“Non c`è nulla fuori dell`uomo che, entrando in lui, possa
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“Non c`è nulla fuori dell`uomo che, entrando in lui, possa
(1 Samuele 16,7) Lectio (Che cosa dice la PAROLA in sé) “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo” (Marco 7,15) “TU SCRUTI I CUORI”. “Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta” (Geremia 17,10). Un proverbio antico lo diceva così: “Una formica nera, su una pietra nera, in una notte nera, Dio la vede”. Il Vangelo l’ha detto così: “Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?” (Matteo 9,4). La mentalità giudaica collegava strettamente e in forma diretta malattia e peccato come un duplice peso e non bisognava contaminarsi con i peccatori. Ma questo potrebbe essere presunzione e ipocrisia (vv 1-7). Gesù siede tranquillamente alla tavola dei peccatori, insieme ai pubblicani. Chi l’aveva invitato osserva: “Se sapesse!”. Gesù sa e interviene (v 15). La peccatrice gli unge i piedi ed è lodata. Il paralitico carica sulle spalle il suo lettuccio e ritorna a casa libero di camminare e libero dentro, guarito nel corpo e nell’anima. Gesù vorrebbe liberare tutto l’uomo e chi entra nella legge dell’amore lo esperimenta: la giustizia, l’uguaglianza, la fraternità, la comprensione sono esperienze di chi vive di fede. Lectio divina/Pdv 0009 Ma la vera liberazione è quella interiore, che fa portare bene tutte le situazioni. L’esperienza dice che sovente la liberazione ‘sociale’ manca per la malizia umana o anche per circostanze involontarie. Quando questa manca, la pace del cuore è tuttavia sempre possibile. La luce viene dalla visione della Historia Salutis: tutta l’umanità è nel peccato e Gesù si è abbassato fino ad essere l’uomo peccatore, “per il perdono dei peccati”. TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE. C’è una legge che libera. La Parola di Dio, nel suo impatto con la storia di tutti i tempi, provoca necessariamente rotture e trasformazioni. Qualsiasi situazione umana viene scossa. La Parola è rivoluzionaria. E’ voce critica e stimola al rinnovamento. Relativizza ogni peccato umano e lascia in piedi un solo assoluto: il comandamento di Dio, l’imperativo dell’amore. I mali sociali, come tutti i mali del mondo, sono dentro l’uomo. Escono per sopraffare e distruggere. La Parola riporta alla verità. Non ci si può nascondere dietro la legalità. La liberazione è il lieto messaggio. Il Vangelo opera oggi. C’è una liberazione escatologica, ma oggi già è adempiuta, sempre interiormente, e possibilmente anche esteriormente. La Chiesa l’annuncia, educa, provoca anche per rompere situazioni di stallo, ma lo fa sempre prima come vita vissuta e sempre nell’amore. “E’ errato affermare che la liberazione politica, economica e sociale coincide con la salvezza in Gesù Cristo” (Giovanni Paolo I). PUREZZA DI INTENZIONE. Il criterio ultimo di moralità è la coscienza. Bisogna superare ogni comportamento legalistico e formalistico per essere veri esecutori della Parola di Dio. “La bocca parla della pienezza del cuore” (Matteo 15,34). “La purità d’intenzione è un atto di carità, per cui si riferiscono a Dio, ultimo fine, tutte le azioni, non avendo di mira che Dio solo: Deus meus et omnia!” (B. Giuseppe Allamano). “Non cercare di diventare giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l’ingiustizia” (Siracide 27,6 [7,6]). S. Bernardo urge perché si abbia la conca colma di autenticità e non si sia solo canali. 