N.91 agosto (6,1Mb Pdf)
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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,50 BIMESTRALE DI ATTUALITÁ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN Estate nell’Egeo Libri online, libri per tutti ANNO XVI N. 91 - AGOSTO 2010 Echi dalla Fiera di luglio 1 sommario 3 4 5 6 8 10 16 20 22 23 25 36 Editoriale Numeri utili RI.VA.V. in arte Matteo Milani e il kick boxing Appunti di viaggio Cronaca Notizie dall’Amministrazione Comunale Istituto Statale d’Arte Anima e cuore Pensioni e dintorni Psicologia Arte & dintorni Perle ai porci Testa nel forno Don Antonio Ilario Fortunati Libri online, libri per tutti 32 Cesare Stuani Maestro del Lavoro 33 Anna Quartucci vince al premio di poesia 34 Noi e la legge 35 Noi e il fisco 36 A tutta penna 38 Olio d’oliva: impariamo a conoscerlo 40 Tamburello... che passione 42 Echi dalla Fiera di luglio Rebecco, giugno 2010 Inaugurazione del nuovo Centro Polivalente L’arcobaleno dopo un temporale estivo TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003 I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. 2 L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte. editoriale Andrea Dal Prato “C’è una triste tendenza che si sta imponendo, poco alla volta, in alcuni frammenti della cultura contemporanea: la banalizzazione”.- scrive Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia pro Vita, che continua - “Dalla vita alla morte tutto sembra sottoposto a un mero processo semplificativo che tende a rinchiudere ogni cosa in un affare privato senza alcun riferimento agli altri. In questo modo, però, la coscienza si assopisce e diventa progressivamente incapace di giudizio serio e veritiero”. Un Comitato di 5 persone (l’Agenzia del Farmaco) ha dato (a maggioranza, 4 i favorevoli) il via libera all’uso della pillola abortiva, mettendo alcuni paletti fermi a tutela della donna: l’aborto deve avvenire in ospedale e sotto controllo medico. Ma sono bastati pochi giorni che una donna, presa la prima pillola, firma e se ne va a casa per terminare la “cura”, sotto la propria responsabilità. Il problema di fondo rimane l’aborto che, anche se viene eseguito con tutte le regole e garanzie, rimane sempre la soppressione di una vita innocente. Si dirà che l’aborto era praticato anche nei secoli precedenti. Sì, ma non in dimensioni così gigantesche. Il fatto nuovo, l’assoluta novità storica, colta bene da Luigi Lombardi Vallauri, è questa: se la pratica dell’aborto è da tempo diffusa, l’abortismo come teoria, come ideologia, “sembra essere un fatto circoscritto alla civiltà occidentale moderna”. Infatti l’aborto, nel XX secolo, è diventato addirittura un “diritto” rivendicato politicamente, giustificato filosoficamente e codificato nelle leggi. Del resto non solo l’aborto è, oggi, un “diritto” garantito dalle leggi, ma in certi paesi è addirittura obbligatorio, per legge. In Cina dai primi anni Ottanta è entrato in vigore il programma di controllo delle nascite che impone il limite di un solo figlio per famiglia. “Chi viola queste regole” scrive Bernardo Cervellera “rischia multe salatissime (dai 25.000 ai 100.000 euro, cifre che corrispondono al reddito annuale medio di un qualunque abitante della Cina profonda, che dunque non potrà mai permettersi un secondo figlio), aborto forzato, infanticidio, distruzione della casa o requisizione dei beni”. Gli effetti sono stati giganteschi: “Lo Stato si vanta dei successi raggiunti: 300 milioni di nascite in meno in 21 anni”. Trecento milioni!!! E quando improvvisamente un bambino “non permesso” riesce a scampare all’aborto e a nascere, le contromisure sono quelle raccontate dal Times di Londra il 24 agosto 2000. Un flash di vita cinese a Caidian (Hubei): “Alla donna ancora incinta, di nome Liu, gli impiegati dell’Ufficio per il controllo della popolazione avevano intimato di abortire. La donna aveva già violato altre volte la politica del figlio unico (era incinta per la quarta volta). I medici della clinica a cui la donna era stata costretta a ricorrere hanno iniettato una soluzione salina nel feto per distruggere il sistema nervoso del nascituro. Ma il bambino è nato sano. I funzionari governativi hanno ordinato al padre di ucciderlo, ma questi si è rifiutato. Essi hanno atteso il ritorno a casa della famiglia e, preso il piccolo, lo hanno affogato”. In Italia questo non accade, però il silenzio del Governo su questi agghiaccianti fatti, preoccupa. Concludiamo con il pensiero chiaro di un prelato e di un politico. Mons. Fisichella, in un’intervista, dice: “Troppo spesso dimentichiamo che la tutela dei diritti delle donne non può mai essere usata contro il diritto alla vita del figlio che hanno in grembo: nell’aborto, sebbene in misura differente, le vittime sono sempre due. Non possiamo sottrarci alla responsabilità sociale di accogliere la vita nascente, che è sempre degna di trovare cittadinanza in una società evoluta”. “Che brutta Italia, quella in cui si festeggia un nuovo rivoluzionario metodo per sopprimere la vita”. E’ quanto afferma il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni in una nota. “Ammesso che siano fugati i dubbi sulla pericolosità di questa pillola, e spero sia davvero così, altrimenti l’Aifa avrebbe delle responsabilità enormi sulle potenziali conseguenze per le donne italiane, resta la totale negatività del messaggio culturale ricompreso nella diffusione della Ru 486. Continuiamo a preoccuparci politicamente e a speculare economicamente su come impedire la vita nella maniera più redditizia, comoda e indolore possibile, piuttosto che occuparci seriamente di come favorirla. Non credo affatto che sia questo il testimone migliore di saggezza da lasciare in eredità alle giovani generazioni”. RU 486, un rischio: la banalizzazione 3 DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Sergio Desiderati Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Francesca Cappa Filippo Cerini Cristina Delmenico Marta Leali Donatella Lusenti Franco Mondadori Francesca Pesci Francesca Piazza Luca Piazza Mariavittoria Spina Jessica Santi Giulia Stuani Davide Truzzi Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 MUNICIPIO - tel. 0376 819201 CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112 VIGILI URBANI - tel. 0376 840241 PRO LOCO Guidizzolo - tel. 0376 1620426 GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440 BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999 FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120 FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303 ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059 ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602 PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13 Sabato: dalle 10 alle 12 • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS piazzale Alessandro Dal Prato • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 Ufficio Tecnico: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30 sabato dalle 10 alle 12 Pediatra di base • Dr.ssa Stella Schena Riceve su appuntamento tel. 0376 847098 Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30 Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17 Assistente sociale: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005) Polizia Municipale: mercoledì e sabato dalle 9 alle 11 Su appuntamento tel. 0376 840241 Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713 Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705 Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724 Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737 Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733 Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738 Segreteria e protocollo: Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12.30 APERTURA invernale lun. 9-12 / 14.30-18.30 mar. giov. 14.30-18.30 mer. ven. 9-12 sab. 9-12 estivo 9-12 / 15-19 15-19 9-12 ORARIO DI APERTURA Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) 4 COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 E. 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 E. 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 E. 110,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 E. 180,00 Pagina intera: mm 277 x 170 E. 340,00 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Associazione Commercianti - tel. 0376 818715 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Tutti i giorni dalle 8 alle 19 ORARIO DI APERTURA DOMENICALE Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17.30 estivo invernale GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: 8 - 9.30 - 11 - 18 19 7.30 - 18 17 18 17 BIRBESI Festivi: prefestivi Feriali: mart. giov. 9.30 18.30 8.30 18 REBECCOPrefestivi 18 17 Folto pubblico per “RI.VA.S IN ARTE” Collettiva “Segni dall’ISA di Guidizzolo” e showroom di serramenti insieme nel primo di tre incontri culturali proposti a Birbesi da “RI. VA.S. in Arte”. Una eclettica tavolozza sulle firme di Lara Binetti, Elisa Morbini, Elena Barosio, Sebastian Alberti, Elena Veschetti, Marco Toninelli, Elisa Lebovitz, Giorgio Imperatori, Walter Xausa, Marzia Bandiera, Cristina Ferrari e prototipi di porte-finestre che ricordano Tano Festa. Un felice connubio tra mondo artistico e mondo imprenditoriale di un’azienda leader nella produzione e commercio di infissi, scelta di recente nell’ambito del progetto “Benchart” di Regione Lombardia, tra più di mille partecipanti come “Impresa eccellente”. “All’arte, espressione dell’anima creata con le mani o con l’intelletto, si arriva su percorsi diversificati - ha detto la titolare Gabriella Mascarini salutando con il marito Luigino Sartori, i figli Valentina e Riccardo i giovani autori e il folto pubblico - e anche le porte d’ingresso sono arte; arredi che seguono canoni estetici, su gusti e costumi, e non semplici chiusure delle nostre case. ”Una mission, quella che unisce nel lavoro e nella passione artistica la famiglia Sartori, per divulgare creatività e cultura, motore d’evoluzione nel campo aziendale la prima, materia prima per la stessa la seconda. Nell’originale spazio espositivo di via Zanina - come ha ricordato Valentina - il percorso è libero, lasciando al visitatore il gusto di scoprire un dedalo di salette ed angoli inusuali pieni di fascino e colore, manufatti eleganti e innovativi, buon gusto e poesia. Un grazie alla famiglia Sartori per la proposta che corona una pluridecennale attenzione agli eventi culturali guidizzolesi, e complimenti per il coraggio di offrire nuove opportunità ai giovani in un momento di diffusa difficoltà dal sindaco Graziano Pelizzaro, presente col vicesindaco Emi Ghisolfi e l’assessore Renato Azzini. Dalla docente Mirella Monacelli attestati di stima riconoscente a nome della preside dell’ISA Franca D’Amico, confermando nel contempo l’intitolazione ufficiale della scuola guidizzole- se al maestro Alessandro Dal Prato, ispiratore pionieristico del binomio “spirito formativo e conoscenza” ben rappresentato dall’evento. Non è mancato il saluto affettuoso dell’assessore regionale Carlo Maccari. Marisa Rodighiero Tre scorci dell’esposizione e la famiglia Sartori con il sindaco e l’assessore Regionale Carlo Maccari 5 Matteo Milani e il kick boxing Per un ragazzo di 25 anni trovarsi ad essere uno dei tre allenatori della nazionale italiana di Kick Boxing potrebbe condizionare il proprio modo di affrontare la quotidianità. Così non è stato per Matteo Milani, una palestra specializzata nel settore a Castiglione della Siviere con oltre 60 iscritti; lui è rimasto lo stesso. Ora ha poco più di trent’anni, una passione grandissima per questo sport che lo ha affascinato sin da piccolo, l’attaccamento alla sua famiglia ed una ragazza, dice, alla quale deve molto in quanto è grazie anche alla sua ‘comprensione’ che lui riesce ad essere sempre in giro per il mondo con i campioni che allena. “Non ho grandissimi hobby oltre la professione. Vado in palestra la mattina alle 9 e torno la sera tardi. Per questo il tempo libero, sempre poco, che mi rimane lo dedico alla mia ragazza”. Ma vediamo cos’è la Kick Boxing. Parliamo di uno sport da combattimento che proviene dall’unione del karate nipponico con la boxe occidentale, che combina cioè colpi di pugno derivati dal pugilato occidentale a tecniche di calcio caratteristiche delle arti marziali orientali. Sono diversi gli stili, anche molto differenti, che vanno sotto il nome generico di Kick Boxing. Si va dal ‘contatto leggero (light contact)’ che si combatte su un quadrato di tatami, fino al ‘contatto pieno (full contact)’ i cui incontri, al contrario, avvengono su di un vero e proprio ring e dove sono consentiti pugni e calci, i round sono continuativi ed è ammessa la vittoria per k.o. dell’avversario. Quando inizia a frequentare le scuole elementari Matteo Milani vede tutti i suoi amichetti interessarsi agli sport più noti, dal calcio alla pallavolo, al tennis, per fare alcuni esempi. Contrariamente a loro lui invece è affascinato dalle arti marziali. Non sono certo le botte ad entusiasmarlo quanto piuttosto la perfezione e la cura dei movimenti che lo sport richiede uniti ad un grande controllo di se stessi. Inizia a seguire i corsi di karate e diventa cintura nera. Si trova così ad affrontare delle gare ed anche a partecipare ai campionati nazionali. Nel 1991, a Bolzano, arriva in finale: è fermato da un infortunio ad alcune falangi di un piede. L’anno successivo a Suzzara, contro lo stesso atleta, conquista il titolo italiano nella categoria juniores, limite 70 chilogrammi. A Guidizzolo viene aperta una scuola di kick boxing e lui si iscrive. ‘Inizio ad allenarmi e mi TRATTORIA “ALLA TORRE” CHIUSO LA DOMENICA Piatti tipici della cucina mantovana Tel. 0376 819151 6 via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN) Calze e Collant Vendita diretta al pubblico via H. Dunant, 26 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 818621 accorgo subito che c’è molto da imparare. Il titolo italiano da poco conquistato non mi mette in una posizione di vantaggio. Se si vogliono raggiungere traguardi importanti, nello sport come nella vita, bisogna sudare. Ogni piccolo passo in avanti è ottenuto solo grazie a molto lavoro. Ho visto in questi anni tanti atleti. Ci sono, certo, i talenti naturali, ma anche loro per vincere devono faticare; allenarsi e continuamente allenarsi”. A 19 anni Matteo è pronto per i combattimenti ma un incidente in moto lo ferma. Non può più combattere ma la sua passione è troppo forte così che intraprende la strada dell’insegnamento. Nell’agosto 2000 ottiene il suo primo brevetto. Parte con alcuni corsi ma si rende conto di essere un principiante. E allora accanto all’insegnamento in palestra ora solo a Castiglione (prima aveva iniziato a Guidizzolo e Montichiari) continua il suo personalissimo lavoro di preparazione nelle migliori scuole in giro per il mondo. Nel 2002, per la prima volta, si trova all’angolo di un ring in una competizione nazionale. Nella Coppa Italia a squadre porta tre atleti e tutti vincono nella loro categoria; con Livio Ghisolfi inoltre è medaglia d’argento ai campionati del mondo. Arriva la prima chiamata in nazionale. Si avvicina a questo mondo con sussiego: quasi non ci crede. Questa prima esperienza è in combattimenti a contatto leggero. Ora lui si sente pronto per un altro salto. Ancora scuola, ancora corsi ed arriva il brevetto per il Full. Ora la cosa si fa molto seria; ora si combatte veramente. Apre la sua palestra Enjoy Zone dove vengono ad allenarsi ragazzi anche da Ascoli Piceno. E’ con uno di loro, Toni D’Isidoro categoria 90 Kg, che inizia a girare per l’Europa seguendolo nei molti combattimenti a contatto pieno. Ed in palestra si lavora. “La forza, e non è la solita frase fatta ci dice, sta unicamente nel gruppo. Se si riesce veramente a fare gruppo, a lottare insieme per il raggiungimento di un obiettivo, allora si possono fare cose importanti” Nel 2004 due eventi lo segnano. In un incidente stradale perde la vita Federico Marchini (nel ricordarlo si commuove) fondatore della Pro Fighting, la Federazione con sezione anche a Mantova a cui Matteo si sente legato. “Federico era per tutti noi un esempio ed un maestro. La sua scomparsa prima ci distrugge e poi ci dà la forza, nel suo nome, di mettere ancor più impegno: oggi lavoriamo per lui!”