ITI Marie Curie

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ITI Marie Curie
Istituto Tecnico Settore Tecnologico
“Marie Curie”
Meccanica, meccatronica ed energia – Biotecnologie Ambientali
PROT. n° 3066/F3
Napoli, 15/5/2015
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
A.S. 2014-2015
Documento del Consiglio di Classe
(art. 5, commi 2 e 4 DPR 323 del 23 luglio 1998)
CLASSE V SEZIONE D
Indirizzo: MECCANICA E MECCATRONICA
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
DISCIPLINA
BOTTONE ENZO
LABORATORIO MECCANICA
D'ANIELLO CARMELA
INS. RELIGIONE CATTOLICA
DE STEFANO ALFREDO
FRATTOLILLO MARIA
MECCANICA, MACCHINE ED
ENERGIA
SISTEMI DI AUTOMAZIONE
GUADAGNI RAFFAELE
LAB.TECNOLOGIA MECCANICA
IODICE VINCENZO
LIGUORO FRANCO
TEC. MEC. DI PROCESSO E
PRODOTTO
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
MANZO ELENA
LINGUA INGLESE
MIZZONI PIERLUDOVICO
ODORE LUCIO
DISEGNO, PROG. ED ORGANIZ.
IND.LE
LAB. SISTEMI E AUTOMAZIONE
RIVERA GIOVANNI (coordinatore)
LIN. E LET. ITALIANA e STORIA,
RUOCCO ANIELLO
LABORATORIO DPO
RUSSO GIUSEPPE
SOSTEGNO
SCOGNAMIGLIO MARIA
SOSTEGNO
VANO ALESSANDRA
MATEMATICA
FIRMA
Sede: Via Argine, 902 80147 Napoli Tel: 0815961947 – fax: 0815969559
Distretto n. 49 - Codice Meccanografico: NATF190001 - Codice fiscale: 80025880636
Sito web: www.itimariecurie.it
e-mail: [email protected]
INDICE
1. Presentazione dell’Istituto
2. Caratteristiche del contesto territoriale
3. Tipologia dell’utenza
4. Elementi fondanti del POF
5. Presentazione della classe
6. Composizione commissione ESAMI DI STATO
6.1.
Memorandum allievi
6.2.
Profilo professionale del perito
6.3.
Obiettivi educativi, cognitivi e professionali
7. Criteri e strumenti di valutazione
7.1.
Attività integrative, di approfondimento ed extracurriculari (
8. Simulazione delle prove di esame svolte
8.1.
Tipologia della terza prova e discipline coinvolte
9. Conoscenze, capacità e competenze raggiunte
ALLEGATI
 Allegato 1. Relazione finale di ogni docente, contenente il programma svolto ( a cura del
singolo docente)
 Allegato 2. Griglie di valutazione prima prova
 Allegato 3. Griglia di valutazione seconda prova
 Allegato 4. Griglia di valutazione terza prova
 Allegato 5. Griglia di valutazione colloqui
 Allegato 6. Tabella di conversione terza prova
 Allegato 7. Simulazioni prove di esame
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1. Presentazione dell’Istituto
L’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Marie Curie” è stato sempre attento alle innovazioni
scientifiche e tecnologiche, secondo il costume della celebre ricercatrice franco-polacca, premio
Nobel per la Fisica nel 1903 e per la Chimica nel 1911, alla quale è intitolato.
L’ITT si è caratterizzato fin dalle sue origini come un istituto attento alle innovazioni, alla
ricerca tecnologica e al rinnovamento della didattica, sperimentando il “Progetto Ergon” per la
Meccanica-robotica, poi passato in ordinamento per tutti gli istituti tecnici di indirizzo meccanico.
L’Istituto ha tessuto relazioni forti con il mondo delle Aziende presenti sul territorio e non solo,
aderendo a più di un progetto di collegamento tra la Scuola e il mondo del Lavoro. Nella
dimensione attuale, sempre nell’ottica dell’apertura alla realtà professionale esterna, il “Marie
Curie” è protagonista di relazioni con il mondo imprenditoriale, ha da anni costituito il CTS che
offre un contributo indispensabile alla revisione e alla curvatura del curricolo, è scuola capofila del
polo tecnico-professionale PARTES sull’efficienza energetica.
Tra le vocazioni dell’Istituto rientra anche la costante attenzione alle problematiche ambientali,
affrontate con la partecipazione a progetti, finanziati dall’Ente Provincia, dall’USR Campania, che
hanno curato la sensibilizzazione degli alunni a corretti usi delle risorse e alla gestione dei rifiuti
(riciclaggio e raccolta differenziata). Nel corso della sua storia l’Istituto si è dotato, grazie ai
finanziamenti provenienti dall’USR Campania e dagli Enti Locali (in particolare dall’Ente
Provincia di Napoli), e soprattutto grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale, di moderne
apparecchiature e strumentazioni che rendono possibile una didattica laboratoriale in costante
aggiornamento.
Alla luce del nuovo ordinamento (L 133/2008; DPR 88/2010; DM 57/2010; CM 4/2012),
l’Istituto rientra nei nuovi indirizzi del settore tecnologico, infatti consta di due specializzazioni:
Meccanica, Meccatronica ed Energia e Biotecnologie Ambientali (articolazione dell’indirizzo
Chimica, Materiali e Biotecnologie).
L’attività didattica delle due specializzazioni è sempre implementata da percorsi di cultura
d’impresa, realizzati con opportuni stage, visite guidate e percorsi di alternanza in senso lato, presso
varie aziende dei due settori. La strategia didattica dell’istituto, infatti, si realizza attraverso
occasioni costanti di crescita personale e professionale, di assunzione di atteggiamenti responsabili,
sviluppo delle competenze relazionali, comunicative e cooperative, spendibili in situazioni
lavorative, di vita, a livello locale, nazionale, europeo e globale.
2. Caratteristiche del contesto territoriale
Il quartiere di Ponticelli, dove è ubicato l’ITT “Marie Curie”, nel corso degli anni ha subito
notevoli cambiamenti e, oggi, si configura come cerniera storica e geografica tra varie realtà. Alla
tradizionale vocazione agricola del territorio si è aggiunta, più che sostituita, la vocazione alle
innovazioni tecnologiche ed imprenditoriali. Le infrastrutture - soprattutto stradali - hanno poi
rafforzato i legami con i quartieri limitrofi (Barra e San Giovanni, Zona Industriale e Centro
Direzionale) e con i Comuni dell’Hinterland vesuviano, in modo da consentire l’ubicazione di
strutture e servizi a loro volta decisivi per un’ulteriore modificazione del tessuto sociale.
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I settori industriali più rappresentati sono quelli legati alla meccanica, all’elettronica,
all’elettrico, all’agro-alimentare, alla carta e al legno.
3.Tipologia dell’utenza
La struttura socioeconomica è definita da un insieme di imprese inserite nel mercato nazionale
ed internazionale e capaci spesso di una forte carica di innovazione.
Il territorio, tuttavia, presenta una prevalenza di popolazione di non elevato livello socioculturale: accanto a operai, agricoltori, piccoli commercianti o ambulanti, piccoli imprenditori
(definiti tali solo perché proprietari di officine a gestione familiare), vi è anche un considerevole
numero di disoccupati e, spesso, le famiglie sono monoreddito.
Gli alunni che frequentano l’istituto risentono di tali difficoltà: il loro comportamento, i loro
atteggiamenti, il loro modo di porsi nei confronti dell’Istituzione Scolastica sono sintomo di una
platea molto variegata e di una scarsa presenza sul territorio di servizi sociali.
La presenza di organizzazioni malavitose che inquinano il tessuto sociale rende gli adolescenti
particolarmente esposti a fattori di rischio, contro i quali la scuola e l’intera Offerta Formativa si
configura come indispensabile baluardo istituzionale, promuovendo la cultura della cittadinanza
attiva, della legalità, della solidarietà, del rispetto reciproco anche nei confronti delle minoranze
etniche, presenti da lungo tempo sul territorio e recentemente vittime di intolleranza e
discriminazione.
4. Elementi caratterizzanti il POF
Il Piano dell’Offerta Formativa indica le seguenti finalità educative, cui si indirizzano tutte le
attività, sviluppando in setting alternativi i saperi delle discipline curricolari:
1) promuovere la crescita della persona
2) sviluppare il senso di responsabilità
3) acquisire capacità di orientamento e di valutazione
4) promuovere la capacità di collaborare con gli altri
5) acquisire competenze relazionali, di comunicazione e di interazione
6) acquisire competenze relative alla risoluzione di problemi in compiti complessi.
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5. Presentazione della classe
La classe è formata da 12 alunni, tutti provenienti dalla quarta della scorso anno scolastico, con
livelli di competenza medio – bassi ma anche con qualche buona ed autonoma individualità. Nel
gruppo classe è presente un alunno con diversa abilità, che segue una programmazione
differenziata.
Nel complesso gli allievi sono stati tutti disponibili a prendere parte alle attività didattiche ma
hanno anche mostrato di non essere abituati all’impegno nello studio domiciliare. Molti docenti del
Consiglio di classe lamentano, quindi, partecipazione passiva e discontinua, scarso interesse ed
impegno non adeguato alle necessità.
Tali negatività sono in parte ascrivibili alla discontinuità didattica registrata per alcune discipline, in
particolare per Lingua inglese, Matematica Sistemi.
Migliori risultati sono stati constatati dai docenti che hanno avuto in affidamento la classe fin dal
terzo anno.
È stato, tuttavia, possibile verificare per tutte le discipline il raggiungimento degli obiettivi minimi
in relazione alle competenze richieste per il profilo di uscita e, in qualche caso, partecipazione attiva
e risposta positiva alle sollecitazioni ed indicazioni dei docenti soprattutto nell’ultima parte
dell’anno scolastico.
6.Composizione commissione Esame di Stato
Commissario interno Disciplina
1) Lingua e letteratura Italiana prof. Giovanni Rivera
2) Meccanica, macchine ed energia
prof. ing. Alfredo De Stefano
3) Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
prof. Ing. Vincenzo Iodice
Discipline assegnate ai Commissari esterni
1) Disegno, progettazione e organizzazione industriale
2) Lingua inglese
3) Matematica
6.1. MEMORANDUM PER I CANDIDATI
1. Prima prova scritta: 17 Giugno 2015 - ore 8,30
2. Seconda prova scritta: 18 Giugno 2015 - ore 8,30
3. Terza Prova: 22 Giugno 2015.
È opportuno che i candidati abbiano con sé un documento valido di riconoscimento.
Durante le prove scritte sarà consentito l’uso:
a) del dizionario della lingua italiana (non a carattere enciclopedico)
b) della calcolatrice scientifica
c) del manuale tecnico.
Il giorno della Prima prova scritta ogni candidato dovrà comunicare alla Commissione la tipologia
dei lavori prescelti per dare inizio al colloquio, specificando il titolo dell'argomento e/o l’esperienza
di ricerca o di progetto, presentata anche in formato multimediale.
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6.2. Il profilo professionale del perito industriale del settore tecnologico
Il perito è una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive diverse e caratterizzate da
rapida evoluzione; possiede quindi versatilità, ampio ventaglio di competenze, capacità di
adattamento all’evoluzione della professione.
Nell’ambito del proprio livello operativo conosce:
 le caratteristiche d’impiego ed i processi di lavorazione dei materiali;
 le caratteristiche funzionali e d’impiego delle macchine utensili;
 l’organizzazione e gestione della produzione industriale;
 i principi di funzionamento delle macchine a fluido;
 le norme antinfortunistiche, di sicurezza sul lavoro, di rispetto dell’ambiente.
Ha capacità:
 linguistico espressive, anche in lingua straniera (inglese), e logico-matematiche;
 di lettura e interpretazione di schemi e disegni;
 di elaborazione di cicli di lavorazione con analisi e valutazione dei costi;
 di utilizzare sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
 di utilizzare strumenti e tecnologie informatiche.
