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DOC E/31
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PER L'ESAME DI STATO
DELL'ANNO SCOLASTICO
2014/2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
TL04
1
Approvato il giorno:
07 maggio 2015
Affisso all'Albo il giorno: 15 maggio 2015
DOCENTI
DISCIPLINE
ORE
settimanali
PRATI ELISA
Italiano e Storia
4
VERSTIGGEL PATRICIA MARIA LEONA
Lingua Inglese
2
BOCCINI VALENTINA
Matematica
2
BORTOLINI GIANCARLO
Diritto
2
VITIELLO ANTONELLA
Disegno e Progettazione
4
VITIELLO ANTONELLA
Costruzioni
4
BATISTI ROBERTO
Topografia
3
BAVILA GIUSEPPE
Impianti
3
FRANCO RICCARDO
Geopedologia, Ecologia ed Estimo
4
2
STUDENTI
STUDENTI
1
ACOSTA ZUNIGA
JHONATAN DANTE
10 NALDI
FABRIZIO
2
ANYOSA SALDANA
HERACLIDES PAUL
11 NANNUCCI
DANIELE
3
BAFFETTI
TOMMASO
12 PALCHETTI
TOMMASO
4
CILONA
DOMENICO
13 PARIGI
LORENZO
5
CIPRIANI
SAMUELE
14 VANNI
ETTORE
6
DANE
INELDI
15 VITALE
ALESSANDRO
7
GUATTERI
LEONARDO
16 ZEFI
KRISTIAN
8
KOUAKOU
KOUASSI RICHARD
17 ZERBINI
MASSIMO
9
MAYTA RAVICHAGUA
MARINO MAGNO
3
1.0. SOMMARIO
PRIMA PARTE: L'ISTITUTO
1.1. Breve storia dell'Istituto
pag.
05
2.1. Profilo d'Indirizzo
pag.
06
2.2. Breve storia della classe nei tre anni
pag.
12
2.3. Obiettivi trasversali raggiunti
pag.
12
2.4. Quadro orario nel triennio
pag.
13
2.5. Metodologie e strumenti
pag.
14
2.6. Verifiche e valutazione
pag.
15
2.7. Valutazione finale (Tavola della corrispondenza dei voti)
pag.
16
2.8. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
pag.
17
2.9. Attività di recupero, sostegno, integrazione
pag.
18
2.10. Attività pluridisciplinari
pag.
18
2.11. Attività di orientamento
pag.
18
2.12. Scuola-lavoro, stage
pag.
18
2.13. Viaggio di istruzione e attività culturali varie
pag.
18
A) I contenuti disciplinari, obiettivi raggiunti.
pag.
20
B) Testi delle prove d'esame simulate durante l'anno
pag.
48
C) Criteri ed indicatori per l'assegnazione dei punteggi
pag.
73
SECONDA PARTE: LA CLASSE, LA PROGRAMMAZIONE E LE
ATTIVITÀ SVOLTE
TERZA PARTE: GLI ALLEGATI
4
PRIMA PARTE: L'ISTITUTO
1.1. BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
L’Istituto Statale “B. Russell - I. Newton” è una scuola superiore che offre numerosi
percorsi formativi.
Sono attivi all’ISTRUZIONE TECNICA gli Indirizzi di studio:
a) SETTORE ECONOMICO
- AMMINISTARAZIONE, FINANZA E MARKETING
- RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
- SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
b) SETTORE TECNOLOGICO - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
- SISTEMA MODA
al LICEO:
- LICEO SCIENTIFICO
- LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
- LICEO SCIENTIFICO SEZIONE SPORTIVA
- LICEO CLASSICO
- LICEO LINGUISTICO
- LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE
ECONOMICO SOCIALE
Sono inoltre ad esaurimento i CORSI SERALI TRIENNALI per adulti, progetto SIRIO per
RAGIONIERI e GEOMETRI, sostituiti (per le classi III e IV) dagli indirizzi
AMMINISTARAZIONE, FINANZA E MARKETING e COSTRUZIONI, AMBIENTE E
TERRITORIO.
Il Piano dell’Offerta Formativa prevede l’attuazione di molteplici aspetti di flessibilità
organizzativa e didattica, interventi mirati di recupero e approfondimento, che si
realizzano anche attraverso l’organizzazione della didattica per “classi aperte”. Sono
attuati: un ampio piano di orientamento scolastico e professionale, ri-orientamento in
ingresso e raccordi con la formazione professionale.
La personalizzazione dei curricoli è realizzata anche attraverso l’offerta di corsi
integrativi facoltativi, tenuti da docenti interni ed esperti esterni.
5
SECONDA PARTE: LA CLASSE, LA PROGRAMMAZIONE E LE
ATTIVITÀ SVOLTE
2.1. PROFILO D'INDIRIZZO
PROGETTO SIRIO
SPERIMENTAZIONE COORDINATA CORSI SERALI
ASPETTI GENERALI E COMUNI DEL PROGETTO
1. MOTIVAZIONI E FINALITÀ
I profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea richiedono che anche il sistema
formativo si trasformi passando dall'attuale rigida struttura ad una più decentrata e flessibile che risponda
altresì ai bisogni di utenze particolari come coloro che intendano rientrare nel sistema formativo: essi infatti
non trovano ora risposta adeguata ai loro bisogni perché la struttura dei corsi serali propone modelli e
metodologie identici a quelli previsti per l'utenza diurna.
A ciò in molti paesi stranieri è già stata data risposta: la stessa Unione Europea ha emanato direttive
che tendono a focalizzare l'attenzione degli Stati membri sulla necessità di organizzare forme di intervento
per il recupero delle carenze nella formazione di base, la riconversione professionale e l'educazione
permanente.
Anche in Italia, in risposta a queste nuove esigenze sono state attuate, nell'ambito della Direzione
generale per l'istruzione tecnica, esperienze volte a offrire occasioni di promozione socioculturale, a
stimolare la ripresa degli studi e a migliorare l'inserimento nel mondo del lavoro. Esse sono sostanzialmente
riconducibili ai seguenti due tipi:
a) corsi biennali: riferiti a progetti di rientro formativo caratterizzati dalla integrazione tra i due
sistemi di formazione statale e regionale e dal conseguimento di un doppio titolo di studio
(idoneità alla terza classe e qualifica professionale di primo livello);
b) corsi triennali: riferiti a progetti per il conseguimento di maturità tecnica commerciale e per
geometri.
Entrambe le tipologie hanno alcuni aspetti comuni - riduzione dell'orario settimanale di lezione,
riconoscimento di crediti formativi. tutoring. metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze
culturali e professionali degli studenti - che sono stati ritenuti fondamentali nella progettazione di questa
proposta.
L'iniziativa qui presentata si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da
connotarsi come vera e propria «seconda via» all'istruzione.
Il sistema formativo degli adulti, infatti, deve assolvere due funzioni:
- qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non
costituisce più una garanzia dall'emarginazione culturale e/o lavorativa;
- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano
ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.
L'idea-forza di questo progetto consiste. quindi. in un percorso flessibile che valorizzi l'esperienza di cui
sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull'approccio al sapere in età adulta sia sull'integrazione di
competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale.
2. CARATTERISTICHE STRUTTURALI
2.1. Modelli di struttura
Sulla base dei risultati acquisiti a seguito delle esperienze prima richiamate, questo progetto
sperimentale coordinato ha individuato i seguenti tre modelli di rientro in formazione che le scuole avranno
facoltà di adottare con le procedure previste dall'art. 278 del D.Lgs. n. 297 del 1994:
1. biennio statale
2. biennio integrato
3. triennio statale
6
In allegato sono riportati i quadri orari e le classi di concorso di ciascun insegnamento relativamente ai
diversi indirizzi dei settori commerciale, geometri ed industriale.
I corsi sono così caratterizzati:
a) il biennio statale prevede 25 ore settimanali distribuite su cinque giorni e suddivise fra area
comune (17) e area di indirizzo (8), quest'ultima articolata nei tre settori commerciale, geometri,
industriale:
b) il biennio integrato con la formazione professionale regionale potrà attuarsi solo in quelle regioni
che abbiano stipulato apposita convenzione con il Ministero e porta ad un duplice contestuale
risultato:
- il conseguimento dell'idoneità al terzo anno di un istituto tecnico con indirizzo coerente a
quello seguito nel biennio. Per accedere a corsi diurni o serali non sperimentali occorrerà
eventualmente sostenere prove integrative:
- il conseguimento di una qualifica professionale di primo livello rilasciata dalla Regione.
In questo caso la suddivisione delle ore fra area di competenza statale e area di
competenza regionale è, in generale. rispettivamente pari a 10 e 15, ma potrà variare in base
alle intese intercorse. In particolare, se gli insegnamenti dell'area professionale non prevedono
in misura adeguata la formazione tecnico-scientifica necessaria per la prosecuzione degli studi
nel triennio. occorre procedere al completamento riducendo le ore di competenza regionale
che, tuttavia, non potranno mai scendere al di sotto di cinque;
c) i corsi del triennio prevedono da 25 ore (settore commerciale) a 28 ore (settori geometri e
industriale) che si suggerisce di distribuire, quando possibile, su cinque giorni, in modo da
lasciare agli studenti la possibilità di partecipare ad attività di recupero:
d) sia nei bienni sia nei trienni il Consiglio di classe, in aggiunta alle ore curricolari. ha a
disposizione un monte ore (massimo 5 settimanali) da utilizzare per itinerari formativi differenziati. recupero di carenze di base e potenziamento - nel biennio - delle competenze funzionali
all'eventuale proseguimento degli studi nel triennio. Queste attività si svolgono, nel corso della
settimana, in spazi orari precedenti le lezioni oppure il sabato e saranno attribuite ai diversi
docenti in base alle decisioni del Consiglio di classe:
e) le valutazioni quadrimestrali utilizzano il voto unico anche per quelle discipline che prevedono
prove scritte, grafiche e pratiche oltre che orali.
2.2. Flessibilità e modularità
La struttura prevede articolazioni a carattere modulare e flessibile che, fra l'altro, potranno riguardare:
a) l'orario delle lezioni (distribuzione su cinque giorni, raggruppamento di materie per area in
funzione di eventuali intese con le regioni. dell'accesso ai laboratori ecc.);
b) il calendario scolastico (per consentire moduli intensivi e recuperi);
c) l'aggregazione degli studenti in gruppi scolastici per livelli; tale formula potrà essere sperimentata
dopo la fase di avvio e validazione del progetto e prevede una progressione scolastica degli
studenti fondata su livelli di padronanza dei saperi riferiti alle diverse materie. Ciò implica il
superamento della comune nozione di classe e di promozione alla classe successiva, con la
conseguente adozione di percorsi scolastici basati sui livelli di conoscenza delle singole
discipline.
Potranno altresì essere sperimentate forme di insegnamento a distanza per le quali le singole scuole
attiveranno momenti di ricerca e progettazione volti all'inserimento graduale di tale strategia di
apprendimento nella propria offerta formativa.
Le scuole che intendano avvalersi di queste modalità dovranno presentare. insieme alla richiesta di
sperimentazione del corso serale, un apposito progetto che ne esplichi le caratteristiche.
2.3. Crediti formativi
I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito
a:
a) studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti
formativi);
b) esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo di studi (crediti
non formali).
Il loro riconoscimento è automatico nella prima ipotesi. mentre nella seconda occorre una valutazione
caso per caso sulla base di specifici accertamenti.
I crediti, nei casi in cui comportino la promozione anticipata in una o più discipline, determinano anche
l'esonero dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti. Essi pertanto. consentono accessi
differenziati al percorso scolastico e possono essere accompagnati da un sistema complementare di debiti. Il
7
Consiglio di classe è l'organo collegiale che, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnicoscientifico. delibera il riconoscimento dei crediti, l'attribuzione dei debiti e il conseguente percorso individuale.
Il Comitato tecnico-scientifico dovrà altresì ratificare quanto deliberato dai singoli Consigli di classe.
Analoga delibera può essere assunta in sede di scrutinio finale: il Consiglio di classe. che decidesse la
non promozione dello studente, potrebbe attribuirgli contestualmente crediti spendibili nell'anno successivo
per le materie nelle quali è stata conseguita la sufficienza.
2.4. Tutoring
In un sistema formativo fondato sulla flessibilità, sulla personalizzazione dei percorsi, sul riconoscimento
di crediti e debiti e sul sostegno all'apprendimento è indispensabile la funzione di tutoring svolta da uno dei
docenti del Consiglio di classe. Tale funzione è espressamente e formalmente assegnata attraverso una
nomina che preveda modalità, tempi e controlli per il suo espletamento: è svolta all'interno dell'orario di
insegnamento con eventuali modifiche dell'orario di cattedra o con l'attribuzione di ore eccedenti.
In particolare. costituisce compito del tutor l'aiuto ai singoli allievi in difficoltà rispetto:
a) al loro inserimento nel sistema scolastico;
b) all'attivazione di strategie idonee a colmare carenze culturali;
c) all'assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alle scelte degli studi o dei percorsi formativi.
3. COORDINAMENTO DIDATTICO
Sede del coordinamento didattico è il Consiglio di classe che, tenendo conto delle linee strategiche
espresse dall'Istituto attraverso la Carta dei Servizi e il Progetto Educativo di Istituto, ha fra l'altro, il compito
di definire:
a) la distribuzione degli incarichi per il recupero;
b) i raccordi e le integrazioni di materie;
c) gli obiettivi trasversali, le strategie per realizzarli e le modalità per la loro verifica;
d) le metodologie didattiche più idonee rispetto alle caratteristiche dell'utenza;
e) l'organizzazione delle attività;
f) le forme di autovalutazione;
g) i criteri di valutazione;
h) le modalità di attuazione dell'area di progetto.
Il Consiglio di classe si riunisce con i rappresentanti degli studenti almeno bimestralmente per verificare
l'andamento dell'attività didattica complessiva.
Figura specifica di riferimento è il coordinatore di classe cui, in particolare, sono affidati i seguenti
compiti:
a) organizzare e presiedere una riunione mensile con gli studenti sull'andamento della classe:
b) curare il coordinamento del Consiglio di classe (odg., organizzazione e predisposizione di materiali,
ecc.):
c) raccogliere sistematicamente informazioni (andamento scolastico e disciplinare, problemi di
relazione e/o socializzazione, assenze e ritardi) e curarne la diffusione.
4. IL CONTRATTO FORMATIVO
A integrazione di quanto previsto dalla Carta dei Servizi il contratto formativo. nel presente progetto.
assumerà obiettivi specifici quali:
a) suscitare fiducia nell'istituzione scolastica specie nei confronti di chi abbia avuto con essa rapporti
negativi;
b) rinforzare negli studenti l'autostima e la consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità.
Ne potranno costituire efficaci strumenti:
a) i colloqui prima dell'iscrizione, in occasione dei quali verrà presentato il progetto formativo (i
programmi organicamente definiti, i risultati attesi, le strategie didattiche) e se ne acquisirà
provvisoriamente l'adesione dell'interessato attraverso l'iscrizione formale;
b) i test di ingresso;
c) la definizione di eventuali crediti e debiti formativi nelle varie discipline;
d) la proposta formativa delle singole materie, intesa come l'insieme dei piani di lavoro predisposti per
la classe e dei percorsi individualizzati.
5. INDICAZIONI METODOLOGICHE
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Gli interventi didattici tenderanno innanzi tutto a creare nella classe un clima di fiducia riguardo alla
possibilità di riuscita e di successo: ciò anche attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali
rispettosi del vissuto degli studenti oltre che dei loro ritmi e stili di apprendimento.
Con il ricorso a modalità di lavoro appropriate e differenziate, l'azione didattica dovrà inoltre tendere a:
a) valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti in tutte le situazioni didattiche
in cui ciò sia possibile;
b) motivare alla partecipazione e allo studio specie evidenziando il valore formativo e l'apporto
professionale di ciascuna proposta didattica;
c) coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti
realizzabili. rispetto ai quali l'insegnante tenderà a porsi soprattutto come «facilitato- re» di
apprendimento;
d) utilizzare lezioni frontali. in ogni caso di breve durata. solo in quelle circostanze in cui esse risultino
strettamente funzionali;
e) privilegiare le attività di laboratorio come momento in cui si impara facendo;
f) favorire il lavoro di ricerca in gruppo che dovrà essere particolarmente ben strutturato e guidato;
g) utilizzare il problem solving come strategia più funzionale a processi di apprendimento efficaci anche
e soprattutto per studenti adulti;
h) essere caratterizzata da ricorrenti momenti in cui il docente crea condizioni per apprendimenti
autonomi;
i) assumere la cooperazione come stile relazionale e modalità di lavoro.
In analogia con quanto previsto dai programmi già introdotti in ordinamento per il settore industriale e
per tutti i progetti coordinati dell'istruzione tecnica, anche in questi corsi l'area di progetto assume particolare
rilevanza: attraverso essa, infatti, si potranno ulteriormente valorizzare conoscenze e competenze che gli
studenti hanno mutuato dalle esperienze professionali pregresse e si tenderà, ove possibile. a ricomporre i
processi lavorativi in cui lo studente è inserito in una visione unitaria e consapevole.
6. VERIFICA E VALUTAZIONE
Criterio fondamentale è che verifica e valutazione perdano. a maggior ragione nei confronti di un'utenza
adulta, il loro valore sanzionatorio, ancora molto diffuso nel nostro sistema scolastico, per assumere la più
appropriata connotazione di controllo di processi, al fine sia di diagnosticare e correggere errori rilevati nel
percorso di apprendimento sia di indurre corretti comportamenti autovalutativi negli studenti.
Osservazione e misurazione debbono tendere pertanto a identificare le cause dello scostamento tra
risultati e obiettivi e avere come finalità principale quella di predisporre interventi per adeguare metodi,
tecniche e strumenti. Sarà così sempre sottolineata la valenza formativa della valutazione e si creeranno le
condizioni perché essa sia meglio vissuta ed accettata.
La definizione e la comunicazione alla classe di criteri e strumenti di valutazione garantirà trasparenza e
maggiore obiettività a ogni forma di controllo contribuendo così a migliorare il clima generale della classe, a
rendere espliciti i rapporti tra docenti e studenti, a rafforzare le motivazioni ad apprendere.
La verifica quindi è il momento fondamentale della progettazione didattica e in essa trova la propria
significatività. Si tratta di un procedimento che si articola in attività svolte in ambiti diversi e di complessità
differente, ma che sempre deve ricomporsi a livello di Consiglio di classe.
Vale la pena di ricordare che per il singolo docente la verifica ha lo scopo di:
a) assumere informazioni sul processo di insegnamento- apprendimento in corso per orientarlo e
modificarlo secondo le esigenze;
b) controllare durante lo svolgimento dell'attività didattica l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e
degli strumenti ai fini prestabiliti;
c) accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
d) pervenire alla classificazione degli alunni.
Considerato che l'approccio metodologico suggerito si basa essenzialmente sulla programmazione
attraverso unità didattiche e che all'interno di queste assume particolare rilevanza il momento diagnostico
per modificare In Itinere il processo di insegnamento-apprendimento, si ritiene che sia di grande utilità il
sistematico ricorso alla valutazione formativa. Tale attività, che come è noto non deve essere utilizzata per la
classificazione del profitto degli alunni ma per individualizzare l'insegnamento e organizzare il recupero.
avverrà al termine di ogni unità didattica o dopo lo svolgimento di sue parti significative.
La valutazione sommativa effettuata per classificare gli alunni, dovrà utilizzare strumenti funzionali al tipo
di obiettivi che si intende misurare (prove scritte strutturate e non strutturate, prove orali) avendo cura di
alternarli e di variarli. Inoltre, si ritiene utile richiamare l'attenzione sul fatto che la valutazione di prove scritte
e orali non strutturate (alle quali non si dovrà tuttavia rinunciare perché consentono di misurare obiettivi di
livello elevato) dovrà avvenire sulla base di apposite griglie per contenere la soggettività della loro lettura. Nel
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primo quadrimestre i risultati dell'attività di laboratorio concorreranno alla formulazione della proposta di voto
per lo scritto.
La valutazione di fine periodo terrà conto dei risultati delle prove sommative e di altri elementi,
concordati in seno al Consiglio di classe, che saranno oggetto di apposite registrazioni. Per ogni allievo
dovranno altresì essere considerati i comportamenti assunti e la qualità raggiunta nella realizzazione di
progetti, sviluppati in gruppo e con modalità multidisciplinare.
Per il Consiglio di classe, come già più volte è stato sottolineato nei precedenti paragrafi, i compiti sono
differenti e per svolgerli si suggerisce di:
- accertare i livelli di partenza degli allievi;
- scegliere periodicamente alcuni obiettivi comuni da sottoporre a controllo;
- identificare ed esplicitare per ogni materia opportune situazioni di apprendimento nelle quali gli aspetti
disciplinari risultino legati a comportamenti osservabili, espressione degli obiettivi collegialmente definiti:
- concordare la progettazione di eventuali interventi di recupero.
Un simile operare ha lo scopo di rendere realmente collegiale la valutazione di fine periodo e consente di
integrare i risultati raggiunti nelle singole discipline con la maturazione globale dell'alunno di cui possono
costituire utili indicatori:
- l'impegno e la partecipazione;
- la progressione rispetto ai livelli di partenza;
- il raggiungimento dei livelli minimi disciplinari di conoscenza e di sviluppo delle capacità indispensabili
per la frequenza alla classe successiva, fissati in sede di programmazione iniziale.
Per quanto riguarda la quinta classe i progetti realizzati costituiranno un elemento da tenere presente
nella formulazione del giudizio di ammissione.
Poiché la flessibilità e l'autonomia organizzativo-didattica differenzieranno notevolmente i processi di
insegnamento dei corsi in questione, si ritiene opportuno introdurre gradatamente modalità di verifica e
valutazione che tendano a permettere da un lato di verificare il «saldo» di debiti formativi e dall'altro ad
assumere conseguenti decisioni a garantire standard formativi comuni a livello nazionale. A questo scopo,
alla fine del biennio e delle classi terze e quarte, si possono prevedere prove comuni, anche strutturate,
elaborate da apposita commissione ministeriale costituita secondo criteri di rappresentatività dei soggetti
coinvolti nella sperimentazione (ispettori, presidi e docenti). In linea di massima tali prove:
- avranno carattere pluridisciplinare (per materie affini) e andranno in ogni caso distinte in prove per le
discipline dell'area comune e prove per le discipline dell'area di indirizzo;
- tenderanno ad accertare non solo conoscenze, ma anche competenze. attraverso strumenti
diversificati di tipo oggettivo e comunque tali da garantire misurabilità e confrontabilità;
- dovranno essere predefìnite nelle tipologie e nei contenuti all'inizio di ogni corso con una esplicitazione
precisa dei saperi fondamentali e irrinunciabili.
Le caratteristiche delle prove saranno rese note ai Consigli di classe che orienteranno
conseguentemente la loro azione formativa.
Ai fini della formulazione del giudizio di promozione alla classe successiva i risultati delle prove
incideranno nella misura del 50%.
10




