Tome e cavalli nel Mulino di Riva

Transcript

Tome e cavalli nel Mulino di Riva
COLDIRETTI TORINO
RASSEGNA STAMPA
GIORNALI LOCALI
05/03/2008
INDICE
TITOLO
DATA ARTICOLO
PAGINA
Tome e cavalli nel Mulino di Riva
05/03/2008
1
Airasca, sì ai carotaggi alla ex-cava Rolando
05/03/2008
2
03/03/2008
3
04/03/2008
4
L'Eco del Chisone
La Sentinella del Canavese
‘Fu interruzione di pubblico servizio’
Luna Nuova
"Terra sana" sforna i diplomati in orto botanico
Powered By
Data Rassegna: 06-03-2008
Data articolo: 05-03-2008
Estratto da pagina 9
L’occasione mancata si arrabatta nel limbo delle ipotesi
Tome e cavalli nel Mulino di Riva
Lavorano all’area di servizio - Vetrina del tipico ed ecomuseo equestre?
che sta faticosamente nascendo ed al
Perdonateci l’ironia: Galileo parlava vivace
movimento
economico
dei massimi sistemi e noi, meschini, prodotto
dagli
allevamenti
del
del Mulino di Riva. Il fatto è che Vigonese, non a caso buen retiro di
sottolinearne ogni timido, piccolo Varenne.
«Rappresenterebbe
una
passo esorcizza, conforta: coraggio, novità. In tutto il Piemonte non c’è
prima o poi ce la farete. Quel classico nulla di simile, mentre sono una
esempio di programmazione da dozzina gli allestimenti che riguardano
barzelletta è in ballo dal 7 gennaio le acque». La ruota (che sarà
2004, e infieriremmo ricordando che recuperata) «riporta al carro contadino
lo volevano assolutamente pronto e da qui alla bicicletta “cavallo d’acciaio”
entro l’Olimpiade del 2006. Cos’è inseribile in un contesto di percorsi
accaduto ve l’abbiamo raccontato; non ciclabili ed ippovie». Veltri & C.
ci ripeteremo. Meglio esorcizzare; hanno consegnato l’elaborato il 31
eppur si muove, appunto. Si muove gennaio, rispettando il termine
l’area di servizio che ne garantirà annualmente fissato dalla Regione per
l’accesso, ed è già una buona notizia. concorrere ai finanziamenti degli
Sarà buonissima quando partiranno i ecomusei.
«Allegandovi
una
lavori per quella gemella funzionale proiezione di costi che non riguarda
alla
corsia
a
scendere
della però la parte infrastrutturale». Un conto
circonvallazione, perché è intuibile
è l’idea un altro metterla in pratica
che l’interesse a frequentarlo sarà di chi “installandola” ed arredando gli spazi.
torna dai monti più di chi ci va per Con quali fondi? Contibuto di piazza
sfruttare il giornaliero d’inverno o Castello a parte (ammesso arrivi)
preparare l’escursione d’estate. Di tenteranno
di
accedere
ai
nuovo infierendo potremmo dire che finanziamenti europei riferiti ai Piani
sono partiti dalla parte sbagliata. territoriali integrati. Una navigazione a
Bando alle malinconie: sul lato vista nel limbo delle ipotesi.
opposto sarebbe in corso l’acquisizione
Mirko Maggia
dei terreni ed avrebbero deciso la
tipologia del collegamento pedonale,
un sottopasso anziché una passerella,
esteticamente
apprezzabile
ma
eccessivamente
costosa.
Ma
soprattutto, udite, si stanno muovendo
i contenuti, le peculiarità da mettere in
vetrina. Che dovevano essere, fin
dall’inizio, le eccellenze gastronomiche
inserite nel “Paniere” della Provincia.
Non le cancelleranno: il “tipico” otterrà
un suo risalto nel Mulino che,
d’altronde, proprio per questo nacque,
spinto dall’allora assessore provinciale
Marco Bellion. Annunciano un punto
vendita, oltre ad uno spazio per la
ristorazione. Cose già dette e… da definire, perché nessuno sa, oggi, se il
“Paniere”
avrà
l’esclusiva
o
si
accompagnerà, ad esempio, alle
produzioni di “Campagna amica”,
emanazione della Coldiretti. Detto che
la patata bollente è in mano a Palazzo
Cisterna ed aggiunto che il Comune di
Pinerolo non potrà evitare di scottarsi
avendone invocato, a suo tempo,
l’intervento, la novità sta nel contorno
da abbinare a tome e sarass. Ai danni
dell’”Ecomuseo delle acque” sarebbe in
pole position lo studio della QueSiTe
Sas, che ha ritenuto «caratterizzante,
dopo aver analizzato i punti forti del
territorio - spiega Luca Veltri, uno dei
soci, già sindaco di Prarostino - la
vocazione equestre della città e del suo
circondario». Il Mulino potrebbe
dunque raccontare il cavallo legandolo
al lavoro, alla tradizione (Scuola di
equitazione,
Maneggio
Caprilli,
Museo della Cavalleria) al Centro Fise
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
Powered By
Pag. 1
Data Rassegna: 06-03-2008
Data articolo: 05-03-2008
Estratto da pagina 22
Sul sito ove è previsto l’impianto di riciclaggio di macerie
Airasca, sì ai carotaggi alla ex-cava Rolando
Il 19 marzo un sopralluogo per stabilire dove compiere le analisi
AIRASCA - Continua a tenere banco
il possibile insediamento ad Airasca,
presso l’ex-cava Rolando, dell’impianto
di riciclaggio di macerie edilizie che
verrebbe realizzato dalla I.Co.S.,
azienda che ne gestisce uno analogo a
Torino. Alla conferenza dei servizi del
28 febbraio, convocata per dibattere
sul tema, hanno partecipato, oltre alla
Provincia, i Comuni di Airasca e
Scalenghe, i responsabili della I.Co.S.
e, soltanto in veste di uditore, un
rappresentante
della
Coldiretti.
