Guida tecnica ai sistemi video in rete.
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Guida tecnica ai sistemi video in rete. Tecniche e fattori da tenere in considerazione per sviluppare con successo un’applicazione di sorveglianza per la sicurezza e controllo remoto basata su IP. Introduzione alla Guida tecnica Axis ai sistemi video in rete La disponibilità attuale di sistemi video aperti e i vantaggi derivanti dai collegamenti in rete, dall’imaging digitale e dall’uso di telecamere intelligenti hanno significativamente contribuito a rendere più efficaci le applicazioni di sorveglianza e monitoraggio remoto. I sistemi video di rete offrono tutte le funzionalità delle applicazioni video analogiche oltre ad una vasta gamma di funzioni e caratteristiche innovative, tipiche della tecnologia digitale. Una società leader nel mondo Axis è il leader mondiale nel settore del network video. La società sviluppa infatti soluzioni che potenziano il valore delle reti dal 1984 e soluzioni per il network video dal 1996. Axis dispone di tutta l‘esperienza necessaria per soddisfare ogni possibile esigenza poiché vanta un portafoglio di oltre 600.000 prodotti professionali per il network video ed ha al suo attivo oltre 3 milioni di sistemi di rete installati. È proprio questa esperienza, unita all‘uso di tecnologie innovative, a fare di Axis il partner ideale nel settore del network video. Prima di scegliere il sistema da installare, è molto importante esaminare le funzioni che offre, nonché valutare fattori quali le prestazioni, l’interoperabilità, la scalabilità, la flessibilità e l’espansibilità. Questa guida descrive in dettaglio tutti questi fattori e fornisce indicazioni utili per consentire agli utenti di sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia dei sistemi video di rete. Axis è specializzata nella produzione di sistemi video in rete per applicazioni di videosorveglianza, monitoraggio remoto e trasmissione. La sua gamma di prodotti comprende telecamere di rete, server video, decodificatori video, software di gestione video nonché una vasta gamma di accessori audio e video. Leader nello sviluppo di nuove tecnologie Tutti i prodotti utilizzano la tecnologia basata su reti IP, sviluppata internamente, che permette ad Axis di adattare la propria offerta a nuove applicazioni e settori in modo rapido ed economico. Oltre a semplificare l‘installazione, questa tecnologia consente ad Axis di fornire soluzioni compatte e ad alte prestazioni che possono essere collegate in modo rapido e sicuro a pressoché qualsiasi rete tradizionale o wireless. 2 Indice 1. Introduzione ai sistemi video in rete 1.1. Cosa sono i sistemi video di rete? 1.2. Cos’è una videocamera di rete? 1.3. Cos’è un video server? 1.4. Cos’è il software di gestione video? 7 7 8 10 10 2. L’evoluzione dei sistemi di videosorveglianza 2.1. Sistemi TVCC analogici con VCR 2.2. Sistemi TVCC analogici con DVR 2.3. Sistemi TVCC analogici con DVR collegato in rete 2.4. Sistemi video di rete con video server 2.5. Sistemi video di rete con telecamere di rete 13 13 14 14 15 15 3. Generazione di immagini 3.1. Sensori CCD e CMOS 3.2. Scansione progressiva e interlacciato a confronto 3.2.1. Scansione interlacciata 3.2.2. Scansione progressiva 3.2.3. Esempio: acquisizione di oggetti in movimento 3.3. Compressione 3.3.1. Standard per la compressione di fotogrammi 3.3.2. Standard per la compressione di video 3.4. Risoluzione 3.4.1. Risoluzioni NTSC e PAL 3.4.2. Risoluzione VGA 3.4.3. Risoluzione MPEG 3.4.4. Risoluzione in megapixel 3.5. Funzione di ripresa diurna e notturna 17 17 18 18 19 19 20 20 21 24 24 25 26 26 27 4. Considerazioni sulle telecamere 4.1. Uso delle telecamere di rete 4.1.1. Camera types 4.1.2. Scelta dell’obiettivo 4.1.3. Impianti per interni ed esterni 4.1.4. Prassi ottimali 4.2. Uso delle telecamere analogiche con i video server 4.2.1. Video server installati in rack 4.2.2. Video server a 1 porta 4.2.3. Video server con telecamere PTZ e a cupola 4.2.4. Decodificatori video 29 29 29 31 34 34 36 36 37 37 38 3 indice 5. Tecnologia di rete IP 5.1. Ethernet 5.2. Power over Ethernet 5.3. Wireless 5.4. Metodi per il trasporto di dati 5.4.1. IP addresses 5.4.2. IPv6 5.4.3. Data transport protocols for network video 5.4.4. Transmission methods for network video: Unicasting, Multicasting, and Broadcasting 5.5. Network security 5.5.1. Secure transmission 5.5.2. Security in wireless networks 5.5.3. Protecting single devices 5.6. QoS (Quality of Service) 5.7. More about network technologies and devices 39 39 40 41 44 44 44 45 46 6. Sistemi di gestione video 6.1. Considerazioni sulle caratteristiche progettuali dei sistemi 6.1.1. Larghezza di banda 6.1.2. Archiviazione 6.1.3. Ridondanza 6.1.4. Scalabilità del sistema 6.1.5. Controllo della velocità di trasmissione in fotogrammi 6.2. Riflessioni sull’archiviazione 6.2.1. Dispositivi di archiviazione collegati al server 6.2.2. D ispositivi NAS (Network Attached Storage) e SAN (Storage Area Network) 6.2.3. RAID (Redundant Array of Independent Disks) 6.3. Funzioni di protezione 6.4. Gestione di sistemi di grandi dimensioni 53 53 53 54 56 57 57 58 58 59 7. 7. Gestione del video 7.1. Piattaforme hardware 7.1.1. Piattaforme basate su server PC 7.1.2. Piattaforme NVR 7.2. Gestione del video: controllo e registrazione 7.2.1. Monitoraggio tramite l’interfaccia Web 7.2.2. Monitoraggio tramite software per la gestione di video 7.2.3. Registrazione del video in rete 63 63 64 64 65 65 66 66 4 46 46 48 48 49 50 59 60 61 indice 7.3. Caratteristiche del sistema 7.3.1. Video motion detection (VMD) 7.3.2. Audio 7.3.3. Ingressi e uscite digitali (I/O) 7.4. Sistemi integrati 67 67 69 70 72 8. Sistemi IV 8.1. La tecnologia IV 8.2. Architetture IV 8.2.1. DVR e intelligenza centralizzata 8.2.2. Sistemi network video e intelligenza distribuita 8.3. Applicazioni tipiche 8.3.1. Conteggio delle presenze 8.3.2. Identificazione dei numeri di targa 8.3.3. D-fence o tripwire 8.4. Componenti basati su standard aperti 73 73 73 73 74 75 75 75 76 76 Guida rapida: Lista dei componenti per lo sviluppo di un sistema di video in rete 1. Telecamera analogica /DVR o Telecamera di rete? 2. La scelta di una telecamera di rete: 10 criteri di scelta più importanti 3. Guida al progetto, sviluppa il tuo sistema di video in rete 4. Strumenti Di Progettazione 77 77 82 84 85 AXIS Academy 87 Contatti 91 5 introduzione ai sistemi video in rete - capitolo 1 Introduzione ai sistemi video in rete Nel settore della videosorveglianza vengono attualmente usate molte tipologie di sistemi e dispositivi per il monitoraggio e la protezione di edifici e persone. Per meglio comprendere la portata e l’utilità di adottare un sistema integrato e completamente digitale, può essere utile iniziare con l’esaminare i componenti di base di un sistema video di rete, ossia la telecamera di rete, il video server ed il software di gestione video. Per scegliere il sistema più idoneo, può essere utile confrontare le varie tecnologie disponibili tenendo presente lo scopo dell’applicazione ed i requisiti in termini di costi, scalabilità, facilità d’uso e flessibilità. 1.1. Cosa sono i sistemi video di rete? I sistemi video di rete, spesso chiamati sistemi di sorveglianza basati su reti IP se riferiti ad applicazioni di sorveglianza e monitoraggio remoto, sono sistemi che permettono agli utenti di monitorare e registrare video su una rete IP (LAN/WAN/Internet). A differenza dei sistemi video analogici, i sistemi video di rete utilizzano una rete per trasmettere le informazioni anziché cavi dedicati tra i singoli punti. L’espressione “video di rete” si riferisce alle fonti sia audio che video presenti nel sistema. Nelle applicazioni video di rete, i flussi video digitalizzati possono essere trasmessi in qualsiasi punto del mondo tramite una rete IP tradizionale o wireless. Quindi, è possibile monitorare e registrare video da qualsiasi punto della rete. I sistemi video di rete possono essere usati per qualsiasi esigenza, sebbene vengano utilizzati principalmente per due tipologie di applicazioni: ■ ■ Sorveglianza Le funzionalità avanzate dei sistemi video di rete sono particolarmente idonee per le applicazioni di videosorveglianza, poiché la flessibilità della tecnologia digitale aiuta il personale a proteggere più efficacemente persone, edifici e beni. Questi sistemi sono specificatamente indicati per le aziende che attualmente utilizzano sistemi a circuito chiuso (TVCC). 7 capitolo 1 ■ ■ - introduzione ai sistemi video in rete Monitoraggio remoto I sistemi video di rete permettono agli utenti di acquisire informazioni su tutti i punti chiave e di visualizzare immagini in tempo reale. Ciò rende questa tecnologia ideale per il monitoraggio locale e remoto di attrezzature, persone e luoghi. Alcuni esempi di applicazioni possono essere il controllo del traffico e delle linee di produzione, o il monitoraggio di vari punti all’interno di negozi. I mercati verticali principali in cui vengono utilizzati i sistemi video di rete sono: ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Scuole ed istituti Sorveglianza e monitoraggio di aree ricreative, corridoi, entrate, aule ed edifici. Trasporti Monitoraggio remoto di stazioni ferroviarie e binari, autostrade e aeroporti. Istituti bancari Sorveglianza di sedi centrali, filiali e sportelli Bancomat. Enti pubblici Sistemi di sorveglianza finalizzati a garantire la sicurezza dei luoghi di pubblico accesso. Vendita al dettaglio Applicazioni di sorveglianza e monitoraggio remoto finalizzate a semplificare e rendere più efficiente la gestione dei punti vendita. Industria Monitoraggio di processi di produzione, sistemi logistici, magazzini e sistemi per la gestione delle scorte. 1.2. Cos’è una videocamera di rete? L’espressione “videocamera di rete” identifica un’unità costituita da una telecamera e da un computer integrati. Questo tipo di videocamera acquisisce e trasmette le immagini dal vivo su una rete IP e consente agli utenti autorizzati di visualizzare, salvare e gestire video su un’infrastruttura di rete standard basata su IP sia remotamente che localmente. Panoramica sul prodotto Ciascuna telecamera di rete possiede un indirizzo IP univoco, è collegata in rete e incorpora un Web server, un server FTP, un client di posta, un sistema di gestione degli allarmi, opzioni per la programmazione e molto altro ancora. Le telecamere di rete non richiedono il collegamento ad un PC, poiché possono funzionare in modo indipendente ed essere installate in qualsiasi punto della rete IP. Le Webcam, invece, hanno caratteristiche completamente diverse poiché devono essere collegate ad un PC tramite una porta USB o IEEE1394 ed essere azionate tramite il PC. Inoltre, le telecamere di rete consentono di gestire altre funzioni e di trasmettere più tipi di dati tramite la stessa connessione di rete; ad esempio ingressi e uscite digitali, audio, porte seriali per i dati seriali oppure il controllo delle funzioni PTZ. 8 introduzione ai sistemi video in rete - capitolo 1 Componenti della telecamera Dentro la telecamera. La CPU, la memoria Flash e la memoria DRAM sono specifiche per applicazioni di rete. Pannello frontale Indicatore di stato Pannello frontale Pannello posteriore Pannello posteriore Rear panel Cavo di controllo Ingresso alimentazione Regolatore Zoom (Tele/wide) DC-iris Regolatore fuoco Cavo per il controllo DC-iris Porta I/O Ingresso di rete RJ-45 (e Power over Ethernet dipende dai modelli) Telecamere di rete e analogiche a confronto Negli ultimi anni le telecamere di rete hanno ormai raggiunto i livelli di quelle analogiche, al punto da essere in grado di soddisfare gli stessi requisiti e le stesse specifiche. Le telecamere di rete offrono prestazioni superiori a quelle analogiche poiché dispongono di numerose funzioni avanzate descritte più avanti in questa guida. In parole povere, una telecamera analogica può essere considerata come un dispositivo in grado di trasmettere i segnali in un’unica direzione, che termina al livello del DVR e dell’operatore. Le telecamere di rete invece sono bidirezionali, si integrano e gestiscono quasi completamente il sistema in un ambiente scalato e distribuito. Le telecamere di rete sono in grado di comunicare con varie applicazioni in parallelo e di eseguire più operazioni come rilevare i movimenti o inviare più flussi video. Per ulteriori informazioni sull’uso delle telecamere di rete, vedere il Capitolo 4.1 a pagina 29. 9 capitolo 1 - introduzione ai sistemi video in rete 1.3. Cos’è un video server? Il video server permette di migrare ad un sistema video di rete utilizzando le risorse analogiche esistenti. In altre parole, permette di integrare funzionalità aggiuntive nelle apparecchiature analogiche ed elimina la necessità di usare apparecchiature dedicate come cavi coassiali, monitor e DVR, ridondanti poiché la registrazione viene effettuata tramite server PC standard. Panoramica sul prodotto I video server hanno generalmente da una a quattro porte analogiche, utilizzabili per il collegamento delle telecamere analogiche, nonché una porta Ethernet per il collegamento alla rete. Al pari delle telecamere di rete, dispongono di un Web server incorporato, di un chip di compressione e di un sistema operativo che consente di convertire i segnali analogici in segnali video digitale in modo da poter essere trasmessi, registrati e visualizzati più facilmente in rete. Oltre agli ingressi video, i video server permettono di gestire anche altre funzionalità e dati trasportati sulla stessa rete; ad esempio: ingressi e uscite digitali, audio, porte seriali per i dati seriali o il controllo delle funzioni PTZ. Inoltre, i video server possono essere collegati ad una vasta gamma di telecamere speciali come le telecamere per riprese in bianco e nero ad elevata sensibilità o le telecamere miniaturizzate o microscopiche. Pannello frontale Pannello frontale Pannello posteriore Pannello posteriore Ingresso alimentazione DIP switches (terminatori per ingressi video) Ingressi BNC Ingressi BNC Ingresso Ethernet Terminatori I/O RS-485 Alimentazione/rete/indicatori di stato Porta seriale RS-232 Per ulteriori informazioni sull’uso delle telecamere analogiche con i video server, leggere il Capitolo 4.2 a pagina 36. 1.4. Cos’è il software di gestione video? Se utilizzato con un server Windows o Unix/Linux, il software di gestione video fornisce le basi per poter monitorare, analizzare e registrare video. Esistono vari tipi di software, a seconda dei requisiti dell’utente. Per la maggior parte delle applicazioni video di rete è sufficiente disporre di un browser Web standard ed utilizzare l’interfaccia Web incorporata della telecamera di rete o server video, soprattutto se si ha l’esigenza di visualizzare contemporaneamente solo un numero limitato di telecamere. 10 introduzione ai sistemi video in rete - capitolo 1 Per visualizzare contemporaneamente le immagini acquisite da più telecamere, è necessario utilizzare un software di gestione video dedicato. Esistono vari tipi di software di gestione video. Le versioni meno sofisticate consentono di visualizzare immagini live nonché di salvare e recuperare sequenze video. Le versioni più avanzate consentono di: ■ Visualizzare e registrare contemporaneamente video live da più telecamere ■ Selezionare più modalità di registrazione: in continuo, ad intervalli programmati, in presenza di un allarme o in caso di rilevamento di un movimento ■ Gestire velocità di trasmissione elevate e grandi volumi di dati ■ Utilizzare più opzioni per ricercare gli eventi registrati ■ Accedere alle telecamere remotamente tramite un Web browser, un software client o persino un client PDA ■ Gestire telecamere PTZ e a cupola ■ Utilizzare le funzioni di gestione degli allarmi (allarmi acustici, finestre a comparsa o segnala- zione degli allarmi per posta elettronica) ■ Disporre di un supporto audio full duplex, in tempo reale ■ Beneficiare della massima flessibilità video Esempio di software per la gestione video basato su Windows Cornice rossa quando la registrazione è attiva celta visualizzaS zione 4, 6, 9, 10, 13 o 16 contemporaneamente No immagini dal vivo Controlli I/O Sequenza Camere Immagini dal vivo Visualizza registrazioni Log in archivio Per ulteriori informazioni sui software di gestione video, vedere il Capitolo 6.3 a pagina 60. Sviluppo di applicazioni Axis sviluppa software applicativi per le più svariate esigenze. Al fine di offrire una gamma di software ancora più ampia, Axis consente agli sviluppatori indipendenti ed ai propri partner di integrare i suoi prodotti nelle loro applicazioni. Axis ha sviluppato e supporta una suite di istruzioni standard di programmi CGI (Common Gateway Interface), che comprendono le API basate su HTTP di Axis. La versione più semplice delle istruzioni CGI per il rilevamento del movimento, la segnalazione degli eventi, la notifica degli allarmi per posta elettronica, l’archiviazione di video in remoto, ecc., può essere digitata direttamente nella barra degli indirizzi di un browser Web. Axis ha anche sviluppato e pubblicato un kit per lo sviluppo di software (SDK) che contiene i componenti e la documentazione necessari per consentire agli sviluppatori di integrare i prodotti video Axis nelle applicazioni Windows. Inoltre, la possibilità di compilare direttamente script per i prodotti video consente agli utenti di personalizzare le funzionalità dei prodotti video di rete in funzione di esigenze specifiche. Per ulteriori informazioni sul supporto per sviluppatori, visitare la pagina Web www.axis.com/techsup/cam_servers/dev/ 11 capitolo 1 - introduzione ai sistemi video in rete Il programma Application Development Partner (ADP) di Axis Il Programma ADP di Axis offre una vasta scelta di soluzioni software complete, studiate per soddisfare le specifiche e i requisiti di più aree applicative, dal software entry level alle applicazioni complete per la maggior parte dei settori industriali. Per ulteriori informazioni sul Programma ADP di Axis, visitare la pagina Web www.axis.com/partner/adp_intro.htm 12 l’evoluzione dei sistemi di videosorveglianza - capitolo 2 L’evoluzione dei sistemi di videosorveglianza I sistemi di videosorveglianza esistono da quasi 25 anni, anche se nel tempo si è assistito ad una graduale transizione dai sistemi interamente analogici a quelli digitali. I sistemi di oggi sono molto diversi dalle prime telecamere analogiche a tubi collegate ad un videoregistratore, poiché utilizzano telecamere di rete e server PC per registrare i video e sono totalmente digitali. Tuttavia, esistono anche applicazioni parzialmente digitali, ossia che rappresentano una via di mezzo tra i sistemi analogici e quelli digitali. Queste applicazioni però non possono essere considerate sistemi interamente digitali anche se comprendono numerosi componenti digitali. Tutti i sistemi descritti nelle sezioni 2.2 e 2.3 seguenti sono “sistemi video digitali”. Solo i sistemi descritti nelle sezioni 2.4 e 2.5 sono sistemi video di rete reali, scalabili e flessibili, che trasmettono video su reti IP in continuo. 2.1. Sistemi TVCC analogici con VCR I sistemi TVCC analogici con VCR (videoregistratore) sono sistemi solo analogici che comprendono telecamere analogiche con uscita coassiale, collegate ad un VCR per la registrazione. Il VCR utilizza cassette analoghe a quelle utilizzate dai videoregistratori per uso domestico. Il video non viene compresso, quindi ciascuna cassetta può contenere un massimo di 8 ore di registrazione a massima velocità. Nei sistemi più grandi, viene utilizzato anche un quadriplexer o multiplixer per collegare la telecamera al videoregistratore e consentire la registrazione di più telecamere su un unico videoregistratore, anche se ad una velocità più bassa. Il monitoraggio video viene effettuato usando un monitor analogico. VCR Camere analogiche Cavo coassiale analogico Quad/Multiplexer Monitor analogico 13 capitolo 2 - l’evoluzione dei sistemi di videosorveglianza 2.2. Sistemi TVCC analogici con DVR I sistemi TVCC analogici con DVR (videoregistratore digitale) sono sistemi analogici in grado di effettuare registrazioni digitali. Il DVR non utilizza videocassette per la registrazione del video, bensì unità disco. Quindi, per poter registrare e archiviare le registrazioni di più giorni, è necessario digitalizzare e comprimere il video. Nei primi DVR, lo spazio su disco era molto limitato, quindi la durata delle registrazioni era limitata oppure era necessario usare una velocità minore. La recente espansione delle capacità delle unità disco ha eliminato il problema dello spazio. La maggior parte dei DVR in commercio dispone di più ingressi video – generalmente 4, 9 o 16 – e comprende quindi le funzionalità dei quadriplexer e multiplexer. Il sistema DVR offre i seguenti vantaggi: ■ Elimina la necessità di sostituire la cassetta ■ Garantisce immagini di qualità uniforme Camere analogiche Cavo coassiale analogico DVR Monitor 2.3. Sistemi TVCC analogici con DVR collegato in rete I sistemi TVCC analogici con DVR collegato in rete possono essere considerati sistemi parzialmente digitali, poiché comprendono un DVR con porta Ethernet per il collegamento in rete. Poiché il video registrato sul DVR è in formato digitale e compresso, può essere facilmente trasmesso in rete e monitorato da un PC su una postazione remota. Alcuni sistemi sono in grado di monitorare sia video in diretta che registrati, mentre altri possono essere utilizzati solo per il monitoraggio di video registrati. Alcuni utilizzano uno speciale client Windows per monitorare il video, mentre per altri è sufficiente un comune browser Web che rende il monitoraggio remoto molto più flessibile. Il sistema DVR collegato in rete offre i seguenti vantaggi: ■ Monitoraggio remoto di video tramite PC ■ Gestione remota del sistema PC Camere analogiche Cavo coassiale analogico DVR LAN 14 Network Switch LAN/ Internet l’evoluzione dei sistemi di videosorveglianza - capitolo 2 2.4. Sistemi video di rete con video server I sistemi video di rete con video server sono costituiti da uno switch di rete e da un PC che utilizza un software di gestione video. La telecamera analogica viene collegata al video server che digitalizza e comprime il video. Il video server viene a sua volta collegato ad una rete ed utilizzato per trasmettere video al PC tramite lo switch di rete. Il video viene salvato sul disco fisso del PC. Il sistema descritto è un esempio tipico di sistema video di rete. I sistemi video di rete con video server offrono i seguenti vantaggi: ■ U tilizzano una rete e un server PC standard per la registrazione e la gestione del video ■ Sono scalabili con l’integrazione di una telecamera alla volta ■ Permettono la registrazione di video a distanza ■ Sono espandibili e possono quindi consentire l’integrazione di ulteriori telecamere in futuro PC con software di management Camere analogiche Cavo coassiale analogico Axis Video Server LAN Network Switch LAN/ Internet Il grafico mostra la configurazione di un vero sistema video di rete, in cui i dati vengono continuamente trasmessi tramite la rete IP. Il sistema utilizza un video server, che costituisce l’elemento di base per convertire un sistema di sicurezza analogico in una soluzione video basata su IP. 2.5. Sistemi video di rete con telecamere di rete Le telecamere di rete sono dispositivi costituiti da una telecamera, un computer che digitalizza e comprime le immagini e un connettore di rete. Il video viene trasmesso tramite una rete IP utilizzando gli switch di rete e salvato su un PC standard munito di software di gestione video. Questo sistema è un vero sistema video di rete poiché è completamente digitale e non prevede l’utilizzo di componenti analogici. I sistemi video di rete con telecamere di rete offrono i seguenti vantaggi: ■ Consentono l’utilizzo di telecamere ad alta risoluzione (megapixel) ■ Garantiscono immagini di qualità uniforme ■ Offrono le funzionalità Power over Ethernet e wireless ■ Consentono di trasmettere dati di tipo PTZ, audio o di ingressi e uscite digitali insieme al video sulla rete IP ■ Sono totalmente flessibili e scalabili PC con software di management LAN Network Switch LAN/ Internet Axis Network Cameras Il grafico mostra la configurazione di un vero sistema video di rete con telecamere di rete, in cui i video vengono continuamente trasmessi tramite la rete IP. Questo sistema sfrutta i vantaggi offerti dalla tecnologia digitale e assicura immagini di qualità uniforme, indipendentemente dalla postazione usata per visualizzare le immagini. 