6.3. Obiettivi educativi, cognitivi e professionali
Il Consiglio della classe VD ha operato, perseguendo i seguenti obiettivi:
 Favorire la formazione dell'identità personale dello studente
 Ampliare la dimensione civile e sociale della persona
 Riconoscere e praticare la parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne
 Saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un'occasione per un confronto e una
ricerca comune di valori unificanti
 Riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale
 Saper accettare la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando per la sua
integrazione nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro
 Fare propria la cultura basata sull’accettazione, sul rispetto degli altri e sulla solidarietà
 Saper apprezzare i valori dell'amicizia, della vita relazionale e della qualità della vita
 Saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e, quindi, saper
rispettare le regole, l'ambiente, gli altri, le cose proprie e altrui
 Saper valutare e autovalutarsi con senso critico
Obiettivi cognitivi
 Saper utilizzare la lingua italiana parlata, scritta e trasmessa per entrare in rapporto con gli
altri
 Comprendere i messaggi e saper comunicare utilizzando la lingua straniera
 Conoscere il linguaggio scientifico e tecnico per analizzare ed interpretare fenomeni naturali
 Comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo scientifico e tecnico anche in lingua
straniera
 Conoscere il linguaggio informatico per utilizzare strumenti informatici e telematici
 Porsi problemi e prospettare soluzioni
 Maturare capacità logico- deduttive e induttive
 Saper lavorare autonomamente e in gruppo
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Obiettivi Professionali
 Affrontare le innovazioni del mondo produttivo
 Riconoscere le sollecitazioni provenienti dal territorio
 Acquisire versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento
 Affrontare i problemi in termini sistemici
7. Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione degli studenti è stata effettuata secondo i parametri dettati dalla normativa vigente (L
169/2008, DPR 122/2009) con voto espresso in decimi, e si è basata su :
 Osservazioni del lavoro scolastico in classe
 Partecipazione degli studenti durante le lezioni
 Esercitazioni individuali o collettive
 Analisi del lavoro svolto a casa
 Brevi test su singole abilità specifiche
 Verifiche scritte
 Verifiche orali
 Prove pratiche
 Simulazioni
Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale
 Acquisizione dei contenuti ed eventuale rielaborazione personale dei medesimi
 Proprietà espressiva, pertinenza e logicità dell'esposizione
 Metodo di lavoro e capacità di rapportarsi ad una situazione problematica
 Livello di partenza
 Processo evolutivo e stili e ritmi di apprendimento
 Autonomia e partecipazione
 I criteri di valutazione e di attribuzione del voto di condotta sono conformi a quelli indicati
nella griglia inserita nel POF
7/1. Attività integrative, di approfondimento e extracurricolari
Stage aziendali,
CAD CAM
(come da fascicolo personale dei candidati)
8. Numero di simulazioni di esame svolte durante l’anno scolastico
Il consiglio di classe ha programmato simulazioni per ciascuna prova scritta, che si sono svolte tra i
mesi di marzo e di maggio (una per prima e seconda prova; due per la terza prova).
8/1. Tipologia della terza prova e discipline coinvolte
Tipologia mista: numero quesiti (4 a risposta multipla e 2 a risposta aperta)
Finalità: La prova intende accertare le competenze, le conoscenze e le capacità acquisite dal
candidato nell’ultimo anno di corso.
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Obiettivi:
a) verifica abilità di comprensione delle discipline di studio
b) verifica della terminologia corretta e delle tecniche operative
c) verifica delle competenze generali acquisite
Discipline coinvolte:





STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
MECCANICA
TECNOLOGIA MECCANICA
Tempo disponibile per l’esecuzione della prova: 90 min.
Supporti didattici consentiti:
dizionario della lingua italiana (non a carattere enciclopedico)
calcolatrice scientifica
manuale tecnico
9 Conoscenze, competenze e capacità in ambito disciplinare
Si rinvia alla relazione finale di ciascun docente e al programma di ciascuna disciplina riportati
nelle pagine seguenti.
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DISCIPLINA: I.R.C.
DOCENTE: Carmela D'Aniello
FINALITÀ:
L’acquisizione dei termini specifici e dei concetti chiave dell’etica e in particolare dei vari ambiti della
bioetica.
La conoscenza dei fondamenti della morale cristiano-cattolica.
L’affinamento della capacità di relazionarsi con i compagni in modo costruttivo, soprattutto nel
confrontarsi con equilibrio e senza pregiudizi con le varie posizioni dell’etica cattolica e con quella
dell’etica laica segnatamente ai temi della bioetica.
OBIETTIVI:
La presa di coscienza della “misura e del modo in cui i valori del cattolicesimo incidono sulla cultura e
sulla vita sociale” e di come tale valori, messi al centro della propria vita, possono guidare e illuminare
le scelte di credenti e non credenti
CONTENUTI DISCIPLINARI:
I giovani e l'etica.
Etiche contemporanee e relativismo etico.
Etica e morale.
Etica laica ed etica religiosa a confronto.
L'etica cristiana e la morale personalistica.
Coscienza: voce di Dio o dell'uomo?
Coscienza e libertà.
La bioetica.
La cultura della vita e la cultura della morte (in “Evangelium Vitae” di Giovanni Paolo II).
Il valore della vita e la legge 194.
L'embrione è persona? L'embrione e i suoi diritti.
Fecondazione artificiale e maternità surrogata. Mamma provetta ed uteroin affitto: valutazioni etiche.
Problematiche etiche: le cellule staminali.
Problematiche etiche: la clonazione.
Problematiche etiche: l'eutanasia. L'eutanasia secondo la visione cristiana.
Dopo il 15 maggio si prevede di trattare i seguenti argomenti:
Approfondimento sul tema della pace e delle guerre dimenticate
RELAZIONE:
La classe è stata corretta e responsabile nel comportamento, ha seguito l’attività didattica con un
atteggiamento di costante collaborazione e di diligente coinvolgimento, cosicché il lavoro
dell’insegnante è risultato sempre agile e sereno.
Soprattutto durante la trattazione delle tematiche legate alla bioetica (aborto – eutanasia - fecondazione
assistita), in cui la classe ha partecipato con vivo interesse, il gruppo ha evidenziato una profonda
sensibilità umana, concretizzatasi in significati interrogativi esistenziali e riflessioni personali che
hanno permesso di attestare il soddisfacente cammino di maturazione conseguito degli alunni.
Come metodo di lavoro sono state privilegiate le lezioni frontali e quelle svolte sotto forma di dialogoconfronto con l’insegnante e tra compagni in atteggiamento di rispetto per ogni convinzione
individuale. Si è inoltre operato utilizzando in modo costruttivo il manuale in adozione anche
attraverso questionari, schemi, mappe facendo un uso mirato degli audiovisivi.
Gli argomenti previsti dal Piano di lavoro annuale sono stati svolti regolarmente e in generale la
scolaresca ha conseguito un livello di preparazione molto buono
La valutazione ha preso in considerazione il tipo di partecipazione, l’impegno manifestato nell’analisi e
nell’approfondimento dei contenuti, la capacità di rielaborare gli stessi in modo autonomo e con
linguaggio appropriato, lo sforzo di migliorare e arricchire il proprio vocabolario individuale.
Totale ore previste
N. 33
Totale ore effettuate
N.
9
DISCIPLINA: LINGUA E LETTERE ITALIANE
DOCENTE: PROF. GIOVANNI RIVERA
FINALITÀ:
Come indicato nel curricolo per competenze del POF d'Istituto, la finalità dell'insegnamento
dell’Italiano è l’integrazione tra i temi di fondo della letteratura italiana con lo sviluppo scientifico e
tecnologico, in una dimensione sincronica e diacronica,che costituisca la chiave di lettura della realtà.
OBIETTIVI:
Analisi di testi letterari, poetici e narrativi,e non letterari, di vario formato;
costruzione di mappe concettuali; sviluppo delle abilità di comunicazione, di scrittura argomentativa ed
espressiva.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
1 L'età del Positivismo.
1.1 Caratteri generali del Realismo del Naturalismo e del Verismo.
1.2 Il contesto storico del Verismo
1.3 L'opera di Giovanni Verga e il ciclo dei Vinti.
2 L'età del Decadentismo.
2.1 Caratteri generali del Decadentismo e dei movimenti ad esso collegati:Simbolismo, Estetismo,
Futurismo,Poesia Pura ed Ermetismo.
2.2 Giovanni Pascoli e la Poesia simbolica.
2.3 L'opera di Gabriele D'Annunzio
2.4 I manifesti futuristi e l'opera di Marinetti.
2.5 Poesia pura e poesia ermetica: Ungaretti, Montale, Saba, Quasimodo,
2.6 L'evoluzione del genere romanzo: da Pirandello a Svevo.
3 Cultura e società nel secondo dopoguerra
3.1 Il neorealismo: da Moravia a Pasolini
3.2 L'opera narrativa di Carlo Emilio Gadda
3.3 Italo Calvino: rivisitazione della tradizione narrativa e innovazione del genere romanzo.
4 Il teatro
4.1 Differenza tra narrazione e rappresentazione
4.2 Esempi di drammaturgia: Luigi Pirandello,Eduardo De Filippo
5 Il linguaggio dei media.
5.1 La comunicazione giornalistica.
5.2 L'informazione sul WEB.
RELAZIONE
La classe ha risposto in misura soddisfacente alle sollecitazioni del docente, mostrando interesse per i
temi trattati e conseguendo gli obiettivi di apprendimento sufficienti per affrontare le prove d'esame.
Gli alunni si sono esercitati nelle varie tipologie di scrittura e sono stati guidati a scegliere i temi per gli
approfondimenti individuali che hanno condotto mostrando buona capacità di lavoro autonomo.
Totale ore previste (4x33)
N.132
Totale ore effettuate al 5 maggio 2015
N.80 (+16 previste fino a termine = 96)
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DISCIPLINA:STORIA
DOCENTE: PROF. GIOVANNI RIVERA
FINALITÀ:
Come indicato nel curricolo per competenze del POF d'Istituto, la finalità dell'insegnamento della
Storia è la consapevolezza dell'evoluzione delle società in generale e dello sviluppo scientifico e
tecnologico, in una dimensione sincronica e diacronica,che costituisca la chiave di lettura della realtà.
OBIETTIVI:
Competenza nell'analizzare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico; utilizzare il
lessico delle scienze storico-sociali; utilizzare e applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca
storica in contesti laboratoriali e operativi; utilizzare fonti storiche di diversa tipologia (visive,
multimediali e siti web dedicati) per produrre ricerche su tematiche storiche. Le competenze di
cittadinanza attiva, trasversali per tutte le discipline, sono sviluppate nell’ambito disciplinare storico
con continui confronti Presente/Passato/Presente, con particolare riferimento alle radici storiche della
Costituzione italiana, alle Carte internazionali dei diritti e alle principali istituzioni nazionali, europee e
internazionali.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
1 Introduzione al Novecento
1.1 Il dibattito storiografico su Secolo lungo e secolo breve
1.2 Le trasformazioni economiche e sociali della seconda metà del XIX
1.3 Gli assetti geopolitici alla fine del XIX secolo
1.4 Politica e Società europea nel primo decennio del Novecento
1.5 Politica e società italiana nel primo decennio del Novecento: le caratteristiche della cosiddetta età
giolittiana.
1.6 Gli equilibri mondiali nel primo decennio del Novecento
2 La Grande Guerra
2.1 Condizioni di lungo, medio e breve periodo che favorirono il primo conflitto mondiale
2.2 Il Sistema delle Alleanze e la causa occasionale dello scoppio del conflitto
2.3 Neutralisti e interventisti in Italia
2.4 Lo svolgimento del conflitto: tappe fondamentali
2.5 La conclusione del conflitto e i trattati di pace
3 L'età dei totalitarismi
3.1 Dalla Rivoluzione russa all'affermazione dello Stalinismo in Unione Sovietica
3.2 Origini ed evoluzione dell'ideologia fascista.
3.3 La politica economica del Fascismo
3.4 La politica interna e la politica estera del fascismo
3.5 Origini ed evoluzione dell'ideologia nazista
3.6 L'espansionismo nazista negli anni trenta.
4 La Seconda Guerra Mondiale
4.1 Condizioni di lungo, medio e breve periodo del secondo conflitto mondiale
4.2 Lo svolgimento del conflitto. tappe fondamentali
4.3 La Shoah
4.4 La conclusione del conflitto e i nuovi equilibri mondiali
5 La Ricostruzione
5.1 Il Piano Marshall
5.2 I nuovi assetti politici all'interno degli Stati europei
5.3 La nascita della Repubblica Italiana
5.4 I "Miracoli economici" in Italia, Germania e Giappone.
6 La Guerra Fredda
6.1 Gli equilibri internazionali e la contrapposizione dei Blocchi: Nato e Patto di Varsavia
6.2 Gli Stati "Non allineati"
6.3 La decolonizzazione e i suoi effetti sugli equilibri mondiali
7 Il mondo negli ultimi decenni del XX secolo
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7.1 Il crollo del sistema comunista nell'Europa dell'Est
7.2 La riunificazione tedesca
7.3 Origini ed evoluzione dell'Unione Europea
7.4 Terrorismo interno e Terrorismo internazionale negli ultimi decenni del XX secolo
7.5 Gli assetti geopolitici nel Medio Oriente
RELAZIONE
La classe ha seguito con interesse le lezioni, maturando le competenze attese e mostrando di saper
elaborare con autonomia il lavoro di documentazione. Sono state condotte esercitazioni, positivamente
concluse, di prove d'esame.
