01 - 13 GENNAIO 2016 DA 1 A 8_ale_7giorni

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01 - 13 GENNAIO 2016 DA 1 A 8_ale_7giorni
7GIORNI: Redazione:
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MERCOLEDÌ 13 GENNAIO 2016
WWW.7GIORNI.INFO
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Anno XIV - Numero 1
MELEGNANO, VIA EMILIA E SP. CERCA TEATRO DEI SINISTRI
INCIDENTI STRADALI 7 FERITI TUTTI GIOVANI
LE NOSTRE STRADE SONO SICURE?
All’interno a pagina 5
All’interno a pagina 4
All’interno a pagina 8
All’interno da pagina 12
Charlie Hebdo, lacrime e
coccole alla commemorazione
San Donato, il Comune sfratta
l’Associazione Cinofila Bolgiano
AggregaAzione, la nuova task
force in aiuto dei cittadini
Annunci:
7
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7 GIORNI - [email protected]
n. 1 - 13 gennaio 2016
2 Editoriali
Mario Orfei
Il controllo del mercato petrolifero
dietro la lotta fra sciiti e sunniti
Molti si staranno chiedendo il perché di
queste lotte interne tra musulmani. Incomprensibili ai più, ma in realtà con ripercussioni tragiche sulla stabilità mondiale e sulle possibili riaperture a dialoghi
commerciali. Secondo l’Islam, Allah è il solo Dio e Maometto è il suo profeta; fin qui,
tutti d'accordo. Le cose si complicarono
quando morì Maometto, 632 d.C. Una
parte dei musulmani affermò che il legittimo erede doveva essere Ali', genero di
Maometto, e successivamente tutti i suoi
successori; gli eredi quindi detti Imam, sarebbero diventati gli unici a detenere il
potere politico e religioso: gli sciiti. L'altra
parte dei musulmani invece nominò eredi
la cerchia degli amici di Maometto, i califfi, affidando loro il compito di essere garanti della comunità, ma senza nessun potere religioso: i sunniti. Da qui nacque
una divisione secolare. I sunniti sono la
maggioranza dei musulmani e vedono i
loro fratelli sciiti come rivoluzionari e blasfemi e da sempre non esitano a metterli
a morte quando possono. D'altro canto gli
sciiti reagiscono anch'essi, con non meno
violenza, ma sono e rimangono in minoranza, principalmente concentrati in Iran,
Iraq, Libano, Yemen e Bahrein. Ai disinformati viene facile affermare che è una
guerra di cui noi occidentali non dobbiamo curarci. Sbagliato! La storia recente ci
insegna che al di là delle dispute religiose,
i veri motivi che muovono questa contrapposizione sono ben altri. L'Arabia Saudita,
per la prima volta, ha varato delle norme
interne di "austerità". Niente a confronto
delle nostre, ma questo la dice lunga sulle
difficoltà economiche che questo ricco
stato comincia ad avere. Il prezzo del barile è ai minimi storici, e gli arabi non guadagnano più come prima. Cosa succederebbe se l'Iran, con le sue enormi riserve,
uscisse definitivamente dall'embargo e
immettesse sul mercato mondiale il suo
petrolio? Un disastro per l’economia araba. Per questi motivi i sauditi hanno dato
il via ad una politica di destabilizzazione
dell’area, in modo da rimandare i processi
di pacificazione avviati dall’Iran con l’occidente. Se l'Iran reagirà con violenza, inevitabilmente il processo di cancellazione
dall'embargo subirà dei rallentamenti e i
sauditi tireranno un sospiro di sollievo nell'attesa del rialzo del barile. Stiamo alla finestra, e osserviamo con apprensione ed
interesse. Una divisione così netta tra musulmani è pericolosa e deprecabile, ma
purtroppo fa gioco per la politica estera di
quelli che si ergono a padroni del mondo
"Divide et impera".
Moreno Mazzola
La quotidianità è inquinata
da una vena di follia dilagante
Leggere i giornali e i social network, oggi,
è un’immersione in un mondo terribile.
Non parlo delle guerre, che ci sono da
sempre, ma della quotidianità inquinata
da una vena di follia dilagante. Padri o
madri che uccidono i propri bambini, mariti che uccidono le mogli, ex che non si arrendono all’idea di essere stati abbandonati e scaricano la loro ossessione sulla vita degli altri: gente folle. Il problema è che
sembra sia iniziato tutto come un sassolino e sia diventata una valanga: non si ferma più. Complici le difficoltà economiche
che troppe persone hanno dovuto affrontare, la calma e il rispetto per gli altri sono
stati messi in naftalina. Forse è il momento giusto di rispolverare usi e costumi che
oramai consideriamo desueti: torniamo
alle buone maniere, ai principi, alla correttezza. Ma soprattutto, alla fermezza. L’eccesso di tolleranza porta alla rottura degli
argini. Smettiamola con il buonismo ad
ogni costo, impariamo a dire dei sani, fermi, gentili NO. Dire NO vuol dire basta a
giustificare le affermazioni connotate di
insulti, dire NO vuol dire basta a chi si arrocca sulle proprie posizioni a discapito
del confronto, dire NO vuol dire basta a
chi fa promesse ma poi non le mantiene e
non giustifica il mutato comportamento,
dire NO vuol dire basta a chi critica ma
non fa proposte, dire NO vuol dire basta a
chi pensa a distruggere e non a costruire,
dire NO vuol dire basta a chi critica e insulta senza avere le conoscenze adeguate.
Un bel no, detto con gentilezza e fermezza, o un richiamo all’ordine in caso di eccessiva confidenza credo possa essere utile. Se tutti noi imparassimo a ridare a persone e cose il giusto valore, forse ricominceremmo a vivere in una società civile. Vale per tutto, per la frase scortese, per l’aggressione verbale, per lo sbarco di clandestini, per gli attacchi via social network.
Siamo al punto in cui dobbiamo ritrovare
un’identità e difenderla: singola, di coppia, di gruppo, nazionale. Siamo così impegnati a cercare di essere popolari e avere consensi che se non otteniamo l’attenzione che pensiamo di meritare andiamo
fuori di testa e alziamo il livello dello scontro. Pensiamo a quello che vogliamo e difendiamolo, anche a costo di essere impopolari. Senza aver bisogno dell’appoggio
delle folle. I veri leader sono visionari, non
hanno bisogno della claque.
“Lascia dir le genti: / sta come torre ferma, che non crolla / già mai la cima per
soffiar di venti.” - Dante Alighieri, Purgatorio, Divina Commedia.
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n. 1 - 13 gennaio 2016
4 Cronaca
Fabrice Tribbioli
10 gennaio 2016 - In una Parigi blindata, i francesi e le nuvole grigie piangono le vittime
degli attentati di Montrouge e
Saint Denis. In mattinata è stata depositata una lapide ai
piedi della “Chêne du souvenir” (Quercia del ricordo), in
presenza del presidente Francese Francois Hollande, in memoria dei componenti del
giornale Charlie Hebdo, assassinati il 7 gennaio dell’anno
scorso. La libertà di espressione il valore da salvaguardare.
