[g-son - i] giorno/giornale/son/01 10/16
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GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 69 • www.laprovinciadisondrio.it IL CASO AFFITTI FINISCE DAL PREFETTO Alpeggi carissimi, allarme rosso Il “caro alpeggi” preoccupa sempre di più: ora si punta su un tavolo in Prefettura. Coldiretti, affiancata dal Consorzio di tutela dei formaggi, torna a mettere al centro dell’attenzione una questione sollevata nelle scorse settimane: i canoni richiesti in pagamento dalle proprietà - sia private che pubbliche - sono giunti a cifre pazzesche BARBUSCA A PAGINA 11 SUI CONTI BRUXELLES VUOLE CERTEZZE di CHIARA DE FELICE on una lettera ormai nota da giorni, ma che non rientra nella regolare procedura di sorveglianza dei conti pubblici, la Commissione Ue fa arrivare il suo “avvertimento anticipato” all’Italia e ad altri 5 Paesi. L’intenzione è di far scattare un piccolo allarme con sufficiente anticipo perché gli interessati possano prendere le «necessarie misure correttive» nel Def che va presentato entro metà aprile. Non sono rilievi nuovi per il Tesoro, che non si allarma perché da mesi è al lavoro con Bruxelles per trovare una soluzione che assicuri sia il rispetto delle regole sia il margine che serve al Governo per C Punti nascita, operazione salvezza La Regione chiederà una deroga al ministero per evitare i tagli a Chiavenna e Sondalo Si chiama “razionalizzazione dei luoghi per il parto”, quella che l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia andrà ad introdurre in attuazione delle indica- zioni del ministero della Salute in tema di sicurezza del percorso nascita. Sicurezza che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno, soglia entro la quale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute di mamma e nascituro non sarebbe in toto tutelabile. Il tema è annoso e si ripropone in modo ciclico anche per i punti nascita della provincia di Sondrio che non arrivano a totalizzare un numero di parti congruo, ovvero quelli di Sondalo e di Chiavenna, per i quali, però, si prospetta la richiesta di una deroga, da parte della Regione, al “Comitato percorso nascita” nazionale. DEL CURTO A PAGINA 17 Filo di Seta Bertolaso: Roma città umiliata. E io finirò il lavoro. La tragedia Morta in Puglia Prata ricorda Patrizia e il suo dolce sorriso SERVIZIO A PAGINA 26 CONTINUA A PAGINA 9 LA SINISTRA CHE VIAGGIA CON LE RUOTE QUADRATE di ANDREA FERRARI a sinistra è abituata a farsi del male da sola: cosa nota. Da un secolo a questa parte, dal congresso di Livorno in poi, le lotte tra massimalisti e riformisti, tra radicali e moderati, tra comunisti e socialisti, tra socialisti e socialdemocratici, e via elencando mille fazioni anche microscopiche, hanno costituito il maggior vantaggio per gli avversari politici dei cosiddetti “progressisti”. Anche senza andare a ripercorrere le storie antiche di queste divisioni, basta guardare a ciò L CONTINUA A PAGINA 9 Frontalieri «Non pagate in Italia la tassa della salute» Vent’anni al Morelli Addio al dottor Magi Il “mago” del ginocchio È mancato alle 2,30 della notte fra martedì e mercoledì, nel letto di ospedale di Londra dove si trovava ricoverato, dal primo marzo scorso, Massimo Magi, 78 anni, originario di Parma, ma sondalino d’adozione, dato che, dal settembre del 1975 al maggio del 1995, per quindi 19 anni e 9 mesi, ha ricoperto l’incarico di primario di Ortopedia al Morelli di Sondalo. Lo scorso anno il sindaco gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. DEL CURTO A PAGINA 19 9 771590 588032 I numeri Anas Traffico sulle statali Dati record a Castione SERVIZIO A PAGINA 17 Rifiuti a Sondrio, i risparmi previsti Con i nuovi importi più leggeri, nelle case dei sondriesi arrivano i moduli per pagare la tassa rifiuti 2016. Chi non ha ancora saldato l’imposta per il 2015 avrà comunque tempo fino al 21 marzo per il ravvedimento operoso, che consente di pagare una sanzione nettamente ridotta rispetto a quanto previsto per chi non si mette in regola. E quest’anno contro l’evasione palazzo Pretorio ha avviato un’attivi- tà che coinvolge ufficio Tributi, polizia locale, servizio Urbanistica e ufficio Commercio, «non per vessare i cittadini, ma perché il Comune anticipa i fondi per il servizio, e per legge gli insoluti vanno recuperati l’an- no successivo, a carico di tutti gli utenti». L’ha spiegato ieri mattina in municipio l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi, che ha fatto il punto di regole e novità sulla tassa rifiuti, annunciando l’invio dei promemoria per il pagamento di quest’anno. BETTINI A PAGINA 15 Sotto la rete non c’è storia, vince Tirano 60310 SERVIZI A PAGINA 13 Undici squadre si sono presentate al campionato provinciale studentesco riservato alla categoria Cadetti, andato in scena martedì sul parquet del PalaScieghi di Sondrio. Una grande kermesse che ha visto di scena formazioni provenienti da Chiavenna a Livigno, impegnate in incontri che si chiudevano al raggiungimento del punto numero 15, a quota 25 invece nelle semifinali e finali. Il susseguirsi dei confronti si è risolto con il successo finale dei ragazzi dell’istituto comprensivo tiranese. Il secondo posto è stato appannaggio della squadra dell’I.C. Bormio davanti ai portacolori del Bertacchi di Chiavenna. La quarta posizione è stata ottenuta dal Garibaldi di Chiavenna (la cui squadra femminile aveva vinto il concentramento precedente), al quinto posto Grosotto, al 6° Talamona, al 7° il Vanoni di Morbegno e all’8° posto il Damiani” di Morbegno. L’organizzazione anche stavolta è stata curata dalla referente per l’educazione fisica dell’A.T. di Sondrio, Laura Giordano. Anche da Livigno per le sfide degli Studenteschi VALENTI A PAGINA 46 Gli arresti Droga in Valsassina ma clienti valtellinesi SERVIZI A PAGINA 31 Sondrio calcio Ipotesi ripescaggio Sarà una lunga estate ANSELLI A PAGINA 47 Bema Si è spento Buzzetti Cantante folk dai tanti successi Si è spento a 72 anni nella Lugano che aveva scelto come sua seconda dimora. Aveva dato vita al gruppo i Romantici Vagabondi. SERVIZIO A PAGINA 24 Mauro Buzzetti LA PROVINCIA 11 GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Economia TOCCANDOFERRO «Oggi il caricatore che ha fatto la storia degli alpeggi mantenendone intatto e migliorando anno dopo anno, stagione dopo stagione il territorio, è letteralmente buttato fuori dal sistema alpeggio» Alberto Marsetti, presidente Coldiretti Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 “Caro alpeggi”, il caso in Prefettura Grido d’allarme. Coldiretti e Consorzio formaggi puntano il dito sui canoni richiesti, arrivati a cifre insostenibili Il presidente Marsetti ha incontrato il prefetto Scalia, disposto ad aprire un tavolo per cercare una soluzione SONDRIO STEFANO BARBUSCA L’inverno sta per finire e il “caro alpeggi” preoccupa sempre di più: ora si punta su un tavolo in Prefettura. Coldiretti torna a mettere al centro dell’attenzione una questione sollevata nelle scorse settimane. Il problema è noto: i canoni richiesti in pagamento dalle proprietà - sia private che pubbliche - sono arrivati a cifre pazzesche, insostenibili e antieconomiche per le aziende agricole della provincia di Sondrio che da sempre praticano l’alpeggio tradizionale. Propositi sulla carta Secondo l’associazione presieduta da Alberto Marsetti rimangono solo sulla carta i buoni propositi dettati da consolidate e semplici regole da osservare, tese al mantenimento nel tempo di pascoli e fabbricati dell’alpeggio. «Oggi il caricatore che ha fatto la storia degli alpeggi mantenendone intatto e migliorando anno dopo anno, stagione dopo stagione il territorio, è letteralmente buttato fuori dal sistema alpeggio – spiega -. Alcune amministrazioni comunali hanno inteso che possono sistemare i propri bilanci con il canone degli affitti. Il mantenimento del territorio con il presidio umano sulle terre alte non interessa: conta la sola quantità di denaro dei canoni che entrano in bilancio». Coldiretti Sondrio tramite il presidente Marsetti, il direttore Andrea Repossini, insieme al presidente del Consorzio di tutela di Casera e Bitto Vincenzo Cornaggia «sottolinea con fortissima preoccupazione questo stato delle cose che sta mettendo in grave difficoltà le imprese agricole, già alle prese con una drammatica situazione del comparto del latte con il prezzo alla stalla precipitato a 31 centesimi al litro». L’associazione rileva che quella promossa non è una polemica nei confronti di un sindaco o di un’amministrazione comunale «ma la denuncia di una situazione gravissima, inaccettabile che penalizza gli alpeggiatori e gli allevatori valtellinesi e favorisce speculatori che con il nostro territorio non hanno nulla da spartire». Un ulteriore passo è stato compiuto dal presidente Marsetti, rappresentando la situa- 1 Sono i Comuni i proprietari all’80% degli alpeggi in Valle Altri sono di privati oppure dei consorzi zione degli alpeggi in tutta la sua drammatica realtà al prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia durante un incontro. Il rappresentante del governo si è reso disponibile a istituire un tavolo per trovare una soluzione al problema. La mappa della valle Una situazione molto rilevante per il territorio e l’economia della provincia di Sondrio. Gli alpeggi della Valtellina sono all’80% di proprietà dei Comuni, per il 15% sono in mano a consorzi e il restante 5% di privati. La mappa delle malghe indica che ce ne sono nove a Lanzada e altrettanti in Valdidentro, sette a Tartano, Gerola Alta, Madesimo e Livigno, sei a Valfurva, cinque ad Albaredo, quattro a Teglio, Piuro e Val Masino, tre a Villa di Chiavenna, Berbenno, Bema, Albosaggia, Chiesa, Piateda, Torre e Grosio, due a Pedesina, Cosio, Cedrasco, Fusine, Montagna, Tresivio, Grosotto e Sondalo. I restanti sono distribuiti fra Mello, Novate, Rasura, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo, Talamona, Ardenno, Cino, Delebio, Forcola, Buglio, Caiolo, Caspoggio, Chiuro, Ponte, Postalesio, Aprica, Bormio, Mazzo, Tirano e Valdisotto. Secondo Coldiretti si tratta di una rete di presidi naturali che gli agricoltori conservano e curano. Gli alpeggi al centro di un caso per i canoni richiesti giudicati troppo elevati dalla Coldiretti Lo chef Negrini: «Ragazzi, dovete puntare subito in alto» Milano A “Identità golose” il meglio della cucina italiana: importante vetrina per la Valle Cala il sipario sulla dodicesima edizione di Identità Golose, congresso internazionale di cucina che per tre giorni dal 6 all’8 marzo ha visto a Milano il meglio degli chef italiani ed internazionali. Show cooking dove si sono alternati i volti noti dei cuochi che stanno prestando la loro immagine in tv, diventando delle star. La Valtellina è stata rappresentata da uno chef che non ha dimenticato le sue origini. Stiamo parlando di Alessandro Negrini, classe 1978 originario di Caspoggio, affermata guida in cucina del ristorante due stelle Michelin “Il luogo di Aimo e Nadia” di Milano, insieme all’inseparabile Fabio Pisani. Negrini è salito due volte sul palco di Identità Golose. La prima domenica, nel corso di un incontro organizzato per la Young Chef Cup San Pellegrino insieme ad altri nomi importanti, come Davide Oldani e Andrea Berton, ha parlato della sua storia. «Puntate subito in alto- il monito rivolto ai giovani- cercate dopo la scuola alberghiera di entrare in una grande cucina, perché solamente passando da là si riesce a fare il grande salto. Io ho avuto la fortuna di farmi notare mentre lavoravo in una pizzeria di Chiesa Valmalenco, il maitre del Palace di Saint Moritz si accorse di come mettevo il prosciutto sulla pizza. Mi chiese di provare ad an- Lo chef Alessandro Negrini ha incontrato i giovani dare in Svizzera a fare un’esperienza nella cucina del Palace, un cinque stelle lusso». La memoria torna a quei giorni quando era solo un giovane cuoco con tanta voglia di imparare. «Ricordo perfettamente quegli inizi, mi presentai in Engadina con la mia Fiat Uno bianca in mezzo ad auto lussuose, quando venne a trovarmi mia madre da buona valtellinese disse al capo brigata che poteva anche darmi qualche schiaffone se non mi comportavo bene. La prima educazione, quella fondamentale, avviene in famiglia, oggi i ragazzi che si avvicinano a questa professione volendo tutto subito. Il nostro è un bellissimo lavoro ma duro, c’è spazio per tanti ragazzi, se un giovane vuole emergere il mio consiglio è consolidare delle esperienze, preferisco un curriculum con quattro anni consecutivi in un solo posto, anche una semplice trattoria, piuttosto che esperienze frammentate». Alessandro Negrini dal 2005 al timone di uno dei ristoranti milanesi più famosi, è di fatto lo chef più rappresentativo della nostra cucina, un ambasciatore che ci tiene sempre a sottolineare la sua provenienza da valtellinese doc. A Identità di Pasta, in uno dei format nuovi della rassegna milanese, martedì ha invece sfidato i limiti della cucina, non avendo paura di osare, proponendo una pasta stracotta, andando in cottura con un tempo di oltre cinquanta minuti. Identità Golose è stato anche il palcoscenico per i vini di Valtellina, con una presenza importante di Nino Negri, partner sin dagli esordi della kermesse. Per la cantina di Chiuro in degustazione i vini della Linea Nobel del Gruppo Italiano Vini, oltre ad essere sponsor per il premio cuoco dell’anno 2016 per Identità Golose, riconoscimento andato ad Antonio Guida. Per l’azienda Nino Negri una presenza importante tra le stelle della cucina, dopo che Wine Spectator ha inserito i vini della cantina guidata da Casimiro Maule tra i 101 migliori vini italiani che saranno presentati a Opera Wine il prossimo 9 aprile a Verona in occasione di Vinitaly 2016. M.Bor. LA PROVINCIA 12 Sondrio economia GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Brianza MotorShow Più di 100 espositori e anche dall’estero Lariofiere. In crescita la rassegna di sabato e domenica Tra le novità area per la competizione e festa dei motori Spinta all’economia del territorio con sconti sui beni COMO SIMONA FACCHINI Numeri record ed un respiro internazionale per il Brianza MotorShow, la fiera dedicata ai motori che sabato 12 e domenica 13 marzo tornerà a Lariofiere per la sua quarta edizione. Tante le novità in programma per l’evento che anno dopo anno conquista sempre più consensi e che porterà a Como quattro anteprime nazionali per la presentazione di nuovi modelli auto. Oltre 23mila i visitatori della scorsa edizione ed i numeri sono destinati a crescere, tanto che il Brianza MotorShow è diventato l’evento di riferimento per gli amanti delle due e delle quattro ruote in tutta la Lombardia. Oltre 100 gli espositori attesi, alcuni dei quali provenienti anche da Svizzera, Francia e San Marino. Il crescendo «La nostra fiera – spiega Andrea Peri, direttore del Brianza MotorShow - sta vivendo un crescendo, tanto che quest’anno siamo riusciti ad incrementare gli espositori, oltrepassando i confini nazionali e vedendo per la prima volta la partecipazione di espositori da tutta Italia». Tra le novità un’area dedicata alle auto e alle moto da competizione, con la possibilità di effettuare simulazioni di guida grazie alla realtà virtuale, uno spazio dedicato alle Sport and Luxury cars e un’area cani in cui poter lasciare gratuitamente, in compagnia di dogsitter qualificati, gli amici a quattro zampe. Da quest’anno l’appuntamento si fa in due: dal territorio comasco partirà una nuova festa dei motori, chiamata “Brianza MotorShow On Truck”, che sbarcherà il 10 luglio all’Autodromo di Franciacorta, dove verranno proposte sessioni di prove libere sia per auto che per moto, oltre ad intrattenimenti nell’area paddock. Immancabile, poi, l’appuntamento con la solidarietà: torna la Fondazione Marco Simoncelli che presenterà i progetti benefici che l’associazione sta cercando di realizzare. In particolare, proprio a Lariofiere sarà presentato, in anteprima nazionale, una tuta speciale dedicata al Sic. «Si tratta –dichiara Loris Calipari – di un prototipo di una tu- Il lancio di ieri: da sinistra Giuseppe Pianura, Andrea Peri e Loris Calipari ta Itech realizzata a mano e pensata per la sicurezza. Inoltre la Fondazione sarà presente con la raccolta fondi per finanziare il progetto “Casa di Marco”, casa di accoglienza per disabili in cui sperimentare la mototerapia». La sinergia E dall’edizione numero quattro del Brianza MotorShow arriva anche una spinta all’economia del territorio: grazie ad una convenzione con alcuni commercianti, i visitatori che presenteranno il biglietto di ingresso della fiera potranno ricevere degli sconti su beni di uso comune. Ampio spazio, poi, al tema della sicurezza stradale grazie alla collaborazione con Aci. « Ci teniamo ad essere presenti – spiega Giuseppe Pianura, direttore di Aci Como -siamo impegnati nel settore sicurezza, soprattutto nelle scuole superiori con i corsi di sicurezza stradale, e con i bimbi delle scuole elementari grazie al progetto “Trasportaci”, pensato per regolamentare sia l’utilizzo delle biciclette che per insegnare le norme principali del codice della strada». Due (ma anche quattro) ruote protagoniste La tuta dedicata a Sic Campioni e pezzi strepitosi Nel ricordo di Simoncelli ne di quest’anno darà anche molto spazio ai raduni. A cominciare sabato pomeriggio dal raduno Mini d’epoca. Il clou sarà il raduno di moto d’epoca del Moto Club Erba domenica dalle 10 alle 13.30, cui seguirà dalle 14 alle 21 quello dei quad a cura del Victory Team e Ol Mat Quad Group. Il Moto Club I Pirati di Como curerà il custom, stile vintage, con il Bike Show, che si concluderà domenica con la premiazione della moto custom più bella. Dulcis in fundo la sorpresa per i tifosi di Valentino Rossi: la presenza della Yamaha M1. A farla da padrone sarà il motociclismo, cui la stessa federazione nazionale (Fmi) ha dato il patrocinio. E quale miglior simbolo delle due ruote potrebbe essere quel Marco Simoncelli. Per l’occasione la Fondazione Simoncelli presenterà in anteprima assoluta appunto la tuta in pelle dedicata al Sic. Il calendario degli eventi, comunque, è ricchissimo, con la presenza di campioni delle due ruote, tra cui il trial freestyle mandellese Emanuel Angius , il pilota di superbike Lorenzo Mauri , molti campioni europei di Trial. Lo stuntman di fama europea Roberto Poggiali offrirà esibizioni spettacolari con il suo quad. Nei due giorni funzioneranno a pieno ritmo le aree Trial con esibizioni dell’Associazione Trial Cantù con campioni della specialità e Minimoto di Lorenzo Competition. L’edizio- Gianfranco Casnati Sondrio economia 13 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 La replica della Lega Tassa della salute Per i frontalieri non ci sono obblighi «La battaglia si dovrà fare in Parlamento per i diritti» tenuto l’impegno e domani la Regione Lombardia riceverà la circolare che attesta che niente è dovuto. Adesso Maroni si adoperi affinché vengano immediatamente rimborsati i frontalieri che hanno già versato». «La battaglia per il riconoscimento dei diritti dei frontalieri si farà a Roma, in Parlamento». Dopo le richieste dei sindacati, che hanno chiesto un bonus sulla franchigia per i lavoratori dei Grigioni e un prolungamento fino a vent’anni del periodo di adeguamento alla nuova tassazione, ecco le parole del senatore leghista Jonny Crosio. «La battaglia per il riconoscimento dei diritti dei frontalieri che il Governo Renzi ha calpestato si farà in Parlamento e saremo noi della Lega Nord a chiedere le modifiche all’accordo Italia-Svizzera per tutelare i lavoratori e i Comuni delle zone di confine. Intervenire sullo statuto dei lavoratori, come sostengono ora, con grave ritardo, i sindacati, servirà a ben poco senza un accordo Italia-Svizzera diverso». Crosio riporta la questione entro i binari da tempo individuati. «Fanno sorridere i deputati del Pd quando addossano alla Regione Lombardia colpe che sono tutte del Governo – continua -, se davvero hanno a cuore gli interessi dei frontalieri lo dimostrino in Parlamento chiedendo le modifiche all’accordo Italia-Svizzera. Saranno tanto decisi da andare contro il loro partito? Ne dubito, anche perché la storia recente insegna che i deputati del Pd chinano il capo, come avvenuto per la riforma costituzionale in cui la specificità montana tanto sbandierata ha prodotto molto fumo e nessun atto concreto». La Lega Nord ribadisce di essere impegnata a portare a conoscenza dell’opinione pubblica le problematiche dei frontalieri fra Roma e Milano, oltre che in Parlamento si sta muovendo anche sul fronte svizzero per ottenere il riconoscimento della figura di questi lavoratori che ogni giorno oltrepassano il confine per svolgere le loro mansioni all’interno dei contratti collettivi di lavoro elvetici. 