Totale ore previste (2x33)
N.66
Totale ore effettuate al 5 maggio 2015
N.50 (+8 previste fino a termine = 58)
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DISCIPLINA: LINGUA INGLESE
DOCENTE: PROF.SSA MANZO ELENA
FINALITÀ:
Le finalità dell'insegnamento di Lingua Straniera sono le seguenti:
1. il potenziamento delle competenze comunicative per consentire un'adeguata interazione in contesti
diversificati ed una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un patrimonio linguistico sempre
più ampio;
2. la comprensione interculturale, non solo nelle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa ad
espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura;
3. l'educazione linguistica che coinvolga anche la lingua italiana, sia in un rapporto comparativo
con L2, sia nei processi che stanno alla base dell'uso e dello studio di ogni sistema linguistico;
4. la consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di
autonomia nella scelta e nell'organizzazione delle proprie attività di studio;
5. l'acquisizione degli elementi fondamentali della microlingua di indirizzo, come contributo alla
preparazione professionale
OBIETTIVI
1. saper sostenere semplici conversazioni su argomenti generali adeguate al contesto ed alla
situazione di comunicazione;
2. utilizzare strategie di lettura adeguate allo scopo (idea generale o informazioni specifiche) e al
tipo di testo, sapendo comprendere il significato di singoli vocaboli in contesto (deduzione, uso
del dizionario) e il significato e lo scopo di frasi e/o paragrafi.
3. saper analizzare il testo individuando i concetti fondamentali, i collegamenti, i nessi logici,
saper ordinare e sintetizzare;
4. individuare le strutture ed i meccanismi linguistici che operano a diversi livelli (es. semantico,
lessicale e morfosintattico);
5. comprendere in maniera globale e/o analitica il materiale audio/video proposto, anche con
l'ausilio di attività guidate;
6. comprendere in maniera globale e/o analitica (a seconda della situazione) testi scritti di
interesse generale e/o scientifici ( specifici del settore di specializzazione), e/o storico-sociale
e/o argomenti di attualità;
7. trasporre in lingua italiana testi scritti specifici dell'indirizzo;
8. produrre testi orali e scritti (anche con l'ausilio di appunti sintetici) per descrivere fatti,
esperienze, processi o situazioni esponendo quanto appreso in modo non mnemonico, ma
sufficientemente rielaborato e grammaticalmente accettabile;
CONTENUTI DISCIPLINARI:
 Tools and machine tools :Entering a Machine Shop- Machine Tools- Lathes- Milling
machine-Computer and machine- Computer and machine-CNC Machines- CAD The Second Industrial Revolution- Henry Ford
 Computers and automation: What is a computer- The Internet
 Engines and car technology: Car Engines- Diesel Engine-Hybrid Cars- Fuel- cell hydrogen
cars.
 Revisione delle principali strutture grammaticali.
RELAZIONE
Dall’inizio dell’anno scolastico la classe VD ha presentato livelli di competenza medio – bassi e
carenze nella conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina. Ciononostante si può constatare la
presenza di qualche buona ed autonoma individualità.
Nel complesso gli allievi sono stati tutti disponibili a prendere parte alle attività proposte, anche se in
modo guidato. Essi hanno inoltre evidenziato di non essere abituati all’impegno nello studio. Si
sottolineano, quindi, partecipazione passiva e discontinua, scarso interesse ed impegno non adeguato
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alle necessità.
La valutazione finale al termine di ciascun periodo si è basata essenzialmente sui voti riportati nelle
diverse interrogazioni orali e negli elaborati scritti. Tuttavia, si è tenuto conto anche del tipo di
impegno profuso sia in classe che a casa, del livello di partecipazione ed interesse, del livello di
attenzione mostrata, dei miglioramenti o dei regressi constatati. Alla fine di tutto il percorso, si è tenuto
conto del profitto conseguito nell’intero anno scolastico. In particolare, è stato verificato il
raggiungimento degli obiettivi minimi relativamente ai contenuti svolti durante tutto l’anno scolastico.
Il programma non corrisponde a quanto previsto dalla programmazione iniziale per i seguenti motivi:
per l’impegno scarso e discontinuo nello studio da parte dei discenti, per il tempo speso in classe per
frequenti ripassi, svolgimento di esercizi, e recupero delle carenze, e per le numerose ore di attività
alternative in cui le classi sono state spesso impegnate. Tali circostanze hanno comportato
inevitabilmente un rallentamento nello svolgimento del programma nonché il raggiungimento di una
preparazione, per alcuni allievi, non proprio soddisfacente.
In conclusione, si evidenzia come siano stati esigui gli alunni che abbiano dimostrato senso di
responsabilità, interesse nei confronti della disciplina, partecipazione attiva e risposta positiva alle
sollecitazioni ed indicazioni del docente, impegno continuo raggiungendo così un profitto discreto o
buono in termini di acquisizione di conoscenze e di competenze.
Totale ore previste
Totale ore effettuate
N.70
N. 61
14
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: VANO ALESSANDRA
FINALITÀ:
Fornire agli studenti gli strumenti necessari da applicare nel quotidiano e per orientarsi nei diversi
ambiti cognitivi del mondo contemporaneo sempre più caratterizzato dalla presenza di situazioni
problematiche che richiedono un approccio di tipo scientifico; far acquisire loro le capacità
necessarie per seguire la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti,
siano essi conoscitivi o decisionali.
OBIETTIVI:
Alla fine dell’anno scolastico l’alunno dovrà possedere, sotto l’aspetto concettuale, i contenuti
stabiliti dal programma ed essere in grado di:
 Operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione
delle formule.
 Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico della disciplina.
 Costruire procedure di risoluzioni di un problema.
 Stabilire le principali caratteristiche di una funzione.
 Saper approssimativamente tradurre in un grafico una funzione.
 Saper leggere il grafico di una funzione.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Richiami sulle disequazioni fratte e sui sistemi di disequazioni - Richiami sulle rette e coefficiente
angolare – Intervalli- Definizione di funzione e classificazione - Funzioni pari e dispari - Dominio
di una funzione - Intersezione di una funzione con gli assi cartesiani -Positività di una funzione Cenni sul concetto di limite di una funzione – Operazioni sui limiti e forme determinate - Forma
indeterminata 0/0 e cenni sul calcolo di limiti relativi ad essa - Infiniti e loro confronto - Forma
indeterminata ∞/∞ e calcolo di limiti ad essa relativi con l’uso del confronto degli ordini di infinito
- Definizione di asintoto e ricerca degli asintoti di una funzione - Definizione di funzione continua
in un punto e in un intervallo - Rapporto incrementale e suo significato geometrico - Definizione di
derivata - Significato geometrico della derivata di una funzione in un punto - Continuità e
derivabilità - Regole di derivazione di alcune funzioni elementari - Operazioni sulle derivate Cenni sulla derivata di una funzione composta - Definizione di funzione monotona - Definizione di
massimo e minimo relativo e massimo e minimo assoluto di una funzione - Derivata seconda Cenni sul concetto di concavità e convessità e sui punti di flesso di una funzione - Grafico
approssimato di una funzione - Interpretazione del grafico di una funzione - Cenni sulle funzioni
trascendenti (funzioni esponenziale, logaritmica, seno, coseno, tangente).
15
RELAZIONE
L’insegnante ha seguito gli studenti della classe VD solo nell’anno in corso ed ha subito cercato di
instaurare con loro un dialogo educativo aperto e proficuo.
Per tutto l’anno scolastico i ragazzi hanno mostrato partecipazione alle lezioni, ma tale
partecipazione il più delle volte non era seguita da adeguato studio e impegno a casa.
Il livello di preparazione, all’inizio dell’anno, era per la maggior parte insufficiente riguardo le
nozioni di base e solo un gruppo esiguo si attestava sulla mediocrità o sulla sufficienza; si è poi
attestato su una mediocrità generalizzata alla fine del primo quadrimestre e infine sulla sufficienza
alla fine dell’anno scolastico per la maggior parte dei ragazzi.
Sono stati elementi di valutazione la partecipazione alle attività in aula, l’impegno e il percorso
formativo effettuato dall’alunno.
Gli argomenti trattati sono stati ripetuti più di una volta per le difficoltà incontrate dai ragazzi nel
comprenderli a causa delle loro lacune di base e per poter far meglio assimilare loro i concetti
fondamentali e propedeutici per gli argomenti successivi.
La programmazione prefissata non è stata svolta completamente per il livello di base della classe,
per aver dato ampio spazio alla ripetizione di argomenti poco chiari, ma fondamentali per la
comprensione di quelli da affrontare successivamente e per le assenze dei ragazzi, soprattutto ad
inizio anno scolastico.
Totale ore previste
N. 99
Totale ore effettuate
N. 81 al 7.5.2015 + totale ore da effettuare previste per fine anno
scolastico N. 12
16
DISCIPLINA: DISEGNO PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE -VDDOCENTE: PROF. P. MIZZONI
PROF. A. RUOCCO
FINALITÀ:
Capacità critiche e di rielaborazione. Capacità di saper organizzare il proprio lavoro con
consapevolezza e autonomia. Capacità di comunicare e documentare adeguatamente il proprio lavoro.
Capacità di sapersi inserire in un gruppo di lavoro, apportandovi un fattivo contributo. Conoscenze
specifiche dei sistemi per il disegno assistito dal computer (CAD). Capacità di sviluppo di cicli di
lavorazione e/o montaggio eseguendo scelte di convenienza economica nell’uso delle attrezzature,
delle macchine e degli impianti. Capacità di redigere documentazione in forma scritta e grafica, del
lavoro svolto. Comprensione di documenti e manuali tecnici.
OBIETTIVI:
Acquisizione di una mentalità progettuale. Dimensionamento di particolari meccanici. Disegno
esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa. Progettazione di semplici attrezzature per le
lavorazioni previste nei cicli di lavoro. Cicli di lavorazione e fogli di analisi. Scelte di convenienza
economiche nell’uso di attrezzature e di macchine utensili in funzione dei cicli di lavorazione.
Conoscenze generali della struttura dei costi di realizzazione di un particolare. Conoscenza delle
tecniche/strumenti di programmazione della produzione. Conoscenza delle tecniche/strumenti di
assicurazione qualità.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Progettazione e studio di semplici attrezzature per le lavorazioni alle macchine utensili. Organi di
appoggio, fissaggio, trasmissione del moto, cuscinetti. Trasformazione del disegno di progettazione in
disegno di fabbricazione. Criteri di impostazione di un ciclo di lavorazione e foglio di analisi. Analisi
critica dei cicli di lavorazione. Sistemi produttivi. Azienda: funzioni aziendali e aree di intervento.
Costi aziendali: tipologia e struttura dei costi. Analisi di costo di un prodotto: ripartizione dei costi
fissi e variabili. Analisi del punto di paraggio di una produzione multi-prodotto. Qualità: I sette
strumenti di ISHIKAWA.
RELAZIONE:
La classe, durante l’anno scolastico ha sempre mantenuto un atteggiamento di scarso interesse verso
l’attività didattica e soltanto verso la fine dell’anno, un discreto numero di alunni ha aumentato
sensibilmente la partecipazione e la produzione degli elaborati assegnati. Gli alunni, durante l’anno
scolastico, hanno prestato un’attenzione particolare per le applicazioni/esercitazioni pratiche ma meno
impegnati per le lezioni teoriche. Le capacità e le conoscenze di base si sono rivelate sufficienti.
