leggi l`ultimo numero ottobre 2015
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Il Mombellese giornale di cultura e informazione A CURA DELL ’A SSOCIAZIONE M OMBELLO V IVA Registrazione Tribunale di Varese n. 651 dell'11.8.1993 Direttore responsabile Gilberto Donnini Stampato presso Grafica Lavenese Laveno Mombello (VA) Copia Omaggio N. 84 - Ottobre 2015 MIGLIORATA LA VIABILITA’ IN VIA GORIZIA I lavori in via Gorizia, all’altezza di via Olive, sono ormai conclusi. Si tratta di lavori privati con una contestuale rilevanza pubblica. Difatti alla costruzione di un’abitazione privata, che si dice essere ecosostenibile, nell’area in cui un tempo si IL NUOVO MARCIAPIEDE SALENDO VERSO estendeva una maestosa pineta, si sono parallelamente affiancati l’allargamento del “curvone”, la realizzazione di un marciapiede e la creazione di un nuovo parcheggio adiacente alla Grafica Lavenese. Una rinnovata fisionomia che non NISSO scontenta i residenti della Pisciora, interessati spettatori del corso d’opera, i quali auspicavano da tempo, più o meno esplicitamente, un intervento che mettesse in sicurezza uno dei punti critici della viabilità mombellese, spesso teatro di incidenti stradali. Con l’ampliamento della curva la speranza è che si riesca maggiormente a scongiurare il rischio di invasioni di corsia, causa principale delle varie collisioni assieme all’elevata velocità di marcia che viene raggiunta lungo i due rettilinei, e che sia stata trovata un’efficace risposta alla generale preoccupazione di agevolare la svolta in via Olive e in via Cascina per i veicoli provenienti da Nisso: risultava, infatti, particolarmente problematica, per non dire “alla spera in LA CURVA ALLARGATA SCENDENDO VERSO Dio”, quando il mancato taglio dell’erba impediva la visibilità dei veicoli in risalita provenienti dalle Quattrostrade. Stesso discorso per il marciapiede, presente pressappoco dal confine con la frazione Nisso fino al nuovo posteggio auto: era tutt’altro che CROCE inusuale imbattersi in pedoni, ragazzi e anziani in primis, incollati al muro e intenti a verificare che fosse possibile attraversare la carreggiata senza pericoli. La Redazione DON REMO ALLA FESTA DELLA MADONNA DEL S. ROSARIO La festa compatronale della Madonna del Rosario, che ha inaugurato il mese di Ottobre della parrocchia di Mombello, è stata l’occasione per rivedere in paese e festeggiare don Remo Ciapparella (parroco dal 1991 al 2007, oggi nella comunità pastorale di Jerago con Orago-Besnate), nel ricordo del suo quarantacinquesimo di sacerdozio. Una lieta e virtuosa ricorrenza a cui se n’è accompagnata un’altra: il diacono permanente Roberto Crespi, residente a Ispra ma al servizio della comunità ecclesiale di Laveno Mombello da più di dieci anni, ha fatto memoria, infatti, della sua ordinazione diaconale, nel venticinquesimo anniversario: fu uno dei primi in tutta la diocesi di Milano. All’interno dello schema consolidato della festa, quest’anno si è stabilito di prevedere, nella giornata di giovedì 1 Ottobre, presso il teatro Franciscum, una serata testimoniale, in cui don Remo, il diacono Roberto e suor Jenni Rabaioli -Piccola Figlia del Sacro Cuore arrivata nel mese di Settembre nella comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa”hanno raccontato, in un clima familiare, la loro personale adesione a una singolare proposta di vita. La vocazione religiosa, quindi, al centro di questo incontro, a cui seguirà nelle prossime settimane, ha anticipato don Carlo, un ulteriore appuntamento, attinente a un’ altra scelta di vita, di strettissima attualità: la vocazione alla famiglia. Sempre al teatro Franciscum, sabato 3 Ottobre, la Parrocchia e l’Associazione Santa Maria di Corte hanno promosso la commedia “Così non vale”, messa in scena dalla compagnia varesina I ragazzi di Anna. Nella stessa serata si è dato il via ufficiale alla corsa al Palio Mombellese 2016, in programma negli ultimi giorni di Gennaio. Titolo del bando è: “E questo cos’è? Storie di oggetti dentro a un armadio”; ad ogni frazione è stato assegnato, tramite sorteggio, un oggetto, attorno al quale intessere la trama della scenetta. Dopo sabato, viene la domenica, momento clou dei festeggiamenti: al mattino celebrazione solenne, presieduta da don Remo, con la presenza del diacono Roberto, degli stendardi e dei costumi delle frazioni; nel pome- giorni precedenti, si è svolta regolarmente la processione per le vie cittadine, abbellite con devota dedizione dagli abitanti delle frazioni “toccate” dal passaggio della statua della Vergine. A ricordo di quanti hanno tenuto viva questa festa negli anni e, in particolare, per i defunti della parrocchia degli ultimi dodici mesi, lunedì sera è stata celebrata una S. Messa di suffragio. La Redazione riggio, benedizione dei bambini e momento di allegria in piazza Santo Stefano, con l’incanto dei canestri, l’animazione e i giochi a stand promossi dalla scuola materna parrocchiale e dall’oratorio Sant’Arialdo, il lancio augurale dei “palloncini della Pace” (abbiamo avuto notizia di un palloncino giunto fino a Capiago Intimiano, in provincia di Como!). In serata, nonostante il meteo incerto dei IPERBARICA DI MOMBELLO: VERSO LA DEFINITIVA CHIUSURA? Anche in questa sede non possiamo esimerci dal fare eco alle notizie che in questi mesi sono apparse sui giorni locali e rimbalzate addirittura, qualche settimana fa, a livello nazionale, grazie al famoso “Capitan ventosa” di Striscia la notizia. Si tratta della chiusura del “Centro iperbarico del Verbano”, struttura unica nel suo genere nella nostra zona, che, per cause che sembrerebbero puramente burocratiche, ha cessato da qualche mese la propria attività. Il