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DOC E/31 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L'ESAME DI STATO DELL'ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) TL04 1 Approvato il giorno: 07 maggio 2015 Affisso all'Albo il giorno: 15 maggio 2015 DOCENTI DISCIPLINE ORE settimanali PRATI ELISA Italiano e Storia 4 VERSTIGGEL PATRICIA MARIA LEONA Lingua Inglese 2 BOCCINI VALENTINA Matematica 2 BORTOLINI GIANCARLO Diritto 2 VITIELLO ANTONELLA Disegno e Progettazione 4 VITIELLO ANTONELLA Costruzioni 4 BATISTI ROBERTO Topografia 3 BAVILA GIUSEPPE Impianti 3 FRANCO RICCARDO Geopedologia, Ecologia ed Estimo 4 2 STUDENTI STUDENTI 1 ACOSTA ZUNIGA JHONATAN DANTE 10 NALDI FABRIZIO 2 ANYOSA SALDANA HERACLIDES PAUL 11 NANNUCCI DANIELE 3 BAFFETTI TOMMASO 12 PALCHETTI TOMMASO 4 CILONA DOMENICO 13 PARIGI LORENZO 5 CIPRIANI SAMUELE 14 VANNI ETTORE 6 DANE INELDI 15 VITALE ALESSANDRO 7 GUATTERI LEONARDO 16 ZEFI KRISTIAN 8 KOUAKOU KOUASSI RICHARD 17 ZERBINI MASSIMO 9 MAYTA RAVICHAGUA MARINO MAGNO 3 1.0. SOMMARIO PRIMA PARTE: L'ISTITUTO 1.1. Breve storia dell'Istituto pag. 05 2.1. Profilo d'Indirizzo pag. 06 2.2. Breve storia della classe nei tre anni pag. 12 2.3. Obiettivi trasversali raggiunti pag. 12 2.4. Quadro orario nel triennio pag. 13 2.5. Metodologie e strumenti pag. 14 2.6. Verifiche e valutazione pag. 15 2.7. Valutazione finale (Tavola della corrispondenza dei voti) pag. 16 2.8. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico pag. 17 2.9. Attività di recupero, sostegno, integrazione pag. 18 2.10. Attività pluridisciplinari pag. 18 2.11. Attività di orientamento pag. 18 2.12. Scuola-lavoro, stage pag. 18 2.13. Viaggio di istruzione e attività culturali varie pag. 18 A) I contenuti disciplinari, obiettivi raggiunti. pag. 20 B) Testi delle prove d'esame simulate durante l'anno pag. 48 C) Criteri ed indicatori per l'assegnazione dei punteggi pag. 73 SECONDA PARTE: LA CLASSE, LA PROGRAMMAZIONE E LE ATTIVITÀ SVOLTE TERZA PARTE: GLI ALLEGATI 4 PRIMA PARTE: L'ISTITUTO 1.1. BREVE STORIA DELL’ISTITUTO L’Istituto Statale “B. Russell - I. Newton” è una scuola superiore che offre numerosi percorsi formativi. Sono attivi all’ISTRUZIONE TECNICA gli Indirizzi di studio: a) SETTORE ECONOMICO - AMMINISTARAZIONE, FINANZA E MARKETING - RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING - SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI b) SETTORE TECNOLOGICO - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO - SISTEMA MODA al LICEO: - LICEO SCIENTIFICO - LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE - LICEO SCIENTIFICO SEZIONE SPORTIVA - LICEO CLASSICO - LICEO LINGUISTICO - LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE Sono inoltre ad esaurimento i CORSI SERALI TRIENNALI per adulti, progetto SIRIO per RAGIONIERI e GEOMETRI, sostituiti (per le classi III e IV) dagli indirizzi AMMINISTARAZIONE, FINANZA E MARKETING e COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO. Il Piano dell’Offerta Formativa prevede l’attuazione di molteplici aspetti di flessibilità organizzativa e didattica, interventi mirati di recupero e approfondimento, che si realizzano anche attraverso l’organizzazione della didattica per “classi aperte”. Sono attuati: un ampio piano di orientamento scolastico e professionale, ri-orientamento in ingresso e raccordi con la formazione professionale. La personalizzazione dei curricoli è realizzata anche attraverso l’offerta di corsi integrativi facoltativi, tenuti da docenti interni ed esperti esterni. 5 SECONDA PARTE: LA CLASSE, LA PROGRAMMAZIONE E LE ATTIVITÀ SVOLTE 2.1. PROFILO D'INDIRIZZO PROGETTO SIRIO SPERIMENTAZIONE COORDINATA CORSI SERALI ASPETTI GENERALI E COMUNI DEL PROGETTO 1. MOTIVAZIONI E FINALITÀ I profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea richiedono che anche il sistema formativo si trasformi passando dall'attuale rigida struttura ad una più decentrata e flessibile che risponda altresì ai bisogni di utenze particolari come coloro che intendano rientrare nel sistema formativo: essi infatti non trovano ora risposta adeguata ai loro bisogni perché la struttura dei corsi serali propone modelli e metodologie identici a quelli previsti per l'utenza diurna. A ciò in molti paesi stranieri è già stata data risposta: la stessa Unione Europea ha emanato direttive che tendono a focalizzare l'attenzione degli Stati membri sulla necessità di organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di base, la riconversione professionale e l'educazione permanente. Anche in Italia, in risposta a queste nuove esigenze sono state attuate, nell'ambito della Direzione generale per l'istruzione tecnica, esperienze volte a offrire occasioni di promozione socioculturale, a stimolare la ripresa degli studi e a migliorare l'inserimento nel mondo del lavoro. Esse sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due tipi: a) corsi biennali: riferiti a progetti di rientro formativo caratterizzati dalla integrazione tra i due sistemi di formazione statale e regionale e dal conseguimento di un doppio titolo di studio (idoneità alla terza classe e qualifica professionale di primo livello); b) corsi triennali: riferiti a progetti per il conseguimento di maturità tecnica commerciale e per geometri. Entrambe le tipologie hanno alcuni aspetti comuni - riduzione dell'orario settimanale di lezione, riconoscimento di crediti formativi. tutoring. metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti - che sono stati ritenuti fondamentali nella progettazione di questa proposta. L'iniziativa qui presentata si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera e propria «seconda via» all'istruzione. Il sistema formativo degli adulti, infatti, deve assolvere due funzioni: - qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall'emarginazione culturale e/o lavorativa; - consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale. L'idea-forza di questo progetto consiste. quindi. in un percorso flessibile che valorizzi l'esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull'approccio al sapere in età adulta sia sull'integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale. 2. CARATTERISTICHE STRUTTURALI 2.1. Modelli di struttura Sulla base dei risultati acquisiti a seguito delle esperienze prima richiamate, questo progetto sperimentale coordinato ha individuato i seguenti tre modelli di rientro in formazione che le scuole avranno facoltà di adottare con le procedure previste dall'art. 278 del D.Lgs. n. 297 del 1994: 1. biennio statale 2. biennio integrato 3. triennio statale 6 In allegato sono riportati i quadri orari e le classi di concorso di ciascun insegnamento relativamente ai diversi indirizzi dei settori commerciale, geometri ed industriale. I corsi sono così caratterizzati: a) il biennio statale prevede 25 ore settimanali distribuite su cinque giorni e suddivise fra area comune (17) e area di indirizzo (8), quest'ultima articolata nei tre settori commerciale, geometri, industriale: b) il biennio integrato con la formazione professionale regionale potrà attuarsi solo in quelle regioni che abbiano stipulato apposita convenzione con il Ministero e porta ad un duplice contestuale risultato: - il conseguimento dell'idoneità al terzo anno di un istituto tecnico con indirizzo coerente a quello seguito nel biennio. Per accedere a corsi diurni o serali non sperimentali occorrerà eventualmente sostenere prove integrative: - il conseguimento di una qualifica professionale di primo livello rilasciata dalla Regione. In questo caso la suddivisione delle ore fra area di competenza statale e area di competenza regionale è, in generale. rispettivamente pari a 10 e 15, ma potrà variare in base alle intese intercorse. In particolare, se gli insegnamenti dell'area professionale non prevedono in misura adeguata la formazione tecnico-scientifica necessaria per la prosecuzione degli studi nel triennio. occorre procedere al completamento riducendo le ore di competenza regionale che, tuttavia, non potranno mai scendere al di sotto di cinque; c) i corsi del triennio prevedono da 25 ore (settore commerciale) a 28 ore (settori geometri e industriale) che si suggerisce di distribuire, quando possibile, su cinque giorni, in modo da lasciare agli studenti la possibilità di partecipare ad attività di recupero: d) sia nei bienni sia nei trienni il Consiglio di classe, in aggiunta alle ore curricolari. ha a disposizione un monte ore (massimo 5 settimanali) da utilizzare per itinerari formativi differenziati. recupero di carenze di base e potenziamento - nel biennio - delle competenze funzionali all'eventuale proseguimento degli studi nel triennio. Queste attività si svolgono, nel corso della settimana, in spazi orari precedenti le lezioni oppure il sabato e saranno attribuite ai diversi docenti in base alle decisioni del Consiglio di classe: e) le valutazioni quadrimestrali utilizzano il voto unico anche per quelle discipline che prevedono prove scritte, grafiche e pratiche oltre che orali. 2.2. Flessibilità e modularità La struttura prevede articolazioni a carattere modulare e flessibile che, fra l'altro, potranno riguardare: a) l'orario delle lezioni (distribuzione su cinque giorni, raggruppamento di materie per area in funzione di eventuali intese con le regioni. dell'accesso ai laboratori ecc.); b) il calendario scolastico (per consentire moduli intensivi e recuperi); c) l'aggregazione degli studenti in gruppi scolastici per livelli; tale formula potrà essere sperimentata dopo la fase di avvio e validazione del progetto e prevede una progressione scolastica degli studenti fondata su livelli di padronanza dei saperi riferiti alle diverse materie. Ciò implica il superamento della comune nozione di classe e di promozione alla classe successiva, con la conseguente adozione di percorsi scolastici basati sui livelli di conoscenza delle singole discipline. Potranno altresì essere sperimentate forme di insegnamento a distanza per le quali le singole scuole attiveranno momenti di ricerca e progettazione volti all'inserimento graduale di tale strategia di apprendimento nella propria offerta formativa. Le scuole che intendano avvalersi di queste modalità dovranno presentare. insieme alla richiesta di sperimentazione del corso serale, un apposito progetto che ne esplichi le caratteristiche. 2.3. Crediti formativi I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito a: a) studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti formativi); b) esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo di studi (crediti non formali). Il loro riconoscimento è automatico nella prima ipotesi. mentre nella seconda occorre una valutazione caso per caso sulla base di specifici accertamenti. I crediti, nei casi in cui comportino la promozione anticipata in una o più discipline, determinano anche l'esonero dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti. Essi pertanto. consentono accessi differenziati al percorso scolastico e possono essere accompagnati da un sistema complementare di debiti. Il 7 Consiglio di classe è l'organo collegiale che, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnicoscientifico. delibera il riconoscimento dei crediti, l'attribuzione dei debiti e il conseguente percorso individuale. Il Comitato tecnico-scientifico dovrà altresì ratificare quanto deliberato dai singoli Consigli di classe. Analoga delibera può essere assunta in sede di scrutinio finale: il Consiglio di classe. che decidesse la non promozione dello studente, potrebbe attribuirgli contestualmente crediti spendibili nell'anno successivo per le materie nelle quali è stata conseguita la sufficienza. 2.4. Tutoring In un sistema formativo fondato sulla flessibilità, sulla personalizzazione dei percorsi, sul riconoscimento di crediti e debiti e sul sostegno all'apprendimento è indispensabile la funzione di tutoring svolta da uno dei docenti del Consiglio di classe. Tale funzione è espressamente e formalmente assegnata attraverso una nomina che preveda modalità, tempi e controlli per il suo espletamento: è svolta all'interno dell'orario di insegnamento con eventuali modifiche dell'orario di cattedra o con l'attribuzione di ore eccedenti. In particolare. costituisce compito del tutor l'aiuto ai singoli allievi in difficoltà rispetto: a) al loro inserimento nel sistema scolastico; b) all'attivazione di strategie idonee a colmare carenze culturali; c) all'assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alle scelte degli studi o dei percorsi formativi. 3. COORDINAMENTO DIDATTICO Sede del coordinamento didattico è il Consiglio di classe che, tenendo conto delle linee strategiche espresse dall'Istituto attraverso la Carta dei Servizi e il Progetto Educativo di Istituto, ha fra l'altro, il compito di definire: a) la distribuzione degli incarichi per il recupero; b) i raccordi e le integrazioni di materie; c) gli obiettivi trasversali, le strategie per realizzarli e le modalità per la loro verifica; d) le metodologie didattiche più idonee rispetto alle caratteristiche dell'utenza; e) l'organizzazione delle attività; f) le forme di autovalutazione; g) i criteri di valutazione; h) le modalità di attuazione dell'area di progetto. Il Consiglio di classe si riunisce con i rappresentanti degli studenti almeno bimestralmente per verificare l'andamento dell'attività didattica complessiva. Figura specifica di riferimento è il coordinatore di classe cui, in particolare, sono affidati i seguenti compiti: a) organizzare e presiedere una riunione mensile con gli studenti sull'andamento della classe: b) curare il coordinamento del Consiglio di classe (odg., organizzazione e predisposizione di materiali, ecc.): c) raccogliere sistematicamente informazioni (andamento scolastico e disciplinare, problemi di relazione e/o socializzazione, assenze e ritardi) e curarne la diffusione. 4. IL CONTRATTO FORMATIVO A integrazione di quanto previsto dalla Carta dei Servizi il contratto formativo. nel presente progetto. assumerà obiettivi specifici quali: a) suscitare fiducia nell'istituzione scolastica specie nei confronti di chi abbia avuto con essa rapporti negativi; b) rinforzare negli studenti l'autostima e la consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità. Ne potranno costituire efficaci strumenti: a) i colloqui prima dell'iscrizione, in occasione dei quali verrà presentato il progetto formativo (i programmi organicamente definiti, i risultati attesi, le strategie didattiche) e se ne acquisirà provvisoriamente l'adesione dell'interessato attraverso l'iscrizione formale; b) i test di ingresso; c) la definizione di eventuali crediti e debiti formativi nelle varie discipline; d) la proposta formativa delle singole materie, intesa come l'insieme dei piani di lavoro predisposti per la classe e dei percorsi individualizzati. 