Alcuni alunni hanno mostrato conoscenze e competenze leggermente superiori alla media classe. Nel
complesso la classe ha raggiunto risultati sufficienti.
Totale ore previste
N. 165
Totale ore effettuate
N. 92
17
DISCIPLINA: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
DOCENTE: PROF. ALFREDO DE STEFANO / ENZO BOTTONE
FINALITÀ:
Come indicato nel curricolo per competenze del POF d'Istituto, la finalità dell'insegnamento
meccanica. macchine ed energia è l’integrazione tra disegno, progettazione e organizzazione aziendale
nonché della tecnologia meccanica. Alla fine del corso i discenti sono in grado di verificare progettare,
dimensionare un pezzo meccanico.
OBIETTIVI:
Saper dimensionare un organo meccanico per consentire la produzione in serie: è il caso dei chiodi,
delle viti, delle chiavette, delle linguette e di tanti altri organi, il cui impiego è diffuso sia nel campo
industriale che in quello domestico. La progettazione di un organo meccanico, procede di pari passo su
due binari paralleli, il disegno e il calcolo.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
1 GIUNTI E INNESTI.
1.1 Giunti rigidi: giunti a dischi; giunti a flange;
1.2 Giunti elastici: giunti elastici a molla; giunti elastici in gomma;
1.3 Giunti mobili: giunto OLDHAM; giunto di CARDANO;
1.4 Innesti a denti.
2 MANOVELLISMI.
2.1 Manovellismo di spinta rotativa;
2.2 Studio cinematico;
2.3 Velocità reale del piede di biella.
3 DIMENSIONAMENTO DEL MANOVELLISMO DI SPINTA
3.1 Forze esterne e forze di inerzia;
3.2 Momento motore, Bielle lente e veloci.
4 ALBERI E MANOVELLE.
4.1 Manovelle di estremità – bilanciamento. Calcolo della manovella d’estremità;
4.2 Calcolo del diametro dell’albero. Dimensionamento e verifica;
4.3 Alberi ad asse rettilineo.
5 PERNI E CUSCINETTI.
5.1 Perni portanti – perni di estremità – perni intermedi – perni di spinta;
5.2 Cuscinetti assiali.
6 ORGANI DI COLLEGAMENTO.
6.1 Chiodature. Viti di collegamento;
6.2 Chiavette e linguette;
6.3 Alberi scanalati.
7 UNIFORMITA’ DEL MOTO ROTATORIO
7.1 Dimensionamento del volano;
7.2 Coefficiente di fluttuazione e verifica alla sollecitazione centrifuga;
8 MOTORI AD ACCENZIONE COMANDATA.
8.1 Motori a quattro tempi. Ciclo reale;
8.2 Motori a due tempi. Motori con aspirazione del carter;
8.3 Carburazione – Distribuzione – Accensione;
9 MOTORI A COMBUSTIONE GRADUALE O DIESEL
9.1 Motore diesel a quattro tempi;
9.2 Motori diesel a due tempi;
9.3 L’iniezione meccanica
RELAZIONE
La classe è stata sempre partecipe alla vita scolastica sia in modo autonomo sia dietro alle
sollecitazioni del docente, mostrando curiosità ed interesse per gli argomenti proposti e nel complesso i
risultati e gli obiettivi di apprendimento possono nel complesso, ritenerli sufficienti per affrontare la
prova d’esame. Gli alunni si sono esercitati con esercitazioni scritte sui vari argomenti trattati, guidati
18
opportunamente riescono a conseguire una quasi sufficienza.
Totale ore previste (4x33)
N.132
Totale ore effettuate al 12 maggio 2015
N.78 (+16 previste fino a termine = 94)
19
MATERIA:TECNOLOGIA MECCANICA
DOCENTI: ING. VINCENZO IODICE – PROF. RAFFAELE GUADAGNO
FINALITÀ:
Dare nel corso dell’ultimo anno del curriculo quella identità forte allo studente, rafforzando sia le
competenze di carattere scientifico e tecnologico sia quelle linguistiche-letterarie in modo che a
conclusione del percorso di studi, si possa inserire con facilità nel mondo del lavoro, possa accedere
all’università con risultati apprezzabili ed effettuare con diligenza il tirocinio per la successiva
iscrizione all’albo professionale.
OBIETTIVI:
Conoscere le caratteristiche, il funzionamento e le lavorazioni effettuabili dal tornio parallelo, essere in
grado di valutare le condizioni di taglio in tornitura.
Conoscere e saper individuare i principali trattamenti termici dei materiali metallici con particolare
attenzione a per quelli utilizzati nella costruzione degli organi meccanici di trasmissione del moto.
Essere in grado di descrivere le proprietà meccaniche dei materiali e le loro unità di misura, aver
chiaro il concetto di sollecitazione e di resistenza dei materiali. Saper eseguire e interpretare i risultati
di una prova ed essere in grado di redigere la relazione tecnica.
Conoscere i principi fondamentali della sollecitazione a fatica per gli organi meccanici, individuare gli
aspetti della rottura a fatica per poi intervenire in fase di progetto e di esercizio;
Saper il principio su cui si basano i controlli non distruttivi con liquidi penetranti e magnetoscopico,
quando si utilizzano e quali sono i pregi e i limiti;
Essere in grado di classificare l’usura, conoscere le cause e le conseguenze delle varie tipologia di
usura, conoscere i parametri principali per la determinazione dell’usura; conoscere i tipi di corrosione e
le cause che la determinano e l’attenuano.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Le principali lavorazioni al tornio parallelo e gli utensili utilizzati, calcolo dei parametri di taglio;
I trattamenti termici: tempra, bonifica, ricottura, cementazione;
Durezza Brinell, Vichers e Rockwell, durometro, cenni sulle microdurezze;
Resistenza dei materiali: definizione di sollecitazione, calcolo delle tensioni interne, legge di Hooke,
trazione, elementi dedotti dalla prova , diagramma carico-allungamenti, analisi della rottura,
dimensione delle provette, macchina universale di prova;
Resilienza, elementi dedotti dalla prova, tipi di provette, pendolo di Charpy;
Sollecitazione di fatica, cicli di tensione, resistenza a fatica, limite di fatica, diagramma di Wohler;
CND: esami con liquidi penetranti, metodo magnetoscopico, cenni sul metodo con ultrasuoni, e con
raggi X;
Usura degli organi accoppiati: usura per adesione, abrasione, corrosione, ecc.ecc., variazione dell’usura
nel tempo, cause ed entità, tasso d’usura, attrito, carico limite di deterioramento;
Corrosione in ambiente umido e in ambiente secco.
Laboratorio tecnologico
Esecuzione pratica della prova di durezza Brinell;
Esecuzione pratica della prova di trazione;
Esecuzione pratica della prova di resilienza;
Esecuzione pratica della prova di fatica;
Esecuzione della prova di controllo non distruttivo con i liquidi penetranti;
RELAZIONE
Il programma riportato nella programmazione modulare e in riferimento a quello Ministeriale è stato in
gran parte svolto, suddiviso in moduli e ognuno in unità didattiche cercando ove se ne presentava la
necessità di effettuare lezioni di recupero mattutino. Nell’ultima parte dell’anno scolastico si è
rallentato nello svolgimento del programma, utilizzando alcune ore per il feed - back, per poter
consentire il recupero agli allievi in difficoltà. Tale strategia ha comportato un miglioramento del
profitto globale della classe. Le prove pratiche di laboratorio hanno avuto nel corso dell’anno lo spazio
20
necessario e sufficiente per il tipo di classe e di istituto. Globalmente gli alunni hanno profuso per la
materia, nel corso dell’anno un interesse ed attenzione non sempre consono alle aspettative, alcuni
allievi si sono poco impegnati, il profitto medio della classe è risultato globalmente sufficiente. La
condotta della classe è stata soddisfacente,
TOTALE ORE PREVISTE :
N° 178
TOTALE ORE EFFETTUATE N° 118
21
DISCIPLINA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
DOCENTE: PROF. MARIA FRATTOLILLO, PROF. LUCIO ODORE
FINALITÀ:
Acquisire le basi per un utilizzo consapevole e razionale dei sistemi di automazione con logica cablata
e programmabile. Acquisire la capacità di utilizzare sistemi robotizzati. Obiettivi: essere in grado di
realizzare semplici circuiti con cicli di tipo pneumatico ed elettropneumatico.
OBIETTIVI:
Acquisire le basi per un utilizzo consapevole e razionale dei sistemi di automazione con logica cablata
e programmabile. Acquisire la capacità di utilizzare sistemi robotizzati. Obiettivi: essere in grado di
realizzare semplici circuiti con cicli di tipo pneumatico ed elettropneumatico
CONTENUTI DISCIPLINARI
Elementi di lavoro pneumatici, elementi di comando e di pilotaggio pneumatici, comandi automatici,
circuiti pneumatici fondamentali, cicli sequenziali senza segnali bloccanti.
RELAZIONE
Si confermano gran parte delle peculiarità del profilo della classe riscontrate in fase di
programmazione iniziale per diversi allievi. Il livello medio delle conoscenze, capacità e competenze
possedute dagli allievi, è in generale migliorato, anche se persistono lacune per la maggioranza degli
allievi, ragione per cui stato necessario introdurre un’ importante azione di supporto per la ripetizione
dei concetti fondamentali durante le ore curricolari, che ha rallentato non poco lo svolgimento del
programma. La partecipazione alle lezioni dialogate, esercitazioni in classe, per casa ed in laboratorio,
è stata in generale scarsamente sufficiente, a tratti passiva e disinteressata, tranne che per pochi allievi.
Tutto ciò, unitamente alle molte ore di lezione perse, ha ostacolato lo svolgersi della programmazione,
che è risultata, inevitabilmente, scevra di molti argomenti previsti inizialmente.
Totale ore previste
Totale ore effettuate
N.99
N.65
22
DISCIPLINA:
EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE:
LIGUORO
FRANCO
BREVE RELAZIONE SULLA CLASSE :
Gli allievi hanno preso parte alle lezioni con assiduità, interesse ed impegno. Nel complesso la
classe ha risposto in maniera adeguata alle sollecitazioni di carattere educativo. Globalmente il
comportamento è stato nei limiti della correttezza e la vivacità è stata sempre contenuta nei limiti
dell’educazione. La partecipazione sempre costante ed interessata ha permesso lo svolgimento
tranquillo dei contenuti disciplinari ed ha consentito il raggiungimento di un buon livello di
apprendimento delle discipline sportive praticate.
Gli allievi in un giudizio globale hanno raggiunto un buon livello di preparazione. Nel gruppo
classe si sono evidenziati elementi particolarmente predisposti alla pratica di alcune discipline
sportive. Alcuni allievi si sono distinti per aver approfondito alcuni argomenti teorici, spiegati nel
periodo in cui, la palestra era inagibile.
OBIETTIVI:
 Potenziare le capacità condizionali della forza, resistenza, velocità, e mobilità articolare;
 Potenziare le capacità coordinative;
 Praticare i fondamentali di base della pallavolo, pallacanestro, calcio;
 Praticare i fondamentali del tennis da tavolo.
 Essere in grado di collaborare con gli altri;
 Favorire l’acquisizione del senso civico;
 Acquisire capacità organizzative;
 Essere in grado di autocontrollo;
 Conoscere le regole di gioco delle attività sportive praticate.

CONTENUTI DISCIPLINARI:
 Tecnica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra della pallavolo;
 Tecnica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra della pallacanestro;
 Tecnica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra del calcio;
 Tecnica e didattica dei fondamentali individuali del tennis da tavolo;
 Regole del gioco delle attività sportive praticate.
 Educazione alla salute: Il doping;
 Educazione alimentare: I principi nutritivi- corretta alimentazione- metabolismo basale e
fabbisogno calorico giornaliero –il peso corporeo e la salute-alimentazione e sport;
 Meccanismi energetici alla base del gesto atletico.
 Il corpo umano: apparato scheletrico,muscolare,locomotore.
