Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla!

Transcript

Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla!
AIARP Notizie - Supplemento a Dismamusica Magazine n. 39 - Settembre 2007 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario S&G Partners srl - Via Bainsizza 30 - 20039 Varedo (MI) - tel. 0362 583672 - Stampa: Emme K srl - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003.
www.aiarp.it
È tempo di
transumanza:
l’antica e folcloristica
usanza dei pastori che a settembre, in concomitanza
con il termine dell’alpeggio estivo, scendono a valle
con il gregge per riportarlo in ambienti più adatti all’avvicinarsi del freddo invernale. Essa coincide con
la fine delle ferie estive. Per
noi operatori commerciali è questo il periodo della
piena ripresa dell’impegno
operativo, che ci impone
di affrontare con grinta e
buona volontà il secondo
semestre dell’anno.
notizie
Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti
Pubblicazione Trimestrale - Anno I - N° 3 - Settembre 2007
www.aiarp.it
Il programma delle giornate di Cavalese
di Cristiano Cameroni
C
inque giorni. Tanto
durano le attività che
avranno inizio lunedì
17 settembre a Cavalese per il
tradizionale appuntamento autunnale AIARP. Al centro dell’attenzione ci sono i pianoforAIARP si colloca in questo
ti di Cesare Augusto Tallone, che
clima di impegno richiaqui verranno ricordati attravermando l’attenzione su tre
so due interventi di restauro
appuntamenti in calendache interesseranno rispettivario nelle prossime settimamente il Gran Coda numero 3 e
ne: momenti di incontro,
di confronto e di aggiorun modello verticale. Due strumenti che riassumono, per così
namento che si prospettadire, il percorso di ricerca del
no molto importanti sia per
grande costruttore scomparso
la vita della nostra associanell’82, che ha dedicato tutzione sia per il successo delta la propria vita alla realizzala nostra attività.
zione del pianoforte da
a pag. 4
concerto italiano.
Questi appuntamentiseguesono:
A tenere il corso saranno
quindi questa volta due
équipe: la prima, forma
ta da Giovanni Bettin
e Alessandro Petrolati,
dedicherà tre giorni al
restauro e alla messa a
punto del Coda; quindi
sarà il turno di Marcel
lo Fanutza e Salvatore
Malcangi, che rimar
ranno impegnati per
due giorni sul modello verticale.
Una scuola
formidabile
“La disponibilità di due strumenti tanto diversi”, dichiara
il presidente AIARP Luciano
Trasforma il tuo pianoforte...
...senza toccare nulla!
• Kit di silenziamento adattabile a qualsiasi pianoforte
• Non invasivo e semplice da montare
• Uscita MIDI
• 8 anni di garanzia!
Del Rio, “permetterà di vedere
da vicino moltissime operazioni.”
E in effetti, fra sostituzione di corde
e caviglie, controllo
del punto di battuta, verifica della carica della tavola armonica e interventi
di vario tipo su tastiera, pedaliera e meccanica, ai partecipanti verrà offerta una panoramica
molto vasta delle operazioni che
normalmente si svolgono in un
laboratorio di restauro. Un vero
segue a pag. 6
...*!"$$#'"%&
!
!!!!
! !
$
111111
"!"+"#+#& &"')00""%-"%&(,*+&&,'&%
+)"%*!"*%#-",++)&&-$)#
)&%#+# #/ #$"#*+)"%*!"#")&"+
""""""""""""""""""""""""""""
""""""""""""""""""""""""""""
""""""""""""""""""""""""""""
""""""""""#"""""""""""""
%*### "%&)$"$&!"+")&#+"*)%%&,+"#"00+"*#,*"-$%+,*&"%+)%&')#"%-"&"$+)"#"%&)$+"-&')
"%&)$)#"&3)+')&$&0"&%""*!"$$#%(,#*"*"$&$%+&'&+)2)"!")#%##0"&%#,&%&$"%+"-&##%+"
Schimmel Konzert
:
A
T
e
e
i
m
La seri
e
d
a
k
A
n
o
i
Tradit
In AIARP è tempo di esami. Il 18 novembre prossimo, a Torre Pedrera (esattamente il giorno prima dell’Assemblea annuale dei Soci), si terranno gli Incontri
teorici-pratici per l’ammissione all’Albo AIARP. Nel momento in cui andiamo in
stampa sono già sei i candidati che hanno presentato domanda di ammissione: un
dato confortante, che sottolinea ancora una volta il valore delle attività di formazione e divulgazione da sempre al centro degli interessi di AIARP.
Come da regolamento, i candidati dovranno affrontare due prove (una pratica
e una teorica) e verranno giudicati da una Commissione composta da tre o più
componenti. Il regolamento AIARP prevede che essi siano scelti fra i membri
della Commissione Tecnica dell’Associazione in numero di uno ogni due candidati. Al gruppo di esaminatori deve essere aggiunto inoltre il Segretario AIARP.
Per superare l’esame occorre che entrambe le prove ricevano l’approvazione della Commissione; in caso contrario si può essere rimandati in una o in entrambe
le “materie”.
Al termine della sessione, il nome di chi è risultato idoneo viene comunicato ai
Soci; questi ultimi hanno a disposizione trenta giorni per sollevare eventuali obiezioni. Trascorso questo periodo di tempo, il nuovo Socio viene accolto ufficialmente in AIARP.
Per informazioni sulle modalità di partecipazione agli esami
è possibile consultare il sito AIARP: www.aiarp.it
COLOPHON
N. 3 - settembre 2007 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
Supplemento al numero 39 di Dismamusica Magazine - settembre 2007
Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003
Editore e proprietario: S&G Partners srl
Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672
Direzione Editoriale: Cristiano Cameroni
Redazione: Silvana Antonioli, Anna Cristofaro (Art Director), Luciano Del Rio.
Hanno collaborato a questo numero: Elisa Polenghi Tallone, Alessandro De Cristoforis, Giulio Sassi, Caterina Cameroni
Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected].
È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati su AIARP NOTIZIE senza espressa
autorizzazione scritta della redazione. Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
Legge sulla tutela dei dati personali
I dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o
utilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potrà
decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione.
AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti
Sede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia - tel. e fax 0522/432534 - www.aiarp.it - e-mail: [email protected]
Consiglio Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente) - Salvatore Tarantino (segretario)
Davide Papes (tesoriere) - Giampiero Terravazzi (consigliere)
c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593 - Banca Popolare di Milano – Ag. 19 – ABI 05584 – CAB 01619
ALL’INTERNO
EDITORIALE
CINQUANT’ANNI DI CONCERTI
ALLA SALA TALLONE
LA VOCE
DEL SILENZIO
LA FABBRICA
DEL FUTURO
PAGINE TECNICHE:
IL LEGNO DI RISONANZA
AIARP
VA IN FIERA
a pag. 4
a pag. 5
a pag. 7
a pag. 8
a pag. 9
a pag. 13
3 - AIARP notizie
Dalla
PRIMA
di Luciano Del Rio
segue da pag. 1
Questi appuntamenti sono:
• Meet Milano, la fiera degli strumenti musicali, che
quest’anno non si tiene più a Rimini ma a RhoPero, dal 21 al 24 settembre, nel nuovo e avveniristico quartiere espositivo di Fiera Milano.
• Il Corso tecnico di Cavalese Incontro con i pianoforti di Cesare Augusto Tallone che si svolge dal
17 al 21 settembre, incrociandosi con Meet Milano.
• L’Assemblea ordinaria di Torre Pedrera (Rimini),
in calendario il 19 novembre.
La presenza in fiera
AIARP sarà presente a Meet Milano con un proprio
stand: per dimostrare il suo impegno, sia sul piano tecnico sia sul piano umano. Per dimostrare che la professionalità è alla base della sua generale concezione
operativa.
Nella sua area espositiva, l’Associazione sarà lieta di
accogliere chiunque desideri chiedere consigli tecnici,
o informazioni di varia natura, soprattutto in merito
al proprio strumento. L’attenzione maggiore sarà rivolta però ai giovani, che, in mancanza di specifiche
scuole istituzionali, necessitano maggiormente di consigli. Saremo lieti di indicare loro la strada migliore da
seguire per poter intraprendere la carriera di Tecnico Accordatore o Riparatore di Pianoforte. Il nostro
stand sarà dislocato nell’ambito dell’area espositiva di
DISMAMUSICA, ad ulteriore conferma della sempre più profonda affinità e simpatia che lega queste due
importanti associazioni, una attiva nel settore dell’importazione, distribuzione e produzione, l’altra nel settore artistico-artigianale.
Cesare Augusto Tallone
Per AIARP, e in particolare per il sottoscritto, che è
parte in causa nell’impegnativa organizzazione dell’incontro, è motivo non solo di orgoglio, ma anche di
4 - AIARP notizie
grande soddisfazione parlare del Corso di Cavalese.
La soddisfazione è quella di essere riusciti nell’intento
di riportare meritatamente al centro dell’attenzione il
nome di Cesare Augusto Tallone.
Tallone è una figura di grandissimo spessore: sul piano
tecnico certamente, ma anche umano e artistico. Tanto per fare un esempio che sicuramente piacerà ai musicisti, è stato l’accordatore personale del grande Maestro Arturo Benedetti Michelangeli.
Gli Accordatori in generale, e AIARP in particolare,
hanno l’obbligo morale di essere riconoscenti a questo
personaggio, che ha dimostrato di avere, oltre ad eccezionali doti tecniche, anche una lungimirante attenzione alla tutela del mercato e della professione. Vorrei ricordare, in questo senso, l’impegno da lui profuso,
assieme al Commendator Anelli, affinché i pianoforti nuovi costruiti in Italia fossero marchiati con il luogo di provenienza e con il loro marchio originale per
evitare i falsi nomi che poco corretti costruttori applicavano agli strumenti così da far credere che fossero di
nazionalità tedesca e quindi di maggiore pregio.
