5F - Romagnosi 2.0
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Istituto Statale di Istruzione Superiore “Gian Domenico Romagnosi” Erba - Como DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Settore ELETTRICO-ELETTRONICO Classe 5^F Indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Composizione del Consiglio di Classe Carlo Ripamonti Dirigente Prof. Colombo Fabiola Docente Religione Prof. Garulli Cristina Docente Lingua e Letter. Italiana Prof. Garulli Cristina Docente Storia Prof. Luraschi Maria Docente Inglese Prof. Ceruti Giulia Docente Matematica Prof. Chiera Domenico Docente Lab. Tecnolog. Meccaniche Prof. Lamaina Giacomo Coordinatore Tecnol. Tecn. Inst. e Manut. Prof. Carnevale Alfio Docente Tecnol. Meccaniche e Applic. Prof. Mammone Saverio Docente Tecn. Elettr. Elettron. e Appl. Prof. Sirianni Giuseppe Docente Lab. Tecolog. ed Esercit. Prof. Sirianni Giuseppe Docente Lab. T.E.E.A Prof. Sirianni Giuseppe Docente Lab. T.T.I.M Prof. Tampieri Anna Docente Scienze Motorie e Sport. Bosisio Mattia Rappresentante alunni Vonella Alessandro Rappresentante alunni 16 maggio 2016 prot.n. 5122 / C29d DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Corso “Manutenzione ed Assistenza Tecnica” CLASSE 5F - a.s. 2015-16 Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: • controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; • osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; • organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; • utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; • gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; • reperire e interpretare documentazione tecnica; • assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; • agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; • segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; • operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti di seguito in termini di competenze: 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione. 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. PROFILO USCITA DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Corso “Manutenzione e Assistenza Tecnica” CLASSE 5F - a.s. 2015-16 1- RELAZIONE FINALE La classe, all’inizio dell’anno scolastico, era costituita da undici alunni provenienti dalla classe quarta, stessa sezione, a cui si sono aggiunti tre allievi provenienti da corsi di Istruzione e Formazione Professionale del nostro Istituto ed altri due, sempre da corsi I.e.f.P, di altri Istituti. Durante l’anno due studenti hanno lasciato il corso. La presenza di allievi che avevano seguito percorsi differenti, per approccio didattico e contenuti disciplinari, ha richiesto, inizialmente, un significativo sforzo da parte di docenti ed alunni per cercare di recuperare concetti, abilità, contenuti indispensabili per affrontare serenamente il quinto anno. I docenti hanno approfittato, specialmente del periodo in cui la maggior parte della classe era in Alternaza Scuola Lavoro, per svolgere, con gli ex allievi I.e.F.P., una mirata azione di recupero che, soprattutto per alcune discipline, è stata positiva. Purtroppo, nella prima parte dell’anno scolastico, la nomina tardiva dell’insegnante di Meccanica e, per varie cause, l’avvicendarsi degli insegnanti di Matematica, Italiano, Storia e Laboratorio ha creato qualche situazione di disagio e preoccupazione negli studenti. Ciò, unito ad una poco solida preparazione di base e ad un impegno non sempre adeguato, con qualche lodevole eccezione, ha comportato la necessità di concentrare l’attenzione sui concetti fondamentali delle discipline, ad operare delle scelte nello svolgimento dei programmi e a riprendere più volte alcuni argomenti non completamente assimilati. Generalmente il comportamento in classe è stato corretto, gli alunni sono stati collaborativi e, con qualche eccezione, hanno partecipato al dialogo ed alla proposta educativa in modo adeguato. Complessivamente, per la maggior parte degli studenti, gli obiettivi formativi possono ritenersi raggiunti, anche se, spesso, con notevole difficoltà. Si segnala comunque la presenza di un piccolo gruppo che, con costanza, nonostante le difficoltà, ha mantenuto sempre un comportamento esemplare ed ha raggiunto buoni risultati. RELAZIONE FINALE Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 3 Anno scolastico: 2015 / 2016 Classe: 5 Sez.: F Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA PROGRAMMA SVOLTO EDUCAZIONE LINGUISTICA - Scrivere correttamente: risolvere i principali dubbi ortografici e nell’uso della punteggiatura; risolvere i principali errori di sintassi (es. corretto uso del gerundio), virgolette e citazioni; eliminare le ripetizioni. LETTERATURA Naturalismo, Positivismo e Verismo Il Positivismo. Il Naturalismo: Emile Zola, poetica del Naturalismo. Il Verismo. La questione meridionale. Giovanni Verga: formazione, poetica e opere (romanzi d’esordio, Nedda e la conversione al Verismo, Vita dei Campi, ciclo dei Vinti, I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo). Impersonalità, narratore popolare, artificio della regressione, fiumana del progresso, ideale dell’ostrica. I Malavoglia: sperimentalismo, tematiche, significato del romanzo, sperimentazione linguistica, discorso indiretto libero. Mastro-don Gesualdo: la “roba”. Letture: da Vita dei campi: Lettera-prefazione all’Amante di Gramigna, La lupa, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana; da I Malavoglia: prefazione La fiumana del progresso, Presentazione della famiglia Toscano, L’addio alla casa del Nespolo. da Mastro-don Gesualdo: La morte di Gesualdo. Il Decadentismo Crisi e decadenza della civiltà europea, relativismo, irrazionalismo. Decadentismo: estetismo, culto della sensazione, arte per l’arte. Simbolismo: simboli e “corrispondenze”. Scapigliatura. Baudelaire: lettura e analisi di Corrispondenze e Spleen. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: lettura e analisi de La rivelazione della bellezza. Fogazzaro, Malombra: lettura e analisi di Un vecchio manoscritto e la sua pericolosa rivelazione. Gabriele D’Annunzio: sperimentalismo, superomismo, estetismo. D’Annunzio modernista. Opere principali (romanzi – Il Piacere, Le vergini delle rocce; Laudi). Lettura e analisi da Il Piacere, Il ritratto dell’esteta; ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 3 lettura da Le vergini delle rocce, Il programma del superuomo; letture da Alcyone, La sera fiesolana e La pioggia nel pineto. Sensazione, musicalità. Il romanzo europeo del Novecento Il nuovo romanzo del Novecento (sperimentale, psicologico). Italo Svevo: formazione, influenze e idee. Una vita: trama, inettitudine di Alfonso Nitti, esito dell’inettitudine e conclusione del romanzo. Senilità: trama, inettitudine di Emilio Brentani, esito dell’inettitudine. La coscienza di Zeno: trama, Zeno Cosini, malattia, psicoanalisi, ambiguità e sperimentazione, monologo interiore. Lettura e analisi da Una vita, Gabbiani e pesci. Letture: Il fumo, Il funerale, Psico-analisi. Luigi Pirandello: poetica e idee: crisi storica e culturale, crisi dell’individuo, relativismo, “vita” e “forma”, umorismo, sentimento del “contrario”, maschera, personaggio senza autore. Opere: novelle, romanzi, opere teatrali. Letture e analisi da Novelle per un anno: La tragedia di un personaggio, Il treno ha fischiato. Il fu Mattia Pascal: temi e novità. Lettura e analisi: Adriano Meis. Uno, nessuno e centomila. Sei personaggi in cerca d’autore. I giganti della montagna. Il neorealismo: introduzione. Lettura di Primo Levi, Sul fondo (Se questo è un uomo). ARTE Simbolismo. Avanguardie storiche, cenni su Espressionismo, Futurismo, Cubismo. LABORATORIO DI SCRITTURA Le quattro tipologie della prima prova d’esame. Tipologia A analisi del testo. Tipologia B saggio breve; articolo di giornale. Tipologia C tema storico. Tipologia D tema di ordine generale. CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) Manzoni e il Romanticismo. Il Naturalismo, il Verismo e Verga. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 3 di 3 MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE □ x □ x PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 09 / 05 / 2016 Il docente Cristina Garulli ITP/ lettore madrelingua _______________ I rappresentanti degli studenti _______________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 3 Anno scolastico: 2015 / 2016 Classe: 5 Sez.: F Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA PROGRAMMA SVOLTO EDUCAZIONE LINGUISTICA - Scrivere correttamente: risolvere i principali dubbi ortografici e nell’uso della punteggiatura; risolvere i principali errori di sintassi (es. corretto uso del gerundio), virgolette e citazioni; eliminare le ripetizioni. LETTERATURA Naturalismo, Positivismo e Verismo Il Positivismo. Il Naturalismo: Emile Zola, poetica del Naturalismo. Il Verismo. La questione meridionale. Giovanni Verga: formazione, poetica e opere (romanzi d’esordio, Nedda e la conversione al Verismo, Vita dei Campi, ciclo dei Vinti, I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo). Impersonalità, narratore popolare, artificio della regressione, fiumana del progresso, ideale dell’ostrica. I Malavoglia: sperimentalismo, tematiche, significato del romanzo, sperimentazione linguistica, discorso indiretto libero. Mastro-don Gesualdo: la “roba”. Letture: da Vita dei campi: Lettera-prefazione all’Amante di Gramigna, La lupa, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana; da I Malavoglia: prefazione La fiumana del progresso, Presentazione della famiglia Toscano, L’addio alla casa del Nespolo. da Mastro-don Gesualdo: La morte di Gesualdo. Il Decadentismo Crisi e decadenza della civiltà europea, relativismo, irrazionalismo. Decadentismo: estetismo, culto della sensazione, arte per l’arte. Simbolismo: simboli e “corrispondenze”. Scapigliatura. Baudelaire: lettura e analisi di Corrispondenze e Spleen. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: lettura e analisi de La rivelazione della bellezza. Fogazzaro, Malombra: lettura e analisi di Un vecchio manoscritto e la sua pericolosa rivelazione. Gabriele D’Annunzio: sperimentalismo, superomismo, estetismo. D’Annunzio modernista. Opere principali (romanzi – Il Piacere, Le vergini delle rocce; Laudi). Lettura e analisi da Il Piacere, Il ritratto dell’esteta; ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 3 lettura da Le vergini delle rocce, Il programma del superuomo; letture da Alcyone, La sera fiesolana e La pioggia nel pineto. Sensazione, musicalità. Il romanzo europeo del Novecento Il nuovo romanzo del Novecento (sperimentale, psicologico). Italo Svevo: formazione, influenze e idee. Una vita: trama, inettitudine di Alfonso Nitti, esito dell’inettitudine e conclusione del romanzo. Senilità: trama, inettitudine di Emilio Brentani, esito dell’inettitudine. La coscienza di Zeno: trama, Zeno Cosini, malattia, psicoanalisi, ambiguità e sperimentazione, monologo interiore. Lettura e analisi da Una vita, Gabbiani e pesci. Letture: Il fumo, Il funerale, Psico-analisi. Luigi Pirandello: poetica e idee: crisi storica e culturale, crisi dell’individuo, relativismo, “vita” e “forma”, umorismo, sentimento del “contrario”, maschera, personaggio senza autore. Opere: novelle, romanzi, opere teatrali. Letture e analisi da Novelle per un anno: La tragedia di un personaggio, Il treno ha fischiato. Il fu Mattia Pascal: temi e novità. Lettura e analisi: Adriano Meis. Uno, nessuno e centomila. Sei personaggi in cerca d’autore. I giganti della montagna. Il neorealismo: introduzione. Lettura di Primo Levi, Sul fondo (Se questo è un uomo). ARTE Simbolismo. Avanguardie storiche, cenni su Espressionismo, Futurismo, Cubismo. LABORATORIO DI SCRITTURA Le quattro tipologie della prima prova d’esame. Tipologia A analisi del testo. Tipologia B saggio breve; articolo di giornale. Tipologia C tema storico. Tipologia D tema di ordine generale. CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) Manzoni e il Romanticismo. Il Naturalismo, il Verismo e Verga. MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE □ x PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE □ x 12/09/2012 Pag. 3 di 3 quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 09 / 05 / 2016 Il docente Cristina Garulli ITP/ lettore madrelingua _______________ I rappresentanti degli studenti _______________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico: 2015 / 2016 Classe: 5 Sez.: F Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: STORIA PROGRAMMA SVOLTO Modulo 1 L’unità d’Italia e i problemi dell’Italia unita (Questa parte di programma è stata studiata sulle dispense: F. Traniello, Il lungo cammino verso lo Stato nazionale, Università di Torino, 2005; F. Traniello, La fondazione dello Stato nazionale: da Cavour a Crispi, Università di Torino, 2005) - Il processo di unificazione dell’Italia: predominio austriaco, moti risorgimentali, guerre d’indipendenza. - Organizzazione e problemi dello Stato nazionale. Destra storica e Sinistra storica. Modulo 2 L’Italia e l’Europa nella seconda metà dell’800 - La Seconda Rivoluzione industriale e la questione sociale. - La diffusione del socialismo. Marx e la teoria del plusvalore. - Scenario europeo nel II ‘800. - L’Italia del II ‘800. Modulo 3 L’età dell’imperialismo - L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo: la spartizione dell’Africa e dell’Asia; la Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze; belle époque. - La Russia tra modernizzazione e opposizione politica; la rivoluzione del 1905 in Russia. - L’Italia giolittiana. Modulo 4 La Prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra - La Prima guerra mondiale. - Dalla Rivoluzione russa alla nascita dell’Unione Sovietica. - L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto: conferenza di Pace e Società delle Nazioni; trattati di pace e nuovo volto dell’Europa. Modulo 5 L’età dei totalitarismi - L’Unione Sovietica di Stalin. - Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo. - Gli Stati Uniti e la crisi del ’29. - La crisi della Germania repubblicana e il nazismo. - Il regime fascista in Italia. - La Seconda guerra mondiale. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 2 CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) Modulo 1 L’unità d’Italia e i problemi dell’Italia unita MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE □ x □ x PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 09 / 05 / 2016 Il docente Cristina Garulli ITP/ lettore madrelingua _______________ I rappresentanti degli studenti _______________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5 Sez. F Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: STORIA Relazione finale sulla classe Dal punto di vista relazionale la classe ha permesso di lavorare in un clima sereno e collaborativo. Dal punto di vista dell’attenzione, dell’impegno e dello studio richiesto a casa, invece, la classe si è dimostrata eterogenea: una parte era partecipe e discretamente interessata alla disciplina, una parte poco attenta in classe e soprattutto priva di un buon metodo di studio. I risultati raggiunti sono nel complesso medio-bassi. Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva raggiunti x SI Come? x Con difficoltà IN PARTE Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare Mancanza di impegno in classe Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni X (collaborativi, non sempre produttivi) con le famiglie X ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP con i colleghi X Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 La valutazione globale tiene in considerazione X X X X X X il metodo di studio partecipazione all’attività didattica impegno progressione conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: Modulo 6 Il mondo bipolare Usa e Urss: dalla prima guerra fredda alla coesistenza pacifica. Motivazioni: x DATA programma troppo pesante mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare _________________ 09/05/2016 FIRMA DEL DOCENTE ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP CRISTINA GARULLI Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto Anno scolastico 2015-2016 Classe: 5 Sez. F Indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: INGLESE PROGRAMMA SVOLTO Modulo 1 Electrical engineering Unit 2 Electrical circuits - Voltage and current - Electrical circuits - Series and parallel circuits Unit 3 Power sources - Where does energy come from? - An example of renewable energy: the power of water - An example of non-renewable energy: nuclear power Unit 4 Power systems Electrical power generation and transmission - Electrical power distribution - Other power system components Modulo 2 Electronics Unit 6 Electronics - The electronics field - The electronics industry - Components of an electronic circuit Unit 8 Semiconductors - Electrical conduction - How semiconductors work - Doping silicon Unit 9 Integrated circuits (ICs) and microprocessors - What is an integrated circuit? - Making a chip - Microprocessors ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 2 MODALITÀ DI VERIFICA ■ ■ □ ■ PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 11.05.2016 Il docente Prof. ssa Luraschi Maria ________________________ I rappresentanti degli studenti ________________________ _____________________________ Testo di riferimento F. Avezzano Comes - V. Rivano - A. Sinapi - G. De Benedittis SWITCH & GO - Technical English for Electrical Engineering, Electronics & Automation - HOEPLI ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015-2016 Classe: 5 Sez. F Indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: INGLESE Relazione finale sulla classe Classe costituita da un ridotto numero di studenti, dal punto di vista didattico risulta alquanto disomogenea sia per interesse che in termini di risultati: infatti il livello di preparazione raggiunto è molto diversificato. Questa eterogeneità della classe ha pertanto reso necessario un lavoro costante e mirato di consolidamento delle strutture grammaticali indispensabili per poter affrontare argomenti di microlingua attinenti il settore. Il testo in adozione sviluppa tematiche relative alle discipline caratterizzanti il corso e fornisce i rudimenti per poter comprendere testi tecnici in lingua straniera ed esporre, in maniera sintetica, alcuni argomenti significativi riguardanti elettricità, circuiti, energia ed elettronica. Per alcuni studenti le conoscenze sono tuttora condizionate negativamente da basi grammaticali fragili che non sempre consentono quindi di poter gestire la lingua in maniera soddisfacente. Un certo numero di studenti fatica ancora ad esprimersi sia in forma scritta che orale. Alcuni studenti si sono applicati saltuariamente nello studio della materia ed hanno dimostrato un interesse poco assiduo, sottovalutando l’importanza di acquisire valide competenze anche in funzione di una futura occupazione professionale. Alcuni altri studenti hanno lavorato in modo più serio e hanno tentato di recuperare parte delle lacune pregresse ottenendo pertanto risultati complessivamente positivi. Un esiguo numero di alunni, infine, si distingue per capacità e serietà sia nello studio che nel profitto ed ha raggiunto risultati apprezzabili. Particolare menzione è riservata ai quattro alunni che si sono inseriti nella classe in questo ultimo anno e che provengono da altro corso. Un paio di questi si sono applicati con costante volontà ed hanno ottenuto discreti risultati, gli altri invece manifestano tuttora notevoli difficoltà nell’assimilazione dei contenuti e non riescono ad esprimersi in maniera coerente e corretta. Un capitolo del programma non è stato svolto, a causa delle sopracitate difficoltà. Le prove di verifica sono state somministrate al completamento di un modulo o parte di esso. La tipologia proposta ha privilegiato l’aspetto tecnico con prove semistrutturate, domande a risposta aperta o quesiti a scelta multipla. La valutazione ha tenuto in debita considerazione anche il livello di partenza del singolo studente, l'impegno e il progresso compiuto. Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere all’Esame di Stato raggiunti SI X IN PARTE NO Come? X Con qualche difficoltà Senza problemi Altro ____________________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) X Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare X Mancanza di impegno in classe X Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Abbastanza collaborativi ma non sempre produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni X con le famiglie con i colleghi X X La valutazione globale tiene in considerazione ■ ■ ■ ■ ■ il metodo di studio partecipazione all’attività didattica impegno progressione conoscenze acquisite conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: - Unit 17 Motivazioni: programma troppo pesante X parziale mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare __________________ DATA 12.05.2016 FIRMA DEL DOCENTE PROF. SSA LURASCHI MARIA ________________________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 REL ELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 3 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5 Sez F Indirizzo Manut utenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: Matem ematica Relazione finale sulla classe La classe non ha avuto contin tinuità didattica nella materia né durante il quinquennio né nel corrente anno scolastico dura rante il quale ha cambiato due docenti ti subendo anche un periodo di vacanza della catte tedra prima della mia nomina. Al mio arriv ivo, quindi, ho trovato una classe con una preparazi zione di base, a livello generale, non suff fficiente e ciò non ha consentito di lavorare in mod do fluido ed approfondito. Questa situazi zione, sommata a un ritardo sullo svolgimento dell p programma già al momento della mia presa pr di servizio, non ha consentito di po ortare a compimento il prog gramma previsto. All’interno del gruppo classe e si può individuare un esiguo numero o di studenti che ha mostrato partecipazione e im mpegno costante sia in classe sia a casa sa ottenendo risultati sufficienti, anche se talvolta co con difficoltà. La restante parte della class sse, la più numerosa, presenta gravi difficoltà e po oca padronanza della materia e degli a argomenti trattati. In particolare alcuni alunni hann nno, da sempre, mostrato totale disintere resse per la materia alienandosi durante le ore di m matematica. Le verifiche scritte e quelle o orali sono state programmate in accordo o con gli studenti, al fine di agevolarli con lo studio o e gli impegni delle altre materie. Il rapporto con la classe è sta tato sempre buono e sereno, il comportam amento degli alunni è stato sempre educato pur lasc sciando molto a desiderare sulla puntualit lità e precisione nello svolgimento delle consegne. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. E Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 REL ELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 3 Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenzze e di abilità per accedere alla classe suc uccessiva raggiunti SI Come? X Con difficoltà X IN PAR RTE Senza problemi NO Altro ____________ _________ Motivazioni (solo se gli obiettiv tivi non sono stati completamente raggiunt nti) X Troppe carenze di base e che non si è riusciti a colmare X Mancanza di impegno in classe X Mancanza di impegno a casa X Capacità limitate X Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comun unicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con glili alunni con le famiglie X co i colleghi con X X La valutazione globale tiene in considerazione X il metodo di studio X partecipazione all’attività did idattica X impegno X progressione X conoscenze acquisite X abilità raggiunte: • saper utilizzare in modo ccombinato conoscenze ed abilità acquisite ite negli anni precedenti; • saper interpretare e rappre resentare geometricamente i risultati otten enuti da uno studio meramente analitico; ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. E Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 REL ELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 3 di 3 Parti di programma previste po poi non svolte – argomenti: Derivata di una funzione ne Gli integrali Statistica e probabilità • • • Motivazioni: X X DATA programma troppo pe esante mancanza di conosce enze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per m motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi m personali del docente, anche se giu iustificati mancanza di testi e st strumenti adeguati: precisare __________ ________ difficoltà di relazione con c la classe: in particolare ___________ ______ 6/05/2016 FIRMA DEL DOCENTE ___________ __________________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. E Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 2 anno scolastico 2015-2016 Classe 5F indirizzo MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Docente: Ceruti Giulia Materia di insegnamento: MATEMATICA PROGRAMMA SVOLTO 1. I Limiti: Il limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito Il limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito Il limite finito di una funzione per x che tende a un valore infinito Il limite infinito di una funzione per x che tende a un valore infinito Limite destro e limite sinistro Rappresentazione approssimata di una funzione conoscendo i limiti. 2. Le funzioni continue ed il calcolo dei limiti: Definizione di funzione continua Le operazioni con i limiti Il calcolo dei limiti di funzioni intere, fratte, irrazionali, logaritmiche ed esponenziali Le forme indeterminate 0/0, , + Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui di una funzione: definizione e applicazione Costruzione del grafico probabile di una funzione. 3. Studio di una funzione: Definizione di funzione e classificazione in iniettive, suriettive e biiettive Definizione di dominio, codominio e insieme immagine di una funzione. Ricerca del dominio di una funzione Ricerca di eventuali simmetrie (parità e disparità di una funzione) Ricerca di intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani Studio del segno di una funzione Calcolo dei limiti agli estremi del dominio di definizione Identificazione di eventuali asintoti. Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 2 CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) Identificazione del dominio di funzioni intere, fratte, irrazionali, logaritmiche ed esponenziali. MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE X □ □ □ PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 9/05/2016 Il docente CERUTI GIULIA I rappresentanti degli studenti _______________ Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 3 anno scolastico 2015-2016 Classe 5F indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Docente: Ceruti Giulia Materia di insegnamento: MATEMATICA Relazione finale sulla classe La classe non ha avuto continuità didattica nella materia né durante il quinquennio né nel corrente anno scolastico durante il quale ha cambiato due docenti subendo anche un periodo di vacanza della cattedra prima della mia nomina. Al mio arrivo, quindi, ho trovato una classe con una preparazione di base, a livello generale, non sufficiente e ciò non ha consentito di lavorare in modo fluido ed approfondito. Questa situazione, sommata a un ritardo sullo svolgimento del programma già al momento della mia presa di servizio, non ha consentito di portare a compimento il programma previsto. All’interno del gruppo classe si può individuare un esiguo numero di studenti che ha mostrato partecipazione e impegno costante sia in classe sia a casa ottenendo risultati sufficienti, anche se talvolta con difficoltà. La restante parte della classe, la più numerosa, presenta gravi difficoltà e poca padronanza della materia e degli argomenti trattati. In particolare alcuni alunni hanno, da sempre, mostrato totale disinteresse per la materia alienandosi durante le ore di matematica. Le verifiche scritte e quelle orali sono state programmate in accordo con gli studenti, al fine di agevolarli con lo studio e gli impegni delle altre materie. Il rapporto con la classe è stato sempre buono e sereno, il comportamento degli alunni è stato sempre educato pur lasciando molto a desiderare sulla puntualità e precisione nello svolgimento delle consegne. Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 3 Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva raggiunti SI Come? X Con difficoltà X IN PARTE Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) X Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare X Mancanza di impegno in classe X Mancanza di impegno a casa X Capacità limitate X Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni con le famiglie X con i colleghi X X La valutazione globale tiene in considerazione X il metodo di studio X partecipazione all’attività didattica X impegno X progressione X conoscenze acquisite X abilità raggiunte: • saper utilizzare in modo combinato conoscenze ed abilità acquisite negli anni precedenti; • saper interpretare e rappresentare geometricamente i risultati ottenuti da uno studio meramente analitico; Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 3 di 3 Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: • Derivata di una funzione • Gli integrali • Statistica e probabilità Motivazioni: X X DATA programma troppo pesante mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________ 6/05/2016 FIRMA DEL DOCENTE ____________________________ Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5° Sez. F Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Materia di insegnamento: Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni (L.T.E.) PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1: GENERALITA’ SUI P.L.C. (PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER) • Struttura hardware di un P.L.C. e suoi principali vantaggi rispetto alla logica cablata; • Campi di utilizzo dei P.L.C. MODULO 2: PORTE LOGICHE, CIRCUITI INTEGRATI, COMPONENTI ELETTRONICI DI USO COMUNE • Compilazione della tabella di verità di una funzione logica e disegno del circuito a porte logiche corrispondente; • Generalità sui circuiti integrati della serie 74XX; • Amplificatori operazionali in configurazione invertente e non invertente; • Piedinatura e funzionamento dell’integrato LM 741; • Il drogaggio dei semiconduttori: tipo P, tipo N, giunzione P-N; • Il diodo e il funzionamento di un raddrizzatore a ponte di diodi (ponte di Graetz); • Transistor BJT di tipo NPN e PNP; • Transistor BJT NPN usato come amplificatore di corrente e come interruttore; • Zone di funzionamento di un transistor BJT; • Punto di lavoro e retta di carico di un transistor BJT e loro determinazione; • Valori limite di funzionamento di un BJT. MODULO 3: POTENZA E RENDIMENTO IN UN CIRCUITO ELETTRICO • Definizione di potenza e rendimento; • Potenza utile e potenza assorbita in un circuito elettrico; • Schema elettrico di un wattmetro. MODULO 4: SISTEMI TRIFASE • Parametri fondamentali dei segnali periodici; • Schema elettrico di un generatore trifase; • Funzionamento dei contattori (o teleruttori) e dei relè; • Funzionamento start-stop di un motore asincrono trifase (M.A.T.) con autoritenuta; • Collegamento stella-triangolo nei M.A.T. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 2 CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE □ □ □ □ PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data________________ Il docente SIRIANNI GIUSEPPE I rappresentanti degli studenti _______________ _______________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 3 Anno scolastico 2015/2016 Classe: Sez. F Indirizzo: MANUTENZIOE ED ASSISTENZA TECNICA Materia di insegnamento: LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI Relazione finale sulla classe Situazione generale della classe Ho preso servizio presso codesto Istituto il 9/12/2015, quindi quasi tre mesi dopo l’inizio del corrente anno scolastico. La classe, sin da subito, si è mostrata generalmente interessata alla proposta formativa, tranne alcune eccezioni. Infatti, un piccolo gruppo di allievi si è impegnato saltuariamente dimostrando poco interesse ed attenzione alle attività svolte, assumendo a volte anche atteggiamenti di disturbo. Nel corso del secondo quadrimestre la situazione è andata progressivamente migliorando, specialmente per quanto riguarda il profitto: qualcuno di loro ha partecipato maggiormente alle lezioni arricchendo le proprie conoscenze. Il risultato didattico, anche se non del tutto soddisfacente tranne che per due-tre eccezioni, è da ritenersi complessivamente positivo. Obiettivi formativi raggiunti Gli obiettivi programmati sono stati sostanzialmente raggiunti e la classe dimostra globalmente una preparazione sufficiente. Alcuni allievi, però, a causa di poca attenzione in classe, scarso lavoro a casa ed evidenti lacune pregresse su concetti basilari di elettronica-elettrotecnica, nel corso dell’anno scolastico hanno spesso mostrato difficoltà nel collegare i concetti e nel rielaborare le conoscenze acquisite, con una debole capacità di esposizione. Concludendo, in linea generale la correttezza nell’uso delle conoscenze richieste e del linguaggio specifico è discreta, più che buona per pochi alunni. Strumenti di valutazione adottati Esercitazioni scritte in classe, risposte aperte a quesiti, domande dal posto, interesse dimostrato e comportamento disciplinare. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 3 Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva raggiunti X SI Come? X Con difficoltà IN PARTE Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare Mancanza di impegno in classe Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni X con le famiglie X La valutazione globale tiene in considerazione il metodo di studio X partecipazione all’attività didattica X impegno X progressione X conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP con i colleghi X Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: Motivazioni: programma troppo pesante mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________ DATA _________________ FIRMA DEL DOCENTE SIRIANNI GIUSEPPE ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP 12/09/2012 Pag. 3 di 3 Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 1 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5^ Sez. F Indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Materia di insegnamento: TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI. PROGRAMMA SVOLTO Distinta base e sue applicazioni: • Definizione e rappresentazione della distinta base • Applicazioni della distinta base, esempi. Statistica e project management: • Ricerca operativa e project management • Tecniche reticolari : Pert ( individuazione delle operazioni critiche) • Diagrammi di Gantt. Affidabilità e manutenzione: • Ciclo di vita di un prodotto • Fattori economici del ciclo di vita • Analisi e valutazione del ciclo di vita • Guasti • Affidabilità, calcolo e valutazione dell’affidabilità. Sollecitazioni semplici • Trazione Cenni • Compressione Cenni • Taglio Cenni • Flessione Cenni • Torsione Cenni. Materiali metallici • Acciai : proprietà meccaniche, chimiche, tecnologiche. Cenni MODALITÀ DI VERIFICA x □ □ x PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Il docente ALFIO CARNEVALE Rev. 6.0 ML2-12 REL ELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: V ᵃ Sez. F Indirizzoo Materia di insegnamento: Manutenzione ed assistenza tecnica Tec ecnologia Meccanica e Applicazioni. Relazione finale sulla classe Sono stati svolti quasi tutti i modduli previsti nella programmazione disciplinar are ad eccezione del modulo Organi meccanici. La tar ardiva nomina dell’insegnante di Meccanica un unita a lacune pregresse nella preparazione di base di mol olti alunni non ne hanno consentito lo sviluppo po. Si può ritenere comunque accettabile il livello di preparazione finale raggiunto dalla maggiora oranza degli allievi. Molti hanno mostrato interesse ne nei confronti della disciplina anche se non sem mpre l’impegno nell’affrontare problemi e relazio ioni assegnate è apparso adeguato. Complessiv sivamente la partecipazione al dialogo educativ tivo è stata accettabile mentre il comportament nto, in generale, non sempre adeguato al contesto. L’’ atteggiamento a a volte polemico di alcuni alunnni ha comportato un impegno aggiuntivo per ripristina nare un sereno clima in aula . Si è adottata la metodologia m della lezione frontale con parte esercita itata. Il risultati ottenuti non soddisfano no pienamente le aspettative anche se si segnal alano alunni che hanno raggiunto buoni risultati. In gener erale, comunque, nell’ultima parte dell’anno,, un u gruppo di alunni ha significativamente migliorato la ppropria situazione. Obiettivi di disciplina Gli obiettivi programmati sono st stati sostanzialmente raggiunti e la classe ha dimostrato d nell’insieme una preparazione sufficiente e più pi che buona per pochi. Alcuni studenti, per erò, a causa di evidenti lacune su concetti basilari, hanno no spesso lamentato difficoltà nell’ apprendime mento della lezione. Strumenti di valutazione Esercitazioni scritte in classe, risp isposte aperte, domande dal posto, comportameento disciplinare. Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenzze e di abilità raggiunti X SI Come? X Con difficoltà IN PAR RTE Senza problemi NO Altro ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. E Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 REL ELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 Aspetti Relazionali e di Comun unicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con glili alunni x con le famiglie x co i colleghi con x La valutazione globale tiene in considerazione X X X X il metodo di studio partecipazione all’attività didattica impegno progressione conoscenze acquisite abilità raggiunte (specifica care) Altro Parti di programma previste po poi non svolte – argomenti: • Fatica, usura, propagazzione di cricche, effetto di intaglio. • Alberi, perni, cuscinetti, ti, organi di trasmissione del moto. Motivazioni: x x DATA programma troppo pe esante mancanza di conosce cenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni perr motivi m estranei al docente perdita di lezioni per motivi m personali del docente, anche se giu iustificati mancanza di testi e st strumenti adeguati: precisare difficoltà di relazione con c la classe: in particolare 9/5/2016 DOC CENTE ALFIO CARNEVALE ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. E Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5 Sez. F Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Materia di insegnamento: T.E.E.A. - Tecnologie Elettroniche, Elettroniche ed Automazione PROGRAMMA SVOLTO 1. INTRODUZIONE 1.1 Ripasso argomenti - Ripasso generale sulle leggi dell’elettrotecnica - Circuiti in corrente continua - Circuiti in corrente alternata - Natura elettrica dei carichi - Sistemi trifase - Schema a blocchi di un alimentatore - Schemi elettrici unifilari e planimetrici - Schemi di comando 1.2 Circuiti magnetici - Le leggi dell’elettromagnetismo - Flusso magnetico e permeabilità magnetica - Circuiti magnetici a singola maglia, multi maglia e con traferro - Analogia con i circuiti elettrici - Legge di Hopkinson per i circuiti magnetici 2. MACCHINE ELETTRICHE 2.1 Generalità - Conversioni energetiche - Perdite e rendimento di una macchina elettrica - Classificazione e tipologie - Diagramma delle perdite (a fiume) 2.2 Il trasformatore elettrico - Il trasformatore elettrico ideale - Il trasformatore elettrico reale monofase - Diagramma delle perdite - Tipologie: abbassatore, elevatore e d’isolamento - Circuito equivalente 2.3 Il motore asincrono trifase - Caratteristiche costruttive - Vettore campo magnetico rotante - Principio di funzionamento - Diagramma delle perdite - Circuito elettrico equivalente ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP 12/09/2012 Pag. 1 di 3 Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 3 2.4 Il motore in corrente continua - Caratteristiche costruttive e parti costitutive 3. ELETTRONICA DI POTENZA 3.1 Elettronica di potenza - Il diodo a giunzione e transistor - Ponti raddrizzatori a singola e a doppia semionda - Il tiristore: caratteristiche costruttive e curva di funzionamento - GTO - Ponte raddrizzatore monofase: funzionamento ed analisi delle forme d’onda - Ponte raddrizzatore trifase: funzionamento ed analisi delle forme d’onda - Il diodo di libera circolazione nei ponti raddrizzatori - Ponte monofase semicontrollato con tiristori e diodi - Ponte monofase totalmente controllato con tiristori - Analisi delle forme d’onda in funzione dell’angolo di accensione - Ponte monofase con carico ohmico-induttivo - Diodo di free wiling (o di libera circolazione) 3.2 Convertitori elettrici - Classificazione e considerazioni generali - Convertitori AC/DC - Convertitori DC/DC: buck-converter e boost-converter - Convertitori CC/CA: inverter monofase con struttura a ponte a 2 e 3 livelli - Cenni ai convertitori AC/AC - Cenni agli azionamenti elettrici 4. GENERAZIONE, TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA 4.1 Generazione dell’energia elettrica - Centrali termoelettriche - Centrali nucleari - Produzione da fonti rinnovabili - Centrali eoliche - Centrali idroelettriche - Impianti fotovoltaici: - L’effetto fotoelettrico - Schema a blocchi di un impianto fotovoltaico - Moduli fotovoltaici e loro proprietà elettriche e meccaniche - Schemi elettrici e relativi componenti 4.2 Trasporto dell’energia elettrica - Linee di trasmissione per l’energia elettrica - Strutture a piramide, ad Y e a portale - Fune di guardia, isolatori, segnalatori - L’utilizzo del trasformatore elevatore in una L.d.T. - Caratteristiche dei cavi di una linea aerea ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 3 di 3 4.3 Distribuzione dell’energia elettrica - Sistemi IT, TT, TN-S, TN-C - Sistemi a maglia e ad anello - Cabine BT, MT - Impianti di terra 4.4 Dimensionamento delle linee elettriche - Corrente di impiego - Interruttori magnetotermici - Curva caratteristica di un interruttore magnetotermico - Caduta di tensione in linea - Calcolo della sezione di un cavo in base alla corrente di impiego - Verifica della sezione di un cavo in base alla caduta di tensione 5. AMPLIFICATORI OPERAZIONALI 5.1 Applicazioni lineari dell’A.O. - Caratteristiche e simbologia - Configurazione invertente - Configurazione non invertente - Sommatore pesato Data 10 maggio 2016 Il docente Prof. Saverio MAMMONE ______________________ ITP. Prof. Giuseppe SIRIANNI _____________________ I rappresentanti degli studenti BOSISIO MATTIA _______________________ VONELLA ALESSANDRO___________________________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5 Sez. F - Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Materia di insegnamento: T.E.E.A. Relazione finale sulla classe Il gruppo classe, composto da 14 alunni frequentanti, si è dimostrato debole didatticamente ma collaborativo ed interessato alla disciplina. I 4 studenti provenienti dai corsi IeFP hanno trovato qualche difficoltà iniziale di inserimento dovuta alla diversità dei programmi svolti negli anni precedenti ma che si è risolta già nel corso del primo trimestre. Si è notato inoltre, un ottimo approccio dal punto di vista comportamentale che ha portato a svolgere le lezioni didattiche in piena armonia e spirito di collaborazione. Tuttavia, le lacune mai colmate durante gli anni precedenti hanno portato ad una riduzione del programma e delle ambizioni didattiche dell’anno scolastico. Un gruppo di alunni ha presentato delle difficoltà nello stare a passo con il programma e gli studi didattici, mostrando notevoli limiti dovuti ad uno scarso,confuso e a volte assente metodo di studio. Il resto della classe, a parte qualche eccellenza, si attesta sulla sufficienza e molto spesso si accontenta, negandosi l’opportunità di migliorare professionalmente. Nel secondo quadrimestre inoltre, gli alunni hanno lavorato ai vari progetti che intendono presentare agli esami di Stato, dimostrando una sufficiente dimestichezza con l’uso delle apparecchiature elettriche/elettroniche e delle varie attrezzature e strumenti del settore, oltre ad una buona conoscenza delle nozioni di sicurezza elettrica. • Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere agli esami di maturità: raggiunti ◙ SI Come? ◙ Con difficoltà IN PARTE Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare Mancanza di impegno in classe Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 • Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi ma non sempre produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni con le famiglie con i colleghi X X X La valutazione globale tiene in considerazione ◙ il metodo di studio ◙ partecipazione all’attività didattica ◙ impegno progressione ◙ competenze acquisite ◙ conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ • Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: - Applicazioni elettriche nella trazione ferroviaria; Approfondimento ai vari tipi di turbine elettriche; Macchine sincrone. Motivazioni: ◙ programma troppo pesante parziale mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare ________________ ◙ per la parte di meccanica si è ritenuto utile rimandare alla disciplina specifica DATA 10 MAGGIO 2016 ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP IL DOCENTE SAVERIO MAMMONE Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5 Sez. F Indirizzo MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Materia di insegnamento: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE PROGRAMMA SVOLTO Ripasso: Esempi di sistemi di controllo. Definizione di sistema e modello. Classificazione dei sistemi. Schemi a blocchi. Concetto di funzione di trasferimento. Blocchi in serie, parallelo, retroazione. Reazione positiva e negativa. Algebra degli schemi a blocchi. Esercizi di semplificazione degli schemi a blocchi. Trasduttori. Segnali analogici e digitali. Risposta di un sistema nel dominio del tempo. Risposte tipiche, nel tempo, di semplici circuiti elettrici. Parametri caratteristici: tempo di salita, errore a regime, sovraelongazione. Il metodo della trasformata e dell’antitrasformata di Laplace. Proprietà fondamentali della L-trasformata ed uso della tabella delle trasformate. Antitrasformazione con scomposizione in fratti semplici. Concetto di risposta in frequenza. Prodotto tempo di salita-larghezza di banda. I diagrammi di Bode del modulo e della fase. Concetto di stabilità di un sistema. Sistemi a sfasamento minimo. Studio della stabilità con il criterio di Bode. Concetto di regolatore industriale. Cenni ai regolatori PID. Concetto di trasduttore ed attuatore. Concetto di circuito di condizionamento di un segnale. Esempi di applicazione dei concetti precedenti a semplici sistemi industriali. Manutenzione e guasti. Affidabilità. Politiche di manutenzione. Modelli di organizzazione della manutenzione: centralizzato e decentralizzato. Fidatezza. Gestione dei rifiuti industriali. Direttive RAEE e RoHS. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 2 di 2 Elementi di economia ed organizzazione aziendale. Le società. Elementi di programmazione e coordinamento della produzione. Qualità e certificazione della qualità. Elementi di sicurezza legati agli aspetti relativi al lavoro di manutentore. Lab: Simulazione diagrammi di Bode con Multisim. Diagrammi di Bode con Excel. Oscillatore con amplificatore operazionale. Controllo in PWM di un motore DC. Condizionamento di un trasduttore di temperatura. Prove di collaudo e ricerca guasti sui circuiti realizzati. Data: 06-05-2016 Il docente Giacomo Lamaina ______________ ITP Giuseppe Sirianni ______________ I rappresentanti degli studenti _______________ _______________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5 Sez. F Indirizzo: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA Materia di insegnamento: Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Relazione finale sulla classe La classe, composta inizialmente da quindici allievi, è stata caratterizzata, anche negli anni precedenti, da un comportamento, in classe, abbastanza corretto e responsabile. La maggior parte degli studenti ha però sempre dimostrato, forse a causa di qualche carenza di base, una certa difficoltà nell’affrontare argomenti della disciplina che presentavano maggiore difficoltà. Perciò è stato necessario procedere piuttosto lentamente e operare delle scelte nello svolgimento del programma cercando di concentrare l’attenzione sui concetti fondamentali della disciplina riprendendo più volte alcuni argomenti oppure riproponendoli con modalità diverse. Quest’anno, in diverse occasioni, alcuni alunni hanno evidenziato una certa stanchezza, poco coinvolgimento nell’affrontare le attività proposte ed un impegno non sempre adeguato . Perciò, dal punto di vista didattico e dell’apprendimento, per alcuni alunni, i risultati raggiunti sono stati appena accettabili. Si segnala però l’impegno costante, la disponibiltà ed apertura al dialogo educativo di un ristretto gruppo di allievi che ha conseguito ottimi risultati. Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità. raggiunti X SI Come? X Con difficoltà IN PARTE Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare Mancanza di impegno in classe Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni X con le famiglie X con i colleghi X La valutazione globale tiene in considerazione X il metodo di studio X partecipazione all’attività didattica X impegno X progressione conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: Motivazioni: programma troppo pesante mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________ DATA 06-05-2016 FIRMA DEL DOCENTE GIACOMO LAMAINA ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP ML2-12.1 Programma Svolto Rev. 6.0 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5^ Sez. F Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Materia di insegnamento: RELIGIONE PROGRAMMA SVOLTO LA MORALE CONTENUTI: Differenza tra etica e morale La pena di morte L’aborto L’eutanasia La fecondazione assistita CONOSCENZE: conoscere gli orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. ABILITA’: motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. COMPETENZE: sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. IL LAVORO CONTENUTI: I diritti dell’uomo Encicliche papali CONOSCENZE: conoscere il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica. ABILITA’: usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristianocattolica. COMPETENZE: utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica. ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP ML2-12.1 Programma Svolto Rev. 6.0 12/09/2012 Pag. 2 di 2 LE RELAZIONI CONTENUTI: La pace e la guerra Rapporto fede-scienza Il razzismo La solidarietà L’inquinamento ambientale. Custodi o padroni del creato? Il cibo è vita. La condivisione. Le cause della fame nel mondo Le cinque R: riciclare, riutilizzare, riparare, rallentare, ridurre. CONOSCENZE: linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storicoculturale, religiosa ed esistenziale. ruolo della religione nella società contemporanea: pluralismo, globalizzazione; secolarizzazione e nuovi fermenti religiosi; ABILITA’: ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l'incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari. ricondurre le principali problematiche derivanti dallo sviluppo scientifico-tecnologico a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione. COMPETENZE: cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica. CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) La morale. MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE □ □ □ X PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 9/05/2016 Il docente Fabiola Colombo I rappresentanti degli studenti Mattia Bosisio e Vonella Alessandro ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: 5^ Sez. F Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Materia di insegnamento: RELIGIONE Relazione finale sulla classe Il gruppo classe ha dimostrato interesse, disponibilità all’ascolto e partecipazione spontanea al dialogo. Il clima relazionale è sempre stato sereno, collaborativo e improntato al rispetto reciproco. Inoltre, il gruppo classe ha dimostrato consapevolezza e capacità di autovalutazione rispetto alle competenze acquisite, ha consolidato l’acquisizione di una conoscenza critica dei contenuti culturali e delle problematiche connesse, per essere in grado di effettuare collegamenti e confronti. La classe ha anche beneficiato della continuità didattica per cinque anni. Tutto ciò si riflette sugli esiti del profitto che sono quasi per tutti ottimi. Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva raggiunti X SI Come? Con difficoltà IN PARTE Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare Mancanza di impegno in classe Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni X con le famiglie X ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP con i colleghi X Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 La valutazione globale tiene in considerazione X X X X il metodo di studio partecipazione all’attività didattica impegno progressione conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: Motivazioni: programma troppo pesante mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________ DATA 9/05/2016 FIRMA DEL DOCENTE FABIOLA COLOMBO ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12.1 Programma Svolto 12/09/2012 Pag. 1 di 1 Anno scolastico 2015/2016 Classe: ____5_____ Sez. ___F______ Indirizzo _____ELETTRICO________________________________ Materia di insegnamento: SCIENZE MOTORIE______________________________________________ PROGRAMMA SVOLTO - Potenziamento muscolare e mobilità articolare, verificati attraverso test motori; atletica leggera: corse, 200 metri indoor, 400 metri outdoor, 5.000 metri, salto in lungo; esercizi di coordinazione alla funicella; esercizi di preatletismo generale; lavori a stazioni; calcio; basket; pallavolo; tennis tavolo, badminton, unihoc; esercitazioni pratiche di rianimazione cardiopolmonare con il manichino. CONTENUTO ATTIVITA’ DI RECUPERO (Moduli – parti di programma) MODALITÀ DI VERIFICA CARENZE □ □ X □ PROVA SCRITTA - secondo le modalità previste per ogni disciplina: QUESTIONARI (trattazione sintetica di argomenti – quesiti a risposta singola – quesiti a risposta multipla – problemi a soluzione rapida ecc.) PROVA GRAFICA O PRATICA PROVA ORALE Data 05/05/2016 Il docente __Anna Tampieri__ ITP/ lettore madrelingua _______________ I rappresentanti degli studenti _______________ ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 1 di 2 Anno scolastico 2015/2016 Classe: __5_____ Sez. ___F______ Indirizzo: Manutenzione ed assistenza tecnica Materia di insegnamento: _SCIENZE MOTORIE Relazione finale sulla classe La classe si è dimostrata partecipe e interessata nei confronti della disciplina. I buoni rapporti all’interno del gruppo classe hanno permesso di lavorare in un clima collaborativo e costruttivo. Nel complesso reputo la classe matura. Obiettivi di Apprendimento Standard minimi di conoscenze e di abilità per accedere alla classe successiva raggiunti X SI Come? IN PARTE Con difficoltà X Senza problemi NO Altro ____________________ Motivazioni (solo se gli obiettivi non sono stati completamente raggiunti) Troppe carenze di base che non si è riusciti a colmare Mancanza di impegno in classe Mancanza di impegno a casa Capacità limitate Metodo di studio errato Altro Aspetti Relazionali e di Comunicazione Rapporti Collaborativi e produttivi Formali ma produttivi Poco collaborativi Poco produttivi Inesistenti con gli alunni X con le famiglie X La valutazione globale tiene in considerazione X il metodo di studio ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP con i colleghi X Rev. 6.0 ML2-12 RELAZIONE FINALE DOCENTE 12/09/2012 Pag. 2 di 2 X X X X X partecipazione all’attività didattica impegno progressione conoscenze acquisite abilità raggiunte (specificare) Altro ____________________________ Parti di programma previste poi non svolte – argomenti: Motivazioni: programma troppo pesante mancanza di conoscenze e abilità pregresse negli studi perdita di lezioni per motivi estranei al docente perdita di lezioni per motivi personali del docente, anche se giustificati mancanza di testi e strumenti adeguati: precisare _________________ difficoltà di relazione con la classe: in particolare _______________ DATA __05/05/2016 FIRMA DEL DOCENTE ISIS “G.D. Romagnosi” Erba (Co) Ist. Tecnico con cert. qualità: Economico - Tecnologico - Ex-Sirio. Ist. Professionale: Enogastronomico - IeFP ANNA TAMPIERI DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016 ATTIVITÀ CURRICOLARI EXTRACURRICOLARI ED INTEGRATIVE 1) Incontro con i volontari di “Altraeconomia” . 