Il veterano del rock francese
Johnny Hallyday ha cantato
una breve canzone e il coro
dell'esercito ha intonato una
commovente versione della
Marsigliese. La piazza, divisa
in due parti, la prima riservata
alle autorità, e la seconda per
i cittadini, poco partecipi, probabilmente scoraggiati dai
troppi ma necessari controlli
e dalla giornata piovosa. Nel
pomeriggio, c’è stato il maggiore afflusso dei parigini. Ci
sono stato attimi molto commuoventi e coccole per tutti,
Charlie Hebdo, alla commemorazione
delle vittime: paura e coccole a Parigi
MILANO
Giovani ecuadoriani ubriachi spaccano
il vetro di un bus della linea 56
Il racconto della settimana in ricordo della strage terroristica di un anno fa
Parigi place de la Republique „Chêne du souvenir‰ (Quercia del ricordo),
distribuiti gratuitamente da
simpatici ed intraprendenti
giovani. Difficile descrivere
l’emozione di essere in mezzo
ai parigini che hanno vissuto
da vicino queste tragedie, mi
sento quasi fuori posto fino a
quando con l’aiuto e l’animazione del movimento francese
“17PLUSJAMAIS” abbiamo
cantato tutti insieme nella
piazza, abbiamo versato una
lacrima per ognuna delle 149
persone rimaste uccise negli
attentati parigini e letto ad alta voce i loro nomi prima di
apporli attorno al grande monumento che rappresenta la
Repubblica costruita nel 1883
da Léopold Morice. I partecipanti, hanno colto l’occasione
per ripulire i vecchi fiori ormai
appassiti, riaccendere le candele non ancora consumate e
prendere disegni e cartelli in
carta, ripulirli e plastificarli per
poi rimetterli attorno al monumento. Una giornata che
difficilmente i presenti potranno scordare, per quanto mi riguarda i sorrisi e le lacrime dei
francesi mi rimarranno per
sempre scolpiti nel mio cuore.
MELEGNANO
Asta pubblica per l'affidamento di un immobile confiscato alla criminalità organizzata
Melegnano - Mercoledì 10 Febbraio, a
partire dalle ore 10.00, nella sala Giunta
del Comune avrà luogo l’asta pubblica riguardante l’affidamento, in concessione,
di un immobile che è stato confiscato alla
criminalità organizzata. Più precisamente
la struttura in questione, è quella sita in
Via Lodi 39 al piano terra, comprendente
tre vetrine e un alloggio di tre locali. La
confisca dell’immobile è avvenuta nel
2009, grazie all'intervento dell’Agenzia
nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. A partire dal 2012 lo
stabile è entrato a far parte, a tutti gli effetti, del patrimonio dello Stato. Negli anni sono state diverse le attività che si sono
susseguite all'interno dell'immobile. Enti
e associazioni senza scopo di lucro, che
offrono attività di aiuto agli anziani, po-
tranno partecipare all'asta presentando
la loro offerta entro le ore 12.00 di Lunedì
8 Febbraio. Volontà del Comune sarà
quella di rendere lo stabile sede per attività di supporto e consulenza per i residenti della città. Inoltre, l’Amministrazione devolverà i ricavati per finalità sociali.
Il bando di gara è possibile richiederlo all'Ufficio tecnico o scaricarlo direttamente
dal sito del Comune.
Milano, viale Padova torna
nuovamente al centro dei
riflettori. Domenica l’autobus Atm, linea 56, stava
svolgendo il suo regolare
percorso, quando improvvisamente è stato bloccato
da un gruppo di giovani
ecuadoriani. Saliti a bordo i
ragazzi hanno rotto un vetro con una bottiglia di birra, spaventando i presenti.
Il fatto si è verificato in
mattinata, ore 8.30, e i
componenti del gruppo
sembravano presentare i
postumi di una serata “movimentata”, o meglio, “alcolica”. I 4-5 giovani in questione hanno un’età compresa tra i 19 e i 21 anni,
non sono in regola con il
permesso di soggiorno e
avevano già commesso reati contro il patrimonio. A
causa loro si sono registrati
veri attimi di paura per i
passeggeri e per il conducente della linea 56: il gruppo, fermatosi in mezzo alla
strada è salito con la forza,
urlando e minacciando
l’autista. Dopo aver spaccato il vetro a quel punto sono intervenuti alcuni dei
presenti, mettendo in fuga
alcuni ecuadoriani. Nel corso dell’evento è rimasto
leggermente ferito uno dei
passeggeri a causa delle
schegge di vetro. Non si è
fatto attendere l’intervento
anche da parte delle Forze
dell’Ordine che si trovavano in zona, la Polizia ha così
proceduto all'arresto di
due giovani teppisti. Su di
loro gravano le accuse di
danneggiamento aggravato, inoltre sono stati denunciati per minacce nei
confronti di incaricato a
pubblico servizio, e di interruzione a pubblico servizio.
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n. 1 - 13 gennaio 2016
Redazione
A
mmonta a 7 feriti il
bilancio di alcuni incidenti stradali che si
sono verificati nel corso del
fine settimana appena concluso lungo le principali arterie viarie del Sudmilano. Il
primo sinistro si è verificato
all’una di notte di sabato 9
gennaio a Melegnano, all’incrocio lungo la provinciale
Binasca che conduce al casello delle Tangenziali milanesi, tratto particolarmente
pericoloso e spesso teatro di
incidenti in alcuni casi anche
mortali. In questo caso su
una delle auto incidentate,
una Fiat Punto di color argento, viaggiavano 4 ragazzi
di Trezzano sul Naviglio, che
si sono scontrati con una seconda vettura pare per una
precedenza non rispettata.
Ad avere la peggio nello
schianto sono stati proprio i
giovani, che sono stati sottoposti a una serie di controlli
ad opera dei sanitari del 118.
Per due di loro si è anche reso necessario il ricovero in
Cronaca 5
Incidenti stradali: 7 persone ricoverate
nel Sud Est Milano nel fine settimana
Daniele Potenzoni, l’appello di Totti:
«Aiutiamo la famiglia a riportarlo a casa»
Scontri sulla Binasca e sulla via Emilia, un’auto fuori strada sulla Cerca
ospedale in via precauzionale, sebbene le loro condizioni non siano state giudicate
gravi. Un secondo incidente
si è verificato attorno alle
11.30 sempre di sabato 9
gennaio, questa volta nel
tratto sangiulianese della via
Emilia, dove si sono scontrare due autovetture. In loco si
sono precipitati i sanitari del
118 con un paio di ambulanze che hanno dovuto soccorrere un ragazzo di 26 anni e
una 25enne, per i quali è sta-
to disposto il trasporto all’ospedale Predabissi di Vizzolo. Gli agenti della polizia
locale sangiulianese si sono
invece occupati di svolgere i
rilievi di rito sul luogo dello
scontro. Attorno alle 7.30
del mattino di domenica 10
gennaio, invece, il 118 è dovuto intervenire lungo la Binasca dove, non distante da
Melegnano, si sono scontrare due auto. In questo caso si
è reso necessario il trasporto
in ospedale per un 44enne e
una 21enne, sebbene le loro
condizioni di salute non abbiano destato particolari
preoccupazioni. Infine, nel
pomeriggio di domenica 10
gennaio, una 23enne è uscita di strada mentre viaggiava
lungo il tratto medigliese
della provinciale Cerca. Anche in questo caso i sanitari
del 118 hanno disposto per
lei il trasferimento in ospedale, ma fortunatamente i
medici hanno escluso la presenza di lesioni gravi.