Tallone si è impegnato anche per definire con chiarezza il profilo della professione dei Tecnici Accordatori e Riparatori di Pianoforti, per evitare che potessero spacciarsi come tali dei personaggi ambigui che,
anziché coltivare un rapporto di serietà e di fiducia
con il cliente, aspiravano solo a lauti e magari anche
poco onesti guadagni. Un’attenzione, quella di Tallone, che peraltro coincide anche con gli obiettivi fissati
da AIARP fin dalla sua fondazione.
Quasi a coronamento del suo impegno morale, umano
e sociale, Tallone ha poi realizzato anche il suo grande
sogno: costruire pianoforti con il suono italiano, con
un suono, cioè, confacente con la nostra cultura, la nostra sensibilità, la nostra intelligenza e la nostra abilità costruttiva.
Volutamente non mi addentro in un argomento di così
stringente importanza quale è il suono di uno strumento nelle sue varianti foniche e timbriche. Mi limito solamente a sottolineare che AIARP ha organiz-
zato questo incontro con i Pianoforti di Tallone a
Cavalese per dimostrare, lo ripeto ancora, la grandezza di questo straordinario tecnico-costruttore. Il
Corso culminerà, venerdì 21 settembre, in un concerto pianistico che sarà eseguito dal Maestro Marco Marzocchi al PalaCongressi di Cavalese su un
Gran Coda fabbricato proprio da Tallone. Per essere precisi, quello che sentiremo suonare è il terzo in
ordine di tempo dei nove gran coda che Tallone ha
costruito nell’arco della sua attività.
Credo, e non è presunzione, che il settore musicale italiano debba un ringraziamento ad AIARP per
quanto sta facendo nel ricordare un Italiano che ha
onorato non solo la professione ma anche l’arte costruttiva artigianale italiana nel mondo.
Basta ricordare quanta ammirazione Tallone ha
avuto da Yamaha come costruttore, e dai più grandi
concertisti come preparatore ed accordatore di strumenti.
AIARP è particolarmente lieta ed onorata di ricordarlo nel quarantesimo dalla costruzione del suo
primo Gran Coda.
In chiusura dell’anno
Per concludere l’anno solare, AIARP terrà la sua ordinaria Assemblea annuale a Torre Pedrera: un altro appuntamento assolutamente importante per
tutti gli Associati.
L’Assemblea è un prezioso momento di discussione, di scambio di idee, di opinioni e di proposte finalizzate a rendere ancora più incisiva la presenza
dell’Associazione, che si sta facendo sempre più apprezzare in ogni ambito per la sua serietà e professionalità, e per le innumerevoli iniziative atte a far
conoscere, particolarmente ai giovani, le tecniche
necessarie per divenire professionisti del settore.
AIARP vi aspetta: a Cavalese, a Meet Milano e a
Torre Pedrera. Incontrarvi sarà un piacere!
Luciano Del Rio
uno sguardo alle iniziative
di Elisa Polenghi Tallone
O
ggi, mentre il pianoforte d’arte italiano si impone all’attenzione coi nomi di
Borgato e Fazioli, è doveroso ricordare e riconoscere i meriti di Cesare Augusto Tallone, che
alla affermazione del
suono italiano ha aperto
coraggiosamente la via.
Fin dagli Anni Trenta, infatti (era nato nel
1895), Tallone ha combattuto con Anelli di
Cremona e pochi altri per riaffermare l’eccellenza della liuteria italiana, contro il preguidizio che un buon
pianoforte (a coda specialmente) dovesse per
forza provenirci dall’estero. E di pianoforti col suo nome italiano, a partire dal 1950,
Tallone ne ha costruiti
718, di cui 313 a coda,
come si rileva da un attento studio di Marija Kuhtic, voluto dall’Università di Milano nel 2004.
Infine si è preoccupato dei tanti giovani
pianisti neodiplomati, nel delicato momento del passaggio dal
Conservatorio alle sale
da concerto, istituendo per loro il Settembre Musicale, festival di
élite a ingresso gratuito, nello splendido scenario naturale del lago
d’Orta, sull’isola di San
Giulio. Qui suonarono
ventenni Mario Delli
Ponti, Michele Campanella, Eli Perrotta, Luca
Schieppati e tanti altri
futuri pianisti e maestri
dei nostri Conservatori,
che in seguito hanno indirizzato a Tallone i loro
giovani allievi. Oggi, nel
2007, siamo alla terza generazione di pianisti, con la cinquantesima
stagione inaugurata lo
scorso 2 settembre col recital chopiniano di
Natalja Katiukova, perfezionatasi al Conservatorio di Bolzano. E la fama del Settembre di San Giulio
è tanto cresciuta nel
tempo, che pianisti di
fama italiani ed esteri sono venuti o tornati a suonarvi, come
Bruno Canino nel ‘97,
Jean-François Antonioli da Losanna, François Killian dalla Francia. A concludere la cinquantesima stagione –dopo Massimo Giuseppe
Bianchi con la trascrizione lisztiana della
Nona di Beethoven,
dopo il Quartetto Petrassi e il duo Grekova / Petrov col Winterreise di Schubert,
sarà Ramin Bahrani
con L’arte della Fuga
di Bach.
Sopra il titolo, l’isola di San Giulio sul lago d’Orta. In alto, una veduta della Sala Tallone a San Giulio, sede di concerti dal
1957 (foto di Roberto Signorini). Qui sopra, un’istantanea da un concerto e la foto di gruppo scattata il 9 settembre scorso. Sono visibili, da sinistra, Giampiero Terravazzi, Luciano Del Rio, Elisa Tallone, Davide Papes e Salvatore Tarantino.
3ISTEMI3ILENT
E0IANOFORTE-ECCANICO
DAINSTALLARE
SUQUALSIASIPIANOFORTE
ANCHEILVOSTRO
1UIET4IME'4E-AGIC3TAR
3ISTEMI3ILENTE-)$)ESTREMAMENTEAFFIDABILI
0ERSUONAREINCUFFIAOVIA-)$)ILVOSTROPIANOFORTE
0LAYER0IANO#&8
2AFFINATOSISTEMADI0IANO-ECCANICOPERFAR
SUONAREALVOSTROPIANOFORTEBRANIREGISTRATI
DAVOIODAARTISTIDIFAMAMONDIALE
#OMPATIBILECONLERICCHISSIMELIBRERIE
0ERSUONAREINCUFFIAOVIA-)$)IL
VOSTROPIANOFORTE
0IANO$ISCE$ISKLAVIER9AMAHA
0IANO$ISCÒANCHEUNA
LINEADIELEGANTIPIANOFORTI
ACUSTICIVERTICALIOACODA
CONISISTEMI
1UIET4IMEO0LAYER0IANO
GIËMONTATI
'ARANZIA!NNI
SUTUTTIIPIANOFORTI
VERTICALIECODA
ESUTUTTII3ISTEMI
#RESCENDO3RL
2APPRESENTANZEE
$ISTRIBUZIONE0IANOFORTI
4EL&AX
INFO CRESCENDOSRLIT
WWWCRESCENDOSRLIT
WWWPIANODISCCOM
5 - AIARP notizie
A sinistra, Cesare Augusto Tallone durante la messa a punto di un verticale.
Al centro della pagina, mentre assiste al collaudo di un Coda nel laboratorio di Milano.
Nel riquadro sulla destra, il maestro Paolo Marzocchi, protagonista del concerto
offerto da AIARP sul Gran Coda Tallone numero 3.
segue da pag. 1
e proprio “spaccato di vita reale” da cui si
possono trarre insegnamenti preziosissimi.
“Il Gran Coda”, chiarisce Luciano Del Rio,
“verrà preso in considerazione per primo,
in quanto è lo stesso strumento che verrà
utilizzato per il Concerto. Fra l’altro questa coincidenza ci permette di vedere da vicino non solo gli interventi di restauro ma
anche la cosiddetta messa a punto, che per
forza di cose dovrà avvenire sulla base delle
esigenze del maestro Marzocchi.”
Terminato il lavoro sul Gran Coda, relatori e ascoltatori si trasferiranno sul verticale per un intervento a metà fra il virtuale e
il reale. “Lo strumento che abbiamo scelto
per il corso”, spiega nuovamente Del Rio,
“ha diversi problemi di natura meccanica,
ma presenta soprattutto una serie di crepe
sulla tavola armonica. Ora, sistemare una
tavola armonica è possibile, ma è un’operazione che richiede moltissimo tempo.
E che esige lunghe
attese fra una fase
e l’altra del lavoro,
durante le quali la
colla deve asciugare.
Così abbiamo deciso di sostituire questa fase dei lavori
con la proiezione di
un filmato prodotto
fare cultura
in senso ampio
All’organizzazione della “cinque-giorni” di Cavalese collaborano, oltre ai soci
del Direttivo AIARP, molte altre realtà.
Istituzioni come la Comunità e l’Azienda di Promozione Turistica della Val di
Fiemme o il Ministero delle Attività Produttive, sotto il cui patrocinio si tiene l’intero corso.
Ma soprattutto persone, che hanno scelto di condividere con AIARP l’organizzazione di questo grande momento di
formazione, di cultura e di memoria.
Il ruolo
di Elisa Tallone
Un grande ringraziamento, in
questo senso, va alla figlia di Cesare Augusto Tallone, Elisa Polenghi Tallone. La sua presenza
discreta e autorevole, nei mesi
che hanno preceduto la settimana di
Cavalese, è stata
determinante.
