[g-son - i] giorno/giornale/son/01 10/16

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[g-son - i] giorno/giornale/son/01 10/16
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 . NUMERO 69 • www.laprovinciadisondrio.it
IL CASO AFFITTI FINISCE DAL PREFETTO
Alpeggi carissimi, allarme rosso
Il “caro alpeggi” preoccupa sempre di più: ora si punta su un tavolo in Prefettura.
Coldiretti, affiancata dal Consorzio di tutela dei formaggi, torna a mettere al centro
dell’attenzione una questione sollevata nelle scorse settimane: i canoni richiesti
in pagamento dalle proprietà - sia private che pubbliche - sono giunti a cifre pazzesche
BARBUSCA A PAGINA 11
SUI CONTI
BRUXELLES
VUOLE
CERTEZZE
di CHIARA DE FELICE
on una lettera ormai
nota da giorni, ma che
non rientra nella
regolare procedura di
sorveglianza dei conti
pubblici, la Commissione Ue
fa arrivare il suo
“avvertimento anticipato”
all’Italia e ad altri 5 Paesi.
L’intenzione è di far
scattare un piccolo allarme
con sufficiente anticipo
perché gli interessati possano
prendere le «necessarie
misure correttive» nel Def
che va presentato entro metà
aprile. Non sono rilievi nuovi
per il Tesoro, che non si
allarma perché da mesi è al
lavoro con Bruxelles per
trovare una soluzione che
assicuri sia il rispetto delle
regole sia il margine che
serve al Governo per
C
Punti nascita, operazione salvezza
La Regione chiederà una deroga al ministero per evitare i tagli a Chiavenna e Sondalo
Si chiama “razionalizzazione dei luoghi per il parto”, quella
che l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia andrà ad introdurre in attuazione delle indica-
zioni del ministero della Salute in
tema di sicurezza del percorso nascita.
Sicurezza che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di
500 parti l’anno, soglia entro la
quale, secondo l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, la salute di
mamma e nascituro non sarebbe
in toto tutelabile. Il tema è annoso
e si ripropone in modo ciclico anche per i punti nascita della provincia di Sondrio che non arrivano a
totalizzare un numero di parti congruo, ovvero quelli di Sondalo e di
Chiavenna, per i quali, però, si prospetta la richiesta di una deroga, da
parte della Regione, al “Comitato
percorso nascita” nazionale.
DEL CURTO A PAGINA 17
Filo di Seta
Bertolaso: Roma città
umiliata. E io finirò il
lavoro.
La tragedia
Morta in Puglia
Prata ricorda Patrizia
e il suo dolce sorriso
SERVIZIO A PAGINA 26
CONTINUA A PAGINA 9
LA SINISTRA
CHE VIAGGIA
CON LE RUOTE
QUADRATE
di ANDREA FERRARI
a sinistra è abituata a farsi
del male da sola: cosa nota.
Da un secolo a questa
parte, dal congresso di
Livorno in poi, le lotte tra
massimalisti e riformisti, tra
radicali e moderati, tra
comunisti e socialisti, tra
socialisti e socialdemocratici, e
via elencando mille fazioni
anche microscopiche, hanno
costituito il maggior vantaggio
per gli avversari politici dei
cosiddetti “progressisti”. Anche
senza andare a ripercorrere le
storie antiche di queste
divisioni, basta guardare a ciò
L
CONTINUA A PAGINA 9
Frontalieri
«Non pagate in Italia
la tassa della salute»
Vent’anni al Morelli
Addio al dottor Magi
Il “mago” del ginocchio
È mancato alle 2,30 della notte fra martedì e mercoledì, nel letto di ospedale di Londra dove
si trovava ricoverato, dal primo marzo scorso, Massimo Magi, 78 anni, originario di Parma,
ma sondalino d’adozione, dato che, dal settembre del 1975 al maggio del 1995, per quindi
19 anni e 9 mesi, ha ricoperto l’incarico di primario di Ortopedia al Morelli di Sondalo.
Lo scorso anno il sindaco gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. DEL CURTO A PAGINA 19
9 771590 588032
I numeri Anas
Traffico sulle statali
Dati record a Castione
SERVIZIO A PAGINA 17
Rifiuti a Sondrio, i risparmi previsti
Con i nuovi importi più
leggeri, nelle case dei sondriesi
arrivano i moduli per pagare la
tassa rifiuti 2016.
Chi non ha ancora saldato
l’imposta per il 2015 avrà comunque tempo fino al 21 marzo
per il ravvedimento operoso,
che consente di pagare una sanzione nettamente ridotta rispetto a quanto previsto per chi
non si mette in regola. E quest’anno contro l’evasione palazzo Pretorio ha avviato un’attivi-
tà che coinvolge ufficio Tributi,
polizia locale, servizio Urbanistica e ufficio Commercio, «non
per vessare i cittadini, ma perché il Comune anticipa i fondi
per il servizio, e per legge gli
insoluti vanno recuperati l’an-
no successivo, a carico di tutti
gli utenti». L’ha spiegato ieri
mattina in municipio l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi,
che ha fatto il punto di regole
e novità sulla tassa rifiuti, annunciando l’invio dei promemoria per il pagamento di quest’anno.
BETTINI A PAGINA 15
Sotto la rete non c’è storia, vince Tirano
60310
SERVIZI A PAGINA 13
Undici squadre si sono
presentate al campionato provinciale studentesco riservato alla categoria Cadetti, andato in scena
martedì sul parquet del PalaScieghi di Sondrio.
Una grande kermesse che ha visto di scena formazioni provenienti da Chiavenna a Livigno, impegnate in incontri che si chiudevano
al raggiungimento del punto numero 15, a quota 25 invece nelle
semifinali e finali. Il susseguirsi dei
confronti si è risolto con il successo
finale dei ragazzi dell’istituto comprensivo tiranese. Il secondo posto
è stato appannaggio della squadra
dell’I.C. Bormio davanti ai portacolori del Bertacchi di Chiavenna. La
quarta posizione è stata ottenuta
dal Garibaldi di Chiavenna (la cui
squadra femminile aveva vinto il
concentramento precedente), al
quinto posto Grosotto, al 6° Talamona, al 7° il Vanoni di Morbegno
e all’8° posto il Damiani” di Morbegno.
L’organizzazione anche stavolta è stata curata dalla referente per
l’educazione fisica dell’A.T. di Sondrio, Laura Giordano.
Anche da Livigno per le sfide degli Studenteschi
VALENTI A PAGINA 46
Gli arresti
Droga in Valsassina
ma clienti valtellinesi
SERVIZI A PAGINA 31
Sondrio calcio
Ipotesi ripescaggio
Sarà una lunga estate
ANSELLI A PAGINA 47
Bema
Si è spento Buzzetti
Cantante folk
dai tanti successi
Si è spento a 72 anni nella Lugano che aveva scelto come
sua seconda dimora. Aveva dato vita al gruppo i Romantici
Vagabondi. SERVIZIO A PAGINA 24
Mauro Buzzetti
LA PROVINCIA
11
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Economia
TOCCANDOFERRO
«Oggi il caricatore che ha fatto la storia degli alpeggi mantenendone
intatto e migliorando anno dopo anno, stagione dopo stagione
il territorio, è letteralmente buttato fuori dal sistema alpeggio»
Alberto Marsetti, presidente Coldiretti Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
“Caro alpeggi”, il caso in Prefettura
Grido d’allarme. Coldiretti e Consorzio formaggi puntano il dito sui canoni richiesti, arrivati a cifre insostenibili
Il presidente Marsetti ha incontrato il prefetto Scalia, disposto ad aprire un tavolo per cercare una soluzione
SONDRIO
STEFANO BARBUSCA
L’inverno sta per finire
e il “caro alpeggi” preoccupa
sempre di più: ora si punta su un
tavolo in Prefettura.
Coldiretti torna a mettere al
centro dell’attenzione una questione sollevata nelle scorse settimane. Il problema è noto: i canoni richiesti in pagamento dalle proprietà - sia private che
pubbliche - sono arrivati a cifre
pazzesche, insostenibili e antieconomiche per le aziende agricole della provincia di Sondrio
che da sempre praticano l’alpeggio tradizionale.
Propositi sulla carta
Secondo l’associazione presieduta da Alberto Marsetti rimangono solo sulla carta i buoni propositi dettati da consolidate e
semplici regole da osservare, tese al mantenimento nel tempo
di pascoli e fabbricati dell’alpeggio.
«Oggi il caricatore che ha fatto la storia degli alpeggi mantenendone intatto e migliorando
anno dopo anno, stagione dopo
stagione il territorio, è letteralmente buttato fuori dal sistema
alpeggio – spiega -. Alcune amministrazioni comunali hanno
inteso che possono sistemare i
propri bilanci con il canone degli
affitti. Il mantenimento del territorio con il presidio umano
sulle terre alte non interessa:
conta la sola quantità di denaro
dei canoni che entrano in bilancio».
Coldiretti Sondrio tramite il
presidente Marsetti, il direttore
Andrea Repossini, insieme al
presidente del Consorzio di tutela di Casera e Bitto Vincenzo
Cornaggia «sottolinea con fortissima preoccupazione questo
stato delle cose che sta mettendo in grave difficoltà le imprese
agricole, già alle prese con una
drammatica situazione del
comparto del latte con il prezzo
alla stalla precipitato a 31 centesimi al litro».
L’associazione rileva che
quella promossa non è una polemica nei confronti di un sindaco
o di un’amministrazione comunale «ma la denuncia di una situazione gravissima, inaccettabile che penalizza gli alpeggiatori e gli allevatori valtellinesi e favorisce speculatori che con il
nostro territorio non hanno
nulla da spartire».
Un ulteriore passo è stato
compiuto dal presidente Marsetti, rappresentando la situa-
1 Sono i Comuni
i proprietari all’80%
degli alpeggi in Valle
Altri sono di privati
oppure dei consorzi
zione degli alpeggi in tutta la sua
drammatica realtà al prefetto di
Sondrio Giuseppe Mario Scalia
durante un incontro.
Il rappresentante del governo si è reso disponibile a istituire
un tavolo per trovare una soluzione al problema.
La mappa della valle
Una situazione molto rilevante
per il territorio e l’economia della provincia di Sondrio.
Gli alpeggi della Valtellina sono all’80% di proprietà dei Comuni, per il 15% sono in mano a
consorzi e il restante 5% di privati. La mappa delle malghe indica che ce ne sono nove a Lanzada e altrettanti in Valdidentro,
sette a Tartano, Gerola Alta, Madesimo e Livigno, sei a Valfurva,
cinque ad Albaredo, quattro a
Teglio, Piuro e Val Masino, tre a
Villa di Chiavenna, Berbenno,
Bema, Albosaggia, Chiesa, Piateda, Torre e Grosio, due a Pedesina, Cosio, Cedrasco, Fusine,
Montagna, Tresivio, Grosotto e
Sondalo.
I restanti sono distribuiti fra
Mello, Novate, Rasura, Rogolo,
Samolaco, San Giacomo Filippo,
Talamona, Ardenno, Cino, Delebio, Forcola, Buglio, Caiolo, Caspoggio, Chiuro, Ponte, Postalesio, Aprica, Bormio, Mazzo, Tirano e Valdisotto. Secondo
Coldiretti si tratta di una rete di
presidi naturali che gli agricoltori conservano e curano.
Gli alpeggi al centro di un caso per i canoni richiesti giudicati troppo elevati dalla Coldiretti
Lo chef Negrini: «Ragazzi,
dovete puntare subito in alto»
Milano
A “Identità golose”
il meglio della cucina
italiana: importante
vetrina per la Valle
Cala il sipario sulla
dodicesima edizione di Identità Golose, congresso internazionale di cucina che per tre
giorni dal 6 all’8 marzo ha visto
a Milano il meglio degli chef
italiani ed internazionali.
Show cooking dove si sono alternati i volti noti dei cuochi
che stanno prestando la loro
immagine in tv, diventando
delle star. La Valtellina è stata
rappresentata da uno chef che
non ha dimenticato le sue origini. Stiamo parlando di Alessandro Negrini, classe 1978 originario di Caspoggio, affermata
guida in cucina del ristorante
due stelle Michelin “Il luogo di
Aimo e Nadia” di Milano, insieme all’inseparabile Fabio Pisani. Negrini è salito due volte sul
palco di Identità Golose. La prima domenica, nel corso di un
incontro organizzato per la
Young Chef Cup San Pellegrino
insieme ad altri nomi importanti, come Davide Oldani e
Andrea Berton, ha parlato della
sua storia.
«Puntate subito in alto- il
monito rivolto ai giovani- cercate dopo la scuola alberghiera
di entrare in una grande cucina, perché solamente passando da là si riesce a fare il grande
salto. Io ho avuto la fortuna di
farmi notare mentre lavoravo
in una pizzeria di Chiesa Valmalenco, il maitre del Palace di
Saint Moritz si accorse di come
mettevo il prosciutto sulla pizza. Mi chiese di provare ad an-
Lo chef Alessandro Negrini ha incontrato i giovani
dare in Svizzera a fare un’esperienza nella cucina del Palace,
un cinque stelle lusso». La memoria torna a quei giorni quando era solo un giovane cuoco
con tanta voglia di imparare.
«Ricordo perfettamente
quegli inizi, mi presentai in Engadina con la mia Fiat Uno
bianca in mezzo ad auto lussuose, quando venne a trovarmi mia madre da buona valtellinese disse al capo brigata che
poteva anche darmi qualche
schiaffone se non mi comportavo bene. La prima educazione, quella fondamentale, avviene in famiglia, oggi i ragazzi che
si avvicinano a questa professione volendo tutto subito. Il
nostro è un bellissimo lavoro
ma duro, c’è spazio per tanti ragazzi, se un giovane vuole
emergere il mio consiglio è
consolidare delle esperienze,
preferisco un curriculum con
quattro anni consecutivi in un
solo posto, anche una semplice
trattoria, piuttosto che esperienze frammentate».
Alessandro Negrini dal 2005
al timone di uno dei ristoranti
milanesi più famosi, è di fatto lo
chef più rappresentativo della
nostra cucina, un ambasciatore che ci tiene sempre a sottolineare la sua provenienza da
valtellinese doc. A Identità di
Pasta, in uno dei format nuovi
della rassegna milanese, martedì ha invece sfidato i limiti
della cucina, non avendo paura
di osare, proponendo una pasta
stracotta, andando in cottura
con un tempo di oltre cinquanta minuti. Identità Golose è
stato anche il palcoscenico per
i vini di Valtellina, con una presenza importante di Nino Negri, partner sin dagli esordi della kermesse. Per la cantina di
Chiuro in degustazione i vini
della Linea Nobel del Gruppo
Italiano Vini, oltre ad essere
sponsor per il premio cuoco
dell’anno 2016 per Identità Golose, riconoscimento andato ad
Antonio Guida. Per l’azienda
Nino Negri una presenza importante tra le stelle della cucina, dopo che Wine Spectator ha
inserito i vini della cantina guidata da Casimiro Maule tra i
101 migliori vini italiani che saranno presentati a Opera Wine
il prossimo 9 aprile a Verona in
occasione di Vinitaly 2016.
M.Bor.
LA PROVINCIA
12 Sondrio economia
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Brianza MotorShow
Più di 100 espositori
e anche dall’estero
Lariofiere. In crescita la rassegna di sabato e domenica
Tra le novità area per la competizione e festa dei motori
Spinta all’economia del territorio con sconti sui beni
COMO
SIMONA FACCHINI
Numeri record ed un
respiro internazionale per il
Brianza MotorShow, la fiera dedicata ai motori che sabato 12 e
domenica 13 marzo tornerà a
Lariofiere per la sua quarta edizione. Tante le novità in programma per l’evento che anno
dopo anno conquista sempre
più consensi e che porterà a Como quattro anteprime nazionali
per la presentazione di nuovi
modelli auto.
Oltre 23mila i visitatori della
scorsa edizione ed i numeri sono
destinati a crescere, tanto che il
Brianza MotorShow è diventato
l’evento di riferimento per gli
amanti delle due e delle quattro
ruote in tutta la Lombardia. Oltre 100 gli espositori attesi, alcuni dei quali provenienti anche da
Svizzera, Francia e San Marino.
Il crescendo
«La nostra fiera – spiega Andrea
Peri, direttore del Brianza MotorShow - sta vivendo un crescendo, tanto che quest’anno
siamo riusciti ad incrementare
gli espositori, oltrepassando i
confini nazionali e vedendo per
la prima volta la partecipazione
di espositori da tutta Italia». Tra
le novità un’area dedicata alle
auto e alle moto da competizione, con la possibilità di effettuare simulazioni di guida grazie alla realtà virtuale, uno spazio dedicato alle Sport and Luxury
cars e un’area cani in cui poter lasciare gratuitamente, in compagnia di dogsitter qualificati, gli
amici a quattro zampe.
Da quest’anno l’appuntamento si fa in due: dal territorio
comasco partirà una nuova festa
dei motori, chiamata “Brianza
MotorShow On Truck”, che
sbarcherà il 10 luglio all’Autodromo di Franciacorta, dove
verranno proposte sessioni di
prove libere sia per auto che per
moto, oltre ad intrattenimenti
nell’area paddock. Immancabile, poi, l’appuntamento con la
solidarietà: torna la Fondazione
Marco Simoncelli che presenterà i progetti benefici che l’associazione sta cercando di realizzare. In particolare, proprio a
Lariofiere sarà presentato, in
anteprima nazionale, una tuta
speciale dedicata al Sic.
«Si tratta –dichiara Loris Calipari – di un prototipo di una tu-
Il lancio di ieri: da sinistra Giuseppe Pianura, Andrea Peri e Loris Calipari
ta Itech realizzata a mano e pensata per la sicurezza. Inoltre la
Fondazione sarà presente con la
raccolta fondi per finanziare il
progetto “Casa di Marco”, casa
di accoglienza per disabili in cui
sperimentare la mototerapia».
La sinergia
E dall’edizione numero quattro
del Brianza MotorShow arriva
anche una spinta all’economia
del territorio: grazie ad una convenzione con alcuni commercianti, i visitatori che presenteranno il biglietto di ingresso della fiera potranno ricevere degli
sconti su beni di uso comune.
Ampio spazio, poi, al tema della
sicurezza stradale grazie alla
collaborazione con Aci.
« Ci teniamo ad essere presenti – spiega Giuseppe Pianura,
direttore di Aci Como -siamo
impegnati nel settore sicurezza,
soprattutto nelle scuole superiori con i corsi di sicurezza stradale, e con i bimbi delle scuole
elementari grazie al progetto
“Trasportaci”, pensato per regolamentare sia l’utilizzo delle
biciclette che per insegnare le
norme principali del codice della strada».
Due (ma anche quattro) ruote protagoniste
La tuta dedicata a Sic
Campioni e pezzi strepitosi
Nel ricordo di Simoncelli
ne di quest’anno darà anche
molto spazio ai raduni.
A cominciare sabato pomeriggio dal raduno Mini d’epoca.
Il clou sarà il raduno di moto
d’epoca del Moto Club Erba domenica dalle 10 alle 13.30, cui seguirà dalle 14 alle 21 quello dei
quad a cura del Victory Team e
Ol Mat Quad Group. Il Moto
Club I Pirati di Como curerà il
custom, stile vintage, con il Bike
Show, che si concluderà domenica con la premiazione della
moto custom più bella. Dulcis in
fundo la sorpresa per i tifosi di
Valentino Rossi: la presenza della Yamaha M1.
A farla da padrone sarà
il motociclismo, cui la stessa federazione nazionale (Fmi) ha
dato il patrocinio. E quale miglior simbolo delle due ruote potrebbe essere quel Marco Simoncelli. Per l’occasione la Fondazione Simoncelli presenterà
in anteprima assoluta appunto
la tuta in pelle dedicata al Sic.
Il calendario degli eventi, comunque, è ricchissimo, con la
presenza di campioni delle due
ruote, tra cui il trial freestyle
mandellese Emanuel Angius , il
pilota di superbike Lorenzo
Mauri , molti campioni europei
di Trial. Lo stuntman di fama
europea Roberto Poggiali offrirà esibizioni spettacolari con il
suo quad. Nei due giorni funzioneranno a pieno ritmo le aree
Trial con esibizioni dell’Associazione Trial Cantù con campioni
della specialità e Minimoto di
Lorenzo Competition. L’edizio-
Gianfranco Casnati
Sondrio economia 13
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
La replica della Lega
Tassa della salute
Per i frontalieri
non ci sono obblighi
«La battaglia
si dovrà fare
in Parlamento
per i diritti»
tenuto l’impegno e domani la
Regione Lombardia riceverà
la circolare che attesta che
niente è dovuto. Adesso Maroni si adoperi affinché vengano immediatamente rimborsati i frontalieri che hanno già versato».
«La battaglia per il riconoscimento dei diritti dei frontalieri si
farà a Roma, in Parlamento».
Dopo le richieste dei sindacati,
che hanno chiesto un bonus sulla
franchigia per i lavoratori dei
Grigioni e un prolungamento
fino a vent’anni del periodo di
adeguamento alla nuova tassazione, ecco le parole del senatore
leghista Jonny Crosio. «La battaglia per il riconoscimento dei
diritti dei frontalieri che il Governo Renzi ha calpestato si farà
in Parlamento e saremo noi della
Lega Nord a chiedere le modifiche all’accordo Italia-Svizzera
per tutelare i lavoratori e i Comuni delle zone di confine.
