ph.08web

Transcript

ph.08web
1
ph.
La Redazione
Loretta Casalini
Lara Pessina
Rossella Ragusa
Greta Savio
Michela Villa
Marco Sconda
Achak Omar
Alberto Dehò
Jacopo Brugnoli
Angelo Sudetti
Andrea Pallotta
E
bbene si! siamo arrivati alla fine del secondo anno di
questa nuova versione del giornalino “ph”. L’anno prossimo, a Dio piacendo, sarà il terzo anno di vita. Siamo quindi pronti ad andare all’asilo!
Per gli amanti del sudoku, che sono stati un po’ trascurati,
ecco qua lo schema più difficile al mondo. Quanto ci metterete a risolverlo? la sfida è aperta.
Andando a tentativi e azzeccando 2 o 4 numeri nei posti
giusti, lo schema potrebbe essere risolto in un quarto d’ora,
ma usando la logica ci voglio giorni. Poi si dice che studiare
la matematica serve!
Il giornalino è disponibile anche in formato elettronico
collegati all’indirizzo web:
www.hensemberger.gov.it/ph oppure usa il QR-code
Voilà: potrai scaricarlo a colori in formato pdf o usare online l’edizione sfogliabile
I più tecnologici possono scaricare, dallo store Android o
Apple, la App ISSUU e aprire per questo numero
il magazine: ph-mag2016
Sommario
ph | periodico d’informazione dell’Itis Hensemberger - maggio 2016
4
Si avvicinano le prove
invalsi
5
CONCORSO
The best Reader
6
Dark Souls
7
10.000 days
8
Gita a Venezia
11
Da studente
dell’Hensemberger
a Presidente di una
azienda.....
13
Leicester Mania
14
Vacanze Praghesi
2e10
Sudoku
Si avvicinano le Prove INVALSI
A
4
ncora pochi giorni e gli studenti
del 2°anno affronteranno le Prove INVALSI. Si svolgeranno giovedì 12
maggio e le materie saranno sempre
le stesse: Italiano e Matematica.
Queste prove sono preparate dal
Sistema Nazionale per la Valutazione
del Sistema di Istruzione, ovvero l’Invalsi, e servono a valutare il livello di
preparazione degli alunni italiani in
italiano e matematica. Gli esiti delle
prove sono finalizzati a far conoscere
al Ministero dell’Istruzione quanto
sono preparati gli alunni italiani, e
dunque intervenire laddove il livello
di apprendimento è sotto la media
nazionale.
Le prove saranno uguali per tutti
gli studenti, mentre le domande saranno di difficoltà variabile: questo
livello di difficoltà è basato su un
modello scientifico statistico (L’In-
ph | didattica
valsi utilizza quello di George Rasch
come riferimento). Nelle prove infatti, ci potranno essere domande di
bassa difficoltà, ma anche domande
molto difficili, dove pochi alunni saranno in grado di rispondere. Inoltre,
le prove sono anonime, cioè al posto
del nome e cognome dello studente,
ci sarà un codice alfanumerico che
risale all’alunno. Solo i professori che
sono incaricati della correzione e
gestione delle prove potranno sapere
a chi è riferito un codice.
In aggiunta alle due prove di italiano
e matematica, verrà somministrato
agli alunni il Questionario dello Studente: si tratta di un piccolo fascicolo di domande, riguardanti aspetti
dell’alunno, dove egli può rispondere
oppure lasciare il fascicolo in bianco.
Per alcuni studenti potrà essere un
vetta impossibile da scalare, per altri una passeggiata in riva al mare,
ma comunque le Prove INVALSI non
vanno mai sottovalutate: l’unico
modo per non avere problemi e arrivare preparati è esercitarsi molto per
svolgere le Prove con molta facilità e
sicurezza.
Lorenzo Rasella
The Best Reader
ph |
per gli studenti con ricchii premi
CONCORSO
Il punteggio
, invece, viene conteggiato nella seguente maniera:
1 punto per ogni risposta esatta;
- 0,5 punti per ogni risposta sbagliata;
2 punti per una risposta corretta in un’eventuale domanda aperta.
Q
ues’anno, in occasione del 70°
anniversario del Pino, ho deciso
di organizzare un “gioco”, o concorso, se preferite. Sì, concorso, perchè
ci sono pure dei premi in palio. E che
premi.
Ma andiamo con ordine, iniziando a
spiegare
il regolamento
e le modalità con cui si svolgerà.