contenzioso tra la direzione e l’ASL, non volendo scendere nei dettagli e presentarvi le ragioni di entrambi, ha avuto comunque come risultato la messa in liquidazione della struttura sanitaria ed il licenziamento dei dipendenti. La perdita di questo importante servizio, collocato anche in posizione strategica vicino al lago, ha messo sicuramente in allarme sia le associazioni di sommozzatori della provincia, che sentivano come una sicurezza la presenza così vicina di tale struttura, sia i numerosi pazienti che necessitano di cure con la camera iperbarica. Con questa nuova chiusura ci impoveriamo quindi di un’altra preziosa realtà locale e rimaniamo sempre più isolati, pur nella bellezza dei nostri luoghi, dai servizi essenziali. Se dovesse veramente finire così, dal punto di vista prettamente comunale c’è poi da capire cosa si farebbe di una intera collina che comprende l’area di villa Preziosa e l’area delle suore Benedettine. E’ una questione privata ma che diventerebbe automaticamente pubblica nel momento in cui si dovessero fare delle scelte che potrebbero valorizzare o addirittura cambiare il nostro territorio. Speriamo in bene. La Redazione IN QUESTO NUMERO pagina 1 Migliorata la viabilità in via Gorizia La festa della Madonna del S. Rosario Un’altra attività chiude a Mombello? pagina 2 In ricordo di... Intervista al Sindaco Ercole Ielmini pagina 3 Pubblicato il diario “LA MIA GUERRA” del Capitano Giorgio Bini Cima pagina 4 Una mombellese sul cammino di Santiago 4 PASSI CON GUSTO e... successo! pagina 5 A Canton de Ambrosis il 22° torneo di bocce Grande successo per il Band Ora Live pagina 6 La 21° Camminata dei tre campanili La festa patronale coi botti! pagina 7 L’Oratorio estivo a Mombello “Mombello-Siberia” sola andata pagina 8 L’estate dell’associazione S. Maria di Corte 2 2 Il Mombellese All’inizio del mese di Ottobre ci ha improvvisamente lasciati l’amico Silvano Besozzi, mombellese molto conosciuto per aver sempre nutrito una grande passione per tutto ciò che riguarda il “mondo della telecamera e delle riprese televisive” e che, oltre al suo SILVANO CON L’INSEPARABILE TELECAMERA A seguito delle elezioni comunali del 31 maggio scorso è stato eletto Sindaco del Comune di Laveno Mombello, per la lista “Centrosinistra e lista per Laveno Mombello Cerro” il nostro concittadino Ercole Ielmini, al suo quarto mandato. A nome dei nostri elettori gli abbiamo chiesto di rispondere alle domande che seguono. a cura di Maria Teresa Luvini In passato Lei ha già ricoperto più volte la carica di Sindaco. Qual è la principale differenza che trova nell’esserlo oggi, nell’attuale contesto nazionale e locale? La principale differenza consiste, oltre che nelle mutate condizioni politiche - prima c’erano i partiti ora c’è il personalismo, talvolta esagerato, dei protagonisti - nelle nuove modalità legislative degli enti locali, Comuni in prima linea. Costretti a dove sopportare l’onere del risanamento dei conti dello Stato, pur non avendo contribuito in modo sostanziale alla creazione del debito pubblico. Non sono cambiate, se non per numero e qualità, le richieste dei cittadini, specie in questi anni di difficoltà economiche. I cittadini si riconoscono ancora nel Comune come il primo punto di riferimento per ogni necessità. Nel nuovo Consiglio Comunale sono presenti vari giovani. Qual è il significato di questa presenza e in particolare qual è il suo rapporto con i giovani? Il futuro sta nelle mani delle giovani generazioni che devono prendersi cura del Comune come della casa di ogni cittadino e perseguire il bene comune in ogni sua articolazione. Oserei dire che ai giovani spetta, come sostiene la teoria psicoanalitica “uccidere il padre per prenderne il posto”. Comunque, è ottimo il rapporto con i “miei” giovani e spero di finire nelle loro mani. In campagna elettorale si è parlato di cionvolgere la popolazione nelle scelte amministrative, anche con nuove modalità. Sono già usciti vari numeri del perio- IN RICORDO DI... lavoro privato, vanta collaborazioni con diverse emittenti della nostra zona del presente (La6, Rete 55, Vco) e del passato (Televerbano). Silvano, definito dai giornali nei giorni scorsi, “il cameraman del sorriso”, ha sempre avuto un attaccamento particolare al nostro paese e, in modo particolare, al palio mombellese; è sempre stato in prima linea, fin dai primi palii, sia nelle riprese che nella partecipazione con la propria frazione di Corte-Corbella. Ma non solo palio perché a Mombello ha collaborato più volte anche con la nostra associazione mettendo in risalto con servizi sulle emittenti locali e recentemente anche con il suo sito “Vares8”, le nostre più importanti attività; ha inoltre collaborato all’organizzazione diretta di alcune proposte, tra cui la più significativa è una delle prime iniziative di “Mombello Viva”: la realizzazione di un filmato turistico sul SILVANO BESOZZI nostro territorio “Mombello: nostalgia di un paese”, presentato con successo al festival del film turistico di Montecatini nel 1990. Successivamente si è fatto promotore di quattro serate di solidarietà ed anche della serata “Itinerari di fede…verso il Giubileo: Santa Caterina del Sasso Ballaro”. La notizia della sua prematura scomparsa ha lasciato tutti sgomenti, soprattutto chi l’aveva visto, poche settimane prima, “battersi” per la propria frazione al torneo di bocce tra le frazioni di Mombello. Con lui se ne va un altro pezzettino del paese, un altro mombellese doc, “figlio d’arte” di Piera Rattaggi a cui ci stringiamo, insieme agli altri famigliari, nel suo ricordo che contribuiremo a tenere vivo. Igor Besozzi INTERVISTA AL SINDACO dico “Cronache rapide”. A che