5. INDICAZIONI METODOLOGICHE 8 Gli interventi didattici tenderanno innanzi tutto a creare nella classe un clima di fiducia riguardo alla possibilità di riuscita e di successo: ciò anche attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali rispettosi del vissuto degli studenti oltre che dei loro ritmi e stili di apprendimento. Con il ricorso a modalità di lavoro appropriate e differenziate, l'azione didattica dovrà inoltre tendere a: a) valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti in tutte le situazioni didattiche in cui ciò sia possibile; b) motivare alla partecipazione e allo studio specie evidenziando il valore formativo e l'apporto professionale di ciascuna proposta didattica; c) coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili. rispetto ai quali l'insegnante tenderà a porsi soprattutto come «facilitato- re» di apprendimento; d) utilizzare lezioni frontali. in ogni caso di breve durata. solo in quelle circostanze in cui esse risultino strettamente funzionali; e) privilegiare le attività di laboratorio come momento in cui si impara facendo; f) favorire il lavoro di ricerca in gruppo che dovrà essere particolarmente ben strutturato e guidato; g) utilizzare il problem solving come strategia più funzionale a processi di apprendimento efficaci anche e soprattutto per studenti adulti; h) essere caratterizzata da ricorrenti momenti in cui il docente crea condizioni per apprendimenti autonomi; i) assumere la cooperazione come stile relazionale e modalità di lavoro. In analogia con quanto previsto dai programmi già introdotti in ordinamento per il settore industriale e per tutti i progetti coordinati dell'istruzione tecnica, anche in questi corsi l'area di progetto assume particolare rilevanza: attraverso essa, infatti, si potranno ulteriormente valorizzare conoscenze e competenze che gli studenti hanno mutuato dalle esperienze professionali pregresse e si tenderà, ove possibile. a ricomporre i processi lavorativi in cui lo studente è inserito in una visione unitaria e consapevole. 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Criterio fondamentale è che verifica e valutazione perdano. a maggior ragione nei confronti di un'utenza adulta, il loro valore sanzionatorio, ancora molto diffuso nel nostro sistema scolastico, per assumere la più appropriata connotazione di controllo di processi, al fine sia di diagnosticare e correggere errori rilevati nel percorso di apprendimento sia di indurre corretti comportamenti autovalutativi negli studenti. Osservazione e misurazione debbono tendere pertanto a identificare le cause dello scostamento tra risultati e obiettivi e avere come finalità principale quella di predisporre interventi per adeguare metodi, tecniche e strumenti. Sarà così sempre sottolineata la valenza formativa della valutazione e si creeranno le condizioni perché essa sia meglio vissuta ed accettata. La definizione e la comunicazione alla classe di criteri e strumenti di valutazione garantirà trasparenza e maggiore obiettività a ogni forma di controllo contribuendo così a migliorare il clima generale della classe, a rendere espliciti i rapporti tra docenti e studenti, a rafforzare le motivazioni ad apprendere. La verifica quindi è il momento fondamentale della progettazione didattica e in essa trova la propria significatività. Si tratta di un procedimento che si articola in attività svolte in ambiti diversi e di complessità differente, ma che sempre deve ricomporsi a livello di Consiglio di classe. Vale la pena di ricordare che per il singolo docente la verifica ha lo scopo di: a) assumere informazioni sul processo di insegnamento- apprendimento in corso per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze; b) controllare durante lo svolgimento dell'attività didattica l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini prestabiliti; c) accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; d) pervenire alla classificazione degli alunni. Considerato che l'approccio metodologico suggerito si basa essenzialmente sulla programmazione attraverso unità didattiche e che all'interno di queste assume particolare rilevanza il momento diagnostico per modificare In Itinere il processo di insegnamento-apprendimento, si ritiene che sia di grande utilità il sistematico ricorso alla valutazione formativa. Tale attività, che come è noto non deve essere utilizzata per la classificazione del profitto degli alunni ma per individualizzare l'insegnamento e organizzare il recupero. avverrà al termine di ogni unità didattica o dopo lo svolgimento di sue parti significative. La valutazione sommativa effettuata per classificare gli alunni, dovrà utilizzare strumenti funzionali al tipo di obiettivi che si intende misurare (prove scritte strutturate e non strutturate, prove orali) avendo cura di alternarli e di variarli. Inoltre, si ritiene utile richiamare l'attenzione sul fatto che la valutazione di prove scritte e orali non strutturate (alle quali non si dovrà tuttavia rinunciare perché consentono di misurare obiettivi di livello elevato) dovrà avvenire sulla base di apposite griglie per contenere la soggettività della loro lettura. Nel 9 primo quadrimestre i risultati dell'attività di laboratorio concorreranno alla formulazione della proposta di voto per lo scritto. La valutazione di fine periodo terrà conto dei risultati delle prove sommative e di altri elementi, concordati in seno al Consiglio di classe, che saranno oggetto di apposite registrazioni. Per ogni allievo dovranno altresì essere considerati i comportamenti assunti e la qualità raggiunta nella realizzazione di progetti, sviluppati in gruppo e con modalità multidisciplinare. Per il Consiglio di classe, come già più volte è stato sottolineato nei precedenti paragrafi, i compiti sono differenti e per svolgerli si suggerisce di: - accertare i livelli di partenza degli allievi; - scegliere periodicamente alcuni obiettivi comuni da sottoporre a controllo; - identificare ed esplicitare per ogni materia opportune situazioni di apprendimento nelle quali gli aspetti disciplinari risultino legati a comportamenti osservabili, espressione degli obiettivi collegialmente definiti: - concordare la progettazione di eventuali interventi di recupero. Un simile operare ha lo scopo di rendere realmente collegiale la valutazione di fine periodo e consente di integrare i risultati raggiunti nelle singole discipline con la maturazione globale dell'alunno di cui possono costituire utili indicatori: - l'impegno e la partecipazione; - la progressione rispetto ai livelli di partenza; - il raggiungimento dei livelli minimi disciplinari di conoscenza e di sviluppo delle capacità indispensabili per la frequenza alla classe successiva, fissati in sede di programmazione iniziale. Per quanto riguarda la quinta classe i progetti realizzati costituiranno un elemento da tenere presente nella formulazione del giudizio di ammissione. Poiché la flessibilità e l'autonomia organizzativo-didattica differenzieranno notevolmente i processi di insegnamento dei corsi in questione, si ritiene opportuno introdurre gradatamente modalità di verifica e valutazione che tendano a permettere da un lato di verificare il «saldo» di debiti formativi e dall'altro ad assumere conseguenti decisioni a garantire standard formativi comuni a livello nazionale. A questo scopo, alla fine del biennio e delle classi terze e quarte, si possono prevedere prove comuni, anche strutturate, elaborate da apposita commissione ministeriale costituita secondo criteri di rappresentatività dei soggetti coinvolti nella sperimentazione (ispettori, presidi e docenti). In linea di massima tali prove: - avranno carattere pluridisciplinare (per materie affini) e andranno in ogni caso distinte in prove per le discipline dell'area comune e prove per le discipline dell'area di indirizzo; - tenderanno ad accertare non solo conoscenze, ma anche competenze. attraverso strumenti diversificati di tipo oggettivo e comunque tali da garantire misurabilità e confrontabilità; - dovranno essere predefìnite nelle tipologie e nei contenuti all'inizio di ogni corso con una esplicitazione precisa dei saperi fondamentali e irrinunciabili. Le caratteristiche delle prove saranno rese note ai Consigli di classe che orienteranno conseguentemente la loro azione formativa. Ai fini della formulazione del giudizio di promozione alla classe successiva i risultati delle prove incideranno nella misura del 50%. 10 CONOSCENZE Si esprime correttamente in forma scritta e orale, utilizzando il linguaggio proprio delle singole discipline Progetta modeste opere civili presentando gli elaborati in modo graficamente corretto e rispondente alle normali procedure amministrative Effettua rilievi di fabbricati e terreni con metodi e tecniche idonei e li restituisce graficamente in modo corretto Esegue operazioni, misurazioni e calcoli relativi al territorio, compreso il progetto di un tronco stradale Esegue semplici calcoli di elementi strutturali Esegue, legge e interpreta correttamente disegni tecnici di strutture Redige computi metrici estimativi me tiene i principali documenti amministrativi e contabili di cantiere Esegue perizie e stime di fabbricati, terreni e opere edili in genere, anche ai fini di espropri, successioni, danni Interpreta specifici problemi professionali sotto l'aspetto giuridico Apprende in maniera autonoma Partecipa al lavoro organizzato Documenta il proprio lavoro Organizza personalmente il lavoro con i compagni Individua e interpreta adeguatamente i problemi COMPETENZE CAPACITÀ Conosce le norme del disegno tecnico e quelle relative alla presentazione grafica degli elaborati nelle singole discipline Conosce le fondamentali tipologie edilizie Conosce i principi elementari della scienza delle costruzioni Conosce il quadro delle normative di rilevanza per le costruzioni edilizie e il territorio Conosce modalità e procedimenti della stima di costruzioni e terreni Conosce gli elementi fondamentali del catasto Conosce i fondamentali principi, metodi e strumenti della topografia Conosce le caratteristiche e i criteri realizzativi del principali impianti termici 11 2.2. BREVE STORIA DELLA CLASSE Il gruppo è formato, sulla base degli anni precedenti, dalla quasi totalità di iscritti dalla pregressa classe quarta, ovvero il conseguente proseguimento dal triennio SIRIO. Esiguo il numero di soggetti provenienti da defezioni negli anni precedenti e/o da insuccesso scolastico, confluito in una non ammissione all’esame di stato. Durante l’anno scolastico la frequenza degli allievi non si è attestata sempre, eccetto per alcuni soggetti, su di una continuità e assiduità ( purtroppo la situazione lavorativa, già complessa in questo determinato momento storico, per molti di loro rappresenta un reale impedimento ). Per un soggetto si è presentata la totalità di assenze nella frequenza alle attività didattiche e per un altro si è verificato l’abbandono dopo poche settimane dall’inizio , con conseguente ritiro . Alcune discipline , nel corso del triennio, sono state caratterizzate da mancata continuità didattica, ulteriore motivo per un accrescimento delle difficoltà di apprendimento dei contenuti e del metodo applicato. Nel gruppo classe sono presenti tre soggetti in situazione BES per i quali si rimanda a specifica documentazione (cfr. PDP BES). anno di corso promossi dall'anno studenti inseriti studenti ritirati non promossi totale precedente terza ------ 22 ------ 12 10 quarta 10 9 ------ 7 12 quinta 12 6 1 ------- 17 2.3. OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI Leggere e interpretare testi e documenti Esprimere i contenuti acquisiti nelle singole discipline in forma in generale corretta Essere capaci di esprimere giudizi autonomi Essere in grado di organizzare il lavoro sia in modo autonomo che in gruppo Partecipare in maniera attiva al lavoro organizzato 12 2.4. QUADRO ORARIO NEL TRIENNIO ORE CLASSE TERZA ORE CLASSE QUARTA ORE CLASSE QUINTA Italiano e Storia 4 4 4 Lingua Inglese 2 2 2 Matematica 3 3 2 Diritto 2 2 2 Disegno e Progettazione 3 3 4 Costruzioni 4 4 4 Topografia 4 4 3 Impianti 3 2 3 Geopedologia, Ecologia ed Estimo 3 4 4 28 ORE 28 ORE 28 ORE DISCIPLINE 13 2.5. METODOLOGIE E STRUMENTI Metodi Considerando la specificità del corso serale, si sono evidenziate alcune metodologie di lavoro, comuni a tutte le discipline, proponenti obiettivi finalizzati all’evidenziazione in positivo di merito dei soggetti, quali: Valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti; Favorire il lavoro di ricerca e l’attività in gruppo, evidenziando sia l’aspetto organizzativo, sia la collaborazione nei singoli apporti; Incoraggiare momenti di apprendimento autonomi; Coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e compiti realizzabili. Strumenti Con la medesima finalità si sono approntati strumenti in grado di fornire informazioni e far acquisire capacità in modalità semplificate, motivati dalla connotazione lavorativa dei soggetti frequentanti il corso serale e, pertanto, scarsamente muniti di tempo a disposizione per un’applicazione metodica e continuativa allo studio. Sinteticamente possono essere elencati i seguenti strumenti: Lezioni frontali Lavori in gruppo Aula tecnigrafi Laboratorio informatica Lavagna luminosa Videoregistratore Videoproiettore LIM 14 2.7. VALUTAZIONE FINALE 2.6. VERIFICHE E VALUTAZIONI QUADRO SINTETICO DELLE TIPOLOGIE DI VERIFICA (SCRITTE E/O ORALI) E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE PER CIASCUNA DISCIPLINA Si sono utilizzate le seguenti forme di verifica, secondo la loro rispondenza alle singole discipline: Prove individuali scritte e orali di risoluzione di semplici problemi o trattazione di argomenti specifici delle singole discipline Prove semistrutturate tese a valutare le conoscenze e le capacità espositive e di sintesi Prove strutturate tese a valutare la diffusione delle conoscenze Discussioni a tema tali da evidenziare conoscenza di argomenti e competenze disciplinari e professionali Lavori di gruppo con cui valutare le capacità organizzative e di risoluzione dei problemi Tutte le materie Tutte le materie Escluso: italiano, storia, estimo, topografia Tutte le materie Disegno e Progettazione - Costruzioni Per informazioni più puntuali si rimanda all’allegato A dove sono riportati i singoli programmi 15 I docenti del consiglio di classe fanno riferimento ai seguenti criteri di valutazione, approvati collegialmente. TAVOLA DELLE CORRISPONDENZE FRA VOTO IN DECIMI E CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ voto in decimi CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ 1 – 3* Non rispetta le consegne, spesso si distrae e disturba. Possiede conoscenze frammentarie e superficiali che non sa applicare e commette gravi errori nella esecuzione di compiti semplici. É incapace, anche se guidato, di effettuare una analisi ed una sintesi corrette. Si esprime con difficoltà, con poca chiarezza e proprietà di linguaggio. Le sue competenze nelle discipline sono molto scarse. 