CONOSCENZE






Si esprime correttamente in forma scritta e orale, utilizzando il
linguaggio proprio delle singole discipline
Progetta modeste opere civili presentando gli elaborati in modo
graficamente corretto e rispondente alle normali procedure
amministrative
Effettua rilievi di fabbricati e terreni con metodi e tecniche idonei e li
restituisce graficamente in modo corretto
Esegue operazioni, misurazioni e calcoli relativi al territorio,
compreso il progetto di un tronco stradale
Esegue semplici calcoli di elementi strutturali
Esegue, legge e interpreta correttamente disegni tecnici di strutture
Redige computi metrici estimativi me tiene i principali documenti
amministrativi e contabili di cantiere
Esegue perizie e stime di fabbricati, terreni e opere edili in genere,
anche ai fini di espropri, successioni, danni
Interpreta specifici problemi professionali sotto l'aspetto giuridico





Apprende in maniera autonoma
Partecipa al lavoro organizzato
Documenta il proprio lavoro
Organizza personalmente il lavoro con i compagni
Individua e interpreta adeguatamente i problemi


COMPETENZE





CAPACITÀ
Conosce le norme del disegno tecnico e quelle relative alla
presentazione grafica degli elaborati nelle singole discipline
Conosce le fondamentali tipologie edilizie
Conosce i principi elementari della scienza delle costruzioni
Conosce il quadro delle normative di rilevanza per le costruzioni
edilizie e il territorio
Conosce modalità e procedimenti della stima di costruzioni e terreni
Conosce gli elementi fondamentali del catasto
Conosce i fondamentali principi, metodi e strumenti della topografia
Conosce le caratteristiche e i criteri realizzativi del
principali
impianti termici
11
2.2. BREVE STORIA DELLA CLASSE
Il gruppo è formato, sulla base degli anni precedenti, dalla quasi totalità di iscritti dalla pregressa
classe quarta, ovvero il conseguente proseguimento dal triennio SIRIO. Esiguo il numero di
soggetti provenienti da defezioni negli anni precedenti e/o da insuccesso scolastico, confluito in
una non ammissione all’esame di stato. Durante l’anno scolastico la frequenza degli allievi non si è
attestata sempre, eccetto per alcuni soggetti, su di una continuità e assiduità ( purtroppo la
situazione lavorativa, già complessa in questo determinato momento storico, per molti di loro
rappresenta un reale impedimento ). Per un soggetto si è presentata la totalità di assenze nella
frequenza alle attività didattiche e per un altro si è verificato l’abbandono dopo poche settimane
dall’inizio , con conseguente ritiro . Alcune discipline , nel corso del triennio, sono state
caratterizzate da mancata continuità didattica, ulteriore motivo per un accrescimento delle difficoltà
di apprendimento dei contenuti e del metodo applicato. Nel gruppo classe sono presenti tre
soggetti in situazione BES per i quali si rimanda a specifica documentazione (cfr. PDP BES).
anno di corso promossi dall'anno
studenti
inseriti
studenti ritirati
non promossi
totale
precedente
terza
------
22
------
12
10
quarta
10
9
------
7
12
quinta
12
6
1
-------
17
2.3. OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
 Leggere e interpretare testi e documenti
 Esprimere i contenuti acquisiti nelle singole discipline in forma in generale corretta
 Essere capaci di esprimere giudizi autonomi
 Essere in grado di organizzare il lavoro sia in modo autonomo che in gruppo
 Partecipare in maniera attiva al lavoro organizzato
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2.4. QUADRO ORARIO NEL TRIENNIO
ORE
CLASSE TERZA
ORE
CLASSE QUARTA
ORE
CLASSE QUINTA
Italiano e Storia
4
4
4
Lingua Inglese
2
2
2
Matematica
3
3
2
Diritto
2
2
2
Disegno e Progettazione
3
3
4
Costruzioni
4
4
4
Topografia
4
4
3
Impianti
3
2
3
Geopedologia, Ecologia ed Estimo
3
4
4
28 ORE
28 ORE
28 ORE
DISCIPLINE
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2.5. METODOLOGIE E STRUMENTI
Metodi
Considerando la specificità del corso serale, si sono evidenziate alcune metodologie di lavoro,
comuni a tutte le discipline, proponenti obiettivi finalizzati all’evidenziazione in positivo di merito dei
soggetti, quali:
 Valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti;
 Favorire il lavoro di ricerca e l’attività in gruppo, evidenziando sia l’aspetto organizzativo,
sia la collaborazione nei singoli apporti;
 Incoraggiare momenti di apprendimento autonomi;
 Coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e
compiti realizzabili.
Strumenti
Con la medesima finalità si sono approntati strumenti in grado di fornire informazioni e far
acquisire capacità in modalità semplificate, motivati dalla connotazione lavorativa dei soggetti
frequentanti il corso serale e, pertanto, scarsamente muniti di tempo a disposizione per
un’applicazione metodica e continuativa allo studio. Sinteticamente possono essere elencati i
seguenti strumenti:








Lezioni frontali
Lavori in gruppo
Aula tecnigrafi
Laboratorio informatica
Lavagna luminosa
Videoregistratore
Videoproiettore
LIM
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2.7. VALUTAZIONE FINALE
2.6. VERIFICHE E VALUTAZIONI
QUADRO SINTETICO DELLE TIPOLOGIE DI VERIFICA (SCRITTE E/O ORALI) E DEI
CRITERI DI VALUTAZIONE PER CIASCUNA DISCIPLINA
Si sono utilizzate le seguenti forme di verifica,
secondo la loro rispondenza alle singole
discipline:

Prove individuali scritte e orali di
risoluzione di semplici problemi o
trattazione di argomenti specifici delle
singole discipline

Prove semistrutturate tese a valutare le
conoscenze e le capacità espositive e di
sintesi

Prove strutturate tese a valutare la
diffusione delle conoscenze

Discussioni a tema tali da evidenziare
conoscenza di argomenti e competenze
disciplinari e professionali

Lavori di gruppo con cui valutare le
capacità organizzative e di risoluzione
dei problemi

