giappone - I Viaggi di Maurizio Levi
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giappone - I Viaggi di Maurizio Levi
GIAPPONE Shikoku e Kyushu, isole di vulcani e samurai L’anima autentica del Giappone dall’epopea dei samurai all’era moderna 18 Giorni – in hotel, ryokan e shukubo Il Giappone ha attirato moltitudini di avventurieri fin da quando Marco Polo parlò al mondo delle ricchezze di “Cipango”, l’isola che anche il navigatore Colombo tentava di raggiungere nel suo primo viaggio verso le Indie. Oggi come allora il Giappone esercita ancora il suo fascino, tra antico e moderno. La contrapposizione tra l’incredibile e futuristica Tokyo e la raffinata Kyoto, antica millenaria capitale ricca di siti UNESCO. Il patrimonio culturale di Nara (UNESCO) e il complesso monastico buddhista sul Monte Koya (UNESCO). Il giardino Ritsurin a Takamatsu, sull’isola di Shikoku, tra i più belli del Giappone, e il villaggio di Yashima sul Mare Interno. Il santuario dei marinai a Kotohira e le pittoresche gole della valle di Iya, accessibili da meno di un secolo e rifugio di samurai. I siti UNESCO di Hiroshima e dell’isola di Miyajima, col Santuario Itsukushima in parte costruito in mare. Sull’isola di Kyushu tra gli scenari di Shimabara, le sorgenti termali e gli onsen di Yufuin e la splendida baia di Nagasaki. Tutto questo e altro ancora, viaggiando per terra e per mare e sui “treni proiettile”, a oltre 320 km/h, e provando l’esperienza di dormire in shukubo, gli alloggi dei monasteri, e nei caratteristici ryokan. Un itinerario molto particolare nelle aree meno turistiche del Giappone! PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze stagione 2017 1° giorno / Italia – Tokyo Partenza dall’Italia con voli di linea per Tokyo nel pomeriggio, con scalo intermedio. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno / Tokyo Finalmente in Giappone! Questo paese ha affascinato un numero incalcolabile di avventurieri fin da quando Marco Polo, nel XIII sec., fece scoprire al mondo “Cipango il paese dai tetti d’oro”. Sebbene il Giappone dei nostri giorni non sia più l’eldorado del passato, il “Nuovo Cipango” esercita ancora un fascino irresistibile. Arrivo all’aeroporto di Tokyo e, dopo aver espletato le formalità doganali, incontro con un assistente parlante inglese e trasferimento in città con servizio collettivo di bus navetta (circa 1h). Raggiunto l’hotel si prende possesso delle camere (disponibili mediamente dalle ore 14h00) e pranzo libero. Nel pomeriggio si effettua una prima visita di Tokyo con i mezzi pubblici e la guida locale. Nel cuore della città si trova il Palazzo Imperiale, immerso in una meravigliosa oasi di verde che sebbene sia a uso quasi esclusivo della famiglia imperiale ha una zona del giardino orientale aperta al pubblico ed è comunque impressionante l’effetto che fa la visione del palazzo circondato dai fossati e da altri edifici e padiglioni nell’immenso parco. Si prosegue con la visita del santuario shintoista di Meiji-Jinku, eretto e consacrato nel 1920 in onore dell’imperatore Meiji che, da sovrano illuminato e progressista quale fu, tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, aprì il paese all’occidente e alle relazioni internazionali. Tra i santuari di Tokyo, oltre al suo primato di estensione, è rinomato per le molte specie di iris che vengono coltivate nei suoi giardini. Un ponte pedonale collega il santuario alla zona di Harajuku, il quartiere in cui è possibile incontrare con più facilità gli eccentrici adolescenti giapponesi, per la maggioranza ragazze in versione ‘lolita’ o ‘punk’, basterà scuriosare nei negozi tra gli avventori o tra le stesse commesse. Non è lontana neanche la via dell’alta moda di Omotesando, che ricorda un po’ le vie dello shopping di alcune capitali europee. In serata rientro in hotel e un po’ di relax. Cena libera, pernottamento in hotel 4*. 3° giorno / Tokyo Prima colazione e intera giornata dedicata alla visita di Tokyo, spostandosi con l’ausilio degli efficientissimi mezzi pubblici in modo da cogliere un’ulteriore occasione per viverla più intensamente. Tokyo fu fondata nel XV° secolo col nome di Edo e fu scelta come residenza intorno al 1600 dal primo Shogun Tokugawa sotto la cui influenza si sviluppò rapidamente. Nel 1868, dopo il passaggio dei poteri dallo Shogun all’Imperatore, la città assunse l’attuale nome di Tokyo diventando la capitale dell’impero. A più riprese devastata da incendi e terremoti, fu inoltre in parte distrutta dai bombardamenti del 1945, dopo la seconda guerra mondiale venne sottoposta a imponenti opere di restauro, riedificazione e ampliamento. Tokyo è ora la capitale del Giappone, non solo politicamente, ma anche in senso culturale, commerciale ed economico. Conta una popolazione di oltre 15 milioni di abitanti ed è considerata una delle più moderne e popolose metropoli del mondo. Al mattino visita dell’interessantissimo mercato del pesce di Tsukiji, il più grande mercato ittico del mondo in cui ogni giorno si smerciano all’ingrosso tonnellate di pesce per rifornire ristoranti e pescherie al dettaglio. Migliaia di addetti trattano una varietà incredibile di pesci, crostacei e frutti di mare tra cui primeggiano i tonni, re indiscussi della gastronomia giapponese, per i quali l’asta mattutina (che ora si svolge a porte chiuse) per