Ciò svela la sua
peculiare natura, immanente eppur trascendente, tale per cui risuona dentro l’uomo, ma
provenendo come da fuori. In quanto eco dello Spirito divino riflessa dalla libertà umana
la voce della coscienza non è propriamente né dell’uomo, né di Dio, pur essendo e
dell’uomo e di Dio: la voce della coscienza è frutto della loro relazione. Facendo tesoro
di questa originale interpretazione il corso prospetta una rinnovata intelligenza delle
caratteristiche e delle qualità classicamente attribuite alla coscienza morale, nonché
offre le indicazioni per la sua miglior formazione.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
Testo di riferimento per il corso è: A. FUMAGALLI, L’eco dello Spirito. Teologia
della coscienza morale (= Biblioteca di Teologia Contemporanea, 158), Queriniana,
Brescia 2012. L’ulteriore bibliografia verrà indicata durante lo svolgimento del corso.
Op 12 Teoria della personalità e vocazione cristiana (Ects 3)
Prof. CORBELLA
Obiettivo
Il corso si propone di cogliere, attraverso alcuni modelli antropologici delle scienze
umane, gli elementi di base dell’identità umana mettendoli in relazione col tema della
vocazione cristiana: è realmente possibile vivere secondo i valori del Vangelo e in
questo modo essere felici?
148 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
D. S. BROUWING – T. D. COOPER, Il pensiero religioso e le psicologie moderne,
EDB, Bologna 2004; C. CORBELLA, Resistere o andarsene. Teologia e psicologia di
fronte alla fedeltà nelle scelte di vita, EDB, Bologna 2009; F. IMODA (a cura di),
Antropologia interdisciplinare e formazione, EDB, Bologna 1997; A. MANENTI – S.
GUARINELLI – H. ZOLLNER, Persona e formazione. Riflessioni per la pratica
educativa e psicoterapeutica, EDB, Bologna 2007; A. MANENTI, Comprendere e
accompagnare la persona umana. Manuale teorico pratico per il formatore psicospirituale, EDB, Bologna 2013; F. MANZI (Ed.) Resistenze alla vocazione, Ancora,
Milano 2006.
Altra bibliografia fondamentale sarà indicata durante il corso.
Op 13 Filosofia delle neuroscienze (Ects 3)
Prof. FARISCO
Obiettivo
Il corso intende offrire gli elementi basilari per un approccio filosofico alle neuroscienze.
In particolare, a partire da un’analisi epistemologica del sapere neuroscientifico, si
intende riaffermare la scientificità di saperi altri ed elaborare un modello alternativo al
riduzionismo e al determinismo neuronale in dialogo con la teoria epigenetica.
Contenuti
Lo studio scientifico del cervello ha avuto uno sviluppo straordinario negli ultimi anni.
Agli imponenti successi scientifici si è accompagnato un crescente interesse per le
neuroscienze in altri ambiti disciplinari, in particolare nelle discipline umanistiche. Si è
in tal modo sviluppato un modello antropologico tendenzialmente riduzionistico, fondato
sul primato scientifico delle neuroscienze e sintetizzabile nella concezione dell’identità
come “sé neurochimico”: l’uomo è ridotto al proprio cervello.
Metodo
Lezioni frontali.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
149
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
Contenuti
La conoscenza di come l’intreccio di bisogni, valori e atteggiamenti costituisca la persona
nel suo cammino di maturità consente di comprendere come i valori possano realmente
essere elementi trainanti le scelte e l’agire etico in termini promettenti per la vita della
persona. L’uomo, in quanto mistero, cioè come essere che si attua al limite dei due
mondi – quello corporeo e quello spirituale – è in grado di percepire la proposta di Dio
a vivere secondo i valori del Vangelo come compimento della sua umanità ma anche
come chiamata alla trascendenza cui è costitutivamente aperto. Quest’ultima si collega
così all’autorealizzazione: solo chi è disposto a perdersi riconoscendo l’altro a cui fa
dono di sé, diviene se stesso. Nel dono fatto all’altro si apre l’orizzonte infinito di Dio
come Totalmente Altro. La figura di Cristo si pone dunque al centro dell’antropologia
ma chiede di essere non tanto proclamata quanto agganciata all’identità della persona.
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
Bibliografia
M. FARISCO, Filosofia delle neuroscienze. Cervello, mente, persona, Edizioni
Messaggero, Padova 2012; J. P. CHANGEUX, Il bello, il buono, il vero. Un nuovo
approccio neuronale , Raffaello Cortina Editore, Milano 2013 (passi scelti); G.
NORTHOFF, Minding the brain. A guide to philosophy and neuroscience, Macmillan,
New York 2014 (passi scelti). Ulteriori articoli saranno presentati nel corso.
150 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TESARIO PER L’ESAME ORALE DI LICENZA
TESARIO PER L’ESAME ORALE
DI LICENZA IN SACRA TEOLOGIA
(Specializzazione in Antropologia Teologica)
1. Antropologia e libertà umana.
2. L’uomo nella prospettiva antropologica dell’Antico Testamento.
3. L’uomo nella prospettiva antropologica del Nuovo Testamento.
4. L’uomo “imago Dei”:
la sintesi antropologica dei Padri da Giustino ad Agostino.
5. La “svolta antropologica” in teologia: figure e percorsi.
6. Il Cristo e l’uomo nella Costituzione conciliare “Gaudium et spes”.
7. La dimensione antropologica del culto mariano.
8. Il personalismo etico: profilo umano e cristiano.
9. Il significato della relazione nella sessualità
della persona e nel matrimonio.
10. Principi della bioetica e antropologia.
11. La dimensione sociale della persona: aspetti economici e politici.
12. Il rito, agire simbolico dell’esistenza umana.
13. Lo spessore antropologico dell’iniziazione cristiana.
14. La dimensione antropologico-esperienziale in catechesi:
il principio della correlazione.
15. Mentalità di fede e integrazione fede-vita
nel “Rinnovamento della catechesi” in Italia.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
151
ISTITUTO “REGINA APULIAE”
DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
Il relatore e i docenti correlatori individuano, sulla base del piano di
lavoro della dissertazione dottorale presentata dallo studente e approvata
dal Consiglio di Facoltà, uno o più percorsi di approfondimento
tematico da suggerire allo studente.
I suddetti percorsi, supportati da una congrua e pertinente
bibliografia e dall’espletamento di una serie di attività accademiche
(partecipazione a convegni specialistici, recensioni, lezioni, etc.), vengono
sottoposti a verifica a conclusione dei primi due semestri di studio (2
verifiche verbalizzate in termini di voto). Lo studente è tenuto
ovviamente a confrontarsi con tre docenti, al fine di fruire di un’adeguato
sostegno lungo i percorsi.
La quantificazione dei percorsi è equivalente a 10 Ects.
152 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISTITUSTO DI TEOLOGIA ECUMENICO-PATRISTICA
BARI
Istituto di Teologia
ecumenico-patristica
“San Nicola”
BARI
Piazzetta Bisanzio e Rainaldo, 15
70122 BARI
Tel. 080-5235252 - Fax 080-5728604
e-mail: [email protected]
“SAN NICOLA”
DIRETTORE
Prof. Lorenzo LORUSSO OP
SEGRETARIO AMMINISTRATORE
P. Santo PAGNOTTA OP
DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA
Prof. Vladimiro CAROLI OP
ADDETTA ALLA SEGRETERIA
Sig.na Margherita CASSANO
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
153
ISTITUTI DELLA FACOLTÀ
In fedeltà alle indicazioni enunciate nel decreto di fondazione da parte
della Conferenza Episcopale Pugliese, l’Istituto ha lo scopo principale
di proporre la ricerca scientifica delle fonti della dottrina della Chiesa
Cattolica e delle Chiese Ortodossa e dei risultati del dialogo ecumenico,
nell’alveo dell’ecclesiologia di comunione e di convergenza di missione.
L’Istituto, per conseguire tali finalità, attende alla formazione dei
professori di Teologia Ecumenico-Patristica; promuove studi, ricerche,
incontri colloqui tra cattolici ed ortodossi e si vuole centro di riferimento
per gli studiosi del settore di animazione teologico-ecumenico nelle chiese
locali.
Numero degli studenti*
Licenza
Dottorato
Fuori corso
Uditori
I anno: 3
I anno: 1
Licenza: 2
Licenza: 1
II anno: 5
II anno: 1
Dottorato: 2
2
4
8
* Dati relativi all’anno accademico 2013-2014
154 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
1
Tot. 15
BIBLIOTECA
La Biblioteca è aperta tutti i giorni (eccetto sabato, domenica e festivi) dalle ore
10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00; il venerdì dalle ore 9.00 alle
ore 12.00 (1 settembre - 31 luglio).
Tel. 080 - 5222250
E-mail: [email protected]
STUDENTI
Delegati
BRANDI Alessandro - Delegato al Consiglio di Istituto e di Facoltà
BRANDI Alessandro - Delegato per la Commissione economica
BRANDI Alessandro - Delegato per la Commissione della biblioteca
ORARIO DELLE LEZIONI
Tutte le ore hanno la durata di 45 minuti, col seguente ordine:
1' ora
2' ora
3' ora
4' ora
h.
h.
h.
h.
16,00 - 16,45
16,45 - 17,30
17,30 - 18,15
18,15 - 19,00.
All’Istituto possono iscriversi chierici e laici di qualsiasi confessione
cristiana, in possesso del titolo di Baccellierato o equipollente per il
conseguimento dei gradi accademici di Licenza e Dottorato.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
155
SEGRETERIA
SEGRETERIA
La Segreteria è aperta tutti i giorni (eccetto i festivi) dal 1 settembre al 31 luglio
dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
ISTITUTO “SAN NICOLA”
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Prof. Lorenzo LORUSSO OP, Direttore
Prof. Emmanuel ALBANO OP
Prof. Nicola BUX
Prof. Donato GIORDANO OSB
Prof. Jean Paul LIEGGI
Stud. Alessandro BRANDI
P. Santo PAGNOTTA OP, Segretario
COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA
Prof. Lorenzo LORUSSO OP, Direttore
Prof. Vladimiro CAROLI OP, Bibliotecario
Prof. Nicola BUX
Stud. Alessandro BRANDI
COMMISSIONE ECONOMICA
Prof. Lorenzo LORUSSO OP, Direttore
P. Santo PAGNOTTA OP, Amministratore
Prof. Gerardo CIOFFARI OP
Prof. Donato GIORDANO OSB
Stud. Alessandro BRANDI
156 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
licenza
teologia
ecumenica
papa francesco e bartolomeo
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
157
ISTITUTO “SAN NICOLA”
teologia
ecumenica
Il Ciclo di Licenza in Teologia Ecumenica si occupa, alla luce della tradizione
viva dei Padri della Chiesa, di discipline delle Aree patristica, teologica, storicoartistica:
a) Area patristica. Studia in modo prevalente i Padri orientali, testimoni e
maestri della tradizione dell’ecumene cristiana. Attraverso l’analisi dei testi, ne
illustra la dottrina nell’ambito in cui vissero ed operarono e ne evidenzia
l’attualità. b) Area teologica. Studia la dogmatica e i relativi documenti
ecumenici, all’interno della prospettiva cattolica e ortodossa; la tipologia delle
Chiese orientali; l’ecclesiologia comparata; la liturgia e i Sacri Canoni; le principali
espressioni dell’arte bizantina.
c) Area storico-artistica. Studia la storia dei Concili ecumenici; del
Movimento Ecumenico; dei rapporti Roma-Costantinopoli; delle vicende del
mondo bizantino; le tradizioni bizantine dell’Italia meridionale; l’arte bizantina;
l’iconografia e l’iconologia.
L’impegno d’insegnamento e di ricerca dell’Istituto di Teologia ecumenicopatristica “San Nicola” si caratterizza dal taglio ecclesiologico: non mira a
costruire trattati di ecclesiologia, ma tutto è considerato nella prospettiva della
specifica visione ecclesiologica.
L’insegnamento delle singole discipline non sottolinea solo le convergenze, ma
evidenzia anche le distinzioni e le divergenze, che ne fanno appunto due diverse
tradizioni, orientale ed occidentale.
L’indagine non si arresta al confronto delle due tradizioni, ma procede nella
ricerca della sintesi stimolata dall’attuale dialogo ecumenico. In questo lavoro
di recupero e di rifusione di concezioni e prospettive, modello ispiratore resta
l’esperienza del primo millennio che rappresenta, nonostante tutte le difficoltà
e distinzioni, un test estremamente positivo per una ricostruzione dell’unità
nella diversità.
Per quest’opera l’Istituto si sente impegnato da esperienze e ragioni di ordine
storico e geografico, che offrono un significativo esempio di convivenza fra due
mondi che, pur diversi, non erano affatto opposti.
158 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
TE1
Teologia ecumenica I
V. CAROLI
3
TDO1
Teologia dogmatica Ortodossa I
N. VASILAKIS
3
TDO2
Teologia dogmatica Ortodossa II
K. AGORAS
3
DCO1
Diritto Canonico orientale I
L. LORUSSO
3
LO1
Liturgia orientale I
N. BUX
3
AOM
Agiografia orientale e monachesimo
D. GIORDANO
3
ETP
Etica teologico-patristica: prospettive
teologico-orientali di bioetica
B. PETRÀ
3
TP1
Teologia Patristica 1: I-III secolo
G. BENDINELLI
3
TP2
Teologia Patristica 2: IV secolo
J.P. LIEGGI
3
EPO
Esegesi dei Padri orientali
R. OGLIARI
3
LP1
Lectio Patrum I
R. SCOGNAMIGLIO
3
SR1
Storia dei rapporti
Roma-Costantinopoli I
T. VIOLANTE
STB
Storia e tradizioni bizantine
dell’Italia meridionale
P. CORSI
3
STO
Storia della Teologia
orientale e occidentale
G. CIOFFARI
3
SCE
Storia dei Concili Ecumenici
G. CIOFFARI
3
GRE1
Corso di lingua greca I
C. CAPOTOSTO
3
3
SEMINARI
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
SEM3
Tematiche teologico-patristiche: Il
mistero dell’incarnazione di Cristo
dalla Sacra Scrittura agli scritti dei
Padri nei secoli dal I al VI
R. SIMINI
3
SEM4
Il libro dei Salmi nella tradizione
cristiana primitiva
E. ALBANO
3
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
159
TEOLOGIA ECUMENICA
CORSI
ISTITUTO “SAN NICOLA”
ATTIVITA’ PEDAGOGICO-FORMATIVA
SIGLA
SEM5
MATERIA
Seminario Metodologico
160 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
DOCENTE
L. MIRAGLIA
ECTS
3
TE1
Teologia ecumenica I (Ects 3)
Prof. CAROLI
Obiettivo
Il corso si prefigge di introdurre gli studenti ad alcune tematiche riguardanti il dialogo
ecumenico alla luce del magistero, della manualistica cattolica sia generica che specialistica
e anche di alcuni autori non cattolici.
Contenuti
Introduzione ad alcuni documenti magisteriali o di dialogo ecumenico. Conoscenza dei
sussidi forniti dalla Santa Sede in materia di documentazione ecumenica e studio di
alcuni documenti sia magisteriali che orientativi provenienti dagli organismi della Santa
Sede.
Saranno trattati anche alcuni temi teologici, particolarmente importanti per favorire il
dialogo ecumenico: Il concetto di comunione, quello di verità e unità. Si farà riferimento,
a tal riguardo, sia al magistero e alla manualistica cattolica che ad alcuni autori classici
per la dogmatica e la filosofia di altre confessioni cristiane.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
Oltre alle collane di raccolta di documenti, come Enchiridion Vaticanum e Enchiridion
Oecumenicum, si farà riferimento a Information Service, bollettino ufficiale del Pontificio
Consiglio per la promozione dell’unità dei Cristiani. Per la parte manualistica: T. F.
ROSSI, Manuale di ecumenismo, Queriniana, 2012; L. SCHEFFCZYCK, Ecumenismo
– La ripida via della verità, Lateran University Press, 2007; W. KASPER, L’ecumenismo
spirituale – Linee guida per la sua attuazione. Tra i documenti utili per l’orientamento
nell’attualità: K. KOCH, Prolusione iniziale alla plenaria del Pontificio Consiglio per la
promozione dell’unità dei cristiani, 15 – 19 Novembre 2010, in Information Service, N.
135 (2010/III-IV), pp. 74-87 (testo in inglese, ma gli studenti saranno forniti di una traduzione
italiana).
TDO1
Teologia dogmatica Ortodossa I (Ects 3)
Prof. VASILAKIS
Obiettivo
Si presenta, con esattezza, l’insegnamento teologico della chiesa ortodossa. Si compendia
la gnoseologia e la dogmatica ortodossa confrontandole con quelle occidentali e alla luce
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
161
TEOLOGIA ECUMENICA
DESCRIZIONE DEI CORSI
ISTITUTO “SAN NICOLA”
della duplice metodologia teologica dei padri della chiesa ortodossa, che Matsoukas
sviluppa: il carisma e l’esperienza di Dio, vissuti all’interno della comunità ecclesiale e nei
sacramenti, sono a fondamento della teologia carismatica quale punto di partenza e fonte
inesauribile della teologia scientifica. La teologia dogmatica ortodossa e i sacri canoni
della Chiesa.
Contenuti
1. Verità e Conoscenza. 2. Le varie Teologie. 3. Unità e rottura all’interno della teologia.
4. Le applicazioni della teologia. 5. Teologia dogmatica ortodossa e i Sacri Canoni del
primo millennio.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
E. FARRUGIA, Dizionario Enciclopedico dell’Oriente Cristiano, Roma 2000; V.
LOSSKY, A immagine e somiglianza di Dio, Bologna 1999; N. MATSOUKAS, Teologia
Dogmatica e Simbolica ortodossa, vol. 1; ID., Introduzione alla gnoseologia teologica
ortodossa, Edizioni Dehoniane, Roma 1995; ID., Mondo, uomo e comunione secondo
Massimo il Confessore, Atene 1980; ID., Storia della filosofia, Salonicco 1984; ID.,
Dogmatikh kai Sumbolikh Qeologia B, Qessalonikh 1996; A.
NIKODHMOU, Phdalion, Aqhna 1987; V. PERI, Lo scambio fraterno tra le
Chiese: componenti storiche della comunione, Città del Vaticano 1993; G. RALLHJ
- K. POTLHJ, Suntagma twn qeiwn kai ierwn kanonwn, Aqhna 1852;
I. RWMANIDHJ, Dogmatikh kai Suntagma Qeologia thj Orqodocou
Kaqolikhj Ekklhsiaj, Qessalonikh 1999; D. SALACHAS, Il Diritto Canonico
delle Chiese orientali nel primo millennio, Roma-Bologna 1997; T. SPIDLIK, La
spiritualità dell’ Oriente cristiano - Manuale sistematico, Roma 1983; I. ZUZEK,
Understanding the Eastern Code, Kanonica 8, Roma 1997.
TDO2
Teologia dogmatica Ortodossa II (Ects 3)
Prof. AGORAS
Obiettivo
Questioni cruciali di cristologia ortodossa: 1. La critica contemporanea a Calcedonia e
l’articolazione tra “economia” e “theologhia” in cristologia. 2. Il dibattito sul
Neocalcedonismo tra Occidente e Oriente e il senso di “anhypostasia/enhypostasia”. 3.
Il senso ortodosso dell’ “asimmetria cristologica” e del “teopaschismo”. 4. Cenni sulla
cristologia ortodossa contemporanea.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
B. SESBOÜÉ, Les “trente glorieuses” de la christologie (1968-2000), Lessius, Bruxelles
(2012), p. 21-51; Ch. MOELLER, «Le chalcédonisme et le neo-chalcédonisme en Orient
de 451 à la fin du VIe siècle», in A. GRILLMEIER – H. BACHT (ed), Das Konzil von
162 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
DCO1
Diritto Canonico orientale I (Ects 3)
Prof. LORUSSO L.
Contenuti
Il culto divino e specialmente i sacramenti nel Titolo XVI del CCEO. Communicatio in
sacris. Comparazione con il CIC.
Obiettivo
Approfondire ed interpretare le norme per la retta applicazione.
Metodo
Esegesi dei canoni contenuti nel Titolo XVI del CCEO attraverso le definizioni giuridiche
e liturgiche.
Bibliografia
L. LORUSSO, Il culto divino nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Commento
ai singoli canoni, Analecta Nicolaiana 5, Bari 2008; D. SALACHAS, Teologia e disciplina
dei sacramenti nei codici latino ed orientale, Bologna 1999.
LO1
Liturgia orientale I (Ects 3)
Prof. BUX N.
Obiettivo
Acquisire la conoscenza delle forme della liturgia orientale a paragone con quelle del rito
romano.
Contenuti
La “liturgia comparata” di A. Baumstark – L’analisi strutturale delle unità liturgiche – Il
sistema della liturgia – La nozione di rito e il diritto liturgico nei canoni apostolici e
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
163
TEOLOGIA ECUMENICA
Chalchedon, vol.1, Echter, Würzburg (1951), p. 637-720; J. MEYENDORFF, Cristologia
ortodossa, AVE, Roma (1974); P. G. BERNARDI, Il Logos teandrico: la “cristologia
asimmetrica” nella teologia bizantino-ortodossa, Città Nuova (2013); B. SESBOÜÉ,
Gesù Cristo nella tradizione della chiesa, Paoline, Milano (1987); G. O. MAZUR and
J. B. WEBSTER, Anhypostasis and Enhypostasis: An Essay Across the Patristic and
Reformed Centuries of the Church, Holy Trinity Press, New York (1998), p. 11-71;
T.G. WEINANDY, “Excursus One: Is it appropriate to use the term ‘person’ in relation
to the Trinity?” in The Father’s Spirit of Sonship: Reconceiving the Trinity, T&T
Clark, Edinburgh (1995), p. 111-121; T. G. WEINANDY, Does God suffer?, University
of Notre Dame Press, Notre Dame Indiana (2000), p. 172-242; P. L. GAVRILYUK,The
suffering of the impassible God: the dialectics of the patristic thought, Oxford University
Press, Oxford (2004); A. ARGYRIOU, Chemins de la christologie orthodoxe, Desclée,
Paris (2005); T. PAVLOU, “Il Cristocentrismo nella teologia ortodossa contemporanea”,
in P. SCARAFONI (ed.), Cristocentrismo: Riflessione teologica, Città Nuova, Roma
(2002), p. 115-148.
ISTITUTO “SAN NICOLA”
patristici – Il culto giudaico – La liturgia pre-nicena – Le famiglie liturgiche orientali e
occidentali – Lo spirito della liturgia, in specie di quella orientale – Le fonti, i libri
liturgici, le bibliografie e la loro interpretazione – Canoni architettonici, artistici e musicali
– La struttura e le forme delle liturgie eucaristiche romana e bizantina.
Metodo
Consultazione delle fonti, in specie dei testi e delle rubriche dei Tipici ed Eucologi
bizantini.
Bibliografia
N. BUX, La liturgia degli Orientali, Odigos, Bari 1996; H.-J. SCHULZ, The Byzantine
Liturgy. Symbolic Structure and Faith Expression, New York 1986; A. BAUMSTARK,
Liturgie comparée. Principes et méthodes pour l’étude historique des liturgies chrétiennes,
Chevetogne 1953; R. F. TAFT - G. WINKLER ed.,Comparative Liturgy Fifty Years
after Anton Baumstark (1872-1948) Orientalia Christiana, Analecta 265, Roma 2001;
J. RATZINGER, Introduzione allo spirito della liturgia, S. Paolo, Cinisello B., 2001;
AA.VV., Scientia Liturgica, Piemme, Casale M. 1998, vol. I, III, IV; (trad. inglese:
Handbook for Liturgical Studies, The Liturgical Press, Collegeville, Minnesota 1999);
S. PARENTI - E. VELKOVSKA, L’eucologio Barberini gr. 336, Roma 1995; H.
DENZINGER, Ritus orientalium, Graz 1961; D. NIGRO, I diritti di Dio. La liturgia
dopo il Vaticano II, Sugarco, Milano 2012.
AOM
Agiografia orientale e monachesimo (Ects 3)
Prof. GIORDANO
Obiettivo
Il corso intende individuare i processi di formazione dei diversi aspetti della spiritualità
monastica attraverso lo studio delle fonti più antiche, in particolare le opere agiobiografiche e la produzione bibliografica degli autori più significativi.
Contenuti
Il corso comprende una parte generale introduttiva, in cui lo studente approfondisce il
fenomeno monastico nella sua genesi e nella sua evoluzione, e una parte monografica, in
cui si studia ed analizza uno scritto, per rilevarne i contenuti spirituali e il suo contributo
alla storia del monachesimo.
Lo studio monografico di quest’anno prenderà in considerazione alcuni aspetti
dell’ascetismo in Mesopotamia nel sec. IV e il pensiero di alcuni dei suoi più eminenti
rappresentanti.
Metodo
Il metodo di insegnamento si basa in parte sulla tecnica tradizionale di lezioni frontali,
alternata a esposizione tramite diapositive power point. La lezione è integrata da
momenti interattivi, con brevi quesiti intervallati da segmenti in cui gli studenti sono
coinvolti attivamente, in cui possono fare le loro osservazioni o rispondere ad alcune
domande di verifica.
164 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ETP
Etica teologico-patristica: prospettive teologico-orientali di bioetica (Ects 3)
Prof. PETRÀ
Obiettivo
Il corso vuole aiutare gli alunni a comprendere la peculiarità delle posizioni bioetiche
ortodosse, basate su un essenziale riferimento ai Padri e la loro eventuale differenza
rispetto alle posizioni
cattoliche.
Contenuti
In una sua prima parte il corso esporrà i presupposti teologici, antropologici ed etici
fondati sulla Scrittura e sui Padri - della bioetica ortodossa contemporanea. Una seconda
parte invece sarà dedicata alla trattazione ortodossa di alcune questioni concernenti
l’inizio (procreazione artificiale, aborto, contraccezione….), la conservazione (terapia,
sperimentazione medica, trapianti…) e la fine della vita umana (malattia terminale,
eutanasia, trattamento del cadavere…).
Metodo
Lezioni frontali e letture guidate.
Bibliografia
J. BRECK, The Sacred Gift of Life. Orthodox Christianity and Bioethics, St Vladimir’s
Seminary Press, Crestwood (New York) 1998, 2002; H. T. ENGELHARDT jr, The
Foundations of Christian Bioethics, Swets & Zeitlinger Publishers, Lisse-AbingdonExton (PA)-Tokyo 2000; B. PETRÁ, Ortodossia (chiese ortodosse) e Bioetica in S.
LEONE - S. PRIVITERA (edd.), Nuovo Dizionario di Bioetica, Città Nuova - Istituto
Siciliano di Bioetica, Roma-Acireale (CT) 2004, 794-798; IDEM, L’etica ortodossa.
Storia, fonti, identità, Cittadella editrice, Assisi 2010.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
165
TEOLOGIA ECUMENICA
Bibliografia
D. BURTON - CHRISTIE, The Word and the Desert, Oxford 1992 (trad., La parola nel
deserto, Magnano, 1998; Il monachesimo siriaco, in G. FILORAMO (ed.) Monachesimo
orientale. Un’introduzione, Brescia 2010, pp. 139-191; L. BOUYER, La spiritualità
dei Padri II, Bologna 1968 (ed. orig. La spiritualité du Nouveau Testament et des Pères,
Paris 1960); A. GUILLAUMONT, Aux origines du monachisme ancien (SO 30), Abbaye
de Bellefontaine 1979; IDEM, «Syriaque (spiritualité). Le primier siecles», DS 14,
1990, c. 1429-1442; D. J. CHITTY, Et le désert devint une cité … Une introduction à
l’étude du monachisme égyptien et palestinien dans l’Empire chrétien (SO 31), Abbaye
de Bellefontaine 1980; Liber Graduum, ed. Michael KMOSKO (Patrologia syriaca I/3),
Paris 1926; P. MARAVAL, Il monachesimo orientale, in Storia del Cristianesimo 2: La
nascita di una nuova cristianità, Roma 2000, p. 675; P. DESEILLE, Il vangelo nel
deserto. Un itinerario di spiritualità, Magnano 2000; A. VOOBUS, A History of
Ascetism in the Syrian Orient. A contribution to the history of culture in the Near East,
I-III (CSCO 184, 197, 500 = Subsidia 14, 17, 81), Louvain, Peeters, 1958, 1960, 1988.
Altre indicazioni bibliografiche più specifiche saranno fornite durante le lezioni.
ISTITUTO “SAN NICOLA”
TP1
Teologia Patristica 1: I-III secolo
Prof. BENDINELLI
(Ects 3)
Obiettivo
Il corso intende mostrare lo sviluppo della riflessione cristologica dei primi tre secoli,
nel passaggio dal kerigma neotestamentario alle più importanti elaborazioni del terzo
secolo.
Contenuti
Il corso si articolerà in vari momenti: il passaggio dalla cristologia degli scritti
neotestamentari a quella dei padri apostolici (Clemente Romano, Ireneo, Barnaba, Pastore
d’Erma); Giustino come espressione dello sviluppo della teologia del Logos, ma al
tempo stesso di una cristologia storica incentrata sulla dimostrazione profetica; Ireneo,
grande teologo dell’incarnazione del Verbo, fondamento della salus carnis, in polemica
con le correnti gnostiche; Origene, la sua teologia delle tre ipostasi, delle epinoiai
cristologiche e dell’anima di Cristo.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
R. CANTALAMESSA, Dal Cristo del nuovo testamento al Cristo della Chiesa, in Il
Problema Cristologico oggi, Assisi 1973, pp.143-197; ID., Dal Kerigma al Dogma,
Studi sulla cristologia dei Padri, Milano, 2006; J. DANIÉLOU, La teologia del giudeocristianesimo, Bologna 1974, pp. 215 – 398; ID., Messaggio evangelico e cultura
ellenistica, Bologna 1975, pp. 407 – 452; E. DAL COVOLO (a c.), Storia della Teologia,
dalle origini a Bernardo di Chiaravalle, Vol. I, Roma – Bologna, 1995, pp. 147 – 180;
207 – 262; A. GRILLMEIER, Gesù Cristo nella fede della Chiesa, vol. I t. I, Brescia
1981; J. N. KELLY, Il pensiero cristiano delle origini, pp.137 – 200; 309-341, Bologna
1972; ID., I Simboli di fede della Chiesa antica, Napoli 1987; A. ORBE, La teologia dei
secoli II e III, vol. II, Roma 1995; L. PADOVESE, Introduzione alla teologia patristica,
Casale Monferrato, 1992, pp.45 – 80; B. SESBOUÉ, Gesù Cristo nella tradizione della
Chiesa, Cinisello Balsamo, 1987; (a c.) ID., Il Dio della Salvezza, in Storia dei Dogmi,
vol.I, Casale 1996, pp. 123 – 211; M. SIMONETTI, Le Controversie cristologiche nel
secondo e nel terzo secolo, Atti Acc. Card. Bessarione, - Studi sulla Cristologia del II e
III secolo, Roma 1993; B. STUDER, Dio Salvatore nei Padri della Chiesa, Roma 1986;
AA.VV., Gesù Cristo nei Padri della Chiesa, in Dizionario di Spiritualità Biblico-Patristica,
vol. 24, Roma 2000; Antologie, Il Cristo, vol. I a cura di A. ORBE, Fondazione L. Valla,
1985. Il docente porrà a disposizione degli studenti dei propri appunti di lavoro.
TP2
Teologia Patristica 2: IV secolo (Ects 3)
Prof. LIEGGI
Obiettivo
Il corso ha lo scopo di approfondire gli aspetti fondamentali della questione ariana.
166 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Dopo l’esposizione degli elementi fondamentali della questione ariana, sarà chiesto a
ciascuno studente di analizzare e approfondire il pensiero di uno dei Padri della Chiesa
che ha contributo alla formulazione della fede trinitaria, accostandosi in particolare ad
una delle sue opere.
Bibliografia
M. SIMONETTI, La crisi ariana nel IV secolo, = Studia Ephemerideis Augustinianum
11, Institutum Patristicum Augustinianum, Roma 1975; Il Cristo. Vol. II: Testi teologici
e spirituali in lingua greca dal IV al VII secolo (cur. M. SIMONETTI), Fondazione
Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore, Verona 1986; F. DÜNZL, Breve storia del
dogma trinitario nella Chiesa antica, Giornale di Teologia 329, Queriniana, Brescia
2007.
EPO
Esegesi dei Padri orientali (Ects 3)
Prof. OGLIARI
Obiettivo
La Chiesa, ha da sempre sentito l’esigenza di interpretare la Scrittura. I primi discepoli
di Gesù, seguendo l’insegnamento del loro maestro, hanno giorno dopo giorno letto e
interpretato le Scritture. A loro volta anche le successive generazioni di cristiani hanno
sempre attinto dalla Scrittura, e dalla sua interpretazione, i fondamenti del loro vivere,
pensare, agire, pregare. Attraverso l’interpretazione della Scrittura la Chiesa ha dovuto
far fronte anche alle prime dispute teologiche. Il corso si propone, in una sua prima
parte di fornire i lineamenti di storia dell’esegesi nelle opere cristiano - orientali. Verranno
presentate, attraverso la lettura di passi scelti, le varie tendenze e metodologie esegetiche,
i criteri ermeneutici ecc. Nella seconda parte invece, ci si concentrerà sull’evoluzione
dell’interpretazione spirituale analizzando l’uso della sacra Scrittura in alcuni testi
dell’ascetica bizantina.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
B. DE MARGERIE, Introduzione alla storia dell’esegesi. Vol. I: Padri greci e orientali,
Roma, Borla 1982; A.A. V.V. La Bibbia commentata dai Padri, Roma, Città Nuova,
2003; M. B. ARTIOLI e M. F. LOVATO (a cura di), La Filocalia, vol. I-IV, Torino,
Gribaudi 1982-1987; A. RIGO (a cura di), Mistici bizantini, Einaudi 2008.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
167
TEOLOGIA ECUMENICA
Contenuti
Illustrazione del pensiero di Ario e di Eunomio e della riflessione teologica dei Padri
della Chiesa che hanno contribuito alla formulazione del dogma trinitario: Alessandro,
Atanasio, Ilario, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa. Una particolare
attenzione sarà riservata all’esame delle confessioni di fede elaborate dai diversi sinodi
che si tennero in tutto il corso del IV secolo.
ISTITUTO “SAN NICOLA”
LP1
Lectio Patrum I: La teologia della solidarietà in Paolo
e negli scrittori cristiani antichi (Ects 3)
Prof. SCOGNAMIGLIO
Obiettivo
Guidare gli studenti ad un confronto diretto e critico delle fonti prescelte.
Contenuti
1. Le forme di solidarietà e il primitivo ethos cristiano. 2. Il contesto delle forme di
solidarietà: la configurazione sociale della Ekklesia di Corinto. 3. Le “forme di solidarietà”
nella seconda lettera ai Corinzi. 4. Il senso di diakonia nella seconda similitudine del
“Pastore” di Erma. 5. 2Cor 9,6-7 in “Quis dives salvetur” di Clemente alessandrino. 6.
Interpretazione origeniana delle “collette” paoline. 7. Girolamo e le collette di Paolo per
la Chiesa di Gerusalemme.
Metodo
Lezioni frontali ed esercitazioni di letture in piccoli gruppi guidati dal docente.
Bibliografia
G. DE VIRGILIO, Teologia della solidarietà in Paolo. contesti e forme della prassi
caritativa nelle lettere ai Corinzi, EDB, Bologna 2008; R. SCOGNAMIGLIO - C.
DELL’OSSO (a cura di) “Chi semina in benedizioni, in benedizioni raccoglie”. Teologia
della solidarietà cristiana nei commenti patristici a 1Cor 16,1-4; 2cor 8-9, Analecta
Nicolaiana 1, Ecumenica Editrice, Bari 2007; K. BERGER, Almosen für Israel: Zum
historischen Kontext der paulinischen Kollekte, NTS 23, 1977; G. FROSINI, Il pensiero
sociale dei Padri, Brescia 1996; O. PASQUATO, I laici in Giovanni Crisostomo tra
Chiesa, famiglia e città, Roma 2001; S. SCHIRONE – R. SCOGNAMIGLIO, Ricchi
per ogni generosità. Economia e uso dei beni nel Nuovo Testamento, Roma 1998; P.
SERRA ZANETTI, Consenso al vangelo e gloria di Dio. In margine a 2 Cor 9,11-23 in
Idem, Imitatori di Gesù Cristo. Scritti classici e cristiani, Bologna 2005, 543-553; S.
ZINCONE, Ricchezza e povertà nelle omelie di San Giovanni Crisostomo, L’Aquila
1973.
SR1
Storia dei rapporti Roma-Costantinopoli I (Ects 3)
Prof. VIOLANTE
Obiettivo
Far conoscere agli studenti le relazioni intercorse tra le sedi patriarcali di Roma e di
Costantinopoli-Nuova Roma nel corso del tempo, per far comprendere loro, alla luce
del passato, le ripercussioni che quei fatti hanno avuto e hanno anche ai nostri giorni.
Contenuti
Il corso si propone di ripercorrere, secolo dopo secolo, la storia dei rapporti tra Roma
e Costantinopoli, dalla nascita della Nuova Roma (324-330) sino alla sua caduta (1453).
168 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Bibliografia
Testi di studio: T. M. VIOLANTE, I rapporti Roma-Costantinopoli nel primo millennio,
(Monografie Ecumeniche, 1, Centro Ecumenico “San Nicola”), Bari 2001; IDEM, I Dictatus
Papae di Gregorio VII: un’ipotesi ecclesiologica?, in O Odigos-La Guida, 4 (1991), pp.
12-14; IDEM, Innocenzo III e l’Impero bizantino, in Nicolaus, n.s., 1-2 (1997), Bari 1998,
pp. 311-352; IDEM, Fu vero scisma? I Rapporti Roma-Costantinopoli nel secolo XI, in
Nicolaus, n.s., 1-2 (2003), Bari 2004, pp. 27-83; IDEM, La provincia domenicana di
Grecia, Dissertationes historicae, 25, Istituto Storico Domenicano, Roma 2000.
Testi consigliati: F. CARCIONE, Le Chiese d’Oriente. Identità, patrimonio e quadro
storico generale, Alba-CN 1998; W. DE VRIES, Ortodossia e Cattolicesimo, Brescia
1983; G. FEDALTO, Le Chiese d’Oriente , I, Da Giustiniano alla caduta di
Costantinopoli, Milano 1991; E. MORINI, La Chiesa ortodossa, ESD, Bologna 1996;
IDEM, L’Oriente cristiano, 4, L’albero dell’Ortodossia, (Settereligioni, 1-2006, a. 16°,
nr. 47), ESD, Bologna 2006; V. PERI, La ‘grande chiesa’ bizantina. L’ambito ecclesiale
dell’ortodossia, Brescia 1981; N. ZERNOV, Il Cristianesimo orientale, Cles-TN 1990.
STB
Storia e tradizioni bizantine dell’Italia meridionale (Ects 3)
Prof. CORSI
Obiettivo
Approfondire, entro un quadro istituzionale ben definito, le caratteristiche della presenza
bizantina in Italia, evidenziando in particolar modo gli elementi di contatto tra Oriente
e Occidente nell’area centrale del Mediterraneo.
Contenuti
Lo studio riguarderà, in una prima fase, l’individuazione e l’analisi degli elementi più
importanti e significativi, collegati al periodo della bizantinocrazia nel Mezzogiorno
d’Italia. Nella seconda fase si prenderanno in esame gli aspetti di maggior rilievo (religiosi,
culturali, demografici ecc.) determinati dal suddetto periodo storico, anche nell’ottica
della loro continuità nei secoli successivi.
Metodo
Gli argomenti specifici saranno trattati sulla base della lettura e commento delle fonti
storiche più appropriate, oltre che mediante la discussione intorno ai quesiti posti dagli
studenti.
Bibliografia
Si consiglia, per il diretto collegamento con gli argomenti che saranno trattati nel corso
delle lezioni, lo studio dei seguenti testi: P. CORSI, Bisanzio e l’Italia. Lineamenti
storici ed istituzionali, dispense, Bari 2014; P. CORSI, Al centro del Mediterraneo:
scontri ed incontri tra Oriente ed Occidente, Ediz. Radio, Putignano 2014 (in corso di
stampa).
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
169
TEOLOGIA ECUMENICA
Metodo
Il corso sarà organizzato intorno alle lezioni, tenute dall’insegnante, e intorno alla
lettura e al commento di testi scelti a proposito.
ISTITUTO “SAN NICOLA”
STO
Storia della Teologia orientale e occidentale (Ects 3)
Prof. CIOFFARI
Obiettivo
Il corso si prefigge di dare un’idea equilibrata dello sviluppo storico della Teologia,
tenendo conto sia della tradizione orientale che di quella occidentale. Particolare rilievo
è dato al contesto storico in cui certe dottrine hanno avuto origine o si sono sviluppate,
anche al fine di farsi un giudizio corretto riguardo al loro rapporto col dogma.
Contenuti
Dal VI al X sec.: Il Corpus Dionysiacum - Massimo il Confessore - Giovanni Damasceno
- L’iconoclasmo e il Niceno II - Gregorio Magno e l’Occidente - Controversie teologiche
in Occidente - Il Patriarca Fozio. Il sec. XI: Simeone il nuovo teologo - Psello e
l’umanesimo bizantino - S. Anselmo e la scolastica occidentale. Il sec. XII: Il cristianesimo
in Russia e la polemica antilatina nei sec. XI-XII - Abelardo e S. Bernardo - Le scuole di
Chartres e di S. Vittore. Il sec. XIII: La scuola domenicana: S. Tommaso - La scuola
francescana: S. Bonaventura e Duns Scoto - L’ecclesiologia di Bisanzio. Il sec. XIV:
Meister Eckhart e la mistica tedesca - Gregorio Palamas e l’esicasmo - Nicola Cabasilas
e la teologia liturgica. Il sec. XV: I Concili di Costanza e di Firenze - Il sec. XVI: La
teologia protestante: Lutero e Calvino - Il Concilio di Trento - La teologia del Vaticano
I e del Vaticano II - Movimento Ecumenico: dialogo cattolico-ortodosso.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
G. CIOFFARI, Storia della teologia orientale ed occidentale, Quaderni di O Odigos,
Bari 2001; ID, L’ecclesiologia ortodossa. Problemi e prospettive, Quaderni di O Odigos,
Bari 1992; V. LOSSKIJ, La teologia mistica della Chiesa d’Oriente, Il Mulino, Bologna
1967; Y. SPITERIS, Palamas: la grazia e l’esperienza, Lipa, Roma 1998; J.
MEYENDORFF, La Teologia bizantina, Marietti, Casale Monferrato 1984; R.
OSCULATI, La teologia cristiana nel suo sviluppo storico, I-II, Ed. San Paolo, Milano
1996; Storia della Teologia. I (a cura di E. DAL COVOLO), II (a cura di G.
OCCHIPINTI), III (a cura di R. FISICHELLA), Dehoniane, Roma 1995; Figure del
pensiero medievale, I-VI, a cura di I. BIFFI e C. MARABELLI, Città Nuova-Jaca
Book, Milano Roma 2009. Sono inoltre vivamente consigliate le voci su argomenti e
teologi orientali che appaiono sul Dictionnaire de Théologie Catholique.