Sue sono le indicazioni che hanno permesso di ritrovare molti degli
strumenti Tallone che AIARP ha
cercato per tutta
Italia per allestire il corso. Suoi i materiali d’archivio che sono stati consegnati ad AIARP per la preparazione degli
interventi. Così come suo sarà l’intervento conclusivo della settimana di Cavalese, quando, alle ore 21 di venerdì 21
settembre, avrà inizio il concerto durante il quale il maestro Paolo Marzocchi
suonerà sul suo Coda Tallone per rendere un omaggio musicale alla grande figura del costruttore milanese.
l’italia, l’europa, il mondo
Iniziative come questa richiedono un
grande sforzo organizzativo. Ma corrispondono nell’essenza alla missione originale di AIARP, che è quella
6 - AIARP notizie
Palacongressi di Cavalese
Venerdì 21 settembre - ore 21.00
F. Liszt
Fantasia e fuga
sul tema B-A-C-H
Due Leggende:
• La predica agli uccelli
di S. Francesco d’Assisi
• S. Francesco di Paola
cammina sulle acque
M. Moussorgsky Una notte sul Monte Calvo
(trascrizione
di Paolo Marzocchi)
P. Marzocchi
• Presso la quercia di Herne
(fantasia su un episodio
del III atto del Falstaff)
di Giuseppe Verdi
F. Liszt
Les Préludes
(trascrizione inedita
di Karl Klauser e F. Liszt)
Paolo Marzocchi, pianista
Coda Tallone n° 3
FOTO:
www.paolomarzocchi.it
di diffondere la cultura del pianoforte nel nostro Paese. L’Associazione lo
sta facendo con tutti i mezzi a sua disposizione: corsi di aggiornamento, seminari, pubblicazioni, scambio di informazioni con le Associazioni europee
che si riconoscono in Europiano e, attraverso di esse, con le analoghe realtà
di tutto il mondo.
IL PROGRAMMA DEL CONCERTO
con largo anticipo. Un piccolo documentario nel quale
si spiega, in tempi ragionevoli, come affrontare la riparazione della tavola armonica.”
a colloquio con Lamberto Calderoni
di Cristiano Cameroni
L
amberto Calderoni ci accoglie nel suo
studio, una stanza ristrutturata di fresco in un palazzo di via De Amicis, a Milano. Il portatile appoggiato sulla scrivania in
legno scuro, i cavi che affiorano fra le carte
disposte tutt’intorno, la ventiquattrore semichiusa dipingono il quadro di un’attività
abituata a ritmi frenetici e a frequenti spostamenti.
Del resto, la recente introduzione del marchio PianoDisc sul territorio italiano richiede un notevole sforzo a livello di promozione e di formazione fra rivenditori e
installatori. “Trovo però che tutto questo
sia molto stimolante,” precisa Calderoni,
“un po’ perché PianoDisc è un’azienda seria che merita di essere conosciuta anche da
noi, e un po’ perché attraverso la Crescendo
ho modo di vivere una nuova avventura nel
mercato ripartendo... dagli albori”. Pianista
per passione, a lungo direttore di Yamaha
Musica Italia, Lamberto Calderoni è una
delle figure più rispettate del mercato italiano dei pianoforti. Il suo stile è molto garbato; e l’eleganza dei modi si avverte anche
quando parliamo delle caratteristiche tecniche di questi prodotti.
Un rapporto DI LUNGA DATA
“Il marchio PianoDisc,” racconta, “è una
vecchia conoscenza. Per anni, visitando le
maggiori Fiere del settore, ho avuto modo
di apprezzare i prodotti di quest’azienda.
E a dire il vero mi sono sempre stupito del
fatto che, pur essendo molto nota negli
Stati Uniti (dove è quasi monopolista) e in
diversi Paesi Europei, in Italia fosse quasi del tutto sconosciuta. Anche perché la
qualità delle soluzioni PianoDisc, che per
inciso sono le sole adottate da un produttore come Steinway quando i suoi clienti richiedono un sistema Silent, è del tutto
fuori discussione. Fra l’altro, PianoDisc è
proprietaria della gloriosa fabbrica di pianoforti Mason & Hamlin, dunque bisogna
riconoscere che i suoi tecnici sanno bene
come si costruisce uno strumento di qualità.” Mentre parliamo, Calderoni allinea
di fronte a me i cataloghi; quindi, dopo
una breve pausa, prosegue: “In seguito alla
nuova avventura commerciale di Crescen-
do srl, mi sono mosso alla ricerca di prodotti di alto livello in grado di presentarsi sul mercato in modo autorevole e con
la forza che è propria delle soluzioni innovative. Con queste premesse, incontrare
di nuovo i titolari di PianoDisc e firmare
con loro un contratto di distribuzione è stato un passo solo; e alla
soddisfazione di avere finalmente stretto amicizia con
alcune vecchie conoscenze
si aggiunge quella di poter
proporre al mercato italiano una linea di prodotti di
grande qualità”.
Una gamma completa
Al di là del giudizio di merito –che lasciamo agli utenti finali– la prima impressione che si ha di fronte ai cataloghi PianoDisc è quella di una linea molto completa.
Accanto ai sistemi di silenziamento di tipo
tradizionale (peraltro aperti, attraverso le
connessioni MIDI, all’integrazione con il
computer) ci sono prodotti per la riproduzione meccanica, librerie di registrazioni; e
una linea di pianoforti acustici a marchio
PianoDisc che escono di fabbrica con questi sistemi preinstallati e pronti all’uso.
“In tutto questo,” aggiunge Calderoni, “il
valore più significativo è l’adattabilità a
qualsiasi pianoforte. A differenza di altri sistemi, che possono essere utilizzati solo su
strumenti dello stesso marchio e appositamente predisposti, l’intera gamma PianoDisc può essere montata su qualsiasi pianoforte. Questo permette a chi già possiede
uno strumento di renderlo silenzioso senza essere costretto a cambiarlo. Fra l’altro,
l’installazione è semplice e, quantunque richieda l’intervento di un tecnico, può essere
portata a termine in pochissimo tempo. Ed
è quindi molto economica”.
Come insegnante, non posso fare a meno
di riconoscere la superiorità di una soluzione di questo tipo sia rispetto ai numerosi
strumenti digitali che rinunciano alla meccanica originale del pianoforte, sia rispetto all’uso del pedale di sordina, che sfalsa le
sensazioni di chi siede alla tastiera.
“Sono le mie stesse impressioni”,
mi dice compiaciuto Lamberto Calderoni. “E proprio queste considerazioni, insieme
alla competitività economica
delle soluzioni che posso offrire, mi fanno guardare con
grande fiducia alle prospettive
di mercato. Che vengano adottati
da studenti e professionisti abituati a
suonare per quattro e più ore al giorno o da
compositori che vogliono collegare il proprio pianoforte al computer; che siano scelti
dalle scuole di musica per dare agli allievi la
possibilità di studiare ‘in silenzio’ o da hotel in cerca di uno strumento che possa suonare da sé anche la sera in cui il pianista è
assente, gli strumenti e i sistemi PianoDisc
hanno sicuramente di fronte a sé un lungo
percorso di crescita. Un cammino che, mi
auguro, potrà dare soddisfazioni anche economiche non solo al produttore e all’importatore, ma anche a tutti i tecnici che saranno
chiamati ad installare questi sistemi e a tutti i pianisti che risolveranno grazie ad essi la
spinosa questione della convivenza pacifica
con i vicini di casa.”
Una soluzione elegante
Come pianista, e come possessore di un
mezza coda, conosco bene i problemi di
rapporto con i vicini di casa e le ristrettezze di budget che spesso impediscono l’insonorizzazione completa di una intera stanza
o l’acquisto di un secondo strumento Silent.
7 - AIARP notizie
La fabbrica
del
FUTURO
Alla scoperta della CGM di Mariano Comense,
dove nascono panchette per pianoforte
ad alta tecnologia.
N
on so bene perché, ma tutte le volte che mi sono seduto su di una
panchetta d’autore –una di quelle che associano design raffinato, seduta comoda e grande solidità– ho pensato che un
mobile così dovesse essere prodotto dalle mani di un artigiano, lontano da catene di montaggio e macchine a controllo
numerico. È bastato però oltrepassare la
soglia della CGM di Mariano Comense,
azienda leader nel mondo in questo settore, per rendermi conto di quanto fossi
fuori strada. Negli oltre millecinquecento
metri quadri del capannone si alternano
infatti banchi da lavoro carichi di attrezzi
per rifinitura manuale e robot modernissimi collegati a computer industriali dell’ultima generazione.
Guardare sempre avanti
“La nostra forza è tutta qui”, mi dice senza mezzi termini il proprietario Giuseppe Corengia mentre mi guida fra le linee
di produzione. “In questi macchinari, in
questo stabilimento c’è esposta tutta la filosofia della CGM. Che è quella di investire sempre in tecnologia per garantire ai clienti un prodotto d’avanguardia in
linea con i più alti standard qualitativi del
momento”.
Per la mia visita ho scelto un giorno di
fine agosto; l’attività è ripresa solo in ufficio, e i macchinari vengono azionati solo
per me. Il mio ospite mi mostra ad esempio due macchine a controllo numerico
computerizzato: due robot che riescono
non soltanto a lavorare centinaia di pezzi all’ora con precisione millimetrica, ma
anche ad adattare l’intervento dello strumento alle eventuali imprecisioni del legno o all’usura dell’attrezzo montato sul
braccio. Merito dei raffinatissimi sensori distribuiti un po’ ovunque lungo il percorso della lavorazione.
Aggiornamento
continuo
“Il primo robot lo abbiamo acquistato
vent’anni fa... pionieri anche in questo”,
mi confida Giuseppe Corengia mentre ci
avviciniamo alle cabine di verniciatura.
“Era un verniciatore, una macchina avveniristica per l’epoca; già allora si trattò di
un investimento imponente.”
Uno sgabello girevole viene verniciato sotto i miei occhi. La pistola del robot segue
il profilo, vernicia dentro e fuori mentre
il braccio fa ruotare la panchetta a seconda delle necessità. Il tutto senza sbavature, senza sprecare colore e, con mio grande
stupore, in un batter d’occhio.