Il concorso si compone di due fasi:
la fase preliminare, in cui avviene la
selezione maggiore; il vincitore di
ogni classe accede alla fase successiva.
la fase finale, da cui esce il nome del
vincitore.
Niente di trascendentale, si tratta
solo di un quiz di dieci domande a
risposta multipla riguardante gli articoli del giornalino Piacca.
L’intento è quello di premiare il miglior lettore dell’anno.
In uno dei giorni compresi nella settimana che va dal 9 al 14 maggio, io, o
i miei collaboratori, passereremo per
le classi, comprese quelle in succursale, a somministrare il questionario.
Come criteri di valutazione verranno
presi in considerazione in primis il
punteggio ottenuto e in secundis
l’ordine di consegna.
I premi
Il primo, il secondo e il terzo classificato verranno premiati rispettivamente con:
- Un weekend per due persone,
- 10 ingressi per la pista di pattinaggio del Palasesto (negli orari
aperti al pubblico nei giorni feriali
o festivi ? offerti dal GEAS Ghiaccio
- ogni giorno, per una settimana,
panino più bottiglietta d’acqua
presso i bar della scuola.
Data e luogo della premiazione verranno successivamente comunicati
ai finalisti.
Non resta che scoprire chi sarà il
migliore...
Omar Achak
5
Vacanze Praghesi
11
6
aprile 2016 , terminal 02
Malpensa. Partenza prevista
per le ore 19.55. Check in,gate 02. Il
volo EZY2585 diretto a Praga “attendeva il nostro arrivo” o almeno così
parve ai nostri occhi. Stranamente
puntuali arrivammo all’imbarco ma
sin dal principio delle piccole problematiche riguardanti materiale
in nostro possesso, non conforme
alle leggi aeroportuali ci costrinse
ad effettuare un attento esame dei
bagagli, dopo qualche discussione
scoprimmo che lo shampoo superava le dimensioni e i limiti stabiliti.
Capimmo successivamente il segreto
dell’essere un perfetto ingegnere
nonché insegnante, come ci mostrò
il Professor Agarossi. Qualche minuto di ritardo da parte della compagnia e finalmente salimmo sul mezzo
che da lì a poco avrebbe solcato il
cielo e ci avrebbe condotto nella
città da molti definita: d’oro. Giunti a
destinazione ci destreggiammo per
quanto possibile tra conti e lingua.
Nel primo caso applicando attentamente lo studio di funzione e il calcolo integrale, riuscendo a cambiare
l’euro con le corone. Nel secondo
la lingua inglese, per “conversare”
o tentare per quanto possibile nella maniera più efficace utilizzando
l’insegnamento e le acute nozioni da
noi apprese negli anni passati. Dopo
qualche piccola difficoltà ci recammo al solenne: “Plus Prague Hostel”,
due letti a castello per ogni camera
sembrerebbero la soluzione ideale
per ottimizzare spazio e risorse. Un
caso fortuito fece sì che riuscimmo
a cenare anche dopo l’orario di chiusura, un altro della stessa specie,
ringraziando il nostro insegnante,
portò noi stessi alla ricerca di un
luogo dove poter consumare una
qualsiasi sorta di bevanda, riuscimmo nell’impresa qualche minuto seguente e dopo tante risate ci demmo
la buonanotte, l’orologio segnava le
ore 4.00. Il mattino successivo o per
meglio dire 3 ore dopo, un odioso
smartphone annunciò che era giunta
l’ora di alzarsi. Decisamente riposati
prendemmo parte alla leggerissima
colazione, se così possiamo definire
uova e salsicce di primo mattino. I
mezzi a nostra disposizione furono
i tram cechi, grazie ad e di questa
fantastica città,oltre alle ragazze per
lo più bionde e con gli occhi azzurri.