 Nozioni di pronto soccorso- in caso di emergenza…
Totale ore previste
N. 66____(n° ore settimanali moltiplicate per 33)
Totale ore effettuate
N. 42____(n° ore di lezione effettivamente impartite)
23
ALLEGATO 2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
INDICATORI DELLE
COMPETENZE
PUNTEGGI
aderenza all’enunciato
pertinenza all’argomento
-efficacia complessiva del testo
(per la tipologia B)aderenza alle convenzioni
della tipologia scelta(destinazione, scopo, tipo
testuale, registro)
-correttezza ortografica
-correttezza morfosintattica
-punteggiatura
-coesione (uso corretto dei connettivi)
Capacità di ri-uso delle conoscenze e di
ampliamento, padronanza dell’argomento, capacità
di rielaborazione critica e personale dei contenuti
originalità e significatività delle idee (anche in
funzione delle tipologie e dei materiali forniti)
Tipologia
A:
comprensione
e
analisi/interpretazione del testo proposto,
contestualizzazione
Tipologia B: comprensione dei materiali e
loro utilizzo efficace, capacità di
argomentazione
Tipologia C-D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso, capacità di
contestualizzazione e di argomentazione
-articolazione chiara e ordinata ed equilibrio fra le
parti
-coerenza testuale
-rigore logico e consequenziale
-appropriatezza del lessico
-ricchezza lessicale
-uso di un registro adeguato alla tipologia
-
ADEGUATEZZA
CORRETTEZZA FORMALE
CARATTERISTICHE DEL
CONTENUTO
ORGANIZZAZIONE DEL
TESTO
LESSICO E STILE
DESCRITTORI
Totale
N:B: in base ai descrittori si attribuisce il punteggio:
1-non adeguato
2-sufficientemente adeguato alla richiesta
3- pienamente adeguato
24
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
ALLEGATO 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO
INDICATORI DELLE
COMPETENZE
COMPETENZA DELLE
PROCEDURE RISOLUTIVE
(Conoscenza ed applicazione delle
procedure risolutive e abilità nel
calcolo)
DESCRITTORI
LIVELLI
Conosce ed applica in maniera stentata le procedure
risolutive, non sempre esegue i calcoli correttamente e
non completa la consegna
Conosce ed applica in maniera semplice le procedure
risolutive, esegue correttamente i calcoli e completa sia
pure parzialmente la consegna
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Conosce ed applica i calcoli
Conosce ed applica in maniera risolutiva le formule e i
calcoli
Conosce ed applica le procedure risolutive e i calcoli in
maniera autonoma e consapevole
Conosce ed usa in maniera stentata il linguaggio tecnicoscientifico-professionale
COMPETENZA LESSICALE
(Conoscenza ed uso del lessico
tecnico-scientifico-professionale)
Conosce ed usa in maniera semplice il linguaggio
tecnico-scientifico-professionale
Conosce ed usa il linguaggio tecnico-scientifico
Conosce ed applica il linguaggio tecnico- scientifico in
situazione
Conosce ed applica il linguaggio tecnico-scientifico in
situazione adeguatamente e con consapevolezza
COMPETENZA LOGICOFORMALE
(Uso delle norme di disegno
tecnico e correttezza delle tecniche
di rappresentazione grafica)
Conosce ed usa in maniera incerta le norme di disegno
tecnico e ha difficoltà nell’uso delle tecniche di
rappresentazione
Conosce ed usa in maniera semplice le norme di disegno
tecnico e riesce in maniera basilare nell’uso delle
tecniche di rappresentazione
Conosce ed usa in maniera adeguata alla situazione le
norme di disegno e riesce a utilizzare correttamente le
tecniche di rappresentazione
Conosce ed usa in maniera adeguata le norme di disegno
e le tecniche di rappresentazione
Conosce ed usa con competenza le norme del disegno
tecnico e mostra perizia nella rappresentazione grafica
Comprende e conosce in maniera carente i contenuti
richiesti
COMPETENZA TEMATICA
(conoscenza e comprensione dei
contenuti richiesti; rispetto delle
consegne)
Comprende e conosce in maniera essenziale i contenuti
richiesti
Comprende e conosce correttamente i contenuti richiesti
Comprende e conosce in maniera dettagliata i contenuti
richiesti
Comprende, conosce e rielabora adeguatamente e
dettagliatamente i contenuti richiesti
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI oppure PUNTEGGIO IN DECIMI
(media dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori)
25
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (8 fino a
9/15 o 5/10
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza 11 /15 o
7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
5 /15
10/10
ALLEGATO 4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
MATERIA
QUESITI: PUNTEGGIO
I
II
____________________
III
IV
V
VI
I
II
___________________
III
IV
V
VI
I
II
__________________
III
IV
V
VI
I
II
__________________
III
IV
V
VI
I
II
__________________
III
IV
V
VI
SOMMA DEI TOTALI
26
TOTALE
Attribuzione punteggio:
Per i quesiti a scelta multipla 1 punto per ogni risposta esatta, 0 punti per ogni risposta errata o non
data. Non si attribuisce punteggio alle risposte con cancellature, doppia indicazione o
correzioni.
Per i quesiti a risposta singola:
 3 punti per la risposta corretta e completa
 2 punti per la risposta corretta ma non completa
 1 punto per la risposta parzialmente corretta (contenente errori)
 0 punti per la risposta totalmente errata o non data.
Il punteggio totale viene riportato in quindicesimi con proporzione matematica, approssimando per
eccesso (cfr. tabella di conversione).
La risposta singola deve essere contenuta in cinque righe.
27
ALLEGATO 5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO FINALIZZATO ALL’ACCERTAMENTO DELLE ABILITÀ COMUNICATIVE E
DELLE COMPETENZE ACQUISITE
INDICATORI DELLE
DESCRITTORI
LIVELLI
COMPETENZE
Inferiore alla sufficienza
esposizione confusa
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
COMPETENZA
esposizione carente di elementi descrittivi fondamentali
21/30)
COMUNICATIVA
Discreto (da 22 a 24)
accettabile sul piano lessicale e sintattico e capace di comunicare i
(saper comunicare oralmente in
modo chiaro, saper descrivere e
spiegare)
contenuti anche se in modo superficiale
descrizione e elaborazione adeguate alle richieste
Buono (da 25 a 27/30)
esposizione chiara, circostanziata, ricca di particolari elaborazione
esauriente
Ottimo (da 28 a 30/30)
il lessico è povero e il registro linguistico è inadeguato
COMPETENZA LESSICALE
(saper utilizzare appropriatamente
il lessico specifico e la
microlingua delle singole
discipline)
il lessico è accettabile ed il registro linguistico non sempre
adeguato alle richieste
il lessico non sempre è specifico, il registro linguistico è adeguato
alle richieste
il lessico è appropriato e il registro linguistico è adeguato
Buono (da 25 a 27/30)
il lessico è ricco ed i diversi registri linguistici sono ben articolati
Ottimo (da 28 a 30/30)
gli argomenti trattati non sono ordinati secondo una sequenza
logica
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
gli argomenti ed i dati sono ordinati in maniera elementare
COMPETENZA LOGICA
(saper ordinare le conoscenze
creando una sequenza logica)
COMPETENZE DISCIPLINARI
PRIMO LIVELLO (BASE):
gli argomenti trattati sono ordinati in maniera chiara e coerente
gli argomenti trattati sono ordinati in maniera logica e l’analisi è
impostata in maniera autonoma
gli argomenti trattati sono ordinati e collegati con opportune
inferenze
interpretazione e riconoscimento di argomenti che richiedono non
più di un inferenza diretta;
risposta corretta a domande che riguardano contesti semplici.
uso efficace di modelli applicabili a situazioni concrete complesse;
SECONDO LIVELLO (MEDIO):
TERZO LIVELLO (AVANZATO):
esecuzione di procedure chiaramente definite, comprese quelle che
richiedono organizzazione di sequenze.
concettualizzazione, generalizzazione e utilizzazione di
informazioni basate sulla propria analisi con sviluppo di modelli
concettuali complessi e loro utilizzazione.
non riconosce gli errori e non aggiunge alcuna considerazione
riconosce in maniera limitata gli errori e li corregge
DISCUSSIONE ELABORATI
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
riconosce gli errori e li corregge
Buono (da 25 a 27/30)
Ottimo (da 28 a 30/30)
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
Buono (da 25 a 27/30)
Ottimo (da 28 a 30/30)
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
riconosce con sicurezza gli errori e li corregge
Buono (da 25 a 27/30)
riconosce gli errori, li corregge e aggiunge considerazioni
esaurienti
Ottimo (da 28 a 30/30)
MEDIA DELLE VALUTAZIONI PER I QUATTRO INDICATORI DI COMPETENZA__________/30
EVENTUALE INTEGRAZIONE PER LA DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI_____________
PUNTEGGIO TOTALE DEL COLLOQUIO DOPO EVENTUALE INTEGRAZIONE ______________/trentesimi
28
ALLEGATO 6 TABELLA DI CONVERSIONE TERZA PROVA
Punteggi in
cinquantesimi
Conversione in
quindicesimi
Voto attribuito
arrotondato in
quindicesimi
Punteggi in
cinquantesimi
Conversione in
quindicesimi
Voto attribuito
arrotondato in
quindicesimi
Tabella di conversione dei punteggi da cinquantesimi a quindicesimi e di attribuzione del voto per
la terza prova
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
0,3
0,6
0,9
1,2
1,5
1,8
2,1
2,4
2,7
3
3,3
3,6
3,9
4,2
4,5
4,8
5,1
5,4
5,7
6
6,3
6,6
6,9
7,2
7,5
1
1
1
2
2
2
3
3
3
3
4
4
4
5
5
5
6
6
6
6
7
7
7
8
8
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
7,8
8,1
8,4
8,7
9
9,3
9,6
9,9
10,2
10,5
10,8
11,1
11,4
11,7
12
12,3
12,6
12,9
13,2
13,5
13,8
14,1
14,4
14,7
15
8
9
9
9
9
10
10
10
11
11
11
12
12
12
12
13
13
13
14
14
14
15
15
15
15
29
ALLEGATO 7 SIMULAZIONI PROPOSTE
Anno Scolastico
2014-2015
Terza prova scritta
pluridisciplinare
(prima simulazione)
classe V
sez D
indirizzo
MECCANICA MECCATRONICA
DISCIPLINE:
1
2
3
4
5
STORIA prof. GIOVANNI RIVERA
INGLESE prof. ELENA MANZO
MATEMATICA prof. ALESSANDRA VANO
MECCANICA prof. ALFREDO DE STEFANO
TECNOLOGIA M. prof. VINCENZO IODICE
Coord. di Classe: prof. GIOVANNI RIVERA
Allievo:
Data:
30
marzo 2015
STORIA
Quesito 1
Il Fascismo è definito “Totalitarismo imperfetto”:
A
B
C
D
Per la mancanza di democrazia interna al Partito Nazionale Fascista
Per i limiti derivanti dal potere della Monarchia e della Chiesa Cattolica
Perché nasce come incompleta imitazione del nazismo
Perché non dura più di venti anni
Quesito 2
Le leggi di Norimberga prevedevano:
A
B
C
D
La concessione di permessi speciali per i matrimoni tra ebrei ed ariani
Il riconoscimento della nazionalità tedesca agli ebrei che si iscrivevano al Partito Nazional-socialista tedesco
La discriminazione degli ebrei e il divieto di matrimoni misti
La deportazione degli ebrei nei campi di concentramento
Quesito 3
Il New Deal di F.D. Roosevelt si ispirava:
A
B
C
D
Al liberalismo puro di Adam Smith
Al pensiero socialdemocratico
Alle teorie economiche di David Ricardo
Alle teorie economiche di John Maynard Keynes
Quesito 4
La seconda guerra mondiale si aprì:
A
B
C
D
Con l’invasione della Polonia da parte dell’esercito tedesco
Con la “Battaglia d’Inghilterra” tra le aviazioni britannica e tedesca
Con il bombardamento di Pearl Harbour da parte dell’aviazione giapponese
Con una formale dichiarazione di guerra del III Reich a Francia e Regno Unito
Quesito 5
Quali furono le condizioni di lungo e medio periodo che favorirono la prima guerra mondiale?
Quesito 6
Quali sono le principali caratteristiche della Costituzione della Repubblica Italiana?
31
INGLESE
Quesito 1
A multitooth cutting tool is called...
