dell - Comune di Pogliano Milanese

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dell - Comune di Pogliano Milanese
dell’
Il temPo ACQUA
n. 10 luglio 2009
elle
Cresce la rete d :
Case dell’Acqua ccare
la mappa da sta
e conservare
RIFLESSIONI
L’acqua del rubinetto,
una scelta sicura
SFIDE
Nasce Aqua Publica
Europea
PROGETTI
Una “dorsale dell’acqua”
per la Brianza
RISULTATI
SET cura il piano
del sottosuolo di Lodi
Vuoi conoscere
l’acqua che bevi?
Vai sul sito www.amiacque.it
e cerca l’etichetta dell’acqua del tuo Comune.
L’ETICHETTA DELL’ACQUA
PARAMETRI
Valori (min/max)*
CALCIO (Ca)
(mg/l)
CLORURI (Cl)
(mg/l)
DUREZZA TOTALE
(°F)
MAGNESIO (Mg)
(mg/l)
NITRATI (NO3)
(mg/l)
NITRITI (NO2)
(mg/l)
POTASSIO (K)
(ml)
RESIDUO SECCO A 180°
(mg/l)
SODIO (Na)
(mg/l)
SOLFATI (SO4)
(ml)
VALORI DI LEGGE
ACQUA POTABILE
ACQUE MINERALI
DLgs 31/2001
Valori (min/max)**
PH
Batteriologicamente Pura
* dati corrispondono ai valori minimi e massimi significativi, rilevati dal laboratorio aziendale nell’ultimo semestre.
** Valori rilevati da etichette di una cinquantina di acque in commercio, che rientrano nei limiti delle norme specifiche per le acque minerali
(DM Salute 29/12/2003), diverse da quelle per l’acqua potabile.
L’acqua è il bene più prezioso, la risorsa più importante
per la vita: l’acqua della rete idrica pubblica è buona e
sicura, puoi berla in tranquillità.
www.amiacque.it
soMmaRio
PROGETTI
EDITORIALE
4 • Gestione pubblica efficiente:
la sfida del servizio idrico
di Alessandro Ramazzotti
6
LINK
6 • Nasce Aqua Publica Europea
8 • A Istanbul il Forum Mondiale dell’Acqua
FEDERUTILITY NEWS
9 • Federutility presenta a Bari il Blue Book 2009
TERRITORIO
“Il tempo dell’acqua”
registrazione 510/90 del 25/7/1990
presso il Tribunale di Milano
14
Periodico del Gruppo CAP
Direttore responsabile
Raffaella Ciceri
Comitato editoriale
Alessandro Ramazzotti (presidente),
Silvia Martorana, Elena Cassia,
Laura Pettenati
Hanno collaborato a questo numero
Fabio Canovi, Fabio Ferrari,
Giuseppe Manfredi, Norberto Minotta,
Marco Pelosi, Vincenzo Signorino
LA VOCE DEGLI ATO
12 • Milano, verso la Patrimoniale unica
• Lodi, l’avvio di SAL
• Pavia, la gara per il servizio di erogazione
• Monza e Brianza, autonomia raggiunta
ZOOM
14 • Liscia, fresca, frizzante… ottima da bere!
Il grande successo delle Case dell’Acqua
16 • Las casitas del agua: le aziende idriche nella
cooperazione internazionale
17 • Insieme per valorizzare l’acqua del rubinetto
PROGETTI
SFIDE MONDOCAP
18 • Un’azienda solida e concreta: il bilancio
2008 di CAP Holding
19 • Approvato il bilancio di Amiacque
• Dal 2010 il bilancio sociale è obbligatorio
20 • Una “dorsale dell’acqua” per servire
la Brianza
22 • Reti tecnologiche: SET cura il Piano
urbano generale dei servizi del sottosuolo
Progetto grafico e impaginazione
AP&B - Via Lentasio, 7 - 20122 Milano
Stampa
Gruppo Stampa GB - Viale Spagna 154
20093 Cologno Monzese (MI)
ZOOM
10 • Acqua del rubinetto: ricerche poco limpide?
24
Per la pubblicità
e per ricevere “Il tempo dell’acqua”
tel. 02 57774.1 - fax 02 57774.280
[email protected]
EVENTI
ABC ACQUA
23 • Con Amiacque alla Ca’ d’Oro di Venezia
• “L’acqua, l’arte, la cultura”: riflessioni con
parole, immagini e musica
24 • I concorsi per le scuole di CAP Holding e
Amiacque
26 • I luoghi d’acqua della città metropolitana,
mostra fotografica itinerante
SPAZIO CRAL
27 • Cral Amiacque: comincia una nuova avventura
Questa pubblicazione è stampata su
carta interamente riciclata e riciclabile,
priva di cloro e sostanze chimiche
26
2
Gestione pubblica efficiente:
la sfida del servizio idrico
editoriale
EDiTORIaLE
di Alessandro Ramazzotti*
4
60 miliardi. Forse è
poco consueto, ma
voglio aprire con un
numero questo editoriale del Tempo dell’Acqua, perché 60
miliardi di euro è la
somma che sarebbe
necessario investire
per ammodernare e
rendere efficiente
quel patrimonio di
reti e impianti che
rappresenta il sistema idrico del nostro Paese, così
come è emerso nell’assemblea generale di Federutility.
Una cifra enorme che è urgente mobilitare per colmare i ritardi accumulati per
troppo tempo da un sistema che, anche per la dimensione insufficiente di
molte delle sue aziende, non è riuscito sin qui a dare una risposta adeguata.
Oggi in Italia il servizio idrico è prevalentemente a gestione pubblica, ma il
settore pubblico è più che mai davanti a un bivio: dimostrare di essere in grado
di interpretare meglio di altri la missione di governare un bene importante,
strategico come l’acqua; oppure condannarsi a un lento declino, soppiantato
dalle gestioni private che via via potrebbero prendere il sopravvento anche nel
gradimento dei cittadini.
Fra l’altro l’eventualità che il Governo decida di affidare ai privati l’intera gestione del servizio idrico è alle porte: questo ci preoccupa, e ci auguriamo che
il testo della Legge, così come viene annunciato, possa essere opportunamente rivisto e corretto prima di approdare alla versione definitiva.
Ma dire “pubblico” non basta.
Da troppo tempo, purtroppo, “gestione pubblica” non è così implicitamente
sinonimo di efficienza.
editoriale
Oggi alle aziende pubbliche si chiede sempre maggior competenza, affidabilità, qualità del servizio ed economicità. Quattro caratteristiche che è difficile
riscontrare pienamente in un sistema parcellizzato come quello italiano, debole di managerialità, dove spesso si perde di vista, affastellando impegni nei
campi più disparati, persino la missione fondamentale nel settore idrico.
In questo senso ritengo positiva l’impostazione del modello lombardo, che sancisce la netta distinzione tra l’attività di gestione (investimenti) e l’attività di
erogazione (servizio in rete), assegnando precise responsabilità a ciascuno
dei due settori e destinando ad entrambi una quota predefinita della tariffa.
Il modello lombardo spinge inoltre le aziende ad aggregarsi, costruendo società di dimensioni compatibili come Amiacque e come la Patrimoniale unica,
che siamo impegnati a realizzare in provincia di Milano, che possano competere nei parametri di efficienza, garantendo nel contempo un servizio di eccellenza nei territori in cui operano.
Competitività e dimensione sono pertanto i due fattori che ci hanno mosso
nel presentare in questo numero del Tempo dell’Acqua la nascita di Aqua Publica Europea, l’associazione fondata dalle aziende europee del settore per
rappresentare e tutelare la gestione pubblica dell’acqua. Nelle pagine seguenti
riportiamo anche un resoconto del Forum Mondiale dell’Acqua svoltosi a Istanbul, e auspichiamo politiche sovranazionali e relazioni sempre più concrete fra
gli attori internazionali del settore idrico, che permettano di superare carenze
e difficoltà per affrontare meglio le sfide, come evidenziato anche dal Blue
Book 2009 di Federutility.
Infine, poiché il servizio pubblico necessita sempre più di informazione, questo numero del nostro periodico si concentra sulle attività delle aziende idriche nel nostro territorio, a partire dalle campagne per la valorizzazione dell’acqua del rubinetto, realizzate sia rispondendo agli attacchi dei suoi detrattori, come le indagini di cui parliamo a pagina 10, sia attraverso un intenso
lavoro di comunicazione con i cittadini, svolto in collaborazione con i nostri Comuni soci: è il caso delle Case dell’Acqua, sempre più diffuse e apprezzate,
di cui trovate una mappa a pag 14.
Sono questi alcuni degli argomenti affrontati in questo numero del Tempo dell’Acqua. Per approfondirli, insieme ad altri interessanti temi, vi invito a sfogliare la rivista e colgo l’occasione per augurarvi buona lettura!
