Crowne Plaza Caserta

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Crowne Plaza Caserta
PROFILO D’ALBERGO
Crowne Plaza Caserta
...e le
stelle stanno a
In una realtà urbana in grande fermento, un’architettura dal forte impatto emotivo –
una piazza porticata su due livelli, coperta da una volta di cristallo trasparente di
4.700 mq – crea un punto di aggregazione e un palcoscenico per grandi eventi.
Il moderno hotel di 320 camere, forte di un centro congressi da 1200 posti, propone
una gamma completa di servizi anche alle migliaia di persone che quotidianamente
gravitano nel nuovo quartiere del business a breve distanza dalla Reggia: due bar, due
ristoranti, il fitness con piscina all’aperto e una galleria di negozi
Federico Benanti
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SCHEDA ALBERGO
Crowne Plaza Caserta ✴✴✴✴S
Viale Lamberti – Area ex Saint Gobain – 81100 Caserta
Tel. 0823 523001
Fax 0823 458730
Numero verde 800 788271
www.crowneplaza-caserta.com
[email protected]
Proprietà e gestione: Marina di Castello spa
Direttore: Mauro Chilante
Progettista struttura e interior designer: SABA, Studio Architettura
Beretta Associati Milano
Suite: 16
Camere doppie: 300
Camere singole: 4
Posti letto: 668
Ristoranti: Main Restaurant (300 coperti), con possibilità di organizzare cene fino a 1000 persone utilizzando lo spazio della hall prospiciente al ristorante, e Plaza Café (75 coperti)
Bar: Lobby Bar (piano bar serale) e Crowne Bar
Centro Congressi: salone plenario Leonardo da Vinci da 900 posti
(divisibile in tre sale autonome da 240 ciascuna), sale Alessandro Volta, Enrico Fermi e Galileo Galilei (70 posti ciascuna), Niccolò Copernico (60) e Guglielmo Marconi (50)
Business Center
Centro fitness e piscina all’aperto
Boutique, servizio navetta da/per il centro di Napoli
Garage (280 posti auto)
Una spettacolare cascata fiancheggia
tutta la hall formando la suggestiva
e iridescente galleria del centro congressi
guardare!
na piazza grande sulla quale la nuova Caserta della tecnologia, dell’università, del
business e della pubblica amministrazione
può incontrarsi e riconoscersi sotto un’incredibile volta in cristallo di 4.700 mq
che lascia vedere il cielo: il Crowne Plaza,
inaugurato ufficialmente il 18 gennaio 2007, colpisce
senz’altro per le dimensioni, la qualità della realizzazione, l’impatto scenografico dei giardini pensili e dei
giochi d’acqua e di un’architettura che comunica il
senso dell’ospitalità.
nell’arco di pochissimo tempo e attraverso l’intervento di un numero limitato di addetti. Siamo stati casuali testimoni della trasformazione (era in corso la mega convention di un marchio internazionale) dalla configurazione “lavori meeting” a quella “gala dinner con
cabaret per una moltitudine di persone”. Beh, per noi il vero spettacolo prima dello spettacolo è stato vedere i già importantissimi volumi della ristorazione e del congressuale dilatarsi nella hall per
creare uno spazio continuo attorno a un palco: la rapida, ordinata e
precisa movimentazione di tavoli e sedie mediante carrelli pensati
ad hoc, a partire dai grandi office-magazzino, la diceva lunga sulla
qualità del progetto e della realizzazione anche dal punto di vista
gestionale. Per non parlare naturalmente dell’effetto notturno finale, dei suoni e delle luci riflesse dalle fontane.
U
Quello che ci ha impressionato di più è stata però la flessibilità di
uno spazio che è capace di modellarsi sulle esigenze del cliente
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Questa versatilità d’uso è stata suggerita dalla particolare location
del nuovo hotel. Il Crowne Plaza sorge infatti nel cuore di un grande
progetto di riconversione dell’area industriale ex Saint Gobain, al limitare del centro cittadino e a breve distanza dal Palazzo Reale.
