La Lode - Gruppo Gesù Amore

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La Lode - Gruppo Gesù Amore
Rinnovamento Carismatico Cattolico
Gruppo Gesù Amore
(responsabile: Daniela Romano)
presso la
Parrocchia di Maria Ausiliatrice
- La Spezia -
La Lode
n° 89 - gennaio 2006
distribuzione gratuita alle Parrocchie di Cristo Re, Maria Ausiliatrice, Nostra Signora della Neve,
San Pietro Apostolo, Santa Teresa del B.G. e Comunità militare di Santa Barbara di La Spezia
copie stampate: 1.000 (ciclostilato in proprio)
Visita il nostro sito: www.gesuamorelaspezia.com
…e buona navigazione!
IL MESSAGGIO
“Sono queste le parole che vi dicevo quando ero
ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose
scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti, nei
Salmi.” Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle
scritture e disse: “Così sta scritto: il Cristo dovrà patire
e resuscitare dai morti il terzo giorno (Lc 24, 44-46)
Dopo la sua resurrezione, Gesù ancora rivela di essere
il Messia atteso dal suo popolo, annunziato dai profeti,
poiché in lui le scritture si sono compiute.
E’ giunta ormai la pienezza dei tempi e solo chi è
spiritualmente cieco non ne percepisce l’immenso valore
poiché inibito all’intelligenza rivelatrice, aperta alla
conoscenza di Cristo.
Però noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo,
ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci
ha donato (1Cor 2, 12), e lo Spirito ha posto in noi
dimora nel battesimo.
Perché dunque tanta incoerenza tra la nostra vita e la
fede?
E’ molto triste, infatti, vivere cercando di conoscere,
comprendere, praticare tutto, pur di restare “al passo”
nell’odierna società, esigente nel selezionare secondo
schemi che troppo spesso non tengono conto dell’unicità
della persona, omologando esseri umani che si
smarriscono in se stessi.
Non percependo più l’interezza dell’essere, la ragione
non sperimenta la sapienza dell’anima e si svuota di
quanto è spirituale, rimanendo confusa, vaga, in balia
di tante false ispirazioni.
L’uomo è creato ad immagine di Dio, non solo materia,
ma divinizzato, ricolmo di grazia infusa dallo Spirito
Santo; infatti, è scritto: “Non di solo pane vivrà
l’uomo ma d’ogni parola che esce dalla bocca di Dio”
(Mt 4, 4), essa è Spirito e Vita.
E’ noto, d’altro canto, che il demonio continuamente ci
insidia per portarci a non credere in Dio e alla
personale santità.
A tal proposito sono frequenti le espressioni “volere è
potere”, “la vita è una e va vissuta al massimo”, “io sono
libero di fare tutto ciò che voglio”, ecc.
In questo vediamo come l’uomo “materia” è stato morso
dal velenifero serpente che sveste della potente grazia
del nostro battesimo.
La sapienza del mondo è gonfia e vana se non
sottomessa alla vera sapienza, a quella divina
conquistataci da Cristo Gesù, il quale per opera di
Dio è diventato per noi
sapienza,
giustizia,
santificazione e redenzione
(1Cor 1, 30)
Considerate,
infatti,
la
vostra chiamata fratelli: Dio
ha scelto ciò che nel mondo
è stolto per confondere i
sapienti, Dio ha scelto ciò
che nel mondo è debole per
confondere i forti, Dio ha
scelto ciò che nel mondo è
ignobile e disprezzato e ciò
che è nulla per ridurre a
nulla le cose che sono (1Cor
1, 26-28)
In questo sta la fede del nostro battesimo, che vince
tutte le insidie del mondo e non cerca gratificazioni
secondo le personali vanità, ma l’unico vanto è in Gesù
Salvatore, al quale dobbiamo tutto: ogni cosa è suo
dono!
Anche un piccolo fiore che sboccia ricco di colore e
aromi profumati è creato, pensato, per ognuno di noi,
dono di Dio che di nulla ha esigenza poiché completo in
se stesso.
