La Cristallo Manzia - il Sentiero di Alchimilla

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La Cristallo Manzia - il Sentiero di Alchimilla
La Cristallo Manzia
Scritto da Michela
Mercoledì 29 Luglio 2009 08:40 - Ultimo aggiornamento Sabato 06 Febbraio 2010 10:34
Cristallo Manzia o lettura della Sfera di cristallo
Tra le tante tecniche di Divinazione la Cristallo Manzia resta quella che mi affascina di più, è un
arte profondamnete rivelatrice...ma difficilissima da imparare, se siete interessati...beh! sapete
come contattarmi!
Quando ero molto piccola, ricordo che conobbi una delle mie tante maestre che aveva una
purissima sfera di quarzo ialino...bellissima! la Donna aveva profondi occhi di ghiaccio e pelle
rugosa e scura, odorava di spezie e cannella, veniva consultata da tantissima gente.
Praticava le letture in una stanza con le pareti rivestite di stoffe iridescenti, alla luce fioca di una
candela per me... was a beautiful location...lei mi disse cose che mi impressionarono su me
stessa e sul mio futuro...che Magica Occasione!
Vi auguro di vivere emozioni simili...
Sotto riporto un po' di storia, per insegnarvi di più...mettetevi in lista così vi aaggiungo al
numero già lunghissimo di appassionati...ci incontreremo e faremo un convegno sulla
lettura...interessante No?
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Una sfera di cristallo in quarzo ialino è completamente trasparente
La sfera di cristallo, talvolta chiamata anche palla di cristallo, è uno strumento che alcuni
chiaroveggenti, indovini e medium adoperano in quanto lo ritengono in grado di aiutarli ad
esercitare le proprie pratiche.
Si tratta di un oggetto sferico di materiale cristallino più o meno trasparente (cristalli artificiali o
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spesso cristalli di rocca, ovvero quarzi ialini) e può essere pieno o, molto più raramente, cavo.
Può essere anche di vetro, e in questi casi si preferisce chiamarlo palla di vetro o sfera di vetro.
A seconda delle dimensioni e della consistenza dell'oggetto, anziché "palla" o "sfera" si può
trovare scritto anche "globo", "boccia", "bolla" e così via.
La pratica che utilizza questo strumento a scopo divinatorio è la cristallomanzia; in
parapsicologia si preferisce dire cristalloscopia[1] o usare il termine inglese scrying.
Storia della sfera di cristallo
L'uso di oggetti di materiale trasparente a scopi magici o divinatori è praticato fin dall'antichità
ed è comune a diverse civiltà; tuttavia sembra che l'uso di oggetti trasparenti di forma sferica
risalga solo all'alto Medio Evo, se non più tardi. Nella tomba del re dei Franchi Childerico I,
vissuto nel V secolo, fu ritrovato un globo di berillo trasparente del diametro di 3,8 cm; da
questo ritrovamento nacque la leggenda che il re lo utilizzasse per predire il futuro. L'oggetto è
simile ad altri globi che furono in seguito trovati in tombe del periodo merovingio (in Francia) e
sassone (in Inghilterra), alcuni dei quali completi di una montatura che fa pensare a un oggetto
ornamentale. Tuttavia è stato fatto notare che tali montature sono identiche a quelle di altri globi
usati per la magia o la divinazione; quindi è possibile, anche se non è certo, che questi globi di
cristallo fossero usati per la cristallomanzia.
La prima notizia storicamente documentata riguarda dunque il matematico e occultista
britannico John Dee, il quale sostenne di aver ricevuto una sfera di cristallo da un angelo il 21
novembre del 1582 e di averla usata in seguito più volte per mettersi in collegamento con gli
angeli, assistito dal medium Edward Kelley. La pietra di berillo che probabilmente fu usata da
Dee ha un diametro di 6 cm ed è oggi conservata al British Museum insieme con i supporti,
finemente lavorati, sui quali la appoggiava durante le sue pratiche.
Altre due sfere di cristallo contemporanee di Dee sono conservate una nel Museo di Storia della
Scienza di Oxford e l'altra nel Museo della Scienza di Londra; entrambe furono usate, dai
rispettivi proprietari, anche come strumento diagnostico in ambito medico. Insieme alla seconda
sfera è conservato anche il manoscritto con le istruzioni per l'uso.
Al berillo furono in seguito preferiti il quarzo ialino e il vetro in quanto materiali perfettamente
trasparenti.
Gli antropologi Andrew Lang e Ada Goodrich-Freer nel XIX secolo condussero numerosi
esperimenti sulla cristalloscopia utilizzando palle di vetro, oltre a studiare approfonditamente la
storia mondiale delle tecniche di scrying. Fu la Goodrich-Freer a scoprire che i globi di cristallo
più antichi, compresa la pietra di Dee, erano in berillo e non in quarzo come erroneamente si
era ritenuto fino a quel momento.
Uso della sfera di cristallo 3/6
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La sfera di cristallo è usata in diversi modi da diversi praticanti e per diverse finalità.
La finalità più comune è quella di ricavarne visioni o immagini di vario tipo le quali, secondo ciò
che i praticanti riferiscono, possono formarsi sia all'interno della sfera, sia sulla superficie della
stessa, sia altrove. Le visioni possono riguardare avvenimenti passati o luoghi lontani, oppure
possono essere predizioni o presagi sul futuro, oppure possono essere immagini di tipo
simbolico che dovranno essere interpretate secondo le abilità e le conoscenze del praticante o
dell'eventuale destinatario del messaggio simbolico.
Altri praticanti usano la sfera di cristallo per mettersi in collegamento con persone defunte o con
entità soprannaturali, in quanto credono che le caratteristiche dell'oggetto possano facilitare la
comunicazione; il praticante può percepire l'immagine del defunto o dell'entità come pure non
percepire alcuna immagine durante il collegamento.