aggiudicarsi gli esemplari migliori, ancora congelati, è una delle trattative più concitate della giornata. Si prosegue con una passeggiata nel giardino pubblico di Hama Rikyu, alla foce del fiume Sumida-gawa, con ponti, laghetti, viali alberati, prati curati e una tradizionale casa del tè. Pranzo in un ristorante locale. Nel pomeriggio visita del caratteristico quartiere di Asakusa, in cui si ritrova il fascino del periodo Edo tra antiche strade e negozi dall’atmosfera di altri tempi. Il quartiere, sviluppatosi lungo il fiume Sumida, offre uno spaccato della Tokyo popolare, ricca di tradizioni, ed è un luogo di svago per gli abitanti della città, grazie ai numerosi cinema e teatri e agli innumerevoli ristoranti. Qui si trova il tempio di Asakusa Kannon (o Senso-ji), dedicato alla dea buddhista della misericordia, eretto nel VII sec. e il più antico della capitale. Poi l’antica porta di Kaminarimon, da cui pende una gigantesca lanterna di carta rossa e ai lati le rappresentazioni degli dei del tuono e del vento. Non può mancare una piacevole passeggiata nella rinomata Nakamise-dori, la vivace e colorata via dello shopping lungo la quale è possibile fermarsi per assaggiare alcune prelibatezze tradizionali. Poi vista panoramica della città dall’alto della Tokyo Sky Tree, la modernissima torre che sovrasta la megalopoli e inserita nel 2011 nel Guinness dei Primati per la sua altezza di 634 metri. Costruita secondo le tecnologie più avanzate del mondo, lo Sky Tree domina la città e offre i migliori punti di osservazione a 360° che rendano l’idea dell’immensità di Tokyo e dell’area metropolitana. Infine una piacevole passeggiata nel rinomato quartiere di Ginza, la prima zona di Tokyo che, nel XIX sec., venne rivoluzionata architettonicamente per volere del moderno imperatore Meiji, con l’introduzione del mattone e non più l’uso del legno. Ginza, da sempre pulsante area commerciale della città, mescola negozi tradizionali con show-room di noti marchi e grandi magazzini in un collage del tutto giapponese. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel. Cena libera e pernottamento. (N.B. le visite della giornata potrebbero anche essere invertite) 4° giorno / Tokyo – Kyoto (N.B. Trasferimento separato del bagaglio a Kyoto a mezzo corriere espresso, si troverà in serata stessa presso la reception dell’hotel). Prima colazione e a piedi si raggiunge la vicinissima stazione ferroviaria di Shinagawa. Il mezzo di trasporto per antonomasia in Giappone sono i treni: veloci, frequenti, puliti, confortevoli e spesso molto costosi. I servizi vanno dalle piccole linee locali agli shinkansen o “bullet train” (treno proiettile), simbolo del Giappone moderno. Gli shinkansen possono raggiungere una velocità superiore ai 320 km/h e sono efficientissimi e super sicuri. Partenza per Kyoto in carrozze di seconda classe (2h10m circa). All’arrivo ci sarà ad attendere in stazione il veicolo privato con cui effettuare la visita guidata della città. Antica capitale del Giappone per più di mille anni, dal 794 al 1868, cioè fino a quando l’imperatore Meiji spostò la capitale a Tokyo, Kyoto fu la culla della raffinata cultura del periodo Heian. L’insieme dei suoi siti storici è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Infatti la città è ricca di tradizioni storiche e culturali come testimoniano i numerosissimi templi, monumenti e palazzi sparsi ovunque. Il Fushimi Inari Taisha, il “santuario della volpe”, venne fondato nel IX secolo sebbene il santuario principale risalga al 1494. In Giappone ci son più di 40.000 santuari dedicati al culto della volpe, associato al successo nel campo degli affari. I migliaia di torii color rosso cinabro posti sul pendio dietro al santuario di Fushimi Inari sono stati donati…da aziende! Si prosegue con il Castello Nijo, che fu l’antica dimora dello Shogun Tokugawa Leyasu in occasione delle sue rare visite alla città. Esso si distingue da altri castelli per l’architettura elaborata, con splendide sale dalle ampie superfici dorate e parquet a terra, e da un bel giardino arricchito da specchi d’acqua. Pranzo al ristorante. Nel pomeriggio visita del tempio Kinkakuji, ossia il Padiglione d’oro. Questo tempio, icona della antica capitale, venne eretto intorno al 1400 ai bordi di uno stagno, su cui sembra fluttuare immerso tra i suoi riflessi dorati e il verde lucente degli alberi che lo ammantano. L’antico tempio buddhista di Kiyomizudera, il tempio dell’acqua pura, costruito durante la fondazione di Kyoto, è famoso per la struttura lignea a palafitta e dalla sua terrazza si gode il superbo panorama che abbraccia una splendida valle e offre una vista magnifica della città. Prima di rientrare in hotel una piacevole passeggiata nel quartiere storico di Gion, luogo ideale per scoprire le arti tradizionali giapponesi, ricco di ristoranti in stile antico, abbelliti da squisite decorazioni. Per le strade di Gion si possono incontrare, più facilmente nel tardo pomeriggio e durante tutto l’anno, geishe e maiko (le aspiranti geishe) dalle sofisticate acconciature e avvolte da eleganti e raffinatissimi kimono. Cena libera e pernottamento in hotel 4*. 