. I successi di Matteo fanno in modo che, sempre nel 2004, arrivi la seconda chiamata: sarà uno dei tre allenatori della nazionale ai campionati mondiali in Thailandia. Qui si respira un’aria particolare, ci si trova a contatto con chi fino a poco prima si era solo visto in Tv o sulle riviste di settore. A rappresentare l’Italia sono 10 atleti; tre di questi Riccardo Cumani, Silvia Vallicelli e Toni D’Isidoro (tutti della sua scuola) ottengono il bronzo iridato. E’ un vero successo. A gennaio 2005 arriva in palestra un nuovo atleta, italo-marocchino, Archi Azzedine. Ha talento da vendere e si vede. L’anno dopo è Campione italiano Thai Boxe e K1 e con lui si riprende a girare per l’Europa; lo scorso anno arriva anche il titolo continentale. Oggi Matteo si sente come uno che deve correre; per nulla arrivato deve continuare a migliorarsi per dare qualcosa in più ai suoi atleti. Del resto ci sono importanti appuntamenti per la Pro Fighting Italia: gare internazionali in giugno a Genova e Rimini e poi, l’anno prossimo, le Olimpiadi per sport da ring. Ci parla di qualcuno dei suoi atleti: Marco Scamardella, Jessica Bonoldi, Tiziano Mascoli, Luca Sarzi Sartori, Elena Turini. Ma insiste sul gruppo “Quello che abbiamo ottenuto con questi ragazzi è possibile solo guardando tutti quelli che entrano in palestra, che sudano, che lavorano sodo anche solamente per armonizzare i propri movimenti: danno una grande carica”. Sergio Desiderati Matteo Milani, allenatore Per gentile concessione de “IL GAZZETTINO” della nazionale italiana di Kick Boxing servizi ecologici . spurghi civili ed industriali Paninoteca SISAL, Superenalotto, Ricariche telefoniche Tel. 0376-818420 . spurghi civili ed industriali . videoispezioni con localizzazione elettronica di rottura tubazioni . smaltimento fanghi . ritiro e smaltimento alimenti scaduti . preventivi gratuiti . servizio 24 h milani s.r.l. 46040 guidizzolo . mn . via marchionale 18 cell. 335 7587441 . tel. 0376 849544 . www.milanisrl.com Gruppo Alpini Guidizzolo tel. 0376 819516 7 Estate nell’ Egeo di Francesca Lugoboni Per chi ama crogiolarsi al sole su splendide spiagge con un mare cristallino, Mykonos non rappresenterà certo una delusione. Trattasi di un’isola arida e montuosa che, nonostante l’asprezza del paesaggio, è considerata una delle più affascinanti delle Cicladi. Questo per la bellezza del mare che la circonda, per le numerose e piccole spiagge disseminate e nascoste lungo la frastagliata costa ed infine per il pittoresco capoluogo di Mykonos, chiamato la Chora, che si annida in fondo ad una baia sul versante occidentale e che è diventato, con le sue bianche casette tipiche dell’architettura cicladica, con i suoi stretti vicoli ed i suoi mulini, simbolo delle isole greche. Ovunque è possibile trovare le tradizionali taverne in cui assaporare le freschissime insalate greche, i buonissimi souvlákia, spiedini di pollo o di maiale, e il buonissimo moussaka, lo sformato di patate e melanzane. Qui sono molti anche i pub e i locali di tendenza spesso frequentati da vip, habituè delle cronache mondane, proprio come Mick Jagger, amante di questo piccolo angolo di paradiso. Alla Chora vale la pena dedicare più di una passeggiata, magari in diversi momenti della giornata, per poter apprezzare i vari volti di questo centro abitato, uno dei più estesi e meglio conservati di tutto l’arcipelago. I vicoli che partono dal porto si dividono in una ragnatela tutta da scoprire. Andando a spasso per il paese, stupisce la grande quantità di chiesette e cappelle votive, costruite dai marinai dell’isola che ritornavano indenni dai lunghi viaggi per mare. La più famosa e la più antica è Paraportiani, all’estre- Un esempio di architettura cicladica Il capoluogo: la Chora con i caratteristici Mulini a vento La nostra Agenzia desidera accompagnarvi, passo dopo passo, fornendo un’assistenza e una consulenza di viaggio competente e specializzata, fatta da chi ama viaggiare, crede nel proprio lavoro e lo svolge con entusiasmo. 8 www.mincioviaggi.it - via Bonomi, 6/A Mantova - tel. 0376 322888 mità sud del porto. Costruita su due livelli, è in realtà formata da cinque diverse chiese. A piedi si può raggiungere l’altopiano dove sono collocati i famosi mulini a vento, uno dei più rinomati monumenti dell’isola. Anticamente le genti di tutte le Cicladi vi portavano l’orzo e il grano per essere trasformati in farina. Di poco sotto è situata quell’area definita “Piccola Venezia” per via delle sue abitazioni collocate proprio a ridosso del mare. Ma c’è un altro segreto che spiega il fascino di Mykonos: basta infatti cambiare vicolo, spostarsi sulla spiaggia vicina e, per magia, ci si ritrova completamente soli, avvolti dalla quiete più assoluta. Da tener presente che al di fuori del capoluogo sono pochissime le zone densamente popolate: piccoli villaggi e minuscole frazioni si disperdono fra le colline. Per questo è indispensabile noleggiare un mezzo per visitare le tante meraviglie che l’isola ha da offrire. Tra i principali punti di interesse vanno ricordati il grande Monastero della Panaghia Tourliani nei pressi di Ano Mera, le antiche rovine di Panormos a Palio Kastro e il castello di Darga. Non vanno, però, dimenticate le spiagge che qui sono davvero tante: quelle che ricordo con maggior piacere per lo scenario e la trasparenza dell’acqua sono Fokos beach che si trova a nord, Agrari beach e Ornos beach collocate all’estremo sud e Kapari beach a occidente. Assolutamente da non perdere, soprattutto per chi ama la mitologia greca, è l’escursione a Delos, una piccolissima isola, considerata sacra nella Grecia antica perché qui Latona, riparata da una gigantesca palma, ancora oggi visitabile, diede alla luce Apollo e Artemide. Di fatto l’isola è un museo a cielo aperto perché ingombra di resti archeologi e giganteschi templi disseminati ovunque. Se desiderate dunque trascorrere una vacanza all’insegna del sole e del mare, ma condita da un po’ di storia antica, non vi resta che volare a Mykonos! Francesca Lugoboni Isola di Delos. Tempio di Serapide Baia di Kalafati Le acqua cristalline di Kapari beach Foto di Valter Dal Prato Viaggio organizzato con il supporto di Mincio Viaggi - Mantova visita il SITO rinnovato www.tomasiauto.com via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 - Guidizzolo - Mantova 9 cronaca L’orto delle classi terze elementari Un sogno da 25.000 Euro Un verde intatto lontano dalla strada e un orto che sembra la colorita bancarella di un mercato rionale con verdure di tutte le qualit‡. Ma la cosa che più stupisce É che gli ortolani sono gli alunni delle due terze elementari del Comprensivo. “Un progetto iniziato in via sperimentale lo scorso anno - hanno detto le insegnanti Sandra Barbato, Catia Franceschetti, Maria Luisa Orlandi - accolto con favore dai genitori e con entusiasmo dai ragazzi, al punto che qualcuno di loro si sta già cimentando in proprio. Quindi riproposto nel 2010 e volto a favorire una scuola É entrata nella tabaccheria Due Erre nei giorni scorsi. La signora aveva fatto un sogno ma non riusciva ad interpretare la numerologia che sicuramente, immagina, ci stava sotto. Domenico Boscia, gestore della ricevitoria con la moglie Rosa, ha interpretato quel sogno, fatto di auto e di ladri, indicando il terno 3, 21, 79, da giocare sulla ruota di Bari, ciò che la signora ha fatto. Morale: il giorno dopo il terno è uscito facendo totalizzare alla fortunata giocatrice, tra ambi e terno, la vincita di circa 25.000 euro. Perché Domenico, così certo della sua inter- aggregativa e socializzante; capace di istruire ed educare suscitando interesse; pur toccando grossi temi come coltura biologica, rispetto ambientale, scienza alimentare. E di aderire a iniziative-concorsi per allargare i campi d’intervento.” Idee che si toccano con mano guardando i 50 ragazzini, mentre a gruppi ordinati zappano il terreno, mettono a dimora nuove pianticelle, innnaffiano, raccolgono in cesti i prodotti maturi; aiutandosi l’un l’altro; con continui “perchè”; imparando divertendosi. “Avremmo preferito che l’orto fosse nato più vicino alla scuola - continuano le insegnanti - per meglio osservare e registrare le varie fasi di crescita, ma mancava un’adeguata protezione; per fortuna Benedetta Bini ci ha ospitato nel suo parco. Dobbiamo molto anche ad Antonio Garzotti e al nonno di una nostra alunna, Guerrino Mancina, che ci affiancano con competenza e passione.” pretazione non si è giocato quei numeri, chiedono altri avventori: “…semplice, risponde lui: il sogno era della signora; se li avessi giocati io non sarebbero certo usciti”. Così ancora una volta la ricevitoria, e soprattutto la signora, è stata baciata dalla fortuna. La maestra Cappa Ha lasciato Guidizzolo ormai da alcuni anni per avvicinarsi alla famiglia del figlio, ma non ha certo scordato la sua ‘Guidizzolo’ ed i tantissimi bambini e ragazzi (ora uomini e donne) che ha guidato nel percorso scolastico. Così come anche loro non hanno certo dimenticato la mastra Cappa. Carla Caiola Cappa ha infatti insegnato per tantissimi anni iniziando nel 1948 proprio nella scuola elementare di Guidizzolo. All’epoca risiedeva a Crocevia di Medole (accanto a Guidizzolo ha insegnato anche a S. Giacomo di Qeen Mami Il vostro bar per l’aperitivo e per un momento di relax ELETTRO RIZZI Impianti elettrici civili e industriali Quadri - Cabine MT BT Tendaggi - Materassi - Divani su Misura Preventivi senza impegno FRACCARO FRANCO ALESSANDRO e MICHELE 10 via B. Rodella, 28 Negozio 0376 847007 - Franco 331 6083428 - Alessandro 333 5410713 - Michele 349 4139784 Piazza Pezzati, 25 - Guidizzolo MN Tel. 0376 653423 Pronta assistenza: 335 453334 335 7636225 335 7636226 335 7636227 via Settefrati, 44 - Rivalta S/M e-mail: [email protected] cronaca Cavriana, Birbesi di Guidizzolo, Solferino, Medole, Casalmoro…) da dove partiva sempre in bicicletta. ‘Forse, ci dice, è per questo che sono ancora al mondo!’ Scartabellando nei suoi ricordi ecco un giudizio scritto da uno dei direttori dell’epoca. Ce lo mostra ma non vuole che lo riportiamo. Noi siamo disubbidienti: “Votazione ottimo. Piena capacità professionale, piena dedizione all’insegnamento. Cittadina esemplare. Cordiale nei rapporti pubblici e, nello stesso tempo, autorevole. Buona cultura. Insegnamento reso piacevole da un tono di cordialità sorridente e da una notevole capacità di rendere attraente la lezione. Mente aperta ai moderni metodi educativi. Buon rendimento degli scolari. Molto stimata dalle famiglie”. Dopo aver terminato il proprio servizio si è dedicata alla pittura esprimendo tutta la sua creativa solarità. Ora avrebbe un piccolo desiderio: rivedere tutti i ‘suoi’ scolari. Sa che non è possibile ma ugualmente li ricorda e li saluta tutti. Per lei gli anni dell’insegnamento, per gli scolari quelli dell’apprendimento, ci ricorda nel salutarci, ‘…sono stati certamente i migliori anni della nostra vita’. di cogliere in pieno il senso profondo di quella mattinata con una grande lezione pur se lontana dalle aule scolastiche. Con i loro insegnanti Cristina Garutti, Gianna Moschini, Luca Pio Occhinegro, Daniela Vinciguerra ed accompagnati dal collaboratore vicario Antonio Lanza, sono stati accolti da Maurizio Corradi, presidente dell’ Avis ed Eugenia Ballista membro area scuola provinciale; Giovanni Milani e Andrea Torreggiani rispettivamente presidente e vicepresidente Aido Guidizzolo; Vanni Corghi presidente provinciale Aido. Dopo la visita alla sezione, con la reception, le sale visita, la sala donazione e quella ristoro, spiegata da Franco Pelizzola, sono arrivate puntuali le tantissime domande centrate soprattutto sulle funzioni del sangue e, naturalmente, sull’indispensabilità della donazione da molti di loro vissuta sicuramente nel racconto vivo dei loro genitori o parenti iscritti alla sezione. Interessante per tutti il ‘percorso del sangue’: dalla donazione (32.000 le sacche nel mantovano, 500 quelle di Guidizzolo) al centro di Mantova per la scomposizione e la distribuzione negli ospedali del territorio con le eccedenze inviate al S. Raffaele di Milano e al S. Matteo di Pavia. In chiusura Vanni Corghi ha illustrato le donazioni di midollo osseo e gli incoraggianti risultati sino ad ora ottenuti nella cura delle leucemie. Una lezione per la vita ai donatori di domani. Le quinte in visita alla sede AVIS Vi sono situazioni ed atteggiamenti della vita che ognuno di noi impara o ha imparato sin da ragazzino, guardando agli adulti e scoprendo da loro, ad esempio, lo straordinario ed insostituibile valore della donazione come atto talvolta supremo di amore e partecipazione alle necessità o alle sofferenze degli altri. Può essere questo il messaggio che si coglie dalla visita, alcuni giorni fa, di alcune classi della primaria di Guidizzolo, nello specifico le tre quinte, alla locale sede dell’Avis unita nel progetto “La mia vita in te”, con Aido, Admo e Abeo. I ragazzini, felici tanto per l’uscita scolastica che per i pasticcini finali loro offerti, hanno dimostrato 11 cronaca Fine corso per la Scuola Tennis L’AIDO ai Giochi senza frontiere In queste occasioni a trionfare è il più alto spirito decubertiano unito all’obiettivo principe della manifestazione: divulgare la cultura della donazione attraverso un momento di divertimento. Parliamo dei tradizioni ‘Giochi senza frontiere’ che l’Aido provinciale organizza ogni anno grazie al contributo dell’uno o dell’altro gruppo comunale. Sempre con la puntuale collaborazione dell’Avis il cui alto spirito della donazione è noto da sempre e ben si accomuna a quelli di Aido o Abeo. Quest’anno la predisposizione dei giochi è toccata al gruppo di Revere. Vi hanno partecipato oltre un centinaio di donatori dei gruppi comunali di Revere, ovviamente, e poi Castel Goffredo, Gazoldo degli Ippoliti, Curtatone, Rivarolo Mantovano, Virgilio, Volta Mantovana e, non manca mai, Guidizzolo. Si sono sfidati in giochi ormai un po’ dimenticati della tradizione mantovana, ed a vincere, per la cronaca, è stato il gruppo di Volta Mantovana, seguito da Gazoldo degli Ippoliti e Castel Goffredo a cui toccherà l’organizzazione del prossimo anno. A tutti, perché ciò che conta, soprattutto nella donazione è partecipare, sono stati consegnati premi dal sindaco del Comune di Revere Gloria Regina Bonini, dall’assessore allo sport Luca Bianchi e dalla presidente provinciale Aido Antonella Marradi. Per i guidizzolesi, raggiunti anche dal sindaco 3000 Tutti i ragazzi della scuola tennis di Guidizzolo si sono esibiti davanti ai maestri ed ai genitori alcune sere or sono durante la festa di fine corso che annualmente il Tennis Club Guidizzolo propone. Un centinaio, partendo dai bambini più piccoli che imparano ad avere dimestichezza con la racchetta, fino ad alcuni giovani agonisti: sono questi i ‘numeri’ di un Circolo, come ha ricordato il presidente Alfredo Maccari, da sempre votato alla promozione dello sport nel senso più ampio del termine, per la crescita non solo fisica dei ragazzi. Maccari ha ringraziato le famiglie, le amministrazioni comunali, gli sponsor, i maestri ed i custodi per il grande lavoro che quotidianamente svolgono. Ringraziamenti ai quali si è unito il sindaco Graziano Pelizzaro estendendoli al Circolo, uno dei più attivi e vivaci della provincia. La cerimonia, coordinata dal direttore del circolo Renato Pasini, ha visto l’intervento di Cesare Maccari, ora assessore allo sport ma per anni presidente del sodalizio oltre che uno dei fondatori. Dopo i saluti ai presenti Cesare Maccari è andato con il ricordo al 1985, anno non solo “…della grande nevicata nel mantovano e in Guidizzolo, ma anche l’anno in cui Paolo Ferrari ha iniziato la propria attività di maestro al tennis Club”. ‘Nozze d’argento’ ricordate con l’omaggio al maestro di un nuovo fischietto, “…in attesa di quello d’oro”. Maccari ha quindi presentato GianClaudio Passoni, il maestro che affianca Ferrari da un anno e che sta raccogliendo anch’egli la stima e l’apprezzamento dei ragazzi e delle famiglie. In campo sono poi entrati i ragazzi esibendosi in alcuni colpi di base. Quindi il sindaco con gli assesso- ri Laura Toniato, Cesare Maccari e Giacomino Milani ha dato vita alle premiazioni dei tornei interni, lasciando spazio poi al graditissimo buffet. 