“In effetti”, mi conferma Corengia “la velocità è importantissima per noi, perché si
traduce in efficienza produttiva e competitività. Tant’è che, dopo il primo robot, abbiamo costantemente rinnovato il nostro
parco macchine. Le più evolute, oggi, possono produrre in qualsiasi momento e in
qualsiasi quantità un pezzo qualunque fra
le decine e decine di modelli a catalogo.
Servono cinquanta esemplari al volo per un
cliente? Si può fare. Una sola gamba come
pezzo di ricambio? Non c’è problema!”
UNA STRATEGIA COMMERCIALE
“È per questo che avete scelto di lavorare
su prodotti di nicchia?” chiedo. “La questione è a rovescio” mi corregge Corengia.
Qui a destra, il robot verniciatore. Al centro, Giuseppe Corengia ci mostra una delle più recenti macchine a controllo
numerico. Accanto al titolo, il modello “Barok” e un gruppo di panchette in attesa della verniciatura.
Il catalogo CGM è consultabile anche online all’indirizzo www.cgmcorengia.it
8 - AIARP notizie
di Alessandro
de Cristoforis
“Abbiamo scelto di investire in tecnologia perché è proprio la disponibilità di queste macchine che ci
permette di operare con grande qualità
su un catalogo vasto. Certo, la tecnologia si può usare anche per fare la quantità a basso costo. Cosa che anche noi facciamo, come dicevamo poco fa, ma senza
compromettere la qualità dei prodotti. E
questo perché la scelta di operare sulla
qualità e sulla varietà del catalogo è prima
di tutto una strategia commerciale. Abbiamo puntato sull’efficienza, sull’elasticità, sulla qualità e sulla diversificazione
dei prodotti per garantire a chi li vende la
possibilità di fornire a sua volta un grande assortimento e un servizio di prim’ordine ai clienti finali. Le nostre panchette
costano poco più dei prodotti dichiaratamente economici, ma il valore aggiunto
che danno al cliente e al rivenditore è decisamente molto più alto della differenza di costo.”
Mentre ascolto penso ai paralleli possibili con altri settori, come quello delle auto.
Anche lì, sul medio-lungo termine, risulta vincente chi investe su qualità, tecnologia e gamma. “Magari avessimo quei
numeri”, mi dice divertito Corengia. “Ma
è vero, il principio è lo stesso. Anche lì,
il rivenditore guadagna molto meglio se,
al posto di una semplice utilitaria, vende
una berlina. Se poi la differenza di prezzo è minima, anche il cliente è molto più
soddisfatto...”
Ricerche sul
LEGNO di RISONANZA
Dietrich Holz - Steno Giulini
PREFAZIONE DI STENO GIULINI
II Dr. Ing. Dietrich Holz, scomparso nell’ottobre di cinque anni or sono, è stato docente e ricercatore dell’Istituto nominato in titolo, nel campo dei
materiali che concorrono alla costruzione degli strumenti musicali, con particolare riguardo al legno di risonanza.
Grazie ai rapporti di cordiale,reciproca stima che ci legavano,Egli mi fece generoso omaggio di alcuni suoi saggi che, in onore alla sua memoria,e con
l’aurorizzazione della di Lui Consorte, signora Hannelore, desidero dare alle
stampe tradotti nel nostro idioma, affinchè i soci dell’A.I.A.R.P. - e non solo possano giovarsene.
Vari articoli su argomenti diversi,ma sempre riferiti ai materiali in argomento,
sono apparsi anche su vari numeri della rivista EUROPIANO.
Nota preliminare del traduttore
Dopo un certo ripensamento, delle 5 “comunicazioni” che ci apprestiamo a pubblicare abbiamo
deciso di omettere la seconda perché relativa al
legno di Oregon Pine, di minore interesse per gli
operatori Italiani del settore. Esse risalgono agli
anni 1966-73, e si direbbero “datate”, mentre
sono invece sempre attuali, perché inerenti alla
struttura intima del legno e al suo comportamento, in obbedienza alle leggi eterne della natura.
Che se, poi, nel frattempo, anche in Italia fossero
state esperite altre ricerche e ottenuti nuovi risultati, a tutto si darebbe il “benvenuto”, con l’apertura a reciproci scambi di esperienze e, se del
caso, con la possibilità di puntualizzare eventuali inesattezze terminologiche nelle quali il traduttore fosse incorso, non essendo egli né fisico né
matematico.
II lettore non si meravigli se, tra le zone di produzione del legno di risonanza, non figurano quelle
nostrane più famose, alle quali hanno da sempre
attinto i nostri grandi Maestri: ciò è dovuto al fatto di essersi trovata, all’epoca, la località di Zwota,
sede dell’Istituto, nella Germania Orientale (DDR),
e quindi soggetta alle disposizioni di politica economica propria del regime sovietico.
Fig. 1. Distribuzione della frequenza del peso specifico a secco nel legno di risonanza di Abete rosso bavarese (Gruppi BI e BII).
L’Autore mi è stato sempre prodigo di suggerimenti e spiegazioni, che assai
mi hanno facilitato nel lavoro di traduzione: alla Sua memoria rivolgo il mio grato pensiero, come pure all’indimenticabile amico Prof.Pietro Righini,anch’Egli
non più tra noi. Infine voglio dire un grazie proprio grande al carissimo nipote ed amico Dott. Ing. Giovanni Lauciello di Roma, paziente ed
attento revisore di quasi tutti i testi tradotti.
P.S.- Per maggiore chiarezza, mi sono permesso di inserire qualche nota esplicativa e qualche riferimento all’opera del Prof. Guglielmo
Giordano - “Tecnologia del legno” I - Ed. UTET
Prima comunicazione.
VALUTAZIONE DI LEGNI DI ABETE ROSSO
DI RISONANZA SULLA BASE DELLA
DISTRIBUZIONE DEL PESO SPECIFICO
APPARENTE E DEGLI ANELLI ANNUALI
1. La situazione della materia prima.
Nella costruzione dei pianoforti, nonché degli
strumenti ad arco e a pizzico, si impiega, per le
parti acusticamente rilevanti –cioè tavole armoniche e catene per pianoforti, “tavole” per violini, violoncelli, contrabbassi e chitarre– abete
rosso di altissima qualità. La valutazione e la
cernita da parte dei costruttori di strumenti avviene in base a valori sperimentali. Si spiegano
così i notevoli scostamenti tra le esigenze dei
fabbricanti di pianoforti e quelle dei liutai.
Infatti i fabbricanti di pianoforti, fino a pochi anni fa, lavoravano quasi esclusivamente l’abete
rosso della Bucovina (Romania), particolarmente apprezzato, mentre per gli strumenti ad arco
e a pizzico all’abete rumeno si preferiva quello delle Alpi, delle Foreste Boemo-Bavaresi, e,
non ultimo, delle Foreste dell’Erzgebirge occidentale e del Vogtland.
La diminuzione delle provvigioni legnose, e nella
fattispecie di quelle di abete rosso con alta misura di diametro, in tutta Europa e quindi anche
in Romania da un lato, e, dall’altro, il continuo
incremento di fabbisogno come conseguenza
del forte sviluppo della produzione di strumenti musicali in molti Paesi europei, costrinse a
“guardarsi d’attorno”, alla ricerca di possibili
nuove fonti di approvvigionamento di “legno armonico”. II legno di risonanza per pianoforti si
andò a prendere in misura sempre crescente in
Baviera. Anche nella Repubblica Federale Tedesca prevale il legno bavarese quale “materiale
commerciale-di mercato” per i pianoforti . Solo
da pochi anni si è introdotto allo stesso scopo il
legno di risonanza sovietico.
Nella struttura macroscopica, il legno sovietico
si distingue da quello rumeno soprattutto per
gli anelli annuali assai stretti, e da quello bavarese per colore sempre “bianco”, a causa delle
zone di legno tardivo assai sottili.
2. Impostazione del lavoro.
Si trattava, per esprimersi in breve, di chiarire
se il legno di risonanza sovietico, a condizione che sezionatura, lavorazione, stagionatura
fossero qualitativamente adeguate agli scopi
d’impiego presi in considerazione, possa a ciò
essere usato, e se esso, come anche quello bavarese, sin qui utilizzato, presenti diversità qualitative rispetto a quello tradizionale rumeno. Le
nostre attuali conoscenze sulle proprietà acusticamente importanti del legno sono scarse e non
sistematiche, il che è da imputarsi alla difficile
rilevabilità delle varie relazioni fisico-musicali in
genere, nonché alla necessità di ricorrere a procedimenti di misurazione assai dispendiosi.
Perciò si tentò, mediante semplici metodi di lavoro, di determinare particolarmente le proprietà dell’accrescimento, e di trarre conclusioni riferite al
giudizio/valutazione del legno di risonanza. La diffusa opinione che il buon legno di risonanza deve
presentare un alto modulo di elasticità a fronte di
un modesto peso specifico, porta anzitutto a spiegare la superiorità del legno in genere rispetto ai
metalli, come irradianti del suono, ma non la differente idoneità/adeguatezza delle singole specie
legnose, e, specificamente, delle diverse specie
Fig. 2. Distribuzione della frequenza del peso specifico a secco nel legno di risonanza di Abete rosso sovietico (Gruppi SI e SII).
9 - AIARP notizie
Fig. 3. Distribuzione della frequenza della larghezza
degli anelli annuali nel legno di risonanza di Abete
rosso sovietico (Gruppi SI e SII)
di abete rosso, come legno da impiegare per le tavole armoniche (orig. “per i corpi sonori”). Vi è tutta una serie di “segni”/elementi per i quali, tra
i vari legni di abete rosso, il più adatto è quello
con più regolari zone di accrescimento, cioè: il
modulo di elasticità e il peso specifico apparente (in seguito “peso specifico”) devono essere
uniformi in determinati scomparti. In mancanza,
negli ultimi anni, di legno rumeno, i fabbricanti di
pianoforti hanno tentato di produrre buone tavole armoniche con abete rosso tedesco, e anche
americano, procedendo ad una “omogeneizzazione” -scegliendo, cioè, e unendo le “tavolette”
destinate a costituire la tavola armonica, secondo regole stabilite per via empirica.