In lui s’addice ogni perfezione, bellezza, inaccessibile al
nostro contemplare, ma percepibile al cuore che esulta,
nella rivelata sua presenza, in tutte le cose visibili, le
quali svelano la perfezione dell’immenso invisibile
infinito.
Grandi le opere del Signore, le contemplino quelli che
le amano (Sl 111-2)
Dio Creatore, nell’imperscrutabile onniscienza, ha
privilegiato la creatura sottomettendole la natura, il
mondo, ma la ribellione di Adamo ed Eva ha
condizionato - per il peccato dell’origine - tutte le cose
e noi, ancora oggi, viviamo in tale ribellione.
Guerra, odio, violenza, potere, generano ogni sorta di
ingiustizie e avidità alzando barriere, terre chiuse nei
loro confini; tutte queste ed altre cose sono il frutto
acido delle più svariate e remote paure.
L’amore non crea barriere, ne ostacolo alcuno: l’amore
non teme!
Dio, nella creazione, pensò l’uomo libero.
Infatti, Gesù parlando ai Farisei, disse:“ E’ per la vostra
durezza di cuore che fu data la legge; per l’iniquità del
sentimento umano, ma in principio non era così”
(cfr. Mc
10, 5-6)
Dio nel creare tutte le cose vide che era cosa buona (cfr.
Gn 1, 4).
Dio è Amore e l’Amore è giustizia perfetta, sapienza di
Dio che governa l’universo creando dal nulla tutte le
cose in una perfezione cosmica.
Amore offerto nella Persona dello Spirito Santo e
disceso sulla Chiesa orante il giorno di Pentecoste.
Amore che costantemente procede dal Padre al Figlio e
a tutti quelli che crederanno e saranno battezzati.
Questi avranno la salvezza, ma chi non crederà, dice
Gesù, sarà condannato (Mc 16, 16-17) perché ha
coscientemente rifiutato di vivere nell’Amore, in quanto
chiunque è nato da Dio non commette peccato,
poiché un germe divino dimora in lui (Gv 3, 9)
Certo, noi siamo pericolosamente liberi di non credere
in Dio, ma lui crede talmente in noi che ci ha plasmato
pensandoci santi e questo pensiero basterebbe ad
ognuno di noi per giungere alla santità che sin
dall’origine ci appartiene e che, se anche perduta a
causa del peccato, in Cristo è rigenerata nello
splendido vigore del medesimo Spirito manifestatosi al
mondo in Gesù e nella miriade di santi che hanno
percorso la via gloriosa dell’Amore di Dio.
Grazie, Padre, a te l’onore e la gloria nei secoli!
Dobbiamo riaccostarci alla verità, al credo cristiano,
riscoprendo le meravigliose profezie dell’Antico
Testamento, dove è annunziata da sempre la venuta di
Gesù, compiutasi nella Pasqua di Resurrezione.
Per questo beato è l’uomo che sopporta la tentazione,
perché una volta superata la prova riceverà la corona
della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo
amano (Gc 1, 12)
Solo lo Spirito Santo fa comprendere il linguaggio dello
spirito.
La nostra intelligenza da sola non sa scandagliare in
profondità l’abisso della Parola di Dio che si offre solo
al vero amore.
Noi, caparbiamente, non ci concediamo alle sue mistiche
ispirazioni chiudendole freddamente il cuore,
annaspando in balia di onde che portano
inesorabilmente alla deriva, nella trappola di colui che
ambisce solo depredarci, non spiegando le vele alla
brezza che conduce all’unico porto sicuro: in te, Signore
Gesù, che hai patito per noi tutti, richiamandoci alla
vita.
O Gesù, fa che continuamente invochiamo l’aiuto del tuo
Santo Spirito per comprendere a quale amore siamo
chiamati: “essere figli di Dio” (1Gv 3, 1) e aprire così la
mente all’intelligenza, perché tu non sei nascosto
all’uomo, lo hai reso capace di Dio.
