Il gonfalone della Camera di commercio

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Il gonfalone della Camera di commercio
20
Aprile 2010
Periodico della Camera di commercio di Bologna
storia
Il gonfalone
della Camera
di commercio
In un prezioso
stendardo tutta
la storia economica
di Bologna
di Rita Verino
Esce dalla sua sede con
solennità per eventi par ticolari che
riguardano la città. In sede fa bella
mostra di sé in una delle bellissime
sale.
In cima si trova la testa di Mercurio
- protettore dei commercianti – con
elmo, in bronzo.
Tutta una striscia tessuta, con lo
stemma del primo libero Comune di
Bologna, adottato come tale, ricorda la
bandiera bianca con croce rossa ricevuta per la partecipazione di Bologna
alla prima Crociata.
Realizzato su preziosa seta cordonata e
ricamata vi sono riportate le quattordici Corporazioni più importanti. I primi
sono gli Orefici
che fino dall’alto
Medioevo sono
presenti sotto la
Corporazione
Le insegne
dei Fabbri .
delle
Successivamente
si sviluppano
14 corporazioni
notevolmente e
piu importanti
diventano una
Corporazione alla
quale appartengono tutti i mestieri
attinenti all’oro e
all’argento. Nascono così gli specialisti
come i battiloro e i tiraloro.
I Notari, organizzazione che contribuì all’ascesa al governo dei ceti
popolari, attraverso le Corporazioni
di mestiere. Per la sua affermazione
in politica e per le funzioni rivestite
dai suoi membri, si pose in primo
piano nella vita economica e sociale.
Permettendosi così una cappella nella
Basilica di San Petronio.
Gli Strazzaroli. Corporazione fra
le più attive e in vista. Il commercio
all’aperto di indumenti nuovi e usati, di
tagli di tessuto piccoli e grandi e altri,
la fece diventare grande e potente. Suo
il palazzo di piazza di Porta Ravegnana,
con “nov por t, nov fnéster, nov fnistrein, la Madòna e al campanlein”.
Il campanellino si faceva suonare per
richiamare ad adunanza i membri della
Corporazione. La Madonnina veniva
scoper ta del suo drappo (tradizione
che continua ancora oggi) per la solennità dell’Ascensione, per reverenza
alla Madonna di San Luca in occasione
della Sua discesa in città. Tradizione
iniziata da Giovanni II Bentivoglio.
I Macellari. Corporazione ai vertici della storia bolognese per peso
politico ed economico: una delle
poche ad essere presente sia come
Corporazione di mestiere che nella
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Aprile 2010
storia
Compagnia delle Armi per la presenza,
al suo interno, di un esponente della
famiglia dei Bentivoglio. Erano sottomesse alla corporazione tutte quelle attività che per affinità di mestiere
erano connesse a quella dei Beccari.
A suo nome c’è una Cappella nella
Basilica di San Petronio. Ancora oggi
si può leggere, in via Caprarie, una
lapide con il suo stemma sul palazzo
dove aveva sede.
I Falegnami: La Corporazione è
già presente fino dal 1200 unitamente
ai Muratori. Unione che le consentì di
mantenere il controllo su tutta l’attività
abbinata all’edilizia, usufruendo così
dei vantaggi che ne derivavano; con
la città prevalentemente lignea, dalle
case ai portici, il lavoro non mancava.
Successivamente si separò dai Muratori
e costituì una Corporazione a sé.
I Marzari: quella dei Merciai è stata
indubbiamente un’arte di mestiere che
ha dato lavoro nel commercio a diverse
migliaia di persone. La vastità e varietà
degli articoli in commercio avevano reso,
Bologna città unica nel settore, anche per
l’esclusività di alcuni prodotti.
Gli Speziali: una delle più antiche
corporazioni sorte a Bologna e fra le
più impor tanti. Era soprattutto ar te
farmacologica e per questo in stretto
contatto con lo Studium di Medicina.
Erano tante e svariate le attività collegate, per affinità, all’Arte degli Speziali.
Vicino alla sede dell’Arte c’era l’Ospedale della Confraternita “Santa Maria
della Vita”
I Cambiatori: Ruolo di elevata impor tanza quello ricoper to dai
Cambiatori per conoscenza, competenza e capacità nelle operazioni di
cambio, e prestito, delle diverse monete por tate soprattutto dagli studenti
provenienti da tutto il mondo e dalla
presenza del ghetto ebraico, per il prestito a interesse.