15 generazione di immagini - capitolo 3 Generazione di immagini I “mattoncini” della qualità dell’immagine nei video di rete La qualità delle immagini è chiaramente uno degli elementi più importanti per qualsiasi telecamera, se non addirittura il più importante in assoluto, soprattutto nel caso di applicazioni di sicurezza e monitoraggio remoto dove sono in gioco vite umane e proprietà. Ma è veramente possibile ottenere immagini di alta qualità? È una domanda che gli utenti interessati ad installare un nuovo sistema che comporti l’acquisto e l’uso di telecamere di rete pongono molto spesso. A differenza delle telecamere analogiche tradizionali, le telecamere di rete sono in grado non solo di acquisire e visualizzare le immagini, ma anche di gestirle e comprimerle per le trasmissione in rete. La qualità delle immagini può variare molto poiché dipende da molti fattori quali il tipo di ottiche e sensore immagini utilizzati, la velocità di elaborazione disponibile ed il livello di sofisticazione degli algoritmi dei chip di elaborazione delle immagini. Questo capitolo descrive gli elementi principali che devono essere tenuti in considerazione nello scegliere le telecamere di rete più idonee per il sistema di sorveglianza da installare. 3.1. Sensori CCD e CMOS Sensori CCD Sensori CMOS Il sensore immagini della telecamera converte la luce in segnali elettrici. Le telecamere possono essere munite di sensori immagini che utilizzano due diverse tecnologie: ■ CCD (Charged Coupled Device) ■ CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconductor) 17 capitolo 3 - generazione di immagini I sensori CCD utilizzano una tecnologia specificatamente sviluppata per le telecamere, mentre i sensori CMOS impiegano la tecnologia standard normalmente usata per i chip di memoria, come quelli installati nei PC. Tecnologia CCD I sensori CCD, utilizzati per le telecamere da oltre vent’anni, offrono molti vantaggi in termini di qualità, tra cui una maggiore sensibilità alla luce rispetto ai sensori CMOS. Questa maggiore sensibilità alla luce si traduce in immagini di migliore qualità anche in condizioni di scarsa illuminazione. Tuttavia, i sensori CCD presentano un costo più elevato poiché la loro integrazione nelle telecamere richiede operazioni complesse e laboriose. Inoltre, se la scena contiene un oggetto molto luminoso (ad esempio un lampo o la luce diretta del sole), il sensore CCD non è in grado di acquisire correttamente le immagini e sull’immagine sono spesso visibili strisce verticali sopra e sotto l’oggetto. Questo fenomeno viene chiamato distorsione a striscia verticale di luce. Tecnologia CMOS Grazie ai recenti sviluppi, i sensori CMOS sono ora in grado di offrire immagini di qualità equivalente a quella dei sensori CCD, ma sono comunque inadatti alle telecamere che devono generare immagini di altissima qualità. I sensori CMOS riducono significativamente il costo della telecamera poiché contengono tutti i componenti logici necessari per la telecamera. Inoltre, possono essere utilizzati per telecamere di piccole dimensioni. Questo tipo di sensori è però disponibile anche in formati più grandi, che forniscono una risoluzione in megapixel a numerose telecamere di rete. Uno dei limiti più significativi dei sensori CMOS deriva dalla loro minore sensibilità alla luce, che non rappresenta un problema in condizioni di normale illuminazione ma può diventarlo se la luce è scarsa. Le immagini generate da questi sensori in condizioni di scarsa illuminazione possono essere infatti molto scure o disturbate. 3.2. Scansione progressiva e interlacciata a confronto Attualmente esistono molte tecnologie per l’elaborazione video: la scansione interlacciata e la scansione progressiva. La scelta della tecnica dipende essenzialmente dal tipo di applicazione utilizzata e dall’ambito di utilizzo del sistema video, soprattutto se il sistema viene utilizzato per acquisire immagini di oggetti in movimento e per la visualizzazione dei dettagli di immagini in movimento. 3.2.1. Scansione interlacciata La scansione interlacciata utilizza le stesse tecniche impiegate per i raggi catodici (CRT) degli schermi televisivi, che suddividono lo schermo televisivo in 576 righe orizzontali. L‘interlacciamento divide le righe in pari e dispari, aggiornandole ad una velocità di 30 fotogrammi al secondo. Il leggero ritardo tra gli aggiornamenti delle righe pari e dispari provoca una distorsione o “seghettatura”, perché solo metà delle linee si sposta con l’immagine, mentre l’altra metà è in attesa di essere aggiornata. Gli effetti dell‘interlacciamento possono essere in parte compensati con la tecnica del deinterlacciamento, ossia convertendo il video interlacciato in formato deinterlacciato, allo scopo di eliminare le distorsioni e consentire una visione ottimale del video. Questo processo viene talvolta chiamato raddoppiamento delle righe. Alcuni prodotti network video, come i server video Axis, forniscono un filtro per il deinterlacciamento che consente di migliorare la qualità delle immagini alle risoluzioni più elevate (4CIF). Questa funzione elimina i problemi delle immagini sfuocate causati dai segnali video generati dalle telecamere analogiche. La scansione interlacciata è stata usata per anni per le telecamere analogiche, i televisori e i sistemi VHS e continua tutt’oggi ad essere la più idonea per alcuni tipi di applicazioni. Tuttavia, l’evoluzione della tecnologia dei display e la sempre maggiore diffusione di monitor LCD (Liquid Crystal Display) e TFT (Thin Film Transistor), DVD e telecamere digitali hanno imposto la necessità di usare una tecnica di visualizzazione diversa, nota con il nome di scansione progressiva. 18 generazione di immagini - capitolo 3 3.2.2. Scansione progressiva Questa tecnologia, a differenza della scansione interlacciata, permette di acquisire l’immagine riga per riga ad intervalli di un sedicesimo di secondo. Ciò significa che le immagini acquisite non vengono suddivise in campi diversi come accade con la scansione interlacciata. Inoltre, per poter visualizzare le immagini sullo schermo non è necessario interfacciare alcun computer. Le righe vengono disposte sullo schermo in tempo reale e in una sequenza ordinata; ad esempio: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, ecc., quindi non esiste il problema dello sfarfallio. Questo tipo di tecnologia è particolarmente utile nelle applicazioni di videosorveglianza, soprattutto nel caso in cui sia necessario visualizzare in dettaglio immagini in movimento come nel caso di persone in fuga. Va rilevato però che per ottenere immagini ottimali è indispensabile usare un monitor di alta qualità. Scansione interlacciata 1 Scansione progressiva 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1° campo: campo dispari 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2° campo: campo pari Frame completo utilizzando scansione interlacciata Frame completo utilizzando scansione progressiva 3.2.3. Esempio: acquisizione di oggetti in movimento La nitidezza delle immagini congelate riprodotte da telecamere che acquisiscono immagini in movimento varia a seconda della tecnologia usata. Confrontiamo queste immagini JPEG, acquisite da tre diverse telecamere utilizzando rispettivamente la scansione progressiva e la scansione interlacciata 4CIF e 2CIF. È utile ricordare quanto segue: ■ Tutti i sistemi di imaging riproducono lo sfondo in modo nitido ■ Le immagini in movimento presentano talvolta bordi seghettati a causa dell’uso della scansione interlacciata ■ Le immagini in movimento sono talvolta sfocate a causa della bassa risoluzione del campione 2CIF ■ L’unità può essere identificata solo con la scansione progressiva Paragone tra tecniche di scansione progressiva, interlacciata e basata su 2CIF Scansione progressiva Utilizzata ad esempio nella network camera AXIS 210 Scansione interlacciata Usata nella Camere analogiche TVCC 2CIF Usata nel DVR Grandezza massima 640x480 Grandezza massima 704x576 Grandezza massima 704x240 (NTSC) 704x288 (PAL) Dettagli: Dettagli: Dettagli: Nota: le telecamere dell’esempio utilizzavano tutte lo stesso tipo di obiettivo e la macchina procedeva ad una velocità di 20 km/h (15 mph). 19 capitolo 3 - generazione di immagini 3.3. Compressione Una vasta scelta di standard di compressione Immagini e video possono essere compressi in modalità “lossless” (senza perdita) o “lossy” (con perdita). Nella modalità “lossless”, tutti i pixel rimangono invariati e riproducono esattamente la stessa immagine dopo la decompressione. Il rapporto di compressione invece, ovvero la riduzione dei dati, risulta estremamente limitato. Uno dei formati di compressione “lossless” più comuni è il formato GIF. Il minor rapporto di compressione fa sì che questi formati non siano molto adatti per le soluzioni video di rete, soprattutto se questi sistemi vengono utilizzati per archiviare e trasmettere grandi quantità di immagini. Per ovviare al problema, sono stati sviluppati vari metodi e standard di compressione “lossy”. Lo scopo principale di tutte queste tecniche di compressione è quello di ridurre le dimensioni di ciò che non è immediatamente visibile all’occhio umano e aumentare così significativamente il rapporto di compressione. I metodi di compressione si differenziano anche in base al diverso approccio adottato nei confronti degli standard di compressione e si suddividono in compressione di fotogrammi e compressione di video. 3.3.1. Standard per la compressione di fotogrammi Tutti gli standard di compressione relativi ai fotogrammi si basano sul presupposto che venga compressa una sola immagine alla volta. Lo standard più conosciuto e diffuso è il formato JPEG. JPEG JPEG, un metodo di compressione molto conosciuto, fu originariamente trasformato in uno standard alla metà degli anni ’80 per iniziativa del Joint Photographic Experts Group. Il formato JPEG consente di decomprimere e visualizzare le immagini con un comune browser Web. La compressione JPEG permette all’utente di specificare il livello di compressione desiderato, ossia di stabilire in che misura deve essere compressa l’immagine. Il livello di compressione è direttamente correlato alla qualità dell’immagine richiesta. Tuttavia, il rapporto di compressione è influenzato non solo dal livello di compressione, ma anche dall’immagine stessa. L’immagine di una parete bianca, ad esempio, permette di ottenere un file immagine relativamente piccolo (con un rapporto di compressione alto), mentre lo stesso livello di compressione applicato ad una scena complessa e ricca di dettagli genera un file di maggiori dimensioni con un rapporto di compressione più basso. Le due immagini che seguono mostrano la relazione che intercorre tra il rapporto di compressione e la qualità di una scena, con due diversi livelli di compressione. Livello di compressione “basso” Scala di compressione 1:16 6% della dimensione originale del file Degrado dell‘immagine non visibile 20 Livello di compressione “alto” Scala di compressione 1:96 1% della dimensione originale del file Degrado dell‘immagine chiaramente visibile generazione di immagini - capitolo 3 JPEG2000 L’altro standard utilizzato per la compressione dei fotogrammi è il formato JPEG2000, anch’esso sviluppato dal gruppo che ha creato lo standard JPEG. Questo formato viene principalmente usato per le applicazioni mediche e per l’acquisizione di fotogrammi. Con rapporti di compressione bassi, le prestazioni di questo formato sono equivalenti a quelle del formato JPEG, mentre con rapporti di compressione più elevati risultano leggermente migliori. Lo svantaggio del formato JPEG2000 risiede nel fatto che non è frequentemente supportato dai browser Web e dalle applicazioni per la visualizzazione e l’elaborazione di immagini. 3.3.2. Standard per la compressione di video Video costituito da una sequenza di immagini JPEG – Motion JPEG (M-JPEG) Motion JPEG è il formato più comunemente usato dai sistemi video di rete. Le telecamere di rete, come le videocamere digitali, acquisiscono le singole immagini e le comprimono nel formato JPEG. Una telecamera di rete è in grado di acquisire e comprimere, ad esempio, 30 immagini singole al secondo (ovvero 30 fps -fotogrammi al secondo) e di trasmettere un flusso continuo di immagini in rete alla postazione di visualizzazione. Se la velocità di trasmissione è pari o superiore a 16 fotogrammi al secondo, le immagini vengono percepite come video full motion. Questo metodo viene chiamato Motion JPEG o M-JPEG. Poiché ogni immagine rappresenta un’immagine JPEG completa, tutte le immagini hanno sempre la stessa qualità che varia a seconda del livello di compressione scelto per la telecamera di rete o il server video. Esempio di sequenza di tre immagini JPEG complete H.263 Il formato di compressione H.263 permette di trasmettere video ad una velocità in bit fissa. Le immagini in movimento trasmesse con questo tipo di compressione sono di bassa qualità . Ciò dipende dal fatto che il formato H.263 era stato originariamente sviluppato per le applicazioni per teleconferenze e non per quelle di videosorveglianza, in cui il livello di dettaglio è molto più importante della possibilità di poter utilizzare una velocità di trasmissione fissa. MPEG Una delle tecnologie di streaming audio e video più note è indubbiamente il cosiddetto formato MPEG (creato dal Motion Picture Experts Group alla fine degli anni ’80). Questa sezione descrive in particolare la parte dedicata ai video degli standard video MPEG. Il principio base del formato MPEG consiste nel confronto di due immagini compresse da trasmettere in rete. La prima immagine compressa viene usata come fotogramma di riferimento per le immagini successive in questo modo verranno trasmesse in rete solo le immagini diverse da quella di riferimento. Le postazioni di rete utilizzate per la visualizzazione ricostruiscono tutte le immagini utilizzando l’immagine di riferimento e i dati degli elementi diversi. 21 capitolo 3 - generazione di immagini Nonostante l’apparente complessità, il formato MPEG offre il vantaggio di ridurre in modo significativo il volume di dati trasmesso in rete rispetto al formato Motion JPEG. Il processo è illustrato qui sotto, dove si vede chiaramente che vengono trasmesse solo le informazioni relative alle differenze del secondo e terzo fotogramma. Ovviamente il formato MPEG è molto più complesso di quanto potrebbe sembrare, poiché utilizza anche altre tecniche e parametri quali la previsione dei movimenti all’interno di una scena e l’identificazione degli oggetti. Esistono numerosi standard MPEG: ■ ■ ■ M PEG-1, rilasciato nel 1993, è il formato normalmente utilizzato per l’archiviazione di video digitali sui CD. Quindi, la maggior parte dei codificatori e decodificatori MPEG-1 è in grado di gestire una velocità di trasmissione pari a circa 1,5 Mbit/s, con una risoluzione CIF. Il formato MPEG-1 assicura una trasmissione in bit pressoché costante a scapito della qualità dell’immagine, che tende invece a variare, e che è comparabile a quella dei video VHS. Con il formato MPEG-1 la velocità è bloccata a 25 (PAL)/30 (NTSC) fotogrammi al secondo. M PEG-2, approvato come standard nel 1994, è il formato normalmente utilizzato per i video digitali d’alta qualità (DVD), i televisori digitali ad alta definizione (HDTV), i supporti di archiviazione interattivi (ISM), i video per le trasmissioni digitali (DBV) e i televisori via cavo (CATV). Lo scopo del progetto MPEG-2 era essenzialmente quello di estendere la tecnica di compressione MPEG1 in modo da consentire l’uso di immagini più grandi e di qualità migliore con un rapporto di compressione più basso e una velocità di trasmissione più alta. Come con il formato MPEG-1, la velocità è bloccata a 25 (PAL)/30 (NTSC) fotogrammi al secondo. M PEG-4 è il risultato più significativo ottenuto dal progetto MPEG-2. Questo formato offre infatti molti più strumenti per ridurre la velocità in bit ai valori necessari per ottenere la qualità delle immagini richiesta per applicazioni o scene specifiche. Inoltre, la velocità di trasmissione non è bloccata a 25/30 fotogrammi al secondo. Tuttavia, è utile notare che molti degli strumenti usati per ridurre la velocità in bit possono essere attualmente usati solo per le applicazioni non in tempo reale, perché la potenza di elaborazione richiesta fa sì che il tempo di codifica e decodifica (ossia la latenza) li renda poco adatti ad applicazioni diverse dalla codifica di filmati o di animazioni. La maggior parte degli strumenti del formato MPEG-4 utilizzabili per le applicazioni in tempo reale sono di fatto gli stessi disponibili nei formati MPEG-1 e MPEG-2. Pertanto, è sempre consigliabile selezionare uno standard di compressione ampiamente diffuso che garantisca immagini di alta qualità come M-JPEG o MPEG-4. MPEG-4 (Part 10) I due gruppi che hanno sviluppato gli standard H.263 e MPEG-4 si sono recentemente uniti per sviluppare la nuova generazione di standard di compressione video. AVC (Advanced Video Coding) chiamato anche H.264 o MPEG-4 Parte 10. Lo scopo di questo standard è quello di consentire l‘uso di livelli di compressione dei dati ultra-elevati. Le periferiche conformi a questo standard dovrebbero essere in grado di garantire video di elevata qualità a una velocità in bit sostanzialmente minore degli standard precedenti, senza configurazioni complesse, difficili o costose da implementare. 22 generazione di immagini - capitolo 3 Vantaggi e svantaggi degli standard Motion JPEG, MPEG-2 e MPEG-4 Grazie alla sua semplicità, il diffusissimo Motion JPEG, utilizzato di serie in molti sistemi, è generalmente la scelta migliore poiché presenta un ritardo minimo tra l’acquisizione dell’immagine nella telecamera, la codifica, la trasmissione in rete, la decodifica e la visualizzazione sulla postazione di visualizzazione. In altre parole Motion JPEG offre una bassa latenza proprio grazie alla sua semplicità (compressione delle immagini e gestione di singole immagini complete), quindi è adatto anche all’elaborazione di immagini in applicazioni che prevedono il rilevamento del movimento o il rilevamento di oggetti. Questo formato consente di generare immagini in tutte le risoluzioni, da quelle adatte alla visualizzazione sui display dei telefoni cellulari (QVGA) a quelle tipiche dei filmati (4CIF) o addirittura superiori (megapixel). Questo sistema garantisce sempre una buona qualità delle immagini indipendentemente dal movimento o dalla complessità dell’immagine, ma consente anche di selezionare qualità più elevate (con rapporto di compressione basso) che riducono le dimensioni dei file immagine, la velocità in bit e l’uso della larghezza di banda. La velocità di trasmissione in fotogrammi può essere facilmente regolata in modo da limitare l’uso di larghezza di banda senza che ciò comporti una riduzione della qualità dell’immagine. Tuttavia lo standard Motion JPEG genera un volume relativamente elevato di dati immagine da trasmettere in rete, mentre MPEG permette di trasmettere in rete un volume di dati inferiore per unità di tempo (velocità in bit) rispetto allo standard Motion JPEG, anche se a velocità di trasmissione più basse come spiegato in precedenza. Il formato MPEG può essere la scelta ottimale se la larghezza di banda disponibile sulla rete è limitata o se il video deve essere registrato ad un’alta velocità o ci sono limitazioni in termini di spazio di archiviazione. Questo formato offre infatti una qualità immagine relativamente alta a velocità di trasmissione più basse (uso della larghezza di banda). Tuttavia, la minore larghezza di banda richiede operazioni di codifica e decodifica più complesse che incrementano la latenza rispetto al formato Motion JPEG. Un altro fattore da considerare è che sia lo standard MPEG-2 che MPEG-4 richiedono l’acquisto di una licenza. Il grafico che segue mostra la larghezza di banda utilizzata dagli standard Motion JPEG e MPEG-4 nel caso specifico di un’immagine in movimento. Nel grafico si nota chiaramente che a velocità di trasmissione più basse, l’impossibilità da parte del formato MPEG-4 di elaborare in modo ottimale gli elementi simili tra fotogrammi in sequenza e l’overhead generato dal formato di streaming MPEG-4, fanno sì che il consumo di larghezza di banda sia simile a quello del formato Motion JPEG. Con velocità di trasmissione più alte, MPEG-4 utilizza meno larghezza di banda rispetto a Motion JPEG. Bit rate variabile (VBR) MPEG-4 Bandwidth Motion JPEG MPEG-4 Frame rate 23 capitolo 3 - generazione di immagini Axis e MPEG-4 La maggior parte dei prodotti video di Axis dispone di funzioni avanzate di codifica video in tempo reale che consentono di elaborare contemporaneamente sia flussi MPEG-4 che Motion JPEG. Questa funzione offre la flessibilità di massimizzare la qualità dell‘immagine per la registrazione e di ridurre la larghezza di banda per la visualizzazione live. L‘implementazione di Axis dello standard di compressione delle immagini MPEG-4 è conforme allo standard ISO/IEC 14496-2 (noto anche come MPEG-4 Visual o MPEG-4 Parte 2). I prodotti network video di Axis supportano l‘uso di profili ASP (Advanced Simple Profile) fino a livello 5 nonché l‘uso di profili SP (Simple Profile). Le numerose impostazioni disponibili consentono di ottimizzare i flussi sia in termini di larghezza di banda che di qualità. Axis Media Control (AMC) con decodificatore MPEG-4 incorporato semplifica la visualizzazione e l’integrazione dei flussi. Inoltre, il supporto per multicasting di Axis permette un numero illimitato di utenti senza che ciò riduca le prestazioni della rete. Per ulteriori informazioni sul multicasting, vedere il Capitolo 5.4.4 a pagina 46. E siste uno standard di compressione adatto a tutti i tipi di applicazioni? Per rispondere a questa domanda e selezionare l’applicazione video di rete più idonea, è utile tenere presente quanto segue: ■ Qual è la velocità di trasmissione richiesta? ■ Viene sempre utilizzata la stessa velocità di trasmissione? ■ La registrazione o il monitoraggio vengono effettuati sempre o solo in presenza di unmovimento/evento? ■ Per quanto tempo è necessario archiviare il video? ■ Qual è la risoluzione richiesta? ■ Qual è la qualità immagine richiesta? ■ Qual è il livello di latenza (tempo complessivo richiesto per la codifica e la decodifica) accettabile? ■ Quanto deve essere robusto/sicuro il sistema? ■ Qual è la larghezza di banda disponibile? ■ Qual è il budget di spesa? Per informazioni dettagliate sulle tecniche di compressione video digitale, le white paper di Axis alla pagina Web www.axis.com/corporate/corp/tech_papers.htm 3.4. Risoluzione Anche se la risoluzione nel settore analogico non è molto diversa da quella nel settore digitale, vi sono alcune differenze sostanziali nella rispettiva definizione. Le immagini dei video analogici sono costituite da righe, le righe del televisore, poiché la tecnologia analogica è stata appositamente sviluppata per l’industria televisiva. Nei sistemi digitali le immagini sono costruite da pixel (elementi immagine). 3.4.1. Risoluzioni NTSC e PAL Nel Nord America e in Giappone, lo standard più comunemente utilizzato per il video analogico è lo standard NTSC (National Television System Committee), mentre in Europa si utilizza principalmente lo standard PAL (Phase Alternation by Line). Entrambi gli standard sono stati sviluppati nell’ambito 24 generazione di immagini - capitolo 3 dell’industria televisiva. NTSC offre una risoluzione pari a 480 righe, una frequenza di aggiornamento di 60 campi interfacciati al secondo (o 30 fotogrammi completi al secondo). Lo standard PAL offre una risoluzione pari a 576 linee e una frequenza di aggiornamento pari a 50 campi interlacciati al secondo (o 25 fotogrammi completi al secondo). La quantità complessiva di dati trasmessi al secondo è la stessa per entrambi gli standard. Se un video analogico viene digitalizzato, il numero massimo di pixel che può essere creato varia a seconda del numero di righe TV disponibili per la digitalizzazione. Nello standard NTSC, le dimensioni massime delle immagini digitalizzate sono 720x480 pixel, nello standard PAL le dimensioni massime sono invece pari a 720x576 pixel (D1). 