* Presidente CAP Holding
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LInk
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Nasce Aqua Publica Europea
CAP Holding e Amiacque tra i fondatori. A Ginevra la prima assemblea generale
U
Rhin), l’azienda svizzera SIG (Services Induno spazio comune per condivistriels de Geneve), e le italiane CAP Holding
dere progetti e confrontare espee Amiacque. Insieme, si propongono di dare
rienze e modelli di gestione, ma
vita a una rete di aziende che sia in grado di
anche per salvaguardare e prorappresentare nello scenario internazionale
muovere la gestione pubblica dell’acqua. Con
le esperienze maturate nella gestione pubquesti obiettivi lo scorso febbraio è nata Aqua
blica dell’acqua, valoPublica Europea, l’assoUno spazio comune per rizzando le specificità
ciazione fondata a Bruxelsalvaguardare e
dei singoli Paesi, conles che riunisce gli opepromuovere
la gestione frontando e mettendo
ratori pubblici del Servipubblica dell’acqua
in comune i progetti, i
zio Idrico Integrato.
modelli di gestione e
le best practice che riguardano il mondo delLe aziende che hanno dato vita al primo nucleo fondatore sono sette, provenienti da
l’acqua.
quattro Paesi: le società belghe VIVACQUA
In particolare, Aqua Publica Europea proe AQUABRU (Association des eaux de Bruxelpone una gestione “responsabile, efficace,
gli amministratori di una trentina di aziende
les), le francesi EAU DE PARIS e SDEA (Synsolidale e sostenibile” delle risorse idriche
provenienti da tutta Eudacat des eaux et de l’assaissement du Basa livello internazionale.
Aqua Publica Europea ropa.
L'associazione sosterrà
anche lo scambio di
propone una gestione Per l’Italia, erano preinformazioni e di esperesponsabile, efficace, senti i rappresentanti
rienze e lo studio dei
solidale e sostenibile delle società patrimoproblemi connessi didelle risorse idriche a niali milanesi Ianomi,
Tam e Tasm; di Alsi e
rettamente o indirettalivello internazionale
Idra, operanti nella
mente alla gestione
nuova provincia di Monza e Brianza; oltre agli
delle risorse.
Dopo l’atto costitutivo, sottoscritto in febbraio a Bruxelles, Aqua Publica ha mosso i
primi passi fino ad arrivare alla prima assemblea generale, svoltasi il 15 maggio a
Ginevra presso la sede di SIG - Services Industriels de Geneve.
Un’assemblea in cui la rete di Aqua Publica
ha iniziato ad ampliarsi: all’invito per l’appuntamento di Ginevra hanno risposto infatti
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DIFFONDERE LA CULTURA
DELL’ACQUA:
un accordo fra Eau de Paris,
Amiacque e Tasm
amministratori di Brianzacque, gestore unico
del servizio idrico brianzolo, e di Sal (Società
Acqua Lodigiana), la neonata società in house
costituita nella provincia di Lodi.
A breve anche queste sette aziende formalizzeranno la loro adesione ad Aqua Publica
Europea, andando a rinforzare la squadra italiana pronta a rivendicare il valore aggiunto
della gestione pubblica dell’acqua.
Nel frattempo, il consiglio d’amministrazione di Aqua Publica ha designato come presidente dell’associazione la francese Anne
Le Straat. L’esecutivo è inoltre
composto dal vicepresidente
Alessandro Ramazzotti, presidente di CAP Holding; dall’amministratore delegato Christiane Franck, direttore generale di
Vivaqua; e dal segretario generale Roger Vioud, responsabile
delle relazioni transfrontaliere
per SIG. Dal mese di giugno infine è on line il sito internet
www.aquapublica.eu.
Eventi, mostre e convegni sul tema dell’acqua, ma
anche iniziative comuni nel settore tecnico, operativo
e gestionale, della comunicazione e della cooperazione internazionale: ha lo scopo principale di diffondere la cultura dell’educazione alla tutela ambientale
e della risorsa idrica l’accordo siglato il 25 giugno scorso fra le aziende pubbliche del settore idrico Amiacque, Tasm e Eau de Paris. L’intesa prevede anche la
realizzazione del progetto Case dell’Acqua a Parigi e
in altre località francesi e la campagna “Caraffe de
l’eau”, per incentivare i cittadini a bere l’acqua della
rete idrica, buona, sicura e controllata. Un altro piccolo passo verso la costruzione di una rete di relazioni
fra gli operatori europei del settore idrico.
TERNI, L’ESPERIENZA DI TAM IN UN CONVEGNO INTERNAZIONALE
Interpretando lo spirito di Aqua Publica Europea, l’esperienza dei depuratori di Tam - Tutela Ambientale del Magentino Spa a confronto
con quella dei maggiori ricercatori ed esperti di università e aziende del settore idrico d’Europa. Robecco sul Naviglio accanto a Madrid,
Lisbona, Caen e Bedfordshire.
Al Convegno internazionale promosso dal prestigioso Istituto Superiore di Ricerca e Formazione sui Materiali per Tecnologie Avanzate
(ISRIM), in collaborazione con Tam, per il 2 e 3 luglio, a Terni, si è discusso di “Visione integrata del trattamento, monitoraggio e valorizzazione dei reflui urbani ed agro-industriali: ruolo dei depuratori”.
L’obiettivo: porre l’attenzione sul ruolo centrale del depuratore nella gestione sostenibile delle acque reflue urbane e agro-industriali,
non solo come “strumento” per la rimozione delle sostanze inquinanti, ma anche per il recupero e riuso di acqua, energia e materie prime.
“Il convegno, cofinanziato dai fondi comunitari Life Environment – spiega il presidente Tam, Giuseppe Viola - rappresenta un momento di
alto valore tecnico-scientifico che si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto europeo, di durata triennale, che ha coinvolto oltre al
nostro impianto di Robecco sul Naviglio, anche lo spagnolo EUROCEI S.A. (Centro Europeo de Empresas e Innovaciòn) di Sevilla, e ADRSE (l’Agentia pentru Dezvoltare Regionala) di Braila, in Romania. Un evento che interpreta concretamente l’esigenza, sempre più sentita, di affrontare il tema della gestione delle acque con un approccio internazionale”.
Ulteriori informazioni su www.spamagentino.it
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A Istanbul il Forum Mondiale dell’Acqua
Terzo Rapporto sullo stato di salute delle
rentamila visitatori, tremila tra orrisorse idriche planetarie, ribadendo un alganizzazioni e aziende, una ventilarme che non può più rimanere inascoltato:
na di capi di Stato e circa 180 tra
un miliardo di persone sulla Terra soffre la
ministri e viceministri: sono i nusete, 2,5 miliardi hanno problemi igienico
meri, impressionanti, del World Water Forum
sanitari e quasi 4 mila bambini muoiono ogni
che si è svolto a Istanbul dal 16 al 22 marzo.
giorno per la mancanza d’acqua. Senza svolApertosi in un clima di attesa, il quinto Forum
te decise, entro il 2030 quasi la metà
Mondiale dell’Acqua e si è chiuso nella dedella popolazione mondiale si troverà
lusione di chi si aspettava di più. “Un buco
a vivere in zone ad alto stress idrico.
nell’acqua”, “Occasione mancata”, hanno tiIn Africa, già dal 2020 i cambiamentolato i quotidiani italiani e stranieri. Ne aveti climatici riguarderanno tra i 75 e i
vano motivo: dopo una settimana di conve250 milioni di persone. Siccità e degni, discussioni e dibattiti, il Forum non è riusertificazione moltiplicheranno il nuscito a raggiungere un accordo su una
mero dei prodichiarazione forte in
Working together for
fughi ambiendifesa del patrimonio
idrico e non ha rico- public water: CAP Holding, tali, nuovi
Ianomi, Tam, Tasm,
conflitti si inneschenosciuto che l’acqua è
Alsi,
Idra
e
Amiacque
ranno per difendere
un diritto ma solo che
si sono presentate
le risorse idriche.
si tratta di “un bisogno
insieme a Istanbul
Mentre interi Paesi
fondamentale”. La difsoffrono la sete, il
ferenza è pesante.
consumo d’acqua nei paesi industrializzati
Il documento finale, firmato da 95 Governi,
aumenta: negli ultimi cinquant’anni è addiha deluso le organizzazioni non governative
rittura triplicato.
riunite nel “Contro Forum”, ma anche gran
Ma se da un lato sgomenta che un evento
parte dei partecipanti. Tanto più che, in paglobale come il World Water Forum si sia conrallelo con il Forum, l’Onu ha presentato il
cluso fra troppi compromessi, dall’altro è
confortante riconoscere anche nella piccola
Lombardia qualche (timido) segnale in controtendenza: aziende che riorganizzano la
produzione per contenere gli sprechi idrici,
abitazioni progettate secondo criteri di efficienza e sostenibilità; alunni che imparano,
magari giocando, come risparmiare acqua.
Basterebbe poco per cambiare, basterebbe
una goccia, dopo l’altra, dopo l’altra…
T
8
Nel mare del Forum di Istanbul, una di queste gocce c’era. Era lo spazio delle aziende
idriche del Milanese, allestito all’interno dello
stand del Sistema Italia voluto dal ministero degli Esteri.
Le società patrimoniali CAP Holding, Ianomi, Tam, Tasm, Alsi e Idra, e la società unica
di erogazione Amiacque, si sono presentate insieme a Istanbul per ribadire un concetto
chiaro: Working together for public water,
era scritto sulla parete dello stand e sui pieghevoli informativi. Insieme, per garantire
l’acqua pubblica. Perché l’acqua è un diritto
garantito a tutti, almeno in Italia e soprattutto in Lombardia, dove la risorsa idrica non
manca e le aziende si contraddistinguono
spesso per professionalità ed efficienza del
servizio erogato.