600 RAL 3020 RAL 7042 2940 REALIZZAZIONE D’INTERNI BANCHE- UFFICI - ABITAZIONI www.ceriniluciano.it 12 MOBILIFICIO Luciano Cerini Tel. 0376 819068 Fax 0376 840360 via G. Galilei 14/16 - 46040 Guidizzolo (MN) cronaca Graziano Pelizzaro, è stata un’occasione per visitare il territorio di Revere con la torre, il castello ed i musei permanenti con interessanti mostre. In San Lorenzo per le quinte Alcune settimane prima avevano seguito con attenzione la ‘lezione’ con cui il prof. Giovanni Zangobbi, storico e docente presso l’Isa di Guidizzolo, li aveva intrattenuti nell’Oratorio di San Lorenzo. Così nell’occasione della tradizionale festa di fine anno scolastico, che per le quinte della primaria rappresenta anche la fine di quel ciclo di studi, i ragazzini si sono trasformati in competenti e sicuri ciceroni. La mattinata, presenti i genitori, è iniziata nell’aula magna del comprensivo con la presentazione della mostra con i lavori realizzati dagli alunni sull’antica Roma, seguiti in questi dall’esperta d’arte Aura Zecchini. Poi tutti insieme, genitori e ragazzi accompagnati dai loro insegnanti Gianna Moschini, Silvia Simonazzi, Daniela Vinciguerra, Cristina Garutti e Graziano Bardini, hanno raggiunto l’oratorio duecentesco poco distante dalla scuola. Qui, davanti agli attenti genitori, i ragazzi hanno spiegato il ciclo di affreschi che adornano le pareti della chiesetta soffermandosi sui particolari ed accennando all’iconografia classica. Una festa ben congeniata che si è conclusa con un rinfresco organizzato dai genitori ed il ritorno alla scuola dove insieme hanno fatto scorrere le immagini del loro anno scolastico scelte e preparate dal m° Antonio Lanza per concludere con alcune canzoni e con il ‘Fratelli d’Italia’ guidati dalla musicista Francesca Cappa. T RosEtta A M 25 anni di servizio in parrocchia Le ‘nozze d’argento’ si possono festeggiare per i motivi più disparati. Il più noto, si sa, è quello dei due coniugi al traguardo dei 25 anni di matrimonio. Noi oggi invece parliamo delle ‘nozze d’argento con la parrocchia di Guidizzolo’ le quali, nello specifico, non riguardano i sacerdoti ma la signora Rosanna che da un quarto di secolo è in servizio appunto presso la parrocchia di Guidizzolo. Un servizio prezioso che non ha interessato solo la canonica ma tutti gli ambienti parrocchiali, chiesa compresa, verso i quali Rosanna tiene da sempre un’attenzione particolarissima. Lei ovviamente non se lo attendeva, ma alcuni giorni fa i ‘suoi sacerdoti’, quelli con i quali ha collaborato in questi 25 anni e che a Guidizzolo hanno svolto il loro ministero sacerdotale quale il parroco precedente don Adriano Avanzi o l’attuale don Libero Zilia, oppure i vicari o i diaconi, le hanno voluto far la sorpresa di una solenne concelebrazione eucaristica. Lei è arrivata in chiesa con il marito Luigi Azzini nulla sospettando anzi, sorpresa di trovare figli e nipoti. Poi tutto si è svelato quando sull’altare sono arrivati i sacerdoti. Emozionatissima ed anche incredula ha ringraziato il Signore e poi i preti per una festa tanto solenne, partecipando poi anche al pranzo tutti insieme. Una signora solare e sempre attenta; con un pregio in più (per alcuni) o un difetto insopportabile (per altri): una smisurata fede interista che l’ha orgogliosamente portata ad indossare la maglia a strisce neroazzure per una giornata intera all’indomani delle recenti vittorie dell’Inter. Acconciature Team Rosetta Via Sayore, 36 46040 Birbesi Tel. 0376 849528 Massaggio cute in aromaterapia Reflessologia plantare Da Martedì a Giovedì 8,15-12,15 - 14,15-19,15 Venerdì e Sabato orario continuato dalle 8,00 alle 19,00 COLAZIONI APERITIVI PRIMI PIATTI BIRRE SPECIALI INSALATE AFTER DINNER PANINI E PIADINE SERATE MUSICALI via Rizzini, 2 - 46040 Guidizzolo (MN) tel.338 4757730 13 cronaca Revisione auto e moto Anche Guidizzolo dispone, grazie a due giovani imprenditori, Ignazio Dellaparte; specialista nelle auto e Diego Nicoli delle moto, di un “Centro Revisioni” all’avanguardia per la strumentazione e per l’assistenza che offrono alla clientela. La revisione è una scadenza periodica che causa, da sempre, paura all’automobilista. Nel corso degli anni le tempistiche si sono fatte via via più restrittive al fine di assicurare una corretta efficienza meccanica dei mezzi circolanti. La “revisione” è il check-up completo di un veicolo che si effettua periodicamente presso le officine meccaniche autorizzate dal Ministero dei Trasporti per stabilire l’idoneità o meno del mezzo a circolare. La revisione occupa circa 25 minuti e non bisogna fare la prenotazione. É indispensabile presentarsi con la CARTA DI CIRCOLAZIONE IN ORIGINALE. Al nuovo “Centro” guidizzolese possiamo rivolgerci con fiducia. In-Soliti Attori Lo scorso 27 maggio è andato in scena al Teatro comunale di Guidizzolo lo spettacolo conclusivo del Laboratorio teatrale “In-Soliti Attori”2010“, con la regia di Flavio Cortellazzi e la direzione ar- 14 tistica della Cooperativa Sociale Teatro Magro. Un momento di ‘teatro speciale’ di impatto significativo con al centro il tema della solidarietà, una solidarietà non solo immaginata e partecipata ma soprattutto vissuta. Attraverso una compagnia inusuale, con attori inusuali, appunto ‘In-Soliti’. Una collaborazione collaudata ormai da quattro anni di attività tra i ragazzi dell’Istituto Statale d’Arte e i ragazzi del Centro Diurno Disabili di Rebecco e Sacca di Goito. Sono stati loro a portare in scena, con la sensibilità che li distingue, il tema della solidarietà, per contrastare la tendenza, spesso preponderante, della chiusura in se stessi e dell’attenzione più all’apparire che all’essere. Una iniziativa di grande valore umano e sociale che quest’anno ha avuto il sostegno e la partecipazione di un intero territorio attraverso il progetto in rete “Un Girotondo Solidale”, di cui l’Associazione “Gruppo Volontari Guidizzolesi” è capofila e organizzatore: un progetto cofinanziato dalla Fondazione Cariplo che riunisce numerose Istituzioni e Associazioni dell’Alto mantovano sensibili alle tematiche sociali. Lo spettacolo mattutino, andato in replica la sera, ha visto i saluti di Mirella Monacelli docente dell’ISA e referente del progetto, la quale ha introdotto gli interventi del sindaco Graziano Pelizzaro, della dirigente ISA Franca D’Amico, dell’assessore provinciale Armando Federici Canova, della direttrice del C.D.D. di Rebecco Valentina Salandini. Quest’ultima al termine ha ringraziato i bravissimi attori, il numeroso pubblico, il regista e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo. via G. Galilei, 18 - 46040 Guidizzolo (Mantova) Tel. 0376 818343 - e-mail: [email protected] cronaca Buongiorno atleti Al termine di una simpatica partita tra bimbi e genitori (vinta dai bimbi per 8 reti a 6) gli allenatori hanno inviato ai bimbi una bella lettera di saluto che volentieri riportiamo. Siamo arrivati alla conclusione di questa lunga stagione calcistica e a malincuore dobbiamo salutarci, con la speranza di rivederci l’anno prossimo ancora sul campo da gioco per poter ridere e scherzare ancora insieme, logicamente vincendo il campionato... Noi mister abbiamo riso, giocato e tentato d’insegnarvi il rispetto, l’educazione per il prossimo, cioè i vostri avversari e anche compagni di squadra. Speriamo con tutto il cuore che questo nostro insegnamento l’abbiate capito e lo mettiate in pratica anche nella vita quotidiana. Un GRAZIE particolare lo dobbiamo a voi ragazzi che con la vostra semplicità e i vostri modi di fare ci avete trasmesso tantissime emozioni. Abbiamo fatto il possibile per trasmettervi le stesse sensazioni da noi provate, non sappiamo esattamente se questo è avvenuto o meno ma ce l’abbiamo messa tutta cercando inoltre di farvi capire la passione che mettiamo noi in questo gioco bellissimo, che è il CALCIO. Un’ultima cosa breve ma essenziale per farvi capire quanto teniamo a voi. Le urlate da noi fatte in campo erano per favi capire la cosa giusta da fare in ogni occasione, in campo e fuori, insomma sempre per il vostro bene. Siamo contenti di voi, avete dimostrato d’avere imfrittatina dolce in agro verdure e all’ortolana ell pappard alatona ins € 15,00 se esclu bevande mense doti e qualità calcistiche, fieri d’avervi allenato e con la speranza che le nostre strade proseguano insieme anche in futuro. Ci ricorderemo di tutto e dì più, soddisfatti del nostro percorso vi lasciamo col sorriso, incerti se piangere o sorridere, ma più convinti di sorridere perché felici di essere stati vostri mister. GRAZIE. Marco e Matteo Santa Messa in S. Lorenzo Nei giorni scorsi un gruppo di oltre 60 persone guidate da don Lamberto Leva parroco di Binate nel milanese, dopo un viaggio a Solferino e San Martino per visitare i luoghi della Battaglia del 1859 hanno voluto celebrare la santa Messa nell’Oratorio di San Lorenzo. Don Lamberto, amico da molti anni di Fausto e Loredana, era già venuto a visitare l’Oratorio e ne era rimasto colpito per la tranquillità del luogo, la ricchezza dei suoi affreschi e la cura con cui viene tenuto. Ha chiesto al Comune di potervi celebrare la santa Messa in occasione di questo viaggio di approfondimento storico-culturale. Dopo il pranzo che si è tenuto alla “Trattoria Birbesi” sono state donate agli ospiti; dal Comune copie del volume “Il pricipe e l’eremita” e dal centro Culturale S. Lorenzo copie del “Quaderni Guidizzolesi” che trattano dell’Oratorio. antipasto della casa risotto alla mantovana tagliata con rucola contorno € 20,00 bevande escluse polip tagliolini o e seppie con g orata all amberetti e br contorno aci € 24 bevande ,00 escluse Disponibilità Menù alla carta - Martedì chiuso Tel. 0376 849732 - via Sajore, 19 Birbesi - Guidizzolo MN frittatina dolce in agro verdure e all’ortolana ell pappard alatona ins € 15,00 se esclu a bev nde antipasto della casa risotto alla mantovana tagliata con rucola contorno € 20,00 bevande escluse polip tagliolini o e seppie con g orata all amberetti e br contorno aci € 24 bevande ,00 escluse Disponibilità Menù alla carta - Martedì chiuso - Tel. 0376 849732 - via Sajore, 19 Birbesi - Guidizzolo MN 15 Notizie dall’Amministrazione A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO Restaurati gli arredi di San Lorenzo Il 25 settembre prossimo l’Oratorio di San Lorenzo ritroverà i propri arredi restaurati dallo Studio Restauro Arte di Cesarino Monici, lo stesso che ha curato il recupero dell’importante ciclo di affreschi di cui la chiesetta è adornata. Saranno collocati in teche appositamente indicate dalla Soprintendenza la quale ha seguito passo passo tutti i lavori approvandone i risultati. Si tratta, complessivamente, di una settantina di manufatti tutti provenienti da San Lorenzo, databili tra il XVI e il XIX secolo. Principalmente candelabri, porta palme, cartagloria o reliquiari, alcuni dei quali contengono ancora le reliquie originarie, ex voto dipinti su tavola, cornici varie. Parte sono strutturati in legno tornito o intagliato, decorati su imprimitura con dorature, argentature meccate e laccate; altri sono in metallo di ottone fusi e torniti o sbalzati e cesellati. L’importanza di questi manufatti, dal punto di vista storico, si inquadra nell’ambito del recupero complessivo dell’Oratorio; tuttavia il loro esame non deve e non può ridursi ad una carrellata, veloce o particolareggiata, di ‘oggetti del passato’ in quanto va inscritto nella più ampia pagina della storia dell’arte e, forse più ancora, della storia di un’intera comunità. ‘Il dotarsi di –cose belle- per esprimere e celebrare le funzioni del culto della propria fede, ci dice Cesarino Monici, è sempre stata una delle massime aspirazioni delle Comunità Cristiane. Nell’altare si identificava la presenza di Cristo, così come nei reliquiari la testimonianza viva e tangibile dei Martiri della fede. E’ in questa ottica, prosegue, che questi manufatti vanno intesi per far capire a coloro che non vi danno giusta rilevanza, oppure li sottraggono e li disperdono, quanto di arte, memoria e vita di intere comunità vadano disperse con essi. Questi oggetti, conclude, insieme all’intero complesso con le sue pitture, le sculture e gli intarsi lignei o la tarsie marmoree, rendono ragione di un passato culturalmente alto, attivo e stimolante per un futuro di medesimo profilo’. Il recupero ha seguito un iter particolarmente lungo, iniziato di fatto nel 1997 quando la pratica del progetto architettonico generale, che al momento contemplava anche tutti gli arredi e le pitture interne, aveva dapprima trovato competenza presso la Soprintendenza ai Monumenti di Brescia, la quale predispose un complesso A - Sec. XVII Crocefisso di arredo d’Altare Maggiore. Stato finale di restauro. B - Sec. XVII Reliquiario a teca con reliquia, intagliato, argentato e meccato. Stato finale di restauro. 16 C - Sec. XIX Reliquiario, intagliato, argentato e meccato. Stato finale di restauro. A B C monitoraggio finalizzato al recupero di tutto il complesso ‘museale’ all’epoca in fatiscente stato di abbandono per incuria e umidità. La competenza poi passò alla Soprintendenza di Mantova. L’acquisizione della chiesetta al patrimonio comunale nel 1995 ha di fatto salvato questo straordinario monumento il quale ora, con il rientro degli arredi, ritorna al proprio stato pressoché originario. Il recupero di queste suppellettili, come del resto di tutto il complesso, è stato di tipo conservativo, materico-strutturale, ma anche estetico per quel tanto che è servito ad amalgamare le lacune all’originale esistente, riconducendo le opere ad una lettura corretta e godibile secondo i primari intendimenti estetico-funzionali senza, tuttavia, incorrere in ricostruzioni arbitrarie. Il restauro è stato voluto e finanziato dall’Amministrazione Comunale di Guidizzolo con il contributo della Fondazione Cariplo. D D - Insieme degli arredi in fase intermedia di restauro E - Sec. XVII - Cartagloria dell’altare della Pietà Reliquiario, intagliato, argentato e meccato. E/1 - Stato finale di restauro, e particolare stato iniziale. E/1 E F - Sec. XVII - Reliquiario a teca con reliquia, stato iniziale di restauro (Stesso oggetto della foto B). G - Altare della Pietà. Visione riferita all’anno 1966 F G 17 Novità negli uffici comunali Nelle scorse settimane l’organico degli uffici comunali ha registrato alcune novità significative. Il tecnico comunale, arch. Alessandra Madella, ha chiesto ed ottenuto la mobilità verso il Comune di Goito, andando a dirigere l’ufficio dove aveva prestato servizio fino al 2005. Analogamente la comandante l’ufficio di Polizia Locale, Ramona Tarchini, ha partecipato ad un bando per mobilità del Comune di Castiglione delle Stiviere, risultandone vincitrice. L’Amministrazione Comunale, che ha ritenuto di non ostacolare le loro scelte personali e professionali, formula ad entrambe i migliori auguri di successo, insieme ai ringraziamenti per il servizio prestato alla comunità guidizzolese. Alla direzione dell’ufficio tecnico comunale è stata promossa l’ing. Giovanna Negri, già in servizio presso lo stesso ufficio. In biblioteca, infine, l’esito del concorso pubblico ha confermato in servizio di ruolo l’aiuto bibliotecaria Arianna Fornari. Cambiamento climatico Che il clima stia cambiando ormai è noto a tutti. Le nostre zone, ma anche l’Italia intera sono sempre più spesso interessate da perturbazioni di violenza inaudita. Guidizzolo poi ne sa qualcosa, basta pensare al tornado di tre anni fa. Il 19 e 20 giugno scorsi un nubifragio di portata eccezionale ha interessato anche il nostro territorio, dopo che nei giorni precedenti aveva sconvolto mezza Europa, provocando anche numerose vittime. Particolarmente nella giornata di domenica 20 una vasta zona del territorio comunale ha subito allagamenti, soprattutto a Birbesi e Rebecco. La portata delle precipitazioni è stata senz’altro eccezionale, ma alcuni vecchi problemi sono tornati d’attualità. Fra questi, prioritaria è senz’altro la questione della pulizia dei fossi: il deflusso dell’acqua piovana risulta talvolta ostacolato da una loro cattiva manutenzione, che per regolamento è a carico dei frontisti. 