SCE
Storia dei Concili Ecumenici (Ects 3)
Prof. CIOFFARI
Obiettivo
I Concili ecumenici sono la voce della Chiesa nelle varie epoche. I primi sette, che
Alberigo qualifica di “ecumenici”, comuni a cattolici e ortodossi, sono per questi ultimi
170 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Contenuti
I Concili della Chiesa indivisa: Nicea (325): Ario e la divinità di Cristo; Costantinopoli
(381): i Cappadoci e la teologia trinitaria; Efeso (431): Cirillo Alessandrino e la Theotokos;
Calcedonia (451): le due nature di Cristo (Monofisismo e Nestorianesimo); Costantinopoli
(553): contro i “Tre capitoli” e l’Origenismo; Costantinopoli (681) e il diotelismo, il
Quinisesto (691) e il Diritto canonico; Nicea II (787): la legittimità delle immagini.
I Concili della Chiesa cattolica: Costantinopoli (869): condanna di Fozio (ritrovata
concordia, 879); Laterano I (1123), II (1139), III (1179), IV (1215): verso la monarchia
papale; Lione (1245), Lione (1274), Vienne (1311): tra impero e Chiesa d’Oriente;
Costanza (1414), Basilea (1431) e Firenze (1439): conciliarismo e unione; Laterano V
(1512) e Trento (1545-1563): la riforma della Chiesa; Vaticano I (1869-1870):
l’infallibilità ex cathedra; Vaticano II (1962-1965): la Chiesa come mistero, popolo di
Dio e collegialità.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
G. ALBERIGO (ed.), Storia dei Concili Ecumenici, Queriniana, Brescia 1990; G. D.
MANSI, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, Firenze-Venezia 1759
ss.; G. ALBERIGO, Conciliorum oecumenicorum Decreta, Bologna 1973 (3ª ed.); C. J.
V. HEFELE - H. LECLERCQ, Histoire des Conciles d’après les documents originaux,
Paris 1907 ss.; V. L. KARTAŠOV ANTON, Vselenskie sobory (I concili ecumenici),
Paris 1963; S. CAPPELLI, Cronaca e storia dei Concili, Mondadori 1963; P.
PALAZZINI (dir.), Dizionario dei Concili, Città Nuova, Roma 1963.
GRE1
Corso di lingua greca I (Ects 3)
Prof. CAPOTOSTO
Obiettivo
Mettere in condizione lo studente di leggere e capire testi semplici del Nuovo Testamento
e qualche passaggio della Didaché.
Contenuti
Attraverso la lettura dei testi, si passeranno in rassegna i principali fenomeni morfologici
della grammatica greca (declinazione dei sostantivi, aggettivi e pronomi, coniugazione dei
verbi) e si fornirà qualche nozione elementare di sintassi.
Metodo
Lezioni frontali con esercizi da svolgere a casa e acquisizione di un lessico elementare di
base.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
171
TEOLOGIA ECUMENICA
anche normativi, ricoprendo il ruolo di “magistero”. Gli altri, riconosciuti solo dalla
Chiesa cattolica, sono talvolta chiamati “generali” e costituiscono le pietre miliari della
storia della Chiesa. La conoscenza degli uni e degli altri è fondamentale per seguire con
competenza il dialogo cattolico-ortodosso.
ISTITUTO “SAN NICOLA”
Bibliografia:
B. CORSANI, Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento, Società Biblica
Britannica & Forestiera, Roma 2000; E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al., Novum
Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 282013; C. BUZZETTI,
Dizionario greco-italiano del Nuovo Testamento, Libreria Sacre Scritture, Roma 1989;
C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 2013; M.
ZERWICK, Analysis philologica Novi Testamenti graeci, PIB, Romae 1984.
172 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TESARIO PER L’ESAME ORALE DI LICENZA
TESARIO PER L’ESAME ORALE
DI LICENZA IN SACRA TEOLOGIA
(Specializzazione in Teologia Ecumenica)
1. Il mistero trinitario nella teologia ortodossa
2. Cristo - Chiesa - Escatologia
3. La questione ecumenica contemporanea
4. Teologia ed estetica nel mondo bizantino
5. Sacri canoni
6. Il secolo di Giustiniano
7. Iconoclastia e rinascita dell’impero romano d’occidente
8. Le due anime della teologia russa: Chomjakòv e Drozdov
9. I concili del primo millennio
10. Tradizioni bizantine nell’Italia meridionale
11. L’interpretazione dell’Antico Testamento alla luce del Nuovo
12. La questione trinitaria e la cristologia dei primi secoli
13. Antropologia patristica
14. Cristianesimo e istituzioni politiche
15. Monachesimo e letteratura monastica
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
173
ISTITUTO “SAN NICOLA”
DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA
TEOLOGIA ECUMENICA
Il percorso dottorale dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica
“San Nicola” è biennale e, oltre a quanto stabilito dalle Norme generali per il
Dottorato, consta di due seminari intensivi residenziali (uno a carattere storico
esegetico-patristico e uno a carattere ecumenico) per complessivi Ects 10.
I docenti impegnati condurranno progressivamente i dottorandi alla
conoscenza delle implicazioni storico-teologiche che ancora oggi possono essere
di aiuto alla riflessione in ambito ecumenico.
I dottorandi dovranno misurarsi con tematiche biblico-patristiche
ed ecumeniche e relazionare in forma scritta su un argomento concordato con
i docenti. La fase intensiva del seminario è preceduta da incontri preparatori
programmati durante l’anno.
La forma residenziale del percorso dottorale, condensata in una
settimana e realizzata, normalmente, in un paese a maggioranza ortodossa o
protestante, offrirà agli studenti la possibilità di conoscere da vicino realtà e
persone del mondo ortodosso e della riforma e di confrontarsi direttamente
con le diverse tradizioni cristiane.
Nell’anno accademico in corso verrà trattata la tematica: “Cristo, capo del
corpo che è la Chiesa (Col 1,18) nel dibattito cristologico ed
ecclesiologico delle Chiese”.
A partire dagli esiti emersi, in ambito biblico-patristico, nel seminario
dell’anno 2014, si procederà nell’esaminare le implicanze dell’immagine di
Cristo-capo nell’ecclesiologia delle singole chiese e nei dialoghi ecumenici
bilaterali negli ultimi decenni.
La bibliografia appropriata sarà fornita agli studenti nel corso dell’anno.
174 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISTITUTO TEOLOGICO
BARI
Istituto Teologico
“Santa Fara”
BARI
“SANTA FARA”
Via Bitritto, 96
70124 BARI
Tel. e Fax 080-5618800
e-mail: [email protected]
DIRETTORE
Prof. Luigi ORLANDO OFM
SEGRETARIA AMMINISTRATRICE
Sig.ra Anna TOMASINO
DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA
Fr. Ruggiero DORONZO OFMCap
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
175
IISTITUTO “SANTA FARA”
Costituito per la formazione teologica dei candidati al sacerdozio degli
Ordini e delle Congregazioni religiose pugliesi, l’Istituto Teologico
“Santa Fara” dedica attenzione particolare alla formazione permanente
dei consacrati e delle consacrate della Regione. Presso l’Istituto, aperto
anche ai laici, ma in modo privilegiato ai consacrati/e, si svolgono i
corsi del ciclo istituzionale e viene conferito il primo grado accademico
del Baccalaureato in Sacra Teologia.
Numero degli studenti*
Ciclo Istituzionale
Uditori
Biennio filosofico
I anno: 22
II anno: 13
tot.
Fuori corso
8
1
8
1
Triennio teologico
I anno: 23
II anno: 14
III anno: 30
102
* Dati relativi all’anno accademico 2013-2014
176 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Tot. 111
BIBLIOTECA
La Biblioteca è aperta dal 1 settembre al 31 luglio:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00
- il martedì e il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Il venerdì su prenotazione telefonica: tel. 080-5614158
E-mail: [email protected]
STUDENTI
Rappresentanti
TRISOLINI Achille (biennio filosofico)
CHIRICO Vincenzo (I anno triennio teologico)
SICILIANI Giuseppe (II anno triennio teologico)
CHERUBINO Marco (III anno triennio teologico)
Delegati
SIRIANNI Piero - Delegato al Consiglio di Istituto e di Facoltà
SICILIANI Giuseppe - Delegato per la Commissione economica
CHIRICO Vincenzo - Delegato per la Commissione della biblioteca
ORARIO DELLE LEZIONI
Tutte le ore hanno la durata di 45 minuti, col seguente ordine:
1' ora
2' ora
Pausa
3' ora
4' ora
h. 9,00 - 9,45
h. 9,45 - 10,30
h. 10,30 - 10,45
h. 10,45 - 11,30
h. 11,30 - 12,15
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
177
SEGRETERIA
SEGRETERIA
La Segreteria è aperta dal lunedì al venerdì, dal 1 settembre al 31 luglio, dalle ore
9.00 alle ore 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00.
IISTITUTO “SANTA FARA”
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Prof. Luigi ORLANDO OFM, Direttore
Prof. Ciro CAPOTOSTO OP
Prof. Massimiliano CARUCCI OFMCap
Prof. Francesco NERI OFMCap
Stud. Piero SIRIANNI
Sig.ra Anna TOMASINO, Segretaria
COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA
Prof. Luigi ORLANDO OFM, Direttore
Fr. Ruggiero DORONZO OFMCap, Bibliotecario
Prof. Francesco NERI OFMCap
Stud. Vincenzo CHIRICO
COMMISSIONE ECONOMICA
Prof. Luigi ORLANDO OFM, Direttore
Sig.ra Anna TOMASINO, Amministratrice
Prof. Massimiliano CARUCCI OFMCap
Stud. Giuseppe SICILIANI
178 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
I ANNO
SIGLA
IGF
SF1
FN
LFC
FR
FS
SO
PP
LB
SEM
MATERIA
DOCENTE
Introduzione generale alla filosofia
Storia della filosofia 1: antica e medievale
Filosofia della natura
Logica e filosofia della conoscenza
Filosofia della religione
Filosofia della storia
Sociologia
Psicologia e pedagogia
Lingue bibliche
Seminario metodologico
ECTS
8
10
8
10
3
3
3
6
6
3
M. CASTELLANA
F. BELLINO
F. BELLINO
G. COPERTINO
G. COPERTINO
G. COPERTINO
M. CARUCCI
M. CARUCCI
C. CAPOTOSTO
A. DIBISCEGLIA
II ANNO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
SF2
Storia della filosofia 2:
moderna e contemporanea
FT
FU
FMP
TF
ISS
SC1
SEMF
Filosofia teoretica (Metafisica)
Filosofia dell’uomo
Filosofia morale e politica
Teologia fondamentale
Introduzione alla Sacra Scrittura
Storia della Chiesa antica e medievale
Seminario di filosofia
ECTS
*Nell’anno accademico 2014-2015 si attiverà solo il I anno del biennio filosofico-teologico
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
179
PIANO DI STUDI
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO*
IISTITUTO “SANTA FARA”
TRIENNIO TEOLOGICO*
I ANNO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
P. MISSERE
AT1
NT1
PA
Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici
Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche
Patrologia
L. ORLANDO
L. MANCA
6
6
10
SC2
Storia della Chiesa
moderna e contemporanea
A. DIBISCEGLIA
10
TD1
Teologia dogmatica 1:
trinitaria e cristologia
F. NERI
10
TM1
Teologia morale 1: morale fondamentale
A. PANZETTA
10
IDC
Introduzione al Diritto Canonico
P. BUX
3
SEMT
Seminario
3
II ANNO
SIGLA
AT2
TD2
TSF
TS1
TM2
DC1
SEMT
MATERIA
DOCENTE
Esegesi AT 2: libri profetici
Teologia dogmatica 2:
ecclesiologia e mariologia
Teologia sacramentaria fondamentale
Teologia sacramentaria 1:
iniziazione cristiana
Teologia morale 2: morale sociale
Diritto Canonico 1
Seminario
*Nell’anno accademico 2014-2015 si attiveranno I e III anno del triennio teologico
180 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ECTS
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
AT3
NT3
Esegesi AT 3: libri sapienziali
Esegesi NT 3: corpo giovanneo
S. MELE
L. ORLANDO
6
6
TS2
Teologia sacramentaria 2: penitenza,
unzione, ordine e matrimonio
A. VALENTINO
10
TD3
Teologia dogmatica 3:
antropologia teologica
F. NERI
6
TM3
Teologia morale 3: morale del
matrimonio e della vita fisica
L. LAVECCHIA
10
TL2
TS
TP1
TP2
DC2
Teologia liturgica 2
Teologia Spirituale
Teologia pastorale 1
Teologia pastorale 2
Diritto Canonico 2
A. VALENTINO
R. FUSCO
3
3
5
3
5
SEMT
Seminario
A. RUCCIA
A. RUCCIA
G. TOMIRI
3
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
181
PIANO DI STUDI
III ANNO
IISTITUTO “SANTA FARA”
SEMINARI BIENNIO FILOSOFICO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
SMF1
Scienza e fede in P.Teilhard de Chardin M. CASTELLANA
3
SMF2
La coscienza tra neuroscienza,
filosofia e teologia
F. BELLINO
3
SMF3
Modelli di “Rivelazione” negli
scritti di Renè Latourelle, Max
Seckler, Avery Dulles
F. SCARAMUZZI
3
SEMINARI TRIENNIO TEOLOGICO
SIGLA
MATERIA
DOCENTE
ECTS
SMT1
Fondamenti teologico – pastorali
dell’ Evangelii gaudium
A. RUCCIA
3
SMT2
Temi ecclesiologici nel magistero
di Benedetto XVI
C. REHO
3
SMT3
La spiritualità dell’amore coniugale
tra progetto, crisi, fedeltà cristiforme
L. LAVECCHIA
3
SMT4
Esempi di “catechesi” narrativa
P. MISSERE
nell’Antico e nel Nuovo Testamento
3
SMT5
L’ingiustizia in Amos e Michea.
Testi scelti
C. CAPOTOSTO
3
SMT6
Tematiche speciali
nell’accompagnamento spirituale
R. FUSCO
3
182 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
PRIMO ANNO
IGF
Introduzione generale alla filosofia (Ects 8)
Prof. CASTELLANA
Obiettivo
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti concettuali per affrontare le diverse
problematiche del pensiero filosofico e per usarne correttamente il linguaggio, utili per
la stessa comprensione di altri saperi.
Contenuti
Il corso prenderà in particolare in esame alcuni settori della filosofia (conoscenza,
ontologia metafisica, epistemologia) per evidenziarne le varie articolazioni storicoteoretiche e la loro rilevanza in alcuni settori del pensiero filosofico-scientifico
contemporaneo. Sarà fatto ampio uso, come strumento didattico, di vocabolari filosofici
che permetteranno di acquisire il significato dei termini filosofici.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
SIMONE WEIL, Lezioni di filosofia, trad. it., Milano, Adelphi, 1999; HÉLÈNE
METZGER, La Scienza, il richiamo alla religione e la volontà umana, trad. it., Lecce,
Pensa Multimedia, 2014.
SF1
Storia della filosofia 1: antica e medievale (Ects 10)
Prof. BELLINO
Obiettivo
Educare gli studenti alla riflessione filosofica attraverso il confronto critico fra le diverse
teorie filosofiche della storia antica e medievale.
Contenuti
Parte istituzionale:
La nascita della filosofia; i filosofi presocratici; la sofistica; Socrate; Platone; Aristotele;
l’ellenismo; l’epicureismo, lo stoicismo e lo scetticismo; Plotino; Agostino; Anselmo
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
183
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
DESCRIZIONE DEI CORSI
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
IISTITUTO “SANTA FARA”
d’Aosta; Tommaso d’Aquino; Bonaventura da Bagnoreggio; Duns Scoto; Guglielmo
d’Occam; Meister Eckhart.
Parte monografica:
Il pensiero antico e medievale occidentale e il pensiero antico e medievale indiano,
cinese, giapponese, ebraico, islamico.
Metodo
Il metodo è quello della lectio (lettura e commento dei testi studiati) e della disputatio
(esame di un problema, confronto critico e discussione delle teorie storicamente elaborate
per risolvere il problema) in un clima educativo di dialogo e di aperta discussione.
Testi e sussidi
Parte Istituzionale:
Si consiglia un manuale a scelta tra: G. REALE - D. ANTISERI, Il pensiero occidentale
dalle origini ad oggi, vol. 1. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 2013; U. ECO R. FEDRIGA, Storia della filosofia, vol. 1, Laterza, Roma-Bari 2014.
Parte monografica:
V. MELCHIORRE (a cura di), Filosofie nel mondo, Bompiani, Milano 2014.
FN
Filosofia della natura (Ects 8)
Prof. BELLINO
Obiettivo
Educare gli studenti a riflettere criticamente sul mondo naturale e vivente attraverso lo
studio delle visioni della natura e della vita, elaborate nella storia della scienza, della
filosofia e della cultura teologica.
Contenuti
La storia della cosmologia. I paradigmi interpretativi della natura e della vita. Il paradigma
cartesiano-newtoniano. Il paradigma sistemico-ralazionale. La visione attuale della realtà.
La teoria del tutto. Il problema dell’inizio del mondo, della vita e dell’umanità tra
scienza, filosofia e teologia.
Metodo
Il metodo è quello del problem solving: problema – ipotesi – confronto – valutazione
critica delle ipotesi.
Bibliografia
L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura, Città del Vaticano, Urbaniana
University Press, Roma 2010; F. CAPRA, Il punto di svolta, tr. it., Feltrinelli, Milano
2014; H. KÜNG, L’inizio di tutte le cose, tr. it., Rizzoli, Milano 2006; L. BOFF – M.
HATHAWAY, Il Tao della liberazione. Esplorando l’ecologia della trasformazione,
intr. di F. Capra, Fazi, Roma 2014, parte II e III.
184 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Logica e filosofia della conoscenza (Ects 10)
Prof. COPERTINO
Obiettivo
Il corso intende offrire, nella prima parte, le basi sistematiche di un pensiero critico e
rigoroso sulla logica, intesa nella sua caratterizzazione classica (logica formale) e, nella
seconda parte, un panorama sommario ma completo dei problemi filosofici relativi alla
possibilità e validità del conoscere.
Contenuti
Logica proposizionale: segni logici (negazione, congiunzione, disgiunzione, implicazione
e equivalenza) e tavole di verità, regole di sostituzione e regole di inferenza,
dimostrazione, prova condizionale e prova indiretta. Introduzione delle nozioni basilari
del calcolo dei predicati del primo ordine: quantificatori e derivazioni elementari. Cenni
alla sillogistica aristotelica. Lineamenti costitutivi della filosofia della conoscenza.
L’esperienza veritativa fondamentale. Verità, evidenza e certezza. La conoscenza
sensibile e la conoscenza razionale.
Metodo
Lezioni frontali aperte al dialogo e alla discussione con gli studenti.
Bibliografia
J. J. SANGUINETI - P. LARREY, Manuale di Logica filosofica, Lateran University
Press, 2009; L. F. TUNINETTI, La ragione nei discorsi: linguaggio, logica,
argomentazione, UUP, Città del Vaticano 2010; A. ALESSI, Sui sentieri della verità.
Introduzione alla filosofia della conoscenza, LAS, Roma, 20042; R. LANFREDINI,
Filosofia della conoscenza, Le Monnier, Firenze 2007.
FR
Filosofia della religione (Ects 3)
Prof. COPERTINO
Obiettivo
Scopo del corso è di sviluppare in modo critico un itinerario di riflessione finalizzata a
cogliere, con gli strumenti concettuali del pensiero, l’essenza dell’esperienza religiosa e
di discernere le forme autentiche e inautentiche in cui essa storicamente si è espressa.
Contenuti
La domanda di senso, questione fondamentale. Religione e filosofia della religione. Dio
principio della religione: itinerario filosofico dal nulla al mistero assoluto. Il carattere
personale del mistero assoluto. La figura di dio e i suoi mutamenti. L’ateismo. L’uomo
soggetto della religione. La fede e la preghiera. La via dell’interiorità e la via della
responsabilità come itinerario a Dio nella riflessione filosofica. I contributi della filosofia
di matrice ebraico-cristiana.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
185
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
LFC
IISTITUTO “SANTA FARA”
Metodo
Lezioni frontali aperte al dialogo e alla discussione con gli studenti.
Bibliografia
B. WELTE, Dal nulla al mistero assoluto, Marietti, Torino 1996; A. FABRIS, Paradossi
del senso, Morcelliana, Brescia, 2002; A. ALESSI, Sui sentieri del sacro. Introduzione
alla filosofia della religione, LAS, Roma, 20052; G. N. COPERTINO, Interiorità e
responsabilità. Un itinerario a Dio tra Husserl, Stein e Levinas, Edizioni Carmelitane,
Roma 2014.
FS
Filosofia della storia (Ects 3)
Prof. COPERTINO
Obiettivo
Scopo del corso è di allargare, in modo critico e sistematico, la riflessione sulla storia,
intesa come insieme degli eventi e come luogo ermeneutico dell’esperienza umana.
Contenuti
Significato della filosofia della storia: obiettivi, oggetto, metodo. Le diverse concezioni
della storia. Storia, morale e politica. Teologia e filosofia della storia. Storia e metafisica.
Riflessioni filosofiche sulla libertà e sul male.
Metodo
Lezioni frontali aperte al dialogo e alla discussione con gli studenti.
Bibliografia
P. M. MANTOVANI, Sulle vie del tempo. Un confronto filosofico sulla storia e sulla
libertà, LAS, Roma, 2002; P. MICCOLI, La voce di Clio. Lineamenti di Filosofia della
Storia, Urbaniana University Press, Roma 2008.
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del corso.
SO
Sociologia (Ects 3)
Prof. CARUCCI
Obiettivo
Il corso è finalizzato ad introdurre gli studenti alla conoscenza di alcune delle tematiche
fondamentali della sociologia.
Contenuti
Come nasce la sociologia, le varie correnti sociologiche, la socializzazione, la devianza,
la stratificazione sociale, i gruppi e le Organizzazioni sociali, il lavoro, il potere, la
comunicazione, lo sociologia delle religioni, il mutamento sociale.
186 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Prediligeremo le lezioni frontali e lo studio di approfondimento personale attraverso la
lettura di testi particolarmente significativi.
Bibliografia
A. GIDDENS, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, Bologna 2006.
Testi di approfondimento: D. ZOLO, Globalizzazione. Una mappa dei problemi,
Laterza, Bari 2004; A. ELLIOTT - C. LEMERT, Il nuovo individualismo. I costi
emozionali della globalizzazione, Einaudi, Torino 2007; J. BAUDRILLARD, Il delitto
perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010; U.
BECK, I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione, Il Mulino,
Bologna.
PP
Psicologia e pedagogia (Ects 6)
Prof. CARUCCI
Obiettivo
Acquisire basi di conoscenza della nascita e dello sviluppo del pensiero psicologico e
dei vari orientamenti onde coglierne la dimensione pratico-applicativa sia dal punto di
vista terapeutico che più specificamente educativo e formativo.
Contenuti
Lo sviluppo della psicologia in prospettiva storica ed epistemologica - Le teorie della
personalità: la psicanalisi e i suoi sviluppi; la psicologia analitica di K. G. Jung; la
psicologia individuale di A. Adler; la psicologia umanistica (Maslow, V. Frankl, C.
Rogers); la psicologia cognitivo-comportamentale; altri approcci psicoterapeutici - La
psicologia dello sviluppo - Il metodo sperimentale in psicologia - Il colloquio psicologico
- I test come strumenti di valutazione - Rapporto tra psicologia e religione - La pedagogia
come scienza pratico-progettuale - La dimensione della domanda educativa - Progettare
l’azione educativa - La scelta dell’itinerario educativo - La pratica educativa come
conversazione - La comunità educativa - Le forme della conversazione educativa - La
formazione degli educatori.
Metodo
Lezioni frontali in dimensione dialogica e interazione con la classe. Utilizzazione di
mezzi multimediali che di volta in volta integrino la dimensione manualistica
dell’insegnamento. L’approfondimento con la lettura personale guidata sarà parte
integrante del programma.
Bibliografia
S. PALUZZI, Manuale di Psicologia generale, Urbaniana University Press, Roma 2008;
G. LO SAPIO (a cura di), Manuale di psicologia dell’educazione, ETS, Pisa 2011.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
187
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
Si vuole inoltre promuovere la conoscenza più approfondita delle teorie su un tema
particolarmente rilevante dal punto di vista sociale come i processi di globalizzazione.
IISTITUTO “SANTA FARA”
Testi di approfondimento: A. BOBBIO, Pedagogia del dialogo e relazione d’aiuto.
Teorie, azioni, esperienze, Armando editore, Roma 2012; F. CAMBI, Le pedagogie del
Novecento, Editori Laterza, Bari 2012; A. NANNI, Una nuova paideia. Prospettive
educative per il XXI secolo, EMI, Bologna 2000; U. GALIMBERTI, L’ospite
inquietante. Il nichilismo e i giovani, Feltrinelli, Milano 2007; U. GALIMBERTI, I vizi
capitali e i nuovi vizi, Feltrinelli, Milano 2008; V. ANDREOLI, La vita digitale, Rizzoli,
Milano 2007; V. ANDREOLI, L’uomo di superficie, Rizzoli, Milano 2012; ID., , Il
denaro in testa, Rizzoli, Milano 2012.
LB
Lingue bibliche (Ects 6)
Prof. CAPOTOSTO
Obiettivo
Guidare gli studenti nell’accostarsi ai testi sacri nelle lingue originali dell’AT e del NT.
Contenuti
LINGUA GRECA
Nei limiti di tempo a disposizione per questo corso, si esamineranno i fenomeni
morfologici di base (declinazione dei sostantivi, aggettivi e pronomi, coniugazione dei
verbi) che consentano allo studente di leggere e tradurre frasi semplici dal greco. Si
forniranno inoltre nozioni elementari di sintassi.
Metodo
Lezioni frontali con esercizi da svolgere regolarmente a casa e acquisizione di un lessico
elementare di base. L’esame finale comprende una prova scritta e un breve colloquio
orale. La prova scritta prevede la traduzione e l’analisi grammaticale di alcune frasi
prese fra quelle analizzate in scuola durante le lezioni. Il colloquio orale invece verifica
la capacità di lettura di ciascuno studente.
Bibliografia
E. G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, BE Edizioni, Firenze 2011; C.
BUZZETTI, Dizionario greco-italiano del Nuovo Testamento, Libreria Sacre Scritture,
Roma 1989; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna
2013; M. ZERWICK, Analysis philologica Novi Testamenti graeci, PIB, Romae 1984;
E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al., Novum Testamentum Graece, Deutsche
Bibelgesellschaft, Stuttgart 282013.
Contenuti
LINGUA EBRAICA
Nei limiti di tempo a disposizione per questo corso, si presenteranno nozioni di base
della grammatica ebraica così da abilitare gli studenti a leggere e a tradurre frasi semplici
dall’ebraico. Si forniranno inoltre nozioni elementari di sintassi.
Metodo
Lezioni frontali con esercizi da svolgere regolarmente a casa e acquisizione di un lessico
elementare di base. L’esame finale comprende una prova scritta e un breve colloquio
188 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Bibliografia
J. WEINGREEN, Grammatica di ebraico biblico , Glossa, Milano 2011; PH.
REYMOND, Dizionario di ebraico e aramaico biblici, Società Biblica Britannica e
Forestiera, Roma 22001; L. ALONSO SCHÖKEL, Dizionario di ebraico biblico, San
Paolo, Cinisello B. 2013; K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica
Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 51997.
SEM Seminario metodologico (Ects 3)
Prof. DIBISCEGLIA
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
189
BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO
orale. La prova scritta prevede la traduzione e l’analisi grammaticale di alcune frasi
prese fra quelle analizzate in scuola durante le lezioni. Il colloquio orale invece verifica
la capacità di lettura di ciascuno studente.
IISTITUTO “SANTA FARA”
190 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
PRIMO ANNO
AT1
Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici (Ects 6)
Prof. MISSERE
Obiettivo
Il corso si prefigge di fornire una chiave di lettura d’insieme del Pentateuco e dei libri
storici, partendo dalla forma finale del testo (lettura canonica) e seguendone lo sviluppo
narrativo (analisi narrativa), senza tralasciare gli aspetti storico-critici della sua
formazione e quelli storiografici relativi al popolo dell’antica alleanza.
Contenuti
Dopo una breve presentazione delle varie ipotesi di formazione del Pentateuco (tradizioni
e fonti), ci si soffermerà sul ruolo svolto dall’epoca esilica e postesilica, in merito
all’impostazione teologica finale dei libri in questione (scuola sacerdotale e postsacerdotale, storiografie dtr. e cr.). Sulla base di essa, si seguirà l’andamento narrativo
del testo biblico, rispettando queste tappe: 1) criteri di lettura di Gen 1-11, con analisi
dettagliata di Gen 1,1-3,24 e loro funzione nel quadro editoriale della Torah; 2) analisi
narrativa delle vicende patriarcali, con cenni alle ipotesi di formazione delle tradizioni e
di un eventuale tempo nomadico; 3) criteri di lettura dei testi narrativi e legislativi (i tre
codici) di Es-Lv-Nm-Dt, con approfondimenti storiografici (Egitto, esodo,
peregrinazione, Sinai) e di storia di alcune istituzioni (diritto casistico e apodittico,
alleanza, culto) 4) contenuti, struttura e teologia dei libri storici (Gs-Gdc-Sam-Re);
analisi narrativa di alcuni episodi; ipotesi sulle origini dell’Israele storico (etnogenesi),
questioni storiografiche relative alla “conquista” e alla monarchia, all’epoca esilica e del
Secondo Tempio; 5) teologia del Cronista e descrizione dei libri di 1-2Cr-Esd-Ne;
nascita del giudaismo e suoi capisaldi; 6) descrizione dell’epopea maccabaica (1-2Mac)
nell’epoca ellenistica.
Metodo
Lezione convenzionale, frontale, con ausilio di schemi e dispense, con spazio per il
dibattito, per l’approfondimento e per il chiarimento dei contenuti esposti.
Bibliografia
Per la parte generale: una delle Introduzioni all’AT e/o al Pentateuco, più note, fra quelle
indicate all’inizio del corso, a scelta dello studente. J. A. SOGGIN, Storia d’Israele,
Paideia, Brescia 20022 oppure: M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele,
Editori Laterza, Bari 2009.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
191
TRIENNIO TEOLOGICO
DESCRIZIONE DEI CORSI
TRIENNIO TEOLOGICO
IISTITUTO “SANTA FARA”
Per la parte esegetico-teologica (sussidi): J. BLENKINSOPP, Creazione, de-creazione,
nuova creazione. Introduzione e commento a Genesi 1-11, EDB, Bologna 2013; B.
COSTACURTA, Con la cetra e con la fionda, EDB, Bologna 2002; ID., Lo scettro e la
spada, EDB, Bologna 2006, L. A. SCHÖKEL, Salvezza e liberazione: l’Esodo, EDB,
Bologna 1997; C. WESTERMANN, Genesi, Piemme, Casale Monferrato 1989; M.
NOBILE, Teologia dell’AT, LDC, Torino 1998. Dispense del docente.
NT1
Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche (Ects 6)
Prof. ORLANDO
Obiettivo
Contestualizzare i brani esegetici nel loro ambiente storico-culturale, mediarli nella vita
e nella missione della chiesa.
Contenuti
Lettere del Corpo paolino, Giacomo, 1-2Pietro, Giuda, Ebrei. Introduzione, teologia,
cristologia, pneumatologia ed ecclesiologia. Struttura di ogni lettera, analisi esegetica di
brani scelti.
Metodo
Lezione frontale, supporti didattici: strumento informatico e materiale cartaceo; letture
di articoli di approfondimento.
Bibliografia
A. SACCHI e Coll., Lettere Paoline e Altre lettere (Logos Corso di studi Biblici, 6), Elle
Di Ci, Leumann (TO) 1995; L. ORLANDO, La Lettera di Giacomo, La seconda Lettera
di Pietro, La Lettera di Giuda (Analecta Nicolaiana 7), Editrice Ecumenica, Bari 2008;
L. ORLANDO, La prima Lettera di Pietro. Tradizioni inniche, liturgiche, Midrashiche
(Analecta Nicolaiana 9), Ecumenica Editrice, Bari 2009; L. ORLANDO, Il Gesù reale.
Una ricerca cristologica (Analecta Nicolaiana 11), Bari 2011, 155-170.
Altra specifica bibliografia e guide didattiche saranno fornite durante il corso.
PA
Patrologia (Ects 10)
Prof. MANCA
Obiettivo
Il corso intende introdurre gli studenti allo studio dei Padri della Chiesa.
Contenuti
Il corso prevede tre fasi. La prima fase sarà un’ampia introduzione sul mondo dei Padri:
loro definizione in senso cattolico e in senso ecumenico; caratteristiche e attualità del
loro metodo teologico; i testi patristici: edizioni critiche, collane, dizionari, bibliografia
patristica. Nella seconda fase verranno avvicinate alcune figure di Padri della Chiesa del
periodo preniceno e postniceno, sotto il profilo storico, letterario e teologico (dei Padri
192 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Bibliografia
Un buon manuale di Patrologia. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE
CATTOLICA, Lo studio dei Padri della Chiesa nella formazione sacerdotale, Istruzione,
Città del Vaticano 1989; J. N. D. KELLY, Il pensiero cristiano delle origini, Il Mulino,
Bologna 1972 (o edizione più aggiornata); B. STUDER, Dio salvatore nei Padri della
Chiesa, Borla, Roma 1986; S. AGOSTINO, Enchiridion de fide, spes et caritate, Nuova
Biblioteca Agostiniana VI/2, Città Nuova, Roma 1995; L. MANCA, Credendo amiamo.
La fede raccontata da Agostino, Vivere In, Roma-Monopoli 2012. Dispense del docente.
SC2
Storia della Chiesa moderna e contemporanea (Ects 10)
Prof. DIBISCEGLIA
Obiettivo
Lo studio della Storia della Chiesa in età moderna e contemporanea mirerà a fornire una
corretta descrizione degli avvenimenti e a formare una mentalità critica che, con metodo
rigoroso, interroghi gli avvenimenti per ricercarne le cause, le conseguenze, i significati
in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente.
Contenuti
Il corso intende offrire una visione d’insieme della Storia della Chiesa in età moderna e
contemporanea, con particolare riguardo alle vicende italiane e con opportuni riferimenti
alla storia ecclesiastica di Puglia, prestando attenzione agli aspetti fondamentali degli
avvenimenti politici, culturali e sociali che l’hanno attraversata, del modo con cui la
Chiesa ha cercato di svolgere la sua missione nelle diverse aree geografiche, dei mezzi di
cui si è servita, delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti.
Argomenti
La Chiesa e il mondo moderno. Fasi e aspetti essenziali. Cause della rivoluzione
protestante. Lutero e la rivolta protestante in Germania sino alla Pace di Augusta.
Calvino e il calvinismo. La riforma in Inghilterra. Effetti della riforma protestante. La
riforma cattolica e la controriforma: la problematica fondamentale. La riforma cattolica.
Il rinnovamento della vita religiosa. Il Concilio di Trento. L’età dell’Assolutismo. Una
società ufficialmente cristiana. Una Chiesa controllata dallo Stato. Una Chiesa
mondanizzata. Il Giansenismo. L’Illuminismo e le riforme. La rivoluzione francese. La
lotta contro la Chiesa. Conseguenze della rivoluzione. La Chiesa e il regime liberale.
Una società ufficialmente non cristiana. La Chiesa e il liberalismo. I cattolici liberali. La
questione romana. Il Sillabo di Pio IX. Il Concilio Vaticano I. La Chiesa e la questione
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
193
TRIENNIO TEOLOGICO
Apostolici Il Pastore di Erma, degli Apologisti S. Giustino; S. Ireneo, Tertulliano,
Origene, Apollinare di Laodicea, S. Atanasio, S. Ilario, i Padri Cappadoci, Diodoro di
Tarso, Teodoro di Mopsuestia, S. Cirillo di Alessandria).Verrà, inoltre, affrontato il
tema delle eresie (gnosticismo, montanismo, arianesimo, eresie sullo Spirito Santo) e di
alcune correnti teologiche come la cristologia alessandrina e antiochena. La terza fase
prevede un approfondimento monografico su S. Agostino, sul suo pensiero teologico e
sull’analisi di alcuni suoi testi.
IISTITUTO “SANTA FARA”
sociale. Il modernismo. La riforma della curia pontificia. Il Codice di Diritto Canonico.
La Chiesa di fronte al nazionalismo e al totalitarismo. Chiesa e fascismo. I Patti
Lateranensi. La battaglia intorno all’antisemitismo e alle leggi razziali fasciste. La Chiesa
durante la Seconda Guerra Mondiale. La Chiesa nel dopoguerra: 1945-1958. La chiusura
teologico-pastorale degli anni Cinquanta. Il Concilio Vaticano II. Il post-Concilio:
rinnovamento e crisi.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
G. MARTINA, Storia della Chiesa. Da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia
2008 (Vol. I: L’età della Riforma, Vol. II: L’età dell’Assolutismo, Vol. III: L’età del
Liberalismo, Vol. IV: L’età Contemporanea). Approfondimenti e letture di carattere
storiografico saranno indicati durante il corso.
TD1
Teologia dogmatica 1: Trinitaria e Cristologia (Ects 10)
Prof. NERI
Obiettivo
Il corso si propone come una iniziazione alla cristologia e alla teologia trinitaria.
Contenuti
Il corso viene situato sullo sfondo introduttivo della ricerca umana di Dio e della
risposta nella Rivelazione. Si considera la Rivelazione veterotestamentaria, per poi
passare alla dimensione storica del mistero di Cristo. Si guardano le origini, il ministero,
la filialità e la fraternità di Gesù, e quindi i giorni di Gerusalemme fino alla passione e alla
morte.
Viene considerato il mistero della Pasqua, e a partire da questo il riconoscimento della
divinità di Gesù e dello Spirito Santo, e i testi trinitari neotestamentari. Si passa così alla
teologia dei grandi concili ecumenici, esaminandone l’apporto nella definizione della
dottrina cristologica e trinitaria. La Trinità immanente è studiata attraverso le figure
della sistematica classica con gli apporti più recenti. Si analizzano poi gli aspetti
soteriologici del mistero trinitario. Infine, le tre Persone divine sono considerate nella
distinzione, ciascuna secondo le sue proprietà, e nella loro consostanzialità, secondo la
rilettura contemporanea degli attributi divini.
Metodo
Nel corso si espone il percorso tematico, privilegiando l’esame in classe delle pericopi
bibliche fondative e dei testi conciliari (specialmente le formule di fede). Ad ogni studente
viene proposto l’approfondimento di un autore antico o contemporaneo.
Bibliografia
L. F. LADARIA, Il Dio vivo e vero, San Paolo, Cinisello B. (MI) 2012; ID., La Trinità
mistero di comunione, Paoline, Milano 2004; O. DE CARDEDAL, Cristologia, San
194 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TM1 Teologia morale 1: morale fondamentale (Ects 10)
Prof. PANZETTA
Obiettivo
Il percorso intende illustrare il metodo specifico della teologia morale e far conoscere le
strutture fondamentali della vita morale del credente attraverso la presentazione dei
dinamismi che portano al discernimento dei valori morali.
Contenuti
Gli interessi tematici della teologia morale fondamentale sono organizzati in tre parti
fondamentali: Introduzione all’etica teologica: nozione di teologia morale; teologia morale
cristiana ed etica naturale; breve storia della teologia morale. Fondazione dell’etica
teologica: la moralità e il suo fondamento; il fine ultimo come risposta agli interrogativi
dell’uomo. Le categorie morali basilari: la libertà, la grazia e l’agire umano; la legge
morale come guida alla perfezione della persona; la coscienza morale; le virtù umane e
soprannaturali; il peccato e la conversione.
Metodo
Lezioni frontali, con possibilità di confronto in classe sulle tematiche trattate.
Bibliografia
R. TAMANTI, Corso di Morale fondamentale, Cittadella, Assisi 2012; C. ZUCCARO,
Teologia Morale Fondamentale, Queriniana, Brescia 2013; M. CHIODI, Teologia morale
Fondamentale, Queriniana, Brescia 2014.
IDC
Introduzione al Diritto Canonico (Ects 3)
Prof. BUX P.
Obiettivo
Introdurre gli studenti alla conoscenza del diritto canonico e presentare alcune tematiche
dello stesso.
Contenuti
1) Introduzione ai concetti basilari di filosofia e teologia del diritto e breve storia delle
fonti del diritto canonico. 2) Il rapporto giuridico tra Chiesa e comunità politica, nel suo
sviluppo storico e soprattutto alla luce dell’insegnamento del Vaticano II (Gaudium et
spes e Dignitatis humanae), con uno sguardo ai rapporti tra Chiesa e Stato in Italia nel
contesto europeo. 3) Presentazione delle tematiche fondamentali secondo lo schema dei
sette libri del Codice di diritto canonico, con particolare attenzione al libro primo e con
lettura in parallelo di alcuni canoni corrispondenti del Codice dei canoni delle chiese
orientali, dopo una breve presentazione di questo Codice. 4) La missione profetica della
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
195
TRIENNIO TEOLOGICO
Paolo, Cinisello B. (MI) 2004; V. BATTAGLIA, Gesù Cristo luce del mondo. Manuale
di cristologia, Antonianum, Roma 2007.
IISTITUTO “SANTA FARA”
Chiesa. 5) L’amministrazione dei beni temporali della Chiesa e la normativa concordataria
e CEI al riguardo (sostegno economico della Chiesa, sistema di sostentamento del clero,
ecc.).
Metodo
Si privilegerà la trattazione sistematica rispetto all’esegesi dei singoli canoni, collocando
la norma canonica all’interno di un discorso organico, in grado di fornire allo studente
una visione ampia e complessiva del tema trattato. Si cercherà inoltre di delineare lo
sfondo teologico della normativa, evidenziandone il collegamento con le altre discipline
teologiche e soprattutto specificandone le applicazioni pastorali.
Bibliografia
CODICE DI DIRITTO CANONICO (qualunque edizione recente commentata);
G.I.D.D.C. (a cura di), Corso Istituzionale di Diritto Canonico, Ancora, Milano 2010;
Fotocopie di articoli fornite dal Docente . Testi di utile consultazione per
l’approfondimento: A. NERI, Sapere giuridico ed esperienza di fede, Eupress FTL,
Lugano 2007; D. SALACHAS, Istituzioni di Diritto Canonico delle Chiese cattoliche
orientali, Dehoniane, Roma-Bologna 1993; P. BUX, Il Magistero della Chiesa nel Diritto
Canonico, Vivere In, Roma-Monopoli 2002.
SEMT
Seminario (Ects 3)
196 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
AT3
Esegesi AT 3: libri sapienziali (Ects 6)
Prof. CAPOTOSTO
Obiettivo
Introdurre lo studente ad una lettura critica dei cosiddetti «libri sapienziali» (o
«Pentateuco sapienziale»: Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide, Sapienza) e «libri poetici»
(Salmi, Cantico) dell’Antico Testamento.