5° giorno / Kyoto – escursione a Nara Al mattino, dopo colazione, trasferimento con i mezzi pubblici in stazione. Partenza con treno locale espresso per la visita della vicina Nara (35m circa). La città, che in origine si chiamava Heijo, venne fondata nel 710 d.C. e fu la prima capitale permanente del Giappone, antecedente al periodo Edo e allo splendore di Kyoto. Per circa un secolo fu la culla della cultura giapponese, poi la sua importanza diminuì perdendo il titolo di capitale ma ciò non nocque al suo patrimonio artistico e culturale, che si preservò perché risparmiata dalle guerre e dalle distruzioni che, nei secoli seguenti, coinvolsero le città più importanti dell’impero durante le lotte intestine di potere. In pochi minuti a piedi dalla stazione si raggiunge il Parco di Nara, detto anche “Parco dei Cervi Sacri” poiché in esso vivono liberamente circa 1.200 cervi allo stato brado e protetti come patrimonio naturalistico e simbolo della città. E’ molto piacevole e rilassante camminare in questa oasi naturalistica, punto di riferimento della comunità locale, e che offre una prospettiva suggestiva dei molti templi che su di esso affacciano. Il più interessante, sia architettonicamente sia per importanza religiosa, è il tempio buddhista Todaiji (Patrimonio UNESCO). Col suo padiglione alto quasi cinquanta metri è il più grande edificio in legno al mondo e custodisce una statua bronzea di Buddha alta sedici metri chiamata Daibutsu (la più grande del Giappone). Pranzo in ristorante locale. Si prosegue per Kasuga Taisha, uno dei più importanti santuari scintoisti del Giappone, seguendo una strada nel parco con centinaia di lanterne di pietra che segnano il percorso. Nel pomeriggio rientro a Kyoto e tempo libero a disposizione per una piacevole passeggiata nei quartieri storici o per acquisti. Cena libera e pernottamento in hotel. 6° giorno / Kyoto – Monte Koya Prima colazione e partenza con un veicolo privato per il Monte Koya (circa 3h di percorrenza). La strada taglia dapprima attraverso paesaggi rurali per poi inerpicarsi lungo le pendici montane ricoperte da fitte foreste. Si risale un dislivello di quasi mille metri e anche le temperature diventano più fresche. Il Monte Koya (o Koyasan) è la “Mecca” della setta esoterica buddhista Koyasan Shingon. Il buddismo esoterico detto anche “Mikkyo” fu fondato nel IX sec. in Giappone dal maestro Kukai, chiamato anche Kobo Daishi, che, avvicinatosi al buddismo in Cina, rientrò nel suo paese dopo aver appreso i riti lamaistici e le arti simboliche. Sulla sommità del monte, ricco di cedri rossi giapponesi, si trova il tempio di Okuno-in, il mausoleo in cui sono conservate le spoglie del maestro. In tutto sulle pendici del Monte Koya son stati eretti più di 120 templi che ogni anno accolgono circa un milione di pellegrini che giungono da tutto il paese per dedicarsi al raccoglimento spirituale. Visita del tempio principale Kongobuji (Patrimonio UNESCO) e di tutto il complesso monastico. Questo tempio, risalente alla fine del XVI sec., si visita – come molti altri – senza scarpe ed è costituito da numerose sale, alcune dorate e dai soffitti scolpiti, separate tra di loro da porte scorrevoli finemente dipinte con motivi floreali o paesaggistici. Al termine delle visite sistemazione in uno dei caratteristici templi monastici della località, un’esperienza davvero particolare sebbene la sua semplicità. Koyosan è uno dei luoghi più suggestivi della religiosità giapponese e vivere l’esperienza di fermarsi presso uno dei templi, pernottando in shukubo, il tipico alloggio-dormitorio dei monaci con tatami e futon, è davvero straordinario. Cena e pernottamento nel tempio, in camere in stile giapponese con bagni in comune (i bagni sono suddivisi per uomini e per donne e in media vi è un bagno ogni 2-3 camere). Un piccolo assaggio della vita monastica, che si arricchisce con la cena vegetariana preparata e servita dai monaci. 7° giorno / Monte Koya – sull’isola di Shikoku – Tokushima – Takamatsu All’alba, previo il permesso dei monaci, chi vorrà potrà assistere alla cerimonia mattutina con la recita del mantra. Colazione vegetariana preparata dai monaci, partenza da Koyasan e proseguimento con veicolo privato per l’isola di Shikoku. Pur rappresentando solo il 5% della superficie totale del Giappone, l’isola di Shikoku è la quarta per estensione dell’intero arcipelago. Shikoku significa letteralmente “i quattro paesi”, cioè le quattro prefetture in cui è divisa. Sebbene sia ben collegata con le altre isole da ponti, traghetti e aerei, rimane una zona quasi anacronistica in cui il sud del Giappone, ancora ‘rurale e contadino’, si contrappone al nord, più industrializzato e turistico. Shikoku è anche famosa per “il pellegrinaggio degli 88 templi”, un percorso ideale di circa 1200 chilometri che collega 88 santuari dell’isola, di cui molti legati al culto del maestro Kobo Daishi. Non è raro incontrare gli henro, i pellegrini riconoscibili dal cappello di paglia, il bastone e l’abito bianco. In circa quattro ore, lungo la strada che affaccia sulla baia di Osaka e attraversando il sistema di ponti che collegano la piccola isola di Awaji con Honshu e Shikoku, si raggiunge la moderna città di Tokushima, sovrastata dal monte Bizan ch’è anche il simbolo della città. Tempo a disposizione per il pranzo libero. Visita del Museo Awa Odori, dedicato alle popolari danze awa e dove – oltre a oggetti e strumenti legati al ballo – non è difficile poter assistere a una dimostrazione della danza