1 S..BAR. Consorzi agrari deve mettere a regime le sinergie e le economie di scala che sono fra gli obiettivi principali di questa operazione – spiega il direttore Alfredo Gelmini - per cui partiamo dal potere d’acquisto, ma anche dalla revisione dei punti vendita in relazione alla funzionalità degli stessi, che devono produrre reddito e servizi per gli agricoltori. La riorganizzazione può passare anche dalla cessione di alcuni punti vendita, ma per ristrutturarne altri o aprirne dei nuovi, cogliendo le opportunità che si creeranno. La crisi sta liberando diverse strutture, che per noi potrebbero essere opportunità. Come è successo l’anno scorso a Nembro, dove siamo subentrati in una struttura fallita e abbiamo aperto un punto vendita». «Nel Comasco abbiamo in animo di aprire un nuovo punto vendita ad Albese con Cassano, sempre che si riesca a chiudere una vicenda infinita con il Comune, partita nel 2009 con l’acquisizione di una struttura all’asta – aggiunge Gelmini – Non si può aspettare cinque anni per aprire un negozio, perché nel frattempo le condizioni di par- tenza cambiano. Si ripete anche in altri Comuni. Va bene il rispetto delle regole, ma bisogna essere più snelli e celeri nelle procedure: il mercato corre, mentre l’Italia è paralizzata». Altro obiettivo: potenziare i servizi all’agricoltura. «Abbiamo definito una convenzione con Banca Intesa. Gli agricoltori che hanno necessità di finanziamenti per realizzare strutture, acquistare bestiame o attrezzature e anche per lo smaltimento dell’eternit avranno condizioni agevolate in termini di erogazione di prestiti, frutto dell’accordo raggiunto» afferma Pagani. La prossima “frontiera” consiste poi nell’apertura di corner di eccellenze alimentari italiane. «Li potenzieremo – conferma Gelmini – Dei 40 punti vendita che il Consorzio ha, diversi sono supermercati con generi alimentari e credo che, nell’immaginario collettivo, il Consorzio agrario evochi serietà e vicinanza all’agricoltura e al territorio. Nei punti vendita con prodotti alimentari, abbiamo intenzione di creare un angolo caratterizzato dove si vendano eccellenze selezionate da noi e Coldiretti». L’annuncio. I lavoratori non dovranno versare nulla Ai parlamentari del Pd la conferma del Governo Le Regioni riceveranno una circolare applicativa SONDRIO STEFANO BARBUSCA «I frontalieri non devono versare nulla per la sanità». Dopo mesi di dubbi e qualche caso di pagamento, dai deputati Pd arriva il chiarimento definitivo. Si è finalmente chiarita la questione relativa alla “tassa della salute” che i lavoratori italiani occupati in Svizzera con permesso G rischiavano di dover pagare - e in alcuni casi hanno pagato - a seguito di un’interpretazione amministrativa compiuta da alcune Asl della Regione Lombardia e della Provincia Autonoma di Bolzano. zera per il godimento delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale». Hanno incontrato più volte il viceministro all’Economia e finanze, Luigi Casero, e il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, e proprio da loro hanno ricevuto una promessa: entro oggi tutte le Regioni interessate riceveranno una circolare applicativa da parte del Governo in tal senso. Il documento chiarirà che i La mozione in aula Ne hanno dato la notizia i deputati democratici Enrico Borghi, Chiara Braga, Mauro Guerra, Maria Chiara Gadda, Daniele Marantelli, Paolo Rossi, Angelo Senaldi, Gianmario Fragomeli e Veronica Tentori. I parlamentari del Partito democratico sono i firmatari di una mozione votata dall’aula della Camera lo scorso 11 febbraio con la quale si chiedeva al governo di intervenire, per quanto di competenza, «sospendendo ogni iniziativa di Stato, Regioni e province autonome tendenti a introdurre un’impropria modalità di pagamento da parte di lavoratori italiani occupati in Svizzera e per i titolari di pensione sviz- L’assemblea di Chiavenna 1 È stata accolta la richiesta formulata ripetutamente dai sindacati 12 1 Ora la Regione si adoperi perché sia rimborsato chi ha già pagato frontalieri italiani occupati, o che hanno esercitato nel passato un’attività dipendente, nei Cantoni dei Grigioni, del Ticino e del Vallese, non sono tenuti a versare ulteriori contributi al Servizio Sanitario Nazionale, in quanto ai sensi del vigente accordo tra Svizzera a Italia essi sono oggetto di tassazione alla fonte da parte Svizzera e una quota del gettito fiscale viene ristornato all’Italia secondo l’accordo internazionale. È stata accolta la richiesta formulata martedì a Chiavenna da Cgil e Cisl. «Siamo molto soddisfatti commentano i deputati interessati - perché il governo con questo chiarimento ha sposato integralmente la tesi sostenuta dal Pd. Di fronte dell’emergere del problema chiarimmo da subito che non avremmo mai permesso un balzello di questa natura che ledeva il principio dell’universalità delle prestazioni per introdurre su volontà della Regione Lombardia un principio di erogazione del servizio legato al reddito individuale. È così è avvenuto». “Nonostante Maroni...” Secondo il consiglierete regionale del Pd Luca Gaffuri i frontalieri italiani occupati in Svizzera non saranno più costretti a pagare i contributi sanitari così come previsto, invece, dall’interpretazione Una buona notizia per i frontalieri L’incontro in Regione sui frontalieri a febbraio amministrativa compiuta da alcune Asl della Regione Lombardia. «Malgrado Maroni, i frontalieri non saranno tenuti a pagare il contributo al servizio sanitario nazionale. Il partito democratico ha man- Consorzio agrario, il presidente «Crescere e potenziare i servizi» La nomina Alberto Pagani è a capo di una realtà che ha 60 milioni di ricavi, 620 soci e 60 dipendenti Un comasco alla guida del Consorzio agrario lombardo. Realtà da oltre 60 milioni di euro di ricavi, con 620 soci e una sessantina di dipendenti, nata dalla fusione per incorporazione del Consorzio agrario di Bergamo nell’omologo di Como, Lecco e Sondrio. A seguito della fusione, sono stati ripristinati gli organi statutari. È stato ricomposto il consiglio di amministrazione (18 consiglieri, equamente suddivisi tra le due aree territoriali di riferimento) ed eletto il nuovo presidente nella persona di Alberto Pagani, già presidente del Con- sorzio agrario di Como, Lecco e Sondrio negli ultimi due mandati. Lo affiancherà, in qualità di vicepresidente, Mario Facchinetti, già consigliere nel precedente Cda, allevatore e agricoltore bergamasco, titolare di una stalla con oltre 700 capi. Portare a regime la fusione è lo scopo principale dei prossimi tre anni di mandato. Tra i primi obiettivi, precisa Pagani: «Un programma di razionalizzazione e potenziamento dei punti vendita. La prima ipotesi è mantenere più o meno il numero di punti vendita attuale, esaminando nuove opportunità. Potrà magari esserci la chiusura di qualche punto vendita non più funzionale, ma anche qualche nuova apertura». Attualmente ne sono presenti 29 tra Como, Lecco, Sondrio e 11 nel territorio di Bergamo. «La fusione dei due Alberto Pagani (a sinistra) e il direttore Alfredo Gelmini LA PROVINCIA 15 GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected], Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected] Tassa dei rifuti, arrivano i moduli E i solleciti per chi non l’ha pagata L’annuncio. Ci sarà una riduzione tra l’uno e il quattro per cento a seconda delle tipologie Gli utenti morosi avranno tempo fino al 21 marzo per fare il ravvedimento operoso FRANCESCA BETTINI Con i nuovi importi più leggeri, nelle case dei sondriesi arrivano i moduli per pagare la tassa rifiuti 2016. Chi non ha ancora saldato l’imposta per il 2015 avrà comunque tempo fino al 21 marzo per il ravvedimento operoso, che consente di pagare una sanzione nettamente ridotta rispetto a quanto previsto per chi non si mette in regola. E quest’anno contro l’evasione palazzo Pretorio ha avviato un’attività che coinvolge ufficio Tributi, polizia locale, servizio Urbanistica e ufficio Commercio, «non per vessare i cittadini, ma perché il Comune anticipa i fondi per il servizio, e per legge gli insoluti vanno recuperato l’anno successivo, a carico di tutti gli utenti». Tutte le novità L’ha spiegato ieri mattina in municipio l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi, che ha fatto il punto di regole e novità sulla tassa rifiuti, annunciando l’invio dei promemoria per il pagamento di quest’anno. «Come deciso a dicembre con il bilancio di previsione – ha ricordato l’assessore -, quest’anno sulla Tari abbiamo introdotto una riduzione fra l’uno e il quat- tro per cento, a seconda delle tipologie di utenze, con effetti più contenuti per le famiglie e maggiori per alcuni tipi di attività artigianali e commerciali». In base alle simulazioni preparate dal Comune, ad esempio, una famiglia di sei persone risparmierà circa 5 euro rispetto all’anno scorso, un albergo con ristorante avrà una riduzione di circa 61 euro, una pescheria risparmierà 71 euro, un bar circa 55 euro, mentre per un ufficio (o studio professionale, la categoria è la stessa) la riduzione ammonterà a 123 euro circa. «Non si tratta di grandi cifre, per alcune tipologie – ha sottolineato l’assessore -, ma sono comunque un messaggio positivo. Come dico sempre, se pagano tutti, tutti pagano meno». E proprio seguendo questo principio palazzo Pretorio quest’anno punta ad aumentare la percentuale di riscossione sulla tassa rifiuti: nel 2015 il Comune 1 «Se pagano tutti, tutti pagano meno» ha commentato l’assessore al Bilancio, Busi ha emesso moduli di pagamento per un totale di 3 milioni e 885mila euro e ha incassato in tutto 3 milioni e 504mila euro, «una quota del 90,2% che con i passaggi successi aumenterà fino al 98% circa, come ogni anno», ha sottolineato l’assessore. Le raccomandate Agli utenti morosi infatti il Comune invia una raccomandata con il sollecito, «che permette in genere di ottenere un altro 5% di pagamenti», ha spiegato Busi, poi eventualmente scattano ulteriori procedure. Chi lo scorso anno non ha pagato la Tari, comunque, avrà ancora qualche giorno di tempo per mettersi in regola: «Fino al 21 marzo – ha ricordato l’assessore – è possibile effettuare il ravvedimento operoso, che comporta una sanzione del 3,75% anziché del 30%». Le istruzioni per questa procedura si trovano sul sito istituzionale comune.sondrio.it, che riporta anche tutte le informazioni utili per i pagamenti 2016 della Tari, contenute anche nelle lettere inviate agli utenti, insieme al modello F24 per i pagamenti. «Per scaglionare le rate rispetto alle altre imposte, le scadenze sono fissate ad aprile e a novembre», ha ricordato Busi. Quest’anno la tassa sui rifiuti sarà più leggera Integrazione dei ragazzi stranieri «A Sondrio la cittadinanza civica» La proposta Per il consigliere Racchetti «Non è uno spirito di solidarietà ma di civiltà giuridica» Sull’integrazione di bambini e ragazzi stranieri serve una riflessione politica, senza fermarsi ai numeri delle iscrizioni ma affrontando il tema dello “ius soli” e introducendo la «cittadinanza civica» per i bimbi nati a Sondrio. Lo afferma il gruppo consiliare di Sondrio città ideale, che con una nota firmata dal consigliere comunale Marco Racchetti interviene nel dibattito innescato dai dati sulle iscrizioni negli istituti comprensivi cittadini. I numeri mostrano una distribuzione disomogenea degli alunni di origini straniere, con percentuali elevate in alcune realtà come la scuola dell’infanzia di via Toti o il comprensivo “Paesi orobici” (con differenze, comunque nei singoli plessi). Per Sondrio città ideale, sottolinea Racchetti, la «considerazione preliminare» da fare è che «il tema dell’integrazione, anche scolastica, dei minori stranieri è vasto e complesso e non può essere delegato a “burocrati” della pubblica amministrazione, ma deve essere affrontato in sede politica, anche a livello locale». Secondo Sondrio città ideale, infatti, per analizzare il quadro bisogna prendere in considerazione anche «altri e superiori fattori», come «il riconoscimento della cittadinanza italiana quale diritto civile primario», scrive Racchetti: per questo secondo il gruppo «anche il flusso delle iscrizioni dei Nelle scuole aumenta il numero di alunni stranieri bambini stranieri verso i plessi scolastici cittadini risente “a monte” di logiche che andrebbero analizzate in profondità, come indica il dirigente scolastico Carlo Zanesi, che è anche presidente del consiglio comunale». Serve un dibattito politico più generale, sostiene insomma Racchetti, e il gruppo consiliare ha anche una proposta concreta da mettere sul tavolo: «l’introduzione nei regolamenti comunali della “cittadinanza civica per ius soli”», spiega il consigliere ricordando il programma della lista civica Sondrio città ideale, «quale ipotesi speciale di cittadinanza onoraria per promuovere l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che nascono, vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia ed a Sondrio in particolare». Un passaggio che ha «valore sicuramente simbolico», ricorda Racchetti, ma che diversi Comuni hanno già introdotto come segnale verso l’integrazione. A livello nazionale peraltro «il Pd pare stia tentando di introdurre per legge il principio dell’acquisizione della cittadinanza italiana mediante ius soli, ovve- Ora della Terra Monumenti e case al buio E una cena Sabato prossimo Per l’Ora della Terra 2016 il Wwf invita i cittadini ad una cena sostenibile e solidale a lume di candela, per riflettere insieme sulla sostenibilità e sui comportamenti quotidiani improntati al rispetto per il pianeta. L’appuntamento è per il 19 marzo, data dell’evento che per qualche decina di minuti – l’Ora della Terra, appunto – in tutto il mondo lascerà al buio monumenti, uffici, imprese, case private, come momento simbolico della lotta ai cambiamenti climatici. Il Wwf Valtellina e Valchiavenna ha invitato gli enti locali ad aderire spegnendo le luci di monumenti e luoghi pubblici, sabato prossimo dalle 20,30 alle 21,30. C’è anche una proposta culinaria, frutto di una collaborazione fra Wwf nazionale e Altromercato. Obiettivo, «diffondere una nuova cultura della sostenibilità e sensibilizzare il grande pubblico sull’adozione di stili di vita orientati da una crescente consapevolezza ambientale, etica, sociale ed economica». Il 19 marzo, alle 20, il ristorante sondriese Veggie Days ospiterà una cena a lume di candela, con menù a base di cereali e legumi del commercio equo, di cooperative che coltivano i terreni confiscati alle mafie e dell’associazione Amici Val Codera: per partecipare bisogna prenotarsi entro il 16 marzo alla Bottega della solidarietà di via Piazzi. F.Bet. ro per nascita – rimarca Racchetti -, più o meno temperato da altre condizioni, ad esempio il completamento di un ciclo di studi obbligatorio», e secondo Sondrio città ideale l’iniziativa avrebbe una valenza positiva. «La cittadinanza non deve essere considerata come attribuzione “elargita” ai migranti o ai loro figli nati sul suolo nazionale per puro spirito di solidarietà – afferma il consigliere -. Al contrario, esprime un principio di civiltà giuridica che è anche la premessa necessaria per garantire la sicurezza, il buon funzionamento e il progresso dello Stato. La forza di una nazione è saper accogliere i migranti e trasformare una potenziale criticità in risorsa, tenuto conto delle nuove esigenze che ci impone la storia». Secondo Racchetti, peraltro, in questa direzione si muovono «segnali» emersi in vari ambiti, dalla legge sul tesseramento sportivo dei ragazzi stranieri residenti in Italia, alla giurisprudenza che ha aperto la partecipazione alle attività del servizio civile nazionale anche ai ragazzi non cittadini italiani. F.Bet. 16 Sondrio LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Gli interventi nelle calamità naturali Nuovi codici di colore per l’allarme Il convegno. In tutto sono sette: dal verde fino all’arancio e il rosso per i casi più gravi Per le zone più a rischio di alluvioni sono state fatte delle schede con i dati essenziali GIUSEPPE MAIORANA Nuove direttive relative all’allertamento in caso di rischi naturali e, in particolare per quanto riguarda la provincia di Sondrio, di alluvioni e piene dei corsi d’acqua; e la proposta di una nuova legge nazionale, avanzata da Regione Lombardia come ente capofila, relativa alla riforma della Polizia Locale. Si è parlato di tutto questo ieri mattina alla sala consiliare di palazzo Muzio nel convegno “Comuni, protezione civile e sicurezza. Direttive regionali e altri aggiornamenti normativi” a cui ha preso parte l’assessore regionale alla sicurezza, alla protezione civile e all’immigrazione Simona Bordonali. Le nuove direttive Per quanto concerne le direttive relative all’allertamento, che entreranno in vigore il 27 aprile, sono stati introdotti i “codici colore” con il verde che indica l’assenza di fenomeni naturali, il giallo che indica eventi normali, l’arancio che indica fenomeni naturali che possono interessare un’importante porzione di territorio e il rosso che si usa in caso di fenomeni naturali che possono causare rischi e danni a cose e persone. A ogni colore è poi abbinata una forma di comunicazione per avvisare della situazione e ✝ È mancata all’affetto dei suoi cari dei rischi, ancora potenziali o già reali: si passa dalla pubblicazione delle notizie sui siti regionali (codice verde) alla comunicazione via mail (posta elettronica ordinaria e certificata per il codice giallo), fino agli sms a la nuova “App” in caso di codici arancio o rosso. E, a questo proposito, è stato ricordato nell’incontro di ieri che ancora mancano i riferimenti telefonici di 10 sindaci di Valtellina e Valchiavenna. La nuova direttiva, inoltre, fornisce ulteriori indicazioni In caso di alluvioni 1 Previsto anche l’utilizzo di nuovi strumenti di previsione sempre aggiornati tramite l’introduzione di fasi operative minime iniziali; formalizza l’utilizzo di nuovi strumenti di previsione, adeguatamente aggiornati, ridefinisce le zone omogenee di allertamento e le relative soglie e prende in considerazione sette rischi (idraulico, idrogeologico, temporali forti, vento forte, neve, valanghe, incendi boschivi): «Per arrivare a un testo condiviso, abbiamo organizzato incon- Domani sera a Morbegno nuovo incontro del sodalizio che si propone di decidere per il bene della propria gente di 94 anni Lo annunciano con dolore il figlio GIUSEPPE, i nipoti LAURA, LUCA e LUCIA con le rispettive famiglie. La cara salma è composta in abitazione Piazza Italia4Cagno. Il Santo Rosario sarà recitato giovedì 10 alle ore 20.00 nella Chiesa parrocchiale di Cagno. Le esequie avranno luogo venerdì 11 alle ore 14.30 nella medesima Parrocchiale; al termine, la cara Palmira, verrà accompagnata al locale cimitero. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che interverranno alla cerimonia. Cagno, 10 marzo 2016 (Onoranze Funebri Dal Monte Dario) Nel convegno si è anche parlato della nuova direttiva sulle alluvioni: la provincia di Sondrio (in cui ci sono oltre 17 mila residenti a rischio potenziale) è inserita in un’area a rischio significativo distrettuale e per ognuna di esse sono state realizzate schede conoscitive sugli elementi di rischio e le azioni strutturali e non strutturali previste. Inoltre, sono stati illustrati alcuni punti della proposta di riforma della Polizia Locale la cui bozza è stata avanzata da Regione Lombardia: tra i punti della bozza una chiara definizione dei compiti delle Polizie Locali, un numero minimo di operatori fissato in 18, dotazioni strumentali minime obbligatorie e il divieto di impiego del personale in attività estranee. Nuove direttive in merito all’allerta in caso di rischi naturali «Siamo agli inizi di un percorso fortemente innovativo per la provincia di Sondrio, che vede i sindaci dei Comuni partecipanti all’associazione “incomune”, decisi a essere protagonisti delle loro scelte, da attuarsi insieme, in modo consapevole e condiviso. E non solo i sindaci, perché noi Comuni aderenti vogliamo aprire il confronto ai cittadini, alle associazioni, ai sindacati, in una parola, alla società civile». Per questo il direttivo di “incomune”, associazione costituitasi due mesi fa e che vede in Massimo Chistolini, sindaco di Civo, il primo proponente e presidente, ha deciso di uscire allo scoperto, presentandosi in forma pubblica in quattro incontri di cui due già tenutisi, il primo a Chiavenna il 26 febbraio e il secondo a Sondrio il 4 marzo. Il prossimo appunta- mento, in programma domani a Morbegno nella sala della Banca Popolare di Sondrio alle 20.45, cui seguirà quello di Tirano venerdì 18 marzo alla stessa ora nella sala del Credito Valtellinese, vedrà anche la presenza di un ospite illustre quale Luigi Marattin. Professore di Economia Politica all’Università di Bologna, già assessore al Bilancio del Comune di Ferrara e da fine 2014 consigliere economico di Palazzo Chigi, Marattin è stato invitato anche in ragione del suo impegno in termini di misure introdotte nell’ultima legge di Stabilità, dato che porta la sua firma, ad esempio, l’agognato superamento del Patto di Stabilità per i Comuni. «Il nostro intento – precisano dal direttivo dell’associazione, formato dal presidente Massimo Chistolini, dal vice Massimiliano Tam, sindaco di Villa di Chiavenna, dal tesoriere Luigi Grassi, sindaco di Sondalo e dai consiglieri Marco Negrini, sindaco di Lanzada, Guido Patelli, sindaco di Grosotto, e Giacomo Bonetti, sindaco di Man- Nel corso del convegno “Comuni, protezione civile e sicurezza” tenutosi ieri mattina alla sala consiliare di palazzo Muzio è stata illustrata un’altra importante novità relativa alla prevenzione e alla gestione dei rischi naturali e cioè il cosiddetto “Attestato del territorio”. Tutto il territorio regionale lombardo, infatti, è stato suddiviso in 59 milioni di celle dell’estensione ovviamente molto ridotta e per ogni cella è stata realizzata una mappa dinamica dove vengono indicati, oltre alle caratteristiche, i potenziali pericoli che riguardano quella porzione di territorio e alcuni “bersagli” (come ad esempio ospedali o scuole) che potrebbero avere conseguenze se uno di quei pericoli o rischi naturali si concretizzasse. In base all’incrocio tra pericoli e “bersagli” per ogni porzione di territorio viene indicato un indice di rischio con un numero e un colore. In totale il sistema di “Attestato del territorio” che a breve sarà consultabile sul sito di Regione Lombardia offre 96 livelli di analisi per un totale di oltre cinque miliardi di dati. Si tratta, come è stato sottolineato nel corso del convegno, di un sistema innovativo che dimostra che la Lombardia è innanzitutto un luogo sicuro in cui vivere e comunque pronto ad affrontare ogni possibile rischio a livello naturale. G.Mai A Scarpatetti il mercatino dell’usato Sei le date Sindaci insieme con “incomune” Per il confronto L’iniziativa PALMIRA CANTONI ved. BORMOLINI tri con Prefetture, Anci, AIPo, sedi Territoriali regionali, i consorzi di regolazione dei grandi laghi e Arpa. – evidenzia l’assessore Bordonali - Abbiamo illustrato la nuova direttiva - ha concluso Bordonali - e recepito i suggerimenti dei partecipanti. È stata inoltre avviata una sperimentazione innovativa per l’emissione di Avvisi criticità conseguenti alle valanghe, fenomeno che spesso incide sulla sicurezza di abitati in aree montane e sulla viabilità in quota». Gli attestati del territorio per pianificare le azioni L’invito Il sindaco di Civo, Massimo Chistolini, guida l’associazione tello – è lavorare insieme su temi di interesse comune. Il turismo, la sanità, i rifiuti, lo sviluppo economico delle nostre realtà e comunità, ma non così, tanto per dire, per riempirsi la bocca, ma calandoci nel concreto». «Vogliamo dar vita a un processo di inclusione, non di contrapposizione, aperto a tutti coloro che hanno in testa un solo obiettivo, ovvero studiare e proporre progetti di sviluppo reale per le nostre comunità. Il fatto di aver già ottenuto l’adesione in poche settimane di quindici Comuni, tra cui tre amministrati da consiglieri provinciali, per noi è un risultato straordinario, specialmente in un contesto come il nostro dove i Comuni sono sempre stati tenuti a debita distanza uno dall’altro». Una logica che, agli aderenti a “incomune” non sta più bene. «Se vogliamo andare avanti e fare il bene dei nostri cittadini dobbiamo lavorare insieme – insistono -, non c’è altra strada. Anche perché siamo stanchi di essere coinvolti nei processi decisionali ormai all’ultimo, quando si tratta di dire sì o no a cosa decise da altri, che magari fatichiamo anche a capire». E.Del. Dopo il successo dello scorso anno ritorna l’appuntamento con ScarpaBellando: il mercatino dell’usato che nasce per sensibilizzare al riuso delle cose e al riutilizzo degli oggetti, base di una nuova economia non più fondata su un concetto di consumismo estremizzato all’usa e getta, ma nella quale lo sfruttamento dei beni venga protratto fino all’effettiva usura. La manifestazione, organizzata dall’associazione Culturale Scarpatetti, nasce con la voglia di credere che tutti gli oggetti possono avere una nuova vita e di insegnare alle nuove generazioni che il riuso e il non spreco sono gesti che rispettano anche l’ambiente. L’edizione 2016 di ScarpaBellando si svolgerà nelle seguenti dei date: 20 marzo, 17 aprile, 29 maggio, 25 settembre, 30 ottobre e 27 novembre. Chi desidera partecipare deve solo posizionare i propri oggetti nel punto preferito da piazza Quadrivio fino al lavatoio di via Scarpatetti. La partecipazione è libera a tutti: i bambini possono partecipare gratis, mentre alle bancarelle si chiede un contributo di 10 euro. LA PROVINCIA Sondrio 17 GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Chiusura punti nascita La Regione chiederà una deroga per la Valle L’assessorato. A Chiavenna e Sondalo mancano i numeri ma al ministero si evidenzierà lo status di area disagiata Dati in calo anche per la realtà dell’ospedale di Sondrio ELISABETTA DEL CURTO Si chiama “razionalizzazione dei luoghi per il parto”, quella che l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia andrà ad introdurre in attuazione delle indicazioni del ministero della Salute in tema di sicurezza del percorso nascita. Sicurezza che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno, soglia entro la quale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute di mamma e nascituro non sarebbe in toto tutelabile. Tema sempre caldo Il tema è annoso e si ripropone in modo ciclico anche per i punti nascita della provincia di Sondrio che non arrivano a totalizzare un numero di parti congruo, ovvero quelli di Sondalo e di Chiavenna, per i quali, però, si prospetta la richiesta di una deroga, da parte di Regione Lombardia, al “Comitato percorso nascita” nazionale. «La Regione deve dare attuazione al disposto del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – affermano dall’assessorato regionale al Welfare, in capo a Roberto Maroni – e non si può, certamente, sottrarre. Non parliamo, però, di chiusure dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno tout cour, ma di una razionalizzazione dei luoghi per il parto, che prevede la distinzione del percorso in due fasi, la fase preparto e la fase del parto. La prima viene assicurata in tutti gli ospedali regionali in modo da dare la possi- 1 Nella “classifica” regionale i due punti nascita occupano la prima e seconda posizione 1 Chiavenna ha chiuso il 2015 con 224 parti contro i 292 del 2014 e i 286 del 2013 bilità a tutte le gestanti di sottoporsi all’intera gamma dei controlli periodici previsti, ai corsi preparto e a tutta la fase preparatoria. Il parto, invece, potrà essere effettuato solo nei punti nascita con più di 500 parti l’anno in quei territori ben serviti, dove, cioè, non troppo distante dal punto nascita con meno di 500 parti l’anno, ce n’è un altro, facilmente raggiungibile che ha tutti i requisiti richiesti. Diverso, invece, il discorso per le aree più “disagiate”, come è il caso di quelle montane, quali quelle della provincia di Sondrio, dove, i punti nascita di Sondalo e Chiavenna sono parecchio distanti da altri punti nascita che effettuano più di 500 parti l’anno. In questi casi non si può prevedere una chiusura, così, sic et simpliciter, perché si andrebbe a creare un disservizio e produrre, magari, ulteriori problemi di sicurezza per partoriente e nascituro. Ecco perché l’assessorato al Welfare farà istanza di deroga rispetto alla chiusura di questi particolari punti nascita al Comitato percorso L’ospedale di Sondrio ha totalizzato solo 609 parti nel 2015 contro i 647 del 2014 nascita nazionale».Tanto per il punto nascita di Sondalo, quanto per quello di Chiavenna, che fanno capo all’Azienda socio sanitaria territoriale di Valtellina e Alto Lario, verrà, quindi, chiesta la deroga, per quanto, nella “classifica” dei nove punti nascita regionali con meno di 500 parti l’anno, occupino, rispettivamente, la prima e la seconda posizione. I numeri Il punto nascita di Chiavenna, infatti, ha chiuso il 2015 con 224 parti contro i 292 del 2014 e i 286 del 2013, mentre il punto nascita di Sondalo ha tota- lizzato 300 parti contro i 328 del 2014 e i 326 del 2013. A preoccupare, in particolare, è il gap registrato a Chiavenna, pari a meno 64 parti nel 2015 sul 2014, troppi per essere ascritti solo alla pur effettiva tendenza a mettere al mondo meno figli che ha prodotto un “risultato” in calo anche sul punto nascita di Sondrio, tant’è che, nonostante vi si dirottino tutti i parti gemellari da Sondalo e Chiavenna e tutti i “late preterm”, cioè le gravidanze fra la 34esima e la 36esima settimana + 6 giorni, ha totalizzato solo 609 parti nel 2015 contro i 647 del 2014. Va anche aggiunto che, subito dopo Chiavenna e Sondalo, nella “classifica” dei punti nascita da chiudere, ma per i quali verrà chiesta la deroga, figura anche quello del Moriggia-Pelascini di Gravedona che, nel 2015, ha totalizzato 328 parti, seguito da Casalmaggiore (Cremona), con 401 parti, da Angera (Varese), pure 401, da Piario (Bergamo), 424, da Broni e Stradella (Pavia), 457 e da Iseo (Brescia), 476. Unico punto nascita per cui non verrà chiesta deroga è quello dell’ospedale civile di Vigevano (Pavia) con 427 parti. Progetto “Inverno Sostenibile” Lungo la statale 38 passati 24mila mezzi Dal Cai un secco no all’eliski in una sola giornata Il documento Il sodalizio sondriese giudica l’iniziativa promossa dall’associazione Guide alpine di Valmasino e Val di Mello Piace a metà al Cai valtellinese di Sondrio il progetto “Inverno Sostenibile” promosso dall’associazione delle Guide alpine di Val Masino e Val di Mello. Piace in toto nel metodo «perché costituisce uno strumento e un modello di definizione della frequentazione invernale della montagna – dicono dal Cai di Sondrio –, che ponendo al centro dell’attenzione l’ambiente e coinvolgendo enti, associazioni, aziende e interessi economici e culturali avrebbe potuto rappresentare una metodologia di lavoro per trovare una valida mediazione tra istanze spesso contrapposte e inconciliabili». “Avrebbe”, scrivono gli esponenti del Cai, quasi a evidenziare che tale processo è risultato più difficile di quanto ci si aspettava. Certo, le difficoltà si sono palesate in sede di convegno organizzato a ottobre all’auditorium Torelli di Sondrio. Giornata di grande interesse, comunque, da cui ha preso avvio un confronto utile. Tant’è che qualcosa di buono è uscito anche secondo il Cai. «Cai Valtellinese e Fondazione Luigi Bombardieri – scrivono dal Cai - condividono pienamente l’ipotesi di definizione di un’area sperimentale di “tranquillità” nel territorio di Albosaggia, sotto il Monte Meriggio. Zona che verrebbe interdetta a qualsiasi tipo di frequentazione invernale e che consentirebbe di favorire l’insediamento e la riproduzione dell’avifauna. La realizzazione del progetto opportunamente monitorata potrebbe costituire un modello da diffondere anche in altre aree della provincia». A non piacere affatto è un altro punto forte del progetto “Inverno Sostenibile”, rappresentato dall’introduzione di aree delle retiche, individuate e regolamentate, per la pratica dell’eliski. «Pur notando una certa attenzione nel definire le aree in un’ottica di riduzione, la maggiore possibile, dell’impatto ambientale – scrivono dal Cai –, attraverso una regolamentazione che impedisca una proliferazione dissennata e pur apprezzando il metodo di fondo applicato in termini di ricerca della me- Le cifre Il primato registrato sul territorio di Castione venerdì 5 febbraio dall’ osservatorio Anas La pratica dell’eliski non piace ai rappresentanti del Cai sondriese 1 Non dispiace l’ipotesi di un’area di “tranquillità” per la riproduzione dell’avifauna diazione fra le varie posizioni, il Cai Valtellinese e la Fondazione Bombardieri ribadiscono il proprio parere negativo alla pratica dell’eliski in ragione della totale contrarietà all’uso di mezzi a motore per attività ludico sportive. Questo in considerazione del forte impatto ambientale di questa pratica, di natura acustica, fisica, meccanica e chimica, che avrebbe ripercussioni negative su flora e fauna, tenuto anche conto che tale attività, se permessa, potrebbe avere un incremento esponenziale nel futuro». E.Del. Si chiude con il segno più il mese di febbraio sulla rete stradale nazionale di competenza Anas. L’indice di mobilità rilevata (Imr) dell’Osservatorio del traffico Anas, ha registrato un incremento dei flussi di circolazione del +9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e del 5,1% rispetto a gennaio 2016. Tra i veicoli pesanti è stato rilevato un incremento pari al 7% sul febbraio 2015, nel confronto con il mese di gennaio 2016 si registra una impennata del 17,5%, con punte del 23,7% nel Nord Italia. Un trend di crescita che gli analisti del traffico di Anas definiscono fisiologico, ma con evidenti punte di eccezionalità. In netto aumento il traffico verso le zone montane rispetto alla scorsa stagione invernale Nel solo mese di febbraio gli spostamenti verso le località sciistiche sono aumentati del 14% rispetto allo scorso anno. Il traffico massimo giornaliero è stato registrato venerdì 5 febbraio lungo la statale 38 nel comune di Castione Andevenno, con oltre 24.000 veicoli transitati. L’arteria più trafficata di tutta la rete stradale nazionale di 25mila km di competenza Anas, è ancora una volta il grande raccordo anulare di Roma: lo scorso venerdì 15 febbraio è stato il giorno più trafficato con il passaggio di 163.324 veicoli (+9% rispetto al picco massimo di febbraio 2015). Al Nord la strada più trafficata a febbraio è stata la statale 36 in provincia di Lecco: venerdì 19 febbraio sono stati circa 84.498 i passaggi totali (+8% rispetto al picco di febbraio 2015). Al Sud è la tangenziale di Bari (130.131 i passaggi totali giornalieri il 19 febbraio, +10%); nelle Isole, in Sicilia, in vetta alla classifica c’è il raccordo autostradale 15 nel comune di Misterbianco (il 26 febbraio sono stati registrati ben 76.835 veicoli, +11%), mentre in Sardegna è di nuovo la statale 131dir (44.348 veicoli il 9 febbraio, +9%). Sondrio 19 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Addio dottor Magi, anima del Morelli Lutto in Valle. Si è spento uno dei medici più conosciuti dell’ospedale, per quasi 20 anni a capo dell’Ortopedia Il ricordo di Mescia: «Quando lo scelsi non era un luminare, ma amava sperimentare e non si fermava mai» ELISABETTA DEL CURTO È mancato alle 2,30 della notte fra martedì e mercoledì, nel letto di ospedale di Londra dove si trovava ricoverato, dal primo marzo scorso, Massimo Magi, 78 anni, originario di Parma, ma sondalino d’adozione, dato che, dal settembre del 1975 al maggio del 1995, per quindi 19 anni e 9 mesi, ha ricoperto l’incarico di primario di Ortopedia al Morelli di Sondalo. Lasciando un segno indelebile in tutta la comunità sondalina, e non solo, in tutto il personale medico e paramedico del suo reparto, e certamente in chi l’aveva fortemente voluto nel ruolo, a suo tempo, intravedendo, in lui, una figura di spessore, aperta alle potenzialità delle tecniche chirurgiche che venivano avanti, tanto da creargli, praticamente su misura, una divisione di Chirurgia del ginocchio e artroscopia sempre dentro il Morelli. Profonda commozione Il riferimento è a Luigi Mescia, in quegli anni alla guida del Morelli di Sondalo, che, ieri mattina, appena appresa la notizia della scomparsa dello storico primario, l’ha comunicata con profonda commozione. «Sono davvero affranto – ha assicurato – perché Magi, per me, era oltre che un grande professionista, un grande amico. Abbiamo percorso tanta strada insieme e, lui, con le sue capacità, la sua dedizione, la sua determinazione, la sua apertura al nuovo, ha saputo fare cose impensabili, per l’epoca, a Sondalo, e, da autentico pioniere qual era ne ha fatto un ospedale e un reparto pilota a livello nazionale». Lo stesso Magi, del resto, invitato a prendere parte, insieme a suoi illustri colleghi, al convegno sulla sanità pubblica organizzato da Mescia, a Sondrio, nel 2012, in veste di segretario della Funzione Pub- blica Uil, ricordava le epiche imprese sondaline «considerato che al Morelli – ricordava – siamo riusciti a fare cose nemmeno ipotizzabili altrove, come la prima ricostruzione del crociato anteriore in Italia, nel 1982, per la quale, essendo i primi a livello nazionale, avevamo una lista d’attesa di due anni, per un totale di 1200 interventi l’anno». Numeri che oggi le nostre strutture si sognano, pur essendo all’avanguardia, anche in ragione del fatto che le tecniche chirurgiche sono, ormai, avanzate a tutti i livelli. «A fare la differenza, probabile, era l’atteggiamento di Magi rispetto alle novità - insiste Mescia -, perché lui, che non era affatto un luminare quando lo scelsi, ma un semplice medico ortopedico, ci si buttava anima e corpo nelle cose, era estremamente aperto al nuovo, ricerca- 1 Si è sentito male in aeroporto a Londra, mentre era in attesa del volo per Milano 1 Lo scorso anno il sindaco di Sondalo gli conferì la cittadinanza onoraria va, sperimentava, non si fermava di fronte alle difficoltà. Sapere, ora, della sua morte, mi rattrista profondamente, anche perché avvenuta così all’improvviso». Residente a Londra Magi, infatti, che era residente