4 Non rispetta quasi mai le consegne e spesso si distrae. Possiede conoscenze frammentarie e superficiali che spesso non sa applicare e commette errori nella esecuzione di compiti semplici. Ha difficoltà nella analisi e nella sintesi e manca di autonomia. Si esprime in modo confuso, spesso oscurando il significato del discorso. Le sue competenze sono molto limitate. 5 Non è sempre puntuale nelle consegne. Possiede conoscenze non molto approfondite e talvolta frammentarie e commette errori non gravi nella esecuzione di compiti semplici. È in grado di effettuare analisi solo parziali ed è impreciso nella sintesi e poco autonomo nella rielaborazione. Usa un linguaggio non sempre appropriato che talvolta oscura il significato. Le sue competenze sono modeste. 6 Assolve gli impegni e rispetta le consegne. partecipa al dialogo educativo. possiede conoscenze di base ma non approfondite e sa applicarle senza errori nella esecuzione di compiti semplici. Sa effettuare analisi ma non approfondite e sa sintetizzare e rielaborare le conoscenze ma deve essere guidato. L’espressione non è sempre fluida ma è corretta. 7 Si impegna con metodo e partecipa attivamente. Possiede conoscenze diffuse che gli consentono di non commettere errori nella esecuzione di compiti anche complessi ma incorre in imprecisioni. sa effettuare analisi anche se parziali, ma deve essere guidato nella sintesi. Espone con terminologia appropriata. 8 Si impegna e partecipa attivamente con iniziative personali. possiede conoscenze complete ed approfondite e sa applicarle in modo corretto e preciso nella esecuzione di compiti anche complessi. Sa effettuare analisi complete, è autonomo nella sintesi, rielabora con apporti critici. L’uso della lingua è sempre corretto e appropriato, l’espressione è fluida. 9 - 10 Partecipa attivamente e con significativi apporti personali al dialogo educativo. Possiede conoscenze complete, ampie ed approfondite e sa applicarle correttamente nella esecuzione di compiti complessi e nella soluzione di problemi nuovi. É capace di cogliere gli elementi essenziali delle varie discipline e riesce a metterli in relazione, rielaborandoli in maniera critica e personale. Si esprime in modo corretto, chiaro, appropriato e fluido. * FASCIA VALUTATIVA NON ABITUALMENTE UTILIZZATA PER I PERCORSI SERALI - EDUCAZIONE DEGLI ADULTI 16 2.8. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CREDITO SCOLASTICO SPECIFICA DEL CREDITO SCOLASTICO E CREDITI FORMATIVI PROGETTI, CORSI INTEGRATIVI DELLA SCUOLA: CREDITI FORMATIVI: ANNOTAZIONI: (togliere la voce che non interessa): L’alunno/a in sede di scrutinio è risultato/a ammesso/a - non ammesso/a all’Esame di Stato. 17 2.9. ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE SI È EFFETTUATO ATTIVITA’ DI RECUPERO IN ITINERE IN TUTTE LE DISCIPLINE. NON SI SONO ATTIVATE ALTRE ATTIVITA’ AD ECCEZIONE DI ALCUNE ESERCITAZIONI A CARATTERE VOLONTARIO IL SABATO MATTINA (PROF.SSA VITIELLO) 2.10 ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO NON SI ATTIVA NEI CORSI SERALI 2.11. SCUOLA - LAVORO, STAGE VISTA LA PECULIARITA’ LAVORATIVA DEGLI STUDENTI DEI CORSI SERALI NON SI ATTIVA NEI CORSI SERALI 2.12. VIAGGIO DI ISTRUZIONE E ATTIVITA’ CULTURALI VARIE La classe non ha partecipato ad alcun viaggio di istruzione ma piuttosto si può parlare di visite tematiche. Nel corso dell'anno sono state organizzate varie attività culturali a cui hanno partecipato numerosi studenti della classe. In dettaglio: - Celebrazioni in onore del poeta Dino Campana, in occasione del centenario dell’opera - - “Canti orfici” , 24 novembre 2014 e il 18 dicembre 2014 – Teatro Studio di Scandicci La rassegna del Teatro Aurora di Scandicci “Nuda proprietà” di Costa e Calabresi (23/01/2015) “Qualcosa rimane” di Spisa e Guerritore (25/02/2015), “Tutto Shakespeare in 90 minuti” di Benvenuti e Formicola (30/03/2015). Giornate della memoria 2015 (27 gennaio) Giornata organizzata in collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze e l’Università di Firenze – Dipartimento SAGAS Visita al cantiere stradale della SS 223 Siena Grosseto. 18 TERZA PARTE: GLI ALLEGATI A) I contenuti disciplinari effettivamente svolti; gli obiettivi raggiunti B) Testi delle prove d'esame simulate durante l'anno C) Criteri ed indicatori per l'assegnazione dei punteggi D) Materiali dell'Area di Progetto E) Corsi integrativi facoltativi organizzati dall’Istituto 19 ALLEGATO A) DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) CONTENUTI DISCIPLINARI – OBIETTIVI RAGGIUNTI 20 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: Italiano DOCENTE: Elisa Prati LIBRI DI TESTO: M. Sambugar, G. Salà, “Letteratura e oltre”, vol. 3, La nuova Italia. altri materiali didattici: sintesi e mappe concettuali autoprodotte, fotocopie di testi CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI Unità didattica 1 (settembre-ottobre) Positivismo, Naturalismo e Verismo Il Positivismo il Naturalismo francese e il Verismo italiano Giovanni Verga: Vita, opere e poetica. Lettura e commento di “La lupa”, “Libertà”, brani antologizzati tratti da “I Malavoglia” e “Mastro don Gesualdo”. Unità didattica 2 (ottobre-novembre) Decadentismo europeo Temi e poetiche del Decadentismo europeo e del Simbolismo francese. La scoperta dell’inconscio, dell’irrazionale e della dimensione estetica. Charles Baudelaire, vita opere e poetica, lettura e commento di liriche tratte da “I fiori del male”. Introduzione alla Scapigliatura, i caratteri del movimento. Unità didattica 3 (dicembre-gennaio) Poesia decadente in Italia: Pascoli e D’Annunzio Giovanni Pascoli: vita opere e poetica. Lettura e commento di brani tratti dal saggio “Il fanciullino” e dal discorso “La grande proletaria si è mossa”. Letture antologiche dalle raccolte maggiori. Gabriele D’annunzio: vita, opere e poetica. Letture antologiche da “Alcyone”, brani antologici tratti da “Il piacere”. Unità didattica 4 (febbraio) Le Avanguardie I crepuscolari e i vociani. La poetica di Guido Gozzano, Sergio Corazzini e Marino Moretti, il “caso” Dino Campana. Lettura e commento di liriche di M. Moretti, S. Corazzini, di D. Campana. Il Futurismo e Filippo Tommaso Marinetti. Avanguardie europee: cenni al Dadaismo di T. Tzara e al Surrealismo di A. Breton. Unità didattica 5 (marzo-aprile) Tra letteratura, psicoanalisi e filosofia Cenni alla scoperta dell’inconscio e ai principali temi psicanalitici freudiani. Italo Svevo, vita, opere e poetica, il tema dell’inetto. Letture da “La coscienza di Zeno” brani antologici “L’ultima sigaretta” e “Un rapporto conflittuale”. 21 Luigi Pirandello, vita, opere e poetica: il dissidio tra vita e forma. Lettura e commento di “Il treno ha fischiato” da “Novelle per un anno”; “Cambio treno” da “Il fu Mattia Pascal”; “Come parla la verità” da “Così è se vi pare”; “La condizione di personaggi” da “Sei personaggi in cerca d’autore. Unità didattica 6 (maggio) L’ermetismo L’ermetismo nel contesto storico. Lettura e commento di liriche di Salvatore Quasimodo, Cesare Pavese. Eugenio Montale, vita, opere e poetica. Lettura e commento delle poesie antologizzate. Modulo trasversale A (sul trimestre) La narrativa d’autore legata alla Storia E. M. Remarque “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, lettura e commento di brani salienti in classe. Letture dai poeti di guerra europei, con testi forniti in fotocopia: G. Trackl, J. Mc Crae Giusepe Ungaretti: vita, opere e poetica, letture delle liriche antologizzate. Primo Levi, “Se questo è un uomo”, lettura e commento di brani salienti in classe. Modulo trasversale B (tutto l’anno) Le tipologie della prima prova d’esame - Durante tutto l’anno molto tempo è stato dedicato alle esercitazioni sulle tipologie della prima prova d’esame alle tecniche di scrittura e di editing in generale: ripetute e frequenti esercitazioni sul saggio breve, a cui è seguita la presentazione della scrittura giornalistica in vista della tipologia “articolo di giornale” e la guida all’analisi del testo. Modulo trasversale C (tutto l’anno) Il teatro, mezzo espressivo e narrativo tra letteratura, attualità e storia - - La Classe ha partecipato attivamente alle iniziative del regista G. Cauterccio e del Teatro studio di Scandicci dedicate al poeta Dino Campana, in occasione del centenario dell’opera “Canti orfici” che si sono tenute il 24 novembre 2014 e il 18 dicembre. Ha preso parte inoltre alle uscite didattiche al teatro Aurora di Scandicci assistendo ai tre spettacoli: “Nuda proprietà” di Costa e Calabresi (23/01/2015) “Qualcosa rimane” di Spisa e Guerritore (25/02/2015), “Tutto Shakespeare in 90 minuti” di Benvenuti e Formicola (30/03/2015). 22 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: ITALIANO DOCENTE: PRATI ELISA OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) Per la maggior parte degli alunni, il lavoro svolto ha portato al raggiungimento dell’attivazione di un discreto livello di interesse e partecipazione alle lezioni. Gli obiettivi del tutto o anche parzialmente raggiunti sono i seguenti: tra quelli disciplinari Esplorare vita, poetiche e opere di letterati della tradizione italiana ed europea Comprendere come eventi storici, anche tragici, possano generare ispirazione letteraria e artistica e come in un’opera letteraria si possa specchiare un determinato tempo, sapendone apprezzare il valore documentario. Contestualizzare all’interno delle diverse correnti letterarie ciascun autore Acquisire termini specifici del linguaggio letterario utili anche alla produzione scritta Esercitare la capacità di comprendere e commentare testi d’autore in prosa e poetici e testi di critica letteraria Esercitare, nella produzione scritta, la specificità comunicativa delle tipologie del saggio breve, articolo di giornale e analisi del testo. tra quelli trasversali Migliorare il bagaglio lessicale, la qualità dell’espressione orale e scritta e le capacità comunicative generali, tra le quali la capacità di sintesi dei contenuti Esercitare lo spirito critico e la capacità di attuare collegamenti intradisciplinari e interdisciplinari Sviluppare il senso di efficacia percepita nello svolgimento dei diversi compiti cognitivi Sviluppare autonomia nell’apprendimento e capacità di auto-valutazione Incrementare l’autostima Per una minoranza di alunni che ha frequentato più saltuariamente le lezioni gli obiettivi sopra citati possono dirsi raggiunti solo in parte. Per quanto riguarda la produzione scritta si segnalano alcuni alunni per i quali l’italiano è seconda lingua di acquisizione relativamente recente, per i quali occorrerà integrare i criteri di valutazione con i BES. 23 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: storia DOCENTE: Prati Elisa LIBRI DI TESTO: M. Fossati, “L’esperienza della storia”, vol.3, B. Mondadori altri materiali didattici: sintesi e mappe concettuali autoprodotte CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI Unità didattica 1 (settembre-ottobre) Società di massa e imperialismo Destra e sinistra liberale al governo nell’Italia di fine secolo. I problemi dell’Italia unita. Il completamento dell’unità. I conflitti europei sullo sfondo, l’unificazione tedesca. Il governo della sinistra storica e la politica coloniale di fine secolo. La Seconda rivoluzione industriale e la società di massa. La nascita dei partiti politici. Nazionalismo, imperialismo europeo di fine secolo: la spartizione coloniale dell’Africa e dell’Asia L’Italia nell’Età giolittiana, questione sociale e riforme. Unità didattica 2 (ottobre-novembre) La Grande Guerra Le cause dello scoppio del primo conflitto mondiale. L’Italia del fronte interno: interventisti e neutralisti. I volti della guerra e le modalità del suo svolgimento. L’anno 1917, l’ingresso degli USA, la disfatta di Caporetto. Gli accordi di pace a Versailles. L’esito e l’eredità della guerra in Europa, interpretazioni e significato storico, le conseguenze geopolitiche ed economiche della guerra. La questione mediorientale e il mandato della Società delle Nazioni. Unità didattica 3 (novembre) La Rivoluzione di Ottobre in Russia Il crollo dello zarismo. Lenin e le tesi di aprile. La rivoluzione di Ottobre. La guerra civile e la nascita dell’URSS. Unità didattica 4 (dicembre) Il fascismo Il Dopoguerra in Italia, il biennio rosso, la nascita del movimento fascista, del partito popolare e del partito comunista. Lo squadrismo, le elezioni del 1921, la marcia su Roma. Verso la dittatura: il delitto Matteotti e le leggi fascistissime. Gli anno ’30 in Italia, il regime, il consenso, l’opposizione. Unità didattica 5 (gennaio-febbraio) Il nazismo e lo stalinismo Il Dopoguerra in Germania e i problemi della Repubblica di Weimar, gli effetti della crisi economica mondiale del 1929. 