Il Punto - Federfarma Padova

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Il Punto - Federfarma Padova
farma7
Settimanale di notizie sul mondo farmaceutico
Anno XXVI n.31 - POSTE ITALIANE S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. In Legge 27/2/2004 n. 46) art. 1, Comma 1, DCB Milano
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14 settembre 2012
Il Punto
“DIRETTA”? TROPPO CARA
IN FARMACIA SI RISPARMIA
Una ricerca della Fondazione Cref
Farmacopea europea: le norme pubblicate sulla G.U.
Decreto sanità: stralciate le misure
che riguardano le farmacie
PharmEvolution: seconda convention in Sicilia
organo ufficiale della
federfarma (www.federfarma.it)
Il Punto
LA DISTRIBUZIONE DIRETTA È TROPPO CARA
IN FARMACIA RISPARMI E SERVIZIO MIGLIORE
Lo dimostra una ricerca della Fondazione Cref
La distribuzione diretta di una confezione di un farmaco da
parte di una Asl costa mediamente 20 euro, che si aggiungono
al costo di acquisto del medicinale. È quanto emerge dalla
ricerca “Distribuzione dei farmaci: un caso di spending review.
Le potenzialità di miglioramento di una logica di rete”,
realizzata dalla Fondazione Cref (Centro ricerche economia e
formazione, costituito da Cassa di Risparmio di Udine,
Provincia di Udine, Confindustria Udine, Confcommercio Udine,
con il supporto della Regione Friuli). La ricerca è stata
presentata, sotto l’egida di Federfarma, martedì 11 settembre
a Roma, presso la Biblioteca “Giovanni Spadolini” del Senato,
alla presenza, tra gli altri, del senatore Antonio Tomassini,
presidente della Commissione Igiene e Sanità e dell’onorevole
Giuseppe Palumbo, presidente della Commissione Affari sociali
della Camera.
Il dato è particolarmente significativo perché rilevato in una
Asl della Regione Friuli-Venezia Giulia, considerata piuttosto
efficiente: è facile prevedere che in altre zone d’Italia il costo
possa essere di gran lunga maggiore.
Crolla così il mito della convenienza della distribuzione
diretta, dato sempre per scontato in ragione del puro e
semplice minor costo d’acquisto, come se l’attività di
distribuzione non comportasse dispendio di risorse in termini
di personale, strutture, apparecchiature, ecc. Risorse che,
anche se già a disposizione, dovrebbero essere utilizzate per le
attività proprie della Asl e non distolte per svolgere un servizio
che altri -le farmacie- possono fare molto meglio e a costi
inferiori, perché sono specializzate proprio nella distribuzione
dei farmaci.
Sono i numeri a parlare e a dirci che i costi sostenuti dalle
Asl per la distribuzione diretta sono percentualmente rilevanti
e comportano significative spese in più, da sommare al costo
di acquisto delle confezioni di medicinali. Costi aggiuntivi sino
a oggi sottovalutati o ignorati e che potrebbero essere
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facilmente tagliati, nella logica di una razionale revisione della
spesa, con il passaggio dalla diretta alla distribuzione tramite
le farmacie.
Vediamo più in particolare che cosa ha messo in luce il
lavoro del Centro studi presieduto da Damiano Degrassi. La
ricerca (una sintesi della quale è disponibile sul sito
www.federfarma.it) ha esaminato i dati relativi al 2010 forniti
dalla Asl n. 1 Triestina, al cui direttore generale Samani va un
ringraziamento particolare per essersi sottoposto a una
“radiografia” del proprio operato. Lo studio ha dunque
analizzato sistematicamente le diverse voci di costo (il
personale, l’ammortamento degli immobili e delle attrezzature,
le spese generali, amministrative e di manutenzione, oltre,
ovviamente, alla spesa per l’acquisto dei farmaci), al fine di
determinare il costo specifico del servizio di distribuzione
diretta da parte della struttura pubblica. Da questa dettagliata
disamina emerge appunto che il costo del servizio ha
un’incidenza sul valore del distribuito del 30,21% e che il
costo unitario di distribuzione da parte della struttura pubblica
è di 20,02 euro.