4CIF 704x576 PAL / 704x480 NTSC sono le risoluzioni più comunemente usate. Una risoluzione 2CIF è quindi pari a 704x240 (NTSC) o 704x288 (PAL) pixel, il che equivale a dividere il numero di righe orizzontali per 2. Nella maggior parte dei casi, ogni riga orizzontale viene visualizzata due volte, ossia raddoppiata, in modo da mantenere inalterate le proporzioni delle immagini. Questa soluzione consente di ovviare al problema delle immagini sfuocate tipica della scansione interfacciata. In alcuni casi viene usato un quarto dell’immagine CIF, ossia un’immagine QCIF, che sta per Quarter CIF. Immagine, con risoluzioni differenti in PAL. D1 720 x 576 D1 720 x 480 Immagine, con risoluzioni differenti in NTSC. 4CIF 704 x 480 2CIF 704 x 240 4CIF 704 x 576 2CIF 704 x 288 CIF 352 x 240 CIF 352 x 288 QCIF 176 x 120 QCIF 176 x 144 3.4.2. Risoluzione VGA L’introduzione delle telecamere di rete permette oggi di progettare sistemi completamente digitali, senza le limitazioni degli standard NTSC e PAL. I nuovi sistemi digitali utilizzano risoluzioni elaborate dall’industria informatica che garantiscono una maggiore flessibilità e che sono riconosciute come standard a livello mondiale. VGA è l’acronimo di Video Graphics Array, un sistema di visualizzazione grafica su PC originariamente sviluppato da IBM. La risoluzione è pari a 640x480 pixel, ossia è molto simile a quella degli standard NTSC e PAL. La risoluzione VGA è generalmente più indicata per le telecamere di rete poiché i video vengono solitamente visualizzati su schermi di computer con risoluzioni in VGA o multipli di VGA. Anche il formato QVGA (pari a ad un quarto della risoluzione VGA), con una risoluzione di 320x240 pixel, è molto diffuso in quanto le sue dimensioni sono simili a quelle della risoluzione CIF. 25 capitolo 3 - generazione di immagini La risoluzione QVGA viene spesso chiamata SIF (Standard Interchange Format), che non deve essere confusa con CIF. Altre risoluzioni basate sul formato VGA sono la XVGA (1024x768 pixel) e quella da 1280x960 pixel, pari a un quadruplo della risoluzione VGA, con una risoluzione in megapixel. Per ulteriori informazioni consultare la sezione 3.4.4. 3.4.3. Risoluzione MPEG La risoluzione MPEG indica generalmente una delle seguenti risoluzioni: ■ 704x576 pixels (PAL 4CIF) ■ 704x480 pixels (NTSC 4CIF) ■ 720x576 pixels (PAL o D1) ■ 720x480 pixels (NTSC o D1) 1/2 D1 352 x 480 D1 720 x 480 VGA 640 x 480 2/3 D1 480 x 480 La figura mostra la risoluzione usata dallo standard MPEG: 3.4.4. Risoluzione in megapixel Più alta è la risoluzione e maggiore è il livello di dettaglio dell’immagine. Questo elemento è molto importante nelle applicazioni di videosorveglianza dove un’immagine ad alta risoluzione può permettere di identificare il colpevole di un reato. La risoluzione massima degli standard NTSC e PAL, dopo la digitalizzazione del segnale video con un DVR o un server video, è di 400.000 pixel (704x576 = 405.504). 400.000 equivale a 0,4 megapixel. Sebbene il settore della videosorveglianza sia finora riuscito a sopravvivere a queste limitazioni, l’introduzione delle telecamere di rete ha eliminato definitivamente il problema consentendo l’uso di risoluzioni più alte. Un formato megapixel comune è quello da 1280x1024, che offre una risoluzione pari a 1,3 megapixel, ossia 3 volte superiore a quella delle immagini generate dalle telecamere analogiche. Sono disponibili anche telecamere con risoluzioni pari a 2 e 3 megapixel e in futuro è probabile che vengano introdotte telecamere con risoluzioni ancora maggiori. Le telecamere di rete in megapixel offrono il vantaggio di poter usare proporzioni diverse. Sui sistemi CCTV standard viene normalmente utilizzata una proporzione pari a 4:3, mentre per il cinema e i televisori a schermo gigante si utilizza una proporzione di 16:9. Queste proporzioni offrono il vantaggio di eliminare, in fase di elaborazione, la parte superiore e inferiore dell’immagine, che sono generalmente inutili ma che occupano preziosi pixel e contribuiscono ad aumentare la larghezza di banda. 26 generazione di immagini- capitolo 3 4:3 16:9 Inoltre, le telecamere di rete consentono anche di usare le funzioni PTZ digitali senza perdita di risoluzione, che permettono all’operatore di scegliere le parti delle immagini in megapixel da visualizzare, senza che ciò comporti alcun movimento meccanico della telecamera. Queste funzioni offrono una maggiore affidabilità. 3.5. Funzione di ripresa diurna e notturna In alcuni ambienti o situazioni è indispensabile usare telecamere a raggi infrarossi (IR), a causa dell’impossibilità di utilizzare luce artificiale. Questo è il caso, ad esempio, delle applicazioni di videosorveglianza in condizioni di scarsa illuminazione, o che devono essere effettuate in modo discreto. Le telecamere sensibili ai raggi infrarossi, che utilizzano raggi infrarossi invisibili, possono essere utilizzate, ad esempio, per la sorveglianza notturna di aree residenziali senza disturbo per i residenti. Inoltre, sono la soluzione ideale nei casi in cui la telecamera non debba essere visibile. Percezione della luce La luce è una forma di energia irradiata che si presenta sotto forma di spettro. L’occhio umano può vedere solo una parte di questo spettro, ossia la lunghezza d’onda compresa tra ~400 e 700 nanometri (nm). La sezione sotto al blu, al di fuori del range visibile all’occhio umano, è quella della cosiddetta luce ultravioletta, mentre quella sopra al rosso corrisponde a quella della luce a infrarossi. Lunghezza d'onda ( λ) in metri 10-10 Raggi X 1018 10-8 10-6 Ultravioletti 1016 10-4 10-2 Infrarossi 1014 Microonde 1012 1010 Visibile 400 nm 500 nm 600 nm 700 nm L’energia (luce) infrarossa viene emessa da qualsiasi oggetto: persone, animali, erba, ecc. Gli oggetti con una temperatura più alta, come le persone o gli animali, possono essere chiaramente identificati rispetto allo sfondo che ha una temperatura inferiore. In condizioni di scarsa illuminazione, ad esempio di notte, l’occhio umano non è in grado di distinguere i colori e le tonalità, ma solo il nero, il bianco e le tonalità di grigio. 27 capitolo 3 - generazione di immagini Come funzionano la funzione di ripresa diurna e notturna e il filtro IR? Il sensore immagini di una telecamera a colori è in grado di rilevare molti più colori rispetto all’occhio umano, che percepisce solo quelli compresi tra lo spettro del blu e del rosso. Il sensore immagini è infatti in grado di rilevare le radiazioni infrarosse ad onda lunga e può quindi “vedere” la luce ad infrarossi. Tuttavia, se i raggi infrarossi colpissero il sensore immagini in condizioni di illuminazione diurna, si produrrebbe una distorsione dei colori visibili all’occhio umano. Per ovviare a questo problema, tutte le telecamere a colori vengono munite di un filtro IR, ossia di un elemento ottico in vetro situato tra l’obiettivo e il sensore immagini, che rimuove la luce IR e permette la normale visualizzazione delle immagini a colori. Filtro IR diurno Filtro IR notturno Se l’illuminazione diventa scarsa e l’immagine si scurisce, è possibile rimuovere automaticamente il filtro IR delle telecamere con funzione di ripresa diurna e notturna* per permettere alla telecamera di usare la luce IR e di individuare gli oggetti anche al buio. Per evitare distorsioni, la telecamera passa generalmente alla modalità bianco e nero, che consente di generare immagini di alta qualità. Il filtro IR delle telecamere Axis con funzione di ripresa diurna e notturna può essere rimosso anche manualmente tramite l’interfaccia della telecamera. *La possibilità di inserire o rimuovere automaticamente il filtro IR posto davanti al sensore immagine di una telecamera dipende dal modello di telecamera. 28 considerazioni sulle telecamere - capitolo 4 Considerazioni sulle telecamere Per ottimizzare le prestazioni di un sistema video di rete, è utile seguire alcune regole di base. Questo capitolo descrive alcune di queste regole, spiega come scegliere i componenti delle telecamere, come posizionare e installare la telecamera ed elenca i fattori da prendere in considerazione per ottenere immagini di qualità ottimale sia per le riprese interne che esterne. Questo capitolo fornisce alcuni esempi di installazione basati sull’utilizzo combinato di apparecchiature video analogiche e sistemi video in rete. 4.1. Uso delle telecamere di rete 4.1.1 Tipi di telecamere Se il sistema di videosorveglianza fa parte di una nuova installazione in cui non sono presenti telecamere analogiche, è generalmente preferibile optare per le telecamere di rete, poiché i vari modelli disponibili possono essere normalmente usati per la maggior parte delle applicazioni. L‘ampia gamma di telecamere di rete attualmente disponibile in commercio è in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze dei mercati verticali e dei sistemi. Le telecamere di rete, come quelle analogiche, sono disponibili in più modelli. Telecamere di rete fisse Le telecamere con corpo e obiettivo montati in posizione fissa possono essere considerate la configurazione standard. Queste telecamere sono la soluzione ideale per le applicazioni in cui è indispensabile installare la telecamera in un luogo visibile, poiché in questo caso il corpo e l‘obiettivo sono sempre chiaramente identificabili. Questo tipo di telecamere presenta anche il vantaggio di utilizzare obiettivi C/CS intercambiabili. Se necessario, queste telecamere possono anche essere installate in alloggiamenti per interni o esterni che le proteggono da eventuali manomissioni. Telecamere di rete a cupola fisse Le telecamere a cupola fisse, talvolta chiamate „mini-cupole“, sono essenzialmente costituite da un telecamera fissa preinstallata in un piccolo alloggiamento a cupola. La telecamera può essere facilmente orientata in qualunque direzione. I vantaggi principali di questo tipo di telecamera sono il design discreto e compatto oltre alla difficoltà di stabilire in che direzione è orientato l‘obiettivo, per contro, non dispongono generalmente di obiettivi intercambiali e, nonostante vari tipi di obiettivi, le possibilità di cambiare l‘obiettivo è limitato dallo spazio disponibile all‘interno dell‘alloggiamento. 29 capitolo 4 - considerazioni sulle telecamere Telecamere di rete PTZ Il principale vantaggio delle telecamere PTZ (Pan Tilt Zoom) deriva dal fatto che possono essere orientate orizzontalmente/verticalmente e verso l‘interno/l‘esterno, sia manualmente che automaticamente. In modalità manuale, è possibile usare, ad esempio, una telecamera PTZ per seguire un cliente all‘interno di un punto vendita. Queste telecamere vengono generalmente utilizzate in ambienti interni e nei casi in cui sia necessario monitorare con attenzione il punto verso cui è orientato l‘obiettivo. La maggior parte di queste telecamere non può essere ruotata di 360° e non può essere utilizzata in modo continuativo in modalità automatica, ad esempio per le ronde di ispezione. Il livello di zoom ottico è compreso tra 18x e 26x. Telecamere di rete a cupola Le telecamere di rete a cupola hanno le stesse caratteristiche di quelle fisse: sono compatte ed è generalmente difficile stabilire la direzione verso cui è orientato l‘obiettivo. A differenza delle telecamere PTZ, questo tipo di telecamere può essere ruotato di 360 gradi. Essendo meccanicamente più robuste, queste telecamere possono anche essere usate per ronde di ispezione, ovvero per applicazioni in cui è necessario monitorare, ad esempio, dieci punti prefissati tutti i giorni. Una telecamera di rete a cupola è in grado di sorvegliare un‘area pari a quella normalmente monitorata da 10 telecamere fisse. Lo svantaggio principale deriva dal fatto che è possibile monitorare un solo punto alla volta, il che vuol dire che se si sta controllando un‘area specifica, le altre 9 aree non vengono sorvegliate. Lo zoom ottico è generalmente compreso tra 18x e 30x. Tuttavia, in caso di installazione all‘aperto, è preferibile non utilizzare telecamere con zoom superiore a 20x a causa delle vibrazioni e del movimento causato dal vento. Telecamere PTZ di rete non meccaniche Le telecamere di rete includono ora anche una nuova famiglia di telecamere PTZ di tipo non meccanico. Queste telecamere utilizzano un sensore con risoluzione nell‘ordine dei megapixel, in grado di coprire aree comprese tra i 40 e i 360°, quindi possono essere ruotate, inclinate e spostate in qualunque direzione senza movimenti meccanici. Il vantaggio principale di queste telecamere deriva da una minore usura dei componenti dovuta all‘assenza di movimenti meccanici e dalla possibilità di posizionare immediatamente la telecamera nel punto desiderato, operazione che richiede circa 1 secondo con le telecamere PTZ tradizionali. I modelli più avanzati utilizzano un sensore con una risoluzione di 3 megapixel. Per ottenere immagini di alta qualità, è generalmente preferibile non ruotare o inclinare la telecamera oltre 140° e utilizzare uno zoom pari a 3x. L‘incremento dell‘angolazione o dello zoom influisce negativamente sulla qualità delle immagini. Le telecamere descritte sono disponibili nei seguenti modelli, che variano a seconda degli accessori installati: ■ ■ ■ Modelli anti-manomissione con alloggiamenti di protezione diversi Modelli resistenti alle intemperie con alloggiamenti di protezione diversi Modelli per riprese diurne e notturne: queste telecamere consentono la selezione automatica o manuale della modalità diurna con video a colori o di quella notturna per l‘acquisizione di immagini in bianco e nero in condizioni di scarsa visibilità, anche con l‘ausilio di sistemi di illuminazione a infrarossi. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione 3.5 a pagina 27. 30 considerazioni sulle telecamere - capitolo 4 Dopo aver scelto il tipo di telecamera desiderato, è necessario scegliere gli obiettivi, gli alloggiamenti e gli altri componenti necessari. Nell’installare la telecamera, è necessario tener conto anche di tutti gli accorgimenti che possono contribuire a migliorare la qualità delle immagini. 4.1.2. Scelta dell’obiettivo Obiettivi con configurazione di montaggio C o CS Esistono due principali standard di montaggio per gli obiettivi, detti rispettivamente C e CS. Entrambi presentano una filettatura da 1” e le stesse caratteristiche, ma differiscono in termini di distanza tra l’obiettivo e il sensore una volta installati sulla telecamera: ■ Configurazione di montaggio CS: la distanza tra il sensore e l’obiettivo deve essere pari a 12,5 mm ■ Configurazione di montaggio C: la distanza tra il sensore e l’obiettivo deve essere pari a 17,5 mm. È possibile usare un distanziatore (anello adattatore C/CS) da 5 mm per convertire un obiettivo con configurazione di montaggio C in uno con configurazione di montaggio CS. Inizialmente il montaggio standard era il tipo C, mentre la configurazione CS è un aggiornamento del montaggio C, introdotta per ridurre i costi di produzione e le dimensioni dei sensori. La maggior parte delle telecamere e degli obiettivi attualmente in commercio hanno una configurazione di montaggio di tipo CS, anche se è comunque possibile montare un obiettivo C su una telecamera predisposta per obiettivi CS utilizzando semplicemente un anello adattatore C/CS. Se la telecamera non consente di mettere a fuoco correttamente le immagini, è possibile che sia stato montato un obiettivo errato. Passo C Anello adattatore Passo CS Sensore di immagine 17.526 mm 17.526 mm Anello adattatore da 5Anello mm adattatore da 5 mm 17.526 mm 12.5 mm Passo C Lente Anello adattatore da 5 mm Passo C Lente Sensore di immagine 12.5 mm 12.5 mm Passo C Lente Passo CS Lente Passo CS Lente Passo CS Lente Dimensioni del sensore I sensori immagini sono disponibili in più formati - 2/3”, 1/2”, 1/3” e 1/4” – e gli obiettivi sono generalmente compatibili con queste dimensioni. È molto importante selezionare l’obiettivo più idoneo al tipo di telecamera usato. Un obiettivo adatto ad un sensore da 1/2” può essere usato con sensori da 1/2”, 1/3” e 1/4”, ma non con sensori da 2/3”. Dimensione sensore e lunghezza focale Dimensione sensore 1/4", 1/3", 1/2", 2/3" Lunghezza focale Angolo ampio Tele Mount Iris 31 capitolo 4 - considerazioni sulle telecamere L’uso di un obiettivo adatto ad un sensore di dimensioni inferiori rispetto a quello installato nella telecamera provoca l’annerimento degli angoli delle immagini, mentre l’uso di un obiettivo adatto a un sensore di dimensioni maggiori rispetto a quello installato nella telecamera provoca una riduzione dell’angolo di visualizzazione rispetto a quello predefinito per l’obiettivo, con una conseguente perdita di informazioni all’esterno del chip (vedere la figura che segue). Esempi di differenti lenti montate su un sensore da 1/3“ 1/3” 1/3” 1/3” Lente 1/4” Lente 1/3” 1/2” Lente Requisiti per la lunghezza focale La lunghezza focale determina il campo orizzontale di una scena a distanze specifiche: maggiore è la lunghezza focale e più stretto è il campo visivo. Dimensione lente e sensore Lunghezza focale 1/2” 1/3” 1/4” 12 mm 8 mm 6 mm Esempi di lunghezza focale necessaria per ottenere un campo visivo orizzontale di circa 30° La maggior parte dei produttori forniscono calcolatori di facile uso che consentono di ricavare la lunghezza focale di un obiettivo dalle dimensioni della scena e dalla lunghezza focale. Per rilevare la presenza di una persona sul display, è necessario che l’obiettivo rilevi almeno il 10% dell’altezza dell’immagine. Per identificare correttamente la stessa persona, è necessario invece che l’obiettivo rilevi almeno il 30% dell’immagine. Per questo motivo è importante controllare le funzioni delle telecamere scelte e visualizzare le immagini su schermo prima di utilizzarle per le effettive applicazioni. f=h D H 1/2" Sensor: h=6.4 mm 1/3" Sensor: h=4.8 mm 1/4" Sensor: h=3.6 mm H f = Focal length h D f Calcolo - metri Qual è la larghezza degli oggetti rilevabile ad una distanza di 3 metri, se si utilizza una telecamera con un sensore CCD da 1/4” CCD e un obiettivo da 4 mm? H = D x h / f = 3 x 3,6 / 4 = 2,7 metri Calcolo - piedi Qual è la larghezza degli oggetti rilevabile ad una distanza di 10 piedi, usando una telecamera con un sensore CCD da 1/4” e un obiettivo da 4 mm? H = D x h / f = 10 x 3,6 / 4 = 9 piedi 32 considerazioni sulle telecamere - capitolo 4 Tipi di obiettivi ■ Obiettivi fissi La lunghezza focale è fissa, pari cioè a 4 mm ■ Obiettivi varifocali Questo obiettivo consente di regolare manualmente la lunghezza focale (campo visivo). Se la lunghezza focale viene modificata, è necessario mettere nuovamente a fuoco l’obiettivo. Il tipo più comune è l’obiettivo da 3,5-8 mm ■ Obiettivi zoom La lunghezza focale può essere regolata entro un range specifico, ad esempio 6 - 48 mm, senza che ciò influisca sulla messa a fuoco. L’obiettivo può essere controllato manualmente o da un motore, nel caso in cui venga utilizzato in modalità remota. Lente fissa Lente vari focale Diaframma Le telecamere di rete controllano generalmente la quantità di luce trasmessa al dispositivo di imaging tramite il diaframma o regolando il tempo di esposizione. Nelle telecamere tradizionali, il tempo di esposizione è fisso. Il compito del diaframma è quello di regolare la quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo. Esistono vari tipi di diaframmi per gli obiettivi: ■ ■ ■ ■ iaframma manuale D Il diaframma a controllo manuale viene generalmente impostato al momento dell’installazione della telecamera per adattarsi alle condizioni di illuminazione prevalenti. Poiché questi obiettivi non sono in grado di reagire alle variazioni di luce, il diaframma viene impostato su un valore “medio”, utilizzato in condizioni di illuminazione variabili. iaframma automatico D Se le riprese vengono effettuate in esterni e le condizioni di illuminazione cambiano costantemente, è preferibile usare un obiettivo con diaframma a regolazione automatica. L’apertura del diaframma viene controllata dalla telecamera e continuamente modificata per garantire il livello di luce ottimale per il sensore immagini. - Diaframma a controllo diretto: questo diaframma, collegato all’uscita della telecamera, viene controllato direttamente dal processore della telecamera. - Diaframma controllato da video: il diaframma è controllato dal segnale video. Per le riprese di interni è sempre preferibile usare obiettivi con diaframma automatico, poiché il diaframma regola automaticamente la quantità di luce che raggiunge la telecamera, garantisce risultati ottimali e protegge il sensore immagini dall’esposizione ad una quantità di luce eccessiva. L’uso di un diaframma di diametro ridotto riduce la quantità di luce e garantisce una migliore profondità di campo (messa a fuoco su lunghe distanze). Un diaframma di diametro maggiore invece garantisce immagini di migliore qualità in condizioni di scarsa illuminazione. I diaframmi vengono classificati in base al cosiddetto rapporto F. 33 capitolo 4 - considerazioni sulle telecamere Rapporto F = Lunghezza focale / diametro del diaframma Il rapporto F di un obiettivo è il rapporto tra la lunghezza focale e il diametro effettivo dell’obiettivo. Questo rapporto indica la quantità di energia luminosa che può essere acquisita dal sensore e influisce significativamente sulla qualità dell’immagine finale. Maggiore è il rapporto F e minore è la quantità di luce trasmessa al sensore. Un rapporto F più basso incrementa la quantità di luce trasmessa al sensore e, conseguentemente, aumenta la qualità delle immagini in condizioni di scarsa illuminazione. La tabella che segue mostra la quantità di luce trasmessa al sensore immagini con rapporti F campione. Valore F F1.0 F1.2 F1.4 F1.7 F2.8 F4.0 F5.6 % luce passante 20% 14.14% 10% 7.07% 2.5% 1.25% 0.625% Se le aree da riprendere sono scarsamente illuminate, può essere utile installare un filtro a densità neutra davanti all’obiettivo. Questo filtro limita uniformemente la quantità di luce trasmessa all’obiettivo su tutto lo spettro visibile e forza l’apertura completa del diaframma per compensare questa situazione. Molte telecamere di rete attualmente in commercio sono munite di un sistema di controllo automatico del diaframma che verifica la nitidezza delle immagini in tutti i periodi dell’anno e ore del giorno, indipendentemente dalle variazioni di illuminazione. 4.1.3. Impianti per interni ed esterni Custodie per telecamere Se la telecamera deve essere montata in esterni o in un ambiente relativamente ostile, è consigliabile proteggerla installandola in una custodia impermeabile a prova di manomissione. Le custodie per telecamere sono disponibili in varie dimensioni e materiali. Alcuni modelli dispongono anche di ventole incorporate per il raffreddamento e/o di riscaldatori. Per un elenco completo delle custodie disponibili per le telecamere Axis per esterni o per ambienti aggressivi, umidi o polverosi, visitare la pagina Web: www.axis.com/products/cam_housing 4.1.4. Best practices Per ottenere immagini di alta qualità da una telecamera, è sufficiente seguire alcune regole di base che si applicano sia alle telecamere di rete che altri tipi di telecamere. Di seguito, sono riportati alcuni semplici consigli, utili per acquisire immagini di buona qualità. ■ ■ sare molta luce U La scarsa qualità delle immagini deriva generalmente dall’assenza di luce. Più luce è disponibile e migliore è la qualità delle immagini. Una luce troppo scarsa può sfocare le immagini e rendere i colori meno brillanti, che è uno dei motivi per cui i fotografi professionisti usano lampade molto 34 considerazioni sulle telecamere - capitolo 4 potenti. L’unità di misurazione standard per la luce è il lux. Per acquisire immagini di buona qualità sono necessari almeno 200 lux. Le telecamere di buona qualità sono in grado anche di lavorare con 1 lux, ossia possono acquisire le immagini con questa quantità di luce ma non possono garantirne la qualità. Tuttavia, poiché i vari produttori usano riferimenti diversi per fornire indicazioni sulla sensibilità alla luce dei loro prodotti, è a volte difficile confrontare le prestazioni delle telecamere senza osservare le immagini acquisite. Ambiente Fortemente Molto illuminato Normale luce d‘ufficio Poca luce ■ ■ ■ ■ Lux 100,000 10,000 500 100 Evitare la retroilluminazione È sempre consigliabile evitare le aree molto luminose nelle immagini, perché provocano fenomeni come la sovraesposizione (bianco luminoso) e scuriscono i colori degli oggetti. Questo problema si verifica generalmente quando si tenta di acquisire un oggetto avendo sullo sfondo una finestra. Ridurre il contrasto Le telecamere regolano l’esposizione fino a ottenere un livello di luce medio nell’immagine. Una persona in piedi davanti a un muro bianco tende generalmente ad apparire troppo scura all’interno dell’immagine. Per risolvere questo problema, è sufficiente sostituire il bianco dello sfondo con il grigio. Consigli per l’installazione delle telecamere all’aperto ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Obiettivi Per le applicazioni esterne è sempre consigliabile usare un obiettivo con diaframma automatico, poiché questo tipo di obiettivo è in grado di regolare automaticamente la quantità di luce trasmessa al sensore immagini, ottimizzando conseguentemente la qualità dell’immagine e proteggendo il sensore immagini da eventuali danni derivanti dall’esposizione a una luce solare troppo forte. Luce solare diretta Importante! La luce solare diretta deve sempre essere evitata durante le riprese, poiché “accec la telecamera e scolorisce permanentemente i piccoli filtri a colori sul chip del sensore. Se possibile, è necessario posizionare la telecamera nella stessa direzione della luce del sole. Contrasto L’acquisizione di una quantità di cielo eccessiva può incrementare il contrasto, poiché la telecamera effettua le regolazioni necessarie per il livello di luce richiesto, scurendo l’oggetto/il paesaggio da riprendere. L’unico modo per risolvere il problema consiste nell’installare la telecamera in punto rialzato rispetto alla superficie, utilizzando un’asta se necessario. È importante fare attenzione a usare sempre un appoggio stabile per evitare vibrazioni causate da venti molto forti. iflessi R Se la telecamera viene installata dietro un pannello di vetro, ad esempio all’interno di una custodia, l’obiettivo deve essere avvicinato il più possibile al vetro per evitare che i riflessi della telecamera e dello sfondo siano visibili nell’immagine. Per ridurre i riflessi è possibile anche applicare uno speciale rivestimento sulla superficie in vetro posta davanti all’obiettivo. 