PAULLO
Paullo, ritrovati alla stazione ferroviaria di Genova i fidanzatini scomparsi
Sono stati ritrovati poche
ore fa dalla Polfer della stazione di Genova i due fidanzatini di cui ieri (6 gennaio
ndr) era stata denunciata la
scomparsa alla questura di
Milano da parte dei famiIiari, subito accorsi per riportare i propri figli a casa do-
PANTIGLIATE
po ore di preoccupazione
scandite da svariati post su
Facebook per rintracciarli.
Stiamo parlando di un quindicenne di Paullo e di una
giovane di Genova di 14 anni incontratisi nel giorno
dell’Epifania e poi spariti
nel nulla.
A grandi linee i fatti verificatesi si scandiscono in
questo modo: lei è partita
da Genova e lui da Paullo.
Si sono allontanati insieme
ieri pomeriggio, intorno alle 14 e da allora di entrambi
si sono perse le tracce. I
due ragazzi, hanno spento i
cellulari, “agganciati” l’ultima volta da una cella telefonica tra San Donato e
Mediglia verso le 17.50. Si è
trattato solo di una bravata
da ragazzi?
Quello che conta è che ora
sono ritornati a casa dalle
rispettive famiglie.
Sono passati ormai 7 mesi da
quando si sono perse le tracce di Daniele Potenzoni,
36enne di Pantigliate affetto
da disagio psichico, scomparso a Roma mentre si trovava
assieme a un gruppo di altri
disabili del centro diurno di
Melegnano. La comitiva, accompagnata da alcuni operatori, avrebbe dovuto assistere all’udienza di Papa Francesco in programma per la mattinata del 10 giugno scorso e,
per questo, si apprestava a
salire sulla metropolitana alla stazione Termini. Quel
giorno, però, i convogli erano
particolarmente pieni di pendolari, complice anche l’imminente avvio di uno sciopero. In un primo momento il
gruppo era salito su un treno
ma la ressa aveva convinto gli
accompagnatori a far scendere tutti in attesa di un altro
treno. Quando le porte della
metropolitana si erano chiuse, però, Daniele non aveva
fatto in tempo a scendere e il
treno era ripartito, portandolo via con sé. Da allora del
36enne, schizofrenico con
tratti di autismo, non si sono
avute più notizie. Nel corso
di questi mesi si sono succedute numerose segnalazioni
alle forze dell’ordine di possibili avvistamenti del giovane,
rivelatesi però sempre infondate. Ora, nella speranza di
ritrovare Daniele, anche il capitano della Roma, Francesco Totti, ha lanciato un appello per sostenere le ricerche, raccogliendo la richiesta
di aiuto di Luca, fratello minore di Daniele. «Mi appello
a tutti voi romanisti, aiutiamo la famiglia di Daniele a riportarlo a casa – ha scritto il
capitano giallorosso nel suo
messaggio -. Questo ragazzo
è di Milano e si è perso nella
nostra città. Non sa chiedere
aiuto, cibo o sostegno. Se lo
incontrate per strada chiamate subito le forze dell'ordine. Non restiamo indifferenti, riportiamo a casa Daniele». Luca Potenzoni ha anche
composto il rap dal titolo
“Sette mesi fa”, esprimendo
in musica tutta la rabbia e il
dolore per la scomparsa di
Daniele.
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n. 1 - 13 gennaio 2016
6 Cronaca
Maurizio Livraghi
M
i rivolgo a voi per
segnalare una situazione tanto incresciosa e imbarazzante
quanto pericolosa per l'utenza che si trova ad usufruire
della fermata appartenente
alla tratta coperta dalle Autoguidovie da San Donato a
Zelo Buon Persico e viceversa, in particolare faccio riferimento alla fermata situata
poco dopo la rotonda nelle
vicinanze della Esselunga di
Pantigliate in direzione Paullo, fermata appartenente
amministrativamente al territorio di Mediglia. Come potrete constatare dalle foto in
allegato che ho provveduto a
scattare personalmente, si
evince l'incuria in cui questa
fermata è lasciata senza la
men che minima manutenzione con evidente relativo
pericolo per chi "sfortunatamente" si dovesse trovare ad
usufruirne, fermata che per
la sua dislocazione lascia
senza parole e attoniti di
fronte a tanta inettitudine, ritengo sia umanamente inaccettabile sostare ad una fermata pubblica senza alcuna
garanzia di visibilità da parte
degli automobilisti in transito, stiamo solo parlando di
pericolo su pericolo e fortunatamente non è successo
ancora nulla di grave, basti
pensare che l'utente in attesa
è costretto a sostare in mezzo
all'erba che ormai ha raggiunto il mezzo metro di altezza, con alle spalle a poco
piu' di un metro un fosso di
una certa profondità completamente avvolto dalla vegetazione mentre davanti a poco piu' di mezzo metro sfrecciano macchine, camion, au-
Ping pong fra Autoguidovie e Comune di
Mediglia: di chi è la fermata pericolosa?
SAN GIULIANO MILANESE
2500 euro di bottino; banda di scassinatori
svaligia un negozio a Sesto Ulteriano
Un lettore segnala una situazione di pericolo per gli utenti dei mezzi pubblici
La fermata pericolosa
tobus il cui spostamento
d'aria rende difficile rimanere fermi su se stessi, mi sembra che ce ne sia abbastanza.