Solo l’uomo, infatti, può glorificarti in tutte le cose.
La creazione non sa perché esiste, ma il giusto vede e
benedice te, Padre Santo, per tutto il creato, dono
dell’infinito tuo Amore.
Anche le maestose opere dell’arte, della bellezza, fonti
d’armonia, manifestano in sè l’espressione del seme
divino che tu deponesti nell’uomo, che nel linguaggio
dell’anima si esprime espandendosi nel lieve soffio
dello Spirito.
La fede non è cieca, sa bene dove condurre il cuore; la
fede non giudica, non fa domande; la fede non è
sorda ai richiami del mondo, ma si affida totalmente a
Gesù che è Via, Verità e Vita.
Mirabile esempio per noi tutti è la Vergine Maria, che
ha serbato tutte queste cose nel suo cuore custodendole
quale prezioso tesoro che, nell’indicibile dolore del
Calvario, diede a lei e a quanti credevano in Gesù
Figlio di Dio, l’energia spirituale di vedere oltre la
Croce la gloria di Dio, vincendo così il dubbio e la
paura, per non sprofondare nel vortice della disperata
angoscia che assorbe ogni bene e conduce con
perverso sentimento a negare l’Amore.
Anche noi possiamo in virtù della medesima forza
vedere oltre il presente la gloria eterna che ci attende.
E’ dono incommensurabile della fede generata in noi
per opera dello Spirito Santo, perché è scritto: fino alla
gelosia ci ama lo Spirito che Dio ha fatto abitare in
noi.
Sottomettiamoci dunque a Dio; resistiamo al diavolo,
ed egli fuggirà da noi. Avviciniamoci a Dio ed egli si
avvicinerà a noi (Gc 4, 5, 7-8)
E come non venire a te, Padre misericordioso!
Tu hai tanto amato il mondo da dare il tuo Figlio
unigenito, affinché noi, per mezzo di lui, avessimo la
vita.
(Daniela Romano)
Sulle
ali
dello
Spirito
Semina
Semina, semina, semina:
importante è seminare
- poco, molto, tutto il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso,
perché splenda intorno a te.
Semina le tue energie,
per affrontare
le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio
per risollevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo,
la tua fede, il tuo amore.
Semina le più piccole cose,
i nonnulla.
Semina e abbi fiducia:
ogni chicco arricchirà
un angolo della terra.
Nessuno è così povero da non avere nulla da donare,
nessuno è tanto ricco da non avere bisogno di nessuno.
Il contrario dell amore non è l odio,
ma l indifferenza.
LODI E TESTIMONIANZE
Le malattie dell’anima
Dedico al Gruppo di preghiera che mi ha accolto con tanto
amore e mi affianca nel cammino di fede e ai sacerdoti che
mi hanno aiutato ad uscirne fuori: don Serafino, del quale
restano i suoi libri spiritualmente ricchi di insegnamenti, e
don Gianni.
Mi chiamo Barbara e come tanti ho sofferto di questo
male terribile accompagnato da anoressia, bulimia,
panico, fobia sociale, (senso di inferiorità e paura del
giudizio delle persone) ecc..
Finalmente ho trovato la via della guarigione.
La depressione si è insinuata in me tanto tempo fa,
senza un motivo preciso o scatenante…
In realtà tanti mi sembravano i motivi: una famiglia
sbagliata, un carattere sbagliato, tante persone
sbagliate intorno, tante circostanze negative... mi
sentivo una “sfortunata”, perseguitata da un destino
cattivo quanto la gente che sentivo intorno.
