5F - Romagnosi 2.0

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5F - Romagnosi 2.0
Istituto Statale di Istruzione Superiore
“Gian Domenico Romagnosi”
Erba - Como
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Settore ELETTRICO-ELETTRONICO
Classe 5^F
Indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
Composizione del Consiglio di Classe
Carlo Ripamonti
Dirigente
Prof. Colombo Fabiola
Docente
Religione
Prof. Garulli Cristina
Docente
Lingua e Letter. Italiana
Prof. Garulli Cristina
Docente
Storia
Prof. Luraschi Maria
Docente
Inglese
Prof. Ceruti Giulia
Docente
Matematica
Prof. Chiera Domenico
Docente
Lab. Tecnolog. Meccaniche
Prof. Lamaina Giacomo
Coordinatore
Tecnol. Tecn. Inst. e Manut.
Prof. Carnevale Alfio
Docente
Tecnol. Meccaniche e Applic.
Prof. Mammone Saverio
Docente
Tecn. Elettr. Elettron. e Appl.
Prof. Sirianni Giuseppe
Docente
Lab. Tecolog. ed Esercit.
Prof. Sirianni Giuseppe
Docente
Lab. T.E.E.A
Prof. Sirianni Giuseppe
Docente
Lab. T.T.I.M
Prof. Tampieri Anna
Docente
Scienze Motorie e Sport.
Bosisio Mattia
Rappresentante alunni
Vonella Alessandro
Rappresentante alunni
16 maggio 2016
prot.n. 5122 / C29d
DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Corso “Manutenzione ed Assistenza Tecnica”
CLASSE 5F - a.s. 2015-16
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede
le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione
ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati
tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori
produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente
sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
• controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del
loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla
salvaguardia dell’ambiente;
• osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli
interventi;
• organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al
funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
• utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
• gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
• reperire e interpretare documentazione tecnica;
• assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
• agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome
responsabilità;
• segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
• operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”
consegue i risultati di apprendimento descritti di seguito in termini di competenze:
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di
intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità
e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti.
6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione.
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi
efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
PROFILO USCITA
DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Corso “Manutenzione e Assistenza Tecnica”
CLASSE 5F - a.s. 2015-16
1- RELAZIONE FINALE
La classe, all’inizio dell’anno scolastico, era costituita da undici alunni provenienti
dalla classe quarta, stessa sezione, a cui si sono aggiunti tre allievi provenienti da
corsi di Istruzione e Formazione Professionale del nostro Istituto ed altri due, sempre
da corsi I.e.f.P, di altri Istituti. Durante l’anno due studenti hanno lasciato il corso.
La presenza di allievi che avevano seguito percorsi differenti, per approccio didattico
e contenuti disciplinari, ha richiesto, inizialmente, un significativo sforzo da parte di
docenti ed alunni per cercare di recuperare concetti, abilità, contenuti indispensabili
per affrontare serenamente il quinto anno. I docenti hanno approfittato, specialmente
del periodo in cui la maggior parte della classe era in Alternaza Scuola Lavoro, per
svolgere, con gli ex allievi I.e.F.P., una mirata azione di recupero che, soprattutto per
alcune discipline, è stata positiva.
Purtroppo, nella prima parte dell’anno scolastico, la nomina tardiva dell’insegnante di
Meccanica e, per varie cause, l’avvicendarsi degli insegnanti di Matematica, Italiano,
Storia e Laboratorio ha creato qualche situazione di disagio e preoccupazione negli
studenti. Ciò, unito ad una poco solida preparazione di base e ad un impegno non
sempre adeguato, con qualche lodevole eccezione, ha comportato la necessità di
concentrare l’attenzione sui concetti fondamentali delle discipline, ad operare delle
scelte nello svolgimento dei programmi e a riprendere più volte alcuni argomenti non
completamente assimilati. Generalmente il comportamento in classe è stato corretto,
gli alunni sono stati collaborativi e, con qualche eccezione, hanno partecipato al
dialogo ed alla proposta educativa in modo adeguato. Complessivamente, per la
maggior parte degli studenti, gli obiettivi formativi possono ritenersi raggiunti, anche
se, spesso, con notevole difficoltà. Si segnala comunque la presenza di un piccolo
gruppo che, con costanza, nonostante le difficoltà, ha mantenuto sempre un
comportamento esemplare ed ha raggiunto buoni risultati.
RELAZIONE FINALE
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
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Anno scolastico: 2015 / 2016
Classe: 5
Sez.: F
Indirizzo:
Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
PROGRAMMA SVOLTO
EDUCAZIONE LINGUISTICA
- Scrivere correttamente: risolvere i principali dubbi ortografici e nell’uso della punteggiatura;
risolvere i principali errori di sintassi (es. corretto uso del gerundio), virgolette e citazioni; eliminare
le ripetizioni.
LETTERATURA
Naturalismo, Positivismo e Verismo
Il Positivismo.
Il Naturalismo: Emile Zola, poetica del Naturalismo.
Il Verismo. La questione meridionale.
Giovanni Verga:
formazione, poetica e opere (romanzi d’esordio, Nedda e la conversione al Verismo, Vita dei
Campi, ciclo dei Vinti, I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo).
Impersonalità, narratore popolare, artificio della regressione, fiumana del progresso, ideale
dell’ostrica.
I Malavoglia: sperimentalismo, tematiche, significato del romanzo, sperimentazione linguistica,
discorso indiretto libero.
Mastro-don Gesualdo: la “roba”.
Letture:
da Vita dei campi: Lettera-prefazione all’Amante di Gramigna, La lupa, Rosso Malpelo, Cavalleria
rusticana;
da I Malavoglia: prefazione La fiumana del progresso, Presentazione della famiglia Toscano,
L’addio alla casa del Nespolo.
da Mastro-don Gesualdo: La morte di Gesualdo.
Il Decadentismo
Crisi e decadenza della civiltà europea, relativismo, irrazionalismo.
Decadentismo: estetismo, culto della sensazione, arte per l’arte.
Simbolismo: simboli e “corrispondenze”.
Scapigliatura.
Baudelaire: lettura e analisi di Corrispondenze e Spleen.
Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: lettura e analisi de La rivelazione della bellezza.
Fogazzaro, Malombra: lettura e analisi di Un vecchio manoscritto e la sua pericolosa rivelazione.
Gabriele D’Annunzio: sperimentalismo, superomismo, estetismo. D’Annunzio modernista.
Opere principali (romanzi – Il Piacere, Le vergini delle rocce; Laudi).
Lettura e analisi da Il Piacere, Il ritratto dell’esteta;
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
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lettura da Le vergini delle rocce, Il programma del superuomo;
letture da Alcyone, La sera fiesolana e La pioggia nel pineto. Sensazione, musicalità.
Il romanzo europeo del Novecento
Il nuovo romanzo del Novecento (sperimentale, psicologico).
Italo Svevo: formazione, influenze e idee.
Una vita: trama, inettitudine di Alfonso Nitti, esito dell’inettitudine e conclusione del romanzo.
Senilità: trama, inettitudine di Emilio Brentani, esito dell’inettitudine.
La coscienza di Zeno: trama, Zeno Cosini, malattia, psicoanalisi, ambiguità e sperimentazione,
monologo interiore.
Lettura e analisi da Una vita, Gabbiani e pesci.
Letture: Il fumo, Il funerale, Psico-analisi.
Luigi Pirandello: poetica e idee: crisi storica e culturale, crisi dell’individuo, relativismo, “vita” e
“forma”, umorismo, sentimento del “contrario”, maschera, personaggio senza autore.
Opere: novelle, romanzi, opere teatrali.
Letture e analisi da Novelle per un anno: La tragedia di un personaggio, Il treno ha fischiato.
Il fu Mattia Pascal: temi e novità. Lettura e analisi: Adriano Meis.
Uno, nessuno e centomila.
Sei personaggi in cerca d’autore.
I giganti della montagna.
Il neorealismo: introduzione.
Lettura di Primo Levi, Sul fondo (Se questo è un uomo).
ARTE
Simbolismo.
Avanguardie storiche, cenni su Espressionismo, Futurismo, Cubismo.
LABORATORIO DI SCRITTURA
Le quattro tipologie della prima prova d’esame.
Tipologia A analisi del testo.
Tipologia B saggio breve; articolo di giornale.
Tipologia C tema storico.
Tipologia D tema di ordine generale.
CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
Manzoni e il Romanticismo.
Il Naturalismo, il Verismo e Verga.
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
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MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
□
x
□
x
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 09 / 05 / 2016
Il docente
Cristina Garulli
ITP/ lettore madrelingua
_______________
I rappresentanti degli studenti
_______________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
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Anno scolastico: 2015 / 2016
Classe: 5
Sez.: F
Indirizzo:
Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
PROGRAMMA SVOLTO
EDUCAZIONE LINGUISTICA
- Scrivere correttamente: risolvere i principali dubbi ortografici e nell’uso della punteggiatura;
risolvere i principali errori di sintassi (es. corretto uso del gerundio), virgolette e citazioni; eliminare
le ripetizioni.
LETTERATURA
Naturalismo, Positivismo e Verismo
Il Positivismo.
Il Naturalismo: Emile Zola, poetica del Naturalismo.
Il Verismo. La questione meridionale.
Giovanni Verga:
formazione, poetica e opere (romanzi d’esordio, Nedda e la conversione al Verismo, Vita dei
Campi, ciclo dei Vinti, I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo).
Impersonalità, narratore popolare, artificio della regressione, fiumana del progresso, ideale
dell’ostrica.
I Malavoglia: sperimentalismo, tematiche, significato del romanzo, sperimentazione linguistica,
discorso indiretto libero.
Mastro-don Gesualdo: la “roba”.
Letture:
da Vita dei campi: Lettera-prefazione all’Amante di Gramigna, La lupa, Rosso Malpelo, Cavalleria
rusticana;
da I Malavoglia: prefazione La fiumana del progresso, Presentazione della famiglia Toscano,
L’addio alla casa del Nespolo.
da Mastro-don Gesualdo: La morte di Gesualdo.
Il Decadentismo
Crisi e decadenza della civiltà europea, relativismo, irrazionalismo.
Decadentismo: estetismo, culto della sensazione, arte per l’arte.
Simbolismo: simboli e “corrispondenze”.
Scapigliatura.
Baudelaire: lettura e analisi di Corrispondenze e Spleen.
Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: lettura e analisi de La rivelazione della bellezza.
Fogazzaro, Malombra: lettura e analisi di Un vecchio manoscritto e la sua pericolosa rivelazione.
Gabriele D’Annunzio: sperimentalismo, superomismo, estetismo. D’Annunzio modernista.
Opere principali (romanzi – Il Piacere, Le vergini delle rocce; Laudi).
Lettura e analisi da Il Piacere, Il ritratto dell’esteta;
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
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lettura da Le vergini delle rocce, Il programma del superuomo;
letture da Alcyone, La sera fiesolana e La pioggia nel pineto. Sensazione, musicalità.
Il romanzo europeo del Novecento
Il nuovo romanzo del Novecento (sperimentale, psicologico).
Italo Svevo: formazione, influenze e idee.
Una vita: trama, inettitudine di Alfonso Nitti, esito dell’inettitudine e conclusione del romanzo.
Senilità: trama, inettitudine di Emilio Brentani, esito dell’inettitudine.
La coscienza di Zeno: trama, Zeno Cosini, malattia, psicoanalisi, ambiguità e sperimentazione,
monologo interiore.
Lettura e analisi da Una vita, Gabbiani e pesci.
Letture: Il fumo, Il funerale, Psico-analisi.
Luigi Pirandello: poetica e idee: crisi storica e culturale, crisi dell’individuo, relativismo, “vita” e
“forma”, umorismo, sentimento del “contrario”, maschera, personaggio senza autore.
Opere: novelle, romanzi, opere teatrali.
Letture e analisi da Novelle per un anno: La tragedia di un personaggio, Il treno ha fischiato.
Il fu Mattia Pascal: temi e novità. Lettura e analisi: Adriano Meis.
Uno, nessuno e centomila.
Sei personaggi in cerca d’autore.
I giganti della montagna.
Il neorealismo: introduzione.
Lettura di Primo Levi, Sul fondo (Se questo è un uomo).
ARTE
Simbolismo.
Avanguardie storiche, cenni su Espressionismo, Futurismo, Cubismo.
LABORATORIO DI SCRITTURA
Le quattro tipologie della prima prova d’esame.
Tipologia A analisi del testo.
Tipologia B saggio breve; articolo di giornale.
Tipologia C tema storico.
Tipologia D tema di ordine generale.
CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
Manzoni e il Romanticismo.
Il Naturalismo, il Verismo e Verga.
MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
□
x
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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□
x
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quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 09 / 05 / 2016
Il docente
Cristina Garulli
ITP/ lettore madrelingua
_______________
I rappresentanti degli studenti
_______________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
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Pag. 1 di 2
Anno scolastico: 2015 / 2016
Classe: 5
Sez.: F
Indirizzo:
Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: STORIA
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1 L’unità d’Italia e i problemi dell’Italia unita
(Questa parte di programma è stata studiata sulle dispense: F. Traniello, Il lungo cammino verso lo Stato nazionale,
Università di Torino, 2005; F. Traniello, La fondazione dello Stato nazionale: da Cavour a Crispi, Università di Torino,
2005)
- Il processo di unificazione dell’Italia: predominio austriaco, moti risorgimentali, guerre
d’indipendenza.
- Organizzazione e problemi dello Stato nazionale. Destra storica e Sinistra storica.
Modulo 2 L’Italia e l’Europa nella seconda metà dell’800
- La Seconda Rivoluzione industriale e la questione sociale.
- La diffusione del socialismo. Marx e la teoria del plusvalore.
- Scenario europeo nel II ‘800.
- L’Italia del II ‘800.
Modulo 3 L’età dell’imperialismo
- L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo: la spartizione dell’Africa e dell’Asia; la
Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze; belle époque.
- La Russia tra modernizzazione e opposizione politica; la rivoluzione del 1905 in Russia.
- L’Italia giolittiana.
Modulo 4 La Prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra
- La Prima guerra mondiale.
- Dalla Rivoluzione russa alla nascita dell’Unione Sovietica.
- L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto: conferenza di Pace e Società delle Nazioni; trattati
di pace e nuovo volto dell’Europa.
Modulo 5 L’età dei totalitarismi
- L’Unione Sovietica di Stalin.
- Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo.
- Gli Stati Uniti e la crisi del ’29.
- La crisi della Germania repubblicana e il nazismo.
- Il regime fascista in Italia.
- La Seconda guerra mondiale.
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
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CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
Modulo 1 L’unità d’Italia e i problemi dell’Italia unita
MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
□
x
□
x
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 09 / 05 / 2016
Il docente
Cristina Garulli
ITP/ lettore madrelingua
_______________
I rappresentanti degli studenti
_______________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5
Sez. F
Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: STORIA
Relazione finale sulla classe
Dal punto di vista relazionale la classe ha permesso di lavorare in un clima sereno e collaborativo.
Dal punto di vista dell’attenzione, dell’impegno e dello studio richiesto a casa, invece, la classe si è
dimostrata eterogenea: una parte era partecipe e discretamente interessata alla disciplina, una parte
poco attenta in classe e soprattutto priva di un buon metodo di studio.
I risultati raggiunti sono nel complesso medio-bassi.
Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva
raggiunti
x SI
Come? x Con difficoltà
IN PARTE
Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
Mancanza di impegno in classe
Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
X (collaborativi, non
sempre produttivi)
con le famiglie
X
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
con i colleghi
X
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
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La valutazione globale tiene in considerazione
X
X
X
X
X
X
il metodo di studio
partecipazione all’attività didattica
impegno
progressione
conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
Modulo 6 Il mondo bipolare
Usa e Urss: dalla prima guerra fredda alla coesistenza pacifica.
Motivazioni:
x
DATA
programma troppo pesante
mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare _________________
09/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
CRISTINA GARULLI
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
Anno scolastico 2015-2016
Classe: 5 Sez. F Indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: INGLESE
PROGRAMMA SVOLTO
Modulo 1 Electrical engineering
Unit 2 Electrical circuits
- Voltage and current
- Electrical circuits
- Series and parallel circuits
Unit 3 Power sources
- Where does energy come from?
- An example of renewable energy: the power of water
- An example of non-renewable energy: nuclear power
Unit 4 Power systems
Electrical power generation and transmission
- Electrical power distribution
- Other power system components
Modulo 2 Electronics
Unit 6 Electronics
- The electronics field
- The electronics industry
- Components of an electronic circuit
Unit 8 Semiconductors
- Electrical conduction
- How semiconductors work
- Doping silicon
Unit 9 Integrated circuits (ICs) and microprocessors
- What is an integrated circuit?
- Making a chip
- Microprocessors
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
12/09/2012
Pag. 1 di 2
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
12/09/2012
Pag. 2 di 2
MODALITÀ DI VERIFICA
■
■
□
■
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 11.05.2016
Il docente
Prof. ssa Luraschi Maria
________________________
I rappresentanti degli studenti
________________________
_____________________________
Testo di riferimento
F. Avezzano Comes - V. Rivano - A. Sinapi - G. De Benedittis
SWITCH & GO - Technical English for Electrical Engineering, Electronics &
Automation - HOEPLI
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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Anno scolastico 2015-2016
Classe: 5 Sez. F Indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: INGLESE
Relazione finale sulla classe
Classe costituita da un ridotto numero di studenti, dal punto di vista didattico risulta
alquanto disomogenea sia per interesse che in termini di risultati: infatti il livello di
preparazione raggiunto è molto diversificato. Questa eterogeneità della classe ha pertanto
reso necessario un lavoro costante e mirato di consolidamento delle strutture grammaticali
indispensabili per poter affrontare argomenti di microlingua attinenti il settore.
Il testo in adozione sviluppa tematiche relative alle discipline caratterizzanti il corso e
fornisce i rudimenti per poter comprendere testi tecnici in lingua straniera ed esporre, in
maniera sintetica, alcuni argomenti significativi riguardanti elettricità, circuiti, energia ed
elettronica.
Per alcuni studenti le conoscenze sono tuttora condizionate negativamente da basi
grammaticali fragili che non sempre consentono quindi di poter gestire la lingua in maniera
soddisfacente. Un certo numero di studenti fatica ancora ad esprimersi sia in forma scritta
che orale. Alcuni studenti si sono applicati saltuariamente nello studio della materia ed
hanno dimostrato un interesse poco assiduo, sottovalutando l’importanza di acquisire
valide competenze anche in funzione di una futura occupazione professionale.
Alcuni altri studenti hanno lavorato in modo più serio e hanno tentato di recuperare parte
delle lacune pregresse ottenendo pertanto risultati complessivamente positivi.