24 L’ascesa politica di Hitler, l’ideologia nazista e le parole chiave della propaganda. La Russia da Lenin a Stalin, la NEP. Lo stalinismo, i piani quinquennali, il grande terrore. Unità didattica 6 (febbraio) Tra le due guerre La crisi del 1929 e il New Deal americano di Roosevelt. In Asia: Gandhi e l’India tra le due guerre, Cina e Giappone negli anni ’30. La guerra civile spagnola. Unità didattica 7 (marzo-aprile) La Seconda Guerra Mondiale Cause, fasi e modalità di svolgimento del secondo conflitto mondiale. L’anno 1943: la caduta del fascismo, la repubblica di Salò, l’8 settembre. Il volto agghiacciante della guerra: la Shoa, la “banalità del male” e la tesi di H. Arendt. La Resistenza europea e italiana. Le rappresaglie tedesche durante la ritirata nel ‘44. La questione del confine orientale e l’eccidio delle foibe. Anni 1943-1945. I trattati di pace, il processo di Norimberga. L’esito e l’eredità della guerra. Unità didattica 8 (aprile-maggio) Il lungo Dopoguerra Il mondo nell’era del bipolarismo, la decolonizzazione. Cenni agli equilibri politici dell’Italia repubblicana: referendum e Costituzione. Cenni alla questione mediorientale tra storia e attualità. Modulo trasversale Film e documentari d’autore d’ambientazione storica, proiezioni in classe e uscite didattiche Proiezione del documentario di P. Plisson “Sur le chemin de l’école” (2014), sulla scuola e l’offerta educativa in zone sperdute del mondo e la strenua volontà di apprendere dei bambini di questi posti. Proiezione del documentario di P. Rumiz “La Grande Guerra” (2014) per le parti dal titolo “Uomini delle caverne”, sulla condizione dei soldati in trincea e “Addio alle armi”, su Caporetto. Proiezione del film di E. Crialese, “Nuovo mondo”, 2006 sull’emigrazione italiana di inizio secolo XX. Proiezione del film di D. Gansel, “L’onda”, 2008, sui regimi autocratici. Uscita didattica al Cinema Alfieri per il documentario “Perché ero un pittore. L’arte riscoperta nei campi nazisti” di Christophe Cognet, 2014, sui campi di sterminio. Proiezione de “Il sangue e l’erba”, 2010, recital in memoria della strage di Pratale (Badia a Passignano) di e con Massimo Salvianti, sulle stragi naziste durante l’anno 1944. Proiezione del film di A. Folman, “Valzer con Bashir”, 2009 sul conflitto arabo-israeliano. 25 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: STORIA DOCENTE: PRATI ELISA OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) Per la maggior parte degli alunni, il lavoro svolto ha portato al raggiungimento dell’attivazione di un discreto livello di interesse e partecipazione alle lezioni. Gli obiettivi del tutto o anche parzialmente raggiunti sono i seguenti: tra quelli disciplinari Comprendere l’operato e le scelte politiche della destra e della sinistra liberale nell’Italia postunitaria e gli sviluppi politici dell’Italia liberale dell’ultimo Ottocento e dell’Italia giolittiana. Collocare nel generale contesto storico di inizio Novecento le cause della prima guerra mondiale, le modalità di svolgimento della stessa e l’eredità storica del primo conflitto mondiale in termini geopolitici, culturali e sociali. Conoscere le dinamiche fondamentali della stagione rivoluzionaria russa. Conoscere la Storia dell’Italia fascista nei diversi periodi: dalla presa del potere al regime Comprendere le cause, le modalità dell’ascesa al potere di Hitler e l’ideologia nazista Analizzare i caratteri del regime staliniano Comprendere il momento di brusca rottura nella fase di sviluppo produttivo ed economico rappresentato dalla Crisi del ’29 e gli eventi che caratterizzarono gli anni ’30 in Europa e nel mondo. Comprendere le cause, la sequenza degli eventi, le diverse fasi e dinamiche del secondo conflitto mondiale e la specificità storica dell’antisemittismo e dello sterminio ebraico. Saper analizzare la complessità e le motivazioni della Resistenza europea e italiana Comprendere il concetto di “guerra fredda”, e la complessità dei fenomeni legati al concetto di “decolonizzazione”. Comprendere le radici storiche del nodo irrisolto rappresentato dalla questione mediorientale Tra quelli trasversali di rielaborazione e sintesi Acquisire termini specifici del linguaggio storico e migliorare le capacità comunicative. Sviluppare il senso critico e saper prendere parte a un dibattito su questioni storiche o d’attualità, comprendendo le radici del presente e dell’attualità nella Storia Sviluppare la capacità di attuare collegamenti trasversali alle discipline ed entro la storia Mettere a punto un metodo di studio, sviluppando autonomia e capacità di auto-valutazione Per una minoranza di alunni che ha frequentato saltuariamente le lezioni gli obiettivi sopra citati possono dirsi raggiunti solo in parte, mentre per quanto riguarda la capacità di sintesi dei contenuti e l’espressione orale degli stessi, si segnalano alcuni alunni per i quali l’italiano è seconda lingua di acquisizione relativamente recente, per i quali occorrerà integrare i criteri di valutazione con i BES 26 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: Diritto DOCENTE: Giancarlo Bortolini LIBRI DI TESTO: Diritto per Geometri: L. Bobbio, E. Gliozzi, L. Lenti. Casa editrice: Elemond. altri materiali didattici sono stati forniti durante l'anno con fotocopie CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI Diritto Pubblico LO STATO Le caratteristiche dello stato moderno Gli elementi costitutivi dello stato moderno La nascita e l’evoluzione dello stato moderno La Costituzione e il regime politico settembre-ottobre FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO ottobre-novembre La formazione dello stato moderno Stato assoluto, stato liberale e la sua crisi, stato fascista, stato socialista e stato democratico Le forme di governo Sistemi presidenziali e sistemi parlamentari a confronto LE VICENDE COSTITUZIONALI DELLO STATO ITALIANO Lo Statuto Albertino e l’unificazione Il periodo liberale e il periodo fascista La caduta del fascismo e la Resistenza La proclamazione della Repubblica e la Costituente La Costituzione della Repubblica Italiana e la sua attuazione LE ELEZIONI E LE ALTRE FORME DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA Corpo elettorale, voto, astensione 27 dicembre gennaio I sistemi elettorali a confronto Il referendum abrogativo e le altre forma di democrazia diretta e partecipativa IL PARLAMENTO febbraio-marzo Il bicameralismo perfetto I sistemi elettorali in Italia Il Parlamento in seduta comune Lo status di parlamentare: la rappresentanza politica, ineleggibilità, incompatibilità e immunità parlamentari Organizzazione e funzionamento Le funzioni del Parlamento Il procedimento legislativo Le leggi costituzionali IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Il ruolo del Presidente della Repubblica Elezioni, carica e supplenza La controfirma ministeriale I poteri e la responsabilità marzo-aprile IL GOVERNO Il governo nel sistema politico e costituzionale La composizione e la formazione Le crisi di governo La responsabilità politica e penale Le funzioni governative Gli atti normativi del governo aprile LA CORTE COSTITUZIONALE aprile-maggio Natura e composizione Il giudizio sulle leggi, sui conflitti, sulle accuse e sul referendum LA MAGISTRATURA maggio La funzione giurisdizionale e i principi relativi Magistratura ordinaria e magistratura speciale L’indipendenza della magistratura e dei singoli giudici I principi costituzionali inerenti alla funzione giurisdizionale Il Consiglio Superiore della Magistratura L’organizzazione della magistratura La funzione della Corte di Cassazione, l’interpretazione della legge e la giurisprudenza 28 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: DIRITTO DOCENTE: GIANCARLO BORTOLINI OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) OBIETTIVI DISCIPLINARI (Conoscenze e Competenze) - Distinguere e confrontare le varie forme di stato e di governo individuandone le caratteristiche - Ricercare ed analizzare le norme costituzionali rilevanti - Conoscere composizione, funzioni , modalità di elezione, rapporti tra i vari organi costituzionali - Analizzare i principi costituzionali che regolano l’attività giurisdizionale - Utilizzare in modo appropriato il linguaggio e gli strumenti specifici della disciplina - Confrontare e valutare assetti istituzionali ed esprimere opinioni motivate 29 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: INGLESE DOCENTE: PATRICIA VERSTIGGEL LIBRI DI TESTO: HOUSE AND GROUNDS-CARUZZO/PETERS ED. ELI CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI BUILDING MATERIALS - Timber (Settembre 2014) Bricks (Ottobre 2014) Steel Glass and metal (Novembre 2014) Ecomaterials The dynamic Tower. - David Fisher (Dicembre 2014) The modern movement :(Gennaio 2015) - Functionalism - Bio-architecture Modern architects (Febbraio 2015) - Norman Foster - Lavoro di gruppo (Marzo-Aprile 2015) : - Renzo Piano - Frank Lloyd Wright - Richard Rogers Pollution (Maggio 2015) - Early environmental polizie - Contamination : sea pollution - Water pollution - Air pollution - The Greenhouse effect. 30 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: INGLESE DOCENTE: PATRICIA VERSTIGGEL OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) Consolidamento e rafforzamento delle competenze linguistiche acquisite negli anni precedenti. Gli studenti sono mediamente in grado di - - - - comprendere in maniera globale un testo, individuandone i punti fondamentali e sapendone esporre i dati in maniera formalmente corretta; esprimersi in maniera complessivamente abbastanza corretta su argomenti inerenti il proprio ambito professionale, utilizzando il lessico specifico d’indirizzo; reperire informazioni specifiche utilizzando documenti autentici approfondire, rafforzare e colmare lacune riguardanti gli elementi morfosintattici della lingua 31 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: TOPOGRAFIA DOCENTE: BATISTI ROBERTO LIBRI DI TESTO: C. Pigato – Topografia Vol. III– Poseidonia scuola altri materiali didattici (allegare eventuali dispense prodotte e/o utilizzate dalla classe) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI Strade e Progettazione stradale. Richiami sul moto rettilineo uniforme e sul moto circolare uniforme di un punto materiale. Stabilità del veicolo in curva. Determinazione del raggio minimo di una curva attraverso la condizione di stabilità allo sbandamento. Disegno della curva di raccordo tra due rettifili (costruzione grafica con il compasso). Elementi geometrici delle curve circolari: angolo al centro o angolo di deviazione, angolo al vertice, sviluppo della curva, tangente. Elementi geometrici delle curve circolari: corda, bisettrice. freccia e saetta. Curva circolare tangente a tre rettifili che s'incontrano in due punti (circonferenza ex-inscritta a un triangolo). Curva passante per tre punti. Curva tangente a tre rettifili che s'incontrano in tre punti (circonferenza inscritta in un triangolo). Elementi di una curva con vertice inaccessibile e relativa poligonale che collega i due rettifili. Stabilità del veicolo in curva e pendenza trasversale della piattaforma in curva: sopraelevazione del ciglio esterno. Cenni alle disposizioni normative per l'assegnazione della pendenza trasversale in curva in funzione della velocità di progetto e del raggio della curva. Cenno alla clotoide come curva di transizione. Esecuzione del profilo longitudinale: profilo del terreno e profilo di progetto. Livelletta di compenso con quota assegnata nel punto iniziale o finale e con pendenza assegnata. Calcolo delle quote di progetto, delle quote rosse e dei punti di passaggio. Esecuzione del profilo longitudinale di un breve tronco di strada. Sezione tipo e sezioni trasversali. Esecuzione preliminare del tracciolino per lo studio del tracciato. Pendenza massima delle livellette in funzione del tipo di strada. Cenni ai raccordi verticali. Calcolo dei volumi dei solidi stradali: Volume tra due sezioni omogenee, tra due sezioni eterogenee e tra due sezioni miste: formula delle sezioni ragguagliate. Cenni alle operazioni di tracciamento sul terreno. Agrimensura - Calcolo delle aree. Unità di misura delle aree. Area di figure geometriche semplici, in particolare del triangolo. Classificazione dei metodi per la misura delle aree: metodi numerici, grafo-numerici, meccanici e con mezzi informatici. Area di appezzamenti rilevati per allineamenti e squadri. Area di appezzamenti rilevati per trilaterazione. Formula di Gauss in coordinate cartesiane. Area di appezzamenti rilevati per coordinate polari. Area di appezzamenti rilevati per camminamento. Metodo di Bezout e di Cavalieri Simpson. Trasformazione di un poligono in un triangolo equivalente. Integrazione grafica. 32 Agrimensura - Divisione delle aree. Divisione dei terreni con lo stesso valore unitario. Calcolo delle aree parziali. Divisione di un appezzamento triangolare con dividenti uscenti da un vertice. Divisione di un appezzamento triangolare con dividenti parallele a un lato. Divisione di un appezzamento triangolare con dividenti perpendicolari a un lato. Divisione di un appezzamento triangolare con dividenti uscenti da un punto del perimetro. Problema del trapezio affrontato con l'equazione di secondo grado. Problema del trapezio affrontato con le proporzioni tra triangoli. Divisione di un angolo con una dividente passante per un punto interno o esterno. Riepilogo sul modo di approcciarsi ai problemi di divisione delle aree. Agrimensura - Spostamento e rettifica dei confini. Definizione di spostamento e di rettifica dei confini. Spostamento di un confine rettilineo in un altro passante per un punto assegnato di un confine laterale. Rettifica di un confine poligonale con un nuovo confine rettilineo uscente dal primo vertice della poligonale posto sul confine laterale. Rettifica di un confine bilatero con un confine rettilineo uscente dal primo vertice della bilatera. Rettifica di un confine bilatero con dividente avente direzione assegnata (problema del trapezio). Programma da svolgere fino alla fine dell'anno scolastico. Spianamenti. Generalità: schematizzazione del terreno come superficie poliedrica costituita da tante falde triangolari, definizione di spianamento, quote di progetto, quote rosse, punti e linee di passaggio e relativi calcoli eseguiti con l'utilizzo di una rappresentazione del terreno a piano quotato. Volume dei solidi prismatici e del prismoide in particolare. Spianamenti con piano orizzontale assegnato o di compenso. Spianamenti con piano inclinato assegnato o di compenso. 