La mia rincorsa per capire a
chi mi dovevo rivolgere ha
avuto inizio nei primi giorni di
Novembre 2015, ho scritto
alle AUTOGUIDOVIE per avere notizie in merito a quanto
sopra descritto e mi è stato
risposto che la manutenzione
della fermata era di pertinenza del comune sul quale la
stessa si trovava ad essere
posta, pensavo si trattasse di
Pantigliate mi sono quindi rivolto a loro e mi è stato detto
che il territorio al quale appartiene la fermata è quello
di Mediglia, a quel punto in
data 4 Novembre ho mandato una mail all'ufficio tecnico
del comune di Mediglia indirizzata alla persona del Geometra Miceli ed in copia al
comandante della Polizia
Municipale Sig.Cilano. Dopo
alcune settimane non rice-
vendo alcuna risposta ho
contattato telefonicamente
il Geom.Miceli che mi ha confermato la pericolosità della
situazione e che avrebbero
contattato le Autoguidovie
tramite il Sig. Cilano, passano
i giorni e richiamo ... questa
volta mi viene detto che il
Sig. Cilano era in attesa di
una risposta dalle Autoguidovie, mi domando poi che
cosa potessero aggiungere a
quello che già avevano detto
a me, vale a dire che la fermata apparteneva al comune di Mediglia e che null'altro
era di loro competenza, oggi
siamo al 2 Gennaio 2016 e
niente ancora si muove. Sfortunatamente per loro non sono una persona che si imbonisce con simili atteggiamenti nella speranza che il tempo
passi e che il clamore suscitato si spenga lentamente per
questo motivo mi rivolgo alla
vostra testata in quanto potrebbe essere interessante
portare alla ribalta della cronaca e dei cittadini una situazione di inciviltà ma tengo
a sottolineare anche estremamente "pericolosa" per
l'utenza che paga un biglietto
e qualche diritto alla propria
sicurezza nonchè incolumità
dovrebbe averlo, tra l'altro
faccio presente che molte altre fermate tra Zelo Buon
Persico e San Donato versano
nel totale abbandono dove i
gli utenti sono costretti ad attendere l'autobus circondati
da rifiuti di ogni genere esposti alle intemperie atmosferiche in quanto le fermate
mancano ormai da tempo di
una qualsiasi protezione da
vento o pioggia. Resto in attesa di un vostro gentile riscontro nella speranza che si
possa fare qualche cosa per
risolvere la situazione di questa vituperata fermata che a
parer mio dovrebbe essere rimossa o spostata in un sito
piu' sicuro o civile.
Ammonta a quasi 2500 euro il bottino racimolato da
una banda di scassinatori
che ha fatto visita al negozio “Primadonna”, specializzato in articoli per signora,
nella zona commerciale di
Sesto Ulteriano, a San Giuliano. In base alle informazioni trapelate, il blitz è stato messo a segno nella notte tra mercoledì 6 e giovedì
7 gennaio, quando gli ignoti
hanno scassinato la porta
d’ingresso e sono penetrati
all’interno dell’esercizio
commerciale. I ladri non
hanno prestato la benché
minimo interesse agli articoli presenti nel negozio, infatti si sono messi alla febbrile ricerca di una cassetta
di sicurezza dove fosse custodito del denaro. Ben
presto gli ignoti hanno individuato la mini cassaforte
presente nel negozio, contenente al momento 2400
euro, che non hanno esitato a portare via con sé. Prima di andarsene, però, i ladri hanno pensato bene anche di strappare letteralmente il cassetto del regi-
stratore di cassa, che però
conteneva solo gli spiccioli
per il resto. Ad accorgersi
del blitz è stata la vigilanza
privata, quando è giunta in
loco per svolgere il consueto controllo notturno. Immediata è quindi scattata la
chiamata ai carabinieri della Tenenza sangiulianese,
che si sono recati sul luogo
del furto ed hanno eseguito
un accurato sopralluogo
onde ricavare elementi utili
a rintracciare i ladri, ormai
dileguatisi nel nulla. Successivamente è stata avvertita anche la titolare del negozio, la quale non ha potuto fare altro che fare la conta dei danni e presentare
denuncia ai carabinieri. La
speranza è che le immagini
registrate dalle telecamere
di videosorveglianza della
zona possano aver immortalato gli autori del blitz
all’opera. Questo colpo è
solo l’ultimo di una lunga
serie furti messi a segno
nella zona dello shopping di
Sesto Ulteriano, in passato
visitata a più riprese da ladri e scassinatori.
missario Francesco Podini. Il
42enne è stato bloccato poiché dalle intercettazioni telefoniche è emerso che aveva
intenzione di fuggire a Napoli
e che i suoi genitori volevano
farlo "sparire". La perquisizione condotta presso l’abi-
tazione dell’arrestato ha portato al sequestro di manuali
sui riti satanici, candele, incenso e altro materiale relativo a magia ed esoterismo.
L’aguzzino si trova ora rinchiuso presso il carcere di
San Vittore.
MILANO
«Sono il diavolo», 42enne amico di famiglia abusa di una 14enne per un anno e mezzo
Dopo un anno e mezzo di soprusi si è finalmente concluso nei giorni scorsi il calvario
di una 14enne, vittima di ripetuti abusi da parte di un
amico di famiglia 42enne che
è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggra-
vata. L’uomo, il 42enne F.L.,
imprenditore fallito di origini
partenopee con qualche precedente per lesioni alle spalle, aveva circuito la ragazzina
sostenendo di essere “il diavolo” e che se non avesse fatto “la brava” avrebbe ucciso i
suoi genitori. Per rendere più
credibile il tutto, pare che
l’uomo avesse anche fatto
stringere alla ragazzina una
sorta di patto di sangue, con
tanto di candele, incenso e
un piccolo taglio sulla mano.
Il fermo di F.L. è avvenuto nei
giorni scorsi in provincia di
Milano su disposizione del
pm Cristian Barilli, titolare
dell'indagine condotta dall'Unità tutela donne e minori
della polizia locale coordinata dal comandante Tullio Mastrangelo e guidata dal com-
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n. 1 - 13 gennaio 2016
8 Attualità
Stefania Accosa
S
an Donato Milanese
ha dato il via libera al
progetto di riqualificazione delle sponde del Lambro, che prevede anche la
piantumazione di un canneto, nuovi alberi e piste ciclabili. Ciò che però la gente
non sa, è che l’Associazione
Cinofila Bolgiano non rientra
in tale progetto, ricevendo
così una lettera di sfratto che
diverrà esecutivo dal primo
febbraio. Nel progetto di restyling del fiume veniva nominata la vicina Mondogatto,
ma un totale silenzio ha avvolto il rifugio destinato ai
cani da caccia. L’area ha ospitato dagli anni ’70 decine di
cani di cacciatori, impossibilitati dal tenerli nella propria
casa, e al momento accoglie
ben 39 cani, che a breve però
non avranno più un giaciglio.