punto sono le altre iniziative? Crede davvero che sia possibile sensibilizzare, risvegliare, coinvolgere quanti fanno fatica a pensare in termini di “bene comune”? Il foglio mensile “Cronache rapide - un caffè con gli amministratori” è stato individuato come il primo, e speriamo gradito, elemento per comunicare, far conoscere, far riflettere e coinvolgere i cittadini. Altre inziative saranno realizzate con l’utilizzo dei moderni sistemi di informazione, anche per risparmiare sui costi della comunicazione cartacea. Il confronto con la cittadinanza proseguirà inoltre con le varie assemblee pubbliche che terremo nelle varie frazioni del nostro Comune. Quello che più conta, anche per IL SALUTO DELLO ZIO RAIMONDO A Silvano. Nipote carissimo, sei stato per me come un figlio: il figlio che non ho mai avuto e che adesso ho perso troppo presto, proprio nel momento in cui avrei avuto più bisogno di averti vicino. In questi ultimi anni hai avuto per me tante e tante premure, di cui devo dirti grazie, un grazie che nasce dal cuore, oggi, lacerato dal dolore. Mi mancherai moltissimo. Io non posso fare altro che pregare per te, ma ti chiedo ancora un favore, prega anche tu per me, adesso che sei molto vicino al Padre che è nei cieli perché mi dia la forza di andare avanti. Addio caro Silvano, nella certezza che un giorno ti ritroverò. Zio Raimondo ERCOLE IELMINI ALLA GUIDA DEL COMUNE DI LAVENO MOMBELLO coinvolgere quanti fanno fatica a pensare in termini di bene comune, è comportarsi così da rendere evidente il perseguimento del bene comune e non gli interessi di qualcuno o di una parte o, peggio, di qualche gruppo di pressione. Ad ogni cittadino spetta però non far mancare i propri rilievi, le proprie critiche se ritengono di individuare comportamenti scorretti da parte degli amministratori. Anche l’ omissione è un peccato. Crede nel rilancio del turismo del nostro Comune come fonte di opportunità lavorative o pensa a settori innovativi che facciano di Laveno Mombello una cittadina all’avanguardia? Il nostro Comune, che ha urgente bisogno di un rilancio sociale ed economico, e perchè no culturale, non può fare a meno di un miglioramento dell’offerta turistica. Che ha inizio da una nuova capacità di accogliere, di ospitare, che non sempre è stata all‘altezza. Da solo, però, il nostro Comune non può affrontare un progetto di rilancio turistico e perciò deve coinvolgere anche altre amministrazioni pubbliche e operatori privati che hanno esperienza in questo campo. La totale assenza, per ora, di un ufficio turistico è un grave danno, che dobbiamo sanare al più presto. Quali sono le iniziative che l’Amministrazione Comunale intende attivare prossimamente, specificamente dedicate a Mombello? La situazione particolarmente delicata e “dolorosa” del bilancio comunale non ci autorizza, per ora, a fare promesse. Ma a sistemare i conti del Comune. Annunciare iniziative, quando non riusciamo ancora a far pulire le strade, a rattoppare i buchi del manto stradale o a sistemare le perdite sulla rete dell’acquedotto, ci sembra un atto di poca responsabilità. Abbiamo garantito e quindi finanziato il mantenimento, e probabile miglioramento, di tutti i servizi alle persone, dai bambini del Nido, ai servizi scolastici, agli anziani e soprattutto alle famiglie in difficoltà. Aver dovuto comperare d’urgenza i banchi per una nuova classe alle scuole medie utilizzando il fondo di “riserva” la dice già lunga sullo stato delle finanze del nostro Comune. Ai mombellesi chiedo, per ora, di avere un po’ di pazienza confidando nella loro comprensione. 3 3 Il Mombellese “LA MIA GUERRA” IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE NEL DIARIO DI UN MOMBELLESE: IL CAPITANO GIORGIO BINI CIMA a cura di Luca Parola A cent’anni dall’inizio delle operazioni militari italiane nella Grande Guerra, accompagnato, come tramanda la canzone popolare, dal mormorio, calmo e placido, del fiume Piave, la sezione locale dell’Associazione Nazionale Alpini ha voluto celebrare questo significativo anniversario ricordando la figura di Giorgio Bini Cima: mombellese di Casarico, tenente e in seguito capitano del battaglione alpino “Val d’Adige”. Una commemorazione ben lungi dallo scadere nella retorica ed articolata in più momenti: nel pomeriggio di domenica 24 maggio, presso il cimitero di Mombello, è stata solennemente applicata una targa LA MIA GUERRA le pulsioni sensuali, gli incontri intellettuali (il deputato irredentista Cesare Battisti, il futurista Umberto Boccioni) e con gli amici/conoscenti della terra natia. Pur nell’assenza di precisi riferimenti temporali (giorno, mese, anno), con l’eccezione di alcuni accadimenti ritenuti dall’autore cardinali e che, pertanto, riportano un’indicazione precisa o facilmente ricavabile del periodo dell’anno richiamato, il lettore riesce ad orientarsi nel biennio di guerra oggetto della biografia militare di Bini; così come è agevole, servendosi di una cartina In un certo senso l’allora tenente Giorgio Bini inizia a raccontare l’esperienza della guerra laddove il tutto si era interrotto cinquant’anni prima. Invero, la prima località ad essere citata, seppur nella stringata cronaca di un trasferimento con cui si apre il diario, è Condino, teatro, il 16 luglio 1866, di una battaglia fra garibaldini e austriaci nell’ambito della terza guerra d’indipendenza. Per quanti considerano la Grande Guerra come la quarta guerra di indipendenza italiana può rappresentare un interessante filo rosso. Il titolo, nella sua semplicità, racchiude eloquentemente in sé ciò di cui il lettore farà esperienza nel corso della lettura. “La mia guerra”, non la “guerra di maniera” propria degli ordini assurdi, dei comunicati ufficiali e dei giornali, contro la quale Bini Cima non mancherà di indirizzare severe invettive (se ne contano a decine).