Se per la Lombardia l’esperienza delle Case
dell’Acqua non è una novità (ormai ne esistono una trentina), il progetto ha riscosso
un grande successo tra i visitatori del Forum
grazie al plastico installato nello stand italiano, costruito dall’architetto Vito Iaia della
Direzione Tecnica Progettazione e Realizzazione di CAP Holding.
FEDERUTILITYnews
Federutility presenta a Bari
il Blue Book 2009
Tariffe basse per i servizi idrici, ma fognature e depurazione sono ancora carenti
Campania (67%). Le
l’interno dell’Italia ci sono grandi differenze
e tariffe idriche in Italia sono tra le
situazioni peggiori
fra una città e l’altra. Agrigento è la più cara,
più basse del mondo: è quanto
per la rete fognaria
con circa 400 euro l’anno per un’utenza stanemerge dal Blue Book 2009, il vosono invece in Sardard di 200 mc, Milano la più economica,
lume sulle risorse idriche giunto
degna e Liguria
con poco più di 100 euro l’anno.
alla sua quinta edizione, realizzato dal cen(75%) seguite da
In ogni caso la spesa media
tro ricerche Utilitatis
In Italia Agrigento
Umbria (77,1%) e
una famiglia di tre per(l’istituto di ricerca fonè la più cara, Milano disone
Veneto (78,1%).
per l’acqua in Italia è
dato nel 1995 da Fedela più economica
Da Bari arriva dundi circa 20 euro al mese.
rutility) con la collaboraque un appello ai
Molto meno della spesa affrontata per tezione di Anea (l’Associazione nazionale auneo-eletti Parlamentari europei: Eureau e
lefono e combustibili, e perfino meno della
torità enti d’ambito) e presentato a Bari da
Federutility, le associazioni che riuniscono le
spesa per i tabacchi!
Federutility in occasione della XVI edizione
aziende dei servizi idrici in Italia e in Europa
Ma la disamina di Federutility evidenzia anche
di H2Obiettivo 2000.
hanno firmato il documento “Water: yes we
alcune carenze nel nostro Paese: a fronte di
A livello internazionale sono poche le mecare!” in cui si sottoliuna rete di 337.452
tropoli in cui la spesa mensile per l’acqua è
La rete degli acquedotti nea anzitutto che l’acchilometri di acqueinferiore alla media italiana: solo Buenos
copre il 95% della
qua è importante quandotti, che copre il 95%
Aires (37 euro l’anno), Hong Kong (102 euro)
della popolazione, il popolazione, il servizio di to l’energia, quindi
e Miami (169 euro). Per quanto riguarda l’Euanche nel settore idriser vizio di fognature
ropa, Roma, dove la spesa media per famifognature l’84% dei
copre solo l’84% dei cittadini, mentre i sistemi co i Governi devono
glia è di 177 euro l’anno, si colloca sul fondo
cittadini, mentre i si- di depurazione solo il 70% mettere in campo polidella graduatoria delle metropoli campione,
tiche sovranazionali di
stemi di depurazione
mentre al vertice troviamo Berlino, con una
realizzazione delle infrastrutture e pianificasolo il 70%.
spesa di 968 euro l’anno. Tuttavia anche alzione delle risorse.
La Lombardia, con una copertura
Inoltre il documento sottolinea l’urgenza di
del 97,6% del territorio per quanto
un rilancio e di una riqualificazione del serriguarda gli acquedotti, del 93,9%
vizio idrico, anche in connessione con le poper la fognatura e del 77,8 % per
litiche ambientali e la crisi economica: a fianla depurazione, è fra le regioni con
co della green economy potrebbe essere lanmigliori infrastrutture, in una clasciata la “blue economy”. Infine le
sifica che vede, per la depurazioassociazioni chiedono un quadro normativo
ne, la Sicilia all’ultimo posto, con
stabile e la pianificazione di politiche deluna coper tura del 53,9%. Non
l’acqua di lungo respiro.
tanto meglio Toscana (62,7%) e
L
9
ZOOm
Federutility chiede di verificare l’oggettività dello studio condotto dall’Università Federico II di Napoli
Acqua di rubinetto: ricerche poco limpide?
CAP Holding, Amiacque e MM contestano l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera
“A
salute. Con tutto il rispetto per il professore
l’acqua dei rubinetti di “inquinanti chimici decqua contaminata da un rubiuniversitario della Federico II, non posso non
rivati dalla clorazione e colibatteri che invece
netto su quattro”. Così era timettere in dubbio l’oggettività della ricerca,
non dovrebbero esserci”.
tolato lo scorso 12 maggio sul
dal momento che lui è anche coordinatore di
Corriere
della Sera un articolo a
“Accuse poco dettagliate “Accuse poco un centro che si chiama Centro europeo di ricerca delle acque minerali. Così come non è
dettagliate ma
firma di Mario Pappagallo
ma molto gravi”,
indifferente che il tossicologo che ha commolto
gravi”,
deche riportava i risultati di
denuncia Federutility
mentato i rischi per la salute, apparentemente
nuncia Federutiuno studio condotto dalsuper partes, sia nel comitato scientifico dello
lity, che non esita a definire fuorvianti le nol’Università Federico II di Napoli. La ricerca,
stesso Centro”.
tizie pubblicate sul Corriere della Sera: “A concoordinata da Massimiliano Imperato, docente
dannare l’acqua di rubinetto e a promuovere
di Idrologia e Idrogeologia della stessa uniAll’articolo pubblicato
la minerale, guarda caso
versità e direttore del Ceram (Centro europeo
D’Ascenzi: “Non si gioca dal Corriere della Sera
è il responsabile di un
di ricerca delle acque minerali), si poneva l’ocon il sensazionalismo replica anche AmiacCentro ricerche sulle mibiettivo di esaminare la qualità dell’acqua del
que, la società unica
nerali. Le accuse sono
rubinetto delle principali città italiane, e la quasui temi della salute”
per l’erogazione del sergravi, se fossero vere
lità delle minerali in bottiglia vendute dai magvizio idrico dell’ATO della provincia di Milano:
andrebbero denunciate alle autorità. Sarebgiori marchi in circolazione. In totale 35mila
“I risultati esposti portano ad un allarme tanto
be scandaloso se si seminasse il panico per
analisi, condotte in 50 città di 17 Regioni,
ingiustificato quanto infondato - spiegano dalfronteggiare la crisi economica delle mineradalle quali sarebbe emersa la presenza nell’azienda -. L’acqua erogata nei 242 Comuni
li”. Questo, in sintesi, l’intervento di Mauro
di nostra competenza, soggetta a trattamenD’Ascenzi, vicepresidente delegato di Fedeti di potabilizzazione al 70%, viene sottoposta
rutility, la federazione che riunisce le oltre
periodicamente a con460 aziende dei settori
Butturini:
“L’acqua
trolli analitici (mediaidrico ed energetico e
erogata è perfettamente mente mensili) chimiche associa oltre il 95%
potabile e sicura,
ci e microbiologici, sia
degli acquedottisti itadal gestore Amiacque
liani. D’Ascenzi contee pertanto i cittadini
che dalla ASL. Tali consta l’oggettività della ripossono, con tutta
cerca: “Si insinua che in
tranquillità, bere l’acqua trolli ne certificano la
potabilità, come fissa50 città italiane si stia
del rubinetto”
ta dal Dlgs 31/2001,
distribuendo acqua non
che ha recepito la normativa europea e pone
potabile. Credo ci siano gli estremi per una
limiti tassativi all’eventuale presenza di una
denuncia per procurato allarme. Non si può
serie di sostanze, tra cui quelle citate dalgiocare con il sensazionalismo sui temi della
10
ZOOm
l’articolo, sia chimiche che microbiologiche. I
controlli interni effettuati da Amiacque, pari a
oltre 350mila parametri analizzati ogni anno,
e i controlli delle ASL, ci portano ad affermare che l’acqua erogata è perfettamente potabile e sicura, e pertanto i cittadini possono,
con tutta tranquillità, bere l’acqua del rubinetto”. Amiacque smentisce quindi categoricamente le conclusioni dell’articolo: “Comprendo che ciascuno tenda a portare l’acqua
al proprio mulino - dichiara Tiziano Butturini,
presidente di Amiacque - tuttavia è davvero
intollerabile la denigrazione cui viene sottoposta l’acqua della rete idrica pubblica che
certamente nel caso milanese e lombardo è
assolutamente garantita e sicura”. L’azienda
in questo senso - sottolinea Butturini - sta promuovendo una campagna informativa mediante la quale i cittadini vengono invitati a visitare il sito web www.amiacque.it per leggere l’etichetta dell’acqua del proprio Comune.