Varata la riforma
delle Camere di commercio
A 16 anni dal precedente riordino, la
riforma delle Camere di commercio
ha avuto il suo definitivo via libera dal
governo. Il Consiglio dei ministri, su
proposta di Claudio Scajola, ministro
dello Sviluppo Economico, il 10 febbraio ha approvato un decreto legislativo
di riforma della disciplina degli Enti
Camerali.
“Con questa riforma”, ha detto il
ministro, “si introduce un significativo rafforzamento della capacità di
azione delle Camere di commercio
soprattutto per la promozione per lo
sviluppo delle autonomie locali, utile
non solo in questa fase di ripresa
economica ma, soprattutto, come
elemento funzionale a rendere più
competitivo il Sistema Italia“. Cambia
così la disciplina delle 105 Camere di
commercio italiane, che rappresentano oltre 6 milioni di imprese e gestiscono quote significative di molte
infrastrutture del Paese (aeroporti,
autostrade, fiere, ecc.).
Queste le novità di maggior rilievo:
I Fabbri: Ar te impor tante, complessa e di notevole peso economico.
Attorno a questa arte ruotavano tante
e diverse categorie di artigiani, ognuna con propria specializzazione. Aveva
• ORGANI - Viene inserita la rappresentanza dei professionisti nei Consigli
camerali e vengono semplificate le
modalità di composizione degli organi.
• COMPITI - Si rafforzano le competenze delle Camere su tre linee di
lavoro: internazionalizzazione e promozione all’estero delle aziende, in raccordo con le strategie del governo; semplificazione per le attività delle imprese
attraverso la telematica; promozione
dell’innovazione e del trasferimento
tecnologico.
• EFFICIENZA E RIDUZIONE
DEI COSTI - Si introduce il “Patto
di Stabilità” per il sistema camerale;
si prevede che le Camere più piccole
debbano accorpare i loro servizi; non
si possono istituire nuove Camere di
commercio se non in presenza di un
numero minimo di aziende (40.000).
•FEDERALISMO - Vengono potenziate le Unioni regionali delle Camere
di commercio e valorizzato il raccordo
con le Regioni anche attraverso lo strumento degli accordi di programma
anche il monopolio per la gestione e
la vendita del carbone a tutta la città.
Di competenza dell’Arte dei Fabbri era
anche la bollatura delle bilance e dei
pesi. I Guainari, i Sellari, gli Spadari
e i Pittori uniti per formare una unica
Corporazione, quella delle Quattro Arti.
Fabbricanti di guaine e foderi in pelle
per oggetti da taglio; di selle e finimenti
vari; abbigliamento in pelle per cavalieri;
fabbricanti di spade.
Un Massaro per le Quattro Ar ti è
stato Amico Aspertini. Come capo della
Corporazione aveva anche una propria
funzione politica con potere giuridico. Il
consiglio del Massaro era vincolante per
la riforma degli statuti della città.
I Drappieri: La produzione dei tessuti acquistò, nel medioevo, vitale importanza per l’economia bolognese. Per rendere più produttiva e prospera l’attività
si costituì Corporazione, con sede in un
locale chiamato Cappella. Aveva l’esclusivo diritto di sottoporre ad esame le capacità attitudinali degli aspiranti all’esercizio del mestiere di Drappiere.
I Tintori: La produzione e il commercio di tessuti, filati e affini, richiedono anche una bella e perfetta colorazione. Naque così la Corporazione dei
Tintori, che non tardò a specializzarsi
in Arte maggiore, Arte minore, Tintori
di seta. Pur di scoprire i segreti atti a
rendere i colori vivissimi, belli e unici,
af frontavano lunghi e faticosi viaggi
all’estero.
Lana Gentile: Essere componente
dei “Quattro Ori” voleva dire ricoprire
un ruolo di protagonista nella storia della
città: Lana gentile, Lan bisella. Lana grossa. Da mani esperte uscirono prodotti divenuti famosi in tutto il mondo per
finezza di lavorazioni, gusto e disegni.
Pescatori: Cento giorni di magro
in un anno (per motivi religiosi) richiedevano il consumo di pesce nella alimentazione quotidiana. I Pescatori si
riunivano con un proprio banco in piazza Ravegnana costituendo col tempo
la Corporazione. Con l’esclusiva della
vendita di pesce all’ingrosso, al dettaglio,
cotto, crudo. •
PRODUZIONE
VENDITA
NOLEGGIO
MANUTENZIONE
GRUPPI ELETTROGENI
®
GRUPPI ELETTROGENI
GENERATING SETS
REG. N. 4391
UNI EN ISO 9001-2000
S.I.G.E.M. S.r.l. Socio Unico
Via IV Novembre, 6
40060 Toscanella di Dozza
(BO) ITALIA (Italy)
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