A
B
C
D
cutting edge
knee
saddle
cutter
Quesito 2
The first NC machine was used in industry in
A
B
C
D
1952
1957
1940
1950
Quesito 3
CAD stands for...
A
B
C
D
Countable Automated Design
Computer Aided Design
Computer Automated Design
Computer Auxiliary Device
Quesito 4
When was the first T-model produced by Henry Ford's industry?
A
B
C
D
just after WW2
in 1908
after WW1
in 1990
Quesito 5
Name, at least , five parts of a lathe.
Quesito 6
What kind of operations can you carry out on modern lathes?
32
MATEMATICA
Quesito 1
Il dominio della funzione f ( x) 
A
B
C
D
 ,
 ,0  4,
0,
 ,0  4,
1
x 2  4x
è:
Quesito 2
Le intersezioni della funzione f ( x) 
x2
con gli assi cartesiani sono:
2x  2
A
A(1;0); B(0;1)
B
A(0;1); B(1;0)
C
A(1;0); B(0;2)
D
A(0;1); B(2;0)
Quesito 3
Il valore del
lim
6 x 5  3x 3  4 x  1
2x 5 1
x 
è:
A 
B 1
C 1
D 3
Quesito 4
La funzione y 
A
B
C
D
3x  2
x  4x  3
2
ammette come asintoti le rette seguenti:
x  1; x  2; y  3
x  2; x  3
x  1; x  3; y  0
x  1; x  3; y  3
Quesito 5
Trova l’insieme di positività della funzione y 
x 2 1
:
x3
Quesito 6
Analizza il seguente grafico, che rappresenta la funzione y 
2
e determina: il dominio; le intersezioni con gli assi
1 x 2
cartesiani; gli intervalli in cui la funzione è positiva/negativa; i limiti agli estremi del dominio; gli asintoti; gli intervalli
in cui essa è crescente/decrescente.
33
MECCANICA
Quesito 1
L’entità della forza centrifuga agente su una superficie piana dipende principalmente :
A
B
C
D
dalla lunghezza della cinghia;
dallo spessore della cinghia;
dalla massa volumetrica del materiale della cinghia;
dalla velocità periferica della cinghia.
Quesito 2
A parità di forza trasmessa (Fm), la tensione T1 sul ramo conduttore delle cinghie piane può essere ridotta:
A
B
C
D
diminuendo l’interasse;
aumentando il coefficiente d’attrito radente;
usando cinghie strette e di spessore elevato;
portando le velocità periferiche a valori superiori a 50 m/s.
Quesito 3
In un meccanismo di biella – manovella la velocità istantanea del piede di biella è massimo quando:
A
B
C
D
angolo di manovella vale 90°;
la biella e la manovella formano un angolo di 90°;
la biella ha lunghezza pari a due volte quella della manovella;
l’angolo di biella e quello di manovella sono uguali.
Quesito 4
In corrispondenza del P.M.S. l’accelerazione del piede di biella di un meccanismo biella-manovella è esprimibile
dalla relazione:
A
B
C
D
ap= ω 2r (1+ ɥ)
ap= ω 2r (1-1/ɥ)
ap= ω 2r (1+1/ ɥ)
ap= ω 2r (1- ɥ)
Quesito 5
Quali sono i vantaggi delle trasmissioni con cinghie trapezoidali rispetto alle trasmissioni con cinghie piatte?
Elencarne almeno due.
Quesito 6
Perché il meccanismo di biella–manovella è utilizzato molto nelle macchine alternative? Elencarne almeno due
casi.
34
TECNOLOGIA
Quesito 1
La trazione rappresenta una sollecitazione di tipo:
A
B
C
D
statica
dinamica
periodica
sono esatte le risposte b e c
Quesito 2
Il penetratore in una prova di durezza vichers è di:
A
B
C
D
diamante a forma sferica
diamante a forma piramidale a base quadrata
acciaio al tungsteno a forma piramidale a base rettangolare
ghisa a forma conica
Quesito 3
Un ciclo di tensione dove la tensione minima vale 0 e quella massima è positiva è:
A
B
C
D
alterno simmetrico
dallo zero
alterno asimmetrico
Pulsante
Quesito 4
La prova di durezza effettuata con il metodo Brinell si considera valida quando:
A
B
C
D
sempre, basta che sia visibile l’impronta
il diametro dell’impronta è compreso tra 0,24 D e 0,50 D (D=diametro sfera)
si verificano le condizioni di cui ai punti b e c
Quesito 5
Definisci l’usura e le tipologie che conosci:
Quesito 6
Definisci brevemente i trattamenti termici e elenca i più importati:
35
Anno Scolastico
2014-2015
Terza prova scritta
pluridisciplinare
(seconda simulazione)
classe V
sez D
indirizzo
MECCANICA MECCATRONICA
DISCIPLINE:
1
2
3
4
5
STORIA prof. GIOVANNI RIVERA
INGLESE prof. ELENA MANZO
MATEMATICA prof. ALESSANDRA VANO
MECCANICA prof. ALFREDO DE STEFANO
TECNOLOGIA M. prof. VINCENZO IODICE
Coord. di Classe: prof. GIOVANNI RIVERA
Allievo:
Data:
36
14/05/2015
STORIA
Quesito 1
Il patto di Londra prevedeva
A
B
C
D
La sovranità italiana soltanto su Trento e Trieste
La sovranità italiana su Trento, Trieste, Istria e Dalmazia
L’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Triplice Alleanza
L’alleanza di Inghilterra, Francia e Russia
Quesito 2
La Russia esce dal primo conflitto mondiale in conseguenza:
A
B
C
D
Della grave cartestia che privava i russi delle risorse indispensabili
Dell’ingresso in guerra degli Stati Uniti, contrari al comunismo di Lenin
Della sconfitta inflittale dalla Germania
Del trattato di Brest Litovsk tra Lenin e la Germania
Quesito 3
L’armistizio tra Italia e Alleati fu reso noto:
A
B
C
D
Il 25 luglio 1943
Il 25 aprile 1945
L’8 settembre 1943
Il 28 settembre 1943
Quesito 4
La seconda guerra mondiale si concluse definitivamente:
A
B
C
D
Con la resa della Germania dopo l’arrivo dei sovietici a Berlino
Con la cattura di Mussolini dopo il 25 aprile 1945
Con la morte di Hitler dopo l’arrivo dei sovietici a Berlino
Con la resa del Giappone dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki
Quesito 5
Quali furono le principali differenze tra la prima e la seconda guerra mondiale?
Quesito 6
Che cosa sancisce la Costituzione della Repubblica Italiana a proposito della guerra?
37
INGLESE
Choose the right option:
Quesito 1. The transition from the First Industrial Revolution to the Second was marked by:
a. a coplex mechanization of textile manufacturing
b. building of the first Public Railway
c.complete transfromation of the British social structure
d.building of the Crystal Palace
Quesito 2. In an internal combustion engine, the most of the combustion takes place in the:
a. injection chamber
b. combustion chamber
c. ignition chamber
d. turning chamber
Quesito 3. What do valves do? They...
a. open to let in air and fuel or let out burnt gases
b. allow coolant to enter the engine
c. open to cause the explosion in the cylinder
d.drive the crankshaft
Quesito 4. The right cycle of operation in a four-stroke petrol engine is
a. ignition, induction, combustion, exhaust
b. induction, combustion, compression, exhaist
c. ignition, exhaust, combustion, compression
d. induction, compression, combustion, exhaust
Answer the following questions:
Quesito 5.What are the main parts of an engine?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Quesito 6. What is a hybrid car and how does it work?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
38
MATEMATICA
Quesito 1
Se risulta che lim f ( x)   allora:
x 
A
B
C
D
la curva
la curva
la curva
la curva
y  f (x) può presentare asintoti obliqui
y  f (x) non presenta asintoti obliqui
y  f (x) non presenta asintoti
y  f (x) ha un asintoto obliquo
Quesito 2
La derivata della funzione y  (2 x 3  1)  (4 x  3) è:
A
B
C
D
32 x 3  18x 2  4
32 x 3  18x 2  4
32 x 3  18x 2  4 x
24 x 3  18x 2  4
Quesito 3
La funzione f ( x) 
A
B
C
D
y' 
y' 
y' 
y' 
2x 2 1
ammette la seguente derivata prima:
3x  2
18 x 2  8 x  3
3x  22
6 x 2  8x  3
3x  22
6 x 2  8x  3
3x  22
18 x 2  8 x  3
3x  22
Quesito 4
La concavità di una funzione derivabile si determina:
A studiando il segno della derivata prima
B annullando la derivata prima
C annullando la derivata seconda
D studiando il segno della derivata seconda
Quesito 5
Determinare, se esistono, gli eventuali asintoti obliqui della funzione
y
2 x3  x 2  2
:
x2
Quesito 6
Data la funzione y  x 3  6 x 2  9 x  2 , calcolare la sua derivata prima e determinare i suoi punti di massimo e di
minimo relativi.
39
MECCANICA
1) Il motore monocilindrico a quattro tempi:
a) non è equilibrato dinamicamente;
b) è equilibrato dalle forze d’inerzia alternative dal 1° ordine;
c) è equilibrato alle forze d’inerzia alternative del 2° ordine;
d) è equilibrato ai momenti delle forze d’inerzia alternative del 1° e del 2° ordine.
2) Il motore a quattro cilindri in linea, a quattro tempi:
a) non è equilibrato staticamente;
b) è equilibrato dinamicamente;
c) non è equilibrato ai momenti delle forze d’inerzia del 1° ordine;
d) non è equilibrato ai momenti d’inerzia del 2° ordine.
3) Nella filettatura ISO a profili triangolare l’angolo al vertice della sezione del filetto è pari a:
a) 30°;
b) 55°;
c) 45°;
d) 60°.
4) Il diametro della sezione resistente di una filettatura ISO a profilo triangolare:
a) coincide con il diametro del nocciolo;
b) è il valore medio tra il diametro medio e il diametro di nocciolo;
c) è il valore tra il diametro massimale e il diametro medio;
d) è il valore medio tra il diametro massimale e il diametro di nocciolo.
5) Qual è la funzione delle chiavette e delle linguette ?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Quando vengono utilizzati gli alberi profilati o scanalati?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
40
TECNOLOGIA
Quesito 1
La trazione rappresenta una sollecitazione di tipo:
A statica
B dinamica
C periodica
D sono esatte le risposte b e c
Quesito 2
Il penetratore in una prova di durezza vichers è di:
A diamante a forma sferica
B diamante a forma piramidale a base quadrata
C acciaio al tungsteno a forma piramidale a base rettangolare
D ghisa a forma conica
Quesito 3
Un ciclo di tensione dove la tensione minima vale 0 e quella massima è positiva è:
A alterno simmetrico
B dallo zero
C alterno asimmetrico
D Pulsante
Quesito 4
La prova di durezza effettuata con il metodo Brinell si considera valida quando:
A sempre, basta che sia visibile l’impronta
B il diametro dell’impronta è compreso tra 0,24 D e 0,50 D (D=diametro sfera)
C l’angolo di penetrazione
D si verificano le condizioni di cui ai punti b e c
Quesito 5
Definisci l’usura e le tipologie che conosci:
Quesito 6
Definisci brevemente i trattamenti termici e elenca i più importati:
41
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
MARIE CURIE - NAPOLI
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Il fascicolo contiene sette proposte di scrittura secondo le tipologie previste per gli esami
conclusivi del corso di studi: 1 per la tip. A analisi del testo; 4 per la tip. B saggio breve o articolo di
giornale (4 ambiti: artistico-letterario; storico-politico; economico-sociale; tecnico-scientifico); 1
per la tip. C tema storico; 1 per la tip. D tema d’ordine generale. Il candidato dovrà sceglierne
soltanto una. DURATA DELLA PROVA 6 ORE – E’ CONSENTITO SOLTANTO L’USO DEL
DIZIONARIO NON ENCICLOPEDICO DELLA LINGUA ITALIANA E DEL DIZIONARIO
DEI SINONIMI E CONTRARI
42
TIPOLOGIA A (analisi del testo)
Analizza la seguente poesia di Giuseppe Ungaretti, servendoti delle note e delle domande guida.
1) Di che reggimento siete
2) fratelli?