Contenuti
Dopo un capitolo introduttivo dedicato alla presentazione del «fenomeno sapienziale»
nel Vicino Oriente Antico e nella Bibbia, inquadramento generale entro cui collocare il
discorso successivo, per ogni libro studiato si affronteranno le seguenti questioni: data
e luogo di composizione, struttura, genere letterario, temi teologici principali. A
complemento di questo percorso, saranno presentati saggi di esegesi, miranti a rendere
capace e autonomo lo studente nel proseguire il proprio cammino di ricerca.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
Come testo di base si farà riferimento a: S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione
ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello B. 2013.
Altre opere consigliate: A. BONORA – M. PRIOTTO e coll. (a cura), Libri Sapienziali
e altri scritti (Logos Corso di studi biblici 4), Elledici, Leumann 2008; M. GILBERT, La
Sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza (Parola di Dio NS
53), San Paolo, Cinisello B. 2005; T. LORENZIN, Esperti in umanità. Introduzione ai
libri sapienziali e poetici (Graphé 4), Elledici, Torino 2013; L. MAZZINGHI, Il
Pentateuco sapienziale Proverbi Giobbe Qohelet Siracide Sapienza. Caratteristiche
letterarie e temi teologici (Testi e commenti), EDB, Bologna 2012; V. MORLA ASENSIO,
Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia 5), Paideia, Brescia
1997; A. NICCACCI, La casa della Sapienza. Voci e volti della sapienza biblica (Narrare
la Bibbia 2), San Paolo, Cinisello B. 1994; G. VON RAD, La sapienza in Israele,
Marietti, Genova 1998; TH. RÖMER, I cammini della saggezza (Piccola collana moderna
106), Claudiana, Torino 2004.
NT3
Esegesi NT 3: corpo giovanneo (Ects 6)
Prof. ORLANDO
Obiettivo
Cogliere lo specifico di ogni libro e la linea evolutiva del pensiero della scuola giovannea.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
197
TRIENNIO TEOLOGICO
TERZO ANNO
IISTITUTO “SANTA FARA”
Contenuti
Il vangelo di Giovanni, le Lettere e l’Apocalisse. Struttura, esegesi di brani scelti.
Tematiche: teologia, cristologia, pneumatologia, ecclesiologia.
Metodo
Lezione frontale, supporti didattici: strumento informatico e materiale cartaceo; letture
di articoli di approfondimento.
Bibliografia
L. ORLANDO, Il Vangelo di Giovanni. Lettura teologica, Puntopace, Taranto 2003;
ID., Le Lettere di San Giovanni. Lettura teologica, Puntopace, Taranto 2003; ID.,
L’Apocalisse di San Giovanni. Lettura teologica, Puntopace 2005.
TS2
Teologia sacramentaria 2:
penitenza, unzione, ordine e matrimonio (Ects 6)
Prof. VALENTINO
Obiettivo
In una visione d’insieme del settenario Sacramentale e dell’economia salvifica, evidenziare
la specificità teologica di ciascun sacramento che nell’organicità al Mistero Pasquale e
nella gravitazione eucaristica celebra/compie la salvezza nella vita degli uomini, nella
comunità cristiana.
Contenuti
Il volto del “Padre del Signore nostro Gesù Cristo” nei sacramenti della Chiesa che
trasmettono e nutrono la fede. La dimensione teologica dell’esistenza umana. Intreccio
tra vita e fede (in vita salus). I sacramenti della misericordia: Penitenza, Unzione. (Il
dono della cura della vita). Storia, prassi liturgica, riflessione attuale. Il sacramento
dell’ordine: l’edificazione del corpo ecclesiale (promuovere la vita). Il ministero della
Parola e della celebrazione dei sacramenti. La funzione gerarchica nell’intera economia
ministeriale. Storia, prassi liturgica, riflessione attuale. Il sacramento del matrimonio:
scelta di sé, dono di sé per confessare la fede nella propria vita e dedicare la vita, nella
particolarità della relazione coniugale. Storia, prassi liturgica, riflessione attuale.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
A. GRILLO – M. PERRONI – P. TRAGAN (edd.), Corso di teologia sacramentaria, 2.
I Sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000; AA.VV. La liturgia, i sacramenti:
teologia e storia della celebrazione, ANAMNESIS 3/1, Marietti, Genova 1986;
PONTIFICIO ISTITUTO LITURGICO SANT’ANSELMO, Scientia Liturgica,
Manuale di Liturgia, IV Sacramenti e Sacramentali, PIEMME, Casale Monferrato 1998;
C. SCORDATO, Il settenario sacramentale 1/I, 1/II, 1/III, 1/IV, Il pozzo di Giacobbe,
Trapani 2007-2008; S. MARSILI, I segni del mistero di Cristo, teologia liturgica dei
198 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TD3
Teologia dogmatica 3: antropologia teologica (Ects 10)
Prof. NERI
Obiettivo
Il corso introduce nella conoscenza dell’antropologia teologica a livello istituzionale.
Contenuti
Si parte dal mistero pasquale in cui Cristo, Figlio incarnato crocifisso e glorificato, è
fondamento della nuova creazione in quanto rivela il mistero della divina unità e trinità. In
questa chiave interpretativa vengono considerati i contenuti classici del trattato: la
creazione, il cosmo, l’uomo e la donna, il dramma del peccato originale e attuale, il mistero
della giustificazione e della grazia, la storia e l’escatologia. Oltre ai contenuti dottrinali nei
fondamenti biblici e nelle determinazioni magisteriali, si analizzano le tematiche emergenti
in ambito ecumenico e in confronto con le religioni, le culture, la scienza.
Metodo
Nel corso si espone il percorso tematico, privilegiando l’esame in classe delle pericopi
bibliche fondative e dei testi conciliari (specialmente le formule di fede). Ad ogni studente
viene proposto l’approfondimento di un autore antico o contemporaneo.
Bibliografia
L. F. LADARIA, Antropologia teologica, Gregorian and Biblical Press, Roma 2012.
TM3 Teologia morale 3: morale del matrimonio e della vita fisica (Ects 10)
Prof. LAVECCHIA
Obiettivo
Lo scenario storico-culturale e antropo-teologico attuale si sta caratterizzando per il
suo continuo evolversi e mutarsi a motivo delle nuove acquisizioni di ordine filosofico,
scientifico e teologico derivanti da percorsi di approfondimento più incisivi, ma al
tempo stesso arditi, che propendono più verso il colonialismo di una libertà depurata da
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
199
TRIENNIO TEOLOGICO
sacramenti, Ed. Liturgiche, Roma 1987; J. RAMOS– REGIDOR, Il sacramento della
Penitenza. Riflessione teologica biblico-storico-pastorale alla luce del Vaticano II, Elle
Di Ci, Torino 1979; G. MOIOLI, Il quarto sacramento. Note introduttive, Glossa,
Milano 1996; P. ROUILLARD, Storia della penitenza dalle origini ai nostri giorni,
Queriniana, Brescia 1999; AA.VV., Dimensione terapeutica del sacramento della
Penitenza-Riconciliazione, P. SORCI (ed.), Facoltà teologica di Sicilia, LEITOURGHIA,
Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009; AA.VV. Il presbitero nella Chiesa dopo il Vaticano
II, P. SORCI (ed.), Facoltà teologica di Sicilia, LEITOURGHIA, Il pozzo di Giacobbe,
Trapani 2005; AA.VV. La celebrazione del matrimonio cristiano. Il nuovo rito nel
contesto delle attuali problematiche culturali e sociali, P. SORCI (ed.), Facoltà Teologica
di Sicilia, LEITOURGHIA, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007; L.M. CHAUVET,
L’umanità dei sacramenti, Ed. Qiqajon–Comunità di Bose, Magnano (BI) 2010.
IISTITUTO “SANTA FARA”
ogni interferenza etica e trascendente, suffragata dallo strapotere della tecno-scienza,
che invita l’uomo a ripensarsi, e a ripensare i valori fondamentali della vita su cui
fondare la sua autorealizzazione. Ne consegue un pluralismo di visione etica che concorre
più a frammentarla, anziché solidificarla nella sua oggettività, consegnando l’uomo allo
smarrimento di sé e alla confusione. A soffrire tale processo debilitante sono alcuni
degli ambiti che intessono il vissuto antropologico, quali: la famiglia, la sessualità, la
vita fisica. Necessita, pertanto, riproporre l’annuncio-denuncia della morale cristiana
fondata sul Vangelo della vita , illuminata dal Magistero ed esplicata dagli
approfondimenti teologici in dialogo con le scienze umane ed empiriche. È quanto il
corso si propone di fare, volendo porre lo studente nell’atteggiamento di un sano
ascolto e delle problematiche e stimolarlo all’approfondimento, per consegnargli una
solida preparazione finalizzata al ministero della verità quale forma altissima di carità,
onde rispondere alla missione di annuncio e denuncia, alla luce della Verità.
Contenuti
Il corso si articola in tre parti così suddivise: a) morale sessuale: fondazione scientifica
e antropologica della sessualità umana, con agganci alle attuali categorie interpretative
del contesto culturale; concetto di corporeità e sessualità nella Sacra Scrittura, nei Padri
della Chiesa, nella storia della teologia morale e nel Magistero; elementi di morale
sessuale personalista; questioni specifiche: autoerotismo, omosessualità, pedofilia,
disturbi di genere, rapporti prematrimoniali, sessualità extraconiugale, pornografia,
prostituzione, dipendenza sessuale, sessualità nella vita di consacrazione e celibataria,
educazione sessuale; b) morale coniugale e familiare: elementi storico-culturali del
matrimonio; elementi scritturistici e storici finalizzati alla comprensione del matrimonio
nel suo valore e nelle sue implicazioni etiche; antropologia dell’etica coniugale;
caratteristiche ed esigenze etiche dell’amore coniugale alla luce dell’Humanae vitae e del
magistero di Giovanni Paolo II; lettura culturale e teologica delle nuove situazioni
irregolari (unioni di fatto, matrimonio gay…), valutazioni etiche e applicazioni pastorali;
procreazione responsabile e rilevanze etiche di scelte abortive e contraccettive
nell’economia dell’amore coniugale, con particolare approfondimento della conoscenza
(e valutazione morale) dei mezzi e tecniche di procedure abortive e contraccettive; la
famiglia come valore ed impegno pedagogico; rapporto genitori-figli nell’attuale
emergenza educativa; c) elementi di bioetica: definizione, metodo e principi della
bioetica; scuole di pensiero e proposta del metodo personalista; embriogenesi, aborto,
procreazione assistita, ingegneria genetica; la persona tra salute e malattia, donazione
degli organi, omicidio, legittima difesa, pena di morte, tossicodipendenza e tabagismo,
il malato terminale tra accanimento e abbandono terapeutico, eutanasia e dignità del
morire umano.
Metodo
Lezioni frontali e colloquiate; uso di slide e supporti multimediali.
Bibliografia
G. DIANIN, Matrimonio sessualità fecondità. Corso di morale familiare, Edizioni
Messaggero Padova, Padova 2005; S. LEONE, Sessualità e persona. Un’etica sessuale tra
memoria e profezia, EDB Bologna, 2012; S. LEONE, Educare alla sessualità (edizione
aumentata), Bologna 2010; M. P. FAGGIONI, Sessualità matrimonio famiglia, Bologna
200 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TL2
Teologia liturgica 2 (Ects 3)
Prof. VALENTINO
Obiettivo
La dimensione storico-salvifica della rivelazione cristiana nella necessità sacramentale
dell’anno liturgico cristiano. Origini e continuità ebraiche.
Novità e caratteristiche cristiane.
Contenuti
ANNO LITURGICO: La storia e il tempo per celebrare la salvezza. Il nucleo sorgivo
dell’Anno Liturgico: la celebrazione pasquale.
La domenica festa primordiale, fondamento e nucleo di tutto l’Anno Liturgico. La
celebrazione della pasqua annuale. Il Triduo sacro e la settimana Santa. La cinquantina
pasquale. La Quaresima. La celebrazione pasquale dopo la Riforma del Concilio Vat. II.
I tempi dell’Anno Liturgico. Maria nella celebrazione del Mistero di Cristo. I Santi
nella celebrazione del Mistero di Cristo.
LITURGIA DELLE ORE: Dalla preghiera giudaica alla preghiera della Chiesa:
l’esperienza e l’insegnamento di Gesù, la preghiera della Comunità. I primi tre secoli e
primi tentativi di organizzazione. La Liturgia delle Ore nel Rito Romano: dall’antico
ufficio romano alla Riforma di Pio X. Il Vaticano II e la Liturgia delle Ore di Paolo VI.
La pastorale della Liturgia delle Ore. La Teologia della Liturgia delle Ore per la vita
spirituale del popolo di Dio.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
AA.VV., L’Anno Liturgico: storia, teologia e celebrazione, in ANAMNESIS VI, Marietti,
Genova 1988; S. MARSILI, I segni del Mistero di Cristo. Teologia liturgica dei sacramenti,
(a cura di ) M. ALBERTA (BELS 42) Roma 1987; AA. VV., Scientia Liturgica. Manuale
di Liturgia. Tempo e spazio liturgico, (a cura di) A. S. CHUPUNGCO, Piemme, Casale
Monferrato 1988; A. BERGAMINI, Cristo, festa della chiesa: l’anno liturgico, EP,
Roma 1982; T. J. TALLEY, Le origini dell’Anno Liturgico, Queriniana Brescia 1991; J.
LOPEZ MARTIN, L’anno liturgico. Storia e teologia, EP, Cinisello Balsamo (MI)
1987; C. M. MARTINI, La dimensione contemplativa della vita. Lettera pastorale,
Milano 1980; P. COMPAGNONI, Come pregava l’ebreo Gesù, Istituto propaganda
libraria, Milano 1994; R. TAFT, La liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente. Le
origini dell’Ufficio divino e il suo significato oggi, EP, Cinisello Balsamo (MI) 1988;
IDEM, Liturgia. Modello di preghiera icona di vita, LIPA, Roma 2009; M. AUGE’, Un
mistero da riscoprire: la preghiera, EP, Cinisello Balsamo (MI) 1992.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
201
TRIENNIO TEOLOGICO
2010; P. MERLO, Fondamenti & temi di bioetica, (Nuova Biblioteca di Scienze Religiose,
vol. 12), Libreria Ateneo Salesiano (LAS), Roma, 2009; E. SGRECCIA, Bioetica. Manuale
per medici e biologi, 2 voll., Vita e Pensiero, Milano 2002-2007. Dispense del docente.
Documenti magisteriali relativi all’argomentazione svolta indicati durante il corso.
IISTITUTO “SANTA FARA”
TS
Teologia Spirituale (Ects 3)
Prof. FUSCO
Obiettivo
Portare gli studenti a una conoscenza di base della teologia spirituale, del suo metodo,
delle sue fonti, ecc., e attraverso di essa comprendere l’importanza della vita e
dell’esperienza spirituale per tutti i cristiani.
Contenuti
Lo studio della teologia spirituale, soprattutto nell’ambito del ciclo istituzionale (ciclo
di baccellierato) comprende tre momenti: 1. Studio sistematico sulla natura della teologia
spirituale; 2. I mezzi dell’attuazione della vita spirituale; 3. Lo sviluppo dinamico della
vita spirituale. Secondo questa distinzione, il programma del corso sarà strutturato
verosimilmente nel seguente modo: A) Studio sistematico: natura e compiti della Teologia
Spirituale, oggetto proprio di essa, differenza con altre discipline teologiche, metodo e
fonti, ecc. B) Attuazione della vita spirituale: la preghiera, l’ascesi, la direzione spirituale,
il discernimento. C) Lo sviluppo dinamico della vita spirituale: la santità, i fenomeni
straordinari nella vita cristiana. D) Appendice: le apparizioni mariane.
Metodo
Il corso è basato su una serie di lezioni frontali più una serie di testi che gli studenti
dovranno leggere e approfondire personalmente, con una pista di lettura e di
comprensione fornita dal docente.
Bibliografia
J. AUMANN, Teologia spirituale, Dehoniane Roma 1980; A. DAGNINO, La vita
cristiana, Paoline, Milano 1988; CH.- A BERNARD, Teologia spirituale, S. Paolo,
Milano 2006; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale,
Cittadella, Assisi 2007. Dispense del docente.
TP1
Teologia pastorale 1 (Ects 5)
Prof. RUCCIA
Obiettivo
La necessità di una programmazione pastorale appare fondamentale per il rilancio di
un’azione missionaria della comunità cristiana. Il corso intende proporre agli studenti/
esse le basi essenziali del sapere teologico pastorale in chiave di teologia pratica nella
prospettiva dell’ecclesiologia del Concilio Vaticano e della nuova evangelizzazione.
Contenuti
Il corso è suddiviso in tre parti: A) Exursus storico della teologia pastorale. La pastorale
dalla chiesa antica alla prassi attuale. La dimensione teologico-pastorale del Concilio
Vaticano II per essere comunita’. B) Due metodi di azione pastorale: Il metodo biblico.
La Bibbia anima della teologia pastorale. Le vie per un’azione pratica
202 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
V. GROLLA, L’agire della Chiesa, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2000; M.
MIDALI, Teologia pratica, I, LAS - Roma 2000; L. PACOMIO, Scrittura, in Enciclopedia
di Pastorale, I, (a cura) di B. SEVESO e L. PACOMIO, Piemme, Casale Monferrato
1992, 256 – 263; A. RUCCIA, Itinerari di fede per la parrocchia, EDB, Bologna 2005;
A. RUCCIA, Parrocchia e comunità, EDB, Bologna 2007; A. RUCCIA, Comunità e
nuova evangelizzazione. Riflessioni sul nostro tempo e proposte pastorali, Editrice
Missionaria Italiana, Bologna 2012.
TP2
Teologia pastorale 2 (Ects 3)
Prof. RUCCIA
Obiettivo
Il corso intende esplicitare sotto il profilo teologico quanto l’agire pastorale sia
concretamente verificabile in una prassi che al tempo stesso sia comunitaria e
evangelizzativa. Il tutto vissuto in una logica di programmazione pastorale in cui,
secondo lo spirito del Concilio Vaticano II, laici – sacerdoti – religiosi/e vivano secondo
lo spirito della nuova evangelizzazione.
Contenuti
Il corso è suddiviso in tre parti: A) La Chiesa nella visione conciliare: un Concilio
ecclesiologico; la “nuova” autocomprensione di Chiesa; la dimensione missionaria
dell’evangelizzazione per formare le comunità. B) La corresponsabilità laicale della
comunità ecclesiale: i laici corresponsabili della vita comunitaria; la comunità “allargata”;
la corresponsabilità laicale nella e con la catechesi; la corresponsabilità laicale nella
pastorale liturgica; la corresponsabilità laicale nella pastorale della carità; la
corresponsabilità laicale nell’economia; l’assemblea parrocchiale. C) La nuova
evangelizzazione: comunità e nuova evangelizzazione; i modelli della nuova
evangelizzazione.
Metodo
Lezioni frontali e colloquio finale.
Bibliografia
G. TANGORRA, La Chiesa secondo il Concilio, EDB, Bologna 2007; A. RUCCIA, La
corresponsabilità laicale della comunità ecclesiale. Per una nuova evangelizzazione,
Edizioni Vivere In, Roma 2011; A. RUCCIA, Comunità e nuova evangelizzazione.
Riflessioni sul nostro tempo e proposte pastorali, Editrice Missionaria Italiana, Bologna
2012.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
203
TRIENNIO TEOLOGICO
dell’evangelizzazione. Il metodo teologico - empirico - critico. Fase kairologica e
approccio della realtà. Fase progettuale e itinerari di fede per comunità. Fase strategica
e verifica dell’agire pratico. C) Applicazione dei metodi teologico-pastorali inseriti nel
contesto attuale. Come realizzare un cammino comunitario. La dimensione ecclesiale
della comunità. La futurologia dell’agire comunitario nella dimensione della nuova
evangelizzazione.
IISTITUTO “SANTA FARA”
DC2
Diritto canonico 2 (Ects 5)
Prof. TOMIRI
Obiettivo
Nel corso delle lezioni sarà presentato e commentato in modo approfondito e tecnico il
quarto libro del CIC/1983, con uno sguardo particolare alla normativa sul matrimonio
canonico con l’obiettivo di far notare che il CIC occupandosi di questa materia, considera
le situazioni giuridiche in cui vengono a trovarsi i ministri e gli altri fedeli attraverso la
determinazione dei criteri che dirigono il legittimo agire dei ministri sacri e degli altri fedeli.
Contenuti
Principi generali. L’ufficio di santificare della Chiesa ed il suo esercizio. L’ambito delle
competenze circa i libri sacri della liturgia. La natura dei sacramenti: gli elementi costitutivi
dei sacramenti; il ministro e il soggetto dei sacramenti. Normativa sui singoli sacramenti.
1) Il Battesimo: la celebrazione del Battesimo, il suo ministro e il suo soggetto; i padrini.
2) La Confermazione: la celebrazione della Confermazione e il suo ministro. 3)
L’Eucaristia: il ministro dell’Eucaristia; il culto e la custodia dell’Eucaristia. 4) La
Penitenza: la natura del sacramento della Penitenza; l’assoluzione sacramentale; la
potestà di assolvere. 5) L’Unzione degli infermi: la celebrazione, il ministro e il soggetto
dell’Unzione degli infermi. 6) L’Ordine: struttura giuridica; i problemi attuali alla luce
della dottrina conciliare; il diaconato transitorio e il diaconato permanente; le irregolarità
e gli impedimenti all’ordinazione. 7) Il Matrimonio. Si prenderà in esame il libro VI, Le
sanzioni nella Chiesa e il libro VII, I processi, soprattutto la parte III, alcuni processi
speciali, in particolare le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio e il processo
per dispensa dal matrimonio rato e non consumato.
Metodo
Lezioni frontali.
Bibliografia
CODICE DI DIRITTO CANONICO, 3 Edizione italiana riveduta e ampliata diretta da
J. I. ARRIETA, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010; B. F. PIGHIN,
Diritto sacramentale, Marcianum Press, Venezia 2006; J. F. CASTAÑO, Il sacramento
del matrimonio, Roma 1994; A. D’AURIA, Gli impedimenti matrimoniali, Lateran
University Press 2002; Studi Giuridici LVI, Diritto matrimoniale canonico, a cura di P.
A. BONNET e C. GULLO, vol. 1°, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano; R.
BOTTA, La norma penale nel diritto della Chiesa, Bologna 2001. Dispense del
professore.
SEMT Seminario (Ects 3)
204 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Il tesario, diviso in tre aree e pensato in prospettiva interdisciplinare (biblica, storica, sistematica, pratica),
richiede che lo studente abbia cura di svolgere i singoli temi nell’incrocio delle discipline afferenti al fine
di testimoniare una capacità di sintesi adeguata e creativa.
I. Gesù Cristo rivelatore del Dio Uni-Trino
1. La rivelazione come incontro tra Dio e l’uomo in Gesù Cristo
2. Il mistero dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo
3. Il carattere escatologico delle parole e dei gesti di Gesù Cristo
4. La Pasqua come evento centrale della salvezza
5. Le cristologie neotestamentarie
6. Lo sviluppo storico-teologico della dottrina cristologico-trinitaria nella Chiesa antica
7. Le questioni del Gesù storico
8. Cristologia e antropologia
9. Il mistero della predestinazione in Cristo
10. Gesù Cristo, futuro dell’uomo e del mondo
Il. Il mistero della Chiesa
1. L’origine cristologico-trinitaria del mistero della Chiesa
2. La Chiesa popolo di Dio, corpo di Cristo, tempio dello Spirito
3. Le proprietà essenziali della Chiesa
4. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale: il senso e il valore della
“sacramentalità della Chiesa”
5. I Sacramenti: segni di Cristo e della Chiesa
6. La questione dell’ìstituzione dei sacramenti nella storia della teologia
7. La Chiesa mistero dì comunione e di azione pastorale: carismi e ministeri
nella vita della comunità cristiana
8. La Chiesa e l’Eucaristia
9. Maria: figura, modello e madre della Chiesa
10. La Chiesa in cammino verso il futuro definitivo
III. La vita secondo lo Spirito
1. Battesimo e vita cristiana
2. Le virtù del cristiano
3. Legge morale e coscienza credente
4. Libertà, responsabilità e peccato
5. Il dono dello riconciliazione nella Chiesa
6. Il matrimonio cristiano: dono e responsabilità
7. I principi fondamentali della bioetica cristiana
8. Preghiera e vita cristiana
9. I cristiani e le questioni economiche e politiche
10. La formazione e l’accompagnamento nella vita del credente
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
205
TESARIO PER L’ESAME FINALE
TESARIO PER L’ESAME ORALE
PER IL BACCELLIERATO IN SACRA TEOLOGIA
206 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
INAUGURAZIONE
ANNO ACCADEMICO
PONTIFICIO SEMINARIO
REGIONALE “PIO XI” - MOLFETTA
11 NOVEMBRE 2013
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
207
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
208 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Saluto gli Eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi, i Reverendissimi Superiori e
Superiore degli Ordini e delle Congregazioni religiose e li ringrazio della loro presenza.
Saluto P. Raniero Cantalamessa e lo ringrazio per aver accettato con cordialità
il nostro invito a tenere la prolusione dell’anno accademico 2013-2014.
Ringrazio il Rettore del Seminario, Mons. Luigi Renna e tutta la comunità del
Seminario Regionale, per la premurosa ospitalità offerta per realizzare questo atto
accademico.
Un saluto particolare intendo rivolgerlo a tutti i docenti e ai cari studenti,
all’inizio del nono anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese. Siate benvenuti
tutti, che con la vostra presenza rendete solenne questa circostanza.
L’inizio del nuovo anno accademico, che si colloca nel momento culminante
dell’Anno della Fede, ci stimola a considerare il rapporto tra fede e teologia, cogliendo
le preziose indicazioni presenti nella Lumen Fidei di Papa Francesco. In questo contesto,
mi permetto di riprendere quello che il Santo Padre dice nel n. 36 di quel documento
dove, parlando del rapporto esistente tra fede e teologia, ci ha ricordato che la scienza
della fede è legata all’amore, in quanto essa ci «fa conoscere meglio ciò che amiamo», e
alla fede, perché «essa appartiene al movimento stesso della fede, che cerca l’intelligenza
più profonda dell’autorivelazione di Dio, culminata nel Mistero di Cristo». Nello stesso
numero del documento si sottolinea anche la dimensione ministeriale della teologia per
la quale è necessario che essa, come «servizio della fede dei cristiani, si metta umilmente
a custodire e ad approfondire il credere di tutti, soprattutto dei più semplici».
Sono convinto che queste considerazioni abbiano delle ricadute rilevanti sulla
missione ecclesiale di ogni facoltà teologica che trova nel servizio della fede il suo fine
ultimo e anche il criterio fondamentale per valutare la qualità del lavoro svolto.
Anche il tema della prolusione, profondamente segnato da una prospettiva
ecclesiologica, ci consente di riflettere sulla nostra missione educativa, e di sottolineare
la valenza ecclesiale del lavoro svolto all’interno di una facoltà di teologia come la
nostra. A tal proposito, non dovremmo mai dimenticare che è la Chiesa e non il singolo
teologo o la totalità dei teologi il soggetto autentico dell’attività che si chiama “teologia”
o “scienza della fede”. Infatti, è la comunità cristiana, come congregatio fidelium, il
soggetto autentico della teologia cristiana. Comprendiamo allora come l’autentica teologia
non possa mai prescindere dall’orizzonte ecclesiale, perché il rapporto con la comunità
credente sarà sempre per il teologo un luogo originario e fontale, in quanto egli dovrà
sempre indirizzare “alla Chiesa” e “nella Chiesa” il proprio lavoro di ricerca e di
comunicazione del sapere.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
209
SALUTO DEL GRAN CANCELLIERE
SALUTO DEL GRAN CANCELLIERE
S. ECC. REV.MA MONS. FRANCESCO CACUCCI
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
Queste considerazioni ci consentono, all’inizio dell’anno accademico, di
collocare nel cuore della comunità cristiana l’attività dei nostri docenti che insegnano e
ricercano ma anche quello dei nostri studenti che apprendono la scienza della fede. La
teologia deve essere elaborata e studiata come una diaconia, un aiuto offerto alle nostre
comunità, che sono chiamate oggi a investigare le ragioni del proprio credere e
contestualmente anche a capire il loro ruolo nella storia e nelle vicende attuali alla luce
dei segni dei tempi.
Con queste riflessioni auguro a tutti un anno accademico laborioso e fecondo
nel quale si moltiplichino i frutti a livello di ricerca scientifica e di didattica: i docenti
realizzino pienamente la loro missione ecclesiale e gli studenti trovino nei nostri Istituti
effettive opportunità di amare sempre più profondamente il Signore, la Chiesa e il
mondo.
+ Francesco Cacucci
Gran Cancelliere
della Facoltà Teologica Pugliese
210 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Saluto il Gran Cancelliere della Facoltà e mi unisco volentieri ai suoi
ringraziamenti verso tutti voi che ci onorate con la vostra presenza.
Introduzione
Siamo all’inizio di un nuovo anno accademico, il nono dalla erezione della
FTP, nel quale la nostra comunità accademica entrerà nel vivo del processo di verifica e
di promozione della qualità. I prossimi mesi saranno molto importanti perché riceveremo
la visita di una commissione esterna, a carattere internazionale, che verrà a toccare con
mano la realtà dei nostri Istituti e la qualità del lavoro da essi svolto. Ci siamo preparati
a quest’appuntamento realizzando scrupolosamente il processo dell’autovalutazione
che ci ha permesso di conoscere da vicino i nostri punti deboli, gli aspetti positivi e i
percorsi di crescita possibili nella nostra istituzione. Affronteremo questo esame di
maturità con un pizzico di trepidazione ma anche con la serenità di chi è impegnato
seriamente a lavorare ogni giorno per qualificare il proprio servizio, camminando sempre
più speditamente nella linea della centralità degli studenti e delle loro effettive esigenze.
Sarà un anno di verifica anche per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose
collegati con la nostra Facoltà. Anche loro hanno incominciato il percorso di verifica
della qualità e riceveranno la visita di una commissione esterna per verificare la situazione
quantitativa e qualitativa di ciascun istituto. L’impegno della Facoltà nei riguardi di
questi preziosi centri di cultura teologica continuerà ad essere quello del coordinamento,
della promozione e della garanzia circa la qualità della proposta formativa e della
qualificazione dei docenti. La CEI, in vista di una migliore distribuzione degli ISSR sul
territorio nazionale, ha creato una commissione per la verifica degli Istituti che ha preso
atto della positività della situazione pugliese nella quale si registra uno sforzo indirizzato
a dare sempre maggiore qualità ad un ministero educativo che ha ricadute importanti
nelle chiese particolari e nel nostro territorio.
I segnali di speranza
Tornando alla nostra FTP, devo dire che, nella fede, riconosciamo nel nuovo
anno un dono, un talento messo a disposizione dell’intera comunità accademica per
consolidare i traguardi già realizzati e per mettere mano ad una nuova progettualità
attraverso la quale immaginare e costruire il futuro. Abbiamo uno sguardo al futuro
pieno di fiducia perché il processo dell’autovalutazione, che ci ha permesso di conoscere
con maggiore oggettività la nostra realtà, ci ha fatto rendere conto dell’esistenza di
segnali positivi che caratterizzano il presente e che costruiscono anche i presupposti
indispensabili sui quali costruire il futuro. Nel seguito della relazione evidenzierò alcuni
fondamentali segnali di speranza presenti nella nostra istituzione accademica.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
211
RELAZIONE DEL PRESIDE
RELAZIONE DEL PRESIDE
CH.MO PROF. ANGELO PANZETTA
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
1. Un primo segnale di speranza si coglie nei dati numerici della Facoltà e,
particolarmente, quelli relativi agli studenti e ai titoli conseguiti. Nell’anno accademico
appena trascorso gli iscritti alla Facoltà sono stati 391 (Istituto Regina Apuliae: 271;
Istituto San Nicola: 15; Istituto Santa Fara: 105). Gli studenti iscritti negli ISSR collegati
con la Facoltà sono stati 749. Si tratta di numeri che confermano l’esistenza di una
stima ormai consolidata per la nostra istituzione. Intendiamo continuare a lavorare
seriamente per meritarci la fiducia dei Vescovi, dei superiori maggiori degli Istituti di
vita consacrata e dei tanti laici che ci hanno scelto in questi anni come centro di alta
formazione teologica.
Nell’anno 2012-2013 il lavoro degli studenti è diventato particolarmente
visibile nel conseguimento dei vari gradi accademici. Negli Istituti della Facoltà sono
stati conferiti 60 Baccellierati, 7 Licenze e 2 Dottorati in Sacra Teologia. Si tratta di
numeri dietro ai quali è possibile intravedere lavoro e dedizione dei docenti ma anche
tanta fatica e studio dei nostri studenti i quali, conseguendo i titoli con grande dignità,
hanno dato prova efficacemente della loro preparazione. Una menzione particolare
meritano quegli studenti che, pur di fruire della nostra offerta formativa, si sono dovuti
impegnare in viaggi e spostamenti con grande sacrificio personale.
2. Un secondo aspetto da guardare con favore si registra considerando il
quadro generale dei nostri docenti e i risultati della loro attività. Possiamo dire che la
nostra Facoltà è dotata di un gruppo di professori di qualità e sostenuto da buone
motivazioni. Anche i nostri studenti, nei questionari che hanno dovuto compilare per la
verifica della qualità, hanno espresso una generale soddisfazione per il corpo docente e
per la sua attività. Questi risultati ci stimolano a migliorare ancora attraverso una
formazione permanente di chi insegna nei nostri Istituti che sia attenta ai contenuti
dell’offerta formativa ma anche alle competenze didattiche che devono essere adeguate
alla situazione culturale dei nostri studenti.
Nel corpo docente segnalo alcune novità. Il prof. M. Acquaviva è diventato
docente ordinario di Filosofia, i professori V. Di Pilato e V. Mignozzi sono diventati
docenti straordinari di Teologia; il prof. L. Renna è diventato docente associato di
Teologia morale. Alcuni docenti hanno lasciato l’insegnamento nella nostra Facoltà: il
prof. C. dell’Osso, ordinario di Patrologia, è diventato docente nel Pontificio Istituto di
Archeologia Cristiana. Il prof. L. De Palma, invitato di Storia della Chiesa, è diventato
Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Il prof. V. Viva, subito dopo aver
ottenuto la qualifica di docente stabile della nostra Facoltà, è stato nominato Rettore del
Collegio Urbano di Roma. A questi docenti intendo manifestare pubblicamente la
gratitudine dell’intera comunità accademica per il servizio svolto in Facoltà.
Diversi nuovi docenti hanno ricevuto un primo incarico (i proff. E. Albano,
D. D’Amico, A. G. Dibisceglia, G. Meiattini) e altri sono stati invitati (V. Annicchiarico,
P. Contini) per mettere a disposizione le loro competenze specifiche a disposizione dei
nostri studenti.
Cospicua è stata la produzione scientifica dei docenti. L’elenco dei testi
prodotti dai professori della Facoltà e degli Istituti collegati non può essere riportato in
questo contesto, ma uno sguardo globale a questa notevole produzione permette di
rendersi conto della qualità di quanto è stato realizzato. Il lavoro dei docenti ha lasciato
un segno visibile anche nelle riviste della Facoltà e in quelle degli ISSR. Pur tenendo
conto di questi dati positivi e considerando l’impegno globale dei nostri docenti nella
212 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
213
RELAZIONE DEL PRESIDE
ricerca, emerge un dato che merita di essere considerato: vi sono molti docenti che hanno
impegni extrascolastici onerosi che impediscono loro di dedicarsi pienamente alla ricerca,
come è richiesto soprattutto ai docenti stabili di una istituzione universitaria. Per
questo motivo i nostri Istituti sono ancora molto indirizzati all’insegnamento e poco
sul versante della ricerca. Si tratta di dati da tenere in debita considerazione in fase
progettuale e anche quando si recluteranno i nuovi professori. Nonostante questi limiti,
bisogna riconoscere come dato positivo il fatto che molti nostri docenti siano sempre
più apprezzati e per questo coinvolti all’interno di iniziative culturali e formative
organizzate a livello diocesano, regionale e anche nazionale.
3. Anche le attività culturali della Facoltà attestano una apprezzabile
vivacità; tra esse occorre ricordare soprattutto le numerose iniziative svolte a livello di
Istituti nei quali, attraverso (giornate di studio e cattedre monotematiche), è stata
realizzata un’animazione culturale interessante.
L’ITSF, a Bari, ha organizzato tre iniziative:
- il 5 dicembre 2012, una giornata di Istituto dedicata al tema: Il dialogo
come responsabilità teologica, invitando a relazionare P. B. Cadorè, Maestro dell’Ordine
dei Predicatori;
- il 14 marzo 2013, una cattedra di Teologia dedicata al tema: Prospettive
cristologiche per il dialogo interreligioso 50 anni dopo la dichiarazione Nostra Aetate. Il
relatore è stato il prof. P. Gamberini;
- il 17 aprile 2013, una cattedra di Teologia dedicata al tema: La chiesa
comunità di Fede, Speranza e Carità, il relatore è stato il prof. D. Vitali.
L’ITE, a Bari, ha organizzato:
- il 30 novembre 2012, un convegno sul tema: Fede, sacramenti e unità della
Chiesa. A 25 anni dal documento di Bari, invitando come relatori Mons. D. Salachas e
il prof. J. P. Lieggi;
- il 28 gennaio 2013, si è tenuta una giornata di studio sul tema: Il Concilio
Vaticano II: una bussola per il domani, il relatore è stato S. Ecc. Mons. J. L. Brugués.
L’ITRA, a Molfetta, ha realizzato:
- il 16 aprile 2013, una cattedra di Storia della Chiesa dedicata al tema: La
preparazione del Vaticano II. Sono stati invitati a relazionare i proff. P. Chenaux e F.
Lovison;
- il 17 aprile 2013, una cattedra di Scienze umane, sul tema: Persona e
formazione, per la quale è stato invitato a relazionare il prof. G. Salonia.
Guardando a queste iniziative, si può apprezzare uno sforzo di animazione
culturale notevole che è stato messo a disposizione dei nostri docenti, degli studenti e
delle città nelle quali i nostri Istituti operano. Sono convinto che siamo di fronte a
iniziative che, per la loro oggettiva qualità, meritano di essere promosse e maggiormente
pubblicizzate per raggiungere un pubblico più ampio.
4. Buone prospettive emergono dai progetti di ricerca che hanno vivacizzato
l’attività dei docenti e anche degli studenti. Nel corso dello scorso anno accademico è
giunto a conclusione un progetto di ricerca, elaborato dall’Istituto di Teologia ecumenicopatristica “San Nicola”, dedicato allo studio dei percorsi realizzati negli ultimi
quarant’anni di dialogo ecumenico. Nell’ultima fase sono stati focalizzati in modo
particolare gli ostacoli alla ricezione e le soluzioni proposte in questi anni. Il progetto
si è articolato in incontri di studi e un seminario intensivo che si è tenuto a Chevetogne
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
(Belgio) nel maggio scorso. È entrato nel vivo anche il progetto di ricerca biennale in
Sacra Scrittura intitolato: Ermeneutica dei testi sacri… in dialogo con le altre confessioni
cristiane e con le altre religioni. Questa ricerca, nata nell’ITRA, ha ormai coinvolto molti
professori della Facoltà e prevede un interessante percorso di confronto con le altre
confessioni cristiane e con le altre religioni in merito ai criteri di lettura di interpretazione
dei testi sacri.
L’ITE ha elaborato un nuovo progetto di ricerca dedicato al tema: Cristo
capo nel pensiero del Padri. L’esegesi biblico-patristica della figura di Cristo nella
dottrina ecclesiologica paolina. Il percorso, a carattere biblico-patristico, si svolgerà nel
corrente anno accademico e si concluderà con un seminario intensivo che coinvolgerà
diversi docenti e studenti.
Per migliorare la elaborazione dei progetti di ricerca e nella prospettiva di
unificare gli sforzi della Facoltà, sarà molto importante il lavoro dei dipartimenti che a
breve saranno dotati di un quadro normativo adeguato che permetta loro di essere
capaci di promuovere e indirizzare l’attività e la ricerca dei professori appartenenti alla
stessa area.
Un importante contenitore della ricerca sarà la rivista della Facoltà che in
questo anno accademico muoverà i suoi primi passi. Il direttore, prof. P. Zuppa, e il
consiglio di redazione stanno predisponendo ogni cosa perché il risultato sia di alto
livello qualitativo.
Nel contesto della ricerca va collocato anche il progetto della miscellanea in
onore del prof. Palese. L’11 ottobre scorso, nell’aula magna del seminario regionale di
Molfetta, il Card. Farina ha presentato il volume curato dal bibliotecario della Facoltà,
L. Lotti, intitolato Solus amor hic me tenet. Nel contesto della presentazione del volume,
abbiamo avuto la possibilità di manifestare pubblicamente la nostra gratitudine a don
Palese per il suo servizio alla Facoltà realizzato con amore, competenza e passione per
il futuro.
Quest’anno si terrà il secondo “Convegno della Facoltà” che sarà dedicato al
tema: il Vaticano II e la teologia. L’importante iniziativa, che si realizzerà il 12 marzo
2014, nasce da una progettualità e da uno sforzo organizzativo che ha coinvolto tutta la
nostra istituzione accademica.
Il miglioramento della qualità
La speranza, alla quale abbiamo più volte fatto riferimento, ci chiede non
solo di guardare al futuro ma anche di scrutare con attenzione il presente, intravedendo
in esso, accanto alle dinamiche positive, anche gli aspetti problematici e gli spazi di
crescita che chiedono alla nostra Facoltà di fare un salto di qualità a tutti i livelli. Il
rapporto di autovalutazione, che abbiamo presentato all’AVEPRO, ci facilita ampiamente
il discernimento mettendoci di fronte i problemi che dovremmo affrontare con coraggio.
Mi limito a segnalare alcuni aspetti, presenti in quel rapporto, almeno quelli che mi
sembrano i più urgenti: una effettiva integrazione degli Istituti nel contesto più ampio
della Facoltà, il superamento definitivo di mentalità particolaristiche, la disponibilità a
tempo pieno dei docenti, la dedizione alla ricerca, il miglioramento dei servizi di segreteria
etc. Questi spazi di crescita, che sono emersi con chiarezza, saranno i capitoli fondamentali
che struttureranno il “piano per il miglioramento della qualità” che dovremmo elaborare
dopo che la commissione esterna avrà completato la visita della nostra istituzione. Il
214 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Si tratta di finalità importanti e attuali che chiedono a tutti il massimo
impegno e una amorosa donazione, tenendo presente quello che la stessa Costituzione
dice all’art. 11, dove si ricorda che una Facoltà è una comunità e che, quindi, tutte le
persone che ne fanno parte sono corresponsabili nel costruire il bene comune e nel
garantire la coesione della comunità accademica
I protagonisti “silenziosi”
Non potrei concludere questo mio discorso sui motivi di speranza presenti
nella nostra istituzione senza menzionare quelli che si possono definire i “protagonisti
silenziosi” presenti in essa. Con queste parole intendo riferirmi a persone e istituzioni
che, pur operando spesso nelle retrovie, offrono un contributo insostituibile perché la
nostra Facoltà realizzi la sua non facile missione.