33 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: TOPOGRAFIA DOCENTE: BATISTI ROBERTO OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) la classe è composta da studenti provenienti in larga parte dalla classe quarta dell'anno precedente. Il livello di preparazione rilevato all’inizio dell’anno scolastico è risultato relativamente omogeneo per la presenza di nuovi inserimenti. Questo ha comportato uno svolgimento del programma con ritmi talvolta più lenti rispetto alle aspettative. Nel corso dell’anno la classe ha dimostrato mediamente un impegno più che sufficiente, con risultati che si attestano mediamente sopra la sufficienza. Vi sono anche elementi molto positivi per impegno e per profitto. In alcuni rari casi si registrano gravi lacune pregresse che non si è riusciti a colmare a causa talvolta delle assenze e altre volte dell’impegno non adeguato. Calcolo delle aree: Sanno applicare metodi numerici, grafo-numerici e grafici per la risoluzione di problemi di calcolo delle superfici. Divisione delle aree e rettifica dei confini: sanno risolvere problemi di divisione, rettifica e spostamento dei confini tra aree aventi stesso valore unitario. Spianamenti: sapranno progettare uno spianamento con piano orizzontale o inclinato assegnato o di compenso con rappresentazione del terreno a piano quotato. Strade: Conoscono le fasi della progettazione preliminare di un breve tronco stradale inerente la Planimetria, l’Altimetria e sanno risolvere problemi numerici sulle curve circolari e sulle livellette. Sanno inoltre calcolare e disegnare le sezioni trasversali e calcolare i volumi dei solidi stradali. La situazione di ingresso della classe ed il ridotto monte ore del corso SIRIO ha impedito lo svolgimento della parte di Fotogrammetria del Programma Ministeriale e di sviluppare il progetto stradale. 34 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: ESTIMO DOCENTE: PROF. FRANCO RICCARDO LIBRI DI TESTO: S. Amicabile - Corso di Estimo - HOEPLI altri materiali didattici: Manuale di Estimo S. Amicabile – HOEPLI; Codice civile CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI I Trimestre Modulo 1 Estimo generale Richiami delle principali formule di matematica finanziaria Definizione dell’Estimo e distinzione fra microestimo e macroestimo Caratteri e natura del giudizio di stima Prezzo di mercato e valore di stima Gli aspetti economici dei beni: valore di mercato, di capitalizzazione, costo di produzione e di riproduzione, di trasformazione, di surrogazione, complementare Il metodo e i parametri di stima, il principio dell’ordinarietà I procedimenti di stima Modulo 2 Estimo civile Stima dei fabbricati civili e delle aree fabbricabili La locazione e la compravendita Stima dei valori condominiali e costruzione di tabelle millesimali Modulo 3 Estimo legale Cenni sulla stima dei danni Stime relative alle servitù prediali L’usufrutto e la nuda proprietà Cenni sulle rendite e il diritto di superfici 35 II Pentamestre Modulo 3 Estimo legale Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità e esame delle principali leggi in materia Stime per successioni ereditarie Modulo 4 Estimo territoriale e ambientale La valutazione dei beni ambientali La valutazioni di impatto ambientale V.I.A; V.A.S. e A.I.A. Cenni sugli usi civici Modulo 5 Estimo catastale Catasto terreni e fabbricati Legislazione e organi preposti alle operazioni catastali Cenni sulle nuove procedure informatiche 36 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: ESTIMO DOCENTE: RICCARDO FRANCO OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) Una discreta conoscenza della materia trattata, legata alle problematiche del geometra in campo estimativo che consente di poter dimostrare una sufficiente competenza nell’attività tecnica professionale. Buona conoscenza della terminologia tecnico-giuridico-estimativa. Sufficiente capacità nell’individuazione e collegamento di concetti essenziali. 37 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: BOCCINI VALENTINA LIBRI DI TESTO: Bergamini Trifone Barozzi “MATEMATICA.VERDE 4 con Maths in English” Zanichelli CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI Richiami di algebra (ottobre, novembre): equazioni e disequazioni intere e fratte di primo e secondo grado; equazioni e disequazioni di grado superiore al secondo; sistemi di equazioni e di disequazioni di primo e secondo grado. Funzioni (novembre, dicembre, gennaio): definizione di funzione, dominio e codominio; proprietà delle funzioni: funzioni iniettive, suriettive, biettive; cenni alle funzioni definite per casi: il valore assoluto; dominio di funzioni polinomiali, frazionarie, irrazionali; studio del segno di una funzione; le intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani. Limiti (febbraio, marzo): concetto e definizione di limite; calcolo dei limiti, anche in presenza di forme indeterminate; limite sinistro e limite destro; definizione di funzione continua; asintoti orizzontali e verticali; grafico probabile di funzioni intere e fratte. Derivate (aprile, maggio): definizione di derivata e significato geometrico; derivate fondamentali e regole di derivazione; utilizzo delle derivate nello studio di funzione per determinare l’andamento crescente o decrescente; determinazione dei punti di massimo e di minimo relativi. (Eventualmente: cenno agli integrali). 38 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: BOCCINI VALENTINA OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni sanno approcciarsi allo studio di funzione e la maggior parte della classe, data una funzione, riesce a ricavare in modo sufficiente le principali informazioni utili al fine di tracciarne il grafico. In particolare gli alunni sanno riconoscere una funzione e le sue principali proprietà; sono in grado di determinare il dominio di una funzione, di studiarne il segno e di individuare le intersezioni del suo grafico con gli assi cartesiani. La classe ha assimilato il concetto di limite e sa calcolare limiti di funzioni polinomiali e fratte, anche in presenza di forme indeterminate; ne ha inoltre acquisito il significato grafico e sa determinare l’equazione di eventuali asintoti verticali ed orizzontali di una funzione, applicando il calcolo dei limiti. Gli allievi conoscono la definizione di derivata e la sua interpretazione geometrica; sono in grado di calcolare la derivata di funzioni polinomiali e fratte; attraverso il calcolo delle derivate individuano gli intervalli di monotonia, i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione. 39 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: IMPIANTI DOCENTE: GIUSEPPE BAVILA LIBRI DI TESTO: non e’ stato adottato alcun libro, consegnate fotocopie, volta per volta sugli argomenti sviluppati altri materiali didattici (allegare eventuali dispense prodotte e/o utilizzate dalla classe) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI 1 Unita’ di misura e simbologia. Tempi : 4 h 2 Ripasso concetti fondamentali sulla distribuzione e pressurizzazione acqua sanitaria. Tempi : 6 h 3 La trasmissione del calore e gli impianti di riscaldamento. Tempi : 28 h generalità componenti principali centrale termica terminali di erogazione ( confronto tra gli stessi e criterio di scelta di massima dei radiatori con stima approssimato del fabbisogno invernale) 4 Impianti di climatizzazione. Tempi : 24 h concetto di benessere ed i carichi termici estivi ( calcolo approssimato ) componenti principali e ciclo frigorifero semplice confronto tra le varie tipologie e criteri di scelta 5 Acustica in edilizia. Tempi : 4 h Definizioni principali Comportamento ai fini acustici di alcuni materiali 40 ANNO SCOLASTICO: 2014 – 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: IMPIANTI DOCENTE: GIUSEPPE BAVILA OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) Premesso che la classe e’ stata acquisita da parte del docente con ritardo causato dall’ attribuzione degli incarichi, essa ha comunque mostrato sufficiente interesse, ciò dovuto al fatto, probabilmente, che la materia permette diversi collegamenti con la realtà quotidiana. Nell’ambito del contesto serale, con distribuzione della docenza in orario iniziale o finale, gli obbiettivi in linea di massima sono stati mediamente raggiunti ed in alcuni casi specifici alcuni alunni hanno mostrato di raggiungere ottimi risultati; non si può dire altrettanto In altre situazioni, probabilmente a causa delle assenze e di alcune lacune pregresse. Avendo infine riscontrato alcune lacune difficilmente superabili nell’ ambito delle prove di verifica sotto forma di Relazioni, e’ stato preferito privilegiare, nell’ ambito degli argomenti previsti dal programma, verifiche più strutturate. Per altre considerazioni, si rimanda al documento Piano di Lavoro a suo tempo consegnato e che rimane tuttora valido e sostanzialmente rispettato. 41 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI SIRIO MATERIA: DISEGNO E PROGETTAZIONE DOCENTE: ANTONELLA VITIELLO Francesco Ognibene LIBRI DI TESTO: “Elementi di urbanistica” casa editrice SEI; Utilizzo di file (PdF, WORD e Power Point) con temi specifici proiettati su LIM e/o in video e consegnati in copia agli studenti CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI Settembre 2014 L’urbanistica: storia dell’urbanistica. Evoluzione del concetto di urbanistica. L’urbanistica in Italia. Ottobre 2014 Gli strumenti urbanistici: i piani territoriali di coordinamento, i piani paesistici,ipiani regolatori generali, i piani particolareggiati, i piani di recupero, i piani di lottizzazione, i piani per l’edilizia economica e popolare, i piani per gli insediamenti produttivi, i regolamenti edilizi. Iter burocratico di un progetto. Novembre 2014 Abbattimento delle barriere architettoniche. Norme tecniche e legislazione di riferimento: L.13/89, D.M. 236/’89, D.P.R. 503/’96. Dicembre 2014/ Gennaio 2015 Il recupero edilizio; I centri storici e gli interventi sul patrimonio edilizio esistente; Definizione degli interventi sul patrimonio edilizio esistente: manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica; Febbraio 2015 42 Gli standards urbanistici Gli indici e la progettazione urbanistica Le tipologie edilizie Normative tecniche. Marzo 2015 Le legittimazioni urbanistiche e gli strumenti atti all’edificazione Il Governo del Territorio in Toscana Marzo/Aprile/Maggio 2015 Esercitazioni di progettazione (disegno manuale) svolte in gruppi di due lezioni (4 ore a lezione) riguardanti i seguenti temi : - Reception di un campeggio - Officina riparazioni autoveicoli - Parco tematico - Edificio per esposizione artistica - Fabbricato rurale 43 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI SIRIO MATERIA: DISEGNO E PROGETTAZIONE DOCENTE: ANTONELLA VITIELLO OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) OBIETTIVI DISCIPLINARI (Conoscenze e Competenze) Le finalità raggiunte sono le seguenti : a) Un' acquisizione sufficiente dei contenuti disciplinari b) L'acquisizione di un linguaggio grafico appropriato c) Un approccio conoscitivo delle problematiche inerenti la progettazione architettonica d) L’acquisizione dei metodi di impostazione per la progettazione di edifici specialistici e non. OBIETTIVI TRASVERSALI (capacità, comportamenti, …) Nel corso dell'anno scolastico gli allievi programmatiche: a) b) c) d) hanno raggiunto le seguenti mete Una sufficiente partecipazione al lavoro organizzato Una rielaborazione delle conoscenze L'utilizzazione degli strumenti forniti durante lo svolgimento del programma L'aver provato ad utilizzare un lessico tecnico adeguato e pertinente I criteri di valutazione, espressi in decimi e in ottemperanza a quanto stabilito dal C.d.D. e dal C.d.C., hanno tenuto conto soprattutto del progressivo miglioramento rispetto alla soglia di partenza e alle oggettivi difficoltà che studenti . Infatti nel complesso i risultati ottenuti possono essere letti in una scala sufficientemente positiva, soprattutto non prescindendo assolutamente dalla realtà didattica iniziale e quella finale conseguita. Con il supporto didattico delle esercitazioni su temi affrontati in classe, si è raggiunto l’obiettivo propositivo il cui fine era il raggiungimento di una sorta di autonomia individuale. 44 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: COSTRUZIONI DOCENTE: ANTONELLA VITIELLO LIBRI DI TESTO: U. Alasia – M. Pugno “Corso di Costruzioni” Ed. Sei CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI - LA SPINTA DELLE TERRE ( Settembre 2014) - Elementi introduttivi di geologia e geotecnica. - Comportamento dei terreni, suddivisione degli stessi. - Spinta delle terre : elementi di calcolo, unità di misura. - Spinta attiva e spinta passiva. Richiami alla teoria dell’attrito radente. - Teoria di Coulomb. Applicazioni particolari della teoria di C. (Ottobre 2014) - Teoria di Rankine. Diagramma delle pressioni (applicazioni). - Terrapieni con sovraccarico. Calcolo della spinta e diagrammi delle pressioni. - Calcolo della spinta di terrapieni con strati differenziati. (Novembre – Dicembre 2014) - PROGETTAZIONE DI STRUTTURE DI SOSTEGNO A GRAVITA’ ( Dicembre 2014 ) - Progetto di una sezione rettangolare con metodo analitico. - Progetto di una sezione trapezia. - Progetto di una struttura a gravità con metodo tabellare. - Progetto della fondazione. 45 - VERIFICHE SULLE STRUTTURE DI SOSTEGNO (Dicembre 2014- Gennaio 2015 ) - Verifica al ribaltamento. - Verifica allo scorrimento. - Verifica allo schiacciamento. - LA CONTABILITÀ’ DEI LAVORI (Aprile 2015) - Generalità - Il computo metrico estimativo - Elenco prezzi unitari - Il progetto: iter burocratico - La Direzione dei Lavori - L’appalto - Il capitolato d’appalto - La contabilità dei lavori: documentazione inerente - Le figure professionali . - Il cantiere - STRUTTURE DI SOSTEGNO A FLESSIONE (Aprile 2015 ) - Dimensionamento dei muri a flessione - Progetto di una struttura a flessione - Verifiche di norma delle strutture a flessione - Progetto e verifica della struttura di fondazione - LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORI (Maggio 2015) - Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Campi di applicazione e soggetti coinvolti. - Il Titolo IV : i cantieri temporanei e mobili. Prescrizioni generali, campi di applicazioni, ruoli svolti dai soggetti attivi e documentazione inerente. Esempi progettuali e applicazioni su esempi reali. 