3) Parola tremante
4) nella notte
5) Foglia appena nata
6) Nell'aria spasimante
7) involontaria rivolta
8) dell'uomo presente alla sua
9) fragilità
10) Fratelli
Note:
La poesia è la versione definitiva di Fratelli, che troviamo nella raccolta L'allegria del 1943:
precedentemente, ne Il porto sepolto, il titolo di questo componimento era Soldato.
Fratelli fa parte delle poesie composte da Ungaretti durante la prima guerra mondiale, mentre il
poeta si trovava volontario al fronte.
Domande – guida:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Qual è il tema principale della poesia?
La fragilità umana è espressa dall'autore attraverso una figura retorica: quale?
Cosa riacquistano i soldati con la definizione di “fratelli?
Cosa vuole sottolineare Ungaretti attraverso l'immagine dell'“involontaria rivolta
dell'uomo”? (versi. 7-8)
Quale significato è sottinteso alla parola “tremante”?
Cosa sottolinea l’espressione “foglia appena nata”?
Quale uso fa l’autore della punteggiatura?
Ci sono enjambement? Che funzione hanno?
Quali confronti puoi fare con altre opere di Ungaretti o con quelle di altri poeti suoi
contemporanei?
TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Consegne per la tipologia B:
Scegliere un titolo per l’elaborato
Se si ritiene opportuno, suddividere il testo in paragrafi dando a ciascuno un titolo
Se si prevede la forma articolo di giornale indicare il tipo di pubblicazione e di pubblico (esempio:
giornalino d’Istituto; alunni delle classi quinte)
Non superare le cinque colonne di foglio formato protocollo
Ambito artistico letterario
Argomento: I vari aspetti del Decadentismo
Sviluppa l’argomento utilizzando la sintesi, i testi e le immagini riportate qui di seguito
Il poeta veggente
43
Il Decadentismo è caratterizzato da una nuova tipologia di poeta: esso non è più il vate che guidava
il popolo del Romanticismo, né il promotore della scienza come nell'Illuminismo o cantore della
bellezza nel Rinascimento. Diventa così veggente, cioè colui che vede e sente mondi arcani ed
invisibili in cui si chiude scoprendo «l'universale corrispondenza e analogia delle cose [...] E in tal
modo il Dio perduto vive come una memoria e un desiderio» (Francesco Flora).
Il poeta è così un artista solitario, capace di scavare nell'interiorità umana e nel mistero dell'ignoto.
Anche la parola poetica cambia: non si usa più per descrivere sentimenti ma, soprattutto, per
decifrare sensazioni e per illuminare l'oscuro che è in noi utilizzando un linguaggio polisemico
comprensibile solo da spiriti che riescono a percepire le stesse sensazioni. Da qui la grande
importanza della poesia come mezzo per esprimere il proprio intimo. Caratteristica generale è
quindi un forte senso d'individualismo e soggettivismo. Per la sua oscurità l'argomento della poesia
sfugge alla comprensione del lettore che può interpretarla in modi differenti.
La nuova forma metrica
Il Decadentismo trova nelle strofe e nei versi liberi i giusti mezzi per esprimere le rivelazioni del
proprio interiore con tutte le sue nuances (sfumature), poiché, a differenza delle forme metriche
tradizionali, più chiuse e rigide, permettono un'esposizione priva dell'interferenza della ragione,
assumendo ritmi liberi, creati di volta in volta dal poeta.
La nuova poesia è «pura atmosfera musicale che porta l'eco di un nuovo e misterioso mondo ignoto
agli antichi» (Walter Binni).
J. K. Huysmans “À rebours” cap. XV
“L’aveva appena preso in mano che di mano lo specchio gli sfuggì. Vi si era riconosciuto a stento:
aveva il viso terreo, le labbra enfiate e secche, la lingua cresposa, la pelle arrugata; i capelli e la
barba […] rendevano anche più impressionanti, in quel cranio di scheletro, l’incavarsi del viso e gli
occhi ingranditi brucianti di febbre. Più della prostrazione che avvertiva, più dei vomiti incoercibili
per quali restituiva checché tentasse d’inghiottire, più del marasma in cui si sentiva affondare, quel
mutamento d’aspetto lo allarmò. Si credette perduto”.
Gabriele D’Annunzio “Il piacere”, libro I, cap. II
“Egli era per così dire tutto impregnato d’arte […]. Dal padre appunto ebbe il culto delle cose
d’arte, il culto spassionato della bellezza, il paradossale disprezzo de' pregiudizi, l'avidità del
piacere. […] fin dal principio egli fu prodigo di sé; poiché la grande forza sensitiva, ond’egli era
dotato, non si stancava mai di fornire tesori alle sue prodigalità. Ma l’espansione di quella forza era
la distruzione di un’altra forza, della forza morale che il padre stesso non aveva ritegno a reprimere.
[...] Il padre gli aveva dato, tra le altre, questa massima fondamentale: bisogna fare la propria vita
come un’opera d’arte. Bisogna che la vita d'un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera
è tutta qui”.
Oscar Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”, incipit
“Lo studio era saturo di un intenso odore di rose, e mentre la brezza estiva attraversava gli alberi del
giardino, dalla porta socchiusa penetrava il forte profumo del glicine e la fragranza delicata del
biancospino. Da un angolo del divano, Lord Henry Wotton giaceva disteso tra i cuscini persiani e,
fumando come sempre una sigaretta dopo l'altra, poteva scorgere a mala pena lo splendore dei fiori
di citiso, simili al miele per dolcezza e colore. I gracili ramoscelli sembravano quasi non farcela a
reggere il peso di tanta fiammeggiante bellezza. Le furtive ombre degli uccelli in volo comparendo
44
di quando in quando tra le lunghe cortine di seta cruda, stese davanti all'ampia finestra,
producevano un istantaneo effetto simil giapponese e richiamavano alla mente quei pallidi pittori di
Tokio, dalla faccia di giada, che, impiegano come strumento un'arte necessariamente statica,
tentando di darci il senso della velocità e del moto”.
AMBITO STORICO - POLITICO
Argomento: I Totalitarismi del XX secolo
Sviluppa l’argomento utilizzando e mettendo a confronto i seguenti testi e le seguenti immagini
“Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli. Potevo sprangare il parlamento e
costituire un governo composto esclusivamente di fascisti. Potevo, ma non ho, almeno in questo
primo tempo, voluto”.
(Benito Mussolini, discorso alla Camera dei deputati del 16 novembre 1922 per ottenerne la
fiducia).
La Camera presuppone un mondo che noi abbiamo demolito; presuppone pluralità dei partiti, e
spesso e volentieri l'attacco alla diligenza. Dal giorno in cui noi abbiamo annullato questa pluralità,
la Camera dei deputati ha perduto il motivo essenziale per cui sorse. [...]
Quando nel giorno 13 gennaio 1923 si creò il Gran Consiglio, i superficiali avrebbero potuto
pensare: si è creato un istituto.
No: quel giorno fu sepolto il liberalismo politico.
Quando con la Milizia, presidio armato del Partito e della rivoluzione, quando con la costituzione
del Gran Consiglio, organo supremo della rivoluzione, si diè di colpo a tutto quello che era la teoria
e la pratica del liberalismo, si imboccò definitivamente la strada della rivoluzione. [...]
Oggi noi seppelliamo il liberalismo economico.
La corporazione gioca sul terreno economico come il Gran Consiglio e la Milizia giocarono sul
terreno politico!
Il corporativismo è l'economia disciplinata, e quindi anche controllata, perché non si può pensare a
una disciplina che non abbia un controllo. [...]
Noi abbiamo respinto la teoria dell'uomo economico, la teoria liberale, e ci siamo inalberati tutte le
volte che abbiamo sentito dire che il lavoro è una merce.
L'uomo economico non esiste, esiste l'uomo integrale, che è politico, che è economico, che è
religioso, che è santo, che è guerriero. [...]
Non vi è dubbio che, data la crisi generale del capitalismo, delle soluzioni corporative si
imporranno dovunque, ma per fare il corporativismo pieno, completo, integrale, rivoluzionario,
occorrono tre condizioni.
Un partito unico, per cui accanto alla disciplina economica entri in azione anche la disciplina
politica, e ci sia al di sopra dei contrastanti interessi un vincolo che tutti unisce, in fede comune.
Occorre, dopo il partito unico, lo Stato totalitario, cioè lo Stato che assorba in sé, per trasformarla e
potenziarla, tutta l'energia, tutti gli interessi, tutta la speranza di un popolo.Terza ed ultima e più
importante condizione: Occorre vivere un periodo di altissima tensione ideale.
(Benito Mussolini, stralci dal discorso sul Corporativismo fascista)
«... per il fascista tutto è nello Stato e nulla di umano e spirituale esiste e tantomeno ha valore fuori
dallo Stato. In tal senso il fascismo è totalitario...»
Giovanni Gentile, Enciclopedia Italiana, voce "Fascismo (dottrina del)", Istituto dell'Enciclopedia
Italiana, Roma, 1932, vol. XIV, pp. 835-840.
45
Il cittadino soldato (opuscolo fascista del 1936), i cittadini sono seguiti dallo Stato“in tutto il loro
sviluppo, e prima ancora del loro venire alla luce e formarsi, non abbandonandoli mai, dando a tutti
una coscienza e una volontà unitarie e profondamente accentrate”.
Il dibattito sui totalitarismi
Ha avuto per esempio molto seguito, tra gli storici del dopoguerra, la posizione autorevole della
politologa Hannah Arendt che, identificando l’essenza del totalitarismo con il terrore e lo sterminio
di massa, ha circoscritto l’area dei regimi totalitari al nazismo e al comunismo stalinista. Secondo la
studiosa tedesca, il cui giudizio fu condiviso tra gli altri dagli storici del fascismo Alberto Aquarone
e Renzo De Felice, Mussolini si accontentò “della dittatura del partito unico”, imitato dai governi di
destra sorti tra le due guerre in Romania, Polonia, Ungheria, Portogallo, Spagna e negli Stati
baltici.
Di parere diverso è oggi Emilio Gentile che, distinguendo tra una fase autoritaria (fino al 1929,
anno del plebiscito, in cui si votò “sì” o “no” a una lista unica) e una successiva fase totalitaria,
ritiene che il fascismo abbia anticipato proprio Hitler e Stalin, imponendo nel nostro Paese una
società sotto controllo totale. Insomma, fu vera dittatura e fu anche il primo esempio di
totalitarismo, di cui il partito, lo Stato e il duce erano i pilastri indissolubili.
Il totalitarismo nella Germania nazista ebbe un carattere di pervasività ed efficacia tali da costituire,
secondo alcuni studiosi, l'idealtipo di trasformazione totale della realtà sociale tedesca.
Il totalitarismo nazista, alla cui base stavano la ripresa dell'economia e il riscatto della Germania
dalle umiliazioni e frustrazioni imposte dalla pace di Versailles, raggiunse una intensità e dei
risultati così importanti da imporsi come esempio portante nella costruzione dello stato totalitario
L'uso della categoria di totalitarismo per accomunare il nazismo e il socialismo reale degli stati
socialisti condotti da un partito comunista è controversa. Questo paragone infatti si fa con governi
presieduti da un partito unico e dittatoriale (come in URSS e Cina), e non con governi comunisti in
una democrazia (come nel Nicaragua sandinista). Per questo alcuni preferiscono parlare di
stalinismo o socialismo reale per sottolineare una differenza con la più articolata ideologia
comunista. Altri invece, soprattutto da parte liberale, non distinguono fra diversi tipi di comunismo,
bensì fra comunismo al potere (accomunando Urss e suoi paesi satelliti con altre realtà) e
comunismo che non è mai riuscito ad entrare in una coalizione governativa.
(sintesi da Wikipedia)
Interpreti del totalitarismo
«La Chiesa “capì che il fascismo non era in linea di principio né totalitario né anticristiano e
semplicemente attuava la separazione di stato e chiesa già esistente in altri paesi » [...] «La
differenza tra il fascismo e i movimenti totalitari è bene illustrata dall’atteggiamento verso
l’esercito, cioè verso l’istituzione nazionale per eccellenza. Al contrario dei nazisti e dei
bolscevichi, che distrussero lo spirito delle forze armate subordinandole a formazioni totalitarie
di élite o a commissari politici, i fascisti poterono usare uno strumento intensamente nazionalistico
come l’esercito, con cui cercarono di identificarsi come con lo stato» [...] «Il vero obiettivo del
fascismo era solo quello di impadronirsi del potere e insediare la sua “élite” come incontrastata
dominatrice del paese. Il totalitarismo non si accontenta mai di dominare con mezzi esterni, cioè
tramite lo stato e un apparato di violenza […]»
(H. Arendt, Le origini del Totalitarismo)
Per uscire dal ventesimo secolo è necessario il riconoscimento della natura unitaria, diversificata,
passata e presente del totalitarismo.