Intervenire sullo statuto dei
lavoratori, come sostengono ora,
con grave ritardo, i sindacati,
servirà a ben poco senza un
accordo Italia-Svizzera diverso».
Crosio riporta la questione entro
i binari da tempo individuati.
«Fanno sorridere i deputati del
Pd quando addossano alla Regione Lombardia colpe che sono
tutte del Governo – continua -, se
davvero hanno a cuore gli interessi dei frontalieri lo dimostrino
in Parlamento chiedendo le
modifiche all’accordo Italia-Svizzera. Saranno tanto decisi da
andare contro il loro partito? Ne
dubito, anche perché la storia
recente insegna che i deputati
del Pd chinano il capo, come
avvenuto per la riforma costituzionale in cui la specificità montana tanto sbandierata ha prodotto molto fumo e nessun atto
concreto». La Lega Nord ribadisce di essere impegnata a portare a conoscenza dell’opinione
pubblica le problematiche dei
frontalieri fra Roma e Milano,
oltre che in Parlamento si sta
muovendo anche sul fronte
svizzero per ottenere il riconoscimento della figura di questi
lavoratori che ogni giorno oltrepassano il confine per svolgere
le loro mansioni all’interno dei
contratti collettivi di lavoro
elvetici. 1 S..BAR.
Consorzi agrari deve mettere a
regime le sinergie e le economie
di scala che sono fra gli obiettivi
principali di questa operazione
– spiega il direttore Alfredo Gelmini - per cui partiamo dal potere d’acquisto, ma anche dalla revisione dei punti vendita in relazione alla funzionalità degli
stessi, che devono produrre reddito e servizi per gli agricoltori.
La riorganizzazione può passare anche dalla cessione di alcuni
punti vendita, ma per ristrutturarne altri o aprirne dei nuovi,
cogliendo le opportunità che si
creeranno. La crisi sta liberando
diverse strutture, che per noi
potrebbero essere opportunità.
Come è successo l’anno scorso a
Nembro, dove siamo subentrati
in una struttura fallita e abbiamo aperto un punto vendita».
«Nel Comasco abbiamo in
animo di aprire un nuovo punto
vendita ad Albese con Cassano,
sempre che si riesca a chiudere
una vicenda infinita con il Comune, partita nel 2009 con l’acquisizione di una struttura all’asta – aggiunge Gelmini – Non
si può aspettare cinque anni per
aprire un negozio, perché nel
frattempo le condizioni di par-
tenza cambiano. Si ripete anche
in altri Comuni. Va bene il rispetto delle regole, ma bisogna
essere più snelli e celeri nelle
procedure: il mercato corre,
mentre l’Italia è paralizzata».
Altro obiettivo: potenziare i
servizi all’agricoltura. «Abbiamo definito una convenzione
con Banca Intesa. Gli agricoltori
che hanno necessità di finanziamenti per realizzare strutture,
acquistare bestiame o attrezzature e anche per lo smaltimento
dell’eternit avranno condizioni
agevolate in termini di erogazione di prestiti, frutto dell’accordo
raggiunto» afferma Pagani. La
prossima “frontiera” consiste
poi nell’apertura di corner di eccellenze alimentari italiane. «Li
potenzieremo – conferma Gelmini – Dei 40 punti vendita che
il Consorzio ha, diversi sono supermercati con generi alimentari e credo che, nell’immaginario collettivo, il Consorzio agrario evochi serietà e vicinanza all’agricoltura e al territorio. Nei
punti vendita con prodotti alimentari, abbiamo intenzione di
creare un angolo caratterizzato
dove si vendano eccellenze selezionate da noi e Coldiretti».
L’annuncio. I lavoratori non dovranno versare nulla
Ai parlamentari del Pd la conferma del Governo
Le Regioni riceveranno una circolare applicativa
SONDRIO
STEFANO BARBUSCA
«I frontalieri non
devono versare nulla per la
sanità». Dopo mesi di dubbi e
qualche caso di pagamento,
dai deputati Pd arriva il chiarimento definitivo.
Si è finalmente chiarita la
questione relativa alla “tassa
della salute” che i lavoratori
italiani occupati in Svizzera
con permesso G rischiavano
di dover pagare - e in alcuni
casi hanno pagato - a seguito
di un’interpretazione amministrativa compiuta da alcune Asl della Regione Lombardia e della Provincia Autonoma di Bolzano.
zera per il godimento delle
prestazioni del Servizio sanitario nazionale».
Hanno incontrato più volte il viceministro all’Economia e finanze, Luigi Casero, e
il sottosegretario alla Salute
Vito De Filippo, e proprio da
loro hanno ricevuto una promessa: entro oggi tutte le Regioni interessate riceveranno una circolare applicativa
da parte del Governo in tal
senso.
Il documento chiarirà che i
La mozione in aula
Ne hanno dato la notizia i deputati democratici Enrico
Borghi, Chiara Braga, Mauro
Guerra, Maria Chiara Gadda,
Daniele Marantelli, Paolo
Rossi, Angelo Senaldi, Gianmario Fragomeli e Veronica
Tentori. I parlamentari del
Partito democratico sono i
firmatari di una mozione votata dall’aula della Camera lo
scorso 11 febbraio con la quale si chiedeva al governo di
intervenire, per quanto di
competenza, «sospendendo
ogni iniziativa di Stato, Regioni e province autonome
tendenti a introdurre un’impropria modalità di pagamento da parte di lavoratori
italiani occupati in Svizzera e
per i titolari di pensione sviz-
L’assemblea di Chiavenna
1 È stata accolta
la richiesta
formulata
ripetutamente
dai sindacati
12
1 Ora la Regione
si adoperi
perché sia
rimborsato
chi ha già pagato
frontalieri italiani occupati,
o che hanno esercitato nel
passato un’attività dipendente, nei Cantoni dei Grigioni,
del Ticino e del Vallese, non
sono tenuti a versare ulteriori contributi al Servizio Sanitario Nazionale, in quanto ai
sensi del vigente accordo tra
Svizzera a Italia essi sono oggetto di tassazione alla fonte
da parte Svizzera e una quota
del gettito fiscale viene ristornato all’Italia secondo
l’accordo internazionale.
È stata accolta la richiesta
formulata martedì a Chiavenna da Cgil e Cisl.
«Siamo molto soddisfatti commentano i deputati interessati - perché il governo
con questo chiarimento ha
sposato integralmente la tesi
sostenuta dal Pd. Di fronte
dell’emergere del problema
chiarimmo da subito che non
avremmo mai permesso un
balzello di questa natura che
ledeva il principio dell’universalità delle prestazioni
per introdurre su volontà
della Regione Lombardia un
principio di erogazione del
servizio legato al reddito individuale. È così è avvenuto».
“Nonostante Maroni...”
Secondo il consiglierete regionale del Pd Luca Gaffuri i
frontalieri italiani occupati
in Svizzera non saranno più
costretti a pagare i contributi
sanitari così come previsto,
invece, dall’interpretazione
Una buona notizia per i frontalieri
L’incontro in Regione sui frontalieri a febbraio
amministrativa compiuta da
alcune Asl della Regione
Lombardia.
«Malgrado Maroni, i frontalieri non saranno tenuti a
pagare il contributo al servizio sanitario nazionale. Il
partito democratico ha man-
Consorzio agrario, il presidente
«Crescere e potenziare i servizi»
La nomina
Alberto Pagani è a capo
di una realtà che ha 60 milioni
di ricavi, 620 soci
e 60 dipendenti
Un comasco alla guida
del Consorzio agrario lombardo. Realtà da oltre 60 milioni di
euro di ricavi, con 620 soci e una
sessantina di dipendenti, nata
dalla fusione per incorporazione del Consorzio agrario di Bergamo nell’omologo di Como,
Lecco e Sondrio.
A seguito della fusione, sono
stati ripristinati gli organi statutari. È stato ricomposto il consiglio di amministrazione (18 consiglieri, equamente suddivisi tra
le due aree territoriali di riferimento) ed eletto il nuovo presidente nella persona di Alberto
Pagani, già presidente del Con-
sorzio agrario di Como, Lecco e
Sondrio negli ultimi due mandati. Lo affiancherà, in qualità di
vicepresidente, Mario Facchinetti, già consigliere nel precedente Cda, allevatore e agricoltore bergamasco, titolare di una
stalla con oltre 700 capi.
Portare a regime la fusione è
lo scopo principale dei prossimi
tre anni di mandato. Tra i primi
obiettivi, precisa Pagani: «Un
programma di razionalizzazione e potenziamento dei punti
vendita. La prima ipotesi è mantenere più o meno il numero di
punti vendita attuale, esaminando nuove opportunità. Potrà
magari esserci la chiusura di
qualche punto vendita non più
funzionale, ma anche qualche
nuova apertura». Attualmente
ne sono presenti 29 tra Como,
Lecco, Sondrio e 11 nel territorio
di Bergamo. «La fusione dei due
Alberto Pagani (a sinistra) e il direttore Alfredo Gelmini
LA PROVINCIA
15
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511
Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],
Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]
Tassa dei rifuti, arrivano i moduli
E i solleciti per chi non l’ha pagata
L’annuncio. Ci sarà una riduzione tra l’uno e il quattro per cento a seconda delle tipologie
Gli utenti morosi avranno tempo fino al 21 marzo per fare il ravvedimento operoso
FRANCESCA BETTINI
Con i nuovi importi
più leggeri, nelle case dei sondriesi arrivano i moduli per pagare la tassa rifiuti 2016.
Chi non ha ancora saldato
l’imposta per il 2015 avrà comunque tempo fino al 21 marzo
per il ravvedimento operoso,
che consente di pagare una sanzione nettamente ridotta rispetto a quanto previsto per chi
non si mette in regola. E quest’anno contro l’evasione palazzo Pretorio ha avviato un’attività che coinvolge ufficio Tributi,
polizia locale, servizio Urbanistica e ufficio Commercio, «non
per vessare i cittadini, ma perché il Comune anticipa i fondi
per il servizio, e per legge gli insoluti vanno recuperato l’anno
successivo, a carico di tutti gli
utenti».
Tutte le novità
L’ha spiegato ieri mattina in
municipio l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi, che ha fatto il punto di regole e novità sulla tassa rifiuti, annunciando
l’invio dei promemoria per il
pagamento di quest’anno. «Come deciso a dicembre con il bilancio di previsione – ha ricordato l’assessore -, quest’anno
sulla Tari abbiamo introdotto
una riduzione fra l’uno e il quat-
tro per cento, a seconda delle tipologie di utenze, con effetti più
contenuti per le famiglie e maggiori per alcuni tipi di attività
artigianali e commerciali».
In base alle simulazioni preparate dal Comune, ad esempio, una famiglia di sei persone
risparmierà circa 5 euro rispetto all’anno scorso, un albergo
con ristorante avrà una riduzione di circa 61 euro, una pescheria risparmierà 71 euro, un bar
circa 55 euro, mentre per un ufficio (o studio professionale, la
categoria è la stessa) la riduzione ammonterà a 123 euro circa.
«Non si tratta di grandi cifre,
per alcune tipologie – ha sottolineato l’assessore -, ma sono
comunque un messaggio positivo. Come dico sempre, se pagano tutti, tutti pagano meno».
E proprio seguendo questo
principio palazzo Pretorio quest’anno punta ad aumentare la
percentuale di riscossione sulla
tassa rifiuti: nel 2015 il Comune
1 «Se pagano tutti,
tutti pagano meno»
ha commentato
l’assessore
al Bilancio, Busi
ha emesso moduli di pagamento per un totale di 3 milioni e
885mila euro e ha incassato in
tutto 3 milioni e 504mila euro,
«una quota del 90,2% che con i
passaggi successi aumenterà fino al 98% circa, come ogni anno», ha sottolineato l’assessore.
Le raccomandate
Agli utenti morosi infatti il Comune invia una raccomandata
con il sollecito, «che permette
in genere di ottenere un altro
5% di pagamenti», ha spiegato
Busi, poi eventualmente scattano ulteriori procedure. Chi lo
scorso anno non ha pagato la
Tari, comunque, avrà ancora
qualche giorno di tempo per
mettersi in regola: «Fino al 21
marzo – ha ricordato l’assessore – è possibile effettuare il ravvedimento operoso, che comporta una sanzione del 3,75%
anziché del 30%». Le istruzioni
per questa procedura si trovano
sul sito istituzionale comune.sondrio.it, che riporta anche
tutte le informazioni utili per i
pagamenti 2016 della Tari, contenute anche nelle lettere inviate agli utenti, insieme al modello F24 per i pagamenti. «Per
scaglionare le rate rispetto alle
altre imposte, le scadenze sono
fissate ad aprile e a novembre»,
ha ricordato Busi.
Quest’anno la tassa sui rifiuti sarà più leggera
Integrazione dei ragazzi stranieri
«A Sondrio la cittadinanza civica»
La proposta
Per il consigliere Racchetti
«Non è uno spirito
di solidarietà
ma di civiltà giuridica»
Sull’integrazione di
bambini e ragazzi stranieri serve una riflessione politica, senza
fermarsi ai numeri delle iscrizioni ma affrontando il tema
dello “ius soli” e introducendo la
«cittadinanza civica» per i bimbi
nati a Sondrio. Lo afferma il
gruppo consiliare di Sondrio città ideale, che con una nota firmata dal consigliere comunale
Marco Racchetti interviene
nel dibattito innescato dai dati
sulle iscrizioni negli istituti
comprensivi cittadini. I numeri
mostrano una distribuzione disomogenea degli alunni di origini straniere, con percentuali
elevate in alcune realtà come la
scuola dell’infanzia di via Toti o
il comprensivo “Paesi orobici”
(con differenze, comunque nei
singoli plessi).
Per Sondrio città ideale, sottolinea Racchetti, la «considerazione preliminare» da fare è che
«il tema dell’integrazione, anche scolastica, dei minori stranieri è vasto e complesso e non
può essere delegato a “burocrati” della pubblica amministrazione, ma deve essere affrontato
in sede politica, anche a livello
locale». Secondo Sondrio città
ideale, infatti, per analizzare il
quadro bisogna prendere in
considerazione anche «altri e
superiori fattori», come «il riconoscimento della cittadinanza
italiana quale diritto civile primario», scrive Racchetti: per
questo secondo il gruppo «anche il flusso delle iscrizioni dei
Nelle scuole aumenta il numero di alunni stranieri
bambini stranieri verso i plessi
scolastici cittadini risente “a
monte” di logiche che andrebbero analizzate in profondità,
come indica il dirigente scolastico Carlo Zanesi, che è anche
presidente del consiglio comunale». Serve un dibattito politico più generale, sostiene insomma Racchetti, e il gruppo consiliare ha anche una proposta concreta da mettere sul tavolo: «l’introduzione nei regolamenti comunali della “cittadinanza civica per ius soli”», spiega il consigliere ricordando il programma
della lista civica Sondrio città
ideale, «quale ipotesi speciale di
cittadinanza onoraria per promuovere l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che nascono, vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia
ed a Sondrio in particolare».
Un passaggio che ha «valore
sicuramente simbolico», ricorda Racchetti, ma che diversi Comuni hanno già introdotto come segnale verso l’integrazione.
A livello nazionale peraltro «il
Pd pare stia tentando di introdurre per legge il principio dell’acquisizione della cittadinanza
italiana mediante ius soli, ovve-
Ora della Terra
Monumenti
e case al buio
E una cena
Sabato prossimo
Per l’Ora della Terra
2016 il Wwf invita i cittadini ad
una cena sostenibile e solidale a
lume di candela, per riflettere
insieme sulla sostenibilità e sui
comportamenti quotidiani improntati al rispetto per il pianeta. L’appuntamento è per il 19
marzo, data dell’evento che per
qualche decina di minuti – l’Ora
della Terra, appunto – in tutto il
mondo lascerà al buio monumenti, uffici, imprese, case private, come momento simbolico
della lotta ai cambiamenti climatici. Il Wwf Valtellina e Valchiavenna ha invitato gli enti locali ad aderire spegnendo le luci
di monumenti e luoghi pubblici,
sabato prossimo dalle 20,30 alle
21,30. C’è anche una proposta
culinaria, frutto di una collaborazione fra Wwf nazionale e Altromercato. Obiettivo, «diffondere una nuova cultura della sostenibilità e sensibilizzare il
grande pubblico sull’adozione di
stili di vita orientati da una crescente consapevolezza ambientale, etica, sociale ed economica». Il 19 marzo, alle 20, il ristorante sondriese Veggie Days
ospiterà una cena a lume di candela, con menù a base di cereali e
legumi del commercio equo, di
cooperative che coltivano i terreni confiscati alle mafie e dell’associazione Amici Val Codera:
per partecipare bisogna prenotarsi entro il 16 marzo alla Bottega della solidarietà di via Piazzi.
F.Bet.
ro per nascita – rimarca Racchetti -, più o meno temperato
da altre condizioni, ad esempio
il completamento di un ciclo di
studi obbligatorio», e secondo
Sondrio città ideale l’iniziativa
avrebbe una valenza positiva.
«La cittadinanza non deve essere considerata come attribuzione “elargita” ai migranti o ai
loro figli nati sul suolo nazionale
per puro spirito di solidarietà –
afferma il consigliere -. Al contrario, esprime un principio di
civiltà giuridica che è anche la
premessa necessaria per garantire la sicurezza, il buon funzionamento e il progresso dello
Stato. La forza di una nazione è
saper accogliere i migranti e trasformare una potenziale criticità in risorsa, tenuto conto delle
nuove esigenze che ci impone la
storia». Secondo Racchetti, peraltro, in questa direzione si
muovono «segnali» emersi in
vari ambiti, dalla legge sul tesseramento sportivo dei ragazzi
stranieri residenti in Italia, alla
giurisprudenza che ha aperto la
partecipazione alle attività del
servizio civile nazionale anche
ai ragazzi non cittadini italiani.
F.Bet.
16 Sondrio
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Gli interventi nelle calamità naturali
Nuovi codici di colore per l’allarme
Il convegno. In tutto sono sette: dal verde fino all’arancio e il rosso per i casi più gravi
Per le zone più a rischio di alluvioni sono state fatte delle schede con i dati essenziali
GIUSEPPE MAIORANA
Nuove direttive relative all’allertamento in caso di rischi naturali e, in particolare
per quanto riguarda la provincia
di Sondrio, di alluvioni e piene
dei corsi d’acqua; e la proposta di
una nuova legge nazionale,
avanzata da Regione Lombardia come ente capofila, relativa
alla riforma della Polizia Locale.
Si è parlato di tutto questo ieri mattina alla sala consiliare di
palazzo Muzio nel convegno
“Comuni, protezione civile e sicurezza. Direttive regionali e altri aggiornamenti normativi” a
cui ha preso parte l’assessore regionale alla sicurezza, alla protezione civile e all’immigrazione Simona Bordonali.
Le nuove direttive
Per quanto concerne le direttive
relative all’allertamento, che
entreranno in vigore il 27 aprile,
sono stati introdotti i “codici colore” con il verde che indica l’assenza di fenomeni naturali, il
giallo che indica eventi normali,
l’arancio che indica fenomeni
naturali che possono interessare un’importante porzione di
territorio e il rosso che si usa in
caso di fenomeni naturali che
possono causare rischi e danni a
cose e persone.
A ogni colore è poi abbinata
una forma di comunicazione
per avvisare della situazione e
✝
È mancata all’affetto dei suoi
cari
dei rischi, ancora potenziali o
già reali: si passa dalla pubblicazione delle notizie sui siti regionali (codice verde) alla comunicazione via mail (posta elettronica ordinaria e certificata per il
codice giallo), fino agli sms a la
nuova “App” in caso di codici
arancio o rosso.
E, a questo proposito, è stato
ricordato nell’incontro di ieri
che ancora mancano i riferimenti telefonici di 10 sindaci di
Valtellina e Valchiavenna.
La nuova direttiva, inoltre,
fornisce ulteriori indicazioni
In caso di alluvioni
1 Previsto anche
l’utilizzo
di nuovi strumenti
di previsione
sempre aggiornati
tramite l’introduzione di fasi
operative minime iniziali; formalizza l’utilizzo di nuovi strumenti di previsione, adeguatamente aggiornati, ridefinisce le
zone omogenee di allertamento
e le relative soglie e prende in
considerazione sette rischi
(idraulico, idrogeologico, temporali forti, vento forte, neve,
valanghe, incendi boschivi):
«Per arrivare a un testo condiviso, abbiamo organizzato incon-
Domani sera a Morbegno
nuovo incontro del sodalizio
che si propone di decidere
per il bene della propria gente
di 94 anni
Lo annunciano con dolore il figlio
GIUSEPPE, i nipoti LAURA, LUCA e LUCIA con le rispettive
famiglie.
La cara salma è composta in
abitazione Piazza Italia4Cagno.
Il Santo Rosario sarà recitato
giovedì 10 alle ore 20.00 nella
Chiesa parrocchiale di Cagno.
Le esequie avranno luogo venerdì 11 alle ore 14.30 nella medesima Parrocchiale; al termine, la
cara Palmira, verrà accompagnata al locale cimitero.
Si ringraziano anticipatamente
tutti coloro che interverranno
alla cerimonia.