46 ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) MATERIA: COSTRUZIONI DOCENTE: ANTONELLA VITIELLO OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione) OBIETTIVI DISCIPLINARI (Conoscenze e Competenze) Le finalità raggiunte sono le seguenti : a) Un' acquisizione sufficiente dei contenuti disciplinari b) L'acquisizione di un linguaggio tecnico appropriato c) Un semplice approccio conoscitivo alle problematiche inerenti la progettazione strutturale delle opere d’arte, della contabilità dei lavori e la sicurezza nei luoghi di lavoro OBIETTIVI TRASVERSALI (capacità, comportamenti, …) Nel corso dell'anno scolastico gli allievi hanno raggiunto le seguenti mete programmatiche: a) Una sufficiente partecipazione al lavoro organizzato b) Una rielaborazione delle conoscenze c) L'utilizzazione degli strumenti forniti durante lo svolgimento del programma d) L'aver provato ad utilizzare un lessico tecnico adeguato e pertinente I criteri di valutazione, espressi in decimi e in ottemperanza a quanto stabilito dal C.d.D. e dal C.d.C., hanno tenuto conto soprattutto del progressivo miglioramento rispetto alla soglia di partenza e alle oggettive difficoltà presentate dagli studenti . Anche se gli obiettivi programmatici disciplinari e formativi indicati sono stati raggiunti dei soggetti in maniera differenziata, è comunque da apprezzare il livello raggiunto. Il programma svolto ha seguito indicazioni basilari sui contenuti programmatici, basandosi sull’essenzialità dei contenuti data la peculiarità dei soggetti in attività lavorativa e, pertanto, con minima disponibilità all’attività di studio domestico. 47 ALLEGATO B) DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) TESTI DELLE PROVE DI ESAME SIMULATE DURANTE L’ANNO 48 INDIRIZZO TECNICO ESAME DI STATO A.S. 2014-2015 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA 49 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, da IL DOLORE (Primi otto frammenti) 1 5 10 15 "Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..." E il volto già scomparso Ma gli occhi ancora vivi Dal guanciale volgeva alla finestra, E riempivano passeri la stanza Verso le briciole dal babbo sparse Per distrarre il suo bimbo... 2 Ora potrò baciare solo in sogno Le fiduciose mani.. E discorro, lavoro, Sono appena mutato, temo, fumo... Come si può ch'io regga a tanta notte?.... 3 Mi porteranno gli anni Chissà quali altri orrori, Ma ti sentivo accanto, M'avresti consolato.. 4 Mai, non saprete mai come m'illumina L'ombra che mi si pone a lato, timida, Quando non spero più.. 5 20 Ora dov'è, dov'è l'ingenua voce Che in corsa risuonando per le stanze Sollevava dai crucci un uomo stanco?... La terra l'ha disfatta, la protegge Un passato di favola.. 6 25 Ogni altra voce è un'eco che si spegne Ora che una mi chiama Dalle vette immortali... 7 30 In cielo cerco il tuo felice volto, Ed i miei occhi in me null'altro vedano Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio.. 8 E t'amo, ed è un continuo schianto!.. da Vita di un uomo: Tutte le poesie, Mondadori 1969 Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, esponi il contenuto del testo. 50 2. Analisi del testo 1. Soffermati sull’uso della punteggiatura. 2. Soffermati sull’andamento temporale (uso dei tempi) della poesia e sviluppa osservazioni. 3. Spiega le seguenti espressioni “Le fiduciose mani” (v. 9) e “Un passato di favola” (v. 27). 4. A quali “orrori” il poeta fa riferimento nel verso 14? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 1. Illustra le due dimensioni del dolore presenti nel testo e nella raccolta di cui fa parte, quella privata e quella pubblica, con opportuni riferimenti alla vita del poeta. 2. Il tema del dolore privato è ricorrente nella letteratura, approfondiscilo con riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Naturalismo e Verismo: aspetti comuni e differenze DOCUMENTI "..Ecco.. come faccio il romanzo. Non lo faccio affatto. Lascio che si faccia da sé. Io non so inventare dei fatti....Conosco soltanto il mio protagonista, il mio Rougon o Macquart (…). Mi occupo innanzitutto di lui, medito sul suo temperamento, sulla famiglia da cui è nato, sulle prime impressioni che può avere ricevuto, e sulla classe sociale in cui ho stabilito che debba vivere. Questa è la mia occupazione più importante: studiare la gente con cui questo personaggio avrà a che fare, i luoghi in cui dovrà trovarsi, l'aria che dovrà respirare, la sua professione, le sue abitudini, fin le più insignificanti occupazioni a cui dedicherà i ritagli della sua giornata. Mettendomi a studiare queste cose, mi balena subito alla mente una serie di descrizioni che possono trovare luogo nel romanzo, e che saranno come le pietre miliari della strada che debbo percorrere". Emile Zola, da Intervista dello scrittore E. De Amicis a E. Zola, 1880. " Intanto io credo che il trionfo del romanzo, la più completa e la più umana delle opere d'arte, si raggiungerà allorché l'affinità e la coesione di ogni sua parte sarà così completa che il processo della creazione rimarrà un mistero, come lo svolgersi delle passioni umane, e che l'armonia delle sue forme sarà così perfetta, la sincerità della sua realtà così evidente, il suo modo e la sua ragione di essere così necessarie, che la mano dell'artista rimarrà assolutamente invisibile, e il romanzo avrà l'impronta dell'avvenimento reale, e l'opera d'arte sembrerà essersi fatta da sé, avere maturato ed essere sorta spontanea come un fatto naturale, senza serbare alcun punto di contatto col suo autore; che essa non serbi nelle sue forme viventi alcuna impronta della mente in cui germogliò, alcuna ombra dell'occhio che la intravvide, alcuna traccia delle labbra che ne mormorarono le prime parole (...) che essa sia (...) palpitante di vita ed immutabile al pari di una statua di bronzo, di cui l'autore abbia avuto il coraggio divino di eclissarsi e sparire nella sua opera immortale ". Giovanni Verga, da Prefazione a L'amante di Gramigna, da Vita dei campi, 1880. " Il Naturalismo francese di Zola (ma anche dei Goncourt e di Maupassant) fece rapidamente scuola, in 51 forma come si è detto sempre moderata e non senza riserve....Proprio tre meridionali, Verga, Capuana, De Roberto, esponenti della Sicilia agraria latifondista e socialmente arretratissima, tre conservatori in politica, di classe alto-borghese o nobiliare, tre irriducibili pessimisti, alieni da ogni fiducia progressista, si fecero nella squilibratissima Italia post-unitaria i maggiori seguaci di quel Naturalismo che in Francia si era manifestato come un movimento di sinistra, imbevuto di Positivismo scientista, concentrato sulla realtà industriale, urbana, proletaria e sottoproletaria. " Cesare Segre, critico letterario in Emile Zola e l'Italia,in Opera Critica, 2014 "Uno dei punti di divergenza tra i Naturalisti francesi e i Veristi, che pure prendono le mosse dai primi, consiste nell'opposizione determinismo-fatalismo. Per i Naturalisti, la riduzione dei fenomeni a cause naturali consente di intervenire sulla realtà per migliorarla. Il determinismo è strettamente legato all'idea positivistica della conoscenza scientifica come controllo e dominio della realtà esterna; sul piano sociale si inquadra nella fede nel progresso della borghesia , all'apice della sua affermazione. Il fatalismo invece, tanto presente in Verga, riconduce i fenomeni ad una legge immodificabile che, pur se riconosciuta, può essere solo subita. Il fatalismo nasce da un'esperienza atavica dell'esistenza immutabile e senza spiragli di progresso dei ceti meno abbienti, quale quella della Sicilia di Verga (…). Le condizioni delle plebi del Mezzogiorno e i loro rapporti con i ceti più abbienti non risultavano minimamente modificati dall'esperienza dell'unità d'Italia (…) Ecco allora la rinuncia dello scrittore al suo ruolo civile, per quello di puro osservatore, come Verga stesso riconosce nell'introduzione al ciclo dei Vinti" Giuseppe Ferraro, in Microsaggi, 1884 “Prima di metterci a scrivere guardammo attorno, davanti, addietro a noi. Che vedemmo? Vedemmo il romanzo moderno già grande, già colossale in Francia, col Balzac, e neppure in germe in Italia. Sotto il piedistallo del monumento che il Balzac si è rizzato da sé (…) vedemmo una schiera di scrittori di primo ordine che ha lavorato a ripulire, a migliorare, a perfezionare la forma lasciata a mezzo dal maestro: il Flaubert, i De Goncourt, lo Zola, il Daudet, e dicemmo risolutamente: bisogna addentellarsi,aggrapparsi a costoro! Ci mettemmo subito all'opera. Un'opera infernale! (…) Avevamo bisogno di una prosa viva, efficace, adatta a rendere tutte le quasi impercettibili sfumature del pensiero moderno, e i nostri maestri non sapevano consigliarci altro "studiate i trecentisti" ! Avevamo bisogno di un dialogo spigliato, vigoroso, drammatico, e i nostri maestri ci rispondevano: " studiate i comici del Cinquecento" ! ..Fu forza deciderci a cercare qualcosa da noi (…), quel dialogo moderno bisognava, insomma, inventarlo di sana pianta." Luigi Capuana, in Il manifesto del Verismo italiano ( 1885) 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il colonialismo, motivazioni e interessi DOCUMENTI “ Ciò che manca alla nostra industria, in modo sempre più marcato, sono gli sbocchi. La concorrenza, la legge della domanda e dell'offerta, la libertà degli scambi, l'influenza delle speculazioni. Tutti questi fenomeni si ripercuotono in un cerchio che va fino all'estremità del mondo. Questo è un problema estremamente grave. E' necessario cercare degli sbocci, aprire nuovi mercati. (…) C'è un secondo punto che devo affrontare, ed è il problema dell'umanità e della civilizzazione. Le razze superiori hanno un diritto in rapporto alle razze inferiori. Dico un diritto in quanto c'è per esse anche un dovere: hanno il dovere di civilizzare le razze inferiori. Questi doveri sono stati spesso misconosciuti nella storia dei secoli scorsi: certamente quando i soldati e gli esploratori spagnoli introducevano la schiavitù nell'America centrale non compivano il loro dovere di uomini di razza superiore. Ma ai nostri giorni io sostengo che le nazioni europee adempiono con larghezza , grandezza ed onestà a questo dovere superiore della civilizzazione. (…) Affermo che la politica coloniale della Francia si è ispirata ad una verità sulla quale ritengo opportuno attirare per un momento la vostra attenzione: vale a dire che una Marina come la nostra non può rinunciare ad avere sui mari solidi porti di rifugio, difese, centri di rifornimento (…) Consultate il mappamondo e ditemi se gli scali dell'Indocina, del Madagascar, della Tunisia non costituiscono degli scali necessari alla sicurezza della nostra navigazione. Signori, nell'Europa qual è attualmente costituita, in questa concorrenza di tanti stati rivali che vediamo ingrandirsi intorno a noi, in un'Europa o meglio in un mondo così costituito, una politica contraria all'espansione coloniale costituisce semplicemente la strada maestra della decadenza.” Jules Ferry ( Presidente del Consiglio francese, 1883-1885), da Discorso parlamentare, 1885 (in occasione della conquista coloniale dell'Indocina, cioè attuali Laos, Cambogia, Vietnam). Addossatevi il fardello dell'uomo bianco Addossatevi il fardello dell'uomo bianco mandate i migliori della vostra razza e cogliete la sua antica ricompensa: andate, costringete i vostri figli all'esilio le accuse di coloro che fate progredire per servire i bisogni dei sottoposti l'odio di coloro che tutelate per custodire in pesante assetto il grido delle masse che attirate 52 gente irrequieta e sfrenata (ah, lentamente!) verso la luce: mezzo demoni e mezzo bambini “perché ci avete tolto dalla schiavitù, [….] la nostra amata notte egiziana?” * [...] * richiamo agli Ebrei che rimpiangevano la schiavitù in Egitto Rudyard Kipling , da Il fardello dell'uomo bianco, 1899 “Così queste opre (ndr: braccianti agricoli) tornavano in Patria poveri come prima e peggio contenti di prima, o si perdevano oscuramente nei gorghi delle altre nazionalità. Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d'acque e di messi, e verdeggiante d'alberi e giardini: e ora, da un pezzo, per l'inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è in gran parte un deserto. Là i lavoratori saranno, non l'opre, mal pagate mal pregiate mal nomate (ndr: chiamate), degli stranieri; ma, nel senso più alto e forte delle parole,agricoltori sul suo, sul terreno della Patria; non dovranno, il nome della Patria, a forza abiurarlo, ma apriranno vie, coltiveranno terre,incanaleranno acque, costruiranno case, faranno ponti,sempre vedendo in alto agitato dall'immenso palpito del mare nostro il nostro tricolore”. Giovanni Pascoli, da La grande Proletaria si è mossa, 1911 3. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: le responsabilità della scienza e della tecnologia DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono 53 portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 4. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: La Prima guerra mondiale, un conflitto nuovo e totale DOCUMENTI “Tutti sono convinti, all'inizio dell'estate 1914, che la guerra durerà solo qualche settimana, nel peggiore dei casi qualche mese. La strategia dei belligeranti si fonda sul postulato di una guerra corta,una guerra di movimento. ( Ma).. nei primi mesi, nessun belligerante è riuscito ad assicurarsi quel vantaggio decisivo che avrebbe dovuto portare alla vittoria e alla fine della guerra (…). La guerra comincia allora ad assumere un aspetto inatteso(...). La durata avrà, come prima conseguenza , l'estensione nello spazio. I due avversi sistemi diplomatici e militari cercano d'attirare i paesi neutrali. La prima guerra mondiale coinvolge tutte le maggiori potenze e tutti gli stati europei, ad eccezione della Spagna, dell'Olanda, delle tre nazioni scandinave e della Svizzera. Ancor più considerevole è il fatto che truppe provenienti dalle colonie d'oltremare sono inviate, spesso per la prima volta, a combattere fuori dalla loro area geografica di appartenenza (…). Questa guerra, proprio perché diventata presto guerra di posizione, esige poi l'impegno di forze sempre maggiori. E' una "guerra totale". Decine di milioni di uomini sono mobilitati per quattro anni. In Francia, il paese che ha spinto al massimo la mobilitazione degli effettivi, si trovano mobilitati quasi 8,5 milioni su una popolazione che non raggiungeva i 40 milioni (...). Questi milioni di uomini bisogna approvvigionarli, assicurare il loro rifornimento di munizioni. E' necessario creare dal nulla un'industria di guerra, reclutare manodopera in gran parte femminile, che prende il posto degli uomini (…). Inoltre, la guerra fa entrare in gioco delle armi nuove (…)” R. Rèmond, da Introduzione alla storia contemporanea, 2012 “ Nella primavera del 1915, mentre i soldati italiani si avviano a i campi di battaglia, un secondo esercito comincia a combattere una sua guerra particolare. E' un esercito composto da milioni di donne, anziane e giovanissime, contadine ed intellettuali, ricche borghesi e proletarie che da un giorno ad un altro si trovano a prendere sulle spalle la conduzione di un paese che ha mandato tutti i suoi uomini validi al fronte. La maggioranza di loro occupa il posto degli operai che hanno lasciato le fabbriche quasi deserte, migliaia entrano negli uffici per sostituire gli operai assenti,, guidano tram, spazzano le strade, portano la posta o fanno mestieri che non hanno una dizione al femminile: fabbro, barbiere, pompiere (…). Nei campi si caricano di fatiche maschili e affrontano compiti amministrativi, come vendere ed acquistare bestiame, riuscendo a mantenere quasi costante la produzione agricola (…) . Il loro numero aumenta man mano che la guerra va avanti. Nel settore tessile, ad esempio, le massicce commesse militari fanno salire del 60 per cento la percentuale delle operaie, mentre nell'industria bellica le 23 mila addette del 1914 diventeranno prima di Caporetto 198 mila (…). Nel giro di pochi mesi l'Italia è interamente in mano alle donne, come del resto accade già da un anno in paesi come la Germania, l'Inghilterra o la Francia”. Stefania Rossini, da Prove di emancipazione, in La grande guerra, 2015 “L'attacco tedesco del 22 aprile 1915, sul fronte di Langemark (ndr: Fiandre), a base di 170 tonnellate di cloro, fu per gli alleati una completa sorpresa. Verso le 5 del pomeriggio di quella tiepida e bella giornata, due nubi di colore giallo-verdastro, sospinte da una lieve brezza, scivolarono verso le linee tenute da reparti inglesi, francesi, canadesi e algerini, seminandovi la devastazione. Due giorni dopo, un'altra splendida divisione fu colpita. E se non fu maggiore il successo tedesco (che gasò 15.000 soldati, dei quali 5.000 morirono), è solo perché la loro era stata una prova generale, senza l'intenzione di sfruttarla appieno. Rotta la morale codificata dalle varie conferenze dell'Aia, la guerra chimica divampò a oltranza. E là dove fu accompagnata dalla sorpresa, le perdite furono gravissime: così gli Italiani il 30 giugno 1916 persero sul Carso ben 6.000 uomini in pochi minuti.” Mario Silvestri, da La decadenza dell'Europa occidentale, 1978 “Nel 1914 l'aereo era poco più di un fragile triciclo alato e motorizzato. Nel corso del conflitto la costruzione dei velivoli salì a proporzioni vertiginose (…). Se nel 1914 si contavano 700-800 velivoli di prima linea, alla fine della guerra essi erano saliti a 17.000 (…). Crebbe anche la potenza unitaria dei motori e migliorarono le loro prestazioni (…). Sul piano tecnico gli aerei italiani, sia caccia che bombardieri, risultarono tra i migliori del mondo” . Mario Silvestri, da La decadenza dell'Europa occidentale, 1978 54 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO I regimi totalitari del XX secolo si servivano di tutti i mezzi di propaganda allora esistenti per costruire il consenso intorno al leader, non omisero di occuparsi dell’educazione delle nuove generazioni e della gestione del tempo libero dei lavoratori. Attuarono così un sistematico monitoraggio di ogni dissenso e la severa repressione della divergenza di opinione. A farne le spese furono la libertà e i diritti che vennero drasticamente limitati quando non negati tout court. Il candidato affronti questi temi inserendoli nel contesto della storia dei regimi totalitari del Novecento. TIPOLOGIA D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE Recenti ricerche e statistiche denunciano un’assunzione troppo disinvolta, da parte dei giovani, di antidolorifici e ansiolitici. Tali studi sembrano evidenziare la forza persuasiva della pubblicità di tali prodotti, ma anche la scarsa informazione e la difficoltà a misurarsi col dolore fisico e la sofferenza. Ci si può inoltre domandare se dietro a tale fenomeno non ci sia anche una situazione più generale di malessere. Il candidato affronti e sviluppi la tematica. __________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 55 INDIRIZZO TECNICO ESAME DI STATO A.S. 2014-2015 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA 56 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. «Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S.» Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO Argomento: Street art o degrado urbano? DOCUMENTI «Arte di strada o arte urbana (in inglese "street art") è il nome dato dai mezzi di comunicazione di massa a quelle forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: bombolette spray, adesivi artistici, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra l'arte di strada e i graffiti si riscontra nella tecnica, non per forza vincolata all'uso di vernice spray, e al soggetto, non 57 obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mediatica della terminologia. Ogni artista che pratica l'arte di strada ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre. L'arte di strada offre infatti la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte». Da Wikipedia, La street art «Noi creiamo dei processi complessi che non si riducono all'intervento dell'artista. La street art agisce in maniera illegale, con noi, invece, l'artista viene inserito in una progettazione sul territorio, che non prevede il suo intervento come opera d'arte isolata ma appartiene ad una dimensione più ampia. […] È un volano molto importante e noi siamo partiti con diversi laboratori nel quartiere San Basilio, alla periferia di Roma, per tutte le tipologie di scuole, permettendo di realizzare qualcosa sul territorio, inventando laboratori creativi che diano la possibilità di diventare attori del cambiamento, per il momento solo estetico. Noi però crediamo molto nella forza dell'arte come atto primo che permette di coltivare punti di vista diversi e tornare in possesso del territorio, specialmente in territori tanto difficili». Intervista a Simone Pallotta, già curatore di From street to art a New York, in Muri sociali, di Stefania Marchitelli, La nuova ecologia, n° 2, febbraio 2015 «Scalinate dipinte, pareti colorate, palazzi che suscitano l'allegria a prima vista. Benvenuti al Trullo, nella periferia sud ovest di Roma, un luogo che nel '39 l'Istituto Autonomo delle case popolari scelse per costruire una borgata. […] Quando si nomina il Trullo anche oggi si pensa a criminalità, droga, banda della Magliana*, degrado, sporcizia e incuria. Ma ora qualcuno ha cancellato il grigio delle case popolari. Sono i “pittori anonimi del Trullo”, quattro amici disoccupati che nel febbraio dello scorso anno, guardandosi attorno e cogliendo il degrado, hanno indossato la tuta bianca e si sono messi a ridipingere i palazzi di via Campagnatico. […] Usciamo di notte, mettiamo i teli sui marciapiedi per non sporcare, copriamo le macchine se sono vicine. Lavoriamo, tagliamo l'erba e quando ce ne andiamo prima che faccia giorno è tutto pulito. Non ci piace il degrado, il senso di abbandono, con un po' di colore e di cura speriamo di cambiare la mentalità della gente, che in questo modo continua a prendersi cura di ciò che vede e fa attenzione a non rovinarlo». Sergio Mattia, in Quartiere Arcobaleno, Corriere della sera, 12/04/2009. * Dal nome di una pericolosa banda di criminalità organizzata operante a Roma dagli anni '80, con connessioni nel tessuto politico della città «Per me la Street Art esiste quando una capacità artistica genuina e forte si collega ai luoghi e alle persone diventando interazione tra artisti e comunità, sul filo della conoscenza e dell'espressione. Niente a che vedere, insomma, con le firme sui muri, le cosiddette tag, sciatte, veloci, che distruggono il panorama urbano e rappresentano soltanto delle banali e arroganti modalità di controllo del territorio. Chi imbratta i muri per esibizionismo o sterile contestazione politica, insomma, è ben diverso da chi invece trova nella arte urbana un mezzo e un linguaggio nuovi di comunicazione ed espressione, uno strumento per partecipare in qualche modo ai problemi, al vissuto della quotidianità». Sandro Polci, architetto, in Firme che deturpano, La Stampa, 12/01/2014 «La street art è un fenomeno culturale che riguarda una fascia d'età precisa, i giovani tra i 20 e i 30 anni. Questa zona non ha uno spazio dove esprimersi nel nostro mondo e quindi queste generazioni si sono prese le ultime cose rimaste, i muri. Ci hanno dipinto sopra e ci stanno parlando. Questo è stato il risultato di un'urgenza, di una necessità espressiva che ha avuto un risultato inaspettato, quello di ricollegarci all'arte contemporanea. La street art ha riattivato il dialogo tra le persone comuni e l'arte contemporanea, un dialogo che era scomparso nel nulla, perché negli ultimi 40 anni il sistema dell'arte contemporanea ha cercato di fare credere che l'arte contemporanea fosse una cosa per esperti. Invece questa è per tutti e questa mostra, il lavoro di questi ragazzi, ne è una dimostrazione». Stefano Antonelli, Le leggende urbane della street art. Presentazione della mostra, Rai 12/02/2015. 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO Argomento: Musica fra arte e industria DOCUMENTI «Questa facoltà della musica di produrre impressioni in chi l'ascolta, fantasticherie e magari determinazioni della volontà, è una realtà che non si saprebbe in nessun modo negare, ma è una realtà accessoria e accidentale, che non ha nulla a che vedere con la natura artistica della musica. La musica condivide questo potere con molte droghe e sostanze eccitanti o calmanti, e nessuno che ami la musica vorrà vederla ridotta, suppongo, al rango della simpamina o del veramon. Di questa attitudine della musica tengono il debito conto coloro che hanno interesse a valersi della musica stessa per fini pratici, anziché per gusto dell'arte, e di qui discendono le varie funzioni sociali della musica: nelle chiese ci si vale di preludi d'organo e di concerti vocali atti a indurre nello spirito dei fedeli una disposizione di raccoglimento; negli eserciti si esperimenta sempre l'efficace di un’alacre 58 marcetta per alzare il morale e rinvigorire il portamento dei soldati affaticati per una lunga camminata. […] Non si sottolineerà abbastanza l'importanza di tali funzioni sociali della musica fondata sull'attitudine a produrre determinati “effetti” sulla disposizione psicologica dell'uomo, proprio perché da tale considerazione risulta ben evidente la differenza di comportamento in chi ascolta la musica per se stessa, attento ai valori artistici che essa racchiude». M. Mila, L'esperienza musicale e l'estetico, Torino1965 «Arte su commissione. Come si realizza un clip. L'idea è il vero nodo cruciale dell'efficacia di un video musicale. Il modo di giungere alla scintilla creativa varia da creativo a creativo. Di base, si possono dividere i registi tra quelli che attingono l'idea dalla lettura del testo del brano e quelli che invece si lasciano suggestionare dal ritmo musicale quando non dall'immagine dell'artista. […] Davanti ad un testo molto immaginifico, le strade possibili divengono allora l'astrazione, il paradosso, l'ironia, la metafora». D. Leggeri, Musica per i nostri occhi. Storia e segreti dei videoclip, Milano 2007 «La boa del cambiamento può essere collocata intorno al passaggio tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Cambiava lo scenario sociale ed economico del pianeta, cambiava la trama delle visioni culturali, cambiava la musica, e ovviamente con essa anche l'idea stessa del concerto. […] I raduni rock sembrarono improvvisamente obsoleti, e per un motivo semplicissimo: a Woodstock aveva giocato un ruolo determinante la musica, ma il vero valore predominante rimaneva quello dell'aggregazione, con tutto ciò che ne consegue. La rivoluzione del punk, invece, aveva reso l'esperienza collettiva poco influente o comunque priva di ogni retorico ottimismo. […] L'idea stessa di concerto aveva cambiato sostanzialmente di natura. […] A cambiare la natura dei concerti sono state le superstar degli anni Ottanta: Madonna e Michael Jackson sul fronte del pop, Bruce Springsteen e gli U2 su quello del rock, Prince per quello che riguarda la musica nera. Artisti che hanno costruito i propri concerti in una dimensione da stadio che era propria dei grandi raduni. Le trasformazioni avvenute spingono a vedere i concerti di oggi come un'opera mimetica, una semplice imitazione. […] Se si aggiunge la sensazione diffusa che buona parte della musica oggi appaia statica e ripetitiva, è ovvio che anche i concerti non possano non riflettere questa generale staticità. In un certo senso, […] sono diventati prevedibili e ripetitivi e a volte stancamente rituali». E. Assante, G. Castaldi, Visioni e trasformazioni dell'idea di concerto, Bari 2009 «La fotografia del mercato italiano della musica digitale nel 2009, realizzata da Deloitte, mostra tassi di crescita ancora consistenti insieme ad una certa maturazione sia sul fronte dell'offerta come del consumo. Acquistare contenuti dalle decine di store digitali sta diventando sempre di più una consuetudine anche per i consumatori italiani di musica, e questo sta consolidando il mercato, avviandolo verso una fase di decisa maturazione. Complessivamente la musica digitale, tra internet e telefonia mobile, ha fatturato 20,4 milioni di euro con una crescita del 27% rispetto al 2008. In particolare, il download dalle piattaforme digitali ha fatturato 11,2 milioni con una crescita del 24%. Nel suo complesso la musica digitale rappresenta oggi circa il 15% di tutto il mercato discografico italiano rispetto al 7% del 2007 e al 9% del 2008. […] Anche la pirateria digitale in Italia costituisce uno dei freni all'affermazione della musica online, con ancora un 23% degli utilizzatori internet che usano piattaforme per scaricare file illegali. Nel corso del 2009 sono proseguite le azioni di contrasto, con significativi risultati, contro questo fenomeno che ha gravi ripercussioni sul piano economico». A. Terenzi, Musica digitale oggi, Milano 2009 3. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico. DOCUMENTI «Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.» Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001 «Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua 59 morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.» Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007.it/2014 «Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.» Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997) «Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi». Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001) 4. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento D0CUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990. 60 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della “creatività” della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi (saggi) e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. Gandhi, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martinluther-king-discorso-65443575/ TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti 61 fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto “anagrafica” o nazionale, ma che diventa “planetaria” e quindi universale. Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell'affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza. TIPOLOGIA D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni, rischia, a causa dell'impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati. Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 62 SIMULAZIONE 2°PROVA ESAME DI STATO : DISEGNO E PROGETTAZIONE CLASSE: 5° GS Docente : Antonella VITIELLO Data: 24/03/2015 ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. Su un appezzamento di terreno di proprietà comunale si vuole costruire un fabbricato da adibire a centro culturale di quartiere. L’edificio ha un solo piano ed è composto dai locali di seguito elencati: Un ingresso , sala mostre, guardaroba, uffici di direzione e segreteria per una superficie complessiva non superiore a m2 100; Una sala conferenze, riunioni e spettacolo con 90 posti a sedere, di superficie non superiore a m2 150; 3 salette da gioco ciascuna della superficie di m 2 20 circa; Una sala per 2 biliardi della superficie di m2 60 circa; Una sala di lettura libri e giornali della superficie di m 30 circa; Una sala televisione di m2 25 circa; Un locale per la centrale termica. 2 Il fabbricato sarà costruito su un terreno pianeggiante confinante con una strada urbana; il candidato definirà la forma del lotto, le sue dimensioni e ne progetterà le vie di accesso, la sistemazione delle aree di parcheggio e delle zone a verde. Il candidato assuma liberamente ogni altro elemento necessario o utile per la redazione del progetto: scala di rappresentazione, orientamento del lotto, tipo di copertura, tipo di struttura, numero degli elaborati grafici, ecc. Una breve relazione illustrerà i criteri che hanno ispirato la progettazione. Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 63 SIMULAZIONE 2° PROVA ESAME DI STATO MATERIA : DISEGNO E PROGETTAZIONE CLASSE - 5 GS Docente : Antonella Vitiello Data : 21/04/2015 Si intende realizzare un edificio del volume complessivo fuori terra di 2000 m 3 circa, costituito da sei unità immobiliari destinate ad uffici. Il committente desidera che le superfici delle singole unità siano fra loro diversificate. Gli uffici verranno disposti su due piani ovvero su tre, a scelta del candidato. Il fabbricato verrà edificato su un lotto di terreno pianeggiante di forma quadrata, di superficie 1600 m2 , in zona non sismica, confinante con una strada urbana di pari quota. Il candidato assuma liberamente ogni altro elemento necessario oppure utile per la redazione del progetto. Ad esempio scelga le caratteristiche fisiche del terreno, l'orientamento del lotto, il tipo di struttura e di copertura, le distanze minime dai confini. La proposta progettuale sarà individuata con disegni nelle scale liberamente fissate; fra questi la planimetria ritenuta più significativa. Una breve relazione illustrerà i criteri che hanno ispirato la progettazione. Il candidato ha facoltà di integrare la soluzione proposta con la trattazione di uno o più dei seguenti argomenti: - rappresentazione dell'arredamento di uno dei locali; - redazione del computo metrico limitato ad alcune voci. Durata massima della prova: 6 ore. 64 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 13/04/2015 MATERIA : IMPIANTI Prof. Giuseppe BAVILA ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. 1. La Centrale termica deve essere progettata di massima rispettando alcuni requisiti tecnici ( REI strutture murarie), dimensioni e posizioni aperture areazione, caratteristiche dell’ impianto elettrico. Sintetizzare tali caratteristiche. _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 2. Illustrare i principali terminali di erogazione in termini di caratteristiche principali e locali in cui essi vengono principalmente utilizzati. _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 3. Un impianto di Climatizzazione deve controllare una serie di parametri, elencarli fornendo , dove esistenti i range dei valori di riferimento. Fornire infine una breve descrizione del diagramma del benessere ( di Mollier) in cui siano evidenziati i parametri presenti sul diagramma stesso. _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 65 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 13/04/2015 MATERIA : STORIA Prof. ssa Elisa PRATI ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. 1. Perché “lavoro” fu una parola chiave dell’ideologia nazista? Quali furono gli altri “ingredienti” del nazismo propagandati dal regime? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 2. Chi, quando e come risolse la cosiddetta “questione romana”? Quale atto istituzionale ne sancisce la fine? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 3. Cosa succede in Italia nell’anno 1943? Descrivi in sintesi i principali avvenimenti che segnano il crollo del regime fascista. _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 66 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 13/04/2015 MATERIA : DIRITTO Prof. Giancarlo BORTOLINI 1. Si descrivano le immunità che la Costituzione garantisce ai parlamentari. _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 2. Quando il Presidente della Repubblica può procedere allo scioglimento anticipato delle Camere ? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 3. Il 2 giugno del 1946 gli italiani furono chiamati a partecipare a due importanti votazioni. Si descrivano i contenuti di questi eventi ed i loro effetti. _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 67 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASSE 5 GS 13/04/2015 MATERIA : MATEMATICA Prof. Valentina BOCCINI ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. 1. Trova il dominio della seguente funzione reale di variabile reale: f ( x) 5 x3 x 2 2x 8 2. Data la seguente funzione reale f, definita su tutto l’insieme , studiane il segno e determina i punti di intersezione del suo grafico con gli assi cartesiani; spiega successivamente perché si può affermare che la funzione non è iniettiva: f ( x) x2 9 x 2 2x 6 3. Data la funzione reale f, determina l’equazione di tutti i suoi eventuali asintoti verticali ed orizzontali: 2x 2 x 6 f ( x) 2 x 7 x 10 68 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 11/05/2015 MATERIA : INGLESE Prof. ssa Patricia VERSTIGGEL ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. All modern cities have photochemical smog, but it is more common in cities with sunny, warm, dry climates and many motor vehicles. The hotter the day, the higher the levels of ozone and other components of photochemical smog. Photochemical smog is a mixture of pollutants that forms when some of them interact under the influence of sunlight. The resulting mix of more than 100 chemicals is dominated by ozone, a highly reactive gas that damages most living organisms. The frequency and severity of smog in an area depend on the local climate, topography, the density of the population, the amount of industries and the fuels used in heating and transportation. In areas with a high average annual precipitation , rain and snow help to keep the air clean. Winds also sweep pollutants away and bring in fresh air, but they can transfer pollutants to distant areas. 1. Where does smog reach high levels of pollution ? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ 2. What do we mean with photochemical smog ? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ 3. Shortly comment an ecological disaster which has happened in the past years. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 69 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 11/05/2015 MATERIA : TOPOGRAFIA Prof. Roberto BATISTI ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. Rispondere alle domande rispettando gli spazi assegnati. 1. Disegnare due lati di una poligonale d'asse di una strada che s'incontrano nel vertice V formando un angolo al vertice di circa 55° e raccordarli con una curva circolare monocentrica indicando il procedimento grafico seguito. Indicare poi, sul disegno, gli elementi della curva (raggio, angolo al centro, tangente, corda, bisettrice, freccia e saetta) e scrivere le relative formule quando sono assegnati il raggio e l' angolo al centro. Scrivere la formula per calcolare lo sviluppo della curva. 2. Esponi la formula di Gauss (possibilmente con la formula e a parole) per il calcolo dell'area di un appezzamento poligonale del quale si conoscono le coordinate cartesiane dei vertici. 3. Indica sinteticamente il procedimento mediante il quale si effettua la rettifica di un confine. 70 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 11/05/2015 MATERIA : Riccardo FRANCO ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. 1) Che cosa è un condominio? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2) Che cosa è l’espropriazione e in quali casi è ammessa dal nostro ordinamento? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3) Che cosa significa catasto geometrico? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 71 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO CLASS5 5 GS 11/05/2015 MATERIA : COSTRUZIONI Prof. ssa Antonella VITIELLO ALLIEVO : …………………………………………………………………………………………. 4. Descrivere le modalità di progettazione di un muro di sostegno a gravità . _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 5. I contenuti essenziali del capitolato di appalto _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 3. La spinta della terra per la progettazione delle opere d’arte : i parametri essenziali per il calcolo. _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 72 ALLEGATO C) DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) CRITERI ED INDICATORI PER L’ASSEGNAZIONE DEI PUNTEGGI 73 PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO Tipologia A Punteggi Macroindicatori Aspetti contenutistici Aspetti formali Nullo/ gravemente insuff. Insuff. Mediocre Suff. Discreto/ Buono Ottimo Indicatori Peso Comprensione, interpretazione 20% 0 1 1,5 2 2,5 3 Analisi 20% 0 1 1,5 2 2,5 3 Elaborazione critica, riflessioni, approfondimenti 10% 0 30% 1 2 2,5 3 4 4,5 20% 0 1 1,5 2 2,5 3 Morfosintassi, lessico Sviluppo delle argomentazioni 0,5 1 Punteggio assegnato 1,5 Totale Tipologia B Punteggi Macroindicatori Competenze linguistiche Conoscenze Capacità elaborative logico-critiche e creative Indicatori Punteggiatura, ortografia, morfosintassi Proprietà di linguaggio ed efficacia linguistica Corretta e pertinente utilizzazione dei dati forniti Conoscenze specifiche Coerenza e sviluppo dell’argomentazione Originalità dell’argomentazione e dell’elaborazione personale Peso 20% Insuff. Mediocre Suff. Discreto/ Buono Ottimo 1 1,5 2 2,5 3 10% 0,5 1 1,5 20% 1 1,5 2 2,5 3 20% 1 1,5 2 2,5 3 20% 1 1,5 2 2,5 3 10% 0 0,5 1 1,5 Totale 74 Punteggio assegnato Tipologia C-D Punteggi Macroindicatori Competenze linguistiche Conoscenze Capacità elaborative logico-critiche e creative Indicatori Peso Punteggiatura, ortografia, morfosintassi 20% Proprietà lessicale Efficacia linguistica 10% Correttezza e pertinenza dei contenuti 20% 1 1,5 2 2,5 3 Conoscenze specifiche 20% 1 1,5 2 2,5 3 20% 1 1,5 2 2,5 3 10% 0 0,5 1 Coerenza e sviluppo dell’argomentazione Elaborazione personale Insuff. Mediocre Suff. Discreto/ Buono Ottimo 1 1,5 2 2,5 3 0,5 1 1,5 1,5 Totale 75 Punteggio assegnato SECONDA PROVA SCRITTA: PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI / DISEGNO E PROGETTAZIONE Indicatori Soluzione progettuale Completezza e correttezza degli elaborati grafici Relazione tecnica e rispetto della normativa Presentazione grafica ed originalità Giudizio Punti previsti Ottimo 5 Buono 4 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Buono/Ottimo 4 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Buono 3 Sufficiente 2 Insufficiente 1 Buono 3 Sufficiente 2 Insufficiente 1 Punti assegnati A) B) SOMMA A)+B)+C)+D) = PUNTEGGIO TOTALE 76 C) D) TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B Indicatori Comprensione delle domande e aderenza alle specifiche richieste Padronanza dei contenuti Capacità di argomentazione e rielaborazione critica Competenza espressiva: proprietà lessicale, uso di terminologie e rappresentazioni specifiche Giudizi Punti previsti Gravemente insufficiente 1 Insufficiente 1.5 Sufficiente 2 Buono 2.5 Ottimo 3 Gravemente insufficiente 1-2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Buono 5 Ottimo 6 Gravemente insufficiente 1 Insufficiente 1.5 Sufficiente 2 Buono 2.5 Ottimo 3 Gravemente insufficiente 1 Insufficiente 1.5 Sufficiente 2 Buono 2.5 Ottimo 3 SOMMA A)+B)+C)+D) = PUNTEGGIO TOTALE 77 Punti proposti A) B) C) D) COLLOQUIO Indicatori Giudizi Punti previsti Gravemente insufficiente 1 Insufficiente 2 Mediocre 3 Sufficiente 4 Buono 5 Ottimo 6 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 Mediocre 7 Sufficiente 8 Buono 9 - 10 Ottimo 11 - 12 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 Mediocre 7 Sufficiente 8 Buono 9 - 10 Ottimo 11 - 12 Argomento proposto dal candidato Conoscenza dei contenuti, competenze linguistiche e padronanza dei linguaggi specifici Capacità logiche (analisi e sintesi) e di effettuare collegamenti pluridisciplinari: autonomia di indagine e rielaborazione personale Punti proposti A) SOMMA A)+B)+C) = PUNTEGGIO TOTALE 78 B) C) ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015 CLASSE: QUINTA SEZIONE: GS INDIRIZZO: GEOMETRI (PROGETTO SIRIO) DISCIPLINA DOCENTE Italiano e Storia PRATI ELISA Lingua Inglese VERSTIGGEL PATRICIA MARIA LEONA Matematica BOCCINI VALENTINA Diritto BORTOLINI GIANCARLO Disegno e Progettazione VITIELLO ANTONELLA Costruzioni VITIELLO ANTONELLA Topografia BATISTI ROBERTO Impianti BAVILA GIUSEPPE Geopedologia, Ecologia ed Estimo FRANCO RICCARDO FIRMA Scandicci, 07 maggio 2015 Il Dirigente Scolastico (Prof. Roberto Curtolo) 79