I brevetti di A. Dolge (del 1901), come il sistema
Baldur per le tavole armoniche, sono i precursori della “tavola armonica omogenea” della nota
fabbrica di pianoforti Grotrian-Steinweg: si sperava di ottenere tavole armoniche singolarmente
uniformi, impiegando per ognuna solo elemen-
a Erzgebirge 750 m. s.l.m.
b Erzgebirge 900 m. s.l.m.
Provenienza
d Unione Sovietica I
f Baviera I
e Unione Sovietica II
g Baviera II
Fig. 5. Dipendenza del peso specifico a secco dal
punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale, nell’Abete rosso di risonanza bavarese
(Abete rosso rumeno h, k, secondo A. Schletter, come raffronto)
10 - AIARP notizie
ti in cui il prodotto di peso specifico per modulo di elasticità fosse costante o decrescente in
modo graduale dalla tavoletta centrale verso la
periferia (non è però chiarito come si debba intendere questo “centrale” nella tavola armonica,
quando si sa che, per contro, nel pianoforte gli
anelli annuali devono essere preferibilmente più
larghi nello scomparto dei bassi, più stretti negli acuti, con relativa variazione del peso specifico - n.d.t.). I moduli di elasticità furono dapprima
determinati staticamente mediante prove di trazione, poi con prove di flessione.
Queste differenziazioni in base a modulo di elasticità e peso specifico trovarono consenso inizialmente, ma non si poterono poi affermare a
causa della laboriosità del procedimento. L’orientamento verso la determinazione statica del modulo di elasticità perde comunque d’importanza,
perché tra modulo di elasticità e peso specifico
sussiste una relazione. Quanto meno nell’ambito
di una stessa specie legnosa, il modulo di elasticità statico aumenta con l’incremento del peso
specifico in modo quasi lineare. F. Kollmann e
H. Krech trovarono strette relazioni tra peso specifico e modulo di elasticità dinamico in legno di
abete rosso allo stato di essiccazione all’aria.
Esse si dimostrarono addirittura più precise di
quelle tra modulo di elasticità statico e dinamico. Per evidenziare l’uniformità di modulo di elasticità e peso specifico entro la stessa superficie
irradiante di un “corpo sonoro”, basta dunque,
chiaramente, la distribuzione del peso specifico.
Poiché questo, e quindi anche il Mod. E. nel senso delle fibre, sulla lunghezza di 1 a 2 m., che è
quella che ci interessa, quasi non si modificano,
mentre il senso tangenziale passa per lo spessore della tavola armonica, che è però solo di pochi millimetri, ciò che veramente vale è dunque
solo la distribuzione del peso specifico in senso
radiale. A. Schletter determinò su più vasti campioni tratti da tronchi di abete rosso dello Erzgebirge con qualità adatte all’impiego come legno
armonico, provenienti da tre diverse fasce di alti-
h Romania 970 m. s.l.m.
k Tavole Rumene per violino
Fig. 6. Dipendenza del peso specifico a secco dal
punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale, nell’Abete rosso di risonanza sovietico
(Abete rosso di Erzgebirge a, b, secondo A. Schletter, come raffronto)
Fig. 4. Distribuzione della frequenza della larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di Abete rosso bavarese (Gruppi BI e BII)
tudine, e, a titolo di raffronto, su alcuni campioni
già sagomati di abete rosso della Bucovina, il peso specifico in sezioni radiali di 2 cm. Ne emerse che il peso specifico, nell’abete rosso dello
Erzgebirge, aumenta dall’interno verso la periferia, mentre in quello della Bucovina rimane pressoché costante: in quest’ultimo, inoltre, esso
dipende assai meno dalla larghezza degli anelli
annuali, che in quello dello Erzgebirge. Dall’Autore furono rese note solo le rette di comparazione, ma non il relativo campo di scostamento o la
rispettiva precisione, così che non è dato di riconoscere di quanto l’influsso dell’età della pianta,
da lui stesso specificamente determinato, si sovrapponga a queste relazioni.
Qui di seguito viene riferito su esperimenti e prove, che tentano di chiarire tipo e grado della relazione fra peso specifico, larghezza degli anelli e
posizione del campione nella sezione trasversale
del tronco, tali da servire a dare un giudizio qualitativo delle tavole armoniche bavaresi e sovietiche. Come materiale di prova sono serviti, di volta
in volta, campioni in notevole numero, di tavolette
per tavola armonica, già lavorate finite.
Poiché l’effetto dell’orientamento cardinale sulla sezione trasversale del tronco è ininfluente
sul peso specifico dei campioni, secondo K.
Stern basta la constatazione che le tavolette
siano state asportate da un’altezza del tronco
(misurata dal piede) di 1,5…..5,5 m.
3. Esecuzione degli esperimenti.
La fabbrica di tavole armoniche Hermann Schlessinger di Gera fece due separate forniture di 30
e 44 tavolette bavaresi e, due volte, 40 tavolette sovietiche, per ambedue le provenienze, furono
contrassegnate con Gruppo B I e B II, rispettivamente S I e S II. L’abete rosso bavarese proviene
da una ditta bavarese per il commercio di legnami; la sua zona di crescita non è nota. L’abete
rosso sovietico ha origine, per quanto ci risulta,
dalle montagne degli Urali, con centro in Perm.
Da ogni tavoletta sono stati ricavati due campioni lunghi 5 cm nel senso delle fibre, tagliati poi in
sezioni radiali di 2 cm. Per ogni campione sono
stati determinati peso specifico allo stato secco
assoluto, misura volumetrica del ritiro, e larghez-
za media degli anelli annuali allo stato di rigonfiamento. La misurazione del contenuto volumetrico
fu eseguita per via stereometrica, e così pure la
pesatura, tenendo conto della situazione già in
precedenza notificata. La “visibilità” dei “confini”
dei singoli anelli potè essere migliorata, ove necessario, mediante l’immersione e l’imbibizione
in lisciva di potassa caustica al 5%.
4. Risultati.
4.1. Frequenza di distribuzione dei parametri.
La fig.l mostra la distribuzione complessiva del peso specifico a secco assoluto, separatamente per
i Gruppi BI e BII. Se ne rileva che i valori, nel legno bavarese, stanno relativamente lontani tra di
loro. Essi vanno da p. = 0,32 g/cm3 a p.= 0,65 g/
cm3. Ambedue i “collettivi” numerici presentano
una distribuzione irregolare e inoltre differenziata.
Per contro, i Gruppi SI e SII mostrano una migliore corrispondenza e si avvicinano decisamente di
più a una distribuzione normale (fig. 2). In analoga distribuzione si dispone la larghezza degli anelli
annuali. Come mostra la fig. 3, la quota principale, per il legno sovietico, palesa, con ascisse ripartite logaritmicamente, una distribuzione quasi
simmetrica, mentre, per contro, l’abete rosso bavarese (fig. 4) presenta una distribuzione mista, il
che emerge con particolare evidenza nel più grande Gruppo BII. Tutto sommato, la larghezza degli
anelli è assai più “stretta” nel legno sovietico che
in quello bavarese.
4.2. Dipendenza del peso specifico allo stato
secco dalla posizione nella sezione trasversale
del tronco.
Se si collegano i parametri medi di tutti i valori del
peso specifico per le singole sezioni radiali entro
ogni gruppo, si ottengono le rappresentazioni diagrammatiche di cui a figg. 5 e 6. A titolo di paragone, vi sono state inserite le relazioni per il legno di
risonanza dello Erzgebirge e di quello rumeno. Dei
solo pochi parametri per la sezione radiale prossima al midollo (fig. 6) non è segnato nessun valore medio.
I Gruppi SI e SII presentano un peso specifico a
secco quasi costante per tutta la sezione trasversale del tronco: cioè il massimo scostamento importa, nel caso singolo, un massimo di ± 0,02
g/cm3. Per contro, il peso specifico secco nel
Gruppo BI decresce in modo irregolare, nel Gruppo BII decresce costantemente dall’esterno all’interno. Lo scostamento standard Spo è abbastanza
uniforme per le sezioni radiali nell’ambito di uno
stesso Gruppo. Qui di seguito si danno i valori calcolati:
Abete rosso sovietico SI e SII:
Spo = ± 0,03 g/cm3
Spo = ± 0,005...0,007 g/cm3
Abete rosso bavarese BI e BII:
Spo = ± 0,06...0,08 g/cm3
Spo = ± 0,010...0,016 g/cm3
A causa delle distribuzioni immischiate, il peso
specifico secco presenta così nell’abete rosso bavarese una dispersione notevolmente maggiore
che in quello sovietico. Inoltre, ambedue i valori
medi per le sezioni da A a D dell’abete rosso bavarese si scostano reciprocamente in modo lampante, mentre i due punti di misurazione, considerati
Provenienza
a/b Erzgebirge di altitudini diverse
d Unione Sovietica I
e Unione Sovietica II
f Baviera I
g Baviera II
i Romania
Fig. 7. Dipendenza della larghezza degli anelli annuali dal punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale, in Abete rosso di diverse provenienze
(a/b disegnate secondo A. Schletter)
di volta in volta, di tutte le sezioni radiali del legno
sovietico si svolgono strettamente appaiati.
4.3. Dipendenza della larghezza degli anelli annuali dalla posizione nella sezione
trasversale del tronco.