Cagno, 10 marzo 2016
(Onoranze Funebri Dal Monte Dario)
Nel convegno si è anche parlato
della nuova direttiva sulle alluvioni: la provincia di Sondrio (in
cui ci sono oltre 17 mila residenti a rischio potenziale) è inserita
in un’area a rischio significativo
distrettuale e per ognuna di esse
sono state realizzate schede conoscitive sugli elementi di rischio e le azioni strutturali e non
strutturali previste.
Inoltre, sono stati illustrati
alcuni punti della proposta di riforma della Polizia Locale la cui
bozza è stata avanzata da Regione Lombardia: tra i punti della
bozza una chiara definizione dei
compiti delle Polizie Locali, un
numero minimo di operatori
fissato in 18, dotazioni strumentali minime obbligatorie e il divieto di impiego del personale in
attività estranee.
Nuove direttive in merito all’allerta in caso di rischi naturali
«Siamo agli inizi di un
percorso fortemente innovativo per la provincia di Sondrio,
che vede i sindaci dei Comuni
partecipanti all’associazione
“incomune”, decisi a essere protagonisti delle loro scelte, da attuarsi insieme, in modo consapevole e condiviso. E non solo i
sindaci, perché noi Comuni
aderenti vogliamo aprire il confronto ai cittadini, alle associazioni, ai sindacati, in una parola,
alla società civile».
Per questo il direttivo di “incomune”, associazione costituitasi due mesi fa e che vede in
Massimo Chistolini, sindaco
di Civo, il primo proponente e
presidente, ha deciso di uscire
allo scoperto, presentandosi in
forma pubblica in quattro incontri di cui due già tenutisi, il
primo a Chiavenna il 26 febbraio e il secondo a Sondrio il 4
marzo. Il prossimo appunta-
mento, in programma domani a
Morbegno nella sala della Banca Popolare di Sondrio alle
20.45, cui seguirà quello di Tirano venerdì 18 marzo alla stessa
ora nella sala del Credito Valtellinese, vedrà anche la presenza
di un ospite illustre quale Luigi
Marattin.
Professore di Economia Politica all’Università di Bologna,
già assessore al Bilancio del Comune di Ferrara e da fine 2014
consigliere economico di Palazzo Chigi, Marattin è stato invitato anche in ragione del suo
impegno in termini di misure
introdotte nell’ultima legge di
Stabilità, dato che porta la sua
firma, ad esempio, l’agognato
superamento del Patto di Stabilità per i Comuni.
«Il nostro intento – precisano dal direttivo dell’associazione, formato dal presidente Massimo Chistolini, dal vice Massimiliano Tam, sindaco di Villa
di Chiavenna, dal tesoriere Luigi Grassi, sindaco di Sondalo e
dai consiglieri Marco Negrini,
sindaco di Lanzada, Guido Patelli, sindaco di Grosotto, e Giacomo Bonetti, sindaco di Man-
Nel corso del convegno “Comuni, protezione civile e sicurezza” tenutosi ieri
mattina alla sala consiliare di
palazzo Muzio è stata illustrata un’altra importante novità
relativa alla prevenzione e alla
gestione dei rischi naturali e
cioè il cosiddetto “Attestato
del territorio”.
Tutto il territorio regionale
lombardo, infatti, è stato suddiviso in 59 milioni di celle
dell’estensione ovviamente
molto ridotta e per ogni cella è
stata realizzata una mappa dinamica dove vengono indicati,
oltre alle caratteristiche, i potenziali pericoli che riguardano quella porzione di territorio e alcuni “bersagli” (come
ad esempio ospedali o scuole)
che potrebbero avere conseguenze se uno di quei pericoli
o rischi naturali si concretizzasse. In base all’incrocio tra
pericoli e “bersagli” per ogni
porzione di territorio viene
indicato un indice di rischio
con un numero e un colore.
In totale il sistema di “Attestato del territorio” che a breve sarà consultabile sul sito di
Regione Lombardia offre 96
livelli di analisi per un totale di
oltre cinque miliardi di dati.
Si tratta, come è stato sottolineato nel corso del convegno, di un sistema innovativo
che dimostra che la Lombardia è innanzitutto un luogo sicuro in cui vivere e comunque
pronto ad affrontare ogni possibile rischio a livello naturale.
G.Mai
A Scarpatetti
il mercatino
dell’usato
Sei le date
Sindaci insieme
con “incomune”
Per il confronto
L’iniziativa
PALMIRA CANTONI
ved. BORMOLINI
tri con Prefetture, Anci, AIPo,
sedi Territoriali regionali, i consorzi di regolazione dei grandi
laghi e Arpa. – evidenzia l’assessore Bordonali - Abbiamo illustrato la nuova direttiva - ha
concluso Bordonali - e recepito i
suggerimenti dei partecipanti.
È stata inoltre avviata una sperimentazione innovativa per
l’emissione di Avvisi criticità
conseguenti alle valanghe, fenomeno che spesso incide sulla
sicurezza di abitati in aree montane e sulla viabilità in quota».
Gli attestati
del territorio
per pianificare
le azioni
L’invito
Il sindaco di Civo, Massimo Chistolini, guida l’associazione
tello – è lavorare insieme su temi di interesse comune. Il turismo, la sanità, i rifiuti, lo sviluppo economico delle nostre realtà e comunità, ma non così, tanto per dire, per riempirsi la bocca, ma calandoci nel concreto».
«Vogliamo dar vita a un processo di inclusione, non di contrapposizione, aperto a tutti coloro che hanno in testa un solo
obiettivo, ovvero studiare e proporre progetti di sviluppo reale
per le nostre comunità. Il fatto
di aver già ottenuto l’adesione in
poche settimane di quindici Comuni, tra cui tre amministrati
da consiglieri provinciali, per
noi è un risultato straordinario,
specialmente in un contesto come il nostro dove i Comuni sono
sempre stati tenuti a debita distanza uno dall’altro».
Una logica che, agli aderenti a
“incomune” non sta più bene.
«Se vogliamo andare avanti e fare il bene dei nostri cittadini
dobbiamo lavorare insieme –
insistono -, non c’è altra strada.
Anche perché siamo stanchi di
essere coinvolti nei processi decisionali ormai all’ultimo, quando si tratta di dire sì o no a cosa
decise da altri, che magari fatichiamo anche a capire».
E.Del.
Dopo il successo dello
scorso anno ritorna l’appuntamento con ScarpaBellando: il
mercatino dell’usato che nasce
per sensibilizzare al riuso delle
cose e al riutilizzo degli oggetti,
base di una nuova economia non
più fondata su un concetto di
consumismo estremizzato all’usa e getta, ma nella quale lo
sfruttamento dei beni venga
protratto fino all’effettiva usura.
La manifestazione, organizzata
dall’associazione Culturale
Scarpatetti, nasce con la voglia
di credere che tutti gli oggetti
possono avere una nuova vita e
di insegnare alle nuove generazioni che il riuso e il non spreco
sono gesti che rispettano anche
l’ambiente.
L’edizione 2016 di ScarpaBellando si svolgerà nelle seguenti dei date: 20 marzo, 17
aprile, 29 maggio, 25 settembre,
30 ottobre e 27 novembre.
Chi desidera partecipare deve solo posizionare i propri oggetti nel punto preferito da piazza Quadrivio fino al lavatoio di
via Scarpatetti. La partecipazione è libera a tutti: i bambini possono partecipare gratis, mentre
alle bancarelle si chiede un contributo di 10 euro.
LA PROVINCIA
Sondrio 17
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Chiusura punti nascita
La Regione chiederà
una deroga per la Valle
L’assessorato. A Chiavenna e Sondalo mancano i numeri
ma al ministero si evidenzierà lo status di area disagiata
Dati in calo anche per la realtà dell’ospedale di Sondrio
ELISABETTA DEL CURTO
Si chiama “razionalizzazione dei luoghi per il
parto”, quella che l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia andrà ad introdurre in
attuazione delle indicazioni
del ministero della Salute in
tema di sicurezza del percorso
nascita. Sicurezza che prevede
la chiusura dei punti nascita
con meno di 500 parti l’anno,
soglia entro la quale, secondo
l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, la salute di mamma e nascituro non sarebbe in
toto tutelabile.
Tema sempre caldo
Il tema è annoso e si ripropone
in modo ciclico anche per i
punti nascita della provincia
di Sondrio che non arrivano a
totalizzare un numero di parti
congruo, ovvero quelli di Sondalo e di Chiavenna, per i quali, però, si prospetta la richiesta di una deroga, da parte di
Regione Lombardia, al “Comitato percorso nascita” nazionale.
«La Regione deve dare attuazione al disposto del ministro della Salute, Beatrice
Lorenzin – affermano dall’assessorato regionale al Welfare, in capo a Roberto Maroni
– e non si può, certamente,
sottrarre. Non parliamo, però,
di chiusure dei punti nascita
con meno di 500 parti l’anno
tout cour, ma di una razionalizzazione dei luoghi per il
parto, che prevede la distinzione del percorso in due fasi,
la fase preparto e la fase del
parto. La prima viene assicurata in tutti gli ospedali regionali in modo da dare la possi-
1 Nella “classifica”
regionale i due
punti nascita
occupano la prima
e seconda posizione
1 Chiavenna
ha chiuso il 2015
con 224 parti contro
i 292 del 2014
e i 286 del 2013
bilità a tutte le gestanti di sottoporsi all’intera gamma dei
controlli periodici previsti, ai
corsi preparto e a tutta la fase
preparatoria. Il parto, invece,
potrà essere effettuato solo
nei punti nascita con più di
500 parti l’anno in quei territori ben serviti, dove, cioè, non
troppo distante dal punto nascita con meno di 500 parti
l’anno, ce n’è un altro, facilmente raggiungibile che ha
tutti i requisiti richiesti. Diverso, invece, il discorso per le
aree più “disagiate”, come è il
caso di quelle montane, quali
quelle della provincia di Sondrio, dove, i punti nascita di
Sondalo e Chiavenna sono parecchio distanti da altri punti
nascita che effettuano più di
500 parti l’anno. In questi casi
non si può prevedere una
chiusura, così, sic et simpliciter, perché si andrebbe a creare un disservizio e produrre,
magari, ulteriori problemi di
sicurezza per partoriente e
nascituro. Ecco perché l’assessorato al Welfare farà istanza
di deroga rispetto alla chiusura di questi particolari punti
nascita al Comitato percorso
L’ospedale di Sondrio ha totalizzato solo 609 parti nel 2015 contro i 647 del 2014
nascita nazionale».Tanto per
il punto nascita di Sondalo,
quanto per quello di Chiavenna, che fanno capo all’Azienda
socio sanitaria territoriale di
Valtellina e Alto Lario, verrà,
quindi, chiesta la deroga, per
quanto, nella “classifica” dei
nove punti nascita regionali
con meno di 500 parti l’anno,
occupino, rispettivamente, la
prima e la seconda posizione.
I numeri
Il punto nascita di Chiavenna,
infatti, ha chiuso il 2015 con
224 parti contro i 292 del 2014
e i 286 del 2013, mentre il punto nascita di Sondalo ha tota-
lizzato 300 parti contro i 328
del 2014 e i 326 del 2013. A preoccupare, in particolare, è il
gap registrato a Chiavenna,
pari a meno 64 parti nel 2015
sul 2014, troppi per essere
ascritti solo alla pur effettiva
tendenza a mettere al mondo
meno figli che ha prodotto un
“risultato” in calo anche sul
punto nascita di Sondrio, tant’è che, nonostante vi si dirottino tutti i parti gemellari da
Sondalo e Chiavenna e tutti i
“late preterm”, cioè le gravidanze fra la 34esima e la
36esima settimana + 6 giorni,
ha totalizzato solo 609 parti
nel 2015 contro i 647 del 2014.
Va anche aggiunto che, subito
dopo Chiavenna e Sondalo,
nella “classifica” dei punti nascita da chiudere, ma per i
quali verrà chiesta la deroga,
figura anche quello del Moriggia-Pelascini di Gravedona
che, nel 2015, ha totalizzato
328 parti, seguito da Casalmaggiore (Cremona), con 401
parti, da Angera (Varese), pure 401, da Piario (Bergamo),
424, da Broni e Stradella (Pavia), 457 e da Iseo (Brescia),
476. Unico punto nascita per
cui non verrà chiesta deroga è
quello dell’ospedale civile di
Vigevano (Pavia) con 427 parti.
Progetto “Inverno Sostenibile” Lungo la statale 38
passati 24mila mezzi
Dal Cai un secco no all’eliski
in una sola giornata
Il documento
Il sodalizio sondriese giudica
l’iniziativa promossa
dall’associazione Guide alpine
di Valmasino e Val di Mello
Piace a metà al Cai valtellinese di Sondrio il progetto
“Inverno Sostenibile” promosso dall’associazione delle Guide
alpine di Val Masino e Val di
Mello.
Piace in toto nel metodo
«perché costituisce uno strumento e un modello di definizione della frequentazione invernale della montagna – dicono
dal Cai di Sondrio –, che ponendo al centro dell’attenzione
l’ambiente e coinvolgendo enti,
associazioni, aziende e interessi
economici e culturali avrebbe
potuto rappresentare una metodologia di lavoro per trovare
una valida mediazione tra istanze spesso contrapposte e inconciliabili».
“Avrebbe”, scrivono gli esponenti del Cai, quasi a evidenziare che tale processo è risultato
più difficile di quanto ci si aspettava.
Certo, le difficoltà si sono palesate in sede di convegno organizzato a ottobre all’auditorium
Torelli di Sondrio. Giornata di
grande interesse, comunque, da
cui ha preso avvio un confronto
utile. Tant’è che qualcosa di buono è uscito anche secondo il Cai.
«Cai Valtellinese e Fondazione Luigi Bombardieri – scrivono
dal Cai - condividono pienamente l’ipotesi di definizione di
un’area sperimentale di “tranquillità” nel territorio di Albosaggia, sotto il Monte Meriggio.
Zona che verrebbe interdetta a
qualsiasi tipo di frequentazione
invernale e che consentirebbe di
favorire l’insediamento e la riproduzione dell’avifauna. La realizzazione del progetto opportunamente monitorata potrebbe costituire un modello da diffondere anche in altre aree della
provincia».
A non piacere affatto è un altro punto forte del progetto “Inverno Sostenibile”, rappresentato dall’introduzione di aree
delle retiche, individuate e regolamentate, per la pratica dell’eliski. «Pur notando una certa
attenzione nel definire le aree in
un’ottica di riduzione, la maggiore possibile, dell’impatto ambientale – scrivono dal Cai –, attraverso una regolamentazione
che impedisca una proliferazione dissennata e pur apprezzando il metodo di fondo applicato
in termini di ricerca della me-
Le cifre
Il primato registrato
sul territorio di Castione
venerdì 5 febbraio
dall’ osservatorio Anas
La pratica dell’eliski non piace ai rappresentanti del Cai sondriese
1 Non dispiace
l’ipotesi di un’area
di “tranquillità”
per la riproduzione
dell’avifauna
diazione fra le varie posizioni, il
Cai Valtellinese e la Fondazione
Bombardieri ribadiscono il proprio parere negativo alla pratica
dell’eliski in ragione della totale
contrarietà all’uso di mezzi a
motore per attività ludico sportive. Questo in considerazione
del forte impatto ambientale di
questa pratica, di natura acustica, fisica, meccanica e chimica,
che avrebbe ripercussioni negative su flora e fauna, tenuto anche conto che tale attività, se
permessa, potrebbe avere un incremento esponenziale nel futuro».
E.Del.
Si chiude con il segno
più il mese di febbraio sulla rete stradale nazionale di competenza Anas. L’indice di mobilità rilevata (Imr) dell’Osservatorio del traffico Anas, ha
registrato un incremento dei
flussi di circolazione del +9%
rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e del 5,1%
rispetto a gennaio 2016.
Tra i veicoli pesanti è stato
rilevato un incremento pari al
7% sul febbraio 2015, nel confronto con il mese di gennaio
2016 si registra una impennata del 17,5%, con punte del
23,7% nel Nord Italia. Un
trend di crescita che gli analisti del traffico di Anas definiscono fisiologico, ma con evidenti punte di eccezionalità.
In netto aumento il traffico
verso le zone montane rispetto alla scorsa stagione invernale Nel solo mese di febbraio
gli spostamenti verso le località sciistiche sono aumentati
del 14% rispetto allo scorso
anno. Il traffico massimo giornaliero è stato registrato venerdì 5 febbraio lungo la statale 38 nel comune di Castione
Andevenno, con oltre 24.000
veicoli transitati. L’arteria più
trafficata di tutta la rete stradale nazionale di 25mila km di
competenza Anas, è ancora
una volta il grande raccordo
anulare di Roma: lo scorso venerdì 15 febbraio è stato il
giorno più trafficato con il
passaggio di 163.324 veicoli
(+9% rispetto al picco massimo di febbraio 2015).
Al Nord la strada più trafficata a febbraio è stata la statale
36 in provincia di Lecco: venerdì 19 febbraio sono stati
circa 84.498 i passaggi totali
(+8% rispetto al picco di febbraio 2015). Al Sud è la tangenziale di Bari (130.131 i passaggi
totali giornalieri il 19 febbraio,
+10%); nelle Isole, in Sicilia, in
vetta alla classifica c’è il raccordo autostradale 15 nel comune di Misterbianco (il 26
febbraio sono stati registrati
ben 76.835 veicoli, +11%),
mentre in Sardegna è di nuovo
la statale 131dir (44.348 veicoli il 9 febbraio, +9%).
Sondrio 19
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Addio dottor Magi, anima del Morelli
Lutto in Valle. Si è spento uno dei medici più conosciuti dell’ospedale, per quasi 20 anni a capo dell’Ortopedia
Il ricordo di Mescia: «Quando lo scelsi non era un luminare, ma amava sperimentare e non si fermava mai»
ELISABETTA DEL CURTO
È mancato alle 2,30
della notte fra martedì e mercoledì, nel letto di ospedale di Londra dove si trovava ricoverato,
dal primo marzo scorso, Massimo Magi, 78 anni, originario di
Parma, ma sondalino d’adozione, dato che, dal settembre del
1975 al maggio del 1995, per
quindi 19 anni e 9 mesi, ha ricoperto l’incarico di primario di
Ortopedia al Morelli di Sondalo.
Lasciando un segno indelebile
in tutta la comunità sondalina, e
non solo, in tutto il personale
medico e paramedico del suo reparto, e certamente in chi l’aveva
fortemente voluto nel ruolo, a
suo tempo, intravedendo, in lui,
una figura di spessore, aperta alle potenzialità delle tecniche
chirurgiche che venivano avanti, tanto da creargli, praticamente su misura, una divisione di
Chirurgia del ginocchio e artroscopia sempre dentro il Morelli.
Profonda commozione
Il riferimento è a Luigi Mescia,
in quegli anni alla guida del Morelli di Sondalo, che, ieri mattina, appena appresa la notizia
della scomparsa dello storico
primario, l’ha comunicata con
profonda commozione. «Sono
davvero affranto – ha assicurato
– perché Magi, per me, era oltre
che un grande professionista,
un grande amico. Abbiamo percorso tanta strada insieme e, lui,
con le sue capacità, la sua dedizione, la sua determinazione, la
sua apertura al nuovo, ha saputo
fare cose impensabili, per l’epoca, a Sondalo, e, da autentico pioniere qual era ne ha fatto un
ospedale e un reparto pilota a livello nazionale». Lo stesso Magi, del resto, invitato a prendere
parte, insieme a suoi illustri colleghi, al convegno sulla sanità
pubblica organizzato da Mescia,
a Sondrio, nel 2012, in veste di
segretario della Funzione Pub-
blica Uil, ricordava le epiche imprese sondaline «considerato
che al Morelli – ricordava – siamo riusciti a fare cose nemmeno
ipotizzabili altrove, come la prima ricostruzione del crociato
anteriore in Italia, nel 1982, per
la quale, essendo i primi a livello
nazionale, avevamo una lista
d’attesa di due anni, per un totale
di 1200 interventi l’anno».
Numeri che oggi le nostre
strutture si sognano, pur essendo all’avanguardia, anche in ragione del fatto che le tecniche
chirurgiche sono, ormai, avanzate a tutti i livelli.
«A fare la differenza, probabile, era l’atteggiamento di Magi
rispetto alle novità - insiste Mescia -, perché lui, che non era affatto un luminare quando lo
scelsi, ma un semplice medico
ortopedico, ci si buttava anima e
corpo nelle cose, era estremamente aperto al nuovo, ricerca-
1 Si è sentito male
in aeroporto
a Londra, mentre
era in attesa
del volo per Milano
1 Lo scorso anno
il sindaco
di Sondalo gli conferì
la cittadinanza
onoraria
va, sperimentava, non si fermava di fronte alle difficoltà. Sapere, ora, della sua morte, mi rattrista profondamente, anche
perché avvenuta così all’improvviso».
Residente a Londra
Magi, infatti, che era residente a
Londra, dove ancora visitava ed
operava, si è sentito male in aeroporto, mentre era in attesa del
volo per Milano Linate, che lo
avrebbe portato dai suoi famigliari, la moglie Simone e i due figli, di stanza a Varese.
«Era il primo marzo scorso –
precisa Mescia – e, nonostante i
soccorsi prestati, purtroppo è rimasto senza opportuna ossigenazione quanto basta per compromettergli funzioni vitali. È
stato, poi, sottoposto a tutte le
cure del caso in un ospedale di
Londra, lì raggiungo dai suoi famigliari, ma ormai la situazione
era compromessa al punto tale
da portarlo alla morte».