L’intervento di riqualificazione urbana, analogo a molti centri con
un passato industriale, interessa nel capoluogo campano una superficie di circa 40 ettari ed è stato sviluppato attraverso un progetto
che fa capo alla famiglia Coppola. Sono già attivi o in fase di ultimazione palazzi per uffici, la sede della Provincia, un polo tecnologico e universitario, un’ampia area commerciale e il grande complesso alberghiero. Mai come in questo caso il titolo del brand internazionale restituisce l’idea che è alla base del nuovo hotel perché
attorno alla splendida piazza pubblica porticata su due livelli, definita dalla forma stessa dell’edificio, c’è una commistione tra l’albergo (320 fra camere e suite) e tutti i suoi servizi (due bar, due ristoranti, il centro congressi da 1200 posti, il fitness con piscina all’aperto) e le altre attività contenute nello stesso complesso (uffici, negozi). Attraverso gli ingressi delle gallerie commerciali, il Crowne
Plaza si propone poi al nuovo tessuto urbano circostante dove quotidianamente gravitano tantissime persone (sono già 4000 i dipendenti degli uffici che hanno aperto nell’area) e che qui trovano un
momento di aggregazione e di svago, servizi di immediata utilità, un
prestigioso supporto per il proprio lavoro.
“La nostra struttura è chiaramente rivolta al mercato business e
congressuale in tutte le sue sfaccettature” osserva il general manager Mauro Chilante, una carriera che, passando attraverso tutti i
ruoli dell’hotel, lo ha portato alla direzione di grandi alberghi in Ita-
lia e all’estero con Holiday Inn, Jolly Hotels, Turin Hotels e Domina
Hotels; a Caserta è arrivato due anni prima dell’apertura del nuovo
hotel, ne ha seguito passo a passo la realizzazione e ha potuto ottimizzare la destinazione di alcuni spazi in funzione delle esigenze
gestionali. “In particolare” precisa, “ho tenuto presente le problematiche legate all’organizzazione di grandi eventi che possono trovare al Crowne Plaza un’ambientazione di grandissimo effetto. In
questo senso siamo una struttura faro per la Campania e il CentroSud anche perché la destinazione Caserta, almeno per quanto riguarda il livello qualitativo dell’ospitalità, si propone con sempre
maggiore convinzione. Negli operatori di settore l’arrivo di un colosso come il nostro ha sollevato una certa attenzione. Certamente siamo un concorrente, ma anche il promotore di eventi con potenziali
ricedute positive per tutto il settore dell’ospitalità e possiamo fare
da volano anche per altre attività alberghiere”.
Un rapporto particolare lega il nuovo Crown Plaza con l’Holiday Inn
Resort di Castel Volturno – stessa proprietà e anch’esso brand in
franchising di InterContinental Hotels – da dieci anni sul mercato
con importanti spazi congressuali (sala plenaria da 1200 posti) e un
campo da golf di grande e vario interesse tecnico. Unico campo a 18
buche della Regione Campania, ha le prime 9 buche immerse nella
pineta e le altre 9 a ridosso del mare. “I due hotel, distanti 35 Km,
condividono alcune funzioni (marketing, acquisti, personale) e possono scambiare le proprie proposte di qualità alle rispettive clientele” spiega Mario Pilato, Marketing & Sales Director del binomio.
“Molti clienti meeting, per esempio, chiedono di trasferire la parte
incentive a Castel Volturno. Viceversa a Caserta abbiamo organizza-
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L’eccezionale volta vetrata, vero capolavoro ingegneristico,
valorizza al massimo la “piazza” porticata di 4.700 mq su due livelli
La hall è collegata alla piazza del livello superiore da una scalone
“accompagnato” da una sorta di porticato in corrispondenza
della fontana a cascata
to la cena di gala di eventi ospitati al Resort”.
Caserta, fino a oggi percepita soprattutto come realtà satellite di Napoli, negli ultimi anni sta mettendo a fuoco la propria immagine e ha
visto l’apertura di diversi hotel di catena con un deciso innalzamento degli standard di qualità. In particolare sta emergendo una vocazione congressuale favorita dalla posizione di strategico crocevia autostradale tra Roma, Bari e Napoli, con l’aeroporto internazionale di
Capodichino a 20 minuti d’automobile. La Reggia può svolgere un
ruolo, com’è avvenuto in occasione della riunione del Consiglio dei
Ministri nel gennaio 2007, ma anche operativo in virtù di una recente partnership tra il Palazzo e l’hotel per l’organizzazione condivisa di eventi. A dare un notevole supporto in questa direzione arriverà anche il Convention Center con sala plenaria da 2000 posti in
fase di realizzazione sempre nell’ambito dell’area ex Saint Gobain.