A fianco di Amiacque interviene anche CAP
Holding, la principale società patrimoniale del
Servizio Idrico Integrato milanese: “Gli italiani sono già tra i primi consumatori al mondo
di acqua minerale: ne acquistiamo quasi 200
litri all’anno a testa, nonostante in molte regioni l’acqua che sgorga dai rubinetti sia di
nella condizione di scegliere, serenamente e
ottima qualità - dice il presidente di CAP Holin piena libertà”.
ding, Alessandro Ramazzotti -. L’anomalia italiana dipende senz’altro dal massiccio sforzo
In difesa della qualità dell’acqua di Milano inpubblicitario che vede le aziende del settore
terviene infine Lanfranco Senn, presidente di
investire circa 380 milioni di euro all’anno
Metropolitana Milanese che gestisce il Ser(fonte Altreconomia) ma anche - e questo non
vizio Idrico Integrato del capoluogo lombardo:
è accettabile - da una campagna sistematica,
“Come erogatore di un servizio pubblico così
a volte camuffata da presunte ricerche indiessenziale non posso che essere allarmato
pendenti, volta a squalificare l’acqua del rudalla divulgazione di dati, tra l’altro senza conbinetto. Come dice giustamente Federutility,
traddittorio, attraverso il maggior quotidiano
queste campagne meriterebbero una denunitaliano. È una campagna iniziata la scorsa
cia per procurato allarme.
estate prendendo di
Credo che potrebbero essere avviate indagini al- Ramazzotti: “Occorre una mira proprio la qualità
trettanto autorevoli e cir- corretta competizione tra dell’acqua di Milano.
Ora le accuse risultano
costanziate per monitoaziende impegnate a
rare la filiera produttiva
garantire un prodotto estese a tutto il territorio nazionale, coinvoldelle acque minerali, comsicuro e di qualità”
gendo 50 città e 17 represi il trasporto e le mogioni. Ho ragione di credere, visto il campiodalità di stoccaggio: ne emergerebbero sicune così ampio, che si stia tentando di
ramente risultati interessanti. Ma non è quediffondere sfiducia nei consumatori verso le
sta la strada. Auspichiamo invece una corretta
acque degli acquedotti. Come reagire? Dobcompetizione tra aziende impegnate a garanbiamo continuare a svolgere il nostro compitire un prodotto sicuro e di qualità, che ricerto con qualità ed efficienza e fornire sempre
cano terreni di collaborazione per garantire
di più alla collettività gli strumenti di conol’accesso all’acqua, limitarne gli sprechi, soscenza e di controllo verso il prodotto distristenere la ricerca, e che mettano i cittadini
buito. Ad esempio nell’articolo si parla di circa 20
analisi svolte a Milano,
quando la nostra media è
di 28.500 ed ogni anno
l’ASL stende una relazione
che, anche per il 2008, ha
espresso un giudizio positivo e tranquillizzante definendo l’acqua erogata nella
città con parametri di potabilità non inferiori alle
acque minerali”.
11
LA VOCE DEGLI ATO
Cosa succede negli ATO
M
ilano, Lodi, Pavia, Monza:
il 2008 è stato un anno
straordinariamente intenso per il settore idrico
lombardo, e le quattro province nelle quali
opera CAP Holding sono state interessate da una profonda attività di riorganizzazione.
Milano, verso
la Patrimoniale unica
A Milano è quasi a regime il processo di
aggregazione avviato nel 2008.
Un processo iniziato con la nascita della
società unica di erogazione Amiacque, in
cui sono confluite le quattro società operative CAP Gestione, Sinomi, Tam Service
e Tasm Servizi Idrici.
È stato così realizzato il modello gestionale previsto dalla legge regionale con la separazione fra le attività di gestione ed il
servizio di erogazione e la ripartizione della
tariffa che deve finanziare le due attività.
Oggi Amiacque è partecipata dalle società
patrimoniali, in particolare da CAP Holding
al 60%. In base alle indicazioni del Consiglio provinciale e della Conferenza d’Ambito dei Comuni, il nuovo passo sarà la costituzione di un’unica azienda patrimoniale. Un gruppo di lavoro è all’opera per
individuare un percorso che porti in tempi
certi al raggiungimento di questo obiettivo. Ovviamente, questo percorso dovrà es-
12
sere compatibile col modello gestionale
della Regione Lombardia, in attesa di capire cosa prevederà la proposta di legge
nazionale sulla riorganizzazione del sistema idrico. Nel frattempo le aziende del Milanese stanno progettando il trasloco in
un’unica grande sede, che raccolga le diverse esperienze e competenze nel settore.
La nuova sede dovrebbe sorgere in via Rimini, a Milano, negli spazi storici di CAP
Gestione (e oggi di Amiacque): i vecchi uffici saranno sostituiti da una palazzina all’avanguardia, progettata secondo i più moderni criteri di bioarchitettura e sostenibilità ambientale. Con un impegno: valorizzare
un’area di proprietà delle aziende pubbliche, anziché rivolgersi all’esterno alla ricerca di nuovi spazi.
Lodi, l’avvio di SAL
Dal mese di febbraio CAP Holding ha trasferito a SAL (Società Acqua Lodigiana) le
attività di investimento, per rendere autonoma l’azienda in house lodigiana sul fronte della gestione degli impianti e della programmazione degli interventi.
Entro pochi mesi anche Amiacque cederà
a SAL l’erogazione del servizio: “Per la provincia di Lodi, Amiacque sta procedendo
nel senso indicato dall’Autorità locale dell’acqua, l’ATO di Lodi – spiega Tiziano Butturini, presidente di Amiacque -.
Tuttavia a differenza degli altri principali
operatori, non essendo direttamente partecipati dai Comuni lodigiani, non effet-
LA VOCE DEGLI ATO
tueremo il conferimento, bensì la cessione delle attività.
Da fine settembre, quindi, nella provincia
di Lodi, i ser vizi oggi svolti da Amiacque
(ex CAP Gestione), verranno effettuati da
SAL, società affidataria da parte dell’ATO
di Lodi. Tra Amiacque e SAL sono comunque previste collaborazioni e sinergie per
la qualità del servizio reso ai cittadini e alle
imprese”.
Pavia, la gara per il servizio
di erogazione
Scelto dalla Regione Lombardia come ATO
pilota per la riorganizzazione del Servizio
Idrico Integrato, il territorio pavese ha costituito la società patrimoniale unica Pavia
Acque, che si occuperà della gestione del
ser vizio e della realizzazione degli interventi previsti dal Piano d’Ambito.
E proprio Amiacque, associata alle altre società del territorio pavese, ha le carte in
regola per partecipare alla gara per l’erogazione del servizio idrico, con ottime possibilità di vittoria”, conclude Ramazzotti.
nel corso del 2008. Anche CAP Holding partecipa all’azionariato di Brianzacque, in virtù
della presenza radicata nel territorio monzese: oggi 33 dei 55 comuni della Brianza
hanno reti ed impianti gestiti da CAP Holding.
Monza e Brianza, autonomia
raggiunta
“Ci confronteremo quanto prima con il
nuovo ATO per attuare gli interventi già programmati sul territorio – dice Alessandro
Ramazzotti -. Il più impegnativo è senza
dubbio il progetto del Campo Pozzi, che da
Trezzo sull’Adda porterà l’acqua fino a Veduggio con Colzano, passando per i Comuni
di Aicurzio, Bernareggio, Ronco Briantino,
Carnate, Usmate Velate, Correzzana, Triuggio, Besana in Brianza, Renate, Briosco e
Lesmo, e risolvendo così il grave problema
della carenza idrica nell’Alta Brianza”.
Un progetto da 27 milioni di euro, di cui si
parla diffusamente a pag 20.
Ultimogenita tra le Province lombarde, la
Provincia di Monza e Brianza ha ottenuto
definitivamente l’autonomia nella gestione
del servizio idrico solo da poche settimane. Dopo le elezioni amministrative infatti
si è avviato il processo che porterà alla costituzione del nuovo ATO.
Nel frattempo da qualche anno è nata
Brianzacque, la società di erogazione del
ser vizio idrico, che è diventata operativa
“È importante consolidare il ruolo strategico di Pavia Acque, a cui è auspicabile che
partecipino in futuro solo le aziende patrimoniali, evitando la confusione avvenuta
nella fase di avvio, in cui all’interno di Pavia
Acque sono confluite prevalentemente società di erogazione”, commenta Alessandro Ramazzotti, presidente di CAP Holding.
In base alla normativa regionale, il servizio di erogazione nell’ATO di Pavia sarà assegnato attraverso una gara.
E le aziende pubbliche non vogliono stare
a guardare: “Nel Pavese esiste una grande tradizione di cultura e innovazione nei
ser vizi idrici, formatasi anche grazie alla
presenza di CAP Gestione, oggi Amiacque.
13
ZOOm
Liscia, fresca, frizzante…
Il grande successo delle Case dell’Acqua
È
Sedriano
È
È
Assago
ono impianti per l’erogazione di
acqua prelevata dall’acquedotto cittadino. Sono collocate all’interno
di parchi, piazze o luoghi di aggregazione e
ritrovo. Offrono gratuitamente acqua liscia e
frizzante, refrigerata o a temperatura am-
S
14
Mappa a cura di SET
biente. E stanno riscuotendo un notevole successo fra i cittadini.
Sono le Case dell’Acqua, gli impianti costruiti
da CAP Holding e TASM per sensibilizzare i
cittadini sulla qualità dell’acqua del rubinetto, buona, sicura e controllata, ottima da
ZOOm
…ottima da bere!
È
Santo Stefano Lodigiano
È
bere! In Lombardia ce ne sono ormai una
trentina, con un consumo medio di 3.000
litri d’acqua ogni giorno, equivalenti ad un risparmio quotidiano di quasi 1.700 bottiglie
di plastica.