35 capitolo 4 ■ ■ - considerazioni sulle telecamere Illuminazione P er utilizzare le telecamere per le riprese notturne, è talvolta necessario usare più luce. Le luci usate devono essere installate in modo che non proiettino riflessi e/o ombre sulle immagini. Per le riprese di videosorveglianza nascoste, è possibile usare anche sistemi di illuminazione a infrarossi (IR) anziché luci normali, cioè la cosiddetta “luce bianca”. La luce a infrarossi non è percettibile dall’occhio umano; poiché pur essendo sufficiente per consentire alle telecamere IR di acquisire le immagini non è visibile all’occhio umano. Le telecamere sensibili alla luce a infrarossi possono essere collegate direttamente a una rete o a un server vide. Nota: le telecamere a colori non funzionano con la luce a infrarossi. Alcune telecamere sono in grado di passare automaticamente dalla modalità di ripresa diurna a quella IR, utile per le riprese notturne, in cui le immagini vengono acquisite in bianco e nero. Per ulteriori informazioni sulla funzione Giorno/Notte, vedere il Capitolo 3.5, pagina 27. 4.2. Uso delle telecamere analogiche con i video server Tutti i tipi di telecamere analogiche – come quelle fisse, a cupola, per interni, esterni, a cupola fisse, PTZ e speciali – possono essere integrate nei sistemi di rete mediante un video server. In questo caso, il cavo coassiale della telecamera analogica viene semplicemente collegato all’ingresso analogico del video server, che ha il compito di digitalizzare, comprimere e trasmettere il video su una rete LAN o su Internet. Il video trasmesso in rete è identico ai flussi video generati dalle telecamere di rete e può quindi essere integrato in qualsiasi sistema video di rete. In altre parole, è sufficiente un video server per trasformare una telecamera analogica in una telecamera di rete. Telecamera analogica connessa al video server Camera analogica Cavo coassiale analogico Axis Video Server LAN/ Internet Possono essere utilizzati molti tipi di video server, a seconda della configurazione, del numero di telecamere, del tipo di telecamere e della disponibilità o meno di cavi coassiali. 4.2.1. Video server installati in rack La maggior parte delle aziende preferisce installare e centralizzare tutte le attrezzature in un’unica area dedicata per poter gestire e controllare le informazioni riservate in un ambiente sicuro e protetto. Se nell’edificio sono installate molte telecamere analogiche, ciò comporta la necessità di collegare numerosi cavi coassiali alla sala controllo. Se i cavi coassiali sono già stati installati e collegati alla sala di controllo, è possibile migliorare le prestazioni dell’installazione utilizzando un rack per video server che consente di installare più video server blade in un unico rack in modo da poterli gestire centralmente. Il rack contiene slot per un massimo di 12 video server blade intercambiabili, consente di stabilire connessioni di rete e seriali, ed è munito di connettori I/O sul retro di ciascuno slot nonché di un unico alimentatore. Un rack 3U da 19” può generalmente contenere fino a 48 canali che lavorano alla massima velocità di trasmissione, quindi costituisce una soluzione ad alta densità utile per limitare lo spazio occupato. 36 considerazioni sulle telecamere - capitolo 4 Rack completamente connesso da cavi coax AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade VIDEO 4 VIDEO 4 VIDEO 4 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 4 AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade VIDEO 4 VIDEO 4 VIDEO 4 VIDEO 4 AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade AXIS 2400+ Blade VIDEO 4 VIDEO 4 VIDEO 4 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 4 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 3 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 3 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 2 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 VIDEO 1 4.2.2. Video server indipendenti Nelle installazioni di videosorveglianza costituite da telecamere analogiche in cui non sono ancora stati installati cavi coassiali, può essere utile collegare un video server indipendente vicino alle telecamere analogiche del sistema. Oltre a ridurre i costi dei cavi richiesti per la trasmissione del video, questa soluzione offre l’ulteriore vantaggio di consentire la trasmissione di immagini di buona qualità anche a lunghe distanze, a differenza dei cavi coassiali che tendono a degradare la qualità delle immagini man mano che la distanza aumenta. I video server generano immagini digitali che non sono influenzate dalla distanza. Custodia con telecamera analogica e video server installati 4.2.3. Video server con telecamere PTZ e a cupola Le telecamere PTZ possono essere collegate a video server indipendenti o installati in rack utilizzando la porta seriale (RS232/422/485) incorporata nel video server. L’uso di un video server installato in prossimità della telecamera elimina la necessità di usare cavi seriali diversi per il controllo del meccanismo PTZ. Inoltre, questa soluzione consente anche di effettuare un controllo PTZ su lunghe distanze tramite Internet. Per controllare una telecamera PTZ specifica, è necessario installare nel video server uno speciale driver. Sui video server Axis è possibile caricare i driver PTZ per le telecamere PTZ e dome più comuni. È anche possibile usare il driver installato sul PC che esegue il software per la gestione del video, se la porta seriale del PC è stata configurata come server seriale, ossia è in grado di trasmettere comandi. 37 capitolo 4 - considerazioni sulle telecamere Telecamera analogica Dome/PTZ connessa al Video Server Axis PTZ/Dome Camera Cavo coassiale analogico Axis Video Server LAN/ Internet 4.2.4. Decodificatori video In alcune installazioni è necessario poter monitorare i flussi video e audio di rete utilizzando le apparecchiature analogiche disponibili. L’uso di un decoder video di rete permette di riconvertire i flussi video e audio di rete in segnali analogici che possano essere visualizzati su normali schermi televisivi, monitor analogici e switch video. I codificatori/decodificatori offrono una soluzione economica per trasmettere video analogico su lunghe distanze (mediante la conversione la segnali da analogici a digitali e la riconversione in segnali analogici). Casa Web Browser Axis Network Cameras IP NETWORK INTERNET Ufficio Axis Video Server PC con software di management Camere analogiche AXIS 292 Network Video Decoder Axis Network Video Decoder Monitor I decodificatori video di rete permettono di usare i monitor digitali già installati per ricevere video e audio dalle telecamere analogiche o dai sistemi analogici remoti, che vengono considerati workstation locali, anche se di fatto sono ubicati in città diverse. 38 tecnologia di rete ip - capitolo 5 Tecnologia di rete IP Il protocollo IP (Internet Protocol) è il protocollo di comunicazione attualmente più usato, poiché costituisce il protocollo di base usato per le comunicazioni tramite Internet, compresi la posta elettronica, il Web e le applicazioni multimediali. Una delle ragioni della sua popolarità risiede nella sua scalabilità. Ciò significa, in altre parole, che questo protocollo può essere usato sia per le piccole installazioni che per quelle di dimensioni maggiori, perché è in grado di garantire prestazioni elevate, costi ridotti e un’ampia compatibilità con attrezzature e tecnologie consolidate. Questo capitolo fornisce una descrizione generale delle diverse tecnologie basate su IP che possono essere usate per sfruttare in modo ottimale le funzionalità dei sistemi video di rete. 5.1. Ethernet La maggior parte dei computer attualmente installati negli uffici utilizza generalmente il protocollo TCP/IP ed è collegato ad altri sistemi tramite una rete Ethernet. Ethernet consente di disporre di una rete veloce a un costo ridotto. La maggior parte dei computer attualmente in commercio ha un’interfaccia Ethernet integrata o è predisposta per l’installazione di una scheda di interfaccia di rete (NIC). Tipi di protocolli Ethernet più diffusi: 10 Mbit/s (10 Mbps) Ethernet Questo standard, raramente utilizzato per le reti a causa della sua ridotta capacità, è stato sostituito alla metà degli anni ’90 con lo standard 100 Mbit/s Ethernet. La topologia più comunemente utilizzata con il protocollo 10 Mbit/s Ethernet era nota con il nome di 10BASE-T. Questa tipologia prevede l’uso di 4 fili (due fili a doppino incrociato) alloggiati all’interno di un cavo Cat. 3 o Cat. 5. Al centro viene installato un hub o switch, che dispone di una porta per ciascun nodo. La stessa configurazione viene usata anche per Fast Ethernet e Gigabit Ethernet. Fast Ethernet (100 Mbit/s) Fast Ethernet, che supporta velocità di trasmissione dati fino a 100 Mbit/s, è il tipo di protocollo Ethernet più comunemente usato nelle reti di oggi. Lo standard principale prende il nome di 100BASE-T. Pur essendo più recente e più veloce rispetto allo standard 10 Mbit Ethernet, questo protocollo ne condivide tutte le caratteristiche di base. Lo standard 1000 Mbit/s può essere diviso in: 39 capitolo 5 - tecnologia di rete ip 00BASE-TX: che prevede l’uso di cavi in rame a doppino incrociato (Cat. 5). 1 100BASE-FX: che assicura velocità di trasmissione 100 Mbit/s Ethernet su cavi in fibre ottiche. Nota: la maggior parte degli switch di rete 100 Mbit supporta sia lo standard 10 che 100 Mbit per garantire la compatibilità con i sistemi esistenti (generalmente chiamati switch di rete 10/100). ■ ■ Gigabit Ethernet (1000 Mbit/s) È lo standard corrente utilizzato dai produttori di computer desktop collegati in rete. Tuttavia, questo standard viene soprattutto utilizzato per le dorsali che collegano i server agli switch di rete. 1000BASE-T è ampiamente utilizzato e può essere suddiviso in: 1000BASE-T: velocità di trasmissione pari a 1 Gbit/s su cavi in rame Cat. 5 o Cat. 6. 1000BASE-SX: velocità di trasmissione pari a 1 Gbit/s su cavi in fibre Multi-mode (fino a distanze massime di 550 m). ■ 1000BASE-LX: velocità di trasmissione pari a 1 Gbit/s su cavi in fibre Multi-mode (fino a distanze massime di 550 m); se utilizzato con cavi in fibre Single-mode, può essere ottimizzato anche per distanze più lunghe (fino a 10 km). ■ 1000BASE-LH: velocità di trasmissione pari a 1 Gbit/s su cavi in fibre Single-mode (fino a distanze massime di 100 km); questa è la soluzione più idonea per le grandi distanze. ■ ■ 10 Gigabit Ethernet (10 000 Mbit/s) Questo nuovo standard viene sempre più diffusamente utilizzato per le dorsali di reti aziendali. Lo standard 10 Gigabit Ethernet utilizza sette diversi tipi di supporti per le reti LAN, WAN e MAN (Metropolitan Area Network). I suoi requisiti sono attualmente stati raggruppati in uno standard supplementare, IEEE 802.3ae, che verrà integrato nella nuova versione dello standard IEEE 802.3. Gigabit Axis Network Cameras Network Switch PC Server per Video Management 10/100 Ethernet 5.2. Power over Ethernet Power over Ethernet (PoE) è una tecnologia che permette di fornire alimentazione tramite l’infrastruttura della rete LAN. In altre parole, permette di alimentare altre periferiche di rete, come i telefoni IP o le telecamere di rete, utilizzando lo stesso cavo utilizzato per la connessione di rete. Questa soluzione elimina la necessità di usare prese di alimentazione nei punti di installazione delle telecamere e semplifica l’installazione di gruppi di continuità (UPS) capaci di garantire un funzionamento continuativo, 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana. La tecnologia PoE è disciplinata da uno standard denominato IEEE 802.3af ed è appositamente progettata per non interferire con la trasmissione dei dati o ridurre la portata della rete. L’alimentazione viene trasmessa tramite l’infrastruttura LAN appena viene rilevato un terminale compatibile e bloccata se vengono rilevate periferiche più vecchie non compatibili con questa tecnologia. Questa funzione permette dunque agli utenti di utilizzare contemporaneamente in rete periferiche compatibili o meno con la tecnologia PoE, con la massima flessibilità e in tutta sicurezza. 40 tecnologia di rete ip - capitolo 5 Lo standard assicura una potenza massima di 15,4 W sul lato dello switch o del midspan, che equivale a un consumo massimo di 12,9 W sul lato della periferica/telecamera. Pertanto, è la soluzione ideale per le telecamere di rete. Le telecamere per esterni, PTZ e Dome richiedono generalmente una maggiore potenza e non sono pertanto indicate per l’uso con la tecnologia PoE. Alcuni produttori offrono anche prodotti personalizzati proprietari capaci di garantire la potenza sufficiente ad alimentare queste applicazioni, tuttavia trattandosi di prodotti personalizzati non è sempre possibile assicurare l’interoperabilità tra le varie marche. Lo standard 802.3af supporta anche la cosiddetta classificazione dell’alimentazione che permette all’unità PoE e alle altre periferiche di “negoziare” la quantità di alimentazione necessaria. Ciò significa, ad esempio, che uno switch intelligente può riservare una quantità di alimentazione sufficiente e idonea per la periferica (telecamera), con il conseguente vantaggio che lo switch può essere utilizzato con un maggior numero di uscite PoE. Uso di Power over Ethernet PoE utilizza i cavi di rete standard (ad esempio i cavi Cat. 5) per fornire l’alimentazione alle periferiche connesse in rete tramite le porte dati. La maggior parte dei produttori di switch di rete di oggi fornisce il supporto per PoE integrato. Gli utenti che già dispongono di un’infrastruttura di rete basata su switch possono usufruire della stessa funzionalità, aggiungendo semplicemente un cosiddetto midspan allo switch, che aggiunge potenza al cavo di rete. Tutte le telecamere di rete senza tecnologia PoE incorporata possono essere integrate in un sistema PoE mediante uno splitter attivo. Il diagramma che segue dimostra che una telecamera di rete alimentata tramite il cavo di rete può continuare a funzionare anche in caso di interruzione dell’alimentazione. Generatore alternativo di alimentazione (UPS) Axis Network Camera integrata con PoE 3115 4 0 0 1 Midspan Network Switch Power Ethernet P o w e r D s in e Active Splitter Axis Network Camera senza PoE Power over Ethernet 5.3. Reti wireless Sebbene le reti cablate siano ampiamente diffuse, l’uso di una rete wireless può talvolta offrire maggiori vantaggi funzionali ed economici. Questa tipologia di rete può essere utile, ad esempio, negli edifici protetti dove l’installazione di cavi rischierebbe di danneggiare gli interni o nelle strutture in cui è necessario spostare regolarmente le telecamere in punti diversi senza dover reinstallare i cavi, come nel caso specifico dei punti vendita al dettaglio. La tecnologia wireless viene anche comunemente usata per collegare edifici o siti senza ricorrere a complessi e costosi lavori di scavo. La tecnologia wireless può essere utilizzata al di là dei limiti fisici delle reti, poiché può essere impiegata con sistemi video sia analogici che di rete. Le due categorie principali di comunicazioni wireless sono le seguenti: 41 capitolo 5 ■ ■ ■ ■ - tecnologia di rete ip ireless LAN (chiamata anche WLAN): W Una LAN è per definizione una rete locale, cioè una rete che copre distanze limitate, generalmente installata all’interno di edifici. Gli standard per le reti wireless sono oggi ampiamente consolidati, tanto che è possibile usare insieme periferiche di più produttori. ridge wireless B Per poter collegare edifici o siti con collegamenti ad alta velocità, è necessario usare un collegamento dati point-to-point capace di coprire lunghe distanze e garantire velocità elevate. Le due tecnologie più comunemente usate sono i raggi a microonde e laser. Standard LAN wireless 802.11a Standard che utilizza una larghezza di banda pari a 5 GHz e garantisce una velocità effettiva pari a ~24 Mbps, in ambienti esterni e fino a distanze di 30 m (100 piedi). Questo standard è supportato solo da un numero limitato di prodotti. La larghezza di banda teorica è 54 Mbps. 802.11b Standard che garantisce una velocità effettiva di ~5 Mbps in ambienti esterni, fino a distanze massime di 100 m (300 piedi). Questo standard usa la banda 2,4 GHz. La larghezza di banda teorica è 11 Mbps. 802.11g Rappresenta lo standard più comunemente utilizzato che offre prestazioni migliori rispetto allo standard 802.11b, con velocità di trasmissione effettive massime di ~24 Mbps in ambienti esterni, fino a distanze massime di 100 m (300 piedi). Questo standard usa la banda 2,4 GHz e ha una larghezza di banda teorica di 54 Mbps. 802.11n Versione successiva dello standard 802.11 Wireless LAN. La velocità effettiva sarà superiore a 100Mbps. Accesso wireless a banda larga 802.16 - WiMAX Lo standard IEEE 802.16, noto anche con il nome di WiMAX, definisce le specifiche per le reti metropolitane wireless fisse a banda larga (MAN) basate su un‘architettura punto-multipunto. Lo standard disciplina l‘uso della larghezza di banda entro gli intervalli di frequenza compresi tra 10GHz e 66GHz, e inferiori a 11GHz. 802.16 supporta velocità di caricamento/download in bit estremamente elevate su stazioni base situate a una distanza massima di 50km/30 miglia, utile per la gestione di servizi di tipo VoIP. 42 tecnologia di rete ip - capitolo 5 Tipica rete con connessioni cavo e wireless Wireless Access Point Server Network Switch Axis Network Camera Wireless Device Point Axis Network Camera PC Client Axis Network Camera Questo diagramma illustra un utilizzo comune della tecnologia wireless: ■ ■ ui il punto centrale è lo switch. A sinistra, un server e un PC client, sono connessi tramite rete cablata Q Ethernet. Vicino allo switch c‘è un access point wireless. Questo dispositivo gestisce tutti i dispositivi wireless nell‘area. Nel diagramma sono rappresentati due dispositivi wireless: - L‘Axis 207W Network Camera. Questa telecamera ha il supporto integrato per la connessione wireless. - Un device point wireless. Questo dispositivo offre comunicazione wireless e si connette direttamente all‘access point. E‘ anche possibile collegare il server e il PC via wireless. Ma siccome la banda della rete wireless è limitata rispetto a quella cablata, l‘ideale è sempre usare la rete via cavo quando possibile. Informazioni sulla protezione delle reti wireless La natura stessa delle comunicazioni wireless fa sì che qualsiasi utente in possesso di un dispositivo wireless, che si trovi nell’area di copertura della rete, possa collegarsi alla rete e condividerne i servizi. Ciò spiega perché è così importante proteggere le reti. Per ulteriori informazioni sulla protezione delle reti wireless, vedere la sezione 5.5.2 a pagina 48. Bridge wireless Alcune soluzioni utilizzano standard diversi, rispetto all’ultra-diffuso standard 802.11, che garantiscono prestazioni di gran lunga superiori e la possibilità di usare cavi di maggiore lunghezza con un livello di protezione molto elevato. Questi standard prevedono l’uso di altri sistemi a radiofrequenza come i collegamenti a microonde. Un’altra tecnologia molto diffusa è quella basata su sistemi ottici quali i collegamenti laser. I collegamenti a microonde offrono velocità fino a 1000 Mbps fino a distanze massime di 80 km (130 miglia). Per collegare distanze non coperte dalla portata di questi sistemi, è possibile anche usare i sistemi di comunicazione satellitare. Tuttavia, la modalità di trasmissione di questi sistemi, che prevede l’invio/la ricezione dei dati al/dal satellite, può incrementare significativamente la latenza (nell’ordine di molti secondi) e li rende pertanto inadeguati per funzioni come il controllo manuale delle telecamere Dome e le applicazioni per le video conferenze, in cui è generalmente richiesta una bassa latenza. Inoltre, se la larghezza di banda richiesta è molto alta, i sistemi satellitari possono rivelarsi molto costosi. 43 capitolo 5 - tecnologia di rete ip 5.4. Metodi per il trasporto di dati 5.4.1. Indirizzi IP L‘indirizzo IP (Internet Protocol address) è un numero univoco utilizzato dalle periferiche per identificarsi e comunicare in reti che utilizzano il protocollo IP. Ciascun indirizzo IP è costituito da quattro numeri separati da un punto (“.”). Ciascun numero deve essere compreso tra 0 e 255. Un esempio tipico di indirizzo potrebbe essere “192.36.253.80”. L‘indirizzo IP è ulteriormente diviso in due sezioni che identificano rispettivamente la rete e l‘host. Il limite tra queste due sezioni è la cosiddetta netmask o lunghezza del prefisso. Una netmask con il numero 255.255.255.0 indica che i primi 3 byte sono riservati all‘indirizzo di rete e che l‘ultimo byte è riservato all‘indirizzo dell‘host. L‘indirizzo può anche essere delimitato tramite la lunghezza del prefisso. Nel caso dell‘esempio precedente, la lunghezza del prefisso sarebbe equivalente a 24 bit (ad esempio 192.36.253.80/24) Alcuni blocchi di indirizzi sono riservati per l‘uso su reti private: 10.0.0.0/8 172.16.0.0/12 192.168.0.0/16 (netmask 255.0.0.0) (netmask 255.240.0.0) (netmask 255.255.0.0) Questi indirizzi vengono usati su reti Internet private, e non possono essere usati sulla rete Internet pubblica. 5.4.2. IPv6 IPv6, ovvero la versione 6 del protocollo IP, è stato progettato come aggiornamento avanzato della versione precedente e verrà utilizzato insieme alla versione 4 per un periodo limitato di tempo. Il protocollo IPv6 è stato progettato per consentire una crescita graduale di Internet, sia in termini di numero di host che di volume complessivo di traffico trasmesso. Il vantaggio più evidente del protocollo IPv6 rispetto al protocollo IPv4 deriva dalla maggiore lunghezza degli indirizzi, incrementata da 32 a 128 bit. Questo ampliamento è stato introdotto in vista della crescita di Internet, ovvero per permettere un uso illimitato (per scopi diversi) di reti e sistemi. Il protocollo IPv6, ad esempio, prevede l‘assegnazione di un indirizzo univoco a cellulari e periferiche portatili elettroniche. 44 tecnologia di rete ip - capitolo 5 5.4.3. Protocolli per il trasporto dei dati usati nei sistemi video di rete Il protocollo più comunemente usato per la trasmissione di dati in rete è la suite di protocolli TCP/ IP. Il protocollo TCP/IP funge da “portante” per molti altri protocolli; ad esempio per il protocollo HTTP (Hyper Text Transfer Protocol) utilizzato per visualizzare le pagine Web su server collegati a Internet. Protocolli e porte TCP/IP utilizzati sui sistemi video di rete I protocolli e le porte più comunemente utilizzati per il trasferimento di video in rete comprendono: Protocollo Protocollo di trasporto Porta Utilizzo comune Utilizzo peril video in rete FTP File Transfer Protocol TCP 21 Trasporto file su Internet/intranet Trasporto di immagini o video da una network camera/video server a un server FTP o ad un‘applicazione SMTP Simple Mail Transfer Protocol TCP 25 Protocollo per l‘invio di email Una network camera/video server può inviare immagini o notifiche di allarme usando il client email integrato HTTP Hyper Text Transfer Protocol TCP 80 Usato per navigare sul web Il modo più comune per trasferire video da una network camera/video server dove il dispositivo di video in rete lavora essenzialmente come web server HTTPS Hypertext Transfer Protocol over Secure Socket Layer TCP 443 Usato per offrire l‘accesso sicuro alle pagine web tramite crittografia Trasmissione sicura di video da una network camera/video server può anche essere usato per inviare certificati digitali X.509 RTP Real Time Protocol UDP/TCP Non definita RTP rende standard la trasmissione di video e audio su Internet. Spesso usato per streaming e videoconferenza La trasmissione può essere sia unicast (one to one) che multicast (one to many) RTSP Real Time Streaming Protocol TCP 554 Utilizzato per configurare e monitorare le sessioni multimediali su RTP IP utilizza due protocolli: TCP (Transmission Control Protocol) e UDP (User Datagram Protocol). Il protocollo TCP offre un canale di trasmissione affidabile e basato su connessione in grado di suddividere grandi volumi in dati in pacchetti più piccoli che possano essere trasmessi sulla rete fisica. Questo protocollo verifica inoltre che i dati trasmessi da un lato della rete vengano ricevuti sull’altro lato. Il protocollo UDP è invece un protocollo non basato su alcuna connessione che non garantisce l’effettiva consegna dei dati e lascia quindi all’applicazione il compito di effettuare il controllo delle trasmissioni e la verifica degli errori. Il protocollo TCP viene generalmente usato quando la sicurezza delle comunicazioni ha la priorità sulla latenza di trasmissione. Tuttavia, le ripetute trasmissioni che si verificano con il protocollo TCP possono provocare ritardi significativi. Il protocollo UDP non prevede la possibilità di ritrasmettere i dati persi, quindi non esiste il rischio di ritardi. 