Il castello,simbolo di Praga, sorge
su una collina che ha destato non
pochi problemi alle gambe allenate
di noi giovani, stile gotico è meta
irrinunciabile per chiunque voglia
nei prossimi anni visitare la località. Conoscemmo James, un omone
grande e grosso ma dal cuore tenero che ci fece da guida in quella
splendida giornata, ci mostrò diverse
sinagoghe ebraiche, ci spiegò in
ph | viaggio di istruzione
maniera accurata i diversi usi e costumi della popolazione, ci descrisse
numerosi complessi dove scrittori,
musicisti, arte e cultura fecero il loro
incontro. Visitammo la cattedrale
di San Vito,che sovrasta la città con
la propria imponenza, l’orologio
astronomico e la veduta dall’alto che
solo quest’ultimo rende possibile
,il quartiere di Mala Strana ed altre
piccole e grandi meraviglie che non
sveleremo per non rovinarvi la vostra
futura visita. La nostra sera, e non
quella di Foscolo, consisté principalmente nella ricerca di luoghi alquanto strani, tra i tanti ce ne fu uno
in particolare che suscitò il nostro
interesse, un locale dal nome “Anonymus”; entrammo in un salotto stile
barocco, notammo sin da subito che
i camerieri indossavano una maschera dall’aspetto sinistro,ci sedemmo
e ci diedero un solo menù dal quale
ordinare; chiedemmo se fosse possibile averne un altro ma ci risposero
che avremmo dovuto avere la chiave,
alquanto stupiti pensammo ad un indovinello, e così fu. Riuscimmo dopo
qualche difficoltà, grazie all’aiuto dei
nostri fantastici insegnanti, a risolvere lo stesso. Ci diedero la chiave
che consisté in una particolare luce
che mostrava ciò che l’uomo non
può vedere ad occhio nudo. L’ultima delle sere, accompagnati dai
professori,decidemmo di recarci
nella discoteca più grande d’Europa,
ben cinque piani con cui terminare
la nostra uscita didattica. Si mostrò
molto più che didattica l’uscita, le
meraviglie che la città cela sono
innumerevoli, la fortuna di averne
avuto il piacere di saggiarne alcune
è un privilegio che la 5° B1 è lieta di
aver ricevuto. Ringraziamo coloro
che hanno reso possibile il tutto e
che ci hanno sopportato lungo questo viaggio che solamente ciò non è,
abbiamo preso coscienza che il ruolo
dell’insegnante non è solamente la figura con cui quotidianamente abbiamo a che fare,dal banco alla cattedra
la differenza sembra abissale ma così
non è. Conoscemmo persone di ogni
genere:francesi,finlandesi,california
ne,inglesi,tanti italiani e estoni che
dopo aver bevuto assenzio potevano
affermare con certezza che nella
hall dell’ostello dei draghi volassero
sopra le nostre teste. Arte,cultura e
bellezze di ogni genere si son mostrate a noi in questo viaggio, un
esperienza che ci ha fatto crescere;
tradizioni, usi e costumi altrui, sono
qualcosa di cui l’uomo deve divenir
padrone, niente pregiudizi, diciamo
basta al razzismo,alle discriminazioni di ogni sorta. Diciotto anni
e mille sogni,ognuno di un colore
diverso,realtà e fantasia si uniscono a creare una magia che solo un
ragazzo, una ragazza possono tener
ancorata al proprio cuore. Diciotto
anni e mille speranze, le stesse che
ti mostran la vita per quel che non è.
Diciotto anni è divenir adulti, carichi
e responsabilità, non ci scordiam
però quel pizzico di follia che spesso
molti dimenticano col avanzar del
tempo, che ci permette giorno dopo
giorno di essere ciò che siamo.
Manco Davide
7
Da studente dell’Hense
Intervista a Ermete Passoni
.
Hensemberger, cosa le viene in mente?
“Sono stati anni impegnativi ma allo
stesso tempo positivi. Di giorno lavoravo e la sera frequentavo il corso
serale all’Hensemberger: è stato
molto faticoso. Sono stati anni interessanti dove ho avuto la fortuna di
incontrare grandi insegnanti di cui
ho un ottimo ricordo, come la mia
professoressa di lettere.”
8
Il diploma che ha conseguito in che
modo le è servito per raggiungere la
sua attuale posizione?
“Beh, sicuramente è stato ed è tutto
ra un importante bagaglio culturale.
Ho avuto l’oppurtunità di vincere un
concorso presso il CNR, dove poi ho
proseguito gli
studi. Nella
mia carriera
sono riuscito
ad andare
avanti senza
laurea.
emberger a Presidente di un’azienda...
Secondo lei è ancora possibile farsi
strada nel mondo del lavoro senza una
laurea?
Si, è ancora possibile ma meno
probabile. Ai miei tempi si era più
motivati per via delle difficoltà economiche; ora le nuove generazioni
hanno troppi beni e si ritrovano senza stimoli per andare oltre. In quel
periodo c’era proprio una voglia di
crescere e di imparare, oggi sono in
minoranza i ragazzi che hanno ancora la sete e la voglia di porsi nuovi
traguardi.