Il terreno è stato concesso in
comodato d’uso all’associazione da Eni e Snam, per
creare appunto un rifugio
per cani al termine di via Gela, poi il passaggio nel 2001
al Comune che ora, attraverso cavilli burocratici, accusa
l’associazione di essere abusiva. Nel passaggio di proprietà, non sarebbe stato redatto un nuovo contratto di
comodato d’uso, eppure il
Comune era a conoscenza
del rifugio, decidendo di disinteressarsene. Da allora i
soci non hanno infatti ricevuto alcun sostegno economico, ricorrendo alle proprie
finanze per provvedere al benessere degli animali: «Ab-
San Donato Milanese, il Comune sfratta
l’Associazione Cinofila Bolgiano
PESCHIERA BORROMEO
La Befana porta i 5.000 euro per realizzare
il dodicesimo pozzo in nome di Andrea
Il rifugio nato negli anni '70, accoglie 40 cani ma chiuderà a fine gennaio
L'ingresso all'area del rifugio che ospita i cani da caccia
biamo tolto l’amianto presente bonificando l’area –
spiega Gregorio M. un socio paghiamo l’elettricità, l’acqua, gli alimenti per i cani,
abbiamo migliorato i serragli, infatti ogni cane ha la
propria cuccetta rivestita con
materiali in grado di tenerlo
al caldo, inoltre li lasciamo
correre nel prato. Questo per
loro è un paradiso, difficilmente troveremo un posto simile dove portarli». Ad interessarsi del caso è stata anche la Responsabile Nazionale di D.I.D.A (Dipartimento
Italiano Difesa Animali):
«Tendo a specificare che la
nostra associazione si oppone ai serragli e alla caccia –
spiega Diana B. – ma siamo
preoccupati per il futuro dei
cani che qui, da quanto ho
constatato, sono mantenuti
in buone condizioni. Il Comune avrebbe messo sul tavolo
delle proposte non esaustive,
come portare i cani in pensio-
ni dal costo di 150 euro al
mese o in canili decisamente
diversi (in negativo) da questo rifugio di via Gela». I cacciatori sono sfiduciati anche
da una riscontrata impossibilità di trattative con il Comune di San Donato: «Non capiamo perché – spiega Maurizio B. – debbano sfrattarci,
lo spazio per far passare le
ruspe c’è e non implica il dover chiudere il rifugio. Inoltre
il Comune non vuole accettare le nostre proposte, avremmo potuto semplicemente
spostare i serragli in un ampio prato vicino al depuratore, verso Mondogatto, ma
nulla. Non sono disposti a
concederci un’altra area, né
a ricevere un lauto affitto come da noi offerto. Non vi sono margini di trattative». È
un mistero però il futuro della zona in questione, che in
teoria dovrebbe divenire un
cantiere, eppure sarebbe stato ordinato ai cacciatori di
«lasciare qui tutto – continua
Maurizio – ma le parti mobili
per legge sono di nostra proprietà quindi le porteremo
con noi. Si parla di un bando
di concorso…è un grande
peccato, abbiamo messo tanto amore e impegno in questo luogo». Al termine di
gennaio non manca molto e
ancora i 39 cani non hanno
un rifugio alternativo che li
attenda, una ricerca di cui si
sta facendo carico Diana B. di
D.I.D.A: «Chiedo a nome del­
la tutela degli animali, di
partecipare con noi alla ri­
cerca di una nuova area per
questi bellissimi cani, basta
trovare uno spazio che si presti alle loro necessità, il resto
sarà compito dei soci. Non
tutti i cacciatori hanno spazio
sufficiente, inoltre alcuni tra
loro hanno più di un cane e
non abbiamo più molto tem­
po a disposizione per trova­
re una soluzione».
La gara solidale via web, a
cui Elisabetta Cipollone
(mamma di Andrea De Nando morto a Peschiera 5 anni fa ) aveva dato il via nei
giorni scorsi, con l’iscrizione
del progetto “Un Pozzo per
Andrea” al Citroen Begood,
è terminata a mezzanotte
del 6 gennaio. Nonostante
il grande impegno degli
amici di Elisabetta, il progetto è arrivato ad un soffio
dal podio, quarta posizione
assoluta. I primi tre progetti classificati si assicurano
una donazione dalla casa
automobilistica francese di
5.000 Euro. Un benefattore
che vuole mantenere l’anonimato, ha contattato la
stessa sera del 6 gennaio,
Elisabetta, e le ha comunicato che comunque fosse
andata la gara, avrebbe donato 5.000 Euro per il pro-
getto. A darne notizia, ringraziando tutti quelli che si
sono prodigati nel promuovere l’iniziativa è la stessa
Elisabetta Cipollone, la quale su Facebook ha dichiarato: «È magnifico piangere di
gioia! Vi amo. Grazie per
tutto ciò che avete fatto per
me, per questo concorso,
ma vi amo soprattutto per il
calore e l'amore che mi sapete dare. Andiamo avanti.
Ora cominciamo a ragionare sul pozzo n. 13». Infatti
con questa donazione è stata raggiunta la cifra necessaria alla realizzazione del
dodicesimo pozzo in nome
di Andrea, che verrà realizzato dal VIS (Volontariato
Internazionale per lo Sviluppo), con molta probabilità in Etiopia nella Regione
dei Tigrè.
7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794
n. 1 - 13 gennaio 2016
Stefania Accosa
T
anti parlano di rispetto dell’ambiente, ma
pochi sono quelli che
si muovono attivamente per
preservarlo. Uno di questi è
Simone Riva, anche detto
“Turista Spazzino” il cui
obiettivo è ripulire il territorio dai rifiuti che le persone
decidono di scaricare illegalmente in fossi, parcheggi,
parchi e aree isolate. La sua
area d’azione comprende il
Sud Milano ma non solo, infatti si spinge fino in Brianza
e a Varese, per arrivare sulla
riviera Romagnola. Il 2016 si
è aperto come si era chiuso,
ovvero con nuovi cumuli di
immondizia di ogni genere
che il “Turista” si è prodigato ad eliminare, in nome
della salvaguardia dell’ambiente. Intorno al 25 dicembre ha ripulito i dintorni del
Castello di Peschiera Borromeo, compresa la pista ciclabile che costeggia il cimitero, mentre sabato 2 gennaio è stata la volta di San
Donato Milanese, per la precisazione il parcheggio in via
Kennedy, di fronte al precedente ingresso del Pronto
Soccorso: «Ho raccolto ben
700 chili di rifiuti – racconta
Simone – ho trovato di tutto,
batterie, vernici, valige, ventilatori…è incredibile quello
che si può trovare ogni volta». La sua è una missione
che svolge in modo gratuito
e “istintivo”: girando per il
territorio nota i rifiuti abbandonati, e il prima possi-
Attualità 9
Da Peschiera a San Donato
il Turista Spazzino non si ferma mai
MILANO
Arrestato il rapinatore seriale di tassisti
Il 2016 sembra un déjà-vu, le persone scaricano di tutto illegalmente
Simone Riva, il "Turista Spazzino"
bile svolge la pulizia dell’area soffocata dalla sporcizia, che spesso potrebbe rivelarsi pericolosa nel caso
dei fossi, col rischio che si intasino. La mattina presto entra in azione con sacchi,
guanti e rastrelli, successivamente si reca al lavoro, è
infatti operaio in una ditta
che produce cassette di
pronto soccorso, eppure riesce sempre a trovare il tempo da mettere a servizio della cittadinanza, dell’ambiente e anche del paesaggio.
Come nel caso del Parco del
Carengione, luogo del suo
ultimo intervento e che
troppo spesso ospita discariche abusive di ogni genere.
Il 6 gennaio il Turista Spazzino vi si è recato da via Quasimodo, e anche in questo
caso ha raccolto numerosi
chili di materiale abbandonato, compresa una gomma
d’auto. È da quando ha compiuto 5 anni che si occupa di
salvaguardare l’ambiente,
cercando di cancellare con i
suoi sacchi gli errori com-
messi da cittadini che non
hanno alcun rispetto per il
territorio in cui vivono, e da
allora nulla è cambiato: «Sono ormai 43 anni che pulisco, ed è sempre la stessa
storia, le persone sono le
stesse, ma io continuo». Il
fatto che non ci sia limite
all’inciviltà degli esseri umani è sotto gli occhi di tutti,
ma si spera che vi siano
sempre più “turisti spazzini” per contrastarli, e per
preservare un territorio
sempre più inquinato.
