LA RETE DEL PENSIERO

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LA RETE DEL PENSIERO
FILOSOFIA
Enzo Ruffaldi - Piero Carelli - Ubaldo Nicola
Gian Paolo Terravecchia - Andrea Sani
LA RETE
DEL
PENSIERO
E
Z
N
E
T
E
COMP
E
T
N
CLIL
E
C
O
D
L
I
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P
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MULTI
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Didattic
IV
All’interno
CD DEMO
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1 1
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27/11/15
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LŒscher Editore
Divisione di Zanichelli editore S.p.A.
Via Vittorio Amedeo II, 18
10121 Torino (TO) — Italia
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II
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“La filosofia è materia di confine:
costruisce i concetti, li mette in
discussione, ne prende anche in
prestito da altre discipline, creando una
rete che genera il pensiero, forma gli
uomini, struttura le società, partendo
dall’esperienza per comprenderla,
rielaborarla e viverla meglio.”
Sommario
1. 2. 3. 4. Com’è fatto il libro
Didattica inclusiva
Per il docente
Il multimediale
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2
6
7
8
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2. Com’è fatto il libro
LA RETE DEI
cONCETTI E DEI PROBLEMI
TI
La rete dei CONCET LEMI
OB
PR
e dei
I PROBLEMI DI PART
ENZA
enza universale?
una conosc
• È possibile
iva?
una conoscenza oggett
• È possibile
a
e? Come
a = saggezz
il divenir
ile
sapienz
• È possibenderl
o razionalmente?
compr
licità? Come
moltep
la
ile
• È possibenderla razionalmente?
compr
sali e oggettivi?
• Esistono valori univer
Ogni modulo è preceduto da una pagina
che restituisce un colpo d’occhio globale
sulla rete dei concetti e dei problemi:
quelli di partenza, quelli approfonditi
nel modulo e i nuovi problemi nati dalle
soluzioni proposte.
PLATONE E IL SUO
è inderivato
e indistrut tibile
proprio perché è
unico, ogni cosa è una
manifestazione
di un’unica realtà
ha il
che caratteristiche
principio (arché)?
è la stessa natura
che genera
posizione
detta
I NUOVI PROBLEMI
Idea
Essenza
a
sapienza = saggezz ivo
Soggettivo / oggett
Anima / corpo
Ragione / passioni
Generi, dialettica
proble
cano?
a = saggezza
sapienz
o lo compli
RESSE
o
viene connotato
in modi diversi
dai vari filosofi
divino
se unico è il
principio di tutto,
allora il divino è in
tutte le cose
monismo
11/11/15 13.07
panteismo
ndd 154
quindi
la natura è
vivente
concezione
detta
come
o
qualcosa di infinito,
indeterminato: l’ápeiron
ilozoismo
Talete
Anassimandro
LE MAPPE
Anassimene
secolo a.C., la
passi, tra il vii e il vi
Grecia,
o la tradizione, fa i primi
siamo nel cuore della
di Mileto che, second
o e Anassimene. Non
È nella città ionica
Turchia), una terra
di Talete, Anassimandr
ia Minore (nell’attuale
ricerca filosofica a opera
culture più
esattamente nell’As
con
più
o
li,
contatt
al
orienta
, che – grazie
ma in una delle colonie
re gli orizzonti
una condizione, questa
e:
allarga
Orient
e
che
nte
può
– non
di frontiera tra Occide
commerciali in atto
de a loro
agli intensi rapporti
della ricerca, doman
antiche e grazie anche
le «domande» la molla
domande. Sono, infatti,
mentali e stimolare
Per scoprirli,
stupore.
simi «ricercatori»?
volta generate dallo
pongono questi primis
interrogativi che si
gli
sono
quali
.
Ora,
e: arché e phýsis
tto le parole-cardin
indaghiamo anzitu
Ogni paragrafo è preceduto
da una mappa concettuale
che ne ripercorre la struttura
argomentativa.
ARCHÉ E PHÝSIS
L’arché
per
(Quest
perciò
eterno
stesso
un elemento e, nello
tempo, infinito: l’aria
Una terra
di frontiera
quello vero?
ere le
ile conosc
• Comeseè possib
ndenti?
idee, sono trasce
sono davvero
• I valorindenti
?
trasce
virtù
ente conoscere la
• È suffici
essere virtuosi?
conosc
ica»)
• Il mondoioneche«Matri
x e la caverna platon
(Quest
dell’individuo?
alla realizzazione
a può contribuire
esistenziale»)
• La politic
a come dimensione
?
(Questione «La politic
o ricerca del piacere
superamento di sé
è impulso verso il
gia»)
psicolo
e
• L’amoreione
ia
«L’amore, tra filosof
(Quest
stessa cosa?
e il cervello sono la
cervello»)
e
• La mente
mente
corpo,
e
ione «Anima
dell’arché
elemento sempre associat
alla vita: l’acqua
che cos’è il principi
(arché)?
può
trascendente
• Un’essenza
spiegare le cose reali?
no davvero il
• Le ideemarisolvo
della molteplicità,
Mod_04_153-248.i
MODULO 2
I primi filosofi
30
eticoa
Virtù
Universale
Concetto
I CONCETTI
CENTRALI
iamo con i sensi è
quindi
Essere
= saggezz
Relativaismo
sapienz
TEMPO
QUESTIONI DI INTE
rca
1 Gli ionici e la rice
I CONCETTI
DA RIPASSARE
ne filosofica da
volta nella sua accezio
– pare – per la prima
posta da tale condi arché (utilizzato
«inizio». La domanda
Qual è il significato
valore di «origine»,
origine?».
al v secolo a.C. ha il
ciò da cui tutto ha
Anassimandro)? Fino
non
seguente: «che cos’è
formulata nel modo
pure altri significati:
ta
essere
to
presen
ele,
pertan
cetto può
ne fa Aristot
mento, ciò
o buona la lettura che
o al di sotto del cambia
Arché, tuttavia, se teniam
che permane identic
cosa una
tutto, ma anche ciò
ciò a cui ritorna ogni
origine
ha
uenza,
cui
da
conseg
ciò
di
solo
le cose e,
ento di tutto
trasformazioni di tutte
e l’origine e il fondam
scoprir
di
quella
è
che permane nelle
are
rso».
ta. L’esigenza da soddisf
una «unità», un «unive
volta che viene distrut
fa della molteplicità
stesso tempo, ciò che
ciò che muta e, nello
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d 30
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FISSIAMO I CONCETTI
FISSIA MO IL CONCE
IL MOVIMENTO DELLE IDEE
2
TTO
ATARASSIA
L’età ellenistica
360
MODULO 6
Una scheda apposita ripercorre
l’ossatura concettuale del
paragrafo.
ataraxía, significa let«Atarass ia», dal greco
di agitazione», «asteralmente «assenza
tratta
nto» dell’anima. Si
senza di turbame
ne di imperturbabiquindi di una condizio
,
di emozioni o passioni
lità assoluta priva
Gli
ie» dello spirito.
consider ate «patolog
estirper
radicale
via
stoici indicano una
esse non vanno modepare le emozioni:
equilibrio, come voleva
rate con senso di
I LUOGHI DELLA
essere complet aAristotele, ma devono
modo
quasi asportate in
mente sradicate,
La dottrina stoica
chirurgico dalla psiche.
nza
maggiore benevole
non dimostr a una
generalmente
passioni
le
neppure verso
la
ili e positive, come
consider ate augurab
specie se nella forcompass ione o l’amore,
ne di
condizio
(una
nto
ma dell’innamorame
stoici
dell’anima). Per gli
forte turbamento
CULTURA ELLENISTICA
ico si assiste
Nel periodo ellenist
ento della
a un deciso increm
e culturale.
ricerca scientifica
altre
La città che più delle
crescit a e
contribuisce a questa
e ne trae maggior
che parallelament
d’Egitto: qui
lustro è Alessandria
Archimede
atici
matem
i
sono attivi
a) ed Euclide, i
(originario di Siracus
(nato a Cirene)
geografi Eratostene
più
o, oltre a Galeno (il
e Tolome
passato
del
import ante medico
te), originario di
insieme a Ippocra
a fondare
Pergamo, ove tornerà
nti e l’emotiv ità raple passioni, i sentime
l’ostacolo da superare
presentano infatti
la
razionalità e quindi
per raggiungere la
serenità interiore.
ATI
CONCET TI CORREL
dovere; virtù
lógos; cosmopolitismo;
ni ed esercizi
ONLINE definizio
(III SECOLO A.C.)
una scuola.
dria non
La fortuna di Alessan
tanza di
cancella però l’impor
va, quantomeno
Atene, che conser
ruolo centrale:
per la filosofia, un
iscono i più
ad Atene si trasfer
ellenist ici (tutti
import anti filosofi
a minore)
o quasi originari dell’Asi che si
scuole,
e lì sorgono le loro
più antiche
aggiungono a quelle
e da Aristotele.
fondate da Platone
a essere
Atene continua quindi
a ha i suoi
la città in cui la filosofi
li sviluppi, ma
maggiori e più origina
più generale
da un punto di vista
essere
è Alessandria a dover
culturale
considerata la capitale nia in
testimo
dell’Ellenismo. Lo
ne della
particolare la creazio
biblioteca
fornita
e
ampia
più
raccoglieva le
dell’ant ichità, che
conosc iute
principali opere allora
i di ogni
e forniva agli studios
li preziosi per la
disciplina materia
dria che, ad
ricerca: è ad Alessan
per la prima
esempio, vengono
e le opere di
volta raccolte e ordinat
Aristotele.
Una ricca cartografia contestualizza i luoghi
dei filosofi e mostra il movimento delle idee
nei secoli.
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DUBITO ERGO SU
M
La verità percettiva
DUBITO ERGO SUM
Quale valore si deve
attribuire alle percezi
oni sensibili? Da una
senza immagini, suoni
parte l’esperienza non
e odori il mondo non
può fare a meno dei
sarebbe come lo conosci
che mostrare, sembra
dati percettivi:
amo. Dall’altra, però,
no occultare la verità
vi sono casi in cui le percezi
delle cose.
oni, più
La filosofia e la pólis
104
La verità percettiva
2
3
4
5
6
7
L’esperienza
8
LE SCHEDE:
DUBITO ERGO SUM
9
MODULO 3
Quale valore si deve attribuire alle percezioni
Da una parte l’esperienza non può fare a meno dei dati percettivi:
Considerasensibili?
questa figura: che cosa
puoi dire della lunghe
za dei due segmenti
zpotrebbe essere il
fra 3 e 6 e fra 6 e 9?
quadro
segnalevi
senza immagini, suoni e odori il mondo non
sarebbe
come
lo conosciamo.
Dall’altra,
però,
casi
in cui le percezioni, più
La vista dice che
ticosono
il primo
di un appare
è più lungo del
visivo, oppure parte
cchio
secondo, ma ci sono
di un progetto tecnico
buoni motivi
per pensare il contrar
Oltre che sulla nozione di volontà, la riflessione intima di Agostino getta nuova luce su due con
Il tempo
o altro ancora.
La cosa notevole è
io, dato che il righello
che, se non ci fosse
scandisce le
che mostrare, sembrano occultare la veritàduedelle
cose.
distanze in un ugual
il righello, nulla ti avrebbe indotto
numero di centimetri.
psicologico
a sospettare delle
Anche cambiando
tue percezioni.
il tempo e la memoria, che egli, per la prima volta nella storia del pensiero, pone in stretta con
Avresti in buona fede
il punto di vista o
testimoniato di aver
guardando la
pagina di sbieco l’illusio
visto due segmenti di diversa lunghe
ne percettiva perma
zza: questa illusion
ne: il primo
segmento continua
e
è
univers
e
non deriva affatto
ale
assurdamente a sembra
T3 p. 503
sione. I greci avevano cercato di spiegare il tempo con il movimento. Ma una cosa è il movim
da errori soggettivi.
re più lungo
del secondo. Questo
Ed è solo una fra
le tantissime illusion
è un test elaborato
i percettive scoper
dalla moderna
percettologia sperim
te
dalla
percett
logia.
oentale; ma in sé è
altro è il tempo. Con il tempo misuriamo il movimento, ma il tempo chi lo misura? Sebbene
molto semplice:
consiste solo in un
Ma se le cose stanno
segmento con tre
frecce incidenti. Si
così, come potrai
tratta di una figura
d’ora in poi
fidarti della tua vista?
geometrica che non
E d’altra parte: si può
nella vita quotidiana usino questa nozione, la sua definizione è molto problematica. «Che co
è certo inusuale:
vivere senza
credere a ciò che si
vede?
tempo? Se nessuno me lo chiede lo so», dice Agostino in uno dei passi più noti delle Confes
Riflessione
(XI, xiv, p. 235), «ma se cerco di spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so». In effetti il lingua
2
3
4 to fra verità, conosc
5 enza
6
7
8
9
Il rappor
e dati percettivi è
tema affrontato da
un
re, sul piano scienti
tutti i filosofi greci,
fico, perché la vista
con esiti molquotidiano distingue tre dimensioni temporali: il passato, il presente e il futuro. Ma il passat
to diversi fra loro.
si comporta in
questo strano modo.