Un brutto colpo, per i famigliari più stretti, molto conosciuti in Alta Valle dato che entrambi i figli sono nati a Sondalo
e vivevano a Bormio, per i tanti
colleghi e amici con cui Magi,
detto “Max”, ha lavorato al Morelli e, ora, in altri contesti: oltre
che a Londra, operava, infatti, a
Milano, Pescara, Roma e in Madagascar. Un chirurgo da “prima
linea”, insomma, di grande tempra e, insieme, di grande umanità. Tant’è che Sondalo, che non
l’ha mai dimenticato, né lo dimenticherà, il 30 giugno dello
scorso anno lo aveva invitato alla serata di apertura del ciclo di
conferenze “Sondalo, incontra...”, per la presentazione del
suo libro “Undulna”, Minerva
edizioni.
In quell’occasione, il sindaco,
Luigi Grassi, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, davanti a una platea riconoscente
e commossa.
Nuovo poliambulatorio
Sarà vicino alla farmacia
Castello dell’Acqua
Il progetto del Comune
sarà finanziato
dalle transazioni
con Enel Green Power
È un piccolo Comune
di soli 622 abitanti, eppure a
Castello dell’Acqua, dopo
l’inaugurazione all’inizio di
gennaio della casa famiglia e
del centro diurno, all’orizzonte si staglia un altro progetto:
la realizzazione di un poliambulatorio da costruire vicino
alla farmacia comunale a Castello Piano.
E non si tratta di un progetto a lungo termine. Tutt’altro,
visto che il Comune avrà, nel
giro di brevissimo tempo, in
cassa 120mila euro derivanti
da due transazioni diverse con
Enel Green Power.
L’inaugurazione della casa famiglia lo scorso gennaio
Massimo Magi, 78 anni, lo scorso anno a Sondalo in occasione della presentazione del suo libro
Il conferimento della cittadinanza onoraria davanti a una platea commossa
Per la precisione 74.699 euro entreranno nel bilancio del
Comune di Castello in seguito
all’accordo raggiunto con la
società idroelettrica per il pagamento di Ici-Imu dell’impianto di produzione di Boffetto, altri 45mila euro per via
della dismissione di tre fontane in zona Baghetto-Armisa.
«Dallo scorso anno siamo in
trattativa con Enel Gp per arrivare ad una transazione –
spiega il sindaco, Andrea Pellerano -. Poi in estate l’accordo sembrava sfumato, invece
siamo riusciti a chiudere finalmente i contenziosi che riguardavano Ici-Imu dal 2008
al 2014. Mentre la transazione
dei 45mila euro è già stata sottoscritta da entrambi, Comune ed Enel Gp, per quella da
75mila euro sto aspettando
l’accordo firmato da parte della società. In ogni caso nel giro
di poco tempo avremo a disposizione tutti i soldi». Relativamente alla destinazione dei
fondi, Pellerano aggiunge che
già vari progetti sono in corso,
ma che si è ritenuto prioritario realizzare un’iniziativa,
peraltro indicata nel pro-
gramma elettorale, ovvero un
poliambulatorio al Piano.
«Attualmente l’ambulatorio del medico di base si trova
in municipio a Castello Alto a
cinque chilometri dalla farmacia comunale che è stata
collocata al Piano proprio per
raccogliere anche il bacino di
utenza di san Giacomo di Teglio – prosegue il sindaco -.
Dunque ci pare interessante
integrare la farmacia con un
poliambulatorio che accolga il
medico di base, ma anche altri
specialisti, come odontoiatra
o dermatologo, che possano
dare un servizio alla cittadinanza». Il terreno, dove innalzare lo stabile, è già a disposizione del Comune. Secondo il
primo cittadino bastano 40
metri quadrati per realizzare
quattro locali: una sala d’attesa, un bagno per i pazienti, locale ambulatorio per il medico
e un altro bagno per medico.
«Se tutto va come spero entro la fine del mese di marzo
affiderò la progettazione dell’opera - conclude – per arrivare con l’ambulatorio concluso
entro la fine dell’estate».
C.Cas.
Bps, le somme
distribuite
con il Conto
Solidarietà
Beneficenza
Dal 1996 la Banca Popolare di Sondrio offre alla
clientela la possibilità di aprire conti a sfondo etico. In particolare, attraverso il Conto
Corrente Solidarietà, riservato ai privati, la banca si impegna, ogni anno, a devolvere in
beneficenza un importo commisurato alle giacenze medie
annue. Relativamente all’anno passato, la Bps ha destinato
18.500 euro all’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul
cancro), 12.700 euro al Comitato italiano Unicef, 1.800 euro all’Avis, 4.900 euro all’Admo (Associazione donatori
midollo osseo) e 2.100 euro all’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica (Aisla).
L’apertura del Conto può
essere richiesta in ogni filiale.
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LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Tirano e Alta Valle
Accessi alle baite, cambia tutto
«Vogliamo far vivere la montagna»
Mazzo. La nuova maggioranza modifica il regolamento per la viabilità in alta quota
Il sindaco: «Va bene tutelare, ma con norme restrittive c’era il rischio di soffocare»
MAZZO
PAOLO GHILOTTI
Aveva solo poco più di
quattro anni, era stato istituito a
fine 2011 il regolamento viabilistico per l’accesso alle strade di
montagna del Comune di Mazzo, ma dopo averlo attentamente valutato e averne rilevato alcune criticità, la nuova maggioranza guidata dal sindaco Franco Saligari ha deciso di mandarlo in pensione, apportando
delle sostanziali modifiche in
quello nuovo che entrerà in vigore il mese di luglio in maniera
di dare tempo a sufficienza agli
utenti per assorbire le novità.
cipale è che il permesso dato ai
proprietari di baite, o boschi,
non servirà più solamente per
raggiungere la proprietà, ma darà la possibilità di poter transitare gratuitamente anche su altri
lidi. Per fare un esempio concreto, chi possiede la baita nei monti sopra l’abitato di Vione potrà
raggiungere anche il Mortirolo,
mentre prima non poteva farlo.
Non solo agevolazioni, però, per
i proprietari, visto che se vorranno il permesso gratis dovranno
obbligatoriamente partecipare
alla giornata di manutenzione
delle strade di montagna.
Sfruttamento controllato
Come i Comuni limitrofi
«Era troppo restrittivo, la nostra
intenzione è quella di favorire
l’accesso in montagna di più persone in maniera di farla vivere»
ha spiegato durante il consiglio
comunale il consigliere di maggioranza Federico Bezzi, che
col collega Stefano Morella ha
curato la nuova versione facendo un mix fra la precedente e
quelle in vigore nei Comuni limitrofi. Il regolamento che, ripetiamo, entrerà in vigore il mese di luglio allarga le maglie rispetto al passato. La novità prin-
«La giornata dedicata alla pulizia è sempre stata fatta dai consorzi delle strade, ma la partecipazione della gente è calata spiega il sindaco Saligari - e
quindi abbiamo preso la decisione di far pagare chi non parteciperà alla giornata di manutenzione. Per quanto riguarda la decisione di rifare il regolamento,
l’abbiamo adeguato a quello dei
Comuni limitrofi, eliminando
anche qualche criticità che costringevano chi aveva il permesso sulle strade montane di Mazzo a non essere in regola quando
La seduta del consiglio comunale a Mazzo
12
1 Permessi
gratuiti solo se
i proprietari
partecipano
alla pulizia
le stesse strade finivano sul territorio di altri Comuni. Ora un
accordo fra Comuni fa sì che sulle strade confinanti fra due territori potranno accedere i cittadini di entrambi i paesi, purché
in possesso, ovviamente, del
permesso». A pagamento tutti,
anche coloro che non hanno
proprietà sulle montagne di
Mazzo, potranno accedere a
qualsiasi posto e il perché lo
spiega lo stesso sindaco: «Noi
siamo a favore dello sfrutta-
mento della montagna. Va bene
il rispetto della montagna come
impone il regolamento di Regione Lombardia, ma se le disposizioni sono troppo ristrittive, c’è
il rischio che poi la gente abbandoni la montagna e questo noi
non lo vogliamo. Proprio per migliorare la circolazione sulle
montagne come Cm di Tirano
stiamo studiando un regolamento unico per evitare differenze fra i vari Comuni che possono generare confusione».
I tesori nascosti della Valle
Alla scoperta di San Francesco
Villa di Tirano
Lo storico Garbellini
propone una visita guidata
nell’oratorio
che si credeva distrutto
Una domenica diversa, di cultura e di conoscenza di
un angolo poco nota del proprio
paese, quello che la biblioteca
comunale di Villa di Tirano, pro-
pone fra qualche giorno. Domenica 13 marzo, infatti, ci sarà la
visita guidata condotta dallo
storico Gianluigi Garbellini
all’Oratorio di san Francesco in
contrada Novaglioli che, grazie
ad un delicato restauro a cura
dei proprietari, mostra la
sua elegante bellezza. Nel testo
“La collegiata di San Lorenzo e
le sue chiese - Villa di Tirano” di
Garbellini, si legge, infatti, che si
Il parroco don Romano,
favorevole all’accoglienza,
e Antonio Ciampa, contrario,
intervistati ad Agorà
Le telecamere di
Agorà nella piazza di Grosotto
per affrontare la questione dell’accoglienza dei profughi che
ha spaccato la comunità. Da
una parte la parrocchia, che ha
intenzione di accogliere una
famiglia nell’appartamento
che ospitava il rettore del Santuario; dall’altra un comitato di
cittadini capeggiato dal giova-
ne artigiano Antonio Ciampa,
che ha creato un gruppo su facebook e ha indetto una raccolta firme nella quale 400 persone hanno espresso la propria
contrarietà all’arrivo dei profughi in paese. La troupe della
trasmissione mattutina di Rai
3, in onda tutte la mattine alle
8, ha registrato lunedì sera e ha
mandato in onda il servizio
martedì mattina durante una
puntata dedicata al problema.
Il parroco, don Romano Pologna, ha accompagnato le telecamere di Rai Tre sotto la casa
che dovrebbe accogliere la famiglia: «L’appartamento è li-
Il calendario
degli incontri
di approfondimento
culturale
Da quando a Grosio è
arrivato il parroco don Renato Lanzetti il periodo che unisce le festa patronale di San
Gregorio nella frazione di Ravoledo a quella grosina di San
Giuseppe è scandito da appuntamenti culturali all’oratorio. Questa sera alle 20.45
nella sala conferenze dell’oratorio don Saverio Xeres parlerà del tema “Battesimo, penitenza, indulgenza”. Lunedì
prossimo, 14 marzo, sempre
alle 20.45 ma in sala della comunità, Paolo Ruzzu, Resi
Boninchi e Peter Tagliente
commenteranno le parole del
vangelo riguardanti le opere di
misericordia corporale “Dar
da bere agli assetati” . Gran finale sabato 19 marzo, giorno
del patrono di Grosio, San
Giuseppe. Alle 10 la messa nella parrocchia. A mezzogiorno
il pranzo all’oratorio (le prenotazioni al bar dell’oratorio
entro mercoledì 16 marzo). In
serata alle 20.45 il tradizionale
concerto patronale del corpo
musicale”I Fiati” di Grosio in
sala della comunità diretti dal
maestro Bruno Fighera.
P. Ghi.
Villa di Tirano
bero ed è giusto che accogliamo
chi ha bisogno. L’accoglienza è
un’idea che stiamo valutando
con la Caritas diocesana. La
strada che porta all’accoglienza potrebbe essere un calvario,
siamo pronti ad affrontarla».
Ciampa ha illustrato i motivi di
tanta preoccupazione: «Non si
sa da dove arrivano. Si potrebbero aiutare nei loro paesi. Non
ho voglia di vederli seduti sul
muretto tutto il giorno al cellulare come fanno i profughi di
Bormio». Ma c’è stato anche
chi si è mostrato più tollerante:
«Una famiglia di profughi non
può farci paura» ha dichiarato
una signora. Il sindaco Guido
Patelli ha ammesso che in paese qualche malumore c’è.
Al via il progetto “Sinergie educative”, promosso
dall’Istituto comprensivo di Teglio con la collaborazione dell’Istituto comprensivo di Tirano, dei Comuni da Castello dell’Acqua a Tirano e della parrocchia di Tirano.
È in programma venerdì alle
20,45 all’auditorium Mascioni
di Villa di Tirano dove interverrà Paola Cosolo, formatrice e
consulente pedagogica. Il tema
che sarà affrontato durante la
serata verte sui litigi dei bambini
e su come affrontarli educativamente. Il filo conduttore del ciclo di incontri, che si terranno
fra Castello dell’Acqua e Tirano,
è infatti “Educare si può e si può
far bene”. Si proseguirà poi il 17
marzo con la proiezione della
pellicola “I bambini lo sanno”
nella sala consigliare di Castello
dell’Acqua con dibattito finale
che sarà condotto dal dirigente
Maurizio Gianola. Il 22 marzo
alla sala incontri di Teglio incontro con Ennio Ripamonti, psicosociologo esperto in formazione
comunità, che parlerà de “La comunità educante da sogno a realtà”.
P. Ghi.
C. Cas.
Gianluigi Garbellini nella chiesa di Sant’Eufemia a Teglio
Profughi, il caso Grosotto finisce su Raitre
Grosotto
Grosio
Le liti
tra i bambini
Ecco come
affrontarle
riteneva la struttura del tutto
scomparsa. Si pensava, infatti,
che fosse stato distrutto nel corso del XIX secolo dopo esser stato abbandonato e sconsacrato.
Invece l’antico oratorio della famiglia Lambertenghi è tuttora
integro. Per gli interessati il ritrovo è fissato per alle 14,30 al
parcheggio della casa di riposo
di Villa di Tirano.
C.Cas.
Appuntamenti
in parrocchia
prima
della Pasqua
Un momento dell’intervista a Ciampa
LA PROVINCIA
Tirano 23
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Mimose per “Gera”, nonna speciale
Grosotto. Orsolina Saligari è stata la star della serata danzante organizzata dall’associazione anziani
«Ho fatto la moglie, la mamma e la contadina». Ospite della casa di riposo, non manca mai agli incontri
GROSOTTO
PAOLO GHILOTTI
Non ci sono limiti di
età per ricevere la mimosa e soprattutto per essere fiera di essere donna e così a Grosotto l’8
marzo è stato festeggiato anche
da una nonnina di quasi novant’anni in splendide condizioni,
fatta eccezione per le stampelle
che l’accompagnano.
Orsolina Saligari, “Gera”,
classe 1927, martedì sera si è
presa la “licenza” e ha lasciato
per qualche ora la residenza per
anziani del paese, per partecipare alla festa della donna organizzata dalla locale associazione anziani.
fa l’associazione amici degli anziani è stata fondata, Orsolina
c’è sempre stata, partecipando
costantemente alla vita societaria: «Ho fatto anche la portinaia dello stabile della nostra
sede, ho curato l’orto. Io e Severino, classe 1926, eravamo sempre gli addetti a preparare la polenta».
Anche ora che da sei mesi si è
trasferita nella casa di riposo
Venzoli del paese («dove sto benissimo»), Orsolina non manca
mai all’appuntamento domenicale con gli amici dell’associazione fra buona musica e partite a carte. Inevitabile chiederle
un giudizio sul mondo femminile.
Veterana rosa
Lei veterana rosa della serata,
in sala fra la quarantina di presenti c’erano anche un paio di
arzilli compaesani del 1926, ha
avuto l’onore del taglio della
torta, ovviamente mimosa. Prima si era divertita come sempre dando vita a duetti canori
col presidente del sodalizio,
Agostino Turcatti intonando
“Amici Miei” loro pezzo forte e
“Marianna la va in campagna”.
«Se non fosse per le gambe
ballerei pure - rivela nonna Orsolina, che ha due figli (Gabriele
e Delia), cinque nipoti e undici
pronipoti -. Quando le mie
orecchie sentono la fisarmonica, le mie ginocchia mi dicono
“balla”, è irresistibile. Serate
come questa sono la miglior
medicina».
Da quando diciassette anni
12
1 Se non fosse
per le gambe
ballerei pure
Se sento la musica
non resisto
La condizione femminile
Scontata la domanda, ovvero il
paragone fra la condizione della donna odierna e quella di un
tempo: «Su questo argomento
rispondo con le parole che mi
diceva mio marito Stefano
Osmetti: una volta la donna era
troppo schiacciata, sottomessa,
ora ha preso troppe arie. Si è
passati da un estremo all’altro».
La vita di Orsolina, mamma
grosina ceppo “Putarin” («Indossava sempre il costume, ma
io sono più alta e robusta e
quindi non mi andava bene, in
compenso ho realizzato quello
di Grosotto»), è stata simile a
quella delle ragazze della sua
età: «Ho lavorato un po’ in Svizzera, per qualche mese, come
addetta alla biancheria in un albergo per avere la dote in vista
del matrimonio. Mi sono sposata a 20 anni, nel 1948. Ho fatto la
moglie, la mamma, la casalinga
e la contadina. La famiglia di
mio marito aveva il mulino e in
estate salivo sugli alpeggi a “Le
Carete” col bestiame».
La sua libera uscita è conclusa. Ci saluta col sorriso che testimonia tutta la felicità dei
suoi 90 anni di donna.
Orsolina Saligari, ha quasi 90 anni, alla festa della donna
Per l’8 marzo tre appuntamenti in paese
GROSOTTO
Donne in festa a
Grosotto - erano ben tre in
contemporanea in paese gli
appuntamenti dedicati alla
donna-, ma anche donne al
lavoro nella giornata a loro
dedicata.
Le cuoche della serata dell’associazione anziani sono
state quattro donne: la vice
presidente Anna Ghilotti,
Anna Omodei, Angela Tognoli e Domenica Turcatti
coadiuvate dal presidente
Agostino Turcatti che illu-
I preparativi per San Giuseppe
L’Avis ricorda tutti i donatori
Sondalo
L’associazione
ha predisposto
la scaletta
della manifestazione
Ha scelto il giorno
della festa patronale grosina
di San Giuseppe la sezione
Avis di Sondalo, che raggruppa
anche i donatori grosini, per
mettere in calendario la 62°
edizione della festa sociale. Il
sodalizio, diretto da lustri dall’infaticabile presidente Ezio
Simonelli che dedica ore ed
ore quotidianamente all’associazione, sabato 19 marzo radunerà gli avisini. Il primo appuntamento della giornata è
messa in ricordo dei donatori
scomparsi che si svolgerà alle
18 nella chiesa di San Francesco a Sondalo. La cena, con la
consegna delle benemerenze,
Il presidente Simonelli
inizierà alle 19.45 al ristorante
“Camping -Cima Piazzi” di
Valdisotto. C’è tempo fino a lunedì 14 per iscriversi. La quota
è di 5 euro per i soci e di 35
euro per gli aggregati. Al termine della serata la festa proseguirà col karaoke avisino.
Nel frattempo sono già stati
resi noti i nomi dei premiati.
La massima onorificenza per
le 100 donazioni (il distintivo
d’oro con smeraldo) sarà dato
al fisioterapista e allenatore di
rugby Giacomo Tonola
“Jack” . Sono sette gli avisini
che hanno raggiunto il traguardo delle 75 donazioni:
Giovanni Antonio Alghisi,
Cesare Cardoni, Nadia Carissimi, Bruno Cecini, Egidio Cimetti, Giancarlo Dotti
e Giovanni Giuseppe Pianta.
In otto riceveranno il distintivo d’oro per le 50 donazioni: Franco Cadringher,
Angela Castelli, Lorena Cecini, Claudio Ghilotti, Sandro Giacomelli, Andrea
Praolini, Aldo Salvalai, Irma Sassella. Sono previsti riconoscimenti ad altri sessanta
avisini. Per iscrizioni biblioteca Grosio 0342-841228 oppure Apt Sondalo 0342-801816.
P. Ghi.
stra l’attività del sodalizio:
«La festa della donna è sempre stata un appuntamento
fisso della nostra associazione da quando abbiamo costituito l’associazione come anche la festa di carnevale. La
festa sociale si tiene tassativamente il giorno dell’Immacolata e facciamo pure il cenone di San Silvestro e, ogni
due mesi la festa dei compleanni dei nostri soci».
Ogni anno c’è spazio anche
per le gite, in particolare nelle città d’arte: «Una di un
Il taglio della torta mimosa
giorno e l’altra di due - rivela
Turcatti -. Quest’anno vogliamo andare a Mantova e lo faremo insieme all’associazione di Tirano».
La splendida sede, un intero palazzo, è frutto della donazione al Comune di un sacerdote grosottino, don Giuseppe Dell’Acqua.
L’associazione anziani è
un punto di riferimento per i
diversamente giovani di Grosotto. Conta su 110 iscritti,
ma quelli che partecipano attivamente sono una quarantina che danno vita ad una
grande, allegra e festosa famiglia.