Un esiguo numero di alunni, infine, si distingue per capacità e serietà sia nello studio che
nel profitto ed ha raggiunto risultati apprezzabili.
Particolare menzione è riservata ai quattro alunni che si sono inseriti nella classe in questo
ultimo anno e che provengono da altro corso. Un paio di questi si sono applicati con
costante volontà ed hanno ottenuto discreti risultati, gli altri invece manifestano tuttora
notevoli difficoltà nell’assimilazione dei contenuti e non riescono ad esprimersi in maniera
coerente e corretta.
Un capitolo del programma non è stato svolto, a causa delle sopracitate difficoltà.
Le prove di verifica sono state somministrate al completamento di un modulo o parte di
esso. La tipologia proposta ha privilegiato l’aspetto tecnico con prove semistrutturate,
domande a risposta aperta o quesiti a scelta multipla.
La valutazione ha tenuto in debita considerazione anche il livello di partenza del singolo
studente, l'impegno e il progresso compiuto.
Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere all’Esame di Stato
raggiunti
SI
X IN PARTE
NO
Come? X Con qualche difficoltà
Senza problemi
Altro ____________________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
Pag. 2 di 2
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
X Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
X Mancanza di impegno in classe
X Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Abbastanza collaborativi ma non
sempre produttivi
Formali ma produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
X
con le famiglie
con i colleghi
X
X
La valutazione globale tiene in considerazione
■
■
■
■
■
il metodo di studio
partecipazione all’attività didattica
impegno
progressione
conoscenze acquisite
conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
- Unit 17
Motivazioni:
programma troppo pesante
X parziale mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare __________________
DATA
12.05.2016
FIRMA DEL DOCENTE
PROF. SSA LURASCHI MARIA
________________________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
ML2-12
REL
ELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5 Sez F Indirizzo
Manut
utenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento:
Matem
ematica
Relazione finale sulla classe
La classe non ha avuto contin
tinuità didattica nella materia né durante il quinquennio né nel
corrente anno scolastico dura
rante il quale ha cambiato due docenti
ti subendo anche un
periodo di vacanza della catte
tedra prima della mia nomina. Al mio arriv
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matematica.
Le verifiche scritte e quelle o
orali sono state programmate in accordo
o con gli studenti, al
fine di agevolarli con lo studio
o e gli impegni delle altre materie.
Il rapporto con la classe è sta
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stato sempre educato pur lasc
sciando molto a desiderare sulla puntualit
lità e precisione nello
svolgimento delle consegne.
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E
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REL
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12/09/2012
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Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenzze e di abilità per accedere alla classe suc
uccessiva
raggiunti
SI
Come? X Con difficoltà
X IN PAR
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Senza problemi
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Motivazioni (solo se gli obiettiv
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e che non si è riusciti a colmare
X Mancanza di impegno in classe
X Mancanza di impegno a casa
X Capacità limitate
X Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comun
unicazione
Rapporti
Collaborativi e
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Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
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X
co i colleghi
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X
X
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X il metodo di studio
X partecipazione all’attività did
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X impegno
X progressione
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X abilità raggiunte:
• saper utilizzare in modo ccombinato conoscenze ed abilità acquisite
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precedenti;
• saper interpretare e rappre
resentare geometricamente i risultati otten
enuti da uno studio
meramente analitico;
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Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio.
E
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REL
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12/09/2012
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Parti di programma previste po
poi non svolte – argomenti:
Derivata di una funzione
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Gli integrali
Statistica e probabilità
•
•
•
Motivazioni:
X
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strumenti adeguati: precisare __________
________
difficoltà di relazione con
c la classe: in particolare ___________
______
6/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE ___________
__________________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio.
E
Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
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Programma Svolto
12/09/2012
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anno scolastico 2015-2016
Classe 5F
indirizzo MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
Docente: Ceruti Giulia
Materia di insegnamento: MATEMATICA
PROGRAMMA SVOLTO
1. I Limiti:
Il limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito
Il limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito
Il limite finito di una funzione per x che tende a un valore infinito
Il limite infinito di una funzione per x che tende a un valore infinito
Limite destro e limite sinistro
Rappresentazione approssimata di una funzione conoscendo i limiti.
2. Le funzioni continue ed il calcolo dei limiti:
Definizione di funzione continua
Le operazioni con i limiti
Il calcolo dei limiti di funzioni intere, fratte, irrazionali, logaritmiche ed esponenziali
Le forme indeterminate 0/0,
, +
Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie
Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui di una funzione: definizione e applicazione
Costruzione del grafico probabile di una funzione.
3. Studio di una funzione:
Definizione di funzione e classificazione in iniettive, suriettive e biiettive
Definizione di dominio, codominio e insieme immagine di una funzione.
Ricerca del dominio di una funzione
Ricerca di eventuali simmetrie (parità e disparità di una funzione)
Ricerca di intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani
Studio del segno di una funzione
Calcolo dei limiti agli estremi del dominio di definizione
Identificazione di eventuali asintoti.
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
12/09/2012
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CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
Identificazione del dominio di funzioni intere, fratte, irrazionali, logaritmiche ed esponenziali.
MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
X
□
□
□
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 9/05/2016
Il docente
CERUTI GIULIA
I rappresentanti degli studenti
_______________
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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anno scolastico 2015-2016
Classe 5F
indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
Docente: Ceruti Giulia
Materia di insegnamento: MATEMATICA
Relazione finale sulla classe
La classe non ha avuto continuità didattica nella materia né durante il quinquennio né nel
corrente anno scolastico durante il quale ha cambiato due docenti subendo anche un
periodo di vacanza della cattedra prima della mia nomina. Al mio arrivo, quindi, ho trovato
una classe con una preparazione di base, a livello generale, non sufficiente e ciò non ha
consentito di lavorare in modo fluido ed approfondito. Questa situazione, sommata a un
ritardo sullo svolgimento del programma già al momento della mia presa di servizio, non
ha
consentito
di
portare
a
compimento
il
programma
previsto.
All’interno del gruppo classe si può individuare un esiguo numero di studenti che ha
mostrato partecipazione e impegno costante sia in classe sia a casa ottenendo risultati
sufficienti, anche se talvolta con difficoltà. La restante parte della classe, la più numerosa,
presenta gravi difficoltà e poca padronanza della materia e degli argomenti trattati. In
particolare alcuni alunni hanno, da sempre, mostrato totale disinteresse per la materia
alienandosi durante le ore di matematica.
Le verifiche scritte e quelle orali sono state programmate in accordo con gli studenti, al
fine di agevolarli con lo studio e gli impegni delle altre materie.
Il rapporto con la classe è stato sempre buono e sereno, il comportamento degli alunni è
stato sempre educato pur lasciando molto a desiderare sulla puntualità e precisione nello
svolgimento delle consegne.
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva
raggiunti
SI
Come? X Con difficoltà
X IN PARTE
Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
X Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
X Mancanza di impegno in classe
X Mancanza di impegno a casa
X Capacità limitate
X Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
con le famiglie
X
con i colleghi
X
X
La valutazione globale tiene in considerazione
X il metodo di studio
X partecipazione all’attività didattica
X impegno
X progressione
X conoscenze acquisite
X abilità raggiunte:
• saper utilizzare in modo combinato conoscenze ed abilità acquisite negli anni
precedenti;
• saper interpretare e rappresentare geometricamente i risultati ottenuti da uno studio
meramente analitico;
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
Pag. 3 di 3
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
• Derivata di una funzione
• Gli integrali
• Statistica e probabilità
Motivazioni:
X
X
DATA
programma troppo pesante
mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________
6/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE ____________________________
Rev. 6.0
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Programma Svolto
12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5° Sez. F Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica
Materia di insegnamento: Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni (L.T.E.)
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 1: GENERALITA’ SUI P.L.C. (PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER)
• Struttura hardware di un P.L.C. e suoi principali vantaggi rispetto alla logica cablata;
• Campi di utilizzo dei P.L.C.
MODULO 2: PORTE LOGICHE, CIRCUITI INTEGRATI, COMPONENTI ELETTRONICI DI
USO COMUNE
• Compilazione della tabella di verità di una funzione logica e disegno del circuito a porte
logiche corrispondente;
• Generalità sui circuiti integrati della serie 74XX;
• Amplificatori operazionali in configurazione invertente e non invertente;
• Piedinatura e funzionamento dell’integrato LM 741;
• Il drogaggio dei semiconduttori: tipo P, tipo N, giunzione P-N;
• Il diodo e il funzionamento di un raddrizzatore a ponte di diodi (ponte di Graetz);
• Transistor BJT di tipo NPN e PNP;
• Transistor BJT NPN usato come amplificatore di corrente e come interruttore;
• Zone di funzionamento di un transistor BJT;
• Punto di lavoro e retta di carico di un transistor BJT e loro determinazione;
• Valori limite di funzionamento di un BJT.
MODULO 3: POTENZA E RENDIMENTO IN UN CIRCUITO ELETTRICO
• Definizione di potenza e rendimento;
• Potenza utile e potenza assorbita in un circuito elettrico;
• Schema elettrico di un wattmetro.
MODULO 4: SISTEMI TRIFASE
• Parametri fondamentali dei segnali periodici;
• Schema elettrico di un generatore trifase;
• Funzionamento dei contattori (o teleruttori) e dei relè;
• Funzionamento start-stop di un motore asincrono trifase (M.A.T.) con autoritenuta;
• Collegamento stella-triangolo nei M.A.T.
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
12/09/2012
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CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
□
□
□
□
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data________________
Il docente
SIRIANNI GIUSEPPE
I rappresentanti degli studenti
_______________
_______________
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Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: Sez. F
Indirizzo: MANUTENZIOE ED ASSISTENZA TECNICA
Materia di insegnamento: LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI
Relazione finale sulla classe
Situazione generale della classe
Ho preso servizio presso codesto Istituto il 9/12/2015, quindi quasi tre mesi dopo l’inizio del
corrente anno scolastico. La classe, sin da subito, si è mostrata generalmente interessata alla
proposta formativa, tranne alcune eccezioni.
Infatti, un piccolo gruppo di allievi si è impegnato saltuariamente dimostrando poco interesse ed
attenzione alle attività svolte, assumendo a volte anche atteggiamenti di disturbo.
Nel corso del secondo quadrimestre la situazione è andata progressivamente migliorando,
specialmente per quanto riguarda il profitto: qualcuno di loro ha partecipato maggiormente alle
lezioni arricchendo le proprie conoscenze. Il risultato didattico, anche se non del tutto soddisfacente
tranne che per due-tre eccezioni, è da ritenersi complessivamente positivo.
Obiettivi formativi raggiunti
Gli obiettivi programmati sono stati sostanzialmente raggiunti e la classe dimostra globalmente una
preparazione sufficiente. Alcuni allievi, però, a causa di poca attenzione in classe, scarso lavoro a
casa ed evidenti lacune pregresse su concetti basilari di elettronica-elettrotecnica, nel corso
dell’anno scolastico hanno spesso mostrato difficoltà nel collegare i concetti e nel rielaborare le
conoscenze acquisite, con una debole capacità di esposizione.
Concludendo, in linea generale la correttezza nell’uso delle conoscenze richieste e del linguaggio
specifico è discreta, più che buona per pochi alunni.
Strumenti di valutazione adottati
Esercitazioni scritte in classe, risposte aperte a quesiti, domande dal posto, interesse dimostrato e
comportamento disciplinare.
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Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva
raggiunti
X SI
Come? X Con difficoltà
IN PARTE
Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
Mancanza di impegno in classe
Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
X
con le famiglie
X
La valutazione globale tiene in considerazione
il metodo di studio
X partecipazione all’attività didattica
X impegno
X progressione
X conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
con i colleghi
X
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
Motivazioni:
programma troppo pesante
mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________
DATA _________________
FIRMA DEL DOCENTE
SIRIANNI GIUSEPPE
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
12/09/2012
Pag. 3 di 3
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Programma Svolto
12/09/2012
Pag. 1 di 1
Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5^ Sez. F Indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
Materia di insegnamento:
TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI.
PROGRAMMA SVOLTO
Distinta base e sue applicazioni:
• Definizione e rappresentazione della distinta base
• Applicazioni della distinta base, esempi.
Statistica e project management:
• Ricerca operativa e project management
• Tecniche reticolari : Pert ( individuazione delle operazioni critiche)
• Diagrammi di Gantt.
Affidabilità e manutenzione:
• Ciclo di vita di un prodotto
• Fattori economici del ciclo di vita
• Analisi e valutazione del ciclo di vita
• Guasti
• Affidabilità, calcolo e valutazione dell’affidabilità.
Sollecitazioni semplici
• Trazione Cenni
• Compressione Cenni
• Taglio
Cenni
• Flessione Cenni
• Torsione Cenni.
Materiali metallici
• Acciai : proprietà meccaniche, chimiche, tecnologiche. Cenni
MODALITÀ DI VERIFICA
x
□
□
x
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Il docente
ALFIO CARNEVALE
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REL
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12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: V ᵃ Sez. F
Indirizzoo
Materia di insegnamento:
Manutenzione ed assistenza tecnica
Tec
ecnologia Meccanica e Applicazioni.
Relazione finale sulla classe
Sono stati svolti quasi tutti i modduli previsti nella programmazione disciplinar
are ad eccezione del
modulo Organi meccanici. La tar
ardiva nomina dell’insegnante di Meccanica un
unita a lacune pregresse
nella preparazione di base di mol
olti alunni non ne hanno consentito lo sviluppo
po. Si può ritenere
comunque accettabile il livello di preparazione finale raggiunto dalla maggiora
oranza degli allievi.
Molti hanno mostrato interesse ne
nei confronti della disciplina anche se non sem
mpre l’impegno
nell’affrontare problemi e relazio
ioni assegnate è apparso adeguato. Complessiv
sivamente la
partecipazione al dialogo educativ
tivo è stata accettabile mentre il comportament
nto, in generale, non
sempre adeguato al contesto. L’’ atteggiamento
a
a volte polemico di alcuni alunnni ha comportato un
impegno aggiuntivo per ripristina
nare un sereno clima in aula . Si è adottata la metodologia
m
della
lezione frontale con parte esercita
itata.
Il risultati ottenuti non soddisfano
no pienamente le aspettative anche se si segnal
alano alunni che hanno
raggiunto buoni risultati. In gener
erale, comunque, nell’ultima parte dell’anno,, un
u gruppo di alunni ha
significativamente migliorato la ppropria situazione.
Obiettivi di disciplina
Gli obiettivi programmati sono st
stati sostanzialmente raggiunti e la classe ha dimostrato
d
nell’insieme
una preparazione sufficiente e più
pi che buona per pochi. Alcuni studenti, per
erò, a causa di evidenti
lacune su concetti basilari, hanno
no spesso lamentato difficoltà nell’ apprendime
mento della lezione.
Strumenti di valutazione
Esercitazioni scritte in classe, risp
isposte aperte, domande dal posto, comportameento disciplinare.
Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenzze e di abilità
raggiunti
X SI
Come? X Con difficoltà
IN PAR
RTE
Senza problemi
NO
Altro
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio.
E
Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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REL
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12/09/2012
Pag. 2 di 2
Aspetti Relazionali e di Comun
unicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con glili alunni
x
con le famiglie
x
co i colleghi
con
x
La valutazione globale tiene in considerazione
X
X
X
X
il metodo di studio
partecipazione all’attività didattica
impegno
progressione
conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specifica
care)
Altro
Parti di programma previste po
poi non svolte – argomenti:
• Fatica, usura, propagazzione di cricche, effetto di intaglio.
• Alberi, perni, cuscinetti,
ti, organi di trasmissione del moto.
Motivazioni:
x
x
DATA
programma troppo pe
esante
mancanza di conosce
cenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni perr motivi
m
estranei al docente
perdita di lezioni per motivi
m
personali del docente, anche se giu
iustificati
mancanza di testi e st
strumenti adeguati: precisare
difficoltà di relazione con
c la classe: in particolare
9/5/2016
DOC
CENTE
ALFIO CARNEVALE
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio.
E
Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
Anno scolastico 2015/2016
Classe:
5
Sez.
F
Indirizzo
Manutenzione e assistenza tecnica
Materia di insegnamento: T.E.E.A. - Tecnologie Elettroniche, Elettroniche ed Automazione
PROGRAMMA SVOLTO
1. INTRODUZIONE
1.1 Ripasso argomenti
- Ripasso generale sulle leggi dell’elettrotecnica
- Circuiti in corrente continua
- Circuiti in corrente alternata
- Natura elettrica dei carichi
- Sistemi trifase
- Schema a blocchi di un alimentatore
- Schemi elettrici unifilari e planimetrici
- Schemi di comando
1.2 Circuiti magnetici
- Le leggi dell’elettromagnetismo
- Flusso magnetico e permeabilità magnetica
- Circuiti magnetici a singola maglia, multi maglia e con traferro
- Analogia con i circuiti elettrici
- Legge di Hopkinson per i circuiti magnetici
2. MACCHINE ELETTRICHE
2.1 Generalità
- Conversioni energetiche
- Perdite e rendimento di una macchina elettrica
- Classificazione e tipologie
- Diagramma delle perdite (a fiume)
2.2 Il trasformatore elettrico
- Il trasformatore elettrico ideale
- Il trasformatore elettrico reale monofase
- Diagramma delle perdite
- Tipologie: abbassatore, elevatore e d’isolamento
- Circuito equivalente
2.3 Il motore asincrono trifase
- Caratteristiche costruttive
- Vettore campo magnetico rotante
- Principio di funzionamento
- Diagramma delle perdite
- Circuito elettrico equivalente
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
12/09/2012
Pag. 1 di 3
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
12/09/2012
Pag. 2 di 3
2.4 Il motore in corrente continua
- Caratteristiche costruttive e parti costitutive
3. ELETTRONICA DI POTENZA
3.1 Elettronica di potenza
- Il diodo a giunzione e transistor
- Ponti raddrizzatori a singola e a doppia semionda
- Il tiristore: caratteristiche costruttive e curva di funzionamento
- GTO
- Ponte raddrizzatore monofase: funzionamento ed analisi delle forme d’onda
- Ponte raddrizzatore trifase: funzionamento ed analisi delle forme d’onda
- Il diodo di libera circolazione nei ponti raddrizzatori
- Ponte monofase semicontrollato con tiristori e diodi
- Ponte monofase totalmente controllato con tiristori
- Analisi delle forme d’onda in funzione dell’angolo di accensione
- Ponte monofase con carico ohmico-induttivo
- Diodo di free wiling (o di libera circolazione)
3.2 Convertitori elettrici
- Classificazione e considerazioni generali
- Convertitori AC/DC
- Convertitori DC/DC: buck-converter e boost-converter
- Convertitori CC/CA: inverter monofase con struttura a ponte a 2 e 3 livelli
- Cenni ai convertitori AC/AC
- Cenni agli azionamenti elettrici
4. GENERAZIONE, TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA
4.1 Generazione dell’energia elettrica
- Centrali termoelettriche
- Centrali nucleari
- Produzione da fonti rinnovabili
- Centrali eoliche
- Centrali idroelettriche
- Impianti fotovoltaici:
- L’effetto fotoelettrico
- Schema a blocchi di un impianto fotovoltaico
- Moduli fotovoltaici e loro proprietà elettriche e meccaniche
- Schemi elettrici e relativi componenti
4.2 Trasporto dell’energia elettrica
- Linee di trasmissione per l’energia elettrica
- Strutture a piramide, ad Y e a portale
- Fune di guardia, isolatori, segnalatori
- L’utilizzo del trasformatore elevatore in una L.d.T.