La larghezza degli anelli annuali, nell’interno del
tronco, sia per il legno sovietico che per quello
bavarese, decresce dal centro verso la periferia,
come risulta in fig. 7. Tuttavia i valori medi per legno bavarese risultano, con b = 1,70 m. a 2,90
m. ben oltre il doppio più alti di quelli per il legno
sovietico, con b = 0,80 m. a b = 1,35 m. Sorprendente è il fatto che i valori medi coincidano nei
Gruppi I e II, sia per i campioni bavaresi che per
quelli sovietici. Nel legno di risonanza rumeno le
larghezze medie degli anelli stanno tra quello del
legno bavarese e quelle del legno sovietico, con
una media complessiva di b = 1,4 m…..1,8 m. Negli abeti rossi dell’Erzgebirge di diverse altitudini,
la larghezza degli anelli decresce dal midollo verso la corteccia in modo notevole, similmente al legno bavarese (fig. 7).
4.4. Relazione tra peso specifico
e larghezza degli anelli annuali.
Dalle figg. 5 e 6 non è dato rilevare un influsso dell’età sul peso specifico, tanto più che la maggio-
re variazione dei punti di misurazione per il legno
bavarese è da attribuirsi a proprietà di accrescimento meno uniformi. Ma se si considera la distribuzione di tutte le coppie di valori per peso
specifico e larghezza degli anelli annuali di ambedue i gruppi, cioè senza tener conto della sezione
radiale, i campi di dispersione delle tabelle di correlazione rappresentate graficamente in figg. 8 e
9 portano a ritenere l’esistenza effettiva di un certo effetto dell’età della pianta. Per il legno di abete rosso sia sovietico che bavarese sono risultate
relazioni lineari, per le quali sono stati calcolati
coefficienti di correlazione di r = -0,215, rispett. r
= -0,323. In fig. 10 è riportata ancora una volta la
dipendenza del peso specifico secco dalla larghezza degli anelli annuali, al fine di rendere possibile
un raffronto con abete rosso di risonanza rumeno
e dell’Erzgebirge. Se ne deduce ancora che nel legno sovietico e rumeno il peso specifico cresce
con il decremento della larghezza degli anelli assai meno che in quello dell’Erzgebirge e in quello
bavarese. (v. Nota pag.7).
5. Discussione sui risultati ottenuti.
Come è noto, il peso specifico apparente, negli
abeti di alto bosco in genere -a causa di una crescita in età giovanile non soffocata, grazie alla superficie rasa- aumenta nel fusto verso la periferia,
mentre in abeti rossi con crescita giovanile “frenata” (nell’orig. “gedampft” = lett. “smorzata”
- n.d.t.) esso resta, per contro, pressoché uguale, nella sezione trasversale del tronco. Una differenza fondamentale tra il legno di risonanza
dell’Erzgebirge e quello rumeno dovrebbe poggiare sul fatto che nell’Erzgebirge predominano boschi a fasce coetanee (“per classi di età” - n.d.t.),
con pochi areali a bosco misto (il famoso trinomio:abete rosso-abete bianco-faggio = in ted. “FI/
TA/BU” =Fichte-Tanne-Buche - n.d.t.), come pure
singolarmente s’incontrano “boschi protetti” o a
“trattamento saltuario” (che in tedesco vengono
denominati con il preciso termine di “Plenterwald n.d.t.), posti sotto speciale protezione e allignano
anche in “stazioni” sfavorevoli (p.es. il “Plenterwald” di abete rosso ‘Grosser Kranichsee’ presso
Carlsfeld/Erzgebirge, a ca. 900 m. s.l.m., su fondo palustre). L’Amministrazione forestale rumena
possiede areali disetanei spontanei (naturali) su
notevoli superfici boscate a 700-1.400 m. s.l.m.,
la cui provvigione è composta da 8 a 10 decimi
di abete rosso e da 0 a 2 decimi di abete bianco
Fig. 8. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di
Abete rosso sovietico.
11 - AIARP notizie
(l’Autore ebbe occasione, nel settembre 1964, di
visitare in Romania alcune foreste in cui si poteva
notare anche la presenza di legno di risonanza).
L’incremento del peso specifico dal centro alla periferia negli abeti rossi a fasce coetanee è per lo
più parallelo ad un rimarchevole decremento della
larghezza degli anelli annuali. Questo andamento
di sviluppo è la conseguenza della “competizione
interspecifica”, ossia della “rivalità” che insorge
dopo il rapido accrescimento giovanile tra individui
coetanei, a cui in passato si lasciava campo libero a causa di un trattamento forestale non adeguato, e cioè poco o mediocremente mirato ad
un’azione di razionale diradamento.
A proposito dell’Abete rosso bavarese si deve rilevare che esso –come pure l’Abete rosso dell’Erzgebirge– non proviene solo da boschi a fasce coetanee.
Piuttosto, specie con riferimento agli scostamenti
tra i Gruppi BI e BII, l’abete rosso bavarese dovrebbe far pensare ad un vasto comprensorio di “ripresa”, con notevoli diversità di “stazione” e/o con
differente processo di accrescimento, vale a dire
con diverso trattamento forestale. Con la denominazione “bavarese”, non viene definita, come per
il legno di risonanza rumeno o sovietico, la provenienza dell’abete rosso, ma la zona geografica in
cui esso viene lavorato. “Abete rosso bavarese”
è quindi una denominazione “commerciale” e non
una “provenienza”. In una superficie boschiva disetanea con “normale” regolamentazione dell’area di
“stazione”, la larghezza degli anelli annuali decresce con l’aumentare del diametro del fusto, ma solo in tale misura, che il peso specifico appena si
modifica. Così può accadere che l’abete di risonanza sovietico, cosi come quello rumeno, provenga da
areali con “stazioni” similari e con processi di accrescimento uniformi. Per la qualità “legno di risonanza” viene posto tra l’altro un limite massimo di
peso specifico. Come si rileva dalle presenti analisi, un tale valore-limite medio, di per sé, non ha alcuna rilevanza. Per la determinazione di un buon
legno di risonanza è piuttosto significativa la distribuzione del peso specifico in senso radiale.
6. Deduzioni conclusive.
Le rette di compensazione riportaLa tavola armonica ha
te nella forma generale 100 PO = α
il compito di ampliare
+ βb hanno i seguenti coefficienti:
e irradiare i suoni solleRomania
42,5 -1,50
Unione Sovietica 43,7 -1,82
citati nel pianoforte (verBaviera
51,6 -3,10
ticale o a coda che sia).
Erzgebirge
600 m.slm
54,6 -3,48
Ai fini di una irradiazione
Erzgebirge
quanto meno possibile
750 m.slm
49,0 -3,48
Erzgebirge
selettiva, la tavola armo900 m.slm
45,8 -3,17
nica deve, essa stessa,
avere molte “risonanze
proprie”. Si può considerare come dimostrato
che ciò si può realizzare mediante l’applicazione sulla tavola armonica
delle cosiddette “catene” (in ted. “Rippen” = Fig. 10. Rapporto tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali (prospetto d’insieme) - Le rette per l’Abete rosso dello Erzgebirge e rumeno sono stacostole - n.d.t.), poste in te calcolate dall’Autore secondo i parametri di A. Schletter.
posizione trasversale al
senso delle fibre delle tavolette che la compon- ni per la regolamentazione ufficiale dei criteri di
gono, con un’inclinazione di ca. 75°-90°. Anche scelta e cernita del legno di risonanza dagli orun’ordinata, regolare successione dell’alternan- gani legislativi (v. nota iniziale). A differenza delle
za della tessitura di legno primaticcio e legno tavole armoniche dei pianoforti, le “tavole” degli
tardivo sembra essere non trascurabile per il strumenti ad arco e a pizzico constano di due sosusseguirsi delle “risonanze proprie”. Sotto que- le parti, vale a dire, di due metà con uguale strutsto aspetto il legno rumeno e quello sovietico tura, il cui asse di simmetria coincida con la linea
sono di pari valore. È opportuno, allo scopo mi- di connessura dei due elementi (un pezzo tagliato
rato, di stabilire, per la scelta e la cernita del le- a metà e aperto a libro - n.d.t.).
gno di risonanza, un campo di peso specifico Non solo i liutai del Vogtland –che lavorano per lo
che vada da P0 = 0,38 a 0,44 g/cm3, senza però più il legno di risonanza locale– ma anche i famoinsistere sulla larghezza degli anelli con una me- si liutai italiani si sono, nel loro lavoro, abituati al
dia di b = 1,5 a b = 2,0 mm; è piuttosto da por- legno di risonanza le cui larghezze degli anelli dere un limite massimo di b = 3,0 mm. mentre non cresce in genere notevolmente dal centro verso la
ha senso un limite minimo. Per contro, il legno periferia (ma furono proprio loro i veri “Maestri!” di risonanza bavarese e quello dell’Erzgebirge si n.d.t.). L’arte della liuteria sta nel saper adattare
possono impiegare per la tavola armonica con ri- lo spessore della tavola alla struttura del legno.
sultati ottimali, se viene precedentemente cer- È cosi che gli strumenti di Stradivari, Guarneri,
nito in ordine alla larghezza degli anelli annuali. Amati, presentano non uniformi spessori anche
Per le “catene”, la distribuzione del peso speci- in una stessa tavola, dove il maggior spessore si
fico nella sezione trasversale del tronco non ha può riscontrare in punti diversi della tavola. Nella
produzione industriale, meccanizzata, queste “tadeterminante rilevanza.
Questi risultati sono stati riportati in disposizio- vole” vengono prodotte con misure unificate: tuttavia anche qui le tavole sono fatte in due pezzi
simmetrici, il cui spessore decresce dalla linea
centrale di giuntura verso i margini, uniformemente, p.es. da 3,2 a 2,4 mm.