45 capitolo 5 - tecnologia di rete ip 5.4.4. Metodi di trasmissione usati dai sistemi video di rete: Unicasting, Multicasting e Broadcasting I dati possono essere trasmessi in rete in tre modi diversi: ■ ■ ■ nicast - il mittente e il destinatario comunicano utilizzando uno schema point-to-point. I pacchetti U dati vengono inviati solo a un destinatario, quindi gli altri computer della rete non hanno la necessità di elaborare le informazioni. ulticast - comunicazione tra un unico mittente e più destinatari collegati in rete. Le tecnologie M multicast vengono utilizzate per ridurre il traffico di rete nel caso in cui più destinatari abbiano l’esigenza di visualizzare simultaneamente la stessa fonte, poiché consentono di trasmettere contemporaneamente un unico flusso di dati a centinaia di destinatari. La principale differenza rispetto al metodo unicasting risiede nel fatto che il flusso video deve essere inviato una sola volta. Il multicasting (o IP-Multicasting) viene comunemente usato per le trasmissioni RTP. roadcast - trasmissione di tipo da “uno-a-tutti”. Sulle reti LAN, questi tipi di trasmissioni vengono B generalmente usati solo su alcuni segmenti specifici della rete e non sono generalmente idonei per la trasmissione di video in rete. 5.5. Protezione delle reti Esistono molti modi per proteggere la rete e le comunicazioni tra la rete e i client. È possibile controllare e proteggere tutto ciò che è connesso alla rete, dai dati trasmessi, all’uso e l’accessibilità. 5.5.1. Trasmissioni protette Utilizzare modalità di trasmissione protette è un po’ come usare un corriere per inviare documenti di valore e riservati a un’altra persona. Al momento della consegna, il corriere chiede generalmente al destinatario di comprovare la propria identità. Questa operazione permette al mittente di decidere se il destinatario è quello desiderato e se è affidabile. Se tutto è a posto, la valigetta chiusa e sigillata viene consegnata alla persona che provvede a farla avere al destinatario. Al momento della consegna al destinatario viene effettuata nuovamente la stessa procedura e viene verificata l’integrità del sigillo. Appena il corriere si allontana, il destinatario apre la valigetta ed estrae il documento per leggerlo. Le comunicazioni protette sono simili all’esempio descritto e comportano tre diversi passaggi: Autenticazione Il primo passaggio richiesto è l’identificazione dell’utente o del dispositivo in rete sul lato remoto. Questa operazione viene effettuata fornendo un elemento di identificazione alla rete/al sistema; ad esempio un nome utente e una password, un certificato X509 (SSL) e l‘uso dello standard 802.1x. Autorizzazione Il passaggio successivo consiste nel far autorizzare e accettare l’autenticazione, ossia nel verificare che il dispositivo corrisponda effettivamente ai dati di identificazione forniti. Questa operazione viene effettuata confrontando i dati di identificazione forniti con le identità valide e approvate contenute nel database o in un apposito elenco. Al termine della fase di autorizzazione, il dispositivo viene collegato e attivato nel sistema. 46 tecnologia di rete ip- capitolo 5 Funzionamento della modalità di autenticazione IEEE 802.1x Introdotto per rispondere alla necessità della comunità wireless di disporre di metodi di protezione più sicuri, lo standard 802.1x è uno dei metodi di autenticazione più comunemente usati. IEEE 802.1X autentica le periferiche connesse a una porta LAN stabilendo una connessione punto a punto oppure impedendo l‘accesso dalla porta in caso di errore di autenticazione. Come funziona I client e i server delle reti 802.1x si autenticano utilizzando certificati digitali forniti da un ente di certificazione. Questi certificati vengono quindi convalidati da una terza parte, come un server di autenticazione, chiamato server RADIUS, come Microsoft Internet Authentication Service. Le periferiche network video di Axis inviano il certificato allo switch di rete, che a sua volta lo inoltra al server RADIUS. Il server RADIUS convalida o respinge il certificato inviando una risposta allo switch, che a sua volta autorizza o meno l‘accesso in rete tramite la porta preconfigurata. Grazie a questo approccio, i socket di rete vengono lasciati aperti e disponibili, il che significa che il punto di accesso autorizza il collegamento alla rete solo dopo che la periferica è stata identificata correttamente. Privacy Il passaggio finale consiste nell’applicare il livello di privacy richiesto. Questa operazione viene effettuata crittografando le comunicazioni per impedire che utenti non autorizzati possano usare/leggere i dati. L’uso della crittografia può ridurre significativamente le prestazioni, a seconda del tipo di implementazione e crittografia usato. La privacy può essere assicurata in molti modi. Due dei metodi più comunemente usati sono i metodi VPN e SSL/TLS (chiamato anche HTTPS): ■ ■ ■ ■ PN (Virtual Private Network) V Le reti VPN permettono di creare un tunnel protetto tra i singoli punti della rete VPN e di consentire quindi l’accesso solo ai dispositivi in possesso della “chiave” corretta. Quindi, i dispositivi di rete situati tra il client e il server non saranno in grado di accedere o visualizzare i dati. Le reti VPN permettono di collegare più siti tramite Internet in modo sicuro e in modalità protetta. SSL/TLS Un altro sistema per garantire la riservatezza dei dati consiste nell’applicare la crittografia ai dati stessi. In questo caso non viene adottato un collegamento basato su un canale protetto come per le reti VPN, poiché la protezione viene applicata ai dati stessi. Esistono molti metodi di crittografia; ad esempio SSL, WEP e WPA. Gli ultimi due metodi vengono principalmente usati per le reti wireless. Con il metodo SSL, che viene spesso chiamato HTTPS, il dispositivo o il computer installano un certificato nell’unità. Il certificato può essere emesso localmente dall’utente o da un ente esterno come Verisign. VPN Tunnel SSL/TLS encryption DATA DATA Sicuro Non sicuro 47 capitolo 5 - tecnologia di rete ip 5.5.2. Protezione delle reti wireless La natura stessa delle comunicazioni wireless rende possibile a tutte le periferiche wireless presenti nell‘area coperta dalla rete di unirsi alla rete e usare i servizi condivisi. Ecco perché la sicurezza è così importante. WEP WEP (Wireless Equivalent Privacy) applica la crittografia RSA RC4 alle comunicazioni per impedire agli utenti sprovvisti della chiave corretta di accedere alla rete. Tuttavia, poiché la crittografia WEP presenta alcuni difetti che non escludono il rischio di possibili attacchi, non è generalmente in grado di fornire un livello di protezione di base. I difetti principali risiedono nell‘uso di una chiave di crittografia statica e di un vettore di inizializzazione corto. Poiché è relativamente semplice „attaccare“ le trasmissioni WEP con sistemi standard, è preferibile non scegliere questo metodo per le reti wireless. WPA WPA ((WiFi Protected Access) colma la maggior parte delle lacune della tecnologia WEP. Con WPA, la chiave viene sostituita per ogni fotogramma trasmesso tramite il protocollo TKIP (Temporal Key Integrity Protocol). La lunghezza del protocollo di inizializzazione è di 48 bit, ovvero maggiore rispetto ai 24 bit del metodo WEP. WPA offre un livello di protezione di base per le reti wireless. Per proteggere in modo ottimale le reti wireless, è tuttavia preferibile usare il metodo WPA2, che utilizza il protocollo AES (Advanced Encryption Standard) anziché TKIP. AES rappresenta il miglior sistema di crittografia attualmente disponibile per le reti wireless. WPA2 comprende anche l‘autenticazione 802.1x (vedere la sezione relativa al metodo di autenticazione 802.1x). 5.5.3. Protezione dei singoli dispositivi Proteggere la rete significa anche proteggere i singoli dispositivi dalle intrusioni, ad esempio dai tentativi degli utenti non autorizzati di accedere ai dispositivi, o impedire l’ingresso di virus o altri elementi nocivi. L’accesso ai PC e ai server può essere protetto utilizzando nomi utente e password, che devono avere una lunghezza minima di 6 caratteri (meglio se più lunga), e contenere numeri e lettere (maiuscole o minuscole). Nel caso specifico dei PC, è anche possibile usare scanner di impronte digitali e smart card per garantire una maggiore protezione e accelerare il processo di login. Per proteggere un dispositivo da virus, worm o altri elementi dannosi, può essere utile installare un programma antivirus di buona qualità con definizioni dei virus aggiornate. Tale programma deve essere installato su tutti i computer. I sistemi operativi devono invece essere aggiornati regolarmente con i service pack e le patch rilasciati dal produttore. Le LAN collegate a Internet devono essere protette da un firewall, che funge da “guardia”, bloccando o limitando il traffico diretto a, o ricevuto da, Internet. Il firewall può essere usato anche per filtrare le informazioni o limitare l’accesso ad alcuni siti remoti. 48 tecnologia di rete ip - capitolo 5 5.6. QoS (Quality of Service) La tendenza attuale è quella di raggruppare reti diverse in un‘unica rete IP, come accade in particolare per le reti telefoniche e video (CCTV). Ciò pone in evidenza la necessità di gestire le risorse di rete condivise per poter soddisfare in modo ottimale i requisiti dei singoli servizi. Una possibile soluzione consiste nel lasciare ai router e agli switch di rete la libertà di selezionare la modalità operativa a seconda del tipo di servizio (voce, dati o video), man mano che i dati vengono trasferiti in rete. Questa tecnica viene chiamata DiffServ (Differentiated Services). L‘uso di QoS permette di utilizzare più applicazioni di rete sulla stessa rete senza occupare la larghezza di banda dedicata delle singole periferiche. Definizione L‘espressione „Qualità del servizio“ identifica una serie di tecnologie usate per garantire la qualità dei singoli servizi disponibili in rete. Nel caso specifico di una rete, la qualità può essere il mantenimento della larghezza di banda, di una bassa latenza, l‘assenza di pacchetti persi, ecc. I vantaggi principali delle reti QoS sono i seguenti: ■ ■ Sono in grado di selezionare la priorità delle trasmissioni e di elaborare quindi i flussi di dati critici prima di quelli con priorità minore. Garantiscono una maggiore affidabilità poiché sono in grado di controllare la quantità di larghezza di banda utilizzata dalle singole applicazioni e di evitare quindi che venga utilizzata la larghezza di banda di altre periferiche/applicazioni. QoS e network video: requisiti Per poter usare QoS in una rete con componenti network video, devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: ■ ■ Tutti gli switch e i router della rete devono fornire supporto per QoS. Questa condizione è indispensabile per poter disporre della funzionalità QoS end-to-end. Tutti i prodotti network video devono essere predisposti per QoS. Scenario QoS Figura 1: rete standard (senza supporto per QoS) PC 3 PC 1 FTP Router 1 Router 2 100 Mbit Camera 1 100 Mbit FTP Switch 1 Video 10 Mbit Switch 2 PC 2 Video 100 Mbit Camera 2 In questo esempio, il PC1 ha il compito di gestire i flussi video delle telecamere Cam1 e Cam2, che trasmettono i dati a una velocità di 2,5 Mbps. All‘improvviso, il PC2 inizia a trasferire un file al PC3. In questo scenario, la trasmissione del file ha come effetto quello di occupare tutta la larghezza di banda di 10 Mbps, disponibile tra i router R1 e R 2, benché i flussi video tentino di mantenere la propria larghezza di banda complessiva di 5 Mbps. Ciò significa che il sistema non è più in grado di continuare a garantire la larghezza di banda riservata al sistema di videosorveglianza, quindi la velocità di trasmissione dei dati video viene ridotta. Nel caso peggiore, è possibile anche che il traffico FT consumi tutta la larghezza di banda disponibile. 49 capitolo 5 - tecnologia di rete ip Figura 2: rete con supporto per QoS PC 3 PC 1 FTP Router 1 Router 2 100 Mbit Camera 1 Switch 1 Video FTP HTTP 2 3 Video 5 100 Mbit 10 Mbit Switch 2 PC 2 100 Mbit Camera 2 Il router R1 è stato configurato per allocare fino a 5 Mbps della larghezza di banda totale di 10 Mbps ai flussi video. Le applicazioni FTP possono usare 2 Mbps mentre le applicazioni HTTP e di altra natura possono usare fino a 3 Mbps. Grazie a questa suddivisione, i flussi video possono sempre disporre della larghezza di banda necessaria. I trasferimenti dei file sono considerati meno importanti e possono quindi utilizzare una minore larghezza di banda rispetto ad altre applicazioni, e parte della restante larghezza di banda può comunque esser utilizzata per la navigazione su Internet e altre applicazioni. Ovviamente i limiti massimi si applicano solo nel caso in cui ci sia traffico in rete. La larghezza di banda inutilizzata, se disponibile, può essere usata da tutti i tipi di applicazioni. Concernente il traffico Pan Tilt Zoom (PTZ) Le applicazioni PTZ sono spesso considerate critiche e richiedono una bassa latenza per poter „rispondere“ tempestivamente nel caso in cui vengano rilevati movimenti. Questo è un esempio tipico in cui è possibile usare QoS per garantire la disponibilità della larghezza di banda minima richiesta. Il controllo QoS delle applicazioni PTZ sui prodotti network video di Axis è gestito dal visualizzatore ActiveX AXIS Media Control (AMC), che viene installato automaticamente quando si accede per la prima volta al prodotto Axis tramite Microsoft Internet Explorer. 5.7. Ulteriori informazioni sulle tecnologie e le periferiche di rete Hub, switch e bridge Gli hub fungono essenzialmente come “scatole di connessione” poiché permettono a più dispositivi di condividere la stessa connessione Ethernet. Ciascun hub può essere generalmente collegato a 5-24 dispositivi, quindi se si utilizzano più dispositivi è sufficiente aggiungere un altro hub. La rete può essere resa più veloce mediante l’installazione di hub commutati, che consentono a più pacchetti dati di essere trasmessi contemporaneamente. Gateway e router Gateway e Router sono fondamentalmente pacchetti di spedizione che operano a livello 3 (ad es. a livello IP). Le decisioni spedite sono prese in base agli indirizzi IP e alle tabelle di IP routing. Un gateway rende possibile la connessione fra due network di diverse tecnologie all‘interno di una stessa network. Ad esempio, una network Ethernet puó essere connessa con una network Token-Ring. Router NAT Tutti i dispositivi direttamente collegati a Internet devono avere un indirizzo IP pubblico univoco. Questi indirizzi possono essere acquistati dai provider di servizi Internet (ISP). La rete può essere ulte50 tecnologia di rete ip - capitolo 5 riormente separata da Internet mediante un dispositivo chiamato NAT (Network Address Translator) che permette di collegare una rete LAN con indirizzi privati a Internet dopo la conversione degli indirizzi interni privati in indirizzi pubblici. Gateway I gateway offrono una soluzione pratica per creare una rete locale, poiché fungono contemporaneamente da router, switch e NAT, e possono essere acquistati da più produttori. Server DHCP Amministrare gli indirizzi IP di un numero elevato di periferiche collegate in rete può essere un compito lungo e complesso. Per semplificare questo compito e ridurre al minimo il numero di indirizzi IP usati, è possibile usare un server DHCP. Questo tipo di server genera automaticamente gli indirizzi IP delle periferiche di rete al momento in cui queste vengono collegate alla rete. Server DNS Le reti di dimensioni maggiori comprendono generalmente un server DNS che è letteralmente un server di “nomi”, poiché associa e salva i nomi assegnati ai singoli indirizzi IP. Una telecamera utilizzata per controllare l’accesso a una porta può essere identificata e localizzata più facilmente tramite la parola “porta” anziché tramite il suo indirizzo IP, che potrebbe essere, ad esempio, 192.36.253.80. Firewall I firewall impediscono gli accessi non autorizzati a/da una rete privata. I firewall possono essere implementati sia nell‘hardware che nel software o in entrambi. I firewall vengono spesso usati per impedire a utenti Internet non autorizzati di accedere a reti private connesse a Interrnet e in particolare alle reti Intranet. Tutti i messaggi in arrivo e in uscita passano attraverso il firewall, che li esamina e blocca quelli che non soddisfano i requisiti di sicurezza specificati. L‘uso di firewall permette, ad esempio, di verificare che i terminali video possano accedere alle telecamere solo dopo che le comunicazioni con tutti gli altri computer sono state bloccate. DDNS e indirizzi IP dinamici Gli indirizzi DNS dinamici consentono di continuare a utilizzare i nomi di dominio anche nel caso in cui l‘indirizzo IP cambi. Ciò è particolarmente utile se si tiene conto che non tutti i computer utilizzano indirizzi IP statici. Generalmente quando un utente si collega a Internet, il provider di servizi Internet (ISP) gli assegna un indirizzo IP inutilizzato scegliendolo da un pool di indirizzi IP. Questo indirizzo è valido solo per tutta la durata della connessione. L‘assegnazione dinamica degli indirizzi consente di ampliare il pool di indirizzi IP disponibili. I provider di servizi DNS dinamici utilizzano uno speciale programma, eseguito sul computer dell‘utente, che provvede a contattare il servizio DNS ogni volta che l‘indirizzo IP fornito dal provider di servizi cambia nonché ad aggiornare il database DNS con il nuovo indirizzo IP. Ciò consente agli utenti di connettersi al sistema anche senza sapere l‘indirizzo IP nei casi in cui tali indirizzi vengano modificati spesso all‘interno del nome del dominio. Nelle applicazioni network video, è più semplice identificare una telecamera che controlla una porta di accesso come “telecamera.porta.axis.com". Tuttavia, se si utilizza il protocollo DHCP, è possibile che l‘indirizzo IP della telecamera cambi nel tempo. Quindi, è possibile che l‘associazione statica tra “telecamera.porta.axis.com” e l‘indirizzo IP “192.36.253.80” della telecamera non sia più valido. DDNS risolve il problema. “Salve, Sig. server DNS, Mi chiamo telecamera.porta.axis.com ed ho appena ricevuto un nuovo indirizzo IP 192.168.10.33. La prego di aggiornare la mia mappa.” 51 capitolo 5 - tecnologia di rete ip SNMP SNMP (Simple Network Management Protocol) è un set di protocolli utilizzabile per la gestione di reti complesse nonché per il controllo e la gestione remoti di periferiche collegate alla rete. IPSec “IP Security” (IPSec) è un set di protocolli che supporta lo scambio di pacchetti a livello IP in modalità protetta. IPsec è un protocollo ampiamente utilizzato per le reti VPN (Virtual Private Network). UPnP Universal Plug and Play (UPnP) è un‘architettura di rete che garantisce la compatibilità tra i sistemi, le applicazioni e le periferiche degli oltre 400 produttori che fanno parte del Forum Universal Plug and Play. UPnP può essere usato sia su reti cablate che wireless ed è supportato da tutti i sistemi operativi. In parole semplici, questo protocollo consente alle periferiche di connettersi rapidamente, oltre a semplificare l‘implementazione delle reti in ambienti domestici e aziendali. UPnP offre un metodo rapido per rilevare la presenza di nuove telecamere. Quando si collega una telecamera alla rete per la prima volta, il server DHCP assegna alla telecamera un indirizzo talvolta sconosciuto. Con UPnP è possibile ricercare e visualizzare tutte le telecamere presenti in rete. Per ulteriori informazioni sulle tecnologie e le periferiche di rete, visitare la pagina Web www.axis.com/products/video/about_networkvideo/ 52 sistemi di gestione video - capitolo 6 Considerazioni sui sistemi I sistemi video di oggi non vengono più usati solo per registrare e memorizzare passivamente grandi volumi di informazioni (cosa che nella maggior parte dei casi è del tutto inutile), ma anche per valutare una situazione e intraprendere le azioni correttive richieste. La disponibilità di queste funzionalità e i numerosi metodi disponibili per la gestione dei video impongono la necessità di valutare attentamente i requisiti delle applicazioni e il livello di funzionalità richiesto. Dopo questa analisi, può essere opportuno prendere in esame vari fattori per poter configurare un sistema in grado di sfruttare integralmente i vantaggi della tecnologia video di rete. Questi fattori sono descritti in dettaglio nella sezione che segue. 6.1. Considerazioni sulle caratteristiche progettuali dei sistemi 6.1.1. Larghezza di banda I prodotti di sorveglianza IP usano la larghezza di banda in base alla loro configurazione. L’utilizzo della banda da parte di una videocamera varia a seconda di diversi fattori come: ■ Dimensione delle immagini ■ Compressione ■ Velocità di frame (immagini al secondo) ■ Complessità della scena Sono numerose le tecniche attraverso cui è possibile ottenere il massimo dal proprio sistema IPSurveillance mantenendo una gestione accorta del consumo di banda, e tra queste sono comprese le seguenti: ■ ■ ommutazione delle reti: avvalendosi di una tecnica di interlacciamento attualmente comune,la C commutazione di reti, lo stesso computer fisico e la rete di sorveglianza IP possono essere separati in due reti autonome. Anche se queste reti rimangono fisicamente collegate, il commutatore di rete (switch) provvede a dividerle logicamente in due reti virtuali e indipendenti. Maggiore velocità delle reti: partendo dalla constatazione per cui il prezzo dei commutatori e dei router è in continua discesa, la convenienza delle reti Gigabyte è in crescente ascesa. Riducendo l‘effetto di una banda limitata, la tendenza a orientarsi verso reti più veloci aumenta il valore potenziale di un monitoraggio remoto attraverso le reti. 53 capitolo 6 ■ - sistemi di gestione video elocità di frame guidata dagli eventi: la velocità di 30 frame al secondo (fps) da tutte le teleV camere contemporaneamente supera di gran lunga la reale necessità della maggior parte delle applicazioni. In circostanze normali e grazie alle capacità di configurazione e all’intelligenza integrata dei nostri video server e telecamere di rete, le velocità di frame possono essere impostate su valori più bassi, ad esempio 1-3 fps, in modo da diminuire drasticamente il consumo di banda. In caso di allarme, se il sistema di rilevamento del movimento viene innescato, la velocità di frame per la registrazione può essere automaticamente impostata su un valore più alto. In molti casi, la telecamera provvederà a inviare alla rete solamente le immagini degne di essere registrate, il che corrisponde a una percentuale del 10% del tempo di funzionamento totale. Per il restante 90%, la videocamera non trasmetterà alcun dato. Calcolo dei requisiti in termini di larghezza di banda Le utilità di calcolo della larghezza di banda permettono di stabilire la larghezza di banda utilizzata da un sistema video di rete in base alle dimensioni delle immagini e alla velocità di trasmissione in fotogrammi. Inoltre, permettono anche di calcolare lo spazio richiesto per il salvataggio di una sequenza di immagini registrate. Esempio di calcolatore di banda per telecamere di rete To calculate specific bandwidth needs, a bandwidth calculator is available from the Axis web site at www.axis.com/products/video/design_tool/ 6.1.2. Archiviazione La sempre più ampia diffusione di sistemi video di rete ha imposto la necessità di incrementare la quantità di spazio su disco riservata all’archiviazione. Tutto ciò fa emergere molte altri quesiti, che possono variare dalla quantità di spazio su disco richiesta alle procedure da seguire per creare un’area di archiviazione sicura sul disco. I diversi metodi di archiviazione disponibili sono descritti nella Sezione 6.4 a pagina 61. 