stessa. Dal museo si raggiunge la base della funivia che collega la città con la sommità del monte Bizan, il cui nome letteralmente significa ‘sopracciglio’ per la sua peculiare forma. In pochi minuti si raggiunge la cima, da cui è possibile godere una vista quasi a 360° della zona circostante; in una giornata particolarmente tersa si possono anche vedere, oltre l’isola di Awai, anche Kobe e Wakayama. Lungo i pendii del monte si scorgono santuari e templi, mentre su in cima è possibile ammirare una piccola pagoda birmana costruita per onorare la memoria dei soldati caduti durante la seconda guerra mondiale. Lasciata Tokushima si prosegue per Takamatsu, il porto più importante del versante orientale di Shikoku e affacciato sul Mare Interno di Seto. Arrivo previsto nel tardo pomeriggio e sistemazione in hotel 4*. Cena libera e pernottamento. 8° giorno / Takamatsu Dopo colazione visita di Takamatsu, capoluogo della prefettura di Kagawa e un tempo feudo del potente e temuto clan dei Matsudaira. Il magnifico Parco Ritsurin, uno dei più celebri e storici giardini del Giappone, risalente al XVII secolo: si estende su un’area di circa 75 ettari, con dolci colline ricoperte da boschi di pino, alberi sempreverdi e piante ornamentali, tutto accuratamente selezionato per garantire colori e fioritura in tutte le stagioni. Piccoli stagni e canali, ponti e sentieri, conferiscono al parco un’atmosfera del tutto zen. Il parco ospita, oltre alla grande varietà botanica, un padiglione del tè adagiato sulle sponde di un laghetto, un museo di arte popolare e alcuni laboratori artigianali che lavorano oggetti di legno apprezzati in tutto il paese. Ci si sposta nella zona orientale della città, sulla verde collina di Yashima, contesa nei secoli da clan di samurai per la sua visuale strategica e teatro di molte battaglia, che si protende nel Mare Interno offrendo viste spettacolari dai suoi punti panoramici. La sommità della collina ospita l’antico tempio buddista di Yashima-ji dedicato anche a tanuki (una specie di cane procione), divinità dal carattere un po’ burlone che può cambiar sembianze per far scherzi alla gente. Al termine delle visite pranzo in un ristorante locale, dove poter gustare anche i sanuki udon, una variante di noodles e assolutamente una delle specialità gastronomiche della regione, simili alle fettucine e serviti solitamente nel brodo dashi. Dopo pranzo si rientra in hotel e intero pomeriggio libero a disposizione per esplorare a piacimento la città. Una camminata in centro piuttosto che la visita dei resti dell’antico castello o effettuare un altro piacevole percorso all’interno del Parco Ritsurin, godendo ancora dei meravigliosi giardini e rilassandosi sorseggiando un tè preparato alla maniera tradizionale nella bellissima casa da tè Kikugetsutei. Nelle vicinanze del parco si trova anche il Sanuki Mingeikan, un piccolo museo di arte popolare che custodisce una ricca collezione di oggetti artigianali realizzati in legno dai maestri incisori dell’isola. Per la sera cena libera e pernottamento in hotel. 9° giorno / Takamatsu – Kotohira – la valle di Iya – Matsuyama Partenza al mattino per raggiungere in circa un’ora di strada la vicina Kotohira dove si trova il santuario di Kotohira-gu, uno dei più popolari e amati del Giappone, chiamato anche Kompira-san e consacrato a Omono-Nushi, il kami (cioè il protettore) dei naviganti. Fondato nell’XI secolo sul fianco del monte Zozu, il culto legato al santuario è frutto di un sincretismo tra shintoismo e buddismo e tuttora marinai e pescatori vi si recano per invocare protezione; per accedere al tempio principale occorre salire una lunga e suggestiva scalinata di qualche centinaio di gradini in pietra, la ‘fatica’ sarà però appagata dallo spettacolare panorama che si gode dall’alto. Si prosegue con la visita del celebre teatro Kanamaruza, il più antico teatro kabuki di tutto il paese, costruito nel 1835. La visita del teatro, che finora ha ospitato migliaia di rappresentazioni, è interessante anche quando il palcoscenico è vuoto. Singolare è il meccanismo girevole che da quasi due secoli viene fatto ruotare da uno stuolo di uomini vigorosi che stanno sotto il palcoscenico, mentre il pubblico assiste allo spettacolo seduto sul tatami. Tempo a disposizione per il pranzo libero per poi proseguire verso il centro dell’isola, lungo una strada che taglia all’interno in mezzo a un paesaggio di verdi colline e montagne dal profilo frastagliato. In questi luoghi si è alimentata la fama della valle di Iya, per più di dieci secoli uno dei luoghi più segreti e inaccessibili del Giappone. Già dal XII sec. la valle, difesa dalle più profonde gole del paese, diventò il rifugio ideale, una sorta di Shangri-La, per clan di samurai e temerari avventurieri. Solo nei primi anni ’20 del secolo scorso, con la costruzione delle prime strade, questa valle divenne più accessibile e ancora adesso alcuni anziani si riferiscono ai non residenti come ai forestieri. Le vette, spesso avvolte dalla foschia, conservano ancora oggi come allora un’atmosfera intrisa di spiritualità e una volta entrati nella valle si ha la sensazione di essersi lasciati il mondo alle spalle. In pochi minuti a piedi si raggiunge il fondo della gola di Oboke per effettuare una breve navigazione di mezzora in barca sulle acque smeraldine del