- Caratteristiche dei cavi di una linea aerea
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
ML2-12.1
Programma Svolto
12/09/2012
Pag. 3 di 3
4.3 Distribuzione dell’energia elettrica
- Sistemi IT, TT, TN-S, TN-C
- Sistemi a maglia e ad anello
- Cabine BT, MT
- Impianti di terra
4.4 Dimensionamento delle linee elettriche
- Corrente di impiego
- Interruttori magnetotermici
- Curva caratteristica di un interruttore magnetotermico
- Caduta di tensione in linea
- Calcolo della sezione di un cavo in base alla corrente di impiego
- Verifica della sezione di un cavo in base alla caduta di tensione
5. AMPLIFICATORI OPERAZIONALI
5.1 Applicazioni lineari dell’A.O.
- Caratteristiche e simbologia
- Configurazione invertente
- Configurazione non invertente
- Sommatore pesato
Data 10 maggio 2016
Il docente Prof. Saverio MAMMONE
______________________
ITP. Prof. Giuseppe SIRIANNI
_____________________
I rappresentanti degli studenti
BOSISIO MATTIA _______________________
VONELLA ALESSANDRO___________________________
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5 Sez. F - Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica
Materia di insegnamento: T.E.E.A.
Relazione finale sulla classe
Il gruppo classe, composto da 14 alunni frequentanti, si è dimostrato debole didatticamente ma
collaborativo ed interessato alla disciplina. I 4 studenti provenienti dai corsi IeFP hanno trovato
qualche difficoltà iniziale di inserimento dovuta alla diversità dei programmi svolti negli anni
precedenti ma che si è risolta già nel corso del primo trimestre. Si è notato inoltre, un ottimo
approccio dal punto di vista comportamentale che ha portato a svolgere le lezioni didattiche in piena
armonia e spirito di collaborazione.
Tuttavia, le lacune mai colmate durante gli anni precedenti hanno portato ad una riduzione del
programma e delle ambizioni didattiche dell’anno scolastico. Un gruppo di alunni ha presentato
delle difficoltà nello stare a passo con il programma e gli studi didattici, mostrando notevoli limiti
dovuti ad uno scarso,confuso e a volte assente metodo di studio. Il resto della classe, a parte qualche
eccellenza, si attesta sulla sufficienza e molto spesso si accontenta, negandosi l’opportunità di
migliorare professionalmente.
Nel secondo quadrimestre inoltre, gli alunni hanno lavorato ai vari progetti che intendono
presentare agli esami di Stato, dimostrando una sufficiente dimestichezza con l’uso delle
apparecchiature elettriche/elettroniche e delle varie attrezzature e strumenti del settore, oltre ad una
buona conoscenza delle nozioni di sicurezza elettrica.
• Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere agli esami di maturità:
raggiunti
◙ SI
Come?
◙ Con difficoltà
IN PARTE
Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
Mancanza di impegno in classe
Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
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• Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi ma non
sempre produttivi
Formali ma produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
con le famiglie
con i colleghi
X
X
X
La valutazione globale tiene in considerazione
◙ il metodo di studio
◙ partecipazione all’attività didattica
◙ impegno
progressione
◙ competenze acquisite
◙ conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
• Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
-
Applicazioni elettriche nella trazione ferroviaria;
Approfondimento ai vari tipi di turbine elettriche;
Macchine sincrone.
Motivazioni:
◙ programma troppo pesante
parziale mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare ________________
◙ per la parte di meccanica si è ritenuto utile rimandare alla disciplina specifica
DATA 10 MAGGIO 2016
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
IL DOCENTE
SAVERIO MAMMONE
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ML2-12.1
Programma Svolto
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5 Sez. F
Indirizzo MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
Materia di insegnamento: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
PROGRAMMA SVOLTO
Ripasso:
Esempi di sistemi di controllo.
Definizione di sistema e modello.
Classificazione dei sistemi.
Schemi a blocchi.
Concetto di funzione di trasferimento.
Blocchi in serie, parallelo, retroazione.
Reazione positiva e negativa.
Algebra degli schemi a blocchi.
Esercizi di semplificazione degli schemi a blocchi.
Trasduttori.
Segnali analogici e digitali.
Risposta di un sistema nel dominio del tempo.
Risposte tipiche, nel tempo, di semplici circuiti elettrici.
Parametri caratteristici: tempo di salita, errore a regime, sovraelongazione.
Il metodo della trasformata e dell’antitrasformata di Laplace.
Proprietà fondamentali della L-trasformata ed uso della tabella delle trasformate.
Antitrasformazione con scomposizione in fratti semplici.
Concetto di risposta in frequenza.
Prodotto tempo di salita-larghezza di banda.
I diagrammi di Bode del modulo e della fase.
Concetto di stabilità di un sistema.
Sistemi a sfasamento minimo.
Studio della stabilità con il criterio di Bode.
Concetto di regolatore industriale.
Cenni ai regolatori PID.
Concetto di trasduttore ed attuatore.
Concetto di circuito di condizionamento di un segnale.
Esempi di applicazione dei concetti precedenti a semplici sistemi industriali.
Manutenzione e guasti.
Affidabilità.
Politiche di manutenzione.
Modelli di organizzazione della manutenzione: centralizzato e decentralizzato.
Fidatezza.
Gestione dei rifiuti industriali.
Direttive RAEE e RoHS.
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Programma Svolto
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Elementi di economia ed organizzazione aziendale.
Le società.
Elementi di programmazione e coordinamento della produzione.
Qualità e certificazione della qualità.
Elementi di sicurezza legati agli aspetti relativi al lavoro di manutentore.
Lab: Simulazione diagrammi di Bode con Multisim. Diagrammi di Bode con Excel. Oscillatore con
amplificatore operazionale. Controllo in PWM di un motore DC. Condizionamento di un trasduttore
di temperatura. Prove di collaudo e ricerca guasti sui circuiti realizzati.
Data: 06-05-2016
Il docente
Giacomo Lamaina
______________
ITP
Giuseppe Sirianni
______________
I rappresentanti degli studenti
_______________
_______________
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5 Sez. F Indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA
Materia di insegnamento: Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
Relazione finale sulla classe
La classe, composta inizialmente da quindici allievi, è stata caratterizzata, anche
negli anni precedenti, da un comportamento, in classe, abbastanza corretto e
responsabile. La maggior parte degli studenti ha però sempre dimostrato, forse a
causa di qualche carenza di base, una certa difficoltà nell’affrontare argomenti della
disciplina che presentavano maggiore difficoltà. Perciò è stato necessario procedere
piuttosto lentamente e operare delle scelte nello svolgimento del programma
cercando di concentrare l’attenzione sui concetti fondamentali della disciplina
riprendendo più volte alcuni argomenti oppure riproponendoli con modalità diverse.
Quest’anno, in diverse occasioni, alcuni alunni hanno evidenziato una certa
stanchezza, poco coinvolgimento nell’affrontare le attività proposte ed un impegno
non sempre adeguato .
Perciò, dal punto di vista didattico e dell’apprendimento, per alcuni alunni, i
risultati raggiunti sono stati appena accettabili. Si segnala però l’impegno costante, la
disponibiltà ed apertura al dialogo educativo di un ristretto gruppo di allievi che ha
conseguito ottimi risultati.
Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità.
raggiunti
X SI
Come? X Con difficoltà
IN PARTE
Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
Mancanza di impegno in classe
Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
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Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
X
con le famiglie
X
con i colleghi
X
La valutazione globale tiene in considerazione
X il metodo di studio
X partecipazione all’attività didattica
X impegno
X progressione
conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
Motivazioni:
programma troppo pesante
mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________
DATA
06-05-2016
FIRMA DEL DOCENTE
GIACOMO LAMAINA
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5^ Sez. F Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Materia di insegnamento: RELIGIONE
PROGRAMMA SVOLTO
LA MORALE
CONTENUTI:
Differenza tra etica e morale
La pena di morte
L’aborto
L’eutanasia
La fecondazione assistita
CONOSCENZE:
conoscere gli orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale,
anche a confronto con altri sistemi di pensiero.
ABILITA’:
motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione
cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo.
COMPETENZE:
sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità
nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un
contesto multiculturale.
IL LAVORO
CONTENUTI:
I diritti dell’uomo
Encicliche papali
CONOSCENZE:
conoscere il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
ABILITA’:
usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristianocattolica.
COMPETENZE:
utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i
contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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Programma Svolto
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LE RELAZIONI
CONTENUTI:
La pace e la guerra
Rapporto fede-scienza
Il razzismo
La solidarietà
L’inquinamento ambientale. Custodi o padroni del creato?
Il cibo è vita. La condivisione.
Le cause della fame nel mondo
Le cinque R: riciclare, riutilizzare, riparare, rallentare, ridurre.
CONOSCENZE:
linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storicoculturale, religiosa ed esistenziale.
ruolo della religione nella società contemporanea: pluralismo, globalizzazione; secolarizzazione e
nuovi fermenti religiosi;
ABILITA’:
ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l'incontro del messaggio cristiano universale con le
culture particolari.
ricondurre le principali problematiche derivanti dallo sviluppo scientifico-tecnologico a documenti
biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione.
COMPETENZE:
cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla
cultura umanistica, scientifica e tecnologica.
CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
La morale.
MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
□
□
□
X
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 9/05/2016
Il docente
Fabiola Colombo
I rappresentanti degli studenti
Mattia Bosisio e Vonella Alessandro
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
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ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: 5^ Sez. F Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Materia di insegnamento: RELIGIONE
Relazione finale sulla classe
Il gruppo classe ha dimostrato interesse, disponibilità all’ascolto e partecipazione spontanea al
dialogo. Il clima relazionale è sempre stato sereno, collaborativo e improntato al rispetto reciproco.
Inoltre, il gruppo classe ha dimostrato consapevolezza e capacità di autovalutazione rispetto alle
competenze acquisite, ha consolidato l’acquisizione di una conoscenza critica dei contenuti culturali
e delle problematiche connesse, per essere in grado di effettuare collegamenti e confronti.
La classe ha anche beneficiato della continuità didattica per cinque anni.
Tutto ciò si riflette sugli esiti del profitto che sono quasi per tutti ottimi.
Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva
raggiunti
X SI
Come?
Con difficoltà
IN PARTE
Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
Mancanza di impegno in classe
Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
X
con le famiglie
X
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
con i colleghi
X
Rev. 6.0
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RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
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La valutazione globale tiene in considerazione
X
X
X
X
il metodo di studio
partecipazione all’attività didattica
impegno
progressione
conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
Motivazioni:
programma troppo pesante
mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________
DATA 9/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE FABIOLA COLOMBO
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
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Programma Svolto
12/09/2012
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: ____5_____ Sez. ___F______ Indirizzo _____ELETTRICO________________________________
Materia di insegnamento: SCIENZE MOTORIE______________________________________________
PROGRAMMA SVOLTO
-
Potenziamento muscolare e mobilità articolare, verificati attraverso test motori;
atletica leggera: corse, 200 metri indoor, 400 metri outdoor, 5.000 metri, salto in lungo;
esercizi di coordinazione alla funicella;
esercizi di preatletismo generale;
lavori a stazioni;
calcio;
basket;
pallavolo;
tennis tavolo, badminton, unihoc;
esercitazioni pratiche di rianimazione cardiopolmonare con il manichino.
CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO
(Moduli – parti di programma)
MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE
□
□
X
□
PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina:
QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola –
quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.)
PROVA GRAFICA O PRATICA
PROVA ORALE
Data 05/05/2016
Il docente
__Anna Tampieri__
ITP/ lettore madrelingua
_______________
I rappresentanti degli studenti
_______________
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
Rev. 6.0
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Anno scolastico 2015/2016
Classe: __5_____ Sez. ___F______ Indirizzo: Manutenzione ed assistenza tecnica
Materia di insegnamento: _SCIENZE MOTORIE
Relazione finale sulla classe
La classe si è dimostrata partecipe e interessata nei confronti della disciplina. I buoni rapporti
all’interno del gruppo classe hanno permesso di lavorare in un clima collaborativo e costruttivo. Nel
complesso reputo la classe matura.
Obiettivi di Apprendimento
Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva
raggiunti
X SI
Come?
IN PARTE
Con difficoltà
X Senza problemi
NO
Altro ____________________
Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti)
Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare
Mancanza di impegno in classe
Mancanza di impegno a casa
Capacità limitate
Metodo di studio errato
Altro
Aspetti Relazionali e di Comunicazione
Rapporti
Collaborativi e
produttivi
Formali ma
produttivi
Poco collaborativi
Poco produttivi
Inesistenti
con gli alunni
X
con le famiglie
X
La valutazione globale tiene in considerazione
X il metodo di studio
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
con i colleghi
X
Rev. 6.0
ML2-12
RELAZIONE FINALE DOCENTE
12/09/2012
Pag. 2 di 2
X
X
X
X
X
partecipazione all’attività didattica
impegno
progressione
conoscenze acquisite
abilità raggiunte (specificare)
Altro ____________________________
Parti di programma previste poi non svolte – argomenti:
Motivazioni:
programma troppo pesante
mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi
perdita di lezioni per motivi estranei al docente
perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati
mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________
difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________
DATA __05/05/2016
FIRMA DEL DOCENTE
ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co)
Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP
ANNA TAMPIERI
DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016
ATTIVITÀ CURRICOLARI
EXTRACURRICOLARI ED INTEGRATIVE
1) Incontro con i volontari di “Altraeconomia” .
2) Viaggio di istruzione alla centrale nucleare di “Trino Vercellese”.
3) Incontro di orientamento con docenti dell’Università dell’Insubria.
4) Incontro di orientamento sul Volontariato.
5) Partecipazione alla conferenza “Fate il nostro gioco”
6) Corso sicurezza (modulo di quattro ore).
7) Percorso trekking sui monti del “Triangolo lariano”.
8) Partecipazione inaugurazione mostra “Pane e latta”
9) Partecipazione alla proiezione del film “Nosferatu” (Cinema
Excelsior di Erba).
ATTIVITÀ CURRICOLARI , EXTRACURRICOLARI ED INTEGRATIVE
DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016
STAGE
ANNO SCOLASTICO 2015-16
.
COGNOME NOME
ALDEGHI EUGENIO
BOSISIO MATTIA
COLOMBO
ALESSANDRO
EL MOKTADIR
ZACARIA
GILARDONI AARON
GIORDANO GIOVANNI
PORTELA
MAXIMILANO LUCAS
RAMON GIOVANNI
RIAZ AMIR
RUSCONI
ALESSANDRO
ENTE
OSPITANTE
VALUTAZIONE ENTE
OSPITANTE
VALUTAZI
ONE
ALUNNO
STAGE SVOLTO NEGLI ANNI
PRECEDENTI
REDAELLI ALDO
PROGEIMM s.r.l
Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed
ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando
anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto
senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper
comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I
compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle
modalità previste.
Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed
ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando
anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto
senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper
comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I
compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle
modalità previste.
5
4,83
STAGE SVOLTO NEGLI ANNI
PRECEDENTI
IMP. EL GANDOLA
A.
Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi
ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime
difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi
ed i superiori in modo accettabile ed ha svolto le
consegne rispettando i tempi assegnati.
FUTURA
Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi
ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime
difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi
ed i superiori in modo accettabile ed ha svolto le
consegne rispettando i tempi assegnati.
4,33
4,50
STAGE SVOLTO NEGLI ANNI
PRECEDENTI
FUTURA
REDAELLI ALDO
NON CONSEGNATA
DOCUMENTAZIONE
ALTERNANZA
Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed
ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando
anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto
senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper
comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I
compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle
modalità previste.
4,83
STAGE SVOLTO NEGLI ANNI
PRECEDENTI
STAGE – CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO
DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016
RUSNIGHI CRISTIAN
SCALESE MICHAEL
TESANOVIC IGOR
VONELLA
ALESSANDRO
CALOR SYSTEM
MAURI
ELETTRAUTO
SOTGIU
ELETTRICA EMME
Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed
ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando
anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto
senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper
comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori.I
compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle
modalità previste.
Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed
ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando
anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto
senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper
comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori.I
compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle
modalità previste.
Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed
ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando
anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto
senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper
comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I
compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle
modalità previste.
Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi
ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime
difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi
ed i superiori i modo accettabile ed ha svolto le
consegne rispettando i tempi assegnati.
5
5
5
4
da 0 a 1,5
da 1,5 a 2,5
da 2,5 a 3,5
da 3,5 a 4,5
da 4,5 a 5
Scorretto
ed
irrispettoso degli
orari di lavoro, non
collabora con i
colleghi e non ha
mai
sapuro
relazionarsi
con
loro. Il suo ruolo in
azienda è stato
inaspettato ed ha
dimostrato grandi
difficoltà
di
comunicazione il
che ha portato
all'incapacità
di
svolgere
le
consegne.
Spesso scorretto ed
irrispettoso, offre
scarsa
collaborazione e
non ha mai saputo
relazionarsi con i
colleghi.
Nell'azienda
ha
avuto
grandi
difficoltà
nel
ricoprire il ruolo
assegnato e la
comunicazione in
azienda è stata
difficoltosa. Non
ha saputo svolgere
i compiti assegnati.
Abbastanza
corretto
e
rispettoso
delle
regole e degli orari
di
lavoro,
ha
offerto ed ottenuto
sufficiente
collaborazione dai
colleghi.
Ha
ricoperto il ruolo
in
azienda
in
maniera
sufficiente, Non ha
avuto
grosse
difficoltà
nella
comunicazione ed
ha
svolto
le
consegne
affidatagli
in
maniera
abbastanza
sufficiente.
Corretto
e
rispettoso. Sa
relazionarsi
con i colleghi
ed ha ricoperto
il
ruolo
assegnato con
pochissime
difficoltà. Ha
dimostrato di
comunicare
con i colleghi
ed i superiori i
modo
accettabile ed
ha svolto le
consegne
rispettando i
tempi
assegnati.