54 sistemi di gestione video - capitolo 6 Calcolo dello spazio necessario per l’archiviazione Spazio su disco richiesto I principali fattori di cui tenere conto per calcolare la quantità di spazio su disco richiesta sono: ■ Numero di telecamere installate ■ Numero di ore di registrazione al giorno effettuate dalla telecamera ■ Periodo massimo durante il quale devono essere archiviati i dati ■ La modalità di registrazione (rilevamento dei movimenti o registrazione in continuo) ■ Altri parametri quali la velocità di trasmissione in fotogrammi, il rapporto di compressione, la qualità e la complessità dell’immagine È utile notare che gli esempi di calcolo riportati di seguito sono solo indicativi e non tengono conto del traffico di rete o di altri fattori tecnici che possono contribuire a incrementare le dimensioni dei file oltre a quelle specificate di seguito. Gli esempi di calcolo non tengono conto nemmeno dello spazio di archiviazione necessario per il sistema operativo o il software per la gestione dei video. JPEG/Motion JPEG I requisiti di spazio per JPEG/Motion JPEG, che prevede la ricezione di singoli file, variano a seconda della velocità di trasmissione in fotogrammi, della risoluzione e della compressione: i diversi requisiti di spazio delle telecamere 1, 2 e 3, elencate nella tabella che segue, variano a seconda della velocità di trasmissione in fotogrammi al secondo e della risoluzione. Calcolo: Dimensione immagine x fotogrammi al secondo x 3600 s = KB all’ora / 1000 = MB all’ora MB all’ora x ore d’uso al giorno / 1000 = GB al giorno GB al giorno x periodo di archiviazione richiesto = Spazio richiesto per l’archiviazione Telecamera Risoluzione Dimensione immagine (KB) Immagini per secondo MB/ora Ore operative GB/giorno No. 1 CIF No. 2 CIF 13 5 234 8 1,9 13 15 702 8 5,6 No. 3 4CIF 40 15 2160 12 26 Totale riferito a 3 telecamere e un periodo di archiviazione di 30 giorni = 1002 GB MPEG-4 Nel formato MPEG-4, le immagini vengono ricevute sotto forma di flusso dati continuo, ossia non come singoli file. Quindi, in questo caso è la velocità di trasmissione in bit, che indica la quantità di dati video trasmessi, che determina la quantità di spazio necessaria per l’archiviazione. La velocità di trasmissione in bit dipende alla velocità specifica di trasmissione in fotogrammi, dalla risoluzione, dalla compressione e dal livello di movimento nella scena. Calcolo: Velocità di trasmissione in bit / 8(bit in a byte) x 3600 s = KB all’ora / 1000 = MB all’ora MB all’ora x ore d’uso al giorno / 1000 = GB al giorno GB al giorno x periodo di archiviazione richiesto = Spazio richiesto per l’archiviazione Telecamera Risoluzione Bit Rate (kBit/s) Immagini per secondo MB/ora Ore operative GB/giorno No. 1 CIF 170 5 76,5 8 0,6 No. 2 CIF 400 15 180 8 1,4 No. 3 4CIF 880 15 396 12 5 Totale riferito a 3 telecamere e periodo di archiviazione di 30 giorni = 204 GB 55 capitolo 6 - sistemi di gestione video 6.1.3. Ridondanza ■ ■ ■ ■ Il termine RAID (Redundant Array of Independent Disks) viene essenzialmente usato per indicare un metodo utilizzato per distribuire i dati su più unità disco. Questa operazione ha lo scopo di garantire la ridondanza dei dati su più dischi e consentirne il recupero in caso di guasto del disco. Per ulteriori informazioni sui metodi di archiviazione RAID, vedere la pagina 59. a replica dei dati è una funzione generalmente disponibile in molti sistemi operativi per reti che L permette di configurare i server della rete di replicare i dati degli uni sugli altri. Il backup su nastro è invece un metodo alternativo e al tempo stesso complementare, che può essere effettuato con svariate applicazioni software e componenti hardware. Le politiche di backup prevedono generalmente che i nastri con le registrazioni vengano conservati in un luogo sicuro per evitare che possano essere danneggiati da incendi o furti. luster di server: sebbene esistano vari metodi di clustering, quello più comunemente usato per C i server di database e posta consiste nell’utilizzare contemporaneamente lo stesso server con lo stesso dispositivo di archiviazione, generalmente costituito da un sistema RAID. Se si verifica un problema su uno dei server, l’altro (che ha la stessa configurazione) assume il controllo dell’applicazione. Poiché questi server condividono lo stesso indirizzo IP rendono il cosiddetto “fail-over” completamente trasparente per l’utente. Heartbeat Data Data 56 sistemi di gestione video ■ - capitolo 6 Invio del video a più destinatari: un altro metodo comunemente usato per il ripristino da disastro e l’archiviazione remota del video di rete consiste nell’inviare contemporaneamente il video a due server diversi ubicati in luoghi diversi. Questi server possono, a loro volta, essere muniti di sistemi RAID, lavorare in cluster o replicare i dati su altri server situati in ubicazioni diverse. 6.1.4. Scalabilità del sistema La scalabilità varia a seconda del tipo di sistema scelto e deve pertanto essere decisa in fase di progettazione del sistema video. ■ ■ ■ assaggi della scalabilità: i sistemi DVR hanno generalmente 4, 9 o 16 ingressi per le telecamere, P quindi possono essere scalati con 4, 9 o 16 operazioni. La presenza di 15 telecamere non pone problemi, che potrebbero però sussistere se il numero viene incrementato a 17, poiché l’aggiunta di una telecamera può comportare la necessità di aggiungere un altro DVR. I sistemi video di rete sono molto più flessibili e possono essere scalati di una telecamera alla volta. umero di telecamere per registratore: nei sistemi video di rete, il server PC registra e gestisce il N video. Questo server può essere scelto in base alle prestazioni necessarie, che vengono spesso specificate in termini di fotogrammi al secondo trasmessi complessivamente dal sistema. Se ciascuna telecamera deve essere in grado di trasmettere a una velocità di 30 fotogrammi al secondo, ciascun server sarà probabilmente in grado di registrare solo le immagini di 25 telecamere. Se è sufficiente una velocità di trasmissione di 2 fotogrammi al secondo, sarà possibile usare un unico server per gestire 300 telecamere. Tutto ciò ha lo scopo di verificare che il sistema venga usato in modo efficiente e possa essere ottimizzato. imensioni del sistema: se l’installazione è molto grande, il sistema video è semplice da scalare D poiché è possibile fornire al server PC, che gestisce il video, una maggiore potenza di elaborazione e/o potenziarne la memoria nel caso in cui il sistema debba registrare a velocità più elevate e per un periodo di tempo maggiore. L’operazione può essere ulteriormente semplificata aggiungendo semplicemente un altro server PC nella sala di controllo locale o in ubicazioni remote. 6.1.5. Controllo della velocità di trasmissione in fotogrammi I sistemi video di rete consentono di controllare il numero di fotogrammi trasmessi, a differenza dei sistemi analogici video dove “tutto il video viene trasmesso dalla telecamera in modalità continua”. La possibilità di controllare la velocità di trasmissione in fotogrammi consente di verificare che la telecamera di rete/il video server inviino le immagini solo alla velocità richiesta e che non venga trasmesso in rete video non richiesto. La telecamera di rete/il video server possono anche essere configurati per incrementare la velocità di trasmissione nel caso in cui venga rilevato un movimento. 1 secondo Sistema analogico Sistema Network Video Trasmissione video analogica: tutte le immagini sono nviate continuamente Trasmissione video in rete: la trasmissione può essere configurata 57 1 immagine salvata con entrambe le tecnologie capitolo 6 - sistemi di gestione video È inoltre possibile inviare video a velocità diversi a destinatari specifici, che può rappresentare un grosso vantaggio soprattutto se non si utilizzano collegamenti remoti con una larghezza di banda limitata. 1 secondo Registrazione remota con visualizzazione a basso frame rate Sistema Network Video Registrazione locale con visualizzazione a maggiore frame rate 6.2. Riflessioni sull’archiviazione Dischi rigidi di archiviazione Per archiviare le immagini su disco, è possibile sostanzialmente usare due approcci diversi: collegare un’unità di archiviazione al server su cui è in esecuzione l’applicazione oppure utilizzare un dispositivo di archiviazione indipendente, ossia non collegato al server su cui è in esecuzione l’applicazione. 6.2.1. Dispositivi di archiviazione collegati al server Axis Network Cameras PC Server con software di video management Network switch, broadband router o corporate firewall Questa è probabilmente la soluzione più comunemente usata nelle installazioni medio-piccole. In questo caso il disco rigido è situato sullo stesso PC su cui è in esecuzione il software per la gestione del video (server applicativo). Lo spazio disponibile dipende dal PC e dal numero di unità disco che può contenere. La maggior parte dei PC può contenere 2 dischi, altri hanno fino a 4 dischi. Ciascun disco può contenere fino a circa 300 Gbyte di dati, quindi la capacità complessiva è di circa 1,2 Tbyte. 58 sistemi di gestione video - capitolo 6 6.2.2. Dispositivi NAS (Network Attached Storage) e SAN (Storage Area Network) Axis Network Cameras Storage separato Network switch, broadband router o corporate firewall PC Server con software di video management Se la quantità di dati da archiviare e i requisiti di gestione superano i limiti dei dispostivi di archiviazione collegabili ai computer, è consigliabile installare un sistema di archiviazione indipendente, ossia un sistema NAS o SAN. NAS I sistemi NAS sono costituiti da dispositivi di archiviazione indipendenti collegati direttamente alla LAN, che possono essere usati come area di archiviazione da tutti i client collegati in rete. Questi dispositivi sono semplici da installare, facili da configurare e offrono una soluzione di archiviazione economica, ma una velocità di ricezione dei dati limitata. SAN I sistemi SAN sono dispositivi veloci e dedicati impiegati per l’archiviazione in rete, generalmente collegati a uno o più server tramite cavi in fibra ottica. Gli utenti possono accedere ai dispositivi di archiviazione del sistema SAN tramite i server e lo spazio di archiviazione è scalabile fino a centinaia di Tbyte. La centralizzazione dell’archiviazione dei dati semplifica l’amministrazione e offre una soluzione di archiviazione efficiente e flessibile utilizzabile da più utenti contemporaneamente. La differenza tra questi due sistemi risiede nel fatto che i sistemi NAS sono dispositivi di archiviazione in cui l’intero file viene salvato su un unico disco rigido, mentre i dispositivi SAN comprendono più dispositivi in cui il file può essere salvato blocco per blocco su più dischi rigidi. Questo tipo di configurazione offre soluzioni scalabili e capienti idonee ad archiviare una grande quantità di dati con un elevato livello di ridondanza. Esistono modelli di entrambi i tipi di dispositivi utilizzabili con il software per la gestione di video. 6.2.3. RAID (Redundant Array of Independent Disks) RAID è un metodo che consente di gestire unità disco standard in modo che il sistema operativo le rilevi come un unico disco rigido logico di grandi dimensioni. Esistono più livelli RAID con livelli di ridondanza diversi: dalle soluzioni che non offrono alcun tipo di ridondanza a quelle speculari “hot swap” che garantiscono la continuità delle attività e l’integrità dei dati in caso di problemi su uno dei dischi. 59 capitolo 6 - sistemi di gestione video I livelli di RAID più comuni sono elencati nella tabella che segue. Livello RAID Caratteristiche RAID-0 I dati vengono ripartiti (striping) su più dischi rigidi; ciò aumenta la velocità di lettura/scrittura ma non offre alcuna ridondanza. RAID-1 Questo livello, chiamato anche mirroring, prevede che almeno due dischi duplichino i dati. Non viene effettuato alcuno striping ed entrambi i tipi di dischi possono effettuare contemporaneamente le operazioni di lettura. La velocità di scrittura è simile a quella di un’unità disco di archiviazione RAID-5 Array di parità di rotazione che consente di sovrapporre operazioni di lettura e scrittura. Questo tipo di array salva le informazioni relative alla parità per consentire la ricostruzione dei dati persi. 6.3. Funzioni di protezione La privacy è un elemento fondamentale per qualsiasi sistema di videosorveglianza. Le telecamere di rete e l’IV ( Intellingence Video ) possono risolvere molti problemi anche in questo ambito. A differenza delle telecamere analogiche CCTV, che trasmettono un unico flusso video che può essere intercettato, le telecamere di rete possono crittografare il video prima di trasmetterlo in rete per evitare che possa essere visualizzato o modificato da malintenzionati. È inoltre possibile configurare il sistema in modo che autentichi il collegamento tramite certificati crittografati che accettano solo una telecamera di rete specifica, eliminando così la possibilità che qualcuno si inserisca nella linea. Per prevenire la manomissione delle immagini digitali, è possibile anche usare tecniche come l‘inserimento di un contrassegno orario (timestamping) o di uno sfondo (watermarking). Gli audit trail consentono inoltre di sapere chi ha visualizzato le immagini e di individuare le eventuali modifiche apportate alle stesse. Quando si utilizza la tecnica del watermarking, la telecamera di rete aggiunge sfondi crittografati al flusso dati video. Questi sfondi contengono informazioni sull‘ora, l‘ubicazione e l‘utente nonché dati sugli allarmi correlati a una sequenza di registrazione specifica. Gli sfondi digitali sono completamente invisibili agli utenti perché le informazioni contenute nello sfondo vengono distribuite casualmente nel file per impedire l‘identificazione o la manomissione da parte di utenti non autorizzati. 60 sistemi di gestione video - capitolo 6 6.4. Gestione di sistemi di grandi dimensioni I prodotti network video hanno un server Web incorporato che li rende accessibili in rete. Questo server Web incorporato offre funzioni per la visualizzazione delle immagini in diretta e l‘accesso alle impostazioni interne per la configurazione e l‘aggiornamento del firmware. Se il sistema è costituito da un numero limitato di telecamere di rete o server video, il server Web è generalmente in grado di gestire la maggior parte delle funzioni. Tuttavia, nei sistemi di grandi dimensioni può essere necessario utilizzare sistemi di gestione con specifiche più avanzate. Essendo basata su un protocollo di rete standard, l‘utility di gestione di Axis è in grado di rilevare e visualizzare le nuove periferiche installate in rete anche nel caso in cui non abbiano un indirizzo IP valido. Inoltre, poiché utilizza una API consolidata, come AXIS VAPIX™ API, questa utility è in grado anche di visualizzare le proprietà di base delle periferiche rilevate unitamente al nome del modello e alla versione corrente del firmware. L‘utility semplifica anche la configurazione degli indirizzi IP, visualizza informazioni sullo stato della connessione delle periferiche locali e remote e consente di configurare e aggiornare il firmware di più periferiche in sequenza o in parallelo. L‘uso di un‘utility di gestione centralizzata non semplifica solo la manutenzione del sistema, ma contribuisce anche a ridurre i costi di manutenzione complessivi. AXIS Camera Management, che può essere scalato su centinaia di telecamere, semplifica la configurazione degli indirizzi IP e l‘installazione dei prodotti network video di Axis e gestisce automaticamente operazioni quali la configurazione e l‘aggiornamento del firmware. 61 gestione del video - capitolo 7 Gestione del video Le prestazioni delle telecamere di rete dipendono principalmente dalle caratteristiche e dalla configurazione dei sistemi di gestione video a cui sono associate. Indipendentemente dal modello, il sistema scelto deve permettere agli utenti di monitorare, analizzare e salvare l‘output video in modo appropriato. Questo capitolo descrive le differenze tra l‘approccio basato su una piattaforma con server PC e quello basato su una piattaforma NVR, ossia sull‘uso di un registratore video di rete (NVR) per la gestione dell‘output video di rete. Vengono inoltre fornite spiegazioni sull‘integrazione delle funzioni di gestione degli eventi, di rilevamento del movimento e audio nei sistemi. I sistemi basati su piattaforme network video sono particolarmente adatti a essere integrati in altri sistemi come quelli impiegati per il controllo degli accessi o degli edifici. Le informazioni generate da questi sistemi possono infatti essere usate per attivare alcune funzioni del sistema network video, come l‘archiviazione di immagini correlate ad eventi specifici. 7.1. Piattaforme hardware I sistemi di gestione network video possono avere due tipi di piattaforme, rispettivamente basate su server PC e NVR (registratori video di rete). Pur essendo entrambi basati su PC, questi sistemi sono tuttavia molto diversi tra loro. I sistemi che utilizzano una piattaforma basata su un server PC sono costituiti da componenti hardware standard appositamente studiati per offrire prestazioni ottimali. Questo approccio offre la possibilità di continuare a usare i componenti esistenti, ossia di potenziare le unità di archiviazione o di installarne di nuove, di aggiungere workstation remote o di installare altre applicazioni software, come firewall e antivirus, parallelamente a quelle video. La differenza più ovvia tra le piattaforme NVR e quelle basate su server PC deriva dal fatto che i sistemi NVR vengono forniti con un‘unità hardware in cui le funzioni di gestione video sono già preinstallate. Per definizione, queste periferiche sono specificatamente riservate a operazioni quali la registrazione, l‘analisi e la riproduzione del video trasmesso in rete. Le periferiche NVR non consentono l‘installazione di altre applicazioni software, poiché la configurazione hardware è chiusa e predefinita esclusivo per l‘uso dell‘applicazione di gestione video e non consente generalmente l‘utilizzo di applicazioni diverse da quelle indicate nelle specifiche. 63 capitolo 7 - gestione del video I sistemi basati su piattaforme di rete sono completamente scalabili. È infatti possibile aggiungere singolarmente telecamere e licenze, nonché espandere il sistema per potenziarne le prestazioni. Questo tipo di piattaforma è particolarmente indicato per le installazioni con un elevato numero di telecamere o nei casi in cui è necessario utilizzare componenti hardware e software per server specifici collegati in rete. 7.1.1. Piattaforme basate su server PC I sistemi basati su server PC utilizzano, come spiegato nel paragrafo precedente, componenti hardware standard, come unità di archiviazione esterne o sistemi basati su doppio processore, in grado di fornire le massime prestazioni in configurazioni specifiche. VISUALIZZAZIONE, PLAYBACK E AMMINISTRAZIONE DATABASE DI REGISTRAZIONI SERVIZIO DI BACKGROUND Accesso remoto tramite il software di gestione video Software di Gestione Video Telecamere network Axis VISUALIZZAZIONE OPZIONALE, PLAYBACK E AMMINISTRAZIONE IP NETWORK Video management software VISUALIZZAZIONE OPZIONALE E PLAYBACK Accesso remoto tramite il software di gestione su interfaccia web VISUALIZZAZIONE OPZIONALE, PLAYBACK E AMMINISTRAZIONE Essendo basata su componenti hardware standard, questa piattaforma consente agli utenti finali di scegliere qualunque tipologia di hardware nonché di continuare a usare i fornitori abituali di prodotti e servizi di manutenzione. 7.1.2. Piattaforme NVR Le periferiche NVR offrono funzioni di registrazione e riproduzione simili a quelle dei videoregistratori digitali (DVR). Infatti le periferiche DVR sono sistemi ibridi che possono essere connessi a telecamere analogiche e utilizzati per archiviare video sul disco fisso in formato digitale. I network video recorder ( NVR ) sono sistemi completamente digitali che ricevono immagini/flussi video digitali in rete e li salvano sul disco fisso in formato digitale. Alcune periferiche DVR hanno un‘interfaccia di rete di base che offre funzioni per la visualizzazione remota del video. Le periferiche NVR non hanno monitor o tastiere dedicate perché tutte le operazioni di visualizzazione e gestione vengono effettuate remotamente tramite un PC collegato in rete. Network Video Recorder (NVR) Visualizzazione PC AXIS 262 Network Video Recorder IP NETWORK Telecamere network Axis 64 gestione del video - capitolo 7 Le periferiche NVR assicurano prestazioni ottimali solo se utilizzate con il numero di telecamere previsto, quindi sono meno scalabili dei sistemi basati su server PC. Per questo motivo sono più adatte alle installazioni più piccole con un numero di telecamere compatibile con le specifiche di progetto. Tuttavia, le periferiche NVR sono molto più semplici da installare rispetto ai server PC. 7.2. Gestione del video: controllo e registrazione Gestire il video su un sistema video di rete implica monitorare il video, mediante un browser Web o un programma specifico, e nel registrarlo tramite il software per la gestione di video installato sul PC o un NVR. 7.2.1. Monitoraggio tramite l’interfaccia Web Nei sistemi video di rete, il video può essere visualizzato in qualsiasi punto della rete a condizione che sia disponibile un browser Web. Ciascuna telecamera ha un server Web incorporato con un indirizzo IP che consente di visualizzare le immagini sul PC, semplicemente aprendo il browser Web e immettendo l’indirizzo IP nella barra degli indirizzi del browser: Una volta che il computer ha stabilito la connessione, la pagina di inizio configurazione della telecamera viene automaticamente mostrata nel browser Web. Questa pagina di inizio mostrarà già il video dal vivo proveniente dalla telecamera ma anche i collegamenti per cambiare la configurazione, come la risoluzione dell’immagine, i parametri della rete e dell’email, il tutto protetto da password e criteri di sicurezza. 65 capitolo 7 - gestione del video 7.2.2. Monitoraggio tramite software per la gestione di video Sebbene il video possa essere visualizzato direttamente con un comune browser Web, può essere utile installare un software per la gestione di video se si desidera poter disporre di più opzioni di visualizzazione nonché di funzioni per l’archiviazione e la gestione del video. In commercio esistono varie soluzioni, dalle applicazioni per PC singoli ai programmi client/server avanzati che forniscono il supporto per più utenti concomitanti. Questi programmi consentono generalmente di monitorare il video, gestire gli eventi e inviare notifiche in caso di allarme tramite l’attivazione di una sirena o per posta elettronica. Esempio di software per la gestione video basato su Windows Cornice rossa quando la registrazione è attiva celta visualizzaS zione 4, 6, 9, 10, 13 o 16 contemporaneamente No immagini dal vivo Controlli I/O Sequenza Camere Immagini dal vivo Visualizza registrazioni Log in archivio 7.2.3. Registrazione del video in rete Il video può essere registrato in rete in molti modi. Per le registrazioni più semplici è sufficiente usare la funzione incorporata della telecamera che consente di registrare immagini o video a intervalli programmati o in caso di rilevamento di un evento. Queste immagini possono quindi essere caricate su un server FTP o sul disco rigido di un computer. Per una gestione avanzata delle registrazioni e degli eventi, è invece possibile usare software per la gestione di video che è un componente essenziale di tutti i sistemi di videosorveglianza professionali. Questo software, che può essere una soluzione indipendente o un’applicazione client/server per la gestione di più utenti concomitanti, viene installato sul PC. L’interfaccia utente di questi programmi consente generalmente agli operatori di registrare video in modalità continua o a intervalli specifici, di rilevare allarmi e/o movimenti o di ricercare gli eventi registrati. 