“La mia”, la sua guerra, quella sperimentata sul campo: vista, odorata, sofferta. Non vengono taciute l’asprezza delle condizioni al fronte (la carenza di vettovaglie, la presenza di parassiti), l’inumanità e l’illogicità di alcuni ordini superiori; trovano, inoltre, notevole evidenza i sentimenti di pietà, il cameratismo con i compagni di sorte nelle sue diverse sfaccettature (le azioni belliche, l’attesa della corrispondenza da casa, i giochi scanzonati, le opere artistiche), IL GRUPPO ALPINI “a imperituro ricordo” sul monumento ove riposano le spoglie dell’illustre concittadino; in serata, nell’atrio e sul palcoscenico del teatro Franciscum, sono state rispettivamente proposte una mostra di cimeli italo-austriaci rinvenuti sulle alture della Carnia e la lettura -con le voci di Salvatore de Fazio e, in punto di contestualizzazione storica, di Mauro Mora- di alcune pagine, di alcuni passi del diario bellico di Bini Cima, “La mia guerra”. Lettura a sua volta accompagnata dalla proiezione di alcune diapositive relative alla realtà quotidiana dei soldati al fronte e dalla presentazione, a cura della corale A.N.A. Arnica, di alcuni canti composti proprio nel triennio 1915-1918. geografica, ripercorrere i suoi itinerari (all’incirca una quarantina i luoghi -città, paesi, frazioni, monti- “toccati”) e le azioni militari (Monte Altissimo, Pasubio, l’offensiva austriaca del maggio 1917 nota come Strafexpedition, l’Isonzo) che ebbero luogo nel Triveneto. “La mia guerra”, vale a dire, così si riporta in quarta di copertina, la guerra di un alpino: “La guerra nel suo più profondo patimento e nel suo più alto eroismo”. Giorgio Bini Cima è intimamente alpino, poi uomo. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE Giorgio Bini Cima nasce a Casarico il 3 novembre 1892. Il suo racconto si interrompe con la cattura seguita all’offensiva di Caporetto: non racconta la prigionia a Celle né il ritorno a casa a guerra conclusa. Dopo la guerra termina gli studi in giurisprudenza ed esercita la professione di avvocato sino alla morte, prematura, il 20 ottobre 1932, in frazione Castello. Chi è più avanti in età ricorderà probabilmente la sorella Alma, maestra elementare nella scuola di Mombello (sicuramente) negli anni ‘30 del secolo scorso. Giorgio Bini a Mombello, oggi: - Il Gruppo Alpini di Laveno Mombello porta il suo nome; - Una via mombellese, in località Capodisotto, è a lui intitolata; - Riposa nel cimitero di Mombello. La cultura popolare suole identificare l’inizio della guerra per l’Italia con l’attraversamento del Piave da parte dei primi fanti il 24 maggio 1915. In realtà, la prima azione bellica italiana si verificò la sera precedente, a guerra già comunque dichiarata, nei pressi di un altro corso d’acqua: il torrente Iudrio (vicino a Cormons – Gorizia). Qui, verso le 22.40, due finanzieri italiani, incaricati di sorvegliare il ponte di Brazzano, aprirono il fuoco contro alcuni soldati austriaci in procinto di minare il ponte stesso. ONORA LA MEMORIA DEL CAPITANO GIORGIO BIN SULLA SUA TOMBA NEL CIMITERO DI MOMBELLOI G I TA C U LT U R A L - G A S T R O N O M I C A D E L L ’ A S S O C I A Z I O N E M O M B E L L O V I VA DOMENICA VISITA 18 OTTOBRE 2015 DEL CASTELLO DI SCIPIONE (SALSOMAGGIORE TERME, PROVINCIA DI PARMA), PRANZO IN AGRITURISMO VISITA DI UN AZIENDA CHE PRODUCE IL FAMOSO PARMIGIANO REGGIANO 4 4 Il Mombellese PASSO DOPO PASSO... ATTRAVERSO LA SPAGNA ’’CAMMINANTE, NON C’E’ UN CAMMINO IL CAMMINO SI FA ANDANDO’’ Da anni pensavo al cammino di Santiago, all’idea di trascorrere un mese intero solamente muovendomi a piedi. Un mese per attraversare tutta la spagna, dal confine francese di Saint Jean pied de Port, fino all’oceano immenso di Finisterre. Più o meno 900 km. Guardi la cartina e ti fa paura questa distanza. Ti chiedi se sarai in grado di farcela, se non ti stancherai di camminare, di portarti ogni giorno sulle spalle uno zaino che per quei giorni sarà la tua casa. Il mio viaggio è iniziato l’8 luglio, in Francia. Sono partita sola, ma sola ci sono stata meno di 1 minuto. E’ sorprendente con quanta facilità le persone siano disponibili ad incontrarsi e conoscersi. Non ci sono barriere linguistiche né culturali; stiamo tutti condividendo la stessa esperienza e lo stesso desiderio di arrivare a Santiago. Ho conosciuto una parte di mondo, persone che venivano da Cile, America, Canada, Australia, sud Corea, Irlanda, Francia ma soprattutto tantissimi italiani. E quasi tutti con meno di 35 anni. Mi sono spesso chiesta che cosa porti dei giovani a fare il cammino. Forse il desiderio di stare nella lentezza, di ritrovare un IN CAMMINO CON OGNI CLIMA (MACHADO) contatto con la natura, di stare insieme in un modo diverso. Io qui ho trovato una nuova famiglia. Non ci sono maschere, ci si mostra esattamente per come si è e si viene accettati così. Non importa che lavoro si faccia, dove si viva, qui conta solamente lo stare insieme. Non posso descrivere la sensazione di gioia alla fine di ogni giornata, quando ti rendi conto di essere arrivato alla tappa che ti eri prefissato, che sia di 25, 30 o 40 km. Né posso spiegare il nuovo valore delle piccole cose: una doccia dopo avere camminato sotto il sole, un letto, un tetto nei giorni di pioggia. Ci sono stati momenti in cui continuare è stato difficile: vesciche, tendiniti, stanchezza. Ma poi ripensi al perchè ti trovi lì, alla tua meta e continui. Io ho continuato per me stessa, per dimostrarmi che ce la potevo fare, e per rendere orgogliose le persone che avevo incontrato nel