Per questo, all’inizio del nuovo anno accademico, avverto, con tutta la
comunità accademica, la necessità di ringraziare tutti i Vescovi pugliesi che in tanti modi
ci sostengono, soprattutto attraverso la Commissione di Alto Patronato che segue,
sostiene e promuove il nostro cammino.
Sento il dovere anche di esprimere la nostra gratitudine alla comunità del
Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta, alla fraternità dei Cappuccini di S.
Fara e alla comunità dei padri Domenicani di S. Nicola perché con premura ospitano i
nostri Istituti e curano l’accoglienza dei professori. In questi primi otto anni tutti
abbiamo compreso che, senza l’aiuto concreto di queste comunità, non potremmo
realizzare efficacemente la nostra missione. Un grazie va espresso anche a tutti i Superiori
maggiori di quegli Istituti di vita consacrata che, attraverso un’intesa stipulata con la
Facoltà, si sono impegnati a sostenere economicamente la sede dell’Istituto Teologico
S. Fara e a tutte le comunità che con fiducia ci affidano i loro studenti e, con generosità,
ci mettono a disposizione i loro professori. Un pensiero di riconoscenza devo esprimerlo
anche nei confronti dei Direttori degli Istituti della Facoltà e a tutti i membri del Consiglio
di Facoltà per la leale e operosa collaborazione.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
215
RELAZIONE DEL PRESIDE
PMQ sarà il nostro “libro bianco” nel quale proveremo a mettere a punto le strategie
che ci permetteranno di sviluppare le qualità e di affrontare i limiti per conseguire il vero
fine di ogni scuola teologica che è il vantaggio effettivo dei nostri studenti attraverso la
loro adeguata preparazione in vista della missione che essi eserciteranno nella Chiesa e
nel mondo.
Per realizzare questo percorso di crescita, non dobbiamo mai perdere di
vista le finalità che dovrebbero intenzionare l’intera vita e attività della nostra facoltà,
quelle enunziate nei primi articoli del nostro statuto, nei quali, riprendendo l’art. 3 della
Costituzione Sapientia Christiana, sono enunciate queste mete fondamentali:
- coltivare e promuovere scientificamente le discipline, approfondendo
la conoscenza della Rivelazione cristiana ed enucleando le verità in essa contenute;
- presentare le verità della Rivelazione cristiana agli uomini del nostro
tempo e alle diverse culture, considerando i nuovi problemi che sorgono;
- fornire agli studenti un livello di alta qualificazione nelle proprie discipline
perché essi possano affrontare i loro compiti futuri;
- promuovere la formazione continua nella Chiesa;
- aiutare le comunità cristiane a svolgere debitamente l’opera della
evangelizzazione.
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
Un ringraziamento devo esprimerlo anche nei confronti del Segretario generale,
del Bibliotecario generale e dell’Economo generale perché con la loro azione, molte volte
nascosta, pongono in essere i presupposti indispensabili per un adeguato servizio
educativo.
Un posto importante nella vita della Facoltà va riconosciuto al Consiglio
d’Amministrazione, per questo un plauso va indirizzato al presidente e a tutti i membri
che lo compongono perché, in tempi economicamente non facili, hanno operato una
saggia amministrazione che non ha fatto mancare quanto era necessario per un
funzionamento decoroso della nostra istituzione.
Un segno di stima intendo manifestarlo anche al personale ausiliario della
Facoltà per la loro azione a servizio di docenti e studenti che è sempre professionale e
appassionata.
Conclusione
Vorrei concludere questa relazione introduttiva al nuovo anno accademico,
che, come abbiamo visto, sarà segnato dalla verifica della qualità, riportando alcune
indicazioni su questo tema che vengono da un noto teologo, D. Bonhoeffer, il quale, nel
suo “Resistenza e resa”, così si esprimeva:
«La qualità è il nemico più potente di qualsiasi massificazione. Dal punto di
vista sociale questo significa rinunciare alla ricerca delle posizioni preminenti, rompere
col divismo, guardare liberamente in alto e in basso, specialmente per quanto riguarda la
scelta della cerchia intima degli amici, significa saper gioire di una vista nascosta ed
avere il coraggio di una vita pubblica. Sul piano culturale l’esperienza della qualità
significa tornare dal giornale e dalla radio al libro, dalla fretta alla calma e al silenzio, dalla
dispersione al raccoglimento, dalla sensazione alla riflessione, dal virtuosismo all’arte,
dallo snobismo alla modestia, dall’esagerazione alla misura. Le quantità si contendono
lo spazio, le qualità si completano a vicenda».
Facendo tesoro delle indicazioni di questo grande maestro, iniziamo il nuovo
anno affidandoci al Risorto, che è la sorgente pura di ogni autentica novità e qualità che
si produce nella storia, e ai nostri intercessori particolari, che sono Maria Santissima,
qui venerata come Regina Apuliae, S. Nicola e S. Fara.
Buon anno accademico a tutti!
Molfetta, 11 novembre 2013
Prof. Angelo Panzetta
Preside
216 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
LA CHIESA LOCALE
NEL CONCILIO E NEL DOPO-CONCILIO
Ho scelto di parlare della Chiesa locale, non solo per la rilevanza teologica e
pastorale del tema, ma anche per un motivo pratico, legato alla Chiesa locale in cui
opera la Facoltà Teologica Pugliese. Bari è infatti notoriamente uno dei centri più vivaci
del dialogo tra Oriente e Occidente, tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica e il tema del
rapporto tra Chiesa locale e Chiesa universale è uno dei nodi vitali di questo dialogo.
I. LA CHIESA LOCALE NEL CONCILIO VATICANO II
La Chiesa locale rappresenta uno dei temi più nuovi e più fecondi nella riflessione
dei teologi cattolici. Per cogliere la novità di questo tema occorre tenere conto
dell’evoluzione avutasi nell’ecclesiologia della Chiesa latina, specie a partire dalla
Riforma. Vari fattori avevano portato infatti a dare sempre più rilievo all’idea della
Chiesa una e universale, a scapito della dimensione locale o particolare della Chiesa.
Questa non veniva, evidentemente, negata, ma finiva per rimanere ugualmente nell’ombra,
senza una valorizzazione adeguata.
I fattori che più hanno contribuito a riportare in primo piano la realtà della
Chiesa locale sono due. Il primo, di carattere storico, è stata l’emergenza, in seguito al
processo di decolonizzazione, di nuove Chiese locali in territori extraeuropei, con i
cambiamenti che questo fatto ha provocato nel modo di concepire l’azione missionaria
della Chiesa. Non era solo l’egemonia culturale della Chiesa occidentale che con ciò
veniva messa in discussione, ma, di riflesso, l’idea stessa di Chiesa universale che stava
dietro e faceva blocco, identificandosi, con l’immagine occidentale della Chiesa1.
L’altro fattore, di carattere più teologico, è stata la riflessione sull’autorità nella
Chiesa. Era da tutti avvertito che la definizione del ministero papale fatta dal Concilio
Vaticano I esigeva, per non sembrare unilaterale, di essere riequilibrata con una definizione
altrettanto chiara dell’ufficio episcopale e della collegialità del Vescovi. In ciò la teologia
cattolica della Chiesa locale ebbe dei precursori: in epoca più remota, J. A. Moehler e,
nell’imminenza del Concilio Vaticano II, K. Rahner.
Il Concilio Vaticano II rimane ancora, esso stesso, nell’ambito delle premesse di
una teologia della Chiesa locale. In altre parole, il Vaticano II non ha elaborato una
propria teologia della Chiesa locale, ma ha posto le premesse per farlo. Di più: ha
gettato dei semi che dovevano necessariamente portare alla fioritura teologica che poi di
fatto si è avuta. Di qui la necessità di conoscerne le posizioni.
Nei testi conciliari si incontrano due grandi piste di riflessione che portano a
mettere in evidenza la realtà della Chiesa locale2: una è l’ecclesiologia eucaristica, legata
all’ufficio di santificazione del Vescovo3; l’altra è il tema della plantatio ecclesiae, o
dell’attività missionaria della Chiesa4. Per la prima i testi principali sono: la Costituzione
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
217
PROLUSIONE ACCADEMICA
PROLUSIONE ACCADEMICA
REV. P. RANIERO CANTALAMESSA OFMCAPP
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
sulla Sacra Liturgia “Sacrosanctum Concilium” (Nr. 41 e 42); la Costituzione Dogmatica
sulla Chiesa “Lumen gentium”; il Decreto sull’Ecumenismo “Unitatis Redintegratio” (N.
15) e il Decreto sull’ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa “Christus Dominus” (N.
11). Per la seconda pista di riflessione essi sono il Decreto sull’attività missionaria della
Chiesa “Ad gentes divinitus” (Nr. 6, 19, 21-22). Esaminiamo successivamente i due
contesti.
a. Il recupero della nozione Chiesa-mistero e della sacramentalità della Chiesa (a
scapito della nozione della Chiesa come societas perfecta) come pure l’attenzione al
ruolo del Vescovo nella Chiesa - due caratteristiche generali dell’opera conciliare rappresentano il luogo dell’espansione dell’ecclesiologia “eucaristica” e, nel medesimo
tempo, segnano il taglio episcopale della sua rappresentazione nei testi del Vaticano II:
l’assemblea del credenti, riunita intorno al Vescovo o, almeno, in unione con lui, è vista
come la primordiale realizzazione di Chiesa. Vediamo più da vicino, nei testi, il senso di
questa ecclesiologia eucaristica centrata sulla figura del Vescovo.
Nella Costituzione sulla Sacra Liturgia (S.C., 41), si legge: “Tutti devono dare
la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi che si svolge intorno al Vescovo, principalmente nella Chiesa cattedrale: convinti che la principale manifestazione
della Chiesa si ha nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo di Dio alle
medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima Eucaristia, alla medesima
preghiera, al medesimo altare, cui presiede il Vescovo circondato dal suo presbiterio e
dai ministri”.
Il testo - come si vede - non parla espressamente della Chiesa locale, però
afferma che l’assemblea liturgica intorno al Vescovo è la precipua manifestazione della
Chiesa, dove l’accento è sul rapporto tra mistero e sua visibilità o concretizzazione
storica. Al paragrafo seguente della stessa Costituzione (S.C., 42), a proposito della
parrocchia, si afferma che essa è “una certa rappresentazione (quodammodo repraesentat)
della Chiesa visibile universale, dove l’accento è sul rapporto tra il particolare e
l’universale, fra il locale e il mondiale”.
Il testo fondamentale è però, senz’altro, quello della Lumen gentium (nr. 26)
inserito nell’ufficio di santificazione del Vescovo. Dice: “Questa Chiesa di Cristo è
veramente presente in tutte le legittime comunità (congregationibus) locali di fedeli, le
quali, in quanto aderenti ai loro pastori, sono anch’esse chiamate Chiese nel Nuovo
Testamento e sono, nella loro sede, il popolo nuovo chiamato da Dio con la virtù dello
Spirito Santo e con grande abbondanza di doni (cfr. 1 Tess 1,5). In esse, con la
predicazione del Vangelo di Cristo vengono radunati i fedeli e si celebra il mistero della
cena del Signore… In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere e disperse, è
presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”.
Nel Decreto sull’Ecumenismo (U.R., 15) questa visione viene ribadita, ma in
prospettiva dinamica: l’assemblea eucaristica non solo manifesta la Chiesa di Dio, ma la
costruisce, la fa crescere (nella stessa linea, cfr. Ad gentes, 39: “Eucharestia quae
Ecclesiam perficit”). Il Decreto sull’ufficio pastorale dei Vescovi, Christus Dominus,
non fa che riunire e sintetizzare tutti questi dati del Concilio, trattando dell’ufficio
pastorale dei Vescovi nella loro diocesi.
b. Passiamo ora al secondo contesto, quello relativo alla missione della Chiesa.
Secondo alcuni, l’insegnamento più ricco del Concilio sulla Chiesa locale è da ricercarsi
nel decreto sull’attività missionaria (Ad gentes divinitus). Qui infatti il discorso sulla
218 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
II. TEOLOGIA DELLA CHIESA LOCALE
Cerco ora di delineare il profilo teologico della Chiesa locale quale è venuto
delineandosi nella riflessione cattolica dopo il Concilio. Il dato comune e ormai pacifico
è questo: la Chiesa locale non è una semplice parte, regione o circoscrizione della Chiesa
universale; non si ottiene perciò per frammentazione della Chiesa universale, ma, semmai,
per concentrazione (come il tutto è presente talvolta nel frammento). Detto in termini
di autorità e di potestà spirituale, il Vescovo non è un subalterno o un impiegato del
Papa; non governa il suo gregge in nome e per autorità del Sommo Pontefice, ma
direttamente, con potestà ordinaria e propria (non delegata), nel nome di Cristo, sebbene
debba fare ciò in comunione con tutti gli altri Vescovi e in particolare con il Vescovo di
Roma, successore di Pietro.
La concezione della Chiesa locale come porzione limitata, o membro della Chiesa
universale, non cade del tutto; essa, del resto, era saldamente radicata nella tradizione
patristica6 e ribadita troppo energicamente dal Concilio (cfr. L.G., 23) per scomparire
del tutto. L’importante però è che tale “parzialità” della Chiesa locale non tocca il suo
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
219
PROLUSIONE ACCADEMICA
Chiesa locale non è fondato tanto sull’ufficio del Vescovo, cioè su una componente, sia
pure essenziale della Chiesa, ma sulla Chiesa globalmente presa, che è quanto dire sulla
natura stessa della Chiesa locale. Il discorso su come nasce una Chiesa (plantatio
Ecclesiae) porta a scoprire, in questo contesto, che cos’è la Chiesa: “Il mezzo principale
per questa implantatio è la predicazione del Vangelo di Gesù Cristo, per il cui annunzio
il Signore inviò nel mondo intero i suoi discepoli, affinché gli uomini, rinati mediante la
parola di Dio, siano con il Battesimo aggregati alla Chiesa che, in quanto corpo del
Verbo incarnato, riceve nutrimento e vita dalla parola di Dio e dal pane eucaristico” (Ad
gentes, 6).
La prospettiva in cui si muovono i testi del Concilio (tranne, appunto, quello or
ora ricordata dell’Ad gentes) è universalistica; viene mantenuto, in altre parole, lo
schema antico: dall’unità alla particolarità, dalla Chiesa universale alle Chiese locali. Il
Concilio poi ha parlato della Chiesa locale in funzione del Vescovo, ciò che ha mantenuto
l’ecclesiologia eucaristica in una prospettiva ancora alquanto parziale. La discussione
sulla collegialità del Vescovi - tema centrale del Concilio - ha fatto si che restasse
predominante il rapporto primato-episcopato, e Chiesa universale-Chiesa locale5.
Nonostante ciò, tuttavia, il Concilio ha messo in moto alcune tendenze teoriche
e pratiche che hanno costituito l’ambito vitale per lo sviluppo di una teologia della
Chiesa locale nel periodo post-conciliare. Tra queste tendenze, va messa 1’aspirazione
alla riforma della Chiesa; l’idea di riforma, coniugandosi con quella di Chiesa locale, ha
portato alla valorizzazione della comunità come modo di essere “Chiesa” e alla
riorganizzazione istituzionale e funzionale dei ministeri (consigli presbiterali, pastorali,
ecc.). La tendenza missionaria e l’attenzione ai rapporti tra Chiesa e mondo (Gaudium
et spes) ha portato poi a privilegiare la Chiesa locale come luogo dell’incontro tra il
Vangelo e le culture umane, con tutti i problemi che necessariamente ne conseguono,
soprattutto quello del pluralismo teologico, liturgico, canonico, politico ecc.
La teologia cattolica della Chiesa locale è sbocciata veramente da queste tendenze,
non però astrattamente, per una esegesi dei testi conciliari fatta a tavolino, ma piuttosto sotto la spinta di problemi e bisogni concreti messi in moto dal Concilio: discussione
intorno alle Comunità di base, ai Consigli Pastorali, alle Conferenze Episcopali ecc.
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
contenuto sacramentale e misterico (in ciò essa è un tutto, non una parte!), ma solo
l’ambito sociologico, in cui si fa valere il principio della sussidiarietà7, e l’ambito canonico.
In altre parole, l’idea della Chiesa locale come porzione di un tutto più vasto, si applica
in riferimento alla giurisdizione del singolo Vescovo, che è una giurisdizione limitata alla
sua diocesi, rispetto a quella più ampia del Patriarca (cfr. Decreto sulle Chiese orientali
cattoliche, O.E., 7) e a quella universale del Papa.
A questo punto si situa il vero problema teologico. Come fondare questa nuova
visione della Chiesa locale? Scartate le soluzioni di tipo sociologico o politico
(democratizzazione della Chiesa, decentramento amministrativo, principio dalle Chiese
nazionali), si profilano due possibilità o due diverse vie.
La prima via è quella che parte dalla Chiesa già costituita (in facto esse), cioè
dalla Chiesa universale così come è strutturata nel suo contenuto misterico e nei suoi
ministeri visibili (collegialità, papato), per mostrare che tale Chiesa si manifesta, è
presente, “avviene” nella Chiesa locale. Il discorso va dunque dalla Chiesa universale a
quella locale, dal Papa ai Vescovi; l’analogatum primum resta ancora la Chiesa universale.
È questo il punto di vista prevalente in K. Rahner, il quale insiste perciò, coerentemente,
sulla necessità che la Chiesa locale, nella sua configurazione (per esempio quanto
all’estensione territoriale della diocesi e ai suoi organismi di funzionamento) sia tale da
poter “mostrare” realmente la Chiesa universale ed esserne quasi una replica in
miniatura8. È la visione che prevale - come si è visto - nei testi conciliari dove si dice, tra
1’altro, che le Chiese particolari sono “formate ad immagine della Chiesa universale e da
esse è costituita l’una e l’unica Chiesa cattolica” (L.G., 23).
La seconda via è quella che parte dalla Chiesa in fieri, cioè nel suo stesso
formarsi, per mostrare come tale Chiesa sì realizza nei suoi elementi costitutivi proprio
e anzitutto a livello di Chiesa locale9. Qui il discorso va, come si vede, dalla Chiesa
locale alla Chiesa universale. La priorità spetta alla Chiesa locale (e in questo senso si è
potuto parlare di una rivoluzione copernicana nei rapporti tra Chiesa universale e
Chiesa locale), ma la priorità di cui si tratta è una priorità logica o storica, non assiologica,
cioè non di importanza.
Riferita storicamente alle origini, tale priorità vuol dire che le chiese cristiane
(per es. Efeso, Corinto, Roma, ecc.) non nacquero come riproduzioni in luoghi diversi
di un’unica Chiesa-madre che esprimeva l’universalità e che era allora Gerusalemme, ma
nacquero come realizzazioni concrete e originali dell’essenza della Chiesa quale risultava
dalla predicazione del Vangelo fatta da Gesù, dal mistero pasquale e dalla Pentecoste.
Riferita oggi alla crescita e alla dilatazione sempre in atto della Chiesa - cioè
riferita all’origine di ogni singola Chiesa - tale priorità vuol dire che le nuove Chiese che
nascono nei territori di missione non nascono per riproduzione in esse del modello di
Chiesa universale (e tanto meno di quello di Chiesa europea e occidentale!), ma per una
concretizzazione originale e necessariamente diversificata dell’essenza stessa della Chiesa
di Cristo. In ogni Chiesa locale che nasce, si sviluppa e vive la sua vita nuova in Cristo,
ciò che “avviene” anzitutto (per parlare in termini di Chiesa-avvenimento) non è la
Chiesa universale empiricamente presa, quale di fatto è esistita ed esiste tuttora, ma è la
Chiesa di Cristo, o il mysterium ecclesiae. Il riferimento all’unità e all’universalità della
Chiesa e, per i cattolici, al Vescovo di Roma come suo centro visibile, è una nota
intrinseca, o una conditio sine qua non, perché tale Chiesa sia davvero l’unico corpo di
Cristo, ma non costituisce il corpo di Cristo, allo stesso modo in cui lo costituiscono la
Parola, l’Eucaristia e lo Spirito con i suoi ministeri e i suoi carismi.
220 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
221
PROLUSIONE ACCADEMICA
Entrambi questi due modi di spiegare teologicamente la Chiesa locale - quello
che parte dall’universalità della Chiesa e quello che parte dalla Chiesa locale - esprimono
qualcosa di vero e sono perciò legittimi. Nei testi conciliari, il primo modo trova riscontro,
come si è osservato più volte, nella Costituzione sulla Chiesa; il secondo modo è invece
senz’altro presente nel decreto sull’attività missionaria (Ad gentes) dove si parla della
plantatio Ecclesiae e, in certa misura, anche nei Decreti sull’ecumenismo e sulle Chiese
orientali.
Dicevo che entrambi i modi sono legittimi. Si può partire infatti dalla Chiesa
universale, senza che ciò significhi partire da un’astrazione, perché la Chiesa universale,
prima di esistere come realtà storica o sociologica, esiste come dato misterico: esiste
una Chiesa universale da quando Gesù Cristo ha predicato il Vangelo, è morto, è risorto
ed ha mandato lo Spirito Santo; esiste, in altre parole, o meglio preesiste, il mysterium
Ecclesiae che è la Chiesa sposa e corpo mistico di Cristo (cfr. Ef, 5,25-27; Rom, 12,1
ss.; 1 Cor. 12,12-27). Anche la Chiesa universale costituisce dunque, in certo senso, un
dato primordiale dal quale si può legittimamente partire. Chi sceglie questa via, dovrebbe
però partire davvero da questa idea misterica di Chiesa universale, non da quella empirica,
quale di fatto è esistita (papato, collegialità, diritto canonico ecc.), la quale è logicamente
e storicamente posteriore alle Chiese locali. (La collegialità scaturisce dalla natura della
Chiesa, non la natura della Chiesa dalla collegialità).
Si può partire altrettanto legittimamente dalla Chiesa locale, dal momento che,
nella sua duplice dimensione divina e umana, storica e misterica, cioè nella sua realtà
concreta, la Chiesa si realizza anzitutto, come si è visto, nella Chiesa concreta o locale.
Io preferisco seguire questa seconda via. Il primo motivo è quello che ho accennato
all’inizio: essa è più congeniale al modo di intendere degli ortodossi e facilita il dialogo
con essi. Il secondo motivo è che sono convinto che ogni tradizione teologica - ortodossa,
cattolica, protestante - dovrebbe preoccuparsi di sviluppare e dare importanza a ciò che
ancora non possiede, o possiede in modo meno accentuato, piuttosto che ribadire
sempre ciò che ha già acquisito in modo sicuro nel suo passato e chiudersi in esso.
Ora, è risaputo che per la Chiesa cattolica romana l’idea di Chiesa universale è
ormai al sicuro sia teologicamente che storicamente; sua preoccupazione maggiore deve
essere perciò mettere in luce e valorizzare con uguale chiarezza l’altro polo del mistero
che riguarda appunto la Chiesa locale. In questo senso, si può parlare del contributo
positivo recato anche dal Concilio Vaticano I allo sviluppo della teologia della Chiesa
locale; è stata proprio la certezza circa l’unità della Chiesa e la sua espressione visibile
nel successore di Pietro, stabilita in quel Concilio, che ha permesso ai Padri del Vaticano
II di affrontare senza troppe remore e paure il problema della collegialità dei Vescovi e
della pluralità delle Chiese. Il Vaticano II non sarebbe stato possibile senza il Vaticano
I. Vediamo dunque come dalla considerazione della natura stessa della Chiesa,
si arriva a fondare teologicamente la realtà della Chiesa locale10. Ci sono certo diversi
modi possibili di definire in concreto la natura della Chiesa e l’evoluzione
dell’ecclesiologia, dai Padri della Chiesa ad oggi, lo dimostra. La si può definire in
rapporto alla Trinità, in rapporto a Cristo, in rapporto alla Parola di Dio (“Ecclesia
Verbi” di Lutero) e in rapporto allo Spirito Santo. Tenendo conto della sua realtà
visibile la si può definire, come di fatto è avvenuto, come “società perfetta”, o come
“popolo di Dio”.
INAUGURAZIONE A.A. 2013-14
Se si parte dal Nuovo Testamento e dal consenso delle diverse confessioni
cristiane, sembra legittimo, in ogni caso, vedere nei seguenti tre dati reali gli elementi
costitutivi della Chiesa: a. la parola di Dio ascoltata e confessata comunitariamente; b.
la Eucaristia, soprattutto se presa nel suo inscindibile nesso con il Battesimo e gli altri
sacramenti; c. lo Spirito che anima la Chiesa e la fa “funzionare” mediante i suoi carismiministeri, tra i quali un posto speciale occupa certamente il carisma-ministero dell’autorità
(gerarchia)11.
A questi tre elementi corrispondono, in senso storico, i tre eventi fondamentali
della storia della salvezza che sono la predicazione del Regno (Vangelo) da parte di
Gesù, il suo mistero pasquale di morte e risurrezione e la Pentecoste. Questi eventi,
inoltre, in forza della struttura prefigurazione - realizzazione - compimento che
caratterizza il mistero cristiano, riassumono tutta quanta la storia della salvezza, l’Antico
Testamento, il Nuovo Testamento, il tempo della Chiesa e il compimento escatologico,
per cui si può dire della Chiesa ciò che un Padre diceva della Pasqua, che cioè essa è un
mistero antico e nuovo: antico per la prefigurazione e nuovo per la realizzazione12.
L’accordo su quei tre elementi costitutivi della Chiesa è pressoché totale se si
considerano le due tradizioni cattolica romana e ortodossa. Queste differiscono tra loro
solo per il fatto di accentuare diversamente l’uno o l’altro dei tre aspetti: prevalenza
dell’ecclesiologia eucaristica e pneumatica nell’ortodossia: prevalenza, almeno in passato,
di una ecclesiologia cristologica nella teologia latina. L’accordo ecumenico è invece
meno pieno se si considerano anche i fratelli protestanti, alcuni dei quali non danno
all’Eucaristia e ai sacramenti in genere, come pure al ministeri (specie a quello gerarchico)
la stessa importanza che danno alla Parola di Dio.
Proseguendo ora la nostra dimostrazione, notiamo che tutti e tre quegli elementi
si realizzano già nella Chiesa locale, in maniera in certo senso compiuta, grazie alla
presenza in essa del Vescovo al quale è conferita la pienezza dei poteri per insegnare,
celebrare l’Eucaristia e governare il suo gregge (principio della apostolicità e della
collegialità). Ogni Vescovo, dovendo essere necessariamente in comunione con gli altri
Vescovi e in special modo - come diceva già Ireneo, con la Chiesa di Roma - assicura alla
Chiesa locale così costituita la sua partecipazione vitale alla Chiesa una, santa e cattolica.
In altre parole, la Chiesa locale non si costituisce come una unità conclusa e in tutto
autosufficiente (autocefalia assoluta) ma è aperta alla universalità, vive nella Chiesa
universale, come la Chiesa universale vive in essa. Una felice espressione della Lumen
gentium 23 dice, delle chiese locali, che “in esse e da esse esiste l’unica e identica Chiesa
cattolica” (In quibus et ex quibus una et unica Ecclesia catholica existit).
L’unità della Chiesa appare cosi modellata sull’unità eucaristica: come attraverso
ogni frammento di pane si comunica con lo stesso indiviso corpo reale di Cristo, così
attraverso ogni Vescovo e più in generale attraverso ogni Chiesa locale, si comunica con
lo stesso unico corpo mistico di Cristo che è la Chiesa universale. Se non si può dire che
l’inserimento in una struttura visibile di universalità (in pratica, la comunione con il
successore di Pietro) sia un elemento costitutivo della Chiesa locale, è però certamente
vero - almeno nella prospettiva cattolica - che esso è una condizione indispensabile
perché la Chiesa locale sia veramente e pienamente l’unica Chiesa di Cristo.
La Chiesa locale e la Chiesa événément di K. Barth
Sarebbe utile confrontare l’idea di Chiesa locale che emerge dall’attuale teologia
cattolica, con l’idea di Chiesa locale di K. Barth. Il confronto mostrerebbe che le differenze
non sono più cosi irriducibili come prima del Vaticano II, ma che, tuttavia, esse sono
222 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Chiesa universale e Chiesa locale: analogia col mistero trinitario
A conclusione di questo discorso sulla teologia della Chiesa locale, vorrei svolgere
una riflessione che illumina, credo, le rispettive posizioni della Chiesa cattolica e della
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
223
PROLUSIONE ACCADEMICA
ancora assai profonde. Barth scrive: “La Chiesa non è un’idea, né una istituzione, né un
patto. È l’evento che unisce due o tre uomini nel nome di Gesù Cristo... La forma
prima, regolare e normale di questo evento è la comunità locale, i cui limiti coincidono
con quelli di un determinato Comune… La Chiesa vive (esiste!) in questa attività
visibile e concreta (preghiera, confessione di fede, battesimo, cena, proclamazione e
accoglienza della buona novella); nelle sue premesse (teologia e catechismo) e nelle sue
conseguenze (disciplina fraterna, cura d’anime e altre forme di assistenza. Ella vive
(esiste!) sotto forma di comunità locale, come fondamento di tutte le altre sue forme di
esistenza”13.
Nello stesso testo, Barth rifiuta ogni costituzione ecclesiastica, non solo quella
papale, ma anche quella episcopale, concistoriale e presbiterale e riconosce come unica
accettabile “la struttura congregazionalista” della Chiesa, cioè quella in cui tutti i membri
della comunità sono responsabili in solido della vita della Chiesa con una certa
differenziazione di compiti, ma senza “alcuna gerarchia giuridica”14.
Anche tra i teologi cattolici, dopo il Concilio, c’è stata una rivalutazione del
principio congregazionalista, proprio sulla scia della teologia della Chiesa locale. Ma
c’è una differenza assai grande tra il modo con cui questo principio è praticato dai
teologi ortodossi (per esempio da Afanassiev) e cattolici (per esempio dal Bouyer)15 e
il modo con cui lo applicano le Chiese non-conformiste anglicane e, dietro di esse, K.
Barth. In questi ultimi (che però non rappresentano certamente tutta l’ecclesiologia
protestante e oggi forse neppure la corrente principale) la congregazione, pur realizzando,
spesso, aspetti di grande valore, a causa dell’assenza di ogni principio gerarchico di
autorità, si rapporta al suo Signore solo in linea verticale senza alcun riferimento
apprezzabile alla tradizione apostolica e alla storia. K. Barth scrive: “La comunità
ecclesiale nel suo formarsi è l’evento in cui la comunione dello Spirito Santo, in virtù
della parola di Gesù Cristo, ascoltata in comune attraverso la testimonianza biblica,
produce anche, per divina potenza, una comunione umana”16. Resta però da vedere se
la sola testimonianza biblica riesce davvero a far sì che la Parola creduta e annunciata
dalla comunità sia l’unica parola di Cristo e non invece quella che ogni congregazione
ritiene essere tale, a seconda del proprio orientamento esegetico, e se riesce ad assicurare
che il Cristo proclamato Signore sia l’unico Cristo rivelato dal Padre e non invece quello
che suggerisce di volta in volta la moda filosofica, come è avvenuto per molto tempo
nell’ambito della teologia idealista e liberale.
L’esigenza dell’unità e della cattolicità si radica dunque nella natura stessa della
Chiesa locale: per essere autenticamente se stessa, la Chiesa locale deve essere inserita
vitalmente nella Chiesa universale. Dal concilio ad oggi, grazie a Dio e al lavoro paziente
di teologi di tutte le confessioni, si è fatto un notevole cammino di avvicinamento nella
concezione della Chiesa da parte di cattolici, ortodossi e protestanti. Esso è visibile nel
documento del 2012 (ancora allo studio delle varie chiese) della Commissione ecumenica
“Faith & Order”, Fede e costituzione, intitolato “The Church Towards a Common
Vision “, “La Chiesa. Verso una visione comune” (Copyright 2012 World Council of
Churches, Geneva).
INAUGURAZIONE A.A.2013-14
Chiesa ortodossa sul problema della Chiesa locale. Tra la Chiesa una e universale e le
Chiese locali o particolari c’è un rapporto analogo a quello che esiste nella Trinità tra
l’unità di natura e la pluralità delle persone (la cosa non stupisce se si pensa alle analogie
profonde che i Padri hanno messo in luce tra il mistero trinitario e il mistero della
Chiesa). Nessuna delle due cose, nella Trinità, preesiste all’altra: né l’unità alla pluralità,
né la pluralità all’unità.
Non esiste prima una natura divina astratta che poi si realizza nelle tre persone;
non esistono prima delle persone distinte che poi, per accordo e convergenza, danno
luogo all’unità. Quello che è certo è che l’una cosa non esiste senza l’altra, né può fare
a meno dell’altra. Si può partire dall’uno o dall’altro versante, cioè o dall’unità o alla
pluralità, ma il mistero è sempre nell’equilibrio tra le due cose. L’essenza divina è una e
concreta, perché si realizza in quanto tale nelle tre persone; le tre persone divine sono
tali - cioè persone e divine - perché realizzano l’unica essenza, di Dio; diversamente si
cadrebbe o nel politeismo o nel subordinazionismo.
Le stesse cose, fatte le debite mutazioni, si possono dire a proposito dell’unità
della Chiesa universale e della pluralità delle Chiese locali. Ora è singolarmente curioso
che 1’Oriente e l’Occidente abbiano avuto ognuno uno stesso coerente atteggiamento
teologico nei due casi. Nella dottrina trinitaria, gli orientali sono partiti dalla pluralità
delle realizzazioni concrete dell’essenza divina - le ipostasi - e da qui, grazie soprattutto
all’opera dei Cappadoci, hanno cercato di raggiungere una chiara idea dell’unità divina
intesa come sostanza una e indivisa, nel senso forte che aveva l’homoousios di Nicea.
Gli occidentali (per esempio S. Ambrogio, S. Agostino) sono partiti dall’unità
dell’essenza divina, cioè dall’homoousios, e da qui hanno cercato di stabilire la realtà e
la distinzione delle ipostasi divine17.
Se dalla dottrina trinitaria passiamo a considerare l’ecclesiologia, notiamo qualcosa
di assolutamente analogo: gli orientali sono partiti dalle Chiese locali insistendo sulla
loro completezza e autonomia e da qui, attraverso delle strutture orizzontali di koinonia
(riconoscimento di ortodossia e di legittimità dei Vescovi tra loro) raggiungono l’idea di
unità della Chiesa, indipendentemente da come venga concepita tale unità sul piano
visibile e lungo la storia18. Gli occidentali hanno seguito un cammino inverso: dalla Chiesa una e universale - l’essenza della Chiesa - alle singole Chiese o realizzazioni locali.
Questo, di fatto, l’iter storico seguito. L’analogia con il mistero trinitario dice
che l’importante non è tanto la via da seguire quanto l’equilibrio da raggiungere e i rischi
da evitare (nel caso dei latini il monarchianesimo, nel caso degli orientali il
subordinazionismo, o triteismo). L’ortodossia non è da una parte, ma al centro; non si
raggiunge con l’aut-aut, ma con l’et-et, cioè con la concordia oppositorum che è il vero
modo di intendere l’apofatismo19. Nessun cammino storico è stato e poteva essere del
tutto esemplare e lineare (sulla strada della visione occidentale della Trinità c’è stato il
monarchianesimo; su quella della visione ortodossa, il subordinazionismo); sarebbe
inutile perciò indugiare in recriminazioni reciproche.
Come è stato provvidenziale per il raggiungimento di un equilibrio nella dottrina
trinitaria il fatto che siano esistite due vie di approccio, così può essere provvidenziale
per l’ecclesiologia, purché non ci si fermi al punto di partenza, ma si affermino con
eguale risolutezza l’uno e l’altro polo del mistero. L’appello all’ecumenismo e all’unione
tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa, come viene dal profondo delle due teologie
trinitarie, così viene dunque dal profondo delle due ecclesiologie. L’una può essere un
richiamo vivente ed efficace per l’altra per mantenere integra tutta la ricchezza sconfinata
del mistero della Chiesa.
224 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
1. La celebrazione eucaristica
Se è vero - come si è visto sopra - che l’Eucaristia “fa” la Chiesa locale, è vero
anche che la Chiesa locale “fa” l’Eucaristia. Questa affermazione ha un senso teologico
(solo una comunità locale può celebrare l’Eucarestia che è un evento concreto, spaziotemporale), ma ha anche un senso esistenziale che si può esprimere così: a quali
condizioni una Chiesa locale “fa” veramente l’Eucaristia, cioè ne realizza appieno il
contenuto e le potenzialità?
La prima condizione - ci risponde la tradizione - è la comunione con il Vescovo20.
Ma questo non esaurisce, evidentemente, il problema; per sé, assicura la liceità, ma non
l’efficacia di un’Eucaristia.
E’ stato questo uno del temi più interessanti studiati, dopo il Concilio,
nell’ambito della problematica della Chiesa locale21. Ciò che è emerso con chiarezza è
che per fare efficacemente l’Eucaristia non basta celebrarla con decoro o splendore,
anche se questo resta importantissimo, come ci ricorda l’esempio dei fratelli ortodossi.
Bisogna che essa sia il riflesso e la consacrazione di una prassi di vita ecclesiale in cui
trovano posto i valori essenziali racchiusi da Gesù nell’Eucaristia: offerta di sè, servizio e
condivisione fraterna. Queste cose sono condizioni perché la celebrazione eucaristica
realizzi davvero la comunione fraterna e non meriti quel terribile rimprovero che
l’Apostolo rivolge ai Corinzi: “Il vostro non è più un mangiare la cena del Signore” (1
Cor 11,20). L’Eucaristia, in altre parole, ha una dimensione verticale e una orizzontale
ed entrambe sono essenziali per la sua efficacia ecclesiale.
Proprio per queste sua necessità di tradursi in vita, l’Eucaristia postula la
mediazione della Chiesa locale ed è in ciò che trova la sua ragione più profonda il pluralismo
liturgico ammesso, entro certi limiti, dal Concilio Vaticano II. Il problema fondamentale
che si pone ora, a questo proposito, è ancora una volta il problema di come conciliare
l’universale col particolare, cioè le realtà e le novità che nascono dal basso e dalla vita
concreta delle comunità, con le esigenze di una comunione ecclesiale più ampia.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
225
PROLUSIONE ACCADEMICA
III. RISVOLTI PASTORALI DELLA TEOLOGIA DELLA CHIESA LOCALE
Vorrei ora cercare di evidenziare alcune conseguenze che scaturiscono, sul piano
pastorale, dalla visione che ho tratteggiato della Chiesa locale. Essi derivano direttamente
da quelli che abbiamo visto essere gli elementi costitutivi della Chiesa - Parola, Eucaristia,
Ministeri - di modo che non vi sia alcuna dicotomia tra l’essere e l’agire della Chiesa, tra
dogmatica e pastorale.
Uno slogan divenuto famoso in epoca recente dice: “Think globally, act locally”:
“Pensa globalmente, agisci localmente”. Questa massima sembra fatta apposta per
descrivere l’atteggiamento del credente nei confronti della sua Chiesa: bisogna “sentire
cum Ecclesia”, avere nella mente e nel cuore l’universalità della Chiesa, ma agire poi
concretamente nella Chiesa locale.
Per fare questo è necessario tener conto dei diversi ambiti che l’espressione
“Chiesa locale” ricopre: partendo dall’ambito fondamentale che è la diocesi, essa può
designare, verso l’alto, l’insieme di più Chiese riunite in patriarcato, o in conferenze
episcopali di carattere nazionale e addirittura continentale; verso il basso: la parrocchia,
la comunità religiosa o di base, e infine l’assemblea liturgica riunita intorno a un qualsiasi
sacerdote in comunione col suo Vescovo.
INAUGURAZIONE A.A.2013-14
Il Concilio ha ribadito fortemente l’autorità che spetta al Vescovo nei confronti
della vita liturgica della sua Chiesa ed in particolare nella celebrazione dell’Eucaristia
(cfr. L.G., 26). Questo non dovrebbe però essere inteso nel senso che nulla si debba
sperimentare di nuovo se non è preceduto da un decreto del Vescovo che lo ordina. Ciò
riporterebbe alla situazione di stagnazione liturgica preconciliare e renderebbe necessario,
a non lunga scadenza, un nuovo “movimento liturgico”.
La sana dialettica ecclesiale sembra essere quella che riconosce allo Spirito la
libertà di far fiorire i suoi carismi dove vuole e di mantenere la liturgia aperta a una sana
creatività e spontaneità, ma che riconosce nello stesso tempo all’autorità il carisma
proprio di discernere i carismi, di provare tutto e ritenere solo ciò che è buono per la
Chiesa. Nessuna Chiesa cristiana avrebbe la ricchezza liturgica che ha se non fosse
perché alcuni suoi figli più aperti allo Spirito ebbero un giorno il coraggio di inventare
qualcosa di nuovo che non era ancora scritto nel canoni della propria Chiesa.
2. Chiesa locale ed evangelizzazione
A proposito della parola di Dio, la responsabilità della Chiesa locale sembra
potersi riassumere nei seguenti compiti: custodire la purezza della Parola (il Vescovo
responsabile e garante dell’ortodossia); diffondere la Parola (ruolo missionario) e
incarnare la Parola nella propria cultura (storicizzazione della fede).
Al tempo dei Padri, la più importante di questa attività, o almeno la più in vista,
era la prima, come dimostra il ruolo svolto da alcuni Vescovi nella difesa dell’ortodossia
e nella soluzione delle controversie teologiche (Atanasio, Basilio, Cirillo, Agostino
ecc.). Oggi prevale senz’altro il compito missionario o di evangelizzazione. Il Concilio
ha dedicato un intero capitolo alla “Attività missionaria delle Chiese particolari” (cfr.
Ad gentes, 20).
Dopo il Concilio, i due documenti più importanti, a questo riguardo, sono stati
l’esortazione apostolica “Evangeli Nuntiandi” di Paolo VI (1975) e la “Redemptoris
missio” di Giovanni Paolo II. In essi, non solo si afferma il ruolo delle Chiese locali
nell’evangelizzazione, ma si indica anche qual è il suo apporto specifico in questo campo:
“Le Chiese particolari - si dice nella “Evangeli nuntiandi” - profondamente amalgamate
non solo con le persone, ma anche con le aspirazioni, le ricchezze e i limiti, i modi di
pregare, di amare, di considerare la vita e il mondo, che contrassegnano un determinato
ambito umano, hanno il compito di assimilare l’essenziale del messaggio evangelico, di
trasfonderlo, senza la minima alterazione della sua verità fondamentale, nel linguaggio
compreso da questi uomini e quindi di annunziarlo nel medesimo linguaggio. La
trasposizione deve essere fatta… nel campo delle espressioni liturgiche, della catechesi,
della formulazione teologica, delle strutture ecclesiali secondarie, dei ministeri. E il termine
‘linguaggio’ deve essere qui inteso meno nel senso semantico o letterario che in quello che
si può chiamare antropologico e culturale” (Evangelii Nuntiandi, 63)22.