Molte aziende, aperte in quel periodo, sono state chiuse per via delle
nuove esigenze. Prima bastava aver
la voglia e sapere costruire qualcosa che c’era lo spazio per tutti, ora
abbiamo bisogno di innovazione e
usare il meglio della tecnologia. Molta gente si è abbattuta dopo la crisi,
ma le oppurtunità ci sono ancora...è
la voglia di mettersi in gioco che
manca.
Cosa suggerisce all’Hensemberger di
oggi in merito agli studenti?
“Abbiamo bisogno di gente con preparazione fondata sulla conoscenza
delle nuove tecnologie. È molto
interessante, e la suggerisco sempre, l’esperienza dello stage perchè
apre la strada del lavoro. Dovete
ricordarvi che la scuola è il vostro
bagaglio formativo. In Germania, ad
ph | intervista
esempio, l’esperienza dello stage è
normalissima, qui in Italia secondo
me dobbiamo lavorarci un po’ di più.
Sono “nato” come perito metallurgico ma ho sviluppato la mia carriera in
tutt’altro campo; penso che la scuola
abbia il compito di formare per poi
poter sviluppare altre conoscenze.
Il mondo ha bisogno di giovani, quei
giovani che affrontano i problemi e li
risolvono, quei giovani con la passione verso il proprio lavoro...
Il mondo ha bisogno di voi.”
Rossella Ragusa
9
ph | recensione
10
D
a molto tempo DS3 è stato atteso dai suoi fan e dai player che
amano i soulslike
(gioco di ruolo e d’azione in terza
persona dove son presenti particolari fattori).
La vera domanda che si pongono i
potenziali nuovi giocatori è: “ Sarà
un gioco dedicato solo ai fan della
serie e può risultare incomprensibile a chi volesse avvicinarsi alla saga
proprio con questo titolo?”, mentre i
fan della serie, che han già giocato i
precedenti DS, è: “ Ci saranno nuove
avventure o sarà piendo di roba già
vista?”
“Dark Souls III è innanzitutto un
gioco bellissimo, curato in modo eccezionale e in grado di dare emozioni
ludiche di altissimo livello, a prescin-
dere dalla base su cui poggiano i suoi
contenuti. È sicuramente un terzo
episodio, e non c’è alcun dubbio che i
tanti splendidi rimandi al passato saranno apprezzati appieno solo da chi
ha giocato i precedenti, ma il gioco è
comunque un’avventura a sé stante,
che può essere tranquillamente goduta anche da chi non ha mai giocato
un Souls, e magari sta cercando in
Dark Souls III un altro gioco capace
di garantirgli le stesse forti emozioni che l’anno scorso ha provato con
Bloodborne.
DS3 è un gioco ovviamente impegnativo e difficile (come del resto tutti
i soulslike) contenente numerose e
ampie zone caratterizzate da toni
medievali. Si può scegliere tra una
vasta scelta di personaggi iniziali
(ognuno con delle proprire caratteristiche) per poi personalizzarne
Marco Sconda
ph | recensione
Nome album: 10,000 days
Artista: Tool
Genere musicale: progressive metal,
art rock
Tracce: 1. “Vicarious” 2. “Jambi” 3. “Wings for Marie (Pt 1)” 4. “10,000 Days (Wings Pt
2)” 5. “The Pot” 6. “Lipan
Conjuring” 7. “Lost Keys (Blame
Hofmann)” 8. “Rosetta Stoned” 9. “Intension” 10. “Right in
Two” 11. “Viginti Tres” Data di rilascio: 2 Maggio 2006
Paese: U.S.A.
Q
uarto album della band statunitense, a distanza di 5 anni
dall’opera che li portò al successo, i
Tool tornarono sulle scene con un
concept album dai temi tanto cupi
quanto esplosivi.
Nato dal profondo senso di fatica che
i membri provavano nel vivere la musica, la loro vita, in quel periodo, si
pone come tema l’introspezione.
Ciò che più colpisce, sia nei pezzi
che dalle illustrazioni presenti nel libretto, è l’intenso modo in cui gli artisti concepiscono l’arte dell’espres-
sione di ciò che è intrinseco l’animo
umano.
Dopo molti giri di parole, andiamo
finalmente al sodo: primordialità e
contraddizioni.
Sono questi i due temi, spesso in sintonia, che la fanno da padrona.
