La relazione dell`arch. Giacomo Carlino - Seconda parte
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La relazione dell`arch. Giacomo Carlino - Seconda parte
Tutela dell’ambiente. 1. Siamo seduti su una polveriera con il permesso di fumare! 2. Il cambiamento climatico è una fra le minacce più serie che oggi ci troviamo ad affrontare …: si tratta di un pericolo per le nostre economie, per il nostro stile di vita, forse persino per la nostra tranquillità e la nostra sicurezza. Stavros Dimas, Commissario UE per l’ambiente 3. Tutti si lamentano del tempo e nessuno fa niente! J.K.Jerome Tutela dell’ambiente I cambiamenti climatici 10 Giorgi rid.ppt L’inquinamento nelle città L’assessore regionale della Lombardia Zambetti: “Tenete le caldaie a 14 gradi” “Termosifoni più bassi”, scoppia la polemica Fonte: La Repubblica, venerdì 21 ottobre 2005, Cronaca di Milano Il crescente consumo di fonti energetiche fossili è la prima causa dell’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera. I consumi energetici sono ritenuti responsabili dell’80% dell’effetto serra. Aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera 350 340 330 320 310 300 290 280 270 1780 1800 1820 1840 1860 1880 1900 1920 1940 1960 1980 2000 I disastri naturali Gli allarmi provocati dagli effetti ambientali dei consumi energetici sopravanzano la preoccupazione sull’esaurimento delle risorse. I disastri naturali • Nell’ultimo decennio, l’89% dei disastri naturali è stato provocato da eventi climatici estremi; • Negli anni ’70 i disastri naturali hanno causato danni per 131 M.di di $, negli anni ’80 per 204 M.di, negli anni ’90 per 629 M.di. • In Italia, nel corso di un secolo, le piogge che possono dar luogo ad alluvioni sono aumentate dal 40 al 100% e la tendenza è in aumento Fonte: La Repubblica, 16/10/05 Gli allarmi provocati dagli effetti ambientali dei consumi energetici sopravanzano la preoccupazione sull’esaurimento delle risorse. I consumi energetici sono ritenuti responsabili dell’80% dell’effetto serra. La combustione di tutte le fonti energetiche di origine fossile comporta l’emissione di una certa quantità di inquinanti Combustione = combustibile + O2 = calore + inquinanti • NOx, ossidi di azoto • SO2, biossido di zolfo • CO ossido di carbonio • CO2 anidride carbonica • PM10 particolato sottile • altri D a ti r e la t iv i a i se i g a s o g r u p p i d i g a s a d e f fe tto s e r r a r e g o la ti d a C o n c e n tr a zioCn eo n c e n tr a z io n e nVe lita m e d ia GWP p r e in d u s tria le 1 9 9 4 (p p b ) a tm o s fe r a (a n n i) (p p m ) C O2 270 3 5 8 .0 0 0 5 0-2 0 0 1 C H4 0 ,7 1 .7 0 0 12 21 N2O 0 ,2 7 5 312 1 20 310 H FC 0 0 1 ,5-2 6 4 1 4 0-1 1 .7 0 0 C nFm 0 0 ,0 0-40 ,0 7 0 S F6 0 0 ,0 3 2 2 .6 0-05 0 .0 0 0 6 .5 0-90 .2 0 0 3 .2 0 0 2 3 .9 0 0 N O T A : G W P = g lo b a l w a rm in g p o te n tia l Questo aumento si è già verificato! Surriscaldamento della Terra ipotesi di aumento di temperatura (°C) 4,0 3,5 3,0 2,5 BASSO MEDIO 2,0 ALTO 1,5 1,0 0,5 0,0 1850 1900 1950 2000 2050 I rischi connessi all’effetto serra: • Rapidi cambiamenti del clima; • Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, sommersione di aree costiere e di isole; • Rapidi cambiamenti degli ecosistemi naturali ed antropici (desertificazioni, ecc.); • Milioni di persone corrono il rischio di diventare “profughi ambientali”; • Forti crescite dei costi per fronteggiare catastrofi naturali. Un primo passo per mitigare l’effetto serra: L’Accordo di Kyoto: riduzione del 5% delle emissioni di CO2 al 2012 rispetto al 1990 E m is s io n i 2d ei Ct aOr g e t in a lc u n e a r e e , 2 0 12)0 ( m il. t o n n . C O 13 4 13 Totale 15 5 3 7 Ucraina ed Europa dell'Est 115 0 867 2 3 57 16 7 0 Russia 