cammino e credevano in me. Ci si faceva coraggio a vicenda, quando uno stava per cedere l’altro lo tirava su. Io cantavo e mi immaginavo l’oceano in cui alla fine mi sarei tuffata. Abbiamo attraversato 4 regioni, comprese le terribili “mesetas”. Strade piatte, senza un solo albero a fare ombra, in mezzo a immensi campi di grano e girasoli. Una settimana con un paesaggio sempre uguale e un caldo infernale. Lì ho passato 3 giorni di inferno e per la prima e unica volta mi sono chiesta chi me l’avesse fatto fare. Poi ho capito che dovevo cambiare il modo in cui affrontavo quella strada. Invece di lamentarmi, potevo ammirare tutti quei girasoli, stupirmi di quanto fosse azzurro il cielo e godermi la solitudine. E ora posso dire che alcuni dei giorni più belli passati furono proprio quelli. In quegli stessi giorni persi anche i miei compagni di viaggio, rimanendo indietro. Ho camminato con altre persone, passando molte avventure insieme, ma nessuno di loro è riuscito a sostituire la mia prima “famiglia cammino”. E il desiderio di arrivare insieme a loro mi ha portato a sfidarmi e a camminare più di quanto avrei mai creduto di poter fare. Però la gioia di arrivare a Santiago e di trovarli tutti ad attendermi lì sotto la cattedrale mi ha ripagato delle corse fatte. E infine continuare insieme e raggiungere l’oceano, fino SOTTO LA CATTEDRALE DI SANTIAGO CON I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO a “Finisterre”, il punto in cui in passato si credeva finisse la terra. Un azzurro come non l’avevo mai visto. Una spiaggia enorme di sabbia bianca, compagni di viaggio, un falò e tante stelle cadenti. Quando sono arrivata lì ho capito che il mio viaggio era finito. Mi sono sentita completa e felice. “Ultreya”, l’antico saluto tra pellegrini, è il mio augurio per voi. Si potrebbe tradurre con “andare oltre”, non fermarsi. Magari con fatica e con dolore, ma sempre avanti! Martina Bressan 4 PASSI CON GUSTO: LA 7° EDIZIONE Il 2 giugno 2015 si è svolta una delle manifestazioni più impegnative per Mombello Viva. Grazie a una bella giornata di sole, i gruppi dei numerosi partecipanti hanno percorso in lungo e in largo il territorio mombellese, godendo delle bellezze naturali e artistiche del nostro paese, il tutto accompagnato da momenti di ristoro che ne hanno alleviato le fatiche. Un ringraziamento a coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’iniziativa: soci, simpatizzanti e abitanti delle frazioni che hanno allestito e ospitato le soste mangerecce. IN CAMMINO LUNGO L’ITINERARIO Attilio Molinari LA COLAZIONE IN ORATORIO A “CASARICO” LA TAPPA DELLA FRUTTA ALLA “CA DUL TRIZ” PRIMA DI RISALIRE I BOSCHI DELLA “CARONA” LA TAPPA DEL DOLCE ALLA “ROCCA” 5 5 Il Mombellese CANTON DE AMBROSIS VITTORIA CON BRIVIDO IL “MAGNIFICO SESTETTO” PREMIATO CON IL TROFEO La 22° edizione del torneo tra le Frazioni mombellesi si è conclusa alle ultime bocciate dell’ultima finale, quando la vittoria di Castello ha messo fine al recupero di punti nei confronti di Canton de Ambrosis che ha conservato tre sole lunghezze di vantaggio, poche, ma sufficienti per vincere il Trofeo. Come da tradizione consolidata i campi da gioco del centro sociale “Il Attilio Molinari 1° C ANTON Si ringraziano le altre “firme” che hanno collaborato. 60 31 Bostano Quattrostrade Somisso Rocca Canvale COPPIA: CASTELLO HA VINTO LA FINALE 15-9 CANTON DE AMBROSIS Scriveteci alla casella e-mail www.mombelloviva.it 3° Casanova Casarico Cologna Giornale chiuso in data 28-10-2015 BERGAMASCHI VASCO - BESOZZI IGOR BRESSAN MARTINA - LUVINI MARIA TERESA MASTELLA MARTINA - MOLINARI ATTILIO PAROLA LUCA 82 Croce Pisciora Solo due band giocavano in casa, in quanto composte da ragazzi di Laveno Mombello: Darach e Stick and Pick. Le altre sei invece provenivano da più o meno lontano: Il Distacco (Brenta), Bluesqueeze (Malgesso), Nemo Nisi Mors (Dumenza), Toxic Sox (Verbania), Half Bros (Galliate Lombardo) e Falling Dice (Pumenengo). L’ottimo livello dei musicisti ha reso difficile il compito al pubblico prima, e poi alla giuria, in finale. Una giuria “di qualità” composta da un cantante e musicista, da un professore di musica e da un’esperta in comunicazione musicale. Alla fine il verdetto ha assegnato il primo premio ai Toxic Sox, per la [email protected] 85 a seguire BATTENDO La Redazione: A MBROSIS 5° Corte Corbella Grande successo per la quinta edizione del Band Ora Live. Il concorso musicale per giovani band, nato nel 2011 con l’intento di coinvolgere i giovani del territorio con la passione per la musica, ha festeggiato il quinto anniversario con le consuete tre serate di spettacolo all’oratorio di Mombello. La formula della gara è rimasta invariata: venerdì 28 e sabato 29 agosto le otto band partecipanti si sono esibite per conquistare il voto del pubblico e accedere così a uno dei cinque posti per la finalissima di domenica 30. Un pubblico davvero numeroso, che ha affollato il piazzale del Sant’Arialdo per tutta la durata dell’evento. V i a R e d a e l l i , 1 3 - L a v e n o M O M B E L LO Tel. 333.411.0740 DE 2° Castello 4° Capodisotto Mulino Nazè 40 BAND ORA LIVE Il Mombellese (somma dei risultati di tutte le partite delle tre gare) Senso della Vita”, che ringraziamo per la collaborazione, hanno ospitato i giocatori mombellesi durante una lunga settimana di partite nel mese di settembre. Le gare di specialità hanno visto le vittorie di Casanova nell’individuale, Castello nella coppia e nella terna. Pur perdendo due finali, la Frazione Canton de Ambrosis è riuscita ad accumulare comunque punti a sufficienza per ottenere la prestigiosa vittoria della classifica a punti. Dopo i successi del 2006 e 2013 Canton de