L’incontro è stato l’occasione per
esprimere tutte le perplessità relative
all’insediamento
dell’impianto
di
riciclaggio delle macerie esposte dai
cittadini, ed in particolare dagli
agricoltori, anche in occasione del
vivace dibattito con la popolazione
tenutosi ad Airasca il 20 febbraio. Il
sindaco di Airasca, Michele Clemente,
ha voluto ribadire in tale sede, che la
«la prima cosa da verifi- care in modo
approfondito è lo stato del terreno ove
l’insediamento dovrebbe sorgere per
verificare che non vi siano sostanze
dannose ed inquinanti, come sostenuto
a più riprese dai cittadini». Inoltre è
stato posto l’accento anche sulle altre
fonti di preoccupazione quali la
vicinanza con alcune abitazioni, i
metodi di abbattimento dei rumori e
delle polveri, il problema relativo
all’acqua. In conferenza dei servizi si è
quindi deciso che il primo passo per
rispondere a tali osservazioni sarà
compiuto il 19 marzo, giorno in cui
Provincia e I.Co.S. si incontreranno
alla ex-cava Rolando al fine di
decidere in che punti effettuare i
carotaggi ed i test sull’inquinamento
acustico. Risultati delle analisi alla
mano verranno fatte le dovute
controdeduzioni e quindi verrà chiesto
il parere definitivo al Comune.
Insomma nulla è ancora deciso, al
momento e saranno necessari alcuni
mesi per compiere l’iter previsto.
L’impressione è che molto dipenderà in
che punti verranno effettuati i
carotaggi e se i fantomatici bidoni
bianchi contenenti non si sa che cosa e
i carichi di amianto che qualcuno
giura di aver visto scaricare anni fa
verranno alla luce da tali analisi. Certo
è che un aspetto di questa vicenda
appare anomalo: se davvero alcuni
cittadini sostengono tali ipotesi
perché non sono mai state segnalate
alle competenti autorità? Se in passato
sono stati compiuti degli abusi o degli
illeciti come mai nessuno si è preso la
briga di denunciarli? Forse ambiente e
salute sono diventati di interesse solo
nel 2008?
Luca Nota
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
Powered By
Pag. 2
Data Rassegna: 06-03-2008
Data articolo: 03-03-2008
Estratto da pagina 23
Alice. Il presidente Oberto: «Richiamato il funzionario che non presentò in tempo la richiesta in Regione»
‘Fu interruzione di pubblico servizio’
Coldiretti pronta all’azione legale per i contributi mancati
ALICE. La protesta di martedì scorso
degli allevatori valchiusellesi, nella sede
della Conunità Montana, ha già sortito i
primi effetti. Troppi davvero, 120 mila
euro di mancati contributi a loro destinati
e svaniti nel nulla, per un colpevole
ritardo nella presentazione delle domande
alla Regione da parte dell’Ufficio
Agricoltura dell’Ente di valle. La palla,
infatti, passerà ora agli avvocati. La
Coldiretti, per bocca del suo direttore di
Torino, Emilio Fugazzi, l’aveva già
annunciato al termine dell’incontro di
Alice. Era stato chiaro, Fugazzi. «Se sarà il
caso, intraprenderemo un’azione legale a
carico del responsabile della grave
omissione ». Dalle parole ai fatti, dunque.
«Dopo un incontro con i nostri legali,
abbiamo deciso di richiedere l’avvio di un
procedimento penale per ‘interruzione di
pubblico servizio’ nei confronti del
responsabile del ritardato invio delle
richieste di contributo» - annuncia Pier
Mario Barbero, della Coldiretti rivarolese.
L’altro giorno, in assenza di colui che era
il vero obiettivo delle ire dei margari, era
toccato al Presidente della Comunità
Montana, Adriano Oberto Tarena, far
fronte ai furibondi attacchi della platea.
«Tutto quello che abbiamo potuto fare nei
confronti
dell’addetto
all’Ufficio
Agricoltura, è di adottare nei suoi
confronti un richiamo scritto », aveva
annunciato Oberto Tarena. L’interessato,
contattato dal giornale, dice che per il
momento non intende rilasciare nessuna
dichiarazione. La proposta, poi emersa, di
affidare in futuro, ad un tecnico esterno il
disbrigo delle pratiche di contributo, non
trova del tutto d’accordo il Presidente della
Comunità Montana. «Non è semplice afferma
Oberto
Tarena
-.
Quel
funzionario ha i titoli per svolgere il suo
incarico. Togliendogli il lavoro, la
Comunità gli pagherebbe lo stipendio
senza ricevere da parte sua una
prestazione d’opera ». Intanto, per
individuare un via d’uscita dall’incresiosa
situazione, nei prossimi giorni è previsto
un incontro, a Torino, cui prenderanno
parte, oltre alla Comunità Montana, i
rappresentanti
di
categoria
degli
allevatori, la Regione e la Finpiemonte.
Giacomo Grosso
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
Powered By
Pag. 3
Data Rassegna: 06-03-2008
Data articolo: 04-03-2008
Estratto da pagina 7
"Terra sana" sforna i diplomati in orto botanico
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
Powered By
Pag. 4