QUANDO L’ARCHITETTURA
FA SPETTACOLO
Chi dice Caserta dice Reggia e il capolavoro del Vanvitelli diventa
quasi un riferimento obbligato che si può intravedere anche in un
edificio dall’aspetto risolutamente contemporaneo come quello del
Crowne Plaza: ecco allora l’impianto quadrangolare con un livello
sotterraneo -2 a garage, i piani -1 e 0 (fortemente integrati fra loro)
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Il banco della reception è in uno stile molto rigoroso che punta sulla qualità
dei materiali (wengué, travertino, cristallo) e sugli effetti creati
dall’illuminazione. Il banco del Lobby Bar è incastonato su una vetrata
altrimenti continua che limita il volume del Main Restaurant. Il servizio avviene
in una zona della hall arredata con tavolini o con più comodi salotti
Il ristorante principale
ha un carattere informale
che facilita e invoglia l’accesso
anche al pubblico non residente
destinati alle zone di interesse comune, i quattro piani camere distribuiti in tre dei quattro corpi che definiscono una corte interna
che nei rapporti spaziali sembra quasi riproporre un modulo del Palazzo Reale. La similitudine finisce qui, non fosse altro che per l’eccezionale volta vetrata, vero capolavoro ingegneristico che costituisce la copertura della corte.
La copertura in acciaio e vetro, progettata da Mauro Eugenio Giuliani e Gian Carlo Giuliani, ha una superficie convessa con pianta
quadrata di 60 metri per lato e adotta una particolare soluzione di
ancoraggio ai sottostanti edifici in ragione delle caratteristiche sismiche del territorio (classificato in zona 2). L’apparentemente esilissima struttura metallica – due ordini di archi parabolici disposti
perpendicolarmente e supportati da travi reticolari di perimetro –
forma un tutto rigido, fissato però in modo solidale a uno solo dei
quattro edifici, mentre è appoggiato sugli altri tre con dei “pattini”
di acciaio inossidabile e teflon: la copertura è così libera di scorrere orizzontalmente fino a 30 centimetri nelle due direzioni per assorbire eventuali oscillazioni dei fabbricati. Questo eccezionale e
bellissimo elemento architettonico valorizza al massimo la sottostante “piazza” porticata di 3.600 mq a livello 0 (la quota 59 di progetto per gli addetti ai lavori), che si articola in una metà con aiuole
verdi e fontane e in una metà “scavata” per lasciare a cielo aperto la
hall al piano -1 collegato da uno scalone; un’arcata scenografica
anima lo spazio e sottolinea questa partizione anche attraverso una
spettacolare cascata, con l’acqua che scorre su una parete di vetro
che fiancheggia tutta la hall, formando la suggestiva e iridescente
galleria del centro congressi.
Un altro riferimento obbligato nell’architettura dell’edificio sta nel
passato industriale dell’area (il cristallo della copertura è anche
un’evidente citazione) dove sopravvivono ancora grandi edifici in
mattoni dell’antica vetreria. Alcuni di questi reperti di archeologia
industriale saranno salvati e ristrutturati (è il caso della fornace con
la ciminiera alta 98 metri); l’edificio del Crowne Plaza – così come
altri nuovi edifici dell’area – può dialogare con essi grazie al rivestimento dei prospetti esterni, per l’appunto in mattoni. Le quattro
facciate che guardano la corte interna, interrotte dai torrioni angolari sempre in mattoni, sono invece in colori dall’ocra al rosso pompeiano, in una gradazione che sembra accompagnare i riflessi del
sole nelle diverse ore del giorno. Se l’architettura è spettacolare, la
distribuzione delle diverse funzioni risponde in modo razionale sia
alle esigenze attuali di un grande albergo, sia al ruolo speciale di
“palcoscenico” che il Crowne Plaza è chiamato a svolgere.
Il livello -2 è completamente sotterraneo, occupa l’intera area del
complesso (circa 5 mila mq) ed è destinato al garage di quasi 300
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posti auto con distinte rampe d’ingresso e di uscita; una scala e l’ascensore limitati ai livelli -1 e 0 permettono a chi arriva in auto di
raggiungere la reception e tutte le aree pubbliche del complesso,
ma non i piani camere.