fiume Yoshino, che a tratti scorre impetuoso in mezzo alle ripide pareti bianche di roccia levigata. Poi l’emozionante attraversamento del ponte Kazurabashi, uno dei tre ponti ora rimasti (fino a un secolo fa erano una dozzina) per passare da una sponda all’altra del fiume. Questi ponti, alti una decina di metri e non più lunghi di cinquanta, hanno la peculiarità di aver una struttura fatta di liane intrecciata, una tecnica utilizzata sin dal sec. XII dai samurai del clan degli Heike per tenere a bada gli inseguitori e mettersi al sicuro nella valle tagliando agevolmente il cordame con la loro katana. Oggi i ponti di liana sono stati designati dal Governo come patrimonio culturale del Giappone e vengono ricostruiti ogni tre anni. Lasciata la valle di Iya si prosegue per la città di Matsuyama, con arrivo previsto nel tardo pomeriggio. Sistemazione in un confortevole hotel 4*, cena e pernottamento. 10° giorno / Matsuyama Intera giornata dedicata alla visita di Matsuyama, città affacciata sul Mare Interno di Seto. Grazie alla presenza di ben due porti, essa ha subito negli ultimi decenni un’impennata nell’industria e nel commercio e oggi è la città più grande e importante dell’isola. Rinomata anche per sue fonti termali, una delle attrattive della città sono le terme di Dogo Onsen Honkan, costruite alla fine dell’Ottocento e frequentate da imperatori e da alcuni dei più famosi letterati dell’epoca Meiji, tra cui il celebre scrittore Natume Soseki che vi ambientò il suo romanzo Botchan. Dopo più di un secolo dalla loro inaugurazione, Dogo Onsen conserva ancora l’atmosfera delle vecchie stazioni termali di una volta. Pranzo in un ristorante. Al pomeriggio, in funivia, si raggiunge una delle colline che dominano la città per ammirare Matsuyama Jo, uno dei dodici castelli ancora originali di tutto il Giappone, sopravvissuto alle distruzioni dell’era post feudale del tardo ‘800 che rase al suolo buona parte dei simboli degli antichi poteri. Eretto ai primi del ’600, il castello ha un’architettura articolata, ben difeso da una cinta muraria in pietra e più torrioni e torrette gli danno nel complesso un aspetto grandioso e perfetto. Rientro in hotel, cena libera e pernottamento. 11° giorno / Matsuyama – Hiroshima Al mattino, dopo la colazione, trasferimento al porto Kanko-ko di Matsuyama e imbarco sul traghetto veloce (Super-Jet Ferry) che collega direttamente con Hiroshima in 1h15m circa di navigazione. Un veicolo privato attende l’arrivo del ferry al porto e trasferimento in città. Pranzo in un ristorante. Nel pomeriggio visita di Hiroshima. Si inizia con la visita del castello, ricostruito nel dopoguerra. Hiroshima era un importante centro militare sin dal medioevo, da qui partirono alcune spedizioni che si apprestarono a invadere la Corea già nel XVI secolo. La fortezza fu un importante bastione degli eserciti del clan Tokugawa; nel XIX sec. durante l’invasione della Manciuria ospitò addirittura l’imperatore. Si prosegue con il Parco Commemorativo della Pace (sito UNESCO) e il Museo della Bomba Atomica, dedicati al ricordo della tragedia che alla fine del 1945 causò la distruzione della città e la morte di circa 200.000 persone. Questi luoghi non hanno nulla di sensazionalistico e che impressioni morbosamente, come magari ci si aspetterebbe, ma sono stati ricreati proprio affinché tutti possano visitarli, per comprendere gli orrori di una guerra nucleare e fungere da monito per l’umanità. Oggi Hiroshima, ricca e fervida cittadina portuale sul delta del fiume Ota, è orgogliosa della sua rinascita. In serata trasferimento in hotel 4*, cena libera e pernottamento. 12° giorno / Hiroshima – isola di Miyajima (N.B. Trasferimento separato del bagaglio a Kumamoto. Preparare un bagaglio a mano con l’occorrente per oggi e altri due giorni, il bagaglio spedito si ritrova in hotel a Kumamoto). Prima colazione e trasferimento con i mezzi pubblici (autobus e treno locale) fino al porto di Miyajimaguchi per imbarcarsi sul traghetto per l’Isola di Miyajima, considerata una delle più belle dell’arcipelago del Giappone e luogo sacro tra i più importanti del paese. Consacrata alle dee del mare, l’isola è soprattutto famosa per il santuario shintoista di Itsukushima (Patrimonio UNESCO), poggiato su una struttura a palafitta e caratterizzato dal prospiciente torii, il grande portale rosso vermiglio, che con l’alta marea sembra galleggiare sulle acque azzurre del Mare Interno. L’intera isola è stata classificata dal governo nipponico Sito Storico Speciale e Luogo Panoramico Speciale. Con una superficie di appena 30 kmq, per la maggior parte disabitata e ricoperta da una rigogliosa vegetazione, l’isola ospita una nutrita colonia di cervi. Simpatico l’incontro con gli animali, abituati alla presenza dell’uomo e molto disponibili a farsi avvicinare (le corna vengono spuntate da piccoli, fare solo attenzione alla loro ‘voracità’). Pranzo libero e nel pomeriggio si prende la teleferica che, passando sopra la bella foresta vergine del parco Momijidani Koen, conduce in cima al monte Misen (530 metri) che sovrasta l’isola. Si raggiunge l’osservatorio di Shishi-Iwa, da cui si gode un panorama mozzafiato che nelle giornate limpide consente alla vista di spaziare a 360° sul Mare Interno di Seto. Sul monte vive anche una comunità di scimmie, quindi è da prevedere