Le ultime due sono state inaugurate a Se-
Parco dell’Idroscalo
grate, nel parco dell’Idroscalo, mentre a
Santo Stefano c’è la prima costruita nel Lodigiano.
Ecco la mappa di tutte le Case dell’Acqua
costruite da CAP Holding e Tasm.
15
ZOOm
Las casitas del agua
Le aziende idriche impegnate nella cooperazione internazionale
l’acqua, e un sito internet multilingue. Il
Nello specifico, le strutture saranno reaspor tare il modello delle
progetto, presentato dalla Provincia di Milizzate a La Habana (Cuba), a Bogotà (CoCase dell’Acqua per garanlano, vede come partner le municipalità di
lombia) e a Villa el Salvador (Perù) e pertire il diritto all’acqua in CenLa Habana, Bogotà, Villa el Salvador e Mametteranno di erogare alle popolazioni cointro America. Se la Commislaga. Coinvolge inoltre il Fondo andaluso
volte acqua di qualità in modo continuativo,
sione Europea deciderà di finanziare il prodei municipi per la solidarietà internazioequo e sicuro.
getto lombardo, sei Case dell’Acqua
nale, il Fondo umbro di enti locali per la
potrebbero nascere a Cuba, in Colombia e
cooperazione decentrata e lo sviluppo
Per tutta la durata del progetto - 36 mesi in Perù.
umano sostenibile, il
si svolgeranno una serie
Ci sono anche Amiacque, CAP Holding e
Fondo provinciale mieventi collaterali sia in
Tasm fra i partner del progetto “Las CaVerranno coinvolti
Italia che nei Paesi part- gli studenti per una rete lanese per la coopesitas del Agua, vivir el bien comun mas
ner: in par ticolare tre internazionale di “Scuole razione internazionapreciado del pianeta y su valor social”,
le, l’Agenzia regionale
convegni internazionali
che vede come capofila il Fondo provinciaper l’acqua”
per la protezione am(a Milano, Bogotà e La
le milanese per la cooperazione internabientale (ARPA) dell’Umbria, l’Università
Habana) per gli amministratori locali; lazionale.
degli Studi di Milano e la Bicocca, il WWF
boratori teorico-pratici per gli educatori e i
L’obiettivo dell’intervento è di rafforzare la
Italia e l’Universidad de Santi Spiritus di
tecnici del servizio idrico, cicli di training e
capacità delle Amministrazioni Locali coinCuba, oltre alle aziende idriche Amiacque,
formazione per garanvolte nella gestione raCAP Holding e Tasm.
zionale e sostenibile Cuore dell’iniziativa sarà tire la corretta manutenzione
degli
impiandelle risorse idriche,
la realizzazione
implementando espedi sei Case dell’Acqua ti e delle Case dell’Ac- Dopo aver superato gli scogli dell’abilitazione alla partecipazione e del primo esame
qua.
rienze di governance e
a La Habana (Cuba),
dei contenuti, il progetto è ora in attesa del
buone pratiche finaliza Bogotà (Colombia) e
verdetto finale della Commissione Europea.
zate a migliorare l’ac- a Villa el Salvador (Perù) Verranno inoltre coinvolti gli
cesso all’acqua potaistituti scolastici di tutti i
bile e la qualità del patrimonio idrico.
Paesi par tner, per creare
Nella presentazione del progetto si sottouna rete internazionale di
linea come l’accesso all’acqua sia un di“Scuole per l’acqua”.
ritto universale, riconosciuto dalle Nazioni
Il progetto prevede anche un
Unite al pari dei diritti economici, sociali e
corso universitario su “Quaculturali. La possibilità di esercitarlo conlità della vita e sviluppo sodiziona l’esercizio di altri diritti.
stenibile” nei Paesi partner,
la realizzazione di interviste
Cuore dell’iniziativa sarà la realizzazione
e questionari sull’uso deldi sei Case dell’Acqua nei Paesi partner.
E
16
ZOOm
Insieme per valorizzare
l’acqua del rubinetto
Le aziende del servizio idrico del Milanese insieme a Fa’ la cosa giusta!
M
obilità sostenibile, editoria,
agricoltura biologica, software libero, moda critica, bioedilizia, finanza etica, turismo solidale… Sono solo alcune delle sezioni di Fa’ la cosa giusta!, la fiera del
consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si è svolta a Milano dal 13 al 15
marzo.
Anche in questa occasione le aziende del
servizio idrico del Milanese, CAP Holding,
Tam, Tasm, Ianomi, Idra Patrimonio e
Amiacque, si sono presentate insieme: un
unico stand anche a Fa’ la cosa giusta! ,
dopo le esperienze positive a Risorse Comuni e COM-PA.
Grande occasione di incontro fra realtà pub-
bliche e private impegnate a costruire uno
sviluppo sostenibile dell’economia locale, la
sesta edizione di Fa’ la cosa giusta! ha visto
un ricco programma culturale, con 50 fra incontri e convegni e 50mila visitatori, il 20%
in più rispetto all’edizione 2008, a dimostrazione di come siano sempre di più i cittadini che scelgono di cambiare il proprio
stile di vita, privilegiando prodotti e servizi
sostenibili per la società e per l’ambiente.
Oltre 500 espositori in 21 mila metri quadri,
l’edizione 2009 ha dedicato particolare attenzione ai giovani, ospitando 5mila studenti
delle scuole medie e superiori, che hanno
partecipato a laboratori, visite guidate e workshop. Fra questi, i laboratori didattici propo-
Solo acqua della rete pubblica
al Maximal Festival di Milano
L'acqua dell’acquedotto cittadino per dissetare i 10 mila partecipanti al Maximal Festival, il più grande evento italiano di musica techno, che si è svolto a Milano il 13 giugno.
Grazie alla collaborazione fra gli organizzatori del Festival e le due aziende idriche CAP
Holding e Amiacque, all’interno degli splendidi East End Studios di via Mecenate è stato
allestito un punto di erogazione gratuita dell’acqua della rete, sia naturale che frizzante.
La dimensione musicale, prevalente nell’evento, è stata affiancata da una ricca offerta
di arte e cultura, con workshop, conferenze, installazioni, spettacoli circensi, esibizioni
di danza e un concorso fotografico.
In primo piano l’attenzione per l’impatto ambientale: tra pannelli fotovoltaici e prodotti
in mater-bi, la sensibilità degli organizzatori non poteva non coinvolgere anche la risorsa più preziosa, l’acqua.
sti da CAP Holding, in collaborazione con il
Laboratorio Analisi di Amiacque, dal titolo
“L’etichetta dell’acqua del rubinetto, come
si legge? Cosa ci racconta?”.
Allo stand delle aziende idriche inoltre, i ragazzi hanno potuto sfidarsi a “Stop the drop”,
il gioco interattivo che insegna a non sprecare l’acqua.
Come nelle scorse edizioni, alla fiera non si
è venduta acqua in bottiglia: i visitatori
hanno potuto dissetarsi presso i punti di distribuzione dell’acqua potabile prelevata dalla
rete cittadina, accanto ai quali hanno trovato le promocard pensate da CAP Holding per
valorizzare l’acqua del rubinetto e imparare
a non sprecarla.
17
MONDOCAP
Un’azienda solida e concreta,
che contiene i costi e guarda al futuro
Il bilancio 2008 di CAP Holding
È
stata convocata per il 16 luglio
l’Assemblea dei soci di CAP
Holding che dovrà esaminare e
valutare il Bilancio di esercizio
chiuso al 31 dicembre 2008. Un anno importante per l’azienda: nel corso del 2008,
l’ATO della provincia di Milano ha riconosciuto
a CAP Holding i requisiti per operare come
patrimoniale del settore idrico; la società ha
acquisito da CAP Gestione il ramo d’azienda
relativo alla progettazione, che le ha permesso di divenire autonoma per le attività
di realizzazione delle opere infrastrutturali;
inoltre, in armonia con le altre patrimoniali
della provincia e con Amiacque, ha contri-
buito al percorso che ha reso la stessa
Amiacque la società unica di erogazione della
provincia di Milano.
Oltre agli obiettivi strategici, anche gli obiettivi economici e patrimoniali sono stati raggiunti. In continuità con il passato, l’attivo
dello stato patrimoniale registra un incremento delle immobilizzazioni materiali (impianti e reti) per oltre 25 milioni di euro, 19
milioni dei quali sono interventi di potenziamento e di manutenzione straordinaria programmata, mentre il resto è imputabile allo
sviluppo del Piano triennale degli investimenti. Nel corso del 2008 sono stati effet-
tuati lavori su progetti per oltre 6 milioni di
euro che hanno permesso di mettere in esercizio oltre 20 milioni di euro in opere iniziate negli scorsi anni.
Durante l’anno non si sono accesi nuovi
mutui e il Piano degli investimenti è stato
interamente finanziato da risorse proprie.
L’indebitamento è ora pari a 98 milioni di
euro ed è costituito dai mutui già accesi per
il finanziamento di nuove opere.
Nel corso dell’anno si è proceduto a un incremento di capitale sociale in seguito al
conferimento di impianti da parte di alcuni
Soci: il capitale sociale è ora di 241.484.483
euro, il patrimonio netto è pari a
250.404.141 euro.