Tutte le materie
Tutte le materie
Escluso: italiano, storia, estimo, topografia
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Disegno e Progettazione - Costruzioni
Per informazioni più puntuali si rimanda
all’allegato A dove sono riportati i singoli
programmi
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I docenti del consiglio di classe fanno riferimento ai seguenti criteri di valutazione, approvati
collegialmente.
TAVOLA DELLE CORRISPONDENZE FRA VOTO IN DECIMI E CONOSCENZE, COMPETENZE
E CAPACITA’
voto in
decimi
CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ
1 – 3*
Non rispetta le consegne, spesso si distrae e disturba. Possiede conoscenze
frammentarie e superficiali che non sa applicare e commette gravi errori nella
esecuzione di compiti semplici. É incapace, anche se guidato, di effettuare una
analisi ed una sintesi corrette. Si esprime con difficoltà, con poca chiarezza e
proprietà di linguaggio. Le sue competenze nelle discipline sono molto scarse.
4
Non rispetta quasi mai le consegne e spesso si distrae. Possiede conoscenze
frammentarie e superficiali che spesso non sa applicare e commette errori nella
esecuzione di compiti semplici. Ha difficoltà nella analisi e nella sintesi e manca di
autonomia. Si esprime in modo confuso, spesso oscurando il significato del discorso.
Le sue competenze sono molto limitate.
5
Non è sempre puntuale nelle consegne. Possiede conoscenze non molto
approfondite e talvolta frammentarie e commette errori non gravi nella esecuzione di
compiti semplici. È in grado di effettuare analisi solo parziali ed è impreciso nella
sintesi e poco autonomo nella rielaborazione. Usa un linguaggio non sempre
appropriato che talvolta oscura il significato. Le sue competenze sono modeste.
6
Assolve gli impegni e rispetta le consegne. partecipa al dialogo educativo. possiede
conoscenze di base ma non approfondite e sa applicarle senza errori nella
esecuzione di compiti semplici. Sa effettuare analisi ma non approfondite e sa
sintetizzare e rielaborare le conoscenze ma deve essere guidato. L’espressione non
è sempre fluida ma è corretta.
7
Si impegna con metodo e partecipa attivamente. Possiede conoscenze diffuse che gli
consentono di non commettere errori nella esecuzione di compiti anche complessi
ma incorre in imprecisioni. sa effettuare analisi anche se parziali, ma deve essere
guidato nella sintesi. Espone con terminologia appropriata.
8
Si impegna e partecipa attivamente con iniziative personali. possiede conoscenze
complete ed approfondite e sa applicarle in modo corretto e preciso nella esecuzione
di compiti anche complessi. Sa effettuare analisi complete, è autonomo nella sintesi,
rielabora con apporti critici. L’uso della lingua è sempre corretto e appropriato,
l’espressione è fluida.
9 - 10
Partecipa attivamente e con significativi apporti personali al dialogo educativo.
Possiede conoscenze complete, ampie ed approfondite e sa applicarle correttamente
nella esecuzione di compiti complessi e nella soluzione di problemi nuovi. É capace
di cogliere gli elementi essenziali delle varie discipline e riesce a metterli in relazione,
rielaborandoli in maniera critica e personale. Si esprime in modo corretto, chiaro,
appropriato e fluido.
* FASCIA VALUTATIVA NON ABITUALMENTE UTILIZZATA PER I PERCORSI SERALI - EDUCAZIONE
DEGLI ADULTI
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2.8. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
CREDITO SCOLASTICO
SPECIFICA DEL CREDITO SCOLASTICO E CREDITI FORMATIVI
PROGETTI, CORSI INTEGRATIVI DELLA SCUOLA:
CREDITI FORMATIVI:
ANNOTAZIONI:
(togliere la voce che non interessa):
L’alunno/a in sede di scrutinio è risultato/a ammesso/a - non ammesso/a all’Esame di Stato.
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2.9. ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE
SI È EFFETTUATO ATTIVITA’ DI RECUPERO IN ITINERE IN TUTTE LE DISCIPLINE.
NON SI SONO ATTIVATE ALTRE ATTIVITA’ AD ECCEZIONE DI ALCUNE ESERCITAZIONI A
CARATTERE VOLONTARIO IL SABATO MATTINA (PROF.SSA VITIELLO)
2.10 ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO
NON SI ATTIVA NEI CORSI SERALI
2.11. SCUOLA - LAVORO, STAGE
VISTA LA PECULIARITA’ LAVORATIVA DEGLI STUDENTI DEI CORSI SERALI NON SI
ATTIVA NEI CORSI SERALI
2.12. VIAGGIO DI ISTRUZIONE E ATTIVITA’ CULTURALI VARIE
La classe non ha partecipato ad alcun viaggio di istruzione ma piuttosto si può parlare di
visite tematiche.
Nel corso dell'anno sono state organizzate varie attività culturali a cui hanno partecipato
numerosi studenti della classe.
In dettaglio:
- Celebrazioni in onore del poeta Dino Campana, in occasione del centenario dell’opera
-
-
“Canti orfici” , 24 novembre 2014 e il 18 dicembre 2014 – Teatro Studio di Scandicci
La rassegna del Teatro Aurora di Scandicci “Nuda proprietà” di Costa e Calabresi
(23/01/2015) “Qualcosa rimane” di Spisa e Guerritore (25/02/2015), “Tutto Shakespeare
in 90 minuti” di Benvenuti e Formicola (30/03/2015).
Giornate della memoria 2015 (27 gennaio) Giornata organizzata in collaborazione
con l’Istituto Francese di Firenze e l’Università di Firenze – Dipartimento SAGAS
Visita al cantiere stradale della SS 223 Siena Grosseto.
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TERZA PARTE: GLI ALLEGATI
A) I contenuti disciplinari effettivamente svolti; gli obiettivi raggiunti
B) Testi delle prove d'esame simulate durante l'anno
C) Criteri ed indicatori per l'assegnazione dei punteggi
D) Materiali dell'Area di Progetto
E) Corsi integrativi facoltativi organizzati dall’Istituto
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ALLEGATO A) DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
CONTENUTI DISCIPLINARI – OBIETTIVI RAGGIUNTI
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
Italiano
DOCENTE:
Elisa Prati
LIBRI DI TESTO:
M. Sambugar, G. Salà, “Letteratura e oltre”, vol. 3, La
nuova Italia.
altri materiali didattici: sintesi e mappe concettuali autoprodotte, fotocopie di testi
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
Unità didattica 1 (settembre-ottobre) Positivismo, Naturalismo e Verismo


Il Positivismo il Naturalismo francese e il Verismo italiano
Giovanni Verga: Vita, opere e poetica. Lettura e commento di “La lupa”, “Libertà”, brani
antologizzati tratti da “I Malavoglia” e “Mastro don Gesualdo”.
Unità didattica 2 (ottobre-novembre) Decadentismo europeo



Temi e poetiche del Decadentismo europeo e del Simbolismo francese. La scoperta
dell’inconscio, dell’irrazionale e della dimensione estetica.
Charles Baudelaire, vita opere e poetica, lettura e commento di liriche tratte da “I fiori del
male”.
Introduzione alla Scapigliatura, i caratteri del movimento.
Unità didattica 3 (dicembre-gennaio) Poesia decadente in Italia: Pascoli e D’Annunzio


Giovanni Pascoli: vita opere e poetica. Lettura e commento di brani tratti dal saggio “Il
fanciullino” e dal discorso “La grande proletaria si è mossa”. Letture antologiche dalle
raccolte maggiori.
Gabriele D’annunzio: vita, opere e poetica. Letture antologiche da “Alcyone”, brani
antologici tratti da “Il piacere”.
Unità didattica 4 (febbraio) Le Avanguardie



I crepuscolari e i vociani. La poetica di Guido Gozzano, Sergio Corazzini e Marino Moretti,
il “caso” Dino Campana. Lettura e commento di liriche di M. Moretti, S. Corazzini, di D.
Campana.
Il Futurismo e Filippo Tommaso Marinetti.
Avanguardie europee: cenni al Dadaismo di T. Tzara e al Surrealismo di A. Breton.
Unità didattica 5 (marzo-aprile) Tra letteratura, psicoanalisi e filosofia


Cenni alla scoperta dell’inconscio e ai principali temi psicanalitici freudiani.
Italo Svevo, vita, opere e poetica, il tema dell’inetto. Letture da “La coscienza di Zeno”
brani antologici “L’ultima sigaretta” e “Un rapporto conflittuale”.
21

Luigi Pirandello, vita, opere e poetica: il dissidio tra vita e forma. Lettura e commento di “Il
treno ha fischiato” da “Novelle per un anno”; “Cambio treno” da “Il fu Mattia Pascal”; “Come
parla la verità” da “Così è se vi pare”; “La condizione di personaggi” da “Sei personaggi in
cerca d’autore.
Unità didattica 6 (maggio) L’ermetismo


L’ermetismo nel contesto storico. Lettura e commento di liriche di Salvatore Quasimodo,
Cesare Pavese.
Eugenio Montale, vita, opere e poetica. Lettura e commento delle poesie antologizzate.
Modulo trasversale A (sul trimestre) La narrativa d’autore legata alla Storia