Molto corretto e
puntuale
sugli
orari di lavoro, ha
offerto ed ottenuta
ottima
collaborazione dai
colleghi
instaurando anche
ottime relazioni. Il
posto assegnato è
stato
ricoperto
senza
alcuna
difficoltà
dimostrando,
altresì di saper
comunicare
in
modo
adeguato
con i colleghi ed i
superiori.
I
compiti assegnati
sono stati eseguiti
nei tempi e nelle
modalità previste.
STAGE – CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO
DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016
IL COLLOQUIO
Come sappiamo la normativa vigente prevede le MODALITA’ di SVOLGIMENTO del
colloquio:
♦ Inizia con un argomento o la presentazione di un lavoro, proposto dal candidato.
♦ Prosegue su argomenti indicati dalla Commissione che può introdurli con un testo, un
documento, un progetto, di cui il candidato deve discutere ed individuare le componenti
culturali.
♦ Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati relativi
alle prove scritte.
1) LA VALUTAZIONE
Per valutare la prestazione degli alunni il Consiglio di Classe si è proposto di utilizzare
a) le seguenti VARIABILI:
i concetti fondamentali
i collegamenti con altri contenuti
gli aspetti più interessanti che meritano approfondimenti
gli elementi problematici o controversi su cui interagire in una discussione
le situazioni confuse o comunque da chiarire
le risposte non pertinenti o errate da correggere tempestivamente o successivamente a
seconda dei casi.
b) e i seguenti INDICATORI:
1. Capacità di presentare, trattare, analizzare l’esperienza di ricerca o di approfondimento o di
progetto effettuata (anche in forma multimediale)
2. Capacità di cogliere gli elementi fondamentali degli argomenti richiesti
3. Capacità di approfondimento
4. Capacità di effettuare collegamenti con altri contenuti della stessa disciplina
5. Capacità di argomentazione e esposizione (correttezza sintattica, lessicale, fluidità
dell’esposizione ecc.)
6. Capacità di effettuare collegamenti inter-pluridisciplinari
7. Capacità di elaborazione personale e critica
8. Capacità esprimere idee originali o personali
Per trasformare gli indicatori relativi alle capacità rilevate ed accertate in sede di colloquio in
punteggi, si è costruita una tabella a doppia entrata come la seguente:
INDICATORI
Bande di oscillazione
1
2
3
4
5
6
7
8
nullo
1÷5
assolut.
insuffic.
6÷8
11 ÷ 13 gravem. insuffic.
insufficiente
16 ÷ 19
20
sufficiente
discreto
21 ÷ 23
buono
24 ÷ 25
ottimo
26 ÷ 27
eccellente
28 ÷ 30
Durante il colloquio verranno annotati i diversi livelli raggiunti dal candidato.
IL COLLOQUIO
DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016
LA VALUTAZIONE
Per quanto concerne la valutazione ci si è attenuti all’uso degli indicatori e delle variabili deliberati
dal Collegio dei Docenti che qui si riportano:
Voto
(/30)
Voto Voto
(/15) (/10)
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITÀ'
1-2-3
1
1
Nessuna
Nessuna
Nessuna
4-5
2
2
Gravemente errate, espressione
sconnessa
Non sa cosa fare
Non si orienta
6-7
3
2½
Grosse lacune ed errori
Non riesce ad applicare le
minime conoscenze, anche se
guidato
Non riesce ad analizzare(non
capisce)
8-9
4
3
Conoscenze frammentarie e
gravemente lacunose
Applica le conoscenze minime
solo se guidato, ma con gravi
errori
Compie analisi errate, non
sintetizza, commette errori
10-11
5
3½
Conoscenze frammentarie, con
errori o lacune
Applica le conoscenze minime
solo se guidato, ma con errori
Compie analisi lacunose, sintesi
incoerenti, commette errori
12-13
6
4
Conoscenze carenti, con errori
ed espressione impropria
Applica le conoscenze minime
solo se guidato
Qualche errore, analisi parziali,
sintesi scorrette
14-15
7
4½
16-17
8
5
18-19
9
5½
20
10
6
21-22-23
11
6½
24-25
12
7
26-27
13
8
28-29
14
9
30
15
10
Conoscenze carenti,
espressione difficoltosa
Conoscenze superficiali,
improprietà di linguaggio
Conoscenze complete con
imperfezioni, esposizione a
volte imprecisa
Applica le conoscenze minime
anche autonomamente, ma con
gravi errori
Applica autonomamente le
minime conoscenze, con
qualche errore
Applica autonomamente le
minime conoscenze, con
imperfezioni
Conoscenze complete, ma non Applica autonomamente e
approfondite, esposizione
correttamente le conoscenze
semplice, ma corretta
minime
Conoscenze complete, poco
approfondite, esposizione
corretta
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
più complessi, ma con errori
Conoscenze complete, quando
guidato sa approfondire,
esposizione corretta con
proprietà linguistica
Conoscenze complete, qualche
approfondimento autonomo,
esposizione corretta con
proprietà linguistica
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
più complessi, ma con
imperfezioni
Analisi parziali, sintesi
imprecise
Imprecisioni, analisi corrette,
difficoltà nel gestire semplici
situazioni nuove
Coglie il significato, esatta
interpretazione di semplici
informazioni, analisi corrette,
gestione di semplici situazioni
nuove
Esatta interpretazione del testo,
sa ridefinire un concetto,
gestisce autonomamente
situazioni nuove
Coglie le implicazioni, compie
analisi complete e coerenti
Applica autonomamente le
Coglie le implicazioni, compie
conoscenze, anche a problemi
correlazioni con imprecisioni;
più complessi, in modo corretto rielaborazione corretta
Applica in modo autonomo e
corretto, anche ai problemi
complessi, le conoscenze;
quando guidato trova soluzioni
migliori
Conoscenze complete,
Applica in modo autonomo e
approfondite e ampliate,
corretto le conoscenze anche a
esposizione fluida con utilizzo problemi complessi, trova da
di un lessico ricco e appropriato solo soluzioni migliori
Conoscenze complete con
approfondimento autonomo,
esposizione fluida con utilizzo
del linguaggio specifico
Qualche errore, analisi e sintesi
parziali
Coglie le implicazioni, compie
correlazioni esatte e analisi
approfondite, rielaborazione
corretta, completa e autonoma
Sa rielaborare correttamente e
approfondire in modo
autonomo e critico situazioni
complesse
TERZA PROVA D’ESAME: tra le tipologie previste per l’Esame di stato, il Consiglio di classe ha optato per la
tipologia B quesiti a risposta singola, i testi delle prove effettuate durante l’anno sono allegate al presente Documento.
LA VALUTAZIONE
DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016
ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO
STUDENTE
Argomento
Tipo lavoro
ALDEGHI
EUGENIO
FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI E NON
RINNOVABILI
TESINA
BOSISIO MATTIA
SISTEMA DI SICUREZZA DI UN CAVEAU
TESINA + PROGETTO
COLOMBO
ALESSANDRO
ENERGIA EOLICA
TESINA
GILARDONI
AARON
CENTRALI NUCLEARI
TESINA
GIORDANO
GIOVANNI
SISTEMA HI-FI
PROGETTO + TESINA
EL MOKTADIR
ZACARIA
CENTRALI DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA
TESINA
RIAZ AMIR
AUTOMAZIONE CANCELLO
PROGETTO
RUSCONI
ALESSANDRO
FIBRE OTTICHE
TESINA
RUSNIGHI
CRISTIAN
ENERGIE RINNOVABILI E NON
TESINA
PORTELA
MAXIMILIANO
LUCAS
AMPLIFICATORE AUDIO
PROGETTO +TESINA
SCALESE MICHAEL
APE TUNING
PROGETTO
TESANOVIC IGOR
I LED
TESINA
VONELLA
ALESSANDRO
PLASTICO FERROVIARIO
PROGETTO+PRESENTAZ.
RAMON GIOVANNI
ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO
DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016
ELENCO LIBRI DI TESTO
MATERIA
AUTORE
TITOLO
Vol.
EDITORE
ITALIANO
Paolo Di Sacco
Chiare Lettere
3
B. MONDADORI
STORIA
Brancati e Pagliarani Trebi
Voci della storia e dell’attualità
3
LA NUOVA
ITALIA
INGLESE
AA VV
Switch & go. Technical English
for Electrical Engeenering,
Electronics and Automation.
U
HOEPLI
TECNOLOGIE
MECCANICHE E
APPLICAZIONI
Caligaris Fava Tomasello
Pivetta
Tecnologie Meccaniche e
Applicazioni
3
HOEPLI
MATEMATICA
Bergamini Trifone Barozzi
Matematica.bianco
4
ZANICHELLI
Savi / Nasuti / Vacondio
Tecnologie e Tecniche di
Installazione e Manutenzione
3
CALDERINI
Savi / Vacondio
Tecnologie Elettriche Elettroniche
ed Applicazioni
3
CALDERINI
U
ELLE DI CI
U
D’ANNA
U
SAN MARCO
TECNOL. E TECN.
DI INSTALLAZ. E
MANUTENZIONE
TECN. ELETTR.
ELETTRON. E
APPLICAZIONI
RELIGIONE
SCIENZE MOT. E
SPORT.
LABORATORIO
TECNOLOGIA ED
ESERCITAZIONI
Contadini / Marcuccini /
Cardinali
Del Nista / Parker / Tasselli
Barezzi Massimo
Confronti 2.0 Unico /Percorsi
multimediali e riflessioni di cultura
religiosa.
Per fare movimento in perfetto
equilibrio
Impianti Elettrici Industriali
LIBRI DI TESTO
DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
DISCIPLINA
Prof. Colombo Fabiola
Religione
Prof. Garulli Cristina
Lingua e Letteratura Italiana
FIRMA
Storia
Prof. Luraschi Maria
Inglese
Prof. Ceruti Giulia
Matematica
Prof. Chiera Domenico
Lab. Tecnologie Meccaniche
Prof. Carnevale Alfio
Tecnologie Meccaniche ed
Applicazioni.
Prof. Mammone Saverio
Tecnologie Elettrico
Prof. Sirianni Giuseppe
Elettroniche e Applicazioni
Lab. Tec. Esercitazioni
Lab. TEEA, Lab. TTIM
Prof. Lamaina Giacomo
Tecnologie e Tecniche di
Installazione e Manutenzione
Prof. Tampieri Anna
Scienze Motorie e Sportive
Bosisio Mattia
Rappresentante alunni
Vonella Alessandro
Rappresentante alunni
Carlo Ripamonti
Dirigente Scolastico
ALLEGATI:
1. Proposte criteri di valutazione per le Prove scritte dell’Esame di stato
2. Documentazione Area di progetto
3. Esempi di verifiche effettuate in diverse discipline durante l’anno scolastico
CANDIDATO_______________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA DELLA PROVA: ANALISI DEL TESTO
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di base
Efficacia
argomentativa
Analisi dei nodi
concettuali e delle
strutture formali
Rielaborazione,
collegamenti e
riferimenti
Indicatori
Capacità di esprimersi
(punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi,
proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
o appropriato
o corretto
o sostanzialmente corretto
o impreciso
o impreciso e spesso scorretto
o del tutto scorretto
Capacità di sviluppare
le proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
o ricco e articolato
o chiaro e ordinato
o schematico
o a tratti poco coerente
o incoerente
o inconsistente
Capacità di analisi e di
interpretazione
Capacità di rielaborare,
di effettuare
collegamenti e fare
riferimenti, di
contestualizzare
o
o
o
o
o
o
Misuratori
Sa analizzare e interpretare
Sa descrivere e analizzare
Sa solo individuare
Individua in modo incompleto
Individua in modo errato
Non individua - consegna in bianco
Rielabora in modo:
o Critico
o Personale
o Essenziale
o Parziale
o Non rielabora
Valutazione
complessiva
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5-7
INSUFFICIENTE
8-9
SUFFICIENTE
10
DISCRETO
11-12
BUONO
13-14
OTTIMO
15
Punti
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
4
3,5
3
2
1
0
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
0
Ottimo
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Totale punteggio
2
1,5
1
0,5
0
VOTO
1-2
3-4
5
6
7
8-9
10
6
5
4
3
2
1
0-4
0-3
1-6
0-2
15
CANDIDATO_______________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA DELLA PROVA: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di base
Efficacia
argomentativa
Competenze
rispetto al genere
testuale
Originalità
Creatività
Indicatori
Capacità di esprimersi
(punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi,
proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
o appropriato
o corretto
o sostanzialmente corretto
o impreciso
o impreciso e spesso scorretto
o del tutto scorretto
Capacità di formulare
una tesi e di sviluppare
le proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
o ricco e articolato
o chiaro e ordinato
o schematico
o a tratti poco coerente
o incoerente
o inconsistente
Capacità di rispettare
consapevolmente i
vincoli di genere
testuale
o
Capacità di
rielaborazione critica e
personale dei
documenti e delle fonti
o
o
o
o
Misuratori
Rispetta consapevolmente tutte le
consegne
Rispetta le consegne
Rispetta in parte le consegne
Rispetta solo alcune consegne
Non rispetta le consegne
o Consegna in bianco
Rielabora in modo:
o Critico
o Personale
o Essenziale
o Parziale
o Non rielabora
Valutazione
complessiva
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
4
3,5
3
2
1
0
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Ottimo/eccellente
3
2,5
2
1,5
1
0
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Non classificabile
5
4
3
2
Ottimo
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Totale punteggio
2
1,5
1
0,5
0
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
NEGATIVO
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
OTTIMO
PUNTEGGIO
1-4
5-7
8-9
10
11-12
13-14
15
Punti
VOTO
1-2
3-4
5
6
7
8-9
10
0-4
0-3
6
1-6
1
0-2
15
CANDIDATO_______________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA DELLA PROVA: TEMA STORICO
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di base
Efficacia
argomentativa
Pertinenza e
conoscenza
dell’argomento
Originalità
Creatività
Indicatori
Capacità di esprimersi
(punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi,
proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
o appropriato
o corretto
o sostanzialmente corretto
o impreciso
o impreciso e spesso scorretto
o del tutto scorretto
Capacità di formulare
una tesi e di sviluppare
le proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
o ricco e articolato
o chiaro e ordinato
o schematico
o a tratti poco coerente
o incoerente
o inconsistente
Conoscenza degli
eventi storici.
Capacità di sviluppare
in modo pertinente la
traccia.
Conosce e sa sviluppare in modo:
o pertinente ed esauriente
o pertinente e corretto
o essenziale
o poco pertinente e incompleto
o non pertinente (fuori tema)
Capacità di
rielaborazione critica e
personale delle proprie
conoscenze storiche
o consegna in bianco
Rielabora in modo:
o Critico
o Personale
o Essenziale
o Parziale
o Non rielabora
Valutazione
complessiva
Misuratori
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
4
3,5
3
2
1
0
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
0
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Non classificabile
6
5
4
3
2
Ottimo
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Totale punteggio
2
1,5
1
0,5
0
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
NEGATIVO
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
OTTIMO
PUNTEGGIO
1-4
5-7
8-9
10
11-12
13-14
15
Punti
VOTO
1-2
3-4
5
6
7
8-9
10
0-4
0-3
1-6
1
0-2
15
CANDIDATO_______________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA DELLA PROVA: TEMA DI ORDINE GENERALE
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di base
Efficacia
argomentativa
Pertinenza e
conoscenza
dell’argomento
Originalità
Creatività
Indicatori
Capacità di esprimersi
(punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi,
proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
o appropriato
o corretto
o sostanzialmente corretto
o impreciso
o impreciso e spesso scorretto
o del tutto scorretto
Capacità di formulare
una tesi e di sviluppare
le proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
o ricco e articolato
o chiaro e ordinato
o schematico
o a tratti poco coerente
o incoerente
o inconsistente
Capacità di sviluppare
in modo pertinente ed
esauriente la traccia.
Conosce e sa sviluppare in modo:
o pertinente ed esauriente
o pertinente e corretto
o essenziale
o poco pertinente e incompleto
non pertinente (fuori tema)
Capacità di
rielaborazione critica e
personale delle proprie
conoscenze
o Consegna in bianco
Rielabora in modo:
o Critico
o Personale
o Essenziale
o Parziale
o Non rielabora
Valutazione
complessiva
Misuratori
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
4
3,5
3
2
1
0
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
0
Ottimo/eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Non classificabile
6
5
4
3
2
Ottimo
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
Totale punteggio
2
1,5
1
0,5
0
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
NEGATIVO
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
OTTIMO
PUNTEGGIO
1-4
5-7
8-9
10
11-12
13-14
15
Punti
VOTO
1-2
3-4
5
6
7
8-9
10
0-4
0-3
1-6
1
0-2
15
Ministero dell'Ist
l'Istruzione, dell'Università e della
lla R
Ricerca
Istituto Statale
e di Istruzione Superiore “G.D. Rom
Romagnosi”
email: cois004003@istruz
truzione.it - PEC: [email protected] - cod.fisc. 82004
2004660138
Istituto Tecnico (diurno-serale)
ale) Amm. Finanza Marketing - Turismo – Costruzione, Amb.
Amb e Territorio
via Carducci,
ucci, 5 – 22036 Erba (Co) Tel. 031644072 – Fax 031610998
I.T.I.S. Elettrico-Elettronic
onico con articolazione automazione: Tel. 031683784 – Fax
ax 0316738121
I.P.S.S.A.R. Enogastronom
nomia e ospitalità alberghiera – IeFP: Tel. 031611784 – Fax 031640870
I.P.S.I.A. Elettric
ttrico – Elettronico – IeFP: Tel. 031683784 – Fax 031673812
8121
via Eupilio
pilio, 22 – loc. Beldosso – 22030 Longone al Segrino (Co)
Simulazione seconda prova E. S.. a.s.
a 2015/2016
Scheda di valutazione T.T.I.M
Classe 5F
Candidato ____________________
______________________________________
_________
Data _________________________
________
COMPLETA ED APPROFONDITA
Conoscenza argomenti
ESAURIENTE ED ADEGUATA
A TRATTI ESAURIENTE
SUPERFICIALE
CHIARO E BEN DELINEATO
Organicità procedimento
eseguito
DISCRETAMENTE SVILUPPATO
SUFFICIENTE MA SINTETICO
CONFUSO
ESATTI E GIUSTIFICATI
Risultati ottenuti
ACCETTABILI E COERENTI
APPROSSIMATI MA COERENTI
ERRATI O APPROSSIMATI
PRECISA ED APPROFONDITA
Terminologia tecnica
GENERICA MA EFFICACE
IMPROPRIA
VO
OTO
4
3
2
1
4
3
2
1
4
3
2
1
3
2
1
/15
VOTO…
……………………………
auth: vice
Progettazione ed erogazione
ione di servizi di istruzione superiore settore
Economico negli indirizzii AFM,
A
articolazione SIA e Turismo; settore
Tecnologico indirizzo CAT costr
ostruzioni, ambiente e territorio e orientamento.