Per la formazione della tavola in due metà simmetriche il diametro troppo esiguo dei tronchi non
può essere compensato dalla speciale qualità del
legno, né dal modo di modellazione, così che finora il legno di risonanza sovietico, per le sue minori
misure di diametro, non ha potuto essere usato nella costruzione di strumenti musicali ad arco e a pizzico nella RDT (DDR), mentre il legno di
risonanza “bavarese” era reperibile finora in tutte le larghezze di taglio richieste, cioè max. 380
mm per i contrabbassi, e viene impiegato prevalentemente per gli strumenti ad arco di maggior
mole (ma anche per i violini e per le viole sono
necessarie larghezze difficilmente trovabili nel legno russo - n.d.t.). (Ulteriore nota del traduttore:
l’Autore aggiunge una considerazione sulle tavole
fatte a più elementi, sul modo dei pianoforti -ma
ciò riguardava l’economia della DDR, ora sperabilFig. 9. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di
mente superata).
Abete rosso bavarese.
12 - AIARP notizie
Dal 21 al 24 settembre prossimi, AIARP
sarà presente alla prima edizione di
MEET Milano, il nuovo Salone italiano
dedicato a strumenti ed edizioni musicali. Ospitata all’interno dello stand Dismamusica, l’Associazione Italiana degli
Accordatori e Riparatori di Pianoforti ha
voluto fortemente presenziare l’appuntamento milanese nonostante la quasi concomitanza con le cinque giornate del corso di Cavalese.
Un’occasione importante
“È un’occasione troppo importante perché non si faccia di tutto per esserci”, ha
dichiarato il presidente AIARP Luciano Del Rio. Che ha spiegato così i motivi
della scelta: “In Fiera passano musicisti,
insegnanti, personaggi delle istituzioni e tanti giovani. C’è chi viene per semplice curiosità e chi è richiamato da un
nome, uno strumento in particolare. Ora,
è chiaro che noi, come AIARP, non andremo in Fiera per vendere un prodotto,
ma perché dobbiamo far sentire la nostra
voce, e perché dobbiamo cogliere tutte le
opportunità per promuovere la cul
tura del pianoforte in Italia.
Un anno...
“pianistico”
La prima edizione
di MEET Milano,
fra l’altro, si svolge in concomitanza con il festival MiTo
organizzato dalle due amministrazioni comunali dei capoluoghi lombardo e
torinese. E avrà una forte connotazione
“pianistica”. Molte sono le iniziative che
avranno come protagonista il pianoforte,
dalla “maratona” organizzata da Furcht
alla presenza di star del calibro di Giovanni Allevi, che si esibirà in concerto
domenica 23 alle 18.00.
Per non parlare del fatto che lo spazio AIARP, in fiera, è proprio adiacente al piccolo palco su cui verrà posizionato il Doppio Borgato. Con tutte queste
“coincidenze”, ci sono tutte le condizioni
ideali per fare arrivare a tutti la voce dell’Associazione.
associarsi
“Mi aspetto di vedere molti colleghi,
alcuni Soci e alcuni che non si sono
ancora associati. E
a questi ultimi voglio
spiegare ancora una volta perché
penso che non ci sia futuro, per chi nel
nostro Paese fa il nostro mestiere, al di
fuori di una realtà associativa come la
nostra. In Associazione si cresce, ci si
trasmette il mestiere, si impara ad avvicinare lo strumento con la mentalità giusta, che non è quella del tiracorde
ma parte dalla comprensione dei problemi, dalla registrazione del pianoforte; e solo in un secondo momento si
rivolge all’accordatura... E poi, da soli
non si ha forza nei confronti del mercato e delle istituzioni. Ma come! Le
banche, i supermercati, le grosse catene di vendita non fanno che associarsi per avere più forza... E noi che cosa
aspettiamo?”
13 - AIARP notizie
In Memoriam
Un OPERATORE
A IMPATTO ZERO
Domenica
2 settembre
2007 è scomparso, all’età
di 76 anni,
Ennio Menicagli, padre del
socio AIARP Luca Menicagli di Livorno. Era nato
il 18 marzo del 1931.
Il
Consiglio
Direttivo
AIARP è vicino alla famiglia, a cui desidera estendere
le più sentite condoglianze.
IL PIANOFORTE
A MEET MILANO
Dal 21 al 24 settembre
prossimi, il pianoforte è di
scena a MEET Milano. Fra
gli altri, saranno presenti
Yamaha con i nuovi Silent
e Disklavier, Kawai (che festeggia l’ottantesimo anniversario dalla fondazione) e
Borgato, che porterà in Fiera il suo Doppio.
In tempi di profonde riflessioni sugli
effetti dell’inquinamento e sul destino della civiltà umana, anche
il settore degli strumenti musicali si interroga sulle strade
della sostenibilità ambientale.
Lo ha fatto, con protocolli di
certificazione del legno, l’industria americana; e ora le buone
pratiche ambientali sbarcano
anche in Italia.
Uno dei Soci AIARP, la Santori Pianoforti di Fano, è una
delle prime imprese italiane
del nostro settore a ricevere da
LifeGate la certificazione “impatto zero”: un attestato che
rientra nell’emission trading e
che, grazie all’adesione ad un
programma internazionale di
protezione delle foreste, riconosce la “neutralità” nell’emissione di CO2 in atmosfera.
PIANO RELAX, PER SILENZIARE “CON GARBO”
Si può installare un kit di silenziamento su un pianoforte verticale o a coda senza
pregiudicare il perfetto funzionamento della meccanica
più raffinata?
Secondo Piano Relax, il
produttore trentino di kit di
silenziamento, la risposta non può che essere positiva. Il sistema Piano Relax, di cui si può vedere un dettaglio nella foto qui
sopra, ha il proprio punto di forza nell’esclusiva barra di arresto (sviluppata e brevettata proprio da Piano Relax) in ottone
rivestito che si monta sui supporti della meccanica. E che all’occorrenza può essere smontata in pochi minuti e permettere
ad esempio ad un tecnico di compiere qualsiasi operazione sulla martelliera con estrema facilità. L’applicazione del kit non è
invasiva: le viti di fissaggio della barra sono applicate ai fori già
esistenti sulle parti metalliche della meccanica, e l’unica “modifica” al pianoforte è un piccolissimo foro nella parte strutturale (non risonante) dello strumento per permettere al sottile cavo
di segnale che spunta dai sensori di collegarsi al modulo sonoro
esterno, fissato sotto al tavolaccio. Ideale per chi deve “ridurre al
silenzio” il pianoforte, il kit di Piano Relax è perfetto anche per
collegare pianoforte e computer. Grazie all’uscita MIDI incorporata, infatti, lo strumento può essere utilizzato facilmente per
dialogare con qualsiasi software musicale.
PIANO RELAX
www.pianorelax.it
Elegante e raffinato:
lo stile CGM.
CGM di Corengia Giuseppe
Via S. Antonio da Padova, 48 - 22066 PERTICATO di MARIANO COMENSE (Como)
Tel. 031 749344 - Fax 031 749872 - www.cgmcorengia.it - [email protected]
14 - AIARP notizie
ABRUZZO
MATTEUCCI DOMENICO Via America, 9 - 67051 Avezzano (AQ) 347-5222682 • SASAKI Hiroshi
Via Lago di Como, 1/ A - 65016 Montesilvano (PE) 330-561677
BASILICATA
MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 MATERA 338-2716313
CALABRIA
CRUCITTI Carmelo Via Prol. Aschenez 2P - 89100 REGGIO CALABRIA 347-1138150
CAMPANIA
ARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590 • HEINRICH Marcello Acquamela (SA) 347-1839474 • MAIONE Sabino Via Provinciale Moiano 32 - 82011 Airola (BN)
335-5734706 • MITILINI Gennaro Via Cagliari 46 - 80026 Casoria (NA) 335-423460 • ROSSI
Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727
EMILIA ROMAGNA
CASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122 • DALPORTO Mirco Via Respighi 8 - 42100 REGGIO EMILIA 335-5416883 • DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100
REGGIO EMILIA 335-8398367 • FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 FERRARA
333-4309608 • PASSARELLA Luciano Via Emilia Est 215/B - 41100 MODENA 338-8438957 •
RANDI Paolo Via Don Baronio 56- 47039 Savignano Rub. (FO) 360-706926 • SANGIORGI Giovanni Via Cavour 8/F - 48018 Faenza (RA) 0546-21645
FRIULI VENEZIA GIULIA
BONUTTI Luca Via della Villa 40 - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749 • CERNEAZ Lorenzo Via Bariglaria 141 - 33100 UDINE 338-6045193 • GRASSI Marco TRIESTE 040-351234 cell.