Mi sembrava che tutto fosse stato architettato
appositamente per farmi del male; che non ci fosse un
giorno che non mi riservasse qualcosa di brutto come se
si trattasse di un piano spietato da chissà chi…un chissà
chi a cui non sapevo dare un nome. Tuttavia sapevo
benissimo con chi prendermela, con me stessa perché
non ero buona a fregarmene quando succedeva
qualcosa, con me perché non sapevo farmi valere con
chi si comportava male nei miei riguardi, mi odiavo per
quello che ero, “troppo buona!” mi dicevo; in realtà
dentro non era la bontà che sentivo, mi sentivo “troppo
scema”, sempre disponibile per chi poi non aveva
nessuna riconoscenza, anzi, quando ero io ad avere
bisogno, quella stessa persona faceva presto a
dimenticarsi di me e di ciò che avevo fatto per lei…
Mi trovavo così a desiderare il coraggio, che non
sentivo, di negare il mio aiuto a chiunque, per non
soffrire più!!
(Non mi sentivo amata da nessuno e per questo non
amavo me stessa, perdevo nei confronti di chiunque…)
Invidiavo chi stava bene, o apparentemente stava
bene, invidiavo chi al mattino poteva alzarsi da letto
perché io non ne avevo la forza, chi sapeva sorridere
delle cose perché io sentivo solo sofferenza, chi
prendeva la vita con gioia perché io avevo pensieri
negativi ricorrenti che mi perseguitavano.
Ogni cosa mi sembrava insormontabile, tutto era una
tragedia perché troppo grande e non lo sopportavo.
Non avevo la forza di vestirmi, di uscire di casa, di
parlare con qualcuno e ogni giorno mi sembrava
peggiore del precedente.
Non avevo il coraggio di dirlo a nessuno perché chi
poteva capire cosa volesse dire? Neanche i dottori mi
credevano, mi dicevano, “Volere è Potere” , se vuoi
puoi, vuol dire che non vuoi abbastanza! Quanto male
mi facevano quelle parole! E pensare che i miei
familiari ci credevano pure e io mi sentivo in colpa
anche per quello, perché forse non ero capace neanche
di volere qualcosa veramente! Cosa ci stavo a fare al
mondo!? In realtà, solo Dio sa quanto avrei voluto
guarire da una persecuzione tanto crudele, così tanto
che appena vedevo un filo di luce mi sembrava di
morire, mi si smorzavano tutte le forze vitali e
diventavo un vegetale…soprattutto dalle 11 alle 16
del pomeriggio…soprattutto con la luce estiva…che
tortura!
Anni e anni a girare per dottori e non solo, ognuno
aveva la sua soluzione miracolosa: pastiglie,
psicoterapia, metodi esoterici, metodi orientali e
d’avanguardia. Ogni volta senza più un soldo e ridotta
ancora peggio di prima. Mi aggrappavo ad ogni
possibilità e mi ritrovavo sempre più delusa e intanto
passavano gli anni…Vedevo gli altri andare avanti,
allegri e spensierati e vedevo svolgersi la loro vita
come chi sta a guardare dietro una vetrina …bloccata
e sempre più incattivita verso una vita orribile che
aveva riservato per me solo il peggio. Mi imbottivo di
caffè per sopravvivere con quella parvenza di energia
che mi dava, ma non era mai sufficiente e poi l’effetto
passava velocemente, in due ore all’inizio e quando mi
assuefacevo, non funzionava più neanche quello e mi
sentivo ancora più persa e disperata...
Agli amici che mi cercavano inventavo sempre più scuse
di ogni genere, finché hanno smesso di cercarmi poiché
ero “strana”. Avevo un ragazzo che mi aveva lasciato
perché non ero “normale” e mi trovavo sempre più sola
con una famiglia che a volte mi sembrava la mia prima
nemica, una famiglia che spesso mi considerava viziata,
una figlia unica che ha avuto troppo e ora che cosa
vuole? “Che si alzi... che la smetta di lamentarsi... si dia
una mossa...”…Nessuno mi capiva....nessuno mi amava
veramente (pensavo).
La paura che sentivo diventava sempre più forte; mi
alzavo al mattino con pensieri atroci per la testa,
pensieri ricorrenti sulla morte e sull’inutilità della vita.