1 2 DAVIDE RIVERA Family Banker Cell. 347 1062514 ufficio personale tel. 0376 301593 - 0376 840477 E-mail: [email protected] 18 É vero peraltro che la Seriola Marchionale e la Seriola Birbesi più di tanto non riuscivano a scaricare, e quindi a ricevere, ma alcune esondazioni su tratti stradali sono state causate da intasamenti dei fossati. Sarà necessaria dunque una maggiore attenzione, a scopo preventivo, accompagnata da sanzioni per chi non provvede. Un ringraziamento va poi alla Protezione Civile di Guidizzolo, impegnata per tutto il tempo del nubifragio, insieme al personale comunale, allo scopo di far fronte all’emergenza ed alleviare i disagi della popolazione più esposta. Smentiti, infine, coloro che affermano che l’area dove sorgerà la nuova scuola materna (foto 1) sia poco idonea perché paludosa. Il terreno ha assorbito benissimo la pioggia abbondante di quei giorni, così come la zona circostante. Diversa la sorte per la campagna tra Guidizzolo e Birbesi (foto 2). MILANI GIULIANO Family Banker Cell. 348 4756471 ufficio personale tel. 0376 301593 - 0376 840477 E-mail: [email protected] Nuove pavimentazioni al cimitero Con i recenti lavori di sistemazione dei vialetti al cimitero comunale l’Amministrazione comunale, con un finanziamento regionale Frisl, ha messo mano all’adeguamento del sistema di viabilità pedonale e ai collegamenti funzionali in modo da garantire l’accesso e la percorribilità ai non deambulanti, alle persone anziane, ai passeggini, al carrello portaferetri, alle scarpe con i tacchi, ai veicoli e mezzi su ruote in generale. La nuova pavimentazione, realizzata su prescrizione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le provincie di Brescia, Cremona e Mantova, è costituita da 15 cm di terra stabilizzata, materiale organico, naturale, ecologico e drenante. Si ottiene dalla miscelazione di materiale terroso, tipo stabilizzato di cava, con calce idraulica e l’aggiunta di una soluzione di sali non tossici a base di silicati, fosfati e carbonati di sodio e potassio, atti ad assicurare il consolidamento e la stabilizzazione dell’impasto con l’eliminazione dell’interferenza dovuta alle sostanze organiche attive. L’effetto che si ottiene non deve essere come l’asfalto o una gettata in cemento, ma deve richiamare il sentiero in ghiaietto. Così ha voluto la Soprintendenza, per cui quelli che a qualcuno sono sembrati difetti di realizzazione, in realtà sono gli effetti cercati. In occasione delle opere di sbancamento dei vialetti sono state rinvenute, ad una profondità di circa 15/20 centimetri, due antiche lapidi, Come è noto anticamente anche la comunità di Guidizzolo aveva il proprio cimitero intorno alla chiesa dei Ss. Pietro e Paolo. A partire dalla fine del XVIII secolo, per motivi igienici, tutti i comuni e la parrocchie del mantovano dismisero i vecchi cimiteri e ne costruirono di nuovi fuori dai centri abitati. A Guidizzolo ciò avvenne intorno all’anno 1840. Probabilmente di ridotte dimensioni (circa la metà dell’attuale campo 1), con una semplice recinzione e con tutte sepolture ad inumazione quindi senza loculi o tombe in muratura, il cimitero accoglieva le salme dei defunti sulle quali venivano posate lapidi commemorative come quelle ritrovate, datate 1850 e 1879, che ora saranno ripulite e collocate quale memoria storica su alcune pareti interne del cimitero. La strada degli Squadri e via Po Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori che riguardano due importanti arterie del nostro Comune. Per strada Squadri, lo “stradoncino” che collega direttamente la frazione Rebecco con la statale, si sta procedendo all’allargamento. Il costo dell’intervento è a carico dei privati, mentre il Comune ha proceduto unicamente all’acquisizione dei ritagli di terreno necessari all’ampliamento. Contemporaneamente sono iniziati i lavori di realizzazione dell’ultimo tratto di via Po, sempre a carico dei privati lottizzanti. Questo intervento consentirà di completare la viabilità nord da via don Sturzo fino alla zona industriale, quindi alla statale. Con queste opere si otterrà un alleggerimento del traffico nel centro urbano. escavazione - lavorazione - vendita ghiaia e sabbia movimenti di terra e noleggio macchine operatrici fl Via Mottella,fiflc.m. - Fr. San Giacomo - 46040 Cavriana (MN) fl Tel. 0376 819140 - 29 - fax 0376 819082 http://www.bassignanicave.it e-mail: [email protected] 19 Istituto Superiore d’Arte Alessandro Dal Prato A cura del dirigente scolastico Prof.ssa Franca Damico Un premio alla creatività di grande prestigio quello che gli alunni Zanetti Clara IB, Piovanelli Andrea IIIB, Bertani Arianna e Maknaoui Hanane IVB, accompagnati dal Prof. Yuri Fischetti, hanno ricevuto dalle mani del Presidente di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino nella Sala della Ragione dello storico palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno in occasione del Congresso nazionale dell’Associazione. L’Istituto d’Arte di Guidizzolo si è infatti classificato al 20 primo posto al concorso nazionale “Da Rifiuto a Risorsa”, una competizione che Italia Nostra Onlus bandisce già da qualche anno nell’ambito della campagna nazionale “Paesaggi sensibili” rivolta a studenti e studentesse delle superiori con lo scopo di sensibilizzare i giovani sulla necessità di un futuro più equo, armonioso, sostenibile, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta. Una iniziativa inquadrata nel protocollo di intesa tra Italia Nostra e Miur, realizzata con il sostegno dell’ UNESCO per promuovere le attività -Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile- lanciate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 , a cui Italia Nostra partecipa come membro del Comitato Scientifico. Il concorso invitava pertanto i giovani a formulare progetti e iniziative volti alla riduzione, allo smaltimento, al recupero e riutilizzo dei rifiuti, ed al contempo a riflettere sugli effetti fortemente negativi che l’errata gestione della problematica dei rifiuti può avere sul territorio, riguardo l’igiene e l’estetica delle città, e sull’ambiente. I nostri studenti, coordinati dai docenti A. Slamone, M.R. Milo, M. Brotto, Y. Fischetti e E. Poletti, in gruppi o singolarmente, hanno prodotto e inviato al concorso molteplici progetti e manufatti. I lavori, presentati su grande schermo nel corso dell’assemblea di Ascoli Piceno, hanno ricevuto l’apprezzamento del pubblico presente ed in particolare quello della prestigiosa Giuria del concorso, che ha premiato, tra le tante opere pervenute da tutta Italia , proprio quelle dei nostri studenti per la grande originalità , la precisione esecutiva, nonché per l’accuratezza della loro presentazione. Davvero una bella opportunità che ha permesso ai nostri alunni di vivere un’ esperienza particolarmente gratificante, oltre che di grande valore formativo, civile e sociale, ma anche un’ottima occasione, colta al volo dalla Scuola d’Arte guidizzolese, di finire per meriti artistici sui Mass-Media nazionali. Grazie ragazzi!!! Alla scoperta del museo diffuso Oltre a quelli ben noti, Mantova possiede un altro grande museo, costituito dalle innumerevoli opere d’arte disseminate in città e in provincia: un “museo diffuso”, per larga parte ancora da esplorare. Allo scopo si propongono per l’autunno 2010 cinque itinerari a tema, volti a scoprire opere collegate con alcuni dei capolavori ammirabili al Museo, dal quale ogni itinerario comincia. Gli itinerari sono guidati da Mons. Roberto Brunelli con Marco Rebuzzi e Bruno Cavallaro. Tutti partono dal Museo Diocesano, piazza Virgiliana, 55 alle ore 15 e si prolungano per circa tre ore. 1. Sabato 18 settembre SUL LAGO DA SAN LUIGI Con la barca solare, ammirando la flora e la fauna del lago Superiore, si naviga sino a Rivalta, donde si passa a Rodigo, che conserva nella bella chiesa parrocchiale due antichi dipinti relativi a San Luigi Gonzaga. e le antiche strutture conventuali annesse. Passeggiata in città. Contributo alle spese . 10,00 4. Sabato 30 ottobre LE BELLE SAGRESTIE Percorso in pullman e in battello. Contributo alle spese . 20,00 Prenotazione obbligatoria Visita di due sagrestie, con i loro tesori e sconosciute opere connesse: quella di Sacchetta, con le memorie dei marchesi Cavriani, e quella del Polirone, con il dipinto di Saverio Della Rosa recentemente ricuperato. 2. Sabato 2 ottobre Percorso in pullman. Contributo alle spese . 20,00 Prenotazione obbligatoria LA FORMA DELLA CITTÁ L’aspetto di Mantova, come appare in due dipinti del Quattro e del Seicento a confronto con quello attuale. Passeggiata in città. Contributo alle spese . 10,00 3. Sabato 16 ottobre DUE CHIESE RINNOVATE I recenti restauri consentono di ammirare le belle forme delle chiese settecentesche di San Barnaba e Ognissanti, rivedendo nel contempo i preziosi dipinti che custodiscono 5. Sabato 13 novembre I TESORI DI SUZZARA Itinerario nel centro della città con la chiesa dell’Immacolata, ricca di antichi dipinti e sculture tra cui due capolavori: la tela seicentesca raffigurante San Longino e la statua cinquecentesca detta “Madonna della Cherubina”. Percorso in pullman. Contributo alle spese . 20, 00 Prenotazione obbligatoria. A chi prenota i cinque itinerari, in omaggio la partecipazione a LE PAROLE DIPINTE, la visita alla mostra IL GIRO DEL MONDO IN BIBLIOTECA e sconti sulle pubblicazioni disponibili al bookshop. Visite, informazioni e prenotazioni: MUSEO DIOCESANO “FRANCESCO GONZAGA” Mantova, Piazza Virgiliana 55 mercoledì - domenica ore 9.30-12 e 15-17.30 - tel. e fax 0376 320602 - [email protected] Ristorante da Fabio Menù della casa: Antipasti di pesce Paella al pescado Tel. 0376 818697 via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN) www.ristorantelacollinetta.it 21 Anima e cuore A cura di Sandra Tosi Amici online Qualcuno dice che il computer è il mezzo di comunicazione più freddo che esista. Eppure non di rado, rappresenta per molti una finestra spalancata sul mondo. Spazi e latitudini non hanno più confini certi e definiti, persone di diverse etnie, diverse religioni, usi, costumi o idiomi differenti, possono “incontrarsi” nel desiderio di comunicare sempre e comunque con il linguaggio universale della musica, ad esempio, o dell’arte ma, anche nel semplice desiderio di condividere qualcosa di bello, gradevole ed edificante. Non è poco, soprattutto considerato che tutto ciò avviene tra persone che nella vita, forse, non si incontreranno mai! Questa è una nuova dimensione della comunicazione: nelle amicizie internettiane tutto ciò che è esteriorità diviene inutile, non vi sono distrazioni perciò. La voglia di essere presente è spesso riconoscibile in un “clic” su inoltra, che basta già a condividere e far girare un file, in tempo reale, a chilometri di distanza… Quante persone ho conosciuto e quante amicizie! Qualcuno mi scrive in italiano, magari “maccheronico” (ma spesso meglio di come scrivono molti Italiani!) per gli altri c’è il traduttore ed ho cominciato pure ad imparare qualche parola straniera. Certo bisogna stare attenti, gli infami esistono ovunque ed anche in internet, ma basta gettarli nel cestino e nei casi più seri rivolgersi alle forze dell’ordine che a disponibilità e competenza, sono davvero splendide. Io sono stata fortunata finora: con George, canadese, stimato professore e ricercatore che adora l’Italia e la “sua” Roma dove si è ampiamente meritato la sua prima laurea in medicina. Alfredo Puppo da anni in Venezuela, che mi ha 22 mandato la foto di tutta la sua splendida famiglia, E ancora: Ahnna dal Brasile, Leon Maria dal Perù, Sunny da Malta, Magdalena dall’Argentina e da tutta Europa! E poi tanti dall’Italia: Padre Adriano cattedratico Salesiano, Il dott. Maurizio e la splendida sorella Emilia, che conoscerò nel mio prossimo viaggio a Roma, Nicola e Antonio con la moglie Tina da Mergellina, Suor Mary da Macerata che spero di conoscere prestissimo. Il prof. Eugenio, il dott. Alessandro di Roma e ancora: Florinda di Ostia, Anna, Renata e Paola di Milano, Antonello e la moglie Elda, umbri, Emilio e Tullia lui romano la moglie di Curtatone… E sono solo alcuni. Ma tanti altri, che non cito, mi hanno chiesto di ricevere la Notizia, per conoscere il mio paese! Amicizie che si consolidano, pur non conoscendosi di persona, magari solo con una telefonata ogni tanto e scambi di opinioni. Ma c’è di più. Non di rado, le conoscenze via etere divengono reali e nascono vere e profonde amicizie, com’è successo con alcuni dei citati ma soprattutto con la romana GiEffebis e la bresciana MaccDany, per chi conosce le presentazioni in PowerPoint, Gina e Daniela per il resto del mondo! Ed è una e-mail di Gina (più che un’amica è una sorella) che vi voglio regalare, per far comprendere quanto c’è da imparare da tutte queste GRANDI amicizie in rete (la lettera verrà pubblicata sul prossimo numero, per ragioni di spazio). Concludo quindi, mandando a Gina, che si è innamorata di Guidizzolo e a tutti gli amici lettori, lontani o vicini, un abbraccione mantovano attraverso la Notizia, che unisca il globo a tutto tondo! Sandra Tosi [email protected] Pensioni e dintorni... A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale A luglio la “quattordicesima“ ai pensionati a basso reddito Dal 1° luglio p.v. sarà corrisposta dall’INPS (per le pensioni del settore privato) o dall’INPDAP (per quelle del settore pubblico) la cosiddetta “quattordicesima” ovvero quella somma aggiuntiva annuale che la Legge 127 del 2007 ha previsto in favore dei pensionati a basso reddito. Gli interessati I possibili beneficiari di questa somma aggiuntiva sono i titolari di pensioni (ex lavoratori dipendenti e ex lavoratori autonomi) che abbiano già compiuto o compiano nel 2010 i 64 anni di età e che non abbiano redditi personali (non si valuta il reddito dell’eventuale coniuge) superiori a una volta e mezzo l’importo annuo del trattamento minimo. Per l’anno 2010, in considerazione del fatto che il trattamento minimo mensile è fissato in 460.97 E, la soglia di reddito da non superare è pari di 8.988.92 E (E 460.97 x 13x 1,5). Gli aumenti Per evitare che, come è avvenuto in passato, la cifra sia distribuita a pioggia, appiattendo le differenze tra chi ha pagato più contributi e chi ne ha versati di meno, la legge prevede un importo differenziato del beneficio in base agli anni di contributi versati per ottenere la pensione, secondo la seguente tabella • Interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e dei titoli di Stato, proventi di quote di investimento, vincite al lotto e lotterie, ecc. • Redditi di partecipazione in società e imprese • Redditi di terreni e fabbricati in Italia e all’estero (esclusa la casa di abitazione) • Altri redditi assoggettabili all’IRPEF (compresi gli assegni alimentari e di sostentamento, i redditi di capitale, ecc.) • Rendite vitalizie o a tempo determinato costituite a titolo oneroso in Italia e all’estero • Altri redditi non assoggettabili all’IRPEF • Prestazioni assistenziali in danaro erogate dallo Stato o altri Enti pubblici o Stati esteri (escluse le indennità di accompagnamento per invalidi civili, le indennità previste per i ciechi parziali e l’indennità di comunicazione per i sordomuti) • Lavoro dipendente prestato all’estero • Quote di pensione trattenute dal datore di lavoro • Assegno di mantenimento corrisposto dal coniuge separato • Redditi da capitali prodotti all’estero La “Quattordicesima” ridotta Per reddito È frequente il caso in cui il reddito personale supera il liLavoratori dipendenti Lavoratori autonomi Somma aggiuntiva mite degli 8.988.92 euro ma è comunque inferiore al reddi(anni di contribuzione) (anni di contribuzione) to incrementato dell’importo degli aumenti; in questi casi Fino a 15 Fino a 18 336 E l’aumento sarà erogato in misura tale da non superare Sopra i 15 e fino a 25 Sopra i 18 e fino a 28 420 E quest’ultima soglia. Oltre i 25 Oltre i 28 504 E Per comprendere il meccanismo ipotizziamo il caso di un Se la pensione a cui attribuire l’aumento è una pensione di pensionato con 30 anni di contributi e con un reddito perreversibilità, per stabilire a quale fascia di aumenti si abbia sonale di 9.100 E. In questa ipotesi il reddito del pensiodiritto, il numero dei contributi accreditati in favore del co- nato è superiore al limite degli 8.988,92 E ma è inferiore ai 9.492,92 E ovvero alla somma del reddito richiesto per otteniuge defunto si abbatte del 40 %. nere l’aumento più l’importo del beneficio che, nel caso di I requisiti un pensionato con più di 30 anni di contributi, è di 504 euro. Come ho accennato, per ottenere la quattordicesima oc- L’incremento che sarà pagato dall’INPS sarà di 392,92 euro corre essere in possesso di due requisiti: quello anagra- che, sommati agli 9.100 euro del suo reddito personale, gli fico dei 64 anni e quello reddituale. Mentre