e fare attenzione alla loro eventuale ‘curiosità’. Al termine della visita trasferimento in un confortevole ryokan, non lontano dal santuario, e sistemazione in camere arredate in stile giapponese con servizi privati. Tempo a disposizione per relax, magari usufruendo dell’onsen (le vasche con acqua termale) a disposizione degli ospiti dell’hotel. Cena tradizionale con più portate, servita sul tatami, e pernottamento in un ryokan (cat. 4*). Poi la sera, con il silenzio dell’isola svuotatasi dei tanti visitatori, è davvero un piacere fare un’ultima passeggiata prima di andare a dormire, gustandosi l’imponente torii illuminato di notte, con le lanterne di pietra accese lungo il sentiero che costeggia il mare. Il ryokan è il tipico albergo giapponese risalente all’epoca Daimyo. Le camere sono grandi stanze senza pareti divisorie, con il pavimento ricoperto di “tatami” (pannelli rettangolari affiancati fatti con paglia di riso intrecciata e pressata). Il mobilio è costituito solamente da un tavolo basso e da porte scorrevoli, gli “shoji”. Si dorme su un “futon” (materasso realizzato con materiali naturali) che viene srotolato alla sera dalle cameriere mentre gli ospiti sono a cena. Il ryokan dispone di un proprio onsen, cioè di bagni termali di cui uomini e donne usufruiscono separatamente. 13° giorno / Miyajima – Hiroshima – Hakata – Yufuin (isola di Kyushu) Al mattino, dopo la colazione, si rientra col traghetto a Hiroshima. Trasferimento con il treno locale dal porto di Miyajimaguchi alla stazione centrale in tempo per salire sul treno superveloce (shinkansen) che in un’ora e mezza circa fermerà alla stazione di Hakata-Fukuoka, sull’isola di Kyushu. Cambio a Fukuoka e treno espresso fino a Yufuin, con arrivo previsto nel primissimo pomeriggio, dopo 2h20m di percorrenza. Per il pranzo libero si consiglia di acquistare in stazione le tipiche bento box: sono confezioni di cibo fresco, preparate in giornata, di varietà differenti, molto in uso e pratiche in Giappone per un pasto durante i trasferimenti in treno e disponibili ovunque presso tutte le stazioni. Arrivati a Yufuin si raggiunge in taxi il ryokan presso cui pernottare. Yufuin è una tranquilla località termale, che offre un piacevole contrasto rispetto alla vicina e più turistica Beppu. Posta lungo le rive del fiume e ai piedi del vulcano Yufu (1.590 metri), la cittadina è rinomata per i suoi onsen, cioè le sorgenti d’acqua calda di origine vulcanica. Pomeriggio di relax per assaporare i benefici degli onsen, una vera esperienza tanto amata dai giapponesi e non solo, immersi nelle vasche di pietra naturale e rilassandosi tra i vapori. Ovunque nei campi e nelle risaie intorno a questa località salgono getti di vapore che danno un tocco onirico al paesaggio. Sistemazione nel ryokan, cena e pernottamento in camere arredate in stile giapponese. 14° giorno / Yufuin – le ‘sorgenti infernali’ di Beppu – Kumamoto Dopo la prima colazione, con un veicolo privato, partenza verso est in direzione di Beppu. Oltre a località termale e rinomata stazione balneare, Beppu è anche famosa per i suoi tanti jigoku, dei piccoli laghi di acqua e di fango ribollenti e di vario colore, dal bianco al rosso intenso. I jigoku sembrano delle sorgenti infernali, curiose e impressionanti allo stesso tempo e sebbene siano diventati delle attrazioni turistiche è comunque interessante poter vedere questo atipico fenomeno geotermico. Pranzo in un ristorante locale e proseguimento per Kumamoto, sul versante opposto dell’isola, attraversando paesaggi molto belli. Kyushu è l’isola del Giappone col maggior numero di vulcani attivi, tra i primati annovera il Monte Aso (1.592 mt), che con l’incredibile caldera di 128 km di circonferenza è il cratere più grande al mondo. Nel pomeriggio si raggiunge Kumamoto, fiorente centro culturale in passato e oggi città dinamica riconvertita alla modernità. Fondata agli inizi del 1600 per volere del potente signore Kato Kiyomasa, per secoli fu una tipica città-castello. A Kumamoto e nei suoi dintorni visse buona parte della sua vita il leggendario grande maestro di spada e samurai, nonché pittore e scrittore, Musashi Miyamoto, considerato il più grande samurai giapponese della storia. Il “Castello Nero”, così chiamato per via del colore principale della costruzione, è attualmente inagibile a seguito di un sisma che ne ha compromesso la struttura. Visita del giardino Suizenji, realizzato molto probabilmente intorno al 1630 per volere di un potente signore locale. In esso sono stati riprodotti in grande scala i paesaggi del Monte Fuji e di altre 53 ‘stazioni’ dell’antica Tokaido, la grande strada che Kyoto conduceva a Tokyo. Al termine della visita sistemazione in hotel 4*, cena libera e pernottamento. 