P. Ghi.
24
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Morbegno e Bassa Valle
Con la primavera aprono i cantieri in città
Opere pubbliche. Oltre ai grandi progetti su piazza San Giovanni e via Ambrosetti ci sono molti interventi appaltati
Su via Forestale nuova illuminazione, marciapiedi e piante, 250mila euro vanno per le asfaltature di tante strade
MORBEGNO
DANILO ROCCA
Non solo le grandi
opere, i cantieri che stanno andando avanti o si stanno concludendo, come palazzo Malacrida, piazza San Giovanni, o la
già definita riqualificazione di
via Ambrosetti, ma anche iniziative attese, come la conclusione sulle pertinenze esterne
della palestra di via Faedo, cancellando quegli spazi disadorni
e quelle spianate polverose. O
una massiccia sistemazione
degli asfalti sulle strade cittadine con uno stanziamento di
250mila euro. A Morbegno con
la fine dell’inverno è partito un
piano serrato sulle opere pubbliche, di entità assolutamente
straordinaria, 1,7 milioni di euro le disponibilità investite sui
vari capitoli.
Asfalti e opere
L’amministrazione ricorda come tutto sia frutto anche del fitto lavoro di progettazione svolto in fase preliminare in autunno e inverno. «Abbiamo alcuni
grandi interventi in corso o che
stanno per partire - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Santi - parliamo della rotonda a Paniga, della rotatoria
di via Morelli e Ganda, e via
Ambrosetti. Sulla palestra di
via Faedo - ricorda - gli inter-
venti prenderanno il via ai primi di aprile, si mette a posto
l’area esterna dell’impianto
sportivo dal lato verso la statale, fino all’accesso, si procede
con i due piazzali nord e sud,
con i camminamenti, si fanno
le aiuole esterne, si normalizzano la rampa che scende al
piano interrato e il collegamento tra palestra e scuole. È un
progetto - precisa - di 170mila
euro, affidato in appalto con un
ribasso d’asta del 20%».
«Stiamo poi partendo - spiega l’assessore - con un bel progetto di sistemazione strade e
asfaltature, anche questi interventi sono andati in appalto e
per primavera, nel mese di
1 L’assessore Santi
ribadisce anche
l’intervento
davanti
alla palestra
1 Previste rotonde
a Paniga,
tra via Morelli
e via Ganda
e su via Ambrosetti
maggio verranno realizzati.
Abbiamo messo a disposizione
come
amministrazione
250mila euro, importo - puntualizza - che ci consentirà di
sistemare molte vie che sono
davvero un po’ malridotte.
L’obiettivo è riuscire a fare un
bell’intervento e anche le strade avranno un aspetto migliore
e offriranno margini maggiori
di sicurezza, una condizione alla quale tengo particolarmente». Viene avanti anche un altro
intervento importante su Forestale.
Nuova illuminazione
«Già appaltato, a breve - precisa
Santi - partirà, verrà ridefinita
l’illuminazione della lunga arteria, con la sistemazione delle
piante, dei marciapiedi. È la
continuazione di un lavoro cominciato alcuni mesi fa, e che
adesso viene concluso. Nel corso del 2015 - ha anche chiarito
l’amministratore - problemi di
bilancio e grandi spese ereditate dal passato ci hanno un po’
frenato. Ora abbiamo maggiore
disponibilità e si sta operando
molto sia come amministrazione sia come uffici municipali. E
si lavorerà ancora per portare a
compimento queste opere, dare migliori servizi ai cittadini e
fare girare anche un po’ l’economia locale».
Via Forestale sarà una delle strade su cui si concentreranno gli interventi decisi dal Comune
Filastrocche
e campanacci
per Ciamà l’erba
Forcola
Gli alunni della primaria
accompagnati
dalle insegnati hanno
rinnovato l’antica tradizione
I bambini di Forcola
risvegliano la natura. Marzo è
il mese della primavera che i
piccoli alunni della scuola primaria di Sirta hanno voluto
onorare attraverso la tradizione del “Ciamà l’erba”. Scolari e
insegnanti, abbigliati come
contadini d’un tempo, hanno
percorso le vie del paese e le
strade di campagna della località Sirta con il preciso intento
di risvegliare l’erba dal torpore
invernale.
La passeggiata è stata preceduta da un momento di preparazione e tematizzazione dell’esperienza in classe, in cui gli
alunni hanno imparato come
questo rito di lungo corso sia
legato al valore che veniva attribuito all’abbondanza di erba
e fieno per il sostentamento
degli animali e di conseguenza
per il sostentamento delle famiglie contadine di una volta.
Sono state ricordate e mandate
facilmente a memoria alcune
filastrocche che i marziròi (i
bambini che vanno a chiamare
l’erba) ripetevano durante il loro girovagare nei campi armati
di campanacci: «Marsin, marset incinem ul me saket, Se i ve
car i vos fioi fek dul bee ai marziroi»; oppure «Erba, erba, ue e
ue e: li mei uachi ie sensa fee».
«Durante la passeggiata - spiegano gli insegnanti Sonia, Mariarita, Maurizia e Franco - è
stato bello notare l’entusiasmo
degli abitati nel vedere i bambini delle scuole ripetere questa tradizione: chi batteva le
mani, chi offriva qualche caramella, chi tra i più anziani ricordava aneddoti d’un tempo e
chi, più giovane, fissava questa
bella tradizione facendo qualche scatto con il telefonino.
Questo interesse e curiosità da
parte dei passanti ha fatto molto piacere a bambini e insegnanti e testimonia come la
presenza della scuola, anche in
un paese dai piccoli numeri, sia
stimolo, segno di vitalità e di
gioia per l’intera comunità».
S. Ghe.
Cordoglio a Bema
per Mauro Buzzetti
spunto dei grandi con un gruppo
molto apprezzato. La canzone
“Amici miei”, firmata Passarino-Montanaro ed elaborata dai
Romantici Vagabondi è stata
cantata da generazioni di valtellinesi. Lo ricordano i figli: «È staE adesso, chi canterà to un grande, nella malattia, che
«Amici miei», la straordinaria ha combattuto fino alla fine, e
canzone di colore popolare, un nella vita, sempre portando
vero inno nella Valtellina folk, avanti il suo spirito, la sua capatra gli anziani e i giocità di amicizia, la
vani amanti dei cori
sua cordialità - ha
tra amici. Ieri nella
detto ieri salutandoLugano che aveva
lo, il figlio Denis - noi
scelto come sua sesiamo fieri di essere
conda dimora, nel
stati suoi figli».
Ticino dove gli saAltri ricordi hanranno tributate le
no scandito ieri la
esequie venerdì ponotizia della dipartimeriggio, si è spento
ta. «Ci ha lasciati
a 72 anni dopo lunga Mauro Buzzetti
una persona dal formalattia Mauro
te carisma - hanno
Buzzetti, bemino,
dichiarato parenti e
cantante folk molto noto sia nel amici - capace di riempire il cuonord Italia, sia in Svizzera. Ave- re di tanti con la sua musica e la
va dato vita al gruppo i Romanti- simpatia». Cantante folk dall’età
ci Vagabondi, e rivisitato a tem- di 25 anni, l’artista era stato anpo di beguine molti successi me- che un animatore a Bema.
morabili. Buzzetti, che lascia ad- «Quando era attivo nella pro lodolorati ma sereni i due figli, Ta- co - ha ricordato il sindaco di Bemara e Denis, aveva nel corso ma Paolo Croce - lui pensava in
degli anni gestito in Valle il loca- grande, le gite sociali duravano
le e ristorante La Fisarmonica, tre giorni, si andava a Roma, si
era uno dei fondatori della Pro viaggiava, era un personaggio
loco di Bema. Poi il successo nei positivo e ha scritto e interpretapanni del musicista folk, musica to pezzi leggendari».
da balera, ma eseguita con lo D. Roc.
Bema
Il commosso saluto dei figli
Denis e Tamara, che venerdì
saranno a Lugano
per i funerali del cantautore
Bambini e insegnanti vestiti come i contadini di una volta
Nutrita la partecipazione dei paesani allo sfilare dei bambini festanti
Morbegno e bassa valle 25
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Ponte sull’Adda
Sale a 20 tonnellate
il limite dei mezzi
«Cazzaniga
parli di progetti
Basta accusare
l’ex giunta»
Replica a Dazio. L’ex sindaco Lazzari
difende la propria amministrazione
e critica l’immobilismo dell’attuale
DAZIO
SABRINA GHELFI
«È troppo facile scaricare le colpe sulle amministrazioni precedenti. Ai cittadini interessano progetti e idee e non
critiche, quando ci si ripresenta
alla guida di un Comune». Mario
Lazzari alla guida di Dazio ci è
stato dal 2006 al 2011, un ruolo
che non intende più ricoprire.
Lazzari però tiene a replicare alle
critiche mosse dall’attuale primo
cittadino di Dazio, Antonio Cazzaniga, che di recente ha sciolto
le riserve annunciando la sua
candidatura alle comunali di
questa primavera.
Accuse sterili per cinque anni
«Cazzaniga per giustificare un
quinquennio molto povero dal
punto di vista delle opere fatte,
ancora una volta attribuisce la
responsabilità all’amministrazione precedente, pratica per la
verità molto diffusa, che ha utilizzato appena insediato e che ha
continuato ad utilizzare per tutti
questi cinque anni - dice Lazzari
-. Effettivamente, durante questa
legislatura l’amministrazione si
è limitata solo a portare a termine lavori e progetti iniziati da
quella precedente, a volte anche
rivedendoli con aggravio di spesa
e cambiamento di utilizzo, come
il polifunzionale, che da spazio di
aggregazione utilizzabile da associazioni locali, giovani, anziani
per tutti gli eventi del paese è
stato trasformato esclusivamente in sala conferenze. Trovare le
casse vuote quando si fanno molti lavori o trovare creditori quando parte di questi sono ancora in
atto è normale, soprattutto se
vengono appaltati nell’ultimo
periodo del mandato, segno questo di un’amministrazione che
fino alla fine ha operato sempre
nell’interesse della cittadinanza
e per lo sviluppo del paese».
L’ex sindaco dà conto degli interventi portati avanti nel suo mandato: la progettazione del collettore fognario in collaborazione
con i Comuni di Civo e Morbegno; la realizzazione delle strade
via dei Noccioli e via Don Angelo
Martinelli; la realizzazione del
parco giochi in centro paese,
punto principale di ritrovo e socializzazione per tutti i bambini;
la realizzazione dell’area verde
attrezzata in località Castello; ma
anche la sistemazione delle strade agro-silvo-pastorali sulla Colmen, percorsi naturalistici utilizzati da residenti e villeggianti; la
sistemazione della pavimentazione in porfido in centro paese
o il rifacimento dell’illuminazione; nonché il potenziamento e
ampliamento della rete idrica; la
ristrutturazione e l’ampliamento
dei servizi presenti nel centro
sportivo; la sistemazione dell’area cimiteriale. «Anche durante il mandato precedente sono
Mello
Probabilmente a causa
del peso della neve, gli alberi
sul versante sono caduti
trascinandosi dietro detriti
Le verifiche effettuate
non hanno spiegato
l’accumulo di acqua
sulle testate
Mario Lazzari, ex sindaco
12
1 In cinque anni
l’amministrazione
si è limitata
a terminare lavori
già iniziati prima
12
1 Ai cittadini
interessa sapere
quali programmi
abbia il sindaco
non giustificazioni
Antonio Cazzaniga, sindaco
stati riscontrati problemi di recupero ed emissione di ruoli comunali (vedi accertamenti Ici
fatti in quegli anni, che hanno
portato nelle casse del comune
90mila euro), ma mai tali problemi sono stati utilizzati come alibi
per giustificare l’impossibilità a
realizzare lavori o scelte di gestione».
E aggiunge: «Quello che interessa ai cittadini di Dazio è sapere
quali progetti e quali idee ha il
candidato sindaco per i prossimi
cinque anni, mi auguro che la
campagna elettorale venga fatta
su questo e non giustificando il
proprio “inoperato” incolpando
quelli che sono venuti prima»
6
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La strada interrotta dalla frana
triti scesi a valle sarà necessario
per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità locale:
«Si procederà anche con il taglio di alcune piante ad alto fusto che probabilmente sono
quelle che hanno causato il franamento, dovuto al peso della
neve sui rami. Sarà disgaggiata
tutta la parete per metterla in
sicurezza. Nello smottamento
sono anche state danneggiate
le sbarre e il cordolo in cemento
del vicino ponte.
A. Acq.
Aumentato a 20 tonnellate il limite per il passaggio dei mezzi
Mantello
I progetti passati
Santa Croce e Fiasco
divise da una frana
Il movimento di circa
100 metri cubi di materiale ha
causato l’interruzione di una
via comunale tra Mello e la frazione di Santa Croce, a Civo. Lo
smottamento si è verificato
martedì mattina e già ieri i mezzi erano al lavoro per liberare il
transito. «Lo smottamento si è
verificato a monte della strada
comunale - spiega il sindaco di
Mello, Fabrizio Bonetti - che
porta ai vigneti della frazione
Fiasco, a Mello, e alla frazione
Santa Croce.Abbiamo provveduto a far intervenire l’impresa
di manutenzioni del nostro territorio per i lavori necessari alla
rimozione di circa 100 metri
cubi di materiale franato». Non
soltanto lo spostamento dei de-
Il dibattito aperto dall’ex sindaco anima la campagna elettorale
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«Gli approfondimenti tecnici hanno permesso di
spiegare almeno l’anomalia riscontrata sulle testate di ancoraggio del ponte, ma non
l’accumulo di acqua sulle stesse testate». Così la Provincia
spiega la revoca dell’ordinanza che da una settimana imponeva limitazioni ai veicoli per
il passaggio sul ponte sull’Adda a Mantello in favore di un
provvedimento che ripristina
in parte la normale circolazione pur mantenendo un vincolo in particolare per i mezzi
pesanti.
Ad oggi è stata riaperta
completamente anche la corsia a valle della struttura, realizzata nel 2006 dalla Provincia, che era stata transennata
durante una prima fase di verifica istituendo il senso unico
alternato. È stato inoltre innalzato il limite della massa a
pieno carico dei mezzi pesanti
ai quali è consentito il passag-
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stabilite in un primo tempo, a
20 tonnellate imposte dal più
recente provvedimento provinciale.
L’accumulo di acqua sulle
testate di ancoraggio del ponte sarà valutata per cercare
una soluzione che possa ripristinare il libero transito. I problemi erano stati evidenziati a
seguito di una ispezione visiva
sugli stralli del ponte sull’Adda eseguiti dalla Provincia il
primo e 2 marzo scorsi. Da qui
le anomalie rilevate che hanno imposto le limitazioni alla
circolazione, seguite da approfondimenti da parte del
tecnico progettista e direttore
dei lavori Ezio Giuriani.
Il controllo sugli stralli del
ponte fa parte di un cronoprogramma di manutenzione fissato fin dal varo della struttura e che prevedeva la prima verifica dopo dieci anni dall’apertura.
Il ponte si trova sulla strada provinciale che collega le
sponde retica e orobica del
mandamento di Morbegno attraverso i Comuni di Mantello
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26
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Valchiavenna
Piuro chiude con il Consorzio forestale
Convenzione rescissa. Il sindaco Iacomella non ritiene sufficienti gli interventi effettuati nei boschi comunali
La conclusione consensuale dell’accordo si è però appesantita per una delibera comunale dai toni molto duri
PIURO
DANIELE PRATI
Convenzione rescissa
tra Comune di Piuro e Consorzio forestale di Prata Camportaccio per quanto riguarda la
gestione del patrimonio boschivo dell’ente della Bregaglia
italiana. Quella che doveva essere una separazione consensuale si è trasformata in una lite
tra le due realtà guidate da
Omar Iacomella e Guido Pasini. É il testo della delibera
della giunta comunale ad accendere le polveri tra le parti.
La delibera
La convenzione è stata sottoscritta nel maggio del 2014 tra
l’amministrazione allora guidata dal sindaco Paolo Lisignoli e il consorzio. Un accordo
che sarebbe dovuto scadere nel
2020 e che prevedeva lo scioglimento unilaterale in caso di
mancato rispetto in toto o in
parte.
L’accordo prevedeva che il
consorzio si occupasse della
manutenzione del bosco senza
contropartite a favore del comune. A febbraio c’è stato uno
scambio di documentazione,
che a quanto pare non ha convinto troppo l’amministrazione comunale: «Il consorzio - si
legge nella delibera - di fatto
non ha effettuato alcun inter-
vento di utilizzazione, mentre
per quanto riguarda il miglioramento né è previsto solo uno
per la prossima estate, di modesta entità. Il comune auspicava
una serie di interventi ma
quanto effettuato a oggi è del
tutto insufficiente e non giustifica più l’affidamento».
Toni abbastanza duri, accolti
decisamente male dal consorzio: «Ci siamo incontrati con il
comune - spiega Guido Pasini e abbiamo concordato una risoluzione consensuale, visti i problemi con il piano di assestamento che limita gli interventi,
le difficoltà avute nella ricerca
di fonti di finanziamento per gli
interventi e in vista dei progetti
in corso sul patrimonio boschivo. Il contenuto della delibera
ci lascia basiti».
12
1 Niente vieta
Il contenuto della convenzione
al consorzio
di partecipare
in futuro
a una nuova intesa
12
1 Ci auguriamo
che tutte le realtà
del territorio
operative in questo
settore concorrano
Il sindaco di Piuro
La valorizzazione del patrimonio boschivo rientra tra i grandi
progetti del comune, anche legati al progetto Aree interne.
Proprio su questo punta la spiegazione del sindaco Omar Iacomella: «L’obiettivo per noi era
ripartire con un nuovo progetto e per questo siamo arrivati
allo scioglimento della convenzione. Niente vieta al consorzio
di partecipare in futuro. Anzi, ci
auguriamo che tutte le realtà
del territorio operative in questo settore concorrano quando
sarà il momento».
La convenzione prevedeva una
serie di interventi abbastanza
complessi. Dagli interventi di
miglioramento forestale alla
gestione dei piani di assestamento delle proprietà agro-silvo-pastorali, dalla manutenzione del territorio in funzione
delle esigenze della fauna selvatica e dell’ordinaria gestione
venatoria delle risorse alle attività di sperimentazione in agricoltura e forestazione, dall’attività didattica e ricreativa fino a
interventi straordinari di sistemazione idraulico-forestale.
Il Comune di Piuro non ha apprezzato il lavoro svolto nei boschi dal Consorzio forestale di Prata
Patrizia, trovata morta in Puglia
In tanti ricordano il suo sorriso
Prata Camportaccio
Patrizia Fiume, originaria
di Fasano, aveva lavorato
per anni in Valchiavenna,
dove ora c’è cordoglio
L’hanno trovata senza vita domenica mattina in
una casa in riva al mare. E ora,
anche se da alcuni anni non viveva più in Valchiavenna, sono in molti a ricordare con
commozione e affetto Patrizia Fiume, la donna di 28 anni
deceduta alcuni giorni fa in
Puglia. Secondo le informazioni fornite dagli inquirenti
alla stampa pugliese, alla base
della tragica scomparsa ci sarebbe un gesto volontario, ma
non possono essere escluse altre cause e sarà solo l’autopsia
a chiarire l’accaduto. Patrizia
Fiume risultava ancora residente nel Comune di Prata
Camportaccio, nel quartiere
di Tanno, e da qualche settimana era tornata al paese
d’origine, Fasano, in provincia
di Brindisi, dopo aver trascorso alcuni anni all’estero. Nel
tardo pomeriggio di ieri il medico legale Antonio Carusi ha eseguito l’autopsia sul
corpo della giovane donna,
trovata senza vita domenica
mattina in una mansarda disabitata e ubicata sopra uno
stabilimento balneare con annesso ristorante in località Savelletri. A mezzogiorno di
martedì, infatti, il sostituto
procuratore della Procura
della Repubblica di Brindisi,
titolare del fascicolo sulla
morte della ragazza, Simona
Rizzo, ha conferito l’incarico
di eseguire l’esame autoptico
al medico Carusi. L’autopsia è
stata eseguita all’obitorio del
cimitero di Ostuni.
Il corpo privo di vita della
donna, nata a Fasano, è stato
trovato intorno alle 10,30 di
domenica scorsa dal proprietario dalla mansarda, che era
passato dalla sua abitazione
estiva per controllare che tutto fosse a posto. L’uomo ha subito notato il vetro della porta
di ingresso infranto e una volta dentro ha rinvenuto il corpo senza vita della ragazza,
che era riverso a terra. Particolari che hanno reso inevitabile l’esame, in modo da cercare fino in fondo la verità sulla
tragedia. Intanto, in Valchiavenna sono in molti a ricordare “Patti”, il suo sorriso, la voglia di vivere d’una giovane
donna alla quale molti erano
affezionati. Aveva lavorato a
CHIAVENNA
Divieti di sosta
per la mostra
Per la mostra ovocaprina
dell’Apoc di domenica 13
marzo l’amministrazione
comunale di Chiavenna
ha disposto il divieto di
sosta con rimozione forzata su tutto il piazzale di
Pratogiano dalle 6 alle 14.
D. PRA.
CHIAVENNA
A tu per tu
con l’avventura
Domenica 13 marzo alle
17,30 al Blossomski store
di Chiavenna Nicolas
Martinoli e Stefano Cacioppo presenteranno il
loro libro dal titolo “Viaggi in Islanda e in Groenlandia. Racconti e immagini”. L’ingresso è libero.
D. PRA.
CHIAVENNA
Patrizia Fiume, la giovane di 28 anni trovata morta a Savelletri
Chiavenna e nei dintorni nei
settori del commercio e del
turismo e, nonostante il tempo e la distanza, sono in tanti
ad avere ancora nel cuore il
suo ricordo. Su Facebook al
suo profilo sono collegati decine di amici valchiavennaschi, che ieri hanno espresso
dei pensieri carichi d’affetto
nei confronti della donna e di
dispiacere per la tragica notizia arrivata dalla Puglia pro-
prio martedì, nel giorno del
ventottesimo compleanno
della giovane. «Corri felice e
libera nei prati verdi del cielo», si legge in uno dei molti
messaggi pubblicati su Facebook da amici valchiavennaschi, decisi a esprimere solidarietà anche ai familiari. Oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Pezze di Greco verrà
celebrato il funerale.
S. Bar.
Incontro a scuola
sulle guerre
L’istituto Leonardo Da
Vinci di Chiavenna organizza, nell’ambito del ciclo “Scuola Viva per Tutti”, l’incontro “Guerra e
Grande Guerra” a cura di
Salvatore La Vecchia e
Claudio di Scalzo.
Appuntamento venerdì
18 marzo alle 20,30 nell’aula magna dell’istituto
chiavennasco. D. PRA.
Consiglio
dei bambini
Elezioni
il 16 marzo
Gordona
Una lista unica, ma con
degli obiettivi già precisi. Indette le elezioni per il primo consiglio comunale dei bambini di
Gordona, istituito dal consiglio
comunale dei “grandi” alla fine
di febbraio. Le prime elezioni
che coinvolgeranno gli alunni
della primaria si terranno nell’aula magna delle scuole mercoledì 16 marzo in orario scolastico. Il programma elettorale è già
noto. I candidati si propongono
di realizzare un’area verde con
parco in cui sarà possibile trovare giochi, rete da pallavolo, porta
da calcio, percorso ad ostacoli,
cestini, portabici, fontana e panchine. Il secondo punto riguarda un abbellimento della scuola
con altri portabiciclette e fiori da
sistemare nella fontana. Il candidato sindaco sarà Emanuele
Geronimi. La lista è formata da
Melania Bara, Marcello Bellinato, Caterina Biavaschi, Gabriel Gini, Luca Ferrè, Andrea Geronimi, Hareg Montini, Sefinesh Montini, Matilde
Pedreti, Daniele Pizzamiglio,
Irene Puglia, Luca Redolatti,
Rebecca Scartaccini e Cesare
Valerio. Il consiglio comunale
rimarrà in carica due anni.
D. Pra.
34
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
CulturaeSpettacoli
MASSIMARIOMINIMO
FEDERICO RONCORONI
Parlare d'amore
fa bene all'amore
Non voglio vivere, voglio prima
amare, e vivere come per caso.
Zelda Fitzgerald
[email protected]
Tel. 031 582311
Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected],
Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta
[email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected]
George Martin, senza di lui niente Beatles
L’addio. Morto a 90 anni il geniale produttore che fu padrino della band più famosa di tutti i tempi
Considerato “il quinto Beatle” ha guidato la band in un crescendo artistico assumendone i rischi
bisogna: vasche da bagno, sitar
indiani, un organetto da circo,
tutti elementi che “l’uomo dei
bottoni” trasferirà nelle canzoni dei Beatles. Dalla semplicità
di “Love me do”, registrata l’11
settembre del 1962, all’apocalittico crescendo orchestrale di
“A day in the life”, fermato su
nastro magnetico in una caotica seduta del 10 febbraio 1967,
passano quattro anni e mezzo,
un tempo in cui oggi un artista
mediamente prolifico realizza
un disco identico al precedente.
ALESSIO BRUNIALTI
«Tanto per iniziare,
non mi piace la tua cravatta». Il
primo, memorabile, scambio di
battute tra un Beatle, Harrison,
anni 19, minorenne per le leggi
di Sua Maestà Britannica, e George Martin, all’epoca trentaseienne, produttore discografico brillante, responsabile di
una delle tante etichette del
gruppo Emi, un caposaldo dell’industria d’oltre Manica. Da
una parte c’è lo zazzeruto chitarrista, orecchie a sventola,
sguardo imbronciato, parlata
sguaiatamente “scouse” (l’accento di Liverpool, così distante dal “Queen’s english”), appena in grado di pizzicare il suo
strumento. O, almeno, così deve aver pensato l’uomo dall’altra parte dello studio 3 di Abbey Road, forte dei suoi diplomi in pianoforte e oboe e delle
ore e ore trascorse in sala di registrazione a incidere canzoni
di discreto successo e album
comici. Alto, capelli scolpiti a
rasoio corti sopra le orecchie,
alto come il Principe Filippo,
impeccabile nel suo completo
grigio e, naturalmente, il sigillo
ufficiale di quella cravatta.
6 giugno 1962
Cosa ne sarebbe stato dei Fab
4, ma anche di tutta la storia
della musica occidentale e,
sconfiniamo, della storia della
società da quel 6 giugno 1962 se
Mr. Martin avesse risposto a
quell’impudente giovanotto
«Bada a come parli, ragazzino.
E lei. mr. Epstein, riporti su a
Nord questi scarafaggi». Se fosse andata così, John Lennon e
Paul McCartney avrebbero,
con buona probabilità, gettato
la spugna: demoralizzati dagli
innumerevoli rifiuti ricevuti
dalle altre case discografiche,
grandi e piccole, del Regno
Unito. Il maleducato George
L’uomo del rischio
George Martin (il primo a destra) in studio di registrazione con gli ex Beatles nel ’95. Da sinistra Ringo Starr, Paul Mc Cartney e George Harrison
avrebbe forse seguito le orme
del padre, autista di mezzi pubblici, oppure avrebbe proseguito come elettricista, tutti mestieri rispettabili, ma nessuno
avrebbe saputo del suo passaggio nel “mondo materiale”.
Ringo e Pete
E Ringo Starr? Richard
Starkey, probabilmente avrebbe ripreso il suo vecchio nome,
sarebbe un parrucchiere che
ogni tanto ripensa, con un po’
di nostalgia, a quell’epoca passata quando era uno scapestrato batterista per Rory Storm &
the Hurricanes, dimenticata
band di un panorama britannico rimasto desolato, senza Beatles a dare il la. Lui, poi, non sarebbe stato della partita, per-
ché fu George Martin a decretare la fine della carriera di Pete
Best, troppo impreciso nel tenere il ritmo, sacrificato sulla
strada del successo senza tanti
complimenti (e cosa sarebbe
successo se John, Paul e George avessero risposto «Giammai! O tutti o nessuno?»: la storia è piena di bivi, anche quella
del rock).
Invece il produttore, che
aveva passato anni a sopportare gli sberleffi dei tre Goon, antesignani dei Monty Python,
vera e propria istituzione della
comicità british: Spike Milligan, Harry Secombe e, soprattutto, Peter Sellers trasformavano le sedute di registrazione
in veri e propri happening folli
dove tutto poteva servire alla
Chi era
La carriera di George Martin è
iniziata molto prima di incontrare i
Beatles ed è proseguita dopo la
separazione del quartetto. Specializzato in “comedy albums”, ha
prodotto anche altri artisti di Brian
Epstein prima di lasciare la Emi e
affermarsi come indipendente.
Negli anni successivi ha lavorato
con Jeff Beck, John Williams,
America, Ultravox, Cheap Trick,
Bee Gees, Elton John, Celine Dion e
numerosi altri, compreso McCartney. Oltre a scrivere e produrre la
colonna sonora di “Vivi e lascia
morire”, Martin fu anche responsabile della registrazione di “Goldfinger”: lo stesso film in cui James
Bond dice «Bere Dom Perignon del
‘53 a una temperatura superiore ai
4 gradi centigradi sarebbe peggio
che ascoltare i Beatles senza tappi
nelle orecchie». A. BRU.
Enrica Tesio
Micol e Pietro, quest’ultimo
piccolo e già saggio, sempre
pronto, con la semplicità della
curiosità infantile, a fare mille
domande essenziali, capaci di
andare al cuore delle cose.
L’amore di cui Dora li circonda è davvero quello che ogni
madre prova per i propri figli:
«Come tutti gli amori grandi:
ti spezza le ossa» . E poi Simone, poeta-bidello e baby sitter
sui generis, innamorato di Sara, la migliore amica di Dora,
irriducibile single senza figli,
che si trova ad affrontare una
difficile decisione; i nonni di
Micol e Pietro, tanto diversi
tra loro, ma capaci di dare ai
due bambini quel sereno affetto che solo i nonni sanno
dare. Infine Davide ed Enea,
George Martin (1926-2016)
Dai Bee Gees
agli America
fino a 007
Da blogger a romanziera
«Mamme, serve umorismo»
Esordio
Nell’opera di Enrica Tesio
la storia di una mamma
capace di sdrammatizzare
i problemi quotidiani
È possibile capire le
mille sfaccettature dell’amore? È ciò che scopriremo leggendo il romanzo d’esordio di
Enrica Tesio, “La verità, vi
spiego, sull’amore” scrittrice
e ideatrice del blog Tiasmo,
che ha raggiunto picchi di
150.000 lettori per post. Il romanzo sarà presentato alla
Ubik di Como, in piazza San
Fedele, domani, alle ore 18 a
cura de La Casa della Poesia.
L’autrice dialogherà con Elisabetta Broli.
Il titolo del libro riprende
parafrasandolo, quello di una
famosa poesia di Wystan Hugh Auden . È la storia di Dora,
giovane donna separata, due
figli piccoli, un lavoro, alle
prese con i mille piccoli e
grandi problemi della vita
quotidiana, dal fare la spesa a
pagare il mutuo della casa.
Dora affronta ogni ostacolo
con coraggio perché è capace
di guardare al modo che la circonda con la giusta dose di
umorismo che tutto sdrammatizza. Attorno a lei ruota
una serie di personaggi che
fanno parte o entrano a far
parte della sua vita: i suoi due
simpatici e teneri bambini,
L’austero Martin, invece, si dimostrò un compagno di giochi
più adulto e responsabile, ma
non meno pronto ad assumersi
dei rischi. Toccata la vetta delle
classifiche con “Please, please
me”, conquistata l’America con
“I want to hold your hand” aveva tutto il diritto di imporre al
quartetto di ripetere la formula
all’infinito. Ci aveva anche provato, sulle prime: aveva un successo pronto, “How do you do
it”, presentata a John e Paul come secondo 45 giri di Beatles.
Cosa sarebbe successo se quei
due non si fossero impuntati e
se il produttore non li avesse
assecondati? Se avesse risposto di no all’ex ragazzino maleducato, diventato in pochi mesi
un attento studioso di filosofie
e monodie orientali, quando gli
chiese di portare in studio sitar,
sarod, tablas e altri strumenti
bizzarri. Senza Beatles il mondo sarebbe stato diverso e senza sir George Martin, spirato
serenamente a 90 anni dopo
una vita costellata di successi,
anche i Beatles sarebbero stati
ben diversi o, forse, non ci ricorderemmo di loro né di tutti i
gruppi che hanno fatto fortuna
sulla loro scia. Il quinto Beatle?
Il loro padrino, di sicuro.
uomini che segnano i tempi
dell’amore di Dora: il compagno con cui pensare a un progetto di vita che si infrange nel
corso degli anni e lascia un
vuoto dentro e fuori di sé e il
giovane con cui rivivere sia
pur brevi momenti di felicità.
Dora attraversa e si lascia attraversare dalle esperienze, sa
che sentire e pensare sono i
due poli entro i quali oscilla la
vita umana, condizioni essenziali della vita stessa. E anche
nei momenti di tristezza e malinconia, riesce a sorridere di
sé e degli altri, pensando che
gli uomini sono “proprio gente strana”perché tengono «il
cuore in una gabbia e la mente
in una scatola».
Laura Garavaglia
Spettacoli 43
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
La forza dell’acqua e tanta nostalgia
L’evento. Gli storici documentari dell’Aem saranno trasmessi nella rassegna Cinema italiano festival di Milano
Realizzati tra il 1948 al 1962 sono dedicati alla costruzione delle dighe, delle centrali e degli altri impianti
SONDRIO
NICOLA FALCINELLA
Le dighe e le centrali
dell’Alta Valtellina protagoniste alla 14° edizione di Cinema
italiano festival a Milano.
La rassegna di cinema italiano organizzato dalla Cineteca
milanese (informazioni www.
cinetecamilano.it) dedica un
evento speciale ai documentari
dell’Aem realizzati tra il 1948 e il
1962 in copie restaurate.
Sabato 12 alle 18.30, al Mic –
Museo interattivo del cinema
in viale Fulvio Testi 121, saranno proiettati i sei brevi documentari della serie “La forza
dell’acqua: energia, ricostruzione e sviluppo”.
Un’iniziativa a ingresso libero, seguita da un aperitivo valtellinese con assaggio di pizzoccheri: i presenti riceveranno
anche una copia del dvd che
raccoglie i film, appena editato
dalla Cineteca. La proiezione
sarà preceduta, alle 16, da “Youth – La giovinezza” di Paolo Sorrentino, al quale ha lavorato come assistente arredatore anche
la giovane scenografa chiavennasca Vittoria Marazzi.
Un tuffo nel passato
L’Azienda elettrica milanese,
nata nel 1910 quando stava entrando in funzione la prima
centrale, a Grosotto, fece filmare quasi tutte le fasi di costruzioni di dighe, centrali e altri
impianti, ma solo una parte delle riprese è stata montata e utilizzata. La serata riunirà cinque
documentari finiti, oltre a un
breve cinegiornale, realizzati
con un taglio molto classico,
con voce narrante e precisi nel
descrivere tutti gli aspetti tecnici e divulgare dati e informazioni.
Restano costanti negli anni i
quattro cardini sui quali sono
basati i filmati: le immagini delle grandi opere, dei lavoratori,
del paesaggio e delle cerimonie
di inaugurazione.
Uno dei più belli è “Costruzione impianto idroelettrico di
Lovero” (1948) di Arrigo Cinotti, operatore dell’azienda dagli
anni ’30 fino alla fine degli anni
’50 e autore di buona parte di
queste riprese. Il film racconta
in 22 minuti la realizzazione
dell’impianto, dal trasporto del
cemento dallo stabilimento di
Merone in treno fino a Tirano e
poi a bordo dei filocarri, la co-
1 La proiezione
accompagnata
da un aperitivo
e l’assaggio
dei pizzoccheri
1 Hanno tutti
un taglio classico
con voce narrante
che descrive
tutte le lavorazioni
struzione dei bacini, delle vasche, delle gallerie, delle condotte forzate e della centrale vera e propria di Lovero, inaugurata a marzo ’48. Cinotti fa anche un breve riassunto dell’attività dell’Aem in Valtellina nel
mezzo secolo precedente.
Gli altri documenti
Legati tra loro sono “Avvio dei
lavori per la costruzione del
nuovo impianto idroelettrico di
Premadio, 25 maggio 1952”
(1952), “Le dighe di Cancano, di
San Giacomo e l’impianto di
Premadio” (1956) e “Centrale
di Premadio” (1957), tutti di Cinotti, il secondo dei quali si distingue per le immagini a colori.
L’autore mostra immagini spettacolari delle dighe di Cancano
e dei lavori, i discorsi dei politici
(da Ezio Vanoni al sindaco di
Milano Virgilio Ferrari al presidente dell’azienda elettrica Roberto Tremelloni), descrive le
caratteristiche degli impianti e
si sofferma, nel finale del terzo
film, sui caduti sul lavoro per la
realizzazione di queste opere.
Infine c’è “Linea a 220 kV Milano Grosio. Il palo n. 250” (1962)
di Adolfo Ferrari, che ricostruisce, con riprese in condizioni
difficili, un intervento di riparazione e poi di sostituzione di un
traliccio dovuto a un sabotaggio
alla linea. Oltre a questi, il dvd
comprende anche “Impianto di
Grosio. Costruzione della condotta forzata” (1961) di Ferrari,
premiato nel ’62 al Festival del
documentario di Cannes.
Una suggestiva immagine della centrale Aem di Sernio
Al Sociale una Bohème dall’allestimento originale
Sondrio
Quattro cantanti
un narratore e un piano
per l’opera più Romantica
di Giacomo Puccini
Questa sera alle 21 sul
palco del Teatro Sociale andrà in
scena ‘La bohème, storia di una
scelta’, di Giacomo Puccini, regia di Roberto Catalano.
Appuntamento nato grazie
alla collaborazione tra Teatro
Sociale di Sondrio e Aslico-Tea-
tro Sociale di Como, che vede come protagonista la più romantica tra le opere di Puccini in un allestimento pensato soprattutto
per i più giovani, ma piacevolissimo anche per gli adulti.
In scena quattro cantanti, un
narratore, un pianoforte, per
permettere di godere dell’emozione del canto lirico e delle vicende de “La bohème” con un
approccio che unisce alla tradizione un impianto originale.
Questo “invito” propone
un’opera che, pur ridotta nei
tempi e nell’organico, non tralascerà alcuna delle vicende di
Marcello e Musetta, Mimì e Rodolfo, interpretate da cantanti
professionisti che si muoveranno dentro una regia dinamica
che esalta l’opera, le sue arie più
poetiche, i passaggi salienti della
trama e della musica, con brevi
raccordi narrati per coinvolgere
il pubblico in spettacolo dal sapore antico, che dà voce ai giovani outsider di duecento anni fa
come di ora.
L’escamotage narrativo ruo-
Un altro spettacolo importante al Sociale
2
15
28
Le donne ispirano e scrivono
Un concerto tutto al femminile
36
40
41
Lecco
N
L’orchestra
Fiati della Valtellina
in un concerto
dedicato all’8 marzo
Complementare
1
12
LAPROVINCIA.IT
450585
Per la festa della donna l’Orchestra di Fiati della
Valtellina sceglie un repertorio tutto al femminile: s’intitola, infatti, “Donne che scrivono, Donne che ispirano” il
concerto che si terrà domani
con inizio dalle 21 al Teatro
Sociale di Lecco a cura dell’Orchestra di Fiati della Valtellina e con la partecipazione dell’Ensemble Vocale Virgo Vox,
dell’Arabella Chorus e con Lorenzo Della Fonte, direttore
ed il soprano Susan Botti. Il
programma è diviso in due
parti: nella prima si ascolteranno brani scritti da compositrici tutte donne, tutte viventi (due di esse saranno presenti, in vesti diverse), tutte
ugualmente impegnate con risultati ottimi in un’attività che
sembra essere appannaggio
degli uomini. Sono Joan
Tower, una delle più note
compositrici a livello internazionale; Susan Botti, che sarà
sul palco in veste di soprano
per il suo brano Cosmosis; e
l’italiana Annachiara Gedda,
che sarà presente per assistere
alla prima esecuzione della
versione per orchestra di fiati
del suo brano Rions Noir.
ta intorno ai camerini dei protagonisti dell’opera, pronti ad andare in scena. Ogni camerino
porta i segni di chi lo occupa:
quello di Rodolfo, il poeta, è pieno di fogli di carta, quello di Mimì è ricoperto di fiori, in quello
di Marcello fanno capolino alcune tele e nel camerino di Musetta non può mancare il cadeau di
un ammiratore.
L’opera sta per cominciare, i
cantanti, come sempre, si incontreranno, si ameranno, si
perderanno e moriranno.
Nella seconda parte ci saranno brani scritti da uomini
ma dedicati a donne straordinarie, veramente esistite o
frutto di fantasia, accomunate
dalla matrice ispanico-sudamericana delle loro origini.
Nel primo caso rientrano
Marianella García Villas
(1948-1983), martire salvadoregna per i diritti civili e collaboratrice di monsignor Óscar
Romero, morta per le torture
inflittele da militari del suo
Paese, e la celebre Evita Perón
(1919-1952), attrice, politica,
sindacalista argentina, seconda moglie del presidente Juan
Domingo Perón, che sposò la
causa dei diritti dei lavoratori
e dei poveri.
I fiati della Valtellina
F. Rad.
LA PROVINCIA
Sport 47
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
Ipotesi ripescaggio
Sarà una lunga estate
Le speranze ci sono
BASKET ARBITRI
Sfida a Cernusco
per la Pezzini
Calcio serie D. In arrivo le decisioni della Federazione
Le regole per chi può presentare domanda attese a breve
Dagli uffici romani non escludono però l’eventualità
gione in Lega Pro per riportarla
a sessanta squadre, ma al momento se ne vedono al massimo
sei». Comunque l’iter burocratico si avvierà a giorni. Quando
dalla Lega pubblicheranno (solitamente verso la fine di marzo) il comunicato “Tabella dei
punteggi validi per i ripescaggi”.
Un comunicato che dovrebbe
ricalcare lo schema degli anni
precedenti.
Nel dettaglio, sulla base della
casistica del passato recente,
ecco quali saranno le regole per
il ripescaggio.
Solitamente si inizia indicando le squadre che hanno diritto
prioritario a presentare domanda di ammissione al campionato
nazionale di serie D. Si tratta
delle «perdenti le gare spareggio-promozione fra le seconde
classificate nell’Eccellenza regionale; le perdenti i playout di
serie D e le retrocesse direttamente per distacco di otto o più
punti».
Nella seconda parte trovano
spazio anche le retrocesse direttamente (diciannovesima e
ventesima nei gironi a venti;
diciassettesima e diciottesima
in quelli a diciotto). La postilla
da mettere sotto la lente di ingrandimento è questa: «La graduatoria relativa alle società retrocesse direttamente sarà stilata solo nell’ipotesi in cui si
verificasse l’ulteriore disponibilità di posti, a seguito dell’esaurimento di quella che prevede l’alternanza tra le perdenti
i playoff di Eccellenza e quelle
sconfitte nei playout o retrocesse direttamente per distacco di
punti».
Pierra Menta al via
Boscacci e Antonioli
costretti a inseguire
GUIDO ANSELLI
SONDRIO
«Ripescaggio: perché
no?». Dalla Lega Nazionale Dilettanti non si chiude la porta
alla presentazione della domanda di ripescaggio da parte
del Sondrio, a seguito dell’eventuale retrocessione dalla serie
D.
«Ma questo non significa che
poi vada a buon fine - aggiungono sempre dalla sede romana
della Lnd -. Il regolamento permette anche alle società che sono retrocesse direttamente in
Eccellenza di presentare domanda, anche se l’accoglimento
dipenderà dall’effettivo numero
di posti a disposizione».
Il passato da analizzare
«Si sente parlare di numerosi
ripescaggi nella prossima sta-
1 Come nel 2014
sarà un lungo iter
quello che porterà
alla decisione
sul ritorno in alto
Michele Boscacci e Robert Antonioli tra i migliori al Pierra Menta
Scialpinismo
Partita la grande classica
sulle nevi transalpine
con i valtellinesi sul podio
dopo la prima giornata
Michele Boscacci e Robert Antonioli costretti ad attaccare oggi per ridurre il gap sulle
squadre al comando e consolidare un argento alla loro portata.
Dopo la prima durissima tappa transalpina della mitica Pierra Menta ad Areches Beaufort,
i due azzurri sostenuti e tifati dal
caloroso pubblico sondriese
hanno chiuso al terzo posto assoluto con un severo distacco dai
vincitori di giornata.
Sulle nevi del beaufortain
francese ad aggiudicarsi la tappa
d’esordio del “tour de france dello scialpinismo” sono stati Jornet–Jacquemoud e RouxMollaret.
Una vera Grande Course questa Pierra Menta, che nella giornata d’esordio della 31ª edizione
è andata in scena con un vero
tappone. Più di 2500 metri di
dislivello positivo, cielo terzo e
Alex Della Cristina nella sfida contro il Ciliverghe persa 3-0
Una lunga estate
Le squalifiche
Nella migliore delle ipotesi, se
il Sondrio - sempre ammesso
che non raggiunga i playout distanti dieci punti con sette gare
da giocare – dovrà avere la pazienza di aspettare.
Facile prevedere un’altra
lunghissima estate, paragonabile a quella del 2014. Che dovrebbe tenere con il fiato sospeso sino a settembre i sostenitori.
Sempre ammesso che non
venga intrapresa un’altra strada
da parte della società biancazzurra, ovvero quella dell’acquisizione dei diritti delle tante
società per cui si ipotizza una
fusione oppure addirittura la
scomparsa.
Turno di stop
per Marelli
oltre a Di Tillo
neve farinosa sono stai il mix
vincente di una grande giornata
di sport. Unico neo il forfait dei
vincitori 2014 e 2015. Damiano
Lenzi e Matteo Eydallin hanno
alzato bandiera bianca. Debilitato da una forte bronchite, il
campione ossolano non se l’è
sentita di soffrire quattro giorni
per chiudere magari in una posizione di rincalzo.
La gara dopo il loro forfait
non ha regalato altri colpi di scena. Kilian Jornet e Mathéo Jacquemoud si sono imposti in
2h35’34”. Con un distacco di
3’38” i transalpini William Bon
Mardion-Xavier Gachet. Terza
posizione per Boscacci e Antonioli a 5’07”. A seguire troviamo
Sevennec-Blanc e Viret–Favre.
Al femminile, come da pronostico, si è corso per la seconda
posizione con Laetitia Roux e
Axelle Mollaret prime in
3h18’14”. Piazza d’onore per Mireia Mirò Varela e Claudia Galcia
Cotrina a 12’11”. Terze le italiane
Katia Tomatis e Martina Valmassoi a 17’17”.
Il bello della Pierra Menta è
che da correre restano ancora
tre tappe e la parola fine sarà
decretata solo sabato a mezzogiorno. Lecito quindi crederci e
tifare Italia sino alla termine
dell’ultima quarta tappa.
«Stiamo bene, stiamo davvero bene - ha commentato Michele Boscacci -. Solo che ieri sulla
prima salita proprio le gambe
non giravano. Poi mi sono ripreso e siamo andati all’attacco. Chi
ci precede non è lontanissimo,
dobbiamo crederci».
Bormio ghiaccio
veste il tricolore
Sfida senza rivali
M.Tor.
Costano una giornata di squalifica
a mister Raffaele Di Tillo e al preparatore dei portieri Franco Marelli le
proteste nei confronti dell’arbitro
Feraudo sul finale del match di
domenica scorsa contro il Ciliverghe: i due avevano contestato
l’assegnazione del rigore con cui i
bresciani avevano fissato il punteggio sul definitivo 3-0 ed erano
stati allontanati dalla panchina.
Per quanto riguarda sempre gli
allenatori, due giornate di squalifica per Valter Salvioni (Monza) e
Alessio Tacchinardi (Pergolettese).
Per ciò che concerne i giocatori,
due turni di stop per Cesca (Pergolettese) e uno per Forlani (Grumellese), Laribi (Pro Sesto), D’Errico
(Monza), Santonocito (Folgore
Caratese, Donida e Boschetti
(Pergolettese), Viganò (Seregno) e
Contini (Piacenza).
Infine, il Monza dovrà pagare 600
euro di ammenda perché alcuni
tifosi hanno lanciato in campo
materiale pirotecnico che ha
causato l’incendio di un tabellone
pubblicitario. 1 G.MAI.
Short track
Cortina ha ospitato le gare
valide per i campionati italiani
con quattro titoli assoluti
oltre a varie medaglie meritate
LaBormio Ghiaccio non
conosce rivali in campo nazionale,
vincendo il campionato italiano a
Cortina d’Ampezzo.
Per i ragazzi allenati da Adelio
e Michele Antonioli quattro i titoli
tricolori assoluti ottenuti grazie a
Luca Spechenhauser, Giorgia
Bresciani, Ylenia Bradanini e
Mark Chong. Due secondi posti
firmati Gloria Confortala e Pietro
Marinelli, terza Elisa Confortola.
Vanno aggiunte le tante medaglie ottenute nelle singole prove
per un totale di 14 oro, 9 argento
e 5 di bronzo.
Notizia in chiave azzurra dell’evento tricolore il ritorno alle
competizioni da parte della medagliata olimpica in staffetta Martina Valcepina, assente dal ghiaccio
dall’estate 2014 quando è diventata mamma di due gemelline.
Ottimo 4° posto tra gli Junior/
Senior di Damiano Giuliani, rientrato dopo il grave infortunio patito 15 mesi fa. « In questa categoria
- commenta il tecnico bormino
Martina Valcepina
Antonioli - la Bormio Ghiaccio ha
pagato l’assenza di Marco Giordano, convocato per i mondiali senior di Seoul , nonché quella di
Mattia Antonioli fermo ai box».
Nella categoria femminile assente Sofia Marinelli per influenza, incoraggiante vittoria per Martina Valcepina davanti all’atleta
dello Sporting Club Pergine
Arianna Sighel.
Dominio bormino nella Junior
B maschile con Mark Chong che
vinceva i titoli su tutte le 4 distanze seguito da Pietro Marinelli.
«Importanti le loro prestazioni
La capolista Pezzini fa visita sabato sera alla Libertas
Cernusco nella nona di ritorno di serie C silver, con
la direzione del bresciano
Matteo Rossini di Manerbio e del mantovano Marco
Giazzi di Porto Mantovano. Bm Italia in campo di
domenica (nona di ritorno,
serie D): al PalaScieghi arriva l’Albavilla. Riccardo
Pampagnini di Besana
Brianza e Antonio Iannuzzi di Paullo la coppia di fischietti. Chiude domani
sera l’andata della Gold di
serie C femminile, la Bm è
ospite di Siziano, arbitri
Luca Basso Ricci e Matteo
Malpezzi di Crema. In Promozione W silver, Cosio
attende domenica il Gavardo, con Cesare Della
Bella di Chiavenna ad arbitrare. Nel maschile stasera
il Campetto riceve Bellano
con Massimo Indiretto di
Bormio e Davide Giudes di
Tirano a fischiare. Domani
Chiavenna è ospite dell’Almennese, dirigono i bergamaschi Angelo Coffetti e
Franco Ferrari. G.ANS.
CALCIO
Finisce con un pari
il recupero a Brivio
Si è chiuso in parità il recupero valido per la settima
giornata di ritorno del girone X di Seconda tra Brivio e Rovagnate: 1-1 il risultato finale con vantaggio
ospite al 24’ del primo
tempo firmato da Alessandro Panzeri e pareggio del
Brivio tre minuti più tardi
realizzato da Thomas Fasolin. L.SPO.
cronometriche nei 500 e 1000
metri – sottolinea Antonioli –, con
i record personali. Significativo il
tempo di 1.26 .5 nei 1000».
Nella categoria Junior B femminile, Gloria Confortola ha lottato contro la trentina Gloria Ioriatti e la torinese Melissa Tunno,
chiudendo seconda. Nella fascia
C maschile, il favorito Luca Spechenahuser si è aggiudicato il titolo, mentre al femminile la gara è
stata combattuta ed equilibrata
con le ragazze della Bormio
Ghiaccio Elisa Confortola e Gorgia Bresciani a disputarsi la vittoria finale con la torinese Ilaria
Cotza.
A imporsi è stata una tenace e
determinata Giorgia Bresciani,
con la compagna Elisa terza. Contributo tattico importante per il
loro successo dalla compagna Lucia Busi ottima sesta.
Nella junior D Pietro Lanfranchi conquistava la 14a posizione
con atleti che al momento lo sovrastano fisicamente.
Dominio tutto bormino invece
al femminile con Ylenia Bradanini. Dopo la bella prova in Star
Class si confermata protagonista
conquistando vittoria e titolo tricolore. Più sfortunata la prova,
condita da troppe cadute, di Anna
Spechenhauser quarta.
Eccellenti le prestazioni da finale di Margherita Pozzi (6a),
Chiara Anzi (7a), Desirée Pozzi (8a)
ed Elena Confortola (12a).
Prossimi appuntamenti in calendario saranno la gara internazionale di Monaco, la finale di Star
Class di Budapest e il campionato
europeo junior.
K.Col.
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Giovedì 10 marzo 2016
Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417
· Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected]
TIRANO, IPOTESI
PEDONALIZZAZIONE
Piazza Cavour
I negozianti:
meglio con le auto
TUBELLI · All’interno
LA POLEMICA
SI RIACCENDE
Fabrizio Trivella
sindaco
di Talamona
«LE RONDE?
MEGLIO DI NO»
Il Cai boccia
ancora
l’eliski in Valle
D’ERI· All’interno
IL SINDACO DI TALAMONA:
«APPREZZO PERÒ L’IMPEGNO
DEI CITTADINI CHE VIGILANO
CONTRO I FURTI»
SEGUI
CION LI
NESUWWW.
I
LGI
ORNO.
I
T/
SONDRI
O
BERGAMINI · All’interno
II
••
PRIMO PIANO
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
TIRANO
OBIETTIVO
ALTERNATIVA
LA PROPOSTA DI DELLA VEDOVA
PUNTA A MIGLIORARE
VIABILITÀ E ANCHE VIVIBILITÀ
LA MINORANZA AVANZAVA
L’IPOTESI DI USUFRUIRE
DI ALTRE AREE DI SOSTA
Ipotesi piazza Cavour pedonale
«Temiamo di perdere clienti»
I negozianti dopo la proposta avanzata dal consiliere Della Vedova
HANNO DETTO
“
Amleto
GANDINI
I nostri clienti
sono abituati
a raggiungerci
in auto.
Spero che questa
proposta
resti solo un’idea
“
Daniela
LISÈ
I ritmi sono frenetici
per tutti quanti,
è un dato di fatto.
L’automobile
è un mezzo vitale
perché accorcia
le distanze
“
Roberto
GUSMEROLI
Si dovrebbe
concedere la sosta
solamente
ai clienti
delle varie attività,
per facilitare
il loro accesso
“
Maria
FAGIOLI
Sono contraria,
non soltanto
per i danni
che si arrecherebbero
inevitabilmente
al commercio, ma anche
per i disagi ai cittadini
di EMMANUELA TUBELLI
– TIRANO –
L’IPOTESI di chiudere la centralissima piazza Cavour di Tirano
non piace ai commercianti
dell’area storica del Comune aduano, che avanzano non pochi dubbi in merito a un’eventuale attuazione del piano di pedonalizzazione, che resta a ogni modo in forma di mera proposta. Dai pareri
raccolti tra dipendenti e titolari
delle varie attività presenti nella
zona, emergono molte perplessità
ma soprattutto la concreta preoccupazione che la chiusura al traffico possa influire negativamente
sull’andamento degli affari: «Non
credo che un progetto del genere
possa servire. Per i commercianti
sicuramente ci sarebbero problemi, visto che i clienti, soprattutto
quelli che vengono in zona apposta per noi, sono abituati a raggiungerci in auto. Spero che questa proposta resti solo un’idea»,
ha commentato Amleto Gandini,
che aiuta sua figlia Debora nella
gestione del negozio di abbigliamento di famiglia.
ANALOGAMENTE Maria Fagioli ha dichiarato: «Ho inaugurato appena dieci giorni fa la mia attività, un negozio di capi d’abbigliamento. Ma conosco molto bene la realtà locale e le persone che
frequentano e fanno compere in
centro. Per questo sono assolutamente contraria alla chiusura del
traffico. Non soltanto per i danni
che si arrecherebbero inevitabilmente al commercio, ma anche
per i disagi che di certo insorgerebbero per i cittadini. In piazza
sono presenti gli uffici comunali,
la posta, una banca, una chiesa a
pochi passi di distanza, per cui è
Sondaggio online
Piazza Cavour isola
pedonale. Siete
d’accordo? Votate su
www.ilgiorno.it/sondrio
necessario che l’accesso sia con
ogni mezzo facilitato e non ostacolato. Penso soprattutto alle persone anziane che, per forza di cose,
devono essere accompagnate qui
in auto non potendo camminare a
lungo a piedi. Ogni volta che si fa
anche solo una proposta bisognerebbe tener conto dei bisogni di
tutti».
ALLA POSSIBILITÀ di un
compromesso pensa invece Roberto
Gusmeroli,
titolare
dell’omonimo albergo di piazza
Cavour: «Non mi piace di certo
che si sia trasformato questo storico largo in un immenso parcheggio a cielo aperto. Si dovrebbe
concedere la sosta solo ai clienti
delle varie attività, per facilitare il
TRAFFICO
La centrale
piazza Cavour
di Tirano
dove le auto
attualmente
possono
parcheggiare
e dove si trovano
nelle vicinanze
numerosi
negozi
MOTIVI
Molti i negozianti contrari
perché temono
il calo degli affari
COME lui, in tanti manifestano
il timore di veder diminuire drasticamente la clientela: «È assurdo pensare di bloccare il transito
degli automobilisti in questo spazio vitale della città: si tratta di un
passaggio strategico non solo per
l’accesso dei clienti ai negozi che
affacciano direttamente sulla piazza, ma anche per tutti quelli dislocati nelle immediate vicinanze.
Creare un’isola pedonale vorrebbe dire penalizzare tutte le attività commerciali, già alle prese con
molti problemi», è il pensiero di
Vincenzo Sganga, barbiere storico di Tirano.
Filo diretto
loro accesso. In realtà, invece, qui
posteggiano tutti, compresi gli
stessi esercenti e questo non ritengo sia opportuno». E aggiunge:
«Per quanto riguarda la pedonalizzazione, che potrebbe portare disagi immediati e qualche buon risultato a lungo termine, bisognerebbe rintracciare una via di mezzo. Sicuramente la chiusura non
può riguardare la piazza, magari
le stradine laterali che compongono il centro e spesso soggette a parcheggi indiscriminati». Daniela
Lisè, dipendente della panetteria
Gobbi Frattini di piazza Cavour,
ha commentato: «Viviamo in una
società in perenne corsa. Un aspetto certo negativo, perché si finisce
per non avere il tempo di fare nulla. Eppure i ritmi sono frenetici
per tutti, è un dato di fatto. L’automobile diventa così un mezzo vitale perché accorcia le distanze, ti
permette di spostarti in pochi secondi, di scendere a comprare il
pane ad un minuto dalla chiusura, lasciando l’auto in sosta breve.
Questo è quello che vedo ogni
giorno, non si può quindi pensare
di creare un’area pedonale proprio qui».
TIRANO NON MANCANO PARERI FAVOREVOLI
Le auto nel centro storico
Il dibattito in città è acceso
– TIRANO –
UN dibattito che divide quello sulla possibilità di creare in piazza Cavour, sede del palazzo comunale tiranese e di diverse attività
commerciali, un’area pedonale chiusa al traffico. Secondo alcuni
cittadini l’ampio e storico slargo, cuore del centro antico, dovrebbe essere valorizzato e rivitalizzato e non utilizzato come un enorme area di sosta come attualmente avviene. Ma molti altri intervistati, soprattutto titolari e gestori di attività commerciali, storcono il naso dinnanzi all’ipotesi, vista come un’azione penalizzante
per i loro affari e per le esigenze di clienti sempre più frenetici.
C’è così chi da un lato si oppone fermamente al piano, chi, analogamente, solleva il tema dei disagi per i cittadini che ogni giorno
affluiscono in piazza, non solo per fare acquisti, ma anche per il
disbrigo di pratiche burocratiche in Comune, alla posta o in banca. E infine qualcuno che, più cautamente, propone una chiusura
parziale e ben studiata dell’area, esclusivamente in determinate
fasce orarie del weekend o in concomitanza con eventi rivolti ai
turisti, come mercatini, mostre a cielo aperto, spettacoli artistici.
Un calendario più fitto di manifestazioni rispetto a quanto attualmente programmato e che si pensa possano attirare un maggior
numero di visitatori, anche solo dalle vicine località valtellinesi.
PRIMO PIANO
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
CHIAVENNA
III
••
IL PUNTO
LA FRECCIATA
SI CHIEDONO MODIFICHE
ALL’ACCORDO ITALIA-SVIZZERA
PER I LAVORATORI DI CONFINE
«I SINDACATI SI SONO
ACCORTI DEL PROBLEMA
CON TROPPO RITARDO»
«Diritti dei frontalieri
La Lega darà battaglia»
Il senatore Crosio: «In Parlamento
faremo la nostra parte e vedremo
se il Pd farà come con
la “specificità montana“»
Svizzera, con il governo che ha sacrificato i diritti dei frontalieri
sull’altare dell’alta finanza, barattandoli con il rientro dei capitali.
di ALESSIA BERGAMINI
– CHIAVENNA –
«LA BATTAGLIA per il riconoscimento dei diritti dei frontalieri, che il Governo Renzi ha calpestato, si farà in Parlamento e saremo noi della Lega Nord che, per
primi, abbiamo sollevato la questione sin dall’estate scorsa, a chiedere le modifiche all’accordo Italia-Svizzera per tutelare i lavoratori e i Comuni delle zone di confine. Intervenire sullo statuto dei lavoratori, come sostengono ora,
con grave ritardo, i sindacati, servirà a ben poco senza un accordo
Italia-Svizzera diverso».
IL SENATORE Jonny Crosio
torna, ancora una volta, sull’importante questione sottolineando
come i problemi stiano tutti
nell’accordo definito fra Italia e
IMPEGNO
Jonny Crosio
senatore
della
Lega Nord
«FANNO SORRIDERE i deputati del Pd quando addossano alla
Regione Lombardia colpe che sono tutte del Governo - continua
Crosio - Se davvero hanno a cuore
gli interessi dei frontalieri lo dimostrino in Parlamento chiedendo le modifiche all’accordo ItaliaSvizzera. Saranno tanto decisi da
andare contro il loro partito? Ne
dubito, anche perché la storia recente insegna che i deputati del
Pd chinano il capo, come avvenuto per la riforma costituzionale in
cui la specificità montana tanto
sbandierata ha prodotto molto fumo e nessun atto concreto».
LA LEGA NORD, impegnata a
portare a conoscenza dell’opinione pubblica le problematiche dei
frontalieri fra Roma e Milano, oltre che in Parlamento si sta muovendo anche sul fronte svizzero
per ottenere il riconoscimento della figura di questi lavoratori che
ogni giorno oltrepassano il confine per svolgere le loro mansioni
all’interno dei contratti collettivi
di lavoro elvetici.
«SECONDO NOI - aggiunge il
senatore della Lega Nord - questo
è il modo per aiutare davvero i
frontalieri. Stiamo lavorando perché la collaborazione sia sempre
più stretta anche sui fronti della
formazione e del riconoscimento
dei titoli di studio, italiani e svizzeri».
«La Lega come sempre - conclude Crosio - si batterà per i diritti
dei nostri lavoratori».