a Londra, dove ancora visitava ed operava, si è sentito male in aeroporto, mentre era in attesa del volo per Milano Linate, che lo avrebbe portato dai suoi famigliari, la moglie Simone e i due figli, di stanza a Varese. «Era il primo marzo scorso – precisa Mescia – e, nonostante i soccorsi prestati, purtroppo è rimasto senza opportuna ossigenazione quanto basta per compromettergli funzioni vitali. È stato, poi, sottoposto a tutte le cure del caso in un ospedale di Londra, lì raggiungo dai suoi famigliari, ma ormai la situazione era compromessa al punto tale da portarlo alla morte». Un brutto colpo, per i famigliari più stretti, molto conosciuti in Alta Valle dato che entrambi i figli sono nati a Sondalo e vivevano a Bormio, per i tanti colleghi e amici con cui Magi, detto “Max”, ha lavorato al Morelli e, ora, in altri contesti: oltre che a Londra, operava, infatti, a Milano, Pescara, Roma e in Madagascar. Un chirurgo da “prima linea”, insomma, di grande tempra e, insieme, di grande umanità. Tant’è che Sondalo, che non l’ha mai dimenticato, né lo dimenticherà, il 30 giugno dello scorso anno lo aveva invitato alla serata di apertura del ciclo di conferenze “Sondalo, incontra...”, per la presentazione del suo libro “Undulna”, Minerva edizioni. In quell’occasione, il sindaco, Luigi Grassi, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, davanti a una platea riconoscente e commossa. Nuovo poliambulatorio Sarà vicino alla farmacia Castello dell’Acqua Il progetto del Comune sarà finanziato dalle transazioni con Enel Green Power È un piccolo Comune di soli 622 abitanti, eppure a Castello dell’Acqua, dopo l’inaugurazione all’inizio di gennaio della casa famiglia e del centro diurno, all’orizzonte si staglia un altro progetto: la realizzazione di un poliambulatorio da costruire vicino alla farmacia comunale a Castello Piano. E non si tratta di un progetto a lungo termine. Tutt’altro, visto che il Comune avrà, nel giro di brevissimo tempo, in cassa 120mila euro derivanti da due transazioni diverse con Enel Green Power. L’inaugurazione della casa famiglia lo scorso gennaio Massimo Magi, 78 anni, lo scorso anno a Sondalo in occasione della presentazione del suo libro Il conferimento della cittadinanza onoraria davanti a una platea commossa Per la precisione 74.699 euro entreranno nel bilancio del Comune di Castello in seguito all’accordo raggiunto con la società idroelettrica per il pagamento di Ici-Imu dell’impianto di produzione di Boffetto, altri 45mila euro per via della dismissione di tre fontane in zona Baghetto-Armisa. «Dallo scorso anno siamo in trattativa con Enel Gp per arrivare ad una transazione – spiega il sindaco, Andrea Pellerano -. Poi in estate l’accordo sembrava sfumato, invece siamo riusciti a chiudere finalmente i contenziosi che riguardavano Ici-Imu dal 2008 al 2014. Mentre la transazione dei 45mila euro è già stata sottoscritta da entrambi, Comune ed Enel Gp, per quella da 75mila euro sto aspettando l’accordo firmato da parte della società. In ogni caso nel giro di poco tempo avremo a disposizione tutti i soldi». Relativamente alla destinazione dei fondi, Pellerano aggiunge che già vari progetti sono in corso, ma che si è ritenuto prioritario realizzare un’iniziativa, peraltro indicata nel pro- gramma elettorale, ovvero un poliambulatorio al Piano. «Attualmente l’ambulatorio del medico di base si trova in municipio a Castello Alto a cinque chilometri dalla farmacia comunale che è stata collocata al Piano proprio per raccogliere anche il bacino di utenza di san Giacomo di Teglio – prosegue il sindaco -. Dunque ci pare interessante integrare la farmacia con un poliambulatorio che accolga il medico di base, ma anche altri specialisti, come odontoiatra o dermatologo, che possano dare un servizio alla cittadinanza». Il terreno, dove innalzare lo stabile, è già a disposizione del Comune. Secondo il primo cittadino bastano 40 metri quadrati per realizzare quattro locali: una sala d’attesa, un bagno per i pazienti, locale ambulatorio per il medico e un altro bagno per medico. «Se tutto va come spero entro la fine del mese di marzo affiderò la progettazione dell’opera - conclude – per arrivare con l’ambulatorio concluso entro la fine dell’estate». C.Cas. Bps, le somme distribuite con il Conto Solidarietà Beneficenza Dal 1996 la Banca Popolare di Sondrio offre alla clientela la possibilità di aprire conti a sfondo etico. In particolare, attraverso il Conto Corrente Solidarietà, riservato ai privati, la banca si impegna, ogni anno, a devolvere in beneficenza un importo commisurato alle giacenze medie annue. Relativamente all’anno passato, la Bps ha destinato 18.500 euro all’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), 12.700 euro al Comitato italiano Unicef, 1.800 euro all’Avis, 4.900 euro all’Admo (Associazione donatori midollo osseo) e 2.100 euro all’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica (Aisla). L’apertura del Conto può essere richiesta in ogni filiale. 22 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Tirano e Alta Valle Accessi alle baite, cambia tutto «Vogliamo far vivere la montagna» Mazzo. La nuova maggioranza modifica il regolamento per la viabilità in alta quota Il sindaco: «Va bene tutelare, ma con norme restrittive c’era il rischio di soffocare» MAZZO PAOLO GHILOTTI Aveva solo poco più di quattro anni, era stato istituito a fine 2011 il regolamento viabilistico per l’accesso alle strade di montagna del Comune di Mazzo, ma dopo averlo attentamente valutato e averne rilevato alcune criticità, la nuova maggioranza guidata dal sindaco Franco Saligari ha deciso di mandarlo in pensione, apportando delle sostanziali modifiche in quello nuovo che entrerà in vigore il mese di luglio in maniera di dare tempo a sufficienza agli utenti per assorbire le novità. cipale è che il permesso dato ai proprietari di baite, o boschi, non servirà più solamente per raggiungere la proprietà, ma darà la possibilità di poter transitare gratuitamente anche su altri lidi. Per fare un esempio concreto, chi possiede la baita nei monti sopra l’abitato di Vione potrà raggiungere anche il Mortirolo, mentre prima non poteva farlo. Non solo agevolazioni, però, per i proprietari, visto che se vorranno il permesso gratis dovranno obbligatoriamente partecipare alla giornata di manutenzione delle strade di montagna. Sfruttamento controllato Come i Comuni limitrofi «Era troppo restrittivo, la nostra intenzione è quella di favorire l’accesso in montagna di più persone in maniera di farla vivere» ha spiegato durante il consiglio comunale il consigliere di maggioranza Federico Bezzi, che col collega Stefano Morella ha curato la nuova versione facendo un mix fra la precedente e quelle in vigore nei Comuni limitrofi. Il regolamento che, ripetiamo, entrerà in vigore il mese di luglio allarga le maglie rispetto al passato. La novità prin- «La giornata dedicata alla pulizia è sempre stata fatta dai consorzi delle strade, ma la partecipazione della gente è calata spiega il sindaco Saligari - e quindi abbiamo preso la decisione di far pagare chi non parteciperà alla giornata di manutenzione. Per quanto riguarda la decisione di rifare il regolamento, l’abbiamo adeguato a quello dei Comuni limitrofi, eliminando anche qualche criticità che costringevano chi aveva il permesso sulle strade montane di Mazzo a non essere in regola quando La seduta del consiglio comunale a Mazzo 12 1 Permessi gratuiti solo se i proprietari partecipano alla pulizia le stesse strade finivano sul territorio di altri Comuni. Ora un accordo fra Comuni fa sì che sulle strade confinanti fra due territori potranno accedere i cittadini di entrambi i paesi, purché in possesso, ovviamente, del permesso». A pagamento tutti, anche coloro che non hanno proprietà sulle montagne di Mazzo, potranno accedere a qualsiasi posto e il perché lo spiega lo stesso sindaco: «Noi siamo a favore dello sfrutta- mento della montagna. Va bene il rispetto della montagna come impone il regolamento di Regione Lombardia, ma se le disposizioni sono troppo ristrittive, c’è il rischio che poi la gente abbandoni la montagna e questo noi non lo vogliamo. Proprio per migliorare la circolazione sulle montagne come Cm di Tirano stiamo studiando un regolamento unico per evitare differenze fra i vari Comuni che possono generare confusione». I tesori nascosti della Valle Alla scoperta di San Francesco Villa di Tirano Lo storico Garbellini propone una visita guidata nell’oratorio che si credeva distrutto Una domenica diversa, di cultura e di conoscenza di un angolo poco nota del proprio paese, quello che la biblioteca comunale di Villa di Tirano, pro- pone fra qualche giorno. Domenica 13 marzo, infatti, ci sarà la visita guidata condotta dallo storico Gianluigi Garbellini all’Oratorio di san Francesco in contrada Novaglioli che, grazie ad un delicato restauro a cura dei proprietari, mostra la sua elegante bellezza. Nel testo “La collegiata di San Lorenzo e le sue chiese - Villa di Tirano” di Garbellini, si legge, infatti, che si Il parroco don Romano, favorevole all’accoglienza, e Antonio Ciampa, contrario, intervistati ad Agorà Le telecamere di Agorà nella piazza di Grosotto per affrontare la questione dell’accoglienza dei profughi che ha spaccato la comunità. Da una parte la parrocchia, che ha intenzione di accogliere una famiglia nell’appartamento che ospitava il rettore del Santuario; dall’altra un comitato di cittadini capeggiato dal giova- ne artigiano Antonio Ciampa, che ha creato un gruppo su facebook e ha indetto una raccolta firme nella quale 400 persone hanno espresso la propria contrarietà all’arrivo dei profughi in paese. La troupe della trasmissione mattutina di Rai 3, in onda tutte la mattine alle 8, ha registrato lunedì sera e ha mandato in onda il servizio martedì mattina durante una puntata dedicata al problema. Il parroco, don Romano Pologna, ha accompagnato le telecamere di Rai Tre sotto la casa che dovrebbe accogliere la famiglia: «L’appartamento è li- Il calendario degli incontri di approfondimento culturale Da quando a Grosio è arrivato il parroco don Renato Lanzetti il periodo che unisce le festa patronale di San Gregorio nella frazione di Ravoledo a quella grosina di San Giuseppe è scandito da appuntamenti culturali all’oratorio. Questa sera alle 20.45 nella sala conferenze dell’oratorio don Saverio Xeres parlerà del tema “Battesimo, penitenza, indulgenza”. Lunedì prossimo, 14 marzo, sempre alle 20.45 ma in sala della comunità, Paolo Ruzzu, Resi Boninchi e Peter Tagliente commenteranno le parole del vangelo riguardanti le opere di misericordia corporale “Dar da bere agli assetati” . Gran finale sabato 19 marzo, giorno del patrono di Grosio, San Giuseppe. Alle 10 la messa nella parrocchia. A mezzogiorno il pranzo all’oratorio (le prenotazioni al bar dell’oratorio entro mercoledì 16 marzo). In serata alle 20.45 il tradizionale concerto patronale del corpo musicale”I Fiati” di Grosio in sala della comunità diretti dal maestro Bruno Fighera. P. Ghi. Villa di Tirano bero ed è giusto che accogliamo chi ha bisogno. L’accoglienza è un’idea che stiamo valutando con la Caritas diocesana. La strada che porta all’accoglienza potrebbe essere un calvario, siamo pronti ad affrontarla». Ciampa ha illustrato i motivi di tanta preoccupazione: «Non si sa da dove arrivano. Si potrebbero aiutare nei loro paesi. Non ho voglia di vederli seduti sul muretto tutto il giorno al cellulare come fanno i profughi di Bormio». Ma c’è stato anche chi si è mostrato più tollerante: «Una famiglia di profughi non può farci paura» ha dichiarato una signora. Il sindaco Guido Patelli ha ammesso che in paese qualche malumore c’è. Al via il progetto “Sinergie educative”, promosso dall’Istituto comprensivo di Teglio con la collaborazione dell’Istituto comprensivo di Tirano, dei Comuni da Castello dell’Acqua a Tirano e della parrocchia di Tirano. È in programma venerdì alle 20,45 all’auditorium Mascioni di Villa di Tirano dove interverrà Paola Cosolo, formatrice e consulente pedagogica. Il tema che sarà affrontato durante la serata verte sui litigi dei bambini e su come affrontarli educativamente. Il filo conduttore del ciclo di incontri, che si terranno fra Castello dell’Acqua e Tirano, è infatti “Educare si può e si può far bene”. Si proseguirà poi il 17 marzo con la proiezione della pellicola “I bambini lo sanno” nella sala consigliare di Castello dell’Acqua con dibattito finale che sarà condotto dal dirigente Maurizio Gianola. Il 22 marzo alla sala incontri di Teglio incontro con Ennio Ripamonti, psicosociologo esperto in formazione comunità, che parlerà de “La comunità educante da sogno a realtà”. P. Ghi. C. Cas. Gianluigi Garbellini nella chiesa di Sant’Eufemia a Teglio Profughi, il caso Grosotto finisce su Raitre Grosotto Grosio Le liti tra i bambini Ecco come affrontarle riteneva la struttura del tutto scomparsa. Si pensava, infatti, che fosse stato distrutto nel corso del XIX secolo dopo esser stato abbandonato e sconsacrato. Invece l’antico oratorio della famiglia Lambertenghi è tuttora integro. Per gli interessati il ritrovo è fissato per alle 14,30 al parcheggio della casa di riposo di Villa di Tirano. C.Cas. Appuntamenti in parrocchia prima della Pasqua Un momento dell’intervista a Ciampa LA PROVINCIA Tirano 23 GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Mimose per “Gera”, nonna speciale Grosotto. Orsolina Saligari è stata la star della serata danzante organizzata dall’associazione anziani «Ho fatto la moglie, la mamma e la contadina». Ospite della casa di riposo, non manca mai agli incontri GROSOTTO PAOLO GHILOTTI Non ci sono limiti di età per ricevere la mimosa e soprattutto per essere fiera di essere donna e così a Grosotto l’8 marzo è stato festeggiato anche da una nonnina di quasi novant’anni in splendide condizioni, fatta eccezione per le stampelle che l’accompagnano. Orsolina Saligari, “Gera”, classe 1927, martedì sera si è presa la “licenza” e ha lasciato per qualche ora la residenza per anziani del paese, per partecipare alla festa della donna organizzata dalla locale associazione anziani. fa l’associazione amici degli anziani è stata fondata, Orsolina c’è sempre stata, partecipando costantemente alla vita societaria: «Ho fatto anche la portinaia dello stabile della nostra sede, ho curato l’orto. Io e Severino, classe 1926, eravamo sempre gli addetti a preparare la polenta». Anche ora che da sei mesi si è trasferita nella casa di riposo Venzoli del paese («dove sto benissimo»), Orsolina non manca mai all’appuntamento domenicale con gli amici dell’associazione fra buona musica e partite a carte. Inevitabile chiederle un giudizio sul mondo femminile. Veterana rosa Lei veterana rosa della serata, in sala fra la quarantina di presenti c’erano anche un paio di arzilli compaesani del 1926, ha avuto l’onore del taglio della torta, ovviamente mimosa. Prima si era divertita come sempre dando vita a duetti canori col presidente del sodalizio, Agostino Turcatti intonando “Amici Miei” loro pezzo forte e “Marianna la va in campagna”. «Se non fosse per le gambe ballerei pure - rivela nonna Orsolina, che ha due figli (Gabriele e Delia), cinque nipoti e undici pronipoti -. Quando le mie orecchie sentono la fisarmonica, le mie ginocchia mi dicono “balla”, è irresistibile. Serate come questa sono la miglior medicina». Da quando diciassette anni 12 1 Se non fosse per le gambe ballerei pure Se sento la musica non resisto La condizione femminile Scontata la domanda, ovvero il paragone fra la condizione della donna odierna e quella di un tempo: «Su questo argomento rispondo con le parole che mi diceva mio marito Stefano Osmetti: una volta la donna era troppo schiacciata, sottomessa, ora ha preso troppe arie. Si è passati da un estremo all’altro». La vita di Orsolina, mamma grosina ceppo “Putarin” («Indossava sempre il costume, ma io sono più alta e robusta e quindi non mi andava bene, in compenso ho realizzato quello di Grosotto»), è stata simile a quella delle ragazze della sua età: «Ho lavorato un po’ in Svizzera, per qualche mese, come addetta alla biancheria in un albergo per avere la dote in vista del matrimonio. Mi sono sposata a 20 anni, nel 1948. Ho fatto la moglie, la mamma, la casalinga e la contadina. La famiglia di mio marito aveva il mulino e in estate salivo sugli alpeggi a “Le Carete” col bestiame». La sua libera uscita è conclusa. Ci saluta col sorriso che testimonia tutta la felicità dei suoi 90 anni di donna. Orsolina Saligari, ha quasi 90 anni, alla festa della donna Per l’8 marzo tre appuntamenti in paese GROSOTTO Donne in festa a Grosotto - erano ben tre in contemporanea in paese gli appuntamenti dedicati alla donna-, ma anche donne al lavoro nella giornata a loro dedicata. Le cuoche della serata dell’associazione anziani sono state quattro donne: la vice presidente Anna Ghilotti, Anna Omodei, Angela Tognoli e Domenica Turcatti coadiuvate dal presidente Agostino Turcatti che illu- I preparativi per San Giuseppe L’Avis ricorda tutti i donatori Sondalo L’associazione ha predisposto la scaletta della manifestazione Ha scelto il giorno della festa patronale grosina di San Giuseppe la sezione Avis di Sondalo, che raggruppa anche i donatori grosini, per mettere in calendario la 62° edizione della festa sociale. Il sodalizio, diretto da lustri dall’infaticabile presidente Ezio Simonelli che dedica ore ed ore quotidianamente all’associazione, sabato 19 marzo radunerà gli avisini. Il primo appuntamento della giornata è messa in ricordo dei donatori scomparsi che si svolgerà alle 18 nella chiesa di San Francesco a Sondalo. La cena, con la consegna delle benemerenze, Il presidente Simonelli inizierà alle 19.45 al ristorante “Camping -Cima Piazzi” di Valdisotto. C’è tempo fino a lunedì 14 per iscriversi. La quota è di 5 euro per i soci e di 35 euro per gli aggregati. Al termine della serata la festa proseguirà col karaoke avisino. Nel frattempo sono già stati resi noti i nomi dei premiati. La massima onorificenza per le 100 donazioni (il distintivo d’oro con smeraldo) sarà dato al fisioterapista e allenatore di rugby Giacomo Tonola “Jack” . Sono sette gli avisini che hanno raggiunto il traguardo delle 75 donazioni: Giovanni Antonio Alghisi, Cesare Cardoni, Nadia Carissimi, Bruno Cecini, Egidio Cimetti, Giancarlo Dotti e Giovanni Giuseppe Pianta. In otto riceveranno il distintivo d’oro per le 50 donazioni: Franco Cadringher, Angela Castelli, Lorena Cecini, Claudio Ghilotti, Sandro Giacomelli, Andrea Praolini, Aldo Salvalai, Irma Sassella. Sono previsti riconoscimenti ad altri sessanta avisini. Per iscrizioni biblioteca Grosio 0342-841228 oppure Apt Sondalo 0342-801816. P. Ghi. stra l’attività del sodalizio: «La festa della donna è sempre stata un appuntamento fisso della nostra associazione da quando abbiamo costituito l’associazione come anche la festa di carnevale. La festa sociale si tiene tassativamente il giorno dell’Immacolata e facciamo pure il cenone di San Silvestro e, ogni due mesi la festa dei compleanni dei nostri soci». Ogni anno c’è spazio anche per le gite, in particolare nelle città d’arte: «Una di un Il taglio della torta mimosa giorno e l’altra di due - rivela Turcatti -. Quest’anno vogliamo andare a Mantova e lo faremo insieme all’associazione di Tirano». La splendida sede, un intero palazzo, è frutto della donazione al Comune di un sacerdote grosottino, don Giuseppe Dell’Acqua. L’associazione anziani è un punto di riferimento per i diversamente giovani di Grosotto. Conta su 110 iscritti, ma quelli che partecipano attivamente sono una quarantina che danno vita ad una grande, allegra e festosa famiglia. P. Ghi. 24 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Morbegno