2 Meditatio (Che cosa dice la Parola oggi e a me) 1. “La brama del giusto è solo il bene. La speranza degli empi svanisce” (Proverbi 11,23). “Cammina alla mia presenza e sii perfetto” (Genesi 17,1). Dio mi vede. 2. Devo vigilare sulle intenzioni: lì deve avvenire la guarigione profonda. Che cosa voglio, quali sono le aspirazioni intime? Ragiono come gli uomini o come Dio? C’è del formalismo e del fariseismo? Attento al cuore. Tutto va usato in modo corretto, secondo il suo fine. 3. Tutto ciò che è male proviene dal cuore: sia che rimanga pensiero o diventi azione. E’ tanto più cattivo se esce da un cuore in cui è stata innestata la Parola, il Verbo Incarnato. E’ bene, invece, tutto ciò che deriva dalla Parola che inabita nel cuore. ‘Ama e fa quello che vuoi!’ Si può tradurre: ‘Amo e faccio ciò che Tu vuoi!’. Oratio (Che cosa mi fa dire la Parola) Riparazione Non si confonda legalismo e Antico Testamento che si sintetizza: AMA Dio e i fratelli! Il legalismo è l’uomo vecchio. Gesù denuncia la religiosità solo esteriore, ma dichiara che tutto il creato è buono, perché opera di Dio a servizio dell’uomo. E’ il cuore che “è lontano da me” (Marco 7,6). “Nell’angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie” (Salmo 106, 6) “Rendete grazie al Signore: egli è buono, eterno è il suo amore per noi. Lo dicano quelli che il Signore ha liberato, che ha strappato dalle mani del nemico. Li ha radunati da tutte le nazioni, dal nord e dal sud, dall’est e dall’ovest”. (Salmo 106,1. vv 8. 15. 21. 31). “Gridarono al Signore ed egli li salvò da ogni pericolo; con la sua Parola li fece guarire e li strappò dalla morte” Mostraci la tua via, guidaci sul retto cammino (Salmo 106, 19-20). Ringraziamento Richiesta dello Spirito Contemplatio (Il Signore parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste -Salmo 32,9) GUARDATO NEL CUORE! Communicatio (Destinatario della Parola è il popolo di Dio) 3 “Rendano grazie al Signore, egli è buono. Compie per l’uomo cose stupende. Raccontino le sue opere con canti di festa” (Salmo 106, 21-22). PER UNA VIRGOLA MALINTENZIONATA Quella virgola non sopportava la sua condizione insignificante. Nessuna la teneva in considerazione e, con i tempi moderni, anche i bambini delle elementari se ne fanno beffe. Gli stessi giornalisti, gli stessi scrittori non la usano più con riguardo. Dentro sentì crescere una terribile ribellione. Due stati nemici entrarono in conflitto. Da tutto il mondo accorsero pacieri e tanto fecero che il peggio sembrava evitato. Il Capo dello Stato diramò un comunicato rasserenante: “PACE, IMPOSSIBILE LANCIARE I MISSILI”. La virgola, livida di rabbia, fece un balzo e scivolò in avanti. Il Generale dell’esercito si trovò con questo messaggio: “PACE IMPOSSIBILE, LANCIARE I MISSILI”. Si scatenò la guerra mondiale! CUORE DI FANCIULLO Il piccolo Carlo era un bambino timidissimo e passava inosservato nella sua classe. I compagni non lo cercavano tanto e probabilmente non lo consideravano. Per la festa di Natale, Carlo volle preparare un disegnino per ognuno di loro. La mamma gli procurò cartoncini e pennarelli, ma in cuore aveva un segreto timore che anche quel gesto non portasse alcun risultato. Carlo lavorò con assiduità e per l’ultimo giorno di scuola prima di Natale tutto era pronto. Raccolse con cura i cartoncini nel suo zainetto e a scuola li distribuì a ciascun amico. A mezzogiorno, la mamma dal balcone vide la scolaresca uscire e disperdersi rumorosa, come di solito. Come di solito anche questa volta Carlo era l’ultimo e camminava da solo. Nessuno aveva mostrato grande entusiasmo per i suoi auguri autografi! Corse in casa ed era tutto emozionato. La mamma si aspettava che scoppiasse in lacrime per la delusione, ma Carlo, buttandosi al suo collo, le ripeteva: “Neanche uno. Neanche uno!”. La mamma sembrava non capire: “Non ho dimenticato neanche uno!”. 4