Tutte le canzoni trattano uno o
entrambi rievocando attraverso un
magnifico uso della musica , dai ritmi
quasi tribali della batteria alla complessità della chitarra, quel senso
di animale interiore che abbiamo in
ognuno di noi e che convive con l’essere etereo.
Cosa intendiamo però con “animale”
ed “essere etereo”, nulla di più semplice, ciò che Freud avrebbe definito
Es e Id, non a caso faccio richiamo a
il padre della psicoanalisi parlando
di quest’opera, la quale si pone per
l’appunto di spingere a far riflettere
l’ascoltatore.
Prendiamo ad esempio la prima
canzone, Vicarious, il cui tema è
la fredda distruzione dell’altro per
preservare il proprio io. Shockante,
senza alcun dubbio, ma è il senso di
autoconservazione umana, l’istinto
animale che regna in ognuno di noi e
che aspetta solo di uscire.
L’uomo per sopravvivere fatica e
la vita coincide con la morte, può
rinnegare di essere una bestia ma
facendo ciò prenderà in giro solo se
stesso, sarebbe come se uno squalo
smettesse di muoversi e si lascerebbe solo trascinare.
Tema suggerito dall’album è di quanto l’uomo sia spiritualmente molto
debole dal non riuscire a staccarsi
dagli impulsi per “tirare avanti” e
che probabilmente, se smettesse di
11
12
vivere seguendo degli impulsi, non
sarebbe più un uomo ma un’entità
più alta.
Tornando alla fatica troviamo quella
di tipo morale, poiché l’istinto ci dice
di fare una cosa ma la ragione ci rende titubanti, la canzone The Pot rende chiaramente l’esempio di come
pur di seguire delle regole create da
altri uomini nostri pari ci spinga a
rinnegarci per restare in linea, una
linea disegnata da noi e dalla quale
abbiamo paura di uscire.
Di cosa ha più paura in assoluto un
essere piccolo e di poca conoscenza?
Dell’ignoto.
Cosa attira di più quest’essere? Sempre l’ignoto.
La canzone Right in Two tratta ad
esempio della separazione totale di
un uomo da ciò che è e ciò in cui
crede per provare a superare dei
limiti invalicabili, non parliamo di
limiti fisici ma morali, quelli che ci
imponiamo ogni giorno sempre per
restare sulla linea.
Dopo questi excursus sulla doppia
natura umana, l’album si chiude parlando di nuovo di primordialità, questa volta in maniera più cruda.
L’ultima canzone infatti ha volutamente il ritmo del respiro di un
uomo che sta tentando di lottare
contro un infarto, invano.
Rappresenta la fine della vita, l’ultima
fatica prima di morire per partecipare all’entropia dell’universo e dare
vita a qualcun altro.
Non vi è alcuna rinascita ma solo un
senso di sollievo dopo l’ultima tirata,
dopo la quale ci attende solo l’ignoto,
ciò che temiamo e ciò che cerchiamo.
Simbolicamente, questa morte rappresenta anche la fine dell’album e la
fine del tema.
Andrea Pallotta
Gita a Venezia
L
a classe 4D3 grazie alla possibilità
di fare uscite didattiche di più
giorni ha potuto recarsi nella città di
Venezia.
Durante la prima giornata abbiamo
visitato piazza San Marco con la
basilica ed il campanile. Successivamente Palazzo Ducale capolavoro
dell’arte gotica, si struttura in una
grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali:
dalle antiche fondazioni all’assetto
tre-quattrocentesco dell’insieme, ai
cospicui inserti rinascimentali, ai fastosi segni manieristici. Abbiamo fatto un percorso che ci ha portato alle
sale superiori del palazzo passando
innanzitutto attraverso lo straordinario cortile, e proseguendo con il
Piano delle Logge e con la visita delle
preziose stanze dell’Appartamento
Ducale, al primo piano, e delle Stanze
Istituzionali che si sviluppano tra il
secondo piano e il piano delle Logge,
per concludere con la visita all’Armeria e alle Prigioni che si raggiungono attraversando il famoso Ponte
dei Sospiri..
Gli interni, oggi parzialmente privati
delle opere che un tempo li decoravano, conservano ancora un’ampia
pinacoteca, che comprende opere
realizzate dai più famosi maestri veneziani, tra i quali Jacopo e Domenico Tintoretto e Paolo Veronese.
Piazza san Marco è piaciuta molto
tant’è che la sera stessa siamo tornati
per ammirarla e viverla.