V.M., 37enne romano con
numerosi precedenti alle
spalle, è stato arrestato a
Milano nella serata di mercoledì 6 gennaio dopo aver
commesso 3 razzie ai danni
di altrettanti tassisti nel giro di soli 4 giorni. Il 37enne, già arrestato negli anni
scorsi per altre rapine sui
taxi commesse nella provincia di Roma, era stato
scarcerato il 21 dicembre
scorso e, da allora, era sottoposto a regime di sorveglianza speciale presso una
abitazione di via Nikolajevka. Il primo colpo è stato
messo a segno il 3 gennaio
proprio in via Nikolajevka,
quando V.M. ha chiamato
personalmente il taxi, per
poi salire sul sedile anteriore e minacciare l’autista
con una forbice, facendosi
consegnare contanti e orologio. La sera successiva il
37enne ha colpito ancora,
questa volta in viale Forze
Armate. Dopo essersi fatto
chiamare il taxi da un bar,
ha usato un coltello per minacciare il conducente e gli
ha prelevato contanti e telefono. Nella serata del 6
gennaio, infine, V.M. ha
agito con la collaborazione
di un complice, il 23enne
milanese O.V.I., anch’egli
con numerosi precedenti
per rapina alle spalle. Questa volta i due hanno fatto
fermare un taxi tra piazza
De Angeli e via Cannizzaro,
dove hanno minacciato il
tassista per farsi consegnare contanti, due cellulari e
due giubbotti e allontanarsi a bordo del taxi stesso.
Per incastrare il pregiudicato romano è stato fondamentale un segno particolare indicato da due delle
vittime, cioè un tatuaggio
sul collo raffigurante una
salamandra. L’uomo è stato
così fermato dai carabinieri
della compagnia di Porta
Magenta nel cortile del palazzo dove viveva, mentre il
suo complice è stato individuato poco dopo.
7 GIORNI - [email protected]
n. 1 - 13 gennaio 2016
10 Attualità
Redazione
S
ebbene Expo 2015 sia
ormai un lontano ricordo, alcuni suoi
“frammenti” continuano a
vivere a Milano. Cinque panchine del padiglione della
Germania sono infatti state
istallate nel Giardino delle
Culture, in via Morosini, ex
area dismessa in zona XXII
marzo riqualificata dal Comune grazie alla mobilitazione dei cittadini e il contributo di imprese private. Le
panchine arredavano l’area
pic nic realizzata sul terrazzo
nel retro del padiglione tedesco, che ha ottenuto il record di visitatori. Si tratta di
manufatti in legno realizzati
dall’impresa italiana di artigianato Corno, che ha impiegato solo pannelli di multistrati di abete e massello di
larice opportunamente trattati per resistere alle intemperie e ai raggi solari. In particolare le panchine sono impreziosite da fioriere e sono
costruite secondo il modello
chaise longue che consente
Milano: cinque panchine di Expo
installate nel Giardino delle Culture
Prosegue il piano del Comune per “riciclare” alcuni pezzi dei padiglioni
alle persone di distendersi.
La Germania è stata così il
primo Paese ad accogliere la
proposta del Comune di trasferire in città parti dei padiglioni, ma sarà probabilmente seguita da altri Paesi. L'assessore ai Lavori pubblici e
Arredo urbano, Carmela
Rozza, ha infatti affermato
che il Comune sta lavorando
per far arrivare in città altri
pezzi di architetture e arredi
che hanno abbellito l'Esposi-
zione Universale. Un esempio sono i portali del padiglione del Belgio che dovrebbero essere installati in una
piazza ancora da definire,
mentre alcuni oggetti del padiglione del Vietnam potrebbero essere ereditati dal
quartiere Bonola. A breve
sarà poi realizzato un progetto di ricollocazione del verde
dal sito di Expo in diversi
plessi scolastici della città,
che verrà eseguito con la col-
laborazione di Cogeser Spa.
«Abbiamo proposto al Comune di Milano una partnership per recuperare il verde
dei padiglioni del sito espositivo che rischiavano di andare distrutti – ha sottolineato
Giuseppe Chiarandà, amministratore unico di Cogeser
Spa -, proprio perché di Expo
2015 rimanga memoria in
primo luogo nel territorio
che ne è stato il promotore».
SAN GIULIANO MILANESE
Un nuovo piano del trasporto pubblico per ridurre l’isolamento delle frazioni
Il Comune di San Giuliano
prepara importanti novità in
materia di trasporto pubblico
per ridurre l’isolamento delle
frazioni di Civesio, Borgolombardo e Sesto Ulteriano. Le
innovazioni passeranno attraverso l’introduzione di
due “circolari”, che sostituiranno le attuali linee “A” e
“B”, il cui percorso si propone
di creare maggior interconnessione tra il territorio e i
servizi principali, quali Asl e
Comune. In particolare, l’Amministrazione punta a rendere più fruibili le due stazioni
del passante ferroviario, vale
a dire quella di Borgolombardo e quella di San Giuliano
Centro, che potranno essere
raggiunte più facilmente per
mezzo delle nuove circolari.
Tra le ulteriori novità previste
dal Comune figurano poi l’introduzione di nuove corse
anche per coprire i fine settimana e, soprattutto, il ritorno degli autobus dopo quasi
un decennio nel territorio di
Borgolombardo. Allo stato
attuale, infatti, i residenti
possono contare solo sulla
fermata Atm lungo la via
Emilia. Il piano, che dovrebbe costare 100mila euro all’anno, entro il prossimo febbraio ed essere quindi testato in via sperimentale sino all’estate.
MILANO
Nel 2016 gli autobus notturni
circoleranno sette giorni su sette
Importanti novità a Milano
per i viaggiatori delle “ore
piccole”. Per tutto il 2016,
infatti, i bus notturni continueranno ad essere in servizio sette giorni su sette,
come nel semestre Expo e
come negli ultimi due mesi
del 2015. «I mezzi pubblici
attivi tutti i giorni e 24 ore
su 24 – commenta l’assessore alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran - sono una delle eredità
di Expo per tutti i cittadini,
così come il prolungamento
dell’orario di un’ora del servizio di BikeMi -. Milano è
sempre più una città da vivere e da scoprire e vogliamo che tutti possano farlo
in maniera sostenibile anche di notte». Il servizio,
inaugurato nel settembre
2011 e riservato al fine settimana, ha trasportato da
allora oltre 3,5 milioni di
passeggeri. E’ il sabato il
giorno in cui si registra il
maggior numero di utenti a
bordo delle 15 linee disponibili, con il picco massimo
di 18.700 passeggeri registrato il 25 ottobre scorso,
in concomitanza di un grande evento musicale in piazza Duomo. Gli ultimi rilievi
di Amat parlano di una media di 55 passeggeri per corsa, oltre il 100% rispetto al
2013 quando la media era
di 24,5. Le linee più utilizzate, dal lunedì alla domenica, sono la 90, la 91, la
NM1, NM2 e la NM3.