per verificare consentiranno di non superare la soglia di 9.492,92 euro. il requisito anagrafico basterà guardare la data di nascita, Per compimento dei 64 anni nel corso dell’anno più complesso è, invece, il meccanismo per accertare il re- In questo caso la “quattordicesima” viene rapportata ai soli quisito reddituale che non deve superare, per l’anno 2010, mesi successivi al compimento del 64^ anno di età. Così, ad l’importo lordo di 8.988,92 E. esempio, un pensionato nato il 5 agosto 1946 con 28 anni Come già detto, contrariamente a quanto avviene per altre di CTB da lavoro dipendente invece di percepire l’intero immaggiorazioni od integrazioni, per attribuire la quattordice- porto di 504,00 euro percepirà solo i 4/12 della somma vale sima si tiene conto solo del reddito personale del pensiona- a dire 168,00 euro. to e non anche di quello cumulato con l’eventuale coniuge. Si deve tener conto di tutti i redditi personali valutati al lor- Cosa fare per ottenere la quattordicesima? do, con la sola esclusione dei redditi derivanti dalla casa In generale il pensionato non deve fare alcunché per ottedi abitazione, dalla percezione degli assegni al nucleo fa- nere questo beneficio che, di norma, viene erogato automiliare e delle indennità di accompagnamento e dei redditi maticamente in base alle dichiarazioni reddituali (i cosidderivanti dal pagamento dei trattamenti di fine rapporto di detti modelli RED) già acquisiti. Può verificarsi il caso in cui queste dichiarazioni non sialavoro e di quelli soggetti a tassazione separata. no mai state presentate oppure siano state compilate in I redditi rilevanti sono: modo errato ed allora è necessario presentare una richie• Redditi da pensione, comprese quelle erogate da Stati sta all’INPS o all’INDAP compilando, ovviamente, il modello Esteri RED. • Redditi di lavoro dipendente e assimilati Paolo Zani • Redditi di lavoro autonomo, professionale, parasubordina [email protected] to e d’impresa in Italia e all’estero 23 Ravioli con fichi e crudo a cura di Donatella Lusenti Ingredienti per 4 persone 400 g di fichi essiccati 400 g di prosciutto crudo salvia e timo Per la pasta 250 g di farina (per metà grano tenero e metà grano duro) 2 uova 1 pizzico di sale Preparazione Tritare finemente i fichi e il prosciutto crudo, amalgamare bene i due ingredienti e poi procedere nel modo tradizionale nella preparazione della pasta. Disporre il ripieno nei quadrati della sfoglia e chiuderli nel modo tradizionale. Il ripieno non ha bisogno di correzioni di sale perché il prosciutto dovrebbe dare la giusta sapidità. Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata, scolarli e servirli conditi con burro fuso, salvia e poco timo. Vini consigliati Merlot, rosso della Cantina Prendina In alternativa anche un Cabernet Proponiamo la ricetta del Bar Trattoria “Al Monumento” di Birbesi via Monumento (chiuso al giovedì). La ricetta proposta è un primo piatto che indubbiamente fa parte delle tante proposte che la titolare, signora Sonia, propone stagionalmente ai propri affezionati clienti; Ravioli con fichi e crudo, conditi con burro fuso salvia e poco timo. Indubbiamente la creatività e l’esperienza della titolare sanno proporre durante, l’arco delle stagioni, piatti che rispettano la tradizione valorizzando i prodotti del territorio, basti ricordare marmellate e mostarde di loro produzione e anche per questa ricetta il procedimento per l’essicazione dei fichi è curata da loro. Tra le numerose proposte ricordiamo: ravioli con mascarpone e noci, tortelli di zucca, ravioli con radicchio rosso, mele e spek, filetto con melagrana, spezzatino con carciofi, arrosti con uva, mele e arancia. CARROZZERIA tel. 0376 849202 I NOSTRI SERVIZI FROLDI • Gestione pratiche sinistri • Soccorso stradale 24/h • Auto sostitutiva gratuita • Rottamazione • Ripristino fari • Riparazione e/o sostituzione cristalli • Lavaggio ed igienizzazioné interni • Riparazione veloce • Ritiro e consegna auto a domicilio BIRBESI di GUIDIZZOLO 24 via Strada Zanina. 28/30 - Tel. 0376 849525 CelI. 347 4565347 – 337 432747 Psicologia a cura della Dott.ssa Giulia Stuani I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale I “crop circles”: chi sono gli alieni? Il fenomeno dei crop circles, i cerchi nel grano, sono presenti in tutto il mondo, si può risalire ai più vecchi negli anni ’60 in terre inglesi, ma nell’ultimo periodo si sono moltiplicate queste opere anche in Italia; solo negli ultimi 3 mesi ne sono stati trovati 28, nelle province di Padova, Caltanissetta, Viterbo, Brescia, Milano, Torino, Faenza, Ravenna, Cuneo, Macerata, PesaroUrbino, Ancona, Perugia, Livorno, Pavia, Udine e numerose altre. I più creativi sostengono che questi disegni vengano svolti da mani aliene, da extraterrestri in grado di piegare, ma non spezzare, le spighe di grano, con lo scopo di inviarci messaggi, che però nessuno è ancora riuscito a codificare; altresì, è stato dimostrato che alcuni dei disegni rurali sono stati svolti da mano umana, con lo scopo di muovere l’opinione pubblica. Non si vuole qui affrontare una disquisizione sulla veridicità o meno di questi “segni”, ma, data la loro numerosità incipiente, nell’ultimo periodo mi è capitato sempre più spesso di sentirne parlare e di pormi quindi alcune domande sul comportamento umano. Di fronte a questi misteriosi disegni, l’animo umano tendenzialmente di ritrova a dover risolvere un dubbio (sono stati gli alieni oppure no?) e le posizioni che si riscontrano più facilmente sono quelle estreme: da un lato coloro che credono nella presenza aliena senza andare in cerca di eventuali prove e dall’altro coloro che sostengono che siano solo opere umane senza considerare che ci sono dettagli non riconducibili all’uomo, perlomeno allo stato attuale delle conoscenze che la scienza ha a sua disposizione. Ma andiamo oltre anche a questo. Ciò che accomuna queste due posizioni mentali è la considerazione che “l’altro” (l’alieno) esista: nel primo caso lo si dà per scontato, nel secondo lo si nega con tutte le forze, ma per negare qualcosa bisogna averlo presente. Siamo, quindi, per l’ennesima volta, di fronte alle reazioni dell’animo umano a paragone con l’altro, con il diverso, con lo sconosciuto; il fatto che, trattandosi di alieni, in questo caso, si possano tingere le discussioni di mistero, non implica che il comportamento umano sia diverso da tutte le altre volte in cui si ritrova ad avere a che fare con un’entità diversa, sia essa di un colore diverso della pelle, di nazionalità diversa, di mentalità diversa, con una disabilità fisica o psichica, o un extraterrestre. L’uomo si comporta sempre nello stesso modo: o decide di reprimere il diverso, o decide di allearcisi riponendo in esso fiducia; ma come si nota, entrambe le posizioni presumono un cambiamento dello stato attuale delle cose. A questo punto, mi sono chiesta, quanto possibile sia, invece, una terza via, cioè quella della “convivenza”, nel senso che “i normali” ed “i diversi” possano coesistere all’interno della stessa società, e qui si riaprono tutte le discussioni che in Italia perdurano da anni sull’immigrazione, sull’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, sul recupero dei carcerati o dei tossicodipendenti, per dirne alcune; inutile negarlo, il nostro Bel Paese ha ancora molte difficoltà ad accettare le differenze tra le persone, siamo ancora molto indietro culturalmente per poter fare un passo così grande. Per contrasto, ho pensato, invece, all’Inghilterra, luogo in cui gli immigrati, o le persone di colore diverso, o i disabili fisici e mentali, sono inseriti nel mondo “dei normali” tranquillamente, dove vi è una coesistenza serena, colorata, a prescindere, di rispetto per l’altro. Quindi, una folgorazione: se provassimo a concepire che gli alieni esistano e che ci stiano mandando dei messaggi, possiamo permetterci di non considerare che la maggior parte dei messaggi sia stata lasciata in terre dove si è più pronti alla coabitazione? Sugli alieni, concediamoci il beneficio del dubbio, ma teniamoci quanto di buono è possibile nella nostra quotidianità: nessuno è normale e nessuno è diverso (o alieno), se non siamo noi stessi a costruirlo così. Giulia Stuani Produzione e commercio infissi www.rivas.it 25 recensioni arte & dintorni Marta Leali 26 Perle ai porci Un libro sulla scuola. Scritto dal punto di vista del professor Perboni, il cui metodo è quello della ‘carogna’. Fin dall’inizio afferma di rinunciare a priori ad insegnare qualcosa agli studenti parcheggiati -letteralmente secondo la sua descrizione- in classe dai genitori. Ma non sempre questo ‘personaggio-carogna’ è presente: in più di un’occasione infatti fa capolino la sua volontà d’insegnare al suo studente-tipo (la cui più alta ispirazione sarebbe quella di far parte di un reality show…). Uno spaccato della vita scolastica attuale, che ci accompagna lungo un intero anno di scuola e ci mostra uno spettacolo squallido, per certi versi maligno, raccapricciante e, purtroppo, sotto molti aspetti reale. Per fortuna il terribile Gianmarco Perboni (pseudonimo dietro il quale si nasconde in apparenza un vero professore), autore di questo testo, è dotato d’incredibile ironia! Come non sorridere delle tante disavventure fatte subire agli studenti? Come non ridere delle riunioni dei professori, in cui le professoresse commentano i flirt dei propri studenti e li seguono come fossero serie televisive e i professori leggono il giornale? E vogliamo parlare dei colloqui con i genitori in cui si vedono le realtà più diverse? Da genitori per cui la scuola è solo qualcosa con cui i figli passano il tempo per dedicarsi poi ad attività migliori e più incisive quali…il calcio, a genitori che non verificano neppure il rendimento scolastico dei propri pargoli. Secchioni che chiedono ai professori di fingere di mettere loro dei brutti voti per non essere pestati, lo stesso professor Perboni che graffia i motorini di alcuni studenti per vendetta e molto altro in questo libro satirico. Uno sguardo tragicomico sull’istituzione scolastica dei nostri giorni sempre più preda di cambiamenti radicali in senso, il più delle volte, discutibile. Dopo aver ghignato più volte leggendo questo diario del professore riconoscendo situazioni vissute anche nella mia classe delle superiori, non potevo non chiedermi che fine faranno gli studenti che non hanno avuto la mia stessa fortuna di trovare professori in grado di farli ragionare. Esistono ancora professori che chiedono “cosa ne pensi dell’argomento studiato?” durante le interrogazioni? Esistono ancora queste rocce dell’insegnamento che non vogliono la lezioncina imparata a memoria, ma un’analisi personale? Esistono ancora nella scuola superiore? E qui arriva la nota negativa: se gli studenti di oggi sono, come dice il professor Perboni, ‘la generazione scoraggiante, irrecuperabile, bovinamente supina’ come si fa a cambiare la situazione? Tutti dovrebbero prenderne consapevolezza, giovani in primis visto che il futuro è loro, ugualmente i genitori, che desiderano un futuro roseo per i loro bambini e anche i professori, che dovrebbero non-essere carogne! Auguro una buona, leggera e divertente lettura a tutti sotto questo caldo sole estivo! Marta Leali Testa nel forno Vorrei parlarvi di tante cose, in questa calda notte di giugno. Vorrei parlarvi di orrende visioni, di un regista misconosciuto e forse anche di cucina. Ma andiamo con ordine. Leggo su un vecchio giornale: “Riapre la pizzeria Conca D’oro, a Senna Comasco”. E fin qui nulla di strano se non che, nel forno di quella pizzeria, ai primi di febbraio, è stata infilata una testa umana. La vicenda è questa: la sera del 2 febbraio Alberto Arrighi, titolare di una famosa armeria nel centro di Como, spara a Giacomo Brambilla per una squallida storia di soldi. Dopo averlo uccciso, Arrighi chiama il suocero, titolare della pizzeria di Senna Comasco. Emanuele La Rosa corre all’armeria e resta lì mentre Arrighi taglia la testa a Brambilla (“Per rendere difficile il riconoscimento”, dirà poi). I due quindi partono in auto in direzione di Domodossola. Il corpo di Brambilla, avvolto in sacchi della spazzatura nera, viene lasciato in un bosco. E la testa? I due se la portano dietro. Arrivano alla pizzeria Conca D’oro. Lì La Rosa tira fuori una teglia bella capiente e dice ad Arrighi: “Tieni, la testa mettila qui”. Detto fatto, la testa finisce in forno. La Rosa appende un foglio: “Non aprire, deve cuocere molto”. Penso che nessuno al mondo abbia mai sentito parlare di Michael Wotruba, di Peter Newton, di Kevin Mancuso, di John Larson, di David Hills o di Robert Yip. In effetti queste persone non esistono anzi, sarebbe meglio dire, questa persona non esiste. Quelli citati non sono altro i molteplici pseudonimi utilizzati da Aristide Massaccesi, al secolo Joe D’Amato (Roma, 15 dicembre 1936 - Roma, 23 gennaio 1999). Egli fu soprattutto un grande regista e direttore della fotografia e può essere considerato il cineasta italiano più prolifico di sempre: circa 200 film diretti o fotografati. Ma stanotte la mia mente corre a “Rosso Sangue” del 1981. Nel film un energumeno, frutto di un esperimento genetico, fugge da un ospedale e, dopo aver seminato diversi morti lungo la sua strada, si rifugia in una villa al cui interno si trovano due bambini e la loro babysitter. Dopo aver afferrato per i capelli la donna, la trascina per tutta la casa fino in prossimità di un forno a gas. Quindi le infila dentro la testa. La scena è a dir poco disgustosa. Premetto che la telecamera è sistemata all’interno del forno. La pelle della malcapitata comincia a diventare dapprima bruna. Quindi iniziano a comparire, qua e là, le prime piaghe. Nel frattempo il volto e gli occhi divengono tumefatti. Col passare del tempo la cute inizia a passare dal colore viola al bluastro. Poi i capelli iniziano a fumare e ad accorciarsi vistosamente, fino a diradarsi. A questo punto la babysitter, dopo aver cercato invano di divincolarsi, sviene esausta. Tutti abbiamo visto arrostire un pollo nel forno. Ma nessuno di noi si è mai soffermato ad osservare le varie fasi della sua cottura. Non so perchè ma penso che, un giorno, Joe D’Amato abbia osservato attentamente attraverso il vetro del forno di casa sua, penetrando ogni singola fibra del povero volatile arrosto e giungendo fino ai nostri giorni e alla pizzeria Conca D’oro di Senna Comasco. E’ stato un veggente, un sensitivo. Aveva previsto tutto e ci ha mostrato tutto l’orrore e la violenza di un’azione umana folle, con molta onestà e coraggio. Mi piace ricordarlo attraverso alcune sue semplici parole: “Quello che noi abbiamo sempre cercato di fare è stato dare al pubblico quello che il pubblico voleva. Con passione ed entusiasmo. E senza un filo di ipocrisia”. Buonanotte. cinema arte & dintorni Luca Piazza Luca Piazza [email protected] AUTOFFICINA FERRI MAURIZIO Via Quagliara, 28 - Guidizzolo Tel. 0376 818052 27 recensioni arte & dintorni Don Antonio Ilario Fortunati chi era costui? Strada Mantova-Brescia. Fa freddo. Entro in un bar della Piazza Grande di Guidizzolo per prendere un cappuccino. Appoggiato con i gomiti piantati sul bancone del bar, un omone dai cespugliosi baffi sale e pepe mi fa un cordiale cenno di saluto. Incoraggiato, azzardo una domanda: - Scusi: Don Ilario… Ne parla ancora la gente di Guidizzolo? - Don Ilario? Chi era costui? Mai sentito parlare. Nebulosamente mi torna alla memoria l’incipit dell’ottavo capitolo de I promessi sposi con Renzo e Lucia che tentano il matrimonio segreto davanti all’atterrito don Abbondio, ancora immerso nei suoi studi filosofici. “Carneade! Chi era costui?” - Vede, aggiunge l’omone dai baffi cespugliosi, io con i preti non vado molto d’accordo. E poi non so chi è questo don Ilario. Ma lei, lo conosce? - Non lo conosco perché è vissuto nell’Ottocento, ma so che è stato un prete straordinario che ha fatto tanto bene per Guidizzolo, per i suoi parrocchiani e per la sua chiesa. - Chi glielo ha detto? - Il prof. Franco Mondadori che su don Antonio Ilario Fortunati ha appena scritto un libro molto interessante e simpatico. E con molte illustrazioni a colori. - Mondadori, il professorino? - Sì, proprio lui. Uno storico e uno scrittore di alto livello. - Lo sappiamo, lo conoscono tutti. E come si chiama questo libro? - La lunga vita di Don Antonio Ilario Fortunati (1738-1830). - Ma dove lo