15° giorno / Kumamoto – la penisola di Shimabara – il Parco Nazionale di Unzen-Amakusa – Nagasaki Al mattino trasferimento privato al porto di Kumamoto e imbarco sul traghetto che, attraversando in circa mezzora la baia di Ariake, raggiunge sull’altro lato la penisola di Shimabara e l’omonima cittadina. Da qui è già possibile scorgere a ovest la sagoma conica del Monte Unzen. Partenza con il veicolo privato dal porto di Shimabara verso Unzen. La strada che conduce a Nagasaki attraversa una bellissima area vulcanica, disseminata anch’essa di jigoku ribollenti, fumarole e immancabili onsen. Buona parte del territorio da Shimabara fino alle porte di Nagasaki è stato dichiarato area protetta per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico. In quest’area è stato istituito nel 1934 il Parco Naturale Unzen-Amakusa, il primo Parco Nazionale del Giappone. Sosta al passo di Nita-toge dove un breve tratto di funivia panoramica porta in cima al Monte Myokendake. Dalla piattaforma superiore della funivia, a circa 1.300 m.s.l.m., è possibile spaziare con la vista sul Mare di Ariake e sul Parco che, grazie a una vegetazione fitta e variegata, offre colori diversi in ogni stagione. Pranzo in un ristorante e proseguimento per Nagasaki, con arrivo previsto nel pomeriggio. Breve visita della città, affacciata sul mare, che si sviluppa in una baia protetta da verdi colline tal da essere soprannominata la “San Francisco del Giappone”. La città gode di un clima mite e piacevole, che si contrappone all’articolato fenomeno vulcanico che ha nell’Unzen il suo cuore bollente. E’ sorprendente la recettività e l’apertura della gente di Nagasaki a tutto ciò ch’è nuovo; una inclinazione ereditata dal passato quando già il suo porto, costruito dai portoghesi intorno al 1570, fu per quasi tre secoli l’unico punto d’ingresso nel paese delle mercanzie e della cultura occidentale. I missionari gesuiti prima e i commercianti olandesi successivamente, diedero un forte impulso al commercio e allo scambio culturale della città. Una storia, quella di Nagasaki, che tra alti e bassi nel corso dei secoli, motivata da gelosie commerciali ma mascherata da argomentazioni religiose contro l’incalzare del cristianesimo, vide più volte la scacciata, il confino e perfino la persecuzione degli stranieri e dei convertiti, culminata con l’eccidio di circa 40.000 cristiani nel 1637. Anche Nagasaki conobbe la terrificante potenza della bomba atomica che il 9 agosto 1945, tre giorni dopo Hiroshima, distrusse la città. Oggi i segni di quella tragedia rivivono nel Parco della Pace. Visita del quartiere di Urakami, un tempo baluardo cristiano poco distante dal mare e oggi inglobato nella zona nord della città. Alla fine del ‘800 i fedeli iniziarono la costruzione di una cattedrale, a quei tempi la più grande chiesa del Giappone e dell’Asia, in memoria delle persecuzioni cristiane. A poche centinaia di metri dalla cattedrale deflagrò nel ’45 l’ordigno al plutonio che la rase al suolo; l’attuale edificio venne ricostruito nel 1958, esattamente sulle rovine del precedente, e all’interno si trovano due statue di santi che portano i segni della storia. In serata sistemazione in hotel 4* ed eventuale tempo a disposizione. Cena libera e pernottamento. 16° giorno / Nagasaki – Arita – Fukuoka Prima colazione e visita ai giardini Glover, un parco con villa in stile occidentale (la prima del Giappone), costruita nel 1863 come residenza del ricco uomo d’affari scozzese a cui deve il nome, che fece fortuna nel Kyushu a seguito della forzatura degli Stati Uniti di far riaprire il paese ai commerci con l’occidente. Al termine della visita partenza verso il nord dove l’attività vulcanica ha dato impulso non solo alla chimica e all’ingegneria ma, indirettamente, anche all’arte. I fenomeni geotermici hanno generato una grande varietà di argille che da secoli vengono impiegate nella produzione della ceramica. L’abilità dei giapponesi, applicata alle nozioni importate dai celebri vasai coreani, diede luogo a un movimento artistico a cui seguì anche una forte crescita economica. Quando nel XVII sec. le fornaci di Arita iniziarono a lavorare a pieno ritmo, assieme a quelli dei vicini villaggi di Karatsu e Imari, le ko-Imari, cioè le “ceramiche di Imari”, divennero una delle varietà di porcellane più famose del mondo, tra le prime smaltate a colori e non più monocromatiche. Molti giapponesi e olandesi accumularono enormi fortune poiché queste ceramiche si guadagnarono presto la fama presso tutte le corti europee del tempo e non vi fu aristocratico che non ne possedette. Comunemente si adopera il termine Imari ma in realtà la creazione di queste eleganti e raffinate porcellane avviene nei forni di tutto il distretto (Arita-Karatsu-Imari). Sosta lungo la strada ad Arita, per la visita del Museo della Ceramica del Kyushu, che offre una esauriente panoramica delle ceramiche realizzate nell’isola da 400 anni in qua. Tempo a disposizione per il pranzo libero. Proseguimento per l’area metropolitana di Fukuoka-Hakata, con arrivo previsto a metà pomeriggio. Tagliata in due dal fiume Naka, sulla riva occidentale l’antica Fukuoka e il suo castello e sulla sponda orientale il vecchio quartiere dei mercanti di Hakata, Fukuoka è il principale porto dell’isola. Fu qui che tra il 1270 e il 1280 l’esercito mongolo di Kublai Khan tentò per ben due volte l’offensiva per la conquista di Chipango, con il più numeroso esercito navale mai schierato nella storia fino alla seconda guerra mondiale. Grazie alla vicinanza con la Cina, qui a Fukuoka approdò anche il buddismo zen. Visita del tempo Shofokuji fondato dal monaco Eisai che nel 1195 lo introdusse per la prima volta in Giappone. In serata trasferimento e sistemazione in hotel 4*. Cena in un ristorante locale, rientro in hotel e pernottamento. 