2) Viaggio di istruzione alla centrale nucleare di “Trino Vercellese”. 3) Incontro di orientamento con docenti dell’Università dell’Insubria. 4) Incontro di orientamento sul Volontariato. 5) Partecipazione alla conferenza “Fate il nostro gioco” 6) Corso sicurezza (modulo di quattro ore). 7) Percorso trekking sui monti del “Triangolo lariano”. 8) Partecipazione inaugurazione mostra “Pane e latta” 9) Partecipazione alla proiezione del film “Nosferatu” (Cinema Excelsior di Erba). ATTIVITÀ CURRICOLARI , EXTRACURRICOLARI ED INTEGRATIVE DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016 STAGE ANNO SCOLASTICO 2015-16 . COGNOME NOME ALDEGHI EUGENIO BOSISIO MATTIA COLOMBO ALESSANDRO EL MOKTADIR ZACARIA GILARDONI AARON GIORDANO GIOVANNI PORTELA MAXIMILANO LUCAS RAMON GIOVANNI RIAZ AMIR RUSCONI ALESSANDRO ENTE OSPITANTE VALUTAZIONE ENTE OSPITANTE VALUTAZI ONE ALUNNO STAGE SVOLTO NEGLI ANNI PRECEDENTI REDAELLI ALDO PROGEIMM s.r.l Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. 5 4,83 STAGE SVOLTO NEGLI ANNI PRECEDENTI IMP. EL GANDOLA A. Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi ed i superiori in modo accettabile ed ha svolto le consegne rispettando i tempi assegnati. FUTURA Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi ed i superiori in modo accettabile ed ha svolto le consegne rispettando i tempi assegnati. 4,33 4,50 STAGE SVOLTO NEGLI ANNI PRECEDENTI FUTURA REDAELLI ALDO NON CONSEGNATA DOCUMENTAZIONE ALTERNANZA Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. 4,83 STAGE SVOLTO NEGLI ANNI PRECEDENTI STAGE – CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016 RUSNIGHI CRISTIAN SCALESE MICHAEL TESANOVIC IGOR VONELLA ALESSANDRO CALOR SYSTEM MAURI ELETTRAUTO SOTGIU ELETTRICA EMME Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori.I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori.I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi ed i superiori i modo accettabile ed ha svolto le consegne rispettando i tempi assegnati. 5 5 5 4 da 0 a 1,5 da 1,5 a 2,5 da 2,5 a 3,5 da 3,5 a 4,5 da 4,5 a 5 Scorretto ed irrispettoso degli orari di lavoro, non collabora con i colleghi e non ha mai sapuro relazionarsi con loro. Il suo ruolo in azienda è stato inaspettato ed ha dimostrato grandi difficoltà di comunicazione il che ha portato all'incapacità di svolgere le consegne. Spesso scorretto ed irrispettoso, offre scarsa collaborazione e non ha mai saputo relazionarsi con i colleghi. Nell'azienda ha avuto grandi difficoltà nel ricoprire il ruolo assegnato e la comunicazione in azienda è stata difficoltosa. Non ha saputo svolgere i compiti assegnati. Abbastanza corretto e rispettoso delle regole e degli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuto sufficiente collaborazione dai colleghi. Ha ricoperto il ruolo in azienda in maniera sufficiente, Non ha avuto grosse difficoltà nella comunicazione ed ha svolto le consegne affidatagli in maniera abbastanza sufficiente. Corretto e rispettoso. Sa relazionarsi con i colleghi ed ha ricoperto il ruolo assegnato con pochissime difficoltà. Ha dimostrato di comunicare con i colleghi ed i superiori i modo accettabile ed ha svolto le consegne rispettando i tempi assegnati. Molto corretto e puntuale sugli orari di lavoro, ha offerto ed ottenuta ottima collaborazione dai colleghi instaurando anche ottime relazioni. Il posto assegnato è stato ricoperto senza alcuna difficoltà dimostrando, altresì di saper comunicare in modo adeguato con i colleghi ed i superiori. I compiti assegnati sono stati eseguiti nei tempi e nelle modalità previste. STAGE – CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016 IL COLLOQUIO Come sappiamo la normativa vigente prevede le MODALITA’ di SVOLGIMENTO del colloquio: ♦ Inizia con un argomento o la presentazione di un lavoro, proposto dal candidato. ♦ Prosegue su argomenti indicati dalla Commissione che può introdurli con un testo, un documento, un progetto, di cui il candidato deve discutere ed individuare le componenti culturali. ♦ Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati relativi alle prove scritte. 1) LA VALUTAZIONE Per valutare la prestazione degli alunni il Consiglio di Classe si è proposto di utilizzare a) le seguenti VARIABILI: i concetti fondamentali i collegamenti con altri contenuti gli aspetti più interessanti che meritano approfondimenti gli elementi problematici o controversi su cui interagire in una discussione le situazioni confuse o comunque da chiarire le risposte non pertinenti o errate da correggere tempestivamente o successivamente a seconda dei casi. b) e i seguenti INDICATORI: 1. Capacità di presentare, trattare, analizzare l’esperienza di ricerca o di approfondimento o di progetto effettuata (anche in forma multimediale) 2. Capacità di cogliere gli elementi fondamentali degli argomenti richiesti 3. Capacità di approfondimento 4. Capacità di effettuare collegamenti con altri contenuti della stessa disciplina 5. Capacità di argomentazione e esposizione (correttezza sintattica, lessicale, fluidità dell’esposizione ecc.) 6. Capacità di effettuare collegamenti inter-pluridisciplinari 7. Capacità di elaborazione personale e critica 8. Capacità esprimere idee originali o personali Per trasformare gli indicatori relativi alle capacità rilevate ed accertate in sede di colloquio in punteggi, si è costruita una tabella a doppia entrata come la seguente: INDICATORI Bande di oscillazione 1 2 3 4 5 6 7 8 nullo 1÷5 assolut. insuffic. 6÷8 11 ÷ 13 gravem. insuffic. insufficiente 16 ÷ 19 20 sufficiente discreto 21 ÷ 23 buono 24 ÷ 25 ottimo 26 ÷ 27 eccellente 28 ÷ 30 Durante il colloquio verranno annotati i diversi livelli raggiunti dal candidato. IL COLLOQUIO DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016 LA VALUTAZIONE Per quanto concerne la valutazione ci si è attenuti all’uso degli indicatori e delle variabili deliberati dal Collegio dei Docenti che qui si riportano: Voto (/30) Voto Voto (/15) (/10) CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ' 1-2-3 1 1 Nessuna Nessuna Nessuna 4-5 2 2 Gravemente errate, espressione sconnessa Non sa cosa fare Non si orienta 6-7 3 2½ Grosse lacune ed errori Non riesce ad applicare le minime conoscenze, anche se guidato Non riesce ad analizzare(non capisce) 8-9 4 3 Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori Compie analisi errate, non sintetizza, commette errori 10-11 5 3½ Conoscenze frammentarie, con errori o lacune Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con errori Compie analisi lacunose, sintesi incoerenti, commette errori 12-13 6 4 Conoscenze carenti, con errori ed espressione impropria Applica le conoscenze minime solo se guidato Qualche errore, analisi parziali, sintesi scorrette 14-15 7 4½ 16-17 8 5 18-19 9 5½ 20 10 6 21-22-23 11 6½ 24-25 12 7 26-27 13 8 28-29 14 9 30 15 10 Conoscenze carenti, espressione difficoltosa Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio Conoscenze complete con imperfezioni, esposizione a volte imprecisa Applica le conoscenze minime anche autonomamente, ma con gravi errori Applica autonomamente le minime conoscenze, con qualche errore Applica autonomamente le minime conoscenze, con imperfezioni Conoscenze complete, ma non Applica autonomamente e approfondite, esposizione correttamente le conoscenze semplice, ma corretta minime Conoscenze complete, poco approfondite, esposizione corretta Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con errori Conoscenze complete, quando guidato sa approfondire, esposizione corretta con proprietà linguistica Conoscenze complete, qualche approfondimento autonomo, esposizione corretta con proprietà linguistica Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni Analisi parziali, sintesi imprecise Imprecisioni, analisi corrette, difficoltà nel gestire semplici situazioni nuove Coglie il significato, esatta interpretazione di semplici informazioni, analisi corrette, gestione di semplici situazioni nuove Esatta interpretazione del testo, sa ridefinire un concetto, gestisce autonomamente situazioni nuove Coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti Applica autonomamente le Coglie le implicazioni, compie conoscenze, anche a problemi correlazioni con imprecisioni; più complessi, in modo corretto rielaborazione corretta Applica in modo autonomo e corretto, anche ai problemi complessi, le conoscenze; quando guidato trova soluzioni migliori Conoscenze complete, Applica in modo autonomo e approfondite e ampliate, corretto le conoscenze anche a esposizione fluida con utilizzo problemi complessi, trova da di un lessico ricco e appropriato solo soluzioni migliori Conoscenze complete con approfondimento autonomo, esposizione fluida con utilizzo del linguaggio specifico Qualche errore, analisi e sintesi parziali Coglie le implicazioni, compie correlazioni esatte e analisi approfondite, rielaborazione corretta, completa e autonoma Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse TERZA PROVA D’ESAME: tra le tipologie previste per l’Esame di stato, il Consiglio di classe ha optato per la tipologia B quesiti a risposta singola, i testi delle prove effettuate durante l’anno sono allegate al presente Documento. LA VALUTAZIONE DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016 ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO STUDENTE Argomento Tipo lavoro ALDEGHI EUGENIO FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI E NON RINNOVABILI TESINA BOSISIO MATTIA SISTEMA DI SICUREZZA DI UN CAVEAU TESINA + PROGETTO COLOMBO ALESSANDRO ENERGIA EOLICA TESINA GILARDONI AARON CENTRALI NUCLEARI TESINA GIORDANO GIOVANNI SISTEMA HI-FI PROGETTO + TESINA EL MOKTADIR ZACARIA CENTRALI DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA TESINA RIAZ AMIR AUTOMAZIONE CANCELLO PROGETTO RUSCONI ALESSANDRO FIBRE OTTICHE TESINA RUSNIGHI CRISTIAN ENERGIE RINNOVABILI E NON TESINA PORTELA MAXIMILIANO LUCAS AMPLIFICATORE AUDIO PROGETTO +TESINA SCALESE MICHAEL APE TUNING PROGETTO TESANOVIC IGOR I LED TESINA VONELLA ALESSANDRO PLASTICO FERROVIARIO PROGETTO+PRESENTAZ. RAMON GIOVANNI ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO DOCUMENTO 5M A.S. 2015-2016 ELENCO LIBRI DI TESTO MATERIA AUTORE TITOLO Vol. EDITORE ITALIANO Paolo Di Sacco Chiare Lettere 3 B. MONDADORI STORIA Brancati e Pagliarani Trebi Voci della storia e dell’attualità 3 LA NUOVA ITALIA INGLESE AA VV Switch & go. Technical English for Electrical Engeenering, Electronics and Automation. U HOEPLI TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI Caligaris Fava Tomasello Pivetta Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 3 HOEPLI MATEMATICA Bergamini Trifone Barozzi Matematica.bianco 4 ZANICHELLI Savi / Nasuti / Vacondio Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione 3 CALDERINI Savi / Vacondio Tecnologie Elettriche Elettroniche ed Applicazioni 3 CALDERINI U ELLE DI CI U D’ANNA U SAN MARCO TECNOL. E TECN. DI INSTALLAZ. E MANUTENZIONE TECN. ELETTR. ELETTRON. E APPLICAZIONI RELIGIONE SCIENZE MOT. E SPORT. LABORATORIO TECNOLOGIA ED ESERCITAZIONI Contadini / Marcuccini / Cardinali Del Nista / Parker / Tasselli Barezzi Massimo Confronti 2.0 Unico /Percorsi multimediali e riflessioni di cultura religiosa. Per fare movimento in perfetto equilibrio Impianti Elettrici Industriali LIBRI DI TESTO DOCUMENTO 5F A.S. 2015-2016 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE DISCIPLINA Prof. Colombo Fabiola Religione Prof. Garulli Cristina Lingua e Letteratura Italiana FIRMA Storia Prof. Luraschi Maria Inglese Prof. Ceruti Giulia Matematica Prof. Chiera Domenico Lab. Tecnologie Meccaniche Prof. Carnevale Alfio Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni. Prof. Mammone Saverio Tecnologie Elettrico Prof. Sirianni Giuseppe Elettroniche e Applicazioni Lab. Tec. Esercitazioni Lab. TEEA, Lab. TTIM Prof. Lamaina Giacomo Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Prof. Tampieri Anna Scienze Motorie e Sportive Bosisio Mattia Rappresentante alunni Vonella Alessandro Rappresentante alunni Carlo Ripamonti Dirigente Scolastico ALLEGATI: 1. Proposte criteri di valutazione per le Prove scritte dell’Esame di stato 2. Documentazione Area di progetto 3. Esempi di verifiche effettuate in diverse discipline durante l’anno scolastico CANDIDATO_______________________________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA DELLA PROVA: ANALISI DEL TESTO Macroindicatori Competenze linguistiche di base Efficacia argomentativa Analisi dei nodi concettuali e delle strutture formali Rielaborazione, collegamenti e riferimenti Indicatori Capacità di esprimersi (punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicale) Descrittori Si esprime in modo: o appropriato o corretto o sostanzialmente corretto o impreciso o impreciso e spesso scorretto o del tutto scorretto Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: o ricco e articolato o chiaro e ordinato o schematico o a tratti poco coerente o incoerente o inconsistente Capacità di analisi e di interpretazione Capacità di rielaborare, di effettuare collegamenti e fare riferimenti, di contestualizzare o o o o o o Misuratori Sa analizzare e interpretare Sa descrivere e analizzare Sa solo individuare Individua in modo incompleto Individua in modo errato Non individua - consegna in bianco Rielabora in modo: o Critico o Personale o Essenziale o Parziale o Non rielabora Valutazione complessiva TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO GIUDIZIO PUNTEGGIO NEGATIVO 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5-7 INSUFFICIENTE 8-9 SUFFICIENTE 10 DISCRETO 11-12 BUONO 13-14 OTTIMO 15 Punti Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 4 3,5 3 2 1 0 Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 0 Ottimo Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Totale punteggio 2 1,5 1 0,5 0 VOTO 1-2 3-4 5 6 7 8-9 10 6 5 4 3 2 1 0-4 0-3 1-6 0-2 15 CANDIDATO_______________________________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA DELLA PROVA: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE Macroindicatori Competenze linguistiche di base Efficacia argomentativa Competenze rispetto al genere testuale Originalità Creatività Indicatori Capacità di esprimersi (punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicale) Descrittori Si esprime in modo: o appropriato o corretto o sostanzialmente corretto o impreciso o impreciso e spesso scorretto o del tutto scorretto Capacità di formulare una tesi e di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: o ricco e articolato o chiaro e ordinato o schematico o a tratti poco coerente o incoerente o inconsistente Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli di genere testuale o Capacità di rielaborazione critica e personale dei documenti e delle fonti o o o o Misuratori Rispetta consapevolmente tutte le consegne Rispetta le consegne Rispetta in parte le consegne Rispetta solo alcune consegne Non rispetta le consegne o Consegna in bianco Rielabora in modo: o Critico o Personale o Essenziale o Parziale o Non rielabora Valutazione complessiva Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 4 3,5 3 2 1 0 Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Ottimo/eccellente 3 2,5 2 1,5 1 0 Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Non classificabile 5 4 3 2 Ottimo Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Totale punteggio 2 1,5 1 0,5 0 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO GIUDIZIO NEGATIVO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO OTTIMO PUNTEGGIO 1-4 5-7 8-9 10 11-12 13-14 15 Punti VOTO 1-2 3-4 5 6 7 8-9 10 0-4 0-3 6 1-6 1 0-2 15 CANDIDATO_______________________________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA DELLA PROVA: TEMA STORICO Macroindicatori Competenze linguistiche di base Efficacia argomentativa Pertinenza e conoscenza dell’argomento Originalità Creatività Indicatori Capacità di esprimersi (punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicale) Descrittori Si esprime in modo: o appropriato o corretto o sostanzialmente corretto o impreciso o impreciso e spesso scorretto o del tutto scorretto Capacità di formulare una tesi e di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: o ricco e articolato o chiaro e ordinato o schematico o a tratti poco coerente o incoerente o inconsistente Conoscenza degli eventi storici. Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia. Conosce e sa sviluppare in modo: o pertinente ed esauriente o pertinente e corretto o essenziale o poco pertinente e incompleto o non pertinente (fuori tema) Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze storiche o consegna in bianco Rielabora in modo: o Critico o Personale o Essenziale o Parziale o Non rielabora Valutazione complessiva Misuratori Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 4 3,5 3 2 1 0 Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 0 Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Non classificabile 6 5 4 3 2 Ottimo Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Totale punteggio 2 1,5 1 0,5 0 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO GIUDIZIO NEGATIVO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO OTTIMO PUNTEGGIO 1-4 5-7 8-9 10 11-12 13-14 15 Punti VOTO 1-2 3-4 5 6 7 8-9 10 0-4 0-3 1-6 1 0-2 15 CANDIDATO_______________________________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA DELLA PROVA: TEMA DI ORDINE GENERALE Macroindicatori Competenze linguistiche di base Efficacia argomentativa Pertinenza e conoscenza dell’argomento Originalità Creatività Indicatori Capacità di esprimersi (punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicale) Descrittori Si esprime in modo: o appropriato o corretto o sostanzialmente corretto o impreciso o impreciso e spesso scorretto o del tutto scorretto Capacità di formulare una tesi e di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: o ricco e articolato o chiaro e ordinato o schematico o a tratti poco coerente o incoerente o inconsistente Capacità di sviluppare in modo pertinente ed esauriente la traccia. Conosce e sa sviluppare in modo: o pertinente ed esauriente o pertinente e corretto o essenziale o poco pertinente e incompleto non pertinente (fuori tema) Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze o Consegna in bianco Rielabora in modo: o Critico o Personale o Essenziale o Parziale o Non rielabora Valutazione complessiva Misuratori Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 4 3,5 3 2 1 0 Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 0 Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Non classificabile 6 5 4 3 2 Ottimo Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Totale punteggio 2 1,5 1 0,5 0 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E PUNTEGGIO GIUDIZIO NEGATIVO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO OTTIMO PUNTEGGIO 1-4 5-7 8-9 10 11-12 13-14 15 Punti VOTO 1-2 3-4 5 6 7 8-9 10 0-4 0-3 1-6 1 0-2 15 Ministero dell'Ist l'Istruzione, dell'Università e della lla R Ricerca Istituto Statale e di Istruzione Superiore “G.D. Rom Romagnosi” email: cois004003@istruz truzione.it - PEC: [email protected] - cod.fisc. 82004 2004660138 Istituto Tecnico (diurno-serale) ale) Amm. Finanza Marketing - Turismo – Costruzione, Amb. Amb e Territorio via Carducci, ucci, 5 – 22036 Erba (Co) Tel. 031644072 – Fax 031610998 I.T.I.S. Elettrico-Elettronic onico con articolazione automazione: Tel. 031683784 – Fax ax 0316738121 I.P.S.S.A.R. Enogastronom nomia e ospitalità alberghiera – IeFP: Tel. 031611784 – Fax 031640870 I.P.S.I.A. Elettric ttrico – Elettronico – IeFP: Tel. 031683784 – Fax 031673812 8121 via Eupilio pilio, 22 – loc. Beldosso – 22030 Longone al Segrino (Co) Simulazione seconda prova E. S.. a.s. a 2015/2016 Scheda di valutazione T.T.I.M Classe 5F Candidato ____________________ ______________________________________ _________ Data _________________________ ________ COMPLETA ED APPROFONDITA Conoscenza argomenti ESAURIENTE ED ADEGUATA A TRATTI ESAURIENTE SUPERFICIALE CHIARO E BEN DELINEATO Organicità procedimento eseguito DISCRETAMENTE SVILUPPATO SUFFICIENTE MA SINTETICO CONFUSO ESATTI E GIUSTIFICATI Risultati ottenuti ACCETTABILI E COERENTI APPROSSIMATI MA COERENTI ERRATI O APPROSSIMATI PRECISA ED APPROFONDITA Terminologia tecnica GENERICA MA EFFICACE IMPROPRIA VO OTO 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 3 2 1 /15 VOTO… …………………………… auth: vice Progettazione ed erogazione ione di servizi di istruzione superiore settore Economico negli indirizzii AFM, A articolazione SIA e Turismo; settore Tecnologico indirizzo CAT costr ostruzioni, ambiente e territorio e orientamento. Pagina 1/1 Data 1^ SIMULAZIONE TERZA PROVA 19/02/2016 CANDIDATO………………………………………… CLASSE 5^ F GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Punti CONOSCENZA 1 • Possiede conoscenze nulle/fuori tema • Possiede conoscenze scorrette e limitate • Possiede conoscenze essenziali 4 • Possiede conoscenze soddisfacenti 5 • Possiede conoscenze complete e approfondite 6 2-3 COMPETENZA • • • • • Non sa applicare le conoscenze/fuori tema Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo parzialmente corretto, utilizzando un lessico non sempre appropriato Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sostanzialmente corretto, utilizzando un lessico adeguato Coglie con sicurezza i problemi e sa organizzare i contenuti dello studio in modo soddisfacente Coglie con sicurezza i problemi e applica le procedure in modo organico e rigoroso 0 1-3 4 5 6 CAPACITÀ 0 • Non è in grado di analizzare né di sintetizzare/fuori tema • Sa analizzare parzialmente ed è capace di sintetizzare in forma semplice 1-2 • Analizza adeguatamente l’argomento ed è capace di sintetizzare in forma scorrevole e precisa 3 PUNTEGGIO TOTALE PER MATERIA MEDIA TOTALE Storia Matematica Meccanica LTE Inglese Data 2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA 11/05/2016 CANDIDATO………………………………………… CLASSE 5^ F GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Punti CONOSCENZA 1 • Possiede conoscenze nulle/fuori tema • Possiede conoscenze scorrette e limitate • Possiede conoscenze essenziali 4 • Possiede conoscenze soddisfacenti 5 • Possiede conoscenze complete e approfondite 6 2-3 COMPETENZA • • • • • Non sa applicare le conoscenze/fuori tema Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo parzialmente corretto, utilizzando un lessico non sempre appropriato Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sostanzialmente corretto, utilizzando un lessico adeguato Coglie con sicurezza i problemi e sa organizzare i contenuti dello studio in modo soddisfacente Coglie con sicurezza i problemi e applica le procedure in modo organico e rigoroso 0 1-3 4 5 6 CAPACITÀ 0 • Non è in grado di analizzare né di sintetizzare/fuori tema • Sa analizzare parzialmente ed è capace di sintetizzare in forma semplice 1-2 • Analizza adeguatamente l’argomento ed è capace di sintetizzare in forma scorrevole e precisa 3 PUNTEGGIO TOTALE PER MATERIA Matematica Meccanica TEEA Inglese Pag. 1/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Gabriele D'Annunzio, La sabbia del tempo, in “Laudi III”, Alcyone, da “Tutte le opere”, Mondadori, Milano, 1947. Metrica: madrigale composto da due terzine e una quartina di endecasillabi con schema di rime ABA, CBC, DEDE. 1 2 3 Come scorrea la calda sabbia lieve Per entro il cavo della mano in ozio, Il cor sentì che il giorno era più breve. 4 5 6 E un'ansia repentina il cor m'assalse Per l'appressar dell'umido equinozio Che offusca l'oro delle piagge salse. 7 8 9 10 Alla sabbia del Tempo urna la mano Era, clessidra il cor mio palpitante, L'ombra crescente d'ogni stelo vano Quasi ombra d'ago in tacito quadrante. 1 Come: ha valore temporale (“quando”, “mentre”); scorrea: forma sincopata di “scorreva”. 2 per entro... ozio: “attraverso la mano concava, che nell'ozioso giorno estivo stava giocherellando con la sabbia”. 3 il giorno... breve: “era diminuita la durata del giorno, della luce”. 4 E: “ed ecco”; repentina: “improvvisa”; m'assalse: “mi assalì”. 5 per l'appressar: “per l'avvicinarsi”; umido equinozio: l'equinozio d'autunno (21 settembre) è definito “umido perché apportatore delle prime piogge. 6 offusca l'oro: “attenua, rende meno luminoso il colore dorato”, a causa della luce più pallida e della nebbia; piagge salse: “spiagge salate”, perché vicine al mare. 7 sabbia del Tempo: “sabbia che misura lo scorrere del tempo”, passando da un'ampolla all'altra della clessidra. Sta ad indicare il passare del tempo stesso: urna: “vaso funerario”. Qui indica l'ampolla della clessidra. 8 cor mio palpitante: “il mio cuore dominato dall'ansia”, perché avverte lo scorrere del tempo. 9 crescente: “l'ombra che si allunga”, per effetto dell'inclinarsi del sole sull'orizzonte; vano: “esile, spoglio,” 10 quasi... quadrante: “come l'ombra dell'ago che segna il tempo sul quadrante di una meridiana”. Il quadrante è tacito, “silenzioso”, perché non batte l'ora come un orologio, ma la indica per mezzo dell'ombra. Questa poesia fa parte dei “Madrigali d'estate”, un gruppo di undici brevi componimenti all'interno di “Alcyone”. Composto probabilmente tra il settembre e l'ottobre del 1903, il madrigale si incentra sul motivo della fuga del tempo, che si unisce al rammarico per la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. Comprensione del testo. Dopo un’attenta lettura, il candidato riassuma il contenuto del testo. Analisi del testo. 2.1 Come si può ripartire il testo in base al contenuto (descrizione-sensazione)? 2.2 Quali sono i predicati verbali che indicano lo scorrere del tempo? 2.3 Quali sono invece le parole e le locuzioni che indicano lo smarrimento dell'uomo di fronte alla fuga del tempo? 3 Interpretazione complessiva ed approfondimenti. Le immagini costruite lungo i versi sono la descrizione di uno scenario quasi surreale: vediamo su una spiaggia al tramonto il poeta che con la mano liscia la sabbia; a questa immagine si sovrappone subito un'altra, quella della trasformazione del poeta in una clessidra vivente e palpitante, seduto su un enorme quadrante silenzioso e un po' inquietante (la spiaggia), accanto agli aghi degli steli degli arbusti. È una visione quasi onirica e metafisica del rapporto tra l'uomo e il tempo, che ci può ricordare i quadri di De Chirico o di Dalì, in cui oggetti e uomini sono ridotti a funzione simbolica. Quale poetica emerge dalla lettura della lirica? Il candidato proponga un'interpretazione del testo cercando di evidenziare il proprio personale punto di vista. 1 2 TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue Pag. 2/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: i piaceri. DOCUMENTI Claude Monet, Bagnanti a La John Constable, La cattedrale di Grenouillère (1869), National Salisbury vista dai terreni del Gallery, Londra Vescovo (1823), Victoria & Albert Museum, Londra Sensazioni di benessere, appagamento, beatitudine, piacere… sono tutte prerogative dell’essere innamorati. Ma per provare queste sensazioni, a quanto pare, può bastare anche osservare dei capolavori d’arte pittorica. Ecco quanto suggerito da un nuovo studio dell’University College di Londra. I ricercatori, coordinati dal neurobiologo Semir Zeki, hanno scoperto che quando si ammira un’opera d’arte si attiva la stessa zona del cervello di quando si è innamorati, la corteccia orbito-frontale. Tutto questo attiva la produzione di un ormone noto per dare sensazioni di intenso piacere e appagamento: la dopamina. A queste conclusioni i ricercatori sono giunti dopo aver scansionato, per mezzo di una pioneristica tecnica di brain-mapping, il cervello di un gruppo di volontari durante la visione di 28 opere d’arte. Tra le varie opere vi erano la Nascita di Venere di Sandro Botticelli, Bagnanti a La Grenouillère di Claude Monet e La cattedrale di Salisbury vista dai terreni del vescovo di John Constable. Luigi Mondo e Stefania Del Principe, Osservare un bel quadro dà piacere come essere innamorati, su «La Stampa» del 9 maggio 2011. Sandro Botticelli, La nascita di Venere (circa 1482-85), Galleria degli Uffizi, Firenze L'orologio della Trinità de’ Monti suonò le tre e tre quarti. Egli [Andrea Sperelli, N.d.R.] pensò, con una trepidazione profonda: «Fra pochi minuti Elena sarà qui. Quale atto io farò accogliendola? Quali parole io le dirò?». L'ansia in lui era verace e l'amore per quella donna era in lui rinato veracemente; ma la espressione verbale e plastica de' sentimenti in lui era sempre così artificiosa, così lontana dalla semplicità e dalla sincerità, che egli ricorreva per abitudine alla preparazione anche ne' più gravi commovimenti dell'animo. Cercò d'imaginare la scena; compose alcune frasi; scelse con gli occhi intorno il luogo più propizio al colloquio. Poi anche si levò per vedere in uno specchio se il suo volto era pallido, se rispondeva alla circostanza. E il suo sguardo, nello specchio, si fermò alle tempie, all'attaccatura dei capelli, dove Elena allora soleva mettere un bacio delicato. Aprì le labbra per mirare la perfetta lucentezza dei denti e la freschezza delle gengive, ricordando che un tempo ad Elena piaceva in lui sopra tutto la bocca. La sua vanità di giovine viziato ed effeminato non trascurava mai nell'amore alcun effetto di grazia o di forma. Egli sapeva, nell'esercizio dell'amore, trarre dalla sua bellezza il maggior possibile godimento. Questa felice attitudine del corpo e questa acuta ricerca del piacere appunto gli cattivavano l'animo delle donne. Egli aveva in sé qualche cosa di Don Giovanni e di Cherubino: sapeva essere l'uomo di una notte erculea e l'amante timido, candido, quasi verginale. La ragione del suo potere stava in questo: che, nell'arte d'amare, egli non aveva ripugnanza ad alcuna finzione, ad alcuna falsità, ad alcuna menzogna. Gran parte della sua forza era nella ipocrisia. Gabriele D'Annunzio, Il piacere, (1889), Ediz. a cura di Giansiro Ferrata, Oscar Mondadori, 1989. [Jean Floressas Des Esseintes, N.d.R.] Ormai aspirava semplicemente a crearsi - pel proprio piacere, non più per sbalordire altrui - un interno provvisto d'ogni comodità, eppure messo in modo non comune; a formarsi un nido singolare Pag. 3/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca e tranquillo, adatto ai bisogni della futura solitudine. Quando l'architetto cui l'aveva affidata, gli consegnò la casa allestita di tutto punto in conformità dei suoi piani e desideri; quando non restò più che fissarne l'arredamento e la decorazione, daccapo egli riprese a suo agio in esame tutti i possibili colori e le loro gradazioni. […]. Quasi solo di notte viveva, stimando che di notte in nessun luogo si stava bene come in casa, in nessun luogo era più solo e che l'anima non spiccava il volo e non fiammeggiava che nell'immediata vicinanza dell'ombra. Trovava pure un particolare godimento a restare in una camera bene illuminata, desta e all'erta essa sola, tra tante case piene di buio e di sonno; godimento in cui entrava forse una punta di vanità; compiacimento affatto egoistico, che conosce chi lavora sin tardi, quando, alzando le tendine della finestra, constata che tutto intorno a lui è spento, tutto è muto, tutto è morto. Joris-Karl Huysmans, Controcorrente (À rebours), cap. I, (18), trad. it. di Camillo Sbarbaro, Rusconi, Milano, 1972. Era una bella serata, tanto calda che Dorian prese il soprabito sul braccio e non si avvolse nemmeno la sciarpa di seta intorno al collo. Mentre andava verso casa fumando una sigaretta, gli passarono accanto due giovanotti in abito da sera e sentì uno di loro sussurrare all'altro: "Quello è Dorian Gray". Gli tornò in mente il piacere che era solito provare una volta quando la gente lo indicava, o lo guardava, o parlava di lui. Ora era stanco di sentir pronunciare il suo nome. Il fascino del modesto villaggio dove negli ultimi tempi era andato tanto di frequente consisteva per metà nel fatto che nessuno sapeva chi fosse. Alla fanciulla dalla quale era riuscito a farsi amare aveva detto più volte che era povero e lei gli aveva creduto: una volta le aveva detto che era cattivo e lei aveva riso e gli aveva risposto che i cattivi sono sempre molto vecchi e molto brutti. Com'era dolce il suo riso! sembrava il canto di un cardellino. E quanto era graziosa, col suo vestito di cotone e i suoi grandi cappelli! Non sapeva niente, ma possedeva tutto quello che lui aveva perduto. Arrivato a casa trovò il servitore che lo aspettava; lo mandò a letto, si adagiò sul divano della biblioteca e cominciò a riflettere su alcune delle cose che Lord Henry gli aveva detto. Era proprio vero che non si poteva mai cambiare? Sentì un desiderio violento della purezza immacolata della sua adolescenza; la sua adolescenza candida e rosea, come Lord Henry l'aveva chiamata un giorno. Sapeva di aver sporcato se stesso, di aver riempito di corruzione la propria mente e di orrore la propria fantasia; di aver esercitato un'influenza deleteria sugli altri e di aver provato in questo una gioia terribile; e sapeva che di tutte le vite che si erano incontrate con la sua, quella che aveva portato all'ignominia era la più bella e la più promettente. Ma tutto questo era irreparabile? Non c'era nessuna speranza per lui? Ah, che momento mostruoso di orgoglio e di passione era stato quello nel quale aveva pregato perché il ritratto portasse il peso dei suoi giorni e a lui restasse intatto lo splendore dell'eterna giovinezza! Il suo fallimento era interamente colpa di quel momento. Sarebbe stato meglio per lui se ogni peccato della sua vita avesse portato con sé la propria punizione, sicura, rapida. Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, cap. XX (1890), Newton Compton Editori, Roma, 2011. Il primo sguardo dalla finestra al mattino il vecchio libro ritrovato volti entusiasti neve, il mutare delle stagioni il giornale il cane la dialettica fare la doccia, nuotare musica antica scarpe comode capire musica moderna scrivere, piantare viaggiare cantare essere gentili. Bertolt Brecht, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992). 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: l'importanza dei diritti umani e civili. Pag. 4/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca DOCUMENTI Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Dichiarazione dei diritti umani (adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948), dal sito dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), www.ohchr.org. Articolo 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Articolo 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» del 27 dicembre 1947, n. 298. C’è un ritornello particolarmente significativo ripetuto da quasi tutto il mondo politico occidentale in crisi: «i diritti civili non riguardano l’ambito della contrattazione tra partiti: pertengono alla sfera della coscienza individuale. È questo il motivo per cui sui diritti civili i parlamentari avranno sempre piena libertà di voto». Sembra un’illuminata e condivisibile affermazione, ma in realtà si tratta di un’argomentazione dettata dalla cecità cognitiva tipica del pregiudizio platonico nei confronti di qualsiasi aspetto connesso all’autoregolazione naturale dei rapporti sociali. Regolare matrimoni, unioni, separazioni, divorzi, includere nella sfera dell’accettazione sociale i diritti alla convivenza, alla vita e alla morte, avviare i processi che conferiscono dignità ai migranti, alle minoranze etniche, religiose e culturali, sono atti eminentemente biopolitici. In particolare, nell’idea di biopolitica proposta in questo libro, sono forse gli unici atti biopolitici capaci di sortire effetti concreti e duraturi per incidere sulla crisi. Più di qualsiasi decreto di natura economica, più di una rimodellazione dei sistemi fiscali, più dei disegni di legge per lo sviluppo dell’occupazione. Questi ultimi impongono regole inapplicabili in tempi di crisi: trasferiscono, tutt’al più, piccoli pezzettini di beni o privilegi da una parte all’altra della popolazione, redistribuiscono fettine di ricchezza che, tuttavia, non producono alcuno sviluppo e inducono rimbalzi inattesi: ad esempio, contraccolpi fiscali che possono azzoppare ulteriormente le possibilità di sviluppo. Per riprendere il cammino delle esauste, opulente e, soprattutto, vecchie società occidentali non serve la redistribuzione delle ricchezze, ma la redistribuzione della gioventù. Di ciò si occupano i diritti civili. Essi incidono in maniera diretta e immediata sulle due leve etologiche fondamentali: la regolazione della riproduzione e i riassetti delle migrazioni. Antonino Pennisi. L'errore di Platone. Biopolitica, linguaggio e diritti civili in tempo di crisi, 2014. Dobbiamo essere consapevoli che in uno Stato laico debbono convivere persone con teologie, filosofie, opinioni differenti: nessuna può imporre come normativa la sua propria Weltanschauung. Perciò, per rispondere ai problemi emergenti dalla società, uno Stato consapevole e dedito al bene comune, fa leggi sul divorzio, sull’aborto, sulle unioni omosessuali, sul fine vita… Tu ritieni di non dover o poter mai divorziare: bene, e chi ti obbliga? Perché allora ti opponi se, in base alla legge, tuo fratello divorzia? L’insidia sta nel fatto che molti cattolici (ma anche seguaci di altre Chiese o religioni) ritengono che la loro verità sia così… vera da dover essere imposta a tutti. Ma se si imbocca questa strada l’esito inevitabile sarà una terribile guerra di religione che, infine, frantumerà la vita comune e manderà a picco un paese. Invece la laicità (senza aggiungere «sana») è una benedizione per tutti: ognuno è a casa sua, nello Stato, nel rispetto reciproco Pag. 5/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca delle differenti opinioni, e nella severa osservanza della legalità. Questo, però, per molti vescovi, e per tanti preti e laici devoti, è duro da accettare: in un’Italia pur formalmente a grande maggioranza «cattolica», di fatto essi sono in minoranza, come hanno dimostrato i referendum sul divorzio (1974) e sull’aborto (1981). Eppure la nostalgia dei bei tempi passati è più forte di ogni ragionevole consapevolezza della mutata realtà. Dom Giovanni Franzoni, Le piccole aperture di Francesco, su «MicroMega» n. 6, giugno 2015. 