si può trovare? - Presso il Centro Culturale San Lorenzo: qui, a Guidizzolo. - Insomma, alla fin fine, chi era questo don Ilario? - Un giovane di Moglia di Gonzaga, che ha stu- diato da prete presso i Gesuiti di Mantova, che presto è diventato curato a Guidizzolo, allora dipendente dal Monastero Olivetano di Santa Maria del Gradaro di Mantova, per poi essere nominato arciprete, sempre di Guidizzolo. - Insomma, un prete che ha fatto carriera! - Non come si crede. Si oppose con decisione alle spogliazioni sia di Napoleone sia della Corte di Vienna, che intendevano privare la Parrocchia dei suoi averi, ed infine anche alle pretese temporali del monastero Olivetano di Mantova… - Contro il Trono e contro l’Altare! Questo prete mi piace! - Non esageriamo! Ma voglio dirle che gli studiosi sono d’accordo con lei perché fu un uomo di pietà, un osservatore acuto della civiltà contadina avviata verso l’era preindustriale, uno studioso attento ed un epigrafista - autore di lapidi - di alta finezza e intuito. C’è da aggiungere che si è molto applicato all’abbellimento e all’arricchimento della Chiesa parrocchiale. Una relazione della severa Curia Vescovile di Mantova descrive don Fortunati “uomo dotto, zelante, esemplare, sollecito del divin culto e di rara pietà. La sua cultura spaziava non solo nell’ambito delle materie religiose, ma anche in quello delle scienze, dell’arte, della storia e della letteratura. Si cimentò anche come scrittore, ma difficile è ricostruirne la bibliografia, poiché molte sue opere furono interrotte, o sono inedite, mutile, ed altre perdute”. L’omone si grattò i baffi cespugliosi e disse, quasi borbottando: - Credo proprio che finirò per leggere questo libro su don Ilario! Giovanni Freddi Scrittore, Giornalista, Professore ordinario all’Università di Venezia ADOLFO NEGRI Vendita e assistenza Impianti a gas 28 tel. 0376 847016 Via H. Dunant - Guidizzolo (MN) Venerdì 24 settembre ore 20,30 presso l’Oratorio di Guidizzolo (salone don Giulio) presentazione del volume “La lunga vita di Don Antonio Ilario Fortunati” Interverrano: Mons. Roberto Brunelli don Libero Zilia don Adriano Avanzi Sindaco Graziano Pelizzaro Prof. Franco Modadori Moderatore: Sergio Desiderati Allestimento a cura della commissione “Fede e Cultura” Laboratori Piazza produzione e vendita di articoli sanitari, medici e terapeutici SANITARIA E SPACCIO AZIENDALE Via Dunant, 25 – Guidizzolo MN Tel. 0376 819002 www.laboratoripiazza.it 29 teatro arte & dintorni Mariavittoria Spina 30 Libri online, libri per tutti Non è una novità: l’internet del nuovo millennio favorisce lo sviluppo di progetti per la consultazione di libri in formato elettronico. Il web ha cambiato anche il modo di fare ricerca bibliografica, consentendo di accedere online ai cataloghi collettivi sia delle biblioteche (OPAC) sia di molte librerie e creando nuove risorse per reperire libri rari o fuori catalogo, ad esempio tramite lo scambio tra privati. Prescindendo dai siti commerciali, che consentono l’acquisto di libri da tutto il mondo, questa pagina vuole essere d’incoraggiamento per tutti i bibliofili desiderosi di scoprire il mondo del libro online. Vediamo dunque alcune delle più interessanti proposte dedicate agli appassionati della lettura, ma anche agli studenti ed ai ricercatori, che convenientemente si avvalgono delle risorse elettroniche. Fondata nel 1995, Liber Liber è una ONLUS che si propone il nobile obiettivo di promuovere l’accesso gratuito alla cultura. Numerosi i progetti avviati da questa organizzazione tutta italiana: tra essi spiccano una biblioteca digitale di testi classici e contemporanei, scaricabili in vari formati, (Progetto Manuzio), e un repertorio di audiolibri in formato mp3 (Libro parlato). Liber Liber collabora al Progetto Gutenberg, celeberrima iniziativa internazionale che offre migliaia di opere in formato elettronico. Il Progetto Gutenberg, storicamente il primo portale di libri scaricabili gratuitamente, raccoglie opere non coperte da copyright o liberamente consultabili per volontà di autori ed editori davvero lungimiranti, ed è in continua espansione. Controverso ma utilissimo è Google Libri, la sezione nella quale il più famoso portale di ricerca al mondo offre la possibilità di visualizzare un’anteprima, più o meno limitata, di libri di ogni epoca, opportunamente formattati per la consultazione online. Interessante e innovativo è anche aNobii, “il tarlo della lettura”, primo e unico social network interamente dedicato ai libri. Lanciato nel 2005 a Hong Kong, aNobii consente ai suoi utenti di creare la propria libreria virtuale, scrivere recensioni e condividere notizie sul mondo dell’editoria in ben quindici lingue; il software è facile da utilizzare, l’accesso avviene senza vincoli e non viola la privacy dell’utente. Avvalersi delle risorse elettroniche è una scelta pratica ed ecologica, che tuttavia non sminuisce l’incomparabile fascino della carta stampata. Concludo pertanto con un tradizionale invito alla lettura: è uscita la raccolta di racconti “Estate 2010”, a cura della casa editrice presentARTsì, in vendita nelle librerie di Castiglione, Desenzano (Liberty), Montichiari (Dragomanno), Salò (UBIK) e nelle edicole guidizzolesi. “Estate 2010”, alla quale ho avuto il piacere di partecipare con un mio inedito, è l’ideale per riempire i momenti d’ozio di una stagione che non vuol finire mentre l’autunno è già alle porte. Mariavittoria Spina Dott. In Lingue e Letterature Straniere [email protected] VII Raduno Interregionale Associazione Nazionale dei Carabinieri Sezione di Castiglione delle Stiviere e Solferino Pensa in grande – e opera – l’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) – Sezione e Gruppo di Castiglione delle Stiviere e Solferino – per il VII Raduno Interregionale che si terrà a Castiglione nei giorni 17- 18 e 19 Settembre p.v.. Molto intenso il programma delle manifestazioni, che culmineranno con l’inaugurazione, nel sagrato antistante il Duomo, del monumento – opera dello scultore Angelo Alme – dedicato alle “Donne Eroiche” che si sono prodigate nell’assistenza ai feriti durante la Battaglia di Solferino e S.Martino nel 1859: un contributo significativo alle ormai prossime celebrazioni dell’ Unità d’Italia. Per un contesto adeguatamente dedicato, già sabato 5 Settembre verrà inaugurata a Palazzo Menghini in via Cesare Battisti, alle ore 10, la Mostra Storica sull’Arma dei Carabinieri. La Tre-giorni inizierà il 17 Settembre, quando presso la Sala “Mons. Rinaldo Dalboni” sarà attivo per tutta la giornata, in collaborazione con il Circolo Filatelico, il servizio di “Annullo Postale” con le cartoli- ne celebrative dei vari avvenimenti, mentre alle ore 21, presso la Sala Consiliare Comunale, si svolgerà il “Convegno sull’Arma dei Carabinieri, sull’A.N.C. e sul Volontariato”. Sabato 18, alle ore 9,30, deposizione della corona d’alloro al monumento al Carabiniere e S. Messa presso il Parco Pastore. Seguirà, alle ore 11, l’inaugurazione del monumento alle “Donne Eroiche” presso il sagrato del Duomo. Nel pomeriggio, alle ore 16, Mostra statica al Parco Pastore di Mezzi Protezione Civile A.N.C.. Alle ore 21 concerto in piazza Castello - a Solferino - della Fanfara del 3° Btg. Carabinieri “Lombardia” di Milano. Domenica 18 Settembre, alle ore 8,30, ritrovo, ammassamento e concentramento dei radunisti presso il piazzale della Repubblica (ex Olimpo), con successiva sfilata per le vie cittadine fino a Parco Pastore, dove alle ore 11, dopo la premiazione dei concorsi “Temi e Disegni” per le scuole sul tema “Il Carabiniere nella società moderna”, visto dai ragazzi, Autorità e Personalità varie terranno discorsi e interventi. Alle ore 13, dulcis in fundo, pranzo sociale presso il Parco Ghisiola, su prenotazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili. La sezione A.N.C. di Castiglione delle Stiviere e Solferino, costituita ufficialmente nel 1978 e oggi tra le più rappresentative a livello nazionale per i traguardi raggiunti con i suoi attuali 154 iscritti, porge il benvenuto ai partecipanti al Raduno di Settembre, riconoscente e orgogliosa del Comitato d’Onore che annovera le massime Autorità civili, militari e religiose a livello regionale, provinciale e diocesano, e per l’A.N.C. anche a livello nazionale. Filippo Cerini Per informazioni: Sito:www.anc-castiglionedellestiviere.it E-mail:[email protected] Agenzia Ghedi Tel. 030 9031225 Dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 12,30 15,30 - 18,30 Sub Agenzia di Guidizzolo via don Luigi Sturzo, 5 Agente procuratore Montemagno Snc di Montemagno Franco Eleonora e Floriana (ex Amico Giò) Apertura: Lunedì e Mercoledì dalle 9,30 alle 12 - Tel. 0376 1818240 31 Cesare Stuani Maestro del Lavoro Il 1° maggio 2010 il Presidente della Repubblica ha concesso ad un nostro Concittadino la Decorazione della “Stella al Merito del Lavoro” con il titolo di Maestro del Lavoro. L’alta onorificenza è rilasciata a quanti si sono distinti nelle loro aziende per perizia, laboriosità, condotta morale, ma ancor più per aver avviato all’attività produttiva, giovani che si affacciavano per la prima volta in un opificio pronti ad imparare un’arte od un mestiere. La prima esperienza lavorativa l’ha iniziata nel nostro paese presso la ditta “Waberman” cimentandosi per la prima volta con sostanze chimiche per la produzione di un ottimo collante. Ragazzo esuberante ed intraprendente viene presto affiancato ai titolari per aiutarli nel reparto commerciale. Il servizio militare gli impone un periodo di pausa ed al suo ritorno, come coadiutore, presta servizio presso il magazzino vendita “Generi di Monopolio di Stato” di Ferrara. In seguito va a lavorare come operaio presso la ditta “Panelettric” acquisendo i primi rudimenti di montaggi industriali, poi alla ditta “Fincimec, qui, dopo un periodo da operaio, diventa contabile della stessa meritandosi una stima e rispetto, acquisendo sempre più conoscenze nel campo di impianti industriali. Viste le sue innate capacità viene assunto dalla Ditta Montedison. nello Stabilimento di Ferrara ed in seguito trasferito presso lo Stabilimento Montedison di Mantova (oggi POLIMERI EUROPA S.p.A.) Lavora per un periodo di tempo al confezionamento per passare poi come gruista in darsena. Curioso e attento, per sua natura, legge i manuali operativi e, spesso, venivano integrati con alcune sue osservazioni esplicative. Messosi in luce passa come operatore esterno nella distribuzione (reparto dedito allo stoccaggio ed allo smistamento delle materie prime e dei prodotti finiti di provenienza dagli altri reparti). Diventa assistente alla “Manutenzione” ed in seguito alla “Tecnologia” mettendo a frutto l’esperienza acquisita negli anni precedenti, nel campo dei montaggi industriali. Divenuto quadro, e come tecnologo senior, collabora a vari progetti improntati specialmente alla sicurezza ed alla tutela ambientale senza smettere mai di trasmettere a chi gli stava vicino l’esperienza accumulata in trentacinque anni di gestione, modifiche e montaggi di nuovi impianti industriali. È in pensione dal mese di Luglio 2009. Ha dato la sua disponibilità a parlare del “mondo del lavoro” per illustrarne caratteristiche e scopi relativamenta alla sicurezza e alla tutela ambientale, alle Scolaresche. Milano 1° maggio 2010, il ministro Maroni consegna il riconoscimento a Cesare Stuani SELF 24 ORE LAVAGGIO OFFICINA 32 TENEDINI RICCARDO VIA H.DUNANT tel. 0376 819715 via Carlo Alberto Della Chiesa, 2 - Tel. 0376 847038 Anna Quartucci vince al premio di poesia “Molti ragazzi sono poeti; vedono con i loro occhi cose che noi non vediamo più. Hanno solo bisogno talvolta di essere coltivati”. Ci parla così Anna Maria Giallonardo docente presso la scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Guidizzolo, colei che in questi anni ha “coltivato’”nei ragazzi la passione per la poesia. Un lavoro che ha dato frutti copiosi visto che anche quest’anno, per la sesta volta, qualcuno dei “suoi” ragazzi ha vinto al Concorso internazionale di poesia “Arnaldo Da Brescia”. Nella sezione individuale ha vinto Anna Quartucci, un “talento naturale” dice chi la conosce. Le poesia pervenute alla vaglio della giuria sono state ben 1.938 in rappresentanza di 160 scuole, anche dall’estero. Anna ha presentato due lavori (tanti se ne potevano proporre) e la poesia vincitrice porta il titolo “Verso il futuro”, letta in San Barnaba a Brescia dall’attrice Elena Cominelli. Anna Quartucci non è nuova a queste affermazioni. Lo scorso anno aveva infatti trionfato, salendo sul gradino più alto del podio nello stesso premio, con un lavoro di gruppo realizzato da tutta la classe. Va ricordato a questo punto come l’Istituto Comprensivo di Guidizzolo giunga così alla sesta affermazione nel Concorso con 3 primi posti, una menzione d’onore ed un quarto che si aggiungono a quello ottenuto da Anna Quartucci. Con una dominante: l’insegnante Anna Maria Giallonardo la quale riesce, evidentemente, a far emergere quelle sensibilità che diversamente potrebbero rimanere inespresse. E ben sappiamo come un animo poetico riesca ad esprimere tutti i sentimenti umani, dall’amore alla paura alla disperazione, con la delicatezza e la concretezza che mai potranno prevaricare l’altro. La poesia vincitrice: Verso il futuro Hai la testa fra le nuvole affondata ma con mezzo piede in terra, ti senti diversa, quasi beata e sembri sempre di perla. Vuoi fare l’adulta, e un po’ ti riesce, da quel che risulta il tuo carattere cresce. Anche il corpo non è più da bambina, tutto è cambiato, quella bocca che era piccina ora ha un sapore sbagliato. Pensavi della vita una splendida avventura, ma te ne sei pentita: non ne sei più così sicura. Ora hai imparato che nulla potrai prevenire: nulla è insensato: è tutto da scoprire. Che cosa c’è da scoprire? Forse un mondo di speranze, o di inganni: o di illusioni da vestire? Io alla mia vita sto aprendo le danze. Nella fotografia: la vincitrice con l’insegnante e tutta la classe MACCHINE ORTOFLOROVIVAISTICHE angelo marani - SEVENTY T AV I A N I - roccobarocco Tel. 0376 819048 - via Vittorio Veneto, 54 - Guidizzolo (MN) Tecnologia d’avanguardia in agricoltura tel. 0376 819342 fax 0376 840205 www.ferraricostruzioni.com E-mail: info@ ferraricostruzioni.com Guidizzolo (MN) via Valletta, 1/A 33 Noi e la legge A cura di Laura Leorati, avvocato I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale La tutela dei consumatori Tra le segnalazioni più frequenti a firma di utenti o di Associazioni di consumatori si annoverano quelle relative agli operatori di telefonia e di comunicazione elettronica in genere. Per tale motivo la Direzione Tutela dei Consumatori ha diramato linee guida che si applicano ai rapporti con gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazione elettronica perfezionati attraverso contratti per adesione. Questi ultimi, predisposti unilateralmente dai fornitori di servizi su moduli o formulari utilizzabili in serie, debbono agevolare la piena consapevolezza dei diritti garantiti ai consumatori. In particolare, detti contratti per adesione, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, “devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore”. Qualora il contratto preveda una durata minima, quest’ultima è vincolante solo per l’operatore e non anche per il fruitore del servizio. Sono esclusi dal raggio di tutela i clienti business di grandi dimensioni in ragione della loro maggiore forza contrattuale. Le compagnie telefoniche, come pure quelle che forniscono linea adsl, non possono pretendere la penale in caso di recesso anticipato dal contratto. La penale non può nemmeno essere camuffata da costo di disattivazione. A tal riguardo, l’Autorità Garante per le Comunicazioni ha deliberato che in caso di portabilità del numero da un operatore ad un altro non possono essere chiesti costi di disattivazione. All’atto pratico, ciò si spiega considerando che la disattivazione della preesistente configurazione coincide di fatto con l’attivazione della nuova configurazione a cura del nuovo operatore. Qualora, in violazione delle predette tutele, si abbia a ricevere fatture con addebito di “costi di disattivazione”, oltre alla facoltà di contestare validamente tale infondata pretesa, si può segnalare il caso all’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni 34 (Via Isonzo 21/b, 00198 Roma, Tel. 06/69644111 