Il piano -1 (dove sono privilegiati gli accessi veicolari) risulta a una
quota leggermente inferiore al piano di campagna. Gli ingressi gemelli dell’hotel e del centro congressi (grandi porte rotanti automatiche) sono protetti nella zona di arrivo di auto e bus da una copertura che in effetti corrisponde a un varco d’accesso verso i negozi
del piano superiore. Superato l’atrio d’ingresso, dove si trovano l’ascensore per il garage e una prima coppia di ascensori per i piani,
l’ospite si ritrova nella hall a cielo aperto dalla quale parte lo scalone per la “piazza” al livello superiore e sulla quale si affacciano diversi settori: sul lato d’ingresso la zona accoglienza dell’hotel, con il
banco reception, e del centro congressi con attigue sale minori; lungo tutto il lato sinistro completamente vetrato il Main Restaurant a
buffet da 300 coperti e, al centro, il Lobby Bar; nel lato opposto all’ingresso l’atrio della seconda coppia di ascensori, tre sale meeting
da 70 posti (eventualmente collegabili tra loro) e una sala da 50 posti; sul lato destro, dietro la citata “parete d’acqua” corre la galleria
del foyer che serve gli ingressi del salone plenario da 900 posti (divisibile in tre sale da 240).
Da notare che ai percorsi e alle zone aperte al pubblico nella parte
centrale di questo livello, corrispondono nelle zone perimetrali dell’edificio (e per ciò in una posizione di ideale interfaccia esterno-interno) magazzini e locali dedicati alla gestione, con ingressi e percorsi ben distinti da quelli del pubblico. Tutto il lato alle spalle della sala ristorante, in particolare, è occupato dalla grandissima cucina principale. Sotto il porticato che cinge tutta la piazza pubblica al
livello 0 (dove sono privilegiati gli accessi pedonali) si trovano i negozi divisi in due gallerie commerciali su lati contrapposti), una zona a uffici, il fitness e, nel lato che sovrasta il ristorante e la cucina
principali, il sofisticato Crowne Bar e il ristorante Plaza Café à la
carte, con adiacente cucina dedicata. La grande piscina all’aperto è
al centro di un’area verde che fiancheggia tutto l’edificio.
I collegamenti verticali sono contenuti nei quattro torrioni angolari:
le tre ali camere dell’hotel in effetti sono servite dalle due coppie di
ascensori per il pubblico (più due montacarichi di servizio) e da due
scaloni compartimentati in funzione antincendio, contenuti nei torrioni a sinistra dell’ingresso; il quarto lato è occupato da uffici anche ai piani superiori e dispone di propri ascensori negli altri due
torrioni. Ai piani camere ci sono poi a distanze regolari le uscite di
sicurezza verso quattro scale antincendio esterne così che le vie di
fuga sono ben comprensibili e immediatamente raggiungibili. Per
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La “main
kitchen”
è un modello
del genere
per razionalità,
sicurezza, qualità
dell’ambiente
di lavoro.
In regime
normale vengono
preparati oltre
mille pasti
al giorno
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restare in tema di sicurezza, da notare che la forma dell’edificio ha
consentito una naturale compartimentazione, con porte tagliafuoco
a rilascio automatico in corrispondenza dei torrioni angolari. Gli
standard sono poi a livello americano per cui oltre ai rivelatori di fumo esiste anche l’impianto a sprinkler.
ne delle sale convegni dove è stata impiegata una folta moquette;
alle pareti onnipresenti boiserie di wengué disegnato da filetti in
grigio alluminio; dove possibile il vetro sostituisce le pareti, così come in cristallo arricchito da corrimano di legno scuro sono i parapetti. Elementi tecnologici – per esempio i bocchettoni dell’impianto di climatizzazione – sono risolti come elementi decorativi. A dare personalità ai vari settori intervengono allora l’arredo e qualche
originale complemento, ma soprattutto l’uso della luce e dei corpi
illuminanti.
Il banco del Lobby Bar è incastonato su una vetrata altrimenti continua che limita il volume del Main Restaurant ed è fronteggiato
nella hall da una zona di servizio con tavolini in legno scuro e poltroncine in metallo e legno modellato, mentre comodi divani e pol-
UNO STILE RIGOROSO,
LUCI E TRASPARENZE
Il cielo, il verde, l’acqua, le trasparenze delle ampie superfici di cristallo caratterizzano un decoro che senza essere minimalista è comunque molto rigoroso e che sfrutta appieno il respiro scenografico
delle architetture. Materiali ricorrenti creano una continuità stilistica: travertino per i pavimenti in tutte le zone pubbliche, ad eccezio76
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Il Ristorante Plaza Café (75 coperti) offre un servizio à la carte
anche a mezzogiorno in un contesto più sofisticato.