Sentivo paura degli altri, dei loro giudizi e non riuscivo
più a parlar loro serenamente (quella che si
chiama…”timidezza” ma che è solo “malattia”…in
realtà) e mi erano iniziati gli attacchi di panico…
Il mio ragazzo di allora passava dall’esser disperato e
quindi scappava, al sentirmi “matta” e finire così col
compatirmi. Sicuramente di tutte queste sensazioni che
provava, poche volte sentivo il suo amore per me, cioè
per qualcuno di cui non si capivano le reazioni né le
motivazioni che vi erano alla base e io lo sapevo e per
questo mi sentivo inadeguata a lui perché non sapevo
essere allegra e trasmettergli gioia, non riuscivo a
essere serena ma guidata da una gelosia fortissima
dettata dal senso di inferiorità rispetto a chiunque,
perché proprio quel “chiunque” sapeva prendere le
cose e vivere le situazioni diversamente da me.
Mi
sentivo come fossi vicina ad un estraneo, a qualcuno
cioè che veniva spesso annoiato dalla mia
“disperazione” per lui incomprensibile e ingestibile, che
se ero a letto immobilizzata e terrorizzata da qualcosa
che mi governava e piangevo, non se ne curava più.
Ma magari usciva e mi lasciava spesso sola.
Altre volte mi derideva con l’idea che fossi “viziata” e
mi accusava dicendo che pur di avere tutte le attenzioni
avrei inscenato qualunque cosa, che ero troppo debole
e che dovevo imparare a mettermi una maschera ed ad
essere più autonoma perché se lui fosse mancato…cosa
avrei fatto? In realtà forse, era proprio il suo desiderio,
quello di scomparire da me.. e io lo capivo…e mi
sentivo perciò sempre più un peso terribile per
chiunque, chi mai avrebbe potuto amarmi così com’ero?
Perché ero “uscita” così male?
Barbara Carabelli
(questa testimonianza continua nel prossimo numero)
Una C.A.E.P. a La Spezia
(Cappella Adorazione Eucaristica Perpetua)
domenica, 8 gennaio 2006, alle ore 15,30
nella Sala Conferenze della Parrocchia
di Maria Ausiliatrice (Canaletto)
avrà luogo il primo incontro sull’Adorazione Eucaristica
Perpetua a cura di Enrico Remondini, Coordinatore
delle C.A.E.P. (opera dei Missionari di Nostra Signora
del Santissimo Sacramento), per prospettare l’apertura
di una Cappella di Adorazione continua a Gesù
Eucaristia nella nostra città.
Il presente è un invito personale rivolto a noi tutti e
quanti non potranno dare disponibilità di presenza
nell’adorazione sono comunque chiamati a farsi
missionari d amore nel portare il messaggio, affinché
una catena di cuori adoranti nella fervida testimonianza
che si fa costante preghiera, custodisca e porti grazie di
conversione.
Mentre lavoriamo, studiamo, nella malattia, nella gioia e
nel dolore, ogni istante c’è chi veglia dinanzi
l’Eucaristia; notte e giorno, ininterrottamente, Gesù è
adorato nel Santissimo Sacramento, in riparazione del
male compiuto, delle bestemmie, delle infedeltà e dei
tradimenti di chi vive separato da Dio e non sa quanto è
da Lui amato.
Un alternarsi di persone nella fede semplice che si fa
sempre più intensa e partecipativa, comunione di
uomini, donne, giovani, anziani, uniti in un cuore ed
un’anima sola.
Adorazione che ha la forza di risvegliare le coscienze
assopite, infervorare la fede, animare le nostre
comunità e riscoprire Gesù vivo nel suo popolo.
Fede matura, cristocentrica, unione di cielo e terra.
Siamo chiamati personalmente all’appuntamento di
quell’ora settimanale d’adorazione; non siamo noi, ma è
il Signore che viene a cercarci, a bussare alla porta del
nostro cuore per rimanere in intimo dialogo con noi.