66 gestione del video - capitolo 7 Esempio: l‘interfaccia di registrazione del software AXIS Camera Station Possibilità di selezionare il metodo di registrazione Configuratore Motion Detection Possibilità di selezionare le proprietà di registrazione 7.3. Caratteristiche del sistema 7.3.1. Video motion detection (VMD) Video Motion detection (VMD) è il nome del metodo che permette di specificare le attività di una scena mediante l’analisi dei dati delle immagini e le differenze in una serie di immagini. VMD nei sistemi DVR Le telecamere sono collegate al sistema DVR, che effettua l’operazione VMD su ciascun flusso video. Ciò consente al sistema DVR di ridurre la quantità di video registrata, dare priorità alle registrazioni e utilizzare il movimento in aree specifiche delle immagini per individuare un termine durante la ricerca di eventi. Lo svantaggio di questo metodo risiede nel fatto che il rilevamento dei movimenti su più canali aumenta il carico di lavoro del sistema DVR. Camere analogiche DVR VMD nei sistemi video di rete La funzione VDM, integrata nelle telecamere di rete o nei video server, offre molti vantaggi nello scenario descritto in precedenza e in particolare la possibilità di fare elaborare il VDM dalla telecamera di rete o il video server. Ciò riduce il carico di lavoro dei dispositivi di registrazione e rende possibile incentrare la sorveglianza sugli eventi, ossia verificare che il video venga trasmesso solo nel caso in cui venga rilevata un’attività nella scena o che venga trasmesso a velocità ridotte. Per semplificare la ricerca nel materiale registrato, è possibile anche includere i dati VMD con le informazioni sulle attività nel flusso video trasmesso. Se residente nel software per la gestione di video, la funzione VDM consente di estendere questa funzionalità anche alle telecamere di rete in cui non è incorporata. 67 capitolo 7- gestione del video VMD con dispositivi per il video in rete PC Axis Video Server Camere analogiche IP NETWORK Server di video registrazione Axis Network Cameras Vantaggi derivanti dall’integrazione della funzione VMD nel “punto di terminazione” (confronto tra telecamera di rete e video server/sistemi che con analisi centralizzata delle immagini quali i DVR) iduce la larghezza di banda usata R Riduce il carico della CPU sul server utilizzato per la registrazione ■ Limita lo spazio necessario per l’archiviazione ■ Consente alle telecamere di interagire con altri sistemi dotati di porte I/O (ad esempio per l’attivazione di allarmi) ■ ■ 68 gestione del video - capitolo 7 7.3.2. Audio I sistemi video di rete consentono di integrare facilmente l’audio, poiché la rete di questi sistemi è in grado di trasmettere qualsiasi tipo di dati. Ciò riduce la necessità di installare cavi aggiuntivi, a differenza dei sistemi analogici che richiedono il collegamento via cavo dei singoli punti. Le telecamere di rete sono in grado di acquisire l’audio dalla telecamera, di integrarlo nel flusso video e di trasmetterlo in rete per il monitoraggio e/o la registrazione. Ciò rende possibile usare funzionalità audio nelle postazioni remote. Ad esempio un sistema impiegato per la sorveglianza di personale, installato nella sede di una società, può interagire con le “aree sorvegliate” nelle sedi. In altre parole, gli operatori possono informare gli eventuali interessati che sono sotto sorveglianza e ascoltare le loro conversazioni utilizzando l’audio come ulteriore metodo di conferma. L’audio può anche essere usato sulle telecamere di rete o i video server come metodo di rilevamento aggiuntivo e indipendente. In questo caso, la registrazione dell’audio e gli allarmi si attivano quando i livelli audio sono superiori alla soglia impostata. Componenti di una soluzione video e audio in rete Microfono Microfono PC Axis Network Camera Switch di rete Power over Ethernet Cassa Cassa La funzionalità audio è un componente integrato della network camera/video server, ma lo stesso risultato può essere raggiunto con un modulo audio. Trasmissione di audio L’audio può essere compresso e trasmesso come parte integrante del flusso video se si utilizzano standard quali MPEG-1/MPEG-2/MPEG-4 o uno degli standard per videoconferenze H.x. Se il sistema utilizza uno standard per fotogrammi, come JPEG, l’audio può anche essere trasmesso in parallelo. Tuttavia, se si ha l’esigenza di sincronizzare audio e video, è preferibile usare lo standard MPEG. Ciò nonostante, esistono molti casi in cui la sincronizzazione dell’audio non è rilevante o è addirittura non richiesta, ad esempio nel caso in cui l’audio deve essere monitorato ma non registrato. Compressione dell’audio La compressione dell’audio digitale consente di trasmettere e archiviare i dati audio in modo efficiente. Anche in questo caso, come per il video, esistono numerose tecniche di compressione che offrono qualità di audio compresse diverse. I livelli di compressione più elevati provocano generalmente un aumento della latenza. L’uso dell’audio in formato digitale offre molti vantaggi: elevata immunità ai disturbi, stabilità e riproducibilità. Inoltre, consente di utilizzare efficacemente funzioni di post-elaborazione come i filtri per i disturbi e l’equalizzazione. I formati di compressione audio più diffusi comprendono: ■ G.711 PCM che offre un audio di alta qualità a velocità in bit di 64 kbit/s ■ G.726 ADPCM che consente di ottenere audio a velocità in bit di 32 o 24 kbit/s ■ MP3 (l’acronimo di ISO-MPEG Audio Layer-3) è il formato generalmente usato per la trasmissione di musica con velocità di trasmissione intorno a 100 kbit/s 69 capitolo 7- gestione del video Modalità audio Le telecamere di rete Axis possono essere usate con numerose modalità audio: SIMPLEX Audio inviato dal client PC LAN/WAN Video inviato dalla Camera Cuffia Axis Network Camera Cassa L'audio è inviato dall'operatore alla telecamera SIMPLEX Audio inviato dalla Camera PC LAN/WAN Video inviato dalla Camera Cuffia Axis Network Camera Microfono L'audio è inviato all'operatore dalla telecamera HALF DUPLEX PC Audio inviato dal client Audio inviato dalla Camera Cassa LAN/WAN Video inviato dalla Camera Cuffia Axis Network Camera L'audio è inviato da e per l'operatore; solo una parte alla volte può inviare Microfono FULL DUPLEX Audio full duplex inviato e ricevuto dal client PC Cassa LAN/WAN Video inviato dalla Camera Cuffia Axis Network Camera L'audio è inviato da e per l'operatore simultaneamente Microfono 7.3.3. Ingressi e uscite digitali (I/O) Una delle caratteristiche distintive dei prodotti video di rete è costituita dagli ingressi e dalle uscite digitali integrati, che possono essere gestiti tramite la rete. Le uscite possono essere usate per attivare dispositivi sia tramite un PC remoto o automaticamente, tramite la logica incorporata, mentre gli ingressi possono essere configurati per rispondere a sensori esterni quali PIR o pulsanti per l’avvio di trasmissioni video. Gli I/O possono anche essere usati, ad esempio, insieme a sensori allarmi per fare in modo che il video venga trasmesso solo in caso di attivazione del sensore collegato alla telecamera. 70 gestione del video Relay Sensore finestra/porta - capitolo 7 Allarme sirena Axis Network Camera integrata di porta I/O Server di video registazione I/O esempio d‘uso - Una telecamera collegata ad un sensore finestra ed a un sistema d‘allarme/sirena Ingressi digitali La gamma di dispositivi che può essere collegata alle porte di ingresso delle telecamere di rete è pressoché illimitata. In linea di massima è possibile infatti collegare a una telecamera di rete o a un video server qualsiasi dispositivo che preveda un’alternanza di stato di tipo “aperto”/”chiuso”. Esempi di dispositivi di allarme e loro utilizzo Tipo di dispositivi Descrizione Uso Contatto porta Si tratta di un semplice interruttore magnetico in grado di rilevare l’apertura di porte o finestre Se viene rilevata l’interruzione del circuito (apertura della porta), la telecamera si attiva inviando video full motion e notifiche Rilevatore a infrarossi passivo (PIR) Sensore in grado di rilevare il movimento in base al calore emesso In caso di rilevamento di movimento, il sensore PIR interrompe il circuito per dare modo alla telecamera di inviare video full motion e notifiche Rilevatore rottura vetri Sensore attivo che misura la pressione dell’aria dei locali e rileva gli improvvisi cali di pressione. (Il sensore può essere alimen- tato dalla telecamera) Se viene rilevato un calo nella pressione atmosferica, il rilevatore interrompe il circuito per dare modo alla telecamera di inviare video full motion e notifiche Uscite digitali La porta di uscita viene principalmente usata per consentire alla telecamera di attivare dispositivi di allarme esterni, sia automaticamente che remotamente, mediante la pressione di un pulsante o la richiesta di un’applicazione software. Esempi di dispositivi che possono essere collegati alla porta output Tipo di dispositivo Descrizione Uso Relè porta Relè (solenoide) che controlla l’apertura e la chiusura delle serrature delle porte L’apertura/chiusura di una porta di ingresso può essere controllata remotamente da un operatore (in rete) Sirena Allarme configurato per attivarsi nel caso in cui venga rilevato un allarme La telecamera può attivare la sirena in caso di rilevamento di un movimento utilizzando il VDM incorporato o le “informazioni” acquisite dall’ingresso digitale Sistema di allarme/di prevenzione delle intrusioni Sistema di allarme che controlla costantemente un circuito normalmente chiuso o aperto La telecamera può essere una parte integrante del sistema di allarme, ossia essere collegata a sensore e utilizzata per integrare nel sistema di allarme la funzionalità di trasmissione in caso di rilevamento di eventi 71 capitolo 7- gestione del video 7.4. Sistemi integrati Nei sistemi video di rete, tutti i dispositivi sono collegati alla rete IP per offrire agli utenti un’infrastruttura economica per la trasmissione di video a scopo di monitoraggio o registrazione. I sistemi video di rete possono però essere integrati in altri sistemi per consentire l’uso di funzionalità avanzate o la semplificazione delle operazioni. Nella sezione che segue sono elencati alcuni esempi di sistemi in cui è possibile integrare i sistemi video di rete: ■ ■ ■ istemi di controllo degli accessi. L’integrazione dei sistemi video di rete nei sistemi di controllo S degli accessi permette, ad esempio, di acquisire immagini da tutti gli ingressi al momento dell’ingresso e accesso. Inoltre, l’operatore dell’impianto di videosorveglianza può accedere al sistema di controllo dei badge e identificare quindi più rapidamente visitatori e dipendenti. istemi per la gestione degli edifici (BMS). Il video può essere integrato nei sistemi utilizzati per la S gestione degli edifici come i sistemi HVAC che controllano il riscaldamento, la ventilazione e l’aria condizionata. In questo caso, è possibile usare le porte I/O delle telecamere di rete per trasmettere segnali al sistema o configurare le telecamere in modo che rilevino movimenti nelle sale riunioni e regolino riscaldamento e illuminazione per ridurre i consumi. istemi di controllo industriali. I sistemi di automazione industriali più complessi richiedono geneS ralmente verifiche visive. L’integrazione di sistemi video di rete evita che gli operatori debbano allontanarsi dalla postazione di lavoro per controllare visivamente parti o processi, poiché consentono di visualizzare questi elementi direttamente tramite l’interfaccia di rete. La videosorveglianza può essere di fatto l’unico sistema idoneo per controllare visivamente processi in ambienti sterili o in stabilimenti adibiti alla lavorazione di sostanze chimiche pericolose. Analogamente, questi sistemi sono particolarmente idonei per monitorare impianti elettrici con sottostazioni ubicate in aree remote. 72 sistemi iv - capitolo 8 Sistemi IV Benché le aziende di oggi registrino grandi quantità di video, raramente li analizzano per mancanza di tempo. Le applicazioni IV (Intelligent Video) consentono di risolvere questo problema. I sistemi IV sviluppati di recente sono in grado infatti di acquisire l‘immagine di una targa e di confrontarla con i dati contenuti in un database. Le applicazioni per il conteggio delle presenze e Trip Wire sono altri esempi di sistemi IV. L‘integrazione di funzioni intelligenti di questo livello nella periferica stessa offre incredibili vantaggi, ma soprattutto permette di analizzare i dati grezzi e di ridurre il carico di lavoro del personale. Le telecamere di rete “intelligenti" non sono mai inattive ma sempre all‘erta e pronte a rilevare impulsi che possano giustificare l‘avvio di una registrazione. Inoltre, è possibile anche usare la funzione Motion Detection per impostare allarmi personalizzati in funzione delle caratteristiche dell‘ambiente da monitorare e la frequenza degli eventi. 8.1. La tecnologia IV La tecnologia IV permette di convertire dati grezzi in informazioni utili. La possibilità di integrare le attività di videosorveglianza con informazioni dettagliate offre il vantaggio di poter prendere decisioni tempestive e mirate in situazioni critiche. Inoltre, questa tecnologia potrà essere probabilmente impiegata anche per nuovi tipi di applicazioni, come il conteggio delle presenze (vedere il Capitolo 8.3.1. a pagina 75). 8.2. Architetture IV 8.2.1. DVR e intelligenza centralizzata Una delle possibili soluzioni per centralizzare la gestione di sistemi CCTV tradizionali può essere quella di acquisire direttamente i video relativi alle operazioni di sorveglianza dalle telecamere analogiche e di trasmetterli a DVD predisposti per la tecnologia IV. I DVR eseguono quindi un‘analisi “intelligente" (conteggio delle presenze o, ad esempio, identificazione del numero di targa) prima di esaminare, digitalizzare, comprimere e registrare gli altri dati, in modo che gli allarmi e l‘output video vengano trasmessi solo agli operatori autorizzati. Questo approccio è perfetto per i sistemi che dispongono di una capacità tale da consentire la trasmissione di output video live non compresso a un punto centrale oppure per installazioni con un numero fisso di telecamere, poiché ciascun DVR può gestire solo un numero limitato di telecamere e le unità DVR sono costose. 73 capitolo 8- sistemi iv Sistema tipico DVR – centralizzato PC NETWORK IP DIGITALIZZAZIONE e COMPRESSIONE INTELLIGENZA Camere analogiche GESTIONE VIDEO ARCHIVIAZIONE 8.2.2. Sistemi network video e intelligenza distribuita Un‘alternativa migliore e più scalabile rispetto ai sistemi analogici può essere quella di collegare localmente server video alle telecamere analogiche per consentire l‘analisi, la digitalizzazione e la compressione dei flussi video prima della trasmissione delle informazioni in rete per le successive operazioni di monitoraggio e archiviazione. Questo tipo di approccio offre molti vantaggi, in primo luogo, perché la digitalizzazione e la compressione possono essere effettuate localmente e in secondo luogo perché l‘infrastruttura di rete esistente può essere usata come mezzo economico per la trasmissione di dati “intelligenti" tramite Internet. È possibile infatti decidere di inviare alla postazione di monitoraggio centralizzata solo i dati video risultanti dal rilevamento di movimenti e i relativi messaggi di allerta per consentire ai responsabili di analizzarli e prendere le decisioni appropriate, possibilmente con applicazioni IV più sofisticate. Un approccio di questo tipo riduce significativamente il carico a livello di infrastruttura nonché il lavoro di tutte le persone coinvolte. Intelligenza distribuita, telecamere network Intelligenza distribuita, video server DIGITALIZZATA COMPRESSIONE DIGITALIZZATA COMPRESSIONE INTELLIGENZA INTELLIGENZA DIGITALIZZATA COMPRESSIONE INTELLIGENZA DIGITALIZZATA COMPRESSIONE DIGITALIZZATA COMPRESSIONE INTELLIGENZA INTELLIGENZA DIGITALIZZATA COMPRESSIONE INTELLIGENZA DIGITALIZZATA COMPRESSIONE INTELLIGENZA DIGITALIZZATA COMPRESSIONE NETWORK IP INTELLIGENZA PC NETWORK IP PC L‘approccio “distribuito" consente di integrare le funzioni intelligenti direttamente nelle periferiche, ovvero nella telecamera di rete o nel server video, nonché di trasmettere al momento opportuno le informazioni a un server centrale o a client responsabili di attività specifiche. Partendo dalla configurazione di base, è ovviamente possibile combinare più tipi di funzioni intelligenti per meglio gestire gli operatori responsabili di operazioni specifiche. Un‘azienda interessata a potenziare il proprio sistema di videosorveglianza può infatti combinare più sistemi IV in base alle sue specifiche esigenze. Inoltre, poiché questo approccio di rete distribuito non presenta limiti di scalabilità, consente ai clienti di espandere i propri sistemi in base alle esigenze del momento. 74 sistemi iv - capitolo 8 8.3. Applicazioni tipiche Risultato, azioni consigliate Telecamere Network Intelligenti Switches Server di Applicazione Intelligente SAN/ NAS/ Nastro Client Station Camere analogiche Coassiale Video Server Intelligenti Ivia SOLO informazioni essenzial 8.3.1. Conteggio delle presenze Nei punti vendita è possibile, ad esempio, installare una periferica network video in corrispondenza di ciascuna delle entrate. Queste periferiche video possono essere potenziate con un modulo per il conteggio delle presenze che consenta appunto di contare, tramite un‘unica unità centrale, il numero di persone che entra nel punto vendita da tutti i punti di accesso. Le altre periferiche vengono invece utilizzate per sorvegliare espositori specifici. Le telecamere di rete possono essere configurate per attivarsi nel caso in cui vengano rilevati movimenti specifici nonché per inviare queste immagini a un‘unità centrale e all‘operatore IV per poter effettuare un‘analisi dei tempi „di sosta“ dei visitatori. La presenza di molti visitatori con tempi di sosta elevati indica se l‘espositore prodotti è efficace o meno. Informazioni di questo tipo sono ovviamente utili per determinare e migliorare la redditività di un punto vendita. I punti vendita possono però avere anche l‘esigenza di stabilire quando i tempi di attesa dei clienti rischiano di influire negativamente sul loro grado di soddisfazione, di verificare se alcune casse funzionano meglio di altre o di stabilire se i clienti gradiscono o meno la nuova disposizione di un negozio. I sistemi network video possono essere usati per molti scopi: acquisire informazioni commerciali basate su un‘analisi del comportamento dei clienti, utili per incrementare vendite e redditività; analizzare i tempi di attesa e osservare le reazioni dei clienti in coda e migliorare così il loro livello di soddisfazione; oppure stabilire se è opportuno o meno aprire una nuova cassa nei casi in cui il livello di attesa dei clienti rischia di avere un impatto negativo sulla loro soddisfazione. 8.3.2. Identificazione dei numeri di targa I sistemi per la gestione dei parcheggi „intelligenti“ sono applicazioni basate su un modulo in grado di identificare i numeri di targa. Nei parcheggi accade spesso che i clienti abituali perdano il biglietto e che si rivolgano al personale del parcheggio per risolvere il problema. In questi casi stabilire il tempo di 75 capitolo 8- sistemi iv permanenza e la tariffa corretta richiede ovviamente tempo e ricerche complesse. Con il nuovo sistema è possibile stabilire delle tariffe mensili e abolire l‘uso dei biglietti. Un altro problema tipico dei parcheggi pubblici è che vengono spesso usati come „depositi“ per le auto rubate. Per ovviare al problema le autorità di polizia suggeriscono agli enti che gestiscono parcheggi pubblici di usare sistemi che registrino l‘ora di entrata e siano in grado di elaborare statistiche sui veicoli presenti all‘interno del parcheggio. Sistemi di questo tipo evitano che il parcheggio venga usato come deposito per veicoli rubati nonché problemi di danni o manomissioni. Quindi, l‘adozione di un‘applicazione IV è la soluzione ideale per soddisfare le esigenze dei proprietari dei veicoli, delle autorità e degli enti che gestiscono i parcheggi. 8.3.3. D-fence o tripwire Le applicazioni “trip-wire" sono utili per prevenire possibili intrusioni in aree in cui il personale di sicurezza è limitato. Questo tipo di applicazioni crea una o più linee virtuali che limitano il passaggio in un‘area specifica. In altre parole, consentono ai dipendenti o al personale addetto alla sicurezza di uscire da un edificio ma di rientravi solo dietro specifica autorizzazione. La possibilità di personalizzare i “percorsi virtuali" offre molti vantaggi, ad esempio perché è possibile utilizzare sistemi IV per configurare i sistemi di videosorveglianza per l‘acquisizione dei soli dati che soddisfano parametri specifici o causati da movimenti anomali. Il vantaggio principale di questo approccio risiede nella disponibilità di informazioni più mirate e specifiche. 8.4. Componenti basati su standard aperti Le periferiche network video vengono spesso potenziate con moduli appositamente progettati per consentire l‘uso delle applicazioni IV. Il server video a una porta, predisposto per IV, commercializzato con il nome di AXIS 242S IV, è munito di uno speciale chip DSP (Digital Signal Processing), riservato all‘elaborazione dei dati associati alle applicazioni IV. A/D ARTPEC-2 SDRAM 16 MB VIDEO IN FLASH 8 MB A/D AUDIO IN SDRAM 32 MB ETRAX FLASH 8 MB SDRAM 64 MB Co-processor A/D D/A VIDEO OUT Per favorire la commercializzazione e garantire la massima compatibilità a livello di software, Axis ha deciso di utilizzare piattaforme basate su standard aperti per tutti i suoi prodotti. L‘uso di questo tipo di piattaforma ha lo scopo anche di consentire ai clienti di implementare le innovative soluzioni software per l‘analisi intelligente dei dati sviluppate dai partner Axis. 76 guida rapida: lista dei componenti Guida rapida: Lista dei componenti per lo sviluppo di un sistema di video in rete 1. Telecamera analogica /DVR o Telecamera di rete? Ma nel corso dell’anno passato, le telecamere di rete hanno raggiunto i livelli della tecnologia delle telecamere analogiche di cui condividono oggi gli stessi requisiti e le stesse specifiche. Anzi, come vedremo più avanti, in alcuni ambiti di una certa rilevanza le telecamere di rete sono addirittura più efficaci di quelle analogiche. In questo sezione cercherò di illustrare le dieci più importanti differenze funzionali tra una moderna telecamera di rete e la sua „obsoleta“ cugina analogica, nonché di spiegare perché è importante valutare i fattori citati prima di scegliere la telecamera da acquistare. (1) Problemi di interfacciamento Una telecamera analogica con risoluzione elevata (4CIF) pone seri problemi di interlacciamento, creando immagini poco precise. Una telecamera di rete sfrutta invece la tecnologia della „scansione progressiva“, che consente di riprendere con maggior chiarezza gli oggetti in movimento. L‘intera immagine viene acquisita in blocco, quindi le immagini sono estremamente nitide anche in caso di movimento eccessivo. 