In ambito magico o religioso la sfera deve essere consacrata tramite rituali più o meno
complessi prima di poter produrre il suo effetto.[11]
Il collegamento tra il praticante e la sfera di cristallo può avvenire tramite la vista, ossia il
praticante guarda l'oggetto, tramite il tatto, ossia il praticante tocca l'oggetto spesso restando in
contatto con esso, o tramite entrambi i sensi. Quando la usa per ottenere una visione, il
praticante generalmente la fissa intensamente finché le immagini non cominciano a formarsi e
non distoglie lo sguardo finché le immagini non spariscono.
Per favorire la formazione delle immagini, alcuni praticanti la avvicinano a una parete scura
oppure la avvolgono in un panno nero,[1] altri prediligono le ore della luce del giorno e in
particolare l'alba[10], ma esistono anche altre tecniche.
Alcuni praticanti cadono in stato di trance durante l'uso della sfera mentre altri praticanti restano
coscienti.
Ipotesi sulla formazione delle visioni
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Al di fuori dell'ambito religioso, in cui il praticante crede che le immagini abbiano un'origine
soprannaturale, sono state avanzate diverse ipotesi sull'origine delle visioni nella sfera di
cristallo.
Il primo, nel XVI secolo, fu il medico e alchimista Paracelso, il quale riteneva, secondo le
conoscenze dell'epoca, che la struttura della sfera di cristallo potesse interagire con ciò che egli
chiamava il magnes microcosmi ossia il magnetismo umano e provocare le visioni.[12]
Nel XIX secolo l'antropologa Ada Goodrich-Freer ipotizzò che le immagini che i praticanti
raccontano di vedere sono allucinazioni le cui origini possono essere:
• memorie provenienti dal subconscio;
• oggettivazioni di idee o immagini, a livello conscio o inconscio;
• immagini che la studiosa non esclude che possano essere chiaroveggenze o percezioni
extrasensoriali.
La Goodrich-Freer conclude dicendo che le immagini di quest'ultimo tipo sono di scarsa
rilevanza.[2]
Al giorno d'oggi, la possibilità che il praticante possa ricevere immagini dell'ultimo tipo è ancora
controversa; gli studiosi concordano sull'origine soggettiva della maggior parte, se non di tutte,
le visioni, le quali potrebbero essere indotte da uno stato di leggera trance.[12]
La sfera di cristallo nelle arti e nella letteratura
• 1812 La sfera di cristallo (Die Kristallkugel): la fiaba numero 197 dei fratelli Grimm
• 1902 La sfera di cristallo (The Crystal Ball): dipinto di John William Waterhouse
• 1923 My Crystal Ball: Reminiscenses: autobiografia di Elisabeth Marbury
• 1967 Spinning the Crystal Ball: saggio di James Dickey sul futuro della poesia statunitense
• 1986 Carte, tazze e palla di cristallo (Cards, Cups and Crystal Ball): atto unico di David
Campton
• 1997 Contemplando una sfera di vetro: raccolta di poesie di Bella Achatovna Achmadulina
• 2002 Operazione Palla di cristallo (Operation Crystal Ball): terzo volume della serie a fumetti,
vincitrice dell'Eisner Award, Queen & Country di Greg Rucka e Leandro Fernandez
• 2006 Crystal Ball: canzone dei Keane
Note
1. ^ a b Composto da "cristallo" e il suffisso "-scopia" ossia "esame, ispezione" (Il Vocabolario
Treccani. Roma, 1992).
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2. ^ a b c d e Ada Goodrich-Freer, op. cit.
3. ^ a b c Andrew Lang, op. cit.
4. ^ a b c d Theodore Besterman, op. cit.
5. ^ a b c d Il grande libro della Divinazione, op. cit.
6. ^ (FR) [Jacques Auguste Simon Collin de Plancy], Cristalomancie e Childéric Ier in
Encyclopédie Théologique, Tome 48, Dictionnaire des sciences occultes , Petit-Montrouge,
Jacque-Paul Migne, 1846.
7. ^ (EN) George Frederick Kunz, The Curious Lore of Precious Stones, Philadelphia,
Lippincott, 1913.
8. ^ (EN) BSHM Gazetteer -- LONDON: British Museum, British Library and Science Museum.
URL consultato il 2008-01-09.
9. ^ a b (EN) Adam Fresco. Museum thief spirits away old crystal ball. The Times, 11 dicembre
2004. URL consultato il 2008-01-09.
10. ^ a b Un elenco di possibili simboli a carattere generale e delle rispettive interpretazioni può
essere trovato nel saggio di Sybil Ferguson, op. cit.
11. ^ Vedi cristallomanzia.
12. ^ a b Sergio de Santis. Cristallomanzia. CICAP, 17 novembre 2000. URL consultato il
2008-01-10.
Bibliografia
• (EN) Miss X [Ada Goodrich-Freer], Essays in Psychical Research, Londra, George Redway,
1899. ISBN 0-394-48511-4
• (EN) Andrew Lang, V. Crystal visions, savage and civilised in The Making of Religion, London,
New York and Bombay, Longmans, Green, and C°, 1900. pagg. 83-104
• (EN) Sibyl Ferguson, The Crystal Ball, Red Wheel/Weiser, 1980. ISBN 0877284830
• (EN) Theodore Besterman, Crystal Gazing: A Study in the History, Distribution, Theory and
Practice of Scrying, Kessinger Publishing, 1995. ISBN 1564595420
• Il grande libro della Divinazione, Fabbri Editori, ottobre 2007. ISBN 978-88-451-4289-5
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