In basso, il Crowne Bar si affaccia da una parte verso la corte interna
e dall’altra verso il giardino con la grande piscina all’aperto. Arredi e decori
sono molto accoglienti e creano una situazione intima e rilassata
La versatilità degli spazi è sfruttata
in occasione di grandi eventi: le aree
congressuali e della ristorazione
si dilatano facilmente nella hall
per una cena di gala
trone in tessuto bordeaux, bruno, giallo e bassi tavolini creano delle zone d’attesa e di incontro.
Il ristorante principale da 300 coperti ha un carattere informale che
facilita e invoglia l’accesso anche al pubblico non residente (la parete vetrata, oltre a portare copiosa luce naturale, ha il significato di
un’apertura). Al mattino nella sala si serve la prima colazione. Per
pranzo viene allestito un grande buffet con un servizio veloce ed essenziale che risponde alle richieste di un flusso importante di clientela anche esterna. Alla sera servizio e atmosfera cambiano la sala
in un ristorante à la carte. La qualità di arredi e decoro supporta i
differenti ruoli: il wengué è abbinato a una tinta paglierina, l’arredo
è formato da tavolini su base metallica con tovagliato a sella, lo spazio è scandito dal grandissimo buffet a isola centrale.
Nel ristorante ruotano così 4-500 persone e vengono serviti oltre
mille pasti al giorno nella norma, con la possibilità di affrontare anche un impegno maggiore. Per sostenere questa mole di lavoro a disposizione dell’executive chef Francesco Franceschini, assecondato dallo chef Ciro Salatiello, c’è una “main kitchen” che rappresenta un modello del genere: climatizzazione, soffitti a doppia altezza e
copiosa luce naturale; perfetta organizzazione degli spazi e dei percorsi con zone per le diverse lavorazioni separate sì, ma da barriere
basse per avere sotto controllo tutta la situazione; un locale è dedicato alle attività amministrative dello chef. Notiamo poi che le celle
frigorifere e i magazzini sono sullo stesso piano, con l’ufficio economato all’ingresso dei fornitori e grandi carrelli e la migliore attrezzatura offerta dal mercato a disposizione degli operatori per ottimiz77
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abbassare gli schermi eccetera. La direzione operativa ha poi messo a disposizione dei dipendenti soluzioni e attrezzature che consentono una gestione rapida e ottimale: ogni sala ha un proprio magazzino e un deposito supplementare di oltre 200 mq è a disposizione per conservare qualsiasi allestimento; a sostegno dell’attività
banchettistica, accanto al salone principale è stato creato un office
cucina con armadi mobili per il caldo e per il freddo e tutto il necessario per impiattare.
zare la gestione sia delle materie prime che delle preparazioni finite. La pasticceria dispone di un attrezzatissimo laboratorio, razionalmente attiguo al locale caffetteria che gestisce tutte le operazioni del breakfast.
L’offerta di ristorazione è ben differenziata grazie al ristorante Plaza
Café (75 coperti) che anche a mezzogiorno fa un servizio à la carte
in un contesto più sofisticato e rilassante: tavoli tondi più eleganti e
un tovagliato importante, atmosfera calda e accogliente grazie alle
boiserie abbinate a pareti in spatolato rosa e ai soffitti in una nuance color panna. Da notare che il ristorante è completamente autonomo sia come ingressi direttamente dall’esterno che come cucina
(ben organizzata, con propri magazzini e celle al piano). Stessa atmosfera al Crowne Bar dover ritroviamo il parquet in un’essenza
scura, le boiserie dalle venature molto marcate e il controsoffitto in
parte arricchito da una griglia in legno scuro. Buona la varietà delle
sedute (panche perimetrali, poltroncine sul bruno e sull’arancio),
divertenti i corpi illuminanti e le lampade a piantana, mentre la tecnologica e sofisticata illuminazione di fondo è regolabile per creare
a ogni ora la giusta atmosfera. Un ambiente dalla forte personalità,
che non rinuncia però a una continuità con il resto dell’hotel nell’uso dei materiali (per esempio il banco è in travertino).