339-5054035 • PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 GORIZIA 348-9105806 • SPASOJEVIC Tomislav Via Tolmezzo 9 - 33077 Sacile (PN) 0434 72271 • TURCO Silvia Via Varno 27 33100 UDINE 340-5569409 • VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sacile (PN) 0434 72989
LAZIO
ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 ROMA 06 4872739 • BALDI Enrico Via Macerata
53 - 00176 ROMA 339-5065093 • BIANCHI Nino Gaetano Via Borgo Garibaldi 98 - 01010 Oriolo Rom. (VT) 333-4241484 • BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337770654 • CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 ROMA 338-9465350 • DE
LELLIS Marco 23-22 30th Road #10J - 11102 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110 • LOREFICE Luca ROMA (Morena) 06 7911787 - 349 5636299 • MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023
Formia (LT) 338-1507642 • SABATINI Valerio Via Luigi Bodio 85 - 00191 ROMA 339-1494509 •
SPEDICATO Antonio - SPEVI Via Amulio 13/15 - 00181 ROMA 347-4876475 • TARQUINI Marcello Via Pio VIII, 5 Scala C int 14/A - 00165 ROMA 335-5818761 • VIZZACCARO Carlo Via Mercante 8 - 03043 Cassino (FR) 347-8872011
LIGURIA
FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 GENOVA 010-812264 • GALLI Pietro Via Torino 27 - 19122 LA SPEZIA 328-9664927 • GANORA Giorgio Via A. Orsini 21/4 - 16146 GENOVA
010-364142 • SPERATI Carlo Via Trilussa 1/23 - 17100 SAVONA 328-6028351 • STORTI Luciano Piazza Colombo 2/19 - 16121 GENOVA 010-580122
LOMBARDIA
BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387 • BENAZZI Marco Via Garibaldi 30 - 26035 Pieve S.Giacomo (CR) 0372-64375 • BOTTINI Roberto Via Cominazzi 39 - 25127
BRESCIA 347-5570824 • BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 MILANO 349-1535675
• DIANA Ferdinando Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129 • DI NALLO Gabriele Via Silvio Pellico 24 - 20052 Monza (MI) 335-6472597 • GIACOMELLO Carlo Via Bernina 11 - 21013 Gallarate
(VA) 333-4016915 • GRIFFA Davide Via Anelli 8 - 20122 MILANO 335-7772260 • GRIFFA Gianfranco Via Crivelli 20 - 20122 MILANO 335-7793546 • GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122
MILANO 335-6825065 • GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 MANTOVA 335-426552
• IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219 • LANZANI Cesare
Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MI) 0362-502331 • LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/
A - 20030 Seveso (MI) 347-6466134 • LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 VARESE 0332281355 • MAESTRI Mauro Viale Campania 58 - 20052 Monza (MI) 339-5908422 • MANCINI
Paolo Via Martiri Libertà - 22051 Bellano (LC) 335-5917854 • MITAROTONDA Paola Via Conservatorio 17 - 20122 MILANO 347-4586526 • MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100
VARESE 0332-283506 • PAPES Davide Via della Pila 61 - 20162 MILANO 02-6432798 • PASSADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 347-8171934 • PASSADORI Angelo Via Mazzini 3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106 • PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA
347-4189827 • PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106 •
PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 030-3751106 • PEDROLI Giancarlo Viale
Reg. Margherita 14 - 20100 MILANO 338-8949551 • PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100
COMO 031-594041 • PICONE Roberto Via Cavour 20 - 20030 Lentate s/Seveso (MI) 339-2934092
• PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224 • RIZZI Ermanno Via
Libertà 6/A - 27100 PAVIA 0382-33256 • ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS)
335-8327678 • ROCCO Massimo Via F. Predabissi 2 - 20127 MILANO 339-6660337• SANGALLI
Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MI) 039-2871996 • SCORTICATI Carlo Corso XXII
Marzo 28 - 20135 MILANO 02-5456154 • TAMAGNI Massimo Via Monteverdi 9 - 26035 Pieve S.
Giacomo (CR) 338-4099888 • TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 3337805862 • TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano Mil. (MI) 347-4413448 •
VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108
MARCHE
ANGELETTI Fabio Via G. Galilei 48 - 61032 Fano (PU) 335-8042320 • BEVILACQUA Giuseppe
Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 348-7327186 • CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace
40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209 • PETROLATI Alessandro Via Acquaviva 33 - 61043 Cagli
(PU) 329-6221413 • PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527 •
RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427 • ROSSINI Giorgio Via N. Rota 26 - 60022 Castelfidardo (AN) 339-3842308 • ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo (AN) 329-8410855 • SANTORI Fabrizio FOSSOMBRONE (PU) 348-5114842 • VALLI
Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 ANCONA 335-5738327
MOLISE
CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 CAMPOBASSO 329-5431890 • SALVUCCI
Franco ISERNIA 0865-415717
PIEMONTE
BIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 BIELLA 335-6291457 • GALLINUCCI
Giorgio Via Scallaro 22 - 10020 Cavagnolo (TO) 347-2214091 • GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro 44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182 • GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013
Chiusa Pesio (CN) 0171-734760 • LAZZARINO Roberto Via Riofreddo 41 - 15060 Silvano D’Orba
(AL) 333-9800983 • MARTUCCI Roberto Via Terranova 28 - 10060 Candiolo (TO) 328-3644077
• OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 NOVARA 336-236306 • PONSO Rinaldo Via Stefano Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208 • VENTRIGLIA Giuliano Via Giolitti 28 - 10060 Piscina (TO) 339-4592804
PUGLIA
CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424 • DEL GIUDICE Antonio Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto 64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100
FOGGIA 330-327813 • FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029
• FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436 • GRIFFI Massimiliano
Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 330-508920 • LAMACCHIA Luigi Via Capruzzi 304 - 70124 BARI 348-4142904 • LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour
(LE) 0836-543726 • MERICO UgoVia Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621
• RACANELLI Gaetano Viale dello Stadio 1 Torricella - 73100 LECCE 0832-391067
SARDEGNA
CARRERAS Marco Via S.M. Chiara 3 - 09134 CAGLIARI 347-5284444 • CORDA Luigi Via Canelles 28/A - 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360 • FANUTZA Marcello Via Fertilia 43 - 09013
CARBONIA (CA) 339-2738201
SICILIA
CONTINO Dario Augusto Via L. Da Vinci 45 - 95024 Acireale (CT) 340-7101729 • DI NOTO Domenico Corso V. Emanuele 119 - 91100 TRAPANI 347-8788065 • SANGIORGIO Gaspare Via Orologio
21 - 90133 PALERMO 091-334417 • SANGIORGIO Girolamo Via A. Poliziano 35 - 90145 PALERMO 335-5247084 • SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 MESSINA 333-9139158 •
TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 PALERMO 348-5806479
TOSCANA
BENVENUTI Paolo Via Trieste 5 - 56017 Asciano Pisano (PI) 338-1314100 • BONECHI Stefano Via di Mantignano 120/3 - 50142 FIRENZE 335-5850679 • CHECCACCI Giangastone Via G.
Boccaccio 1 - 53100 SIENA 335-357696 • CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) 333-9676001 • FROLA Riccardo Via Borgo Ognissanti 102 - 50123 FIRENZE 3292197626 • HERVO HUERNE Céline FIRENZE 388-1718397 • LISI Massimo 56012 Fornacette
(PI) 328-3059848 • MENICAGLI Luca Via E. Rossi 42/44 - 57125 LIVORNO 0586-444495 • NERI Andrea FIRENZE 347-7674440 • NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 AREZZO 339-4110770 • PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 PRATO 347-3535359 • PARISE
Jonathan Via Tofani 40 - 59100 PRATO 347-2333073 • ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021
Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418 • VALENTINI Stefano Via Fossone Basso - 54031 Fossone Carrara (MS) 338-8604613
TRENTINO ALTO ADIGE
CAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950 • DE FLORIAN Giancarlo Via Milano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013 • GALVAN Egidio Corso Ausugum
112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469 • MANFRINI Luca Via Kennedy 194 - 39055 Laives (BZ) 338-3028238 • PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741
UMBRIA
CATARINELLI Maurizio Piazzetta Reclusorio 3 - 06034 Foligno (PG) 368-3817025 • LUPATTELLI Davide Via Caldarelli 11 - 06074 Ghiugiana Corciano (PG) 338-8397486
VENETO
AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 Villadose - ROVIGO 329-2148269 • BETTIN Giovanni Via
Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702 • BORGATO Luigi Via Risaie 1 - 36045 Bagnolo di Lonigo (VI) 0444-436367 • BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 TREVISO
338-9565274 • BRUSEGAN Gastone Via S. Pellico 27 - 30010 Camponogara (VE) 041-462056 •
BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 14 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519 • DE BIASI Andrea Via Prese 33 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604 • DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026
Mel (BL) 335-8430714 • DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 3385480107 • FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio - 30135 VENEZIA 347-7636880 • FERRARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725 • FONTEBASSO Andrea
Noventa di Piave (VE) 347-9714476 • MARCHESINI Pietro Via M. Moro 4 - 31033 Castelfranco
Ven. (TV) 339-5952898 • MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR)
348-4135801 • PEDRALLI Andrea Via Friuli 5 - 30030 Chirignago (VE) 347-0507396 • SCIVALES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 VERONA 349-2947666 • TELATIN Silvana Bassano del
Grappa (VI) - 333-2076218 • VENTO Maurizio Via Toniolo 13 - 31036 Istrana (TV) 333-3032643
• ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 VERONA 347-5584119 • ZANINI Guido Via Scuole 111 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793 • ZANTA Silvano Via Crociata 28/A/1 30010 Camponogara (VE) 335-5654244
www.aiarp.it
15 - AIARP notizie
ÊÊÊÊ1˜ÊÛiÀœÊ«ˆ>˜œvœÀÌi]ÊVœ˜Ê՘ÊÃi}Ài̜°°°Ê
)L0IANOFORTE3ILENT9AMAHAÒUNAMERAVIGLIAMUSICALE
5NVEROPIANOFORTEACUSTICO9AMAHACONTUTTIIVANTAGGIDEL
SUONODELTOCCOEDISTABILITËDELLACCORDATURACHEHANNO
FATTODI9AMAHALAPRIMASCELTADIPIANISTIPROFESSIONISTI
INSEGNANTIE#ONSERVATORIDITUTTOILMONDO
-ACÒDIPIáUNPIANOFORTESILENZIOSOCONSENTEDISUONARE
ATTRAVERSOLECUFFIESENZADISTURBAREIVICINIOIFAMILIARI
#IÛSIGNIFICACHEALTRIPOSSONODORMIREOPPUREGUARDARE
LA46ANCHENELLASTESSASTANZA
/RADISPONIBILECOMEOPZIONESUINOSTRINUOVIMODELLI
hBSERIESvADUNPREZZOESTREMAMENTEVANTAGGIOSO
ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ
ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ"À>ʈÊȏi˜âˆœÊmÊ՘ʏÕÃÜÊ>VViÃÈLˆit
WWWYAMAHAIT