Ambrosis ha fatto “tris”, scrivendo per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. Un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al buon svolgimento dell’iniziativa: organizzatori, partecipanti, arbitri e spettatori. L’appuntamento è per l’edizione 2016. INDIVIDUALE: CASANOVA HA VINTO LA FINALE BATTENDO 15-14 CANTON DE AMBROSIS TROFEO A PUNTI Visitate il sito Pagina Ufficiale Facebook Associazione Mombello Viva Per chi volesse versare un’offerta, può farlo sul seguente C/C IBAN: IT86 M054 2850 3700 0000 0001 358 TERNA: CASTELLO HA VINTO LA FINALE 16-12 CAPODISOTTO MULINO NAZE’ BATTENDO TRE SERATE DI MUSICA E SANO DIVERTIMENTO VINCONO I VERBANESI TOXIC SOX, SECONDA LA BAND LOCALE DEGLI STICK AND PICK capacità tecnica, la completezza e la presenza scenica. Secondo posto ai giovanissimi Stick and Pick, per l’elevata qualità d’esecuzione dei brani, e terzo ai Falling Dice, per la notevole bravura in un genere complesso come il cross over (un tipo di rock molto duro e molto urlato). Premio speciale ai Nemo Nisi Mors che hanno conquistato il pubblico e lo staff grazie alla mirabile voce della cantante. Non sono mancati nemmeno gli ospiti: venerdì Dj Os con un travolgente dj set, sabato la voce strabiliante di Stefano Monorchio al piano bar e l’energia dei Peppers Factory (tribute band dei Red Hot Chili Peppers), domenica il rock dei Jack Revolver, vincitori dell’edizione 2014. Non solo musica ma anche buon cibo, con il ricco stand gastronomico curato dai giovani della Pastorale Giovanile di Laveno Mombello (che ha organizzato l’evento) e dai volontari del G.E.S. di Sangiano (il gruppo di escursionisti e sciatori che fin dal primo anno collabora per la realizzazione del Band Ora Live), e, novità 2015, spazio alla cultura con il mercatino di libri usati che ha riscosso molto successo. Il concorso è stato reso possibile dai numerosi sponsor che ogni anno decidono di sostenerlo economicamente, nonché dai tanti giovani (e non) che si danno da fare nell’organizzazione. L’appuntamento è per il 2016, mentre nel frattempo si può restare aggiornati tramite il sito ufficiale www.bandoralive.it o seguendo Band Ora Live su Twitter e su Facebook. Vasco Bergamaschi 6 6 Il Mombellese LA CAMMINATA DEI TRE CAMPANILI In una calda serata di luglio si è svolta, a Mombello, la 21° edizione della manifestazione, organizzata dall’Associazione Famiglie Amiche Unite per la Solidarietà e la Scuola Materna di Mombello. Buono, come sempre, il numero dei partecipanti che con le loro doti sportive hanno anche contribuito economicamente alle attività dell’associazione che accoglie nelle proprie famiglie, nel periodo estivo, diversi bambini rumeni. Il percorso si è snodato tra le frazioni di Mombello con due possibilità: percorso ufficiale di 6,5 Km e mini-giro, per i più piccoli, di 3 Km. Al termine della serata, dopo essersi rifocillati, gli atleti sono stati generosamente premiati. La redazione FESTA PATRONALE COI BOTTI!!! Come tradizione secolare, la prima settimana di Agosto la Parrocchia di Mombello festeggia il proprio patrono S. Stefano nel giorno dell’anniversario del ritrovamento del suo corpo, avvenuto a Gerusalemme il 3 Agosto del 415. Questa ricorrenza, nell’anno 2015, è stata caricata di una maggiore solennità proprio per il giubileo dei 1600 anni dal rinvenimento: fatto che distingue la nostra parrocchia dalle altre dedicate a S. Stefano e che di conseguenza festeggiano il proprio patrono il 26 dicembre. Protagonista della festa, oltre che il patrono, il nostro parroco don Carlo Manfredi che ha potuto viverla per la prima volta e che è anche stato festeggiato per il suo nuovo incarico di decano di Besozzo, che si aggiunge a quello di responsabile della Comunità pastorale di Laveno Mombello. Le solennità si sono aperte con la S. Messa del giovedì sera, presieduta da don Paolo Boccaccia, responsabile della pastorale giovanile del Decanato e seguita dal sempre gradito concerto del corpo filarmonico cittadino di Laveno Mombello in piazza S. Stefano. Il venerdì è stato dedicato alla celebrazione comunitaria della riconciliazione mentre invece il sabato si è svolta, al teatro Franciscum (causa maltempo), la tombolata famigliare: un bel momento di aggregazione per la comunità. Domenica, centro della festa, durante la S. Messa delle 10.30 celebrata da don Carlo, si è perpetrato il rito del “brusa balun”, che prevede che venga bruciato il pallone di ovatta, simbolo del martirio del Santo patrono e della gloria “sfuggevole” del mondo confrontata con quella “eterna” di Dio. La sera una folla di fedeli ha partecipato alla suggestiva processione aux flambleaux con la statua del Santo, gli stendardi e i costumi delle frazioni mombellesi che ha attraversato le vie di Casarico, Somisso e Capodisotto, addobbate e illuminate a festa. Conclusione degna della giornata i fuochi d’artificio, sponsorizzati dalla ditta Protesgas, che hanno rischiarato il cielo sopra il centro mombellese: veramente uno spettacolo notevole! Lunedì, l’ultimo atto della festa: il ricordo dei defunti della parrocchia con una S. Messa che si è svolta presso il cimitero di Mombello. La Redazione 7 7 Il Mombellese U N A N I M AT O R E E X T R A - C O N T I N E N TA L E ORATORIO ESTIVO A MOMBELLO BOOM DI PRESENZE E... RINGRAZIAMENTI AI VICINI DI CASA! L’oratorio estivo a Mombello, oltre ad essere un’iniziativa educativa della comunità cristiana ed anche un servizio alle famiglie, è diventato da diversi anni un’occasione importante di incontro tra tantissimi bambini e ragazzi mombellesi e altrettanti provenienti da diversi paesi limitrofi che trovano un ambiente pronto ad accoglierli e a farli sentire come a casa