Pagina 1/1
Data
1^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
19/02/2016
CANDIDATO…………………………………………
CLASSE 5^ F
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Punti
CONOSCENZA
1
•
Possiede conoscenze nulle/fuori tema
•
Possiede conoscenze scorrette e limitate
•
Possiede conoscenze essenziali
4
•
Possiede conoscenze soddisfacenti
5
•
Possiede conoscenze complete e
approfondite
6
2-3
COMPETENZA
•
•
•
•
•
Non sa applicare le conoscenze/fuori tema
Sa cogliere i problemi e organizza i
contenuti dello studio in modo
parzialmente corretto, utilizzando un
lessico non sempre appropriato
Sa cogliere i problemi e organizza i
contenuti dello studio in modo
sostanzialmente corretto, utilizzando un
lessico adeguato
Coglie con sicurezza i problemi e sa
organizzare i contenuti dello studio in
modo soddisfacente
Coglie con sicurezza i problemi e applica
le procedure in modo organico e rigoroso
0
1-3
4
5
6
CAPACITÀ
0
•
Non è in grado di analizzare né di
sintetizzare/fuori tema
•
Sa analizzare parzialmente ed è capace di
sintetizzare in forma semplice
1-2
•
Analizza adeguatamente l’argomento ed è
capace di sintetizzare in forma scorrevole
e precisa
3
PUNTEGGIO TOTALE PER MATERIA
MEDIA TOTALE
Storia
Matematica
Meccanica
LTE
Inglese
Data
2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
11/05/2016
CANDIDATO…………………………………………
CLASSE 5^ F
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Punti
CONOSCENZA
1
•
Possiede conoscenze nulle/fuori tema
•
Possiede conoscenze scorrette e limitate
•
Possiede conoscenze essenziali
4
•
Possiede conoscenze soddisfacenti
5
•
Possiede conoscenze complete e
approfondite
6
2-3
COMPETENZA
•
•
•
•
•
Non sa applicare le conoscenze/fuori tema
Sa cogliere i problemi e organizza i
contenuti dello studio in modo
parzialmente corretto, utilizzando un
lessico non sempre appropriato
Sa cogliere i problemi e organizza i
contenuti dello studio in modo
sostanzialmente corretto, utilizzando un
lessico adeguato
Coglie con sicurezza i problemi e sa
organizzare i contenuti dello studio in
modo soddisfacente
Coglie con sicurezza i problemi e applica
le procedure in modo organico e rigoroso
0
1-3
4
5
6
CAPACITÀ
0
•
Non è in grado di analizzare né di
sintetizzare/fuori tema
•
Sa analizzare parzialmente ed è capace di
sintetizzare in forma semplice
1-2
•
Analizza adeguatamente l’argomento ed è
capace di sintetizzare in forma scorrevole
e precisa
3
PUNTEGGIO TOTALE PER MATERIA
Matematica
Meccanica
TEEA
Inglese
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P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Gabriele D'Annunzio, La sabbia del tempo, in “Laudi III”, Alcyone, da “Tutte le opere”, Mondadori, Milano,
1947.
Metrica: madrigale composto da due terzine e una quartina di endecasillabi con schema di rime ABA, CBC, DEDE.
1
2
3
Come scorrea la calda sabbia lieve
Per entro il cavo della mano in ozio,
Il cor sentì che il giorno era più breve.
4
5
6
E un'ansia repentina il cor m'assalse
Per l'appressar dell'umido equinozio
Che offusca l'oro delle piagge salse.
7
8
9
10
Alla sabbia del Tempo urna la mano
Era, clessidra il cor mio palpitante,
L'ombra crescente d'ogni stelo vano
Quasi ombra d'ago in tacito quadrante.
1 Come: ha valore temporale (“quando”, “mentre”); scorrea: forma
sincopata di “scorreva”. 2 per entro... ozio: “attraverso la mano
concava, che nell'ozioso giorno estivo stava giocherellando con la
sabbia”. 3 il giorno... breve: “era diminuita la durata del giorno, della
luce”. 4 E: “ed ecco”; repentina: “improvvisa”; m'assalse: “mi assalì”. 5
per l'appressar: “per l'avvicinarsi”; umido equinozio: l'equinozio
d'autunno (21 settembre) è definito “umido perché apportatore delle
prime piogge. 6 offusca l'oro: “attenua, rende meno luminoso il colore
dorato”, a causa della luce più pallida e della nebbia; piagge salse:
“spiagge salate”, perché vicine al mare. 7 sabbia del Tempo: “sabbia che
misura lo scorrere del tempo”, passando da un'ampolla all'altra della
clessidra. Sta ad indicare il passare del tempo stesso: urna: “vaso
funerario”. Qui indica l'ampolla della clessidra. 8 cor mio palpitante: “il
mio cuore dominato dall'ansia”, perché avverte lo scorrere del tempo. 9
crescente: “l'ombra che si allunga”, per effetto dell'inclinarsi del sole
sull'orizzonte; vano: “esile, spoglio,” 10 quasi... quadrante: “come
l'ombra dell'ago che segna il tempo sul quadrante di una meridiana”. Il
quadrante è tacito, “silenzioso”, perché non batte l'ora come un
orologio, ma la indica per mezzo dell'ombra.
Questa poesia fa parte dei “Madrigali d'estate”, un gruppo di undici brevi componimenti all'interno di
“Alcyone”. Composto probabilmente tra il settembre e l'ottobre del 1903, il madrigale si incentra sul motivo
della fuga del tempo, che si unisce al rammarico per la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno.
Comprensione del testo. Dopo un’attenta lettura, il candidato riassuma il contenuto del testo.
Analisi del testo.
2.1 Come si può ripartire il testo in base al contenuto (descrizione-sensazione)?
2.2 Quali sono i predicati verbali che indicano lo scorrere del tempo?
2.3 Quali sono invece le parole e le locuzioni che indicano lo smarrimento dell'uomo di fronte alla
fuga del tempo?
3 Interpretazione complessiva ed approfondimenti. Le immagini costruite lungo i versi sono la
descrizione di uno scenario quasi surreale: vediamo su una spiaggia al tramonto il poeta che con la
mano liscia la sabbia; a questa immagine si sovrappone subito un'altra, quella della trasformazione del
poeta in una clessidra vivente e palpitante, seduto su un enorme quadrante silenzioso e un po'
inquietante (la spiaggia), accanto agli aghi degli steli degli arbusti. È una visione quasi onirica e
metafisica del rapporto tra l'uomo e il tempo, che ci può ricordare i quadri di De Chirico o di Dalì, in
cui oggetti e uomini sono ridotti a funzione simbolica. Quale poetica emerge dalla lettura della lirica?
Il candidato proponga un'interpretazione del testo cercando di evidenziare il proprio personale punto di
vista.
1
2
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
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conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: i piaceri.
DOCUMENTI
Claude Monet, Bagnanti a La
John Constable, La cattedrale di
Grenouillère (1869), National
Salisbury vista dai terreni del
Gallery, Londra
Vescovo (1823), Victoria & Albert
Museum, Londra
Sensazioni di benessere, appagamento, beatitudine, piacere… sono tutte prerogative dell’essere innamorati. Ma per
provare queste sensazioni, a quanto pare, può bastare anche osservare dei capolavori d’arte pittorica. Ecco quanto
suggerito da un nuovo studio dell’University College di Londra. I ricercatori, coordinati dal neurobiologo Semir Zeki,
hanno scoperto che quando si ammira un’opera d’arte si attiva la stessa zona del cervello di quando si è innamorati, la
corteccia orbito-frontale. Tutto questo attiva la produzione di un ormone noto per dare sensazioni di intenso piacere e
appagamento: la dopamina. A queste conclusioni i ricercatori sono giunti dopo aver scansionato, per mezzo di una
pioneristica tecnica di brain-mapping, il cervello di un gruppo di volontari durante la visione di 28 opere d’arte. Tra le
varie opere vi erano la Nascita di Venere di Sandro Botticelli, Bagnanti a La Grenouillère di Claude Monet e La cattedrale
di Salisbury vista dai terreni del vescovo di John Constable.
Luigi Mondo e Stefania Del Principe, Osservare un bel quadro dà piacere
come essere innamorati, su «La Stampa» del 9 maggio 2011.
Sandro Botticelli, La nascita di Venere
(circa 1482-85), Galleria degli Uffizi,
Firenze
L'orologio della Trinità de’ Monti suonò le tre e tre quarti. Egli [Andrea Sperelli, N.d.R.] pensò, con una trepidazione
profonda: «Fra pochi minuti Elena sarà qui. Quale atto io farò accogliendola? Quali parole io le dirò?». L'ansia in lui era
verace e l'amore per quella donna era in lui rinato veracemente; ma la espressione verbale e plastica de' sentimenti in lui
era sempre così artificiosa, così lontana dalla semplicità e dalla sincerità, che egli ricorreva per abitudine alla preparazione
anche ne' più gravi commovimenti dell'animo. Cercò d'imaginare la scena; compose alcune frasi; scelse con gli occhi
intorno il luogo più propizio al colloquio. Poi anche si levò per vedere in uno specchio se il suo volto era pallido, se
rispondeva alla circostanza. E il suo sguardo, nello specchio, si fermò alle tempie, all'attaccatura dei capelli, dove Elena
allora soleva mettere un bacio delicato. Aprì le labbra per mirare la perfetta lucentezza dei denti e la freschezza delle
gengive, ricordando che un tempo ad Elena piaceva in lui sopra tutto la bocca. La sua vanità di giovine viziato ed
effeminato non trascurava mai nell'amore alcun effetto di grazia o di forma. Egli sapeva, nell'esercizio dell'amore, trarre
dalla sua bellezza il maggior possibile godimento. Questa felice attitudine del corpo e questa acuta ricerca del piacere
appunto gli cattivavano l'animo delle donne. Egli aveva in sé qualche cosa di Don Giovanni e di Cherubino: sapeva essere
l'uomo di una notte erculea e l'amante timido, candido, quasi verginale. La ragione del suo potere stava in questo: che,
nell'arte d'amare, egli non aveva ripugnanza ad alcuna finzione, ad alcuna falsità, ad alcuna menzogna. Gran parte della
sua forza era nella ipocrisia.
Gabriele D'Annunzio, Il piacere, (1889), Ediz. a cura di Giansiro Ferrata, Oscar Mondadori, 1989.
[Jean Floressas Des Esseintes, N.d.R.] Ormai aspirava semplicemente a crearsi - pel proprio piacere, non più per
sbalordire altrui - un interno provvisto d'ogni comodità, eppure messo in modo non comune; a formarsi un nido singolare
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e tranquillo, adatto ai bisogni della futura solitudine.
Quando l'architetto cui l'aveva affidata, gli consegnò la casa allestita di tutto punto in conformità dei suoi piani e desideri;
quando non restò più che fissarne l'arredamento e la decorazione, daccapo egli riprese a suo agio in esame tutti i possibili
colori e le loro gradazioni. […].
Quasi solo di notte viveva, stimando che di notte in nessun luogo si stava bene come in casa, in nessun luogo era più solo
e che l'anima non spiccava il volo e non fiammeggiava che nell'immediata vicinanza dell'ombra. Trovava pure un
particolare godimento a restare in una camera bene illuminata, desta e all'erta essa sola, tra tante case piene di buio e di
sonno; godimento in cui entrava forse una punta di vanità; compiacimento affatto egoistico, che conosce chi lavora sin
tardi, quando, alzando le tendine della finestra, constata che tutto intorno a lui è spento, tutto è muto, tutto è morto.
Joris-Karl Huysmans, Controcorrente (À rebours), cap. I, (18), trad. it. di Camillo Sbarbaro, Rusconi, Milano, 1972.
Era una bella serata, tanto calda che Dorian prese il soprabito sul braccio e non si avvolse nemmeno la sciarpa di seta
intorno al collo. Mentre andava verso casa fumando una sigaretta, gli passarono accanto due giovanotti in abito da sera e
sentì uno di loro sussurrare all'altro: "Quello è Dorian Gray". Gli tornò in mente il piacere che era solito provare una volta
quando la gente lo indicava, o lo guardava, o parlava di lui. Ora era stanco di sentir pronunciare il suo nome. Il fascino del
modesto villaggio dove negli ultimi tempi era andato tanto di frequente consisteva per metà nel fatto che nessuno sapeva
chi fosse. Alla fanciulla dalla quale era riuscito a farsi amare aveva detto più volte che era povero e lei gli aveva creduto:
una volta le aveva detto che era cattivo e lei aveva riso e gli aveva risposto che i cattivi sono sempre molto vecchi e molto
brutti. Com'era dolce il suo riso! sembrava il canto di un cardellino. E quanto era graziosa, col suo vestito di cotone e i
suoi grandi cappelli! Non sapeva niente, ma possedeva tutto quello che lui aveva perduto. Arrivato a casa trovò il servitore
che lo aspettava; lo mandò a letto, si adagiò sul divano della biblioteca e cominciò a riflettere su alcune delle cose che
Lord Henry gli aveva detto. Era proprio vero che non si poteva mai cambiare? Sentì un desiderio violento della purezza
immacolata della sua adolescenza; la sua adolescenza candida e rosea, come Lord Henry l'aveva chiamata un giorno.
Sapeva di aver sporcato se stesso, di aver riempito di corruzione la propria mente e di orrore la propria fantasia; di aver
esercitato un'influenza deleteria sugli altri e di aver provato in questo una gioia terribile; e sapeva che di tutte le vite che si
erano incontrate con la sua, quella che aveva portato all'ignominia era la più bella e la più promettente. Ma tutto questo era
irreparabile? Non c'era nessuna speranza per lui?
Ah, che momento mostruoso di orgoglio e di passione era stato quello nel quale aveva pregato perché il ritratto portasse il
peso dei suoi giorni e a lui restasse intatto lo splendore dell'eterna giovinezza! Il suo fallimento era interamente colpa di
quel momento. Sarebbe stato meglio per lui se ogni peccato della sua vita avesse portato con sé la propria punizione,
sicura, rapida.
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, cap. XX (1890), Newton Compton Editori, Roma, 2011.
Il primo sguardo dalla finestra al mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.
Bertolt Brecht, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992).
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: l'importanza dei diritti umani e civili.
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DOCUMENTI
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire
gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna,
per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o
sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto
politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad
amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Dichiarazione dei diritti umani (adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948), dal sito
dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), www.ohchr.org.
Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» del 27 dicembre 1947, n. 298.
C’è un ritornello particolarmente significativo ripetuto da quasi tutto il mondo politico occidentale in crisi: «i diritti civili
non riguardano l’ambito della contrattazione tra partiti: pertengono alla sfera della coscienza individuale. È questo il
motivo per cui sui diritti civili i parlamentari avranno sempre piena libertà di voto».
Sembra un’illuminata e condivisibile affermazione, ma in realtà si tratta di un’argomentazione dettata dalla cecità
cognitiva tipica del pregiudizio platonico nei confronti di qualsiasi aspetto connesso all’autoregolazione naturale dei
rapporti sociali. Regolare matrimoni, unioni, separazioni, divorzi, includere nella sfera dell’accettazione sociale i diritti
alla convivenza, alla vita e alla morte, avviare i processi che conferiscono dignità ai migranti, alle minoranze etniche,
religiose e culturali, sono atti eminentemente biopolitici. In particolare, nell’idea di biopolitica proposta in questo libro,
sono forse gli unici atti biopolitici capaci di sortire effetti concreti e duraturi per incidere sulla crisi. Più di qualsiasi
decreto di natura economica, più di una rimodellazione dei sistemi fiscali, più dei disegni di legge per lo sviluppo
dell’occupazione. Questi ultimi impongono regole inapplicabili in tempi di crisi: trasferiscono, tutt’al più, piccoli
pezzettini di beni o privilegi da una parte all’altra della popolazione, redistribuiscono fettine di ricchezza che, tuttavia, non
producono alcuno sviluppo e inducono rimbalzi inattesi: ad esempio, contraccolpi fiscali che possono azzoppare
ulteriormente le possibilità di sviluppo. Per riprendere il cammino delle esauste, opulente e, soprattutto, vecchie società
occidentali non serve la redistribuzione delle ricchezze, ma la redistribuzione della gioventù. Di ciò si occupano i diritti
civili. Essi incidono in maniera diretta e immediata sulle due leve etologiche fondamentali: la regolazione della
riproduzione e i riassetti delle migrazioni.
Antonino Pennisi. L'errore di Platone. Biopolitica, linguaggio e diritti civili in tempo di crisi, 2014.
Dobbiamo essere consapevoli che in uno Stato laico debbono convivere persone con teologie, filosofie, opinioni
differenti: nessuna può imporre come normativa la sua propria Weltanschauung. Perciò, per rispondere ai problemi
emergenti dalla società, uno Stato consapevole e dedito al bene comune, fa leggi sul divorzio, sull’aborto, sulle unioni
omosessuali, sul fine vita… Tu ritieni di non dover o poter mai divorziare: bene, e chi ti obbliga? Perché allora ti opponi
se, in base alla legge, tuo fratello divorzia? L’insidia sta nel fatto che molti cattolici (ma anche seguaci di altre Chiese o
religioni) ritengono che la loro verità sia così… vera da dover essere imposta a tutti. Ma se si imbocca questa strada l’esito
inevitabile sarà una terribile guerra di religione che, infine, frantumerà la vita comune e manderà a picco un paese. Invece
la laicità (senza aggiungere «sana») è una benedizione per tutti: ognuno è a casa sua, nello Stato, nel rispetto reciproco
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delle differenti opinioni, e nella severa osservanza della legalità. Questo, però, per molti vescovi, e per tanti preti e laici
devoti, è duro da accettare: in un’Italia pur formalmente a grande maggioranza «cattolica», di fatto essi sono in minoranza,
come hanno dimostrato i referendum sul divorzio (1974) e sull’aborto (1981). Eppure la nostalgia dei bei tempi passati è
più forte di ogni ragionevole consapevolezza della mutata realtà.
Dom Giovanni Franzoni, Le piccole aperture di Francesco, su «MicroMega» n. 6, giugno 2015.
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: la disfatta di Caporetto.