1 3 5 7 9 11 1° campo: campo dispari 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2 4 6 8 10 2° campo: campo pari Frame completo utilizzando scansione interlacciata Un frame completo tramite la scansione progressiva One complete frame using progressive scanning 77 guida rapida: lista dei componenti (2) Power over Ethernet: più risparmio e massima affidabilità PoE, che non può essere utilizzato per le telecamere analogiche, permette di alimentare i dispositivi di rete da uno switch o midspan PoE tramite lo stesso cavo standard di categoria 5 utilizzato per la trasmissione di dati e video. Poiché si tratta di uno standard già in uso, tutti i dispositivi sono compatibili con conseguenti benefici per tutti gli utenti finali. PoE offre un ulteriore vantaggio: il sistema centralizzato UPS della sala dei server mantiene in funzione le telecamere anche in caso di interruzione dell‘alimentazione. (3) Risoluzione in megapixel Le telecamere analogiche sono ferme alle specifiche NTSC/PAL e supportano pertanto una risoluzione corrispondente a 0,4 megapixel a 4CIF. Una telecamera di rete caratterizzata da una risoluzione più elevata garantisce un maggior livello di dettaglio ed è in grado di coprire aree più estese. CIF Megapixel 78 guida rapida: lista dei componenti (4) Flessibilità incorporata La flessibilità incorporata nella telecamera consente di disporre di uno strumento di sorveglianza di gran lunga più produttivo ed efficace rispetto ad un DVR o ad un altro sistema centralizzato. La telecamera di rete consente inoltre di risolvere un altro dilemma pressante: la potenza di elaborazione è insufficiente per analizzare più canali in tempo reale. Le telecamere di rete, con processore integrato, ideale per le attività di analisi delle immagini, agevolando in tal modo l‘installazione su vasta scala di sistemi video flessibili. (5) Controllo integrato del PTZ e di ingressi ed uscite Con le telecamere PTZ analogiche, le comunicazioni seriali che controllano il movimento PTZ richiedono necessariamente l‘uso di cablaggio distinto da quello del segnale video. Questo metodo risulta tuttavia oneroso in termini di costi e comporta un notevole ingombro. La tecnologia della telecamera di rete consente di disporre del controllo PTZ sulla stessa rete che trasporta il video. Con le telecamere di rete, è addirittura possibile inviare i comandi PTZ tramite la rete IP, con conseguenti vantaggi in termini di costi e flessibilità. Allarme sirena Relay Casa Web browser PC con web browser Sensore finestra/porta Axis Network Camera integrata di porta I/O INTERNET Server di video registazione Ufficio PC con software di management SITO ESTERNO Esempio: Tipico uso I/O – Integrazione con allarme 79 guida rapida: lista dei componenti (6) Audio integrato Per alcune applicazioni l‘audio ha acquistato una notevole importanza. Con un sistema analogico l‘audio non è previsto a meno che non si desideri collegare linee audio distinte al DVR. Con le telecamere di rete il problema viene risolto acquisendo l‘audio direttamente dalla telecamera, sincronizzandolo con il video o persino integrandolo nello stesso flusso video. Esempio: Comunicare ed aprire una porta remotamente (7) Sicurezza delle comunicazioni Nelle telecamere analogiche, il segnale video viene trasportato tramite un cavo coassiale senza bisogno di sistemi di crittografia o autenticazione. In uno scenario basato su un sistema video di rete, la telecamera può crittografare il video inviato in rete e garantire che non venga visualizzato o manomesso. È inoltre possibile configurare il sistema in modo che autentichi il collegamento tramite certificati crittografati che accettano solo una telecamera di rete specifica, eliminando in tal modo la possibilità che qualcuno si inserisca nella linea. La telecamera di rete può inoltre aggiungere „filigrane“crittografate al flusso di dati video contenenti informazioni sull‘immagine, sull‘ora, sulla località, sugli utenti, sugli allarmi e così, in modo da garantire la registrazione delle prove. Security (8) Opzioni flessibili ed economiche per l‘infrastruttura Per la trasmissione del video analogico vengono generalmente usati costosi cavi coassiali, cavi in fibre ottiche proprietari o wireless. Tutti metodi in cui la distanza influisce sulla qualità dell‘immagine. La situazione si complica quando si aggiungono i cavi per l‘alimentazione, per ingressi/uscite e per l’audio. I sistemi digitali standard basati su IP consentono di superare a questi ostacoli a un costo di gran lunga inferiore, oltre ad offrire un maggior numero di opzioni. La telecamera di rete consente di ottenere immagini digitali, senza che la distanza influisca sulla qualità. Essendo basate su una tecnologia standard e sperimentata, le reti IP rappresentano una soluzione relativamente economica. A differenza dei sistemi analogici, i flussi video IP possono essere inoltrati in tutto il mondo tramite una rete di infrastrutture interoperabili. Sec g THE IP WAY Buildeinment manag ice P Vo ver I O In so dus lut tr ion ial s conv urity erge nce 80 80 guida rapida: lista dei componenti (9) Una vera soluzione digitale Il sensore CCD incorporato nelle telecamere analogiche genera un segnale analogico che viene digitalizzato da un convertitore A/D ed utilizzato per migliorare la qualità delle immagini in un DSP. Il segnale viene quindi riconvertito in analogico per il trasporto tramite cavo coassiale. Una volta giunto al DVR, il segnale viene nuovamente digitalizzato per la registrazione. In totale tre conversioni che comportano ciascuna una perdita della qualità dell‘immagine. Nel sistema basato su telecamere di rete, le immagini vengono digitalizzate una sola volta e rimangono tali senza ulteriori conversioni inutili e senza alcun impatto sulla qualità dell‘immagine. Il metodo Analogico DIVERSE CONVERSIONI 1. Segnale analogico digitalizzato in camera DSP 2. Riconversione del segnale in analogico per trasporto su cavo coassiale 3. Segnale nuovamente digitalizzato nel DVR per registrazione IP NETWORK Cablaggio Analogico Coassiale DVR Il metodo del Network Video TUTTO DIGITALE IP NETWORK (10) Abbattimento del costo totale di proprietà È ovvio che tutte le funzioni avanzate sopra descritte hanno un costo. Il prezzo iniziale di una telecamera di rete può effettivamente essere maggiore, se per il confronto si tiene in considerazione solo la telecamera. Basta considerare il costo per canale ed ecco che la telecamera di rete, unitamente alle caratteristiche superiori di flessibilità e prestazioni che la contraddistinguono, può essere subito confrontata con un sistema analogico collegato tramite DVR. In molte configurazioni il costo iniziale di un sistema di sorveglianza basato su telecamere di rete è persino inferiore, se confrontato alle opzioni analogiche. L‘abbattimento del costo totale di proprietà per un sistema basato su telecamere di rete è principalmente dovuto a sistemi di storage ed applicazioni back-end che si basano su standard del settore, server di sistemi aperti, e non su hardware proprietario, come nel caso di un DVR. I costi relativi alla gestione e alla strumentazione risultano pertanto drasticamente ridotti, in particolare nel caso dei sistemi più estesi in cui lo storage e i server rappresentano una parte significativa del costo totale della soluzione. Ulteriori riduzioni derivano dall‘infrastruttura utilizzata. Le reti IP, ad esempio Internet, le reti locali e i diversi metodi di collegamento, ad esempio wireless, possono inoltre essere sfruttate per altre applicazioni nell‘ambito dell‘organizzazione e costituiscono un‘alternativa di gran lunga meno costosa rispetto ai tradizionali collegamenti tramite cavo coassiale e in fibra ottica. 81 guida rapida: lista dei componenti 2. La scelta di una telecamera di rete: 10 criteri di scelta più importanti Nuove società si presentano con tecnologie e strategie innovative. Ciò significa che gli utenti si troveranno a dover scegliere tra una miriade di prodotti sulla base di informazioni fuorvianti e spesso contraddittorie. Allora, cosa occorre fare per scegliere la telecamera di rete da acquistare e prendere una decisione mirata e informata? Le linee guida illustrate di seguito descrivono i 10 criteri più importanti di cui è necessario tenere conto prima di acquistare una telecamera di rete per potenziare il proprio sistema di videosorveglianza. (1) Immagini di alta qualità Per stabilire la qualità delle immagini di una telecamera, può essere utile porsi le seguenti domande: qual è la sensibilità alla luce della telecamera? Qual è il livello di nitidezza delle immagini della telecamera? La telecamera è munita di obiettivi di alta qualità? La telecamera è in grado di garantire immagini di alta qualità anche per le immagini in movimento? Benché i dati riportati nelle specifiche tecniche siano generalmente sufficienti a stabilire le caratteristiche delle telecamere, è consigliabile effettuare alcune prove sul campo per verificare che le specifiche tecniche soddisfino realmente le proprie esigenze. (2) Ampio portafoglio di prodotti Nello scegliere il produttore, è consigliabile optare per quelli che offrono una linea di prodotti completa che comprenda telecamere fisse, a cupola e telecamere PTZ a cupola. Un approccio di questo tipo evita la necessità di rivolgersi a più fornitori per poter soddisfare le proprie esigenze attuali e future o supportare l‘eventuale potenziamento del sistema per l‘uso di immagini in megapixel, tecnologie wireless e/o audio. Se si ha l‘esigenza di potenziare le proprie telecamere analogiche, è opportuno scegliere una società il cui portafoglio prodotti comprenda server video (codificatori), decodificatori video, alloggiamenti e altre attrezzature correlate. (3) Ampia compatibilità e facilità di integrazione La telecamera di rete scelta si basa su un sistema proprietario che consente di utilizzare solo un numero limitato o un solo tipo di programma di gestione? Per questo è opportuno scegliere una telecamera di rete che abbia interfacce aperte (API) e sia compatibile con un numero elevato di applicazioni software. I produttori leader hanno stabilito numerosi accordi con produttori software per garantire la massima compatibilità dei loro prodotti. La telecamera scelta non deve porre limiti in termini di opzioni e funzionalità, anche perché nel lungo termine saranno sempre più diffusi i sistemi compatibili con più piattaforme. (4) Tecnologia di compressione compatibile con gli standard JPEG e MPEG-4 È opportuno scegliere sempre una telecamera che supporti integralmente gli standard di compressione JPEG e MPEG-4. Molti produttori, che assicurano la piena conformità allo standard, non sono invece in grado di garantirla. Una conformità del 99% non può essere considerata una piena conformità. Una piena conformità permette di usare in modo flessibile i video in più applicazioni e garantisce che i video possano essere riprodotti in futuro, anche a distanza di 10 anni. Comunque, anche nel caso in cui il produttore garantisca la conformità allo standard MPEG-4, è opportuno chiedere se il prezzo di acquisto comprende quello della licenza e quante licenze vengono fornite con ciascun prodotto. Se il prezzo della licenza non è incluso del prodotto, significa che la tecnologia di compressione non è conforme allo standard oppure che l‘utente finale dovrà provvedere personalmente all‘acquisto della licenza. 82 82 guida rapida: lista dei componenti (5) Strumenti per la distribuzione su vasta scala Al pari delle periferiche di rete intelligenti, le telecamere di rete hanno un indirizzo IP e un firmware incorporato. Molti produttori forniscono aggiornamenti gratuiti. Nel valutare l‘acquisto, è opportuno tener conto anche dell‘eventuale costo per la configurazione degli indirizzi IP e per l‘aggiornamento delle telecamere installate. Il produttore della telecamera deve disporre di strumenti adeguati per gestire questi processi ed essere in grado di fornire stime chiare e precise dei costi e dei tempi di inattività. Gli strumenti del produttore devono consentire, tra l‘altro, di rilevare automaticamente tutte le periferiche video di rete e di controllarne lo stato. (6) Funzionalità di rete e di protezione estese Le funzionalità di rete delle telecamere sono importanti quanto la qualità elevata delle immagini. La possibilità di collegare la telecamera a una rete Ethernet con indirizzo IP non è sufficiente, perché questo è un requisito standard. Se si prevede di usare la telecamera in rete, è necessario tener conto di altri fattori. La telecamera è in grado di supportare l‘uso del protocollo DHCP utilizzato da molte organizzazioni per gestire gli indirizzi IP? La telecamera fornisce funzioni di protezione come la crittografia o il protocollo HTTPS? Il banco di prova più efficace resta comunque il giudizio del proprio reparto IT. Approvano l‘instal-lazione della telecamera in rete? Essendo loro gli esperti, sono le persone migliori per giudicare se la telecamera possiede le funzionalità di rete e protezione richieste. (7) Sensore Progressive Scan La funzione Progressive Scan è disponibile solo nelle telecamere di rete, ma non su tutti i modelli. La tecnologia Progressive Scan garantisce immagini particolarmente nitide e con un elevato livello di dettaglio. Per capire meglio il concetto, basta pensare a quando si preme il pulsante “Pausa" sul lettore DVD. Perché la qualità dell‘immagine di un lettore DVD è migliore di quella di un nastro VHS? Perché i lettori DVD utilizzano la tecnologia Progressive Scan. (8) Power over Ethernet (PoE) Benché questa funzionalità possa apparentemente sembrare irrilevante, non lo è. A chi non interessa risparmiare fino a hundreds of Euros a telecamera? ? Questo è il costo normalmente richiesto per portare l’alimentazione in una sola ubicazione di una telecamera. E se il sistema utilizzato fosse costituito da 50 o 100 telecamere, è evidente che i risparmi possono essere elevati. Per gli utenti finali che utilizzano centinaia di telecamere, tutto ciò si traduce in un enorme risparmio. Tuttavia, occorre sempre verificare che la funzionalità PoE della telecamera sia conforme allo standard IEEE 802.3af in modo da poter scegliere liberamente una vasta gamma di switch di rete di produttori quali Cisco, Nortel, NetGear e altri. (9) Intelligenza distribuita Le funzioni video intelligenti sono la moda del momento. Tuttavia, questa tecnologia potrà evolversi ed essere migliorata negli anni a venire solo se diventa scalabile, ossia solo se tali funzioni video verranno incorporate nella telecamera stessa. L‘elaborazione di questi funzioni richiede infatti molta potenza, quindi se la telecamera non è in grado di fornirla, si corre il rischio di sovraccaricare rapidamente i server dei PC anche solo con un numero limitato di telecamere. Se le funzioni intelligenti sono incorporate nella telecamera, quest’ultima è in grado di decidere quando inviare le immagini e quando elaborare il video. (10) Esperienza e visione aziendale del produttore Come già spiegato in precedenza, è opportuno scegliere la telecamera anche in funzione della possibilità di aggiungere funzioni e funzionalità supplementari in futuro. Quindi, il produttore della telecamera è destinato a diventare una sorta di partner a lungo termine. 83 guida rapida: lista dei componenti Elementi da considerare: Che telecamere di rete e prodotti di rete comprende il portafoglio prodotti del produttore della telecamera? La società è affidabile dal punto di vista finanziario? La società si occupa prevalentemente di telecamere di rete oppure questo settore costituisce solo una parte delle sue attività? La società ha uffici e centri di assistenza in paesi diversi? La società è presente nel mercato mondiale ed è in grado di fornire assistenza in più lingue? La società è in grado di fornire referenze di altri clienti? Il produttore scelto deve essere un leader del settore, in grado di garantire funzioni innovative, supporto, aggiornamenti e la possibilità di espansione futura dei prodotti. Non vale davvero la pena sacrificare l‘affidabilità futura del proprio sistema di videosorveglianza solo per risparmiare sui costi di acquisto. 3. Guida al progetto, sviluppa il tuo sistema di video in rete (1) Scegli l‘ambiente da monitorare e il tipo di prodotto network video più indicato ■ ■ ■ ■ ■ Ambiente: che tipo di ambiente desideri monitorare? Quanto importanti sono le riprese? Questa domanda ti aiuterà a stabilire quali funzioni deve avere la tua telecamera di rete in termini di qualità video, sensibilità alla luce e tipo di obiettivo. Condizioni di illuminazione: livello di sensibilità richieste per le riprese interne e/o esterne Axis fornisce sia telecamere di rete per interni che modelli utilizzabili per le riprese di interni ed esterni. Le telecamere di rete per le riprese di interni ed esterni hanno un obiettivo varifocale che regola automaticamente il diaframma. Sono disponibili anche telecamere per le riprese diurne/ notturne, che generano immagini a colori durante il giorno e in bianco e nero nelle ore notturne. Consulta le informazioni dettagliate sulla sensibilità delle telecamere per le riprese di interni ed esterni. Le condizioni di illuminazione sono misurate in “lux". Distanza tra la telecamera e l‘oggetto da monitorare Questo fattore è utile per stabilire il tipo di telecamera e di diaframma (normale, teleobiettivo, ad ampio angolo di visualizzazione) più idoneo, nonché per scegliere la posizione di installazione ottimale. Alcune telecamere Axis dispongono di diagrammi intercambiabili. ngolo di visualizzazione richiesto: ampio, stretto, copertura ampia o limitata (a seconda di A quanta parte della scena si desidera visualizzare) Le telecamere di rete possono avere angoli di visualizzazione e messa a fuoco fissi o regolabili, con funzioni PTZ, che permettono di monitorare un‘area più ampia. Traffico elevato o basso Se il traffico di persone è molto alto, può essere necessario installare più telecamere. (2) Scegli le caratteristiche applicative desiderate: funzioni, registrazione e archiviazione ■ Applicazione Hai l‘esigenza di monitorare un‘area in modalità remota, di utilizzare un sistema di videosorveglianza intelligente con funzioni avanzate per la gestione degli eventi, di disporre di ingressi e uscite o di usare un componente audio? 84 84 guida rapida: lista dei componenti ■ Visualizzazione e registrazione Stabilisci quando e con quale frequenza devi visualizzare le immagini o registrarle; ad esempio di giorno, di notte o durante i fine settimana. Pianifica i requisiti per ciascun ambiente da monitorare. ■ Calcola lo spazio di archiviazione richiesto ■ Calcola la larghezza di banda richiesta (3) Scegli la rete desiderata (LAN/WAN, wireless) ■ ■ ■ ■ ■ ■ Esamina l‘uso corrente della tua rete LAN: per quali scopi vieneutilizzata la rete aziendale? samina l‘uso corrente dei collegamenti WAN di rete E Calcola i livelli di traffico per i periodi d‘uso Hai l‘esigenza di aggiungere nuove attrezzature, come switch, oppure preferisci continuare a usare l‘infrastruttura e le apparecchiature esistenti? Desideri integrare il collegamento a un altro ISP per garantire una migliore ridondanza? Desideri rendere lo spazio di archiviazione disponibile in rete? Le 10 domande più frequenti da porre ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Hai telecamere analogiche installate? Aggiungerai nuove telecamere? Quante telecamere avrai in totale? Comprendi il costo ed il valore della struttura di un sistema basato su IP? Le prese elettriche dove verranno installate le telecamere rappresentano un problema? Ci sono telecamere in locazioni remote? La Sicurezza e l’IT interagiscono? Il tuo dipartimento IT è standardizzato su piattaforma PC? ll tuo dipartimento IT offre supporto h24x7 per i sistemi della tua rete? Il tuo dipartimento IT è coinvolto con le decisioni per gli acquisti? 4. Strumenti Di Progettazione Axis Network Video Design Tools CD Questo nuovo CD illustra i fattori e le impostazioni di cui tenere presente per distribuire correttamente un sistema network video. Il CD comprende il calcolatore lenti, una galleria immagini e video, cosí pure il nuovo AXIS Design Tool, uno strumento di calcolo basato su simulazioni che aiuta a calcolare la larghezza di banda e lo spazio di archiviazione richiesto in funzione delle caratteristiche dell‘installazione network video. Disponibile in più lingue: italiano, inglese, tedesco, olandese, francese, e spagnolo. Per ordinare gratuitamente una copia, visita www.axis.com/free_cd 85 Corsi sui sistemi video di rete organizzati da un leader del settore Per stare al passo con le innovazioni del settore della videosorveglianza basta seguire un corso sui sistemi video di rete organizzati da Axis Communications' Academy. Distribuire un nuovo sistema video di rete o migrare il sistema di videosorveglianza analogico in uso a un sistema di rete è un’operazione che comporta prendere molte decisioni. Guide tecniche e manuali non possono sostituire i contenuti di analisi dettagliate di esperti, corsi di formazione ed esercitazioni pratiche, ossia di tutto ciò che offrono i corsi organizzati da Axis. Axis Communication's Academy permette agli utenti di stare al passo con le nuove tecnologie e funzionalità che continuano a essere introdotte nel settore della videosorveglianza nonché di tenersi sempre aggiornati sulle ultime novità del settore. Inoltre, i corsi sono un’ottima opportunità per acquisire consigli e informazioni dagli esperti Axis. I seminari e i corsi pratici sono dedicati a vari argomenti connessi al video di rete. Del resto il concetto di video di rete è stato introdotto proprio da Axis, una società che ha sviluppato e lanciato la prima telecamera di rete già nel lontano 1996 e che continua tutt’oggi ad avere una posizione leader in un settore di ampie proporzioni, caratterizzato dalla rapida migrazione dei sistemi analogici ai sistemi di rete. Axis Communication's Academy mette tutta questa esperienza a disposizione degli utenti che frequentano i corsi, disponibili in livelli e moduli diversi a seconda delle conoscenze. Tutti i corsi sono incentrati su argomenti quali le ottiche delle telecamere, il concetto di video intelligence, le prassi consigliate per la progettazione e la scelta delle telecamere. I corsi offrono un’ottima opportunità per analizzare i punti di forza e di debolezza dei vari scenari di installazione. Tutte le analisi vengono personalizzate in base alle esigenze dei partecipanti, siano essi progettisti, rappresentanti di vendita, tecnici di manutenzione, integratori di sistema o semplici operatori di sistemi video di rete. La condivisione interattiva e dinamica di informazioni consente infatti di sviluppare le migliori strategie a livello di sistema. Iscriversi a uno dei corsi di Axis Communication's Academy permette di anticipare oggi le esigenze del futuro. I corsi di Axis Communication's Academy sono un investimento che offre tre vantaggi sostanziali: risparmio di tempo, denaro e tranquillità. I corsi offrono ai partecipanti l’opportunità di imparare a utilizzare al meglio i loro sistemi video di rete, indipendentemente dal fatto che vengano impiegati per la videosorveglianza o per il monitoraggio remoto. Axis Communications' Academy rappresenta un utile riferimento anche in caso di passaggio ad altre tecnologie e sistemi, poiché fornisce agli utenti informazioni costantemente aggiornate nonché gli strumenti necessari per anticipare le esigenze future. Prenota un corso Axis Communication's Academy o richiedi informazioni alla sede Axis di zona. 87 Note Note Contatti www.axis.com/request SEDE CENTRALE SVEZIA AUSTRALIA CANADA CINA Head office, Lund Axis Communications AB Emdalavägen 14 SE-223 69 Lund Tel: +46 46 272 18 00 Fax: +46 46 13 61 30 Melbourne Axis Communications Pty Ltd. Level 27, 101 Collins Street Melbourne VIC 3000 Tel: +613 9221 6133 Axis Communications, Inc. 117 Lakeshore Road East Suite 304 Mississauga ON L5G 4T6 Tel: +1 800 444 AXIS (2947) Fax: +1 978 614 2100 Support: Tel: 800 444 2947 Shanghai Shanghai Axis Communications Equipment Trading Co.,Ltd. Room 6001, Novel Building 887 Huai Hai Zhong Rd. Shanghai 200020 Tel: +86 21 6431 1690 COREA EMIRATI ARABI UNITI FRANCIA, Belgio, Lussemburgo GERMANIA, AUSTRIA, Svizzera Seoul Axis Communications Korea Co., Ltd. Rm 407, Life Combi B/D. 61-4 Yoido-dong Yeongdeungpo-Ku Tel: +82 2 780 9636 Fax: +82 2 6280 9636 Dubai Axis Communications Middle East PO Box 293637, DAFZA Dubai, UAE Tel: +971 4 609 1873 Paris Axis Communications S.A. 7–9 avenue Aristide Briand 94230 Cachan Tel: +33 1 49 69 15 50 Fax: +33 1 49 69 15 59 Support: Tel: +33 1 49 69 15 50 Axis Communications GmbH Lilienthalstr. 25 DE-85399 Hallbergmoos Tel: +49 811 555 08 0 Fax: +49 811 555 08 69 Support: Tel: +49 1805 2947 78 GIAPPONE HONG KONG INDIA ITALIA Tokyo Axis Communications K.K. Shinagawa East 1 Tower 13F 2-16-1 Konan Minato-ku Tokyo 108-0075 Tel: +81 3 6716 7850 Fax: +81 3 6716 7851 Hong Kong Axis Communications Limited 21/F, ICBC Tower Citibank Plaza 3 Garden Road Central Hong Kong Tel: +852 2273 5163 Fax: +852 2273 5999 Bangalore Axis Video Systems India Private Limited Kheny Chambers 4/2 Cunningham Road Bangalore 560002 Karnataka, India Tel: +91 (80) 4157 1222 Fax: +91 (80) 4023 9111 Torino Axis Communications S.r.l. Corso Alberto Picco, 73 10131 Torino Tel: +39 011 819 88 17 Fax: +39 011 811 92 60 MESSICO OLANDA REGNO UNITO SINGAPORE Mexico City AXISNet, S.A. de C.V. Unión 61, 2º piso Col. Escandón México, D.F., C.P. 11800 Tel: +52 55 5273 8474 Fax: +52 55 5272 5358 Rotterdam Axis Communications BV Glashaven 38 NL-3011 XJ Rotterdam Tel: +31 10 750 46 00 Fax: +31 10 750 46 99 Support: Tel: +31 10 750 46 31 Hertfordshire Axis Communications (UK) Ltd Suite 6-7, Ladygrove Court Hitchwood Lane Preston, Nr Hitchin Hertfordshire SG4 7SA Tel: +44 146 242 7910 Fax: +44 146 242 7911 Support: Tel: +44 871 200 2071 Singapore Axis Communications (S) Pte Ltd. 7 Temasek Boulevard #11-01A Suntec Tower 1 Singapore 038987 Tel: +65 6 836 2777 Fax: +65 6 334 1218 SPAGNA STATI UNITI SUD AFRICA TAIWAN Madrid Axis Communications C/ Yunque 9, 1A 28760 Tres Cantos Tel: +34 91 803 46 43 Fax: +34 91 803 54 52 Support: Tel: +34 91 803 46 43 Boston Axis Communications Inc. 100 Apollo Drive Chelmsford, MA 01824 Tel: +1 978 614 2000 Fax: +1 978 614 2100 Support: Tel: 800 444 2947 Johannesburg Axis Communications SA Pty Ltd. Hampton Park, Atterbury House, 20 Georgian Crescent Bryanston PO Box 70939 Bryanston 2021 Tel: +27 11 548 6780 Fax: +27 11 548 6799 Taipei Axis Communications Ltd. 8F-11,101 Fushing North Road Tel: +886 2 2546 9668 Fax: +886 2 2546 1911 91 Informazioni su Axis Communications Axis é una societá IT che offre soluzioni video di rete per installazioni professionali. La Societá é il leader mondiale per il video di rete, che stimola il mercato per la transazione dal video analogico a quello digitale di sorveglianza. I prodotti e le soluzioni Axis si concentrano sulla sorveglianze di sicurezza e monitoraggio remoto, e sono basate su piattaforme innovative e a tecnologia aperta. Axis é una societá da casa svedese estesa in tutto il mondo, con filiali aperte in 18 Paesi e che ha stretto collaborazione con partners sparsi in piú di 70 Nazioni. Fondata nel 1984, Axis é presente nei cambi OMX Exchange, Large Cap e Information Technology. 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