E. M. Remarque “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, lettura e commento di brani
salienti in classe.
Letture dai poeti di guerra europei, con testi forniti in fotocopia: G. Trackl, J. Mc Crae
Giusepe Ungaretti: vita, opere e poetica, letture delle liriche antologizzate.
Primo Levi, “Se questo è un uomo”, lettura e commento di brani salienti in classe.
Modulo trasversale B (tutto l’anno) Le tipologie della prima prova d’esame
-
Durante tutto l’anno molto tempo è stato dedicato alle esercitazioni sulle tipologie della
prima prova d’esame alle tecniche di scrittura e di editing in generale: ripetute e frequenti
esercitazioni sul saggio breve, a cui è seguita la presentazione della scrittura giornalistica
in vista della tipologia “articolo di giornale” e la guida all’analisi del testo.
Modulo trasversale C (tutto l’anno) Il teatro, mezzo espressivo e narrativo tra
letteratura, attualità e storia
-
-
La Classe ha partecipato attivamente alle iniziative del regista G. Cauterccio e del Teatro
studio di Scandicci dedicate al poeta Dino Campana, in occasione del centenario dell’opera
“Canti orfici” che si sono tenute il 24 novembre 2014 e il 18 dicembre.
Ha preso parte inoltre alle uscite didattiche al teatro Aurora di Scandicci assistendo ai tre
spettacoli: “Nuda proprietà” di Costa e Calabresi (23/01/2015) “Qualcosa rimane” di Spisa
e Guerritore (25/02/2015), “Tutto Shakespeare in 90 minuti” di Benvenuti e Formicola
(30/03/2015).
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
ITALIANO
DOCENTE:
PRATI ELISA
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
Per la maggior parte degli alunni, il lavoro svolto ha portato al raggiungimento dell’attivazione di un
discreto livello di interesse e partecipazione alle lezioni.
Gli obiettivi del tutto o anche parzialmente raggiunti sono i seguenti:
tra quelli disciplinari
 Esplorare vita, poetiche e opere di letterati della tradizione italiana ed europea
 Comprendere come eventi storici, anche tragici, possano generare ispirazione letteraria e
artistica e come in un’opera letteraria si possa specchiare un determinato tempo, sapendone
apprezzare il valore documentario.
 Contestualizzare all’interno delle diverse correnti letterarie ciascun autore
 Acquisire termini specifici del linguaggio letterario utili anche alla produzione scritta
 Esercitare la capacità di comprendere e commentare testi d’autore in prosa e poetici e testi di
critica letteraria
 Esercitare, nella produzione scritta, la specificità comunicativa delle tipologie del saggio
breve, articolo di giornale e analisi del testo.
tra quelli trasversali
 Migliorare il bagaglio lessicale, la qualità dell’espressione orale e scritta e le capacità
comunicative generali, tra le quali la capacità di sintesi dei contenuti
 Esercitare lo spirito critico e la capacità di attuare collegamenti intradisciplinari e
interdisciplinari
 Sviluppare il senso di efficacia percepita nello svolgimento dei diversi compiti cognitivi
 Sviluppare autonomia nell’apprendimento e capacità di auto-valutazione
 Incrementare l’autostima
Per una minoranza di alunni che ha frequentato più saltuariamente le lezioni gli obiettivi sopra
citati possono dirsi raggiunti solo in parte.
Per quanto riguarda la produzione scritta si segnalano alcuni alunni per i quali l’italiano è seconda
lingua di acquisizione relativamente recente, per i quali occorrerà integrare i criteri di valutazione
con i BES.
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
storia
DOCENTE:
Prati Elisa
LIBRI DI TESTO:
M. Fossati, “L’esperienza della storia”, vol.3, B.
Mondadori
altri materiali didattici: sintesi e mappe concettuali autoprodotte
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
Unità didattica 1 (settembre-ottobre) Società di massa e imperialismo
Destra e sinistra liberale al governo nell’Italia di fine secolo. I problemi dell’Italia unita. Il
completamento dell’unità. I conflitti europei sullo sfondo, l’unificazione tedesca. Il governo della
sinistra storica e la politica coloniale di fine secolo.
La Seconda rivoluzione industriale e la società di massa. La nascita dei partiti politici.
Nazionalismo, imperialismo europeo di fine secolo: la spartizione coloniale dell’Africa e
dell’Asia
L’Italia nell’Età giolittiana, questione sociale e riforme.
Unità didattica 2 (ottobre-novembre) La Grande Guerra
Le cause dello scoppio del primo conflitto mondiale. L’Italia del fronte interno: interventisti e
neutralisti.
I volti della guerra e le modalità del suo svolgimento.
L’anno 1917, l’ingresso degli USA, la disfatta di Caporetto.
Gli accordi di pace a Versailles. L’esito e l’eredità della guerra in Europa, interpretazioni e
significato storico, le conseguenze geopolitiche ed economiche della guerra.
La questione mediorientale e il mandato della Società delle Nazioni.
Unità didattica 3 (novembre) La Rivoluzione di Ottobre in Russia
Il crollo dello zarismo. Lenin e le tesi di aprile. La rivoluzione di Ottobre.
La guerra civile e la nascita dell’URSS.
Unità didattica 4 (dicembre) Il fascismo
Il Dopoguerra in Italia, il biennio rosso, la nascita del movimento fascista, del partito popolare e
del partito comunista. Lo squadrismo, le elezioni del 1921, la marcia su Roma.
Verso la dittatura: il delitto Matteotti e le leggi fascistissime.
Gli anno ’30 in Italia, il regime, il consenso, l’opposizione.
Unità didattica 5 (gennaio-febbraio) Il nazismo e lo stalinismo
Il Dopoguerra in Germania e i problemi della Repubblica di Weimar, gli effetti della crisi
economica mondiale del 1929.
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L’ascesa politica di Hitler, l’ideologia nazista e le parole chiave della propaganda.
La Russia da Lenin a Stalin, la NEP. Lo stalinismo, i piani quinquennali, il grande terrore.
Unità didattica 6 (febbraio) Tra le due guerre
La crisi del 1929 e il New Deal americano di Roosevelt.
In Asia: Gandhi e l’India tra le due guerre, Cina e Giappone negli anni ’30.
La guerra civile spagnola.
Unità didattica 7 (marzo-aprile) La Seconda Guerra Mondiale
Cause, fasi e modalità di svolgimento del secondo conflitto mondiale.
L’anno 1943: la caduta del fascismo, la repubblica di Salò, l’8 settembre.
Il volto agghiacciante della guerra: la Shoa, la “banalità del male” e la tesi di H. Arendt.
La Resistenza europea e italiana. Le rappresaglie tedesche durante la ritirata nel ‘44.
La questione del confine orientale e l’eccidio delle foibe. Anni 1943-1945.
I trattati di pace, il processo di Norimberga. L’esito e l’eredità della guerra.
Unità didattica 8 (aprile-maggio) Il lungo Dopoguerra
Il mondo nell’era del bipolarismo, la decolonizzazione.
Cenni agli equilibri politici dell’Italia repubblicana: referendum e Costituzione.
Cenni alla questione mediorientale tra storia e attualità.
Modulo trasversale Film e documentari d’autore d’ambientazione storica, proiezioni in classe
e uscite didattiche
 Proiezione del documentario di P. Plisson “Sur le chemin de l’école” (2014), sulla scuola e
l’offerta educativa in zone sperdute del mondo e la strenua volontà di apprendere dei
bambini di questi posti.
 Proiezione del documentario di P. Rumiz “La Grande Guerra” (2014) per le parti dal titolo
“Uomini delle caverne”, sulla condizione dei soldati in trincea e “Addio alle armi”, su
Caporetto.
 Proiezione del film di E. Crialese, “Nuovo mondo”, 2006 sull’emigrazione italiana di inizio
secolo XX.
 Proiezione del film di D. Gansel, “L’onda”, 2008, sui regimi autocratici.
 Uscita didattica al Cinema Alfieri per il documentario “Perché ero un pittore. L’arte
riscoperta nei campi nazisti” di Christophe Cognet, 2014, sui campi di sterminio.
 Proiezione de “Il sangue e l’erba”, 2010, recital in memoria della strage di Pratale (Badia a
Passignano) di e con Massimo Salvianti, sulle stragi naziste durante l’anno 1944.
 Proiezione del film di A. Folman, “Valzer con Bashir”, 2009 sul conflitto arabo-israeliano.
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
STORIA
DOCENTE:
PRATI ELISA
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
Per la maggior parte degli alunni, il lavoro svolto ha portato al raggiungimento dell’attivazione di un
discreto livello di interesse e partecipazione alle lezioni.
Gli obiettivi del tutto o anche parzialmente raggiunti sono i seguenti:
tra quelli disciplinari
 Comprendere l’operato e le scelte politiche della destra e della sinistra liberale nell’Italia postunitaria e gli sviluppi politici dell’Italia liberale dell’ultimo Ottocento e dell’Italia giolittiana.
 Collocare nel generale contesto storico di inizio Novecento le cause della prima guerra
mondiale, le modalità di svolgimento della stessa e l’eredità storica del primo conflitto mondiale
in termini geopolitici, culturali e sociali.
 Conoscere le dinamiche fondamentali della stagione rivoluzionaria russa.
 Conoscere la Storia dell’Italia fascista nei diversi periodi: dalla presa del potere al regime
 Comprendere le cause, le modalità dell’ascesa al potere di Hitler e l’ideologia nazista
 Analizzare i caratteri del regime staliniano
 Comprendere il momento di brusca rottura nella fase di sviluppo produttivo ed economico
rappresentato dalla Crisi del ’29 e gli eventi che caratterizzarono gli anni ’30 in Europa e nel
mondo.
 Comprendere le cause, la sequenza degli eventi, le diverse fasi e dinamiche del secondo
conflitto mondiale e la specificità storica dell’antisemittismo e dello sterminio ebraico.
 Saper analizzare la complessità e le motivazioni della Resistenza europea e italiana
 Comprendere il concetto di “guerra fredda”, e la complessità dei fenomeni legati al concetto di
“decolonizzazione”.
 Comprendere le radici storiche del nodo irrisolto rappresentato dalla questione mediorientale
Tra quelli trasversali di rielaborazione e sintesi
 Acquisire termini specifici del linguaggio storico e migliorare le capacità comunicative.
 Sviluppare il senso critico e saper prendere parte a un dibattito su questioni storiche o
d’attualità, comprendendo le radici del presente e dell’attualità nella Storia
 Sviluppare la capacità di attuare collegamenti trasversali alle discipline ed entro la storia
 Mettere a punto un metodo di studio, sviluppando autonomia e capacità di auto-valutazione
Per una minoranza di alunni che ha frequentato saltuariamente le lezioni gli obiettivi sopra citati
possono dirsi raggiunti solo in parte, mentre per quanto riguarda la capacità di sintesi dei contenuti
e l’espressione orale degli stessi, si segnalano alcuni alunni per i quali l’italiano è seconda lingua
di acquisizione relativamente recente, per i quali occorrerà integrare i criteri di valutazione con i
BES
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
Diritto
DOCENTE:
Giancarlo Bortolini
LIBRI DI TESTO:
Diritto per Geometri: L. Bobbio, E. Gliozzi, L. Lenti. Casa
editrice: Elemond.
altri materiali didattici sono stati forniti durante l'anno con fotocopie
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
Diritto Pubblico
LO STATO
Le caratteristiche dello stato moderno
Gli elementi costitutivi dello stato moderno
La nascita e l’evoluzione dello stato moderno
La Costituzione e il regime politico
settembre-ottobre
FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO
ottobre-novembre
La formazione dello stato moderno
Stato assoluto, stato liberale e la sua crisi, stato fascista, stato socialista e stato
democratico
Le forme di governo
Sistemi presidenziali e sistemi parlamentari a confronto
LE VICENDE COSTITUZIONALI DELLO STATO ITALIANO
Lo Statuto Albertino e l’unificazione
Il periodo liberale e il periodo fascista
La caduta del fascismo e la Resistenza
La proclamazione della Repubblica e la Costituente
La Costituzione della Repubblica Italiana e la sua attuazione
LE ELEZIONI E LE ALTRE FORME DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
Corpo elettorale, voto, astensione
27
dicembre
gennaio
I sistemi elettorali a confronto
Il referendum abrogativo e le altre forma di democrazia diretta e partecipativa
IL PARLAMENTO
febbraio-marzo
Il bicameralismo perfetto
I sistemi elettorali in Italia
Il Parlamento in seduta comune
Lo status di parlamentare: la rappresentanza politica, ineleggibilità, incompatibilità e
immunità parlamentari
Organizzazione e funzionamento
Le funzioni del Parlamento
Il procedimento legislativo
Le leggi costituzionali
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Il ruolo del Presidente della Repubblica
Elezioni, carica e supplenza
La controfirma ministeriale
I poteri e la responsabilità
marzo-aprile
IL GOVERNO
Il governo nel sistema politico e costituzionale
La composizione e la formazione
Le crisi di governo
La responsabilità politica e penale
Le funzioni governative
Gli atti normativi del governo
aprile
LA CORTE COSTITUZIONALE
aprile-maggio
Natura e composizione
Il giudizio sulle leggi, sui conflitti, sulle accuse e sul referendum
LA MAGISTRATURA
maggio
La funzione giurisdizionale e i principi relativi
Magistratura ordinaria e magistratura speciale
L’indipendenza della magistratura e dei singoli giudici
I principi costituzionali inerenti alla funzione giurisdizionale
Il Consiglio Superiore della Magistratura
L’organizzazione della magistratura
La funzione della Corte di Cassazione, l’interpretazione della legge e la giurisprudenza
28
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
DIRITTO
DOCENTE:
GIANCARLO BORTOLINI
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
OBIETTIVI DISCIPLINARI (Conoscenze e Competenze)
-
Distinguere e confrontare le varie forme di stato e di governo individuandone le
caratteristiche
-
Ricercare ed analizzare le norme costituzionali rilevanti
-
Conoscere composizione, funzioni , modalità di elezione, rapporti tra i vari organi
costituzionali
-
Analizzare i principi costituzionali che regolano l’attività giurisdizionale
-
Utilizzare in modo appropriato il linguaggio e gli strumenti specifici della disciplina
-
Confrontare e valutare assetti istituzionali ed esprimere opinioni motivate
29
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
INGLESE
DOCENTE:
PATRICIA VERSTIGGEL
LIBRI DI TESTO:
HOUSE AND GROUNDS-CARUZZO/PETERS
ED. ELI
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
BUILDING MATERIALS
-
Timber (Settembre 2014)
Bricks (Ottobre 2014)
Steel
Glass and metal (Novembre 2014)
Ecomaterials
The dynamic Tower.
- David Fisher (Dicembre 2014)
The modern movement :(Gennaio 2015)
- Functionalism
- Bio-architecture
Modern architects (Febbraio 2015)
- Norman Foster
- Lavoro di gruppo (Marzo-Aprile 2015) :
- Renzo Piano
- Frank Lloyd Wright
- Richard Rogers
Pollution (Maggio 2015)
- Early environmental polizie
- Contamination : sea pollution
- Water pollution
- Air pollution
- The Greenhouse effect.
30
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
INGLESE
DOCENTE:
PATRICIA VERSTIGGEL
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
Consolidamento e rafforzamento delle competenze linguistiche acquisite negli anni
precedenti.
Gli studenti sono mediamente in grado di
-
-
-
-
comprendere in maniera globale un testo, individuandone i punti fondamentali e
sapendone esporre i dati in maniera formalmente corretta;
esprimersi in maniera complessivamente abbastanza corretta su argomenti
inerenti il proprio ambito professionale, utilizzando il lessico specifico d’indirizzo;
reperire informazioni specifiche utilizzando documenti autentici
approfondire, rafforzare e colmare lacune riguardanti gli elementi morfosintattici
della lingua
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
TOPOGRAFIA
DOCENTE:
BATISTI ROBERTO
LIBRI DI TESTO:
C. Pigato – Topografia Vol. III– Poseidonia scuola
altri materiali didattici (allegare eventuali dispense prodotte e/o utilizzate dalla classe)
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
Strade e Progettazione stradale.
Richiami sul moto rettilineo uniforme e sul moto circolare uniforme di un punto materiale. Stabilità
del veicolo in curva. Determinazione del raggio minimo di una curva attraverso la condizione di
stabilità allo sbandamento. Disegno della curva di raccordo tra due rettifili (costruzione grafica con
il compasso). Elementi geometrici delle curve circolari: angolo al centro o angolo di deviazione,
angolo al vertice, sviluppo della curva, tangente. Elementi geometrici delle curve circolari: corda,
bisettrice. freccia e saetta. Curva circolare tangente a tre rettifili che s'incontrano in due punti
(circonferenza ex-inscritta a un triangolo). Curva passante per tre punti. Curva tangente a tre
rettifili che s'incontrano in tre punti (circonferenza inscritta in un triangolo). Elementi di una curva
con vertice inaccessibile e relativa poligonale che collega i due rettifili. Stabilità del veicolo in curva
e pendenza trasversale della piattaforma in curva: sopraelevazione del ciglio esterno. Cenni alle
disposizioni normative per l'assegnazione della pendenza trasversale in curva in funzione della
velocità di progetto e del raggio della curva. Cenno alla clotoide come curva di transizione.
Esecuzione del profilo longitudinale: profilo del terreno e profilo di progetto. Livelletta di compenso
con quota assegnata nel punto iniziale o finale e con pendenza assegnata. Calcolo delle quote di
progetto, delle quote rosse e dei punti di passaggio. Esecuzione del profilo longitudinale di un
breve tronco di strada. Sezione tipo e sezioni trasversali. Esecuzione preliminare del tracciolino
per lo studio del tracciato.
Pendenza massima delle livellette in funzione del tipo di strada. Cenni ai raccordi verticali.
Calcolo dei volumi dei solidi stradali: Volume tra due sezioni omogenee, tra due sezioni
eterogenee e tra due sezioni miste: formula delle sezioni ragguagliate.
Cenni alle operazioni di tracciamento sul terreno.
Agrimensura - Calcolo delle aree.
Unità di misura delle aree. Area di figure geometriche semplici, in particolare del triangolo.
Classificazione dei metodi per la misura delle aree: metodi numerici, grafo-numerici, meccanici e
con mezzi informatici. Area di appezzamenti rilevati per allineamenti e squadri. Area di
appezzamenti rilevati per trilaterazione. Formula di Gauss in coordinate cartesiane. Area di
appezzamenti rilevati per coordinate polari. Area di appezzamenti rilevati per camminamento.
Metodo di Bezout e di Cavalieri Simpson. Trasformazione di un poligono in un triangolo
equivalente. Integrazione grafica.
32
Agrimensura - Divisione delle aree.
Divisione dei terreni con lo stesso valore unitario. Calcolo delle aree parziali. Divisione di un
appezzamento triangolare con dividenti uscenti da un vertice. Divisione di un appezzamento
triangolare con dividenti parallele a un lato. Divisione di un appezzamento triangolare con dividenti
perpendicolari a un lato. Divisione di un appezzamento triangolare con dividenti uscenti da un
punto del perimetro. Problema del trapezio affrontato con l'equazione di secondo grado. Problema
del trapezio affrontato con le proporzioni tra triangoli. Divisione di un angolo con una dividente
passante per un punto interno o esterno. Riepilogo sul modo di approcciarsi ai problemi di
divisione delle aree.