La giornata seguente è stata molto
impegnativa, ci siamo recati a visitare Ca’ Pesaro, un palazzo storico
ph |
di Venezia che si affaccia sul Canal
Grande. E’ sede di una Galleria Internazionale d’Arte Moderna, che ospita
importanti collezioni otto-novecentesche di dipinti e sculture, tra cui
spiccano capolavori di Klimt, Chagall
e notevoli opere da Kandinsky a Klee,
a Moore, oltre a una ricca selezione
di lavori di artisti italiani e un importante gabinetto di grafica.
In mattinata abbiamo visitato anche
il palazzetto gotico di Ca’ Centanni,
la casa dove, nel 1707, nacque il commediografo Carlo Goldoni, ora sede di
museo a lui dedicato e di una Biblioteca di manoscritti teatrali autentici.
Nel pomeriggio ci siamo recati ad
un’altro museo, famoso in tutto il
mondo, il Guggenheim.
Il museo espone la collezione personale
di Peggy Guggenheim, che comprende
viaggi di istruzione
capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura
Metafisica, Astrattismo europeo, scultura
d’avanguardia. Sono presenti opere di Picasso,, Duchamp, Léger, de Chirico, Mondrian, Kandinsky, Miró, Giacometti, Klee,
Ernst, Magritte, Dalí, Pollock.
Tutti noi siamo rimasti molto affascinati
da questo museo sopratutto perché sono ivi
conservate opere di artisti famosissimi.
Il giorno seguente, prima di lasciare la città
di Venezia siamo andati a Murano, famosa
per il vetro, per ammirare molti oggetti e
sculture fatte con il famoso vetro di Murano.
Finita la visita abbiamo avuto un po’ di
tempo libero prima di lasciare la città.
Siamo tutti rimasti molto contenti di questa
uscita didattica sopratutto per le opportunità che abbiamo avuto di visitare musei
molto importanti e conosciuti nel mondo.
Alberto Dehò
13
Leicester Mania
Leicester Mania
14
Quando all’Hensemberger professori e studenti
si “sfidavano” giocando a calcio
A
ll’inizio della stagione molti di
noi non sapevano nemmenoche
esistesse il Leicester FC.
Ora, invece, i simpatizzanti
della squadra delle Midlands,
fresca vincitrice del titolo dopo
il pareggio degli Spurs nel
derby a Stamford Bridge, sono
aumentati a dismisura.
Vardy e compagni hanno dato
origine ad una vera e propria
Leicester-mania, e il Pino non
fa eccezione.
Ne sono rimasti contagiati
tantissimi appassionati di calcio
e non solo.
Dalle partite seguite
scrupolosamente ogni weekend,
passando per l’hashtag
GoFoxes, fino ad arrivare ad
acquistare la divisa del club.
A tal proposito abbiamo
raccolto le dichiarazioni di
Mauro e Manuel, classe 4DT,
ph |
due tra fan più sfegatati della
squadra di Ranieri.
Secondo Mauro, “Jamie Vardy
è il giocatore che trasmette
di più, non solo perchè è il
bomber della squadra, ma anche
perchè trasmette importanza
nell’impegno, sacrificio e
dignità. Raggiunge anche molti
traguardi e record, però è anche
merito della squadra. Ranieri ha
creato un gruppo solido, dove
tutti si aiutano a vicenda, una
squadra vincente, che ha reso un
sogno possibile”.
Non la pensa diversamente
Manuel, che dice:”Secondo
me è una delle storie più belle
del calcio moderno, con la
squadra che avevano vincere
un campionato difficile come la
Premier League è davverp tanta
roba. Se lo meritano tutto e
attualità
sono contento anche per Ranieri
che comunque è un allenatore
italiano e ci ha fatto fare bella
figura oltremanica. Il giocatore
più determinante è stato Kantè a
centrocampo.”
Come dargli torto.
In effetti la vittoria del Leicester
è particolare, tutti la sentiamo
un po’ nostra, e dà ad ognuno
di noi quella flebile speranza
che un giorno un desiderio
utopistico in cui non abbiamo
mai creduto possa realizzarsi.
Chapeau per il miracolo che
hai reso realtà Mister Claudio,
o forse, come direbbe il buon
Piccinini, eccezionale!
15
Omar Achak
Vardy & Mahrez
16
25 novembre 1961 inaugurazione della sede di via Berchet, 2
sono presenti Giovanni Elkan Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione,
Nino Hensemberger e il piccolo Di Maio futuro Rettore del Politecnico di Milano