Queste le quindici linee
notturne in servizio a Milano, che coprono gran parte
del territorio comunale:
NM1 - Q.re Olmi/Bisceglie
M1 - Cairoli M1
NM1 - Sesto 1° magggio FS
M1 - Rho Fiera EXPO M1
NM2 - Cascina Gobba M2 Abbiategrasso M2
NM3 - San Donato M3 - Comasina M3
N6 - Cadorna FN M1 M2 Centrale FS M2 M3
N15 - Gratosoglio - San Babila M1
N24 - Duomo M1 M3 - Vigentino
N27 - San Babila M1 - Viale
Ungheria
N42 - Bicocca - Centrale FS
M2 M3
N50 - Lorenteggio - Cairoli
M1
N54 - Lambrate FS M2 Duomo M1 M3
N57 - Quarto Oggiaro - Cairoli M1
N80 - Quinto Romano - De
Angeli M1
N94 - Porta Volta - Cadorna
FN M1 M2
N90/N91 - Lodi M3 - Lotto
M1/Lotto M1 - Lodi M3
7 GIORNI - [email protected]
n. 1 - 13 gennaio 2016
12 Aziende in Vetrina
Redazione
A
Peschiera Borromeo i
cittadini potranno
trovare a propria disposizione una rete di professionisti, ovvero commercialisti, avvocati, tributaristi e
mediatori civili, pronti a fornire utili consigli per combattere la burocrazia: è AggregaAzione Milano. Un esempio? Aprendo i canali dei finanziamenti europei, basta
infatti avere una partita IVA,
non essere cattivo pagatore,
e persino i 18enni otterranno
denaro in 45 giorni senza dare garanzie. Grazie all’accordo con l’Associazione Consumatori Italiani Riuniti, da AggregaAzione Milano si troverà serietà e professionalità,
per affrontare e vincere questioni quali crisi, disoccupazione, licenziamenti, mancanza di denaro, guerre, lotte contro Equitalia, ingiustizie di ogni genere subite dalla pubblica amministrazione, adempimenti fiscali. Aggregazione Milano di Peschiera Borromeo, nasce per
aprire i cassetti degli archivi
normativi, perché ha scoperto che le leggi per fare ripartire la nostra economia esistono, basta usufruirne.
Quali servizi si potranno trovare? Di seguito si forniranno
alcuni esempi:
1) Apertura sportello Difesa
del Consumatore. Domenica
24 Gennaio alle ore 15 presso la sede di Peschiera Borromeo si terrà una conferenza
che spiegherà ai citttadini come e quando difendersi dalle
multe ingiuste di Tutor e Autovelox ma sopratutto come
leggere le bollette delle utenze affinchè vengano rimborsate le voci sbagliate. Se decidete di partecipare portate le
vostre bollette.
2) Apertura nuovo sportello
ufficio postale a Peschiera
Borromeo: Grazie al nuovo il
DDL Renzi ed un accordo con
poste italiane, AggregAzione
ha aperto un vero e proprio
ufficio postale. Niente più code all'ufficio postale di Peschiera Borromeo, perché
non sarà il cittadino ad andare alla posta per spedire rac-
Peschiera, nasce AggregaAzione, la
task force che aiuta cittadini e imprese
Disperazione, suicidi, impara come difenderti, domenica 24 alle ore 15
comandate, pagare bollettini, bensì sarà la posta ad andare incontro al cittadino o
all'azienda per ritirare le raccomandate.
3) Apertura nuovo sportello
per l’immigrazione: Qualsiasi
immigrato non dovrà più girovagare decine di uffici per
ottenere il permesso di soggiorno o il rinnovo dello stesso. Penserà a tutto AggregaAzione.
4) Apertura Sportello CAF e
patronato: Lo sportello del
CAF e del patronato eroga
tutti i servizi tipici di un CAF,
quali: pensioni, disoccupazioni, 730, modelli unici, isee,
imu, tasi, red, successioni,
trascizioni contratti d'affitto,
rapporti con Equitalia, Agenzia delle Entrate, inps.
5) Commercialisti, Tributaristi e avvocati, consulenti del
lavoro e tanti altri professionisti: AggregaAzione forma
un gruppo dove ognuno ha la
propria
specializzazione,
quindi, si avrà il dipartimento
contabilità, il dipartimento
buste paga, il dipartimento
che si occupa di sgravi e ricorsi contro cartelle esattoriali, il
dipartimento in materia di sicurezza sul lavoro.
6) Apertura Camera di Conciliazione: Anche per le più ba-
nali liti (tra i vicini di casa, tra
fratelli e sorelle per l'eredità)
ci si rivolge subito all'avvocato e al giudice e per vedere riconosciuti i propri diritti trascorrono tempi biblici e si
spendono molti soldi. Con il
tentativo di conciliazione le
parti (cittadini o aziende) in
litigio fra di loro, possono
presentarsi davanti al mediatore, che come professione
cerca di trovare una soluzione insieme alle parti. Se la soluzione non si trova il costo
che si sostiene è di 40 euro se
invece si trova, viene redatto
un verbale, che viene omologato diventando a tutti gli effetti una sentenza identica a
quella di un giudice (decretolegge 21 giugno 2013, n. 69).
7) Dipartimento assicurativo: Assicurazioni su veicoli,
assicurazioni sulla casa, assicurazioni su infortunio, insomma, tutti i tipi di assicurazioni che possono venire in
mente al lettore con prezzi
dimezzati e condizioni che
non potreste nemmeno credere, sempre in osservanza
alle normative europee.
8) Accesso ai fondi comuni
europei: AggregAzione Milano applicando la legge
662/96 è in grado di fare ottenere alle Piccole aziende o
a chi vuole aprire una piccola
azienda, 22.000 euro in 45
giorni senza bisogno di garanzie, fidejussioni eliminando completamente firme,
trafile burocratiche. Non vi è
alcun imbroglio, è sufficiente
andare su internet digitando
legge 662/96 e apparirà il sito dello stesso ministero dello sviluppo economico che
spiegherà il meccanismo.
Questi sono solo alcuni dei
servizi offerti da AggregaAzione, e nel caso ci si stia
chiedendo il prezzo per essere assistiti da questa task force la risposta è semplice, pochissimo. Infatti tutta la struttura si basa sulla condivisione dei costi, e le decine di
professionisti che vi lavorano
si suddividono i compiti ma
anche i costi, esattamente
come in un appartamento
per ridurre il costo dell'affitto. Per scoprire gli altri servizi
e trovare finalmente una soluzione ai propri problemi,
basta contattare AggregaAzione Milano al numero
02.51.65.07.29, via mail [email protected] o sul
sito web www.aggregazione.com. La sede di AggregaAzione Milano Srl si trova in
via Galieleo Galilei 6, Peschiera Borromeo.