La ricerca ha, quindi, proceduto al confronto con quanto
sarebbe invece costato distribuire i medicinali tramite la rete
delle farmacie: ne è risultato che la distribuzione tramite le
farmacie comporterebbe per la Asl un risparmio consistente,
ancorché dipendente da alcune variabili (per esempio, livello di
remunerazione della farmacia e capacità della Asl di destinare
progressivamente le risorse ad altri compiti); risparmio che,
nel caso specifico -con un compenso pari a 7,50 euro a
confezione, come quello applicato nella Regione Friuli-Venezia
Giulia- può arrivare fino al 30%.
Pertanto, escludendo naturalmente quei medicinali che per
le loro caratteristiche (modalità di somministrazione/attività
terapeutica) devono essere necessariamente erogati dalle
strutture pubbliche, distribuire il farmaco tramite le farmacie
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conviene, e non soltanto dal punto di vista strettamente
economico-quantitativo, ma anche da quello della qualità del
servizio. La ricerca, infatti, riconosce e conferma quello che
abbiamo sempre detto: le farmacie garantiscono comodità e
facilità di accesso per il paziente, disponendo di un maggior
numero di punti distributivi e praticando orari di apertura più
ampi rispetto a qualsiasi altra struttura. E non va inoltre
dimenticata la opportunità per la Asl, una volta sgravata
dall’incombenza della distribuzione del farmaco, di
concentrare le proprie risorse su attività fondamentali quali
l’assistenza e la vigilanza.
Illuminanti, al riguardo, le conclusioni del professor Andrea
Garlatti, docente di economia aziendale all’Università di Udine,
che alla fine della presentazione ha proposto tre riflessioni
finali: 1) per razionalizzare la spesa non serve porre tetti
formali, ma bisogna intervenire sui meccanismi che la
generano; 2) la farmacia può diventare motore di
razionalizzazione della spesa se viene integrata nel sistema
sanitario; 3) se si accetta questa impostazione, allora va
ripensato il sistema di remunerazione della farmacia, peraltro
come previsto sia dalla Legge n. 122 della 2010, sia dalla
recentissima legge di conversione del decreto-legge sulla
spending review.
Le conclusioni della ricerca sono state confermate da Luca
Anselmi docente di economia aziendale all’Università di Pisa e
presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Gli
effetti positivi di una maggiore integrazione tra pubblico e
privato, cioè, nel caso specifico, tra Asl e farmacie, sono stati
sottolineati da Fabio Sturani, segretario nazionale di
Federsanità-Anci, che ha evidenziato come la fornitura di nuovi
servizi da parte delle farmacie possa contribuire a
razionalizzare le attività delle Asl.
Claudio De Giuli, già alto dirigente del Ministero e oggi
consulente giuridico del ministro della Salute, ha espresso
apprezzamento per la volontà di Federfarma di affrontare il
tema della distribuzione diretta sulla base di dati oggettivi e
con uno spirito di collaborazione con la strutture pubblica. Ha
inoltre auspicato che le Regioni, che hanno competenza
prioritaria in materia, tengano conto degli spunti forniti dalla
ricerca. A tale riguardo, il presidente della Regione FriuliVenezia Giulia Renzo Tondo ha espresso la propria volontà di
portare i risultati della ricerca al tavolo dei presidenti di
Regione.
Il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ha espresso
soddisfazione perché la ricerca, effettuata con metodologia
scientifica su dati reali, ha pienamente confermato quanto già
da anni sostenuto da Federfarma, cioè che la farmacia è un
canale concorrenziale rispetto agli altri canali distributivi del
farmaco. Nelle conclusioni Racca ha sottolineato che la
farmacia è una risorsa del Ssn e tale deve essere considerata
dalla parte pubblica, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità
del sistema e di assicurare un servizio di qualità ai cittadini.