Fax. 06/69644926; per inviare e-mail ed allegati con valore legale di raccomandata e da indirizzo di posta elettronica certificata: “[email protected]”) che vigila sull’attuazione delle disposizioni sopra riportate. In ogni caso, gli operatori potranno addebitare agli utenti esclusivamente le spese per cui sia dimostrabile, attraverso pezze giustificative, un costo dai primi sopportato per procedere alla disattivazione o al trasferimento. Per il recesso o per il trasferimento delle utenze di telecomunicazioni, l’eventuale preavviso richiesto – espressamente indicato in contratto – non può essere superiore a 30 giorni. In tutti i casi di scioglimento del rapporto contrattuale per qualsiasi causa, ivi compreso il trasferimento delle utenze, è altresì riconosciuto all’utente il diritto alla restituzione (in caso di recesso) o alla portabilità (in caso di trasferimento), nel breve periodo, del credito residuo disponibile. L’operatore non può in alcun modo “compensare” l’eventuale credito residuo con presunto esborso sostenuto per il recesso o per il trasferimento. Sussiste inoltre l’obbligo per l’operatore di indicare espressamente eventuali esclusioni o limitazioni al diritto di restituzione del credito che sia stato accumulato in virtù di offerte promozionali. Altro motivo di reclamo può essere individuato nell’inadempimento o inesatto adempimento contrattuale imputabile all’operatore. Basti, fra tutti, l’esempio dei segnali criptati che impediscono di vedere le trasmissioni televisive acquistate in forza di contratti in abbonamento. In tali casi è consigliabile inoltrare raccomandata AR in cui l’operatore viene messo in mora per un periodo (normalmente 15 giorni), decorso inutilmente il quale il contratto deve considerarsi risolto per inadempimento, con conseguente obbligo per l’operatore di rimborsare quanto pagato e di risarcire l’eventuale e comprovato maggior danno subito dal consumatore. Laura Leorati Noi e il fisco A cura della dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Rogiti notarili immobiliari: le novità Dopo molta attesa è stata pubblicata la circolare n. 2/2010 dell’Agenzia del Territorio, con la quale vengono fornite importanti precisazioni sulle modifiche legislative introdotte dal D.L. 31/05/2010 n.78. La norma stabilisce che è ora possibile, negli atti in cui si concede l’ipoteca o di cui si chiede la trascrizione, l’immobile deve essere designato anche con l’indicazione di almeno tre confini. Inoltre, si impone che negli atti pubblici e nelle scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di diritti reali su fabbricati già esistenti devono essere contenute, pena la nullità, oltre all’identificativo catastale, anche il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie. Prima della stipula di tali atti, il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari. Lo scopo di tali modifiche dovrebbe essere anche quello di migliorare la qualità delle banche dati catastali, in termini di coerenza sostanziale e non solo formale, migliorando l’affidabilità delle informazioni che potranno confluire nell’Anagrafe Immobiliare Integra- ta (in corso di realizzazione) per il rilascio dei servizi ad essa correlati. Altro fine, non meno importante, è quello di far emergere possibili fenomeni di elusione ed evasione fiscale, nel settore impositivo immobiliare, connessi ad un mancato aggiornamento dei dati oggettivi delle unità immobiliari, ai quali può corrispondere una maggiore redditività, rispetto a quella risultante in catasto. La circolare precisa che spetta al notaio, prima della stipula del rogito, il compito di provvedere all’allineamento dell’intestazione catastale con le risultanze dei registri immobiliari, qualora non vi sia uguaglianza tra le due banche dati. In pratica ci si dovrà attivare, prima della stipula, mediante la presentazione di una o più domande di volture. Sono interessati dalla manovra in esame solo gli immobili già iscritti al catasto edilizio urbano e quelli per i quali sussiste l’obbligo di dichiarazione. Resteranno pertanto esclusi, ad esempio, i fabbricati rurali, gli edifici diroccati (che risultano iscritti in catasto come unità collabenti) o i lastrici solari e le aree urbane, iscritti in catasto con l’indicazione della sola superficie Giulia Avanzi COMBUSTIBILI CARBURANTI LUBRIFICANTI Da oltre quarant’anni al servizio della clientela via Goito, 2 - Tel 0376 819135 fax 0376 840264 e-mail: [email protected] 35 A tutta penna Lettere al direttore Figli di genitori separati Si sente continuamente dire che i figli di genitori separati sono degli sbandati privi d’educazione, sia morale che civile, che non combineranno mai nulla nella vita e che non sono in grado di relazionarsi con le altre persone. Io sono figlia di genitori separati. Tale separazione è avvenuta quando stavo per compiere quattordici anni, momento critico già di per sé dato il passaggio dalle scuole medie al –nel mio casoGinnasio. Cambiamento di scuola e compagni, quantità e metodo di studio, materie e professori. E perdita dei genitori. Sì, perché quando i genitori si separano per mantenere il loro ‘ruolo’ devono compiere uno sforzo ben maggiore di quando sono una coppia che si spalleggia e prende le decisioni insieme. Chi critica i figli di genitori separati tenga ben presente che quel ragazzo/a è passato dall’avere delle colonne portanti nella sua vita fin dall’inizio (letteralmente inizio!) alla distruzione totale e immediata di tutto ciò che lo riguardava. I genitori sono gli occhi esterni che durante il nostro sviluppo ci aiutano a creare la nostra ‘immagine esterna’, ovvero come altri occhi ci vedono. Sono loro che ci danno sicurezza, anche nel relazionarci. Provate a pensare a un’adolescenza ‘normale’. Il ragazzo/a inizia a mettere in discussione i genitori, è naturale; vuole più spazio decisionale e d’azione, è normale. Ma questo è graduale. Per un figlio di genitori separati il paesaggio cambia di colpo, un po’ come addormentarsi in un luogo e svegliarsi in un altro. É uno shock. Tanto che, se non mi sbaglio, alcuni psicologi e psichiatri lo paragonano al lutto. É per questo che l’uomo e la donna che fino a quel momento sono stati padre e madre dovrebbero cercare di non essere egoisti. Loro, come uomo e donna, si separano? Bene, le persone cambiano, non vanno più d’accordo, vi sono terze persone nella loro storia che sfaldano il loro amore e il rispetto che hanno l’un l’altra. Purtroppo sono cose che capitano, ma non per questo smettono di essere genitori. Questo non lo dicono gli esperti (e non ho idea se lo dicano o meno…), ma la persona che scrive, una figlia di genitori separati, Autotrasporti SIMIONI GIANCARLO SERVIZIO GRU Tel. 0376 819035 - 348 3957060 via Ceresara, 11 36 46040 Guidizzolo - MN cresciuta negli ultimi otto anni con il ‘solo’ affetto materno. Generalmente sono una persona riservata, dei miei problemi non parlo volentieri, ma leggendo i giornali qua e là, con i commenti e le riflessioni di persone che nella mia situazione (e quella di molti altri, sia chiaro che sono tutt’altro che una mosca bianca!) non ci sono passati ma si permettono di criticare a destra ed a manca, sono arrivata allo sfinimento. Esistono i ‘cattivi ragazzi’ è vero, non sarò certo io a negarlo, ma chi ve lo dice che siano così perché i genitori sono separati e non perché invece dalla vita hanno tutto? O perché semplicemente non hanno ricevuto un briciolo di buona educazione? Una volta che il figlio è cresciuto i genitori possono fare ben poco, l’educazione si dà ai bambini non agli adolescenti. Se le suddette figure genitoriali invece di educare il figlio a pensare con la propria testa ne delegano la crescita a persone esterne (per esempio ai professori, che ben poco possono fare…) è logico che poi tale figlio possa essere trascinato da amicizie sbagliate o divenire semplicemente un delinquente. É triste, ma è la verità. Altra verità è che la perdita, per qualsiasi motivazione vi sia, dà la sensazione di una profonda lacerazione. Come se le persone che sono state alla base della propria crescita fossero morte e il loro posto fosse stato preso da mostri che urlano, litigano e ti feriscono mentre lottano tra di loro. Ogni sentenza rimandata, ogni seppur minima difficoltà legale e burocratica è come un macigno. Si vive nella costante incertezza di ciò che ci circonda. Parlando sempre della mia situazione, come ho accennato, negli ultimi otto anni sono stata allevata da mamma. Mi ritengo fortunata, perché la mia mamma è una donna forte, indipendente, che ha sempre cercato, alcune volte sbagliando altre azzeccandoci in pieno, di proteggermi e farmi vivere serena. Mi sono sempre sentita circondata dal suo affetto, anche nei momenti più bui. Oltre a lei vi sono state altre due persone speciali: la nonna e lo zio. Anche se lontani, anche se ci sentiamo poco, la loro presenza e il loro affetto per me li ho sempre sentiti. Mi hanno sempre sostenuta, tutti e tre. E’ un piacere indossarlo ABBIGLIAMENTO PROFESSIONALE PERSONALIZZATO Via C. Grassi, 3 46040 Cavriana (MN) tel. 0376 804133 www.ilcamice.com Questa è la verità, la mia verità personale, che riguarda me e forse, con differenti sfumature, qualcuno lì fuori… Quindi, quando iniziate a dire che ‘noi’ figli di genitori separati non abbiamo valori, non abbiamo futuro, siamo destinati alla criminalità, fate una cortesia a voi stessi: tacete. Marta Leali Io credo, con tutta la forza che ho, nella famiglia, di qualunque genere essa sia, e lo devo proprio a loro tre. É grazie a loro che io so di avere un futuro, che qualsiasi cosa mi dovesse accadere loro saranno al mio fianco, nel bene e nel male. Io so che quando piangerò ancora o mi sentirò delusa, saranno accanto a me. É anche per i loro sforzi ed il loro sostegno che io voglio andare avanti e costruire la mia vita! Grazie Mamma. Grazie Nonna. Grazie Zio. Probabilmente alcuni tra voi, magari proprio i padri, si chiederanno dove fosse il mio di padre e se io non sia ingiusta nei suoi confronti. Soddisfo subito la vostra curiosità: ha preferito spendere il suo tempo con un’altra persona, e chi ha cervello per intendere lo faccia. Nelle sporadiche volte in cui ha tentato di dedicarsi a me l’ha fatto nel modo più sbagliato possibile: apparendo e sparendo, un secondo c’era, quello successivo era già scomparso. Anche questo crea incertezza, non trovate? Un continuo tira e molla. Io mi sono sentita abbandonata. Se il Fato fosse stato differente ora potrei pensare a lui in modo positivo, ma ora come ora non posso far a meno di pensare al suo abbandono, al suo rifiuto nei miei confronti. A quanto mi sia sentita sola, incompresa. A tutti i miei sforzi per nascondere agli altri tutto ciò che sentivo e provavo, arrivando al punto di perdere me stessa. Sì, perché a un certo punto della mia vita mi sono chiesta: ma io chi sono? Cosa mi piace? Cosa amo? Cosa non mi piace? Cosa non amo? C’è voluto molto tempo e un’analisi approfondita su me stessa, e da parte di me stessa, per riuscire a capire qualcosa di tutto quel groviglio di emozioni che avevo dentro. E ho vent’anni. Quanti di voi sono stati costretti a un’analisi simile? A quale età? Trent’anni? Quaranta? Tutto questo mi è accaduto durante l’adolescenza. Vorrei tanto poter dire d’essere stata l’unica a vivere questa esperienza, purtroppo non è così. Chi c’è dentro fino al collo e non vede alcuna speranza perché tutto è nero e si chiede ‘cosa posso fare? come posso vivere così? chi sono io?’ prosegua con la sua analisi personale e, anche se mi rendo conto sia difficilissimo da fare, cerchi di parlarne con persone che ama. Ma, soprattutto, viva ogni secondo pensando al proprio futuro e lasci da parte il rancore e il desiderio di vendetta, li rinchiuda in un cassetto della sua mente senza che intacchino il resto della sua vita. Non è semplice, lo so, ma è necessario se non si vuole dare potere a chi ci fa soffrire. Io sono la prova vivente che da queste faccende si può uscire e non nascondo le difficoltà affrontate. Tutti questi palesi ostacoli, signori, non sono scuse o giustificazioni per i figli di genitori separati che commettono crimini o si drogano o bevono. Rispondono le dott.sse Mandosi e Savi Ogni separazione porta con sé un carico di emozioni che gli individui coinvolti possono provare e agire in forme diverse a seconda delle predisposizioni personali, della tolleranza alla frustrazione, delle circostanze, del supporto offerto dalla famiglia.“L’altro” può uscire dal nostro raggio di controllo e questo può farci provare rabbia; emozione che si può manifestare con diverse intensità e in momenti diversi del processo di separazione. Marta, figlia di genitori separati, condivide la sua esperienza, fatta di dolore, sofferenza e rabbia verso ciò che ha vissuto come un abbandono, accompagnato a volte da sensi di colpa. La sua testimonianza sviscera i nuclei problematici che accomunano molte separazioni e la conclude con tono propositivo, suggerendo di lasciare da parte il rancore, che andrebbe comunque sempre rielaborato e mediato, concentrandosi sulla costruzione della propria identità e non su ciò che è “mancato”. Questa lettera può servire come spunto di riflessione per chi si trova coinvolto in una separazione, ma anche per tutti coloro che, per scarse conoscenze, tendono a giudicare a priori comportamenti che possono essere manifestati da chi ha perso parte dei suoi riferimenti. Non è tanto la condizione della separazione a ingenerare questi comportamenti, quanto la scarsa gestione della propria emotività; comune a diversi malesseri individuali e sociali. Una separazione non è, e non dovrebbe essere, una sentenza di inevitabile sofferenza. Spesso è proprio attraverso una buona mediazione che è possibile raggiungere una collaborazione continuativa che permetta di gestire le risorse realmente disponibili, sul piano affettivo, economico e cognitivo. Dott.sse Emanuela Mandosi e Mara Savi Psicologhe STUDIO DI PSICOLOGIA Consulenze e Sostegno psicologico MARA SAVI Psicologa AUTO SOSTITUTIVA Gratuita EMANUELA MANDOSI Psicologa Ricevono a: Guidizzolo - via Bruno Rodella, 1 333 4698189 333 6848335 SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO 37 Olio d’oliva: impariamo a conoscerlo L’extra vergine di oliva è l’unico olio, ottenuto direttamente dal frutto delle olive, che può essere consumato allo stato naturale senza alcuna manipolazione chimica, ma attenzione: in commercio esistono anche prodotti contraffatti e di incerta provenienza, impariamo a leggere le etichette. Per ottenere un buon olio non ci sono particolari segreti. Basta lavorare le olive, sane, entro pochi giorni dalla raccolta. Ora la lavorazione viene effettuata con impianti e tecnologie che permettono dei risultati eccezionali sotto il profilo qualitativo. Andiamo per ordine. Le olive conferite al frantoio vengono lavate e defogliate e quindi frantumate; nei moderni oleifici in frangitori meccanici, in quelli più vecchi in molazze di granito. Ne risulta una pasta omogenea, che viene gramolata (impastata) per 45 minuti ed è pronta alla separazione dell’olio dal resto dei componenti dell’oliva. Nei vecchi impianti l’estrazione avveniva con delle potenti presse. Negli impianti moderni la separazione dell’olio dalla sansa e dall’acqua di vegetazione avviene mediante centrifugazione. Al contrario di quanto comunemente si pensa, la lavorazione con gli impianti moderni ha notevolmente aumentato la qualità dell’olio in quanto tutte le fasi di lavorazione sono controllate e gestite dall’operatore e soprattutto la temperatura di lavorazione è quella ottimale per il buon risultato, mentre una volta era tutto più casuale. Torchio in legno manuale, 1850 circa Il mosto ottenuto viene ancora centrifugato per togliere le impurità più grosse. A questo punto l’olio è allo stato “grezzo”. Già così si può usare, tanto che in alcune regioni italiane se un olio non è velato non è considerato genuino. L’olio grezzo però ha un inconveniente: col passare del tempo decanta formando un deposito sul fondo che se non viene rimosso con dei travasi, dopo qualche mese altera il sapore dell’olio. Per non avere questo problema l’olio viene filtrato prima di essere confezionato. Per il mantenimento dell’olio prima del confezionamento, lo stoccaggio avviene in serbatoi di acciaio inox, a bassa temperatura. Qualsiasi olio, anche di ottima qualità, si può degradare