DOCUMENTI
Fronte dell'Isonzo, ore 2 del 24 ottobre 1917. Una notte da lupi, buia, sferzata dalla pioggia. Allo scoccare dell'ora scoppiò
l'iradiddio [baraonda, pandemonio, N.d.R.]: l'artiglieria germanica e quella austro-ungarica, oltre mille bocche da fuoco, si
scatenarono contro le trincee italiane a valle ed in quota. Alle granate convenzionali vennero alternati proiettili a gas
lacrimogeni ed asfissianti. Da Vodenca, uno spiazzo a poco meno di un chilometro dal centro del paese di Plezzo (l'attuale
Bovec), venne lanciato dai Gaswerfer, tubi lanciagas azionati da comandi elettrici, un migliaio di proiettili contenenti
difosgene e difenilcloroarsina, letali. Il 5° battaglione dell'8a brigata Friuli fu totalmente annientato: quasi 600 morti. A
morire soffocati non furono solo essi. Il bombardamento degli attaccanti, privo di una risposta significativa da parte
italiana, cessò alle 6, ora in cui scattò l'attacco delle fanterie.
In campo apparve la novità delle squadre d'assalto, le germaniche Sturmtruppen e le corrispondenti Sturmpatrouillen
austro-ungariche, che avevano l'ordine di infiltrarsi in profondità per insaccare i reparti italiani di fanteria, mettendo
contemporaneamente fuori combattimento le batterie della nostra artiglieria. […] Il comando fu affidato al generale
prussiano Otto von Below (gli austro-ungarici volevano Alfred Krauss); capo di stato maggiore fu nominato il fondatore
degli Alpenkorps tedeschi, Konrad Krafft von Dellmensigen, che era stato a settembre sul fronte dell'Isonzo «in gita»,
come disse. […]. Nell'attacco germanici e austro-ungarici fecero scattare 353.000 soldati, appoggiati da 2.147 cannoni e
371 bombarde.
Di fronte, la 14a armata aveva la 2a armata italiana del generale Luigi Capello, con otto corpi d'armata schierati dal
Rombon fino al Vipacco presso Gorizia. Poi, fino al mare, c'era la 3a armata del duca d'Aosta, formata da quattro corpi
d'armata. Della 2a armata, ad essere investiti dall'attacco di sfondamento furono la 19a divisione del generale Giovanni
Villani (che si suicidò dopo la disfatta), la brigata Puglie ed il 10° gruppo alpini del 27° corpo d'armata del generale Pietro
Badoglio, il 4° corpo d'armata del generale Alberto Cavaciocchi ed anche il meno strutturato 7° corpo d'armata del
generale Luigi Bongiovanni: 257.400 uomini, con 997 pezzi d'artiglieria e 345 bombarde.
Le polemiche sulla cialtroneria dei comandi italiani durano ancora, e vi sono alcuni che insistono nel difendere lo stato
maggiore di allora.
Sergio Tazzer, I ragazzi del novantanove, Kellerman, Vittorio Veneto, 2012.
Queste le impressionanti cifre della rotta di Caporetto: 11.000 morti, 29.000 feriti, 280.000 prigionieri, 350.000 soldati
allo sbando, 400.000 profughi civili, oltre a 800.000 abitanti della regione friulana consegnati per un anno a un ferreo
regime di occupazione, e a quantità enormi di materiale abbandonate nelle mani nemiche. I prigionieri, soprattutto,
dovettero sopportare sofferenze atroci: aggiuntisi ai 300.000 che già erano in mano austriaca dall’inizio della guerra,
morirono in 100.000 nei campi di concentramento per fame, paradossalmente per colpa del governo italiano. Il nostro
paese, infatti, non aveva voluto aderire alla convenzione tra i paesi belligeranti, che assicurava periodici invii di vitto per
le migliaia di prigionieri di guerra – che era oggettivamente difficoltoso mantenere –, nella convinzione che fosse difficile
distinguere tra disertori e prigionieri, e che quanto più drammatiche fossero le condizioni di chi cadeva in mano al nemico,
tanto più impegno veniva profuso in combattimento.
Nei giorni successivi all’offensiva gli austro-tedeschi, forti di 55 divisioni, tentarono di scardinare la nuova linea difensiva
italiana, presidiata da 35 divisioni, oltre a 4 di cavalleria, con una serie di assalti, conosciuti come “battaglia d’arresto”.
Sul Grappa si combatté fino al 21 dicembre, e la IV armata fu costretta a cedere alcune posizioni avanzate alle 9 divisioni
austro-tedesche del generale Krauss. […]. La disfatta di Caporetto costò il posto al comandante supremo Cadorna; il suo
posto fu preso da Armando Diaz, affiancato dai generali Giardino e Badoglio – le responsabilità del quale nella sconfitta
vennero messe a tacere. Il nuovo comando si attenne strettamente a una guerra difensiva, preoccupandosi di riorganizzare
un esercito – presso il quale affluirono rinforzi da parte degli inglesi (4 divisioni) e francesi (6 divisioni), dislocati in
Lombardia – che appariva in profonda crisi dopo il disastro di Caporetto. Le divisioni, che da 65 erano scese a 38, furono
portate progressivamente a 52, venne intensificata la produzione di armi e munizioni e il parco aeronautico fu
incrementato fortemente, passando da 140 a 600 apparecchi.
D’altra parte, le cose per gli imperi centrali sembravano mettersi bene, poiché sia la Russia che la Romania, in dicembre,
gettarono la spugna e avviarono trattative di pace, eliminando così il fronte orientale e permettendo a Germania e AustriaUngheria di preparare la grande offensiva primaverile su quello opposto, mirante a sconvolgere l’assetto anglo-francese
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prima che l’intervento americano – gli Stati Uniti avevano dichiarato guerra agli imperi centrali il 12 marzo 1917 –
modificasse definitivamente gli equilibri a favore dell’Intesa. Ma l’entrata in guerra degli Stati Uniti, pur consentendo
all’Italia di fruire di vitali aiuti economici nell’ultimo, difficile anno di belligeranza, comprometteva le aspirazioni italiane
di carattere più squisitamente imperialistico. Gli americani non riconoscevano infatti il patto di Londra, di cui non erano
stati firmatari, ed erano propensi a mantenere l’integrità dell’Austria pur nel rispetto dell’autonomia dei popoli, tra i quali
quelli slavi, le cui rivendicazioni in Dalmazia contrastavano con le pretese italiane di dominio dell’Adriatico.
Andrea Frediani, Le guerre dell'Italia unita, Newton Compton Editori, Roma, 2012.
La sera del 27 ottobre, dopo aver raggiunto Treviso, il generale Cadorna, emetteva il Bollettino di Guerra con il quale si
imputava la sconfitta alla “mancata resistenza di reparti della 2a Armata vilmente ritiratisi senza combattere o
ignominiosamente arresisi al nemico”. Con quel disonorevole Bollettino il generale Cadorna addebitava alla truppa la
responsabilità della rotta di Caporetto e non invece a manchevolezze ed errori del suo Comando.
Per fermare la massa degli sbandati della 2a Armata e regolare lo sgombro dei reparti il Comando Supremo dovette
ricorrere a decisioni estreme: furono impiegati plotoni di esecuzione che eseguirono fucilazioni sommarie di soldati presi
a caso fra gli sbandati in fuga.
Tullio Vidulich, Generale B., Novant’anni fa la Battaglia di Caporetto – Ottobre 1917. Un’occasione per
riflettere, http://www.lagrandeguerra.net/ggcaporettoriflettere.html, 13/03/2016, 15:22.
Le conclusioni del convegno di studi storici sulla prima guerra mondiale “Rileggiamo la Grande Guerra” hanno
sostanzialmente rivisto le critiche fatte, in passato, all’operato del Gen. Cadorna sia sul piano organizzativo che su quello
strategico. È rimasta la critica al bollettino del 28 ottobre nel quale avrebbe “scaricato sui soldati le proprie responsabilità,
infangandone la memoria”. Desidero pertanto analizzare il bollettino e le sue conseguenze.
Innanzitutto va chiarito che “i soldati” non c’entrano: se io critico la FIAT non me la prendo certo con gli operai ma con i
manager. A maggior ragione per i reparti militari perché i Comandanti hanno dei poteri e delle responsabilità che i
manager non hanno. Quindi la critica ai reparti che si sono arresi è riferita ai Comandanti. Sul fatto che alcuni reparti della
II armata si siano arresi non ci possono essere dubbi: lo dicono i numeri (tremila morti contro 250.000 prigionieri), le
testimonianze del nemico che non aveva alcun interesse a sminuire il proprio successo, la testimonianza di Leonida
Bissolati che ha coniato il termine “sciopero militare”, le testimonianze dei cappellani militari, il fatto che ancora negli
anni ‘60, le trincee fossero intatte (le ho viste io).
A discarico del Gen. Cadorna va precisato che quei numeri furono gonfiati nei rapporti di alcuni comandi: e, al Comando
Supremo, la diserzione appariva di ampie dimensioni. Era quindi naturale e necessario che il Generalissimo utilizzasse gli
strumenti dell’arte del comando affinchè lo sciopero non dilagasse in tutto l’esercito. […] Il bollettino va analizzato sotto i
due aspetti che lo caratterizzano: quello politico e quello militare.
Sul piano politico fu indubbiamente un errore perché indebolì i nostri rappresentanti nelle trattative con gli alleati che non
vollero mischiare i loro reparti con i nostri, temendone il contagio; ed anche perché fornì un argomento forte e gratuito
allo schieramento pacifista ed ebbe conseguenze gravi per la carriera del Gen. Cadorna.
Sul piano militare, mettendo su piani diversi e contrapposti i reparti che si sono vilmente arresi da quelli che hanno
combattuto valorosamente, ha fatto dell’azione di comando. I risultati - l’Esercito nel suo complesso ha combattuto
valorosamente durante tutta la ritirata mantenendosi compatto malgrado la numerosissima presenza di sbandati
che invitavano alla diserzione - sembrano aver premiato il messaggio contenuto nel bollettino. Il bollettino fu redatto dal
Gen. Porro ed approvato dai ministri Bissolati e Giardino prima di essere sottoposto al Gen. Cadorna il quale, pur con
qualche resistenza, lo approvò dimostrando di non aver affatto considerato le probabili conseguenze sul suo incarico […]
Questo basta a dimostrare la mala fede di chi accusa il Gen. Cadorna di aver voluto scaricare ad altri le Sue responsabilità;
inoltre, poiché i due ministri lo approvarono per primi e non è credibile, essendo politici, che non si rendessero conto delle
probabili conseguenze per le prerogative del Comandante Supremo, ne deriva che essi, in mala fede, giocarono un brutto
tiro al Gen. Cadorna che, infatti, fu sfiduciato dal Presidente del Consiglio V.E. Orlando.
Carlo Cadorna, Cold case: la verità sulla disfatta di Caporetto, http://corrieredellacollera.com/2013/01/08/cold- case-laverita-sulla-disfatta-di-caporetto-di-carlo-cadorna/, 13/03/2016, 15:29.
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: la scienza? Non mi fido.
DOCUMENTI
Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova.
(Euclìde, filosofo greco, 365-275 a.C.)
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Viviamo in un'epoca in cui qualsiasi tipo di conoscenza scientifica, dalla sicurezza del fluoro e dei vaccini alla realtà dei
cambiamenti climatici, diventa oggetto di contestazioni organizzate e spesso feroci. Rinfrancati dalle loro fonti di
informazione e dalla loro interpretazione delle ricerche, i dubbiosi hanno dichiarato guerra al consenso degli esperti. La
tendenza è così diffusa – ne parlano libri, giornali, articolo e conferenze accademiche – da rendere il dubbio scientifico
quasi un fenomeno di cultura popolare. Nel film Interstellar, ambientato in un'America futuristica e depressa in cui la
NASA è costretta a nascondersi, i libri scolastici affermano che gli allunaggi delle missioni Apollo sono un'invenzione. In
un certo senso tutto ciò non è sorprendente. Le nostre vite sono sature di scienza e tecnologia come mai prima d'ora. Per
molti questo nuovo mondo è pieno di sorprese, soddisfacenti e ricco di gratificazioni, ma anche più complesso e talvolta
inquietante. Fronteggiamo rischi difficili da analizzare. Per esempio ci viene chiesto di accettare come sicuro il consumo
di cibo contenente organismo geneticamente modificati (OGM) perché non esistono prove del contrario e non vi è alcuna
ragione per credere che l'alterazione selettiva dei geni in laboratorio sia più dannosa della loro trasformazione mediante
tecniche di riproduzione tradizionali. Ma per alcuni l'idea stessa di trasferire geni da una specie all'altra riporta alla mente
l'immagine di scienziati pazzi che lavorano in modo incontrollato. Il mondo è pieno di pericoli reali e immaginari e non è
semplice distinguere gli uni dagli altri. […]. In questo scenario sconcertante, siamo chiamati a decidere in cosa credere e
come comportarci di conseguenza. In teoria, la scienza serve proprio a questo. «La scienza non è un insieme di fatti»,
sostiene la geofisica Marcia McNutt, direttrice della prestigiosa rivista Science. «La scienza è un metodo per stabilire se
ciò in cui decidiamo di credere trovi fondamento o meno nelle leggi della natura». Ma alla maggior parte di noi
l’applicazione del metodo non risulta naturale, e per questo continuiamo a incorrere in equivoci. Le radici del problema
risalgono, come è noto, al passato. Il metodo scientifico ci conduce a verità assai poco scontate, spesso sconcertanti e
talvolta difficili da digerire. Agli inizi del Seicento, quando Galileo affermò che la Terra ruota sul proprio asse e orbita
attorno al Sole, lo scienziato chiese alle persone di credere in qualcosa che andava contro il buon senso; infatti, sembra
proprio che sia il Sole a ruotare intorno alla Terra e il movimento del nostro pianeta non è percepibile. Galileo fu mandato
a processo e costretto a ritrattare. Due secoli dopo, Charles Darwin sfuggì alla medesima sorte, ma l’idea che ogni forma
di vita sulla Terra derivi da un antenato primordiale e che noi umani siamo lontani parenti di scimmie, balene e persino
molluschi degli abissi è ancora difficile da accettare per molti. Lo stesso vale per un’altra nozione ottocentesca, ovvero
che l’anidride carbonica, un gas invisibile che respiriamo costantemente e che compone meno dello 0,001 per cento
dell’atmosfera, possa alterare il clima terrestre. Anche quando accettiamo questi principi scientifici sul piano logico, a
livello inconscio rimaniamo legati alle nostre intuizioni, che gli scienziati considerano convinzioni ingenue.
Joel Achenbach, La scienza? Non mi fido, su «National Geographic» Vol. 35 n. 03 del marzo 2015.
Come insegnare il metodo scientifico e, più in generale, a pensare in modo critico? Oggi che le bufale affollano tanto i
vecchi che i nuovi media (ammesso che abbia ancora un barlume di senso la distinzione), forse limitarsi al contenuto degli
attuali libri di testo e sciorinare in scuole e università lezioni su Galileo Galilei non è sufficiente. Secondo uno studio del
2012 condotto presso l’università dell’Arizona, gli studenti che negli ultimi vent’anni si sono iscritti a facoltà non
scientifiche dimostravano sì una discreta alfabetizzazione scientifica, ma questo non impediva a molti di loro di credere in
dischi volanti, astrologia e parapsicologia. Questa forma mentis inoltre cambiava pochissimo col procedere degli studi: in
altre parole l’irrazionalità dimostra di resistere benissimo all’educazione formale. […]
Stefano Della Casa, Come insegnare a non credere alle bufale, su «Wired» del 9 maggio 2014.
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo scoppio della Prima guerra mondiale apre in Italia il conflitto tra interventisti e neutralisti. Si tracci un
quadro delle categorie politiche e sociali che diedero vita alle opposte tesi, nonché delle reciproche motivazioni
e delle conseguenze del dibattito verificatesi prima dell'ingresso effettivo del Paese in guerra.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica è arte, libertà, movimento, immaginazione, sogno. Le sensazioni di chi compone si
riversano in chi ascolta, stimolando una vasta gamma di emozioni, pensieri e ricordi; può ispirare, può
elevare lo spirito e può accompagnare la vita degli esseri umani, come la colonna sonora di un film. Il
candidato rifletta sulla tematica, fornendo esempi tratti dalla propria esperienza.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Giovanni Verga, “I Malavoglia”, cap. XV, ed. critica a cura di F. Cecco, Il Polifilo, Milano, 1995.
5
10
«Addio» ripeté ’Ntoni. «Vedi che avevo ragione d’andarmene! qui non posso starci, Addio, perdonatemi
tutti.»
E se ne andò colla sua sporta sotto il braccio: poi quando fu lontano, in mezzo alla piazza scura e
deserta, che tutti gli usci erano chiusi, si fermò ad ascoltare se chiudessero la porta della casa del
nespolo, mentre il cane gli abbaiava dietro, e gli diceva col suo abbaiare che era solo in mezzo al paese.
Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni (faraglioni, N.d.R.), perché
il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce
e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al
gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico.
Allora ’Ntoni si fermò in mezzo alla strada a guardare il paese tutto nero, come non gli bastasse il cuore
di staccarsene, adesso che sapeva ogni cosa, e sedette sul muricciuolo della vigna di massaro Filippo.
Così stette un gran pezzo pensando a tante cose, guardando il paese nero, e ascoltando il mare che gli
brontolava lì sotto.
Le ultime pagine del romanzo furono aggiunte da Verga direttamente sulle bozze. 'Ntoni, ritornato alla casa del
nespolo dopo cinque ani di carcere, vi passa la notte per ripartire all'alba. Ora che ha violato la legge morale
della famiglia non si sente l'animo di restare. Deve lasciare Trezza e l'ordine naturale e arcaico che il paese
rappresenta. Privo della solidarietà della famiglia ora è davvero solo ed escluso da ogni comunità.
Giovanni Verga (1840-1922), nato a Catania da facoltosa famiglia, fu educato nei valori romanticorisorgimentali. Dopo essersi stabilito a Firenze nel 1869, alla fine del 1972 si trasferì a Milano, dove entrò in
contatto con i maggiori intellettuali del tempo e dove avvenne la “conversione” verista. Nel 1893, eletto
senatore, ritornò a Catania, ove morì nel 1922. I suoi maggiori successi sono le raccolte di novelle Vita dei
campi (1880), i romanzi del 'Ciclo dei Vinti' I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1889).
1. Comprensione del testo. Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo.
2.1.
A 'Ntoni spettano verbi di movimento tutti al passato remoto: individuali e ponili a
paragone con gli imperfetti che descrivono la vita nel paese (gli usci “erano chiusi” l. 4, il cane
“abbaiava” e “diceva” l. 5, il mare “brontolava” l. 6), dando rilievo all'aspetto temporale.
2.2.
Spiega la simbologia del mare: dapprima rappresenta l'estraneità (“il mare non ha
paese nemmen lui”, l. 7), poi la familiarità (“par la voce di un amico”, l. 9).