Focus
Contratto elvetico
La Lega si sta muovendo
sul fronte svizzero per
ottenere il riconoscimento
a favore dei lavoratori che
ogni giorno oltrepassano
il confine per svolgere
le loro mansioni con
contratti collettivi di lavoro
elvetici
SONDRIO IL SODALIZIO VUOLE EVITARE ALLARGAMENTI ALLA VALCAMONICA
Autonomisti contro il piano regionale
di modifica dei confini provinciali
– SONDRIO –
SULLA PROPOSTA di ridisegno dei confini delle
province lombarde, l’associazione Autonomia di
Valtellina e Valchiavenna si è detta contraria: «La
Valle non si tocca – hanno commentato gli aderenti
–. Come già comunicato pubblicamente, poco tempo fa, l’associazione conferma la propria contrarietà
a qualsiasi ridefinizione dei confini amministrativi
calati dall’alto. Auspichiamo che il presidente Maroni tenga fede agli impegni presi pubblicamente l’anno scorso a Chiavenna, di fronte ai sindaci del territorio». E sottolineano: «Valtellina e Valchiavenna
hanno una propria identità, storia, tessuto socio-economico e posizione geografica del tutto unici. La
Valcamonica è si una vallata alpina, ma ha una struttura socio-economica completamente integrata con
la pianura bresciana e non si comprendono quali
possono essere, oggi, i vantaggi di una unione ammi-
nistrativa. Già ora è del tutto evidente la difficoltà
dei sindaci nella gestione delle questioni provinciali, non tanto per demerito loro, ma perché è difficile
fare contemporaneamente il sindaco e occuparsi anche di questioni differenti come quelle provinciali».
Secondo l’associazione, «quello che necessita il territorio non è un allargamento dei confini, bensì un robusto rafforzamento delle competenze e delle risorse
in capo all’ente provinciale montano. Ma soprattutto è necessario ridare la parola ai cittadini e poter ritornare a eleggere i rappresentanti della provincia
montana. Sfida questa che potrà risolversi solamente a ottobre votando “no“ al referendum sulla riforma costituzionale Boschi-Renzi». Il gruppo per l’autonomia spiega che il loro obiettivo nei prossimi mesi sarà incontrare «i cittadini per informarli sui rischi della riforma costituzionale e sulle opportunità,
invece, di una gestione autonoma delle nostre risorse».
Red.Son.
AMMINISTRATORI Il presidente della Provincia di Sondrio Luca
Della Bitta e il governatore della Lombardia Roberto Maroni
••
IV
CRONACHE
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
TALAMONA ALLARME FURTI
LA PRECISAZIONE
MALVIVENTI
NON SI TRATTA DI VERE RONDE
MA DI «PASSEGGIATE»
PER LE VIE DEL PAESE
NEI MESI SCORSI SONO
STATI MOLTI I COLPI A SEGNO
NELLE ABITAZIONI
Trivella: «I cittadini devono vigilare
ma il concetto di ronde non mi piace»
Il sindaco: «Giusto però aiutarsi e segnalare movimenti sospetti»
to della situazione e per fornire le
informazioni necessarie su quelle
che sono le possibilità del singolo
per prevenire atti fastidiosi, come
lo sono i furti in abitazione».
di ALESSIA BERGAMINI
– TALAMONA –
L’ALLARME FURTI, in Bassa
Valle, rimane sempre alto. Anche
quando non vengono segnalati
episodi particolari, l’attenzione
dei cittadini rimane alta. Come a
Talamona dove, da qualche tempo, un gruppo di residenti ha deciso di scendere in strada per vigilare sulle proprie case. Non si tratta
delle ronde, che già un paio di anni fa avevano fatto discutere non
poco, ma solo di una sorta di «passeggiate» per le vie del paese, utili
per individuare eventuali presenza sospette.
SULLA QUESTIONE, comunque, il sindaco Fabrizio Trivella
invita alla prudenza. «Nelle prime settimane di quest’anno ci sono stati diversi furti in abitazione.
In alcuni casi sono avvenuti in
orario serale e in presenza dei proprietari: uno di loro ha anche cercato di fermare i ladri. Poi però, la
situazione è migliorata e ultimamente non sono stati denunciati
altri episodi» spiega il primo citta-
4.722
Il numero
degli
abitanti di Talamona
ELETTO NEL 2015 Il sindaco di Talamona Fabrizio Trivella (National Press)
dino che, poi, in riferimento alla
mobilitazione di alcuni talamonesi commenta: «Non si ravvisa la
necessità di questo tipo di iniziative, che sono al limite della legalità
e che possono generare un rischio
per cittadini. Da parte nostra, in
questo momento, c’è la massima
disponibilità a organizzare un’assemblea informativa per tutti i cittadini, con la partecipazione delle
Forze dell’ordine, per fare il pun-
PUR INVITANDO i cittadini a
non scendere in strada, Trivella
evidenzia un aspetto positivo della vicenda: «Indipendentemente
dalla definizione data all’iniziativa delle ronde, ritengo sia positivo questo movimento d’opinione.
Sono, infatti, apprezzabili l’attenzione e la presenza dimostrate dai
cittadini che vogliono essere protagonisti del territorio. In questo
momento è emerso quel senso di
comunità e di sostegno che, purtroppo, si riscopre a causa di problemi gravi». Come detto, dopo
un inizio d’anno segnato dai furti,
a Talamona la situazione sembra
essere migliorata. Come sempre,
però, l’invito rivolto alla cittadinanza è quello di non abbassare la
guardia e di segnalare alle Forze
dell’ordine qualsiasi presenza o
movimento sospetto notato in paese.
In breve
Perde il controllo
della sua auto
«salvato» da una pianta
Civo
·SOCCORRITORI al lavoro,
ieri mattina, a Civo, dove
un’auto è finita fuori strada.
L’incidente, senza gravi
conseguenze per
l’automobilista lungo la
Sp10. Attorno alle 8.30, un
uomo di 68 anni ha perso il
controllo della sua Fiat
Panda 4X4: la vettura, dopo
un breve zig zag sulla
carreggiata, è finita nella
boscaglia che costeggia la
strada, arrestandosi contro
una pianta.
Centrale a biomasse
tema scottante
all’auditorium scuole
Cosio Valtellino
·INQUINAMENTO
ambientale e impatto sulla
salute al centro di un
incontro pubblico in
programma venerdì 18
marzo. L’iniziativa è stata
organizzata dal Comitato
sicurezza salute e ambiente,
in collaborazione con il Wwf
Titolo dell’incontro, che si
terrà alle 20:45
nell’auditorium delle scuole
medie, è «Centrale a
biomasse, quello che non ti
hanno mai detto»
LA MUSICA PIANGE L’ARTISTA
Addio a Mauro Buzzetti
dei Romantici Vagabondi
– BEMA –
GLI AMANTI della cultura musicale valtellinese piangono la scomparsa di Mauro
Buzzetti, 72 anni, autore, cantante e figura
storica dei Romantici Vagabondi: a 25 anni
Mauro ha inciso le prime canzoni con “La
folk leventina“ poi altro grande successo
con i Romantici Vagabondi. Conosciuto gestore del locale La Fisarmonica di Bema, è
stato anche uno dei fondatori della Pro loco. Ora viveva nel Canton Ticino dove ha
coltivato la passione per la musica con l’ultima incisione, grazie al suo grande amico
Dante Pesciallo e ai suoi amati figli Tamara
e Denis. A ricordare il suo impegno nella
Pro loco è l’amico Battista Passamonti. «Abbiamo fondato la Pro Loco nel 1984, Mauro
è stato uno dei promotori ed è stato vice presidente. Per anni è stato uno dei pilastri
dell’associazione: era una persona molto attiva». «Dopo il 1995 lui è andato via, ma fino a quando è rimasto qui si è dato sempre
da fare. E’ merito suo l’acquisto del primo
capannone. Conosceva tanta gente e questo
era di grande aiuto anche per noi. Per me,
poi, era un grande amico, eravamo sempre
insieme». Il funerale si svolgerà domani pomeriggio a Bellinzona.
Ale. Ber.
MOMENTI DI FELICITÀ Mauro Buzzetti con la figlia Tamara
(altra brava cantante); sotto una serata nella sua Bema allietando
gli amici con le canzoni. Anche l’altro figlio Denis è un musicista
STORICO Mauro Buzzetti ha iniziato
giovanissimo con «La folk leventina» poi i grandi
successi con i Romantici Vagabondi
CRONACHE
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
SONDRIO
V
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PARERE
IL CLUB ALPINO ITALIANO HA ESPRESSO
OPINIONE CONTRARIA ALLA PROPOSTA
DELLA NUOVA ATTIVITÀ IN MONTAGNA
Il Cai dice no
all’eliski
Per la tutela
ambientale
di FULVIO D’ERI
– SONDRIO –
IL CAI Valtellinese dice no all’eliski. Questa è la conclusione alla
quale è giunta, dopo un’attenta
analisi di tutte le problematiche
inerenti la pratica di questa attività invernale molto in voga in questi ultimi anni anche in provincia
di Sondrio, la sezione valtellinese
del Club alpino italiano, unitamente alla Fondazione Bombardieri. I due enti esprimono preoccupazione e contrarietà all’ipotesi, formulata nell’ambito del progetto Inverno sostenibile, di individuare alcune zone montane
non protette, distribuite lungo
l’arco retico, dove praticare l’eliski.
PUR comprendendo una certa attenzione nel definire le aree
nell’ottica di ridurre il più possibile l’impatto ambientale, attraverso una regolamentazione che impedisca una proliferazione dissennata e di ricercare una mediazione tra le varie posizioni, Cai Valtellinese e Fondazione Bombardieri, in considerazione del forte
impatto ambientale di natura acu-
stica, fisica, meccanica, chimica
che avrebbe ripercussioni negative su flora e fauna, tenuto conto
che tale attività, se permessa, potrebbe avere un incremento esponenziale nel futuro, considerata la
politica ambientale del Cai espressa nel Nuovo bidecalogo, in particolare al punto 4 in cui si esprime
totale contrarietà all’uso di mezzi
a motore per attività ludico-sportive, ribadiscono, come già espresso in un precedente documento,
il proprio parere negativo alla pratica. Approvata invece senza riserve la restante parte di Inverno sostenibile, iniziativa promossa
dall’Associazione delle guide della Val Masino e della Valle di Mello. L’iniziativa, dicono dal Cai, po-
trebbe essere un modello di definizione della frequentazione invernale della montagna, rispettoso dei delicati equilibri della stessa. Ponendo al centro dell’attenzione l’ambiente e coinvolgendo
enti, associazioni, aziende e interessi economici e culturali, potrebbe rappresentare una metodologia di lavoro volta a trovare una
valida mediazione tra istanze spesso contrapposte e inconciliabili.
Per questo, Cai Valtellinese e Fondazione Bombardieri hanno aderito, in qualità di partner, al progetto contribuendo alla sua definizione e realizzazione e partecipando ai vari momenti di comunicazione, elaborazione di strategie,
definizione di impegni. In particolare, hanno condiviso l’ipotesi
di definizione di una area sperimentale di tranquillità nel territorio di Albosaggia sottostante il
monte Meriggio. Zona che verrebbe interdetta a qualsiasi tipo di frequentazione invernale e che consentirebbe di favorire insediamento e riproduzione dell’avifauna.
La realizzazione del progetto, opportunamente monitorata, potrebbe poi divenire modello da
diffondere in altre zone della provincia.
Focus
Progetto
L’ELISKI è un’attività
sportiva che prevede l’uso
dell’elicottero per risalire
in cima a una vetta dopo
una discesa con gli sci in
aree fuoripista. Si ritiene
che la pratica possa
provocare valanghe e che
il forte rumore possa
disturbare la fauna locale,
inoltre si tratta di una
pratica molto dispendiosa
APPUNTAMENTI LA GARA DI SLALOM GIGANTE SI SVOLGERÀ SULLE PISTE DELLA MAGNOLTA
Ad Aprica torna il Trofeo Terziere superiore
– APRICA –
La gara di domenica prossima sui
tracciati orobici è aperta a tutti
IL CONSORZIO TURISTICO Terziere superiore, braccio operativo della Comunità
montana di Tirano, ha predisposto per domenica prossima 13 marzo (rinviando causa maltempo la data scelta precedentemente), il Trofeo Terziere Superiore, giunto alla quinta edizione.
La gara di slalom gigante si svolgerà in Magnolta, nel comprensorio sciistico di Aprica,
con inizio alle 9.30. Alle 12 ci sarà la Messa in
quota, alle 13 il pranzo nei ristoranti convenzionati (costo complessivo di 13 euro) e alle
14.30 le premiazioni sempre in quota.
Solitamente alla kermesse partecipano amministratori pubblici di tutta la provincia di Sondrio; il miglior tempo assoluto si aggiudica il
Trofeo Terziere Superiore, l’iscrizione è gratuita.
E’ possibile iscriversi presso la Scuola sci e snowboard Aprica al numero telefonico
0342.745108.
SI RICORDA anche che sabato 12, in zona
Campetti, nel pomeriggio, ci sarà la gara finale
del corso promosso dalla Comunità montana
di Tirano.
PER I PARTECIPANTI alla rassegna sportiva sulla neve (gara aperta a tutti) ci sono dei
ristoranti convenzionati: il ristoro Aprica, il ristoro Pasò, l’agriturismo Malga Magnolta (il
menu è fissato a 13 euro).
Red. Son.
••
VI
CRONACHE
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016
SONDRIO
DATI
SCONTO
IL COMUNE DALLA RISCOSSIONE
HA INCASSATO
3 MILIONI 504 MILA EURO
CONFERMATA LA RIDUZIONE
DELLA TASSA
CHE OSCILLA DALL’1 AL 4%
Tassa rifiuti, sondriesi virtuosi
Il 90% dei cittadini ha pagato il dovuto alla prima scadenza
di importi poco consistenti – aggiunge –, ma è un segnale positivo a conferma che, se tutti pagano, gli importi diminuiscono».
di CAMILLA MARTINA
– SONDRIO –
SONDRIO città virtuosa nel pagamento della tassa rifiuti. Nel
2015, il Comune ha emesso F24
per un totale di 3 milioni 885 mila euro, incassando 3 milioni 504
mila euro: il 90,2%. Percentuale
che arriva a sfiorare il 98% dopo
l’avvio dell’iter di richiamo dei
morosi. Infatti, a seguito della
prima raccomandata, si aggiunge
ulteriore 5% della popolazione e,
in seconda battuta, un altro 2%.
In questi giorni, intanto, sono in
consegna le lettere per la Tari
2016 nelle quali vengono specificati l’importo da pagare e le modalità (acconto ad aprile, saldo a
novembre).
I CITTADINI che non hanno
ancora pagato il 2015 hanno la
possibilità, entro il 21 marzo, di
fare il ravvedimento operoso, pagando una sanzione del 3,75%,
anziché del 30% (che scatterà oltre questa data). Busi ricorda che
l’insistenza sul pagamento della
Tari dipende dal fatto che il Comune deve rientrare del 100%
sui costi del servizio (pari a 4milioni di euro) e che quanto non recuperato va a pesare su tutti gli
utenti l’anno successivo. Inoltre,
differentemente dalle altre tasse,
che hanno margini di accertamento più morbidi, sulla Tari il
COME annunciato in sede di bi- RISPARMIO L’assessore al Bilancio del Comune
(National Press) Comune non anticipa nulla. Per
lancio di previsione, si conferma di Sondrio, Gianpiero Busi
avere un’esatta fotografia della sila riduzione della tassa che osciltuazione
e
poter
così
risolvere
i pochi casi di insoluto, tra gli
la «dall’1 al 4% e varia a seconda della tipologia», spiega l’asobiettivi del Comune è stato inserito il contrasto all’evasiosessore al bilancio del Comune di Sondrio, Gianpiero Busi.
ne che coinvolge il Servizio anagrafe, l’Ufficio commercio, il
Ad esempio, una famiglia di 6 componenti risparmierà circa Servizio urbanistica e la Polizia locale: «Abbiamo riscontra5 euro, un albergo con ristorante circa 61 euro, un ufficio o to una serie di casi in cui non c’è corrispondenza tra quanto
studio professionale 123 euro, un ristorante 138 euro, una dichiarato e la realtà».
pescheria 71 euro e un bar 55 euro, un negozio di abbiglia- Da ricordare, infine, che per i soggetti in difficoltà economimento da 160 metri quadri 123 euro. «In alcuni casi si tratta ca ci può essere l’accordo di rateizzazione.
SONDRIO CON LA BANCA A VERONA PER GUARDARE AL MERCATO INTERNAZIONALE
Vinitaly e business, la BPS aiuta le cantine
– SONDRIO –
LA BANCA POPOLARE di Sondrio,
nell’ambito del Vinitaly che si terrà a
Verona dal 10 al 13 aprile prossimi, offre alla clientela la possibilità di ricevere al proprio stand la visita di buyers canadesi, americani e belgi.
Le aziende interessate possono inviare
anticipatamente il proprio profilo aziendale e la propria posizione in fiera: queste informazioni verranno trasmesse alle delegazioni straniere per verificarne
l’interesse e fissare gli appuntamenti durante i giorni della manifestazione.
L’adesione da parte dei clienti della
Banca Popolare di Sondrio è gratuita
previa iscrizione entro il 21 marzo.
Tutte le dipendenze e il Servizio Internazionale della Banca Popolare di Sondrio (tel. 0342.528783) - e-mail:[email protected] sono a disposizione
per fornire ulteriori informazioni e
chiarimenti.
Il 50° Salone dei vini e distillati di Verona vedrà in questa edizione la presenza
di oltre 4mila espositori.
Vinitaly conta anche le rassegne: Sol,
Agrifood Club ed Enolitech che completano l’offerta di Veronafiere nel settore wine&food e tecnologie.
Red. Son.
APRICA MOLTI INTERVENTI
Tanti incidenti in pista
Ferita bimba di 5 anni
– APRICA –
ENNESIMA GIORNATA di sole e neve sulle piste delle stazioni sciistiche della provincia. Ed ennesima giornata di lavoro per gli operatori del soccorso chiamati ad assistere sportivi infortunatisi sui pendii innevati. Il primo
intervento è stato effettuato a Chiesa in Valmalenco, attorno alle 10.40, e ha visto anche l’impiego dell’elisoccorso di Sondrio. Il ferito, un
ragazzo di 22 anni, è stato trasferito all’ospedale del capoluogo in codice giallo.
UNA MANCIATA di minuti più tardi, i soccorritori sono entrati in azione a Livigno, trasportando al pronto soccorso un uomo di 57
anni infortunatosi sulle piste del Mottolino.
E’ stata, invece, accompagnata all’ospedale di
Edolo una donna di 53 anni, soccorsa ad Aprica. Poco dopo le 12.30 un bimbo di 9 anni si è
infortunato a in Valmalenco, mentre un’altra
giovanissima sciatrice, una bimba di 5 anni, è
stata protagonista di un incidente ad Aprica.
Entrambi sono stati portati all’ospedale di
Sondrio.
NEL CORSO DELLA GIORNATA, altri
infortuni si sono verificati a Livigno e Bormio, ma nessuno ha avuto conseguenze gravi
per le persone coinvolte.
Tragedia invece nella vicina Svizzera: Siegfried Rainer di Campo di Trens, altoatesino di
33 anni, è morto sotto una valanga mentre praticava scialpinismo nei pressi di Thalkirch
nel cantone svizzero dei Grigioni. Sotto la valanga è morto anche il compagno di escursione, uno slovacco di 29 anni. L’incidente non
ha avuto testimoni. Le salme sono state localizzate dal soccorso alpino svizzero con l’apparecchio elettronico Arva.
Alessia Bergamini
SONDRIO L’INIZIATIVA È STATA IDEATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE SCARPATETTI DEL CAPOLUOGO
Gli oggetti usati tornano a nuova vita al mercatino ScarpaBellando
– SONDRIO –
TORNA ScarpaBellando: il mercatino dell’usato che nasce con
l’obiettivo di sensibilizzare al riutilizzo degli oggetti. La manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale Scarpatetti, nasce
con la voglia di credere che tutti
gli oggetti possano avere una nuova vita e di insegnare alle nuove
generazioni a evitare gli sprechi
per rispettare l’ambiente. ScarpaBellando è l’occasione per tra-
smettere questi valori, per socializzare e anche divertirsi.
L’edizione 2016 si svolgerà nelle
seguenti date: 20 marzo, 17 aprile, 29 maggio, 25 settembre, 30 ottobre e 27 novembre. Come per
l’anno scorso ricordiamo che
nell’ambito della manifestazione
è consentita la vendita o il baratto
di tutte le merci di poco valore
usate, vintage o modernariato, come: abbigliamento, oggetti di casa, articoli sportivi, collezioni-
smo, bigiotteria, libri, elettronica,
piccoli elettrodomestici.
L’ASSOCIAZIONE intende con
oggetti usati tutti quei «beni mobili che, subìto il loro naturale impiego, sono ancora più o meno suscettibili d’uso, appartengono a
una cultura o civiltà del passato
anche recente e non sono più reperibili attraverso i normali canali
commerciali». E precisano: «Non
sono consentite l’esposizione e la
vendita di oggetti nuovi o di recente fabbricazione, anche artigianale, comprese le imitazioni di oggetti antichi». Chi desidera partecipare a ScarpaBellando deve solo
posizionare i propri oggetti nel
punto preferito da piazza Quadrivio fino al lavatoio di via Scarpatetti. La partecipazione è libera a
tutti: i bambini possono partecipare gratis, mentre alle bancarelle
si chiede un contributo di 10 euro.
Tutto
il programma
IL mercatino del centro
storico di Sondrio si
svolgerà in queste date:
20 marzo, 17 aprile, 29
maggio, 25 settembre, 30
ottobre e 27 novembre. I
bambini possono
partecipare liberamente,
mentre chi espone su
bancarella dovrà pagare
dieci euro.