Anche per il 2008 il conto economico riflette le politiche di sobrietà e di contenimento dei costi fortemente volute dal consiglio
di amministrazione, conscio di operare con
denaro pubblico. Il valore della produzione è
stato pari a 60,3 milioni di euro; i costi della
produzione a 52,9 milioni di euro.
Tra i costi, le voci più rilevanti sono state le
prestazioni di servizio (ovvero i costi per la
manutenzione e il potenziamento degli impianti) che si sono attestate su 19,6 milioni di euro, mentre gli ammortamenti (fonte
importante di autofinanziamento) sono stati
18
MONDOCAP
pari a 24 milioni di euro. Gli oneri finanziari
sui mutui accesi per il finanziamento degli
impianti ammontano a oltre 7 milioni di euro.
L’utile lordo è stato di 4,2 milioni di euro
(+29% rispetto al 2007). Dopo la tassazione, risulta un utile netto di 2,2 milioni di euro,
superiore a quello dello scorso esercizio.
Per il 2008 CAP Holding, anche attraverso i
dati del Bilancio di esercizio, dimostra concretezza e buona gestione, pur in un setto-
re ancora instabile, specialmente negli
aspetti normativi, e con una situazione
contingente generale sfavorevole. I dati
economici, patrimoniali e finanziari espressi dal Bilancio 2008, in continuità con quelli passati, inducono a credere che il futuro - pur difficile - sarà affrontato con solide basi. La società potrà far fronte alle
sempre maggiori necessità infrastrutturali
dei territori nei quali opera, proseguendo
con continuità e serietà la sua mission.
Non si vive di soli
numeri…
dal 2010 il Bilancio
sociale è obbligatorio!
Il Bilancio sociale diventa un obbligo per le
aziende di servizi locali pubblici della Lombardia. Ma di che cosa si tratta esattamente?
A differenza del Bilancio d’esercizio o degli altri
documenti contabili, non si compone di soli numeri volti a delineare una situazione patrimoniale, reddituale o finanziaria.
È invece un documento integrativo finalizzato
a rendere conoscibili agli stakeholder (dipendenti, soci, clienti, fornitori e tutti coloro che
detengono un interesse nei confronti dell’azienda) la propria politica di responsabilità sociale, meglio conosciuta come “Corporate social responsibility” (CSR).
APPROVATO IL BILANCIO DI AMIACQUE
Lo scorso 11 maggio, l’Assemblea dei soci di Amiacque ha approvato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2008.
Lo scorso anno ha rappresentato un momento fondamentale per l’azienda: è
stato portato a compimento il processo di fusione per incorporazione delle società controllate CAP Gestione Spa, Sinomi Spa, Tasm Service Srl e Tam Servizi Idrici Srl, con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2008.
Il Bilancio, quindi, è stato redatto imputandovi tutte le operazioni svolte nell’esercizio, sia da Amiacque che dalle società incorporate.
L’utile prima delle imposte è stato pari a 4.002.195 euro, le imposte sul reddito di esercizio ammontano a 3.631.248 euro e il risultato netto è stato di
370.947 euro che, al netto della riserva legale, è stato accantonato a riserva
di patrimonio netto.
I ricavi di vendite e prestazioni ammontano a 151,8 milioni di euro, con un valore aggiunto di 34,3 milioni di euro. Il margine operativo lordo è stato di 8,2
milioni di euro.
In particolare, può consentire di comunicare il
ruolo svolto dall’impresa all’interno della società, mostrarne il profilo etico, spiegare come
l’azienda crea valore per la comunità migliorando la qualità dei servizi offerti, il rapporto
con l’utenza, gli standard ambientali e di sicurezza.
Il Bilancio sociale consentirà alle aziende di legittimare il proprio ruolo agli occhi dei cittadini-utenti e comunicare il buon impiego delle risorse pubbliche, mirato a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi di crescita sostenibile.
Sia per le società sia per gli enti pubblici può
trasformarsi in un vantaggio competitivo: una
best practice di responsabilità sociale, che risponda efficacemente alle esigenze etiche, ambientali ed economiche dei propri portatori d’interesse, può rafforzare l’immagine del gruppo
e il suo ruolo istituzionale.
19
MONDOCAP
Una “dorsale dell’acqua” per servire la Brianza
Il progetto del Campo Pozzi di Trezzo d’Adda
relevare
l’acqua
dove ce n’è
in abbondanza e portarla dove manca: lo
spirito di condivisione che da
sempre ispira la storia di CAP
è alla base del progetto
per il prolungamento
della “dorsale dell’acqua” che, entro un paio
d’anni, dovrebbe portare
l’acqua dalla zona della Martesana fino all’Alta Brianza e
al Nord Est milanese, le aree
critiche dal punto di vista della
disponibilità di risorsa idrica.
Un progetto da quasi 30 milioni
di euro, che andranno ad aggiungersi ai 27 milioni già investiti da CAP e dalla Regione Lombardia per la prima
parte dell’opera, ovvero la realizzazione del Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana. Inaugurato nel
2008, il Campo Pozzi serve oggi 12
comuni e una popolazione di circa
70mila abitanti, che diventeranno
160mila una volta realizzato il prolungamento.
Il progetto, curato dalla Direzione tecnica di
CAP Holding, verrà condiviso con il nuovo ATO
della provincia di Monza e Brianza che si è nel
frattempo costituito. Della nuova Provincia faranno parte 55 Comuni, 33 dei quali aderiscono al servizio acquedotto di CAP Holding.
P
20
Comuni serviti in provincia di MONZA e BRIANZA
Comuni serviti in provincia di MILANO
collettore dai pozzi di Macherio e Biassono
collettore dal campo pozzi di Pozzuolo
collettore in progetto dal campo pozzi di Trezzo
tiva si associa una crisi quantitativa: i
pozzi forniscono poca acqua.
È questa la considerazione di partenza, che
aveva portato negli
anni scorsi alla costruzione
del
Campo Pozzi di
Pozzuolo Martesana. Per far
fronte ai problemi di inquinamento della
falda,
È
Mappa a cura di SET
Da tempo il territorio dei comuni della Brianza e del Nord Est della provincia di Milano è
interessato da una crisi di qualità delle risorse idriche. Nell’alta Brianza alla crisi qualita-
dovuti principalmente all’agricoltura e all’allevamento intensivi,
allo smaltimento dei fanghi degli impianti di
depurazione, alle discariche e alla non perfetta tenuta dei condotti fognari, gli esperti di
CAP hanno avuto un’intuizione felice: mettere in condivisione le risorse idriche sotter-
MONDOCAP
Per il momento sono stati trivellati due pozzi
Est milanese. Pozzuolo è appunto una zona
ranee presenti nelle zone più forti dal punto
esplorativi, uno profondo e l’altro superficiafelice per quantità, quadi vista idrogeologico,
Lo spirito di condivisione lità e proteggibilità le, entrambi sul terrazzo della colonia San Beutilizzandole anche per
nedetto nella zona della “Valle del Porto”, nelle
della risorsa idrica.
l’alimentazione delle
di CAP è alla base
vicinanze del fiume Adda. Grazie alle analisi
L’acqua
viene
quindi
zone più compromesdel progetto
eseguite sui due pozzi sono stati individuati i
prelevata a Pozzuolo
se, a partire dal Nord
trattamenti che sarà necessario effettuare
grazie al Campo Pozzi e portata, attraverso
sull’acqua prelevata.
una rete intercomunale, a Bellusco.
A lavori ultimati, l’acqua sarà pompata dal
Da qui verrà presto realizzato il collegamento
nuovo Campo Pozzi e dai pozzi esistenti di
per Aicurzio, dove è stato progettato un serTrezzo nel serbatoio di Aicurzio. Da qui si snobatoio HUB da 6mila metri cubi, dal quale tre
deranno due dorsali: una proseguirà per Berdistinti impianti di sollevamento provvederanno
nareggio e Ronco Briantino, mentre l’altra
ad alimentare non solo i comuni di Bellusco
dorsale si spingerà verso Carnate, Usmate
e Aicurzio ma anche i sistemi Brianza e MolVelate e Correzzagora Nord, dopo la creana.
zione di una fonte supL’obiettivo: portare
plementare che sarà real’acqua dalla zona della Da Correzzana, infine, l’acqua sarà
lizzata nel nuovo Campo
Martesana fino
sollevata fino alla
Pozzi di Trezzo.
all’Alta Brianza e
dorsale Triuggio-BeLe stesse considerazioni
al Nord Est milanese
sana, Renate, Veche hanno portato CAP a
duggio, Briosco e Lesmo, per completare un’ointervenire per l’approvvigionamento idrico dei
pera idraulica e ingegneristica in grado di gacomuni intorno a Pozzuolo, stanno quindi alla
È Il Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana come
rantire l’accesso l’acqua agli abitanti di una
base dell’intervento previsto per l’area di Trezset della trasmissione “Buongiorno Europa”
di Rai Tre
delle zone più critiche della Brianza.
zo D’Adda.