Si comunica ai Signori Farmacisti che
è in commercio
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ufficio Stampa Federfarma
GLI OBIETTIVI DEL DECRETO SANITÀ
“attendono ancora una distesa di provvedimenti per essere
Il Sole 24 Ore (6/9/12) sintetizza i contenuti del Decreto
portate a compimento. Per la precisione -prosegue l’articolosanità (il cui testo, mentre scriviamo, non è ancora pubblicato
l’insieme delle misure necessarie a rendere effettive le nuove
in Gazzetta Ufficiale - ndr). I capitoli principali del
norme ammonta a 383”. Dei 419 atti totali solo 36 hanno
provvedimento riguardano l’aggregazione dei medici di
visto la luce nei mesi scorsi. (Il Sole 24 Ore, 6/9/12)
famiglia in strutture che assicurino l’assistenza primaria 24
ore su 24, la regolamentazione della libera professione dei
medici pubblici, la tutela dei medici contro il rischio clinico, le
procedure di nomina dei primari e dei manager.
“Una riforma tutta da costruire” scrive Il Sole 24
Ore, “chissà in quanto tempo e con quali risorse
FILODIRETTO: APPUNTAMENTO QUOTIDIANO
finanziare”. Secondo l’articolo, “la riforma
CON FEDERFARMA
dell’assistenza del territorio e delle cure primarie
rischia di restare a lungo in naftalina”, tenendo
Filodiretto -la newsletter quotidiana di Federfarma- è disponibile sul
conto che “serviranno finanziamenti e una nuova
sito www.federfarma.it, nella parte ad accesso riservato, vicino alla
convenzione”. (Il Sole 24 Ore, 7/9/12)
sezione “Circolari”. Il titolare di farmacia che volesse ricevere Filodiretto
Il segretario nazionale della Fimmg Giacomo
Federfarma nella propria casella di posta elettronica deve registrarsi al
Milillo valuta positivamente il provvedimento, cui
sito www.federfarma.it cliccando sulla voce “Registrati subito” nel box
riconosce il merito di “prendere di petto problemi
grigio “I servizi Federfarma”, sulla destra dell’home page: occorre
aperti da decine di anni, che, pur denunciati,
compilare i campi della prima schermata (selezionando “Farmacie
nessuno aveva modificato”. Secondo Milillo, le
aderenti” dal menù a tendina in corrispondenza della voce “Tipologia
misure “da apprezzare” sono soprattutto quelle
utente”, in modo da poter accedere a tutti i servizi previsti per i titolari),
sull’assistenza territoriale e sulla responsabilità
accettare le condizioni attinenti alla privacy, cliccare su “Avanti”,
professionale. (La Stampa, 7/9/12)
compilare la seconda schermata con i dati richiesti. Il titolare riceverà,
via e-mail, l’abilitazione per l’accesso alla sezione riservata del sito e
PATTO PER LA SALUTE VICINO AL TRAGUARDO
sarà automaticamente iscritto a Filodiretto Federfarma; ovviamente,
Entro il 15 novembre dovrà essere siglato il
potrà cancellarsi dalla registrazione in qualunque momento. Con
Patto per la Salute 2013-2015, i cui nodi cruciali
l’iscrizione al sito il titolare può usufruire anche di tutte le altre
saranno la revisione dei livelli essenziali di
informazioni e dei servizi forniti, come le circolari Federfarma, Farma7 e
assistenza, del sistema dei ticket e delle esenzioni,
la rassegna stampa giornaliera, più ampia della selezione inviata con la
il riordino delle tariffe e della rete ospedaliera. Lo
newsletter.
conferma il cronoprogramma del governo,
Si ricorda ai titolari che si sono registrati al sito da tempo di
contenente la lista dei provvedimenti che ogni
controllare che l’indirizzo di posta elettronica sia quello effettivamente
ministero dovrà varare nei prossimi mesi per
in uso, cliccando sulla voce “Controlla il tuo indirizzo email” nel riquadro
realizzare compiutamente il piano per la crescita
“Filodiretto Federfarma”, che compare sulla sinistra nella sezione ad
del Paese. (Il Sole 24 Ore, 5/9/12)
accesso riservato.
Le riforme finora varate dal Governo Monti
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L’AGENDA DIGITALE NEL DECRETO PASSERA
Entro un anno la ricetta medica digitale dovrà sostituire
almeno nel 90% dei casi la prescrizione cartacea; il sistema
di tracciabilità delle confezioni dei farmaci basato sulle
fustelle lascerà il posto a una procedura interamente basata
su tecnologie digitali; le cartelle cliniche si
dematerializzeranno; ogni cittadino avrà un unico documento
elettronico digitale al posto della carta di identità e della
tessera sanitaria. Sono le principali misure previste nella
bozza di decreto legge sulla crescita del ministro Corrado
Passera. (Corriere della Sera, 6/9/12; Il Sole 24 Ore, 1/9/12)
mancano di richiedere lo scontrino parlante perché solo con
esso possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese
per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici”.