( E. Morin, Per uscire dal ventesimo secolo)
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All'origine dello stalinismo ci fu prima di tutto lo sviluppo senza controllo del segretariato del
partito leninista; tale sviluppo divenne una specie di cancro interno al bolscevismo e doveva
arrivare letteralmente alla distruzione del partito attraverso il suo apparato amministrativo. Una
simile metastasi dell'apparato si produsse quando il partito ebbe preso possesso del potere dello
Stato. I quadri amministrativi del partito, divenuti i quadri reali del nuovo Stato, ebbero a
disposizione il pieno potere. Nello stesso tempo lo Stato, invece che avviarsi verso la scomparsa
annunciata da Lenin, diventava un orco
I miei fondamentali errori sull'URSS e sul comunismo furono filosofici, non empirici. [...] In due
anni, ho commesso due errori contrari partendo dall'identica logica dialettica: nel 1940-41 ritenni
che la Germania hitleriana sarebbe stata vinta dalla sua stessa vittoria; nel 1941-1942 pensai che
con la vittoria del socialismo l'URSS staliniana si sarebbe lasciata alle spalle il suo carattere
oppressivo, e le virtù racchiuse nella sua ideologia sarebbero finalmente sbocciate. [...] Nei due casi
agiva una stessa idea: che l'universale evolva nella storia [...]
La presa di potere da parte di Stalin è inscindibile dalla presa del potere assoluto da parte
dell'apparato amministrativo-poliziesco sullo stesso partito, sullo Stato e sulla società. [...] Il primo
stalinismo provoca, dunque, lo sviluppo ipertrofico del potere del Partito sullo Stato, a sua volta
legato allo sviluppo ipertrofico dell'apparato di Stato
E. Morin, La Méthode 1. La Nature de la Nature, Éditions du Seuil, Paris 1977 (trad.it.,Il metodo 1.
La natura della natura, Raffaello Cortina, Milano 2001).
Id.,Autocritica, cit., p.181.
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Ambito socio-economico
ARGOMENTO: Il mondo del lavoro oggi
Sviluppa l’argomento utilizzando i seguenti documenti
Doc.1
Art. 1 – L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 4 – La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che
rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività
o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 35 – La repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. [...]
Art. 36 – Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo
lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa
Art. 37 – La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che
spettano al lavoratore.
Da Costituzione della Repubblica italiana
Doc. 2
Il lavoro precario fa male alla salute. Occorrono prevenzione e cura. Quanto prima. A fare il checkup delle condizioni in cui versa il lavoro atipico e soprattutto delle conseguenze per i lavoratori così
impiegati è uno studio dell’Osha, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, che
evidenzia l’insorgere di vari rischi legati alle nuove forme di organizzazione del lavoro.
Temporaneo o a progetto, prestazione d’opera, finto lavoro “in proprio” e outsourcing: secondo
l’indagine, pubblicata nelle settimane scorse, da queste nuove forme di contratto derivano altrettanti
nuovi rischi per la salute dei lavoratori. [...]. I precari hanno occupazioni più rischiose, condizioni di
lavoro più scarse, e raramente ricevono una formazione adeguata su salute e sicurezza. Inoltre, la
sequenza spesso convulsa e scostante di contratti a breve termine “aumenta la sensazione di
insicurezza e marginalità, provocando l’incremento di stress e preoccupazione, con rischi per la
salute molto gravi”. [...]. Un altro aspetto riguarda i carichi di lavoro: le statistiche europee indicano
che oltre metà degli occupati dichiara di lavorare ad alte velocità e pressione per tre quarti del
tempo, con un trend che pare essere in aumento. [...]. Nella ricerca viene riscontrato anche un
collegamento tra la maggiore competitività sul luogo di lavoro e gli episodi di bullismo e molestie.
Infine la sottolineatura di un altro aspetto: la connessione tra lo scarso equilibrio della vita
professionale e quello della vita privata e famigliare. Situazioni che fanno del lavoratore precario un
soggetto a rischio e concorrono ad aumentare i danni alla salute derivanti dal lavoro. Sintomi che
spingono gli operatori del settore, come l’Agenzia europea, a ribadire la necessità di trovare presto
vaccini e terapie: un maggiore controllo degli ambienti di lavoro e un incremento reale di garanzie e
tutele. In altre parole: nuove, differenti politiche per un lavoro diverso, stabile e sicuro.
da T. Fabiani, Il “mal di vivere del precariato”, 6 novembre 2007, in www.repubblicait.
Doc.3
La flessibilità subìta preclude alla persona la costruzione di un’identità professionale coerente,
componente essenziale della propria identità individuale e sociale. Può un’azienda statica illudersi
di aver vita lunga rendendo flessibile solo la
forza lavoro? La mobilità appare - si è detto - inevitabile. Ma essa non può diventare alea perpetua,
insicurezza, e privazione dei diritti del cittadino. Appare doveroso conoscere quante esistenze
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lavorative precarie, quante condizioni in cui è impossibile far progetti e sperare nel futuro, quante
situazioni di precoce obsolescenza ed esclusione (ma quanti cinquantenni o quarantenni senza
lavoro può sostenere una società?) sono dovute a miopia o irresponsabilità di imprese inette. [...].
Come fai a sentirti sicuro e quale libertà esiste per te se il tuo destino oggi, la tua pensione domani,
possono dipendere dalle scelte di un broker di Wall Street, dal money manager di un fondo
pensione?
da F. Novara. «il Manifesto», 15 gennaio 2005.
Doc.4
Mi chiamo Roberta. Ho quarant’anni, vivo a Roma, guadagno duecentocinquantaeuro al mese.
Lavoro in una scuola per studenti lavoratori, aperta dalle 18 alle 22,30. Duecentocinquantaeuro è
quanto ho guadagnato nell’ultimo mese.
Vado avanti in questo lavoro quasi per inerzia, per fare punteggio. Ho un contratto a ore, un ex co.
co. co che però è rimasto tale, che dovrebbe cambiare e resta così, nel caos ministeriale [...]. E’
difficile vivere così. Cerchi di pensare che siamo in tanti, in queste condizioni, ma il pensiero non è
sufficiente a combattere l’ansia che ti dà una precarietà così forte. E quando investi la maggior parte
delle tue energie nell’organizzazione dell’esistenza quotidiana è difficile, è molto difficile
immaginarsi una progettualità. Anche le passioni, anche l’amore per quello che fai sono duri da
sostenere.
da A. Nove, Mi chiamo Roberta, ho quarant’anni, guadagno 250 euro al mese..., Einaudi, Torino
2006.
Doc.5
Come adeguarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro? Oggi sin da giovani siamo ormai
chiamati a diventare responsabili e autonomi nel gestire i nostri progetti professionali, capaci di
programmarci e qualificarci, facendoci carico di tutto ciò che questo comporta. La cosa più
importante evidentemente è impossessarsi di quelle competenze di base utilizzabili in tutti i tipi di
lavoro. Queste competenze in fondo sono sempre le solite: saper leggere, scrivere e «far di conto», a
tutti i livelli. Oggi fa parte di questo bagaglio di base anche l’uso del computer (posta elettronica,
internet, ecc.). Ma occorre insistere anche di più sull’idea della formazione permanente. Ci sono dei
giovani che – saggiamente fanno corsi su corsi e accumulano diplomi in attesa di entrare nel
mondo del lavoro. Ma non è tutto. Bisogna convincersi che nella vita si devono sempre prevedere
periodi di interruzione della vita professionale per qualificarsi meglio e aggiornarsi. L’alternanza di
periodi di lavoro a momenti di formazione dovrà diventare normale.
Da «Dimensionnuove»,marzo2000
Doc. 6
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Ambito tecnico-scientifico
ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media.
«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della
vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la
mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete
delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi.
Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti
con la società in rete.
Perché viviamo nella Galassia Internet.»
M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072
«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso
i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e
grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra
produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo.
Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della
politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita
esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative
attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le
occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.»
G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins,
Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative
nell’era digitale, Milano 2008
«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui
riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto
che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca,
come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera
conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare
queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in
generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più
coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.»
Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org
«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante.
È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel
mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro
potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia
cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi
viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore
non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un
grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse
a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.»
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D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno
Internazionale
“Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001
«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di
chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli
non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non
i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della
memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della
videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza
età.»
A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008
«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente
adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se
riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori
prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. […]
Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma
in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese.
[...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora
e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si
basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime
generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre
sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.»
D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009
TIPOLOGIA C Tema storico
Le trasformazioni della tecnologia, dell’economia e della politica tra il primo e il secondo conflitto
mondiale prepararono un cambiamento radicale dello stesso concetto di guerra. Dalla guerra di
trincea e di logoramento alla guerra totale. Il candidato delinei brevemente il quadro dei
cambiamenti, e dica quali furono le conseguenze dei due conflitti per i singoli Stati e per l’intera
Umanità.
TIPOLOGIA D Tema di ordine generale
“Si potrebbe pensare che [...] l'uguaglianza di tutti gli esseri umani e il loro diritto a muoversi
liberamente per il mondo per trovarvi un'esistenza decente siano principi ovvi, anche se privi di una
formulazione netta. Ma non è così. L'umanità viene divisa in maggioranze di nazionali, cittadini
dotati di diritti e di garanzie formali, e in minoranze di stranieri illegittimi (non cittadini, non
nazionali) cui le garanzie vengono negate di diritto e di fatto [...] Bisognava comprendere come la
comparsa di stranieri in cerca di lavoro o di opportunità sociali abbia fatto sparire d'incanto diversi
luoghi comuni sull'umanità: tolleranza e razionalità della nostra cultura” (Dal Lago).
Alla luce di tale riflessione si affronti il tema della violazione dei diritti umani in relazione al
fenomeno dell'immigrazione, che in Italia si è ormai trasformato in un fatto ben radicato con
carattere preciso e dalle dimensioni in costante crescita.
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ITT “MARIE CURIE”
SIMULAZONE ESAME DI STATO
SECONDA PROVA
CORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: MECCANICA
Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Un argano, azionato manualmente tramite una manovella, utilizza il riduttore
rappresentato in figura.
Il riduttore realizza tre salti di velocità attraverso l’accoppiamento di 6 ruote dentate a
denti diritti come di seguito descritto:
 la ruota 1 è solidale con l’albero motore e trasmette il moto alla ruota 2;
 le ruote 2 e 3 sono solidali tra loro e sono montate a “folle”, tramite bronzine,
sull’albero condotto
 la ruota 4 riceve il moto dalla 3;
 le ruote 4 e 5 sono solidali tra loro e sono montate a “folle”, tramite bronzine,
sull’albero motore;
 la ruota 6 è solidale con l’albero condotto e riceve il moto dalla ruota 5;
 il rapporto di trasmissione è lo stesso per ogni coppia di ruote dentate.
Sono noti i seguenti dati:
 interasse albero motore – albero condotto 135 mm;
 rapporto di trasmissione tra le ruote dentate i = ω1/ ω2 = 2;
 materiale per alberi e ruote dentate C 40;
 coppia motrice applicata alla manovella 20 Nm
Il candidato assumendo con giustificato criterio ogni altro dato occorrente esegua:
1) il dimensionamento del gruppo di ruote 4 e 5;
2) il dimensionamento dell’albero condotto;
3) il disegno esecutivo di fabbricazione completo di quote, tolleranze e gradi di
rugosità del gruppo di ruote per le quali si è proceduto al dimensionamento;
4) il ciclo di lavorazione del gruppo di ruote 4-5, facendo riferimento ad un lotto di
medie dimensioni evidenziando: il grezzo di partenza, la sequenza delle
operazioni di produzione, le macchine, gli utensili, i parametri di taglio.
È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Durata massima della prova: 8 ore.
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