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: la disfatta di Caporetto. DOCUMENTI Fronte dell'Isonzo, ore 2 del 24 ottobre 1917. Una notte da lupi, buia, sferzata dalla pioggia. Allo scoccare dell'ora scoppiò l'iradiddio [baraonda, pandemonio, N.d.R.]: l'artiglieria germanica e quella austro-ungarica, oltre mille bocche da fuoco, si scatenarono contro le trincee italiane a valle ed in quota. Alle granate convenzionali vennero alternati proiettili a gas lacrimogeni ed asfissianti. Da Vodenca, uno spiazzo a poco meno di un chilometro dal centro del paese di Plezzo (l'attuale Bovec), venne lanciato dai Gaswerfer, tubi lanciagas azionati da comandi elettrici, un migliaio di proiettili contenenti difosgene e difenilcloroarsina, letali. Il 5° battaglione dell'8a brigata Friuli fu totalmente annientato: quasi 600 morti. A morire soffocati non furono solo essi. Il bombardamento degli attaccanti, privo di una risposta significativa da parte italiana, cessò alle 6, ora in cui scattò l'attacco delle fanterie. In campo apparve la novità delle squadre d'assalto, le germaniche Sturmtruppen e le corrispondenti Sturmpatrouillen austro-ungariche, che avevano l'ordine di infiltrarsi in profondità per insaccare i reparti italiani di fanteria, mettendo contemporaneamente fuori combattimento le batterie della nostra artiglieria. […] Il comando fu affidato al generale prussiano Otto von Below (gli austro-ungarici volevano Alfred Krauss); capo di stato maggiore fu nominato il fondatore degli Alpenkorps tedeschi, Konrad Krafft von Dellmensigen, che era stato a settembre sul fronte dell'Isonzo «in gita», come disse. […]. Nell'attacco germanici e austro-ungarici fecero scattare 353.000 soldati, appoggiati da 2.147 cannoni e 371 bombarde. Di fronte, la 14a armata aveva la 2a armata italiana del generale Luigi Capello, con otto corpi d'armata schierati dal Rombon fino al Vipacco presso Gorizia. Poi, fino al mare, c'era la 3a armata del duca d'Aosta, formata da quattro corpi d'armata. Della 2a armata, ad essere investiti dall'attacco di sfondamento furono la 19a divisione del generale Giovanni Villani (che si suicidò dopo la disfatta), la brigata Puglie ed il 10° gruppo alpini del 27° corpo d'armata del generale Pietro Badoglio, il 4° corpo d'armata del generale Alberto Cavaciocchi ed anche il meno strutturato 7° corpo d'armata del generale Luigi Bongiovanni: 257.400 uomini, con 997 pezzi d'artiglieria e 345 bombarde. Le polemiche sulla cialtroneria dei comandi italiani durano ancora, e vi sono alcuni che insistono nel difendere lo stato maggiore di allora. Sergio Tazzer, I ragazzi del novantanove, Kellerman, Vittorio Veneto, 2012. Queste le impressionanti cifre della rotta di Caporetto: 11.000 morti, 29.000 feriti, 280.000 prigionieri, 350.000 soldati allo sbando, 400.000 profughi civili, oltre a 800.000 abitanti della regione friulana consegnati per un anno a un ferreo regime di occupazione, e a quantità enormi di materiale abbandonate nelle mani nemiche. I prigionieri, soprattutto, dovettero sopportare sofferenze atroci: aggiuntisi ai 300.000 che già erano in mano austriaca dall’inizio della guerra, morirono in 100.000 nei campi di concentramento per fame, paradossalmente per colpa del governo italiano. Il nostro paese, infatti, non aveva voluto aderire alla convenzione tra i paesi belligeranti, che assicurava periodici invii di vitto per le migliaia di prigionieri di guerra – che era oggettivamente difficoltoso mantenere –, nella convinzione che fosse difficile distinguere tra disertori e prigionieri, e che quanto più drammatiche fossero le condizioni di chi cadeva in mano al nemico, tanto più impegno veniva profuso in combattimento. Nei giorni successivi all’offensiva gli austro-tedeschi, forti di 55 divisioni, tentarono di scardinare la nuova linea difensiva italiana, presidiata da 35 divisioni, oltre a 4 di cavalleria, con una serie di assalti, conosciuti come “battaglia d’arresto”. Sul Grappa si combatté fino al 21 dicembre, e la IV armata fu costretta a cedere alcune posizioni avanzate alle 9 divisioni austro-tedesche del generale Krauss. […]. La disfatta di Caporetto costò il posto al comandante supremo Cadorna; il suo posto fu preso da Armando Diaz, affiancato dai generali Giardino e Badoglio – le responsabilità del quale nella sconfitta vennero messe a tacere. Il nuovo comando si attenne strettamente a una guerra difensiva, preoccupandosi di riorganizzare un esercito – presso il quale affluirono rinforzi da parte degli inglesi (4 divisioni) e francesi (6 divisioni), dislocati in Lombardia – che appariva in profonda crisi dopo il disastro di Caporetto. Le divisioni, che da 65 erano scese a 38, furono portate progressivamente a 52, venne intensificata la produzione di armi e munizioni e il parco aeronautico fu incrementato fortemente, passando da 140 a 600 apparecchi. D’altra parte, le cose per gli imperi centrali sembravano mettersi bene, poiché sia la Russia che la Romania, in dicembre, gettarono la spugna e avviarono trattative di pace, eliminando così il fronte orientale e permettendo a Germania e AustriaUngheria di preparare la grande offensiva primaverile su quello opposto, mirante a sconvolgere l’assetto anglo-francese Pag. 6/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca prima che l’intervento americano – gli Stati Uniti avevano dichiarato guerra agli imperi centrali il 12 marzo 1917 – modificasse definitivamente gli equilibri a favore dell’Intesa. Ma l’entrata in guerra degli Stati Uniti, pur consentendo all’Italia di fruire di vitali aiuti economici nell’ultimo, difficile anno di belligeranza, comprometteva le aspirazioni italiane di carattere più squisitamente imperialistico. Gli americani non riconoscevano infatti il patto di Londra, di cui non erano stati firmatari, ed erano propensi a mantenere l’integrità dell’Austria pur nel rispetto dell’autonomia dei popoli, tra i quali quelli slavi, le cui rivendicazioni in Dalmazia contrastavano con le pretese italiane di dominio dell’Adriatico. Andrea Frediani, Le guerre dell'Italia unita, Newton Compton Editori, Roma, 2012. La sera del 27 ottobre, dopo aver raggiunto Treviso, il generale Cadorna, emetteva il Bollettino di Guerra con il quale si imputava la sconfitta alla “mancata resistenza di reparti della 2a Armata vilmente ritiratisi senza combattere o ignominiosamente arresisi al nemico”. Con quel disonorevole Bollettino il generale Cadorna addebitava alla truppa la responsabilità della rotta di Caporetto e non invece a manchevolezze ed errori del suo Comando. Per fermare la massa degli sbandati della 2a Armata e regolare lo sgombro dei reparti il Comando Supremo dovette ricorrere a decisioni estreme: furono impiegati plotoni di esecuzione che eseguirono fucilazioni sommarie di soldati presi a caso fra gli sbandati in fuga. Tullio Vidulich, Generale B., Novant’anni fa la Battaglia di Caporetto – Ottobre 1917. Un’occasione per riflettere, http://www.lagrandeguerra.net/ggcaporettoriflettere.html, 13/03/2016, 15:22. Le conclusioni del convegno di studi storici sulla prima guerra mondiale “Rileggiamo la Grande Guerra” hanno sostanzialmente rivisto le critiche fatte, in passato, all’operato del Gen. Cadorna sia sul piano organizzativo che su quello strategico. È rimasta la critica al bollettino del 28 ottobre nel quale avrebbe “scaricato sui soldati le proprie responsabilità, infangandone la memoria”. Desidero pertanto analizzare il bollettino e le sue conseguenze. Innanzitutto va chiarito che “i soldati” non c’entrano: se io critico la FIAT non me la prendo certo con gli operai ma con i manager. A maggior ragione per i reparti militari perché i Comandanti hanno dei poteri e delle responsabilità che i manager non hanno. Quindi la critica ai reparti che si sono arresi è riferita ai Comandanti. Sul fatto che alcuni reparti della II armata si siano arresi non ci possono essere dubbi: lo dicono i numeri (tremila morti contro 250.000 prigionieri), le testimonianze del nemico che non aveva alcun interesse a sminuire il proprio successo, la testimonianza di Leonida Bissolati che ha coniato il termine “sciopero militare”, le testimonianze dei cappellani militari, il fatto che ancora negli anni ‘60, le trincee fossero intatte (le ho viste io). A discarico del Gen. Cadorna va precisato che quei numeri furono gonfiati nei rapporti di alcuni comandi: e, al Comando Supremo, la diserzione appariva di ampie dimensioni. Era quindi naturale e necessario che il Generalissimo utilizzasse gli strumenti dell’arte del comando affinchè lo sciopero non dilagasse in tutto l’esercito. […] Il bollettino va analizzato sotto i due aspetti che lo caratterizzano: quello politico e quello militare. Sul piano politico fu indubbiamente un errore perché indebolì i nostri rappresentanti nelle trattative con gli alleati che non vollero mischiare i loro reparti con i nostri, temendone il contagio; ed anche perché fornì un argomento forte e gratuito allo schieramento pacifista ed ebbe conseguenze gravi per la carriera del Gen. Cadorna. Sul piano militare, mettendo su piani diversi e contrapposti i reparti che si sono vilmente arresi da quelli che hanno combattuto valorosamente, ha fatto dell’azione di comando. I risultati - l’Esercito nel suo complesso ha combattuto valorosamente durante tutta la ritirata mantenendosi compatto malgrado la numerosissima presenza di sbandati che invitavano alla diserzione - sembrano aver premiato il messaggio contenuto nel bollettino. Il bollettino fu redatto dal Gen. Porro ed approvato dai ministri Bissolati e Giardino prima di essere sottoposto al Gen. Cadorna il quale, pur con qualche resistenza, lo approvò dimostrando di non aver affatto considerato le probabili conseguenze sul suo incarico […] Questo basta a dimostrare la mala fede di chi accusa il Gen. Cadorna di aver voluto scaricare ad altri le Sue responsabilità; inoltre, poiché i due ministri lo approvarono per primi e non è credibile, essendo politici, che non si rendessero conto delle probabili conseguenze per le prerogative del Comandante Supremo, ne deriva che essi, in mala fede, giocarono un brutto tiro al Gen. Cadorna che, infatti, fu sfiduciato dal Presidente del Consiglio V.E. Orlando. Carlo Cadorna, Cold case: la verità sulla disfatta di Caporetto, http://corrieredellacollera.com/2013/01/08/cold- case-laverita-sulla-disfatta-di-caporetto-di-carlo-cadorna/, 13/03/2016, 15:29. 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: la scienza? Non mi fido. DOCUMENTI Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova. (Euclìde, filosofo greco, 365-275 a.C.) Pag. 7/7 Seconda simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Viviamo in un'epoca in cui qualsiasi tipo di conoscenza scientifica, dalla sicurezza del fluoro e dei vaccini alla realtà dei cambiamenti climatici, diventa oggetto di contestazioni organizzate e spesso feroci. Rinfrancati dalle loro fonti di informazione e dalla loro interpretazione delle ricerche, i dubbiosi hanno dichiarato guerra al consenso degli esperti. La tendenza è così diffusa – ne parlano libri, giornali, articolo e conferenze accademiche – da rendere il dubbio scientifico quasi un fenomeno di cultura popolare. Nel film Interstellar, ambientato in un'America futuristica e depressa in cui la NASA è costretta a nascondersi, i libri scolastici affermano che gli allunaggi delle missioni Apollo sono un'invenzione. In un certo senso tutto ciò non è sorprendente. Le nostre vite sono sature di scienza e tecnologia come mai prima d'ora. Per molti questo nuovo mondo è pieno di sorprese, soddisfacenti e ricco di gratificazioni, ma anche più complesso e talvolta inquietante. Fronteggiamo rischi difficili da analizzare. Per esempio ci viene chiesto di accettare come sicuro il consumo di cibo contenente organismo geneticamente modificati (OGM) perché non esistono prove del contrario e non vi è alcuna ragione per credere che l'alterazione selettiva dei geni in laboratorio sia più dannosa della loro trasformazione mediante tecniche di riproduzione tradizionali. Ma per alcuni l'idea stessa di trasferire geni da una specie all'altra riporta alla mente l'immagine di scienziati pazzi che lavorano in modo incontrollato. Il mondo è pieno di pericoli reali e immaginari e non è semplice distinguere gli uni dagli altri. […]. In questo scenario sconcertante, siamo chiamati a decidere in cosa credere e come comportarci di conseguenza. In teoria, la scienza serve proprio a questo. «La scienza non è un insieme di fatti», sostiene la geofisica Marcia McNutt, direttrice della prestigiosa rivista Science. «La scienza è un metodo per stabilire se ciò in cui decidiamo di credere trovi fondamento o meno nelle leggi della natura». Ma alla maggior parte di noi l’applicazione del metodo non risulta naturale, e per questo continuiamo a incorrere in equivoci. Le radici del problema risalgono, come è noto, al passato. Il metodo scientifico ci conduce a verità assai poco scontate, spesso sconcertanti e talvolta difficili da digerire. Agli inizi del Seicento, quando Galileo affermò che la Terra ruota sul proprio asse e orbita attorno al Sole, lo scienziato chiese alle persone di credere in qualcosa che andava contro il buon senso; infatti, sembra proprio che sia il Sole a ruotare intorno alla Terra e il movimento del nostro pianeta non è percepibile. Galileo fu mandato a processo e costretto a ritrattare. Due secoli dopo, Charles Darwin sfuggì alla medesima sorte, ma l’idea che ogni forma di vita sulla Terra derivi da un antenato primordiale e che noi umani siamo lontani parenti di scimmie, balene e persino molluschi degli abissi è ancora difficile da accettare per molti. Lo stesso vale per un’altra nozione ottocentesca, ovvero che l’anidride carbonica, un gas invisibile che respiriamo costantemente e che compone meno dello 0,001 per cento dell’atmosfera, possa alterare il clima terrestre. Anche quando accettiamo questi principi scientifici sul piano logico, a livello inconscio rimaniamo legati alle nostre intuizioni, che gli scienziati considerano convinzioni ingenue. Joel Achenbach, La scienza? Non mi fido, su «National Geographic» Vol. 35 n. 03 del marzo 2015. Come insegnare il metodo scientifico e, più in generale, a pensare in modo critico? Oggi che le bufale affollano tanto i vecchi che i nuovi media (ammesso che abbia ancora un barlume di senso la distinzione), forse limitarsi al contenuto degli attuali libri di testo e sciorinare in scuole e università lezioni su Galileo Galilei non è sufficiente. Secondo uno studio del 2012 condotto presso l’università dell’Arizona, gli studenti che negli ultimi vent’anni si sono iscritti a facoltà non scientifiche dimostravano sì una discreta alfabetizzazione scientifica, ma questo non impediva a molti di loro di credere in dischi volanti, astrologia e parapsicologia. Questa forma mentis inoltre cambiava pochissimo col procedere degli studi: in altre parole l’irrazionalità dimostra di resistere benissimo all’educazione formale. […] Stefano Della Casa, Come insegnare a non credere alle bufale, su «Wired» del 9 maggio 2014. TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Lo scoppio della Prima guerra mondiale apre in Italia il conflitto tra interventisti e neutralisti. Si tracci un quadro delle categorie politiche e sociali che diedero vita alle opposte tesi, nonché delle reciproche motivazioni e delle conseguenze del dibattito verificatesi prima dell'ingresso effettivo del Paese in guerra. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La musica è arte, libertà, movimento, immaginazione, sogno. Le sensazioni di chi compone si riversano in chi ascolta, stimolando una vasta gamma di emozioni, pensieri e ricordi; può ispirare, può elevare lo spirito e può accompagnare la vita degli esseri umani, come la colonna sonora di un film. Il candidato rifletta sulla tematica, fornendo esempi tratti dalla propria esperienza. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Pag. 1/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Giovanni Verga, “I Malavoglia”, cap. XV, ed. critica a cura di F. Cecco, Il Polifilo, Milano, 1995. 5 10 «Addio» ripeté ’Ntoni. «Vedi che avevo ragione d’andarmene! qui non posso starci, Addio, perdonatemi tutti.» E se ne andò colla sua sporta sotto il braccio: poi quando fu lontano, in mezzo alla piazza scura e deserta, che tutti gli usci erano chiusi, si fermò ad ascoltare se chiudessero la porta della casa del nespolo, mentre il cane gli abbaiava dietro, e gli diceva col suo abbaiare che era solo in mezzo al paese. Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni (faraglioni, N.d.R.), perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico. Allora ’Ntoni si fermò in mezzo alla strada a guardare il paese tutto nero, come non gli bastasse il cuore di staccarsene, adesso che sapeva ogni cosa, e sedette sul muricciuolo della vigna di massaro Filippo. Così stette un gran pezzo pensando a tante cose, guardando il paese nero, e ascoltando il mare che gli brontolava lì sotto. Le ultime pagine del romanzo furono aggiunte da Verga direttamente sulle bozze. 'Ntoni, ritornato alla casa del nespolo dopo cinque ani di carcere, vi passa la notte per ripartire all'alba. Ora che ha violato la legge morale della famiglia non si sente l'animo di restare. Deve lasciare Trezza e l'ordine naturale e arcaico che il paese rappresenta. Privo della solidarietà della famiglia ora è davvero solo ed escluso da ogni comunità. Giovanni Verga (1840-1922), nato a Catania da facoltosa famiglia, fu educato nei valori romanticorisorgimentali. Dopo essersi stabilito a Firenze nel 1869, alla fine del 1972 si trasferì a Milano, dove entrò in contatto con i maggiori intellettuali del tempo e dove avvenne la “conversione” verista. Nel 1893, eletto senatore, ritornò a Catania, ove morì nel 1922. I suoi maggiori successi sono le raccolte di novelle Vita dei campi (1880), i romanzi del 'Ciclo dei Vinti' I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1889). 1. Comprensione del testo. Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo. 2.1. A 'Ntoni spettano verbi di movimento tutti al passato remoto: individuali e ponili a paragone con gli imperfetti che descrivono la vita nel paese (gli usci “erano chiusi” l. 4, il cane “abbaiava” e “diceva” l. 5, il mare “brontolava” l. 6), dando rilievo all'aspetto temporale. 2.2. Spiega la simbologia del mare: dapprima rappresenta l'estraneità (“il mare non ha paese nemmen lui”, l. 7), poi la familiarità (“par la voce di un amico”, l. 9). 