17°-18 giorno / Fukuoka – Italia Prima colazione e rilascio delle camere entro la tarda mattinata. Pasti liberi e tempo a disposizione fino al trasferimento in aeroporto in tempo per il check-in. Rientro in Italia con voli di linea con scalo intermedio. Cena e pernottamento a bordo. Arrivo al mattino. Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano differenti mezzi di trasporto: treni proiettile (alta velocità) e treni espresso in 2^ classe, vetture private (macchine, minibus o bus a seconda del numero di partecipanti), traghetti e altri efficientissimi mezzi di trasporto pubblico come specificato nel programma. Guide locali di lingua inglese, accompagnatore dall’Italia a partire da 10 partecipanti. Pernottamenti – Sono previsti hotel di categoria 4* standard per tutti i pernottamenti, fatta eccezione di due notti in ryokan (il tipico albergo giapponese) a Miyajima e Yufuin e una notte in shukubo (il tipico alloggio dei monaci con tatami e futon su stuoie di bambù) presso un monastero del Monte Koya. Pasti – Sono incluse tutte le prime colazioni, n. 8 pranzi e 5 cene, come specificato sul programma. Clima – Il clima del Giappone è simile a quello italiano perché l‘arcipelago è compreso tra il 45° e il 30° parallelo. In autunno e primavera temperature diurne medie di 18°-25° e notturne di 10°-15°. Nei mesi estivi (da metà giugno a fine agosto) l'aria calda e umida che giunge dall’oceano Pacifico determina temperature elevate (25°-35°) e un forte tasso di umidità in tutto il paese. Alla fine dell'estate esiste la possibilità di qualche pioggia, in particolare nelle aree costiere. Abbigliamento – Leggero e confortevole per il giorno, capi pesanti per la notte nei mesi primaverili e autunnali. Indispensabili anche k-way, scarpe comode e zainetto per le escursioni giornaliere. Formalità burocratiche – Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi. Disposizioni sanitarie – Nessuna vaccinazione obbligatoria. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di spiccato interesse culturale e paesaggistico. Itinerario non impegnativo, che richiede un minimo spirito di adattamento per i frequenti trasferimenti, anche con mezzi di trasporto pubblico, e per alcune visite a piedi (formula però che allo stesso tempo consente di aver maggiore contatto con la realtà del paese). Caratteristici i pernottamenti sia nei ryokan sia in shukubo presso il monastero del Monte Koya. QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano: € 7.160 base 12-14 partecipanti con accompagnatore italiano € 7.480 base 10-11 partecipanti con accompagnatore italiano Da aggiungere: - supplemento singola - tasse aeree, fuel e security surcharge - copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) - costo individuale di gestione pratica € 1.150 € 490 € 94 € 80 Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio facoltativa comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5% - assicurazione integrativa facoltativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per alzare i massimali di rimborso per spese medico/bagaglio Date per le partenze di gruppo: 1) da giovedì 1 a domenica 18 Giugno 2017 2) da giovedì 14 Settembre a domenica 1 Ottobre 2017 *** Partenze individuali su richiesta e possibili tutti i giorni *** La quota comprende: voli internazionali di linea in classe economica, guide locali di lingua inglese e accompagnatore dall’Italia a partire da 10 partecipanti, mezzi di trasporto differenti (treni, veicoli privati, traghetti e mezzi pubblici) come indicato sul programma, pernottamenti in hotel, ryokan e shukubo con trattamento di prima colazione, pranzi e cene come specificato sul programma (8 pranzi e 5 cene), le escursioni, le visite e gli ingressi ai Parchi Nazionali, ai musei, ai monumenti come previsti dal programma, dossier culturale / informativo sul paese. La quota non comprende: tutti i pasti specificatamente non inclusi, acqua e bevande ai pasti e fuori dai pasti, le eventuali tasse governative in uscita dal paese, le mance, gli extra e tutte le spese personali, gli eventuali permessi fotografici e video nei vari siti e località, le polizze contro le penalità annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali di rimborso per le spese mediche e il bagaglio (facoltative), tutto quanto non espressamente specificato sul programma dettagliato. NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio Yen / Euro = 0,0082 in vigore nel mese di Dicembre 2016. In caso di oscillazioni del cambio, di +/- il 3% a 20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio – l’itinerario potrebbe essere effettuato in senso inverso o subire delle modifiche, anche in funzione degli orari dei mezzi di trasporto pubblici che possono cambiare senza preavviso e persino pochi giorni prima della partenza, pur cercando di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione e solo in caso di indisponibilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, verrà comunicato l’eventuale supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono oramai l’emissione immediata del biglietto. In tal caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio, per poi procedere all’emissione. L'acconto dovrà includere anche l'intero importo del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L'importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 20.02.2017 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com