13 0 7 16 8 2 P acifico 3664 4323 Europa T arg e t d i K y o t o E m is s io ni p re v is t e 4935 Nord America 6995 0 2000 4000 6000 8000 10 0 0 0 Milioni di tonn. di CO 2 12 0 0 0 14 0 0 0 16 0 0 0 18 0 0 0 differenza(%) trail target di Kyotoeleemissioni previste Totale -15,8 UcrainaedEuropa dell'Est 24,6 Russia 29,1 Pacifico -28,7 Europa NordAmerica -18 -41,7 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 GLI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO DI RIDUZIONE DELLA CO2 • • • • • • Unione Europea Germania Regno Unito Italia Francia Spagna - 8% - 21% - 12,5% - 6,5% 0 + 15% Il “Libro verde” dell’UE per le fonti rinnovabili (obiettivi al 2008-2012). • Un milione di impianti fotovoltaici; • Diecimila Megawatt da impianti eolici (2004, 30.000 MW già installati!); • Un milione di abitazioni scaldate da impianti a biomassa; • Cinque milioni di tonnellate di biocarburanti; • Quindici milioni di metri quadrati di collettori solari termici (2005, 16 milioni già installati!). Consumi energetici nazionali ed emissioni di CO2 L’Italia si è impegnata a ridurre la CO2 del 6.5% entro il 2012! 120 115 110 105 100 95 Emissioni CO2 90 Consumo lordo (1990=163,5 Mtep) 85 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Le emissioni di gas serra (variaz. % 1990 – 2006 Fonte: ONU) Spagna Portogallo Australia Grecia Irlanda Canada Stati Uniti Finlandia ITALIA Giappone Olanda Francia Svezia GranBretania Germ ania Polonia Russia Ucraina Estonia -60 -40 -20 0 20 40 60 Quali sono le dispute attorno agli accordi di Kyoto? • Enormi investimenti per le nuove tecnologie; • Costi più alti per le forniture energetiche Posizione USA Per contro… • Opportunità di promuovere nuovi settori industriali (es. eolico, fotovoltaico) e di conquistare nuovi mercati; • Riduzione di costi per la sanità e l’ambiente. Posizione EU L’Europa dopo Kyoto: il vertice dell’8 marzo 2007 La strategia del 20 – 20 - 20 20% di riduzione della CO2 entro il 2020 e fino al 30%; 20% di energia da produrre con fonti rinnovabili; ora è intorno al 7%; + 20% di risparmio energetico; 10% di biocombustibili entro il 2020; 60 – 80% la riduzione della CO2 entro il 2050. -8% Le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto: Fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili nel mondo LE PROSPETTIVE DEL FOTOVOLTAICO NEL MONDO • + 35% annuo di crescita; • 6,5 milioni di occupati entro il 2030; • 300 miliardi di € di fatturato; • 9,4% della richiesta elettrica mondiale; • 6,4 miliardi di tonn. di CO2 evitate. Fonte: Solar Generation 2007 – Greepeace-Enpia Strategie per la riduzione dell’inquinamento: • ricorso a combustibili meno inquinanti (metano v. petrolio /carbone) • riduzione della % di inquinanti (oli BTZ) Le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto: Uso efficiente dell’energia Strategie per la riduzione dell’inquinamento: • abbattimento degli inquinanti nei grandi impianti (desolforatori, denitrificatori, abbattim. polveri); • tecnologie avanzate di combustione. Le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto: Conservazione e miglioramento delle foreste Le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto: Sequestro della CO2 Strategie per la riduzione dell’inquinamento: • Efficienza energetica. Un’altra fonte rinnovabile: l’uso razionale dell’energia! L’uso razionale dell’energia o efficienza energetica (termini più corretti rispetto al più usato “risparmio energetico”) si deve ottenere senza rinunciare al comfort, eliminando gli sprechi ed incrementando l’efficienza. L’obiettivo è quello di avere lo stesso servizio finale impiegando meno energia primaria. Il rendimento energetico di un processo a cascata! La cogenerazione con teleriscaldamento La benzina