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti. I critici sostengono che siamo di fronte ad una
conclusione lirica e fortemente simbolica. La malinconia di 'Ntoni, la sua dolorosa tristezza esprimono
il lutto di un distacco dalle antiche radici. La solitudine di 'Ntoni è rafforzata anche da due dettagli non
meno simbolici: “tutti gli usci erano chiusi” (l. 4) e “il cane gli abbaiava dietro” (l. 5), che sottolineano
la sua estraneità al paese e alla famiglia. Soffermati su tale valore, spiegando per quale motivo Verga
abbia scelto di far terminare il romanzo con il personaggio di 'Ntoni.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
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CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: il lavoro durante la seconda rivoluzione industriale.
DOCUMENTI
Gustave Caillebotte, I piallatori di Gustave Courbet, Gli spaccapietre Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto
stato (1905), Museo del Novecento,
parquet (1875), Musée d'Orsay, Parigi. (1849).
Questa tela, già esposta al museo di Dresda, è
Presentato al Salon del 1875, il quadro viene
Milano.
andata distrutta durante la seconda guerra
rifiutato dalla Giuria esaminatrice senza
dubbio scandalizzata dal crudo realismo
della tela (alcuni critici hanno addirittura
parlato di "soggetto volgare"). Il giovane
pittore decide allora di unirsi agli impressionisti e, alla seconda mostra del gruppo,
nel 1876, la stessa in cui Degas presenta le
sue prime Stiratrici, un altro suo quadro. I
critici sono impressionati da questa grande
pagina moderna, Zola in particolare.
mondiale. I due personaggi raffigurati sono due
lavoratori dediti ad un lavoro rude e pesante.
Lavorano in una cava di pietra spaccando la
roccia con la sola forza fisica. Le due figure
sembrano inserite quasi nel fianco del monte. Il
lavoro impone loro di vedere solo le pietre senza
neppure poter alzare lo sguardo al cielo. Il lavoro
che fanno è povero ed è una povertà non solo
materiale ma anche interiore. Tutta la scena
esprime una condizione di abbrutimento psicologico oltre che materiale.
Per il monumentale dipinto, che richiese tre anni di
lavoro, Pellizza sottolineò nel percorso dei
lavoratori il passaggio da un’età più oscura ad un
tempo più felice, segnato dal progresso della classe
lavoratrice. Nel 1902 il Pellizza scelse di inviare il
quadro all’esposizione di Torino ispirandosi alle
pubblicazioni sulla rivoluzione francese e alla
stampa socialista, dove si sottolineava l’affermazione, accanto alla borghesia (il terzo stato), del
proletariato (appunto il quarto stato).
Lavorando di piccone o di zappa poi menava le mani con accanimento, a mo' di uno che l'avesse con la rena, e batteva e
ribatteva coi denti stretti, e con quegli ah! ah! che aveva suo padre.
- La rena è traditora, - diceva a Ranocchio sottovoce - somiglia a tutti gli altri, che se sei più debole ti pestano la faccia, e
se sei più forte, o siete in molti, come fa lo Sciancato, allora si lascia vincere. Mio padre la batteva sempre, ed egli non
batteva altro che la rena, perciò lo chiamavano Bestia, e la rena se lo mangiò a tradimento, perché era più forte di lui. Ogni volta che a Ranocchio toccava un lavoro troppo pesante, e Ranocchio piagnucolava a guisa di una femminuccia,
Malpelo lo picchiava sul dorso e lo sgridava: - Taci pulcino! - e se Ranocchio non la finiva più, ei gli dava una mano,
dicendo con un certo orgoglio: - Lasciami fare; io sono più forte di te. - Oppure gli dava la sua mezza cipolla, e si
contentava di mangiarsi il pane asciutto, e si stringeva nelle spalle, aggiungendo: - Io ci sono avvezzo. Era avvezzo a tutto lui, agli scapaccioni, alle pedate, ai colpi di manico di badile, o di cinghia da basto, a vedersi ingiuriato
e beffato da tutti, a dormire sui sassi, colle braccia e la schiena rotta da quattordici ore dì lavoro; anche a digiunare era
avvezzo, allorché il padrone lo puniva levandogli il pane o la minestra. Ei diceva che la razione di busse non gliela aveva
levata mai il padrone; ma le busse non costavano nulla.
Giovanni Verga, Rosso Malpelo, in «Vita dei campi» (1881)
Come avevamo convenuto, andammo tutti insieme al Teatro Vittorio Emanuele, a veder la distribuzione dei premi agli
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operai. Il teatro era addobbato come il 14 marzo, e affollato; ma quasi tutto di famiglie d'operai, e la platea occupata dagli
allievi e dalle allieve della scuola di canto corale; i quali cantarono un inno ai soldati morti in Crimea, così bello, che
quando fu finito, tutti s'alzarono battendo le mani e gridando, e lo dovettero cantare da capo. E subito dopo cominciarono
a sfilare i premiati davanti al Sindaco, al Prefetto e a molti altri, che davano libri, libretti della cassa di risparmio, diplomi
e medaglie. In un canto della platea vidi il Muratorino (un compagno di scuola di Enrico, la voce narrante. N.d.R.), seduto
accanto a sua madre, e da un'altra parte c'era il Direttore, e dietro di lui la testa rossa del mio maestro di seconda. Sfilarono
per primi gli alunni delle scuole serali di disegno, orefici, scalpellini, litografi, e anche dei falegnami e dei muratori; poi
quelli della scuola di commercio; poi quelli del Liceo musicale, fra cui parecchie ragazze, delle operaie, tutte vestite in
gala, che furono salutate con un grande applauso, e ridevano. Infine vennero gli alunni delle scuole serali elementari, e
allora cominciò a esser bello a vedere. Di tutte le età ne passavano, di tutti i mestieri, e vestiti in tutti i modi; uomini coi
capelli grigi, ragazzi degli opifici, operai con grandi barbe nere. I piccoli eran disinvolti, gli uomini un po' imbarazzati; la
gente batteva le mani ai più vecchi e ai più giovani. Ma nessuno rideva tra gli spettatori, come facevano alla nostra festa:
si vedevano tutti i visi attenti e seri. Molti dei premiati avevan la moglie e i figliuoli in platea, e c'eran dei bambini che
quando vedevano passare il padre sul palcoscenico, lo chiamavano per nome ad alta voce e lo segnavano con la mano,
ridendo forte. Passarono dei contadini, dei facchini: questi erano della scuola Buoncompagni. Della scuola della
Cittadella, passò un lustrascarpe, che mio padre conosce, e il Prefetto gli diede un diploma. Dopo di lui vedo venire un
uomo grande come un gigante, che mi pareva d'aver già veduto altre volte... Era il padre del Muratorino, che prendeva il
secondo premio!
Edmondo De Amicis, Cuore (1886)
Non credere, mamma, che qui si stia tanto male; son io che ci sto male! (Chi parla è il protagonista, Alfonso Nitti,
impiegato in banca a Trieste. N.d.R.) Non so rassegnarmi a non vederti, a restare lontano da te per tanto tempo, e aumenta
il mio dolore il pensare che ti sentirai sola anche tu in quel gran casamento lontano dal villaggio in cui ti ostini ad abitare
perché ancora nostro. Di più ho veramente bisogno di respirare la nostra buona aria pura che a noi giunge direttamente
dalla fabbrica. Qui respirano certa aria densa, affumicata, che, al mio arrivo, ho veduto poggiare sulla città, greve, in
forma di un enorme cono, come sul nostro stagno il vapore d'inverno, il quale però si sa che cosa sia; è più puro. Gli altri
che stanno qui sono tutti o quasi tutti lieti e tranquilli perché non sanno che altrove si possa vivere tanto meglio.
Italo Svevo, Una vita (1892)
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: ti piace vincere facile?
DOCUMENTI
Dal 1994 sono state istituite Le "Lotterie Istantanee", con le quali l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ha
voluto soddisfare l'esigenza di una modalità di gioco che consente di conoscere "istantaneamente" il risultato e l'eventuale
vincita; a tal fine, sono state introdotte in Italia le lotterie per le quali è stata coniata la locuzione "gratta e vinci" che
sintetizza la dinamica di svolgimento del gioco: l'acquirente si sente protagonista esclusivo del proprio rapporto con la
fortuna
Le Lotterie Istantanee vengono realizzate con la vendita di tagliandi sui quali, mediante una speciale vernice asportabile
con abrasione, viene nascosta una combinazione di numeri o di simboli. La combinazione risulta vincente se risponde a
quanto previsto dalle regole del gioco, stampate sullo stesso biglietto.
Dal sito www.agenziadoganemonopoli.gov.it
Probabilità di vincita per fasce di pagamento
Per premi da € 501 a € 10.000: Probabilità di vincita: 1 biglietto ogni 3.000.000
Per premi fino a € 500: Probabilità di vincita: 1 biglietto ogni 3,93
Importo
Vincita €
10.000
N. biglietti vincenti per
lotto iniziale di biglietti
(N. 18.000.000)
Probabilità di vincita
6
1 ogni 3.000.000,00 biglietti
500
4
1 ogni 4.500.000,00 biglietti
100
40
1 ogni 450.000,00 biglietti
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50
18.000
10
240.000
1 ogni 1.000,00 biglietti
1 ogni 75,00 biglietti
5
480.000
1 ogni 37,50 biglietti
2
1.440.000
1 ogni 12,50 biglietti
1
2.400.000
1 ogni 7,50 biglietti
TOTALI
4.578.050
1 biglietto ogni 3,93 è vincente
Dalla pagina “Probabilità di vincita, Gratta e vinci da 1 euro 2016” sul sito http://www.lottomaticaitalia.it
La pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di
probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato. Qualora la stessa percentuale non sia definibile, e'
indicata la percentuale storica per giochi similari. In caso di violazione, il soggetto proponente e' obbligato a ripetere la
stessa pubblicità secondo modalità, mezzi utilizzati e quantità di annunci identici alla campagna pubblicitaria originaria,
indicando nella stessa i requisiti previsti dal presente articolo nonché il fatto che la pubblicità è ripetuta per violazione
della normativa di riferimento.
D.L. n.158/2012, Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese
mediante un più alto livello di tutela della salute, art. 4, c.4-bis
Per ludopatia (o gioco d’azzardo patologico) si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare
scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze. Le
cause di questo disturbo non sono note ma potrebbero consistere in un insieme di fattori genetici e ambientali. Tra i
maschi in genere il disturbo inizia negli anni dell’adolescenza, mentre nelle donne inizia all’età di 20-40 anni.
Per continuare a dedicarsi al gioco d’azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il lavoro e
può arrivare a commettere furti o frodi. Questa patologia condivide alcuni tratti del disturbo ossessivo compulsivo, ma
rappresenta un’entità a sé. È una condizione molto seria che può arrivare a distruggere la vita. Durante i periodi di stress o
depressione, l’urgenza di dedicarsi al gioco d’azzardo per le persone che ne sono affette può diventare completamente
incontrollabile, esponendoli a gravi conseguenze, personali e sociali.
La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo
sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio.
Di recente, il DDL 13/9/2012 n. 158 (art. 5), ha inserito la ludopatia nei livelli essenziali di assistenza (Lea), con
riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa patologia.
Dalla “Enciclopedia della Salute”, voce «Ludopatia», sul sito del Ministero della Salute, http://www.salute.gov.it/
Win For Life, slot machine, videolottery, Superenalotto, Gratta e Vinci, lotto, poker, bingo, roulette, scommesse sportive.
Tutti sanno bene cosa sono, e basta accendere la tv o sfogliare la propria rivista preferita per farsi incantare dalle promesse
di vincite milionarie. Nonostante la popolarità di questi giochi, però, sono in pochi ad avere un’idea anche solo vaga delle
dimensioni del fenomeno. E qui basta un numero a fare bingo: 84. Sono i miliardi di euro raccolti con il gioco d’azzardo
nel 2014 il che vuol dire che in media ogni italiano, neonati compresi, ha giocato in un anno oltre 1400 euro per tentare la
fortuna. Ecco: la fortuna. Chi di noi, almeno una volta, non ha creduto al sogno di incontrarla per caso e cambiare vita?
Un sogno low cost, la piccola spesa per l’acquisto di un biglietto. Ma quanto è davvero a portata di mano, questo sogno? È
davvero piccola la spesa da affrontare? Quanto è equo il prezzo del biglietto? Quali false credenze influiscono sulla
propensione al gioco? Quante informazioni sono concesse al giocatore?
Da queste domande è nata nel 2009 l’esperienza di Fate il Nostro Gioco. L’idea è di usare la matematica come strumento
di prevenzione, una specie di “antidoto logico” per immunizzarsi almeno un po’ dal rischio degli eccessi da gioco. Perché,
ne siamo convinti, la matematica è esercizio di pensiero critico, un’occasione per creare un’opinione consapevole nei
cittadini, specialmente nei ragazzi, in un ambito in cui molto si basa sulla scarsa conoscenza delle leggi che governano la
sorte.
Dal sito http://www.fateilnostrogioco.it/
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: l'Italia dalla Restaurazione al Risorgimento.
DOCUMENTI
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La vita, la vera vita di un popolo sta nel concetto morale che lo dirige. L'idea di Nazione implica la coscienza d'un fine
comune e il concentramento delle forze vive del paese, fraternamente associate a raggiungerlo. Il fine nazionale è additato
dalla tradizione confermata dalla coscienza del paese nel presente: accettato, è fondamento della sovranità, criterio di
giudizio intorno alle opere dei cittadini. Ogni atto tendente a promuovere il fine nazionale è bene: ogni atto che si svia da
quello è male. La Morale è legge suprema. La religione del Dovere è vincolo comune fra quel dato Popolo e l'Umanità;
origine di Diritto al primo e segno del suo valore nella seconda. Son questi caratteri essenziali di ciò che oggi chiamiamo
Nazione. Dove mancano, il popolo non è che un aggregato di famiglie tendente a vivere il meno male possibile e
fiaccamente collegate da antiche abitudini e da interessi che pugneranno presto o tardi l'uno con l'altro.
Giuseppe Mazzini, Fede e avvenire, in «Antologia degli scritti politici di Giuseppe Mazzini»,
a cura di G. Galasso, Il Mulino, Bologna, 1961
Il sentimento nazionale è un “complesso”, una realtà psico-affettiva che si forma mediante la coagulazione,
l'agglutinazione, la sintesi in una totalità organica di elementi isolabili attraverso l'analisi. La sua componente psicoaffettiva fondamentale può essere intesa come l'estensione alla nazione dei sentimenti che il bambino nutre verso la
famiglia. La nazione è infatti bisessuata: essa è materna-femminile in quanto madre/patria che i suoi figli devono amare e
proteggere. Ed è paterna-virile in quanto autorità sempre giustificata, imperativa, che chiama alle armi e al dovere. La
fusione del materno e del paterno si manifesta nella lingua francese (come in quella italiana) mediante il termine patria,
nome femminile di un concetto maschile, o nella strana associazione della formula sacramentale “madre patria”. […] Ne
consegue che, a partire da questa componente, nasce la nozione di sangue comune, e che a questa metafora affettiva, presa
alla lettera, può trasformarsi in razzismo nazionale.
Edgar Morin, Mito e realtà delle nazioni, in «Lettera internazionale» n. 28, aprile-giugno 1991
Il Risorgimento ha trasformato l'Italia, da quella “espressione geografica” di metternichiana memoria, in un'entità statuale
fondata sul binomio fra patria e libertà e in una componente a pieno titolo del concerto europeo. […]. C'è più di un motivo
per tornare a riflettere, ai giorni nostri, su quel che ha rappresentato la “rivoluzione nazionale”, malgrado tutte le pecche e
le difficoltà dovute a un'unificazione tardiva e a un parto estremamente laborioso, per il riscatto e l'evoluzione di un paese
altrimenti frantumato e ai margini dell'Europa. Poiché il Risorgimento fu l'opera delle forze più attive e consapevoli della
società e della cultura italiana. […]. Il patrimonio storico e ideale lasciatoci dagli uomini del Risorgimento è ancor oggi
una risorsa preziosa. Giacché può aiutarci a ricomporre le fondamenta di un sentire comune e di un impegno collettivo che
valgono ad assicurare ulteriori conquiste di libertà e di progresso, nonché ad affrontare con unità d'intenti i problemi
dell'ora presente: ad assolvere pertanto ai compiti che attendono l'Italia nella costruzione di una nuova e più grande
Europa.
Valerio Castronovo, in «Il Sole 24 ore», 18 novembre 2001
Si era creduto che la Patria fosse stata soppiantata dalla post-modernità e dalla globalizzazione. Soprattutto, che l'idea di
Patria avesse seguito il destino dell'erosione dello stato nazionale. Ma la Patria è qualcosa di molto più antico della
Nazione. […]. La duplice idea di Patria e Nazione può continuare a rappresentare il fondamento della vita civile soltanto
se essa si basa su una tradizione vivente, che sia così forte da attrarre anche quei cittadini che provengano da culture
diverse, e che allo stesso tempo sia in grado di inglobare quelle diversità che costituiscono un arricchimento e non un
depauperamento della tradizione.
Angelo Maria Petroni, L'idea di Patria è più forte della globalizzazione, in «Il Sole 24 ore», 2 giugno 2002
La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. […].
Costituzione della Repubblica italiana, art. 52
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: lo smaltimento dei rifiuti tecnologici.
DOCUMENTI
La nuova pattumiera del mondo industrializzato è il Ghana: è qui che finisce una buona parte degli oggetti che fino a un
istante prima dell'abbandono sembravano indispensabili e che all'improvviso si sono rivelati inutili, cancellati nella
possibilità d'uso da memorie più potenti, software più avanzati. La denuncia viene da Greenpeace che, con un'azione di
"spionaggio industriale" è riuscita a ricostruire il percorso delle nuove navi dei veleni. Il punto di partenza per l'Europa è
Anversa, in Belgio, dove confluiscono scarti elettronici provenienti da Olanda, Germania, Italia, Danimarca e Svizzera.