EROGAZIONE: 4.500 INTERVENTI DI AMIACQUE NEL PRIMO SEMESTRE 2009
Nel primo semestre del 2009 sono 4.500 gli interventi realizzati da Amiacque per la manutenzione delle reti idriche e di fognatura, degli
impianti di potabilizzazione e di depurazione, per consentire la regolarità dell’erogazione ai 2.400.000 cittadini serviti dall’azienda. Complessivamente, i lavori sono costati circa 5 milioni di euro.
Tra gli interventi più significativi si segnalano la sostituzione, il potenziamento e l’estensione delle reti di fognatura. Sul fronte ambientale, Amiacque in collaborazione con il Comune di Colturano e il Consorzio Muzza ha contribuito alla realizzazione di un progetto di riqualificazione del fiume Addetta.
Un impegno importante riguarda inoltre la riduzione dei fanghi reflui: ad oggi i depuratori di Amiacque producono circa 70mila tonnellate di fanghi all’anno, che costituiscono una voce significativa del bilancio, determinata dai costi dello smaltimento. Particolare attenzione è stata riservata quindi all’introduzione di nuove tecnologie. Ne è un esempio la sostituzione dell’impianto di disidratazione dei fanghi presso il depuratore di Settala: utilizzando centrifughe di nuova generazione in grado di produrre fanghi ad alto tenore di secco, il
nuovo impianto consentirà di ridurre del 20% i quantitativi di fango da smaltire.
21
MONDOCAP
Reti tecnologiche: SET cura il Piano
urbano dei servizi del sottosuolo
C
avi elettrici, reti idriche, fibre
ottiche e tubazioni del gas: ad
eccezione dei trasporti, il sottosuolo racchiude tutte le reti
dei servizi primari per i cittadini. Diventa quindi indispensabile il monitoraggio di ciò che
scorre sotto i nostri piedi: le reti tecnologiche
presenti nel sottosuolo, infatti, non esprimono solo il progresso tecnologico, ma misurano il grado di civiltà, di benessere e di equità
sociale raggiunto da ogni centro urbano. Ed è
proprio per monitorare e pianificare gli interventi nel sottosuolo, coniugando tutela dell’ambiente e sviluppo delle infrastrutture, che
la cosiddetta Direttiva Micheli del 1999 ha introdotto il PUGSS, ovvero il Piano urbano generale dei servizi del sottosuolo. Uno strumento che in Lombardia è regolamentato dalla
Legge 26/2003 - “Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale”. I Comuni che si sono dotati del PUGSS, in realtà, si
contano ancora sulla punta delle dita. A questo breve elenco si aggiungerà presto anche
Lodi, che ha affidato l’incarico della redazione del Piano a SET, la società di engineering
partecipata da CAP Holding e da Tam, Tasm,
22
to tale deve essere gestito in maniera razioIDRA Patrimonio e Genia. “Abbiamo iniziato il
nale”. “Siamo pienamente soddisfatti del lalavoro nel 2007 e nella prima fase ovviamente
voro svolto da SET, che ha dotato finalmente
ci siamo concentrati sulla raccolta dei dati reil Comune di Lodi di una mappatura complelativi a tutte le reti esistenti nel sottosuolo
ta delle reti esistenti nel sottosuolo.
di Lodi, passando poi alla loro analisi e norIl PUGSS in questo senso è uno strumento
malizzazione - dice Giuseppe Manfredi, reimporsponsabile dell’area tecnica di SET -. Operatantissizioni complesse perché si è trattato di uniformo, ed è
mare banche dati che utilizzavano formati
parte indiversi (dal cartaceo al vettoriale) e che ritegrante
spondevano a esigenze tecniche diverse”. Nel
del Piano
caso di Lodi, il processo che ha portato alla
generale
redazione del PUGSS ha coinvolto 6 gestori:
del territorio - commenta Lorenzo Guerini, sinEnel, Telecom, Fastweb, Metroweb, Astem,
daco di Lodi e presidente di ANCI Lombardia -.
oltre ovviamente al Comune stesso. Tutti i dati
È auspicabile però un intervento dei legislasono stati importati nel software Autodesk®
tori a sostegno degli Enti Locali: i Comuni più
Topobase™ 2008, leader di mercato per il setpiccoli, alle prese con
tore delle reti tecnoLe reti tecnologiche del
le scarse risorse filogiche. “La versatisottosuolo
misurano
il
grado
nanziarie, sono in
lità del prodotto condi civiltà, di benessere e di forte difficoltà a resente, a chiunque
equità sociale raggiunto da perire i fondi necespossegga una conoogni centro urbano
sari per redigere
scenza minima dei
anche il PUGSS”.
programmi CAD, di
Una volta ultimata la relazione del Piano del
disporre di uno strumento in grado di gestire
sottosuolo, SET si occuperà dei corsi di forle reti in modo efficiente e veloce”, spiega
mazione dei tecnici comunali, per rendere il
Manfredi. “L’importanza del PUGSS infatti sta
Comune di Lodi autonomo nella gestione del
nel permettere di pianificare meglio gli interPUGSS. Nel frattempo, la società di engineeventi nel sottosuolo - continua Antonio Rering ha curato la redazione del Piano anche
dondi, presidente di SET - riducendo così i
per le quattro amministrazioni di Mulazzano,
“costi sociali” dei lavori, ovvero i costi indiCervignano d’Adda, Rozzano e Peschiera Borretti sostenuti dalla collettività. Il sottosuolo
romeo, mentre Casalmaiocco e Cormano
non può più essere considerato come una rihanno recentemente affidato l’incarico.
sorsa illimitata: è un bene limitato, e in quan-
b
ABC
acqua
Ac
Con Amiacque alla Ca’ d’Oro di Venezia
A
cuni noti poeti contemporanei, quali Rondoni, Mussapi, Pontiggia.
L’iniziativa “l’Anima dell’acqua, contemporary
art”, nasce dalla collaborazione tra Amiacque,
Fondazione DNArt, Soprintendenza speciale
per il polo museale della città di Venezia, ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Veneto, Regione Lombardia e Comune di Venezia.
La mostra “l’Anima dell’acqua, contemporary
art” si può visitare fino al 22 novembre 2009
al museo Ca’ d’Oro (Cannaregio 3932) di Venezia. L’esposizione è aperta il lunedì dalle
8.15 alle 14.00 e dal martedì alla domenica
dalle 8.15 alle 19.15.
Per informazioni: telefono 041-5222349.
miacque sostiene la mostra
“L’Anima dell’acqua, contemporary art”, per promuovere la cultura del bene più prezioso: l’acqua. L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 5 giugno alla Ca’ d’Oro di
Venezia, museo che si trova all’interno di uno
dei palazzi quattrocenteschi più importanti del
Canal Grande.
La rassegna è un percorso nell’arte contemporanea, arricchito dalle installazioni inedite dell’artista veneziano Fabrizio Plessi e da
contributi audiovisivi di Bill Viola, per i quali
l’acqua costituisce un elemento fondamentale come metafora di purificazione, vita e
morte. Completano la mostra le opere di al-
“L’acqua, l’arte e la cultura”
Riflessioni con parole, immagini e musica
L’
acqua, le arti, la cultura e la
musica sono beni comuni da
conservare e da non disperdere. È la riflessione da cui ha
preso il via l’iniziativa “L’acqua, l’arte e la cultura”, che si è svolta lo scorso 23 giugno allo
Spazio Oberdan di Milano.
Nel corso dell’evento è stato proiettato il video
“Il tempo dell’acqua, il tempo della musica”,
con musiche di Tony Rusconi e Fred Frith, regia
di Federico Mininni, immagini di Massimo Di
Nonno, Samuele Pellecchia, Ivo Saglietti e
Luana Monte, registrato durante l’omonima
performance del duo Rusconi - Frith a “Suoni
e Visioni 2008” con lo sfondo di immagini riprese lungo i più importanti fiumi del mondo.
Emilio Molinari, presidente del Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua, Samuele Pellecchia, Prospeckt/Fotografi e Tony Rusconi, musicista.
Alla serata, condotta dal giornalista di Radio Popolare, Claudio
Agostoni, hanno partecipato:
Marco Piccardi, curatore della
rassegna “Suoni e Visioni”, Guido
Barbera, presidente del CIPSI, Tiziano Butturini, presidente di
Amiacque, Alessandro Carrera,
musicologo, poeta e docente presso l’Università di Houston, Texas,
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Giornalini, racconti e un gioco interattivo on line
La seconda edizione del concorso di CAP Holding per le scuole
“C’
erano una volta due
regni. Entrambi erano felici perché avevano la
for tuna che il fiume vi
passasse in mezzo…”. Il “Racconto fantastico” scritto e illustrato dagli studenti
di quinta elementare di Santa Cristina e
Bissone (Pavia) si è aggiudicato il primo
premio nel concorso per le scuole “Acqua
per la vita, acqua per la pace”. Ma sono
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tantissime le classi che hanno partecipato al concorso, organizzato per il
secondo anno consecutivo da CAP
Holding, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia e con
il patrocinio delle Province di Milano
e Lodi.
Due le sezioni del concorso: le scuole elementari hanno prodotto un giornale scolastico o un racconto sul
tema dell’acqua, per spiegare il valore della risorsa idrica e diffondere
le buone pratiche per non sprecarla.
Alle scuole medie era invece destinato un gioco interattivo, in cui gli
studenti si sono sfidati a colpi di
mouse sul sito www.stopthedrop.it.