Agrimensura - Spostamento e rettifica dei confini.
Definizione di spostamento e di rettifica dei confini. Spostamento di un confine rettilineo in un altro
passante per un punto assegnato di un confine laterale. Rettifica di un confine poligonale con un
nuovo confine rettilineo uscente dal primo vertice della poligonale posto sul confine laterale.
Rettifica di un confine bilatero con un confine rettilineo uscente dal primo vertice della bilatera.
Rettifica di un confine bilatero con dividente avente direzione assegnata (problema del trapezio).
Programma da svolgere fino alla fine dell'anno scolastico.
Spianamenti.
Generalità: schematizzazione del terreno come superficie poliedrica costituita da tante falde
triangolari, definizione di spianamento, quote di progetto, quote rosse, punti e linee di passaggio e
relativi calcoli eseguiti con l'utilizzo di una rappresentazione del terreno a piano quotato. Volume
dei solidi prismatici e del prismoide in particolare. Spianamenti con piano orizzontale assegnato o
di compenso. Spianamenti con piano inclinato assegnato o di compenso.
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
TOPOGRAFIA
DOCENTE:
BATISTI ROBERTO
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
la classe è composta da studenti provenienti in larga parte dalla classe quarta dell'anno
precedente. Il livello di preparazione rilevato all’inizio dell’anno scolastico è risultato relativamente
omogeneo per la presenza di nuovi inserimenti. Questo ha comportato uno svolgimento del
programma con ritmi talvolta più lenti rispetto alle aspettative.
Nel corso dell’anno la classe ha dimostrato mediamente un impegno più che sufficiente, con
risultati che si attestano mediamente sopra la sufficienza. Vi sono anche elementi molto positivi
per impegno e per profitto. In alcuni rari casi si registrano gravi lacune pregresse che non si è
riusciti a colmare a causa talvolta delle assenze e altre volte dell’impegno non adeguato.
Calcolo delle aree: Sanno applicare metodi numerici, grafo-numerici e grafici per la risoluzione di
problemi di calcolo delle superfici.
Divisione delle aree e rettifica dei confini: sanno risolvere problemi di divisione, rettifica e
spostamento dei confini tra aree aventi stesso valore unitario.
Spianamenti: sapranno progettare uno spianamento con piano orizzontale o inclinato assegnato o
di compenso con rappresentazione del terreno a piano quotato.
Strade: Conoscono le fasi della progettazione preliminare di un breve tronco stradale inerente la
Planimetria, l’Altimetria e sanno risolvere problemi numerici sulle curve circolari e sulle livellette.
Sanno inoltre calcolare e disegnare le sezioni trasversali e calcolare i volumi dei solidi stradali.
La situazione di ingresso della classe ed il ridotto monte ore del corso SIRIO ha impedito lo
svolgimento della parte di Fotogrammetria del Programma Ministeriale e di sviluppare il progetto
stradale.
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ANNO SCOLASTICO:
2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
ESTIMO
DOCENTE:
PROF. FRANCO RICCARDO
LIBRI DI TESTO:
S. Amicabile - Corso di Estimo - HOEPLI
altri materiali didattici:
Manuale di Estimo S. Amicabile – HOEPLI; Codice civile
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
I Trimestre
Modulo 1
Estimo generale
Richiami delle principali formule di matematica finanziaria
Definizione dell’Estimo e distinzione fra microestimo e macroestimo
Caratteri e natura del giudizio di stima
Prezzo di mercato e valore di stima
Gli aspetti economici dei beni: valore di mercato, di capitalizzazione, costo di produzione e di
riproduzione, di trasformazione, di surrogazione, complementare
Il metodo e i parametri di stima, il principio dell’ordinarietà
I procedimenti di stima
Modulo 2
Estimo civile
Stima dei fabbricati civili e delle aree fabbricabili
La locazione e la compravendita
Stima dei valori condominiali e costruzione di tabelle millesimali
Modulo 3
Estimo legale
Cenni sulla stima dei danni
Stime relative alle servitù prediali
L’usufrutto e la nuda proprietà
Cenni sulle rendite e il diritto di superfici
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II Pentamestre
Modulo 3
Estimo legale
Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità e esame delle principali leggi in
materia
Stime per successioni ereditarie
Modulo 4
Estimo territoriale e ambientale
La valutazione dei beni ambientali
La valutazioni di impatto ambientale V.I.A; V.A.S. e A.I.A.
Cenni sugli usi civici
Modulo 5
Estimo catastale
Catasto terreni e fabbricati
Legislazione e organi preposti alle operazioni catastali
Cenni sulle nuove procedure informatiche
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
ESTIMO
DOCENTE:
RICCARDO FRANCO
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
Una discreta conoscenza della materia trattata, legata alle problematiche del geometra in campo
estimativo che consente di poter dimostrare una sufficiente competenza nell’attività tecnica
professionale.
Buona conoscenza della terminologia tecnico-giuridico-estimativa.
Sufficiente capacità nell’individuazione e collegamento di concetti essenziali.
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
MATEMATICA
DOCENTE:
BOCCINI VALENTINA
LIBRI DI TESTO:
Bergamini Trifone Barozzi “MATEMATICA.VERDE 4
con Maths in English” Zanichelli
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
Richiami di algebra (ottobre, novembre): equazioni e disequazioni intere e fratte di primo e
secondo grado; equazioni e disequazioni di grado superiore al secondo; sistemi di equazioni e di
disequazioni di primo e secondo grado.
Funzioni (novembre, dicembre, gennaio): definizione di funzione, dominio e codominio; proprietà
delle funzioni: funzioni iniettive, suriettive, biettive; cenni alle funzioni definite per casi: il valore
assoluto; dominio di funzioni polinomiali, frazionarie, irrazionali; studio del segno di una funzione;
le intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani.
Limiti (febbraio, marzo): concetto e definizione di limite; calcolo dei limiti, anche in presenza di
forme indeterminate; limite sinistro e limite destro; definizione di funzione continua; asintoti
orizzontali e verticali; grafico probabile di funzioni intere e fratte.
Derivate (aprile, maggio): definizione di derivata e significato geometrico; derivate fondamentali e
regole di derivazione; utilizzo delle derivate nello studio di funzione per determinare l’andamento
crescente o decrescente; determinazione dei punti di massimo e di minimo relativi.
(Eventualmente: cenno agli integrali).
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
MATEMATICA
DOCENTE:
BOCCINI VALENTINA
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni sanno approcciarsi allo studio di funzione e la maggior parte della classe, data una
funzione, riesce a ricavare in modo sufficiente le principali informazioni utili al fine di tracciarne il
grafico.
In particolare gli alunni sanno riconoscere una funzione e le sue principali proprietà; sono in grado
di determinare il dominio di una funzione, di studiarne il segno e di individuare le intersezioni del
suo grafico con gli assi cartesiani. La classe ha assimilato il concetto di limite e sa calcolare limiti
di funzioni polinomiali e fratte, anche in presenza di forme indeterminate; ne ha inoltre acquisito il
significato grafico e sa determinare l’equazione di eventuali asintoti verticali ed orizzontali di una
funzione, applicando il calcolo dei limiti. Gli allievi conoscono la definizione di derivata e la sua
interpretazione geometrica; sono in grado di calcolare la derivata di funzioni polinomiali e fratte;
attraverso il calcolo delle derivate individuano gli intervalli di monotonia, i punti di massimo e di
minimo relativi di una funzione.
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
IMPIANTI
DOCENTE:
GIUSEPPE BAVILA
LIBRI DI TESTO:
non e’ stato adottato alcun libro, consegnate fotocopie,
volta per volta sugli argomenti sviluppati
altri materiali didattici (allegare eventuali dispense prodotte e/o utilizzate dalla classe)
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
1 Unita’ di misura e simbologia. Tempi : 4 h
2 Ripasso concetti fondamentali sulla distribuzione e pressurizzazione acqua
sanitaria. Tempi : 6 h
3 La trasmissione del calore e gli impianti di riscaldamento. Tempi : 28 h
generalità
componenti principali
centrale termica
terminali di erogazione ( confronto tra gli stessi e criterio di scelta di massima dei
radiatori con stima approssimato del fabbisogno invernale)
4 Impianti di climatizzazione. Tempi : 24 h
concetto di benessere ed i carichi termici estivi ( calcolo approssimato )
componenti principali e ciclo frigorifero semplice
confronto tra le varie tipologie e criteri di scelta
5 Acustica in edilizia. Tempi : 4 h
Definizioni principali
Comportamento ai fini acustici di alcuni materiali
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ANNO SCOLASTICO: 2014 – 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
IMPIANTI
DOCENTE:
GIUSEPPE BAVILA
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
Premesso che la classe e’ stata acquisita da parte del docente con ritardo causato dall’
attribuzione degli incarichi, essa ha comunque mostrato sufficiente interesse, ciò dovuto
al fatto, probabilmente, che la materia permette diversi collegamenti con la realtà
quotidiana.
Nell’ambito del contesto serale, con distribuzione della docenza in orario iniziale o finale,
gli obbiettivi in linea di massima sono stati mediamente raggiunti ed in alcuni casi specifici
alcuni alunni hanno mostrato di raggiungere ottimi risultati; non si può dire altrettanto In
altre situazioni, probabilmente a causa delle assenze e di alcune lacune pregresse.
Avendo infine riscontrato alcune lacune difficilmente superabili nell’ ambito delle prove di
verifica sotto forma di Relazioni, e’ stato preferito privilegiare, nell’ ambito degli argomenti
previsti dal programma, verifiche più strutturate.
Per altre considerazioni, si rimanda al documento Piano di Lavoro a suo tempo
consegnato e che rimane tuttora valido e sostanzialmente rispettato.
41
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI SIRIO
MATERIA:
DISEGNO E PROGETTAZIONE
DOCENTE:
ANTONELLA VITIELLO
Francesco Ognibene
LIBRI DI TESTO:
“Elementi di urbanistica” casa editrice SEI;
Utilizzo di file (PdF, WORD e Power Point) con temi specifici proiettati su LIM e/o in
video e consegnati in copia agli studenti
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
Settembre 2014
L’urbanistica: storia dell’urbanistica. Evoluzione del concetto di urbanistica.
L’urbanistica in Italia.
Ottobre 2014
Gli strumenti urbanistici: i piani territoriali di coordinamento, i piani paesistici,ipiani
regolatori generali, i piani particolareggiati, i piani di recupero, i piani di lottizzazione, i
piani per l’edilizia economica e popolare, i piani per gli insediamenti produttivi, i
regolamenti edilizi. Iter burocratico di un progetto.
Novembre 2014
Abbattimento delle barriere architettoniche. Norme tecniche e legislazione di riferimento:
L.13/89, D.M. 236/’89, D.P.R. 503/’96.
Dicembre 2014/ Gennaio 2015
Il recupero edilizio;
I centri storici e gli interventi sul patrimonio edilizio esistente;
Definizione degli interventi sul patrimonio edilizio esistente: manutenzione ordinaria,
straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica;
Febbraio 2015
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Gli standards urbanistici
Gli indici e la progettazione urbanistica
Le tipologie edilizie
Normative tecniche.
Marzo 2015
Le legittimazioni urbanistiche e gli strumenti atti all’edificazione
Il Governo del Territorio in Toscana
Marzo/Aprile/Maggio 2015
Esercitazioni di progettazione (disegno manuale) svolte in gruppi di due lezioni (4 ore a
lezione) riguardanti i seguenti temi :
-
Reception di un campeggio
-
Officina riparazioni autoveicoli
-
Parco tematico
-
Edificio per esposizione artistica
-
Fabbricato rurale
43
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI SIRIO
MATERIA:
DISEGNO E PROGETTAZIONE
DOCENTE:
ANTONELLA VITIELLO
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
OBIETTIVI DISCIPLINARI (Conoscenze e Competenze)
Le finalità raggiunte sono le seguenti :
a) Un' acquisizione sufficiente dei contenuti disciplinari
b) L'acquisizione di un linguaggio grafico appropriato
c) Un approccio conoscitivo delle problematiche inerenti la progettazione
architettonica
d) L’acquisizione dei metodi di impostazione per la progettazione di edifici specialistici
e non.
OBIETTIVI TRASVERSALI (capacità, comportamenti, …)
Nel corso dell'anno scolastico gli allievi
programmatiche:
a)
b)
c)
d)
hanno raggiunto le seguenti mete
Una sufficiente partecipazione al lavoro organizzato
Una rielaborazione delle conoscenze
L'utilizzazione degli strumenti forniti durante lo svolgimento del programma
L'aver provato ad utilizzare un lessico tecnico adeguato e pertinente
I criteri di valutazione, espressi in decimi e in ottemperanza a quanto stabilito dal C.d.D. e
dal C.d.C., hanno tenuto conto soprattutto del progressivo miglioramento rispetto alla
soglia di partenza e alle oggettivi difficoltà che studenti . Infatti nel complesso i risultati
ottenuti possono essere letti in una scala sufficientemente positiva, soprattutto non
prescindendo assolutamente dalla realtà didattica iniziale e quella finale conseguita.
Con il supporto didattico delle esercitazioni su temi affrontati in classe, si è raggiunto
l’obiettivo propositivo il cui fine era il raggiungimento di una sorta di autonomia
individuale.
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ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
COSTRUZIONI
DOCENTE:
ANTONELLA VITIELLO
LIBRI DI TESTO:
U. Alasia – M. Pugno “Corso di Costruzioni” Ed. Sei
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI
-
LA SPINTA DELLE TERRE ( Settembre 2014)
-
Elementi introduttivi di geologia e geotecnica.
-
Comportamento dei terreni, suddivisione degli stessi.
-
Spinta delle terre : elementi di calcolo, unità di misura.
-
Spinta attiva e spinta passiva. Richiami alla teoria dell’attrito radente.
-
Teoria di Coulomb. Applicazioni particolari della teoria di C. (Ottobre 2014)
-
Teoria di Rankine. Diagramma delle pressioni (applicazioni).
-
Terrapieni con sovraccarico. Calcolo della spinta e diagrammi delle pressioni.
-
Calcolo della spinta di terrapieni con strati differenziati.
(Novembre – Dicembre
2014)
-
PROGETTAZIONE DI STRUTTURE DI SOSTEGNO A GRAVITA’ ( Dicembre 2014 )
-
Progetto di una sezione rettangolare con metodo analitico.
-
Progetto di una sezione trapezia.
-
Progetto di una struttura a gravità con metodo tabellare.
-
Progetto della fondazione.
45
-
VERIFICHE SULLE STRUTTURE DI SOSTEGNO (Dicembre 2014- Gennaio 2015 )
-
Verifica al ribaltamento.
-
Verifica allo scorrimento.
-
Verifica allo schiacciamento.
-
LA CONTABILITÀ’ DEI LAVORI (Aprile 2015)
-
Generalità
-
Il computo metrico estimativo
-
Elenco prezzi unitari
-
Il progetto: iter burocratico
-
La Direzione dei Lavori
-
L’appalto
-
Il capitolato d’appalto
-
La contabilità dei lavori: documentazione inerente
-
Le figure professionali .
-
Il cantiere
-
STRUTTURE DI SOSTEGNO A FLESSIONE (Aprile 2015 )
-
Dimensionamento dei muri a flessione
-
Progetto di una struttura a flessione
-
Verifiche di norma delle strutture a flessione
-
Progetto e verifica della struttura di fondazione
-
LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORI (Maggio 2015)
-
Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Campi di applicazione e soggetti coinvolti.
-
Il Titolo IV : i cantieri temporanei e mobili. Prescrizioni generali, campi di applicazioni,
ruoli svolti dai soggetti attivi e documentazione inerente. Esempi progettuali e
applicazioni su esempi reali.
46
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
MATERIA:
COSTRUZIONI
DOCENTE:
ANTONELLA VITIELLO
OBIETTIVI RAGGIUNTI (ed eventuali integrazioni sui criteri di valutazione)
OBIETTIVI DISCIPLINARI (Conoscenze e Competenze)
Le finalità raggiunte sono le seguenti :
a) Un' acquisizione sufficiente dei contenuti disciplinari
b) L'acquisizione di un linguaggio tecnico appropriato
c) Un semplice approccio conoscitivo alle problematiche inerenti la progettazione
strutturale delle opere d’arte, della contabilità dei lavori e la sicurezza nei luoghi di
lavoro
OBIETTIVI TRASVERSALI (capacità, comportamenti, …)
Nel corso dell'anno scolastico gli allievi
hanno raggiunto le seguenti mete
programmatiche:
a) Una sufficiente partecipazione al lavoro organizzato
b) Una rielaborazione delle conoscenze
c) L'utilizzazione degli strumenti forniti durante lo svolgimento del programma
d) L'aver provato ad utilizzare un lessico tecnico adeguato e pertinente
I criteri di valutazione, espressi in decimi e in ottemperanza a quanto stabilito dal C.d.D. e
dal C.d.C., hanno tenuto conto soprattutto del progressivo miglioramento rispetto alla
soglia di partenza e alle oggettive difficoltà presentate dagli
studenti . Anche se gli
obiettivi programmatici disciplinari e formativi indicati sono stati raggiunti dei soggetti in
maniera differenziata, è comunque da apprezzare il livello raggiunto. Il programma svolto
ha seguito indicazioni basilari sui contenuti programmatici, basandosi sull’essenzialità dei
contenuti data la peculiarità dei soggetti in attività lavorativa e, pertanto, con minima
disponibilità all’attività di studio domestico.
47
ALLEGATO B) DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
TESTI DELLE PROVE DI ESAME SIMULATE DURANTE L’ANNO
48
INDIRIZZO TECNICO
ESAME DI STATO
A.S. 2014-2015
SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
49
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, da IL DOLORE
(Primi otto frammenti)
1
5
10
15
"Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..."
E il volto già scomparso
Ma gli occhi ancora vivi
Dal guanciale volgeva alla finestra,
E riempivano passeri la stanza
Verso le briciole dal babbo sparse
Per distrarre il suo bimbo...
2
Ora potrò baciare solo in sogno
Le fiduciose mani..
E discorro, lavoro,
Sono appena mutato, temo, fumo...
Come si può ch'io regga a tanta notte?....
3
Mi porteranno gli anni
Chissà quali altri orrori,
Ma ti sentivo accanto,
M'avresti consolato..
4
Mai, non saprete mai come m'illumina
L'ombra che mi si pone a lato, timida,
Quando non spero più..
5
20
Ora dov'è, dov'è l'ingenua voce
Che in corsa risuonando per le stanze
Sollevava dai crucci un uomo stanco?...
La terra l'ha disfatta, la protegge
Un passato di favola..
6
25
Ogni altra voce è un'eco che si spegne
Ora che una mi chiama
Dalle vette immortali...
7
30
In cielo cerco il tuo felice volto,
Ed i miei occhi in me null'altro vedano
Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio..
8
E t'amo, ed è un continuo schianto!..
da Vita di un uomo: Tutte le poesie, Mondadori 1969
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a
Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e
conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice.
Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in
Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso
diverse stesure a partire dal 1919.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, esponi il contenuto del testo.
50
2. Analisi del testo
1. Soffermati sull’uso della punteggiatura.
2. Soffermati sull’andamento temporale (uso dei tempi) della poesia e sviluppa osservazioni.
3. Spiega le seguenti espressioni “Le fiduciose mani” (v. 9) e “Un passato di favola” (v. 27).
4. A quali “orrori” il poeta fa riferimento nel verso 14?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
1. Illustra le due dimensioni del dolore presenti nel testo e nella raccolta di cui fa parte, quella privata e
quella pubblica, con opportuni riferimenti alla vita del poeta.
2. Il tema del dolore privato è ricorrente nella letteratura, approfondiscilo con riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1.
AMBITO
ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Naturalismo e Verismo: aspetti comuni e differenze
DOCUMENTI
"..Ecco.. come faccio il romanzo. Non lo faccio affatto. Lascio che si faccia da sé. Io non so inventare dei
fatti....Conosco soltanto il mio protagonista, il mio Rougon o Macquart (…). Mi occupo innanzitutto di lui,
medito sul suo temperamento, sulla famiglia da cui è nato, sulle prime impressioni che può avere ricevuto,
e sulla classe sociale in cui ho stabilito che debba vivere. Questa è la mia occupazione più importante:
studiare la gente con cui questo personaggio avrà a che fare, i luoghi in cui dovrà trovarsi, l'aria che dovrà
respirare, la sua professione, le sue abitudini, fin le più insignificanti occupazioni a cui dedicherà i ritagli
della sua giornata. Mettendomi a studiare queste cose, mi balena subito alla mente una serie di descrizioni
che possono trovare luogo nel romanzo, e che saranno come le pietre miliari della strada che debbo
percorrere".
Emile Zola, da Intervista dello scrittore E. De Amicis a E. Zola, 1880.
" Intanto io credo che il trionfo del romanzo, la più completa e la più umana delle opere d'arte, si
raggiungerà allorché l'affinità e la coesione di ogni sua parte sarà così completa che il processo della
creazione rimarrà un mistero, come lo svolgersi delle passioni umane, e che l'armonia delle sue forme sarà
così perfetta, la sincerità della sua realtà così evidente, il suo modo e la sua ragione di essere così
necessarie, che la mano dell'artista rimarrà assolutamente invisibile, e il romanzo avrà l'impronta
dell'avvenimento reale, e l'opera d'arte sembrerà essersi fatta da sé, avere maturato ed essere sorta
spontanea come un fatto naturale, senza serbare alcun punto di contatto col suo autore; che essa non serbi
nelle sue forme viventi alcuna impronta della mente in cui germogliò, alcuna ombra dell'occhio che la
intravvide, alcuna traccia delle labbra che ne mormorarono le prime parole (...) che essa sia (...) palpitante
di vita ed immutabile al pari di una statua di bronzo, di cui l'autore abbia avuto il coraggio divino di eclissarsi
e sparire nella sua opera immortale ".
Giovanni Verga, da Prefazione a L'amante di Gramigna, da Vita dei campi, 1880.
" Il Naturalismo francese di Zola (ma anche dei Goncourt e di Maupassant) fece rapidamente scuola, in
51
forma come si è detto sempre moderata e non senza riserve....Proprio tre meridionali, Verga, Capuana, De
Roberto, esponenti della Sicilia agraria latifondista e socialmente arretratissima, tre conservatori in politica,
di classe alto-borghese o nobiliare, tre irriducibili pessimisti, alieni da ogni fiducia progressista, si fecero
nella squilibratissima Italia post-unitaria i maggiori seguaci di quel Naturalismo che in Francia si era
manifestato come un movimento di sinistra, imbevuto di Positivismo scientista, concentrato sulla realtà
industriale, urbana, proletaria e sottoproletaria. "
Cesare Segre, critico letterario in Emile Zola e l'Italia,in Opera Critica, 2014
"Uno dei punti di divergenza tra i Naturalisti francesi e i Veristi, che pure prendono le mosse dai primi,
consiste nell'opposizione determinismo-fatalismo. Per i Naturalisti, la riduzione dei fenomeni a cause
naturali consente di intervenire sulla realtà per migliorarla. Il determinismo è strettamente legato all'idea
positivistica della conoscenza scientifica come controllo e dominio della realtà esterna; sul piano sociale si
inquadra nella fede nel progresso della borghesia , all'apice della sua affermazione. Il fatalismo invece,
tanto presente in Verga, riconduce i fenomeni ad una legge immodificabile che, pur se riconosciuta, può
essere solo subita. Il fatalismo nasce da un'esperienza atavica dell'esistenza immutabile e senza spiragli di
progresso dei ceti meno abbienti, quale quella della Sicilia di Verga (…). Le condizioni delle plebi del
Mezzogiorno e i loro rapporti con i ceti più abbienti non risultavano minimamente modificati dall'esperienza
dell'unità d'Italia (…) Ecco allora la rinuncia dello scrittore al suo ruolo civile, per quello di puro osservatore,
come Verga stesso riconosce nell'introduzione al ciclo dei Vinti"
Giuseppe Ferraro, in Microsaggi, 1884
“Prima di metterci a scrivere guardammo attorno, davanti, addietro a noi. Che vedemmo? Vedemmo il
romanzo moderno già grande, già colossale in Francia, col Balzac, e neppure in germe in Italia. Sotto il
piedistallo del monumento che il Balzac si è rizzato da sé (…) vedemmo una schiera di scrittori di primo
ordine che ha lavorato a ripulire, a migliorare, a perfezionare la forma lasciata a mezzo dal maestro: il
Flaubert, i De Goncourt, lo Zola, il Daudet, e dicemmo risolutamente: bisogna addentellarsi,aggrapparsi a
costoro! Ci mettemmo subito all'opera. Un'opera infernale! (…) Avevamo bisogno di una prosa viva,
efficace, adatta a rendere tutte le quasi impercettibili sfumature del pensiero moderno, e i nostri maestri non
sapevano consigliarci altro "studiate i trecentisti" ! Avevamo bisogno di un dialogo spigliato, vigoroso,
drammatico, e i nostri maestri ci rispondevano: " studiate i comici del Cinquecento" ! ..Fu forza deciderci a
cercare qualcosa da noi (…), quel dialogo moderno bisognava, insomma, inventarlo di sana pianta."
Luigi Capuana, in Il manifesto del Verismo italiano ( 1885)
2.
AMBITO
SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il colonialismo, motivazioni e interessi
DOCUMENTI
“ Ciò che manca alla nostra industria, in modo sempre più marcato, sono gli sbocchi. La concorrenza, la
legge della domanda e dell'offerta, la libertà degli scambi, l'influenza delle speculazioni. Tutti questi
fenomeni si ripercuotono in un cerchio che va fino all'estremità del mondo. Questo è un problema
estremamente grave. E' necessario cercare degli sbocci, aprire nuovi mercati. (…) C'è un secondo punto
che devo affrontare, ed è il problema dell'umanità e della civilizzazione. Le razze superiori hanno un diritto
in rapporto alle razze inferiori. Dico un diritto in quanto c'è per esse anche un dovere: hanno il dovere di
civilizzare le razze inferiori. Questi doveri sono stati spesso misconosciuti nella storia dei secoli scorsi:
certamente quando i soldati e gli esploratori spagnoli introducevano la schiavitù nell'America centrale non
compivano il loro dovere di uomini di razza superiore. Ma ai nostri giorni io sostengo che le nazioni europee
adempiono con larghezza , grandezza ed onestà a questo dovere superiore della civilizzazione. (…)
Affermo che la politica coloniale della Francia si è ispirata ad una verità sulla quale ritengo opportuno
attirare per un momento la vostra attenzione: vale a dire che una Marina come la nostra non può rinunciare
ad avere sui mari solidi porti di rifugio, difese, centri di rifornimento (…) Consultate il mappamondo e ditemi
se gli scali dell'Indocina, del Madagascar, della Tunisia non costituiscono degli scali necessari alla
sicurezza della nostra navigazione. Signori, nell'Europa qual è attualmente costituita, in questa concorrenza
di tanti stati rivali che vediamo ingrandirsi intorno a noi, in un'Europa o meglio in un mondo così costituito,
una politica contraria all'espansione coloniale costituisce semplicemente la strada maestra della
decadenza.”
Jules Ferry ( Presidente del Consiglio francese, 1883-1885), da Discorso parlamentare, 1885
(in occasione della conquista coloniale dell'Indocina, cioè attuali Laos, Cambogia, Vietnam).
Addossatevi il fardello dell'uomo bianco
Addossatevi il fardello dell'uomo bianco
mandate i migliori della vostra razza
e cogliete la sua antica ricompensa:
andate, costringete i vostri figli all'esilio
le accuse di coloro che fate progredire
per servire i bisogni dei sottoposti
l'odio di coloro che tutelate
per custodire in pesante assetto
il grido delle masse che attirate
52
gente irrequieta e sfrenata
(ah, lentamente!) verso la luce:
mezzo demoni e mezzo bambini
“perché ci avete tolto dalla schiavitù,
[….]
la nostra amata notte egiziana?” * [...]
* richiamo agli Ebrei che rimpiangevano la schiavitù in Egitto
Rudyard Kipling , da Il fardello dell'uomo bianco, 1899
“Così queste opre (ndr: braccianti agricoli) tornavano in Patria poveri come prima e peggio contenti di
prima, o si perdevano oscuramente nei gorghi delle altre nazionalità. Ma la grande Proletaria ha trovato
luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle
avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta
regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d'acque e di messi, e verdeggiante d'alberi
e giardini: e ora, da un pezzo, per l'inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è in gran parte un deserto.
Là i lavoratori saranno, non l'opre, mal pagate mal pregiate mal nomate (ndr: chiamate), degli stranieri; ma,
nel senso più alto e forte delle parole,agricoltori sul suo, sul terreno della Patria; non dovranno, il nome
della Patria, a forza abiurarlo, ma apriranno vie, coltiveranno terre,incanaleranno acque, costruiranno case,
faranno ponti,sempre vedendo in alto agitato dall'immenso palpito del mare nostro il nostro tricolore”.
Giovanni Pascoli, da La grande Proletaria si è mossa, 1911
3.
AMBITO
TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: le responsabilità della scienza e della tecnologia
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica
vita umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a
oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o
neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di
conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la
tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai
di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa
una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può
rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti
dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai
covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora
scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici
presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle
prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E
tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è
forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere
l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a
considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare
alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il
mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente
ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della
scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha
dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids
[…]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale.
Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della
conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene,
da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera
da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del
benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la
ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono
53
portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per
tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso
bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
4.
AMBITO
STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: La Prima guerra mondiale, un conflitto nuovo e totale
DOCUMENTI
“Tutti sono convinti, all'inizio dell'estate 1914, che la guerra durerà solo qualche settimana, nel peggiore dei
casi qualche mese. La strategia dei belligeranti si fonda sul postulato di una guerra corta,una guerra di
movimento. ( Ma).. nei primi mesi, nessun belligerante è riuscito ad assicurarsi quel vantaggio decisivo che
avrebbe dovuto portare alla vittoria e alla fine della guerra (…). La guerra comincia allora ad assumere un
aspetto inatteso(...). La durata avrà, come prima conseguenza , l'estensione nello spazio. I due avversi
sistemi diplomatici e militari cercano d'attirare i paesi neutrali. La prima guerra mondiale coinvolge tutte le
maggiori potenze e tutti gli stati europei, ad eccezione della Spagna, dell'Olanda, delle tre nazioni
scandinave e della Svizzera. Ancor più considerevole è il fatto che truppe provenienti dalle colonie
d'oltremare sono inviate, spesso per la prima volta, a combattere fuori dalla loro area geografica di
appartenenza (…). Questa guerra, proprio perché diventata presto guerra di posizione, esige poi l'impegno
di forze sempre maggiori. E' una "guerra totale". Decine di milioni di uomini sono mobilitati per quattro anni.
In Francia, il paese che ha spinto al massimo la mobilitazione degli effettivi, si trovano mobilitati quasi 8,5
milioni su una popolazione che non raggiungeva i 40 milioni (...). Questi milioni di uomini bisogna
approvvigionarli, assicurare il loro rifornimento di munizioni. E' necessario creare dal nulla un'industria di
guerra, reclutare manodopera in gran parte femminile, che prende il posto degli uomini (…). Inoltre, la
guerra fa entrare in gioco delle armi nuove (…)”
R. Rèmond, da Introduzione alla storia contemporanea, 2012
“ Nella primavera del 1915, mentre i soldati italiani si avviano a i campi di battaglia, un secondo esercito
comincia a combattere una sua guerra particolare. E' un esercito composto da milioni di donne, anziane e
giovanissime, contadine ed intellettuali, ricche borghesi e proletarie che da un giorno ad un altro si trovano
a prendere sulle spalle la conduzione di un paese che ha mandato tutti i suoi uomini validi al fronte. La
maggioranza di loro occupa il posto degli operai che hanno lasciato le fabbriche quasi deserte, migliaia
entrano negli uffici per sostituire gli operai assenti,, guidano tram, spazzano le strade, portano la posta o
fanno mestieri che non hanno una dizione al femminile: fabbro, barbiere, pompiere (…). Nei campi si
caricano di fatiche maschili e affrontano compiti amministrativi, come vendere ed acquistare bestiame,
riuscendo a mantenere quasi costante la produzione agricola (…) . Il loro numero aumenta man mano che
la guerra va avanti. Nel settore tessile, ad esempio, le massicce commesse militari fanno salire del 60 per
cento la percentuale delle operaie, mentre nell'industria bellica le 23 mila addette del 1914 diventeranno
prima di Caporetto 198 mila (…). Nel giro di pochi mesi l'Italia è interamente in mano alle donne, come del
resto accade già da un anno in paesi come la Germania, l'Inghilterra o la Francia”.
Stefania Rossini, da Prove di emancipazione, in La grande guerra, 2015
“L'attacco tedesco del 22 aprile 1915, sul fronte di Langemark (ndr: Fiandre), a base di 170 tonnellate di
cloro, fu per gli alleati una completa sorpresa. Verso le 5 del pomeriggio di quella tiepida e bella giornata,
due nubi di colore giallo-verdastro, sospinte da una lieve brezza, scivolarono verso le linee tenute da reparti
inglesi, francesi, canadesi e algerini, seminandovi la devastazione. Due giorni dopo, un'altra splendida
divisione fu colpita. E se non fu maggiore il successo tedesco (che gasò 15.000 soldati, dei quali 5.000
morirono), è solo perché la loro era stata una prova generale, senza l'intenzione di sfruttarla appieno. Rotta
la morale codificata dalle varie conferenze dell'Aia, la guerra chimica divampò a oltranza. E là dove fu
accompagnata dalla sorpresa, le perdite furono gravissime: così gli Italiani il 30 giugno 1916 persero sul
Carso ben 6.000 uomini in pochi minuti.”
Mario Silvestri, da La decadenza dell'Europa occidentale, 1978
“Nel 1914 l'aereo era poco più di un fragile triciclo alato e motorizzato. Nel corso del conflitto la costruzione
dei velivoli salì a proporzioni vertiginose (…). Se nel 1914 si contavano 700-800 velivoli di prima linea, alla
fine della guerra essi erano saliti a 17.000 (…). Crebbe anche la potenza unitaria dei motori e migliorarono
le loro prestazioni (…). Sul piano tecnico gli aerei italiani, sia caccia che bombardieri, risultarono tra i
migliori del mondo” .
Mario Silvestri, da La decadenza dell'Europa occidentale, 1978
54
TIPOLOGIA C
-
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
I regimi totalitari del XX secolo si servivano di tutti i mezzi di propaganda allora esistenti per costruire il
consenso intorno al leader, non omisero di occuparsi dell’educazione delle nuove generazioni e della
gestione del tempo libero dei lavoratori. Attuarono così un sistematico monitoraggio di ogni dissenso e la
severa repressione della divergenza di opinione. A farne le spese furono la libertà e i diritti che vennero
drasticamente limitati quando non negati tout court.
Il candidato affronti questi temi inserendoli nel contesto della storia dei regimi totalitari del Novecento.
TIPOLOGIA D
-
TEMA
DI
ARGOMENTO
GENERALE
Recenti ricerche e statistiche denunciano un’assunzione troppo disinvolta, da parte dei giovani, di
antidolorifici e ansiolitici. Tali studi sembrano evidenziare la forza persuasiva della pubblicità di tali prodotti,
ma anche la scarsa informazione e la difficoltà a misurarsi col dolore fisico e la sofferenza. Ci si può inoltre
domandare se dietro a tale fenomeno non ci sia anche una situazione più generale di malessere.
Il candidato affronti e sviluppi la tematica.
__________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
55
INDIRIZZO TECNICO
ESAME DI STATO
A.S. 2014-2015
SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
56
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
«Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi
s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio
paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli
era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon
preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che
sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia
lunga paziente analisi di queste memorie.
Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii
che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se
sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui
accumulate!...
Dottor S.»
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi
commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898
la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923
pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti
autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e
scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo
nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni
aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO
ARTISTICO - LETTERARIO
Argomento: Street art o degrado urbano?
DOCUMENTI
«Arte di strada o arte urbana (in inglese "street art") è il nome dato dai mezzi di comunicazione di massa a
quelle forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate:
bombolette spray, adesivi artistici, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra l'arte di strada e i
graffiti si riscontra nella tecnica, non per forza vincolata all'uso di vernice spray, e al soggetto, non
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obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due
discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mediatica della terminologia.
Ogni artista che pratica l'arte di strada ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie.
Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata,
rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre.
L'arte di strada offre infatti la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una
tradizionale galleria d'arte».
Da Wikipedia, La street art
«Noi creiamo dei processi complessi che non si riducono all'intervento dell'artista. La street art agisce in
maniera illegale, con noi, invece, l'artista viene inserito in una progettazione sul territorio, che non prevede il suo
intervento come opera d'arte isolata ma appartiene ad una dimensione più ampia. […] È un volano molto
importante e noi siamo partiti con diversi laboratori nel quartiere San Basilio, alla periferia di Roma, per tutte le
tipologie di scuole, permettendo di realizzare qualcosa sul territorio, inventando laboratori creativi che diano la
possibilità di diventare attori del cambiamento, per il momento solo estetico. Noi però crediamo molto nella forza
dell'arte come atto primo che permette di coltivare punti di vista diversi e tornare in possesso del territorio,
specialmente in territori tanto difficili».
Intervista a Simone Pallotta, già curatore di From street to art a New York, in Muri sociali, di Stefania Marchitelli,
La nuova ecologia, n° 2, febbraio 2015
«Scalinate dipinte, pareti colorate, palazzi che suscitano l'allegria a prima vista. Benvenuti al Trullo, nella
periferia sud ovest di Roma, un luogo che nel '39 l'Istituto Autonomo delle case popolari scelse per costruire una
borgata. […] Quando si nomina il Trullo anche oggi si pensa a criminalità, droga, banda della Magliana*,
degrado, sporcizia e incuria. Ma ora qualcuno ha cancellato il grigio delle case popolari. Sono i “pittori anonimi
del Trullo”, quattro amici disoccupati che nel febbraio dello scorso anno, guardandosi attorno e cogliendo il
degrado, hanno indossato la tuta bianca e si sono messi a ridipingere i palazzi di via Campagnatico. […]
Usciamo di notte, mettiamo i teli sui marciapiedi per non sporcare, copriamo le macchine se sono vicine.
Lavoriamo, tagliamo l'erba e quando ce ne andiamo prima che faccia giorno è tutto pulito.
Non ci piace il degrado, il senso di abbandono, con un po' di colore e di cura speriamo di cambiare la mentalità
della gente, che in questo modo continua a prendersi cura di ciò che vede e fa attenzione a non rovinarlo».
Sergio Mattia, in Quartiere Arcobaleno, Corriere della sera, 12/04/2009.
* Dal nome di una pericolosa banda di criminalità organizzata operante a Roma dagli anni '80, con connessioni
nel tessuto politico della città
«Per me la Street Art esiste quando una capacità artistica genuina e forte si collega ai luoghi e alle persone
diventando interazione tra artisti e comunità, sul filo della conoscenza e dell'espressione. Niente a che vedere,
insomma, con le firme sui muri, le cosiddette tag, sciatte, veloci, che distruggono il panorama urbano e
rappresentano soltanto delle banali e arroganti modalità di controllo del territorio.
Chi imbratta i muri per esibizionismo o sterile contestazione politica, insomma, è ben diverso da chi invece trova
nella arte urbana un mezzo e un linguaggio nuovi di comunicazione ed espressione, uno strumento per
partecipare in qualche modo ai problemi, al vissuto della quotidianità».
Sandro Polci, architetto, in Firme che deturpano, La Stampa, 12/01/2014
«La street art è un fenomeno culturale che riguarda una fascia d'età precisa, i giovani tra i 20 e i 30 anni. Questa
zona non ha uno spazio dove esprimersi nel nostro mondo e quindi queste generazioni si sono prese le ultime
cose rimaste, i muri. Ci hanno dipinto sopra e ci stanno parlando.
Questo è stato il risultato di un'urgenza, di una necessità espressiva che ha avuto un risultato inaspettato, quello
di ricollegarci all'arte contemporanea. La street art ha riattivato il dialogo tra le persone comuni e l'arte
contemporanea, un dialogo che era scomparso nel nulla, perché negli ultimi 40 anni il sistema dell'arte
contemporanea ha cercato di fare credere che l'arte contemporanea fosse una cosa per esperti.
Invece questa è per tutti e questa mostra, il lavoro di questi ragazzi, ne è una dimostrazione».
Stefano Antonelli, Le leggende urbane della street art. Presentazione della mostra, Rai 12/02/2015.
2. AMBITO
SOCIO – ECONOMICO
Argomento: Musica fra arte e industria
DOCUMENTI
«Questa facoltà della musica di produrre impressioni in chi l'ascolta, fantasticherie e magari determinazioni della
volontà, è una realtà che non si saprebbe in nessun modo negare, ma è una realtà accessoria e accidentale,
che non ha nulla a che vedere con la natura artistica della musica. La musica condivide questo potere con molte
droghe e sostanze eccitanti o calmanti, e nessuno che ami la musica vorrà vederla ridotta, suppongo, al rango
della simpamina o del veramon. Di questa attitudine della musica tengono il debito conto coloro che hanno
interesse a valersi della musica stessa per fini pratici, anziché per gusto dell'arte, e di qui discendono le varie
funzioni sociali della musica: nelle chiese ci si vale di preludi d'organo e di concerti vocali atti a indurre nello
spirito dei fedeli una disposizione di raccoglimento; negli eserciti si esperimenta sempre l'efficace di un’alacre
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marcetta per alzare il morale e rinvigorire il portamento dei soldati affaticati per una lunga camminata. […] Non
si sottolineerà abbastanza l'importanza di tali funzioni sociali della musica fondata sull'attitudine a produrre
determinati “effetti” sulla disposizione psicologica dell'uomo, proprio perché da tale considerazione risulta ben
evidente la differenza di comportamento in chi ascolta la musica per se stessa, attento ai valori artistici che essa
racchiude».
M. Mila, L'esperienza musicale e l'estetico, Torino1965
«Arte su commissione. Come si realizza un clip. L'idea è il vero nodo cruciale dell'efficacia di un video musicale.
Il modo di giungere alla scintilla creativa varia da creativo a creativo. Di base, si possono dividere i registi tra
quelli che attingono l'idea dalla lettura del testo del brano e quelli che invece si lasciano suggestionare dal ritmo
musicale quando non dall'immagine dell'artista. […] Davanti ad un testo molto immaginifico, le strade possibili
divengono allora l'astrazione, il paradosso, l'ironia, la metafora».
D. Leggeri, Musica per i nostri occhi. Storia e segreti dei videoclip, Milano 2007
«La boa del cambiamento può essere collocata intorno al passaggio tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Cambiava
lo scenario sociale ed economico del pianeta, cambiava la trama delle visioni culturali, cambiava la musica, e
ovviamente con essa anche l'idea stessa del concerto. […] I raduni rock sembrarono improvvisamente obsoleti,
e per un motivo semplicissimo: a Woodstock aveva giocato un ruolo determinante la musica, ma il vero valore
predominante rimaneva quello dell'aggregazione, con tutto ciò che ne consegue. La rivoluzione del punk, invece,
aveva reso l'esperienza collettiva poco influente o comunque priva di ogni retorico ottimismo. […] L'idea stessa
di concerto aveva cambiato sostanzialmente di natura. […] A cambiare la natura dei concerti sono state le
superstar degli anni Ottanta: Madonna e Michael Jackson sul fronte del pop, Bruce Springsteen e gli U2 su
quello del rock, Prince per quello che riguarda la musica nera. Artisti che hanno costruito i propri concerti in una
dimensione da stadio che era propria dei grandi raduni. Le trasformazioni avvenute spingono a vedere i concerti
di oggi come un'opera mimetica, una semplice imitazione. […] Se si aggiunge la sensazione diffusa che buona
parte della musica oggi appaia statica e ripetitiva, è ovvio che anche i concerti non possano non riflettere questa
generale staticità. In un certo senso, […] sono diventati prevedibili e ripetitivi e a volte stancamente rituali».
E. Assante, G. Castaldi, Visioni e trasformazioni dell'idea di concerto, Bari 2009
«La fotografia del mercato italiano della musica digitale nel 2009, realizzata da Deloitte, mostra tassi di crescita
ancora consistenti insieme ad una certa maturazione sia sul fronte dell'offerta come del consumo. Acquistare
contenuti dalle decine di store digitali sta diventando sempre di più una consuetudine anche per
i consumatori italiani di musica, e questo sta consolidando il mercato, avviandolo verso una fase di decisa
maturazione. Complessivamente la musica digitale, tra internet e telefonia mobile, ha fatturato 20,4 milioni
di euro con una crescita del 27% rispetto al 2008. In particolare, il download dalle piattaforme digitali ha fatturato
11,2 milioni con una crescita del 24%. Nel suo complesso la musica digitale rappresenta oggi circa
il 15% di tutto il mercato discografico italiano rispetto al 7% del 2007 e al 9% del 2008. […] Anche la pirateria
digitale in Italia costituisce uno dei freni all'affermazione della musica online, con ancora un 23% degli utilizzatori
internet che usano piattaforme per scaricare file illegali. Nel corso del 2009 sono proseguite
le azioni di contrasto, con significativi risultati, contro questo fenomeno che ha gravi ripercussioni sul piano
economico».
A. Terenzi, Musica digitale oggi, Milano 2009
3. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.
DOCUMENTI
«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il
primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della
ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte
relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe
ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta
di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in
preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a
Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle
interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali
dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri
ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più
generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante
ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia
come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li
impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande
maestro.»
Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere
Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001
«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua
59
morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la
gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di
idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro,
con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una
trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e
inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella
storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo
trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico.
Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e
che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno
straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici
e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel
suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»
Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007.it/2014
«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo
dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una
guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa
soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a
qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad
ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli,
naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine
del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e
grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre
ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile
rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica
nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.»
Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna
all’America, Editori Riuniti, Roma 1997)
«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa
crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo
che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto
portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così
vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i
riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei
dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal
nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di
ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione
dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in
quelle che promettono più immediati compensi o applausi».
Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita
della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di
Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende
(CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)
4. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento
D0CUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una
nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti
degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata
indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione
militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento
mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione
sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico,
oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte.
[…] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte
dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da
un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel
periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di
distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò
continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990.
60
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto
temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo
l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai
lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla
violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire,
come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione
ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più
evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno
animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua
creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori»
e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi
parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per
nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di
intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene
dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo
contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro
versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia
presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla
pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una
reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla
terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la
produttività della società nell’immagine della “creatività” della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere
nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo
per i Rishi (saggi) e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie,
come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che
quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […]
Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi
docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo
questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per
salvare il proprio onore, la religione, l’anima e porre le basi della caduta di questo impero o della sua
rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché debole. Voglio che pratichi la non
violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni
indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici,
economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice
che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. Gandhi, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà
nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza
appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o
che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia;
questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia;
questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia
della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né
riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta
continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso
della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al
palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni
ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento.
Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo
permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle
maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martinluther-king-discorso-65443575/
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti
61
fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di
cittadinanza, che non è più soltanto “anagrafica” o nazionale, ma che diventa “planetaria” e quindi universale.
Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli
hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell'affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre
sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di
cittadinanza.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE
Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle
informazioni, rischia, a causa dell'impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo,
di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del
destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la
immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati. Discuti
criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
62
SIMULAZIONE 2°PROVA ESAME DI STATO : DISEGNO E PROGETTAZIONE
CLASSE: 5° GS
Docente : Antonella VITIELLO
Data: 24/03/2015
ALLIEVO :
………………………………………………………………………………………….
Su un appezzamento di terreno di proprietà comunale si vuole costruire un fabbricato da
adibire a centro culturale di quartiere.
L’edificio ha un solo piano ed è composto dai locali di seguito elencati:

Un ingresso , sala mostre, guardaroba, uffici di direzione e segreteria per una
superficie complessiva non superiore a m2 100;

Una sala conferenze, riunioni e spettacolo con 90 posti a sedere, di superficie non
superiore a m2 150;

3 salette da gioco ciascuna della superficie di m 2 20 circa;

Una sala per 2 biliardi della superficie di m2 60 circa;

Una sala di lettura libri e giornali della superficie di m 30 circa;

Una sala televisione di m2 25 circa;

Un locale per la centrale termica.
2
Il fabbricato sarà costruito su un terreno pianeggiante confinante con una strada urbana; il
candidato definirà la forma del lotto, le sue dimensioni e ne progetterà le vie di accesso, la
sistemazione delle aree di parcheggio e delle zone a verde.
Il candidato assuma liberamente ogni altro elemento necessario o utile per la redazione
del progetto: scala di rappresentazione, orientamento del lotto, tipo di copertura, tipo di
struttura, numero degli elaborati grafici, ecc.
Una breve relazione illustrerà i criteri che hanno ispirato la progettazione.
Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
63
SIMULAZIONE 2° PROVA ESAME DI STATO
MATERIA : DISEGNO E PROGETTAZIONE
CLASSE - 5 GS
Docente : Antonella Vitiello
Data : 21/04/2015
Si intende realizzare un edificio del volume complessivo fuori terra di 2000 m 3 circa,
costituito da sei unità immobiliari destinate ad uffici. Il committente desidera che le
superfici delle singole unità siano fra loro diversificate. Gli uffici verranno disposti su due
piani ovvero su tre, a scelta del candidato.
Il fabbricato verrà edificato su un lotto di terreno pianeggiante di forma quadrata, di
superficie 1600 m2 , in zona non sismica, confinante con una strada urbana di pari quota.
Il candidato assuma liberamente ogni altro elemento necessario oppure utile per la
redazione del progetto. Ad esempio scelga le caratteristiche fisiche del terreno,
l'orientamento del lotto, il tipo di struttura e di copertura, le distanze minime dai confini.
La proposta progettuale sarà individuata con disegni nelle scale liberamente fissate; fra
questi la planimetria ritenuta più significativa.
Una breve relazione illustrerà i criteri che hanno ispirato la progettazione.
Il candidato ha facoltà di integrare la soluzione proposta con la trattazione di uno o più dei
seguenti argomenti:
- rappresentazione dell'arredamento di uno dei locali;
- redazione del computo metrico limitato ad alcune voci.
Durata massima della prova: 6 ore.
64
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
13/04/2015
MATERIA : IMPIANTI
Prof. Giuseppe BAVILA
ALLIEVO :
………………………………………………………………………………………….
1. La Centrale termica deve essere progettata di massima rispettando alcuni requisiti tecnici ( REI
strutture murarie), dimensioni e posizioni aperture areazione, caratteristiche dell’ impianto
elettrico. Sintetizzare tali caratteristiche.
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_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
2. Illustrare i principali terminali di erogazione in termini di caratteristiche principali e locali in cui essi
vengono principalmente utilizzati.
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_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
3. Un impianto di Climatizzazione deve controllare una serie di parametri, elencarli fornendo , dove
esistenti i range dei valori di riferimento. Fornire infine una breve descrizione del diagramma del
benessere ( di Mollier) in cui siano evidenziati i parametri presenti sul diagramma stesso.
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_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
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65
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
13/04/2015
MATERIA : STORIA
Prof. ssa Elisa PRATI
ALLIEVO :
………………………………………………………………………………………….
1. Perché “lavoro” fu una parola chiave dell’ideologia nazista? Quali furono gli altri
“ingredienti” del nazismo propagandati dal regime?
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
2. Chi, quando e come risolse la cosiddetta “questione romana”? Quale atto
istituzionale ne sancisce la fine?
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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3. Cosa succede in Italia nell’anno 1943? Descrivi in sintesi i principali avvenimenti
che segnano il crollo del regime fascista.
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66
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
13/04/2015
MATERIA : DIRITTO
Prof. Giancarlo BORTOLINI
1.
Si descrivano le immunità che la Costituzione garantisce ai parlamentari.
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________
2.
Quando il Presidente della Repubblica può procedere allo scioglimento anticipato
delle Camere ?
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
3.
Il 2 giugno del 1946 gli italiani furono chiamati a partecipare a due importanti
votazioni. Si descrivano i contenuti di questi eventi ed i loro effetti.
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
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67
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASSE 5 GS
13/04/2015
MATERIA : MATEMATICA
Prof. Valentina BOCCINI
ALLIEVO :
………………………………………………………………………………………….
1. Trova il dominio della seguente funzione reale di variabile reale: f ( x) 
5
x3

x 2  2x  8
2. Data la seguente funzione reale f, definita su tutto l’insieme  , studiane il segno e determina i punti
di intersezione del suo grafico con gli assi cartesiani; spiega successivamente perché si può affermare
che la funzione non è iniettiva:
f ( x) 
x2  9
x 2  2x  6
3. Data la funzione reale f, determina l’equazione di tutti i suoi eventuali asintoti verticali ed orizzontali:
2x 2  x  6
f ( x)  2
x  7 x  10
68
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
11/05/2015
MATERIA : INGLESE
Prof. ssa Patricia VERSTIGGEL
ALLIEVO : ………………………………………………………………………………………….
All modern cities have photochemical smog, but it is more common in cities with sunny, warm, dry climates
and many motor vehicles. The hotter the day, the higher the levels of ozone and other components of
photochemical smog. Photochemical smog is a mixture of pollutants that forms when some of them interact
under the influence of sunlight. The resulting mix of more than 100 chemicals is dominated by ozone, a highly
reactive gas that damages most living organisms. The frequency and severity of smog in an area depend on
the local climate, topography, the density of the population, the amount of industries and the fuels used in
heating and transportation. In areas with a high average annual precipitation , rain and snow help to keep the
air clean. Winds also sweep pollutants away and bring in fresh air, but they can transfer pollutants to distant
areas.
1. Where
does
smog
reach
high
levels
of
pollution
?
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
2. What do we mean with photochemical smog ?
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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____________________________________________________________________________
3. Shortly comment an ecological disaster which has happened in the past
years.
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
69
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
11/05/2015
MATERIA : TOPOGRAFIA
Prof. Roberto BATISTI
ALLIEVO :
………………………………………………………………………………………….
Rispondere alle domande rispettando gli spazi assegnati.
1. Disegnare due lati di una poligonale d'asse di una strada che s'incontrano nel vertice V formando un
angolo al vertice di circa 55° e raccordarli con una curva circolare monocentrica indicando il procedimento
grafico seguito. Indicare poi, sul disegno, gli elementi della curva (raggio, angolo al centro, tangente, corda,
bisettrice, freccia e saetta) e scrivere le relative formule quando sono assegnati il raggio e l' angolo al centro.
Scrivere la formula per calcolare lo sviluppo della curva.
2. Esponi la formula di Gauss (possibilmente con la formula e a parole) per il calcolo dell'area di un
appezzamento poligonale del quale si conoscono le coordinate cartesiane dei vertici.
3. Indica sinteticamente il procedimento mediante il quale si effettua la rettifica di un confine.
70
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
11/05/2015
MATERIA : Riccardo FRANCO
ALLIEVO : ………………………………………………………………………………………….
1) Che cosa è un condominio?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Che cosa è l’espropriazione e in quali casi è ammessa dal nostro ordinamento?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3) Che cosa significa catasto geometrico?
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71
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASS5 5 GS
11/05/2015
MATERIA : COSTRUZIONI
Prof. ssa Antonella VITIELLO
ALLIEVO : ………………………………………………………………………………………….
4. Descrivere le modalità di progettazione di un muro di sostegno a gravità .
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
5. I contenuti essenziali del capitolato di appalto
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
3. La spinta della terra per la progettazione delle opere d’arte : i parametri essenziali per il
calcolo.
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
72
ALLEGATO C) DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
CRITERI ED INDICATORI PER L’ASSEGNAZIONE DEI PUNTEGGI
73
PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO
Tipologia A
Punteggi
Macroindicatori
Aspetti
contenutistici
Aspetti formali
Nullo/
gravemente
insuff.
Insuff.
Mediocre
Suff.
Discreto/
Buono
Ottimo
Indicatori
Peso
Comprensione,
interpretazione
20%
0
1
1,5
2
2,5
3
Analisi
20%
0
1
1,5
2
2,5
3
Elaborazione
critica, riflessioni,
approfondimenti
10%
0
30%
1
2
2,5
3
4
4,5
20%
0
1
1,5
2
2,5
3
Morfosintassi,
lessico
Sviluppo delle
argomentazioni
0,5
1
Punteggio assegnato
1,5
Totale
Tipologia B
Punteggi
Macroindicatori
Competenze
linguistiche
Conoscenze
Capacità
elaborative
logico-critiche
e creative
Indicatori
Punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi
Proprietà di
linguaggio ed
efficacia linguistica
Corretta e pertinente
utilizzazione dei dati
forniti
Conoscenze
specifiche
Coerenza e sviluppo
dell’argomentazione
Originalità
dell’argomentazione
e dell’elaborazione
personale
Peso
20%
Insuff.
Mediocre
Suff.
Discreto/
Buono
Ottimo
1
1,5
2
2,5
3
10%
0,5
1
1,5
20%
1
1,5
2
2,5
3
20%
1
1,5
2
2,5
3
20%
1
1,5
2
2,5
3
10%
0
0,5
1
1,5
Totale
74
Punteggio assegnato
Tipologia C-D
Punteggi
Macroindicatori
Competenze
linguistiche
Conoscenze
Capacità
elaborative
logico-critiche
e creative
Indicatori
Peso
Punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi
20%
Proprietà lessicale
Efficacia linguistica
10%
Correttezza e
pertinenza dei
contenuti
20%
1
1,5
2
2,5
3
Conoscenze
specifiche
20%
1
1,5
2
2,5
3
20%
1
1,5
2
2,5
3
10%
0
0,5
1
Coerenza e sviluppo
dell’argomentazione
Elaborazione
personale
Insuff.
Mediocre
Suff.
Discreto/
Buono
Ottimo
1
1,5
2
2,5
3
0,5
1
1,5
1,5
Totale
75
Punteggio assegnato
SECONDA PROVA SCRITTA:
PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI / DISEGNO E PROGETTAZIONE
Indicatori
Soluzione progettuale
Completezza e correttezza degli
elaborati grafici
Relazione tecnica e rispetto della
normativa
Presentazione grafica ed originalità
Giudizio
Punti previsti
Ottimo
5
Buono
4
Sufficiente
3
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
Buono/Ottimo
4
Sufficiente
3
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
Buono
3
Sufficiente
2
Insufficiente
1
Buono
3
Sufficiente
2
Insufficiente
1
Punti
assegnati
A)
B)
SOMMA A)+B)+C)+D) =
PUNTEGGIO TOTALE
76
C)
D)
TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B
Indicatori
Comprensione delle domande e
aderenza alle specifiche richieste
Padronanza dei contenuti
Capacità di argomentazione e
rielaborazione critica
Competenza espressiva: proprietà
lessicale, uso di terminologie e
rappresentazioni specifiche
Giudizi
Punti previsti
Gravemente insufficiente
1
Insufficiente
1.5
Sufficiente
2
Buono
2.5
Ottimo
3
Gravemente insufficiente
1-2
Insufficiente
3
Sufficiente
4
Buono
5
Ottimo
6
Gravemente insufficiente
1
Insufficiente
1.5
Sufficiente
2
Buono
2.5
Ottimo
3
Gravemente insufficiente
1
Insufficiente
1.5
Sufficiente
2
Buono
2.5
Ottimo
3
SOMMA A)+B)+C)+D) =
PUNTEGGIO TOTALE
77
Punti proposti
A)
B)
C)
D)
COLLOQUIO
Indicatori
Giudizi
Punti previsti
Gravemente insufficiente
1
Insufficiente
2
Mediocre
3
Sufficiente
4
Buono
5
Ottimo
6
Gravemente insufficiente
5
Insufficiente
6
Mediocre
7
Sufficiente
8
Buono
9 - 10
Ottimo
11 - 12
Gravemente insufficiente
5
Insufficiente
6
Mediocre
7
Sufficiente
8
Buono
9 - 10
Ottimo
11 - 12
Argomento proposto dal candidato
Conoscenza dei contenuti,
competenze linguistiche e
padronanza dei linguaggi specifici
Capacità logiche (analisi e sintesi) e
di effettuare collegamenti
pluridisciplinari: autonomia di
indagine e rielaborazione personale
Punti proposti
A)
SOMMA A)+B)+C) =
PUNTEGGIO TOTALE
78
B)
C)
ANNO SCOLASTICO: 2014 - 2015
CLASSE:
QUINTA
SEZIONE:
GS
INDIRIZZO:
GEOMETRI (PROGETTO SIRIO)
DISCIPLINA
DOCENTE
Italiano e Storia
PRATI ELISA
Lingua Inglese
VERSTIGGEL PATRICIA
MARIA LEONA
Matematica
BOCCINI VALENTINA
Diritto
BORTOLINI GIANCARLO
Disegno e Progettazione
VITIELLO ANTONELLA
Costruzioni
VITIELLO ANTONELLA
Topografia
BATISTI ROBERTO
Impianti
BAVILA GIUSEPPE
Geopedologia, Ecologia ed
Estimo
FRANCO RICCARDO
FIRMA
Scandicci, 07 maggio 2015
Il Dirigente Scolastico
(Prof. Roberto Curtolo)
79