Il ruolo specifico della Chiesa locale in fatto di evangelizzazione - come si vede
- è costituito dal fatto che essa - ed essa sola - è in grado di storicizzare la parola, cioè
di incarnarla in una cultura e in una situazione particolare. Grazie alla Chiesa locale, il
messaggio, come un tempo si fece “giudeo con i giudei” (1 Cor. 9,20) e greco con i greci,
così oggi si fa africano con gli africani, asiatico con gli asiatici ecc. Questo compito
assegnato alla Chiesa locale non è senza difficoltà; è anzi quanto mai “problematico”;
suppone infatti che si sia in grado di dare una risposta a problemi assai complessi come
sono quello del rapporto fede-cultura e quello del pluralismo ecclesiale e dei suoi
limiti23.
226 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
3. Chiesa locale e promozione umana
Un aspetto importante dell’attività della Chiesa locale (che il Sinodo dei Vescovi
del 1971 definì addirittura”parte integrante dell’evangelizzazione”) è la promozione
umana. Da essa dipende in misura notevole se il messaggio sarà o no credibile in una data
situazione socio-economica e politica.
L’esempio dei primi secoli cristiani, anzi di Gesù stesso, dimostra che ovunque
fu possibile e nella misura in cui fu possibile, le comunità cristiane si fecero carico anche
delle necessità terrene dei fratelli e dei cittadini. Allora questa promozione umana si
esercitava soprattutto nell’ambito liturgico, sotto forma di elemosina e di assistenza
(Tertulliano, Apoll. 39, ci fornisce una lista di categorie assistite: poveri, orfani, anziani,
disoccupati, naufraghi, fratelli di fede condannati ai lavori forzati o al carcere)25. Ma
non è detto che quella sia l’unica concretizzazione possibile del messaggio sociale del
Vangelo. Oggi i cristiani potrebbero benissimo utilizzare la conoscenza migliore che
l’umanità ha raggiunto dei meccanismi economici per operare in modo più efficace e più
radicale in difesa dei poveri e degli oppressi. L’imperativo: “Ama il prossimo tuo” è un
imperativo radicale che assicura una perenne attualità al messaggio sociale di Gesù.
Anche questa storicizzazione, per cosi dire sociale e politica, della fede deve
passare attraverso la Chiesa locale. Solo essa infatti è in grado di leggere dal di dentro
una situazione sociale, di dare concretezza ai propri interventi e di collaborare in spirito
di solidarietà civile con le istituzioni e le forze della propria gente. In questa nuova prospettiva, la dottrina sociale della Chiesa non appare più una dottrina elaborata al centro,
unica per tutti, e poi calata, piuttosto artificialmente, nelle situazioni più diverse, ma
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
227
PROLUSIONE ACCADEMICA
Qual è il rapporto tra Chiesa locale e cultura? Una Chiesa locale è Chiesa, non
in forza della sua determinazione locale né per qualsiasi altro fattore naturale, bensì per
gli elementi costitutivi che sono teologici (la parola di Dio, l’Eucaristia e l’intero organismo
sacramentale, l’amore fraterno e i carismi-ministeri)24. Ma è altrettanto vero che una
Chiesa locale riceve la sua “caratterizzazione” dalle situazioni culturali e sociali in cui si
realizzano quegli elementi costitutivi. In altre parole, una Chiesa locale è caratterizzata
anche dal suo inserimento nella cultura del popolo, in seno al quale essa sorge e vive. La
ragione della “località” di una Chiesa si inserisce, perciò, nell’essenza stessa di una
Chiesa locale: in fondo, è l’esperienza cristiana che caratterizza una Chiesa; infatti, la
particolarità di una Chiesa è data dal suo modo di vivere Cristo in un certo luogo, in un
certo tempo; un modo che non è facoltativo, ma coincide col preciso dovere di annunciare
il Vangelo.
La Chiesa italiana ha da tempo posto al centro della propria riflessione la
cosiddetta “emergenza educativa” e in questa direzione andrà anche il convegno ecclesiale
che si terrà a Firenze nel 2015 sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Detto questo però, bisogna anche ricordare, per non interpretare erroneamente
questo suo compito, di incarnazione della fede, che la Chiesa locale è anch’essa - come
tutta la Chiesa - una realtà essenzialmente escatologica; è “in”questo mondo, ma non
“di” questo mondo; è “la Chiesa di Dio che vive da pellegrina (paroikousa) a Corinto, a
Roma ecc., come si legge negli scambi epistolari delle primitive comunità cristiane. Essa
perciò ha anche un ruolo critico e contestativo dei sistemi e delle culture che va messo
in evidenza soprattutto in certi momenti, nei quali l’adattamento totale all’ambiente
può significare, in realtà, il tradimento della fede.
INAUGURAZIONE A.A.2013-14
appare invece una dottrina che risulta dalla diversità delle esperienze concrete e perciò
dalla vita. Il movimento è, ancora una volta: dalla periferia al centro, e non viceversa,
anche se, naturalmente, la Chiesa universale in quanto tale, per la maggiore libertà di cui
gode, rispetto alle Chiese locali e nazionali, può avere una parola importantissima da
dire anche in questo campo in difesa degli autentici principi sociali del Vangelo.
In campo cattolico, si sono avute già alcune concrete realizzazioni di questo
nuovo modo di porsi di fronte al compito evangelico della promozione umana. La più
nota è il documento di Medellin (1968) che ha influito non poco nelle prese di posizione
dei credenti dell’America Latina sul terreno delle scelte sociali e politiche. Ma vanno
ricordati anche il convegno della Chiesa italiana su “Evangelizzazione e promozione
umana” (Roma 1976) e il convegno di Palermo del 1995 su “Il Vangelo della carità per
una nuova società in Italia”.
4. Comunità di base e aggregazioni ecclesiali
Ci resta da accennare ad alcuni sviluppi più recenti e più nuovi circa la Chiesa
locale. Il compito di incarnare la fede nel vissuto umano, da una parte ha messo in moto,
per comprensibili motivi (non esiste una cultura diversa per ogni diocesi!), unità ecclesiali
più ampie quali le Conferenze episcopali, dall’altra, ha portato alla creazione di unità
ecclesiali più ristrette e capillari.
Accanto alla struttura geografica delle parrocchie sono nate comunità di tipo
diverso, anche per il bisogno di una maggiore e più attiva partecipazione dei laici alla
vita liturgica e all’annuncio della parola. Giovanni Paolo II, nella Novo millennio ineunte
nr. 46), prendeva atto di questa diversificazione, vedendo in essa “i segni di una nuova
primavera della Chiesa”: “Grande importanza per la comunione, scriveva, riveste il
dovere di promuovere le varie realtà aggregative, che sia nelle forme più tradizionali, sia
in quelle più nuove dei movimenti ecclesiali, continuano a dare alla Chiesa una vivacità
che è dono di Dio e costituisce un’autentica primavera dello Spirito”.
Su questo sfondo possiamo situare senz’altro la realtà delle comunità di base26
e, in tempi e luoghi a noi più vicini, i movimenti ecclesiali e le aggregazioni laicali. È un
fenomeno in atto, in forme diverse, in tutte le chiese cristiane, non solo in quella
cattolica. Di esso ci si è occupati perciò anche a livello ecumenico, come mostra lo
studio Les groupes informales dans l’Eglise (Strasburgo 1973), in cui si hanno sul tema
una relazione del protestante R. Mehl, una del teologo ortodosso I. D. Zizioulas e una
del cattolico Y. Congar. La fioritura di queste comunità di base o, come si dice anche, di
gruppi spontanei, rientra nel fenomeno più vasto di una ricerca di nuove e più genuine
realizzazioni di comunità nell’ambito del cristianesimo, ricerca nella quale si nota un
forte richiamo dell’esperienza comunitaria delle origini descritta in Atti 2-4.
Si tratta di un tema nuovo; il concilio non ha presentato il problema teologico
dei gruppi ecclesiali, se non per l’aspetto dell’apostolato dei laici di cui si dice “che è
segno della comunione e dell’unità della Chiesa in Cristo, che disse: Quando due o tre
sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (A.A., 18). È stato nel clima postconciliare che il fenomeno è esploso, influenzato probabilmente anche dalla crisi della
parrocchia che non riesce più a rispondere alle esigenze di una società divenuta più
mobile e frastagliata e, nello stesso tempo, più esigente in fatto di autenticità e di
rapporti interpersonali27.
Affermava al riguardo J. Ratzinger nel 1973: “Proprio nella situazione presente,
è anzitutto importante che esistano gruppi concreti, capaci di essere effettivamente il
228 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
229
PROLUSIONE ACCADEMICA
supporto di una qualità di vita, dove ciascuno esperimenti una “communio ecclesiae”,
che sia una vera communio… Ma questi raggruppamenti comunitari devono sapersi
uniti col Vescovo e, tramite lui, con la Chiesa universale, nella quale ricevono
l’insegnamento. Chiesa che essi non sostituiscono, ma piuttosto aprono. Essi devono
vivere “cattolicamente”, uno cioè dei principi della loro azione costruttrice deve essere
la preoccupazione di vivere la vita ricevuta dal tutto e di viverla per il tutto”28.
L’angolatura dalla quale la teologia si pone di fronte alle numerose associazioni
di fedeli e nuove comunità - come si vede – è quella della loro ecclesialità. Si può dire che
le comunità ecclesiali sono Chiesa se in essa si predica il Vangelo della Chiesa, se si
celebra Eucaristia legittima, se si riconosce il ministero ordinato e proposto a tutta la
Chiesa. Il problema non è tanto quello del rapporto con le strutture istituzionali della
Chiesa (parrocchia, diocesi, ecc.) quanto quello della comunione con il resto della Chiesa
nei momenti fondanti29.
Questo per rispondere alla domanda teologica: che cosa sono le comunità di
base o i gruppi spontanei. Meno facile è rispondere alla domanda sociologica: come essi
si presentano di fatto. Le esperienze e le realizzazioni sono infatti diversissime. In
alcuni casi si tratta di comunità che nascono e vivono ognuna per conto proprio, come,
per esempio, le comunità di base fiorite in America latina, la comunità di S. Egidio e
molte altre nate un po’ ovunque. Più spesso però si tratta di comunità inserite in “movimenti” più ampi, a volte addirittura su scala mondiale, come sono i Focolarini, le
comunità neocatecumenali, quelle dei Cursillos e quelle del Rinnovamento nello Spirito.
Questo approdo finale dell’idea di Chiesa locale ci permette di allargare lo
sguardo e tentare un bilancio globale del Concilio, a 50 anni dalla sua apertura. Un noto
studioso di Newman, Ian Ker, ha messo in luce il contributo che Newman può dare,
oltre che alla comprensione dello svolgimento del Concilio, anche alla comprensione del
post-Concilio31. A seguito della definizione dell’infallibilità papale nel Concilio Vaticano
I nel 1870, il cardinal Newman fu indotto a fare una riflessione generale sui concili e sul
senso delle loro definizioni.
La sua conclusione fu che i concili possono avere spesso effetti non intesi sul
momento da quelli che vi parteciparono. Questi vi possono vedere molto di più, o
molto di meno, di quello che in seguito tali decisioni produrranno. Successe così alla
definizione dell’infallibilità papale che nel clima acceso del momento sembrò a molti
contenere molto di più di quello che di fatto la Chiesa e il papa stesso desunsero da essa.
Essa non rese ormai inutile ogni futuro concilio ecumenico, come qualcuno sul momento
temette o sperò; il Vaticano II ne è la conferma. Tutto questo getta una singolare luce sul
tempo del post-Concilio. Anche qui le vere realizzazioni si collocano forse da una parte
diversa da quella dove noi guardavamo.
Il Concilio, nelle intenzioni di papa Giovanni XXIII che lo aveva concepito
doveva essere “una novella Pentecoste” per la Chiesa. Alla domanda se c’è stata una
nuova Pentecoste, si deve rispondere senza esitazione: Sì! Quale ne è il segno più
convincente? Il rinnovamento della qualità della vita cristiana, là dove tale Pentecoste è
stata accolta. Tutti sono d’accordo nel considerare come il fatto più nuovo e più
qualificante del Vaticano II i primi due capitoli della Lumen gentium, dove si definisce
Chiesa, come sacramento e come popolo di Dio in cammino sotto la guida dello Spirito
Santo, animata dai suoi carismi, sotto la guida della gerarchia. La Chiesa come mistero
e istituzione. Questo vale sia per la Chiesa universale che per la Chiesa locale.
INAUGURAZIONE A.A.2013-14
Ci domandiamo: dov’è che questa immagine di Chiesa dai documenti è passata
alla vita? Dov’è che essa ha preso “carne e sangue”? Dov’è che la vita cristiana è vissuta
secondo “la legge dello Spirito”, con gioia e convinzione, per attrazione e non per
costrizione? Dov’è che la parola di Dio è tenuta in sommo onore, si manifestano i
carismi, è più sentita l’ansia per una nuova evangelizzazione e per l’unità dei cristiani
ed è più forte la comunione con la Chiesa gerarchica?
La risposta che da più parti si da a questa domanda è: nei movimenti ecclesiali!
Bisogna però precisare subito una cosa. Dei movimenti ecclesiali, fanno parte, nella
sostanza se non nella forma, anche quelle parrocchie e nuove comunità, nelle quali si
vive la stessa koinonia e la stessa qualità di vita cristiana. Da questo punto di vista,
movimenti e parrocchie non vanno visti in opposizione o in concorrenza tra di loro, ma
unite nella realizzazione, in modo diverso, di uno stesso modello di vita cristiana.
Già nel 1994, Giovanni Paolo II scriveva: “A partire dal Concilio noi assistiamo
a un rinnovamento prima di tutto qualitativo. Anche se continuano a scarseggiare i
sacerdoti e se le vocazioni sono sempre troppo poche, si destano e crescono i movimenti
a carattere religioso. Nascono su uno sfondo un po’ diverso dalle antiche associazioni
cattoliche di profilo piuttosto sociale […] I nuovi movimenti, invece, sono orientati
innanzitutto verso il rinnovamento della persona” […] È una direzione che promette
molto per il futuro della Chiesa”32.
Nello stesso senso si è espresso Benedetto XVI nell’omelia della Messa crismale
del Giovedì Santo del 2012: “Chi guarda, diceva, alla storia dell’epoca post-conciliare
può riconoscere la dinamica del vero rinnovamento, che ha spesso assunto forme inattese
in movimenti pieni di vita e che rende quasi tangibili l’inesauribile vivacità della santa
Chiesa, la presenza e l’azione efficace dello Spirito Santo”.
Dal momento che queste nuove realtà sono nate e si situano nell’ambito della
Chiesa locale e da essa, cioè dal vescovo, dipendono nella loro attività pastorale.
Dobbiamo concludere, forse con sorpresa, che i frutti più concreti del Concilio non
vanno ricercati nell’ambito della Chiesa universale, ma in quello della Chiesa locale.
Se poi ci sembra che parlare di una nuova Pentecoste, sia per lo meno esagerato,
visti tutti i problemi e le controversie sorti nella Chiesa dopo e a causa del Concilio, non
dobbiamo far altro che andare a rileggerci gli Atti degli apostoli e costatare come problemi
e controversie non mancarono neppure dopo la prima Pentecoste. E non furono meno
accesi di quelli di oggi.
Alle nuove generazioni di sacerdoti e di laici che si formano nell’ambito di
questo Seminario Regionale e della Facoltà Teologica Pugliese, il compito e l’augurio di
tenere desta e accrescere la corrente di grazia che attraversa la Chiesa. È da qui che viene
quel “potere dall’alto” di cui abbiamo tanto bisogno per dare un’anima alla teologia e
per rievangelizzare il nostro continente secolarizzato. Esso ha cambiato la mia vita e mi
ha messo in cuore un insaziabile desiderio di amare e annunciare il Signore Gesù. Così
può fare - e con minore fatica - di tutti di voi.
230 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
2. Circa il vocabolario, esiste un’oscillazione, nei testi conciliari; a volte si parla di chiesa “locale”, a volte
invece di chiesa “particolare”; l’oscillazione permane anche negli autori che si sono occupati in seguito del
problema. H. de Lubac, Pluralismo di Chiese o unità della Chiesa, Brescia 1973 (titolo originale: Les Eglisés
particulières dans l’Eglise universelle , Paris 1971), riserva l’uso di chiesa “particolare” alla chiesa
episcopale, o diocesi, (in opposizione a Chiesa “universale”), e designa con chiesa “locale” un insieme di
più diocesi unite per affinità etniche (chiesa italiana) o culturali. In questo testo si segue l’uso comune di
indicare con chiesa “locale” ogni realtà ecclesiale concreta e limitata, distinta dalla Chiesa universale. La
realtà che il termine, di volta in volta, può significare sono: la diocesi, la parrocchia, l’assemblea eucaristica
e, verso l’alto, l’insieme delle chiese di una nazione o di un continente (chiesa latino-americana), l’insieme
di chiese orientali che formano un rito (cfr. OE,2), o intere comunioni separate da Roma (UR, 3,4,19); cfr. T.
Citrini, Appunti a margine del Vaticano II: “Vita e Pensiero”, 54 (1971), pp. 199-203.
3. Cfr. B. Bazatole, L’évêque et la vie chrétienne au sein de l’Eglise locale, in L’épiscopat et l’Eglise
universelle (Unam Sanctam 39), Paris 1962, pp. 329-360; H. M. Legrand, Nature de l’Eglise particulière et
role de l’éveque dans l’Eglise, in La charge pastorale des évêques (Décret “Christus Dominus”), Paris
1969, pp.103-144.
4. Cfr. A. Reuter, De ecclesia locali in territoriis missionum, in Seminarium 25 (1973), pp. 1021-1038; X.
Seumois, La Communauté Chrétienne. Les églises particulières, in L’activité missionnaire de l’Eglise (Décret
“Ad Gentes”), Paris 1967, pp. 281 ss.; 311 ss.
5. È la prospettiva formulata da K. Rahner nel saggio che porta, appunto, il titolo: Il rapporto primatoepiscopato come esempio del rapporto Chiesa universale e Chiesa locale, in Episkopat und Primat (Quaestio
disputata 11), Freiburg in Br. 1961, pp. 21-30; da lui la riprese il concilio.
6. Cfr. S. Cipriano, Epist. 55.24 (CSEL, III,2) p. 642): “Una Ecclesia per totum mundum in multa membra
divisa”.
7. Cfr. T. Citrini, art. cit., p. 204 s.; a proposito del principio di sussidiarietà, vale anche del rapporto Chiesa
universale - Chiese locali ciò che Paolo esprime con il paragone del corpo e delle membra: Rom 12,4-5; l Cor
12,12-2.
8. Cfr. K. Rahner, Ueber den Episkopat, In Schriften zur Theologie VI, Einsiedeln l965, pp. 369-422 (trad.ital.
Sull’Episcopato in Nuovi saggi, I, Roma 1968, pp. 509-577*.
9. Cfr., in questa linea, L. Bouyer, L’Eglise de Dieu. Paris (Trad. ital.: La Chiesa di Dio. Assisi, 1971, pp. 317
ss.): “La manifestazione primaria, la realizzazione fondamentale della Chiesa, è ciò che noi chiamiamo chiesa
locale”. Anche questa seconda prospettiva, a dir vero, si trova in qualche modo anticipata in K. Rahner; cfr.
Episkopat und Primat, cit., pp. 23 ss.
10. Seguo in ciò, in modo particolare, P. Colombo, La teologia della Chiesa locale, cit., pp. 26 ss.; non diversa
è l’impostazione di L. Bouyer, op.cit., pp. 317-342, soprattutto per quanto riguarda 1’individuazione dei tre
elementi costitutivi della Chiesa: Parola - Eucaristia - carismi e ministeri.
11. Nei testi conciliari questa descrizione della natura della Chiesa si trova, per esempio, in L.G.26; a proposito
dell’Eucaristia che “fa” o realizza la Chiesa, notevole 1’espressione di S. Agostino, C. Faust. 12,20 (PL
42,265), che definisce l’Eucaristia: “sacramentum quo hoc tempore consociatur Ecclesia”.
12. Melitone di Sardi, Sulla Pasqua 2-3 (SC,123), Paris 1966, p. 61.
13. K. Barth, La Chiesa, comunità vivente che si riunisce in Gesù Cristo, il Signore vivente, in Die Kirche
in Gottes Heilsplan, Zurigo 1948 (Atti dell’Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese tenuta ad
Amsterdam, nella quale K. Barth tenne questa famosa relazione) (trad.ital. in K.Barth, La Chiesa, Roma 1970,
pp. 77 s.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
231
PROLUSIONE ACCADEMICA
Note
1. La riflessione più vivace sulla Chiesa locale si situa nel ventennio successivo al Concilio: cfr. P. Colombo,
La teologia della Chiesa locale, in La Chiesa locale, a cura di A.Tessarolo, Bologna 1971, p.19; è di essa
perciò che tengo soprattutto conto nelle mie riflessioni. Negli anni successivi essa occupa assai meno il
centro della riflessione teologia che è assorbita da altri problemi. Tra i contributi più recenti va ricordato J.M.R. Tillard, L’Eglise locale. Ecclésiologie de communion et catholicité, Paris 1995.
INAUGURAZIONE A.A.2013-14
14. Ib., pp.78 s.
15 Cfr. L. Bouyer, op.cit., pp. 320 s.
16. K. Barth, art.cit., p. 73.
17 Cfr. Th. de Régnon, Etudes de théologie positive sur la Sainte Trinité. I, Paris 1892; per la prospettiva
ortodossa: V. Lossky, La teologia mistica della Chiesa d’oriente, Bologna 1967, pp. 39-60.
18. Gli ortodossi parlano, a questo proposito, di “ecclesiologia eucaristica”: cfr. N. Afanassiev, L’apostolo
Pietro e il Vescovo di Roma, in Pensiero ortodosso, X, 1955 (in russo); P. Evdokimov, L’Ortodossia, Bologna
1965, pp. 193-192.
19. A proposito della convergenza tra le due formulazioni, greca e latina, del dogma trinitario, Gregorio
Nazianzeno esclamava: “Si può concepire un accordo più pieno e dire in modo più chiaro di così la stessa
cosa, anche se con termini diversi?”: Oratio, 42,16 (PG 36,477).
20. Cfr. Ignazio d’Antiochia, Smir. 8,1 (“Sia ritenuta sicura quell’Eucaristia che si celebra dal vescovo o da
chi ne ha ricevuto mandato da lui”).
21. Cfr. B. Forte, Eucarestia e Chiesa nella recente teologia cattolica: Asprenas 19 (1972), pp. 469-495;
particolarmente significativo il lavoro svolto in occasione del congresso eucaristico nazionale italiano di
Udine del 1972, da un gruppo di teologi: cfr. Eucaristia e comunità locale, Udine 1971-1972.
22. L’esortazione “Evangeli nuntiandi” seguì il sinodo episcopale del 1974 in cui ci si era occupati dello
stesso problema: cfr. di tale sinodo, soprattutto la relazione Cordeiro (Regno Doc. 1974, nr.19, p. 525) e il
discorso di Paolo VI (ib. p. 535). Sul ruolo della chiesa locale nell’incarnare il messaggio nelle diverse culture,
cfr. anche A. Marranzini, Teologia della Chiesa locale: Civiltà Catt.126 (1975), pp. 543-553; 127 (1976), pp.
11-19; B. Kloppenburg, La Iglesia Particular segùn el Concilio y Sinodo de 1974: in Medellin 1 (1975),
pp.181-206.
23. Sul problema del pluralismo nell’attività delle chiese locali, cfr. Marranzini, art. cit. e A. Acerbi in Coscienza
e missione di Chiesa, Assisi 1977, pp. 121-136.
24. Cfr. P. Colombo, loc.cit., pp. 32-38.
25. Sull’epopea della beneficenza cristiana nei primi secoli, cfr. A. Haraack, Die Mission und Ausbreitung
des Christentums in den ersten drei Jahrhunderten. Leipzig 1924; sulla giustificazione teologica che regge
1’impegno sociale del cristiano, cfr. soprattutto M. Dibelius, Das soziale Motiv im Neuen Testament, in
“Botschaft und Geschichte”, I, Tübingen 1953, pp. 178-203.
26. Cfr. H. Denis, Les communautés de base sont-elles Eglise? Point de repère théologique, Lumière et Vie
99 (1970), pp. 103-132; E. Corecco, Riflessioni critiche: in « Communio » (1972), pp. 57-60.
27. Sulla problematica relativa alla parrocchia, cfr. K. Lehmann, Prospettive e limiti della nuova teologia della
parrocchia, in “Communio” 1977, pp. 40-57; tutto il numero di “Lumière et Vie” (1975) e, con un taglio
pastorale, F. Klostermann e altri, La Chiesa locale, Roma - Brescia 1970: nonostante il sottotitolo (“Diocesi, parrocchie, gruppi comunitari”), questo libro affronta solo il problema dei gruppi occasionali, nell’ambito
della parrocchia.
28. J. Ratzinger, in “Regno Doc.” I973,18, pp. 421, n. 20.
29. E. Corecco, art.cit., p. 60.
30. Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, 46.
31. I. Ker, Newman, the Councils and Vatican II, in “Communio”. International Catholic Review, 2001,
pp. 708-728.
32. Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della speranza, Mondadori, Milano 1994, pp. 183 s. (corsivi
nell’originale).
232 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ATTIVITÀ
CULTURALI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
233
234 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
12 Marzo 2014
CONVEGNO DELLA FACOLTÁ - IL CONCILIO VATICANO II E LA
TEOLOGIA - NICOLAUS HOTEL - BARI
SALUTO DEL GRAN CANCELLIERE, S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Cacucci;
SALUTO DEL PRESIDE, Prof. Angelo Panzetta; INTRODUZIONE AL CONVEGNO
- Prof. Vito MIGNOZZI; IL CONCILIO VATICANO II E LA TEOLOGIA - Lo
statuto della teologia dopo il Vaticano II, Prof. Giuseppe RUGGIERI - Docente emerito
di Teologia - Studio Teologico S. Paolo - Catania - LA TEOLOGIA E IL CONCILIO
VATICANO II , Ritorno alle fonti e rinnovamento della teologia al Concilio Vaticano II,
Prof. Daniele GIANOTTI - Docente di Teologia sistematica - Facoltà Teologica
dell’Emilia Romagna - Bologna; La preparazione “teologale” al Vaticano II: mistici,
santi, spirituali, carismatici, Prof. Giulio MEIATTINI - Docente di Teologia - Facoltà
Teologica Pugliese - Bari. TAVOLA ROTONDA: IL CONCILIO VATICANO II E LA
FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE: PROSPETTIVE PER IL FUTURO:
L’antropologia teologica e le inquiete frontiere della modernità - Prof. Gianni COLZANI,
Docente emerito di Teologia - Pontificia Università Urbaniana - Roma; Osservatorio
della fede vissuta: per un cammino riflessivo e costruttivo, Prof. Francis-Vincent
ANTHONY, Docente di Teologia pratica - Pontificia Università Salesiana - Roma; La
svolta ecumenica del Vaticano II: la sua recezione nel passato e le prospettive future Prof. Gerardo CIOFFARI OP, Docente di Ecclesiologia russa - Facoltà Teologia Pugliese
- Bari; Uno stile di teologia nella scia del Vaticano II - Edward Prenga in dialogo con
Piero CODA - Istituto Universitario “Sophia” - Loppiano; CONCLUSIONI, Prof.
Vincezno DI PILATO.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
235
ATTIVITÀ CULTURALI
ATTIVITÀ CULTURALI
236 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
237
238 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 4
L’Issr, sia di primo e secondo ciclo sia soltanto di primo ciclo, è collegato ad una
Facoltà Ecclesiastica di Teologia, la quale assume la responsabilità accademica del
medesimo Istituto.
Art. 5
c) Alla Facoltà di Teologia, a cui il singolo Istituto è collegato e di cui si fa
garante presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica, circa il livello accademico
e l’idoneità al raggiungimento delle sue finalità.
Art. 6
L’Issr è governato da autorità comuni e da autorità proprie. Le autorità comuni
sono il Gran Cancelliere, il Preside (Decano), il Consiglio di Facoltà. Le autorità proprie
sono il Moderatore, il Direttore e il Consiglio d’Istituto. Se le circostanze lo suggeriscono,
può essere nominato un Vice Direttore.
Ruolo del Gran Cancelliere
Art. 7
Al Gran Cancelliere della Facoltà di Teologia spetta:
a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica
di ciascun Issr, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale o di
altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica (cfr. art. 5 b);
b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di studi e
il testo dello Statuto dell’Issr per la debita approvazione;
c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più
importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata
riguardante la vita e l’attività dell’Issr;
d) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal
Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Teologia
e - qualora il compito del Moderatore non venga svolto dal Rettore dell’Università a
norma dell’articolo 10 - con il nulla osta del Moderatore.
Ruolo del Preside
Art. 8
Al Preside (Decano) della Facoltà di Teologia compete:
a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della
Facoltà per questioni riguardanti l’Issr;
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
239
ISSR COLLEGATI
IL RUOLO DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA
NEGLI ISSR AD ESSA COLLEGATI
(ISTRUZIONE SUGLI ISTITUTI SUPERIORI
DI SCIENZE RELIGIOSE
DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA)
ISSR COLLEGATI
b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli Issr, le questioni comuni;
c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli
esami di grado;
d) fornire annualmente al Consiglio di Facoltà informazioni sull’andamento
dell’Issr;
e) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e
l’attività dell’Issr, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran
Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica;
f) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’Issr.
Ruolo del Consiglio di Facoltà
Art. 9
Al Consiglio della medesima Facoltà spetta:
a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il
Regolamento dell’Issr;
b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’Issr in vista
della loro cooptazione e della loro promozione a stabili;
c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside (Decano) deve
annualmente fornire sull’andamento dell’Issr;
d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’Issr,
in particolare della biblioteca;
e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Issr preparata
dal Direttore;
f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’Issr;
g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per
l’Educazione Cattolica la sospensione dell’Issr qualora esso risultasse inadempiente.
Il Moderatore
Art. 10
Al Moderatore spetta:
a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente
trasmessa;
b) nominare i docenti stabili - acquisito il parere favorevole della Facoltà di
Teologia;
f) significare alla Facoltà di Teologia le maggiori difficoltà di cui venisse a
conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure.
Il Direttore
Art. 11
Al Direttore compete:
a) rappresentare l’Issr davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della
Facoltà di Teologia e alle autorità civili;
f) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’Issr, insieme con il Preside (Decano)
della Facoltà di Teologia e con il Moderatore;
240 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Il Consiglio di Istituto
Art. 12
§1 - Il Consiglio di Istituto è composto dal Direttore, dal Vice Direttore, nel
caso che ci sia, da tutti i docenti stabili e due rappresentanti dei non stabili eletti dai loro
colleghi, dal Preside (Decano) della Facoltà di Teologia o da un suo delegato…
§4 - A detto organismo spetta:
a) stabilire il piano di studi, il testo dello Statuto e del Regolamento dell’Issr
da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà.
Art. 15
§2 - Se l’Issr si trova all’interno di una Facoltà di Teologia non è necessario
che siano distinti i docenti stabili della Facoltà e dell’Issr, a condizione che il loro
numero complessivo sia almeno uguale alla somma di docenti stabili richiesti per la
Facoltà di Teologia e di quelli richiesti per l’Issr.
Passaggi dagli ISSR alla Facoltà
Art. 21
Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle Scienze Religiose
(cfr. Introduzione, nn. 2-5), lo studente in possesso del Baccalaureato o della Licenza in
Scienze Religiose, che volesse ottenere il riconoscimento degli studi compiuti e conseguire
il Baccalaureato in Sacra Teologia, potrà essere ammesso dal Preside (Decano) di una
Facoltà di Teologia, dopo attenta valutazione delle singole discipline del curriculum
studiorum da parte del Consiglio della medesima Facoltà.
Lo stesso Consiglio deve stabilire e approvare per ogni candidato un apposito
programma integrativo della durata di almeno due anni, con i relativi esami.
I Gradi accademici
Art. 26
I gradi accademici negli Issr sono conferiti agli studenti dalla Facoltà di Teologia
a cui il singolo Istituto è collegato. Detti gradi sono il Baccalaureato in Scienze Religiose,
al termine del primo ciclo e la Licenza in Scienze Religiose, con specificazione
dell’indirizzo di specializzazione, al termine del secondo ciclo.
Amministrazione
Art. 37
L’amministrazione dell’Issr è autonoma e non dipende dalla Facoltà alla quale
esso è collegato, a meno che non sia diversamente stabilito nello Statuto.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
241
ISSR COLLEGATI
g) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando,
nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della
Facoltà di Teologia.
ISSR COLLEGATI
Art. 40
La proposta di erezione di un Issr deve essere formulata dal Vescovo o Eparca
del luogo dove ha sede l’Istituto, il quale deve rivolgersi ad una Facoltà Ecclesiastica di
Teologia (preferibilmente la più vicina all’Istituto), che si prenda la responsabilità
accademica dell’Istituto stesso. Il collegamento viene stabilito in un’apposita
convenzione, salve le norme stabilite sopra.
Art. 41
La Facoltà di Teologia, accertate l’idoneità dei docenti e l’esistenza dei requisiti
previsti dalla presente Istruzione, inoltrerà al Gran Cancelliere la domanda di erezione
dell’Istituto unitamente alla documentazione....
Art. 42.
Il Gran Cancelliere, dopo aver esaminato le ragioni della richiesta, la
completezza dell’iter e aver verificato che la menzionata documentazione è conforme a
quanto prescritto dalla presente Istruzione, farà pervenire il tutto alla Congregazione
per l’Educazione Cattolica, unitamente al proprio parere, chiedendone l’esame e
l’approvazione, e, a condizioni compiute, l’erezione canonica dell’Istituto e il suo
collegamento con la Facoltà di Teologia.
Art. 43
La Congregazione per l’Educazione Cattolica emana i Decreti concernenti
l’erezione dell’Issr e il suo collegamento con la Facoltà di Teologia e l’approvazione
dello Statuto ad tempus et ad experimentum.
Norme finali
Art. 45
Eventuali modifiche al testo dello Statuto dell’Issr devono essere sottoposte
dal Gran Cancelliere della Facoltà di Teologia alla Congregazione per l’Educazione
Cattolica per la debita approvazione.
242 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Piazzetta Bisanzio e Rainaldo, 15 - 70122 BARI
Tel. 080 - 5728597 - Fax 080 - 5240123
E-mail: [email protected]
Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco CACUCCI
Direttore: Prof. Domenico AMATO
Segretario generale: Prof. Giuseppe SFERRA
Direttore Amministrativo: Prof. Giuseppe DI MARZO
Direttore Biblioteca: Prof. Donato LUCARIELLO
Bibliotecario: Dott. Franco de BENEDICTIS
Numero degli studenti: 130
Docenti Stabili
Docenti Incaricati
AMATO Domenico
II Traversa via Caduti sul lavoro, 3
70056 MOLFETTA (BA)
Tel. 331-4557056
E-mail: [email protected]
CALEFATO Stefania
Via Capua, 21
70051 Barletta (Ba)
Tel. 0883-524470
E-mail: [email protected]
BUX Paolo
Via Jacini, 43
70125 BARI
Tel. 080-5288226 - 080-5020819
GERMINARIO Corrado
Via Sabini, 10
70123 BARI
Tel. 080-5278643
LAVERMICOCCA Carlo
Str. del Caffè, 24/D
70125 BARI
Tel. 080-5013429
LUCARIELLO DONATO
c/o Parrocchia Carmine
Via Carmine, 195
70016 NOICATTARO (BA)
Tel. 080-4782240
CANNIZZARO Giuseppe
Via Patrioti Molfettesi, 7
70056 MOLFETTA (BA)
Tel. 080-3353683
COLATORTI Nicola
c/o Parrocchia Matrice
P.zza del Popolo
70026 MODUGNO (BA)
Tel. 080-5328403
DARGENIO Antonella
Vico I S. Gennaro, 35
70056 MOLFETTA (BA)
DECARO Marino
c/o Parr. S. Giovanni Battista
Via Arcidiacono Giovanni, 53
70123 BARI
Tel. 080-5613445
E-mail: [email protected]
DIDONNA Vito
c/o Parrocchia S. Michele Arcangelo
Via C. Battisti, 2
70057 BARI - PALESE
Tel. 080-5303452
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
243
ISSR “ODEGITRIA” - BARI
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
«Odegitria»
ISSR COLLEGATI
DI MARZO Giuseppe
Via Calefati, 277
70122 BARI
Tel. 339-6390037
DI NARDI Luigi
Via Sagarriga Visconti, 207
70123 BARI
Tel. 080-5566515
GAROFALO Angelo
Via Antica Chinise, 28
70032 BITONTO (BA)
Tel. 080-3718523
GIAMPETRUZZI Giacomo
Via R. Racanelli, 5
70028 SANNICANDRO DI BARI (BA)
Tel. 080-632336
GIORGIO Alfonso
Via S. Martino, 50
70023 GIOIA DEL COLLE (BA)
E-mail: [email protected]
GRISETA Maria Antonietta
Via don Luigi Sturzo, 17
70021 ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)
E-mail: [email protected]
LANZOLLA Franco
c/o Parrocchia Cattedrale
Piazza Odegitria
70122 BARI
Tel. 080-5210605
LESTINGI Leo
Viale Salandra, 2/M
70124 BARI
Tel. 080-5574875
MATTA Michele
Via Cairoli, 79
70124 BARI
Tel. 080-5234072
MICUNCO Giuseppe
Via Repubblica 82
70125 BARI
Tel. 080-5576039
E-mail: [email protected]
244 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
MORFINI Dario
Via Manzoni, 11
70122 BARI
Tel. 328-3318672
E-mail: [email protected]
SANGIRARDI Francescopaolo
c/o Parrocchia Maria SS. del Rosario
70122 BARI
Tel. 080-5235138
SARACINO Francesco
Via Martucci Zecca, 21
70032 BITONTO (BA)
Tel. 080-3743372
E-mail: [email protected]
SERIO Antonio
Via G. Argento, 65
70023 GIOIA DEL COLLE (BA)
Tel. 080-3748025
E-mail:[email protected]
SFERRA Giuseppe
Via Dante, 182
70122 BARI
Tel. 333-3474321
TROCCOLI Chiara
Via Pavoncelli, 133/5
70124 BARI
Tel. 080-5648566
ZECCHINI Pasquale
c/o Parrocchia San Girolamo
70123 BARI
Tel. 080-2031091
Docenti Invitati
BELLINO Francesco
Via Fanelli, 230/D
70125 BARI
Tel. 080-5461974
BUX Nicola
Via Sagarriga Visconti, 11
70123 BARI
ISSR “ODEGITRIA” - BARI
CIAULA Antonio
Via don Raffaele Trizio, 8
70010 CASAMASSIMA (BA)
Tel. 080 - 673621
E-mail: [email protected]
LIEGGI Jean Paul
Via Oberdan, 67
70042 MOLA DI BARI (BA)
Tel. 080-3358211
SPORTELLI Francesco
Viale Concilio Vaticano II, 65
70124 BARI
Tel. 320-3327877
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
245
ISSR COLLEGATI
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
«S. Lorenzo da Brindisi»
Piazza Duomo 12 - 72100 BRINDISI
Tel. 0831 - 521471 - Fax 0831 - 521471
E-mail: [email protected]
Sito internet www.scienzereligiose.br.it
Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. DOMENICO CALIANDRO
Direttore: Prof. Antonio VALENTINO
Segretaria: Prof.ssa Francesca DE MARCO
Direttore Amministrativo: Prof.ssa Francesca DE MARCO
Bibliotecaria: Prof.ssa Katiuscia DI ROCCO
Numero degli studenti: 88
Docenti Stabili
Docenti Incaricati
APRUZZI Giuseppe
Parrocchia San Vito
Via Sicilia, 12
72100 BRINDISI
Tel. 0831-582986
E-mail: [email protected]
ALEMANNO Massimo
Curia arcivescovile
72100 BRINDISI
Tel. 0831-523053
E-mail: [email protected]
CICCARESE Angelo
Via N. Sanson, 86/3
72017 OSTUNI (BR)
Tel. 0831-302192
E-mail: [email protected]
DE PUNZIO Pietro
Via Dei Sasso, 181
72023 MESAGNE (BR)
tel. 0831-590666 - 0831-737093
E-mail: [email protected]
MACILLETTI Cosimo
Parrocchia SS. Resurrezione
72100 BRINDISI
Tel. 0831-586093
E-mail: [email protected]
VALENTINO Antonio
Via Gabriele D’Annunzio, 117
73045 LEVERANO (LE)
Tel. 0832-925852
E-mail: [email protected]
246 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
CAMPA Laura
Via Villafranca, 8
72017 OSTUNI (BR)
E-mail: [email protected]
CARDONE Consiglia
Via Custoza, 24
72017 OSTUNI (BR)
Tel. 0831- 303174
CARDONE Francesco
Via Togliatti, 3
72100 BRINDISI
Tel. 0831-516633
E-mail: [email protected]
CARITO Giacomo
Via Lanzellotti, 5
72100 BRINDISI
Tel. 0831-585254
CARRIERO Michele
Convento S. Antonio a Fulgenzio
Via Imperatore Adriano, 79
73100 LECCE
Tel. 0832-314673
LANZILAO Anna
Via M. Pagano, 99
72020 CELLINO SAN MARCO (BR)
E-mail: [email protected]
CAVALLO Paola Francesca
Via G. Di Vittorio, 19
72017 OSTUNI (BR)
Tel. 0831-303097
E-mail: [email protected]
MARTINA Michele Arcangelo
Parrocchia S. Pancrazio
72026 SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR)
Tel. 0831-668176
E-mail: [email protected]
CIOLLARO Fabio
Parrocchia S. Maria della Vittoria
72019 SAN VITO DEI NORMANNI (BR)
Tel. 0831-951256
E-mail: [email protected]
MASSARI Raffaele
Parrocchia Ave Maris Stella
72100 BRINDISI
Tel. 0831-418072
COPERTINO Giorgio
Via M. D’Azeglio, 94
70011 ALBEROBELLO (BA)
Tel. 080-4325912
E-mail: [email protected]
CORRADO Antonella
Via Appia, 243
72100 BRINDISI
Tel. 0831-508435
E-mail: [email protected]
DE FEO Luca
Via O. P. D’Amico, 5
72017 OSTUNI (BR)
Tel. 0831-336377
E-mail: [email protected]
DE MARCO Francesca
Piazza Giotto 37
721000 BRINDISI
Tel. 0831-584476
E-mail: [email protected]
DE STEFANO Dario
Via Trento, 7
72024 ORIA (BR)
E-mail: [email protected]
DI ROCCO Katiuscia
Via S. Martino della Battaglia, 5
72100 BRINDISI
Tel. 0831 529186
E-mail: [email protected]
MAYER Alessandro
Seminario vescovile
72024 ORIA (BR)
Tel. 338 - 3654863
MICCOLI Cosimo
Via Tunisi, 79
72025 SANDONACI (BR)
Tel. 0831-635091
E-mail: [email protected]
MISSERE Patrizio
Via D.R. Muscogiuri, 114
72028 TORRE S. SUSANNA (BR)
E-mail: [email protected]
MITRUGNO Antonio
Via Cadorna, 20
72023 MESAGNE (BR)
Tel. 0831-771091
E-mail: [email protected]
NEGLIA Luigi
Piazza Manfredi, 24
72024 ORIA (BR)
Tel. 0831-668176
OGLIARI Raffaele
Fraternità di Bose
Contrada Lamacavallo
72017 OSTUNI (BR)
Tel. 0831- 334390
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
247
ISSR “SAN LORENZO DA BRINDISI” - BRINDISI
CASALE Domenico
Via G. Arquati
72100 BRINDISI
Tel. 0831-560937
ISSR COLLEGATI
PLANETA Monica
Via Cappuccini, 66 sc/D-15
72100 BRINDISI
Tel. 0831-529598
e-mail: [email protected]
POSI Cosimo
Via Nobile, 89
73010 VEGLIE (LE)
Tel. 0831-617444
E-mail: [email protected]
SCONOSCIUTO Angelo
Via A. Corsi, 1
72023 MESAGNE (BR)
Tel. 0831-771592
TARDIO Salvatore
Via Cavour
73010 GUAGANO (LE)
Tel. 0832-705401
E-mail: [email protected]
Docenti Invitati
PINTO Sebastiano
Via Verdi, 19
70010 LOCOROTONDO (BR)
Tel. 080-4312002
E-mail: [email protected]
248 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Via G. Oberdan, 23 - 71121 FOGGIA
Tel. e Fax 0881-727469
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.issr.foggia.it
Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Pio TAMBURRINO
Direttore: Prof. Luciano LOTTI OFMCapp.