Il centro congressi, “motore” di tutto il complesso, è organizzato in
modo molto razionale perché dotato di un proprio ingresso autonomo con relativi foyer ed è completato da un business center attrezzato come un ufficio a disposizione degli ospiti. Le sale hanno capacità ben diversificata e sono proposte in diverse configurazioni all’insegna della massima flessibilità secondo le necessità del cliente
(nel salone plenario cabine regia e ampio ingresso dall’esterno per
gli allestimenti più voluminosi). Il responsabile degli allestimenti
Luca Senarcia con un colpo di telecomando può cambiare tutte le
impostazioni delle sale secondo schemi prefissati, dimmare le luci,
UN’OFFERTA CAMERE VARIEGATA
Fin dall’atrio ascensori i piani camere si caratterizzano per le boiserie e i portoncini camere in rovere rigatino abbinati a una moquette
morbida sulle tinte camoscio e arancio. Moquette anche in tutte le
camere e suite che trasmettono un’immagine molto calda e dove l’arredo, sempre in rovere, è molto completo a partire dalle standard
(scrivania in legno e pelle, poltroncina e tavolino, divani in tessuto,
testata legno e pelle). Ricchissime in tutte le tipologie le dotazioni
dettate dal brand internazionale in aggiunta a quelle di categoria:
ferro e asse da stiro, secchiello del ghiaccio (la macchina è nel corridoio), set per la preparazione di bevande calde, tv interattiva e con
entertainment on demand e tastiera wi fi per servire da computer e,
naturalmente, frigobar, cassaforte, accesso veloce a Internet.
Qualche dotazione in più (tv lcd) a partire dalle 16 business, che sono camere un po’ particolari perché adiacenti al torrione dei collegamenti verticali e hanno quindi due finestre ad angolo e il balcone: al
volume generoso si aggiunge una particolare disposizione degli arredi. Le suite sono molto spaziose e anch’esse dotate di doppia finestra, hanno la cabina armadio, due bagni dotati sia di vasca idromassaggio che di idrodoccia, nella zona salotto il divano è trasformabile
in letto (soluzione ideale per genitori con figli che, come in tutti gli
hotel Intercontinental, fino a 12 anni non pagano la camera).
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FORNITORI
Impresa edile:
Impianti elettrici:
Impianti Meccanici:
Climatizzazione:
Impianto Antincendio:
Attrezzatura antincendio:
Telefonia:
Computer:
Programma di gestione
alberghiera:
Programma di controllo
impianti:
Cucina:
Pavimenti:
Moquette:
Ascensori:
Serramenti:
Porte:
Porte automatiche:
Portoncini camere:
Serrature:
Arredi parti comuni:
Arredi (sedie, tavoli,
palcoscenico):
Arredi camere:
Camere e suite trasmettono un’immagine molto calda
per l’abbinamento di moquette e arredi in rovere e pelle. Ricchissime
in tutte le tipologie le dotazioni dettate dal brand internazionale
Divani:
Attrezzature sale convegni:
Sedie sale convegni:
Tessuti d’arredo:
Tovagliati:
Lampadari e punti luce:
Materassi:
Sanitari bagni:
Accessori bagni:
Set cortesia bagni:
Telefonia:
Televisori:
Frigobar:
Casseforti:
Posaterie:
Porcellane:
Segnaletica e insegne:
Giochi d’acqua e fontane:
Vetri fontane e balaustre:
Struttura di copertura
in acciaio e vetro:
Il centro congressi è il “motore” di tutto il complesso e dispone di sale
di capacità crescente, dalla boardroom al salone plenario da 900 posti
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Progetto Industrie
Beta Progetti Firenze
Mitsubishi / Clima Veneta
Mitsubishi / Clima Veneta
Beta Progetti Firenze
Politermica
Alcatel
Hewlett Packard
Micros-Fidelio Italia
Johnson Controls
Angelo Po
Ceramiche Marazzi
Liuni
Schindler
Euro Edil
Pulverlac
Euro Edil
Arredo Design
Johnson Controls
Arredo Design
Arredo Design / Bross /
Accademia
Limonta (tessuti),
Arredo Design (arredo)
Arredo Design
Tecno Conference
Schönhuber Franchi
Arredo Design
Rivolta e Carmignani
Zonca / I Guzzini
Dorelan
Ideal Standard e Jacuzzi
Inda
Bottega dell’albergo
Alcatel
Philips
Dometic
Stark
Broggi
Schönhuber Franchi
Italneon
Delta Engineering Crystal Fountains Italia
Vis Saint Gobain Glass Italia
Maeg Costruzioni