Gesù amava ritirarsi nel Getsemani nel silenzio, in
preghiera con il Padre, lo stesso luogo dove è iniziata
l’atroce Passione e dove disse ai suoi discepoli: “Non
siete capaci di vegliare nemmeno un ora con me?
In molte parrocchie già è presente l’adorazione
Eucaristica; nella Cripta di Cristo Re, ogni giorno, dalle
15.00 alle 18.00, è esposto il Santissimo Sacramento,
quindi l’invito dei missionari di Nostra Signora del S.S. è
conferma del bisogno di intensificare la nostra presenza
in un modo tutto speciale: insieme l’intera città, unita ai
piedi del Santissimo.
E’ un dono che Dio pone nelle nostre mani, giunto alle
porte di questa città nel periodo profetico d’Avvento.
Non interroghiamoci su quando e dove sarà la Cappella
di Adorazione, lo rivelerà lo Spirito che già ha scelto il
luogo e il tempo; infatti, lo Spirito non si sa da dove
viene e dove va, a noi è sufficiente disporre il cuore ad
accoglierlo, come Maria e Giuseppe a Betlemme, non
trovando posto in città, fu offerto loro una grotta, che
Dio aveva già predisposto, e divenne luogo
d’adorazione da parte dei pastori, i semplici, gli umili,
che non pongono molte domande, poiché il cuore
quando è libero dalle vanità, è capace di accogliere con
meraviglia e santo stupore i doni di Dio.
E’ una grazia speciale, innalzati ad una così mirabile
missione tutti insieme, fratelli perché Chiesa in Cristo.
Chi, infatti, non andrebbe da Gesù sapendo che Lui in
persona, come nelle strade della Galilea, percorre le vie
tra le nostre case?
Come resistere senza vederlo, udirlo proclamare le
parole di salvezza?
Come non cercare di toccare anche solo il lembo della
sua veste?
Noi sappiamo chi è e cosa ha compiuto. Siamo
battezzati nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Nel
suo nome abbiamo la vita; per le sue piaghe fummo
guariti.
Chi potrebbe rimanere indifferente, chiuso, lontano,
vedendo che tutti accorrano a Lui e udendo le
meravigliose
testimonianze
di
quanti
l’hanno
incontrato?
Forse noi non accorriamo più con quella fede gioiosa
che riesce ad attirare chi è incredulo e a scuotere tanta
indifferenza.
Dal cielo c’è data una grazia, accogliamola come
miracolo, cosi che il Re di Gloria, di Pace, d’Amore,
regni in tutti i cuori affinché fiori generosi di pura carità
sboccino inondando il mondo del profumo di Cristo.
Pregare e adorare per imparare ad amare.
(Daniela Romano)
(per l’opera dei Missionari di Nostra Signora del S.S. e
per l’apertura di una C.A.E.P. nella vostra città,
contattare Enrico Remondini - tel. 393.3262787
Si informa che l’Avvenire del 24 dicembre 2005 ha
pubblicato in merito un articolo)
domenica, 15 gennaio 2006
Chiesa di Maria Ausiliatrice - Canaletto – La Spezia
SANTA MESSA
al termine preghiera di guarigione
per malati e sofferenti nel corpo e nello spirito
ore 14.30 Santo Rosario - preghiera carismatica
ore 15.30 celebrazione Eucaristica
(celebrante: don Alejandro Festa)
CALENDARIO AGGIORNATO MESSE 2006
domenica, 15 gennaio
domenica, 19 febbraio
domenica, 19 marzo
domenica, 9 aprile
domenica, 14 maggio
domenica, 18 giugno
domenica, 17 settembre
domenica, 15 ottobre,
domenica, 19 novembre
domenica, 17 dicembre
(inizio ore 14.30)
informazioni: 0187.717476 - 340.6246118 - 3471188771
Sono aperte le prenotazioni per il pullman per la Casa di
Preghiera Gesù Amore in occasione del Misericordia
Tour sabato 25 febbraio 2006 - quota euro 12,50