Platone, probabilment
Uno scettico vi avrebb
e, vedrebbe in
questa esperienza
e visto la
prova dell’inaffidabil
una dimostrazione
ità
di ogni percezione.
di come la realtà
possa essere colta
quanto non è più, non esiste realmente nel mondo attuale, e il futuro, per definizione, non
Ma possiamo
immaginare che il
solo andando oltre
filosofo più turbato
le mere percezioni, il cui valore appare
da questa esperienza sarebbe stato
solo alla luce delle
Epicuro
.
idee (in queA suo avviso, infatti,
L’esperienza
sto caso: uguaglianza,
cora. Unica realtà sembra essere il presente, ma a ben vedere anch’esso ha una natura sfugg
niversalità e l’evide
l’udiversità, centimetro,
nza di una percez
millimetro,
somma). Aristotele,
ione immediata e
attuale (cioè non ricorda
invece, sarebbe interes
ta) dovrebbero essere
sato a capiuna prova
della sua verità.
l’attimo presente è una sottile mediazione fra il prima, un non-è-più, e un dopo, un non-è-an
Considera questa figura: che cosa puoi dire della lunghezpotrebbe essere il quadro segnaletico di un apparecchio La conclusione è che, nonostante sia spesso considerato come qualcosa di oggettivo, che esiste
za dei due segmenti fra 3 e 6 e fra 6 e 9? La vista dice che
visivo, oppure parte di un progetto tecnico o altro ancora.
pendentemente da chi lo misura, in realtà il tempo è un elemento della soggettività, un m
Fonte: Nella moder
na psicologia della
percezione questa La cosa notevole è che, se non ci fosse il righello, nuldello psichia
il primo è più lungo del secondo, ma cinome
sono
buoni
motivi
esperienza è nota come
tra tedesc
o che la scoprì verso
«illusione di MüllerPhysiologie», 1889,
la fine dell’Ottocent
di essere dell’anima, nella cui interiorità esso vive come memoria del passato e aspettativ
Lyer», dal
pp. 263-70).
o (Optisc Urteilstäuschun
gen,
«Archiv für
per pensare il contrario, dato che il righello scandisce
le
la ti avrebbe heindotto
a insospettare
delle tue percezioni.
futuro. Il tempo è propriamente distensio animi, ossia durata e vita dell’anima.
due distanze in un ugual numero di centimetri.
Avresti in buona fede testimoniato di aver visto due segAnche cambiando il punto di vista o guardando la
menti di diversa lunghezza: questa illusione è universale
pagina di sbieco l’illusione percettiva permane: il primo
e non deriva affatto da errori soggettivi. Ed è solo una fra
segmento continua assurdamente a sembrare più lungo
le tantissime illusioni percettive scoperte dalla percettodel secondo. Questo è un test elaborato dalla moderna
logia.
METAFORE
DEI FILOSOFI
percettologia sperimentale; ma in sé è molto semplice:
Ma se le cose stanno così, come potraiLE
d’ora
in poi
consiste solo in un segmento con tre frecce incidenti. Si
fidarti della tua vista? E d’altra parte: si può vivere senza
tratta di una figura geometrica che non è certo inusuale:
credere a ciò che si vede?
Oltre che sulla nozion
e di volontà, la riflessi
MODULO 3
La filosofia e la pólis
104
Una scheda che illustra
esperienze filosofiche per
imparare a dubitare delle nostre
sensazioni.
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d 104
LE SCHEDE:
LE METAFORE DEI FILOSOFI
05/11/15 15.51
Il contesto
Il tempo
psicologico
T3 p. 503
C
LA MEMORIA COME
UN EDIFICIO
one intima di Agosti
il tempo e la memo
no getta nuova luce
ria, che egli, per la
su due concetti,
prima volta nella storia
sione. I greci avevan
del pensiero, pone in
o cercato di spiega
stretta
re il tempo con il movim
connesaltro è il tempo. Con
ento. Ma una cosa
tempo misuri
he cos’è la memoria?
Quali ilsono
i suoi
limiti?
è il movimento,
amo il movim
nella vita quotidiana
ento, ma il tempo chi
usino questa nozion
lo misura? Sebbene
e, la sua definizione
tutti
tempo? Se nessuno
è molto problematica.
me lodella
chiede lo spiritualità,
Quali i rapporti con(XI,
altre
aree
so»,
«Che
dice
cos’è il
Agosti
no in uno dei passi
xiv, p. 235), «ma se
più noti delle Confes
cerco di spiegarlo a
chi me lo chiede, non
sioni
quotidiano disting
ue tre dimensioni
lo so». In effetti il
come la fantasia o la coscienza?
ciò
tempo
lingua
rali: il afferggio
quanto non è più, Ed è vero
passato
, il presente e il futuro
non esiste realmente
. Ma il passato, in
nel mondo attuale,
cora. Unica realtà sembr
e il futuro, per definiz
479
mava Aristotele, cioè che
nulla
via essere
puòil presen
essere
nella
ione, non è ante, ma a ben
l’attimo presen
vedere anch’esso ha
te è una sottile media
una natura sfuggente:
zione fra il prima,
La conclusione è che,
Il rapporto fra verità, conoscenza e dati percettivi è un
re, sul piano scientifico, perché la vista si memoria
comporta che
in non derivi
un non-è-più, e un
nonostante sia spesso
dopo, un non-è-ancora
da tepercezioni
pregresse?
considerato come qualco
pendentemen
.
da chi lo misura, in
sa di oggettivo, che
realtà il tempo è un
esiste indidi essere dell’anima,
tema affrontato da tutti i filosofi greci, con esiti molquesto strano modo. Uno scettico vi avrebbe
visto
la
eleme
nto
della soggettività
nella cui interio
Nel x libro delle Confessioni
Agostino
affronta
prorità esso viveil
, un modo
futuro. Il tempo
come
memoria del passat
è propriamente distens
o e aspettativa del
io animi, ossia durata
to diversi fra loro. Platone, probabilmente, vedrebbe in
prova dell’inaffidabilità di ogni percezione. Ma
possiamo
e vita dell’anima.
blema
complicando e perfezionando una metafora
questa esperienza una dimostrazione di come la realtà
immaginare che il filosofo più turbato da questa
espearchitettonica già in auge negli antichi trattati di
possa essere colta solo andando oltre le mere perceziorienza sarebbe stato Epicuro. A suo avviso,mnemotecnica.
infatti, l’u- LE METAFORE DEI FILOSOFI
LA MEMORIA COME
ni, il cui valore appare solo alla luce delle idee (in queniversalità e l’evidenza di una percezione immediata e Il contesto
UN EDIFICIO
he cos’è la memo
ria? Quali sono i suoi
sto caso: uguaglianza, diversità, centimetro, millimetro,
attuale (cioè non ricordata) dovrebbero essere una prova C Quali
limiti?
i rapporti con altre
aree della spiritualità,
come la fantasia o
la coscienza? Ed è
somma). Aristotele, invece, sarebbe interessato a capidella sua verità.
vero ciò affermava Aristotele, cioè
che nulla vi può essere
nella
ria che muoversi
icordare èmemo
come
(quindi
è un atto vonon derivi da percez
ioni pregresse?
Nel x libro delle Confess
ioni Agostino affront
a il pro- le innumeblema
complicando e perfez attraverso
lontario earchite
intenzionale)
ionando una metafo
ra
ttonica già in auge
negli antichi trattat
otecni
ca.
revoli stanze dimnemun
palazzo,
nelle qualii di sono riposte
metafo
ra di cose. Alcuni di questi
le immagini diLaogni
sorta
quelle di essenza, esistenza o valore. In breve: il p
icordare è come muove
rsi (quindi è un atto
Rdisposti
volontario e intenzin
simulacri sonorevoli
modo
da essere
ben visilazzo della memoria comprende spazi innumerev
ionale)
attraverso le innum
estanze di un palazzo
, nelle quali sono
riposte
le immag
ini di ognicoscienti
bili: dal
alludono ai
ricordi
e dipermanenti.
Altri,
li; si estende sino a comprendere tutti gli ogge
sorta di cose. Alcuni
Fonte: Nella moderna psicologia della percezione questa esperienza è nota come «illusione di Müller-Lyer»,
questi
simulacri sono dispos
quelle di essenza,
ti in modo da essere
esisten
za
o
valore.
ben visibili: alludono ai ricordi
In breve: il palazzo
accatastati
questi,cosciesono
nascosti
madellaintegri:
in vario modo presenti nella coscienz
memoria comprende e i pensieri
nti e perma
nome dello psichiatra tedesco che la scoprì verso la fine dell’Ottocento (Optische Urteilstäuschungen, in «Archiv
für dietro
nenti. Altri,
spazi innumerevoaccatastati dietro
li; si estende sino
questi, sono nascos
a comprendere tutti
PRO&CONTRO
ti ma integri:
indicano i ricordi
gli oggetti
erecuperabili
i pensieri in vario
soggetti a oblio,
indicano i ricordi
soggetti
a oblio,
ma Agosti
sottolinea la vastità di questo edificio, m
Physiologie», 1889, pp. 263-70).
modo presenAgostino
ma recuperabili
ti nella coscienza.
con un’attività di ricerca
no sottolinea la vastità
(rievocazione). Altri
di
questo
ancora,
deteriorati dal tempo
edificio
anche la sua profon
,la
ma sua profondità: vi sono stanze sotterrane
sino
a essere irriconoscibil
con un’attività
dio ricerca
(rievocazione).
Altri ancora,
anche
dità: vi sono stanze
alludon
sotterranee,
i,
all’oblio definitivo,
rispetto al livello
ai ricordi irrecuperabidella consapevolez
li come quelli della
za cosciente,
depositi abissali nei
prima
infanzia
quali ci è difficil
a. Eessere
deteriorati dal
sino
rispetto
ancora: alcuni irriconoscibili,
simulatempo
e spingerci, e al livello della consapevolezza coscient
cri sono immag ini
ancor più sotto altre
di percezioni passat
profondità che induco
e (oggi
le penseremmo come
no terrore. Come dire che
fotogra
non c’è un limitedepositi
fie),ai
ma altri
alludono all’oblio
definitivo,
ricordi
rappre- irrecuperabipreciso all’opera abissali nei quali ci è difficile spingerci,
sentano nozion
di scavo che l’anima
i non percettive,
, tramite la memo
PRO&CONTRO
ossia idee, come
ria, può
piere in se stessa.
Il periodo dei sofisti e di Socrate è caratterizzato dalla democrazia. Come abbiamo visto, vi partecipavano
li come quelli della prima infanzia. E ancora:
alcuni
ancorcompiù sotto altre profondità che inducono terr
La democrazia digi
soltanto i cittadini maschi, una partetale
minoritaria della popolazione, ma in compenso era in buona misura
simulacri sono immagini di percezioni passate (oggi
re. Come dire che non c’è un limite preciso all’ope
Il periodo dei sofisti
e di Socrate è caratte
rizzato
soltant
dalla democrazia.
o i cittadi
una democrazia diretta,
che
prevedeva
laminori
partecipazione
attiva
di tutti gli aventi diritto, in particolare nell’orle penseremmo come fotografie), ma altri rappredi scavo che l’anima, tramite la memoria, può com
ni maschi, una parte
Come
abbiamo visto, vi partec
taria della popolazione,
una democrazia diretta
ipavano
Mod_03_091-152.indd 104
05/11/15 15.51
ma in compenso era
, che prevedeva
in buona è
ganismo l’assemblea.
ipazione attiva
misura
più importante, l’assem Lala partec
ganismo più importante,
nostra
democrazia,
invece,
rappresentativa. Oggi però Internet
107 non percettive, ossia idee, come piere in se stessa.
sentano nozioni
di tutti gli aventi diritto,
blea. La nostra democ
in particolare nell’orconsente, potenzialmen
razia, invece, è rappre
te, il coinvolgimento
sentat iva. Oggi però
diretto dei cittadini
no fatto di questa
Interne
t
nelle
possibi
consente, potenzialmente,
il coinvolgimento
cittadini
scelte e107alcuni movimenti politici hanlità la propria bandie diretto deiscelte
e alcuni movimnelle
enti politici hanra. Analizziamo i pro
Manuel Castells raccon
e i contro della democ
ta lo straordinario
razia
esperimento della
la sua stagione d’oro
Città digitale di Amster i pro telema
no fatto di questa possibilità
la dalpropria
e hai tica.
contro della democrazia telematica.
1994 al 2000; bandiera.
dam (DDS), che
il politologo Giovan Analizziamo
fronti della «demo
avuto
ni Sartori avanza
crazia referendaria».
invece alcune
e nei conManuel Castells racconta lo straordinario esperimento della Cittàcritich
digitale
di Amsterdam (DDS), che ha avuto
la sua stagione d’oro dal 1994 al 2000; il politologo Giovanni Sartori avanza invece alcune critiche nei confronti della «democrazia referendaria».
Spesso iRiflessione
filosofi hanno
elaborato immagini e
metafore per rendere più
chiaro il proprio pensiero: in
queste schede si illustrano le
più importanti, accompagnate
da un disegno.