Segretaria: Sig.ra Sabrina SCHIAVONE
Direttore Amministrativo: Dott. Roberto CELA
Bibliotecario: Prof. Mario VILLANI OFM
Numero degli studenti: 125
SCARAMUZZI Domenico
Via Santa Lucia, 14
71013 S. GIOVANNI ROTONDO (FG)
E-mail: [email protected]
Docenti Stabili
CELA Enza Paola
Via Fini, 14
71121 FOGGIA
E-mail: [email protected]
Docenti Incaricati
d’ECCLESIA Alfredo Nazareno
E-mail: [email protected]
FALCONE Michele
Via Roma, 59
71025 CASTELLUCCIO DEI SAURI (FG)
INFANTE Pasquale
Vico Perrone, 2
71121 FOGGIA
E-mail: [email protected]
PAGLIARA Lelio
Via Napoli km 1,500
71122 FOGGIA
E-mail: [email protected]
PARISI Faustino
Strada del Salice Vecchio
pod. 594 - 71122 FOGGIA
E-mail: [email protected]
PRISCO Ada
E-mail: [email protected]
CAPRIO Stefano
P.za Duomo, 4
71023 BOVINO (FG)
E-mail: [email protected]
CHIFARI Giovanni
Via San Paolo, 6
71013 SAN GIOVANNI ROTONDO (FG)
E-mail : [email protected]
D’AMICO Carmine
Via Fiorello La Guardia, 6
71122 FOGGIA
d’ECCLESIA Daniele
Via del Mare mass. De Nittis, Km 4
71122 71100 FOGGIA
E-mail: [email protected]
d’ECCLESIA Maria Pia
Via del Mare mass. De Nittis, Km 4
71122 71100 FOGGIA
Tel. 328-4749910
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
249
ISSR “GIOVANNI PAOLO II” - FOGGIA
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
«Giovanni Paolo II»
ISSR COLLEGATI
DE MEO Matteo
1° vico Mercato, 15
71015 SAN NICANDRO GARGANICO (FG)
E-mail: [email protected]
DE VITA Alberto
Via La Piccirella, 4/F
71122 FOGGIA
Tel. 333.1396505
DI CONDIO Luigi
Piazza Duomo, 13
71036 LUCERA (FG)
E-mail: [email protected]
DI FELICE Maria Grazia
Via Napoli, 23
71122 FOGGIA
E-mail: [email protected]
DIBISCEGLIA Angelo Giuseppe
Via Saverio Altamura, 7
71042 CERIGNOLA (FG)
E-mail: [email protected]
ILLICETO Michele
P.za delle Viole, 14
71043 MANFREDONIA (FG)
E-mail: [email protected]
INFANTE Lorenzo
Via C. Galiani, 19/B
71121 FOGGIA
E-mail: [email protected]
KAMANZI Leonard
Parrocchia SS. Salvatore
Via Bovino, snc
71026 DELICETO (FG)
E-mail: [email protected]
LOLATTE Simone
E-mail: [email protected]
LOTITO Alfonso Michele
Viale I. D’Addedda, 228
71122 FOGGIA
E-mail: [email protected]
MENICHELLA Antonio
Chiesa Parrocchiale
SS. Guglielmo e Pellegrino
Piazza A. Moro
71121 FOGGIA
E mail: [email protected]
250 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
RUPPI Giuseppe
c/o Istituto Salesiano “Redentore”
Via Martiri d’Otranto, 65
70123 BARI
E-mail: [email protected]
RUSSO Pietro
Via Telesforo, 31
71122 FOGGIA
SANTANGELO Enzo
Via Canalicchio, 3
71038 PIETRAMONTECORVINO (FG)
E-mail: [email protected]
Docenti Invitati
BASANISI Raffaella
Via Vincenzo Nigri, 42
76015 TRINITAPOLI (BT)
E-mail: [email protected]
CARDO Graziana
Via R. Scommegna, 8/F
76121 BARLETTA (BT)
E-mail: [email protected]
CATALANO Leonardo
Via Tommaso passero, 6
71029 TROIA (FG)
E-mail: [email protected]
D’AMICO Donato
Via Roma, 30
71035 CELENZA VALFORTORE (FG)
E-mail: [email protected]
FORTE Federica
Via Mario Forcella, 17
71122 FOGGIA
E-mail: [email protected]
GAMBUTO Alessandro
E-mail: [email protected]
LADOGANA Carmine
Via Vittorio Veneto, 44
71042 CERIGNOLA (FG)
E-mail: [email protected]
ISSR “GIOVANNI PAOLO II” - FOGGIA
MISCIO Salvatore
Seminario ARC “Sacro Cuore”
Via Arcivescovado, 16
71043 MANFREDONIA (FG)
E-mail: [email protected]
RUSSO Altomare
Via San Domenico, 4
71121 FOGGIA
E-mail: [email protected]
RUSSO Giuseppe
Via Martiri di Via Fani, 5
71045 ORTA NOVA (FG)
E-mail: [email protected]
SPAGNOLO Emanuele
Largo San Francesco, 39
71043 MANFREDONIA (FG)
E-mail: [email protected]
VAIRA Giuseppe
Viale Giotto, 44/F
71121 FOGGIA
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
251
ISSR COLLEGATI
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
Piazza Duomo, 8 - 73100 LECCE
Tel. 0832 - 305206 – Fax 0832 - 305206
E-mail: [email protected];
[email protected]; [email protected]
Sito internet: www.issrlecce.it
Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Domenico Umberto D’AMBROSIO
Direttore: Prof. Luigi MANCA
Segretario: Sig. Mario Franco PRESICCE
Amministratore: Sig. Mario Franco PRESICCE
Bibliotecario: Prof.ssa Lorella INGROSSO
Numero degli studenti: 190
Docenti stabili
Docenti incaricati
CIPRESSA Salvatore
Via Mogadiscio,35
73043 COPERTINO (LE)
Tel. 0832-948772
E-mail: [email protected]
CARRIERO Michele
Convento “S. Antonio a Fulgenzio”
73100 LECCE
Tel. 0832-455814
E-mail: [email protected]
D’ELIA Alessandro
Via Montenegro, 12
73020 MERINE (LE)
Tel. 0832- 629177
E-mail: [email protected]
CUCURACHI Luca
Via Paisiello, 13
73019 TREPUZZI (LE)
Tel. 0832-756156
E-mail: [email protected]
FIORILLO Lilia
Via Gorizia, 31/a
73100 LECCE
Tel. 0832-305508
D’ARPE Rosa
Via Lodi, 28
73100 LECCE
Tel. 0832-314953
E-mail: [email protected]
MANCA Luigi
Via M. L. King, 171
73018 SQUINZANO (LE)
Tel. 0832-781726
E-mail: [email protected]
GIANNONE Leonardo
Via Calimera, 4
73029 VERNOLE (LE)
Tel. 0832-891554
E-mail: [email protected]
SCHIRONE Giovanna Rossella
Via Lago di Garda, 55
73013 GALATINA (LE)
Tel. 0836-639734
E-mail: [email protected]
GIGANTE Vincenza
Via Casello Ferroviario, 4
73016 SAN CESAREO (LE)
Tel. 0832-359362
E-mail: [email protected]
252 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ISSR - LECCE
GRASSO Rossella
Via Lazio, 21
73100 LECCE
Tel. 0832-217457
E-mail: [email protected]
SACINO Giuseppe
Via Trieste, 2
73043 COPERTINO (LE)
Tel. 0832-947493
E-mail: [email protected]
INGROSSO Antonella Lorella
Via De Gasperi, 54
73012 CAMPI SALENTINA (LE)
Tel. 0832-791757
E-mail: [email protected]
SANTORO Rossano
Via Doberdò, 74
73041 CARMIANO (LE)
Tel. 0832-606347
E-mail: [email protected]
LIQUORI Pierino
Via S. Pietro, 82
73010 LEQUILE (LE)
Tel. 0832-343523
E-mail: [email protected]
SOZZO Antonio
Via C. Pisanelli, 9
73100 LECCE
Tel. 0832-347250
E-mail: [email protected]
MACCULI Nicola
P.za San Nicola
73018 SQUINZANO (LE)
Tel. 0832-453121
E-mail: [email protected]
MANCA Maria Rosaria
Via Cadorna, 18
73047 MONTERONI DI LECCE (LE)
Tel. 0832-324280
E-mail: [email protected]
MELE Salvatore
Via O. Quarta, 13
73043 COPERTINO (LE)
Tel. 0832-947375
E-mail: [email protected]
VISCONTI Roberto
Via Manzoni, 40
73051 NOVOLI (LE)
Tel. 0832-711265
E-mail: [email protected]
ZACCARIA Francesco
P.za Sant’Antonio, 38
70043 MONOPOLI (BA)
E-mail: [email protected]
Docenti Invitati
AUGERI Carlo Alberto
Via Vignes, 6
73100 LECCE
Tel. 0832-304548
E-mail: [email protected]
MENCOMO Rondy
Via San Lorenzo, 38
73100 LECCE
Tel. 0832-343523
E-mail: [email protected]
GABELMANN Ralf
Via M. G. Cutuli, 19
73100 LECCE
MESAGNE Attilio
Via Risorgimento, 52
73018 SQUINZANO (LE)
Tel. 0832-785966
E-mail: [email protected]
QUARTA Cosimo
Via Cataldi, 38
73100 LECCE
Tel. 0832-344449
E- mail: [email protected]
PERRONE Antonio
Via Cerundolo, 2
73016 SAN CESARIO (LE)
E-mail: [email protected]
PUTIGNANO Adolfo
Via Montello, 72
73047 MONTERONI DI LECCE (LE)
E-mail: [email protected]
SIGNORE Mario
Via Catalani, n. 9
73100 LECCE
Tel. 0832-343401
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
253
ISSR COLLEGATI
TEMPESTA Marcello
Via G. D’Annunzio, 36
73100 LECCE
Tel. 0832-308709
VALENTINO Antonio
Parr. Madonna della Consolazione
73045 LEVERANO (LE)
Tel. 0832-925040 – 925852
E-mail: [email protected]
VETRUGNO Paolo Agostino
Via S. Domenico Savio, 33
73100 LECCE
Tel. 0832-390292
ZUPPA Pio
Via Lucera, 17
71038 PIETRAMONTECORVINO (FG)
Tel. 0881-555052
254 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Via Duomo, 107 - 74123 TARANTO
Tel. 099 - 4764195 – Fax 099 - 4700724
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.issrguardini.taranto.it
Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Filippo SANTORO
Direttore: Prof. Alessandro GRECO
Segretario: Prof. Stefano CHICOLI
Direttore Amministrativo: Prof. Emanuele TAGLIENTE
Bibliotecario: Prof. Francesco CASTELLI
Numero degli studenti: 80
Docenti Stabili
OLIVA Paolo
Via C. Battisti, 259
74121 TARANTO
Tel. 099-7792238
E-mail: [email protected]
ANCORA Giuseppe
Via S. D’Acquisto, 81
74027 S. GIORGIO JONICO (TA)
Tel. 099-5919045
E-mail: [email protected]
PANICO Antonio
Via Pio XII, 46
74121 TARANTO
Tel. 099-4532844
E-mail: [email protected]
ANNICCHIARICO Vincenzo
Via A. Moro, 23
74023 GROTTAGLIE (TA)
E-mail: [email protected]
ROMANAZZI Luigi
P.za S. Rita
74121 TARANTO
Tel. 099-7367387
E-mail: [email protected]
CASTELLI Francesco
Via 24 Maggio, 33
74020 MONTEPARANO (TA)
E-mail: [email protected]
URSO Filippo
Via Boito, 5
74027 S. GIORGIO JONICO (TA)
E-mail: [email protected]
GRECO Alessandro
Via Cavallotti, 103
74016 MASSAFRA (TA)
Tel. 099-8809680
E-mail: [email protected]
Docenti Incaricati
NIGRO Francesco
Seminario Arcivescovile - Poggio Galeso
Via della Transumanza, 1
74123 TARANTO
Tel. 099-4721177
BARCA Alessandro
Via Umbria, 182
74121 TARANTO
Tel. 099-373180
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
255
ISSR - “ROMANO GUARDINI” - TARANTO
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
«Romano Guardini»
ISSR COLLEGATI
BUCCI Cosimo
Via America, 11
74020 MONTEMESOLA (TA)
Tel. 099-5664016
CAFOLLA Maria
Via Malta, 19
74015 MARTINA FRANCA (TA)
Tel. 099-4306847
CALABRESE Saverio
Seminario Arcivescovile - Poggio Galeso
Via della Transumanza, 1
74100 TARANTO
Tel. 099 - 4721177
CARRIERI Giuseppe
P.za Beato Nunzio Sulprizio
74121 TARANTO
Tel. 099-7791340
E-mail: [email protected]
CHICOLI Stefano
P.za Pertini, 3
74100 TARANTO
E-mail: [email protected]
FAVALE Antonio Luigi
Parrocchia Stella Maris
Piazza Kennedy
74010 CASTELLANETA MARINA (TA)
Tel. 099-8433173
E-mail: [email protected]
FERRO Emanuele
Corso Vittorio Emanuele II, 385
74122 TALSANO-TARANTO
Tel. 099-7311075
E-mail: [email protected]
GERARDO Marco
Via Ciro Giovinazzi, 38
74123 TARANTO
Tel. 099-4709611
E-mail: [email protected]
GIACOBELLI Tiziana
Viale Magna Grecia, 81
74121 TARANTO
Tel. 099-4775211
E-mail: [email protected]
CHIMENTI Carola
Via Duca degli Abruzzi, 52/B
74100 TARANTO
MANCINI Pompeo Fabio
Corso Italia, 333
74121 TARANTO
Tel. 099-7724557
CHIRICO Adriana
Via Zara, 40
74121 TARANTO
E-mail: [email protected]
MASTROCINQUE Fabiana
Via Sorcinelli, 42
74121 TARANTO
E-mail: [email protected]
D’ALESSANDRO Giuseppe
Via Blandamura, 7
74121 TARANTO
Tel. 099-7796931
E-mail: [email protected]
DAMASI Cosimo
P.za Regina Pacis
74122 LAMA-TARANTO
Tel. 099-7771727
E-mail: [email protected]
D’ELIA Salvatore
Via IV Novembre, 41
74020 TORRICELLA (TA)
Tel. 099 - 9573767
E-mail: [email protected]
256 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
MAZZIA Maria Maddalena
Via Lazio, 90
74121 TARANTO
Tel. 099-338475
E-mail: [email protected]
OLIVA Angelo
Via Emilia, 51
74121 TARANTO
Tel. 099-7304221
E-mail: [email protected]
RUBINO Antonio
V.le Magna Grecia, 423
74121 TARANTO
E-mail: [email protected]
ISSR - “ROMANO GUARDINI” - TARANTO
SANTOPIETRO Ciro
Contrada Mannara, snc
72029 VILLA CASTELLI (BR)
Tel. 099-7367387
E-mail: [email protected]
SAVINO Ciro
Via Blandamura, 7
74100 TARANTO
Tel. 099-7796931
E-mail: [email protected]
TAGLIENTE Emanuele
Via Roccaforzata, 4
74027 S. GIORGIO JONICO (TA)
Tel. 099-5919045
ZITO Giuseppe
Via Chiesa, 7
74020 SAN CRISPIERI DI FAGGIANO (TA)
Tel. 099-4714971
E-mail: [email protected]
Docenti Invitati
ACQUAVIVA Marcello
Piazzetta De Geronimo, 3
74123 TARANTO
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
257
ISSR COLLEGATI
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
«San Nicola, il pellegrino»
Piazza Cesare Battisti, 16 - 76125 TRANI (BT)
Tel. 0883-494.228 – 229 - Fax 0883-494262
E-mail: [email protected]; [email protected]
Sito internet: www.issrtrani.it
Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Giovan Battista PICHIERRI
Direttore: Prof. Domenico MARRONE
Segretario: Sig. Michelangelo PICCOLO
Direttore Amministrativo: Prof.ssa Concetta DORONZO
Bibliotecaria: Dott.ssa Daniela DI PINTO
Numero degli studenti: 123
Docenti Stabili
Docenti Incaricati
CIAULA Antonio
Via don Raffaele Trizio, 8
70010 CASAMASSIMA (BA)
Tel. 080 - 673621
E-mail: [email protected]
CASIERO Michele
P.za Indipendenza, 28
76125 TRANI (BT)
Tel. 0883 - 583530
E-mail: [email protected]
DE PINTO Luigi
Via Martiri di Via Fani, 42/b
76011 BISCEGLIE (BT)
Tel. 080 - 3966541
E-mail: [email protected]
DE CEGLIE Vincenzo
L.go G. Francia, 10
76125 TRANI (BT)
Tel. 0883 - 507585
E-mail: [email protected]
FARINA Paolo
Via Barletta, 186
76123 ANDRIA (BT)
Tel. 0883-591276
E-mail: [email protected]
LAFRANCESCHINA Luigi
Via delle Cese, 3
70032 BITONTO (BA)
Tel. 080 - 3752370
E-mail: [email protected]
MARRONE Domenico
Via della Speranza, 2
76017 SAN FERDINANDO
DI PUGLIA (BT)
Tel. 0883 - 621037
E-mail: [email protected]
258 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
DI LISO Saverio
Via Macchie, 8
70057 PALESE (BA)
Tel. 080 - 5306579
E-mail: [email protected]
DI PACE Silvia Anna Maria
Via della Speranza, 9
76017 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (BT)
Tel. 0883 - 380516
E-mail: [email protected]
DIBENEDETTO Mauro
Via Donizetti, 1
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 574040
E-mail: [email protected]
MARTIRE Matteo
Via Barletta, 16/d
76016 MARGHERITA DI SAVOIA (BT)
Tel. 0883 - 656307
E-mail: [email protected]
FALCONETTI Cosimo Damiano
Via Luigi Dicuonzo, 75
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 622195
E-mail: [email protected]
MAZZILLI Riccardo
Vico Sanza, 4
70033 CORATO (BA)
Tel. 080 - 8727495
E-mail: [email protected]
FARANO Alessandro
V.le Dante Alighieri, 31/a
76121 BARLETTA (BT)
E-mail: [email protected]
MENNEA Giovanni
Via Zanardelli, 30
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 333417
E-mail: [email protected]
GIANNOTTI Savino
Via Papa Giovanni XXIII, 38
76125 TRANI (BT)
Tel. 0883-587026
E-mail: [email protected]
PAPAGNI Paolo
Via Lamaveta, 118
76011 BISCEGLIE (BT)
E-mail: [email protected]
LACKNER Ulrike Maria
Via Progresso, 36
76017 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (BT)
Tel. 0883-620887
E-mail: [email protected]
PASQUALE Francesco Paolo
Via Donizetti, 10
76015 TRINITAPOLI (BT)
Tel. 0883 - 634943
E-mail: [email protected]
LENOCI Michele
Via Roma, 16/1
76012 CANOSA DI PUGLIA (BT)
Tel. 0883 - 661750
E-mail: [email protected]
PASQUALE Margherita
Via Imbriani, 294
76011 BISCEGLIE (BT)
Tel. 080 - 3952026
LEONE Ignazio
Via Nazareth, 73
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 533437
E-mail: [email protected]
LOBASCIO Giuseppe
Via A. Doria, 36
70033 CORATO (BA)
Tel. 080 - 8721565
E-mail: [email protected]
LOSAPPIO Riccardo
Via Mons. Dimiccoli, 14/a
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 529640
E-mail: [email protected]
PIAZZOLLA Francesco
Via della Resistenza, 45
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 512147
E-mail: [email protected]
PINNELLI Leonardo
P.zza A. Cezza, 3
76125 TRANI (BT)
Tel. 0883 - 480510
E-mail: [email protected]
PRISCIANDARO Gioacchino
Via Bellini, 97
70038 TERLIZZI (BA)
Tel. 080 - 3943265
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
259
ISSR - “SAN NICOLA, IL PELLEGRINO” - TRANI
DORONZO Concetta
C.so Vittorio Emanuele, 132
76121 BARLETTA (BT)
Tel. 0883 - 518118
E-mail: [email protected]
ISSR COLLEGATI
QUAGLIARELLA Porzia
Via Verdi, 71
76123 ANDRIA (BT)
Tel. 0883-542140
E-mail: [email protected]
SCARINGI Matteo
Via Nicola De Roggiero, 43
76125 TRANI (BT)
Tel. 0883-482618
E-mail: [email protected]
SGARAMELLA Domenico
Via Claudio Monteverdi, 39
76123 ANDRIA (BT)
Tel. 0883 - 541295
E-mail: [email protected]
TUPPUTI Giuseppe
Via Canosa, 143
76121 BARLETTA (BT)
E-mail: [email protected]
VISAGGIO Vito
Via Barletta, 16/d
76016 MARGHERITA DI SAVOIA (BT)
Tel. 0883-656175
E-mail: [email protected]
Docenti Invitati
DI PILATO Vincenzo
Via Castel del Monte, Km 3
70033 CORATO (BA)
Tel. 080 - 8980766
E-mail: [email protected]
PAVAN Vincenzo
Via A. De Gasperi, 27
70033 CORATO (BA)
Tel. 080-8726597
E-mail: [email protected]
ROBLES Vincenzo
Via Pascoli, 13
70032 BITONTO (BA)
Tel. 080 - 3715318
E-mail: [email protected]
260 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
SIRONI Enrico
Piazza Tiepolo, 1
76125 TRANI (BT)
Tel. 0883 - 481180
TROIA Pasquale
Via Tina Pica, 100
00100 ROMA (RM)
Tel. 06 - 8816300
E-mail: [email protected]
TITOLI ACCADEMICI
CONFERITI
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
261
262 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
TITOLI ACCADEMICI CONFERITI
BACCELLIERATO
IN SACRA TEOLOGIA
24 OTTOBRE 2013 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
BOVINO VINCENZO
BRUNO DOMENICO
CIARCIELLO GIUSEPPE
GADALETA IGNAZIO
GENTILUOMO FABRIZIO
NESTOLA LUIGINA
NWODO MARCELLINUS
SANTO ANGELA
SEMERARO CARLO
TAURINO ALBERTO
TONDI ANTONIO
VENTURA ALESSANDRO
VINCENTI FEDERICO
29 OTTOBRE 2013 - Istituto Teologico “Santa Fara”
MIANULLI TOMMASO
SANTORO ALFREDO
MASTRONARDI MAURIZIO
DICOSOLA GIOVANNI
20 FEBBRAIO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
ANDRIANI FEDERICO
CAPUTO MICHELE
CIPRELLI LUIGI
FIORE FRANCESCO
GROSSO NICOLA
LAMORGESE MARIO
MANZI PIERFRANCO
MIRTO ADRIANO
MONNO SEBASTIANO
ROMA COSIMO
SCARDIGNO ANNA
TORELLI PAOLO
VALENTE ANTONIO
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
263
TITOLI ACCADEMICI CONFERITI
13 MARZO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
MALAGNINO ANDREA
25 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
ERRICO BIAGIO
GIOIA FRANCESCO
GORGOGLIONE CLAUDIO
RICCIATO SANDRO
26 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico “Santa Fara”
SURANO ANTONIO
ZANET MICHELE
COLAUZZI ALESSANDRO
SCAGLIONE SALVATORE
LOMARTIRE PAOLO
CRUDO GIANLUCA
ROMANO MICHELE
DI SECLÌ MATTEO
SIRIANNI PIERO
27 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico “Santa Fara”
CURCIO NICOLA
COVIELLO ELISHA ABELE
CHERUBINO MARCO
LANFRANCHI MAURIZIO
MY MIRCO
VALENTINO LUIGI ANTONIO
BITONTI GABRIELE
FIORE ROSARIO
264 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
20 FEBBRAIO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
RIZZO COSIMO DAMIANO
Un cammino di speranza con i giovani di oggi alla ricerca della verità. Una
rilettura antropologica di alcune esperienze di pastorale giovanile
Relatore: PIO ZUPPA
28 FEBBRAIO 2014 - Istituto di teologia ecumenico-patristica “San Nicola”
STIZZI ANTONIO
I Padri della Chiesa e il problema del fondamento
Relatore: PIETRO POLIERI
EFSTATHIOU ATHANASIOS
L’invenzione ANAKOMIDH e la traslazione METAKOMIDH delle
sacre reliquie
Relatore: NICOLA BUX
23 GIUGNO 2014 - Istituto di teologia ecumenico-patristica “San Nicola”
PAUL JOSEPHER JOSEPH
Il Padre nostro in Tertulliano: preghiera cristiana per eccellenza e sintesi di tutto il
Vangelo
Relatore: ROBERTA SIMINI
CASTELLANOS JAVIER ANTONIO
Caratteristiche pedagogiche e teologiche della Lettera ai Giovani di S. Basilio Magno
Relatore: ROBERTA SIMINI
25 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
ANTONACCI GIOVANNI
La fede come esperienza nella teologia di Joseph Ratzinger
Relatore: VINCENZO DI PILATO
FONTANA BRUNO
La predilezione di Papa Giovanni Paolo II per l’educazione all’amore umano nella
famiglia
Relatore: LUIGI RENNA
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
265
TITOLI ACCADEMICI CONFERITI
LICENZA
IN SACRA TEOLOGIA
266 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
PUBBLICAZIONI
DELLA FACOLTÀ
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
267
PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ
COLLANA
“QUADERNI DELLA
RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE”
La collana ha lo scopo di promuovere la ricerca nel campo delle discipline filosofiche e teologiche e delle altre
scienze con queste connesse, contribuendo in tal modo al progresso e alla diffusione del sapere cristiano, in
dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea. La collana pubblica gli scritti scientifici dei docenti
dell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” e contributi scientifici di altri studiosi.
1. SABATELLI Angelo (a cura di)
Dire Dio al Femminile. Antropologia e Teologia.
Ed. Vivere In, 2003, pp. 58, € 3,50
2. GRILLO Andrea (a cura di)
Il rinnovamento liturgico tra prima e seconda svolta antropologica.
Il presupposto rituale nell’epoca del postmoderno
Ed. Vivere In, 2004, pp. 125, € 8,00
3. FUSCO Vittorio
EUANGHELION - Discussioni neotestamentarie
a cura di ANCONA Giovanni
Ed. Vivere In, 2005, pp. 450, € 40,00 (con sconto del 20%)
4. MARTIELLI Giacomo
Homo moralis - Aspetti psicologici e processi formativi
Ed. Vivere In, 2004, pp. 198, € 13,00
5. SABATELLI Angelo - ZUPPA Pio (a cura di)
Il Cristianesimo popolare oggi. Persistenza o novità rischio o chance?
Ed. Vivere In, 2004, pp. 196, € 15,00
6. CHIARELLI Baldassarre (a cura di)
La Chiesa particolare nel Codice del post - Concilio
Ed. Vivere In, 2005, pp. 156, € 13,00
7. PANZETTA Angelo
La famiglia icona del Mistero.
L’illuminazione reciproca tra la realtà e il mistero di Dio
Ed. Vivere In, 2005, pp. 152, € 10,00
8. PALESE Salvatore (a cura di)
Il giorno del Signore. Prospettive bibliche e patristiche
Ed. Vivere In, 2005, pp. 216, € 10,00
9. RENNA Luigi
Eros Persona e Salvezza - Un’indagine nella filosofia e nella teologia
Ed. Vivere In, 2005, pp. 294, € 12,00
268 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
11. D’AMBROSIO Rocco - DI LISO Saverio (a cura di)
Dobbiamo diventare filosofi? Invito alla lettura di testi filosofici
Ed. Vivere In, 2006, pp. 106, € 8,00
12. ACQUAVIVA Marcello
Oion. Piste per lo studio della filosofia teoretica. Metafisica e teologia filosofica
Ed. Vivere In, 2007, pp. 281, € 15,00
13. PATERNOSTER Mauro
La riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Il suo significato teologico-pastorale
alla luce delle esigenze storico-culturali
Ed. Vivere In, 2010, pp. 275, € 10,00
14. MARIANO Cesare
Telestai. Il significato della morte di Gesù alla luce del compimento della Scrittura in
Gv 19, 16b-37
Ed. Vivere In, 2010, pp. 348, € 25,00
15. AMAPANI Alessandro
Animazione: educazione alla fede? Un percorso di analisi del metodo dell’animazione
dalla prassi ecclesiale all’esperienza laica
Ed. Vivere In, 2011, pp. 404, € 25,00
16. GIOVE Giovanni
La prelatura di Altamura e le sue consuetudini matrimoniali dal XIII al XVIIII
secolo
Ed. Vivere In, 2011, pp. 148, € 15,00
17. DELL’OSSO Carlo
Preti pugliesi del novecento
Ed. Vivere In, 2012, pp. 338, € 24,50
18. BACCO Felice
Le Carte Dotali nella teologia e nella prassi nelle celebrazioni matrimoniali
della metà del XVI secolo
Ed. Vivere In, 2012, pp. 192, € 15,00
19. ACQUAVIVA Marcello
Filosofia della Religione. Lineamenti storici. Antologia di testi. Nuclei teoretici
Ed. Vivere In, 2013, pp. 252, € 25,00
QUADERNI DELLA “RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE”
Viale Pio XI, 56
70056 MOLFETTA (BA)
Tel. 080 3353935 - Fax 080 3352682
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
269
QUADERNI DELLA RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE
10. RENNA Luigi (a cura di)
Neuroscienze e comportamento umano
Ed. Vivere In, 2006, pp. 161, € 10,00
PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ
COLLANA
“ANALECTA NICOLAIANA”
“Analecta Nicolaiana” è una collana di studi e progetti di ricerche che fioriscono e caratterizzano
la vita dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” di Bari (ITE); collana ideata e proposta
grazie alla solidarietà accademica che anima la Facoltà Teologica Pugliese, della cui compagine tale Istituto
è parte integrante.
“Analecta Nicolaiana” accoglie e presenta al grande pubblico gli esiti migliori della ricerca che si
persegue in fedeltà ad una tradizione che ha caratterizzato per circa quarant’anni la vita dell’ITE.
Ispirazione fondamentale della collana è l’attenzione diligente e costruttiva volta alla comune
tradizione cristiana considerata nell’alveo della “ecclesiologia di comunione”. L’interesse prevalente va
non solo alla storia, ma anche “ai molti elementi nel campo della liturgia, alla tradizione spirituale e all’ordine
giuridico” fioriti e vivi nell’ambito del Cristianesimo orientale (cf. Decreto “Unitatis Redintegratio”, 14).
E ciò guidati dal desiderio di riscoprire e recuperare quegli elementi di verità e santità che fanno
parte della vera cattolicità, come soleva affermare Yves Congar e come invita il Concilio Vaticano II.
L’attributo “nicolaiana” intende conferire all’“Analecta” l’ampio e carismatico respiro di unità,
che viene da secoli ininterrottamente voluto e alimentato in ossequio alla figura del grande Vescovo di Myra,
di cui il nostro Istituto porta il nome, presente e vivo per tutti nella Basilica di Bari.
1. SCOGNAMIGLIO Rosario - DELL’OSSO Carlo (a cura di)
“Chi semina in benedizione, in benedizione raccoglie” (2Cor 9,6) - Teologia della
solidarietà cristiana nei commenti patristici a 2 Cor 8-9, Ecumenica Editrice, Bari 2007,
pp. 184, € 15,00.
2. PALMIERI Andrea
Il rito per le seconde nozze nella Chiesa greco-ortodossa, Ecumenica Editrice,
Bari 2007, pp. 175, € 15,00.
3. ZIZZI Stefano
La luce nella teologia occidentale e orientale: Giovanni di Kastl e Gregorio
Palamas, Ecumenica Editrice, Bari 2007, pp. 112, € 13,00.
4. CATALDO Giovanni
Vita come tensione nell’antropologia di Evagrio Pontico, Ecumenica Editrice,
Bari 2007, pp. 240, € 18,00.
5. LORUSSO Lorenzo
Il Culto divino nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Ecumenica Editrice,
Bari 2008, pp. 248, € 20,00.
6. SCOGNAMIGLIO Rosario - DELL’OSSO Carlo (a cura di)
Filippi: inizio del dialogo di S. Paolo con l’occidente - Esegesi patristica su Fil 34, Ecumenica Editrice, Bari 2008, pp. 192, € 15,00.
7. ORLANDO Luigi
La Lettera di Giacomo, la Seconda Lettera di Pietro, La lettera di Giuda,
Ecumenica Editrice, Bari 2008, pp. 190, € 15,00.
270 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
9. ORLANDO Luigi
La prima Lettera di Pietro, Ecumenica Editrice, Bari 2009, pp. 206, € 15,00.
10. SCOGNAMIGLIO Rosario - GIRARDI Mario (a cura di)
L’insegnamento di Paolo sull’unità della Chiesa, Ecumenica Editrice, Bari 2010, pp.
167, € 15,00
11. ORLANDO Luigi
Il Gesù reale – Una ricerca cristologica, Ecumenica Editrice, Bari 2011, pp. 248, €
22,00.
12. BUX Nicola, GIORDANO Donato, MEZZALIRA Giovanni, SCOGNAMIGLIO
Rosario
Alle soglie del Mysterion, Ecumenica Editrice, Bari 2011, pp. 159, € 15,00.
13. NAZZARO Antonio - SCOGNAMIGLIO Rosario (a cura di)
Carminis incentor Christus, Ecumenica Editrice, Bari 2012, pp. 174, € 15,00.
14. TRENTADUE Giuseppe
L’eucarestia “sede teologica” del primato, Ecumenica Editrice, Bari 2012, pp. 206,
€ 15,00.
15. ENRICO Sironi e SCOGNAMIGLIO Rosario (a cura di)
Raccogliere i frutti....la recezione nella Chiesa e tra le chiese - La recezione
nella Chiesa del primo millennio, Ecumenica Editrice, Bari 2013, pp. 101, € 15,00.
16. ORLANDO Luigi
La giornata di Gesù a Cafarnao. Saggio esegetico di Marco 1, 21-34, Ecumenica
Editrice, Bari 2013, pp. 199, € 22,00.
17. ENRICO Sironi (a cura di)
Raccogliere i frutti.... Le Chiese e le comunità ecclesiali di fronte alla recezione,
Ecumenica Editrice, Bari 2014, pp. 107, € 15,00.
ANALECTA NICOLAIANA
Piazzetta Bisanzio e Rainaldo, 15
70122 BARI
Tel. 080 5235252 - Fax 080 5728604
E-mail: [email protected]
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
271
ANALECTA NICOLAIANA
8. SCOGNAMIGLIO Rosario - DELL’OSSO Carlo (a cura di)
Nessun ingiusto entrerà nel regno dei cieli, Ecumenica Editrice, Bari 2009, pp.
168, € 15,00.
PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ
ALTRE PUBBLICAZIONI
1. SOGNI DA PRETE
Una ricerca sulla Chiesa del futuro tra i presbiteri di Puglia
a cura di SABATELLI Angelo
EDB - Bologna 2009, 285 pp. - € 21,20
2. STORIA DELLE CHIESE DI PUGLIA
a cura di PALESE Salvatore e DE PALMA Luigi Michele
Ecumenica Editrice - Bari, 2008, 359 pp. - € 30,00
3. NEUROSCIENZE E PERSONA:
interrogativi e percorsi etici
a cura di RENNA Luigi
EDB - Bologna 2010, 298 pp. - € 24,50
4. ALLARGARE GLI SPAZI DELLA RAZIONALITÀ
Fede amica dell’intelligenza
Atti del primo convegno di studi
a cura di PALESE Salvatore
Ecumenica Editrice - Bari, 2012, 182 pp. - € 18,00
5. PRETI PUGLIESI DEL NOVECENTO
a cura di DELL’OSSO Carlo
Edizioni Vivere In - Monopoli 2012, 338 pp. - € 24,50
6. GESTIS VERBISQUE
Miscellanea in onore del Prof. Michele Lenoci
a cura di LORUSSO Giacomo - ZUPPA Pio
EDB - Bologna 2012, 318 pp. - € 25,00.
7. SOLUS AMOR HIC ME TENET
Miscellanea in onore del Prof. Salvatore Palese
a cura di LOTTI Luciano
Edizioni Vivere In - Monopoli 2013, 482 pp.
272 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
APPENDICE
NORMATIVA
Statuto
Regolamento
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
273
274 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
STATUTO
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
275
276 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 1
La Facoltà Teologica Pugliese, eretta dalla Congregazione per
l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma del presente Statuto, i
gradi accademici in Sacra Teologia, è promossa dalla Conferenza Episcopale
Pugliese (CEP), con la partecipazione dell’Ordine dei Predicatori (OP), della
Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori – Puglia (CISM) e dell’Unione delle
Superiori Maggiori d’Italia – Puglia (USMI).
Art. 2
La Facoltà Teologica Pugliese è un’istituzione accademica di formazione,
ricerca ed alta divulgazione, senza finalità di lucro ed è regolata da Sapientia
Christiana (15 aprile 1979), dal presente Statuto, dal Regolamento e dagli
Ordinamenti degli Istituti in cui opera.
Art. 3
La Facoltà Teologica Pugliese ha le seguenti finalità:
a) approfondire sistematicamente, secondo il metodo scientifico, la divina
Rivelazione nella tradizione della dottrina cattolica e promuovere una adeguata
formazione filosofica;
b) contribuire alla soluzione dei problemi umani e culturali contemporanei,
alla luce della Rivelazione cristiana e del Magistero della Chiesa;
c) promuovere l’incontro tra fede e ragione, verità e libertà, cultura e
istituzioni, tra Occidente ed Oriente, Nord e Sud del mondo;
d) collaborare efficacemente alla nuova evangelizzazione, secondo
l’impulso del Successore di Pietro e in comunione con le Chiese particolari;
e) curare la formazione di studiosi ed esperti in teologia ecumenicopatristica, nell’ottica dell’ecclesiologia di comunione, tra Chiesa cattolica e
Chiese di Oriente, soprattutto nell’area mediterranea;
f) costituire un centro di studi ecumenico-patristici, che, anche per la
posizione storico-geografica della Puglia, promuova studi, ricerche, incontri e
colloqui per gli studiosi e gli animatori di teologia ecumenico-patristica nelle
Chiese particolari;
g) promuovere l’incontro e il dialogo tra i cristiani, i credenti di altre
religioni e i non credenti;
h) creare un centro accademico teologico regionale, in grado di recepire,
in maniera feconda, le situazioni e i problemi della vita ecclesiale e civile della
Regione, con particolare attenzione alla storia delle Chiese locali, alla cultura e
alla civiltà di Puglia.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
277
STATUTO
Titolo I
COSTITUZIONE, FINE E STRUTTURA DELLA FACOLTÀ
STATUTO
Art. 4
La Facoltà Teologica Pugliese ha principalmente il compito di curare la
formazione culturale dei futuri presbiteri di Puglia e di quanti, religiosi, religiose
e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti
apostolici, specialmente nell’ambito della pastorale dell’annuncio e del culto
divino, del dialogo ecumenico e interreligioso, a servizio della Chiesa.
Art. 5
La Facoltà Teologica Pugliese ha sede in Bari e opera presso:
- l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “S. Nicola” (Bari);
- l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta);
- l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari).
Art. 6
La Facoltà Teologica Pugliese conferisce i gradi accademici del
Baccellierato, della Licenza e del Dottorato, secondo il Regolamento della Facoltà
e le finalità specifiche dei suoi Istituti.
a) I corsi istituzionali per il Baccellierato sono tenuti presso l’Istituto
Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) e l’Istituto Teologico “Santa
Fara” (Bari).
b) I corsi per la Licenza e il Dottorato sono tenuti:
- presso l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta):
indirizzo di antropologia teologica;
- presso l’Istituto di Teologia Ecumenica “San Nicola” (Bari): indirizzo
ecumenico-patristico.
c) Il coordinamento tra lo Statuto, il Regolamento e gli Ordinamenti dei
singoli Istituti e la loro specificità è promosso dagli Organi Accademici
competenti.
Art. 7
Alla Facoltà Teologica Pugliese sono collegati accademicamente gli
Istituti Superiori di Scienze Religiose, sulla base delle norme dettate dalla
Congregazione per l’Educazione Cattolica e dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Titolo II
RAPPORTI CON LE CHIESE LOCALI
Art. 8
§ 1 - In quanto promotrice, sostenitrice e corresponsabile della vita e
dello sviluppo della Facoltà, per meglio guidarne la sua attività a servizio delle
278 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
§ 2 - La Commissione di Alto Patronato della Facoltà è composta da:
a) il Presidente della CEP, quale presidente;
b) il Gran Cancelliere;
c) tre Vescovi eletti dalla CEP per un quinquennio;
d) il Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori o un suo delegato;
e) il Presidente della CISM di Puglia;
f) la Presidente dell’USMI di Puglia;
g) il Rettore del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta.
§ 3 - Compiti della Commissione di Alto Patronato della Facoltà sono:
a) promuovere il collegamento della Facoltà con la vita pastorale delle
Chiese locali;
b) esaminare i bilanci della Facoltà;
c) valutare la relazione annuale sulla vita e l’attività della Facoltà,
preparata dal Preside;
d) sovrintendere alla vita e allo sviluppo della Facoltà, ricercarne e
procurarne i mezzi per il suo funzionamento;
e) nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione;
f) esprimere il parere sulle modifiche allo Statuto.