VARIE
Sigaretta elettronica. Secondo una ricerca dell’Università
di Atene, presentata al congresso della Società europea di
medicina respiratoria, la sigaretta elettronica potrebbe
danneggiare bronchi e polmoni, incrementando la resistenza
dei bronchi al passaggio dell’aria. (Corriere della Sera,
4/9/12)
Staminali. Il farmacologo Silvio Garattini interviene sul
caso di Celeste Carrer, la bambina affetta da atrofia
muscolare spinale per la quale il giudice ha ordinato di
proseguire un trattamento non ufficiale che utilizza cellule
staminali. “Le decisioni su casi di questo tipo non le devono
prendere i magistrati, ma le persone competenti” sostiene
Garattini, secondo cui “anche in questo caso purtroppo ha
vinto l’emotività sulla razionalità”. (La Repubblica, 1/9/12)
(US.SM - 14302/323 - 12.9.12)
LE FARMACIE NON EVADONO IL FISCO
Il Corriere della Sera (2/9/12) pubblica un intervento del
presidente di Federfarma Annarosa Racca, che sottolinea che
le farmacie “risultano tra i principali contribuenti italiani. E
non perché siano particolarmente ricche, ma semplicemente
perché pagano le tasse fino all’ultimo centesimo. Una parte
consistente del fatturato è dovuta a medicinali erogati per il
Ssn con una certificazione della transazione i cittadini non
Regioni&Politica
ufficio Rapporti Istituzionali Federfarma
euro per ogni utente. Continueranno a non pagare il ticket i
cittadini con reddito inferiore a 36.151,98 euro l anno.
(URIS.RR)
TOSCANA
La Giunta regionale, nella seduta del 10 agosto scorso, ha
deliberato la revisione della compartecipazione alla spesa
sanitaria. “Nella rimodulazione dei ticket -sottolinea
l assessore al Diritto alla salute Luigi Marroni- ci siamo fatti
guidare, come sempre nelle nostre scelte, dal principio
dell equità. Abbiamo toccato solo i redditi più alti, sopra i
36.000 euro, continuando a tutelare le fasce più deboli e
chiedendo di più a chi ha di più. Equità e universalità devono
restare punti fermi del nostro sistema sanitario”. Dal 3
settembre, quindi, il ticket è raddoppiato (da 1 a 2 euro a
confezione) per la fascia tra 36.151,99 e 70.000 euro, con
esenzione per i pazienti cronici e quelli affetti da malattie
rare. Il ticket è passato da 2 a 3 euro a confezione per la
fascia tra 70.001 e 100.000 euro, e da 3 a 4 per quella oltre i
100.000 euro. Nelle fasce 70.001-100.000 e oltre 100.000 è
stata prevista la compartecipazione anche per i malati cronici
e i pazienti affetti da malattie rare con le stesse modalità
previste per gli altri utenti.
Per il ticket sulla farmaceutica è stabilita una
compartecipazione massima annua (anno solare) pari a 400
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
La Giunta provinciale di Bolzano ha approvato la
realizzazione di un sistema telematico in grado di monitorare
la spesa in farmaci del Servizio sanitario provinciale e in
grado di snellire le procedure burocratiche tramite l’invio
elettronico dei dati delle ricette mediche. Entro la fine del
2012 -fa sapere la provincia- l’Asl si occuperà di creare i
presupposti tecnici e organizzativi; ai medici di medicina
generale e ai pediatri di libera scelta verrà messa
gratuitamente a disposizione una piattaforma informatica,
quindi l’ultimo passaggio sarà l’entrata in funzione di un
“sistema di accoglienza provinciale” per il monitoraggio della
spesa per farmaci tramite l’acquisizione telematica dei dati
delle ricette mediche a carico del servizio sanitario.
L’obiettivo del progetto è quello di tenere sotto controllo la
spesa, ma anche di migliorare i flussi delle informazioni
sanitarie garantendo una più snella collaborazione.
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