La metafora
R
La democrazia digitale
Mod_08_465-512.ind
d 479
04/11/15 19.21
LE SCHEDE:
PRO&CONTRO
Mod_08_465-512.indd 479
ci cápitano decine di
decisioni da
prendeogni decisione è isolata:
sta da sola di fronte
decidente
Milano 2002, pp. 142, 149,
157)egualme
a un
nte solitario (che non
interagisce con nessuno). Qui la controde
duzione può essere
che a monte dei pacchetti già confezionati che
ci arrivano sul video
vi sono pur sempre
dei confezionatori che
li discutono e negozian
o tra loro. Vero: ma
peggio che mai. Chi
sarebbero i confezion
atori (estensori) dei
ferendum? Anche se
rerestassero individui
eletti a
tativo, nella democra
zia referendaria il gioco titolo rappresene
cambiano radicalm
ente. La partita sta tutta, la posta in gioco
primo, nel decidere
l’agenda (quel che è da
mettere in decisione
rispetto a quel che non
è da disturbare) e, secondo,
nel modo di formular
e i quesiti. […]
Insomma, la democra
zia referendaria centupli
manipolazione e di
ca i rischi di
imbroglio del dêmos
ben al di
già riesca al demagog
o di cui abbiamo esperien là di quanto
za.
Castells sottolinea come la Città digitale di Amsterdam abbia offerto
ai cittadini l’opportunità di
– dare voce alle loro opinioni;
– organizzare proteste;
– votare su determinate questioni.
In questo modo ha determinato una dilatazione della partecipazione
democratica.
Sartori sottolinea i rischi di una democrazia digitale (o come la chiama lui «elettronica»): proprio perché viene a mancare il rapporto
interpersonale, non esiste scambio di opinioni ed è quindi assente
l’influenza reciproca che si verifica tra persone fisiche.
Di conseguenza la democrazia risulta «amputata», «impoverita»,
perché è proprio dal confronto di opinioni che si riesce a cogliere la
complessità di un problema ed è possibile giungere a una soluzione
il più ampiamente condivisa.
Internet deve essere sfruttato per mettere a disposizione dei cittadini informazioni utili per le loro decisioni politiche.
In tal modo, ribadisce Castells, è possibile togliere ai politici il monopolio delle informazioni e nello stesso tempo rovesciare il rapporto
tra governanti e governati: non è il governo che controlla il popolo,
ma il popolo che controlla chi governa.
Sartori evidenzia un ulteriore rischio. In una «democrazia referendaria» i cittadini si trovano di fronte a quesiti già preconfezionati dagli estensori; proprio questi estensori potrebbero, col
loro potere, manipolare e imbrogliare il popolo stesso: si avrebbe
dunque una democrazia che, invece di essere diretta, risulterebbe «etero-diretta» (cioè diretta dall’esterno).
Mod_03_091-152.ind
d 107
05/11/15 15.51
Internet doveva essere uno strumento ideale per favorire
la democrazia e lo è ancora. Accedere alle informazioni politiche può essere facilitato in modo che i cittadini possano
essere informati quanto i loro
31636_Ottavino_Filosofia_SPECIMEN.indd
3 leader. Con la buona volontà
dei governi, tutti i documenti pubblici, così come un’ampia
Anche se in una notte ci cápitano decine di decisioni da prendere, ogni volta ogni decisione è isolata: sta da sola di fronte a un
decidente egualmente solitario (che non interagisce con nessuno). Qui la controdeduzione può essere che a monte dei pacchetti già confezionati che ci arrivano sul video vi sono pur sempre
PROFILO
re, ogni volta
Schede per introdurre alla discussione
razionale: su temi “caldi” e attuali,
sono presentati, con rapidi stralci
antologici, le posizioni di importanti
(G. Sartori, Democrazia. Cosa è, Rizzoli, Milano 1993, pp.
84-86)
studiosi,
filosofi, scienziati.
PROFILO
può essere facilitato
zioni poessere informati quanto in modo che i cittadini possano
i loro leader. Con la
dei governi, tutti i
buona volontà
documenti pubblici
, così come un’ampi
gamma di informa
a
zioni non segrete,
possono essere resi
disponibili online.
L’interattività permett
e ai cittadini di richiedere informazioni,
dare voce alle loro
opinioni, chiedere
risposte personalizzate
ai
re il governo a controlla loro rappresentanti. Invece di essere il popolo, è il popolo
controllare il governo,
che potrebbe
come in realtà sarebbe
momento che in teoria
suo
è il popolo che dovrebbe diritto, dal
ne della situazione.
essere padroInternet mette le persone
in contatto in un’agorà
dare voce alle loro preoccup
pubblica, per
azioni e condividere
le speranze.
leggi
La DDS è diventata immediatamente un successo
Democrazia diretta significa anche governarsi da
trad. it. di S. Viviani,
Feltrinelli,
Milano
straordinario, sia per il richiamo
esercitato
pubblisé (nel quale il sé ha ancora senso) finché restiamo
2002, pp. 142, 149,sul
157)
zia. Cosa è, Rizzoli,
Milano 1993, pp. 84-86)
co, sia per l’interesse
nella comunità globale
nell’ambito di «presenti osservabili». Quando l’osserCastells sottolinesollevato
a come la Città digitale
di Amsterdam abbia
ai cittadini l’opportu
offerto
nità di
Sartori sottolinea i
di Internet. I– residenti
vabilità svanisce e la compresenza viene meno, allorischi di una democra
dare voce alle loro[…] potevano dare voce alle loro
zia digitale (o come
opinioni;
ma lui «elettronica»):
la chia– organizzare proteste
proprio perché viene
;
a mancare il rapporto
interpersonale, non
opinioni, organizzare proteste
e votare
su determinate questioni.
a una democrazia che è pur sempre diretta
esiste scambio di opinionira passiamo
– votare su determin
ate questioni.
l’influenza reciproca
ed è quindi assente
che si verifica tra persone
In questo modo ha
determinato una dilatazio
Di conseguenza la
fisiche.
[…] Un anno dopo la suademocra
inaugurazione,
DDS contava
4000
utenti
di rappresentanti e rappresentanza),
ne della partecipa
democrazia (senza
tica.
risulta «amputaintermediazione
zione
perché è proprio dal
ta», «impoverita»,
confronto di opinioni
che
comples
si
riesce amputata
sità di un problema
a cogliere la
giornalieri, con una richiesta mensile di un milione di pagine
e impoverita: impoverita dal venir meno
ed è ma
possibileanche
giungere a una soluzion
il più ampiamente
Internet deve essere
condivisa
e
.
sfruttato per mettere
a disposizi
web. In soli tre anni,dinii informaz
suoiioniresidenti
hanno
raggiunto
quota
del
rapporto
interpersonale,
del rapporto diretto che la sostanzia.
one dei cittautili per le loro decision
Sartori
evidenzia un ulteriore
i politiche.
In tal modo, ribadisce
rischio. In una «democr
Castells, è possibile
rendaria» i cittadini
azia refe- diretta in grande la interazione tra presenti, tra
togliere ai DDS
si trovano di
politici il monodelle informaz
50.000 e nel 2000 sonopolio
stati
indicati
instesso
140.000.
non èzionati
stata
Nella democrazia
ioni e nello
dagli estensori; proprio fronte a quesiti già preconfetempo rovesciare il
tra governanti e governat
rapporto
questi estensori potrebbe
i: non è il governo
loro potere, manipol
col
che controlla
ma il popolo che
are e imbroglipersone
soltanto la pioniera europea
delle
cittadine,
ma
è diventata
chesi avrebbe
siro, influenzano
tra loro, che opinano e poi cambiano
il popolo,
are il popolo stesso:
controllareti
dunque una democra
chi governa.
zia che, invece di essere
be «etero-diretta»
diretta, risultereb(cioè diretta dall’este
anche la rete informatica a base comunitaria più vasta d’Europa.
opinione
ascoltandosi, non c’è più; e così non c’è più la democrarno).
Internet doveva essere
uno strumento ideale
la democrazia e lo
per favorire
zia illuminata dalla discussione che precede la decisione.
è ancora. it.
Anche se in una notte
Accedere
(M. Castells, Galassia litiche
Internet, trad.
di alle
S. informa
Viviani,
Feltrinelli,
4. I sofisti minori e il dibattito sulle leggi
e il dibattito sulle
Democrazia diretta
significa anche governar
sé (nel quale il sé ha
si da
ancora senso) finché
restiamo
nell’ambito di «presenti
osservabili». Quando
vabilità svanisce e la
l’ossercompresenza viene
meno, allora passiamo a una
democrazia che è pur
(senza intermediazione
sempre diretta
di rappresentanti
e
ma anche amputat
a e impoverita: impoveri rappresentanza),
ta dal venir meno
del rapporto interpers
onale, del rapporto diretto
Nella democrazia diretta
che la sostanzia.
in
persone che si influenza grande la interazione tra presenti, tra
no tra loro, che opinano
opinione ascoltandosi,
e poi cambiano
non c’è più; e così non
c’è più la democrazia illuminata dalla
discussione che precede
la decisione.
(G. Sartori, Democra
4. I sofisti minori
La DDS è diventata
immediatamente un
successo
straordinario, sia per
il richiamo esercitato
sul pubblico, sia per l’interesse
sollevato nella comunit
à globale
di Internet. I residenti
[…] potevano dare voce
opinioni, organizzare
alle loro
proteste e votare su
determinate question
[…] Un anno dopo la
i.
sua inaugurazione,
DDS contava 4000 utenti
giornalieri, con una
richiesta mensile di
un
web. In soli tre anni,
milione di pagine
i suoi residenti hanno
50.000 e nel 2000 sono
raggiunto quota
stati indicati in 140.000.
soltanto la pioniera
europea delle reti cittadine DDS non è stata
anche la rete informat
, ma è diventata
ica a base comunitaria
più vasta d’Europa.
(M. Castells, Galassia
Internet,
3
30/11/15 11.51
dal testo aI METODI
DI studio
udioio
odi i didiststud
ooaiaimmetetod
stst
l te
l te
Da
Da
Platone
Platone
MODULO 4
comecome
s cosìs così
dell’ero
dell’ero
parlaparla
sio, perché
sio, perché
e al Simpo
e al Simpo
insiem
insiem
ore»,ore»,
può «meta puòa «meto dell’am
o dell’am
che l’anim
o, cheo,l’anim
un «dialog
un «dialog
positiv
positiv
eratoerato
modo
consid
consid
in modo
ta inta
dal Fedro,
dal Fedro,
ne valuta
ne valuta
è tratto
è tratto
passio
passio
l’unica
l’unica
Il brano
Il brano
forza,
forza,
a questa
a questa
grazie
o grazie
o
propri
propri
È
È
e.
e.
Platon
Platon
da da
è inteso
è inteso
idee.idee.
delledelle
il mondo
il mondo
versoverso
per volare
ali»volare
ali»le per
tere
tere le
di di
la lettura
la lettura
di iniziare
di iniziare
o. Prima
o. Prima
Il cotest
Il cotest
-
dell’audell’au
opera
opera
da da [1] [1] è bene
a quale
a quale
riguar
riguar
sapere
sapere
quanto
quanto
«Per«Per
e e
za za
un brano, è bene
un brano,
tratta
tratta
bellez
bellez
entoento
delladella
argom
argom
ioneione
di quale
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realle real- tore tore
iene,iene,
La percez
La percez
evalefra
appart
eva fra
appart
com-comsplend
splend
ioneione
o detto,
o detto,
alla produz
abbiam
abbiam
o allao produz
rispett
rispett
poi, come
za come
za poi,
si colloca
si colloca
mo mo comecome
la Bellez
la Bellez
a questo
a questo
iù, l’abbia
iù, l’abbia
[1] [1]
quagg
quagg
si parla
si parla
venuti
venuti
ore stesso:
tore stesso:
. E noi,
. E noi,
a dell’aut
a dell’au
Essere
Essere
plessiv
come
plessiv
ovviacome
ovviadere
lassù
dere
lassù
di
di
quanto
quanto
tà tà
in in
non confon
ioni,ioni,
, da confon
, da non
sensaz
sensaz
cotesto
di cotesto
nostre
nostre
ito diito
delledelle
propos
propos
a invece
a invece
chiara
chiara
riguard
più
riguard
più
la
la
che
che
con
con
sto»,
sto»,
coltacolta
«conte
il «conte
con ilcon
mente
mente
o. o.
del cotesto
del cotesto
osissim
osissim
lumin
lumin
ale. Quelle
ale. Quelle
-cultur
-cultur
in modo
de indemodo
storico
storico
ioni,ioni, lo sfondo
risplen
risplen
sensaz
sensaz
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nellanella
delledelle
o in genere
o in genere
più acuta
è laacuta
è la più
noi,
noi,
che troviam
che troviam
per
per
azioni
azioni
vista,
vista,
la
la
inform
i,
inform
i,
la
mo
sono
la
«Infatt
si vede sono
si vede
che dobbiamo
che dobbia
non non
[2] [2] «Infatt
oppure
oppure
con essa
Ma essa
Ma con
del testo,
del testo,
corpo.
il corpo.
tazione
tazione
nte ilnte
o o
presen
abbiam
abbiam
mo media
mo media
che che
li li presen
studio
studio
terribi
terribi
che ricevia
che ricevia
enteente
rebberebbe
suscite
suscite
dal preced
e dale preced
ca ca
alla vista
ricavar
ricavar
ndo vista
filosofi
ndo alla
filosofi
, giunge
la teoria
, giunge
la teoria
a, cioè
za, perché
a, cioè
za, perché
neutic
sé,siné si fatto.fatto.
neutic
Saggez
Saggez
di sé,diné
L’erme
L’erme
ginegine
imma
imma
o ermeo ermechiara
e chiara
«circol
e
ce «circol
ce
qualch
qualch
definis
definis
una
una
e
e
zione,
zione,
erpreta
, se offriss
erpreta
, se offriss
dell’int
amori
dell’int
amori
e. e.