Titolo III
LA COMUNITÀ ACCADEMICA E IL SUO GOVERNO
Art. 9
La Comunità accademica è formata da tutte le persone che, a diverso
titolo, partecipano alla vita della Facoltà. Tali persone sono, ciascuno secondo
la propria condizione e funzione, corresponsabili del conseguimento delle finalità
della Facoltà.
Art. 10
§ 1 - Sono autorità accademiche:
a) il Gran Cancelliere;
b) il Preside;
c) il Vicepreside;
d) i Direttori degli Istituti.
§ 2 - Sono organi accademici:
a) il Consiglio di Facoltà;
b) l’Assemblea dei docenti.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
279
STATUTO
Chiese particolari, la Conferenza Episcopale Pugliese costituisce una speciale
Commissione di Alto Patronato della Facoltà.
STATUTO
a) Le Autorità Accademiche
Art. 11 - Il Gran Cancelliere
§ 1 - Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Bari-Bitonto pro
tempore.
§ 2 - I compiti del Gran Cancelliere sono:
a) far progredire costantemente la Facoltà in tutte le sue articolazioni;
promuoverne l’impegno scientifico; curare che la dottrina cattolica vi sia
integralmente custodita e trasmessa; garantire che siano osservati fedelmente
lo Statuto, il Regolamento, gli Ordinamenti degli Istituti e le norme dettate dalla
Santa Sede;
b) favorire l’unione tra tutti i membri della comunità accademica;
c) presentare per la nomina, alla Congregazione per l’Educazione Cattolica,
il candidato alla carica di Preside da lui scelto fra i tre designati dal Consiglio di
Facoltà;
d) nominare il Vicepreside tra una terna di nomi proposti dal Consiglio di
Facoltà;
e) nominare i Direttori degli Istituti tra una terna di nomi proposti dal
Consiglio di Facoltà;
f) nominare il Segretario generale, l’Economo generale e il Bibliotecario
generale;
g) proporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica i nomi dei
candidati alla nomina di docente stabile, dopo averne consultato l’Ordinario e,
ricevutone il nulla osta, procedere alla nomina;
h) ricevere la professione di fede del Preside e dei docenti stabili;
i) nominare i docenti stabili e conferire a questi la missio canonica o
venia docendi, o revocarla per gravi motivi;
j) esonerare un professore stabile dall’insegnamento per una
sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta, dopo averne
consultato l’Ordinario;
k) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica le modifiche
al presente Statuto, per la debita appovazione, votate dal Consiglio di Facoltà,
udite la Commissione di Alto Patronato e la Conferenza Episcopale Pugliese.
Art. 12 – Il Preside
§ 1 - Il Preside è nominato dalla Congregazione per l’Educazione
Cattolica su proposta del Gran Cancelliere.
§ 2 - Al Preside compete:
a) dirigere, promuovere e coordinare tutta l’attività della comunità
accademica e provvedere tempestivamente alle sue necessità;
b) rappresentare la Facoltà presso le autorità ecclesiastiche e civili;
c) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e l’Assemblea dei
docenti;
280 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 13 – Il Vicepreside
§ 1 - Nell’esercizio delle proprie funzioni il Preside è aiutato dal
Vicepreside.
§ 2 - Il Vicepreside è nominato dal Gran Cancelliere; è un docente
stabile, ordinario o straordinario, fra i tre più suffragati dal Consiglio di Facoltà
con un’unica votazione.
§ 3 - Il Vicepreside dura in carica quattro anni, ed è rieleggibile
consecutivamente una sola volta.
Art. 14 – I Direttori
§ 1 - I Direttori di Istituto dirigono il loro Istituto in sintonia e sotto la
responsabilità del Preside della Facoltà.
§ 2 - Sono nominati dal Gran Cancelliere, entro una terna di docenti
ordinari o straordinari presentata dal Consiglio di Facoltà. Durano in carica
quattro anni e sono rieleggibili consecutivamente una sola volta.
b) Gli organi accademici
Art. 15 – Il Consiglio di Facoltà
§1) Il Consiglio di Facoltà è composto:
a) dal Preside;
b) dal Vicepreside;
c) dai Direttori degli Istituti;
d) da tutti i professori stabili;
e) da due rappresentanti dei docenti incaricati, eletti annualmente dagli
stessi e rieleggibili;
f) dal Segretario generale;
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
281
STATUTO
d) sorvegliare l’amministrazione economica;
e) riferire al Gran Cancelliere sugli affari più importanti;
f) nominare annualmente i docenti incaricati nella Facoltà;
g) revocare la nomina di un docente incaricato, su mandato del Consiglio
di Facoltà, dopo aver consultato l’Ordinario del docente;
h) ammettere o dimettere gli studenti;
j) preparare annualmente la relazione sulla vita e l’attività della Facoltà
e inviarla alla Commissione di Alto Patronato della Facoltà e alla Congregazione
per l’Educazione Cattolica.
§ 3 - Il Preside sarà un docente stabile, ordinario o straordinario, scelto
dal Gran Cancelliere fra i tre più suffragati dal Consiglio di Facoltà con un’unica
votazione.
§ 4 - Il Preside rimane in carica per quattro anni, e può essere
riconfermato, consecutivamente, una sola volta.
STATUTO
g) dall’Economo generale;
h) dal Bibliotecario generale;
i) dai rappresentanti degli studenti, uno per Istituto.
§2) Il Segretario generale, l’Economo generale e il Bibliotecario generale
non hanno diritto di voto.
Art. 16
§ 1 - Il Consiglio di Facoltà si riunisce almeno tre volte l’anno,
convocato dal Preside, oppure su convocazione straordinaria, richiesta dal
Preside o da due terzi dei membri. In quest’ultimo caso, l’incontro avverrà entro
un mese dalla richiesta.
§ 2 - Perché le deliberazioni o le mozioni siano valide è necessario:
a) che tutti gli aventi diritto siano stati legittimamente convocati, almeno
quindici giorni prima;
b) che i presenti siano almeno i due terzi degli aventi diritto;
c) che le deliberazioni siano state prese a maggioranza assoluta dei
voti validi.
§ 3 - Le deliberazioni che riguardano le persone saranno prese a scrutinio
segreto.
§ 4 - Le deliberazioni dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi
membri.
Art. 17
Le competenze e i compiti del Consiglio di Facoltà sono i seguenti:
a) determinare nelle linee generali l’attività accademica della Facoltà ed
approvare il Regolamento della Facoltà;
b) presentare una terna di candidati al Gran Cancelliere per la nomina
del Preside, del Vicepreside, dei Direttori degli Istituti;
c) proporre al Gran Cancelliere i candidati per la nomina a professore
stabile;
d) eleggere i membri delle commissioni;
e) deliberare il collegamento accademico degli Istituti Superiori di
Scienze Religiose, da erigersi da parte della Congregazione per
l’Educazione Cattolica e di altri eventuali Istituti Religiosi di cultura;
f) approvare gli Ordinamenti dei singoli Istituti;
g) proporre al Gran Cancelliere, modifiche al presente Statuto, previa
delibera a maggioranza di due terzi dei voti;
h) dare mandato al Preside di revocare la nomina di un docente
incaricato, dopo averne consultato l’Ordinario;
i) esprimere il parere sulla nomina dell’Economo generale della Facoltà,
del Segretario generale e del Bibliotecario generale;
l) esprimere parere sulle convenzioni con le singole biblioteche;
m) approvare la relazione annuale sulla vita e l’attività della Facoltà
preparata dal Preside, da trasmettere alla “Commissione d’Alto
Patronato della Facoltà”.
282 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Titolo IV
I DOCENTI
Art. 19
§ 1 - I docenti della Facoltà sono stabili e non stabili. Gli stabili si
distinguono in associati, straordinari e ordinari. I non stabili in incaricati e
invitati.
§ 2 - Devono distinguersi per onestà di vita, integrità di dottrina e senso
di responsabilità.
§ 3 - Il loro insegnamento dovrà essere improntato alla convinta adesione
alla divina Rivelazione, alla fedeltà al Magistero della Chiesa e al rispetto della
ricerca della verità scientifica.
§ 4 - I docenti si possono raggruppare in Dipartimenti specifici, secondo
le modalità indicate dal Regolamento, al fine di promuovere la ricerca scientifica
e la riflessione sulle discipline proprie dell’area.
a) Docenti Stabili
Art. 20
§ 1 - I docenti stabili sono coloro i quali, mediante la nomina e la missio
canonica o venia docendi conferita loro dal Gran Cancelliere, appartengono
stabilmente alla Facoltà e in essa esercitano principalmente la loro attività
accademica e non avranno incarichi esterni che li distolgano dai loro compiti.
§ 2 - Perché un docente sia legittimamente cooptato tra i docenti stabili
della Facoltà, si richiede che egli si distingua per ricchezza di dottrina, per
testimonianza di vita, per senso di responsabilità e capacità pedagogica
all’insegnamento; sia fornito del dottorato specifico per le discipline del suo
insegnamento e abbia pubblicato la dissertazione dottorale o sia provvisto di
titolo equipollente, ovvero dotato di meriti scientifici del tutto singolari; si sia
dimostrato idoneo alla ricerca scientifica con documenti probanti, e in particolare
con la pubblicazione di dissertazioni.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
283
STATUTO
Art. 18 – Assemblea dei docenti
§ 1 - L’Assemblea dei docenti della Facoltà comprende tutti i docenti
impegnati, a qualunque titolo, nei diversi Istituti, ed ha valore consultivo.
§ 2 - Gli incontri dell’Assemblea dei docenti della Facoltà sono finalizzati
alla valutazione dell’attività della Facoltà, all’aggiornamento delle prospettive e
alla conoscenza dei docenti.
§ 3 - L’Assemblea dei docenti della Facoltà è convocata dal Preside, ed
è da lui presieduta, almeno una volta l’anno e tutte le volte che lo richieda la
maggioranza.
§ 4 - Nei casi necessari od opportuni, a parere del Preside, partecipano
alle sedute anche rappresentanti degli studenti e del personale ausiliario.
STATUTO
§ 3 - I docenti cooptati da altre Facoltà possono mantenere la qualifica
accademica già acquisita, secondo disposizione del Consiglio di Facoltà.
§ 4 - Nessun docente può essere stabilmente ascritto a più Facoltà.
Art. 21 - Docenti associati
§ 1 - I docenti associati sono assunti dalla Facoltà, nominati dal Gran
Cancelliere, previo nulla osta del loro Ordinario, su proposta del Preside e dopo
l’approvazione del Consiglio di Facoltà.
§ 2 - Sono ammessi come docenti associati coloro i quali, oltre ai requisiti
di cui nell’art. 20, abbiano per cinque anni esercitato lodevolmente l’incarico di
insegnamento nella Facoltà e ne abbiano fatto richiesta.
§ 3 - La designazione avviene su richiesta del candidato, udito il Consiglio
di Istituto di provenienza, la cui idoneità sarà valutata da una specifica
commissione di docenti ordinari indicati dal Consiglio di Facoltà e presieduta
dal Preside.
Art. 22 – Docenti straordinari
§ 1 - Sono assunti nella Facoltà come docenti straordinari coloro che
hanno insegnato come docenti associati per almeno tre anni, hanno pubblicato
in questo periodo opere scientifiche e hanno partecipato attivamente alla vita
della Facoltà. Si richiede altresì il previo nulla osta del proprio Ordinario e
quello della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
§ 2 - La designazione avviene su richiesta del candidato la cui idoneità
sarà valutata da una specifica commissione di docenti ordinari, costituita dal
Consiglio di Facoltà e presieduta dal Preside.
Art. 23 - Docenti ordinari
§ 1 - Sono assunti a titolo definitivo come docenti ordinari coloro i quali
hanno ricoperto l’incarico di docente straordinario almeno per tre anni,
pubblicando scritti scientifici e partecipando attivamente alla vita della Facoltà.
Si richiede altresì il previo nulla osta del proprio Ordinario e quello della
Congregazione per l’Educazione Cattolica.
§ 2 - La designazione avviene su richiesta del candidato, la cui idoneità
sarà valutata da una specifica commissione di docenti ordinari, costituita dal
Consiglio di Facoltà e presieduta dal Preside.
§ 3 - Il Consiglio di Facoltà stabilisce un numero minimo fisso di docenti
ordinari, in rapporto alle esigenze della sua attività didattica e scientifica nella
Facoltà.
Art. 24 – Docenti emeriti
Sono emeriti i docenti stabili che hanno compiuto il settantesimo anno
di età. Possono, tuttavia, essere invitati a tenere alcuni corsi, non oltre il
settantacinquesimo anno.
284 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 25 – Docenti incaricati
§ 1 - Sono docenti incaricati coloro che vengono nominati annualmente
ad esercitare un incarico di insegnamento nella Facoltà.
§ 2 - Ricevono l’incarico di insegnamento dal Preside, dopo
l’approvazione del Consiglio di Facoltà.
§ 3 - Requisito per la cooptazione tra i docenti incaricati della Facoltà è
avere il titolo del dottorato, aver pubblicato la dissertazione dottorale, avere un
titolo equipollente o essere perito di chiara fama.
Art. 26 – Docenti invitati
Sono docenti invitati coloro che appartengono ad una Facoltà, Università,
Istituto superiore di cultura, o che per autorità scientifica si segnalano in una
qualche disciplina e, chiamati dal Preside, esercitano un’attività accademica.
c) Norme particolari per i docenti
Art. 27
§ 1 - Un docente può essere sospeso o esonerato definitivamente
dall’insegnamento dal Gran Cancelliere, per gravi motivi d’ordine dottrinale,
morale e disciplinare, dopo averne consultato l’Ordinario.
§ 2 - La sospensione dall’insegnamento, o la privazione definitiva, può
avvenire solo in seguito ad un formale procedimento. Esso dovrà assicurare
all’interessato la possibilità di spiegazione e la garanzia di difesa e, al tempo
stesso, garantire la tutela dei diritti della Facoltà, in primo luogo degli studenti,
come anche della comunità ecclesiale.
§ 3 - La procedura della sospensione di un docente dall’insegnamento,
a tenore del Regolamento, prevede l’intervento del Preside e, successivamente,
se necessario, di una Commissione composta da tre docenti, designati dal
Consiglio di Facoltà, nonché dello stesso Consiglio.
§ 4 - In ogni caso rimane il diritto del docente di ricorrere alla
Congregazione per l’Educazione Cattolica.
§ 5 - Nei casi più gravi o urgenti, al fine di provvedere al bene degli
studenti e dei fedeli, il Gran Cancelliere può sospendere ad tempus il docente,
fino a che non sia concluso il procedimento previsto sopra.
Titolo V
GLI STUDENTI
a) Distinzioni generali
Art. 28
§ 1 - Alla Facoltà possono essere iscritti tutti coloro che hanno i titoli
richiesti per l’ammissione agli studi universitari.
§ 2 - Gli studenti si dividono in ordinari e straordinari.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
285
STATUTO
b) Docenti non stabili
STATUTO
Art. 29 - Studenti ordinari
§ 1 - Sono quelli che frequentano tutti i corsi, le esercitazioni prescritte
e sono stati ammessi secondo le norme indicate nel Regolamento.
§ 2 - Gli studenti non possono essere iscritti, come studenti ordinari, ad
un’altra Facoltà ecclesiastica o civile.
§ 3 - Per essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per la Licenza, è
necessario essere in possesso del titolo di Baccellierato in Teologia, ottenuto
con una valutazione almeno cum laude.
§ 4 - Per essere iscritti come studenti ordinari al ciclo del Dottorato,
occorre il titolo di Licenza in Teologia, con una valutazione magna cum laude.
Art. 30 - Studenti straordinari
§ 1 - Sono studenti straordinari coloro che frequentano solo alcune
discipline, sostenendo il relativo esame e tutti coloro che, pur frequentando
tutte le discipline, mancano del titolo prescritto per il ciclo che frequentano.
§ 2 - Per essere iscritti come straordinari, è necessario che gli alunni
dimostrino di aver idoneità ai corsi che intendono seguire.
Art. 31 - Studenti uditori
Sono uditori gli studenti iscritti ad uno o più corsi senza previsione di
esame finale.
Art. 32 - Studenti fuori corso
Sono iscritti come studenti fuori corso, coloro che, già iscritti all’intero
primo, secondo o terzo ciclo non hanno ancora sostenuto tutti gli esami, ma
intendono procedere al raggiungimento del grado accademico.
b) Norme generali per gli Studenti
Art. 33
Gli studenti partecipano alla vita e al governo della Facoltà nei modi
determinati dallo Statuto e dal Regolamento della Facoltà.
Art. 34
§ 1 - Gli studenti sono tenuti all’osservanza delle norme di disciplina
stabilite dalle competenti autorità.
§ 2 - Per gravi infrazioni alla disciplina sono passibili di sanzioni previste
dal Regolamento della Facoltà.
286 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 35
§ 1 - Gli officiali della Facoltà sono:
a) il Segretario generale;
b) il Bibliotecario generale;
c) l’Economo generale.
§ 2 - Gli officiali della Facoltà sono nominati dal Gran Cancelliere su
presentazione del Preside, udito il Consiglio di Facoltà. Sono nominati per cinque
anni rinnovabili.
§ 3 - La Facoltà si avvale anche dell’opera di personale ausiliario sia
assunto, sia volontario. I diritti e doveri saranno precisati dal Regolamento
della Facoltà e dal contratto di lavoro.
Art. 36 - Il Segretario generale
§ 1 - Il Segretario generale è incaricato di guidare la segreteria della
Facoltà e mantenere i rapporti della Segreteria generale con gli Istituti.
§ 2 - Il Segretario generale partecipa al Consiglio di Facoltà e al Consiglio
di Amministrazione, senza diritto di voto.
§ 3 - Le funzioni del Segretario generale sono:
a) guidare la Segreteria della Facoltà;
b) coordinare, come responsabile immediato, il personale ausiliario;
c) preparare i documenti ufficiali e gli attestati, sottoponendoli alla firma
dell’autorità competente;
d) curare la stampa delle pubblicazioni ufficiali e del calendario della
Facoltà;
e) curare i verbali e l’archivio della Facoltà;
f) controfirmare i Diplomi accademici.
Art. 37 – Il Bibliotecario generale
§ 1 - Il Bibliotecario generale è responsabile della Biblioteca della Facoltà
e promuove i rapporti con le Biblioteche di cui si avvalgono gli Istituti e con le
Biblioteche convenzionate.
§ 2 - Partecipa al Consiglio di Facoltà e al Consiglio d’Amministrazione,
senza diritto di voto.
Art. 38 – L’Economo generale
§ 1 - L’Economo generale ha la cura dell’amministrazione ordinaria,
mantenendosi a stretto contatto con il Preside e il Segretario generale.
§ 2 - Ha, in particolare, la responsabilità immediata delle strutture e del
materiale didattico della Facoltà.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
287
STATUTO
Titolo VI
GLI OFFICIALI E IL PERSONALE AUSILIARIO
STATUTO
§ 3 - L’Economo generale fa parte del Consiglio d’Amministrazione e,
senza diritto di voto, del Consiglio di Facoltà.
§ 4 - L’Economo generale coordina l’amministrazione dei singoli Istituti
sulla base del Regolamento.
Titolo VII
ORDINAMENTO DEGLI STUDI
Art. 39
La Facoltà, in piena adesione a Sapientia Christiana, è impegnata nel
lavoro di ricerca e d’insegnamento con metodo scientifico, con attenzione alla
vita ecclesiale, pastorale ed ecumenica delle Chiese di Puglia, nella fedeltà al
Magistero della Chiesa.
a) Il ciclo per il Baccellierato
Art. 40
Nella Facoltà, il ciclo per il Baccellierato in Teologia ha durata
quinquennale ed è tenuto in due percorsi distinti.
Il primo è tenuto presso l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”
di Molfetta, l’altro presso l’Istituto Teologico “Santa Fara” di Bari.
Art. 41
§ 1 - Il percorso quinquennale per il Baccellierato comprende un biennio
filosofico-teologico e un triennio teologico.
§ 2 - Il biennio filosofico-teologico comprende:
a) l’insegnamento della filosofia, considerata nei suoi diversi trattati
sistematici (Epistemologia, Ontologia, Teologia filosofica, Antropologia, Etica);
b) lo studio della storia della filosofia;
c) lo studio delle scienze umane;
d) le introduzioni generali a varie discipline teologiche fondamentali;
e) lo studio della Teologia fondamentale;
f) lo studio delle lingue bibliche.
§ 3 - Il triennio propriamente teologico, che completa il biennio filosoficoteologico, comprende:
a) lo sviluppo organico e completo delle discipline bibliche, dogmatiche,
morali, liturgiche;
b) lo studio della Patrologia, della Storia della Chiesa e del Diritto
canonico;
c) corsi di Teologia spirituale, Teologia pastorale e Teologia ecumenica.
288 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 42
§ 1 - Il ciclo per la Licenza prevede due specializzazioni:
a) teologia ecumenico-patristica,
b) antropologia teologica, articolata in due indirizzi: sistematico e
pastorale.
§ 2 - Il Consiglio di Facoltà può decidere di istituire altre specializzazioni
da sottoporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica per la debita
approvazione, dopo aver acquisito il parere favorevole della Commissione di
Alto Patronato della Facoltà e della Conferenza Episcopale Pugliese.
c) Il ciclo per il Dottorato
Art. 43
Il ciclo per il Dottorato in Teologia, della durata di almeno 4 semestri,
prevede l’assolvimento di un piano di studi e la redazione di una tesi scritta
secondo quanto stabilito in proposito dal Regolamento.
Titolo VIII
I GRADI ACCADEMICI
Art. 44
I gradi accademici sono: Baccellierato, Licenza, Dottorato.
Art. 45
I requisiti per ottenere il diploma di Baccellierato sono:
a) avere frequentato il ciclo istituzionale ed aver superato le prescritte
verifiche di profitto;
b) avere composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate
nel Regolamento della Facoltà;
c) avere superato un esame accademico conclusivo, che accerti il livello
della formazione teologica acquisita dallo studente.
Art. 46
I requisiti per ottenere il grado di Licenza sono:
a) avere frequentato i due anni del ciclo di specializzazione ed aver
superato le prescritte verifiche di profitto;
b) avere composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate
nel Regolamento della Facoltà, che mostri la competenza teologica maturata nel
campo di specializzazione prescelto;
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
289
STATUTO
b) Il ciclo per la Licenza
STATUTO
c) avere superato un esame davanti ad una Commissione di tre docenti;
la prova deve mostrare nel candidato la capacità di dibattere, con buona competenza teologica, un tema stabilito in precedenza.
Art. 47
§ 1 - I requisiti per ottenere il grado di Dottorato sono:
a) aver assolto il piano di studi per il ciclo al Dottorato;
b) aver preparato una dissertazione che costituisca uno studio originale,
capace di contribuire alla ricerca teologica;
c) aver discusso la dissertazione secondo le norme del Regolamento
della Facoltà.
§ 2 - Per il conseguimento del titolo e del diploma di Dottorato è richiesta
la pubblicazione almeno parziale della dissertazione secondo le condizioni
stabilite dalla Commissione dei relatori.
§ 3 - La Facoltà può concedere il Dottorato ad honorem per speciali
meriti scientifici e culturali, acquisiti nel promuovere la scienza teologica. La
proposta della concessione sarà avanzata dal Consiglio di Facoltà al Gran
Cancelliere. Questi, sentito il parere della Commissione di Alto Patronato,
chiederà il previo nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Titolo IX
I SUSSIDI DIDATTICI
Art. 48
§ 1 - La Facoltà contribuirà all’incremento del patrimonio librario delle
biblioteche, di cui si avvalgono i suoi tre Istituti, con finanziamenti stabiliti
annualmente dal Consiglio di amministrazione.
§ 2 - Potrà, inoltre, stipulare convenzioni con biblioteche ecclesiali e
civili, al fine di rendere fruibile a docenti e studenti della Facoltà l’insieme del
suo patrimonio.
Titolo X
AMMINISTRAZIONE ECONOMICA
Art. 49 – Il Consiglio di Amministrazione
§ 1 - La gestione economica della Facoltà è affidata al Consiglio di
Amministrazione, che ha potere di ordinaria e straordinaria amministrazione.
§ 2 - Il Consiglio di Amministrazione è composto:
a) dal Presidente, nominato dalla “Commissione di Alto Patronato” per
un quadriennio rinnovabile;
b) dal Preside, dal Vicepreside, dal Segretario generale, dall’Economo
generale e dal Bibliotecario generale, come membri di diritto;
290 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 50
Le fonti di finanziamento della Facoltà e della sua attività sono:
a) il contributo proveniente dalla Fondazione Regina Apuliae, istituita
dalla Conferenza Episcopale Pugliese;
b) i contributi delle Diocesi della Regione Ecclesiastica Pugliese,
promotrici della Facoltà;
c) il contributo della Conferenza Episcopale Italiana;
d) le tasse degli studenti;
e) lasciti e donazioni o anche oblazioni di persone fisiche e di enti;
f) eventuali rendite patrimoniali.
Art. 51
Le retribuzioni dei docenti, degli officiali e del personale dipendente,
sono determinate dal Consiglio di Amministrazione a norma della legislazione
ecclesiastica e civile.
Art. 52
Le tasse accademiche degli studenti della Facoltà sono stabilite dal
Consiglio di Amministrazione.
Art. 53
§ 1 - I rapporti tra la Facoltà e gli enti ecclesiastici che consentono il
buon funzionamento dell’attività accademica dei suoi Istituti sono regolati da
apposite intese tra le parti, approvate dalla Commissione di Alto Patronato.
§ 2 - La Facoltà, per la sua sede centrale, si avvale dei locali messi a
disposizione, a titolo gratuito, dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
§ 3 - Per quanto riguarda il funzionamento degli Istituti, in cui essa
opera, la Facoltà si rapporta con apposite convenzioni con gli enti proprietari:
a) per l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) con gli
Arcivescovi e Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese;
b) per l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “S. Nicola” (Bari), con
la Fondazione “S. Nicola” (Bari), con il Capitolo Metropolitano Primaziale di
Bari e con la Provincia dell’Ordine dei Frati Predicatori “S. Tommaso d’Aquino
in Italia” (Napoli);
c) per l’Istituto Teologico “S. Fara” con la Provincia dei Frati Minori
Cappuccini di Puglia.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
291
STATUTO
c) dai Direttori degli Istituti;
d) da due esperti nominati dalla Conferenza Episcopale Pugliese, per un
quadriennio rinnovabile.
§ 3 - Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente almeno
due volte l’anno e ogni volta che almeno due terzi dei membri ne facciano
richiesta scritta. L’incontro avverrà entro un mese dalla richiesta.
STATUTO
Titolo XI
I RAPPORTI CON LE ALTRE REALTÀ ACCADEMICHE
Art. 54
La Facoltà e le istituzioni teologiche esistenti nella regione pugliese
possono organizzare iniziative di collaborazione con altre realtà accademiche,
statali e non statali.
Art. 55
I rapporti con gli Istituti Superiori di Scienze Religiose, collegati
accademicamente con la Facoltà, sono regolati dall’Istruzione sugli Istituti
Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica
(28 giugno 2008) dalla Nota di ricezione della Conferenza Episcopale Italiana (13
ottobre 2009) e dalla Convenzione stipulata con ciascuno di essi.
NORME TRANSITORIE
Art. 56
L’approvazione del presente Statuto ed eventuali sue modifiche
competono esclusivamente alla Congregazione per l’Educazione Cattolica.
292 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
REGOLAMENTO
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
293
294 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Il Consiglio di Facoltà
Elezione dei rappresentanti dei docenti incaricati
Art. 1
§1 – L’elezione dei due rappresentanti dei docenti incaricati nel Consiglio
di Facoltà avviene tramite il servizio postale o nell’assemblea degli stessi indetta
dal Preside, mediante votazione a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta
dei voti validi nei primi due scrutini, mentre nel terzo, a maggioranza relativa.
§2 – Qualora durante il mandato un docente incaricato eletto venisse a
mancare per qualsiasi motivo, subentrerà al suo posto il primo dei non eletti.
Elezione dei rappresentanti degli studenti
Art. 2
§1 – L’elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Facoltà
avviene nell’ambito dei singoli Istituti in un’assemblea di studenti ordinari,
indetta dal Direttore, mediante votazione a scrutinio segreto e a maggioranza
assoluta dei voti validi, nei primi due scrutini, mentre nel terzo, a maggioranza
relativa.
§2 – I rappresentanti degli studenti durano in carica 1 anno.
§3 – Tutti possono essere rieletti.
§4 – Qualora durante il mandato uno studente eletto venisse a mancare
per qualsiasi motivo, subentrerà al suo posto il primo dei non eletti nell’ambito
dell’Istituto di appartenenza.
I lavori del Consiglio di Facoltà
Art. 3
§1 – Il Consiglio di Facoltà è aperto ai soli membri che lo compongono
a norma dello Statuto. Eccezionalmente, qualora lo richiedano le circostanze, il
Preside può ammettere a partecipare, senza diritto di voto, persone o esperti.
§2 – Il Consiglio di Facoltà delibera a maggioranza dei voti validi. Nel
computo della maggioranza non rientrano le astensioni e le schede bianche.
§3 – Del verbale, una volta che sia stato letto ed approvato formalmente
nella seduta successiva a quella della sua redazione, può essere richiesta copia
da qualsiasi docente o studente della Facoltà, mentre copia va consegnata alle
segreterie dei tre Istituti, per ciò che è loro attinente.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
295
REGOLAMENTO
I
ORGANI E AUTORITÀ ACCADEMICHE
(Statuto FTP artt. 9–18)
REGOLAMETNTO
§4 – Non è possibile ottenere copie di verbali laddove sia registrata
discussione relativa a persone, oppure a cooptazione al ruolo di stabile di
docenti, oppure a promozione degli stessi o anche alla loro sospensione o
allontanamento.
Il Preside
Art. 4
§1 – Il Preside è scelto tra i professori ordinari e straordinari della Facoltà.
§2 – Possibilmente, la carica di Preside, non coincida con quella di
Direttore di un Istituto della Facoltà.
§ 3 – In relazione all’art. 12 §2 dello Statuto, inoltre, il Preside:
a) nomina gli officiali (segretari e amministratori) dei singoli Istituti sentito
il parere dei loro Direttori;
b) assume il personale ausiliario presso gli uffici della Facoltà e dei
singoli Istituti in base alle delibere del Consiglio di Amministrazione.
Il Vicepreside
Art. 5
Il Vicepreside è scelto tra i professori ordinari e straordinari della Facoltà .
I Direttori
Art. 6
§1 – I Direttori degli Istituti sono scelti tra i professori stabili della Facoltà
che operano nell’Istituto di cui si nomina il Direttore.
§2 – E’ consentito al Consiglio di Istituto interessato, formulare delle
proposte secondo gli Ordinamenti del rispettivo Istituto.
II
I DOCENTI
(Statuto FTP artt. 19–27)
Art. 7
§1 – Per essere docenti presso la Facoltà occorre il consenso del proprio
Ordinario.
§2 – La nomina dei docenti non stabili, a norma dello Statuto artt. 25–26,
deve avvenire entro il mese di maggio che precede l’inizio dell’anno accademico.
§3 – A norma dell’art. 19 §4 dello Statuto, i docenti stabili di discipline
affini, con aggregazione dei docenti incaricati, sono raggruppati in Dipartimenti:
296 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Docenti stabili
Art. 8
§1 – In relazione all’art. 23 §3 dello Statuto, al fine di garantire il normale
svolgimento dell’attività accademica e l’assistenza degli studenti, il numero
minimo di docenti stabili è di dodici.
§2 – I professori ordinari della Facoltà non siano meno di cinque.
§3 – Al compimento del 70° anno di età, il Gran Cancelliere dichiara
emeriti i docenti stabili. Essi decadono da tutti i loro incarichi nella Facoltà, ma
possono essere invitati per corsi e continuare a dirigere tesi sino al 75° anno di
età.
§4 – Il Preside vigili sui docenti stabili della Facoltà che sono invitati
presso altre istituzioni accademiche affinché non vengano distolti dai loro compiti
a norma dell’art. 20 §1 dello Statuto.
Art. 9
§1 – La nomina dei docenti stabili avviene a norma dello Statuto artt.
20–23; inoltre, si richiede la certificazione dell’attività di docenza da parte delle
Istituzioni in cui è stata svolta.
§2 – Il Consiglio di Facoltà, verificata la necessità dell’assunzione,
nominerà i componenti della Commissione di qualificazione.
§3 – La Commissione di qualificazione di cui agli artt. 21 §3, 22 §2 e 23
§2 dello Statuto, è composta dal Preside, che la presiede, e da due professori
ordinari designati dal Consiglio di Facoltà.
§4 – In casi particolari, i membri della Commissione di qualificazione
possono essere scelti tra competenti anche al di fuori della Facoltà.
§5 – La Commissione ha il compito di esprimere un giudizio scritto
sull’idoneità del candidato, che viene presentato al Consiglio di Facoltà ed una
volta approvato, viene comunicato al Gran Cancelliere.
§6 – I giudizi, motivati e scritti, sono conservati agli Atti, nell’Archivio
della Facoltà, e trasmessi in copia autenticata al Gran Cancelliere.
Art. 10
§1 – Quando il docente richiedente è stabile negli ISSR collegati alla
Facoltà, dovrà dichiarare, al momento della presentazione della sua richiesta,
l’impegno a rinunciare alla stabilità presso l’ISSR di provenienza.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
297
REGOLAMENTO
Filosofia, Scienze Umane, Scienze Bibliche, Patrologia e Storia della Chiesa,
Teologia Sistematica, Teologia Pratica.
§4 – Il Coordinatore di ciascun Dipartimento è un docente stabile, scelto
dagli stessi docenti, approvato dal Consiglio di Facoltà e nominato dal Preside
per tre anni, rieleggibile una sola volta.
REGOLAMETNTO
§2 – Di tal rinuncia e della sua accettazione, il docente dovrà presentare
la relativa documentazione al Preside, dopo il pronunciamento del Consiglio di
Facoltà e prima della nomina del Gran Cancelliere.
Periodo libero dall’insegnamento
Art. 11
§1 – I docenti stabili ogni sette anni possono chiedere un periodo
libero dall’insegnamento e da altri impegni accademici, da dedicare alla ricerca
scientifica e alle pubblicazioni.
§2 – La domanda, presentata al Preside, dovrà essere sottoposta al
parere del Consiglio di Facoltà e all’approvazione del Gran Cancelliere.
§3 – In questi periodi i docenti conservano i diritti inerenti alla loro
condizione.
Sospensione o privazione definitiva di un docente stabile dall’insegnamento
Art. 12
I docenti della Facoltà risultano sospesi da ogni attività e funzione, o
privati di ogni attività accademica, nei seguenti casi:
a) per sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta;
b) per gravi motivi di ordine dottrinale, morale o disciplinare;
c) se viene loro revocata dal Gran Cancelliere la missio canonica o
venia docendi oppure se viene ritirato il consenso scritto del proprio Ordinario.
Art. 13
Nei provvedimenti di sospensione per motivi di inabilità permanente,
chiara e riconosciuta, il Consiglio di Facoltà, in seduta straordinaria e con la
presenza della sola componente docente, a scrutinio segreto e a maggioranza di
due terzi nelle prime tre votazioni, assoluta nella quarta, esprimerà un proprio
giudizio. Questo sarà comunicato per iscritto al Gran Cancelliere il quale agisce
a norma dell’art. 11 §2, j dello Statuto.
Art. 14
Nei provvedimenti di sospensione per motivi dottrinali, morali e
disciplinari, si procederà nel modo seguente:
a) il Consiglio di Facoltà, in seduta straordinaria e con la presenza della
sola componente docente, assunte le dovute informazioni dal Preside, darà
mandato al Preside di regolare la questione personalmente col docente, secondo
la mente del Consiglio e solo successivamente, se necessario, farà intervenire
una Commissione composta da tre docenti, designati dallo stesso Consiglio di
Facoltà;
b) qualora non si giungesse a una composizione, la questione sarà
nuovamente trattata dal Consiglio di Facoltà in seduta straordinaria, con la
presenza della sola componente docente. Il Consiglio, a scrutinio segreto e a
298 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 15
Nei provvedimenti di privazione dell’ufficio di un docente per motivi
dottrinali, morali o disciplinari, si procederà nel modo seguente:
a) il Consiglio di Facoltà, in seduta straordinaria e con la presenza della
sola componente docente, assumerà le dovute informazioni dal Preside e,
tenendo conto del bene della Facoltà, di tutta la comunità ecclesiale e dello
stesso interessato, potrà eventualmente dare mandato al Preside di regolare la
questione personalmente col docente, secondo la mente del Consiglio;
b) qualora non si giungesse a una composizione, la questione sarà
nuovamente trattata dal Consiglio di Facoltà in seduta straordinaria, con la
presenza della sola componente docente. Il Consiglio, a scrutinio segreto e a
maggioranza di due terzi nelle prime tre votazioni, assoluta nella quarta, esprimerà
un proprio giudizio, che sarà comunicato per iscritto al Gran Cancelliere, il quale
procederà a norma dell’art. 27 §1 dello Statuto della Facoltà. Del provvedimento
verrà data comunicazione ufficiale alla Facoltà.
Art. 16
In tutti i procedimenti di sospensione e di privazione dell’ufficio sarà
sempre assicurato al docente il diritto di esporre e difendere la propria causa
dinanzi al Consiglio di Facoltà e al Gran Cancelliere, anche con la designazione
di esperti in qualità di consulenti, e di ricorrere alla Congregazione per
l’Educazione Cattolica, per una definitiva soluzione della vertenza.
Art. 17
La sospensione o la privazione dell’attività accademica non comporta
la perdita dei diritti economici acquisiti dal docente per il lavoro svolto nella
Facoltà.
III
GLI STUDENTI
(Statuto FTP artt. 28–34)
Condizioni per l’ammissione degli studenti
Art. 18
§1 – Si ammettono come studenti coloro che hanno i titoli richiesti per
l’ammissione agli studi universitari, a norma dell’art. 28 §1 dello Statuto della
Facoltà.
§2 – Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari e uditori.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
299
REGOLAMENTO
maggioranza di due terzi nelle prime tre votazioni, assoluta nella quarta, esprimerà
un proprio giudizio, che sarà comunicato per iscritto al Gran Cancelliere, il quale
procederà a norma dell’art. 27 §1 dello Statuto della Facoltà. Del provvedimento
verrà data comunicazione ufficiale alla Facoltà.
REGOLAMETNTO
La “Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi”
Art. 19
§1 Competenza sull’ammissione degli studenti hanno il Direttore di
ciascun Istituto, il Preside della Facoltà e la “Commissione per l’ammissione e il
riconoscimento degli studi”, nei casi e nei modi stabiliti da questo Regolamento.
§2 – La Commissione è presieduta dal Preside della Facoltà ed è
composta dal Vice–Preside e da tre docenti stabili eletti dal Consiglio di Facoltà,
possibilmente rappresentativi dei tre Istituti.
§3 – Detta Commissione rimane in carica per quattro anni.
§4 – La Commissione esamina le situazioni sulla base della
documentazione presentata dal Direttore dell’Istituto di provenienza dello
studente e di un suo parere scritto.
§5 – Alle riunioni della Commissione il Preside può invitare il Direttore
dell’Istituto di provenienza dello studente.
§6 – Il giudizio della Commissione è inappellabile e viene comunicato
dal Preside al Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente.
Studenti Ordinari
Art. 20
§1 – Gli studenti ordinari sono coloro che, non essendo iscritti ad altra
Istituzione accademica, frequentano i corsi dei cicli che conducono ai gradi
accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Sacra Teologia.
§2 – Possono essere ammessi come studenti ordinari al 1° ciclo
istituzionale coloro che:
a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi, i
membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita
apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona
ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza;
b) hanno compiuto gli studi medi superiori ed hanno conseguito il
titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università italiane o di altre nazioni,
fermo restando il diritto di esaminare se, dall’attestato, appaiono regolarmente
svolte tutte le discipline ritenute necessarie dalla Facoltà.
§3 – Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza
delle lingue antiche (greco e latino) e di almeno due tra le lingue moderne
ritenute indispensabili (francese, tedesco, inglese, spagnolo), la Facoltà esige
che si supplisca in tempo utile, frequentando appositi corsi e sostenendo i
relativi esami.
§4 – Possono essere ammessi come ordinari al 2° ciclo, per il
conferimento della Licenza, gli studenti che hanno espletato il ciclo istituzionale
conseguendo il grado accademico di Baccellierato in Teologia, ottenuto con
300 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Studenti Straordinari
Art. 21
§1 – Gli studenti straordinari sono coloro che frequentano i corsi con
piani di studio che non conducono ai gradi accademici, per mancanza del titolo
prescritto per il ciclo che frequentano.
§2 – Possono essere iscritti come straordinari coloro che:
a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi e i
membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita
apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona
ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza;
b) hanno conseguito un diploma di istruzione media superiore o
compiuto un curricolo di studi equivalente.
Immatricolazioni e iscrizioni
Art. 22
§1 – Le immatricolazioni e le iscrizioni si effettuano nei tempi indicati
annualmente nel calendario accademico, presso la segreteria dell’Istituto scelto.
Al momento dell’iscrizione allo studente viene assegnato dalla segreteria il
numero di matricola che egli manterrà (dal I al III ciclo) anche in caso di
trasferimento in uno degli altri istituti della Facoltà.
§2 – Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono
essere autorizzate dai Direttori degli Istituti e comportano diritti amministrativi
di mora.
§3 – Le iscrizioni al 2° e al 3° ciclo si effettuano anche all’inizio del
secondo semestre.
§4 – Nei casi di dubbia ammissione la decisione spetta alla Commissione
per l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
301
REGOLAMENTO
una valutazione almeno “cum laude”, presso una Facoltà canonicamente
riconosciuta o eretta dalla S. Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato
a una Facoltà canonicamente eretta.
§5 – Possono essere ammessi come ordinari al 3° ciclo, per il
conferimento del Dottorato, gli studenti che hanno conseguito il titolo di Licenza
in Teologia con una valutazione “magna cum laude”, salvo dispensa del Preside
della Facoltà su parere favorevole dalla “Commissione per l’ammissione e il
riconoscimento degli studi”. Il titolo di Licenza in Teologia deve essere stato
conseguito presso una Facoltà canonicamente riconosciuta o eretta dalla S.
Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente
eretta.
REGOLAMETNTO
Trasferimenti
Art. 23
§1 – Gli studenti possono trasferirsi durante il quinquennio istituzionale
da un Istituto all’altro della Facoltà, nei modi consentiti.
§2 – Il trasferimento sarà motivato dallo studente con lettera indirizzata
al Direttore dell’Istituto in cui egli è iscritto e sarà possibile dopo il nulla osta di
questi.
§3 – Il Direttore dell’Istituto presso il quale lo studente si trasferisce,
accoglierà la richiesta e verificherà gli studi compiuti per eventuale adeguamento
al piano di studi.
Studenti «fuori corso»
Art. 24
§1 – Gli studenti che aspirano ai gradi accademici del “Baccellierato” e
della “Licenza in Sacra Teologia” e che non hanno completato il curriculum di
studio, comprensivo dei seminari e dell’esame finale, entro la sessione di febbraio
dell’anno accademico successivo alla iscrizione all’ultimo anno dei rispettivi
piani di studio, sono considerati «fuori corso»
§ 2 – Tutti gli studenti «fuori corso» possono iscriversi fino alla data
del 15 marzo. Oltre tale data l’iscrizione è ammessa, a discrezione del Direttore e
con diritti amministrativi di mora.