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti. I critici sostengono che siamo di fronte ad una conclusione lirica e fortemente simbolica. La malinconia di 'Ntoni, la sua dolorosa tristezza esprimono il lutto di un distacco dalle antiche radici. La solitudine di 'Ntoni è rafforzata anche da due dettagli non meno simbolici: “tutti gli usci erano chiusi” (l. 4) e “il cane gli abbaiava dietro” (l. 5), che sottolineano la sua estraneità al paese e alla famiglia. Soffermati su tale valore, spiegando per quale motivo Verga abbia scelto di far terminare il romanzo con il personaggio di 'Ntoni. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) Pag. 2/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: il lavoro durante la seconda rivoluzione industriale. DOCUMENTI Gustave Caillebotte, I piallatori di Gustave Courbet, Gli spaccapietre Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto stato (1905), Museo del Novecento, parquet (1875), Musée d'Orsay, Parigi. (1849). Questa tela, già esposta al museo di Dresda, è Presentato al Salon del 1875, il quadro viene Milano. andata distrutta durante la seconda guerra rifiutato dalla Giuria esaminatrice senza dubbio scandalizzata dal crudo realismo della tela (alcuni critici hanno addirittura parlato di "soggetto volgare"). Il giovane pittore decide allora di unirsi agli impressionisti e, alla seconda mostra del gruppo, nel 1876, la stessa in cui Degas presenta le sue prime Stiratrici, un altro suo quadro. I critici sono impressionati da questa grande pagina moderna, Zola in particolare. mondiale. I due personaggi raffigurati sono due lavoratori dediti ad un lavoro rude e pesante. Lavorano in una cava di pietra spaccando la roccia con la sola forza fisica. Le due figure sembrano inserite quasi nel fianco del monte. Il lavoro impone loro di vedere solo le pietre senza neppure poter alzare lo sguardo al cielo. Il lavoro che fanno è povero ed è una povertà non solo materiale ma anche interiore. Tutta la scena esprime una condizione di abbrutimento psicologico oltre che materiale. Per il monumentale dipinto, che richiese tre anni di lavoro, Pellizza sottolineò nel percorso dei lavoratori il passaggio da un’età più oscura ad un tempo più felice, segnato dal progresso della classe lavoratrice. Nel 1902 il Pellizza scelse di inviare il quadro all’esposizione di Torino ispirandosi alle pubblicazioni sulla rivoluzione francese e alla stampa socialista, dove si sottolineava l’affermazione, accanto alla borghesia (il terzo stato), del proletariato (appunto il quarto stato). Lavorando di piccone o di zappa poi menava le mani con accanimento, a mo' di uno che l'avesse con la rena, e batteva e ribatteva coi denti stretti, e con quegli ah! ah! che aveva suo padre. - La rena è traditora, - diceva a Ranocchio sottovoce - somiglia a tutti gli altri, che se sei più debole ti pestano la faccia, e se sei più forte, o siete in molti, come fa lo Sciancato, allora si lascia vincere. Mio padre la batteva sempre, ed egli non batteva altro che la rena, perciò lo chiamavano Bestia, e la rena se lo mangiò a tradimento, perché era più forte di lui. Ogni volta che a Ranocchio toccava un lavoro troppo pesante, e Ranocchio piagnucolava a guisa di una femminuccia, Malpelo lo picchiava sul dorso e lo sgridava: - Taci pulcino! - e se Ranocchio non la finiva più, ei gli dava una mano, dicendo con un certo orgoglio: - Lasciami fare; io sono più forte di te. - Oppure gli dava la sua mezza cipolla, e si contentava di mangiarsi il pane asciutto, e si stringeva nelle spalle, aggiungendo: - Io ci sono avvezzo. Era avvezzo a tutto lui, agli scapaccioni, alle pedate, ai colpi di manico di badile, o di cinghia da basto, a vedersi ingiuriato e beffato da tutti, a dormire sui sassi, colle braccia e la schiena rotta da quattordici ore dì lavoro; anche a digiunare era avvezzo, allorché il padrone lo puniva levandogli il pane o la minestra. Ei diceva che la razione di busse non gliela aveva levata mai il padrone; ma le busse non costavano nulla. Giovanni Verga, Rosso Malpelo, in «Vita dei campi» (1881) Come avevamo convenuto, andammo tutti insieme al Teatro Vittorio Emanuele, a veder la distribuzione dei premi agli Pag. 3/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca operai. Il teatro era addobbato come il 14 marzo, e affollato; ma quasi tutto di famiglie d'operai, e la platea occupata dagli allievi e dalle allieve della scuola di canto corale; i quali cantarono un inno ai soldati morti in Crimea, così bello, che quando fu finito, tutti s'alzarono battendo le mani e gridando, e lo dovettero cantare da capo. E subito dopo cominciarono a sfilare i premiati davanti al Sindaco, al Prefetto e a molti altri, che davano libri, libretti della cassa di risparmio, diplomi e medaglie. In un canto della platea vidi il Muratorino (un compagno di scuola di Enrico, la voce narrante. N.d.R.), seduto accanto a sua madre, e da un'altra parte c'era il Direttore, e dietro di lui la testa rossa del mio maestro di seconda. Sfilarono per primi gli alunni delle scuole serali di disegno, orefici, scalpellini, litografi, e anche dei falegnami e dei muratori; poi quelli della scuola di commercio; poi quelli del Liceo musicale, fra cui parecchie ragazze, delle operaie, tutte vestite in gala, che furono salutate con un grande applauso, e ridevano. Infine vennero gli alunni delle scuole serali elementari, e allora cominciò a esser bello a vedere. Di tutte le età ne passavano, di tutti i mestieri, e vestiti in tutti i modi; uomini coi capelli grigi, ragazzi degli opifici, operai con grandi barbe nere. I piccoli eran disinvolti, gli uomini un po' imbarazzati; la gente batteva le mani ai più vecchi e ai più giovani. Ma nessuno rideva tra gli spettatori, come facevano alla nostra festa: si vedevano tutti i visi attenti e seri. Molti dei premiati avevan la moglie e i figliuoli in platea, e c'eran dei bambini che quando vedevano passare il padre sul palcoscenico, lo chiamavano per nome ad alta voce e lo segnavano con la mano, ridendo forte. Passarono dei contadini, dei facchini: questi erano della scuola Buoncompagni. Della scuola della Cittadella, passò un lustrascarpe, che mio padre conosce, e il Prefetto gli diede un diploma. Dopo di lui vedo venire un uomo grande come un gigante, che mi pareva d'aver già veduto altre volte... Era il padre del Muratorino, che prendeva il secondo premio! Edmondo De Amicis, Cuore (1886) Non credere, mamma, che qui si stia tanto male; son io che ci sto male! (Chi parla è il protagonista, Alfonso Nitti, impiegato in banca a Trieste. N.d.R.) Non so rassegnarmi a non vederti, a restare lontano da te per tanto tempo, e aumenta il mio dolore il pensare che ti sentirai sola anche tu in quel gran casamento lontano dal villaggio in cui ti ostini ad abitare perché ancora nostro. Di più ho veramente bisogno di respirare la nostra buona aria pura che a noi giunge direttamente dalla fabbrica. Qui respirano certa aria densa, affumicata, che, al mio arrivo, ho veduto poggiare sulla città, greve, in forma di un enorme cono, come sul nostro stagno il vapore d'inverno, il quale però si sa che cosa sia; è più puro. Gli altri che stanno qui sono tutti o quasi tutti lieti e tranquilli perché non sanno che altrove si possa vivere tanto meglio. Italo Svevo, Una vita (1892) 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: ti piace vincere facile? DOCUMENTI Dal 1994 sono state istituite Le "Lotterie Istantanee", con le quali l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ha voluto soddisfare l'esigenza di una modalità di gioco che consente di conoscere "istantaneamente" il risultato e l'eventuale vincita; a tal fine, sono state introdotte in Italia le lotterie per le quali è stata coniata la locuzione "gratta e vinci" che sintetizza la dinamica di svolgimento del gioco: l'acquirente si sente protagonista esclusivo del proprio rapporto con la fortuna Le Lotterie Istantanee vengono realizzate con la vendita di tagliandi sui quali, mediante una speciale vernice asportabile con abrasione, viene nascosta una combinazione di numeri o di simboli. La combinazione risulta vincente se risponde a quanto previsto dalle regole del gioco, stampate sullo stesso biglietto. Dal sito www.agenziadoganemonopoli.gov.it Probabilità di vincita per fasce di pagamento Per premi da € 501 a € 10.000: Probabilità di vincita: 1 biglietto ogni 3.000.000 Per premi fino a € 500: Probabilità di vincita: 1 biglietto ogni 3,93 Importo Vincita € 10.000 N. biglietti vincenti per lotto iniziale di biglietti (N. 18.000.000) Probabilità di vincita 6 1 ogni 3.000.000,00 biglietti 500 4 1 ogni 4.500.000,00 biglietti 100 40 1 ogni 450.000,00 biglietti Pag. 4/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 50 18.000 10 240.000 1 ogni 1.000,00 biglietti 1 ogni 75,00 biglietti 5 480.000 1 ogni 37,50 biglietti 2 1.440.000 1 ogni 12,50 biglietti 1 2.400.000 1 ogni 7,50 biglietti TOTALI 4.578.050 1 biglietto ogni 3,93 è vincente Dalla pagina “Probabilità di vincita, Gratta e vinci da 1 euro 2016” sul sito http://www.lottomaticaitalia.it La pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato. Qualora la stessa percentuale non sia definibile, e' indicata la percentuale storica per giochi similari. In caso di violazione, il soggetto proponente e' obbligato a ripetere la stessa pubblicità secondo modalità, mezzi utilizzati e quantità di annunci identici alla campagna pubblicitaria originaria, indicando nella stessa i requisiti previsti dal presente articolo nonché il fatto che la pubblicità è ripetuta per violazione della normativa di riferimento. D.L. n.158/2012, Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute, art. 4, c.4-bis Per ludopatia (o gioco d’azzardo patologico) si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze. Le cause di questo disturbo non sono note ma potrebbero consistere in un insieme di fattori genetici e ambientali. Tra i maschi in genere il disturbo inizia negli anni dell’adolescenza, mentre nelle donne inizia all’età di 20-40 anni. Per continuare a dedicarsi al gioco d’azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il lavoro e può arrivare a commettere furti o frodi. Questa patologia condivide alcuni tratti del disturbo ossessivo compulsivo, ma rappresenta un’entità a sé. È una condizione molto seria che può arrivare a distruggere la vita. Durante i periodi di stress o depressione, l’urgenza di dedicarsi al gioco d’azzardo per le persone che ne sono affette può diventare completamente incontrollabile, esponendoli a gravi conseguenze, personali e sociali. La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio. Di recente, il DDL 13/9/2012 n. 158 (art. 5), ha inserito la ludopatia nei livelli essenziali di assistenza (Lea), con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa patologia. Dalla “Enciclopedia della Salute”, voce «Ludopatia», sul sito del Ministero della Salute, http://www.salute.gov.it/ Win For Life, slot machine, videolottery, Superenalotto, Gratta e Vinci, lotto, poker, bingo, roulette, scommesse sportive. Tutti sanno bene cosa sono, e basta accendere la tv o sfogliare la propria rivista preferita per farsi incantare dalle promesse di vincite milionarie. Nonostante la popolarità di questi giochi, però, sono in pochi ad avere un’idea anche solo vaga delle dimensioni del fenomeno. E qui basta un numero a fare bingo: 84. Sono i miliardi di euro raccolti con il gioco d’azzardo nel 2014 il che vuol dire che in media ogni italiano, neonati compresi, ha giocato in un anno oltre 1400 euro per tentare la fortuna. Ecco: la fortuna. Chi di noi, almeno una volta, non ha creduto al sogno di incontrarla per caso e cambiare vita? Un sogno low cost, la piccola spesa per l’acquisto di un biglietto. Ma quanto è davvero a portata di mano, questo sogno? È davvero piccola la spesa da affrontare? Quanto è equo il prezzo del biglietto? Quali false credenze influiscono sulla propensione al gioco? Quante informazioni sono concesse al giocatore? Da queste domande è nata nel 2009 l’esperienza di Fate il Nostro Gioco. L’idea è di usare la matematica come strumento di prevenzione, una specie di “antidoto logico” per immunizzarsi almeno un po’ dal rischio degli eccessi da gioco. Perché, ne siamo convinti, la matematica è esercizio di pensiero critico, un’occasione per creare un’opinione consapevole nei cittadini, specialmente nei ragazzi, in un ambito in cui molto si basa sulla scarsa conoscenza delle leggi che governano la sorte. Dal sito http://www.fateilnostrogioco.it/ 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: l'Italia dalla Restaurazione al Risorgimento. DOCUMENTI Pag. 5/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca La vita, la vera vita di un popolo sta nel concetto morale che lo dirige. L'idea di Nazione implica la coscienza d'un fine comune e il concentramento delle forze vive del paese, fraternamente associate a raggiungerlo. Il fine nazionale è additato dalla tradizione confermata dalla coscienza del paese nel presente: accettato, è fondamento della sovranità, criterio di giudizio intorno alle opere dei cittadini. Ogni atto tendente a promuovere il fine nazionale è bene: ogni atto che si svia da quello è male. La Morale è legge suprema. La religione del Dovere è vincolo comune fra quel dato Popolo e l'Umanità; origine di Diritto al primo e segno del suo valore nella seconda. Son questi caratteri essenziali di ciò che oggi chiamiamo Nazione. Dove mancano, il popolo non è che un aggregato di famiglie tendente a vivere il meno male possibile e fiaccamente collegate da antiche abitudini e da interessi che pugneranno presto o tardi l'uno con l'altro. Giuseppe Mazzini, Fede e avvenire, in «Antologia degli scritti politici di Giuseppe Mazzini», a cura di G. Galasso, Il Mulino, Bologna, 1961 Il sentimento nazionale è un “complesso”, una realtà psico-affettiva che si forma mediante la coagulazione, l'agglutinazione, la sintesi in una totalità organica di elementi isolabili attraverso l'analisi. La sua componente psicoaffettiva fondamentale può essere intesa come l'estensione alla nazione dei sentimenti che il bambino nutre verso la famiglia. La nazione è infatti bisessuata: essa è materna-femminile in quanto madre/patria che i suoi figli devono amare e proteggere. Ed è paterna-virile in quanto autorità sempre giustificata, imperativa, che chiama alle armi e al dovere. La fusione del materno e del paterno si manifesta nella lingua francese (come in quella italiana) mediante il termine patria, nome femminile di un concetto maschile, o nella strana associazione della formula sacramentale “madre patria”. […] Ne consegue che, a partire da questa componente, nasce la nozione di sangue comune, e che a questa metafora affettiva, presa alla lettera, può trasformarsi in razzismo nazionale. Edgar Morin, Mito e realtà delle nazioni, in «Lettera internazionale» n. 28, aprile-giugno 1991 Il Risorgimento ha trasformato l'Italia, da quella “espressione geografica” di metternichiana memoria, in un'entità statuale fondata sul binomio fra patria e libertà e in una componente a pieno titolo del concerto europeo. […]. C'è più di un motivo per tornare a riflettere, ai giorni nostri, su quel che ha rappresentato la “rivoluzione nazionale”, malgrado tutte le pecche e le difficoltà dovute a un'unificazione tardiva e a un parto estremamente laborioso, per il riscatto e l'evoluzione di un paese altrimenti frantumato e ai margini dell'Europa. Poiché il Risorgimento fu l'opera delle forze più attive e consapevoli della società e della cultura italiana. […]. Il patrimonio storico e ideale lasciatoci dagli uomini del Risorgimento è ancor oggi una risorsa preziosa. Giacché può aiutarci a ricomporre le fondamenta di un sentire comune e di un impegno collettivo che valgono ad assicurare ulteriori conquiste di libertà e di progresso, nonché ad affrontare con unità d'intenti i problemi dell'ora presente: ad assolvere pertanto ai compiti che attendono l'Italia nella costruzione di una nuova e più grande Europa. Valerio Castronovo, in «Il Sole 24 ore», 18 novembre 2001 Si era creduto che la Patria fosse stata soppiantata dalla post-modernità e dalla globalizzazione. Soprattutto, che l'idea di Patria avesse seguito il destino dell'erosione dello stato nazionale. Ma la Patria è qualcosa di molto più antico della Nazione. […]. La duplice idea di Patria e Nazione può continuare a rappresentare il fondamento della vita civile soltanto se essa si basa su una tradizione vivente, che sia così forte da attrarre anche quei cittadini che provengano da culture diverse, e che allo stesso tempo sia in grado di inglobare quelle diversità che costituiscono un arricchimento e non un depauperamento della tradizione. Angelo Maria Petroni, L'idea di Patria è più forte della globalizzazione, in «Il Sole 24 ore», 2 giugno 2002 La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. […]. Costituzione della Repubblica italiana, art. 52 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: lo smaltimento dei rifiuti tecnologici. DOCUMENTI La nuova pattumiera del mondo industrializzato è il Ghana: è qui che finisce una buona parte degli oggetti che fino a un istante prima dell'abbandono sembravano indispensabili e che all'improvviso si sono rivelati inutili, cancellati nella possibilità d'uso da memorie più potenti, software più avanzati. La denuncia viene da Greenpeace che, con un'azione di "spionaggio industriale" è riuscita a ricostruire il percorso delle nuove navi dei veleni. Il punto di partenza per l'Europa è Anversa, in Belgio, dove confluiscono scarti elettronici provenienti da Olanda, Germania, Italia, Danimarca e Svizzera. Pag. 6/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Non si tratta di piccoli numeri. Le stime Onu parlano di 20-50 milioni di tonnellate di rifiuti tecnologici prodotti ogni anno: i RAEE, ovvero i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, rappresentano la tipologia di rifiuti pericolosi in più rapida crescita a livello globale (3-5% annuo, nel 2006 ogni cittadino europeo ne ha prodotto tra 17 e 20 chili all'anno). Contengono elementi tossici e persistenti (metalli pesanti, ftalati, PCB) che rappresentano un rischio per l'ambiente e la salute umana nelle fasi di trattamento, riciclaggio e smaltimento. Dunque roba da maneggiare con attenzione. […]. Oggetti pericolosi trattati senza nessuna precauzione anche da bambini, materiale tossico bruciato vicino alle case, pozze di liquame contaminato in cui tutti sguazzano. È questa la fine che fa una buona parte dell'e-waste occidentale: si perdono le tracce del 75 per cento dei rifiuti tecnologici prodotti nell'Unione Europea e di oltre l'80 per cento di quelli prodotti negli Stati Uniti. In parte restano nei garage e nelle cantine, in parte vengono smaltiti illegalmente nei paesi in cui sono stati usati, ma in buona parte salgono sulle navi dei veleni per arrivare nei luoghi in cui i lavoratori, spesso bambini, sono esposti ai rischi legati al cocktail di composti chimici che questi rifiuti sprigionano quando vengono trattati in modo non adeguato. In Ghana l'indagine di Greenpeace ha messo in evidenza una rete di cimiteri clandestini. Le navi ufficialmente cariche di "beni elettronici di seconda mano" arrivano nel più grande porto del paese, a Tema, e da lì prendono la strada del centro di smaltimento di Agbogbloshie, ad Accra, la capitale. Oppure si sperdono nel marasma dei piccoli cimiteri sparsi un po' ovunque. Greenpeace ha fornito i dati relativi a quello di Korforidua, ma è un esempio tra tanti. Un disastro ambientale, sociale, umano che rappresenta l'altra faccia del disastro politico che ci coinvolge direttamente. Antonio CIANCIULLO, E-waste: denuncia di Greenpeace. La nuova pattumiera è il Ghana, “La Repubblica” del 5 agosto 2008 Abbiamo una miniera che contiene oro e terre rare, quelle impiegate in molte applicazioni hi-tech, ma l'abbiamo dimenticata. E questa disattenzione ci costa un miliardo di euro l'anno. Sono soldi che buttiamo via assieme a una montagna di oggetti con parti elettriche ed elettroniche: 800 mila tonnellate l'anno per il circuito domestico (frigo, monitor, computer, lavatrici, TV, piccoli elettrodomestici, lampadine) a cui si devono aggiungere frigoriferi industriali, condizionatori di uffici, pannelli fotovoltaici, sistemi di illuminazione pubblici. Negli ultimi anni l'Italia ha corso per mettersi in regola raggiungendo il primo obiettivo: 4 chili di RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) per abitante. Peccato che nel frattempo l'Unione europea (che è a una media di 7 chili pro capite) sia andata avanti e abbia fissato obiettivi più ambiziosi che comprendono tutti i rifiuti elettrici ed elettronici, non più solo quelli domestici. Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di RAEE per ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi elettronici immessi sul mercato, nel 2019 si arriverà a 65 tonnellate. Questo significa per l'Italia passare dai 4,2 chili per abitante ai 14-16 previsti per il 2019, quando il mercato, dopo la flessione di questi anni, dovrebbe essere tornato a crescere. Ma oggi su poco meno di 15 chili per abitante di RAEE prodotti, solo 5 passano dal Registro Nazionale. Altri 5 viaggiano attraverso il cosiddetto "canale informale" (società non iscritte ai consorzi) e quindi non sono tracciabili. Il resto semplicemente svanisce nel nulla. Ce la faremo a recuperare quadruplicando in 6 anni la capacità di raccolta per passare da 4 a 16 chili pro capite? […] "Entro il 2020 l'Europa punta ad essere l'area economica più avanzata nello sviluppo di una moderna società del riciclo", aggiunge Danilo Bonato, direttore di ReMedia. "E per ottenere questo obiettivo stanzierà oltre 3 miliardi di euro nell'ambito del programma quadro per l'innovazione, chiamato Horizon 2020. La possibilità di utilizzare in modo più efficiente e sostenibile le risorse naturali dipende anche dalla capacità che avremo di migliorare gli attuali sistemi di raccolta e gestione dei rifiuti, creando valore aggiunto per il nostro sistema economico. Solo nel settore del riciclo dei RAEE il fatturato può crescere di 300 milioni di euro entro 7 anni". Antonio CIANCIULLO, Rifiuti elettronici, l'Italia costretta a inseguire gli altri paesi Ue, “La Repubblica” del 23 ottobre 2013 Il destino di grandi quantità di rifiuti elettronici prodotti ogni anno è sconosciuto anche in regioni come l’Unione Europea, nonostante l’adozione di una legislazione restrittiva in materia. Se i RAEE prodotti nell’UE a 27 sono stimati in 8,7 Mt/a, la frazione recuperata e trattata riguarda appena il 25%. Questo significa che il restante 75% rappresenta un “flusso nascosto”; non ci sono dati precisi su cosa accada a questi rifiuti, se vengono stoccati, smaltiti in altro modo nell’UE oppure se vengono esportati per essere riusati, riciclati oppure smaltiti in Asia, in paesi come India e Cina, o in Africa. Inoltre, è probabile che una parte del 25% che viene raccolto sia esportato, anche se è impossibile quantificare quanto. Vale la pena notare come le esportazioni hanno luogo nonostante la legislazione dell’UE proibisca l’esportazione di rifiuti pericolosi verso Paesi non-OCSE e gli Stati Membri abbiano ratificato il Bando di Basilea. Negli Stati Uniti i “flussi nascosti” di rifiuti elettrici ed elettronici sono ancora maggiori. Nel complesso solo il 20% di TV, computer, stampanti e cellulari sono separati per “ulteriore trattamento e recupero” – e questa cifra include anche le esportazioni verso paesi, come India e Cina. Per i paesi di nuova industrializzazione, come Cina e India, con ampi settori informali di riciclaggio, è Pag. 7/7 Prima simulazione 2015 -2016 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca semplicemente impossibile persino stimare l’ammontare dei “flussi nascosti” di RAEE. In questi paesi il tasso di raccolta è determinato dal valore dei materiali che si possono estrarre dal recupero (per quanto inefficiente) e non sono presi in considerazione aspetti legati alla sicurezza di chi ci lavora né alla protezione dell’ambiente. Per risolvere almeno in parte il problema è necessario mettere al centro di ogni politica il principio della responsabilità dei produttori nella gestione dei loro prodotti una volta che sono diventati rifiuti. Le società leader dell'high tech devono impegnarsi a migliorare la qualità dei loro prodotti, progettando l'eliminazione delle sostanze chimiche pericolose. Adattato da Greenpeace, Sintesi del rapporto Toxic Tech: non nel nostro cortile, febbraio 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L'Unità d'Italia fu il risultato di una rivoluzione borghese, che fu completata in forme rivoluzionarie grazie all'iniziativa di forze democratiche, ma si realizzò sotto la salda egemonia delle forze moderate dirette da Cavour. Rifletta il candidato sul modo con cui si è giunti all'Unità d'Italia, soffermandosi sul concetto di “rivoluzione”, sul ruolo dei fattori all'origine dell'unità (borghesia e forze democratiche) e sul ruolo del personaggio-chiave, Cavour. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Il volontariato, il servizio civile, la solidarietà e la beneficienza rappresentano spesso una scelta di altruismo e amore verso il prossimo: ci sono diversi esempi di adulti e giovani che sacrificano tempo, energie o denaro per fare il bene altrui. Ci sono altri casi in cui, invece, fare del bene diventa un modo per placare sensi di colpa dettati dalla coscienza. Il candidato esponga le proprie riflessioni alla luce delle sue conoscenze ed anche sulla scorta di personali esperienze. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ ESAME DI STATO INDIRIZZO: MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 5 F TEMA DI: T.T.I.M./T.E.E.A Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Ad una ditta, viene affidata la responsabilità della manutenzione di uno stabilimento di prodotti da forno che utilizza, per la cottura di merendine, sistemi automatici costituiti da un forni, che devono fornire una temperatura costante TF = 200 °C e da nastri trasportatori sui quali si chiudono le porte del forno. Sapendo che le funzioni di trasferimento del forno, del sistema di comando e del regolatore sono rispettivamente: GF (s) = 0,2 / (1 + 500 ⋅ s) GA(s) = 3 GK(s) = 0,1 Il candidato, fatte le eventuali ipotesi aggiuntive,: 1) descriva mediante uno schema a blocchi il sistema di controllo della temperatura all'interno del forno e indichi la funzione di ogni blocco; 2) determini la funzione di trasferimento del blocco di reazione, termocoppia e circuito di condizionamento, sapendo che la termocoppia presenta un guadagno di 40 μV / °C e un polo con una costante di tempo τC = 50 s e che la tensione in uscita dal blocco di reazione vale VR = 1 V per la temperatura TF = 200 °C; 3. Ricavi la funzione di trasferimento, ad anello chiuso, del sistema e ne analizzi la stabilità. SECONDA PARTE 1. Il candidato rappresenti, ipotizzando un livello prestazionale richiesto dal committente, la pianta di un appartamento tipo indicando a sua scelta: l’impiantistica elettrica (quadro elettrico, punti prese e luce, linee elettriche in cavidotti, ecc.). Il candidato inoltre, assumendo con motivato criterio ogni altro dato necessario, proceda ad un dimensionamento di massima dell’impiantistica prescelta. 2. La ditta viene, tra l’altro, incaricata di sostituire le lampade a vapori di mercurio, posizionate ad una altezza compresa tra 3,0 e 5,5 m, con lampade a vapori di sodio. Il candidato, fatte le opportune considerazioni pianifichi l’intervento di riqualificazione energetica, descrivendo mezzi, attrezzature e risorse umane che intende utilizzare tenendo conto dei possibili rischi e delle possibili misure di prevenzione e protezione per effettuare l’intervento in sicurezza (DPI da utilizzare ecc…). 3. Il candidato, facendo riferimento al MAT, che movimenta il nastro trasportatore sopra riportato, ne illustri le parti costitutive, disegni lo schema elettrico equivalente e lo commenti. 4. Con riferimento ai convertitori AC/DC, disegnare e commentare lo schema elettrico di un ponte raddrizzatore trifase, non controllato, completo di grafici delle grandezze elettriche. _______________________________________________________________________________ Durata massima della prova 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili. SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO Indirizzo: IP09 - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Tema di: TECNOLOGIE TECNICHE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE L’impresa responsabile della manutenzione di un centro commerciale deve, tra l’altro, controllare l’impianto delle scale mobili. Il movimento delle scale è comandato da un motore asincrono trifase mentre la trasmissione del moto dal gruppo motore/riduttore al gruppo di trascinamento dei gradini è ottenuta mediante l'impiego di una catena. Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive: 1. descriva, anche tramite uno schema, l’impianto comprendente sia la parte elettrica con il motore che quella meccanica; 2. indichi i principali dispositivi da monitorare per garantire l’utilizzo in sicurezza dell’impianto; 3. indichi i possibili guasti che impediscono l’avvio del motore e come effettuare le relative verifiche; 4. predisponga il piano di manutenzione ordinaria annuale per mantenere in perfetta efficienza le scale mobili. Infine proponga un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di manutenzione effettuati. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso di manuali tecnici. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 3 ore dall'inizio della prova. SECONDA PARTE 1.Il candidato, dopo aver descritto la struttura e le funzioni di un impianto di illuminazione d’emergenza di un centro commerciale, indichi, di conseguenza, le tipologie di verifiche, gli interventi correttivi e di manutenzione da effettuare (UNI CEI 11222) anche in riferimento al risparmio energetico. 2. Il multivibratore astabile di figura è utilizzato per ottenere un clock a frequenza variabile con i livelli 1 e 0 corrispondenti rispettivamente a 0V e 5V. Il candidato illustri la funzione del diodo zener, dica quali sono i parametri da considerare nella scelta del componente elettronico e come individuare la resistenza R (Vsat = + 15V). 3. In uno stabilimento industriale sono presenti 40 motori elettrici uguali funzionanti nella fase dei guasti casuali. Supposto che in un intervallo di 2000 ore si verifichino 5 guasti e precisamente dopo 400, 700, 1100, 1300, 1750 ore, il candidato determini il tasso di guasto dei motori esaminati e calcoli l’affidabilità nel lasso di tempo preso in considerazione. Il candidato rappresenti inoltre la curva del tasso di guasto e ne descriva le varie fasi individuabili. 4. Il candidato descriva le politiche di manutenzione e le tipologie di manutenzione secondo le norme UNI. Si richiede inoltre di riportare, in funzione delle proprie esperienze acquisite anche in contesti operativi, un esempio applicativo che riporti ad una tipologia di manutenzione. Indichi la documentazione che dovrà essere redatta in funzione dell’esempio descritto. 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA STORIA Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. 1) Riassumi i principali provve ovvedimenti di politica interna attuati dalla Dest estra storica tra il 1861 e il 1876. (7 righe) ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ 2) Spiega il termine “imperial erialismo” e descrivi brevemente le avventuree co coloniali italiane. (7 righe) ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ ______________________ ________________________________________ ____________________ 3) Delinea le forze politiche he d di opposizione presenti in Russia all’inizio del ‘900. (7 righe) ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ ____ ISIS Romagnosi 0 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA MECCANICA Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. 1. Un motore elettrico trasme asmette la potenza di N = 2 kW a 1480 giri/minut inuto. Calcolare il diametro dell’albero sapen pendo che l’acciaio con cui e’ costruito ha carico arico di rottura a 2 2 trazione Rm= 900 N/mm e carico di snervamento Rel= 700 N/mm . La forza f trasmessa dalla puleggia vale F = 300 N ( su suggerimenti: considerare il sistema equivalen alente trave incastrata e 3 soggetta a un taglio sull’es ll’estremita’; Gs = 2 ; Wf = πd /32). Il sistema lavo lavora a fatica! 2. Una massa di azoto ha le se seguenti caratteristiche : -temperatura T1= 350 K; - pressione P1= 0,8 MPa; -volume mass assico v1= 0,13 m3/kg. Calcolare il valore del volum olume massico V2 nel caso che, a temperatura ra ccostante, la pressione diventi 1,4 MPa. el P Project Management e rappresentare il triang iangolo ad esso 3. Discutere gli obiettivi del associato. Cosa succedee al variare dei vincoli? ISIS Romagnosi 0 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA MATEMATICA Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. Sia data la funzione ; ominio e calcolare quello della funzione data: 1) Dare la definizione di domi tersezioni con ciascun asse cartesiano? ( Motiva tivare la risposta). 2) Possono esistere più inters Calcolare le intersezionii della de funzione data con gli assi cartesiani. 3) Studiare il segno della funz funzione data e riassumere tutti i dati trovatii nei punti 1),2) e 3) in un piano cartesiano. ISIS Romagnosi 0 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA L.T.E. Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. 1) Descrivere brevemente la strut truttura hardware di un PLC (Programmable Log Logic Controller): ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ _______________________________________ ___________________ ____________________________ ___________________________________ 2) Per l’amplificatore operazionale nale non invertente riportato in figura, sono not noti: R1= 2 kΩ; R2= 5 kΩ; Vi= 10 V. Calcolare l’amplificazione (A) ed il guadagno espresso in decibel (GdB). Se volessimo ottenere una tension sione d’uscita (V0) pari a 50 V, che valore dovrem vremmo attribuire alla R2? ISIS Romagnosi 0 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA L.T.E. Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. 3) Disegnare lo schema elettrico rico di un raddrizzatore a ponte di diodi (o a “ponte di Graetz”), descrivendone sinteticamente il funzionamento. fu Che tipo di segnale forniràà in uscita? ISIS Romagnosi 0 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA INGLESE Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. 1. What is the power distribu bution grid? __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 2. Compare the parallel and d series wiring __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 3. Describe uses and differe rences of fuses, surge arresters and circuit bre reakers __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 19/02/2016 1^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA INGLESE Classe…… CANDIDATO… ……………………………………………….. 1. What is the power distribution dis grid? (national spreading, the w way power travels, path from the power statio tion to anyone’s house, two main systems: the tra ransmission and the distribution ones) __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 2. Compare the parallel and series wiring (compare: number of p pathways, value of current, change in curre rrent, amount of power needed, branches added, d, independent use of devices, use of resistors rs) __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 3. Describe uses and differences dif of fuses, surge arresters and nd circuit breakers (the power system, funct ctions: protection and maintenance; a fuse compared to a circuit breaker with advantage es and disadvantages (material, ability to be reset, need of replacement) a surge arre rrester connects a power line and the ground,, d diverts large currents) __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 11/05/2016 2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA TEEA Classe 5F CANDIDATO……………………………………………….. Esercizio Analizzare l’amplificatore operazionale in configurazione invertente, descrivendone le caratteristiche, le ipotesi di idealità e le considerazioni che portano al calcolo del guadagno a catena chiusa. ISIS Romagnosi 0 11/05/2016 2^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA MECCANICA Classe 5F CANDIDATO… ……………………………………………….. 1)Costruire il diagramma di Gantt antt seguendo i dati riportati: OPERAZIONE 1 2 3 4 5 6 DURATA ATA 30 10 40 9 10 2 PRECEDENZE / 1 / 3 1-4 2-5 sis può essere definita in funzione del tipo . 2)La condizione di guasto di unn sistema Parlate dei principali tipi di guast uasto e dei relativi metodi di contrasto. stess particolare. La situazione ai controlli effet ffettuati è 3)Due impianti producono lo stesso rappresentata nella tabella chee segue. se IMPIANTO A B PRODUZIONE MENSILE SILE 5000 7000 PEZZI DIFETTOSI 150 210 Mettete a confronto l’affidabilità lità dei due impianti. ISIS Romagnosi 0 11/05/2016 2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Classe 5F CANDIDATO……………………………………………….. 1) Studiare il segno della funzione e rappresentare le informazioni ottenute nel piano cartesiano. 2) Individuare gli eventuali asintoti della funzione fornirne le relative equazioni algebriche e rappresentare tali informazioni in un piano cartesiano. ISIS Romagnosi 0 , 11/05/2016 2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Classe 5F CANDIDATO……………………………………………….. 3) Dare la definizione di punto di discontinuità di prima, seconda e terza specie e fornire per ciascun caso un esempio grafico. ISIS Romagnosi 0 11/05/2016 2^ SIMULAZIONE S TERZA PROVA INGLESE Classe 5F CANDIDATO… ……………………………………………….. 1. Why have renewable energy en sources been scarcely exploited so far? __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 2. What functions can elec lectronic circuits provide? __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ 3. What is a semiconducto ctor? Describe properties, uses and advant ntages __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________ __________________________ _____________________________________ __________________