che arriva alle ruote di un normale veicolo è solo il 13% di quella bruciata! Una vettura con celle a combustibile alimentate con idrogeno può raggiungere un’efficienza del 50% Evoluzione dei valori di consumo specifico negli edifici 250 205 200 167 kWh/mq 150 124 91 100 55 50 15 -10 0 ante 1977 -50 1977 1986 PAT-ITEA PAT Basso 1990 Consumo Casa passiva Casa energy plus Consumi specifici medi delle automobili (km/litro) (fonte: elaborazione APAT) 18 17 16 benzina diesel 15 14 2020 2015 2010 12 2005 13 2000 km/litro IL PESO DELL’EDILIZIA SULL’ENERGIA: la costruzione e gestione degli edifici incide per il 40% su tutta l’energia consumata; SULL’AMBIENTE: il settore dell’edilizia produce il 50% dei rifiuti e il 50% dell’inquinamento dell’aria; SULL’ECONOMIA: le spese energetiche legate all’abitare, lavorare e muoversi rappresentano una parte consistente del reddito delle famiglie e aziende; STRUTTURA DEI CONSUMI ENERGETICI NELLA PAT PER SETTORE (2000) termoelettrico 4% agricoltura 2% industria 20% trasporti 35% usi civili 39% Il bilancio energetico dell’abitazione (kWh per 100 mq., Classe “D” ) ventilazione 12% elettricità 12% cucina 4% riscaldam. 62% ACS 10% IL PESO DELL’EDILIZIA 1600 1490 1400 1250 1330 1200 a g ric o ltu ra 1000 846 in d u s tria 874 u s i c iv ili 800 tra s p o rti te r mo e le ttric o 600 to ta le 400 200 0 1980 1985 1990 1995 2000 Il bilancio energetico dell’abitazione (kWh per 100 mq., Classe “D” ) ventilazione; 3000 elettricità; 3000 cucina; 1000 ACS; 2400 riscaldam.; 15000 Comparazione dei consumi civili per abitazione Consumo x riscaldam. Consumo x riscaldam. Consumo elettrico. (tep/abit., clima medio) (kep/mq., clima medio) (kWh/abitaz.) Austria 1,39 15,61 4305 Danimarca 0,79 7,38 4189 Francia 1,16 13,55 5012 Germania 0,80 10,22 3734 Spagna 0,47 - 3160 Italia 1,34 13,57 2766 Fonte: ENEA, Rapporto energia ambiente 2000 Il bilancio energetico dell’abitazione C O N S U M I A B IT A Z IO N E C L A S S E " D " 160 150 140 120 (kWh per 100 mq., Classe D – B – A+ ) 100 80 60 40 30 30 24 20 10 0 ris c a ld a m e n to v e n ti l a z i o n e acs c u c in a e l e t tr i c i tà CONSUMI ABITAZIONE CLASSE "B" 160 140 120 100 80 60 30 40 20 15 18 30 10 0 riscaldamento C O N S U M I A B IT A ZIO N E C L A S S E " A + " 1 60 1 40 1 20 1 00 80 60 30 40 20 12 10 9 10 0 ris c a ld a me n to v e n tilaz io ne ac s c u c in a e lettr ic ità ventilazione acs cucina elettricità Esempio: Complesso “Stella”- Viale Verona - Trento Iniziativa promossa dal Consorzio ACLI Casa Costo annuo di un appartamento per riscaldamento e acqua calda sanitaria: 400 €/anno ! LE POTENZIALITA’ DELL’EDILIZIA Ridurre drasticamente i consumi di risorse nell’edilizia è tecnicamente facile ed economicamente conveniente! COME DIMINUIRE IL PESO DELL’EDILIZIA ENERGIA: diminuire la domanda, utilizzare fonti rinnovabili e impianti ad alta efficienza; ACQUA: limitare la domanda, utilizzare acque grigie o acqua piovana, permettere l’infiltrazione nel sottosuolo; MATERIALI: limitare la domanda di nuovi materiali, incrementare l’uso delle risorse rinnovabili, ridurre i rifiuti; QUALITÀ DELL’ARIA INTERNA: uso di materiali a bassa emissione di inquinanti, uso di riscaldamento a bassa temperatura e/o ad irraggiamento. COME VALUTARE IL PESO DELL’EDILIZIA La certificazione energetica degli edifici COME VALUTARE IL PESO DELL’EDILIZIA Il protocollo di sostenibilità LEED Il mercato. LE RICADUTE • posti di lavoro a livello locale; • specializzazione di progettisti e imprese, miglioramento della qualità delle realizzazioni; • risparmio energetico, risparmio economico riduzione delle emissioni anche a livello locale; e • nascita e crescita di imprese locali, riduzione dei costi. Grazie per l’attenzione