Dopo una fase iniziale in cui hanno gareggiato tra compagni di classe, nel
match finale il giocatore più forte di ogni
classe si è cimentato
con i rappresentanti
delle altre scuole, in
una sfida all’ultimo…click.
Ogni concorrente doveva esprimere la
propria abilità con la
tastiera, raccogliendo quante più gocce
possibile, ma anche
le proprie competenze sull’acqua, rispondendo correttamente alle domande
sul risparmio idrico e sulla qualità dell’acqua del rubinetto.
Questa la classifica finale del concorso.
SCUOLE ELEMENTARI:
• 1° Scuola di Santa Cristina e Bissone (PV)
classe V, “Racconto fantastico”
• 2° Scuola Anna Frank - Binasco (MI) - classe IV, “H2opoli”
• 3° Scuola Duca degli Abruzzi - Milano classe IV A, “I bambini e l’acqua della pace”
• 4° Scuola Manzoni - Trezzano sul Naviglio
(MI) - classe IV B, “Nello stesso nostro
mondo”
•5° Scuola di Riozzo - Cerro al Lambro (MI)
classe V, “Notizie dell’ultima ora”
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Studenti vincitori per le SCUOLE MEDIE:
• 1° Scuola Ottolini di Rescaldina (MI),
Matteo Raimondi - 1ª D
• 2° Scuola di Vimercate (MI)
Alexander Sanchez - 1ª B
• 3° Scuola di Livraga (LO)
Filippo Rossi - 1ª A
• 4° Scuola di Mombretto (MI)
Andrea Borriello - 2ª D
• 5° Scuola Paisiello di Cinisello Balsamo
(MI), Alessia Plastina - 1ª B
Conclusa l’iniziativa “Acqua bene comune”
Un progetto didattico per gli studenti delle superiori
U
n progetto per sviluppare la
cultura dell’acqua come bene
comune, favorire momenti di
didattica interattiva, migliorare le competenze degli studenti e accrescere il loro senso di responsabilità e partecipazione rispetto alla risorsa acqua. Si
tratta dell’iniziativa “Acqua bene comune”,
promossa da Amiacque in collaborazione
con Tasm, Provincia di Milano, CISEM (Centro per l’innovazione e la sperimentazione
educativa di Milano),
ACRA (Associazione di
cooperazione rurale in
Africa e America Latina)
e CMA (Comitato italiano per un contratto
mondiale sull’acqua).
Coinvolti 12 Istituti Superiori di Milano e della
provincia.
L’iniziativa si è conclusa lo scorso 26 maggio,
con la manifestazione di
premiazione dei par tecipanti che si è svolta
presso la sede di
Amiacque a Milano.
Vincitori del percorso didattico gli Istituti:
• ITIS di Desio (classi
3ª U; 2ª D; 3ª S; 1ª T e
U; 2ª S; 5ª S e T), con il
progetto “La classe non
è acqua”
• ITIS Galileo Galilei di Milano (classe 2ª
D) con il lavoro “Io me la bevo?”
• IISS Luigi Castiglioni di Limbiate (1ª A
indirizzo professionale) che ha conquistato la giuria con la ricerca, “Diventa protagonista di un sogno: restituisci il Seveso
al suo territorio”.
Gli studenti classificati hanno ricevuto dal
presidente di Amiacque, Tiziano Butturini,
un buono per l’acquisto di materiale didattico.
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I luoghi d’acqua della città metropolitana
in una mostra fotografica itinerante
monio “acqua” che caratterizza e contraddistingue il nostro territorio dal punto di
vista paesaggistico, senza trascurare l’importante
funzione estetica che
i luoghi d’acqua svolgono nel contesto ambientale e urbano.
“M
ilano città d’acqua” in
una mostra fotografica,
per i comuni della provincia di Milano.
L’esposizione “Grande Milano, luoghi d’acqua della città metropolitana”, promossa
da Amiacque, consiste in
una rassegna di quaranta
scatti delle piazze d’acqua
e delle fontane di Milano
e della provincia, realizzate da Giancarlo Cavallari.
Un’accurata ricerca che
l’artista milanese ha realizzato in diversi mesi di lavoro con l’intento di proporre all’attenzione del
pubblico il prezioso patri-
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La mostra “Grande Milano, luoghi d’acqua
della città metropolitana” è tratta dal volume
fotografico “Milano,
come nel tempo l’acqua
ha trovato casa”, edizioni Fondazione LIDA e
Amiacque. Un libro di pregio, curato nella parte grafica dall’atelier La Sterpaia, diretto da
Oliviero Toscani, che raccoglie più di
250 immagini, sempre di Giancarlo Cavallari, che documentano le numerose
e spesso poco conosciute fontane e piazze d’acqua presenti
nel nostro territorio.
Il volume si può acquistare sul sito
www.amiacque.it.
“La mostra - sottolinea Tiziano Butturini,
presidente di Amiacque - rappresenta un
importante contribu-
to di valorizzazione del nostro territorio, un
suggestivo percorso
fotografico attraverso i numerosi “luoghi d’acqua” che il
capoluogo lombardo e i comuni limitrofi hanno nel loro
patrimonio.
Un’iniziativa molto
apprezzata dal
pubblico, che
Amiacque mette
a disposizione
dei Comuni che
desiderano
ospitarla”.
Per informazioni
sull’iniziativa: 02 89520938.
SPAZIO
CRAL
CRAL Amiacque: comincia una nuova avventura!
A cura del consiglio direttivo del CRAL Amiacque
S
i è finalmente concluso l’iter che
ha portato alla definizione degli
assetti del CRAL Amiacque.
Dopo le votazioni del 20-22 maggio scorso durante le quali sono stati eletti gli
organi di governo del CRAL, nella prima seduta del 16 giugno sono state definite le cariche sociali. Quindi il consiglio direttivo risulta composto da Vincenzo Signorino (presidente), Alessandro Lombardi (vicepresidente),
Manuela Dallaglio (tesoriere), Giovanna Novellini (segretario), e dai consiglieri Amelia
Necchi, Daniela Stamigna, Felice Bruno, Ivano
Belluzzo e Sergio Gioffreda.
Il nuovo CRAL avrà il difficile compito di armonizzare le storie dei CRAL di provenienza,
dai quali eredita un patrimonio di esperienze, modalità di gestione e di aggregazione,
ma soprattutto di dare il proprio contributo a
far sentire i soci/lavoratori parte di un’unica
realtà, accompagnarli in un percorso che abbatta le naturali diffidenze che vi possono essere quando ci si trova davanti alla fusione
UN POINT CASA DELL’ACQUA
PER I DIPENDENTI DI AMIACQUE
Acqua del rubinetto, naturale o frizzante, per tutti i dipendenti di Amiacque: presso la sede centrale di via
Rimini a Milano, nello spazio ristoro riservato ai dipendenti, è stato installato un Point Casa dell’Acqua
che eroga acqua refrigerata naturale o frizzante.
Inoltre tutte le sedi amministrative di Amiacque avranno presto a disposizione un refrigeratore. In omaggio
ai dipendenti anche una bottiglietta in vetro da mezzo
litro, per non restare mai senz’acqua!
di più realtà come nel caso che ha interessato le nostre aziende. Nel frattempo la macchina del CRAL non si è arrestata e, se pur
in attesa della costituzione formale degli organismi di gestione, ha prodotto le prime iniziative in continuità con le tradizioni dei CRAL
di provenienza. La programmazione annuale
è partita con una festa di Carnevale rivolta
a grandi e piccini, proseguendo con il tradizionale week-end di Bormio. Infine si è svolto l’intramontabile torneo
di Calcio, che
ha visto i
White Collars
trionfare in
una combattuta ed inedita finale sui North
Stars.
LA BORRACCIA SIGG
PER I DIPENDENTI DI
CAP HOLDING
“La tua minerale del rubinetto, portala
sempre con te”, è il testo con cui
CAP Holding ha voluto personalizzare la borraccia prodotta dall’azienda svizzera
SIGG, omaggio per tutti i
dipendenti. Si tratta di una
borraccia in alluminio, praticamente indistruttibile,
che conser va intatte le
qualità dei liquidi e consente, anche quando
non si è a casa o in ufficio, di portare con sè l’acqua del rubinetto. Un omaggio utile, elegante e amico dell’ambiente!
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ARRIVA L’ESTATE
DALLE AZIENDE IDRICHE
QUALCHE CONSIGLIO
SULL’USO DELL’ACQUA
Con l’arrivo della stagione estiva
i consumi di acqua aumentano.
Amiacque e CAP Holding propongono
alle Amministrazioni Comunali e ai cittadini
alcuni consigli utili per un utilizzo razionale
della risorsa idrica nei periodi caldi dell’anno.
Nelle ore di maggior consumo,
la prima mattina e le prime ore serali,
sarebbe bene limitare l’utilizzo dell’acqua potabile
alle necessità domestiche, igieniche e produttive.
Si consiglia quindi
di evitare di utilizzare l’acqua potabile
nelle ore di punta
per attività di secondaria importanza.
Come ad esempio:
• innaffiare orti, giardini e campi sportivi
• lavare le autovetture
• lavare spazi e aree pubbliche o private
• riempire le piscine anche gonfiabili