e Bassa Valle Con la primavera aprono i cantieri in città Opere pubbliche. Oltre ai grandi progetti su piazza San Giovanni e via Ambrosetti ci sono molti interventi appaltati Su via Forestale nuova illuminazione, marciapiedi e piante, 250mila euro vanno per le asfaltature di tante strade MORBEGNO DANILO ROCCA Non solo le grandi opere, i cantieri che stanno andando avanti o si stanno concludendo, come palazzo Malacrida, piazza San Giovanni, o la già definita riqualificazione di via Ambrosetti, ma anche iniziative attese, come la conclusione sulle pertinenze esterne della palestra di via Faedo, cancellando quegli spazi disadorni e quelle spianate polverose. O una massiccia sistemazione degli asfalti sulle strade cittadine con uno stanziamento di 250mila euro. A Morbegno con la fine dell’inverno è partito un piano serrato sulle opere pubbliche, di entità assolutamente straordinaria, 1,7 milioni di euro le disponibilità investite sui vari capitoli. Asfalti e opere L’amministrazione ricorda come tutto sia frutto anche del fitto lavoro di progettazione svolto in fase preliminare in autunno e inverno. «Abbiamo alcuni grandi interventi in corso o che stanno per partire - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Santi - parliamo della rotonda a Paniga, della rotatoria di via Morelli e Ganda, e via Ambrosetti. Sulla palestra di via Faedo - ricorda - gli inter- venti prenderanno il via ai primi di aprile, si mette a posto l’area esterna dell’impianto sportivo dal lato verso la statale, fino all’accesso, si procede con i due piazzali nord e sud, con i camminamenti, si fanno le aiuole esterne, si normalizzano la rampa che scende al piano interrato e il collegamento tra palestra e scuole. È un progetto - precisa - di 170mila euro, affidato in appalto con un ribasso d’asta del 20%». «Stiamo poi partendo - spiega l’assessore - con un bel progetto di sistemazione strade e asfaltature, anche questi interventi sono andati in appalto e per primavera, nel mese di 1 L’assessore Santi ribadisce anche l’intervento davanti alla palestra 1 Previste rotonde a Paniga, tra via Morelli e via Ganda e su via Ambrosetti maggio verranno realizzati. Abbiamo messo a disposizione come amministrazione 250mila euro, importo - puntualizza - che ci consentirà di sistemare molte vie che sono davvero un po’ malridotte. L’obiettivo è riuscire a fare un bell’intervento e anche le strade avranno un aspetto migliore e offriranno margini maggiori di sicurezza, una condizione alla quale tengo particolarmente». Viene avanti anche un altro intervento importante su Forestale. Nuova illuminazione «Già appaltato, a breve - precisa Santi - partirà, verrà ridefinita l’illuminazione della lunga arteria, con la sistemazione delle piante, dei marciapiedi. È la continuazione di un lavoro cominciato alcuni mesi fa, e che adesso viene concluso. Nel corso del 2015 - ha anche chiarito l’amministratore - problemi di bilancio e grandi spese ereditate dal passato ci hanno un po’ frenato. Ora abbiamo maggiore disponibilità e si sta operando molto sia come amministrazione sia come uffici municipali. E si lavorerà ancora per portare a compimento queste opere, dare migliori servizi ai cittadini e fare girare anche un po’ l’economia locale». Via Forestale sarà una delle strade su cui si concentreranno gli interventi decisi dal Comune Filastrocche e campanacci per Ciamà l’erba Forcola Gli alunni della primaria accompagnati dalle insegnati hanno rinnovato l’antica tradizione I bambini di Forcola risvegliano la natura. Marzo è il mese della primavera che i piccoli alunni della scuola primaria di Sirta hanno voluto onorare attraverso la tradizione del “Ciamà l’erba”. Scolari e insegnanti, abbigliati come contadini d’un tempo, hanno percorso le vie del paese e le strade di campagna della località Sirta con il preciso intento di risvegliare l’erba dal torpore invernale. La passeggiata è stata preceduta da un momento di preparazione e tematizzazione dell’esperienza in classe, in cui gli alunni hanno imparato come questo rito di lungo corso sia legato al valore che veniva attribuito all’abbondanza di erba e fieno per il sostentamento degli animali e di conseguenza per il sostentamento delle famiglie contadine di una volta. Sono state ricordate e mandate facilmente a memoria alcune filastrocche che i marziròi (i bambini che vanno a chiamare l’erba) ripetevano durante il loro girovagare nei campi armati di campanacci: «Marsin, marset incinem ul me saket, Se i ve car i vos fioi fek dul bee ai marziroi»; oppure «Erba, erba, ue e ue e: li mei uachi ie sensa fee». «Durante la passeggiata - spiegano gli insegnanti Sonia, Mariarita, Maurizia e Franco - è stato bello notare l’entusiasmo degli abitati nel vedere i bambini delle scuole ripetere questa tradizione: chi batteva le mani, chi offriva qualche caramella, chi tra i più anziani ricordava aneddoti d’un tempo e chi, più giovane, fissava questa bella tradizione facendo qualche scatto con il telefonino. Questo interesse e curiosità da parte dei passanti ha fatto molto piacere a bambini e insegnanti e testimonia come la presenza della scuola, anche in un paese dai piccoli numeri, sia stimolo, segno di vitalità e di gioia per l’intera comunità». S. Ghe. Cordoglio a Bema per Mauro Buzzetti spunto dei grandi con un gruppo molto apprezzato. La canzone “Amici miei”, firmata Passarino-Montanaro ed elaborata dai Romantici Vagabondi è stata cantata da generazioni di valtellinesi. Lo ricordano i figli: «È staE adesso, chi canterà to un grande, nella malattia, che «Amici miei», la straordinaria ha combattuto fino alla fine, e canzone di colore popolare, un nella vita, sempre portando vero inno nella Valtellina folk, avanti il suo spirito, la sua capatra gli anziani e i giocità di amicizia, la vani amanti dei cori sua cordialità - ha tra amici. Ieri nella detto ieri salutandoLugano che aveva lo, il figlio Denis - noi scelto come sua sesiamo fieri di essere conda dimora, nel stati suoi figli». Ticino dove gli saAltri ricordi hanranno tributate le no scandito ieri la esequie venerdì ponotizia della dipartimeriggio, si è spento ta. «Ci ha lasciati a 72 anni dopo lunga Mauro Buzzetti una persona dal formalattia Mauro te carisma - hanno Buzzetti, bemino, dichiarato parenti e cantante folk molto noto sia nel amici - capace di riempire il cuonord Italia, sia in Svizzera. Ave- re di tanti con la sua musica e la va dato vita al gruppo i Romanti- simpatia». Cantante folk dall’età ci Vagabondi, e rivisitato a tem- di 25 anni, l’artista era stato anpo di beguine molti successi me- che un animatore a Bema. morabili. Buzzetti, che lascia ad- «Quando era attivo nella pro lodolorati ma sereni i due figli, Ta- co - ha ricordato il sindaco di Bemara e Denis, aveva nel corso ma Paolo Croce - lui pensava in degli anni gestito in Valle il loca- grande, le gite sociali duravano le e ristorante La Fisarmonica, tre giorni, si andava a Roma, si era uno dei fondatori della Pro viaggiava, era un personaggio loco di Bema. Poi il successo nei positivo e ha scritto e interpretapanni del musicista folk, musica to pezzi leggendari». da balera, ma eseguita con lo D. Roc. Bema Il commosso saluto dei figli Denis e Tamara, che venerdì saranno a Lugano per i funerali del cantautore Bambini e insegnanti vestiti come i contadini di una volta Nutrita la partecipazione dei paesani allo sfilare dei bambini festanti Morbegno e bassa valle 25 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Ponte sull’Adda Sale a 20 tonnellate il limite dei mezzi «Cazzaniga parli di progetti Basta accusare l’ex giunta» Replica a Dazio. L’ex sindaco Lazzari difende la propria amministrazione e critica l’immobilismo dell’attuale DAZIO SABRINA GHELFI «È troppo facile scaricare le colpe sulle amministrazioni precedenti. Ai cittadini interessano progetti e idee e non critiche, quando ci si ripresenta alla guida di un Comune». Mario Lazzari alla guida di Dazio ci è stato dal 2006 al 2011, un ruolo che non intende più ricoprire. Lazzari però tiene a replicare alle critiche mosse dall’attuale primo cittadino di Dazio, Antonio Cazzaniga, che di recente ha sciolto le riserve annunciando la sua candidatura alle comunali di questa primavera. Accuse sterili per cinque anni «Cazzaniga per giustificare un quinquennio molto povero dal punto di vista delle opere fatte, ancora una volta attribuisce la responsabilità all’amministrazione precedente, pratica per la verità molto diffusa, che ha utilizzato appena insediato e che ha continuato ad utilizzare per tutti questi cinque anni - dice Lazzari -. Effettivamente, durante questa legislatura l’amministrazione si è limitata solo a portare a termine lavori e progetti iniziati da quella precedente, a volte anche rivedendoli con aggravio di spesa e cambiamento di utilizzo, come il polifunzionale, che da spazio di aggregazione utilizzabile da associazioni locali, giovani, anziani per tutti gli eventi del paese è stato trasformato esclusivamente in sala conferenze. Trovare le casse vuote quando si fanno molti lavori o trovare creditori quando parte di questi sono ancora in atto è normale, soprattutto se vengono appaltati nell’ultimo periodo del mandato, segno questo di un’amministrazione che fino alla fine ha operato sempre nell’interesse della cittadinanza e per lo sviluppo del paese». L’ex sindaco dà conto degli interventi portati avanti nel suo mandato: la progettazione del collettore fognario in collaborazione con i Comuni di Civo e Morbegno; la realizzazione delle strade via dei Noccioli e via Don Angelo Martinelli; la realizzazione del parco giochi in centro paese, punto principale di ritrovo e socializzazione per tutti i bambini; la realizzazione dell’area verde attrezzata in località Castello; ma anche la sistemazione delle strade agro-silvo-pastorali sulla Colmen, percorsi naturalistici utilizzati da residenti e villeggianti; la sistemazione della pavimentazione in porfido in centro paese o il rifacimento dell’illuminazione; nonché il potenziamento e ampliamento della rete idrica; la ristrutturazione e l’ampliamento dei servizi presenti nel centro sportivo; la sistemazione dell’area cimiteriale. «Anche durante il mandato precedente sono Mello Probabilmente a causa del peso della neve, gli alberi sul versante sono caduti trascinandosi dietro detriti Le verifiche effettuate non hanno spiegato l’accumulo di acqua sulle testate Mario Lazzari, ex sindaco 12 1 In cinque anni l’amministrazione si è limitata a terminare lavori già iniziati prima 12 1 Ai cittadini interessa sapere quali programmi abbia il sindaco non giustificazioni Antonio Cazzaniga, sindaco stati riscontrati problemi di recupero ed emissione di ruoli comunali (vedi accertamenti Ici fatti in quegli anni, che hanno portato nelle casse del comune 90mila euro), ma mai tali problemi sono stati utilizzati come alibi per giustificare l’impossibilità a realizzare lavori o scelte di gestione». E aggiunge: «Quello che interessa ai cittadini di Dazio è sapere quali progetti e quali idee ha il candidato sindaco per i prossimi cinque anni, mi auguro che la campagna elettorale venga fatta su questo e non giustificando il proprio “inoperato” incolpando quelli che sono venuti prima» 6 Offerte Affitto Case e Appartamenti CASINA vicino Como affitto 450 Euro trilocale, servizi, panoramico, ammobiliato, parcheggio privato 328.4850373. Offerte 14 Lavoro ALZATE Brianza Publiline cerca neolaureati in design da inserire nell’ufficio progettazione, modellazione e renderizzazione. Inviare curriculum a: [email protected] La strada interrotta dalla frana triti scesi a valle sarà necessario per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità locale: «Si procederà anche con il taglio di alcune piante ad alto fusto che probabilmente sono quelle che hanno causato il franamento, dovuto al peso della neve sui rami. Sarà disgaggiata tutta la parete per metterla in sicurezza. Nello smottamento sono anche state danneggiate le sbarre e il cordolo in cemento del vicino ponte. A. Acq. Aumentato a 20 tonnellate il limite per il passaggio dei mezzi Mantello I progetti passati Santa Croce e Fiasco divise da una frana Il movimento di circa 100 metri cubi di materiale ha causato l’interruzione di una via comunale tra Mello e la frazione di Santa Croce, a Civo. Lo smottamento si è verificato martedì mattina e già ieri i mezzi erano al lavoro per liberare il transito. «Lo smottamento si è verificato a monte della strada comunale - spiega il sindaco di Mello, Fabrizio Bonetti - che porta ai vigneti della frazione Fiasco, a Mello, e alla frazione Santa Croce.Abbiamo provveduto a far intervenire l’impresa di manutenzioni del nostro territorio per i lavori necessari alla rimozione di circa 100 metri cubi di materiale franato». Non soltanto lo spostamento dei de- Il dibattito aperto dall’ex sindaco anima la campagna elettorale ALZATE Brianza Publiline cercasi personale con esperienza su plotter da stampa digitale. Inviare curriculum a: [email protected] ANZANO del Parco (Co) azienda metalmeccanica settore ingranaggi, cerca operaio perito tecnico meccanico per produzione, età 30 - 40 anni. Indispensabili: esperienza programmazione CNC, responsabilità, precisione. Telefonare al nr. 031.632830 orari ufficio. MODACAPELLI Parrucchieri in Luisago (Co) ricerca personale con esperienza anche contratto parttime 392.3410840. «Gli approfondimenti tecnici hanno permesso di spiegare almeno l’anomalia riscontrata sulle testate di ancoraggio del ponte, ma non l’accumulo di acqua sulle stesse testate». Così la Provincia spiega la revoca dell’ordinanza che da una settimana imponeva limitazioni ai veicoli per il passaggio sul ponte sull’Adda a Mantello in favore di un provvedimento che ripristina in parte la normale circolazione pur mantenendo un vincolo in particolare per i mezzi pesanti. Ad oggi è stata riaperta completamente anche la corsia a valle della struttura, realizzata nel 2006 dalla Provincia, che era stata transennata durante una prima fase di verifica istituendo il senso unico alternato. È stato inoltre innalzato il limite della massa a pieno carico dei mezzi pesanti ai quali è consentito il passag- TECNICO automazione cancelli nota azienda zona Como ricerca nr. 1 tecnico specializzato assolutamente esperto in Automazione cancelli porte e portoni, in grado di lavorare in autonomia. Non saranno prese in considerazione candidature non rispondenti ai requisiti richiesti. 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Il controllo sugli stralli del ponte fa parte di un cronoprogramma di manutenzione fissato fin dal varo della struttura e che prevedeva la prima verifica dopo dieci anni dall’apertura. Il ponte si trova sulla strada provinciale che collega le sponde retica e orobica del mandamento di Morbegno attraverso i Comuni di Mantello e Rogolo. A. Acq. privato. Vicinanza: mare, pineta, Terme, Mirabilandia. Spiaggia Bagno anna 95: ristorante, pizzeria, animazione, parco giochi. Info: 0544.988570 - 0544.987141 www.agenziainternazionale.com Arredamenti, 43 Mobili e Antichità L’ANTIQUARIO Filippo & Figli acquistiamo mobili - quadri - militaria - ceramiche orientali - illuminazione e arredi di design dal 1700 / 1960. Pagamento immediato. 031.492847 338.7340893. Lurate Caccivio (Co) Via Varesina, 46. www.anti quariofilippoefigli.com Matrimoniali Domande 15 Lavoro CUOCO veramente capace con esperienza offresi per lavoro extra o part-time contattare il numero 338.3827433. 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La delibera La convenzione è stata sottoscritta nel maggio del 2014 tra l’amministrazione allora guidata dal sindaco Paolo Lisignoli e il consorzio. Un accordo che sarebbe dovuto scadere nel 2020 e che prevedeva lo scioglimento unilaterale in caso di mancato rispetto in toto o in parte. L’accordo prevedeva che il consorzio si occupasse della manutenzione del bosco senza contropartite a favore del comune. A febbraio c’è stato uno scambio di documentazione, che a quanto pare non ha convinto troppo l’amministrazione comunale: «Il consorzio - si legge nella delibera - di fatto non ha effettuato alcun inter- vento di utilizzazione, mentre per quanto riguarda il miglioramento né è previsto solo uno per la prossima estate, di modesta entità. Il comune auspicava una serie di interventi ma quanto effettuato a oggi è del tutto insufficiente e non giustifica più l’affidamento». Toni abbastanza duri, accolti decisamente male dal consorzio: «Ci siamo incontrati con il comune - spiega Guido Pasini e abbiamo concordato una risoluzione consensuale, visti i problemi con il piano di assestamento che limita gli interventi, le difficoltà avute nella ricerca di fonti di finanziamento per gli interventi e in vista dei progetti in corso sul patrimonio boschivo. Il contenuto della delibera ci lascia basiti». 12 1 Niente vieta Il contenuto della convenzione al consorzio di partecipare in futuro a una nuova intesa 12 1 Ci auguriamo che tutte le realtà del territorio operative in questo settore concorrano Il sindaco di Piuro La valorizzazione del patrimonio boschivo rientra tra i grandi progetti del comune, anche legati al progetto Aree interne. Proprio su questo punta la spiegazione del sindaco Omar Iacomella: «L’obiettivo per noi era ripartire con un nuovo progetto e per questo siamo arrivati allo scioglimento della convenzione. Niente vieta al consorzio di partecipare in futuro. Anzi, ci auguriamo che tutte le realtà del territorio operative in questo settore concorrano quando sarà il momento». La convenzione prevedeva una serie di interventi abbastanza complessi. Dagli interventi di miglioramento forestale alla gestione dei piani di assestamento delle proprietà agro-silvo-pastorali, dalla manutenzione del territorio in funzione delle esigenze della fauna selvatica e dell’ordinaria gestione venatoria delle risorse alle attività di sperimentazione in agricoltura e forestazione, dall’attività didattica e ricreativa fino a interventi straordinari di sistemazione idraulico-forestale. Il Comune di Piuro non ha apprezzato il lavoro svolto nei boschi dal Consorzio forestale di Prata Patrizia, trovata morta in Puglia In tanti ricordano il suo sorriso Prata Camportaccio Patrizia Fiume, originaria di Fasano, aveva lavorato per anni in Valchiavenna, dove ora c’è cordoglio L’hanno trovata senza vita domenica mattina in una casa in riva al mare. E ora, anche se da alcuni anni non viveva più in Valchiavenna, sono in molti a ricordare con commozione e affetto Patrizia Fiume, la donna di 28 anni deceduta alcuni giorni fa in Puglia. Secondo le informazioni fornite dagli inquirenti alla stampa pugliese, alla base della tragica scomparsa ci sarebbe un gesto volontario, ma non possono essere escluse altre cause e sarà solo l’autopsia a chiarire l’accaduto. Patrizia Fiume risultava ancora residente nel Comune di Prata Camportaccio, nel quartiere di Tanno, e da qualche settimana era tornata al paese d’origine, Fasano, in provincia di Brindisi, dopo aver trascorso alcuni anni all’estero. Nel tardo pomeriggio di ieri il medico legale Antonio Carusi ha eseguito l’autopsia sul corpo della giovane donna, trovata senza vita domenica mattina in una mansarda disabitata e ubicata sopra uno stabilimento balneare con annesso ristorante in località Savelletri. A mezzogiorno di martedì, infatti, il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Brindisi, titolare del fascicolo sulla morte della ragazza, Simona Rizzo, ha conferito l’incarico di eseguire l’esame autoptico al medico Carusi. L’autopsia è stata eseguita all’obitorio del cimitero di Ostuni. Il corpo privo di vita della donna, nata a Fasano, è stato trovato intorno alle 10,30 di domenica scorsa dal proprietario dalla mansarda, che era passato dalla sua abitazione estiva per controllare che tutto fosse a posto. L’uomo ha subito notato il vetro della porta di ingresso infranto e una volta dentro ha rinvenuto il corpo senza vita della ragazza, che era riverso a terra. Particolari che hanno reso inevitabile l’esame, in modo da cercare fino in fondo la verità sulla tragedia. Intanto, in Valchiavenna sono in molti a ricordare “Patti”, il suo sorriso, la voglia di vivere d’una giovane donna alla quale molti erano affezionati. Aveva lavorato a CHIAVENNA Divieti di sosta per la mostra Per la mostra ovocaprina dell’Apoc di domenica 13 marzo l’amministrazione comunale di Chiavenna ha disposto il divieto di sosta con rimozione forzata su tutto il piazzale di Pratogiano dalle 6 alle 14. D. PRA. CHIAVENNA A tu per tu con l’avventura Domenica 13 marzo alle 17,30 al Blossomski store di Chiavenna Nicolas Martinoli e Stefano Cacioppo presenteranno il loro libro dal titolo “Viaggi in Islanda e in Groenlandia. Racconti e immagini”. L’ingresso è libero. D. PRA. CHIAVENNA Patrizia Fiume, la giovane di 28 anni trovata morta a Savelletri Chiavenna e nei dintorni nei settori del commercio e del turismo e, nonostante il tempo e la distanza, sono in tanti ad avere ancora nel cuore il suo ricordo. Su Facebook al suo profilo sono collegati decine di amici valchiavennaschi, che ieri hanno espresso dei pensieri carichi d’affetto nei confronti della donna e di dispiacere per la tragica notizia arrivata dalla Puglia pro- prio martedì, nel giorno del ventottesimo compleanno della giovane. «Corri felice e libera nei prati verdi del cielo», si legge in uno dei molti messaggi pubblicati su Facebook da amici valchiavennaschi, decisi a esprimere solidarietà anche ai familiari. Oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Pezze di Greco verrà celebrato il funerale. S. Bar. Incontro a scuola sulle guerre L’istituto Leonardo Da Vinci di Chiavenna organizza, nell’ambito del ciclo “Scuola Viva per Tutti”, l’incontro “Guerra e Grande Guerra” a cura di Salvatore La Vecchia e Claudio di Scalzo. Appuntamento venerdì 18 marzo alle 20,30 nell’aula magna dell’istituto chiavennasco. D. PRA. Consiglio dei bambini Elezioni il 16 marzo Gordona Una lista unica, ma con degli obiettivi già precisi. Indette le elezioni per il primo consiglio comunale dei bambini di Gordona, istituito dal consiglio comunale dei “grandi” alla fine di febbraio. Le prime elezioni che coinvolgeranno gli alunni della primaria si terranno nell’aula magna delle scuole mercoledì 16 marzo in orario scolastico. Il programma elettorale è già noto. I candidati si propongono di realizzare un’area verde con parco in cui sarà possibile trovare giochi, rete da pallavolo, porta da calcio, percorso ad ostacoli, cestini, portabici, fontana e panchine. Il secondo punto riguarda un abbellimento della scuola con altri portabiciclette e fiori da sistemare nella fontana. Il candidato sindaco sarà Emanuele Geronimi. La lista è formata da Melania Bara, Marcello Bellinato, Caterina Biavaschi, Gabriel Gini, Luca Ferrè, Andrea Geronimi, Hareg Montini, Sefinesh Montini, Matilde Pedreti, Daniele Pizzamiglio, Irene Puglia, Luca Redolatti, Rebecca Scartaccini e Cesare Valerio. Il consiglio comunale rimarrà in carica due anni. D. Pra. 34 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore Non voglio vivere, voglio prima amare, e vivere come per caso. Zelda Fitzgerald [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] George Martin, senza di lui niente Beatles L’addio. Morto a 90 anni il geniale produttore che fu padrino della band più famosa di tutti i tempi Considerato “il quinto Beatle” ha guidato la band in un crescendo artistico assumendone i rischi bisogna: vasche da bagno, sitar indiani, un organetto da circo, tutti elementi che “l’uomo dei bottoni” trasferirà nelle canzoni dei Beatles. Dalla semplicità di “Love me do”, registrata l’11 settembre del 1962, all’apocalittico crescendo orchestrale di “A day in the life”, fermato su nastro magnetico in una caotica seduta del 10 febbraio 1967, passano quattro anni e mezzo, un tempo in cui oggi un artista mediamente prolifico realizza un disco identico al precedente. ALESSIO BRUNIALTI «Tanto per iniziare, non mi piace la tua cravatta». Il primo, memorabile, scambio di battute tra un Beatle, Harrison, anni 19, minorenne per le leggi di Sua Maestà Britannica, e George Martin, all’epoca trentaseienne, produttore discografico brillante, responsabile di una delle tante etichette del gruppo Emi, un caposaldo dell’industria d’oltre Manica. Da una parte c’è lo zazzeruto chitarrista, orecchie a sventola, sguardo imbronciato, parlata sguaiatamente “scouse” (l’accento di Liverpool, così distante dal “Queen’s english”), appena in grado di pizzicare il suo strumento. O, almeno, così deve aver pensato l’uomo dall’altra parte dello studio 3 di Abbey Road, forte dei suoi diplomi in pianoforte e oboe e delle ore e ore trascorse in sala di registrazione a incidere canzoni di discreto successo e album comici. Alto, capelli scolpiti a rasoio corti sopra le orecchie, alto come il Principe Filippo, impeccabile nel suo completo grigio e, naturalmente, il sigillo ufficiale di quella cravatta. 6 giugno 1962 Cosa ne sarebbe stato dei Fab 4, ma anche di tutta la storia della musica occidentale e, sconfiniamo, della storia della società da quel 6 giugno 1962 se Mr. Martin avesse risposto a quell’impudente giovanotto «Bada a come parli, ragazzino. E lei. mr. Epstein, riporti su a Nord questi scarafaggi». Se fosse andata così, John Lennon e Paul McCartney avrebbero, con buona probabilità, gettato la spugna: demoralizzati dagli innumerevoli rifiuti ricevuti dalle altre case discografiche, grandi e piccole, del Regno Unito. Il maleducato George L’uomo del rischio George Martin (il primo a destra) in studio di registrazione con gli ex Beatles nel ’95. Da sinistra Ringo Starr, Paul Mc Cartney e George Harrison avrebbe forse seguito le orme del padre, autista di mezzi pubblici, oppure avrebbe proseguito come elettricista, tutti mestieri rispettabili, ma nessuno avrebbe saputo del suo passaggio nel “mondo materiale”. Ringo e Pete E Ringo Starr? Richard Starkey, probabilmente avrebbe ripreso il suo vecchio nome, sarebbe un parrucchiere che ogni tanto ripensa, con un po’ di nostalgia, a quell’epoca passata quando era uno scapestrato batterista per Rory Storm & the Hurricanes, dimenticata band di un panorama britannico rimasto desolato, senza Beatles a dare il la. Lui, poi, non sarebbe stato della partita, per- ché fu George Martin a decretare la fine della carriera di Pete Best, troppo impreciso nel tenere il ritmo, sacrificato sulla strada del successo senza tanti complimenti (e cosa sarebbe successo se John, Paul e George avessero risposto «Giammai! O tutti o nessuno?»: la storia è piena di bivi, anche quella del rock). Invece il produttore, che aveva passato anni a sopportare gli sberleffi dei tre Goon, antesignani dei Monty Python, vera e propria istituzione della comicità british: Spike Milligan, Harry Secombe e, soprattutto, Peter Sellers trasformavano le sedute di registrazione in veri e propri happening folli dove tutto poteva servire alla Chi era La carriera di George Martin è iniziata molto prima di incontrare i Beatles ed è proseguita dopo la separazione del quartetto. Specializzato in “comedy albums”, ha prodotto anche altri artisti di Brian Epstein prima di lasciare la Emi e affermarsi come indipendente. Negli anni successivi ha lavorato con Jeff Beck, John Williams, America, Ultravox, Cheap Trick, Bee Gees, Elton John, Celine Dion e numerosi altri, compreso McCartney. Oltre a scrivere e produrre la colonna sonora di “Vivi e lascia morire”, Martin fu anche responsabile della registrazione di “Goldfinger”: lo stesso film in cui James Bond dice «Bere Dom Perignon del ‘53 a una temperatura superiore ai 4 gradi centigradi sarebbe peggio che ascoltare i Beatles senza tappi nelle orecchie». A. BRU. Enrica Tesio Micol e Pietro, quest’ultimo piccolo e già saggio, sempre pronto, con la semplicità della curiosità infantile, a fare mille domande essenziali, capaci di andare al cuore delle cose. L’amore di cui Dora li circonda è davvero quello che ogni madre prova per i propri figli: «Come tutti gli amori grandi: ti spezza le ossa» . E poi Simone, poeta-bidello e baby sitter sui generis, innamorato di Sara, la migliore amica di Dora, irriducibile single senza figli, che si trova ad affrontare una difficile decisione; i nonni di Micol e Pietro, tanto diversi tra loro, ma capaci di dare ai due bambini quel sereno affetto che solo i nonni sanno dare. Infine Davide ed Enea, George Martin (1926-2016) Dai Bee Gees agli America fino a 007 Da blogger a romanziera «Mamme, serve umorismo» Esordio Nell’opera di Enrica Tesio la storia di una mamma capace di sdrammatizzare i problemi quotidiani È possibile capire le mille sfaccettature dell’amore? È ciò che scopriremo leggendo il romanzo d’esordio di Enrica Tesio, “La verità, vi spiego, sull’amore” scrittrice e ideatrice del blog Tiasmo, che ha raggiunto picchi di 150.000 lettori per post. Il romanzo sarà presentato alla Ubik di Como, in piazza San Fedele, domani, alle ore 18 a cura de La Casa della Poesia. L’autrice dialogherà con Elisabetta Broli. Il titolo del libro riprende parafrasandolo, quello di una famosa poesia di Wystan Hugh Auden . È la storia di Dora, giovane donna separata, due figli piccoli, un lavoro, alle prese con i mille piccoli e grandi problemi della vita quotidiana, dal fare la spesa a pagare il mutuo della casa. Dora affronta ogni ostacolo con coraggio perché è capace di guardare al modo che la circonda con la giusta dose di umorismo che tutto sdrammatizza. Attorno a lei ruota una serie di personaggi che fanno parte o entrano a far parte della sua vita: i suoi due simpatici e teneri bambini, L’austero Martin, invece, si dimostrò un compagno di giochi più adulto e responsabile, ma non meno pronto ad assumersi dei rischi. Toccata la vetta delle classifiche con “Please, please me”, conquistata l’America con “I want to hold your hand” aveva tutto il diritto di imporre al quartetto di ripetere la formula all’infinito. Ci aveva anche provato, sulle prime: aveva un successo pronto, “How do you do it”, presentata a John e Paul come secondo 45 giri di Beatles. Cosa sarebbe successo se quei due non si fossero impuntati e se il produttore non li avesse assecondati? Se avesse risposto di no all’ex ragazzino maleducato, diventato in pochi mesi un attento studioso di filosofie e monodie orientali, quando gli chiese di portare in studio sitar, sarod, tablas e altri strumenti bizzarri. Senza Beatles il mondo sarebbe stato diverso e senza sir George Martin, spirato serenamente a 90 anni dopo una vita costellata di successi, anche i Beatles sarebbero stati ben diversi o, forse, non ci ricorderemmo di loro né di tutti i gruppi che hanno fatto fortuna sulla loro scia. Il quinto Beatle? Il loro padrino, di sicuro. uomini che segnano i tempi dell’amore di Dora: il compagno con cui pensare a un progetto di vita che si infrange nel corso degli anni e lascia un vuoto dentro e fuori di sé e il giovane con cui rivivere sia pur brevi momenti di felicità. Dora attraversa e si lascia attraversare dalle esperienze, sa che sentire e pensare sono i due poli entro i quali oscilla la vita umana, condizioni essenziali della vita stessa. E anche nei momenti di tristezza e malinconia, riesce a sorridere di sé e degli altri, pensando che gli uomini sono “proprio gente strana”perché tengono «il cuore in una gabbia e la mente in una scatola». Laura Garavaglia Spettacoli 43 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 La forza dell’acqua e tanta nostalgia L’evento. Gli storici documentari dell’Aem saranno trasmessi nella rassegna Cinema italiano festival di Milano Realizzati tra il 1948 al 1962 sono dedicati alla costruzione delle dighe, delle centrali e degli altri impianti SONDRIO NICOLA FALCINELLA Le dighe e le centrali dell’Alta Valtellina protagoniste alla 14° edizione di Cinema italiano festival a Milano. La rassegna di cinema italiano organizzato dalla Cineteca milanese (informazioni www. cinetecamilano.it) dedica un evento speciale ai documentari dell’Aem realizzati tra il 1948 e il 1962 in copie restaurate. Sabato 12 alle 18.30, al Mic – Museo interattivo del cinema in viale Fulvio Testi 121, saranno proiettati i sei brevi documentari della serie “La forza dell’acqua: energia, ricostruzione e sviluppo”. Un’iniziativa a ingresso libero, seguita da un aperitivo valtellinese con assaggio di pizzoccheri: i presenti riceveranno anche una copia del dvd che raccoglie i film, appena editato dalla Cineteca. La proiezione sarà preceduta, alle 16, da “Youth – La giovinezza” di Paolo Sorrentino, al quale ha lavorato come assistente arredatore anche la giovane scenografa chiavennasca Vittoria Marazzi. Un tuffo nel passato L’Azienda elettrica milanese, nata nel 1910 quando stava entrando in funzione la prima centrale, a Grosotto, fece filmare quasi tutte le fasi di costruzioni di dighe, centrali e altri impianti, ma solo una parte delle riprese è stata montata e utilizzata. La serata riunirà cinque documentari finiti, oltre a un breve cinegiornale, realizzati con un taglio molto classico, con voce narrante e precisi nel descrivere tutti gli aspetti tecnici e divulgare dati e informazioni. Restano costanti negli anni i quattro cardini sui quali sono basati i filmati: le immagini delle grandi opere, dei lavoratori, del paesaggio e delle cerimonie di inaugurazione. Uno dei più belli è “Costruzione impianto idroelettrico di Lovero” (1948) di Arrigo Cinotti, operatore dell’azienda dagli anni ’30 fino alla fine degli anni ’50 e autore di buona parte di queste riprese. Il film racconta in 22 minuti la realizzazione dell’impianto, dal trasporto del cemento dallo stabilimento di Merone in treno fino a Tirano e poi a bordo dei filocarri, la co- 1 La proiezione accompagnata da un aperitivo e l’assaggio dei pizzoccheri 1 Hanno tutti un taglio classico con voce narrante che descrive tutte le lavorazioni struzione dei bacini, delle vasche, delle gallerie, delle condotte forzate e della centrale vera e propria di Lovero, inaugurata a marzo ’48. Cinotti fa anche un breve riassunto dell’attività dell’Aem in Valtellina nel mezzo secolo precedente. Gli altri documenti Legati tra loro sono “Avvio dei lavori per la costruzione del nuovo impianto idroelettrico di Premadio, 25 maggio 1952” (1952), “Le dighe di Cancano, di San Giacomo e l’impianto di Premadio” (1956) e “Centrale di Premadio” (1957), tutti di Cinotti, il secondo dei quali si distingue per le immagini a colori. L’autore mostra immagini spettacolari delle dighe di Cancano e dei lavori, i discorsi dei politici (da Ezio Vanoni al sindaco di Milano Virgilio Ferrari al presidente dell’azienda elettrica Roberto Tremelloni), descrive le caratteristiche degli impianti e si sofferma, nel finale del terzo film, sui caduti sul lavoro per la realizzazione di queste opere. Infine c’è “Linea a 220 kV Milano Grosio. Il palo n. 250” (1962) di Adolfo Ferrari, che ricostruisce, con riprese in condizioni difficili, un intervento di riparazione e poi di sostituzione di un traliccio dovuto a un sabotaggio alla linea. Oltre a questi, il dvd comprende anche “Impianto di Grosio. Costruzione della condotta forzata” (1961) di Ferrari, premiato nel ’62 al Festival del documentario di Cannes. Una suggestiva immagine della centrale Aem di Sernio Al Sociale una Bohème dall’allestimento originale Sondrio Quattro cantanti un narratore e un piano per l’opera più Romantica di Giacomo Puccini Questa sera alle 21 sul palco del Teatro Sociale andrà in scena ‘La bohème, storia di una scelta’, di Giacomo Puccini, regia di Roberto Catalano. Appuntamento nato grazie alla collaborazione tra Teatro Sociale di Sondrio e Aslico-Tea- tro Sociale di Como, che vede come protagonista la più romantica tra le opere di Puccini in un allestimento pensato soprattutto per i più giovani, ma piacevolissimo anche per gli adulti. In scena quattro cantanti, un narratore, un pianoforte, per permettere di godere dell’emozione del canto lirico e delle vicende de “La bohème” con un approccio che unisce alla tradizione un impianto originale. Questo “invito” propone un’opera che, pur ridotta nei tempi e nell’organico, non tralascerà alcuna delle vicende di Marcello e Musetta, Mimì e Rodolfo, interpretate da cantanti professionisti che si muoveranno dentro una regia dinamica che esalta l’opera, le sue arie più poetiche, i passaggi salienti della trama e della musica, con brevi raccordi narrati per coinvolgere il pubblico in spettacolo dal sapore antico, che dà voce ai giovani outsider di duecento anni fa come di ora. L’escamotage narrativo ruo- Un altro spettacolo importante al Sociale 2 15 28 Le donne ispirano e scrivono Un concerto tutto al femminile 36 40 41 Lecco N L’orchestra Fiati della Valtellina in un concerto dedicato all’8 marzo Complementare 1 12 LAPROVINCIA.IT 450585 Per la festa della donna l’Orchestra di Fiati della Valtellina sceglie un repertorio tutto al femminile: s’intitola, infatti, “Donne che scrivono, Donne che ispirano” il concerto che si terrà domani con inizio dalle 21 al Teatro Sociale di Lecco a cura dell’Orchestra di Fiati della Valtellina e con la partecipazione dell’Ensemble Vocale Virgo Vox, dell’Arabella Chorus e con Lorenzo Della Fonte, direttore ed il soprano Susan Botti. Il programma è diviso in due parti: nella prima si ascolteranno brani scritti da compositrici tutte donne, tutte viventi (due di esse saranno presenti, in vesti diverse), tutte ugualmente impegnate con risultati ottimi in un’attività che sembra essere appannaggio degli uomini. Sono Joan Tower, una delle più note compositrici a livello internazionale; Susan Botti, che sarà sul palco in veste di soprano per il suo brano Cosmosis; e l’italiana Annachiara Gedda, che sarà presente per assistere alla prima esecuzione della versione per orchestra di fiati del suo brano Rions Noir. ta intorno ai camerini dei protagonisti dell’opera, pronti ad andare in scena. Ogni camerino porta i segni di chi lo occupa: quello di Rodolfo, il poeta, è pieno di fogli di carta, quello di Mimì è ricoperto di fiori, in quello di Marcello fanno capolino alcune tele e nel camerino di Musetta non può mancare il cadeau di un ammiratore. L’opera sta per cominciare, i cantanti, come sempre, si incontreranno, si ameranno, si perderanno e moriranno. Nella seconda parte ci saranno brani scritti da uomini ma dedicati a donne straordinarie, veramente esistite o frutto di fantasia, accomunate dalla matrice ispanico-sudamericana delle loro origini. Nel primo caso rientrano Marianella García Villas (1948-1983), martire salvadoregna per i diritti civili e collaboratrice di monsignor Óscar Romero, morta per le torture inflittele da militari del suo Paese, e la celebre Evita Perón (1919-1952), attrice, politica, sindacalista argentina, seconda moglie del presidente Juan Domingo Perón, che sposò la causa dei diritti dei lavoratori e dei poveri. I fiati della Valtellina F. Rad. LA PROVINCIA Sport 47 GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 Ipotesi ripescaggio Sarà una lunga estate Le speranze ci sono BASKET ARBITRI Sfida a Cernusco per la Pezzini Calcio serie D. In arrivo le decisioni della Federazione Le regole per chi può presentare domanda attese a breve Dagli uffici romani non escludono però l’eventualità gione in Lega Pro per riportarla a sessanta squadre, ma al momento se ne vedono al massimo sei». Comunque l’iter burocratico si avvierà a giorni. Quando dalla Lega pubblicheranno (solitamente verso la fine di marzo) il comunicato “Tabella dei punteggi validi per i ripescaggi”. Un comunicato che dovrebbe ricalcare lo schema degli anni precedenti. Nel dettaglio, sulla base della casistica del passato recente, ecco quali saranno le regole per il ripescaggio. Solitamente si inizia indicando le squadre che hanno diritto prioritario a presentare domanda di ammissione al campionato nazionale di serie D. Si tratta delle «perdenti le gare spareggio-promozione fra le seconde classificate nell’Eccellenza regionale; le perdenti i playout di serie D e le retrocesse direttamente per distacco di otto o più punti». Nella seconda parte trovano spazio anche le retrocesse direttamente (diciannovesima e ventesima nei gironi a venti; diciassettesima e diciottesima in quelli a diciotto). La postilla da mettere sotto la lente di ingrandimento è questa: «La graduatoria relativa alle società retrocesse direttamente sarà stilata solo nell’ipotesi in cui si verificasse l’ulteriore disponibilità di posti, a seguito dell’esaurimento di quella che prevede l’alternanza tra le perdenti i playoff di Eccellenza e quelle sconfitte nei playout o retrocesse direttamente per distacco di punti». Pierra Menta al via Boscacci e Antonioli costretti a inseguire GUIDO ANSELLI SONDRIO «Ripescaggio: perché no?». Dalla Lega Nazionale Dilettanti non si chiude la porta alla presentazione della domanda di ripescaggio da parte del Sondrio, a seguito dell’eventuale retrocessione dalla serie D. «Ma questo non significa che poi vada a buon fine - aggiungono sempre dalla sede romana della Lnd -. Il regolamento permette anche alle società che sono retrocesse direttamente in Eccellenza di presentare domanda, anche se l’accoglimento dipenderà dall’effettivo numero di posti a disposizione». Il passato da analizzare «Si sente parlare di numerosi ripescaggi nella prossima sta- 1 Come nel 2014 sarà un lungo iter quello che porterà alla decisione sul ritorno in alto Michele Boscacci e Robert Antonioli tra i migliori al Pierra Menta Scialpinismo Partita la grande classica sulle nevi transalpine con i valtellinesi sul podio dopo la prima giornata Michele Boscacci e Robert Antonioli costretti ad attaccare oggi per ridurre il gap sulle squadre al comando e consolidare un argento alla loro portata. Dopo la prima durissima tappa transalpina della mitica Pierra Menta ad Areches Beaufort, i due azzurri sostenuti e tifati dal caloroso pubblico sondriese hanno chiuso al terzo posto assoluto con un severo distacco dai vincitori di giornata. Sulle nevi del beaufortain francese ad aggiudicarsi la tappa d’esordio del “tour de france dello scialpinismo” sono stati Jornet–Jacquemoud e RouxMollaret. Una vera Grande Course questa Pierra Menta, che nella giornata d’esordio della 31ª edizione è andata in scena con un vero tappone. Più di 2500 metri di dislivello positivo, cielo terzo e Alex Della Cristina nella sfida contro il Ciliverghe persa 3-0 Una lunga estate Le squalifiche Nella migliore delle ipotesi, se il Sondrio - sempre ammesso che non raggiunga i playout distanti dieci punti con sette gare da giocare – dovrà avere la pazienza di aspettare. Facile prevedere un’altra lunghissima estate, paragonabile a quella del 2014. Che dovrebbe tenere con il fiato sospeso sino a settembre i sostenitori. Sempre ammesso che non venga intrapresa un’altra strada da parte della società biancazzurra, ovvero quella dell’acquisizione dei diritti delle tante società per cui si ipotizza una fusione oppure addirittura la scomparsa. Turno di stop per Marelli oltre a Di Tillo neve farinosa sono stai il mix vincente di una grande giornata di sport. Unico neo il forfait dei vincitori 2014 e 2015. Damiano Lenzi e Matteo Eydallin hanno alzato bandiera bianca. Debilitato da una forte bronchite, il campione ossolano non se l’è sentita di soffrire quattro giorni per chiudere magari in una posizione di rincalzo. La gara dopo il loro forfait non ha regalato altri colpi di scena. Kilian Jornet e Mathéo Jacquemoud si sono imposti in 2h35’34”. Con un distacco di 3’38” i transalpini William Bon Mardion-Xavier Gachet. Terza posizione per Boscacci e Antonioli a 5’07”. A seguire troviamo Sevennec-Blanc e Viret–Favre. Al femminile, come da pronostico, si è corso per la seconda posizione con Laetitia Roux e Axelle Mollaret prime in 3h18’14”. Piazza d’onore per Mireia Mirò Varela e Claudia Galcia Cotrina a 12’11”. Terze le italiane Katia Tomatis e Martina Valmassoi a 17’17”. Il bello della Pierra Menta è che da correre restano ancora tre tappe e la parola fine sarà decretata solo sabato a mezzogiorno. Lecito quindi crederci e tifare Italia sino alla termine dell’ultima quarta tappa. «Stiamo bene, stiamo davvero bene - ha commentato Michele Boscacci -. Solo che ieri sulla prima salita proprio le gambe non giravano. Poi mi sono ripreso e siamo andati all’attacco. Chi ci precede non è lontanissimo, dobbiamo crederci». Bormio ghiaccio veste il tricolore Sfida senza rivali M.Tor. Costano una giornata di squalifica a mister Raffaele Di Tillo e al preparatore dei portieri Franco Marelli le proteste nei confronti dell’arbitro Feraudo sul finale del match di domenica scorsa contro il Ciliverghe: i due avevano contestato l’assegnazione del rigore con cui i bresciani avevano fissato il punteggio sul definitivo 3-0 ed erano stati allontanati dalla panchina. Per quanto riguarda sempre gli allenatori, due giornate di squalifica per Valter Salvioni (Monza) e Alessio Tacchinardi (Pergolettese). Per ciò che concerne i giocatori, due turni di stop per Cesca (Pergolettese) e uno per Forlani (Grumellese), Laribi (Pro Sesto), D’Errico (Monza), Santonocito (Folgore Caratese, Donida e Boschetti (Pergolettese), Viganò (Seregno) e Contini (Piacenza). Infine, il Monza dovrà pagare 600 euro di ammenda perché alcuni tifosi hanno lanciato in campo materiale pirotecnico che ha causato l’incendio di un tabellone pubblicitario. 1 G.MAI. Short track Cortina ha ospitato le gare valide per i campionati italiani con quattro titoli assoluti oltre a varie medaglie meritate LaBormio Ghiaccio non conosce rivali in campo nazionale, vincendo il campionato italiano a Cortina d’Ampezzo. Per i ragazzi allenati da Adelio e Michele Antonioli quattro i titoli tricolori assoluti ottenuti grazie a Luca Spechenhauser, Giorgia Bresciani, Ylenia Bradanini e Mark Chong. Due secondi posti firmati Gloria Confortala e Pietro Marinelli, terza Elisa Confortola. Vanno aggiunte le tante medaglie ottenute nelle singole prove per un totale di 14 oro, 9 argento e 5 di bronzo. Notizia in chiave azzurra dell’evento tricolore il ritorno alle competizioni da parte della medagliata olimpica in staffetta Martina Valcepina, assente dal ghiaccio dall’estate 2014 quando è diventata mamma di due gemelline. Ottimo 4° posto tra gli Junior/ Senior di Damiano Giuliani, rientrato dopo il grave infortunio patito 15 mesi fa. « In questa categoria - commenta il tecnico bormino Martina Valcepina Antonioli - la Bormio Ghiaccio ha pagato l’assenza di Marco Giordano, convocato per i mondiali senior di Seoul , nonché quella di Mattia Antonioli fermo ai box». Nella categoria femminile assente Sofia Marinelli per influenza, incoraggiante vittoria per Martina Valcepina davanti all’atleta dello Sporting Club Pergine Arianna Sighel. Dominio bormino nella Junior B maschile con Mark Chong che vinceva i titoli su tutte le 4 distanze seguito da Pietro Marinelli. «Importanti le loro prestazioni La capolista Pezzini fa visita sabato sera alla Libertas Cernusco nella nona di ritorno di serie C silver, con la direzione del bresciano Matteo Rossini di Manerbio e del mantovano Marco Giazzi di Porto Mantovano. Bm Italia in campo di domenica (nona di ritorno, serie D): al PalaScieghi arriva l’Albavilla. Riccardo Pampagnini di Besana Brianza e Antonio Iannuzzi di Paullo la coppia di fischietti. Chiude domani sera l’andata della Gold di serie C femminile, la Bm è ospite di Siziano, arbitri Luca Basso Ricci e Matteo Malpezzi di Crema. In Promozione W silver, Cosio attende domenica il Gavardo, con Cesare Della Bella di Chiavenna ad arbitrare. Nel maschile stasera il Campetto riceve Bellano con Massimo Indiretto di Bormio e Davide Giudes di Tirano a fischiare. Domani Chiavenna è ospite dell’Almennese, dirigono i bergamaschi Angelo Coffetti e Franco Ferrari. G.ANS. CALCIO Finisce con un pari il recupero a Brivio Si è chiuso in parità il recupero valido per la settima giornata di ritorno del girone X di Seconda tra Brivio e Rovagnate: 1-1 il risultato finale con vantaggio ospite al 24’ del primo tempo firmato da Alessandro Panzeri e pareggio del Brivio tre minuti più tardi realizzato da Thomas Fasolin. L.SPO. cronometriche nei 500 e 1000 metri – sottolinea Antonioli –, con i record personali. Significativo il tempo di 1.26 .5 nei 1000». Nella categoria Junior B femminile, Gloria Confortola ha lottato contro la trentina Gloria Ioriatti e la torinese Melissa Tunno, chiudendo seconda. Nella fascia C maschile, il favorito Luca Spechenahuser si è aggiudicato il titolo, mentre al femminile la gara è stata combattuta ed equilibrata con le ragazze della Bormio Ghiaccio Elisa Confortola e Gorgia Bresciani a disputarsi la vittoria finale con la torinese Ilaria Cotza. A imporsi è stata una tenace e determinata Giorgia Bresciani, con la compagna Elisa terza. Contributo tattico importante per il loro successo dalla compagna Lucia Busi ottima sesta. Nella junior D Pietro Lanfranchi conquistava la 14a posizione con atleti che al momento lo sovrastano fisicamente. Dominio tutto bormino invece al femminile con Ylenia Bradanini. Dopo la bella prova in Star Class si confermata protagonista conquistando vittoria e titolo tricolore. Più sfortunata la prova, condita da troppe cadute, di Anna Spechenhauser quarta. Eccellenti le prestazioni da finale di Margherita Pozzi (6a), Chiara Anzi (7a), Desirée Pozzi (8a) ed Elena Confortola (12a). Prossimi appuntamenti in calendario saranno la gara internazionale di Monaco, la finale di Star Class di Budapest e il campionato europeo junior. K.Col. www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Giovedì 10 marzo 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] TIRANO, IPOTESI PEDONALIZZAZIONE Piazza Cavour I negozianti: meglio con le auto TUBELLI · All’interno LA POLEMICA SI RIACCENDE Fabrizio Trivella sindaco di Talamona «LE RONDE? MEGLIO DI NO» Il Cai boccia ancora l’eliski in Valle D’ERI· All’interno IL SINDACO DI TALAMONA: «APPREZZO PERÒ L’IMPEGNO DEI CITTADINI CHE VIGILANO CONTRO I FURTI» SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O BERGAMINI · All’interno II •• PRIMO PIANO GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 TIRANO OBIETTIVO ALTERNATIVA LA PROPOSTA DI DELLA VEDOVA PUNTA A MIGLIORARE VIABILITÀ E ANCHE VIVIBILITÀ LA MINORANZA AVANZAVA L’IPOTESI DI USUFRUIRE DI ALTRE AREE DI SOSTA Ipotesi piazza Cavour pedonale «Temiamo di perdere clienti» I negozianti dopo la proposta avanzata dal consiliere Della Vedova HANNO DETTO “ Amleto GANDINI I nostri clienti sono abituati a raggiungerci in auto. Spero che questa proposta resti solo un’idea “ Daniela LISÈ I ritmi sono frenetici per tutti quanti, è un dato di fatto. L’automobile è un mezzo vitale perché accorcia le distanze “ Roberto GUSMEROLI Si dovrebbe concedere la sosta solamente ai clienti delle varie attività, per facilitare il loro accesso “ Maria FAGIOLI Sono contraria, non soltanto per i danni che si arrecherebbero inevitabilmente al commercio, ma anche per i disagi ai cittadini di EMMANUELA TUBELLI – TIRANO – L’IPOTESI di chiudere la centralissima piazza Cavour di Tirano non piace ai commercianti dell’area storica del Comune aduano, che avanzano non pochi dubbi in merito a un’eventuale attuazione del piano di pedonalizzazione, che resta a ogni modo in forma di mera proposta. Dai pareri raccolti tra dipendenti e titolari delle varie attività presenti nella zona, emergono molte perplessità ma soprattutto la concreta preoccupazione che la chiusura al traffico possa influire negativamente sull’andamento degli affari: «Non credo che un progetto del genere possa servire. Per i commercianti sicuramente ci sarebbero problemi, visto che i clienti, soprattutto quelli che vengono in zona apposta per noi, sono abituati a raggiungerci in auto. Spero che questa proposta resti solo un’idea», ha commentato Amleto Gandini, che aiuta sua figlia Debora nella gestione del negozio di abbigliamento di famiglia. ANALOGAMENTE Maria Fagioli ha dichiarato: «Ho inaugurato appena dieci giorni fa la mia attività, un negozio di capi d’abbigliamento. Ma conosco molto bene la realtà locale e le persone che frequentano e fanno compere in centro. Per questo sono assolutamente contraria alla chiusura del traffico. Non soltanto per i danni che si arrecherebbero inevitabilmente al commercio, ma anche per i disagi che di certo insorgerebbero per i cittadini. In piazza sono presenti gli uffici comunali, la posta, una banca, una chiesa a pochi passi di distanza, per cui è Sondaggio online Piazza Cavour isola pedonale. Siete d’accordo? Votate su www.ilgiorno.it/sondrio necessario che l’accesso sia con ogni mezzo facilitato e non ostacolato. Penso soprattutto alle persone anziane che, per forza di cose, devono essere accompagnate qui in auto non potendo camminare a lungo a piedi. Ogni volta che si fa anche solo una proposta bisognerebbe tener conto dei bisogni di tutti». ALLA POSSIBILITÀ di un compromesso pensa invece Roberto Gusmeroli, titolare dell’omonimo albergo di piazza Cavour: «Non mi piace di certo che si sia trasformato questo storico largo in un immenso parcheggio a cielo aperto. Si dovrebbe concedere la sosta solo ai clienti delle varie attività, per facilitare il TRAFFICO La centrale piazza Cavour di Tirano dove le auto attualmente possono parcheggiare e dove si trovano nelle vicinanze numerosi negozi MOTIVI Molti i negozianti contrari perché temono il calo degli affari COME lui, in tanti manifestano il timore di veder diminuire drasticamente la clientela: «È assurdo pensare di bloccare il transito degli automobilisti in questo spazio vitale della città: si tratta di un passaggio strategico non solo per l’accesso dei clienti ai negozi che affacciano direttamente sulla piazza, ma anche per tutti quelli dislocati nelle immediate vicinanze. Creare un’isola pedonale vorrebbe dire penalizzare tutte le attività commerciali, già alle prese con molti problemi», è il pensiero di Vincenzo Sganga, barbiere storico di Tirano. Filo diretto loro accesso. In realtà, invece, qui posteggiano tutti, compresi gli stessi esercenti e questo non ritengo sia opportuno». E aggiunge: «Per quanto riguarda la pedonalizzazione, che potrebbe portare disagi immediati e qualche buon risultato a lungo termine, bisognerebbe rintracciare una via di mezzo. Sicuramente la chiusura non può riguardare la piazza, magari le stradine laterali che compongono il centro e spesso soggette a parcheggi indiscriminati». Daniela Lisè, dipendente della panetteria Gobbi Frattini di piazza Cavour, ha commentato: «Viviamo in una società in perenne corsa. Un aspetto certo negativo, perché si finisce per non avere il tempo di fare nulla. Eppure i ritmi sono frenetici per tutti, è un dato di fatto. L’automobile diventa così un mezzo vitale perché accorcia le distanze, ti permette di spostarti in pochi secondi, di scendere a comprare il pane ad un minuto dalla chiusura, lasciando l’auto in sosta breve. Questo è quello che vedo ogni giorno, non si può quindi pensare di creare un’area pedonale proprio qui». TIRANO NON MANCANO PARERI FAVOREVOLI Le auto nel centro storico Il dibattito in città è acceso – TIRANO – UN dibattito che divide quello sulla possibilità di creare in piazza Cavour, sede del palazzo comunale tiranese e di diverse attività commerciali, un’area pedonale chiusa al traffico. Secondo alcuni cittadini l’ampio e storico slargo, cuore del centro antico, dovrebbe essere valorizzato e rivitalizzato e non utilizzato come un enorme area di sosta come attualmente avviene. Ma molti altri intervistati, soprattutto titolari e gestori di attività commerciali, storcono il naso dinnanzi all’ipotesi, vista come un’azione penalizzante per i loro affari e per le esigenze di clienti sempre più frenetici. C’è così chi da un lato si oppone fermamente al piano, chi, analogamente, solleva il tema dei disagi per i cittadini che ogni giorno affluiscono in piazza, non solo per fare acquisti, ma anche per il disbrigo di pratiche burocratiche in Comune, alla posta o in banca. E infine qualcuno che, più cautamente, propone una chiusura parziale e ben studiata dell’area, esclusivamente in determinate fasce orarie del weekend o in concomitanza con eventi rivolti ai turisti, come mercatini, mostre a cielo aperto, spettacoli artistici. Un calendario più fitto di manifestazioni rispetto a quanto attualmente programmato e che si pensa possano attirare un maggior numero di visitatori, anche solo dalle vicine località valtellinesi. PRIMO PIANO GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 CHIAVENNA III •• IL PUNTO LA FRECCIATA SI CHIEDONO MODIFICHE ALL’ACCORDO ITALIA-SVIZZERA PER I LAVORATORI DI CONFINE «I SINDACATI SI SONO ACCORTI DEL PROBLEMA CON TROPPO RITARDO» «Diritti dei frontalieri La Lega darà battaglia» Il senatore Crosio: «In Parlamento faremo la nostra parte e vedremo se il Pd farà come con la “specificità montana“» Svizzera, con il governo che ha sacrificato i diritti dei frontalieri sull’altare dell’alta finanza, barattandoli con il rientro dei capitali. di ALESSIA BERGAMINI – CHIAVENNA – «LA BATTAGLIA per il riconoscimento dei diritti dei frontalieri, che il Governo Renzi ha calpestato, si farà in Parlamento e saremo noi della Lega Nord che, per primi, abbiamo sollevato la questione sin dall’estate scorsa, a chiedere le modifiche all’accordo Italia-Svizzera per tutelare i lavoratori e i Comuni delle zone di confine. Intervenire sullo statuto dei lavoratori, come sostengono ora, con grave ritardo, i sindacati, servirà a ben poco senza un accordo Italia-Svizzera diverso». IL SENATORE Jonny Crosio torna, ancora una volta, sull’importante questione sottolineando come i problemi stiano tutti nell’accordo definito fra Italia e IMPEGNO Jonny Crosio senatore della Lega Nord «FANNO SORRIDERE i deputati del Pd quando addossano alla Regione Lombardia colpe che sono tutte del Governo - continua Crosio - Se davvero hanno a cuore gli interessi dei frontalieri lo dimostrino in Parlamento chiedendo le modifiche all’accordo ItaliaSvizzera. Saranno tanto decisi da andare contro il loro partito? Ne dubito, anche perché la storia recente insegna che i deputati del Pd chinano il capo, come avvenuto per la riforma costituzionale in cui la specificità montana tanto sbandierata ha prodotto molto fumo e nessun atto concreto». LA LEGA NORD, impegnata a portare a conoscenza dell’opinione pubblica le problematiche dei frontalieri fra Roma e Milano, oltre che in Parlamento si sta muovendo anche sul fronte svizzero per ottenere il riconoscimento della figura di questi lavoratori che ogni giorno oltrepassano il confine per svolgere le loro mansioni all’interno dei contratti collettivi di lavoro elvetici. «SECONDO NOI - aggiunge il senatore della Lega Nord - questo è il modo per aiutare davvero i frontalieri. Stiamo lavorando perché la collaborazione sia sempre più stretta anche sui fronti della formazione e del riconoscimento dei titoli di studio, italiani e svizzeri». «La Lega come sempre - conclude Crosio - si batterà per i diritti dei nostri lavoratori». Focus Contratto elvetico La Lega si sta muovendo sul fronte svizzero per ottenere il riconoscimento a favore dei lavoratori che ogni giorno oltrepassano il confine