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Non si tratta di piccoli numeri. Le stime Onu parlano di 20-50 milioni di tonnellate di rifiuti tecnologici prodotti ogni
anno: i RAEE, ovvero i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, rappresentano la tipologia di rifiuti
pericolosi in più rapida crescita a livello globale (3-5% annuo, nel 2006 ogni cittadino europeo ne ha prodotto tra 17 e 20
chili all'anno). Contengono elementi tossici e persistenti (metalli pesanti, ftalati, PCB) che rappresentano un rischio per
l'ambiente e la salute umana nelle fasi di trattamento, riciclaggio e smaltimento. Dunque roba da maneggiare con
attenzione. […]. Oggetti pericolosi trattati senza nessuna precauzione anche da bambini, materiale tossico bruciato vicino
alle case, pozze di liquame contaminato in cui tutti sguazzano. È questa la fine che fa una buona parte dell'e-waste
occidentale: si perdono le tracce del 75 per cento dei rifiuti tecnologici prodotti nell'Unione Europea e di oltre l'80 per
cento di quelli prodotti negli Stati Uniti. In parte restano nei garage e nelle cantine, in parte vengono smaltiti illegalmente
nei paesi in cui sono stati usati, ma in buona parte salgono sulle navi dei veleni per arrivare nei luoghi in cui i lavoratori,
spesso bambini, sono esposti ai rischi legati al cocktail di composti chimici che questi rifiuti sprigionano quando vengono
trattati in modo non adeguato. In Ghana l'indagine di Greenpeace ha messo in evidenza una rete di cimiteri clandestini. Le
navi ufficialmente cariche di "beni elettronici di seconda mano" arrivano nel più grande porto del paese, a Tema, e da lì
prendono la strada del centro di smaltimento di Agbogbloshie, ad Accra, la capitale. Oppure si sperdono nel marasma dei
piccoli cimiteri sparsi un po' ovunque. Greenpeace ha fornito i dati relativi a quello di Korforidua, ma è un esempio tra
tanti. Un disastro ambientale, sociale, umano che rappresenta l'altra faccia del disastro politico che ci coinvolge
direttamente.
Antonio CIANCIULLO, E-waste: denuncia di Greenpeace. La nuova pattumiera è il Ghana,
“La Repubblica” del 5 agosto 2008
Abbiamo una miniera che contiene oro e terre rare, quelle impiegate in molte applicazioni hi-tech, ma l'abbiamo
dimenticata. E questa disattenzione ci costa un miliardo di euro l'anno. Sono soldi che buttiamo via assieme a una
montagna di oggetti con parti elettriche ed elettroniche: 800 mila tonnellate l'anno per il circuito domestico (frigo,
monitor, computer, lavatrici, TV, piccoli elettrodomestici, lampadine) a cui si devono aggiungere frigoriferi industriali,
condizionatori di uffici, pannelli fotovoltaici, sistemi di illuminazione pubblici. Negli ultimi anni l'Italia ha corso per
mettersi in regola raggiungendo il primo obiettivo: 4 chili di RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) per abitante. Peccato che
nel frattempo l'Unione europea (che è a una media di 7 chili pro capite) sia andata avanti e abbia fissato obiettivi più
ambiziosi che comprendono tutti i rifiuti elettrici ed elettronici, non più solo quelli domestici. Entro il 2016 si dovranno
raccogliere 45 tonnellate di RAEE per ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi elettronici immessi sul mercato, nel 2019 si
arriverà a 65 tonnellate. Questo significa per l'Italia passare dai 4,2 chili per abitante ai 14-16 previsti per il 2019, quando
il mercato, dopo la flessione di questi anni, dovrebbe essere tornato a crescere. Ma oggi su poco meno di 15 chili per
abitante di RAEE prodotti, solo 5 passano dal Registro Nazionale. Altri 5 viaggiano attraverso il cosiddetto "canale
informale" (società non iscritte ai consorzi) e quindi non sono tracciabili. Il resto semplicemente svanisce nel nulla. Ce la
faremo a recuperare quadruplicando in 6 anni la capacità di raccolta per passare da 4 a 16 chili pro capite? […] "Entro il
2020 l'Europa punta ad essere l'area economica più avanzata nello sviluppo di una moderna società del riciclo", aggiunge
Danilo Bonato, direttore di ReMedia. "E per ottenere questo obiettivo stanzierà oltre 3 miliardi di euro nell'ambito del
programma quadro per l'innovazione, chiamato Horizon 2020. La possibilità di utilizzare in modo più efficiente e
sostenibile le risorse naturali dipende anche dalla capacità che avremo di migliorare gli attuali sistemi di raccolta e
gestione dei rifiuti, creando valore aggiunto per il nostro sistema economico. Solo nel settore del riciclo dei RAEE il
fatturato può crescere di 300 milioni di euro entro 7 anni".
Antonio CIANCIULLO, Rifiuti elettronici, l'Italia costretta a inseguire gli altri paesi Ue,
“La Repubblica” del 23 ottobre 2013
Il destino di grandi quantità di rifiuti elettronici prodotti ogni anno è sconosciuto anche in regioni come l’Unione Europea,
nonostante l’adozione di una legislazione restrittiva in materia. Se i RAEE prodotti nell’UE a 27 sono stimati in 8,7 Mt/a,
la frazione recuperata e trattata riguarda appena il 25%. Questo significa che il restante 75% rappresenta un “flusso
nascosto”; non ci sono dati precisi su cosa accada a questi rifiuti, se vengono stoccati, smaltiti in altro modo nell’UE
oppure se vengono esportati per essere riusati, riciclati oppure smaltiti in Asia, in paesi come India e Cina, o in Africa.
Inoltre, è probabile che una parte del 25% che viene raccolto sia esportato, anche se è impossibile quantificare quanto.
Vale la pena notare come le esportazioni hanno luogo nonostante la legislazione dell’UE proibisca l’esportazione di rifiuti
pericolosi verso Paesi non-OCSE e gli Stati Membri abbiano ratificato il Bando di Basilea. Negli Stati Uniti i “flussi
nascosti” di rifiuti elettrici ed elettronici sono ancora maggiori. Nel complesso solo il 20% di TV, computer, stampanti e
cellulari sono separati per “ulteriore trattamento e recupero” – e questa cifra include anche le esportazioni verso paesi,
come India e Cina. Per i paesi di nuova industrializzazione, come Cina e India, con ampi settori informali di riciclaggio, è
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Prima simulazione 2015 -2016
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e
della Ricerca
semplicemente impossibile persino stimare l’ammontare dei “flussi nascosti” di RAEE. In questi paesi il tasso di raccolta è
determinato dal valore dei materiali che si possono estrarre dal recupero (per quanto inefficiente) e non sono presi in
considerazione aspetti legati alla sicurezza di chi ci lavora né alla protezione dell’ambiente. Per risolvere almeno in parte
il problema è necessario mettere al centro di ogni politica il principio della responsabilità dei produttori nella gestione dei
loro prodotti una volta che sono diventati rifiuti. Le società leader dell'high tech devono impegnarsi a migliorare la qualità
dei loro prodotti, progettando l'eliminazione delle sostanze chimiche pericolose.
Adattato da Greenpeace, Sintesi del rapporto Toxic Tech: non nel nostro cortile, febbraio 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L'Unità d'Italia fu il risultato di una rivoluzione borghese, che fu completata in forme rivoluzionarie grazie
all'iniziativa di forze democratiche, ma si realizzò sotto la salda egemonia delle forze moderate dirette da
Cavour. Rifletta il candidato sul modo con cui si è giunti all'Unità d'Italia, soffermandosi sul concetto di
“rivoluzione”, sul ruolo dei fattori all'origine dell'unità (borghesia e forze democratiche) e sul ruolo del
personaggio-chiave, Cavour.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Il volontariato, il servizio civile, la solidarietà e la beneficienza rappresentano spesso una scelta di altruismo e
amore verso il prossimo: ci sono diversi esempi di adulti e giovani che sacrificano tempo, energie o denaro per
fare il bene altrui. Ci sono altri casi in cui, invece, fare del bene diventa un modo per placare sensi di colpa
dettati dalla coscienza. Il candidato esponga le proprie riflessioni alla luce delle sue conoscenze ed anche sulla
scorta di personali esperienze.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ ESAME DI STATO
INDIRIZZO: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 5 F
TEMA DI: T.T.I.M./T.E.E.A
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE
Ad una ditta, viene affidata la responsabilità della manutenzione di uno stabilimento di prodotti da
forno che utilizza, per la cottura di merendine, sistemi automatici costituiti da un forni, che
devono fornire una temperatura costante TF = 200 °C e da nastri trasportatori sui quali si
chiudono le porte del forno. Sapendo che le funzioni di trasferimento del forno, del sistema di
comando e del regolatore sono rispettivamente:
GF (s) = 0,2 / (1 + 500 ⋅ s)
GA(s) = 3
GK(s) = 0,1
Il candidato, fatte le eventuali ipotesi aggiuntive,:
1) descriva mediante uno schema a blocchi il sistema di controllo della temperatura all'interno del
forno e indichi la funzione di ogni blocco;
2) determini la funzione di trasferimento del blocco di reazione, termocoppia e circuito di
condizionamento, sapendo che la termocoppia presenta un guadagno di 40 μV / °C e un polo con
una costante di tempo τC = 50 s e che la tensione in uscita dal blocco di reazione vale VR = 1 V per
la temperatura TF = 200 °C;
3. Ricavi la funzione di trasferimento, ad anello chiuso, del sistema e ne analizzi la stabilità.
SECONDA PARTE
1. Il candidato rappresenti, ipotizzando un livello prestazionale richiesto dal committente, la
pianta di un appartamento tipo indicando a sua scelta: l’impiantistica elettrica (quadro
elettrico, punti prese e luce, linee elettriche in cavidotti, ecc.). Il candidato inoltre, assumendo
con motivato criterio ogni altro dato necessario, proceda ad un dimensionamento di massima
dell’impiantistica prescelta.
2. La ditta viene, tra l’altro, incaricata di sostituire le lampade a vapori di mercurio, posizionate
ad una altezza compresa tra 3,0 e 5,5 m, con lampade a vapori di sodio. Il candidato, fatte le
opportune considerazioni pianifichi l’intervento di riqualificazione energetica, descrivendo
mezzi, attrezzature e risorse umane che intende utilizzare tenendo conto dei possibili rischi e
delle possibili misure di prevenzione e protezione per effettuare l’intervento in sicurezza (DPI
da utilizzare ecc…).
3. Il candidato, facendo riferimento al MAT, che movimenta il nastro trasportatore sopra
riportato, ne illustri le parti costitutive, disegni lo schema elettrico equivalente e lo commenti.
4. Con riferimento ai convertitori AC/DC, disegnare e commentare lo schema elettrico di un
ponte raddrizzatore trifase, non controllato, completo di grafici delle grandezze elettriche.
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Durata massima della prova 6 ore.
E’ consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili.
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO
Indirizzo: IP09 - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Tema di: TECNOLOGIE TECNICHE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda
parte.
PRIMA PARTE
L’impresa responsabile della manutenzione di un centro commerciale deve, tra l’altro, controllare
l’impianto delle scale mobili. Il movimento delle scale è comandato da un motore asincrono trifase
mentre la trasmissione del moto dal gruppo motore/riduttore al gruppo di trascinamento dei gradini è
ottenuta mediante l'impiego di una catena.
Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive:
1. descriva, anche tramite uno schema, l’impianto comprendente sia la parte elettrica con il motore che
quella meccanica;
2. indichi i principali dispositivi da monitorare per garantire l’utilizzo in sicurezza dell’impianto;
3. indichi i possibili guasti che impediscono l’avvio del motore e come effettuare le relative verifiche;
4. predisponga il piano di manutenzione ordinaria annuale per mantenere in perfetta efficienza le scale
mobili.
Infine proponga un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di manutenzione
effettuati.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali tecnici.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non
italiana.
Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 3 ore dall'inizio della prova.
SECONDA PARTE
1.Il candidato, dopo aver descritto la struttura e le funzioni di un impianto di illuminazione d’emergenza
di un centro commerciale, indichi, di conseguenza, le tipologie di verifiche, gli interventi correttivi e di
manutenzione da effettuare (UNI CEI 11222) anche in riferimento al risparmio energetico.
2. Il multivibratore astabile di figura è utilizzato per ottenere un clock a frequenza variabile con i livelli
1 e 0 corrispondenti rispettivamente a 0V e 5V.
Il candidato illustri la funzione del diodo zener, dica quali sono i parametri da considerare nella scelta
del componente elettronico e come individuare la resistenza R (Vsat = + 15V).
3. In uno stabilimento industriale sono presenti 40 motori elettrici uguali funzionanti nella fase dei
guasti casuali. Supposto che in un intervallo di 2000 ore si verifichino 5 guasti e precisamente dopo 400,
700, 1100, 1300, 1750 ore, il candidato determini il tasso di guasto dei motori esaminati e calcoli
l’affidabilità nel lasso di tempo preso in considerazione. Il candidato rappresenti inoltre la curva del
tasso di guasto e ne descriva le varie fasi individuabili.
4. Il candidato descriva le politiche di manutenzione e le tipologie di manutenzione secondo le norme
UNI. Si richiede inoltre di riportare, in funzione delle proprie esperienze acquisite anche in contesti
operativi, un esempio applicativo che riporti ad una tipologia di manutenzione. Indichi la
documentazione che dovrà essere redatta in funzione dell’esempio descritto.
19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
STORIA
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
1) Riassumi i principali provve
ovvedimenti di politica interna attuati dalla Dest
estra storica tra il 1861
e il 1876.
(7 righe)
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2) Spiega il termine “imperial
erialismo” e descrivi brevemente le avventuree co
coloniali italiane.
(7 righe)
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3) Delinea le forze politiche
he d
di opposizione presenti in Russia all’inizio del ‘900.
(7 righe)
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ISIS Romagnosi 0
19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
MECCANICA
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
1. Un motore elettrico trasme
asmette la potenza di N = 2 kW a 1480 giri/minut
inuto. Calcolare il
diametro dell’albero sapen
pendo che l’acciaio con cui e’ costruito ha carico
arico di rottura a
2
2
trazione Rm= 900 N/mm e carico di snervamento Rel= 700 N/mm . La forza
f
trasmessa dalla
puleggia vale F = 300 N ( su
suggerimenti: considerare il sistema equivalen
alente trave incastrata e
3
soggetta a un taglio sull’es
ll’estremita’; Gs = 2 ; Wf = πd /32). Il sistema lavo
lavora a fatica!
2. Una massa di azoto ha le se
seguenti caratteristiche :
-temperatura T1= 350 K;
- pressione P1= 0,8 MPa;
-volume mass
assico v1= 0,13 m3/kg.
Calcolare il valore del volum
olume massico V2 nel caso che, a temperatura
ra ccostante, la pressione
diventi 1,4 MPa.
el P
Project Management e rappresentare il triang
iangolo ad esso
3. Discutere gli obiettivi del
associato. Cosa succedee al variare dei vincoli?
ISIS Romagnosi 0
19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
MATEMATICA
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
Sia data la funzione ;
ominio e calcolare quello della funzione data:
1) Dare la definizione di domi
tersezioni con ciascun asse cartesiano? ( Motiva
tivare la risposta).
2) Possono esistere più inters
Calcolare le intersezionii della
de funzione data con gli assi cartesiani.
3) Studiare il segno della funz
funzione data e riassumere tutti i dati trovatii nei punti 1),2) e 3) in
un piano cartesiano.
ISIS Romagnosi 0
19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
L.T.E.
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
1) Descrivere brevemente la strut
truttura hardware di un PLC (Programmable Log
Logic Controller):
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2) Per l’amplificatore operazionale
nale non invertente riportato in figura, sono not
noti:
R1= 2 kΩ; R2= 5 kΩ; Vi= 10 V.
Calcolare l’amplificazione (A) ed il guadagno espresso in decibel (GdB).
Se volessimo ottenere una tension
sione d’uscita (V0) pari a 50 V, che valore dovrem
vremmo attribuire alla
R2?
ISIS Romagnosi 0
19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
L.T.E.
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
3) Disegnare lo schema elettrico
rico di un raddrizzatore a ponte di diodi (o a “ponte di Graetz”),
descrivendone sinteticamente il funzionamento.
fu
Che tipo di segnale forniràà in uscita?
ISIS Romagnosi 0
19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
INGLESE
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
1. What is the power distribu
bution grid?
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2. Compare the parallel and
d series wiring
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3. Describe uses and differe
rences of fuses, surge arresters and circuit bre
reakers
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19/02/2016
1^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
INGLESE
Classe……
CANDIDATO…
………………………………………………..
1. What is the power distribution
dis
grid?
(national spreading, the w
way power travels, path from the power statio
tion to anyone’s house,
two main systems: the tra
ransmission and the distribution ones)
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2. Compare the parallel and series wiring
(compare: number of p
pathways, value of current, change in curre
rrent, amount of power
needed, branches added,
d, independent use of devices, use of resistors
rs)
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3. Describe uses and differences
dif
of fuses, surge arresters and
nd circuit breakers
(the power system, funct
ctions: protection and maintenance; a fuse compared to a circuit
breaker with advantage
es and disadvantages (material, ability to be reset, need of
replacement) a surge arre
rrester connects a power line and the ground,, d
diverts large currents)
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2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
TEEA
Classe 5F
CANDIDATO………………………………………………..
Esercizio
Analizzare l’amplificatore operazionale in configurazione invertente, descrivendone le
caratteristiche, le ipotesi di idealità e le considerazioni che portano al calcolo del guadagno a catena
chiusa.
ISIS Romagnosi 0
11/05/2016
2^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
MECCANICA
Classe 5F
CANDIDATO…
………………………………………………..
1)Costruire il diagramma di Gantt
antt seguendo i dati riportati:
OPERAZIONE
1
2
3
4
5
6
DURATA
ATA
30
10
40
9
10
2
PRECEDENZE
/
1
/
3
1-4
2-5
sis
può essere definita in funzione del tipo .
2)La condizione di guasto di unn sistema
Parlate dei principali tipi di guast
uasto e dei relativi metodi di contrasto.
stess particolare. La situazione ai controlli effet
ffettuati è
3)Due impianti producono lo stesso
rappresentata nella tabella chee segue.
se
IMPIANTO
A
B
PRODUZIONE MENSILE
SILE
5000
7000
PEZZI DIFETTOSI
150
210
Mettete a confronto l’affidabilità
lità dei due impianti.
ISIS Romagnosi 0
11/05/2016
2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATEMATICA
Classe 5F
CANDIDATO………………………………………………..
1) Studiare il segno della funzione
e rappresentare le
informazioni ottenute nel piano cartesiano.
2) Individuare gli eventuali asintoti della funzione
fornirne le relative equazioni algebriche e rappresentare tali
informazioni in un piano cartesiano.
ISIS Romagnosi 0
,
11/05/2016
2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATEMATICA
Classe 5F
CANDIDATO………………………………………………..
3) Dare la definizione di punto di discontinuità di prima, seconda e terza
specie e fornire per ciascun caso un esempio grafico.
ISIS Romagnosi 0
11/05/2016
2^ SIMULAZIONE
S
TERZA PROVA
INGLESE
Classe 5F
CANDIDATO…
………………………………………………..
1. Why have renewable energy
en
sources been scarcely exploited so far?
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2. What functions can elec
lectronic circuits provide?
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3. What is a semiconducto
ctor? Describe properties, uses and advant
ntages
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