Sospensione degli studi
Art. 25
La sospensione degli studi è la possibilità di interrompere per un
determinato periodo gli studi. Lo studente può chiedere in qualsiasi momento
la sospensione degli studi, per un massimo di due anni, per gravi motivi
sottoposti alla valutazione discrezionale del Direttore.
Durante il periodo di sospensione non è consentito svolgere nessun
atto di carriera, come ad esempio sostenere esami, modificare o presentare un
piano di studi, richiedere riconoscimenti di attività formative.
La sospensione dagli studi esonera dal pagamento dalle tasse
accademiche del periodo di sospensione.
Per riprendere gli studi interrotti lo studente dovrà presentare
la richiesta su apposito modulo fornito dalle segreterie particolari durante il
periodo di iscrizione dell’anno accademico in cui si intende riprendere gli studi
e corrispondere le tasse accademiche relative.
302 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Art. 26
La rinuncia agli studi è un atto formale irrevocabile con il quale lo
studente intende concludere la carriera accademica nella Facoltà.
La domanda dovrà essere indirizzata al Preside della Facoltà, attraverso
apposito modulo fornito dalle segreterie particolari.
Decadenza dagli studi
Art. 27
§1 – Sono considerati decaduti dagli studi e perdono ogni diritto
acquisito quegli studenti che non hanno sostenuto più esami da 10 anni
accademici. Per ultimo esame si intende l’ultimo sostenuto.
§2 – Per coloro che volessero riprendere gli studi del II e III ciclo dopo
dieci anni dall’ultimo esame, il Direttore elaborerà un piano di studi
particolareggiato che sottoporrà alla Commissione per l’ammissione e il
riconoscimento degli studi per l’approvazione.
§3 – Gli studenti che per vari motivi non assicurano la prescritta
frequenza ai corsi e pertanto non sono ammessi agli esami per difetto di
frequenza, devono ripetere i corsi.
Riconoscimento degli studi compiuti altrove
Art. 28
§1 – Lo studente proveniente da altre Facoltà o Istituti teologici può
contestualmente alla immatricolazione o iscrizione chiedere il riconoscimento
degli studi compiuti e l’omologazione degli esami già superati a norma dello
Statuto e dei seguenti criteri generali:
a) la sostanziale corrispondenza degli argomenti e dei contenuti dei
corsi dei cui esami si chiede l’omologazione;
b) la corrispondenza dei credits dei corsi dei cui esami si chiede
l’omologazione;
c) gli esami di cui si chiede l’omologazione non devono essere andati
soggetti a decadenza;
d) gli esami di cui si chiede l’omologazione, devono essere stati superati
con buon profitto;
e) gli esami di cui si chiede l’omologazione, devono essere stati
sostenuti presso Facoltà e Istituti canonicamente eretti o approvati;
f) per una sola volta si può chiedere l’omologazione di un esame già
sostenuto.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
303
REGOLAMENTO
Rinuncia agli studi
REGOLAMETNTO
§2 – L’istanza, corredata da certificazione autentica di esami della
Facoltà e/o Istituto di provenienza e dai programmi seguiti, va inoltrata in
Segreteria entro il termine perentorio del 30 ottobre.
§3 – Chi ha iniziato come ordinario gli studi filosofico–teologici in una
Facoltà canonicamente eretta o approvata dalla S. Sede o in Istituti teologici
aggregati o affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata,
può essere ammesso a continuarli presso l’Istituto, senza l’obbligo di ripetere
gli esami già sostenuti. Non può, tuttavia, essere ammesso a sostenere gli
esami e le altre prove prescritte per il conseguimento dei gradi accademici,
senza l’approvazione del piano di studi e senza una regolare partecipazione ai
rispettivi corsi.
§4 – Chi ha compiuto studi filosofico–teologici presso Istituti teologici
o Studentati non affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o
approvata, può ricevere un riconoscimento dei curricoli svolti, in ordine al
conseguimento dei gradi accademici, solo se in possesso di un diploma di studi
superiori valido per l’iscrizione come ordinario. I riconoscimenti e le
omologazioni sono fatti dalla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento
degli studi.
§5 – Chi ha conseguito il grado accademico di «Magistero in Scienze
Religiose» (Laurea Magistrale in Scienze Religiose) presso un Istituto superiore
di scienze religiose sponsorizzato da una Facoltà teologica canonicamente eretta
o approvata e vuole conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, sarà ammesso
dal Preside e iscritto al IV anno del quinquennio istituzionale con un piano di
studi particolareggiato concordato con il Direttore dell’Istituto in cui lo studente
desidera iscriversi.
§6 – Coloro che sono in possesso del «Diploma di magistero in Scienze
Religiose» (Laurea in Scienze Religiose), per ottenere quanto previsto dal
paragrafo precedente dovranno essere iscritti al II anno del quinquennio
istituzionale con un piano di studi particolareggiato concordato con il Direttore
dell’Istituto in cui lo studente desidera iscriversi.
§7 – Chi ha conseguito il «Diploma in Scienze Religiose» potrà ottenere
riconoscimenti e omologazioni solo se i rispettivi Istituti Superiori di Scienze
Religiose risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà teologica, udito il
parere della Commissione per il riconoscimento degli studi.
§8 – Curricoli incompleti svolti presso un Istituto Superiore di Scienze
Religiose (ISSR) sponsorizzato da una Facoltà teologica, o presso un Istituto di
Scienze Religiose (ISR) riconosciuto da una Facoltà teologica, possono ottenere
riconoscimenti e omologazioni, udito il parere della Commissione per il
riconoscimento degli studi.
§9 – Il riconoscimento di discipline e corsi compiuti con successo
nelle Università civili, o in altri Centri qualificati di studi, viene determinato
caso per caso dal Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per
304 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Passaggio di studenti straordinari a ordinari
Art. 29
Gli studenti straordinari iscritti al ciclo istituzionale che, in possesso
dei requisiti richiesti, intendessero conseguire il grado accademico, possono
inoltrare istanza di passaggio a studente ordinario e di omologazione dei corsi
frequentati e degli esami sostenuti. Il passaggio viene deliberato, caso per
caso, dai Direttori degli Istituti che stabiliscono le eventuali integrazioni al
piano di studi precedentemente approvato, una volta acquisito il parere
favorevole della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
305
REGOLAMENTO
l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Per laureati si intendono coloro
che hanno conseguito una laurea quadriennale secondo i precedenti regolamenti
delle Università civili italiane, oppure coloro che hanno conseguito la laurea
quinquennale, detta «specialistica» presso le Università italiane od estere. Per
costoro si devono tenere presenti i seguenti criteri generali:
a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del
quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di recuperare prima del conferimento del
grado accademico, i principali corsi filosofici teoretici, qualora sembrassero
insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti;
b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al
secondo anno del quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i
corsi teoretici e storici e le altre discipline del biennio filosofico che non
trovassero adeguate corrispondenze negli studi compiuti;
c) i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie nel
piano di studi dell’Istituto scelto, vengono iscritti al primo anno del quinquennio
istituzionale. Potranno tuttavia essere omologati quegli esami che trovassero
sufficiente corrispondenza nel piano di studi del singolo Istituto. Il diploma di
laurea di primo livello, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale
e un seminario del biennio filosofico, e dall’eventuale obbligo di un elaborato
scritto di filosofia;
d) il Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per
l’ammissione e il riconoscimento degli studi e tenendo presente i criteri generali
emanati dalla Facoltà, può omologare, indipendentemente dal diploma di laurea,
tutti gli esami universitari che trovassero sostanziale corrispondenza nei
programmi dei singoli Istituti. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto
il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione.
§10 – Coloro che hanno conseguito una laurea triennale, detta «breve»,
presso le Università civili italiane od estere potranno avvalersi dei seguenti
riconoscimenti:
a) se provengono da facoltà umanistiche, potranno chiedere
l’omologazione degli esami sostenuti secondo i criteri generali della Facoltà;
b) se provengono da facoltà scientifiche potranno essere esonerati da
un seminario del biennio filosofico–teologico.
REGOLAMETNTO
Studenti uditori
Art. 30
§1 – Gli studenti uditori, ex art. 31 Statuto, sono coloro che vengono
autorizzati dal Direttore a frequentare alcuni corsi di loro scelta senza previsione
di esame finale.
§2 – Il Direttore può autorizzare a sostenere, eventualmente, i relativi
esami.
§3 – Gli studenti uditori che, in possesso dei requisiti richiesti a norma
dello Statuto e del presente Regolamento, intendono iscriversi come ordinari o
come straordinari, possono chiedere al Direttore la convalida dei corsi frequentati
e degli eventuali esami sostenuti presso gli Istituti.
§4 – L’iscrizione e la convalida vengono deliberate, caso per caso, dai
Direttori degli Istituti, una volta acquisito il parere favorevole della Commissione
per l’ammissione e il riconoscimento degli studi.
Istanze varie
Art. 31
Ogni domanda di certificazione o istanza di qualsiasi natura va inoltrata,
a seconda dei casi, al Preside o al Direttore, a mezzo dei servizi di Segreteria.
Prenotazioni e scadenze
Art. 32
Tutte le prenotazioni, le scadenze ed i vari adempimenti sono pubblicati
nel calendario accademico, oppure notificati nell’albo ufficiale degli avvisi. Salvo
indicazione contraria, i termini si intendono sempre perentori.
Partecipazione degli studenti alla vita della Facoltà
Art. 33
§1 – Parte integrante della comunità accademica, gli studenti possono
associarsi per promuovere il dialogo e la collaborazione con le Autorità e i
docenti della Facoltà, secondo modalità previste dal Regolamento della Facoltà
e dagli Ordinamenti degli Istituti.
§2 – Eventuali procedimenti disciplinari per infrazioni alla disciplina e
ai buoni costumi sono presi dai Direttori degli Istituti, i quali, nei casi più gravi,
agiscono in conformità alle decisioni del Consiglio di Facoltà, che può
eventualmente decretare la sospensione o la dimissione. Vanno sempre tutelati
il diritto alla difesa e la possibilità di ricorso al Consiglio di Facoltà e al Gran
Cancelliere.
306 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Il personale ausiliario
Art. 34
I diritti e i doveri del personale ausiliario sono stabiliti nel contratto di
assunzione che la Facoltà stipulerà con ciascuno di essi.
V
ORDINAMENTO DEGLI STUDI
(Statuto FTP artt. 39–43)
L’anno accademico
Art. 35
§1 – L’anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese inizia nel
mese di ottobre e si conclude nel settembre successivo.
§2 – Esso consta di due semestri, ciascuno con almeno 12 settimane
scolari effettive.
§3 – Il calendario accademico è predisposto annualmente dal Consiglio
di Facoltà, tenendo presente le diverse esigenze dei tre Istituti.
Le lezioni istituzionali
Art. 36
§1 – Le lezioni sono obbligatorie e devono essere frequentate dagli
studenti per almeno i 2/3, pena la non ammissione agli esami.
§2 – Le lezioni istituzionali vengono sospese durante le sessioni
ordinarie di esame ed in occasione di particolari iniziative spirituali o culturali
promosse o riconosciute dalle Autorità accademiche.
§3 – Le lezioni non vengono interrotte durante l’eventuale sessione
straordinaria di esami.
Gli esami
Art. 37
§1 – L’impegno personale degli studenti nell’apprendimento delle
discipline previste dai vari piani di studio è oggetto di verifica e di valutazione
mediante una prova d’esame conclusiva di ogni singolo corso.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
307
REGOLAMENTO
IV
GLI OFFICIALI E IL PERSONALE AUSILIARIO
(Statuto FTP artt. 35–38)
REGOLAMETNTO
§2 – Tale prova intende verificare sia la sintesi maturata dal candidato
nella disciplina studiata, sia la sua capacità di sostenere un confronto
interpersonale sul piano delle idee.
§3 – L’esame, inoltre, non viene convalidato se la posizione
amministrativa dello studente non è in regola.
Art. 38
§1 – Possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o
di un insegnamento solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti
e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal docente al
termine del corso.
§2 – La partecipazione alle lezioni, agli incontri seminariali, ai gruppi di
studio non deve essere inferiore ai due terzi del totale.
Art. 39
§1 – Non possono essere sostenuti esami del secondo ciclo se lo
studente non risulta ad esso regolarmente iscritto.
§2 – Non possono essere sostenuti esami del terzo ciclo se lo studente
non risulta ad esso regolarmente iscritto.
Art. 40
§1 – Le sessioni ordinarie di esame sono tre: invernale, estiva,
autunnale. In ciascuna di esse vengono indetti, per ogni singola disciplina
prevista, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo.
§2 – Eventuali esami fuori sessione possono essere concessi in via
straordinaria dal Direttore, udito il docente interessato.
§3 – Il Consiglio di Facoltà può deliberare sessioni straordinarie
d’esame, da collocarsi sempre al di fuori dell’orario delle lezioni.
Art. 41
§1 – L’esaminatore competente per ogni disciplina è il docente della
stessa.
§2 – Ogni docente può essere coadiuvato, in sede d’esame, da una
Commissione di docenti dell’Istituto nominati dal Direttore.
§3 – In caso di legittimo impedimento il Direttore, previo accordo con
il docente interessato, può designare o un altro docente del proprio o di un’altro
Istituto, o una Commissione per lo svolgimento dell’esame.
Art. 42
Le prove d’esame sono pubbliche e si sostengono esclusivamente nei
locali indicati dall’Autorità accademica.
308 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
§1 – Gli esami possono essere orali o scritti, a discrezione del docente,
tenuto conto dell’interesse degli studenti; la loro durata va contenuta in un
tempo ragionevole.
§2 – La valutazione degli esami e delle altre prove viene espressa con
un voto, espresso in trentesimi.
§3 – L’esame si ritiene superato con la votazione di 18/30.
§4 – Qualora lo studente, pur avendo superato la prova d’esame, chiede
di poterla ripetere per migliorare la propria preparazione viene verbalizzata la
dizione “recessit” (ritirato).
§5 – L’esame non è superato se lo studente non dimostra una
preparazione sufficiente: in tal caso viene verbalizzata la dizione “non probatus”
(non approvato).
Art. 44
§1 – All’inizio di ogni esame di profitto lo studente appone la propria
firma sul verbale d’esame e risponde poi alle domande del docente e/o della
Commissione.
§2 – Della prova d’esame viene redatto processo verbale firmato dal
docente e/o dalla Commissione.
Art. 45
Nell’esprimere la votazione sull’esito dell’esame si tengano presenti i
seguenti criteri generali:
a) conoscenza dei contenuti, capacità di analisi, nonché, di sintesi e di
appropriata esposizione;
b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e l’attiva
partecipazione alle lezioni.
Il curricolo degli studi
Art. 46
Il curricolo degli studi della Facoltà comprende tre cicli successivi:
a) il primo ciclo della durata di cinque anni (10 semestri), si articola in
un biennio prevalentemente filosofico e in un triennio teologico, e si conclude
con il conseguimento del Baccellierato in Teologia;
b) il secondo ciclo della durata di due anni (4 semestri) si conclude con
il conseguimento della Licenza in Teologia;
c) il terzo ciclo, della durata di almeno due anni (4 semestri) si conclude
con il conseguimento del Dottorato in Teologia.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
309
REGOLAMENTO
Art. 43
REGOLAMETNTO
Il primo ciclo («Baccellierato» in Teologia)
Art. 47
Il piano di studi del primo ciclo viene elaborato dal Consiglio di Facoltà.
L’elaborato scritto per il «Baccellierato»
Art. 48
§1 – A decorrere dall’8° semestre del ciclo istituzionale, lo studente
concorda con un docente del ciclo istituzionale un tema di sintesi teologica per
la composizione di un elaborato scritto. Il titolo di tale elaborato, approvato e
firmato dal docente relatore, verrà depositato in segreteria, e corredato della
firma del Direttore dell’Istituto.
§2 – Entro il termine perentorio di almeno trenta giorni prima della data
fissata per l’esame finale del primo ciclo, lo studente dovrà consegnare copia di
tale elaborato in segreteria corredato del giudizio positivo del docente che lo ha
guidato nella composizione dell’elaborato.
§3 – L’elaborato deve avere le seguenti caratteristiche tecniche: sia
costituito di minimo 30 massimo 50 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue
righe di 60 battute per pagina o equivalenti.
§4 – L’elaborato dovrà avere accurato apparato tecnico, eventuale
elenco di abbreviazioni e sigle, bibliografia articolata in fonti e studi, nonché
l’indice delle parti.
§5 – In caso di mancata consegna dell’elaborato scritto o di mancanza
di giudizio positivo da parte del docente relatore il Direttore non ammette il
candidato a sostenere l’esame finale del primo ciclo.
Esame finale del primo ciclo
Art. 49
§1 – Il primo ciclo si conclude con un esame finale che può essere
sostenuto solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Tale esame ha un
carattere “comprensivo” in quanto tende a verificare se lo studente ha assimilato
la formazione teologica globale, proposta nel quinquennio istituzionale.
§2 – Il programma dell’esame finale include le aree tematiche: storica,
biblica, sistematica, pratica.
§3 – L’esame finale si svolgerà su un temario di 30 argomenti approvato
dal Consiglio di Facoltà e pubblicato all’inizio del secondo semestre di ogni
anno.
§4 – La Commissione per l’esame finale in ordine al conferimento del
baccellierato è presieduta dal Preside o dal Direttore dell’Istituto, oppure da un
docente delegato dal Preside, ed è composta da tre docenti designati dal
Direttore, possibilmente tra quelli stabili nell’Istituto.
310 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Il secondo ciclo («Licenza» in Teologia)
Art. 50
§1 – Nel secondo ciclo, della durata di due anni distribuiti in quattro
semestri, viene integrata la formazione teologica di base e si avviano gli studenti,
attraverso discipline speciali, seminari ed esercitazioni, alla ricerca e alla
elaborazione teologica in un settore specifico della teologia.
§2 – Il piano di studi del secondo ciclo viene approvato annualmente
dal Consiglio di Facoltà in relazione alle specializzazioni di Antropologia
Teologica nell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta, in
Teologia Pastorale nell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta
e di Teologia ecumenico–patristica nell’Istituto “S. Nicola” di Bari, sulla base
delle proposte elaborate dai rispettivi Consigli di Istituto.
§3 – In ogni caso, vanno tenute presenti le seguenti norme generali:
a) i corsi e i seminari frequentati dallo studente sono computati in Ects;
b) per il conseguimento della Licenza lo studente dovrà totalizzare, nel
biennio, 120 Ects in corsi fondamentali, comuni opzionali e seminari secondo il
piano particolare di ogni Istituto;
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
311
REGOLAMENTO
§5 – Nell’esame finale:
a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti
e il metodo di lavoro seguito nell’elaborato scritto; il docente relatore legge e
deposita agli atti un giudizio scritto sul lavoro;
b) in un secondo momento il candidato conferisce su 3 argomenti
scelti tra 9 compresi nel temario.
§6 – La seduta dell’esame durerà 40 minuti.
§7 – Il punteggio per il baccellierato si struttura come segue:
a) 80/110 al curricolo dell’intero quinquennio
b) 15/110 al voto assegnato all’elaborato scritto
c) 15/110 all’esame finale.
La Commissione esaminatrice può attribuire altri punti integrativi, fino
al massimo di 6, per il coefficiente finale.
§8 – Le equivalenze con la dizione latina sono:
a) da 66 a 71,5 = probatus
b) da 71,6 a 82,5 = bene probatus
c) da 82,6 a 93,5 = cum laude probatus
d) da 93, 6 a 104, 5 = magna cum laude probatus
e) da 104,6 a 110= summa vel maxima cum laude probatus.
§9 – Della seduta di esame di ciascun candidato sarà redatto il verbale
in duplice copia, di cui una sarà conservata nella segreteria dell’Istituto e l’altra
sarà trasmessa alla segreteria generale della Facoltà.
REGOLAMETNTO
c) i corsi fondamentali e comuni hanno carattere obbligatorio; i corsi
opzionali e i seminari vengono scelti dallo studente all’interno della
programmazione annuale delle specializzazioni;
d) previa autorizzazione del Direttore possono essere seguiti anche
alcuni corsi esterni all’Istituto, opportunamente riconosciuti e valorizzati nel
piano di studi.
§4 – I seminari del secondo ciclo hanno lo scopo di introdurre al lavoro
scientifico, in vista soprattutto della dissertazione per la Licenza. Essi non
possono avere un numero di partecipanti inferiore a 5 e superiore a 12. Ogni
seminario comporta un elaborato scritto, che può essere in relazione con la tesi,
e la cui valutazione viene espressa in un voto.
§5 – La dissertazione o tesi è la prova più qualificante del secondo
ciclo. In essa il candidato deve mostrare rigore di metodo, giudizio critico,
maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado
superiore. L’argomento, scelto su proposta dello studente e del docente che ne
ha accettato la direzione, deve essere approvato dal Direttore del singolo Istituto.
§6 – Il Direttore dell’Istituto controlla il retto svolgimento dei corsi del
secondo ciclo e nomina il correlatore della tesi di Licenza. Egli mantiene anche
i raccordi tra i docenti operanti nell’ambito del secondo ciclo.
§7 – All’inizio di ogni anno accademico lo studente elaborerà il piano
personale di studi in cui indicherà le scelte dei corsi opzionali e dei seminari che
seguirà nel corso dell’anno e lo sottoporrà all’approvazione del direttore
dell’Istituto.
Elaborazione della tesi per la «Licenza»
Art. 51
§1 – A decorrere dal 2° semestre del primo anno del biennio di
specializzazione lo studente può concordare le linee essenziali ed il titolo del
suo lavoro con un docente del Biennio di Specializzazione, col quale abbia
sostenuto almeno un esame, o, previo il permesso del Direttore, con un docente
del ciclo istituzionale.
§2 – Mediante istanza, controfirmata dal docente relatore per
approvazione, il titolo viene depositato in segreteria, dove rimane riservato per
cinque anni solari dalla data di consegna. Esso non può essere cambiato o
modificato, se non per intervenuti gravi motivi, e non prima di dieci mesi dalla
data di deposito.
§3 – Per inoltrare istanza di discussione e difesa dell’elaborato scritto
lo studente deve avere previamente ottenuto l’approvazione scritta del docente
relatore sia sulla prima copia della tesi che sul modulo di domanda.
§4 – Per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente
deve:
312 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Esame finale del secondo ciclo
Art. 52
§1 – Il secondo ciclo si conclude con un esame finale in due momenti:
a) discussione e difesa di una dissertazione scritta;
b) esame comprensivo orale su un programma che abbraccia gli
argomenti caratterizzanti l’indirizzo prescelto.
§2 – Tale programma, che prevede un elenco di 15 argomenti, viene
elaborato dal Consiglio d’Istituto, approvato dal Consiglio di Facoltà e
pubblicato all’inizio del secondo semestre.
§3 – L’esame finale, della durata di un’ora, si svolge davanti a una
Commissione presieduta dal Preside della Facoltà o da un suo delegato.
Compongono la Commissione il Direttore dell’Istituto, il relatore e il correlatore
della tesi.
§4 – Durante l’esame finale per la Licenza:
a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti
e il metodo di lavoro seguito nella tesi; i docenti relatore e correlatore leggono
e depositano agli atti un giudizio scritto sul lavoro; infine, lo studente risponde
ai quesiti posti dalla Commissione in riferimento alla tesi;
b) in un secondo momento, il candidato conferisce su almeno tre tesi,
di cui una a sua scelta.
§5 – Il punteggio per la Licenza si articola come segue:
a) 50/110 al curricolo del biennio
b) 40/110 alla dissertazione (20 Relatore/20 Correlatore)
c) 20/110 all’esame finale (10 Relatore/10 Correlatore).
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
313
REGOLAMENTO
a) presentare in segreteria, entro il termine perentorio di almeno trenta
giorni prima della data fissata per la discussione, cinque copie della tesi
dattiloscritte, una firmata dall’autore e dal relatore, e la relativa approvazione
scritta del docente relatore;
b) contestualmente alla consegna delle copie della sua tesi, comunicare
alla segreteria la tesi da lui prescelta per l’esame generale orale. Le altre due tesi,
assegnate dal Direttore, sono comunicate dalla segreteria due giorni prima
dell’esame generale orale;
c) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia
costituita di almeno 90 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di 60
battute per pagina o equivalenti;
d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista
amministrativo.
§5 – In caso di difformità tra titolo e linee essenziali del lavoro depositati
ai sensi dell’art. 51 §2 e il lavoro presentato ai sensi dell’art. 51 §4 del presente
Regolamento, il Direttore non ammette il candidato alla discussione e difesa
della tesi.
REGOLAMETNTO
La Commissione esaminatrice può attribuire altri punti integrativi fino
a 6 per il coefficiente finale.
§6 – Le equivalenze con la dizione latina sono:
a) da 66 a 71,5 = probatus;
b) da 71,6 a 82,5 = bene probatus;
c) da 82,6 a 93,5 = cum laude probatus;
d) da 93, 6 a 104, 5 = magna cum laude probatus;
e) da 104,6 a 110= summa vel maxima cum laude probatus.
§7 – Della seduta di esame di ciascun candidato sarà redatto il verbale
in duplice copia, di cui una sarà conservata nella segreteria dell’Istituto, e
l’altra sarà trasmessa alla segreteria generale della Facoltà.
Il terzo ciclo («Dottorato» in Teologia)
Finalità del terzo ciclo
Art. 53
Il terzo ciclo è destinato a perfezionare la formazione scientifica del
candidato. Questo scopo è raggiunto specialmente attraverso l’elaborazione
della dissertazione dottorale. Dissertazione dottorale che avrà la caratteristica
di essere un apporto scientifico e originale all’approfondimento della materia.
Condizioni per l’ammissione al ciclo per il Dottorato
Art. 54
Per essere ammessi agli studi del ciclo per il Dottorato in teologia è
necessario aver ottenuto la Licenza. L’ammissione è inoltre condizionata dai
seguenti prerequisiti:
a) la qualifica finale del II ciclo deve essere almeno magna cum laude
(25,53 o 8,51);
b) oltre alla conoscenza dell’italiano è richiesta la conoscenza di almeno
due lingue moderne, da determinare in base alla specializzazione e soprattutto
in rapporto alle esigenze della dissertazione dottorale;
c) coloro che hanno espletato gli studi teologici per il II ciclo in un’altra
Istituzione accademica, conseguendone il titolo, e non avessero totalizzato il numero
di 120 Ects, vengono ammessi al ciclo di Dottorato, ma dovranno integrare i crediti
mancanti seguendo dei corsi offerti nel II ciclo e superandone gli esami con una
media non inferiore a magna cum laude. Il Direttore valuterà la domanda di
ammissione al Dottorato, concorderà con il candidato un piano di studi
particolareggiato ed assegnerà gli esami da sostenere che sottoporrà al Consiglio
di Facoltà;
314 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Piano di lavoro per il ciclo al Dottorato
Art. 55
§1 – Al momento dell’iscrizione al ciclo per il Dottorato, o quanto prima,
il candidato presenterà al Direttore dell’Istituto presso il quale intende seguire
il III ciclo, un piano di lavoro da lui elaborato con l’aiuto del relatore scelto per
la dissertazione scritta.
§2 – Tale piano di lavoro deve essere approvato dal Direttore
dell’Istituto e viene conservato nella segreteria dell’Istituto.
§3 – Gli Istituti abilitati al conferimento del Dottorato potranno proporre
corsi e seminari secondo programmi elaborati dai rispettivi Consigli per ciascun
anno accademico, approvati dal Consiglio di Facoltà.
Preparazione della tesi di Dottorato
Il relatore della tesi
Art. 56
Il relatore della tesi scritta, normalmente, è uno dei professori stabili
della Facoltà. In casi particolari, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Preside,
potrà affidare il tema di una tesi ad un esperto della Facoltà oppure di altra
Istituzione accademica.
Prima approvazione dell’argomento della dissertazione scritta
Art. 57
§1 – Il tema previsto per la dissertazione scritta, oltre ad avere il
consenso scritto del relatore scelto dal candidato, sarà presentato dal Direttore
e approvato dal Consiglio di Facoltà.
§2 – Il Consiglio di Facoltà confermerà il relatore scelto dal candidato
o lo indicherà ex novo insieme con il correlatore. Essi seguiranno il lavoro di
ricerca del candidato.
§3 – A questo punto il tema sarà depositato presso la segreteria della
Facoltà e sarà riservato allo studente per cinque anni, previa regolarizzazione
dei diritti amministrativi. Da questa data inizia la decorrenza del corso per il
Dottorato.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
315
REGOLAMENTO
d) i candidati che si presenteranno per il Dottorato alla Facoltà Teologica
Pugliese provenienti da uno dei corsi per il secondo ciclo della medesima Facoltà
dovranno scegliere un corso e un seminario equivalenti a 10 Ects. Tali corsi o
seminari verranno proposti annualmente dai rispettivi Consigli d’Istituto ed
approvati dal Consiglio di Facoltà.
REGOLAMETNTO
§4 – Lo studente, per conservare il tema oltre tale limite, dovrà ottenere
la conferma scritta del Preside che la concede su richiesta del relatore della tesi.
Ammissione della tesi alla discussione
Art. 58
§1 – Per essere ammessa alla discussione, la tesi scritta deve essere
previamente esaminata dal relatore, che darà il nulla osta, e dal correlatore della
tesi.
§2 – Il relatore e il correlatore della tesi daranno al Direttore il parere
scritto sull’ammissibilità della dissertazione alla difesa pubblica.
§3 – Inoltre, per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo
studente deve:
a) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia
costituita di almeno 250 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di
60 battute per pagina o equivalenti;
b) consegnare un sommario (di una pagina di circa 20–25 righe) della
tesi, nella lingua in cui è scritta la tesi;
c) consegnare alla segreteria dell’Istituto sette copie della tesi, un
mese prima della data della sessione indicata dal calendario;
d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista
amministrativo.
Conclusione del ciclo di Dottorato
La discussione della tesi
Art. 59
§1 – La discussione della tesi avverrà nella data pubblicata nel
calendario accademico, davanti ad una Commissione.
§2 – La Commissione sarà composta da:
a) Preside o un suo delegato;
b)Direttore dell’Istituto di provenienza del candidato interessato;
c) relatore e correlatore della tesi;
d) un docente nominato un mese prima dal Direttore.
§3 – La difesa si estende per un’ora. Nei primi 20 minuti, il candidato
offre una sintesi della sua tesi ed espone in breve i motivi della scelta del tema,
le difficoltà e l’originalità del lavoro e, soprattutto, l’esito della sua ricerca
accademica. La lingua ufficiale nella difesa è l’italiano, salvo dispensa del
Direttore.
316 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
Parametri per il voto finale
Art. 60
Il voto finale del Dottorato è ricavato dalla somma dei punti dati dai
componenti della Commissione nel modo seguente:
a) da 1 a 50 punti dal relatore della tesi;
b) da 1 a 40 punti dal correlatore della tesi;
c) da 1 a 20 punti dal Preside o dal docente nominato nella Commissione.
Pubblicazione della tesi
Art. 61
§1 – Il titolo di Dottore in Teologia è riconosciuto solo dopo la
pubblicazione almeno parziale della tesi.
§2 – Per la pubblicazione è necessario attenersi al giudizio della
Commissione che indicherà se la dissertazione può essere pubblicata
interamente, o solo in parte, o con eventuali integrazioni o correzioni.
§3 – Alla segreteria della Facoltà devono essere consegnate 30 copie
della pubblicazione, che dovrà rispettare tutte le norme indicate dalla Facoltà
per l’edizione.
VI
I GRADI ACCADEMICI
(Statuto FTP artt. 44–47)
Certificati e diplomi
Art. 62
Le domande per il conseguimento dei gradi accademici sono consegnate
alla segreteria dell’Istituto presso il quale lo studente è iscritto, sui formulari ed
entro i termini stabiliti.
Art. 63
§ 1 – I diplomi attestanti i gradi accademici sono di competenza della
segreteria generale della Facoltà.
§2 – I diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato vengono rilasciati
dalla Segreteria generale della Facoltà e su richiesta del candidato mediante
domanda presentata nelle segreterie degli Istituti, e con l’obbligo di corrispondere
alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso.
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
317
REGOLAMENTO
§4 – Della seduta di esame di ciascun candidato sarà redatto il verbale
in duplice copia, di cui una sarà conservata nella segreteria dell’Istituto e l’altra
sarà trasmessa alla segreteria generale.
REGOLAMETNTO
§3 – Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo
dopo la pubblicazione della Tesi dottorale o di una sua parte e la relativa consegna
in segreteria generale delle copie. Dopo la difesa della tesi le segreterie particolari
degli Istituti possono rilasciare, su richiesta del candidato, un attestato di
Dottorato.
All’atto della domanda scritta lo studente dovrà versare la tassa
accademica corrispondente in vigore per l’anno accademico in corso.
§4 – I diplomi sono documenti non iterabili; il ritiro è permesso solo
allo studente titolare che ne fa richiesta o, in caso di necessità, mediante delega
nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte
della persona delegata.
§5 – I diplomi saranno firmati dal Gran Cancelliere, dal Preside, dal
Direttore dell’Istituto e dal Segretario generale.
§6 – I certificati e gli attestati vengono richiesti dallo studente nelle
segreterie particolari degli Istituti della Facoltà mediante l’apposito modulo e
con l’obbligo di corrispondere alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in
corso.
VII
I SUSSIDI DIDATTICI
(Statuto FTP art. 48)
Art. 64
§1 – In relazione agli artt. 37 e 48 dello Statuto, la Facoltà, per curare le
Biblioteche degli Istituti, si avvale della Commissione per le biblioteche,
presieduta dal Preside della Facoltà e composta dal Bibliotecario generale e dai
Direttori delle singole Biblioteche di cui si avvalgono gli Istituti.
§2 – La Commissione si riunisce, di regola, una volta ogni semestre,
convocata su ordine del giorno proposto dal Bibliotecario generale.
§3 – Le riunioni della Commissione sono presiedute dal Preside o da
un suo delegato.
VIII
AMMINISTRAZIONE ECONOMICA
(Statuto FTP artt. 49–53)
Art. 65
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile degli indirizzi della
gestione economica ordinaria e straordinaria attraverso l’utilizzo di tutte le
risorse, comprese quelle finanziarie, messe a disposizione della Facoltà.
318 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
§1 – Il Consiglio di Amministrazione è convocato e presieduto dal
Presidente.
§2 – La convocazione avviene per iscritto 15 giorni prima della data
fissata con indicazione dell’ordine del giorno.
§3 – Le sedute del Consiglio di Amministrazione sono convocate
d’intesa con il Preside (cfr. Statuto art. 12 §2, d).
§4 – Il Consiglio di Amministrazione delibera con la maggioranza assoluta
dei presenti; in caso di parità dei voti, quello del Presidente dirime la parità.
§5 – I verbali vengono letti ed approvati formalmente nella seduta
successiva a quella della sua discussione e, solo dopo approvazione, vengono
trascritti su apposito registro.
Art. 67
E’ competenza del Consiglio di Amministrazione:
a) definire i bilanci preventivi e deliberare sui bilanci consuntivi della
Facoltà, con esercizi finanziari coincidenti con l’anno solare;
b) deliberare lo stato economico dei docenti, considerati i loro ruoli, e
quello del personale non docente;
c) determinare annualmente le tabelle dei diritti amministrativi e di
segreteria, perché le approvi il Consiglio di Facoltà;
d) deliberare eventuali provvidenze e sussidi in favore degli studenti
che ne facciano richiesta per particolari situazioni familiari e personali;
e) deliberare su ogni ulteriore spesa non prevista in bilancio.
Art. 68
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione può, in caso di urgente
e imprevista necessità, autorizzare l’economo generale a provvedere a liquidare
il caso attingendo dal fondo «imprevisti», con l’obbligo di convocare il Consiglio
di Amministrazione entro un mese per la sua discussione e ratifica.
Art. 69
L’economo ha il compito di:
a) sovrintendere e sorvegliare l’attività del personale non docente;
b) curare che siano attuate le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
c) predisporre gli schemi di bilancio per ciascun esercizio;
d) custodire la cassa della Facoltà e curarne le operazioni;
e) custodire e curare la tenuta dei libri contabili;
f) trattare la contabilità ordinaria e curare i rapporti con i fornitori e gli
uffici fiscali e del lavoro anche con l’assistenza degli appositi uffici di consulenza
amministrativa, tributaria e del lavoro;
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
319
REGOLAMENTO
Art. 66
REGOLAMETNTO
g) sorvegliare la rispondenza delle singole spese da effettuare con le
indicazioni e i relativi capitoli previsti in bilancio;
h) segnalare al Presidente le necessità di interventi straordinari da
inserire all’ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di Amministrazione;
i) curare d’intesa con gli officiali dei tre Istituti la riscossione delle
entrate ordinarie e straordinarie nonché dei contributi a qualsiasi titolo dovuti
alla Facoltà e il disbrigo delle pratiche volte ad ottenere eventuali finanziamenti
tra le opere decise da Enti pubblici e privati;
j) tenere aggiornato l’inventario dei beni a qualsiasi titolo di proprietà
o in affidamento alla Facoltà.
Art. 70
Circa i bilanci:
a) i bilanci preventivo e consuntivo vanno redatti con voci chiaramente
identificabili e secondo gli standard previsti dalle norme di contabilità ordinaria;
b) il bilancio preventivo dovrà prevedere annualmente l’ammontare
massimo di spesa effettuabile per le voci non soggette a spesa prefissata, ed
essere approvato dal Consiglio di Amministrazione entro febbraio di ogni anno.
c) Il bilancio consuntivo deve rispecchiare fedelmente l’andamento
amministrativo dell’anno, distinguendo con chiarezza attività e passività sia dal
conto istituzionale che dal movimento a carattere “Commerciale” ed essere
approvato dal Consiglio di Amministrazione entro aprile di ogni anno.
d) Ambedue i bilanci saranno discussi in schema dal Consiglio di
Amministrazione, nei termini suindicati.
Art. 71
I bilanci preventivi e consuntivi, approvati dal Consiglio di
Amministrazione, saranno trasmessi alla Commissione di Alto Patronato della
Facoltà per quanto ad essa compete.
320 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
NDI
C
E
Presentazione...................................................................................................................7
Nota storica........................................................................................................................9
ORGANI DIRETTIVI.............................................................................................13
Autorità Accademiche......................................................................................15
Officiali della Facoltà.........................................................................................16
Consiglio di Facoltà............................................................................................17
Commissioni..........................................................................................18
Comitato di redazione della Rivista “Apulia Theologica”..................................19
Consiglio di Amministrazione..........................................................................20
Commissione Alto Patronato............................................................................20
Presidenza/Segreteria generale/ Ufficio amministrativo.....................................21
Collegio dei Docenti..................................................................................23
Docenti stabili...........................................................................23
Docenti incaricati...........................................................................25
Docenti invitati...........................................................................29
Docenti emeriti...........................................................................31
CALENDARIO GENERALE.............................................................................33
INFORMAZIONI GENERALI.............................................................................45
Informazioni............................................................................................47
Studenti...................................................................................................47
Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi........................50
Documentazione per immatricolazione e iscrizione............................................50
L’anno accademico.......................................................................................51
Le lezioni istituzionali.....................................................................................51
Corsi ed esami.................................................................................................52
Trasferimenti......................................................................................53
Diplomi e certificazioni...............................................................................53
Riconoscimento degli studi compiuti altrove.....................................................54
Decadenza degli studi..............................................................................56
Sospensione dagli studi..............................................................................56
Rinuncia agli studi..............................................................................................56
Istanze varie.....................................................................................................56
Prenotazioni e scadenze................................................................................57
Partecipazione degli studenti alla vita della Facoltà..........................................57
Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati...........................................57
Intesa tra Stato Italiano e Santa Sede................................................................58
Tasse accademiche 2014-2015.........................................................................59
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
321
INDICE
INDICE
INDICE
GRADI ACCADEMICI...........................................................................................61
Baccellierato in Sacra Teologia......................................................................63
Licenza in Sacra Teologia...........................................................................65
Dottorato in Sacra Teologia.............................................................................67
Norme per la pubblicazione della Tesi di dottorato.........................................70
Accordo per il dottorato congiunto con l’Istituto Universitario “Sophia”..........74
ISTITUTI DELLA FACOLTÀ.............................................................................81
Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”..................................................85
Segreteria................................................................................................87
Piano di studi - Ciclo Istituzionale...............................................................89
Seminari biennio filosofico...............................................................................92
Seminari triennio teologico...............................................................................93
Descrizione dei corsi................................................................................95
I anno....................................................................................................95
II anno..............................................................................................103
III anno................................................................................................109
IV anno.................................................................................................115
V anno...........................................................................................123
Tesario Esame di Baccellierato.........................................................................133
Licenza Antropologia Teologica.........................................................135
Piano di studi.......................................................................................137
Descrizione dei corsi.......................................................................................139
Tesario Esame di Licenza Antropologia Teologica.........................................151
Piano di studi - Dottorato Antropologia Teologica......................................152
Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola”................................153
Segreteria....................................................................................................155
Licenza Teologia Ecumenica..........................................................157
Piano di studi...................................................................................................159
Descrizione dei corsi.......................................................................................161
Tesario Esame di Licenza Teologia Ecumenica.................................................173
Piano di studi - Dottorato Teologia Ecumenica...............................................174
Istituto Teologico “Santa Fara”..........................................................................175
Segreteria....................................................................................................177
Piano di studi - Ciclo Istituzionale.............................................................179
Seminari biennio filosofico...............................................................................182
Seminari triennio teologico...............................................................................182
Descrizione dei corsi................................................................................183
I anno.........................................................................................183
III anno......................................................................................191
V anno...............................................................................................197
Tesario Esame di Baccellierato.......................................................................205
322 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
ATTIVITÀ CULTURALI...................................................................233
ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE.....................................237
Il ruolo della Facoltà negli ISSR.....................................................................239
Bari.............................................................................................................243
Brindisi......................................................................................................246
Foggia.............................................................................................249
Lecce................................................................................................252
Taranto.................................................................................................255
Trani (BT)............................................................................................258
TITOLI ACCADEMICI CONFERITI..........................................................261
Baccellierato...............................................................................................263
Licenza..........................................................................................265
PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ..........................................................267
Collana “Quaderni della Rivista di Scienze Religiose”.......................................268
Collana “Analecta Nicolaiana”....................................................................270
Altre pubblicazioni..............................................................................272
APPENDICE NORMATIVA..............................................................................273
Statuto......................................................................................................275
Regolamento..............................................................................................293
INDICE...................................................................................................................321
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
323
INDICE
INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2013-14..................207
Saluto del Gran Cancelliere..............................................................................209
Relazione del Preside...................................................................................211
Prolusione accademica.........................................................................217
NOTE
324 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
NOTE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
325
NOTE
326 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE
NOTE
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015
327
328 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE