leggi l`ultimo numero ottobre 2015

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leggi l`ultimo numero ottobre 2015
Il Mombellese
giornale di cultura e informazione
A CURA DELL ’A SSOCIAZIONE M OMBELLO V IVA
Registrazione Tribunale di Varese n. 651 dell'11.8.1993
Direttore responsabile Gilberto Donnini
Stampato presso Grafica Lavenese
Laveno Mombello (VA)
Copia Omaggio
N. 84 - Ottobre 2015
MIGLIORATA LA VIABILITA’ IN VIA GORIZIA
I lavori in via Gorizia, all’altezza di
via Olive, sono ormai conclusi. Si
tratta di lavori privati con una contestuale rilevanza pubblica. Difatti
alla costruzione di un’abitazione
privata, che si dice essere ecosostenibile, nell’area in cui un tempo si
IL
NUOVO MARCIAPIEDE SALENDO VERSO
estendeva una maestosa pineta, si
sono parallelamente affiancati l’allargamento del “curvone”, la realizzazione di un marciapiede e la creazione di un nuovo parcheggio adiacente alla Grafica Lavenese.
Una rinnovata fisionomia che non
NISSO
scontenta i residenti della Pisciora,
interessati spettatori del corso d’opera, i quali auspicavano da tempo,
più o meno esplicitamente, un
intervento che mettesse in sicurezza uno dei punti critici della viabilità mombellese, spesso teatro di
incidenti stradali.
Con l’ampliamento della curva la
speranza è che si riesca maggiormente a scongiurare il rischio di
invasioni di corsia, causa principale
delle varie collisioni assieme all’elevata velocità di marcia che viene
raggiunta lungo i due rettilinei, e
che sia stata trovata un’efficace
risposta alla generale preoccupazione di agevolare la svolta in via
Olive e in via Cascina per i veicoli
provenienti da Nisso: risultava,
infatti, particolarmente problematica, per non dire “alla spera in
LA
CURVA ALLARGATA SCENDENDO VERSO
Dio”, quando il mancato taglio dell’erba impediva la visibilità dei veicoli in risalita provenienti dalle
Quattrostrade.
Stesso discorso per il marciapiede,
presente pressappoco dal confine
con la frazione Nisso fino al nuovo
posteggio auto: era tutt’altro che
CROCE
inusuale imbattersi in pedoni,
ragazzi e anziani in primis, incollati
al muro e intenti a verificare che
fosse possibile attraversare la carreggiata senza pericoli.
La Redazione
DON REMO ALLA FESTA DELLA MADONNA DEL S. ROSARIO
La festa compatronale della
Madonna del Rosario, che
ha inaugurato il mese di
Ottobre della parrocchia di
Mombello, è stata l’occasione per rivedere in
paese e festeggiare don Remo Ciapparella
(parroco dal 1991 al 2007, oggi nella comunità pastorale di Jerago con Orago-Besnate),
nel ricordo del suo quarantacinquesimo di
sacerdozio. Una lieta e virtuosa ricorrenza a
cui se n’è accompagnata un’altra: il diacono
permanente Roberto Crespi, residente a
Ispra ma al servizio della comunità ecclesiale
di Laveno Mombello da più di dieci anni, ha
fatto memoria, infatti, della sua ordinazione
diaconale, nel venticinquesimo anniversario:
fu uno dei primi in tutta la diocesi di Milano.
All’interno dello schema consolidato della
festa, quest’anno si è stabilito di prevedere,
nella giornata di giovedì 1 Ottobre, presso il
teatro Franciscum, una serata testimoniale,
in cui don Remo, il diacono Roberto e suor
Jenni Rabaioli -Piccola Figlia del Sacro Cuore
arrivata nel mese di Settembre nella comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa”hanno raccontato, in un clima familiare, la
loro personale adesione a una singolare proposta di vita. La vocazione religiosa, quindi,
al centro di questo incontro, a cui seguirà
nelle prossime settimane, ha anticipato don
Carlo,
un
ulteriore
appuntamento, attinente
a un’ altra scelta di vita, di
strettissima attualità: la
vocazione alla famiglia.
Sempre
al
teatro
Franciscum, sabato 3
Ottobre, la Parrocchia e
l’Associazione Santa Maria
di Corte hanno promosso
la commedia “Così non
vale”, messa in scena dalla
compagnia varesina I
ragazzi di Anna. Nella
stessa serata si è dato il via
ufficiale alla corsa al Palio
Mombellese 2016, in programma negli ultimi
giorni di Gennaio. Titolo del bando è: “E
questo cos’è? Storie di oggetti dentro a un
armadio”; ad ogni frazione è stato assegnato,
tramite sorteggio, un oggetto, attorno al
quale intessere la trama della scenetta.
Dopo sabato, viene la domenica, momento
clou dei festeggiamenti: al mattino celebrazione solenne, presieduta da don Remo, con
la presenza del diacono Roberto, degli stendardi e dei costumi delle frazioni; nel pome-
giorni precedenti, si è svolta
regolarmente la processione
per le vie cittadine, abbellite
con devota dedizione dagli abitanti delle frazioni “toccate” dal
passaggio della statua della
Vergine.
A ricordo di quanti hanno tenuto viva questa festa negli anni e,
in particolare, per i defunti
della parrocchia degli ultimi
dodici mesi, lunedì sera è stata
celebrata una S. Messa di suffragio.
La Redazione
riggio, benedizione dei bambini e
momento di allegria in piazza Santo
Stefano, con l’incanto dei canestri, l’animazione e i giochi a stand promossi dalla
scuola materna parrocchiale e dall’oratorio Sant’Arialdo, il lancio augurale dei
“palloncini della Pace” (abbiamo avuto
notizia di un palloncino giunto fino a
Capiago Intimiano, in provincia di
Como!).
In serata, nonostante il meteo incerto dei
IPERBARICA DI MOMBELLO:
VERSO LA DEFINITIVA CHIUSURA?
Anche in questa sede non possiamo esimerci dal fare eco alle notizie che in questi
mesi sono apparse sui giorni locali e rimbalzate addirittura, qualche settimana fa,
a livello nazionale, grazie al famoso
“Capitan ventosa” di Striscia la notizia.
Si tratta della chiusura del “Centro iperbarico del Verbano”, struttura unica nel
suo genere nella nostra zona, che, per
cause che sembrerebbero puramente
burocratiche, ha cessato da qualche mese
la propria attività.
Il contenzioso tra la direzione e l’ASL,
non volendo scendere nei dettagli e presentarvi le ragioni di entrambi, ha avuto
comunque come risultato la messa in
liquidazione della struttura sanitaria ed il
licenziamento dei dipendenti.
La perdita di questo importante servizio,
collocato anche in posizione strategica
vicino al lago, ha messo sicuramente in
allarme sia le associazioni di sommozzatori della provincia, che sentivano come una
sicurezza la presenza così vicina di tale
struttura, sia i numerosi pazienti che
necessitano di cure con la camera iperbarica.
Con questa nuova chiusura ci impoveriamo quindi di un’altra preziosa realtà locale e rimaniamo sempre più isolati, pur
nella bellezza dei nostri luoghi, dai servizi essenziali.
Se dovesse veramente finire così, dal
punto di vista prettamente comunale c’è
poi da capire cosa si farebbe di una intera collina che comprende l’area di villa
Preziosa e l’area delle suore Benedettine.
E’ una questione privata ma che diventerebbe automaticamente pubblica nel
momento in cui si dovessero fare delle
scelte che potrebbero valorizzare o addirittura cambiare il nostro territorio.
Speriamo in bene.
La Redazione
IN QUESTO NUMERO
pagina 1
Migliorata la viabilità in via Gorizia
La festa della Madonna del S. Rosario
Un’altra attività chiude a Mombello?
pagina 2
In ricordo di...
Intervista al Sindaco Ercole Ielmini
pagina 3
Pubblicato il diario “LA MIA GUERRA”
del Capitano Giorgio Bini Cima
pagina 4
Una mombellese sul cammino di Santiago
4 PASSI CON GUSTO e... successo!
pagina 5
A Canton de Ambrosis il 22° torneo di bocce
Grande successo per il Band Ora Live
pagina 6
La 21° Camminata dei tre campanili
La festa patronale coi botti!
pagina 7
L’Oratorio estivo a Mombello
“Mombello-Siberia” sola andata
pagina 8
L’estate dell’associazione S. Maria di Corte
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Il Mombellese
All’inizio del mese di Ottobre ci ha improvvisamente lasciati l’amico Silvano Besozzi,
mombellese molto conosciuto per aver sempre nutrito una grande passione per tutto ciò
che riguarda il “mondo della telecamera e
delle riprese televisive” e che, oltre al suo
SILVANO
CON L’INSEPARABILE TELECAMERA
A seguito delle elezioni comunali del 31 maggio scorso è stato eletto Sindaco del Comune
di Laveno Mombello, per la lista
“Centrosinistra e lista per Laveno Mombello
Cerro” il nostro concittadino Ercole Ielmini, al
suo quarto mandato.
A nome dei nostri elettori gli abbiamo chiesto
di rispondere alle domande che seguono.
a cura di Maria Teresa Luvini
In passato Lei ha già ricoperto più volte la carica di Sindaco. Qual è la principale differenza
che trova nell’esserlo oggi, nell’attuale contesto nazionale e locale?
La principale differenza consiste, oltre che
nelle mutate condizioni politiche - prima
c’erano i partiti ora c’è il personalismo, talvolta esagerato, dei protagonisti - nelle
nuove modalità legislative degli enti locali,
Comuni in prima linea. Costretti a dove sopportare l’onere del risanamento dei conti
dello Stato, pur non avendo contribuito in
modo sostanziale alla creazione del debito
pubblico.
Non sono cambiate, se non per numero e
qualità, le richieste dei cittadini, specie in
questi anni di difficoltà economiche. I cittadini si riconoscono ancora nel Comune
come il primo punto di riferimento per
ogni necessità.
Nel nuovo Consiglio Comunale sono presenti vari giovani. Qual è il significato di
questa presenza e in particolare qual è il
suo rapporto con i giovani?
Il futuro sta nelle mani delle giovani
generazioni che devono prendersi cura
del Comune come della casa di ogni cittadino e perseguire il bene comune in
ogni sua articolazione.
Oserei dire che ai giovani spetta, come
sostiene la teoria psicoanalitica “uccidere il padre per prenderne il posto”.
Comunque, è ottimo il rapporto con i
“miei” giovani e spero di finire nelle loro
mani.
In campagna elettorale si è parlato di
cionvolgere la popolazione nelle scelte
amministrative, anche con nuove modalità. Sono già usciti vari numeri del perio-
IN RICORDO DI...
lavoro privato, vanta collaborazioni con diverse emittenti della
nostra zona del presente (La6,
Rete 55, Vco) e del passato
(Televerbano).
Silvano, definito dai giornali nei
giorni scorsi, “il cameraman del sorriso”, ha
sempre avuto un attaccamento particolare al
nostro paese e, in
modo particolare, al
palio mombellese; è sempre stato
in prima linea, fin dai primi palii,
sia nelle riprese che nella partecipazione con la propria frazione di
Corte-Corbella.
Ma non solo palio perché a
Mombello ha collaborato più
volte anche con la nostra associazione mettendo in risalto con servizi sulle emittenti locali e recentemente anche con il suo sito
“Vares8”, le nostre più importanti
attività; ha inoltre collaborato
all’organizzazione diretta di alcune proposte, tra cui la più significativa è una delle prime iniziative
di “Mombello Viva”: la realizzazione di un filmato turistico sul
SILVANO
BESOZZI
nostro territorio “Mombello: nostalgia di un
paese”, presentato con successo al festival del
film turistico di Montecatini nel 1990.
Successivamente si è fatto promotore di quattro serate di solidarietà ed anche della serata
“Itinerari di fede…verso il Giubileo: Santa
Caterina del Sasso Ballaro”.
La notizia della sua prematura scomparsa ha
lasciato tutti sgomenti, soprattutto chi l’aveva
visto, poche settimane prima, “battersi” per la
propria frazione al torneo di bocce tra le frazioni di Mombello.
Con lui se ne va un altro pezzettino del paese,
un altro mombellese doc, “figlio d’arte” di
Piera Rattaggi a cui ci stringiamo, insieme agli
altri famigliari, nel suo ricordo che contribuiremo a tenere vivo.
Igor Besozzi
INTERVISTA
AL SINDACO
dico “Cronache rapide”. A che punto sono le
altre iniziative? Crede davvero che sia possibile
sensibilizzare, risvegliare, coinvolgere quanti
fanno fatica a pensare in termini di “bene
comune”?
Il foglio mensile “Cronache rapide - un caffè
con gli amministratori” è stato individuato
come il primo, e speriamo gradito, elemento
per comunicare, far conoscere, far riflettere e
coinvolgere i cittadini. Altre inziative saranno
realizzate con l’utilizzo dei moderni sistemi
di informazione, anche per risparmiare sui
costi della comunicazione cartacea.
Il confronto con la cittadinanza proseguirà
inoltre con le varie assemblee pubbliche che
terremo nelle varie frazioni del nostro
Comune. Quello che più conta, anche per
IL SALUTO DELLO
ZIO RAIMONDO
A Silvano.
Nipote carissimo, sei stato per me come un
figlio: il figlio che non ho mai avuto e che
adesso ho perso troppo presto, proprio nel
momento in cui avrei avuto più bisogno di
averti vicino.
In questi ultimi anni hai avuto per me tante
e tante premure, di cui devo dirti grazie,
un grazie che nasce dal cuore, oggi, lacerato dal dolore.
Mi mancherai moltissimo. Io non posso
fare altro che pregare per te, ma ti chiedo
ancora un favore, prega anche tu per me,
adesso che sei molto vicino al Padre che è
nei cieli perché mi dia la forza di andare
avanti.
Addio caro Silvano, nella certezza che un
giorno ti ritroverò.
Zio Raimondo
ERCOLE IELMINI
ALLA GUIDA
DEL COMUNE DI
LAVENO MOMBELLO
coinvolgere quanti fanno fatica a pensare in
termini di bene comune, è comportarsi così
da rendere evidente il perseguimento del
bene comune e non gli interessi di qualcuno
o di una parte o, peggio, di qualche gruppo
di pressione.
Ad ogni cittadino spetta però non far mancare i propri rilievi, le proprie critiche se ritengono di individuare comportamenti scorretti
da parte degli amministratori. Anche l’ omissione è un peccato.
Crede nel rilancio del turismo del nostro
Comune come fonte di opportunità lavorative
o pensa a settori innovativi che facciano di
Laveno Mombello una cittadina all’avanguardia?
Il nostro Comune, che ha urgente bisogno di
un rilancio sociale ed economico, e perchè
no culturale, non può fare a meno di un
miglioramento dell’offerta turistica. Che ha
inizio da una nuova capacità di accogliere, di
ospitare, che non sempre è stata all‘altezza.
Da solo, però, il nostro Comune non può
affrontare un progetto di rilancio turistico e
perciò deve coinvolgere anche altre amministrazioni pubbliche e operatori privati che
hanno esperienza in questo campo. La totale
assenza, per ora, di un ufficio turistico è un
grave danno, che dobbiamo sanare al più
presto.
Quali sono le iniziative che l’Amministrazione
Comunale intende attivare prossimamente,
specificamente dedicate a Mombello?
La situazione particolarmente delicata e
“dolorosa” del bilancio comunale non ci
autorizza, per ora, a fare promesse. Ma a
sistemare i conti del Comune.
Annunciare iniziative, quando non riusciamo ancora a far pulire le strade, a
rattoppare i buchi del manto stradale o
a sistemare le perdite sulla rete dell’acquedotto, ci sembra un atto di poca
responsabilità.
Abbiamo garantito e quindi finanziato il
mantenimento, e probabile miglioramento, di tutti i servizi alle persone, dai
bambini del Nido, ai servizi scolastici,
agli anziani e soprattutto alle famiglie in
difficoltà. Aver dovuto comperare d’urgenza i banchi per una nuova classe
alle scuole medie utilizzando il fondo di
“riserva” la dice già lunga sullo stato
delle finanze del nostro Comune. Ai
mombellesi chiedo, per ora, di avere un
po’ di pazienza confidando nella loro
comprensione.
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Il Mombellese
“LA MIA GUERRA”
IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE NEL DIARIO DI UN
MOMBELLESE: IL CAPITANO GIORGIO BINI CIMA
a cura di Luca Parola
A cent’anni dall’inizio delle operazioni militari italiane
nella Grande Guerra, accompagnato, come tramanda la canzone popolare, dal mormorio, calmo e placido, del fiume Piave, la sezione locale
dell’Associazione Nazionale Alpini ha voluto celebrare questo significativo anniversario ricordando la
figura di Giorgio Bini Cima: mombellese di Casarico,
tenente e in seguito capitano del battaglione alpino
“Val d’Adige”.
Una commemorazione ben lungi dallo scadere nella
retorica ed articolata in più momenti: nel pomeriggio
di domenica 24 maggio, presso il cimitero di
Mombello, è stata solennemente applicata una targa
LA MIA GUERRA
le pulsioni sensuali, gli incontri intellettuali
(il deputato irredentista Cesare Battisti, il
futurista Umberto Boccioni) e con gli
amici/conoscenti della terra natia.
Pur nell’assenza di precisi riferimenti temporali (giorno, mese, anno), con l’eccezione
di alcuni accadimenti ritenuti dall’autore
cardinali e che, pertanto, riportano un’indicazione precisa o facilmente ricavabile del
periodo dell’anno richiamato, il lettore riesce ad orientarsi nel biennio di guerra
oggetto della biografia militare di Bini; così
come è agevole, servendosi di una cartina
In un certo senso l’allora tenente Giorgio
Bini inizia a raccontare l’esperienza della
guerra laddove il tutto si era interrotto cinquant’anni prima. Invero, la prima località
ad essere citata, seppur nella stringata cronaca di un trasferimento con cui si apre il
diario, è Condino, teatro, il 16 luglio 1866,
di una battaglia fra garibaldini e austriaci
nell’ambito della terza guerra d’indipendenza. Per quanti considerano la Grande Guerra
come la quarta guerra di indipendenza italiana può rappresentare un
interessante filo rosso.
Il titolo, nella sua semplicità,
racchiude eloquentemente in
sé ciò di cui il lettore farà esperienza nel corso della lettura.
“La mia guerra”, non la “guerra
di maniera” propria degli ordini
assurdi, dei comunicati ufficiali
e dei giornali, contro la quale
Bini Cima non mancherà di
indirizzare severe invettive (se
ne contano a decine).“La mia”,
la sua guerra, quella sperimentata sul campo: vista, odorata,
sofferta. Non vengono taciute
l’asprezza delle condizioni al
fronte (la carenza di vettovaglie,
la presenza di parassiti), l’inumanità e l’illogicità di alcuni
ordini superiori; trovano, inoltre, notevole evidenza i sentimenti di pietà, il cameratismo
con i compagni di sorte nelle
sue diverse sfaccettature (le
azioni belliche, l’attesa della
corrispondenza da casa, i giochi
scanzonati, le opere artistiche),
IL GRUPPO ALPINI
“a imperituro ricordo” sul monumento ove riposano
le spoglie dell’illustre concittadino; in serata, nell’atrio e sul palcoscenico del teatro Franciscum, sono
state rispettivamente proposte una mostra di cimeli
italo-austriaci rinvenuti sulle alture della Carnia e la
lettura -con le voci di Salvatore de Fazio e, in punto
di contestualizzazione storica, di Mauro Mora- di
alcune pagine, di alcuni passi del diario bellico di Bini
Cima, “La mia guerra”. Lettura a sua volta accompagnata dalla proiezione di alcune diapositive relative
alla realtà quotidiana dei soldati al fronte e dalla presentazione, a cura della corale A.N.A. Arnica, di alcuni canti composti proprio nel triennio 1915-1918.
geografica, ripercorrere i suoi itinerari
(all’incirca una quarantina i luoghi -città,
paesi, frazioni, monti- “toccati”) e le azioni
militari (Monte Altissimo, Pasubio, l’offensiva austriaca del maggio 1917 nota come
Strafexpedition, l’Isonzo) che ebbero luogo
nel Triveneto.
“La mia guerra”, vale a dire, così si riporta in
quarta di copertina, la guerra di un alpino:
“La guerra nel suo più profondo patimento
e nel suo più alto eroismo”. Giorgio Bini
Cima è intimamente alpino, poi uomo.
INFORMAZIONI
AGGIUNTIVE
Giorgio Bini Cima nasce a Casarico il 3 novembre 1892.
Il suo racconto si interrompe con la cattura
seguita all’offensiva di Caporetto: non racconta la prigionia a Celle né il ritorno a casa a guerra conclusa.
Dopo la guerra termina gli studi in giurisprudenza ed esercita la professione di avvocato
sino alla morte, prematura, il 20 ottobre 1932,
in frazione Castello.
Chi è più avanti in età ricorderà probabilmente
la sorella Alma, maestra elementare nella scuola di Mombello (sicuramente) negli anni ‘30 del
secolo scorso.
Giorgio Bini a Mombello, oggi:
- Il Gruppo Alpini di Laveno Mombello porta il
suo nome;
- Una via mombellese, in località Capodisotto,
è a lui intitolata;
- Riposa nel cimitero di Mombello.
La cultura popolare suole identificare l’inizio
della guerra per l’Italia con l’attraversamento
del Piave da parte dei primi fanti il 24 maggio
1915.
In realtà, la prima azione bellica italiana si verificò la sera precedente, a guerra già comunque
dichiarata, nei pressi di un altro corso d’acqua:
il torrente Iudrio (vicino a Cormons – Gorizia).
Qui, verso le 22.40, due finanzieri italiani, incaricati di sorvegliare il ponte di Brazzano, aprirono il fuoco contro alcuni soldati austriaci in
procinto di minare il ponte stesso.
ONORA LA MEMORIA DEL CAPITANO
GIORGIO
BIN SULLA SUA TOMBA NEL CIMITERO DI
MOMBELLOI
G I TA C U LT U R A L - G A S T R O N O M I C A D E L L ’ A S S O C I A Z I O N E M O M B E L L O V I VA
DOMENICA
VISITA
18 OTTOBRE 2015
DEL CASTELLO DI SCIPIONE
(SALSOMAGGIORE TERME,
PROVINCIA DI
PARMA),
PRANZO IN AGRITURISMO
VISITA DI UN AZIENDA
CHE PRODUCE IL FAMOSO
PARMIGIANO REGGIANO
4
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Il Mombellese
PASSO DOPO PASSO...
ATTRAVERSO
LA SPAGNA
’’CAMMINANTE, NON C’E’ UN CAMMINO
IL CAMMINO SI FA ANDANDO’’
Da anni pensavo al cammino
di Santiago, all’idea di trascorrere un mese intero solamente muovendomi a piedi.
Un mese per attraversare tutta
la spagna, dal confine francese di Saint Jean pied de Port,
fino all’oceano immenso di Finisterre. Più o meno 900 km.
Guardi la cartina e ti fa paura questa distanza. Ti chiedi se
sarai in grado di farcela, se non ti stancherai di camminare, di
portarti ogni giorno sulle spalle uno zaino che per quei giorni sarà la tua casa.
Il mio viaggio è iniziato l’8 luglio, in Francia. Sono partita
sola, ma sola ci sono stata meno di 1 minuto. E’ sorprendente con quanta facilità le persone siano disponibili ad incontrarsi e conoscersi. Non ci sono barriere linguistiche né culturali; stiamo tutti condividendo la stessa esperienza e lo stesso desiderio di arrivare a Santiago.
Ho conosciuto una parte di mondo, persone che venivano da
Cile, America, Canada, Australia, sud Corea, Irlanda, Francia
ma soprattutto tantissimi italiani. E quasi tutti con meno di 35
anni.
Mi sono spesso chiesta che cosa porti dei giovani a fare il cammino. Forse il desiderio di stare nella lentezza, di ritrovare un
IN CAMMINO
CON OGNI CLIMA
(MACHADO)
contatto con la natura, di stare insieme in un modo diverso.
Io qui ho trovato una nuova famiglia. Non ci sono maschere,
ci si mostra esattamente per come si è e si viene accettati così.
Non importa che lavoro si faccia, dove si viva, qui conta solamente lo stare insieme.
Non posso descrivere la sensazione di gioia alla fine di ogni
giornata, quando ti rendi conto di essere arrivato alla tappa
che ti eri prefissato, che sia di 25, 30 o 40 km. Né posso spiegare il nuovo valore delle piccole cose: una doccia dopo
avere camminato sotto il sole, un letto, un tetto nei giorni di
pioggia.
Ci sono stati momenti in cui continuare è stato difficile: vesciche, tendiniti, stanchezza. Ma poi ripensi al perchè ti trovi lì,
alla tua meta e continui. Io ho continuato per me stessa, per
dimostrarmi che ce la potevo fare, e per rendere orgogliose
le persone che avevo incontrato nel cammino e credevano in
me.
Ci si faceva coraggio a vicenda, quando uno stava per cedere
l’altro lo tirava su. Io cantavo e mi immaginavo l’oceano
in cui alla fine mi sarei tuffata.
Abbiamo attraversato 4 regioni, comprese le terribili
“mesetas”. Strade piatte, senza un solo albero a fare
ombra, in mezzo a immensi campi di grano e girasoli.
Una settimana con un paesaggio sempre uguale e un
caldo infernale. Lì ho passato 3 giorni di inferno e per la
prima e unica volta mi sono chiesta chi me l’avesse fatto
fare. Poi ho capito che dovevo cambiare il modo in cui
affrontavo quella strada. Invece di lamentarmi, potevo
ammirare tutti quei girasoli, stupirmi di quanto fosse
azzurro il cielo e godermi la solitudine.
E ora posso dire che alcuni dei giorni più belli passati
furono proprio quelli.
In quegli stessi giorni persi anche i miei compagni di
viaggio, rimanendo indietro. Ho camminato con altre
persone, passando molte avventure insieme, ma nessuno di loro è riuscito a sostituire la mia prima “famiglia
cammino”. E il desiderio di arrivare insieme a loro mi ha
portato a sfidarmi e a camminare più di quanto avrei mai
creduto di poter fare. Però la gioia di arrivare a Santiago
e di trovarli tutti ad attendermi lì sotto la cattedrale mi
ha ripagato delle corse fatte.
E infine continuare insieme e raggiungere l’oceano, fino
SOTTO LA CATTEDRALE DI SANTIAGO CON I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO
a “Finisterre”, il punto in cui in passato si credeva finisse la
terra.
Un azzurro come non l’avevo mai visto. Una spiaggia enorme
di sabbia bianca, compagni di viaggio, un falò e tante stelle
cadenti.
Quando sono arrivata lì ho capito che il mio viaggio era finito. Mi sono sentita completa e felice.
“Ultreya”, l’antico saluto tra pellegrini, è il mio augurio per
voi. Si potrebbe tradurre con “andare oltre”, non fermarsi.
Magari con fatica e con dolore, ma sempre avanti!
Martina Bressan
4 PASSI CON GUSTO: LA 7° EDIZIONE
Il 2 giugno 2015 si è svolta una delle manifestazioni più impegnative per Mombello
Viva. Grazie a una bella giornata di sole, i
gruppi dei numerosi partecipanti hanno
percorso in lungo e in largo il territorio
mombellese, godendo delle bellezze naturali e artistiche del nostro paese, il tutto
accompagnato da momenti di ristoro che ne
hanno alleviato le fatiche. Un ringraziamento a coloro che hanno contribuito all’ottima
riuscita dell’iniziativa: soci, simpatizzanti e
abitanti delle frazioni che hanno allestito e
ospitato le soste mangerecce.
IN
CAMMINO LUNGO L’ITINERARIO
Attilio Molinari
LA
COLAZIONE IN
ORATORIO
A
“CASARICO”
LA TAPPA DELLA FRUTTA ALLA
“CA DUL TRIZ” PRIMA DI RISALIRE
I BOSCHI DELLA “CARONA”
LA
TAPPA DEL DOLCE
ALLA
“ROCCA”
5
5
Il Mombellese
CANTON DE AMBROSIS
VITTORIA CON BRIVIDO
IL “MAGNIFICO
SESTETTO”
PREMIATO CON IL TROFEO
La 22° edizione del torneo tra le
Frazioni mombellesi si è conclusa alle
ultime bocciate dell’ultima finale,
quando la vittoria di Castello ha
messo fine al recupero di punti nei
confronti di Canton de Ambrosis che
ha conservato tre sole lunghezze di
vantaggio, poche, ma sufficienti per
vincere il Trofeo.
Come da tradizione consolidata i
campi da gioco del centro sociale “Il
Attilio Molinari
1° C ANTON
Si ringraziano le altre “firme”
che hanno collaborato.
60
31
Bostano
Quattrostrade
Somisso
Rocca Canvale
COPPIA: CASTELLO HA VINTO LA FINALE
15-9 CANTON DE AMBROSIS
Scriveteci alla casella e-mail
www.mombelloviva.it
3° Casanova
Casarico Cologna
Giornale chiuso
in data 28-10-2015
BERGAMASCHI VASCO - BESOZZI IGOR
BRESSAN MARTINA - LUVINI MARIA TERESA
MASTELLA MARTINA - MOLINARI ATTILIO
PAROLA LUCA
82
Croce Pisciora
Solo due band giocavano in casa, in quanto
composte da ragazzi di Laveno Mombello:
Darach e Stick and Pick. Le altre sei invece
provenivano da più o meno lontano: Il
Distacco (Brenta), Bluesqueeze (Malgesso),
Nemo Nisi Mors (Dumenza), Toxic Sox
(Verbania), Half Bros (Galliate Lombardo) e
Falling Dice (Pumenengo).
L’ottimo livello dei musicisti ha reso difficile
il compito al pubblico prima, e poi alla giuria, in finale. Una giuria “di qualità” composta da un cantante e musicista, da un professore di musica e da un’esperta in comunicazione musicale. Alla fine il verdetto ha assegnato il primo premio ai Toxic Sox, per la
[email protected]
85
a seguire
BATTENDO
La Redazione:
A MBROSIS
5° Corte Corbella
Grande successo per la quinta edizione del
Band Ora Live. Il concorso musicale per giovani band, nato nel 2011 con l’intento di
coinvolgere i giovani del territorio con la passione per la musica, ha festeggiato il quinto
anniversario con le consuete tre serate di
spettacolo all’oratorio di Mombello.
La formula della gara è rimasta invariata:
venerdì 28 e sabato 29 agosto le otto band
partecipanti si sono esibite per conquistare il
voto del pubblico e accedere così a uno dei
cinque posti per la finalissima di domenica
30. Un pubblico davvero numeroso, che ha
affollato il piazzale del Sant’Arialdo per tutta
la durata dell’evento.
V i a R e d a e l l i , 1 3 - L a v e n o M O M B E L LO
Tel. 333.411.0740
DE
2° Castello
4° Capodisotto Mulino Nazè 40
BAND ORA LIVE
Il Mombellese
(somma dei risultati di tutte
le partite delle tre gare)
Senso della Vita”, che ringraziamo per la collaborazione, hanno
ospitato i giocatori mombellesi
durante una lunga settimana di
partite nel mese di settembre.
Le gare di specialità hanno visto
le vittorie di Casanova nell’individuale, Castello nella coppia e
nella terna.
Pur perdendo due finali, la
Frazione Canton de Ambrosis è
riuscita ad accumulare
comunque punti a sufficienza per ottenere la prestigiosa vittoria della classifica a punti.
Dopo i successi del 2006 e
2013 Canton de Ambrosis ha
fatto “tris”, scrivendo per la
terza volta il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione.
Un grande ringraziamento a
tutti coloro che hanno contribuito al buon svolgimento dell’iniziativa: organizzatori, partecipanti, arbitri e spettatori.
L’appuntamento è per l’edizione 2016.
INDIVIDUALE: CASANOVA HA VINTO LA FINALE
BATTENDO 15-14 CANTON DE AMBROSIS
TROFEO A PUNTI
Visitate il sito
Pagina Ufficiale Facebook
Associazione Mombello Viva
Per chi volesse versare un’offerta,
può farlo sul seguente C/C IBAN:
IT86 M054 2850 3700 0000 0001 358
TERNA: CASTELLO HA VINTO LA FINALE
16-12 CAPODISOTTO MULINO NAZE’
BATTENDO
TRE SERATE DI MUSICA E SANO DIVERTIMENTO
VINCONO I VERBANESI TOXIC SOX, SECONDA
LA BAND LOCALE DEGLI STICK AND PICK
capacità tecnica, la completezza e la presenza
scenica. Secondo posto ai giovanissimi Stick
and Pick, per l’elevata qualità d’esecuzione
dei brani, e terzo ai Falling Dice, per la notevole bravura in un genere complesso come il
cross over (un tipo di rock molto duro e
molto urlato). Premio speciale ai Nemo Nisi
Mors che hanno conquistato il pubblico e lo
staff grazie alla mirabile voce della cantante.
Non sono mancati nemmeno gli ospiti:
venerdì Dj Os con un travolgente dj set, sabato la voce strabiliante di Stefano Monorchio
al piano bar e l’energia dei Peppers Factory
(tribute band dei Red Hot Chili Peppers),
domenica il rock dei Jack Revolver, vincitori
dell’edizione 2014.
Non solo musica ma anche buon cibo, con il
ricco stand gastronomico curato dai giovani
della Pastorale Giovanile di Laveno
Mombello (che ha organizzato l’evento) e dai
volontari del G.E.S. di Sangiano (il gruppo di
escursionisti e sciatori che fin dal primo anno
collabora per la realizzazione del Band Ora
Live), e, novità 2015, spazio alla cultura con
il mercatino di libri usati che ha riscosso
molto successo.
Il concorso è stato reso possibile dai numerosi sponsor che ogni anno decidono di
sostenerlo economicamente, nonché dai
tanti giovani (e non) che si danno da fare nell’organizzazione. L’appuntamento è per il
2016, mentre nel frattempo si può restare
aggiornati tramite il sito ufficiale www.bandoralive.it o seguendo Band Ora Live su
Twitter e su Facebook.
Vasco Bergamaschi
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Il Mombellese
LA CAMMINATA DEI TRE CAMPANILI
In una calda serata di luglio si è svolta, a
Mombello, la 21° edizione della manifestazione, organizzata dall’Associazione
Famiglie Amiche Unite per la Solidarietà e
la Scuola Materna di Mombello.
Buono, come sempre, il numero dei partecipanti che con le loro doti sportive
hanno anche contribuito economicamente alle attività dell’associazione che accoglie nelle proprie famiglie, nel periodo
estivo, diversi bambini rumeni.
Il percorso si è snodato tra le frazioni di
Mombello con due possibilità: percorso
ufficiale di 6,5 Km e mini-giro, per i più
piccoli, di 3 Km.
Al termine della serata, dopo essersi rifocillati, gli atleti sono stati generosamente
premiati.
La redazione
FESTA PATRONALE COI BOTTI!!!
Come tradizione secolare, la
prima settimana di Agosto la
Parrocchia di Mombello
festeggia il proprio patrono
S. Stefano nel giorno dell’anniversario del ritrovamento
del suo corpo, avvenuto a
Gerusalemme il 3 Agosto del
415.
Questa ricorrenza, nell’anno
2015, è stata caricata di una
maggiore solennità proprio
per il giubileo dei 1600 anni
dal rinvenimento: fatto che
distingue la nostra parrocchia dalle altre dedicate a S.
Stefano e che di conseguenza festeggiano il proprio
patrono il 26 dicembre.
Protagonista della festa, oltre
che il patrono, il nostro parroco don Carlo Manfredi che
ha potuto viverla per la
prima volta e che è anche
stato festeggiato per il suo
nuovo incarico di decano di
Besozzo, che si aggiunge a
quello di responsabile della
Comunità
pastorale
di
Laveno Mombello.
Le solennità si sono aperte
con la S. Messa del giovedì
sera, presieduta da don
Paolo Boccaccia, responsabile della pastorale giovanile
del Decanato e seguita dal
sempre gradito concerto del
corpo filarmonico cittadino
di Laveno Mombello in piazza S. Stefano.
Il venerdì è stato dedicato
alla celebrazione comunitaria della riconciliazione
mentre invece il sabato
si è svolta, al teatro
Franciscum (causa maltempo), la tombolata
famigliare:
un
bel
momento di aggregazione per la comunità.
Domenica, centro della
festa, durante la S.
Messa delle 10.30 celebrata da don Carlo, si è
perpetrato il rito del
“brusa balun”, che prevede che venga bruciato
il pallone di ovatta, simbolo del martirio del
Santo patrono e della
gloria “sfuggevole” del
mondo confrontata con
quella “eterna” di Dio.
La sera una folla di fedeli ha
partecipato alla suggestiva
processione aux flambleaux
con la statua del Santo, gli
stendardi e i costumi delle
frazioni mombellesi che ha
attraversato le vie di
Casarico,
Somisso
e
Capodisotto, addobbate e
illuminate a festa.
Conclusione degna della
giornata i fuochi d’artificio,
sponsorizzati dalla ditta
Protesgas, che hanno rischiarato il cielo sopra il centro
mombellese: veramente uno
spettacolo notevole!
Lunedì, l’ultimo atto della
festa: il ricordo dei defunti
della parrocchia con una S.
Messa che si è svolta presso
il cimitero di Mombello.
La Redazione
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Il Mombellese
U N A N I M AT O R E
E X T R A - C O N T I N E N TA L E
ORATORIO ESTIVO A MOMBELLO
BOOM DI PRESENZE E... RINGRAZIAMENTI AI VICINI DI CASA!
L’oratorio estivo a Mombello, oltre ad essere un’iniziativa
educativa della comunità cristiana ed anche un servizio
alle famiglie, è diventato da diversi anni un’occasione
importante di incontro tra tantissimi bambini e ragazzi
mombellesi e altrettanti provenienti da diversi paesi limitrofi che trovano un ambiente pronto ad accoglierli e a
farli sentire come a casa propria.
Questa affermazione non vuole essere un’autoesaltazione
ma una semplice considerazione che dà merito alle tante
persone che si sono impegnate per la continuità e la crescita del nostro oratorio negli ultimi 30 anni. Non è infatti stato subito un boom ma una lenta e costante crescita
di organizzazione, animatori, collaboratori che ha permesso, anche quest’anno, di poter proporre le attività
estive con questo tenore e con grandi numeri.
Qualche criticità non è di certo mancata ma, anche grazie
alla bellissima e calda estate, si è riusciti ad arrivare fino
in fondo (e per fondo intendiamo anche le vacanze in
montagna, le settimane di Settembre, il Band ora live…).
Ringraziare tutti coloro che hanno permesso queste attività lo si è già fatto a suo tempo e sicuramente lo si può
rinnovare anche in
questa sede, ma vorrei
ancor più ringraziare
tutti i vicini di casa dell’oratorio che partecipano “indirettamente”
alle nostre attività.
Grazie per la sopportazione dei rumori che
questo esercito di bambini emette dalle 7.30
alle 18.00 dei giorni
feriali per quattro settimane; grazie, il sacrificio che vi viene richiesto ha uno scopo ben
preciso e credo ne
valga proprio la pena!
Igor Besozzi
Quest’anno le prime due settimane di oratorio a Mombello hanno
visto la presenza (saltuaria) di un animatore che non è passato inosservato: Wai Hin, un ragazzo di Hong Kong, in Italia come exchange
student grazie all’Associazione Internazionale AFS (in Italia AFS
Intercultura), un’ associazione attiva in oltre 50 paesi del mondo, che
da 100 anni si occupa di scambi giovanili studenteschi (quest’anno
ricorre proprio il centanario della nascita dell’Associazione). Lo scopo
dell’associazione e dei volontari che la animano (ex partecipanti, famiglie ospitanti, responsabili locali, simpatizzanti), è quello di migliorare la conoscenza e quindi la comprensione fra persone di culture
diverse, superare stereotipi e pregiudizi, creare relazioni pacifiche fra i
popoli e contribuire alla costruzione di un mondo migliore (per saperne di più: www.intercultura.it). Wai Hin ha trascorso gli ultimi due
mesi del suo anno scolastico in Italia ospite di una famiglia di
Mombello. Una volta ritornato nel suo paese gli abbiamo chiesto di
raccontarci nel “suo” italiano qualcosa della sua esperienza e in particolare della sua permanenza nel nostro paese. Volentieri, anche se
con qualche preoccupazione per la lingua, ha accettato di scrivere
queste righe per il nostro giornale.
Maria Teresa Luvini
Io sono Wai Hin Chun, uno ragazzo di Hong Kong. Ho diciannove
anni. Ho fatto 10 mesi in Italia, 8 mesi a Sicilia e 2 mesi a Laveno
Mombello. Cosa voglio dire è questo: è un bellissimo esperienza per
me, e anche per li altri ragazzi di Intercultura. Per li ultimi due mesi
sono arrivato a Laveno, questa città che è vicino Lago Maggiore. Mi
piace questa città molto perché ci sono tanti persone che è molto simpatici e qua ci sono tanti belli cose per vedere, come Lago Maggiore,
chiesa...
In questi due mesi ho conosciuto tanti persone: i miei compagni di
classe, i altri ragazzi di Intercultura e i volontari, la mia famiglia. Loro
mi hanno aiutato tanto e mi sento molto emozione. Anche ho conosciuto amici di calcio di mio fratello Giovanni, Mr. Dimo, e amici di
oratorio, Igor e animatori . Sono contento di essere stato a Laveno
Mombello. In questi due mesi sono andato a scuola, a Milano (Piazza
Duomo, San Siro) con i miei amici, andato a Aosta, Cascate del Toce,
Intra, S. Caterina del Sasso e sono andato sulla funivia di Laveno. Sono
bellissimo. Anche sono stato animatore di oratorio di Mombello
(Tutti a Tavola). Quindi ho conosciuto tanti i bambini e animatori, e
sono stato bene e mi sono divertito.
In questi 10 mesi mi sono trovato molto bene. Devo dire grazie alla
mia famiglia di
Sicilia
e
di
Mombello e a chi
mi hanno aiutato. È
molto importante
per la mia vita. Non
posso dimenticare
questa esperienza.
Devo tornare e trovare la mia famiglia
e i miei amici.
A presto
Wai Hin Chun
“Porgo il cioccolato, mani con
ricordi di galera a inchiostro indelebile ricambiano con un altro
brindisi. Ridono, bevono, cantano
a volte o fissano tutto quel glauco
chiaro presto buio che si stende
oltre il vetro.
E’ dicembre in Platzkart, terza classe della Ferrovia Transiberiana.”
(Matteo Spertini-Platzkart)
MOMBELLO-SIBERIA: SOLO ANDATA
Si tratta di un viaggio. Un viaggio
nelle fredde terre siberiane. Un viaggio che, grazie a musica e fotografie,
ci ha per qualche ora trasportati sui
vagoni della Transiberiana.
Un viaggio terminato nel museo
Casanova. “Museo, inteso come
“casa delle Muse”. Quelle della
musica, il canto, la danza, la poesia,
il teatro. Museo, inteso come macchina per guardare e ascoltare e
riflettere su cosa si vede e si sente.” (tratto da museocasanova.it).
Lo scorso 23 ottobre il museo ha aperto le sue porte per una serata
insolita: Matteo Spertini, giovane di Laveno, ci portati con sé nei racconti della sua intensa esperienza vissuta nel 2014 in Siberia, grazie
al progetto SVE della comunità europea ( Servizio Volontario
Europeo). Suo compito, in questa terra desolata, era regalare un po’
di tempo ai bambini dell’orfanotrofio di Ulan-Ude.
Le sue foto hanno accompagnato stralci del suo diario personale,
molto intimi, profondi e toccanti, in cui racconta episodi significativi. Questi brani, letti da Paolo Grassi e Samuele Zarantonello, hanno
coinvolto ed emozionato il pubblico grazie anche al sottofondo
musicale degli Unsense, gruppo formato da giovani del nostro
comune e dintorni, all’uscita del loro secondo album “Betelgeuse”.
Non è la prima collaborazione tra The Unsense e Spertini. Il giovane fotografo ha infatti prodotto una fanzine in uscita con questo
secondo disco; foto della Transiberiana che accompagnano un disco dall’estetica molto simile e che, il 23
ottobre, si sono incontrate a Mombello.
Le sonorità oniriche contenute nell’album, la magia
del luogo, la lettura magistrale e la profondità dei
testi hanno contribuito a rendere la serata un grande
successo.
Seguono alcuni commenti dei partecipanti:
Marlene: Mi ha fatto piacere vedere così tanti giovani! E’ bello che chi ha qualcosa da dire si possa
esprimere.
Paolo: Finalmente un ottimo evento culturale nel
comune, che unisce musica, teatro e fotografia.
Erica: Una sorpresa intensa, inaspettata e bella, se
pur triste. Davvero.
Giuseppe: Mi è piaciuto molto. Alcuni momenti
sono stati molto emozionanti, soprattutto quando
raccontava dei bambini dell’orfanotrofio.
Francesco: Se Charles Bukowski fosse qui, piangerebbe di piacere.
Alice: Ho quasi pianto per l’emozione che mi hanno trasmesso i
racconti dell’esperienza di Matteo.
Ornella: Un mix di argomenti interessanti; la lettura del diario è
stata fatta magistralmente da due voci molto espressive, con una
colonna sonora molto appropriata.
Letizia: Mi è piaciuto molto. Soprattutto il fatto che fosse un diario e ho potuto così mettermi nei suoi panni.
Per approfondimenti sul museo visitare museocasanova.it.
Chiunque volesse leggere il diario completo di Matteo Spertini può
visitare il blog matteospertini.com, mentre la musica che ha accompagnato la serata, e molto altro, si può trovare su theunsense.com.
Martina Bressan
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Il Mombellese
NON SOLO PALIO: L’ATTIVITA’ ESTIVA
DELL’ASSOCIAZIONE S. MARIA DI CORTE
sabato 20 giugno 2015, nel suggestivo giardino della chiesetta,
è stato presentato il nuovo libro dell’autore mombellese Tiziano
Pedrazzoli.
Quest’anno mi è stato chiesto di
presentare il nuovo libro di un personaggio locale: un’occasione così
capita di rado soprattutto se conosci molto bene i libri dell’autore,
ma soprattutto se è tuo
amico e non hai mai presentato un libro nella tua
vita.
L’occasione era unica e la
possibilità di conoscere
ancora più a fondo la storia
e le avventure di Tiziano
Pedrazzoli, mi hanno fatto
accettare senza pensarci
troppo!
Il libro “La Biglia” di
Tiziano è nato inizialmente
dall’idea di creare un
sequel del primo libro,
“Dal cestino al motorino”,
ma in due anni di lavoro,
grazie alla maturazione artistica, si è evoluto in un
intrigante romanzo.
Un racconto introspettivo
in cui il giovane Tiziano,
tormentato
dall’incubo
ricorrente di uccidere la
madre, decide di autointernarsi in una struttura
Nella stessa occasione vi è stata un’esposizione di tele artistiche
(fotografie arricchite con degli interventi di pittura materica) a
cura di Arianna Lucini Paioni e Roberta Lacaria.
psichiatrica.
Dalle mura in cui è ricoverato vengono alla luce aneddoti, utili all’anamnesi da parte del professor
Boeuf, uno psicologo assistito nel
medesimo istituto.
Folle, lucido, irriverente, profondo,
toccante, comico… un libro che si
distingue per la cura descrittiva e la
profondità dei temi trattati, senza
mai cadere nella banalità.
Un libro che si fa “mangiare”, che non si può smettere di leggere. Un libro che
‘‘LA BIGLIA’’
IL NUOVO LIBRO DI TIZIANO PEDRAZZOLI
LA
L’AUTORE
PRESENTAZIONE DEL LIBRO NEL GIARDINO DELLE CHIESETTA DI
E LA COPERTINA
Il 4 luglio è stato ospitato un appuntamento teatrale legato a un
capolavoro della letteratura italiana di Alessandro Manzoni.
simboleggia il viaggio, in cui l’unico modo di tornare indietro è attraverso il ricordo.
Ma riuscirà Tiziano attraverso queste rievocazioni a ritrovare il lume
della ragione?
Per scoprirlo v’invito a leggerlo: lo
potete trovare nella libreria “Il
Libro” a Laveno Mombello oppure
online su Amazon, Feltrinelli e
Mondadori.
Buona lettura.
Veronica Caoduro
LE DONNE DEL
MANZONI A CORTE
Il 4 luglio 2015, il cortile della
chiesetta di Santa Maria di Corte è
diventato il palcoscenico dell’ormai consolidato appuntamento
estivo dell’Associazione Santa
Maria di Corte.
Anche quest’anno si è optato per
una proposta teatrale ed è andato
in scena lo spettacolo “Le figure
femminili dei Promessi Sposi”
della compagnia professionistica
Teatro Periferico di Cassano
Valcuvia.
Lo spettacolo mostra, in chiave
inedita e ironica, il pensiero, i
ricordi e le passioni di quattro
personaggi del testo manzoniano
(Agnese, Perpetua, Lucia e la
Monaca di Monza) pennellando
di un rosa antico le pagine del
famoso romanzo, tanto amato e
odiato dai giovani studenti, e
mettendo in luce i tratti psicologici di queste donne, figure
immortali e sempre attuali.
L’iniziativa ha riscosso un ottimo
riscontro di pubblico, sia numerico che di gradimento, grazie
anche all’idea di impreziosire l’esperienza con una mostra di
mappe storiche della Lombardia a
cura di Silvano Premoselli.
Salvatore de Fazio
CORTE
Il cast di attori che ha dato vita ai personaggi manzoniani
Dopo il libro, la serata è poi proseguita
all’insegna
dell’arte
con
“Contaminazione”, esposizione del
duo omonimo formato da Arianna
Lucini Paioni e Roberta Lacarìa, giovani artiste varesine - classe 1991 - ex
compagne di liceo. Nelle opere
esposte le diverse forme della
fotografia editoriale e della pittura
materica si sovrappongono dando
vita a forme nuove. Le due artiste
hanno superato la loro prima fase
produttiva, caratterizzata dall’uso del
bianco e nero, iniziando a sperimentare con il colore.
CALENDARIO INIZIATIVE
Mombello Viva
06/12/2015-06/01/2016: un mese di luminarie natalizie
06/12: concerto gospel con “La Compagnia della Gru”
24/12 (pomeriggio): Slitta di Babbo Natale per le vie di Mombello
La mostra di Silvano Premoselli sulle mappe storiche della Lombardia