dal tuta dalatutd’amor
d’amor
degne
che rimand
degne
che rimand
sono
sono
imento
imento
che
che
proced
proced
realtà
il
realtà
il
o»
o»
altre
altre
le le
neutic
il penil pentuttetutte
di di neutic
iamoiamo
sortesorte
vedono
vedono
se conosc
te questa
te questa
sa: sesa:conosc
a ricevet
e vicever
a ricevet
e vicever
Bellezz
la Bellezz
alle parti
n- nto parti
nte lante
to alle
di compre
, solame
di compre
, solame
invece
invece
in grado
in grado
«Ora,«Ora,
siamo
siamo
tore tore
dell’au
le. le.
dell’au
sierosiero
più amabi
del testo
piùeamabi
del testo
sto esto
enzaenza
La conosc
più manife
La conosc
piùèmanife
il testo.
ciòèche
il testo.
ciò che
za l’i- dere dere
za l’iessere
meglio
essere
meglio
bellez
ro ro
bellez
il pensie
il pensie
nellanella
meglio
meglio
scorge
scorge
catocato
di chiarire
poichiarire
te di
è purifi
te poi
si èsipurifi
ci permet
chi chi
o questa
già cor- ci permet
o questa
solosolo
o è corsecond
second
o , o oè, già
riamo
iniziat
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e
eriamo
e
conside
consid
recent
che
recent
di
che
è
di
ore,
è
tore,
chi non
dell’aut
ancora
ue, non
ancora
ue, chi
isce isce
«Dunq
la la dell’au
«Dunq
arricch
arricch
versoverso
dea dea
la quale
la quale
a lassù,
lassù,
[3] [3]
ttiva,ttiva,
di aqui
prospe
di qui
prospe
mente
nuova
via. In
mente
nuova
via. In
e così
a pronta
e così
a pronta
del testo,
si innalz
del testo,
si innalz
lo lo la nostra
nsione
non non
nsione
iù porta
rotto,rotto,
compre
iù porta
compre
quagg
nostra
dei
quagg
la
dei
che
uno
che
ciò
uno
ciò
pla
Fedro,
pla
Fedro,
dal
dal
o contem
è tratto
o contem
è tratto
il brano
sé, quand
il brano
a in asé,inquand
caso,caso,
- la onora, questo
Bellezz
questo
la onora,
Bellezz
presen
presen
non non
vieneviene
ndola,
ndola,
nel quale
guarda
nel quale
guarda
ore»,ore»,
uenza,
uenza,
hi dell’am
hi dell’am
Di conseg
Di conseg
«dialog
aè aè
nome.
nome.
La Bellezz
solo solo «dialog
La Bellezz
stesso
cerca
stesso
cerca
alato.alato.
che
che
carro
carro
pede
del
pede
del
mito
quadru
il
mito
quadru
il
un
un
anche
anche
e come
visibile
e come
visibile
al piacer
piacer
nel mondo
si al si
stamondo
i, i, tato tato
dando
sta nel
dando
eccess
eccess
si manife
ma, ma,
manife
agli
si
agli
che
dosi
che
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idea
idea
donan
donan
l’unica
rio
l’unica
e, abban
il desiderio
e, abban
il deside
re figli,
amo amo
re figli,
avverti
avverti
andola
re e genera
andola
re e genera
ad un e quindi
incontr
ad un
di monta
incontr
di monta
dietro
e quindi
dietro
nel correre
nacorrere
idee.idee.
na nel
delledelle
si vergog
si vergog
al mondo
al mondo
e none non
i finoi fino
timore
timore
di elevarc
di elevarc
provaprova
non non
successuccesIl passo
passo
e. Il e.
. .
afazion
natura
afazion
natura
i. Paragr
i. Paragr
e contro
molto
e contro
L’analis
molto
piacer
ha
L’analis
[2] piacer
del del
ha
che
[2] e
che
o
e
sizione
o
scomposizione
e iniziat
scompo
e iniziat
nellanella
di recent
di solito
di èrecent
e di esolito
che èche
consist
consist
e, colui
e, colui
afi. afi.
«Invec
di for- sivo sivo
«Invec
di forin paragr
in paragr
un volto
cioè cioè
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o vede
ative,ative,
o vede
signific
quand
signific
quand
in unità
in unità
di allora,
di allora,
testotesto
le realtà
le realtà
platoplato
forma
e
con
contem
poi con
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e
contem
poi
remo
qualch
remo
qualch
una
Indiche
a, o
Indiche
a, o una
ione.ione.
la bellezz
i. titolaz
la bellezz
i. titolaz
benebene
[3] L’analis
fo. fo.
imitaimita
[3] L’analis
paragra
che che
paragra
ogni
paure
di
ogni
ma divina
paure
di
delle
uto
ma divina
na
delle
uto
na
il conten
il conten
, e qualcu
, e qualcu
frasefrase
i brividi
una breve
i brividi
op- opuna breve
ma sente
un titolo,
ma sente
un titolo,
dappri
dappri
a ognuno
a ognuno
comecome Possiam
di corpo,
dando
di corpo,
dando
lo venera
o farlo
lo venera
o farlo
ndolo,
Possiam
ndolo,
ogni ogni
guarda
alle quali
guarda
de quali
lui. Poi,
de alle
in Poi,
le doman
a in alui.
le doman
penetr
uando
di
penetr
uando
di
stato
individ
di allora
in
stato
individ
di allora
to
pure
in
to
pure
ritenu
ritenu
di essere
di essere
timore
timore
e. e.
avesse
fo rispond
avesse
rispond
non
fo
se
non
e
paragra
ad
se
e
paragra
dio,
ad
come
un
dio,
come
un
suo amato
al amato
ci alcisuo
bbe sacrifi
bbe sacrifi
, offrire
, offrire
iva mania
iva mania
eccess
eccess
un dio.
addio.
e ad eun
sacrasacra
ginegine
imma
imma
una una
). ).
Museum
British
Museum
British
la liceità del Suicidio
388
L’età ellenistica
LL’’
l- ll’impu
ndo ndo
l’impu
, genera
, genera
erotica
one one
erotica
attrazi
attrazi
za, ha
za, ha
la bellez
la bellez
verso
imaima
verso
so dell’an
so dell’an
ia ia
filosof
filosof
nellanella
tante
tante
impor
impor
un ruolo
un ruolo
za
eviden
evidenza
tuttatutta
è con
e ede èedcon
di Platon
di Platon
de ède è
io Alcibia
io Alcibia
i: neli: Simpos
nel Simpos
rto fra
fra uomin
rto uomin
un rappo
teoria
un rappo
teoria
e e nella
e e nella
di Socrat
di Socrat
osto)osto)
corrisp
corrisp
te (non
te (non
l’aman
l’attraè
l’aman
e vi e vi
è l’attraenzion
enzion
dell’att
dell’att
al centro
al centro
del Fedro
io io
del Fedro
erotica
masch
e
erotica
un giovan
un giovane masch
come
come
inteso
inteso
il bello»,
«per«per
il bello»,
i greci
zione
i greci
zione
rsi come
rsi come
chiede
per per
chiede
basta
basta
quanto
Vi èVi
è quanto
be essecente.
be essecente.
adoles
da
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da potreb
doman
domanpotreb
se questa
se questa
anche
lità,lità,
anche
ero la
la sessua
erosessua
vivess
vivess
si. si.
erotica
studio
erotica
ienza
studio
daglidagli
ienza
priapria
no l’esper
impro
no l’esper
viveva
impro
erataerata
viveva
grecigreci
i
cui
re consid
con
re consid
ton ton
sul modo
Prince
sul modo con cui i University sity
e studio
Prince
Press,
e studio
Press,
e recent
e recent
tante
ton
tante
ton Univer
Un impor
Prince
Un impor
Prince
altri,
e
lin lin e altri,
ult ult
l Fouca
ity (D.
l Fouca
(D. Halper
di Miche
ity Halper
sexual
di Miche
teorie
sexual
Before
teorie
o alle
Before
titolotitolo
o alle
allusiv
ha per
ico eico
e allusiv
ha per
polem
ea ea
polem
origin
unè titolo
origin
ha dato
un titolo
lità èlità
ha dato
secolo
sessua
delladella
secolo
sessua
scorso
Prima
dello
scorso
ta
Prima
dello
1990).
ta
Settan
1990).
annianni Settan
come
neglinegli
come
a non
se che
a non
se che
lità uman
go france
lità uman
go france
sociolo
la sessua
4), il4),
la sessua
il sociolo
erando
erando
consid
(1926-8
voltavolta
consid
a a(1926-8
ma un
Kylix attico
un coper la
ma cola prima
Kylix attico
perprima
di studi,
o a se
se stesso,
di studi,
o astesso,
identic
settore
e
identic
settore
e
sempr
rosse,rosse,un inedito
sempr
quindi
un inedito
figurefigure
sale,sale, quindi
Storia
univer
Storia
titolo,
le e le
e univer
titolo,
unico
co natura
da un
re un
un unico
co natura
da
so biologi
riuniti
re impul
con suonato
libri
so biologi
riuniti
tre
con suonato
libri
In
.
tre
un impul
la cui
ile nel
la cui
nel tempo. In
greco,
ile tempo
variab
greco,
variab
o dalo caso
quindi
di flauto,
dal caso
ale eale
propri
e quindi
di flauto, strutto
do
cultur
propri
do
parten
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parten
teoria
a
strutto
li- lia.C. a.C.
sessua
va lavapropri
la propria teoria
alla alla
sessua
v secolo
lt avanza
v secolo
e modo
lt avanza
Foucau
e modo
in qualch
lità,lità,
Foucau
in qualch
sessua
attiene
sessua
attiene
,
ciò che
, delladella
ciò che
(tutto
(Monaco
e visto
isia isia
(tutto
(Monaco
e visto
gli aphrod
si era
era sempr
gli aphrod
erareerare
si sempr
a là adove
là dove
ni ni diversi
cultur
tà nel
nel consid
cultur
Collezio
tà consid
tà della
Collezio
diversi
tà della
la priori
enteente
la priori
aticam
aticam
li li
e emblem
Naziona
e emblem
inata.
trerebb
Naziona
inata.
trerebb
determ
te
tà) dimos
determ
dimos
te
tà)
camen
camen
ità biologi
ità biologi
intual
di Oggetti
intual
dell’ist
di Oggetti
dell’ist
sione
sione
espres
espres
la mera
.
. la mera
Antichi)
Antichi)
La rete dei saperi
Modulo 6
Sé?
Sé?
a di
a di
cur
oo
cur
lità
lità
Sua
Sua
SeS
SeS
vista pSicologico
da un punto di vista pSicologico
da un punto di
L’età ellenistica
L’età ellenistica
Modulo 6
UU
è è
stoica
stoica
l’etica
l’etica
rizzarizza
caratte
che che
caratte
n tratto
n tratto
io, conio, conil suicid
il suicid
verso
verso
nzanza
la tollera
la tollera
- posizio
posizio
o preso
o preso
già avevan
già avevan
quale
tro iltro
il quale
Il primo
primo
Il
tele.
tele.
Aristo
sia
Aristo
e
sia
ne sia
sia Platone
ne Platon
, ra-, raFedone
nel nel
Fedone
ilitàilità
la possib
la possib
eratoerato
consid
consid
ne aveva
a tala tal
ne aveva
detesta
detesta
filosofo
filosofo
il vero
che che
il vero
do sul
sul fatto
do fatto
gionan
gionan
di morire
di morire
rarerare
da deside
eità eità
da deside
a corpor
a corpor
la propri
la propri
nobipunto
nobipunto
questo
Da
questo
.
Da
.
spirito
spirito
puropuro
come
come
vivere
vivere
del del
soprav
per per
soprav
lareliceità
re
la liceità
ricava
ile
ricava
ile
possib
è è possib
nonnon
però,però,
ibilità
rio, rio,
ibilità
dispon
le deside
dispon
nellanella
le deside
- sonosono
nonnon
ialmen
ialmen
essenz
e la emorte
essenz
zionizioni
la morte
la vita
a motiva
la vita
a motiva
o, perché
, dovuto
o, perché
suicidi
, dovuto
divieto
suicidi
divieto
Questo
dèi.
o il suiQuesto
dèi.
o il suidegli
quand
ma ma degli
quand
Leggi:
le vive
Leggi:
le vive
na nelle
o che
na nelle
o che
dividu
e esami
dividu
e esami
dell’in
Platon
dell’in
che
Platon
le le
ni,
che
ni,
parabi
eccezio
parabi
eccezio
alcune
to datoun’irre
alcune
da un’irre
e però
e però
o è costret
se, preved
o è costret
se, preved
e, quand
te religio
e, quand
Socrat
te religio
di
Socrat
solo
di
caso
e
nel
caso
e
riman
nel
come
bile bile riman solo
na, na, come
Esecra
condan
Esecra
unauna
la vita.
condan
la vita.
sibile
esegue
sibile
cidacida
esegue
gli impos
gli impos
da render
ica nicoda render
re tale
ica niconell’Et
re tale
tele tele
nell’Et
Aristo
da un
un disono
Aristo
dadisono
a. Anche
ra oppure
a. Anche
ra oppure
sciagu
e e ignavi
sciagu
e e ignavi
caggin
nti nti
caggin
dappo
ale, ale,
dappo
e neie confro
nei confro
zza spiritu
un crimin
zza spiritu
un crimin
tuttotutto
o pero debole
per debole
lo soprat
il suicidi
lo soprat
erando
il suicidi
erando
sua sua
consid
consid
viltà,
re ogni
per
viltà,
o
re ogni
risolve
suicidi
risolve
devedeve
na ilna
il suicidio per
quale
quale
a condan
e nella
a condan
mache
e nella
anteante
mache
integr
integr
parte
è
parte
è
iduo
l’indiv
l’individuo
quale
quale
delladella
ve. ve.
città,
città,
delladella
e e negati
negati
e
e
estrem
he
vedono
estrem
he
alistic
Essi
ione.ione. Essi vedono
person
personalistic
fughe
di rifless
fughe
entienti
di rifless
ltà, senza
argom
ltà, senza
diffico
argom
nuovi
diffico
urreurre
nuovi
alle alle
a introd
nza nza
mo mo
a introd
differe
stoicis
differe
stoicis
eta dell’in
ri dello
eta dell’in
ri dello
compl
i maest
più più
compl
i maest
SonoSono
ssione
ssione
à, l’espre
à, l’espre
, dopo
a libert
, dopo
morte
a libert
morte
delladella
di estrem
di estrem
ta latapaura
o uno atto
la paura
un atto
supera
suicidi
nel nel
supera
voltavolta
suicidi
Una
Una
stoico.
lo
stoico.
e, loe,stoico,
lo stoico,
rizzarizza lo
sempr
caratte
per per
sempr
che che
caratte
vitavita
rio di
delladella
di vivere
riovivere
deside
gioiegioie
deside
onale
onale
tol’irrazi
di
l’irrazi
ilità
mente
a a mente
possib
propri
possibilità di tosullasulla
propri
nellanella
lmente
abolito
lmente
cioècioè
abolito
re giorna
averaver
re giorna
medita
io pio
può
medita
,
può
,
princip
Lucilio
il
a
o o il princi
Lettere
second
Lettere a Lucilio
second
a nelle
gesto,
a nelle
gesto,
del suo
a Senec
del suo
a Senec
afferm
e i contro
afferm
e i contro
i proi pro
o o
mente
mente
attenta
il suicidi
in cui
attenta
rando
in ilcuisuicidi
osi casi
rando
ponde
osi casi
ponde
la vita
poi numer
la vita
poi numer
sono
gliersi
Vi
sono
gliersi
io».
Vi
o o
io».
bilanc
patria
di
la
bilanc
dio dio di
ere ere la patria
difend
é, il é,«suici
difend
il «suici
come
exagog
come
etica,
exagog
logos
enzaenza
etica,
logos
dell’éu
un’esig
dell’éu
da
un’esig
to
da
to
quan,
motiva
è
o o è motiva
di Seneca
quand
di Seneca, quanquand
etico:
nel caso
etico:
nel caso
o, come
a unadovere
un dovere
o, come
tirann
divent
un
a
tirann
divent
re
un
a
re
sfuggi
infine
a
o serve
à, oppure
o serve a sfuggi
quand
à, oppure infine
povert
quand
emaema
amici;
povert
amici;
un’estr
e degli
un’estr
e degli
come
salvar
i,
come
salvar
i,
ortabil
o li o
li
ortabil
insopp
re re insopp
ie menta
ie menta
malatt
ata da
malatt
da sciagu
zioni,
atasciagu
zioni,
è costell
mutila
è costell
mutila
gravi
do ladovita
la vita
gravi
ibili,ibili,
inguar
nze nze
inguar
di soffere
di soffere
è preda
è preda
o il ocorpo
il corpo
quand
quand
con-conenteente
e fortem
e fortem
antica
antica
za senile.
daaquella
quella
za senile.
da
demen
diversa
è
demen
na
divers
è
o, o,
na
moder
all’uom
ilitàilità moder
all’uom
onibile
la sensib
onibile
oggioggi
indisp
la sensib
indisp
lmente
un bene
lmente
un bene
Natura
do ildocorpo
Natura
il corpo
ritenen
Ed èEd è
ritenen
vita.vita.
no, che,
no, che,
o della
ro cristia
o della
ro cristia
le decors
dal pensie
le decors
natanata
dal pensie
del natura
ioneione
del natura
trasseg
trasseg
alteraz
alteraz
tanaza ogni
tanaza ogni
dell’eu
fermez
con con
dell’eu
fermez
natonato
ta dai
dai fautori
ta fautori
e condan
condot
e condan
condot
sociale
ha sempr
ica
sociale
ha sempr
ica
polem
avano
di una
avano
nza nza
afferm
di una polem
afferm
come
l’esiste
notanota
come
l’esiste
benben
ali in
in cui,
parte
alicui,
ie termin
parte
d’altra
ie termin
d’altra
di patolog
di patolog
ta nel
nel caso
ta caso
assisti
assisti
morte
delladella
morte
ta. ta.
ovvero
sia,sia,
à adegua
ovvero
à adegua
dignit
e e
unauna
dignit
sottile
de più
di Aiace,
piùè più
sottile
de più
io è io
possie
di Aiace,
Il suicidio
nonnon
possie
Il suicidio
nza nza
del suicid
del suicid
l’esiste
liceità
l’esiste
stoici,
della
liceità
gli
ma
stoici,
della
della
gli
ma
proble
are
il
u- udella
particol
, però,
config
particolare
, però, il proble
config
mente
del diritto
mente
del diritto
è diretta
di vista
è diretta
, non
di vista
punto
di undi un
non
,
infatti
Dal Dal
ione ione
punto
infatti
Esso,
decoraz
Esso,
etico.
decoraz
no certo
in campo
no certo
. Conta
in campo etico.
appaia
. Conta
l’Italia
appaia
esa esa
etrusco,
l’Italia
di quanto
etrusco, compl
cratere
compr
icatoicato
di quanto
cratere
compr
ratici,
ratici,
democ
compl
dei Paesi
dei Paesi democ
a.C. (Londra,
penali
a.C. (Londra,
penali
codici
400-350
nei nei
codici
400-350
reatoreato
come
ratorato
come
vista giuridico
da un punto di vista giuridico
da un punto di
Modulo 6
I
LA RETE DEI SAPER
I
LA RETE DEI SAPER
ioio
cid
cid
Sui
Sui
del
del
ità
ità
lice
lice
lala
388388
gli
gli scritti,
in Tutti
2b, in2b,Tutti
250c-25
250c-25
e, Fedro,
e, Fedro,
(Platon
pp. 559-60)
(Platon
pp. 559-60)
2000,2000,
ni, Milano
ni, Milano
e, Bompia
e, Bompia
G. Real
G. Real
e e
avrebb
avrebb
aria,aria,
o carcer
o carcer
iariaiaria
ne, pecun
ne, pecun
sanzio
sanzio
voglia
i di i di
voglia
qualsi
ragion
qualsi
che che
ragion
tuttotutto
datodato
unità,
o soprat
unità,
o soprat
contan
i di iopport
contan
di opport
a. Ma
motiv
a. Ma
suicid
motiv
suicid
nte nte
ni ni
un aspira
i cittadi
un aspira
i cittadi
per per
o con
soriosorio
o con
alistic
dissua
alistic
dissua
to patern
patern
potere
to
potere
rappor
scarso
un
rappor
scarso
un
avere
nonnon
può può avere
che che
tici tici
e non
e non
sionis
liberal
sionis
liberal
StatoStato
nti autole
unouno
nti autole
rtame
pio: pio:
rtame
compo
princi
compo
princi
leggelegge
per per
tante
tante
vietare
è impor
vietare
può può
è impor
ioneione
e non
e non
a condiz
ngono
a condiz
ngono
’ultim
lo compo
’ultim
lo compo
che che
ni. Quest
ni. Quest
cittadi
cittadi
, in ,cui
gli altri
in cui
per per
listico
gli altri
listico
aterna
aterna
in un
etico-p
un danno
in danno
etico-p
tanotano
StatoStato
si tramu
e daeuno
da uno
si tramu
liberal
liberal
John
StatoStato
John
ava ava
unouno
gue gue
già afferm
già afferm
o e distin
. Come
o e distin
Come
politic
.
libertà
politic
libertà
loro
a livello
loro
a livello
della
po- po- 389389
a danno
ismoismo
a danno della
uitouito
ldi del
ni èniperseg
del liberal
è perseg
ldi liberal
capisa
dei
capisa
dei cittadi
dei
uno
dei cittadi
,
il bene
uno
,
libertà
il bene
SullaSulla libertà
indi-inditici tici
saggio
suo suo
saggio
sionis
nel nel
sionis
73), 73),
nti autole
(1806nti autole
rtame
(1806rtame
t Mill
t Mill
e i compo
Stuar
e i compo
Stuar
proibir
e ai e ai
proibir
può può
e non
proibir
e non
proibir
può può
liberal
nonnon
liberal
no, lo
In breve:
lo Stato
no,Stato
In breve:
orie.
moder
orie.
moder
access
liticolitico
access
sociali
e di e di
le spese
cercar
le spese sociali
cercar
tarne
io. Può
tarne
soppor
io. Può
soppor
anzianzi
o adoesemp
ad esemp
i e deve
e tabacc
i e deve
e tabacc
vidual
, alcool
vidual
, alcool
veleni
con-conveleni
endoendo
che che
assum
libertà
assum
libertà
strana
del male
strana
del male
quella
quella
ni dinifarsi
e loro
di farsi
e loro
cittadi
toglier
cittadi
toglier
nonnon
o o
ma ma
andaanda
si rendon
si rendon
he che
di propag
he che
di propag
medic
azioni
medic
con con
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le cure
derliderli
per per
le cure
fondi
dissua
fondi
dissua
andoando
autonto nto
autoro poi
poi destin
rtame
ro destin
peralt
rtame
peralt
compo
compo
del male,
ogniogni
del male,
vietare
nel farsi
nte
vietare
nel farsi
sistesiste
nte
mame
o- olegitti
può può
legittimame
co all’aut
co all’aut
lo Stato
lo Stato
e inepubbli
parte,
in pubbli
parte,
D’altra
dal fumar
D’altra
arie.arie.
dal fumar
ività,
necess
ività,
collett
necess
alla alla
collett
a dela del
vendit
alla alla
vendit
un danno
ti intiun
in danno
organi
si tramu
organi
che che
a degli
si tramu
degli
a
istico
vendit
istico
vendit
dalla
lesion
lia;
dalla
lesion
la battag
La stessa
la battaglia;
itù. itù.
La stessa
ri per
per evitare
in schiav
ri evitare
ariaaria
in schiav
dei milita
volont
dei milita
zione
ne
volont
zione
ne
mutila
riduzio
mutila
riduzio
delladella
danno
forma
danno
forma
alcun
io nella
alcun
andoando
io nella
provoc
a, ada,esemp
ad esemp
provoc
io: non
a person
io: non
a person
propri
il suicid
per per
propri
il suicid
a a
ratici
proibit
ratici
democ
proibit
democ
mente
Paesi
mente
nei nei
Paesi
diretta
diretta
ica vale
essere
ica vale
essere
può può
giurid
nonnon
giurid
logica
mo mo
logica
sionis
sionis
a diaautole
di autole
estrem
estrem
forma
forma
, questa
o la oistiga.
la istiga.
, questa
sociale
sociale
chi la
la facilita
chifacilita
punire
può può
punire
se questa
se questa
anche
anche
legge,
legge,
dalladalla
periri
dei isasape
LaLareretetede
LA RETE DEI SAPERI
4
U
n tratto che caratterizza l’etica stoica è
la tolleranza verso il suicidio, contro il quale già avevano preso posizione sia Platone sia Aristotele. Il primo
ne aveva considerato la possibilità nel Fedone, ragionando sul fatto che il vero filosofo detesta a tal
punto la propria corporeità da desiderare di morire
per sopravvivere come puro spirito. Da questo nobile desiderio, però, non è possibile ricavare la liceità del
suicidio, perché la vita e la morte non sono nella disponibilità
dell’individuo che le vive ma degli dèi. Questo divieto, dovuto a motivazioni
te religiose, prevede però alcune eccezioni, che Platone esamina nelle Leggi
cida esegue una condanna, come nel caso di Socrate, quando è costretto da
sciagura oppure da un disonore tale da rendergli impossibile la vita. Esecrab
il suicidio per debolezza spirituale, dappocaggine e ignavia. Anche Aristotele
machea condanna il suicidio per viltà, considerandolo soprattutto un crimin
della città, della quale l’individuo è parte integrante e nella quale deve riso
difficoltà, senza fughe personalistiche estreme e negative.
Sono i maestri dello stoicismo a introdurre nuovi argomenti di riflession
nel suicidio un atto di estrema libertà, l’espressione più completa dell’in
gioie della vita che caratterizza lo stoico. Una volta superata la paura del
aver cioè abolito nella propria mente l’irrazionale desiderio di vivere per sem
afferma Seneca nelle Lettere a Lucilio, può meditare giornalmente sulla p
gliersi la vita ponderando attentamente i pro e i contro del suo gesto, secon
dell’éulogos exagogé, il «suicidio di bilancio». Vi sono poi numerosi casi in
diventa un dovere etico: quando è motivato da un’esigenza etica, come difen
salvare degli amici; quando serve a sfuggire a un tiranno, come nel caso di
do la vita è costellata da sciagure insopportabili, come un’estrema povertà
quando il corpo è preda di sofferenze inguaribili, gravi mutilazioni, mala
demenza senile.
Naturalmente oggi la sensibilità moderna è diversa da quella antica e fo
trassegnata dal pensiero cristiano, che, ritenendo il corpo un bene indispon
ha sempre condannato con fermezza ogni alterazione del naturale decorso
d’altra parte ben nota l’esistenza di una polemica sociale condotta dai fauto
sia, ovvero della morte assistita nel caso di patologie terminali in cui, com
gli stoici, l’esistenza non possiede più una dignità adeguata.
Dal punto di vista del diritto, però, il problema della liceità del suicidio
complicato di quanto appaia in campo etico. Esso, infatti, non è direttam
rato come reato nei codici penali dei Paesi democratici, compresa l’Italia.
Un contenitore apposito propone, su temi filosofici, lo sguardo
delle altre discipline umanistiche, con particolare riguardo alle
scienze umane e sociali. È qui in particolare che si concretizza
la proposta didattica di una rete tra i saperi, per una didattica
realmente interdisciplinare.
Il suicidio di Aiace,
particolare della
decorazione di un
cratere etrusco,
400-350 a.C. (Londra,
British Museum).
31636_Ottavino_Filosofia_SPECIMEN.indd 4
PROFILO
Ne Ne
PLAto
PLAto
oreore
t1 t1La La
e l’am
a e l’am
ezzezza
bellbell
PROFILO
MODULO 4
chee potran
che potran
le, e le,
genera
genera
da un punto di vista giuridico
il problem
spesso
il problem
spesso
sorgesorge
gica trovi
ica trovi
nuovo,
nuovo,
antolo
antolog
parteparte
in in
i un testo
i un testo
. Nella
. Nella
o valere
o davant
o valere
o davant
nsione
nsione
che posson
o ci troviam
o cheo posson
o ci troviam
la compre
la compre
Quand
metod
tino tino
Quand
di metod
ioni di
ioni
ne suppor
indicaz
indicaz
chesuppor
ci che
ci ne
su alcune
o didatti
o didatti
arsi su
arsialcune
ti critici
ti critici
uno sofferm
uno sofferm
da appara
da appara
rerai.rerai.
ia opport
a opport
che incont
che incont
o. È tuttav
o. È tuttavi
ai testi
compit
il compit
ivo ai testi
operat
facilita
operat ivo
ti facilita il
modo
che tiche
in modo
arti in
arti
178 178 nalisinalisi
per avvicin
i per i avvicin
no servirt
no servirt
5. La conoscenza
tOtO
testes
UnUn
e DI
e DI
IOn
IOn
gaz
gaz
o
sPIe
sPIe
pagnatagnato
LaLa
è accom
DeL
è accomp
DeL
Pe Pe
se non
se non
taP
tuttotutto
taP
Le Le
soprat
soprat
arlo, arlo,
analizz
analizz
all’a-all’aa di come
a di come
una guida
una guida
5. La conoscenza
I brani esemplari della storia
della filosofia sono inseriti
all’interno del profilo in una
cornice didattico-metodologica
particolare: essi mirano infatti
a far imparare, mediante lo
studio della filosofia, metodi
di pensiero e di rielaborazione
delle conoscenze, da usare
per lo studio in generale e
per razionalizzare la propria
esperienza.
pun-pun. A questo
. A questo
-chiave
-chiave
Le parole
L’analisi. Lei.parole
dei dei
rno rno
all’inte
all’inte
unauna [4] [4] L’analisutileutile
uareuare
come
come
individ
, lo ,coglie
lo coglie
essere
essere individ
vederlo
che che
to, può
vederlo
to, può
«Al «Al
quelle
quelle
le ali
chiave,
le ali
chiave,
a mette
a mette
le parolefi lefi paroleL’anim
e une caloparagra
un calo- diversi
paragra
in in
diversi
ziateziate
[4] [4]L’anim
un sudore
, e un
(eviden
, e sudore
(eviden
nsione
nsione
dal brivido
ne dal
ne brivido
la compre
la compre
provie
provie
conocono
e che
io io ne favoris
e che
ante,ante,
reazion
ne favoris
l’effluv
reazion
l’effluv
gio import
gio import
gli occhi
rso gli
rso occhi
un passag
È unÈ passag
do attrave
do attrave
nel brano).
nel brano).
, riceven
, riceven
nel loro
o. Infatti
ti nel
o. Infatti
ti loro
si si verdeverde
concet
re insolit
i concet
dell’ala
re insolit
mo imo
dell’ala
natura
ritrovia
natura
ritrovia
la
la
testi
cui
testi
cui
in
nei
perché
iabileiabile
perché nei
nel punto
nel punto in
consigl
consigl
si scalda
a, si a,scalda
è sempre
è sempre
bellezz
quale
che che uso uso
bellezz
quale
dal
delladella
dal
parti
to,
parti
le
to,
le
no
concre
no
concre
remo
sciolgo
si si sciolgo
atasi,atasi,
. Ne .cerche
Ne cercheremo
riscald
meglio
riscald
meglio
voltavolta
nderli
nderli
E, una
, , partire
ta. E,ta.una
per compre
per compre
chiuse
den-den- 179 179
alimen
chiuse
alimen
partire
le, indipen
da tempo
le, indipen
o daotempo
genera
genera
essend
essend
ioneione
, le quali,
le quali,
una definiz
una definiz
ai germi,
o ai ogermi
vistivisti
poi anche
attorn
averliaverli
attorn
dopodopo
In se- poi anche
stanno
stanno
ali.sele ali.
le In
ma solo
o, ma
o, solo
gliare
gliare
specific
specific
germo
germo
ano ano
dal testo
i deli del
te dal
lasciav
te testo
lasciav
ntazion
ntazion
o, non
o, non
argome
iment
argome
iment
e
delle
e
delle
rno
rno
per inarid
gonfia
per inarid
gonfia
si
all’inte
si
all’inte
ra», ra»,
dell’ala
dell’ala
«all’ope
«all’ope
lo stato
lo stato
ento,ento,
del nutrim
del nutrim
uireuire
all’affl
all’affl
.
.
forma
forma
guitoguito
la
la
filosofo
filosofo
quanta
quanta
per tutta
, per, tutta
rico-ricoradice
radice
Infine
Infine
dalla
one.one.
dalla
re
re
entazi
entazi
cresce
cresce
a
a
cia
L’argom
cia
L’argom
i.
i.
comin
comin
alata.
L’analis
alata.
L’analis
fi- fi [5] [5] dal dal
era tutta
a eraa tutta
ata ata
, l’anim
, l’anim
ne svilupp
ne svilupp
tempo
tempo
entazio
un
entazio
un
,
,
l’argom
l’argom
Infatti
Infatti
.
.
mo
mo
e
e
dei dei
anima
struire
struire
dell’dell’ anima
quanta
i titoli
quanta
i titoli
tuttatutta
Di solito
Di solito
ribolle
ribolle
in esame.
essaessa
in esame.
punto,
punto,
nel testo
nel testo
ali ali
losofo
a questo
princip
princip
ue, aue,questo
o i o i losofo
«Dunq
gli snodi
«Dunq
gli snodi
già già
é metton
é metton
uanouano
ni, allorch
ni, allorch
afi individ
afi individ
i bambi
e ar-e ari bambi
paragr
o
paragr
o
tati
tati
provan
provan
comple
comple
che
che
vanno
vanno
ma ma
. E quello
. E quello
zione,
zione,
re, osre, os- dell’arg
palpita
palpita
omenta
omenta
a spunta
a spunta
varii vari
dell’arg
ciano
ciano
do i do
comin
comin
inseren
o, inseren
o,
questi
questi
organic
cui
organic
cui
in
in
più
più
nto
nto
in modo
in modo
al mome
al mome
in- ingengiticolati
gengi- ticolati
dentidenti
perciò,
perciò,
o alle
o alle
quindi,
quindi,
intorn
intorn
ioneione
allora,
allora,
(se…
(se…
irritaz
irritaz
di
di
e
logici
e
logici
tivi
tivi
prurito
zio- ziodi di prurito
connet
senso
senso
la ricostru
la ricostru
sia quel
mente
sia quel
mente
ali: ribolle connet
e le ali:
e le ribolle
a attenta
a attenta
a metter
a metter
Analizz
Analizz
ecc.).ecc.).
inizia
inizia
fattifatti
a chea che
qui sotto.
o quio sotto.
l’anim
l’anim
prova
prova
nel riquadr
nel riquadr
zionezione
lo stesso
ve, love,stesso
omenta
omenta
le ali.
ne dell’arg
ne dell’arg
do ledoali.
sta metten
e stae metten
ne ne
mentr
mentr
In relazio
ioneione
In relazio
irritaz
irritaz
al testo.
o al otesto.
la bella bele sente
e sente
. Ritorn
. Ritorn
e, guarda
e, guarda
La sintesi
La sintesi
dunqu
dunqu
[6] [6] posposdo,
do,
testo
testo
«Quan
«Quan
del del
ore ore
ssitàssità
dell’am
dell’am
allae comple
alla comple
voltivolti
zza ezza
e fluie flui- alla lunghe
I due
ono ono
o o
alla lunghe
[5] [5]I due
o soltant
ne proced
ne proced
gi ogisoltant
che che
passag
passag
le parti
le parti
questi
questi
tuttitutti
o, e riceve
o, e riceve
usareusare
un ragazz
”, ”, siamo
siamo
mo amo a
di undiragazz
lezzalezza
tornere
tornere
d’ amore
d’ amore
lavoro
lavoro
“flusso
“flusso
dettedette
del nostro
del nostro
sonosono
fine fine
Alla Alla
per questo
alcuni.
to questo
to per
più signipiù signiche appun
e e alcuni.
à molto
à molto
e chee appun
scono
dolore
scono
dolore
apparir
apparir
ci
ci
dal
dal
che
che
de
de
testo,
testo,
ripren
ripren
il
il
si
si
a, a,
leggere
leggere
si riscald
a e sia eriscald
uti. uti.
irrigat
irrigat
a viene
di conten
a viene
di conten
le le ficativ
isce,isce,
l’anim
l’anim
o e ricco
o e ricco
si inarid
ficativ
ta etasi einarid
è separa
o neo ènesepara
, quand
, quand
. Invece
. Invece
si e i e
si allieta
si allieta
candos
cando
, dissec
, dissec
le penne
le penne
cui escono
da escono
ti daticui
dei condot
dei condot
, ,
bocche
bocche
Ma questo
. Ma. questo
dell’ala
dell’ala
glio glio
il germo
il germo
iscono
iscono
imped
imped
ndosi,
ndosi,
che
che
chiude
chiude
polsi
polsi
i
i
e, come
e, come
d’amor
d’amor
e al flusso
e al flusso
insiem
insiem
uso dentro
uso dentro
con-conrinchi
rinchi
nel nel
glio glio
n germo
n germo
ti, ciascu
ti, ciascu
sui condot
sui condot
o, pizzica
o, pizzica
lata lata
batton
batton
e pungo
e pungo
a riman
a riman
é l’anim
é l’anim
o, cosicch
o, cosicch
propri
è propri
gli ègli
che che
di nuovo
dottodotto
di nuovo
. Però,Però,
dal dolore.
e dale dolore
sillosillo
dall’as
dall’as
presa
presa
e
e
torno
torno
tutt’in
tutt’in
gioia.
gioia.
prova
a, prova
a,
bellezz
bellezz
ioneione
della
della
entaz
entaz
il ricordo
argom
il ricordo
argom
uenza
uenza
avendo
avendo
conseg
conseg
«In «In
ani- anito to
delledelle
ramen
ramen
del destino
del destino
namo
namo
dell’in
già parlato
dell’in
haparlato
ha già
icheiche
di di  Socrate
 Socrate
Le dinam
statostato
in uno
. .
in uno
[6] [6]Le dinam
nazione
nazione
si trova
si trova
reincar
reincar
essaessa
e della
della
cose,cose,
me eme
di queste
di queste
lanza
lanza
mesco
può può
mesco
e, troe, trodelladella
l’anima
l’anima
sente
sente
che
un corpo,
ciò che
ciò
di
a una corpo,
di
zza
nuovo
zza
nuovo
di
di
strane
strane
la
Legata
la

Legata


manisi maniper per
che
entoento
le si
le che
turbam
sensibi
turbam
sensibi
idea idea
dalladalla  cogliere
grande
grande
l’unica
o presa
l’unica
o presa
cogliere
essend
essend
e,
e,
delira,
.
delira,
a,
.
a,
la Bellezza
via d’uscit
la Bellezza
via d’uscit
una una
alla vista,
alla vista,
si senza
festafesta
a a
si senza
riesce
vando
riesce
vando
di giorno
nellanella
né dinégiorno
to scorge
di notte,
to scorge
re direnotte,
è purifica
purifica
a dormi
a dormi
chi èchi
riesce
soltanto
riesce
soltanto
, non, non
 Però
là là  Però
mania
, corre
mania
a. a.
, corre
dell’ide
brama
dell’ide
brama
dalla
riflesso
il
dalla
riflesso
il
spinta
fisica
spinta
fisica
ma, ma,
bellezza
bellezza
e parte,
e parte,
da qualch
re darequalch
aci- acia. E a. E
riposa
il soddisf
riposa
soddisf
la bellezz
solo
solo il
de ladebellezz
possie
vi colgono
possie
vi colgono
che che
gli altri
gli altri
coluicolui
 Infatti
Infatti
vedere
vedere
di poter
di poter
pensa
pensa
. .
e, sie, si  mento
dovedove
d’amor
del piacere
d’amor
del piacere
mento
dal flusso
a dala flusso
irrorat
irrorat
a, a,
è stata
stata
dell’ide
ed èed
dell’ide
ha visto
il riflesso
ha visto
il riflesso
che che
bellezza
bellezza
e, ripreso  Chi
dopodopo
nellanella
i e, iripreso
ostruit
Chi vede
ostruit
 vede
ali alla
alilealla
si erano
re lere
si erano
spunta
prima
spunta
prima
sentesente
ti che
ti che
plarlaplarla
i condot
contem
condot
contem
nel
nel
no ino
nel
nel
sciolgo
gode,
sciolgo
gode,
allora
li e
li e allora
e travag
travag
anima.
anima.
re e re
propria
puntu
propria
puntu
di avere
di avere
, cessa
, cessa
a volaa volarespiro
respiro
spinta
spinta
delladella
imo.imo.
ginegine
l’imma
e dolciss
l’imma
e dolciss
ali sono
un piacer
 Lesono
a dalla
dipiacer
 Leali
ta dalla
te, dite,un
scaturit
scaturi
idee,
idee,
nto presen
di
delle
nto presen
di
delle
mome
conto
mondo
mome
il
conto
il mondo
tienetiene
re verso
e non
re verso
le. le.
sensibi
na enanon
sensibi
bellezza
si allonta
bellezza
si allonta
e della
à non
e della
à non
plazion
volont
plazion
volont
contem
sua sua
contem
di di
«Di «Di
tica tica
si dimen
si dimen
fisi- fisitturattura
bellezza
Addiri
bellezza
Addiri
o dalla
bello.
o dalla
bello.
suo
suscitat
suo
del
suscitat
del
che
l’amore
che
l’amore
più
più
hé
Quindi

zze

hé
Quindi
zze

alcunc
ricche
le idee.
alcunc
ricche
le idee.
le sue
gere gere
di raggiun
e seelesesue
raggiun
io di io
gli amici;
gli amici;
ca è desider
tutti
ca è desider
di
tutti
e
di
e
fratelli
di
fratelli
,
a a
, di
im- imfino fino
madri
gliene
madri
lo prova
gliene
chiprova
nonnon
ge lo
più, più,
ge chi
coinvol
ne cura
coinvol
se nesecura
Per questo
nonnon
i e affetti
 Per questo
, perché
i e affetti
, perché
interess
interess
in rovina
in rovina
i suoii suoi
vanno
icareicare
vanno
diment
diment
farglifargli
.
terreni.
nulla».
terreni.
nulla»
porta
di di
porta
a cura
a cura
scritti,
30/11/15 11.51
Il pescatore con la lenza
La teoria dei generi dell’ultimo Platone si traduce, sul piano della conoscenza, nel m
definibile appunto come «analisi per generi». Si tratta infatti di prendere in esame
individuare tutte le idee che lo costituiscono e le relazioni in cui stanno tra sé. In defin
un procedimento dicotomico, che permette di enucleare tutte le idee elementari che
una complessa.
SOCRATE Vuoi, allora, che , trattando di una cosa di poco conto, cerchiam
come modello della
cosa più importante?
T11
Il pescatore con la
lenza
TEETETO Sì.
SOCRATE Che cosa, dunque, potremo proporre, che sia facilmente conos
piccola importanza, ma che abbia una spiegazione per niente inferior
delle cose più importanti? Per esempio, il pescatore con la lenza: non è
cosa nota a tutti, e non è vero che non merita una considerazione molto
TEETETO È così.
STRANIERO Spero che esso ci offra un metodo e una spiegazione non i
quello che noi vogliamo.
TEETETO Sarebbe bello.
? Perché possiamo
STRANIERO Orsù, dunque, cominciamo di qui ad analizzarlo. E dimmi: l
definire questo
come possessore di un’arte, o come uno senza arte, ma che abbia un’altra
procedimento
TEETETO Non è affatto senza arte.
come
“dicotomico”?
STRANIERO Ma di tutte le arti, in certo qual modo, ci sono due specie.
TEETETO Come?
SOCRATE L’agricoltura e ogni arte che si curi di ogni corpo mortale, e, ins
tro canto, l’attività che riguarda ciò che è artificialmente composto e plas
noi, appunto, chiamiamo suppellettile, e l’arte imitativa, tutte queste cos
potremmo benissimo chiamarle con un nome unico.
TEETETO Come? E con quale nome?
STRANIERO A proposito di tutto ciò che prima non è e che poi qualcuno p
sere, noi diciamo, in un certo senso, che chi lo porta all’essere produce
che viene portato
all’essere èsono
prodotto.
Alcuni brani particolarmente
significativi
TEETETO Giusto!
finalizzati all’apprendimento
“sul campo” delle
STRANIERO Ma tutte le arti che or ora menzionavamo avevano la propri
strategie argomentative
e delle principali
rivolta a questo.
competenze filosofiche.
TEETETO L’avevano, infatti.
STRANIERO E allora, raccogliendole insieme, chiamiamole «arte produtt
TEETETO Sia.
T4
Il mito della cave
rna
? Sai fare un
STRANIERO D’altro canto,
dopo questa, l’intera specie dell’apprendere e
esempio di arte
conoscere e quella del guadagnare, del lottare, del cacciare – poiché n
“produttiva”?
queste attività costruisce qualcosa, ma alcune si impadroniscono, con
con azioni, di ciò che esiste ed è già nato, altre, invece, non permetton
di impadronirsene –, soprattutto, credo, attraverso tutte quante queste
mettersi in evidenza un’arte detta «acquisitiva».
TEETETO Sì; è un’osservazione opportuna.
STRANIERO Se tutte le arti nel loro insieme sono o acquisitive o produttiv
le, Teeteto, dobbiamo porre l’arte di pescare con la lenza?
Una scelta di brani
arricchita, spesso
accompagnata da
domande in itinere per una
verifica immediata della
comprensione del testo.
PLATONE
La teoria dei generi
dell’ultimo Platone si
traduce, sul piano della
definibile appunto come
conoscenza, nel metodo
«analisi per generi».
dialettico,
Si tratta infatti di prender
individuare tutte le idee
e in esame un concett
che lo costituiscono e
o per
le relazioni in cui stanno
un procedimento dicotom
tra sé. In definitiva, si
ico, che permette di
tratta di
enucleare tutte le idee
una complessa.
elementari che ne compon
gono
226
Platone
MODULO 4
L’ANTOLOGIA PER
CONOSCENZE…
Un esempio del
metodo dialettico
Un esempio del
metodo dialettico
SOCRATE Vuoi, allora,
che , trattando di una
cosa di poco conto,
come modello della
cerchiamo di porla
cosa più importante?
TEETETO Sì.
SOCRATE Che cosa,
dunque, potremo propor
re, che sia facilmente
piccola importanza,
conoscibile e di
ma che abbia una
spiegazione per niente
delle cose più import
inferiore a quella
anti? Per esempio,
il pescatore con la
5
cosa nota a tutti, e
lenza: non è forse una
non è vero che non
merita una considerazion
TEETETO È così.
e molto grande?
STRANIERO Spero
che esso ci offra un
metodo e una spiegaz
quello che noi vogliam
ione non inutili per
o.
TEETETO Sarebb
e bello.
? Perché possiamo
10
STRANIERO Orsù,
definire questo
dunque, cominciamo
di qui ad analizzarlo.
procedimento
come possessore di
E dimmi: lo porrem
un’arte, o come uno
come
o
senza arte, ma che
TEETETO Non è
abbia un’altra capacit
“dicotomico”?
affatto senza arte.
à?
STRANIERO Ma
di tutte le arti, in certo
qual modo, ci sono
TEETETO Come?
due specie.
15
SOCRATE L’agric
oltura e ogni arte che
si curi di ogni corpo
tro canto, l’attività
mortale, e, insieme,
che riguarda ciò che
d’alè artificialmente compo
noi, appunto, chiam
sto e plasmato, che
iamo suppellettile,
e l’arte imitativa, tutte
potremmo benissimo
queste cose insieme
chiamarle con un nome
TEETETO Come?
unico.
E con quale nome?
20
STRANIERO A propos
ito di tutto ciò che prima
non è e che poi qualcu
sere, noi diciamo, in
no porta all’esun certo senso, che
chi lo porta all’esse
che viene portato all’esse
re
produce, e che ciò
re è prodotto.
TEETETO Giusto
!
STRANIERO Ma
tutte le arti che or
ora menzionavamo
25
rivolta a questo.
avevano la propria
capacità
TEETETO L’aveva
no, infatti.
STRANIERO E allora,
raccogliendole insiem
e, chiamiamole «arte
TEETETO Sia.
produttiva».
? Sai fare un
STRANIERO D’altro
esempio di arte
canto, dopo questa
30
, l’intera specie dell’app
“produttiva”?
conoscere e quella
rendere e quella del
del guadagnare, del
lottare, del cacciar
queste attività costru
e – poiché nessuna
isce qualcosa, ma
di
alcune si impadronisco
con azioni, di ciò che
no, con parole o
esiste ed è già nato,
altre, invece, non perme
di impadronirsene
–, soprattutto, credo,
ttono ad altri
attrave
rso tutte quante queste
mettersi in evidenza
un’arte detta «acqui
parti, può 35
sitiva».
TEETETO Sì; è un’osse
rvazione opportuna.
STRANIERO Se tutte
le arti nel loro insiem
e sono o acquisitive
le, Teeteto, dobbiamo
o produttive, in quaporre l’arte di pescar
e con la lenza?
MODULO 4
Platone
226
Mod_04_153-248.ind
d 226
05/11/15 15.55
… E l’ANTOLOGIA
PER COMPETENZE
ANTOLOGIA
392
PLATONE
fermaverità, di cui sono
l’inesistenza di ogni
o arpossono dimostrare
ne tramite un metod
I filosof i scettici non
ere questa posizio
io cui
bero infatti per sosten
sospensione del giudiz
mente convinti: finireb
incompatibile. Alla
ative,
trazione), con essa
non assert ive o afferm
vie,
altre
per
gomentativo (la dimos
solo
re
ie argomenament i si può giunge
un elenco di strateg
tropi,
i
mirano i loro ragion
sono
vie
ue un’idea
«demolitorie». Tali
tto quando perseg
ma sistematicamente
tti cui giunge l’intelle
ssale,
gli insanabili confli
ta una situazione parado
tative che mostrano
to. Ogni tropo presen
patibili.
sia il campo indaga
sibili ma fra loro incom
ammis
di verità, qualunque
izioni
propos
i greci, bisogna
via di uscita fra
entazioni degli scettic
argom
un’alternanza senza
ia.
dalle
nti
filosof
specifici raggiu
«distruttivo» alla
Al di là dei risultati
cio apparentemente
ati ufficialmente scetità di questo approc
sottolineare la fecond
pensatori si siano dichiar
dai
gmatica sviluppata
della filosof ia non molti
, l’energia antido
Sebbene nella storia
Hume)
un
e
tori
l’ingles
o
ricerca
ai
se Montaigne
rno, imponendo
tici (come il france
ro scientifico mode
nei confronti
nascita del pensie
approccio critico
tropi ha stimolato la
alle evidenze e un
tivo anche rispetto
attegg iamento dubita
ovvie e veritiere.
più
nte
nteme
delle convinzioni appare
MODULO 6
T2
DIOGENE LAER ZIO
Sui tropi
ATTIV ITÀ
La caverna
Mod_04_153-248.indd 226
d 392
Questo testo è costru
linearne e a individ ito interamente su metafore, allegor
uarne il significato.
ie e immagini. Provia
corrispondenza con
Numera le spiega
zioni nei box a lato, mo a sottole immagini o con
le metafore cui si
mettendole in
riferiscono.
a «Dopo di ciò – dissi,
– paragona a una condiz
ione di questo genere
per quanto concerne
la nostra natura
l’educazione e la manca
nza di educazione.
Immagina di vedere
degli uomini rinchiu
si in una abitazione
sotterranea a forma
caverna ◗1 che abbia
di
l’ingresso aperto verso
la luce ◗2, estendentesi
in tutta la sua ampiez
za per tutta quanta
la caverna; inoltre,
trovino qui fin da fanciu
che si
5
lli ◗3 con le gambe
e con il collo in catene
in maniera da dover
stare fermi e guarda
re solamente davant
sé, incapaci di volgere
ia
intorno la testa a causa
di catene ◗4 e che,
dietro di loro e più
lontano, arda una luce
di fuoco ◗5. Infine,
magina che fra il fuoco
ime i prigionieri ci sia,
in alto, una strada
lungo la quale sia
10
costruito un muricc
iolo, come quella cortina
che i giocatori pongon
o fra sé e gli spettat
ori, sopra la quale fanno
vedere i loro spettac
oli di burattini.»
«Vedo», disse.
«Immagina, allora,
lungo questo muricc
iolo degli uomini
portanti attrezzi di
15
ogni genere ◗6, che
sporgono al di sopra
muro, e statue e altre
del
figure di viventi fabbric
ate in legno e pietra ◗7 e in tutti i modi;
e inoltre, come è natura
portatori parlino e
le, che alcuni dei
che altri stiano in
silenzio.»
«Tratti di cosa ben
strana – disse – e di
ben strani prigionieri.»
«Sono simili a noi –
20
ribattei. – Infatti, credi,
innanzi tutto, che
vedano di sé e degli
altri qualcos’altro,
oltre alle ombre proiett
dal fuoco ◗8 sulla parete
ate
della caverna che sta
di fronte a loro?»
«E come potrebbero
– rispose, – se sono
costretti a tenere la
testa immobile per
tutta la vita ◗9?»
n. ...... il sole, che rende
visibili le cose
3 in modo
n. ......
da non aver conosciu
ta altra realtà
n. ...... le sensazioni
1 il mondo
n. ......
delle sensazioni
n. ...... non potendo
conoscere in altro
modo che con i sensi
n. 6-7
...... le cose visibili,
considerate
le idee, come le statuette copie delsono copie
delle cose reali
n. ...... la comunic
azione verso il mondo
delle idee
n.13
...... per il distacco
dalla quotidianità,
da
abitudini radicate
9
n. ...... l’abitudine
n. ...... avendo visto
soltanto le
tutta la vita, i prigioni ombre per
eri le considerano la vera realtà
n. ...... la liberazio
ne dalle sensazioni
può
avvenire soltanto con
l’aiuto di qualcuno (maieutica)
n. ...... il superam
ento delle sensazio
ni e
l’avvio alla conosce
nza vera
n.14
...... l’inizio della
conoscenza
di non sapere, il mettere è il sapere
in dubbio le
false certezze, rendend
o insicuri
quasi
esservi una tendenza
vivere è difficile e sembra
individuo sente.
ici che scettici, perché
consolazione che ogni
È più facile essere dogmat
della
risposta al bisogno di
teorie rassicuranti, in
ndola con i tropi: l’effetto
naturale a costruire
la propria mente, esercita
sua presunsi propone di allenare
ragione, o almeno della
della
«shock»
Per questo lo scettico
di
specie
tropi deve essere una
meditazione su questi
a giudizi certi.
zione di poter arrivare
i riguardo al piacere
nza fra gli esseri vivent
riferisce alla differe
ricevono le medesime
a Il primo tropo si
si deduce che essi non
e all’utilità. Da esso
necessariamente
e al dolore, al danno
tale conflitto genera
imi oggetti e che, perciò,
no senza mescolanza
genera
si
impressioni dai medes
alcuni
i
5
vivent
giudizio. Degli esseri
attraverso l’unione
la sospensione del
fenice e i vermi; altri
altri
nel fuoco e l’araba
costituiti in un modo,
sono
come quelli che vivono
alcuni
esempio, i falchi
uomini, del resto. Poiché
differenti. Così, per
dei corpi, come gli
alla diffele loro sensazioni sono
È logico, dunque, che
mo.
in modo diverso, anche
finissi
imi, i cani l’olfatto
E se il tallo per la
hanno gli occhi acutiss
nza delle espressioni.
10
corrisponda la differe
della cicuta, questa
renza della facoltà visiva
; e se la quaglia si nutre
a.
, per l’uomo è amaro
cavallo non li mangi
capra è commestibile
a gli escrementi, il
; e se il maiale mangi
è mortale per l’uomo
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211
ANTOLOGIA
L’età ellenistica
MENTATIVE
LE STRATEGIE ARGO
I tropi
Il mito della caverna
esemplifica la teoria
della conoscenza di
similitudine della linea
Platone, già enuncia
alla fine del precede
ta mediante la
nte libro della Repub
con altri, dando luogo
blica. Questo tema
a uno schema narrati
si intreccia però
vo complesso, che mette
gire. Conviene intanto
insieme più livelli e li
ricordare che il contest
fa interao in cui il mito è propos
filosofi, la classe dirigent
to riguarda la formaz
e dello Stato platonico.
ione dei
Il mito pone al centro
quello intelligibile, rappres
il passaggio dal mondo
entando quindi visivam
visibile a
ente la conversione (cambia
aspira alla filosofia deve
mento di natura) che
compiere. Infatti diventa
chi
re filosofi non signific
serie di conoscenze,
a, per Platone, acquisir
ma essere in un determ
e una
inato modo, porsi di
diverso, che consenta
fronte alla realtà con
di vedere quel mondo
uno
sguardo
intelligibile che resta
con gli occhi, cioè con
precluso a chi osserva
i sensi. C’è poi un ulterior
le cose solo
e piano di lettura, che
principale. Il prigioniero
forse per Platone è
liberato (diventato filosofo
quello
),
restare là per sempre
una volta raggiunto
il mondo delle idee, vorrebb
. Adesso che ha conosci
uto la vera realtà, la
e
in tutto il suo squallo
caverna da cui provien
re. Eppure sente che
e gli appare
è un proprio dovere
filosofo ha dunque
tornarvi, per liberare
una missione politica
i compagni. Il
. Non deve lasciarsi
vivere nel mondo «concre
sedurre dalla vita contem
to», il mondo delle ombre,
plativa, ma
di prigionia di un tempo.
per contribuire a miglior
are i propri compag
ni
5
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FISSIA MO IL CONCE
FISSARE E RICORDARE
I CONCETTI
ni ed esercizi
113
è sapere e porta alla
la natura umana è
razionale
quindi
chi fa il male lo fa per
ignoranza (ignora il bene)
a
di conseguenza
felicità
chi agisce secondo ragione,
agisce in modo virtuoso
allora
nessuno compie il male
volontar iamente
chi non conosce il bene,
scambia i propri interess
personali per il bene i
chi agisce in modo virtuoso
, realizzando la sua
natura razionale, non
può che essere felice
PROFILO
•
ONLINE definizio
e perciò
Gorgi
e, ma per
alla dialett ica di Zenon
125
• Gorgia fa ricorso
scuola eleaano profonspeculazioni della
secolo a.C. si verific
demolire tutte le
scetticiNella Grecia del v
portano al
ere, approd ando allo
tica riguardo all’ess
socioeconomiche che
de trasformazioni
nuove
delle
smo più radica le.
zia e all’imporsi
’anche l’esseciò
quand
declino dell’aristocra
póleis
esiste;
altre
nulla
Atene e in molte
’anche
• Le sue tesi sono:
classi mercantili. Ad
e conoscibile; quand
politico,
di un nuovo regime
re esistesse, non sarebb non sarebbe comunicadetermina la nascita
ibile,
leggi è affil’essere fosse conosc
La creazione delle
te alla tesi
quello democratico.
quindi, contrariamen
diventa
bile. Il linguaggio,
all’interno della quale
nulla a che vedere
data all’assemblea,
oranza.
Parmenide, non ha
da
maggi
uta
la
cere
sosten
verità, il
e a convin
lato dall’essere e dalla
importante riuscir
one e di
con l’essere. Svinco
o: enorto un bisogno di istruzi
que un ruolo decisiv
Si diffonde pertan
retorica,
linguaggio ha comun
zato soprat tutto alla
potere di persuadere.
formazione, indiriz
i sofisti inme, infatti, è il suo
che
l’arte
questa
È
l’arte del discorso.
fare, un inleggi
saper
un
sulle
è
essa
tito
il dibat
segnano a pagamento:
I sofisti minori e
nell’opera
a non si esaurisce
sieme di abilità.
i sofisti cam• L’elaborazione sofistic , ma prosegue negli autori
o, quindi, secondo
• Il ruolo del filosof
assolute
di Protagora e Gorgia
sul tema
il ricercatore di verità
trandosi soprat tutto
bia: egli non è più
successivi, concen
l’uomo non ha la
zioni, definite arpoiché
conven
iverso,
sono
sul mistero dell’un
delle leggi. Le leggi
umana; non
oranze politiche.
oltre l’esperienza
bitrariamente da maggi
possibilità di andare
e poi lo dispensa agli
finalizzate all’usono
sapere
il
leggi
nge
tali
è più chi raggiu
della cono• Secondo Protagora o Antifonte e Ippia rappresenriflette sui limiti
altri uomini, ma chi
tile, mentre second
natura in
e offre lo
sfera della politica,
nei confronti della
tano una violenza
scenza umana e sulla
di saper
za artificiale
una disuguaglian
a intesa come arte
quanto impongono
strumento della retoric
uomini.
che sia di
uguaglianza degli
in modo convincente
co
pubbli
in
contro la naturale
e
parlar
a stessa,
ria: Callicle
i problemi della politic
sostiene la tesi contra
re
chi
risolve
anche
per
è
Vi
aiuto
•
impongono
i deboli (i più) che
danti la comunità.
afferma che sono
cioè le questioni riguar
le leggi, un’uanza), attraverso
ai forti (una minor
aglianza
iale contro la disugu
guaglianza artific
to che le
convin
è
Protagora
aco
. Trasim
a all’uomo,
che esiste in natura
dietro cui
o Protagora – è relativ
che la maschera
• La verità – second
leggi altro non sono
infine, afferma
le cose».
tutte
Crizia,
di
a
forte.
più
«misur
che è
si cela l’utile del
vari modi,
potent i per
può essere intesa in
sono inventati dai
che gli stessi dèi
i.
• Questa affermazione
a al termine
ore efficacia i suddit
cato che si assegn
soggiogare con maggi
a seconda del signifi
al singolo
può essere relativa
dal
«uomo»: così la verità
fo come cittadino
i sapori in modo diverso
filoso
isce
il
te:
percep
Socra
(il malato
oltre il
affidando la sua conce(l’uomo non può andare
anità
nulla,
all’um
scrive
sano),
ro
), oppure
• Socrate non
e accedere al divino
. Riguardo al suo pensie
punto di vista umano
valori).
zione soltanto al dialogo
e, tra l’altro
(ogni popolo ha i propri
delle testimonianz
alle varie comunità
ci sono rimaste solo
, quindi,
concordanti.
assolute (relativismo)
non sempre tra loro
• In assenza di verità
verità, ma
re alla verità assoè più funzionale alla
in grado di accede
è
non
non
ggio
Con
L’uomo
lingua
•
il
Ecco perché
, concorda con i sofisti.
nto per persuadere.
luta: Socrate, in questo
una culdiventa lo strume
are sullo
nte degli interessi:
i suoi allievi a svilupp
loro condivide l’orizzo
e sui suoi
Protagora esercita
Egli però non
centrata sull’uomo
i doppi (antilogie).
tura umanistica, cioè
la natura.
stesso tema discors
parametri
igenza di spiegare
tutto: in assenza di
problemi, non sull’es
sofisti:
dai
a
far
intende giustificare
per
distacc
a
si
tuttavia,
arsi nell’assemble
• Per molti aspetti,
assoluti occorre adoper
ità.
più utili alla comun
approvare le leggi
La sofistica
ricerca comune, che
è invece il fondame
nto
del dialogo.
Concetti correlat
i
ironia; maieutica;
verità; opinione; ragione; concetto
7. Socrate: la virtù
6
Sintesi
propria della retorica.
Nel dialogo gli interlocutori si alternan
o, con l’obiettivo
di discutere, di «ragiona
re insieme», per trovare
una verità comune
; al contrario la finalità
del discorso retorico
è quella di portare
l’interlocutore dalla
propria parte, di
persuaderlo, senza nessun
interesse verso una
7 Socrate: la virtù
è sapere
e porta alla felicità
SINTESI
▸ Mappe concettuali
▸ Fissiamo il concetto
▸ Sintesi con carattere
ad alta leggibilità
TTO
DIALOGO
Il termine «dialogo
» deriva da dià, «fra»,
e
lógos, «discorso»,
e significa «discors
o tra
più individui». Socrate
lo contrappone al
discorso retorico dei
sofisti, che è condotto
da una sola persona
. Il dialogo è caratter
izzato dai «discorsi brevi»
(brachilogia) contro
la tecnica dei «discors
i lunghi» (macrologia)
Ciò che l’uomo
ha e ciò che è
Alla luce della ragion
e, secondo Socrate
, è possibile disting
ricchezza, successo,
uere ciò che l’uomo
carriera e fama appart
ha da ciò che è:
engono alla sfera dell’«av
la bellezza del corpo
(oggetto di vero culto
ere», e questo vale
anche per
da parte dei greci),
bellezza interiore, la
mentre quello che
bellezza cioè dell’an
davvero conta è la
ima.
L’uso
Tale bellezza consist
e:
«sapiente»
– nell’uso «sapien
dei beni
te», cioè razionale,
dei beni esteriori. La
esteriori
non sono, dunque,
bellezza esteriore, il
da disprezzare: si tratta
successo e la fama
solo di farne un uso
– nel controllo raziona
intelligente;
le dei piaceri sensibi
li: questi, così come
negati, ma soddisfatti
gli impulsi, non devono
con intelligenza.
essere
C’è bellezza interio
re, pertanto, quando
vi è autocontrollo
l’uomo a essere libero
: è questo autodominio
, mentre non è libero
che porta
chi è in balia dei suoi
Prendersi cura
Da qui l’appello socrati
impulsi, dei suoi istinti.
dell’anima
co a una purificazione
intellettuale che riecheg
dersi cura dell’an
ima, non più intesa
gia quella pitagorica,
solo come ciò che
a prenanche come sede della
anima il corpo, che
ragione e della coscien
gli dà vitalità, ma
za.
Un uso sapiente dei
beni esteriori presup
pone, naturalmente
conoscenza di tecnich
, il sapere, che non
e finalizzate al succes
si riduce alla
so e al dominio della
ma è sapienza ben
platea, secondo la prassi
più profonda in quanto
dei
sofisti,
conduce l’uomo a ciò
che può realizzarlo
come essere
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Didattica delle Lingue
/ FilosoFia
36
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A cura di Mariasole
1 PERCORSI
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