propria. Questa affermazione non vuole essere un’autoesaltazione ma una semplice considerazione che dà merito alle tante persone che si sono impegnate per la continuità e la crescita del nostro oratorio negli ultimi 30 anni. Non è infatti stato subito un boom ma una lenta e costante crescita di organizzazione, animatori, collaboratori che ha permesso, anche quest’anno, di poter proporre le attività estive con questo tenore e con grandi numeri. Qualche criticità non è di certo mancata ma, anche grazie alla bellissima e calda estate, si è riusciti ad arrivare fino in fondo (e per fondo intendiamo anche le vacanze in montagna, le settimane di Settembre, il Band ora live…). Ringraziare tutti coloro che hanno permesso queste attività lo si è già fatto a suo tempo e sicuramente lo si può rinnovare anche in questa sede, ma vorrei ancor più ringraziare tutti i vicini di casa dell’oratorio che partecipano “indirettamente” alle nostre attività. Grazie per la sopportazione dei rumori che questo esercito di bambini emette dalle 7.30 alle 18.00 dei giorni feriali per quattro settimane; grazie, il sacrificio che vi viene richiesto ha uno scopo ben preciso e credo ne valga proprio la pena! Igor Besozzi Quest’anno le prime due settimane di oratorio a Mombello hanno visto la presenza (saltuaria) di un animatore che non è passato inosservato: Wai Hin, un ragazzo di Hong Kong, in Italia come exchange student grazie all’Associazione Internazionale AFS (in Italia AFS Intercultura), un’ associazione attiva in oltre 50 paesi del mondo, che da 100 anni si occupa di scambi giovanili studenteschi (quest’anno ricorre proprio il centanario della nascita dell’Associazione). Lo scopo dell’associazione e dei volontari che la animano (ex partecipanti, famiglie ospitanti, responsabili locali, simpatizzanti), è quello di migliorare la conoscenza e quindi la comprensione fra persone di culture diverse, superare stereotipi e pregiudizi, creare relazioni pacifiche fra i popoli e contribuire alla costruzione di un mondo migliore (per saperne di più: www.intercultura.it). Wai Hin ha trascorso gli ultimi due mesi del suo anno scolastico in Italia ospite di una famiglia di Mombello. Una volta ritornato nel suo paese gli abbiamo chiesto di raccontarci nel “suo” italiano qualcosa della sua esperienza e in particolare della sua permanenza nel nostro paese. Volentieri, anche se con qualche preoccupazione per la lingua, ha accettato di scrivere queste righe per il nostro giornale. Maria Teresa Luvini Io sono Wai Hin Chun, uno ragazzo di Hong Kong. Ho diciannove anni. Ho fatto 10 mesi in Italia, 8 mesi a Sicilia e 2 mesi a Laveno Mombello. Cosa voglio dire è questo: è un bellissimo esperienza per me, e anche per li altri ragazzi di Intercultura. Per li ultimi due mesi sono arrivato a Laveno, questa città che è vicino Lago Maggiore. Mi piace questa città molto perché ci sono tanti persone che è molto simpatici e qua ci sono tanti belli cose per vedere, come Lago Maggiore, chiesa... In questi due mesi ho conosciuto tanti persone: i miei compagni di classe, i altri ragazzi di Intercultura e i volontari, la mia famiglia. Loro mi hanno aiutato tanto e mi sento molto emozione. Anche ho conosciuto amici di calcio di mio fratello Giovanni, Mr. Dimo, e amici di oratorio, Igor e animatori . Sono contento di essere stato a Laveno Mombello. In questi due mesi sono andato a scuola, a Milano (Piazza Duomo, San Siro) con i miei amici, andato a Aosta, Cascate del Toce, Intra, S. Caterina del Sasso e sono andato sulla funivia di Laveno. Sono bellissimo. Anche sono stato animatore di oratorio di Mombello (Tutti a Tavola). Quindi ho conosciuto tanti i bambini e animatori, e sono stato bene e mi sono divertito. In questi 10 mesi mi sono trovato molto bene. Devo dire grazie alla mia famiglia di Sicilia e di Mombello e a chi mi hanno aiutato. È molto importante per la mia vita. Non posso dimenticare questa esperienza. Devo tornare e trovare la mia famiglia e i miei amici. A presto Wai Hin Chun “Porgo il cioccolato, mani con ricordi di galera a inchiostro indelebile ricambiano con un altro brindisi. Ridono, bevono, cantano a volte o fissano tutto quel glauco chiaro presto buio che si stende oltre il vetro. E’ dicembre in Platzkart, terza classe della Ferrovia Transiberiana.” (Matteo Spertini-Platzkart) MOMBELLO-SIBERIA: SOLO ANDATA Si tratta di un viaggio. Un viaggio nelle fredde terre siberiane. Un viaggio che, grazie a musica e fotografie, ci ha per qualche ora trasportati sui vagoni della Transiberiana. Un viaggio terminato nel museo Casanova. “Museo, inteso come “casa delle Muse”. Quelle della musica, il canto, la danza, la poesia, il teatro. Museo, inteso come macchina per guardare e ascoltare e riflettere su cosa si vede e si sente.” (tratto da museocasanova.it). Lo scorso 23 ottobre il museo ha aperto le sue porte per una serata insolita: Matteo Spertini, giovane di Laveno, ci portati con sé nei racconti della sua intensa esperienza vissuta nel 2014 in Siberia, grazie al progetto SVE della comunità europea ( Servizio Volontario Europeo). Suo compito, in questa terra desolata, era regalare un po’ di tempo ai bambini dell’orfanotrofio di Ulan-Ude. Le sue foto hanno accompagnato stralci del suo diario personale, molto intimi, profondi e toccanti, in cui racconta episodi significativi. Questi brani, letti da Paolo Grassi e Samuele Zarantonello, hanno coinvolto ed emozionato il pubblico grazie anche al sottofondo musicale degli Unsense, gruppo formato da giovani del nostro comune e dintorni, all’uscita del loro secondo album “Betelgeuse”. Non è la prima collaborazione tra The Unsense e Spertini. Il giovane fotografo ha infatti prodotto una fanzine in uscita con questo secondo disco; foto della Transiberiana che accompagnano un disco dall’estetica molto simile e che, il 23 ottobre, si sono incontrate a Mombello. Le sonorità oniriche contenute nell’album, la magia del luogo, la lettura magistrale e la profondità dei testi hanno contribuito a rendere la serata un grande successo. Seguono alcuni commenti dei partecipanti: Marlene: Mi ha fatto piacere vedere così tanti giovani! E’ bello che chi ha qualcosa da dire si possa esprimere. Paolo: Finalmente un ottimo evento culturale nel comune, che unisce musica, teatro e fotografia. Erica: Una sorpresa intensa, inaspettata e bella, se pur triste. Davvero. Giuseppe: Mi è piaciuto molto. Alcuni momenti sono stati molto emozionanti, soprattutto quando raccontava dei bambini dell’orfanotrofio. Francesco: Se Charles Bukowski fosse qui, piangerebbe di piacere. Alice: Ho quasi pianto per l’emozione che mi hanno trasmesso i racconti dell’esperienza di Matteo. Ornella: Un mix di argomenti interessanti; la lettura del diario è stata fatta magistralmente da due voci molto espressive, con una colonna sonora molto appropriata. Letizia: Mi è piaciuto molto. Soprattutto il fatto che fosse un diario e ho potuto così mettermi nei suoi panni. Per approfondimenti sul museo visitare museocasanova.it. Chiunque volesse leggere il diario completo di Matteo Spertini può visitare il blog matteospertini.com, mentre la musica che ha accompagnato la serata, e molto altro, si può trovare su theunsense.com. Martina Bressan 8 8 Il Mombellese NON SOLO PALIO: L’ATTIVITA’ ESTIVA DELL’ASSOCIAZIONE S. MARIA DI CORTE sabato 20 giugno 2015, nel suggestivo giardino della chiesetta, è stato presentato il nuovo libro dell’autore mombellese Tiziano Pedrazzoli. Quest’anno mi è stato chiesto di presentare il nuovo libro di un personaggio locale: un’occasione così capita di rado soprattutto se conosci molto bene i libri dell’autore, ma soprattutto se è tuo amico e non hai mai presentato un libro nella tua vita. L’occasione era unica e la possibilità di conoscere ancora più a fondo la storia e le avventure di Tiziano Pedrazzoli, mi hanno fatto accettare senza pensarci troppo! Il libro “La Biglia” di Tiziano è nato inizialmente dall’idea di creare un sequel del primo libro, “Dal cestino al motorino”, ma in due anni di lavoro, grazie alla maturazione artistica, si è evoluto in un intrigante romanzo. Un racconto introspettivo in cui il giovane Tiziano, tormentato dall’incubo ricorrente di uccidere la madre, decide di autointernarsi in una struttura Nella stessa occasione vi è stata un’esposizione di tele artistiche (fotografie arricchite con degli interventi di pittura materica) a cura di Arianna Lucini Paioni e Roberta Lacaria. psichiatrica. Dalle mura in cui è ricoverato vengono alla luce aneddoti, utili all’anamnesi da parte del professor Boeuf, uno psicologo assistito nel medesimo istituto. Folle, lucido, irriverente, profondo, toccante, comico… un libro che si distingue per la cura descrittiva e la profondità dei temi trattati, senza mai cadere nella banalità. Un libro che si fa “mangiare”, che non si può smettere di leggere. Un libro che ‘‘LA BIGLIA’’ IL NUOVO LIBRO DI TIZIANO PEDRAZZOLI LA L’AUTORE PRESENTAZIONE DEL LIBRO NEL GIARDINO DELLE CHIESETTA DI E LA COPERTINA Il 4 luglio è stato ospitato un appuntamento teatrale legato a un capolavoro della letteratura italiana di Alessandro Manzoni. simboleggia il viaggio, in cui l’unico modo di tornare indietro è attraverso il ricordo. Ma riuscirà Tiziano attraverso queste rievocazioni a ritrovare il lume della ragione? Per scoprirlo v’invito a leggerlo: lo potete trovare nella libreria “Il Libro” a Laveno Mombello oppure online su Amazon, Feltrinelli e Mondadori. Buona lettura. Veronica Caoduro LE DONNE DEL MANZONI A CORTE Il 4 luglio 2015, il cortile della chiesetta di Santa Maria di Corte è diventato il palcoscenico dell’ormai consolidato appuntamento estivo dell’Associazione Santa Maria di Corte. Anche quest’anno si è optato per una proposta teatrale ed è andato in scena lo spettacolo “Le figure femminili dei Promessi Sposi” della compagnia professionistica Teatro Periferico di Cassano Valcuvia. Lo spettacolo mostra, in chiave inedita e ironica, il pensiero, i ricordi e le passioni di quattro personaggi del testo manzoniano (Agnese, Perpetua, Lucia e la Monaca di Monza) pennellando di un rosa antico le pagine del famoso romanzo, tanto amato e odiato dai giovani studenti, e mettendo in luce i tratti psicologici di queste donne, figure immortali e sempre attuali. L’iniziativa ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico, sia numerico che di gradimento, grazie anche all’idea di impreziosire l’esperienza con una mostra di mappe storiche della Lombardia a cura di Silvano Premoselli. Salvatore de Fazio CORTE Il cast di attori che ha dato vita ai personaggi manzoniani Dopo il libro, la serata è poi proseguita all’insegna dell’arte con “Contaminazione”, esposizione del duo omonimo formato da Arianna Lucini Paioni e Roberta Lacarìa, giovani artiste varesine - classe 1991 - ex compagne di liceo. Nelle opere esposte le diverse forme della fotografia editoriale e della pittura materica si sovrappongono dando vita a forme nuove. Le due artiste hanno superato la loro prima fase produttiva, caratterizzata dall’uso del bianco e nero, iniziando a sperimentare con il colore. CALENDARIO INIZIATIVE Mombello Viva 06/12/2015-06/01/2016: un mese di luminarie natalizie 06/12: concerto gospel con “La Compagnia della Gru” 24/12 (pomeriggio): Slitta di Babbo Natale per le vie di Mombello La mostra di Silvano Premoselli sulle mappe storiche della Lombardia