SAN ZENONE AL LAMBRO
Egò Lounge Bar and Restaurant:
un'esperienza destinata a cambiare
gli standard abituali delle serate
Se ami il divertimento e il
buon cibo Egò è il posto
giusto, una grande location con angolo lounge bar
e restaurant. Egò inizia il
nuovo anno offrendo serate di puro divertimento,
dal martedì alla domenica
è possibile beneficiare di
una cucina curata in tutti i
dettagli, dagli antipasti ai
dolci della casa o la maxi
pizza preparata nel forno a
legna.
A conquistare è il programma eventi offerto dal locale, a partire da appuntamenti di musica dal vivo,
Dj set anni '80 '90 e sound
commerciale, karaoke, latino americano e serate a
tema culinarie come il giro
pizza, serata hamburger,
paella, giro risotti, apericena con royal buffet, il tutto
contornato da musica e
animazione. E' possibile
partecipare alle serate anche dopo cena sorseggiando cocktail di qualità o una
birra in compagnia.
Un locale con un calendario molto fitto che già preannuncia tante novità come ci ha anticipato il direttore artistico del locale:
“Prossimamente avremo
una new entry, lo spettacolo con balli country, ma
la vera sorpresa sarà durante la serata dell'inaugurazione del locale che si
terrà il 30 gennaio, a breve
daremo la notizia ufficiale”.
All'Egò puoi festeggiare
compleanni, matrimoni,
comunioni, ecc, il locale
offre oltre 170 posti a sedere, il palco dove gli artisti si esibiscono e la sala da
ballo. E' quindi possibile
farsi organizzare la propria
festa privata ad hoc senza
dover pensare a nulla.
Sul profilo Facebook “Egò
lounge bar and restaurant” troverete la programmazione di tutti gli
appuntamenti. A breve sarà disponibile l'app Egò
che vi permetterà di essere sempre aggiornati in
tempo reale su tutte le iniziative.
Egò Lounge Bar and Restaurant vi aspetta a San
Zenone al Lambro in zona
industriale, Via 1° Maggio
5, Tel 02 9826 4168 - 377
5253400
7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794
n. 1 - 13 gennaio 2016
AMICI A 4 ZAMPE
Rubrica 13
Rubrica a cura dell’associazione Dog Angels Onlus
L’importanza dei controlli pre adozione
C
apita spesso di parlare con persone che dicono “vorrei adottare
un cane (o gatto) ma da privati, non da associazioni perchè indispongono coi loro
controlli”. Ora, non è che le
Associazioni e i volontari che
ne fanno parte si divertono a
risultare antipatici, essi lavorano per il benessere degli
animali! Il risultato di adozioni senza controlli o di “fidati, quello lo conosco io”
sono animali che ritornano
in canile perché abbaiano,
perdono il pelo, sporcano o,
se l’animale adottato è cucciolo, dopo qualche mese
con la scusa “non sapevo
crescesse così tanto” e se è
un gatto perché ha graffiato
la tenda o altro. Per evitare
tutto ciò, i volontari delle
associazioni effettuano adeguati controlli pre affido. Innazitutto, se desiderate un
nuovo membro della famiglia a 4 zampe, prima di contattare strutture o Associazioni, pensate bene se avete
davvero le caratteristiche
per avere un cane: ci vuole
tempo da dedicargli, i giusti
spazi e un ambiente idoneo
ma soprattutto tutti i membri della famiglia devono essere d’accordo sull’arrivo del
nuovo amico. Avere il tempo
da dedicare al cane che verrà
non vuol dire per forza essere disoccupati e nullafacenti
per rimanere 24 ore su 24 a
casa con lui, ma riuscire ad
inserire nella giornata del
tempo unicamente dedicato
alle sue esigenze che, oltre al
solito “giro bisognini”, è anche una passeggiata rilassante o una bella corsa nei
campi che duri almeno una
mezz’ora. Oltre a questo ricordiamoci che il cane è un
animale sociale e come tale
ha bisogno del contatto con
il branco, in questo caso la
sua famiglia; non deve mancare quindi il momento coccole e gioco! Cosa significa
CERCANO CASA
ADOZIONE URGENTE - KATIA CERCA CASA
avere i giusti spazi e un ambiente idoneo? Fondamentale è garantire la tutela
dell’animale, quindi difficilmente vi verrà affidato un
cane se avete recinzioni fatiscenti in giardino, balconi
non in sicurezza da dove un
cane di piccola taglia potrebbe cadere; per quanto riguarda invece l’adozione di
gatti, preferibilmente si affidano a chi è disposto a tenerli esclusivamente in casa,
per evitare che vengano investiti dalle auto in corsa o
altri pericoli nei quali potrebbero incorrere se lasciati
liberi senza supervisione. Altro punto molto importante
è la propensione alla sterilizzazione; di solito i cani adulti
vengono sterilizzati/castrati
poco dopo l’arrivo in canile e
cosi pure i gatti. Per i cuccioli
di solito, viene fatto firmare
un foglio dove l’adottante si
impegna, indicativamente
intorno all’anno di vita del
cane o gatto, ad effettuare
l’intervento. La sterilizzazione, ricordiamo, è utile non
solo per evitare cucciolate
indesiderate, ma soprattutto
per evitare un sacco di patologie al nostro animale, legate all’apparato riproduttivo
(gravidanze isteriche, mastiti, tumori alle ovaie/mammelle/prostata, ascessi, ecc).
Se nella descrizione di un
cane che piace troviamo
scritto “non compatibile con
altri cani/gatti/adozione senza bambini/ecc” è perché è
già stato valutato da persone
competenti e dichiarato non
idoneo in quelle situazioni,
quindi insistere per averlo
non cambierà sicuramente le
cose. Chiedete consiglio ai
volontari o ai referenti delle
strutture per indirizzarvi al
tipo di cane giusto per voi. La
condizione ideale sarebbe
quella di fare un percorso
pre adozione che vi darà la
possibilità di conoscere più
cani adatti alle vostre esigenze e, una volta trovato quello
giusto, affrontare una serie
di incontri in canile con il
prescelto, consigliati da un
educatore cinofilo che lo conosca bene, per iniziare ad
instaurare con il nostro cane
un rapporto di amicizia per
far sì che una volta nel nuovo ambiente, abbia già un
punto di riferimento.
In conclusione, le Associazioni e i volontari desiderano
solo che questi cani o gatti
meno fortunati trovino la famiglia giusta, con il giusto
ambiente e la giusta armonia
senza incorrere nel rischio di
un altro abbandono.
Katya è una graziosa e vivace cagnolina di taglia media, età
4 anni, incrocio border collie. Probabilmente non ha mai
avuto una famiglia, è affettuosa, giocherellona e va d’accordo con gli altri cani. E’ un cane attivo, pieno di energia e
con tanta voglia di interagire con le persone e di imparare.
E’ sterilizzata, lehismania negativa, mirochippata e vaccinata. Vogliamo regalare una bella famiglia a Katya??
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