per svolgere le loro mansioni con contratti collettivi di lavoro elvetici SONDRIO IL SODALIZIO VUOLE EVITARE ALLARGAMENTI ALLA VALCAMONICA Autonomisti contro il piano regionale di modifica dei confini provinciali – SONDRIO – SULLA PROPOSTA di ridisegno dei confini delle province lombarde, l’associazione Autonomia di Valtellina e Valchiavenna si è detta contraria: «La Valle non si tocca – hanno commentato gli aderenti –. Come già comunicato pubblicamente, poco tempo fa, l’associazione conferma la propria contrarietà a qualsiasi ridefinizione dei confini amministrativi calati dall’alto. Auspichiamo che il presidente Maroni tenga fede agli impegni presi pubblicamente l’anno scorso a Chiavenna, di fronte ai sindaci del territorio». E sottolineano: «Valtellina e Valchiavenna hanno una propria identità, storia, tessuto socio-economico e posizione geografica del tutto unici. La Valcamonica è si una vallata alpina, ma ha una struttura socio-economica completamente integrata con la pianura bresciana e non si comprendono quali possono essere, oggi, i vantaggi di una unione ammi- nistrativa. Già ora è del tutto evidente la difficoltà dei sindaci nella gestione delle questioni provinciali, non tanto per demerito loro, ma perché è difficile fare contemporaneamente il sindaco e occuparsi anche di questioni differenti come quelle provinciali». Secondo l’associazione, «quello che necessita il territorio non è un allargamento dei confini, bensì un robusto rafforzamento delle competenze e delle risorse in capo all’ente provinciale montano. Ma soprattutto è necessario ridare la parola ai cittadini e poter ritornare a eleggere i rappresentanti della provincia montana. Sfida questa che potrà risolversi solamente a ottobre votando “no“ al referendum sulla riforma costituzionale Boschi-Renzi». Il gruppo per l’autonomia spiega che il loro obiettivo nei prossimi mesi sarà incontrare «i cittadini per informarli sui rischi della riforma costituzionale e sulle opportunità, invece, di una gestione autonoma delle nostre risorse». Red.Son. AMMINISTRATORI Il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta e il governatore della Lombardia Roberto Maroni •• IV CRONACHE GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 TALAMONA ALLARME FURTI LA PRECISAZIONE MALVIVENTI NON SI TRATTA DI VERE RONDE MA DI «PASSEGGIATE» PER LE VIE DEL PAESE NEI MESI SCORSI SONO STATI MOLTI I COLPI A SEGNO NELLE ABITAZIONI Trivella: «I cittadini devono vigilare ma il concetto di ronde non mi piace» Il sindaco: «Giusto però aiutarsi e segnalare movimenti sospetti» to della situazione e per fornire le informazioni necessarie su quelle che sono le possibilità del singolo per prevenire atti fastidiosi, come lo sono i furti in abitazione». di ALESSIA BERGAMINI – TALAMONA – L’ALLARME FURTI, in Bassa Valle, rimane sempre alto. Anche quando non vengono segnalati episodi particolari, l’attenzione dei cittadini rimane alta. Come a Talamona dove, da qualche tempo, un gruppo di residenti ha deciso di scendere in strada per vigilare sulle proprie case. Non si tratta delle ronde, che già un paio di anni fa avevano fatto discutere non poco, ma solo di una sorta di «passeggiate» per le vie del paese, utili per individuare eventuali presenza sospette. SULLA QUESTIONE, comunque, il sindaco Fabrizio Trivella invita alla prudenza. «Nelle prime settimane di quest’anno ci sono stati diversi furti in abitazione. In alcuni casi sono avvenuti in orario serale e in presenza dei proprietari: uno di loro ha anche cercato di fermare i ladri. Poi però, la situazione è migliorata e ultimamente non sono stati denunciati altri episodi» spiega il primo citta- 4.722 Il numero degli abitanti di Talamona ELETTO NEL 2015 Il sindaco di Talamona Fabrizio Trivella (National Press) dino che, poi, in riferimento alla mobilitazione di alcuni talamonesi commenta: «Non si ravvisa la necessità di questo tipo di iniziative, che sono al limite della legalità e che possono generare un rischio per cittadini. Da parte nostra, in questo momento, c’è la massima disponibilità a organizzare un’assemblea informativa per tutti i cittadini, con la partecipazione delle Forze dell’ordine, per fare il pun- PUR INVITANDO i cittadini a non scendere in strada, Trivella evidenzia un aspetto positivo della vicenda: «Indipendentemente dalla definizione data all’iniziativa delle ronde, ritengo sia positivo questo movimento d’opinione. Sono, infatti, apprezzabili l’attenzione e la presenza dimostrate dai cittadini che vogliono essere protagonisti del territorio. In questo momento è emerso quel senso di comunità e di sostegno che, purtroppo, si riscopre a causa di problemi gravi». Come detto, dopo un inizio d’anno segnato dai furti, a Talamona la situazione sembra essere migliorata. Come sempre, però, l’invito rivolto alla cittadinanza è quello di non abbassare la guardia e di segnalare alle Forze dell’ordine qualsiasi presenza o movimento sospetto notato in paese. In breve Perde il controllo della sua auto «salvato» da una pianta Civo ·SOCCORRITORI al lavoro, ieri mattina, a Civo, dove un’auto è finita fuori strada. L’incidente, senza gravi conseguenze per l’automobilista lungo la Sp10. Attorno alle 8.30, un uomo di 68 anni ha perso il controllo della sua Fiat Panda 4X4: la vettura, dopo un breve zig zag sulla carreggiata, è finita nella boscaglia che costeggia la strada, arrestandosi contro una pianta. Centrale a biomasse tema scottante all’auditorium scuole Cosio Valtellino ·INQUINAMENTO ambientale e impatto sulla salute al centro di un incontro pubblico in programma venerdì 18 marzo. L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato sicurezza salute e ambiente, in collaborazione con il Wwf Titolo dell’incontro, che si terrà alle 20:45 nell’auditorium delle scuole medie, è «Centrale a biomasse, quello che non ti hanno mai detto» LA MUSICA PIANGE L’ARTISTA Addio a Mauro Buzzetti dei Romantici Vagabondi – BEMA – GLI AMANTI della cultura musicale valtellinese piangono la scomparsa di Mauro Buzzetti, 72 anni, autore, cantante e figura storica dei Romantici Vagabondi: a 25 anni Mauro ha inciso le prime canzoni con “La folk leventina“ poi altro grande successo con i Romantici Vagabondi. Conosciuto gestore del locale La Fisarmonica di Bema, è stato anche uno dei fondatori della Pro loco. Ora viveva nel Canton Ticino dove ha coltivato la passione per la musica con l’ultima incisione, grazie al suo grande amico Dante Pesciallo e ai suoi amati figli Tamara e Denis. A ricordare il suo impegno nella Pro loco è l’amico Battista Passamonti. «Abbiamo fondato la Pro Loco nel 1984, Mauro è stato uno dei promotori ed è stato vice presidente. Per anni è stato uno dei pilastri dell’associazione: era una persona molto attiva». «Dopo il 1995 lui è andato via, ma fino a quando è rimasto qui si è dato sempre da fare. E’ merito suo l’acquisto del primo capannone. Conosceva tanta gente e questo era di grande aiuto anche per noi. Per me, poi, era un grande amico, eravamo sempre insieme». Il funerale si svolgerà domani pomeriggio a Bellinzona. Ale. Ber. MOMENTI DI FELICITÀ Mauro Buzzetti con la figlia Tamara (altra brava cantante); sotto una serata nella sua Bema allietando gli amici con le canzoni. Anche l’altro figlio Denis è un musicista STORICO Mauro Buzzetti ha iniziato giovanissimo con «La folk leventina» poi i grandi successi con i Romantici Vagabondi CRONACHE GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 SONDRIO V •• PARERE IL CLUB ALPINO ITALIANO HA ESPRESSO OPINIONE CONTRARIA ALLA PROPOSTA DELLA NUOVA ATTIVITÀ IN MONTAGNA Il Cai dice no all’eliski Per la tutela ambientale di FULVIO D’ERI – SONDRIO – IL CAI Valtellinese dice no all’eliski. Questa è la conclusione alla quale è giunta, dopo un’attenta analisi di tutte le problematiche inerenti la pratica di questa attività invernale molto in voga in questi ultimi anni anche in provincia di Sondrio, la sezione valtellinese del Club alpino italiano, unitamente alla Fondazione Bombardieri. I due enti esprimono preoccupazione e contrarietà all’ipotesi, formulata nell’ambito del progetto Inverno sostenibile, di individuare alcune zone montane non protette, distribuite lungo l’arco retico, dove praticare l’eliski. PUR comprendendo una certa attenzione nel definire le aree nell’ottica di ridurre il più possibile l’impatto ambientale, attraverso una regolamentazione che impedisca una proliferazione dissennata e di ricercare una mediazione tra le varie posizioni, Cai Valtellinese e Fondazione Bombardieri, in considerazione del forte impatto ambientale di natura acu- stica, fisica, meccanica, chimica che avrebbe ripercussioni negative su flora e fauna, tenuto conto che tale attività, se permessa, potrebbe avere un incremento esponenziale nel futuro, considerata la politica ambientale del Cai espressa nel Nuovo bidecalogo, in particolare al punto 4 in cui si esprime totale contrarietà all’uso di mezzi a motore per attività ludico-sportive, ribadiscono, come già espresso in un precedente documento, il proprio parere negativo alla pratica. Approvata invece senza riserve la restante parte di Inverno sostenibile, iniziativa promossa dall’Associazione delle guide della Val Masino e della Valle di Mello. L’iniziativa, dicono dal Cai, po- trebbe essere un modello di definizione della frequentazione invernale della montagna, rispettoso dei delicati equilibri della stessa. Ponendo al centro dell’attenzione l’ambiente e coinvolgendo enti, associazioni, aziende e interessi economici e culturali, potrebbe rappresentare una metodologia di lavoro volta a trovare una valida mediazione tra istanze spesso contrapposte e inconciliabili. Per questo, Cai Valtellinese e Fondazione Bombardieri hanno aderito, in qualità di partner, al progetto contribuendo alla sua definizione e realizzazione e partecipando ai vari momenti di comunicazione, elaborazione di strategie, definizione di impegni. In particolare, hanno condiviso l’ipotesi di definizione di una area sperimentale di tranquillità nel territorio di Albosaggia sottostante il monte Meriggio. Zona che verrebbe interdetta a qualsiasi tipo di frequentazione invernale e che consentirebbe di favorire insediamento e riproduzione dell’avifauna. La realizzazione del progetto, opportunamente monitorata, potrebbe poi divenire modello da diffondere in altre zone della provincia. Focus Progetto L’ELISKI è un’attività sportiva che prevede l’uso dell’elicottero per risalire in cima a una vetta dopo una discesa con gli sci in aree fuoripista. Si ritiene che la pratica possa provocare valanghe e che il forte rumore possa disturbare la fauna locale, inoltre si tratta di una pratica molto dispendiosa APPUNTAMENTI LA GARA DI SLALOM GIGANTE SI SVOLGERÀ SULLE PISTE DELLA MAGNOLTA Ad Aprica torna il Trofeo Terziere superiore – APRICA – La gara di domenica prossima sui tracciati orobici è aperta a tutti IL CONSORZIO TURISTICO Terziere superiore, braccio operativo della Comunità montana di Tirano, ha predisposto per domenica prossima 13 marzo (rinviando causa maltempo la data scelta precedentemente), il Trofeo Terziere Superiore, giunto alla quinta edizione. La gara di slalom gigante si svolgerà in Magnolta, nel comprensorio sciistico di Aprica, con inizio alle 9.30. Alle 12 ci sarà la Messa in quota, alle 13 il pranzo nei ristoranti convenzionati (costo complessivo di 13 euro) e alle 14.30 le premiazioni sempre in quota. Solitamente alla kermesse partecipano amministratori pubblici di tutta la provincia di Sondrio; il miglior tempo assoluto si aggiudica il Trofeo Terziere Superiore, l’iscrizione è gratuita. E’ possibile iscriversi presso la Scuola sci e snowboard Aprica al numero telefonico 0342.745108. SI RICORDA anche che sabato 12, in zona Campetti, nel pomeriggio, ci sarà la gara finale del corso promosso dalla Comunità montana di Tirano. PER I PARTECIPANTI alla rassegna sportiva sulla neve (gara aperta a tutti) ci sono dei ristoranti convenzionati: il ristoro Aprica, il ristoro Pasò, l’agriturismo Malga Magnolta (il menu è fissato a 13 euro). Red. Son. •• VI CRONACHE GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 SONDRIO DATI SCONTO IL COMUNE DALLA RISCOSSIONE HA INCASSATO 3 MILIONI 504 MILA EURO CONFERMATA LA RIDUZIONE DELLA TASSA CHE OSCILLA DALL’1 AL 4% Tassa rifiuti, sondriesi virtuosi Il 90% dei cittadini ha pagato il dovuto alla prima scadenza di importi poco consistenti – aggiunge –, ma è un segnale positivo a conferma che, se tutti pagano, gli importi diminuiscono». di CAMILLA MARTINA – SONDRIO – SONDRIO città virtuosa nel pagamento della tassa rifiuti. Nel 2015, il Comune ha emesso F24 per un totale di 3 milioni 885 mila euro, incassando 3 milioni 504 mila euro: il 90,2%. Percentuale che arriva a sfiorare il 98% dopo l’avvio dell’iter di richiamo dei morosi. Infatti, a seguito della prima raccomandata, si aggiunge ulteriore 5% della popolazione e, in seconda battuta, un altro 2%. In questi giorni, intanto, sono in consegna le lettere per la Tari 2016 nelle quali vengono specificati l’importo da pagare e le modalità (acconto ad aprile, saldo a novembre). I CITTADINI che non hanno ancora pagato il 2015 hanno la possibilità, entro il 21 marzo, di fare il ravvedimento operoso, pagando una sanzione del 3,75%, anziché del 30% (che scatterà oltre questa data). Busi ricorda che l’insistenza sul pagamento della Tari dipende dal fatto che il Comune deve rientrare del 100% sui costi del servizio (pari a 4milioni di euro) e che quanto non recuperato va a pesare su tutti gli utenti l’anno successivo. Inoltre, differentemente dalle altre tasse, che hanno margini di accertamento più morbidi, sulla Tari il COME annunciato in sede di bi- RISPARMIO L’assessore al Bilancio del Comune (National Press) Comune non anticipa nulla. Per lancio di previsione, si conferma di Sondrio, Gianpiero Busi avere un’esatta fotografia della sila riduzione della tassa che osciltuazione e poter così risolvere i pochi casi di insoluto, tra gli la «dall’1 al 4% e varia a seconda della tipologia», spiega l’asobiettivi del Comune è stato inserito il contrasto all’evasiosessore al bilancio del Comune di Sondrio, Gianpiero Busi. ne che coinvolge il Servizio anagrafe, l’Ufficio commercio, il Ad esempio, una famiglia di 6 componenti risparmierà circa Servizio urbanistica e la Polizia locale: «Abbiamo riscontra5 euro, un albergo con ristorante circa 61 euro, un ufficio o to una serie di casi in cui non c’è corrispondenza tra quanto studio professionale 123 euro, un ristorante 138 euro, una dichiarato e la realtà». pescheria 71 euro e un bar 55 euro, un negozio di abbiglia- Da ricordare, infine, che per i soggetti in difficoltà economimento da 160 metri quadri 123 euro. «In alcuni casi si tratta ca ci può essere l’accordo di rateizzazione. SONDRIO CON LA BANCA A VERONA PER GUARDARE AL MERCATO INTERNAZIONALE Vinitaly e business, la BPS aiuta le cantine – SONDRIO – LA BANCA POPOLARE di Sondrio, nell’ambito del Vinitaly che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile prossimi, offre alla clientela la possibilità di ricevere al proprio stand la visita di buyers canadesi, americani e belgi. Le aziende interessate possono inviare anticipatamente il proprio profilo aziendale e la propria posizione in fiera: queste informazioni verranno trasmesse alle delegazioni straniere per verificarne l’interesse e fissare gli appuntamenti durante i giorni della manifestazione. L’adesione da parte dei clienti della Banca Popolare di Sondrio è gratuita previa iscrizione entro il 21 marzo. Tutte le dipendenze e il Servizio Internazionale della Banca Popolare di Sondrio (tel. 0342.528783) - e-mail:[email protected] sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni e chiarimenti. Il 50° Salone dei vini e distillati di Verona vedrà in questa edizione la presenza di oltre 4mila espositori. Vinitaly conta anche le rassegne: Sol, Agrifood Club ed Enolitech che completano l’offerta di Veronafiere nel settore wine&food e tecnologie. Red. Son. APRICA MOLTI INTERVENTI Tanti incidenti in pista Ferita bimba di 5 anni – APRICA – ENNESIMA GIORNATA di sole e neve sulle piste delle stazioni sciistiche della provincia. Ed ennesima giornata di lavoro per gli operatori del soccorso chiamati ad assistere sportivi infortunatisi sui pendii innevati. Il primo intervento è stato effettuato a Chiesa in Valmalenco, attorno alle 10.40, e ha visto anche l’impiego dell’elisoccorso di Sondrio. Il ferito, un ragazzo di 22 anni, è stato trasferito all’ospedale del capoluogo in codice giallo. UNA MANCIATA di minuti più tardi, i soccorritori sono entrati in azione a Livigno, trasportando al pronto soccorso un uomo di 57 anni infortunatosi sulle piste del Mottolino. E’ stata, invece, accompagnata all’ospedale di Edolo una donna di 53 anni, soccorsa ad Aprica. Poco dopo le 12.30 un bimbo di 9 anni si è infortunato a in Valmalenco, mentre un’altra giovanissima sciatrice, una bimba di 5 anni, è stata protagonista di un incidente ad Aprica. Entrambi sono stati portati all’ospedale di Sondrio. NEL CORSO DELLA GIORNATA, altri infortuni si sono verificati a Livigno e Bormio, ma nessuno ha avuto conseguenze gravi per le persone coinvolte. Tragedia invece nella vicina Svizzera: Siegfried Rainer di Campo di Trens, altoatesino di 33 anni, è morto sotto una valanga mentre praticava scialpinismo nei pressi di Thalkirch nel cantone svizzero dei Grigioni. Sotto la valanga è morto anche il compagno di escursione, uno slovacco di 29 anni. L’incidente non ha avuto testimoni. Le salme sono state localizzate dal soccorso alpino svizzero con l’apparecchio elettronico Arva. Alessia Bergamini SONDRIO L’INIZIATIVA È STATA IDEATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE SCARPATETTI DEL CAPOLUOGO Gli oggetti usati tornano a nuova vita al mercatino ScarpaBellando – SONDRIO – TORNA ScarpaBellando: il mercatino dell’usato che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare al riutilizzo degli oggetti. La manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale Scarpatetti, nasce con la voglia di credere che tutti gli oggetti possano avere una nuova vita e di insegnare alle nuove generazioni a evitare gli sprechi per rispettare l’ambiente. ScarpaBellando è l’occasione per tra- smettere questi valori, per socializzare e anche divertirsi. L’edizione 2016 si svolgerà nelle seguenti date: 20 marzo, 17 aprile, 29 maggio, 25 settembre, 30 ottobre e 27 novembre. Come per l’anno scorso ricordiamo che nell’ambito della manifestazione è consentita la vendita o il baratto di tutte le merci di poco valore usate, vintage o modernariato, come: abbigliamento, oggetti di casa, articoli sportivi, collezioni- smo, bigiotteria, libri, elettronica, piccoli elettrodomestici. L’ASSOCIAZIONE intende con oggetti usati tutti quei «beni mobili che, subìto il loro naturale impiego, sono ancora più o meno suscettibili d’uso, appartengono a una cultura o civiltà del passato anche recente e non sono più reperibili attraverso i normali canali commerciali». E precisano: «Non sono consentite l’esposizione e la vendita di oggetti nuovi o di recente fabbricazione, anche artigianale, comprese le imitazioni di oggetti antichi». Chi desidera partecipare a ScarpaBellando deve solo posizionare i propri oggetti nel punto preferito da piazza Quadrivio fino al lavatoio di via Scarpatetti. La partecipazione è libera a tutti: i bambini possono partecipare gratis, mentre alle bancarelle si chiede un contributo di 10 euro. Tutto il programma IL mercatino del centro storico di Sondrio si svolgerà in queste date: 20 marzo, 17 aprile, 29 maggio, 25 settembre, 30 ottobre e 27 novembre. I bambini possono partecipare liberamente, mentre chi espone su bancarella dovrà pagare dieci euro.