velocemente se non si combattono i nemici che sono la luce, il caldo e l’ossigeno. Dal 2002 l’olio di oliva non può essere commercializzato sfuso, bensì in contenitori di capacità massima 5 litri. I contenitori usati per la vendita sono le bottiglie in vetro da 250 cc a 2 litri, meglio se in vetro scuro per contrastare i raggi UV o le lattine in banda stagnata fino a 5 litri. Come viene classificato l’olio? Sulle etichette troveremo una di queste scritte obbligatorie: OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA è il prodotto allo stato naturale, così come lo abbiamo descritto in precedenza e con un’acidità massima di 0,8%. Va bene per qualsiasi uso se ne voglia fare: crudo oppure cotto. Ha delle formidabili proprietà nutrizionali e nessuna controindicazione. OLIO DI OLIVA è una miscela fra una piccola parte di olio vergine ed il resto olio di oliva raffinato con un’acidità non superiore al 2%. La raffinazione consiste nel togliere mediante azioni chimico-fisiche quei difetti che un olio può avere alla produzione. Viene deacidificato, deodorato, decolorato. È generalmente poco saporito e va bene per tutti gli usi. STOP AND GO F.lli Turini BAR - TAVOLA CALDA SELF SERVICE RICEVITORIA SUPER ENALOTTO 38 VIA. GALILEO, 4 GUIDIZZOLO - TEL. 0376 847054 Erroneamente considerato più leggero dell’extra vergine per il sapore meno marcato. La digeribilità di qualsiasi olio non è determinata dal gusto bensì dalla quantità. Non c’è un olio più leggero di un altro, nemmeno gli oli di semi, tutti gli oli apportano circa 900 kcal x 100 grammi. OLIO DI SANSA E DI OLIVA ottenuto dalla miscela di olio di sansa di oliva raffinato e olio di oliva vergine, con acidità non superiore all’1%. La continua diminuzione di prezzo di alcuni extra vergine ha praticamente estromesso l’olio di sansa e di oliva dagli scaffali di vendita. Comunque per le fritture è migliore di qualsiasi olio di semi. Olio extra vergine di oliva, ma quale? La legislazione sull’etichettatura dell’olio è un ginepraio: fra leggi, decreti nazionali e comunitari che si sono sovrapposti negli anni, per il consumatore la scelta non è facile. Tanto più che molti produttori tentano di far credere quello che non é. Cerchiamo allora di capirne qualcosa. Oltre alla classificazione OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA ci sono delle indicazioni che ne definiscono l’origine. D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) oppure I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Solo queste due indicazioni garantiscono l’area geografica di produzione di quell’olio. Ne è garante un Consorzio di tutela, sotto il controllo di un Ente certificatore, che applica rigide norme comunitarie e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. In etichetta è ben evidenziato il logo comunitario di riferimento. BIOLOGICO Ottenuto dalla coltura agricola biologica degli olivi. Il rispetto delle procedure è assicurato e certificato dai severissimi controlli effettuati dall’ Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, che ne garantisce la qualità e la provenienza. Ha in etichetta il logo comunitario del biologico. PRODOTTO ITALIANO È garantita la tracciabilità che ne assicura l’origine italiana. MISCELA DI OLI COMUNITARI. È garantita l’origine da paesi della Comunità Europea. MISCELA DI OLI COMUNITARI E NON COMUNITARI. È un olio extra vergine del quale non si conosce l’origine. Moderno separatore per scindere: acqua-olio e sansa dal prodotto ottenuto dalla molitura delle olive Oltre a ciò in etichetta si trovano delle indicazioni obbligatorie come: la data di scadenza, la capacità del recipiente, il luogo di confezionamento, la raccomandazione di tenerlo al buio, e anche la descrizione obbligatoria “olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”. Qualcuno poi cerca di attribuirsi dei plus a volte paradossali: Olio di frantoio: tutti gli oli di oliva anche il più cattivo nasce in frantoio. Olio di prima spremitura: da almeno cinquant’anni non c’è più la seconda spremitura. Spremuto o estratto a freddo: è una dicitura ammessa dalla legge, ormai la totalità degli oli ha questo pregio, chi non lo scrive lo fa per evitare della inutile complicazione burocratica. Come fa il consumatore a scegliere un olio senza essere fregato? Il prezzo di sicuro non aiuta, perché si può trovare una buona qualità anche in prodotti di fascia media e non è così sicuro che un olio molto caro sia davvero superiore. Importante è acquistare il prodotto confezionato e sigillato e se in etichetta c’è scritto Olio extra vergine di oliva, si può stare tranquilli che lo è davvero. Per trovare un olio che soddisfi completamente il nostro gusto, l’unico modo è assaggiarlo. Provarlo sulle patate lesse, calde fumanti, e valutarlo con uno strumento straordinario che tutti abbiamo: il nostro palato. Lorenzo Ruzza Foto per gentile concessione di: Oleificio Museum di Cisano del Garda Ristorante di Parmeggiani Romi IMPIANTI ELETTRICI CIVILE ED INDUSTRIALI QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE ED AUTOMAZIONE Tel. 0376 818696 Cell. 338 9734184 via C. Benso conte di Cavour, 5 46040 Guidizzolo MN La Baita di PAROLINI FRANCO & C. s.n.c. Montaggio assistenza e vendita cicli di Sergio Revenoldi Chiuso il lunedì sera e il martedì 46040 CAMPAGNOLO DI CAVRIANA (MN) via Monte Pagano, 4 - tel. 0376 82006 Fax 0376 806372 www.labaitaristorante.it - È gradita la prenotazione Guidizzolo MN tel. 0376 847178 via Tomasina, 23/1 39 Tamburello... che passione Il tamburello è uno sport molto antico e, infatti, Greci e Romani sono stati dei grandi estimatori dei giochi con la palla tramandati fino a noi. Poche sono le testimonianze sui regolamenti, ma sta di fatto che oggi è uno degli sport più amati a Guidizzolo dove vanta una tradizione lunghissima. Vi proponiamo uno stralcio della ricerca fatta del nostro concittadino Gianfranco Ruffoni. Se d’un colpo facciamo un passo indietro di mille anni, troviamo un trattato sul gioco della palla, scritto da messer Antonio Scanno da Salò. L’attrezzo era qualcosa di simile al tamburello, la palla non era altro che delle strisce di cuoio avvolte fino a formare un gomitolo, dandone una forma tonda. Il tempo passa velocemente, l’attrezzo viene modificato più volte, fino a divenire un telaio in legno in cui viene tesa una pelle animale, per renderlo elastico e robusto. Oggi il tamburello è costruito interamente in plastica, è più resistente e la tela è in grado di sopportare le fortissime sollecitazioni della palla che pesa 82 grammi, con un diametro di 61 millimetri. È il 1890 l’anno zero dello sport del tamburello, infatti viene riconosciuto come “Federazione Ginnastica d’Italia”. Solo nel 1910 ne nasce una nuova denominata “Federazione Italiana 1935. In piazza Marconi una foto ricordo della squadra di tamburello con gli appassionati LA CONCHIGLIA I UNED SO IL L CHIU 40 Pizza da asporto Consegna a domicilio Palla Tamburello” a cui si iscrissero diverse associzioni e tra queste anche il nostro paese che ha una vera tradizione sportiva. Nel nostro paese si iniziò già nel 1920-27: si giocava solo per svago domenicale, il campo da gioco erano le ampie piazze (Marconi e Pezzatì). Solo nel 1935 si formò la prima squadra di tamburello, denominata: ENAL Guidizzolo. Si fece pure un torneo con le squadre di Medole, Solferino, Goito-Malavicina, Gazoldo: vinse il Medole, la squadra del Guidizzolo si classificò al secondo posto, i giocatori erano: Angelo Zumini, Bonfiglio Gandellini, Remo Mori, Neldo Ferrari, Cirillo Moschini, segretario M° Adelchi Fattori. Questi, se vogliamo, sono stati i promotori di questo sport. L’anno dopo la squadra fu sciolta dal richiamo al servizio militare. Nel dopoguerra dette un vero impulso il guidizzolese Emilio Covallero. Nel 1946-47 si alternarono diversi giocatori, diverse le categoria (B e C); il campo di gioco era il piazzale Marconi, poi il campo di calcio di via Tomasina. Nel corso degli anni si videro molti volti nuovi come: Cesare Maccari, Mario Parmeggiani, Mario Martelli, Benito Serravalle. Nel 1964 nacque una nuova società: la “A. T. Guidizzolo”. Promotori erano: Lino Rosoli, Mario Costa e Umberto Pasquali, con una rosa di giocatori che, nel 1966, passarono dalla serie “B” alla “A”. Nel 1969, non avendo sponsor si autofinanziarono. Nel frattempo, presso il bar Maroli, si formò la società i “VELOCI” che conquistarono il torneo Cantarelli. Nel 1970 la “A. T. Guidizzolo” viene acquisita dal Cav. Curzio Bonazzi, unico sponsor, compreso il gruppo giocatori: Mario Costa, Giovanni Bassignani, Giuseppe Bianchera, Virginio Garini, Alberto Pelizzaro, Giovanni Bonesini, Albis Dolci, Roberto Fracassi, segretario M° Luigi Petrali. Nel 1972, visto l’aggravarsi della sua salute, il Cav. Bonazzi, decise di cessare l’attività cedendo i giocatori ad altre società. Nel frattempo, in paese si discute per ricomporre un’altra società. Infatti, nel 1973, nasce una nuova “A. T. Guidizzolo”, la cui direzione viene assunta, come sponsor, dalla “De Giuli Gino”. Nel 1974, alcuni amici, su incitamento del Cav. Bonazzi, rifondano una piccola società, chiamata “A. T. Il Guidizzolo”, con Presidente Gianfranco Ruffoni e segretario Sergio Pelladoni. Con la priorità all’addestramento dei giovani per l’uso del tamburello,si organizzarono tornei notturni e la società si sciolse nel 1977. II tempo passa, è inevitabile che per sostenere le squadre, servano delle vere disponibilità economiche, così la “De Giuli” si allea con i fratelli Meneghelli che, nel 1982, ne assumono la piena direzione, con la denominazione “A. T. UNIVERSO”, segretario Ennio Mussa, d.t. Giuseppe Bianchera, Ottorino Vergna e Rinaldo Villagrossi. Ben presto arrivano le prime vittorie: nella categoria Pulcini conquistano il Titolo Italiano e nella categoria Allievi il Titolo Provinciale. Nel 1985 nella categoria. Allievi conquistano il Titolo Italiano. Nel 1988 la squadra Juniores si aggiudica titolo di Campione d’Italia. Nel 1992, dopo 10 anni di attività sportiva, la “A. T. UNIVERSO”, cessa l’attività per motivi economici. È certo che tutto questo passamano di società, che dal 1910 al 1985 sono state molte, è stato fatto con il solo scopo di soddisfare le molte persone del paese per le quali era l’unico sport appassionante, anche se povero. Il cambio delle diverse società ha dato anche dei risultati positivi, con giocatori che si sono forgiati dando la propria anima a questo sport. Nonostante tutte le iscrizioni alla Federazione “FIT”, che da moltissimi anni è solo un’ala del “CONl”, il gioco del tamburello, che impegna società e giocatori con tanto lavoro, ancor oggi non ha lo stesso riconoscimento che hanno altre discipline. La mia ricerca sulla cronistoria del gioco del tamburello si ferma alla fine dell’anno 1992. Ruffoni Cav. Uff. Gianfranco 1953. Da sinistra: Curiolano Margoni (segretario), Antonio Gandini, Cesare Maccari, Emilio Covallero, Egidio Tomasi e Mario Parmeggiani 1972. Da sinistra, in piedi: Emilio Covallero, Bonazzi Cav, Curzio (presidente), Cesare Maccari, Adamo Bonazzi, Virginio Garini. Accosciati: Giuseppe Bianchera. Damoli (detto Sissa), Roberto Fracassi, Giovanni Bassignani e Giovanni Bonesini I fiori di Casali BOMBONIERE e IDEE REGALO o Onoranze funebri Casali e Pezzini servizio 24 ore Tel. 0376-818266 Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn) FORNITURA E POSA DI LATTONERIE PER PRIVATI E IMPRESE - TAGLIO E PIEGATURA LAMIERE CAMINI SU VOSTRO DISEGNO VASTO ASSORTIMENTO ACCESSORI EDILI PARTNER DI “ALBATECH” PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI 41 Pro Loco Informa A cura di Jessica Santi Echi dalla Fiera di luglio Foto Gianfranco Ruffoni Foto Gianfranco Ruffoni Il taglio del nastro della nuova “Pista di atletica”, ha ufficialmente aperto il programma delle manifestazione della Fiera 2010 Fanfara dei Bersaglieri “Aminto Carretto” di Bedizzole I commenti raccolti tra i presenti alla manifestazione sono stati unanimi: “Una serata meravigliosa”. L’apertura della Fiera in Musica 2010 con il festival “Military Show Band” è stata occasione anche per l’inaugurazione della rinnovata pista di atletica. Al centro sportivo, recentemente definito dal Coni una “Cittadella dello sport”, il sindaco Graziano Pelizzaro ha ringraziato tutte le associazioni guidizzolesi per quanto e per come operano sul territorio; ha parlato del centro sportivo e dell’attività che svolge per ragazzi e adulti, divisa in molteplici discipline. Dopo il taglio del nastro ha fatto seguito l’intervento dell’assessore allo sport Carlo Maccari: “C’è chi dice che la nostra amministrazione ha investito molto nel centro sportivo, ma ciò che abbiamo fatto è qui sotto gli occhi di tutti, per lo sport e per la crescita dei giovani e meno giovani.” Gli ha fatto eco l’assessore regionale alla semplificazione Carlo Maccari il quale ha ricordato il ruolo svolto dalla Regione con specifici finanziamenti per le strutture sportive. I giovanissimi del Ciclo Club 77 hanno sperimentato subito la pista appena inaugurata, accompagnati da uno dei Gruppi di Cammino promossi dall’amministrazione comunale. Ma la protagonista indiscussa è stata la musica. Appassionante e coinvolgente. I tre gruppi musicali: il Corpo Bandistico di Guidizzolo, la Fanfara degli Alpini “Star of Alps” e la Fanfara dei Bersaglieri “Aminto Carretto” di Bedizzole, sul prato del campo da calcio con i loro strumenti e la loro musica hanno dato vita a figure e coreografie via via sempre più complesse, il cui gradimento veniva esternato da applausi sempre più fragorosi. Alla fine poi, i tre gruppi riuniti hanno eseguito l’Inno di Mameli, insieme e con passaggi alterni, sottolineando ancora una volta le peculiarità che caratterizzano le tre formazioni. PRO LOCO GUIDIZZOLO 42 tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823 sede via Vittorio Veneto ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano Foto Enzo Galvani La pittrice SusannaTruzzi, mentre esegue un “Tato”, dipinto con colori perfettamente lavabili, su una volontaria Concerto musicale del Corpo Bandistico di Guidizzolo “The Music Movies” Il Gruppo Micologico ha curato la tradizionale esposizione didattica delle “Specie Fungine” Il “TRIO B” presentato da Claudia Morselli, propone le migliori canzoni degli anni ‘60 e ‘70 La serato di martedì si chiude con il tradizionale “Spettacolo pirotecnico” 43 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa Festival Military Show Band Quest’anno la fiera ha introdotto molte novità a cominciare da un’apertura molto particolare la sera del 14 luglio al Campo Sportivo dove il Corpo Bandistico Guidizzolo, la Fanfara alpina “Star of Alps” di Villanuova sul Clisi e la Fanfara dei Bersaglieri “Aminto Carretto” di Bedizzole si sono riunite su questo campo per uno spettacolo costituito da figure e movimenti sincronizzati dettati dal ritmo incessante delle percussioni e delle marce suonate, chi da fermi chi correndo. Per le fanfare questo genere di esibizione è pane quotidiano, il Corpo Bandistico invece ha voluto provare questa nuova esperienza e sotto la guida di un impeccabile Gottardi Marco, già componente della fanfara Alpina Tridentina e promosso maestro per l’occasione, è riuscito a schierare una cinquantina di elementi, tra i quali amici provenienti dalle Bande di Cavriana e Gazoldo degli Ippoliti. É stata un’avventura impegnativa che ha portato a vere e proprie prove sul campo per rendere reali figure e movimenti che sulla carta apparivano impossibili da realizzare per un gruppo senza alcuna esperienza in merito, ma grazie all’enorme pazienza dei musicisti ed alla bravura e caparbietà del loro maestro d’eccezione lo spettacolo si è svolto senza intoppi. Il merito di questo evento va al Circolo Diapason in collaborazione con il presidente della Banda Roberto Foto Gianfranco Ruffoni 44 Foto Gianfranco Ruffoni Lucchini, che ha voluto fin da subito realizzarlo, alla Pro Loco ed alla sezione degli Alpini di Guidizzolo, senza di loro questo spettacolo sarebbe ancora sulla carta. Cartù e Cine Quest’anno il concerto per la fiera di luglio aveva un nome altisonante “The Music Movies Concert” che tradotto in guidizzolose suonerebbe come un “Cartù e Cine”, cioè film e cartoni animati accompagnati dalle loro affascinanti colonne sonore. Così, in una calda sera d’estate, appena il sole ha cominciato a calare per lasciare spazio alla notte, le nostre stelle hanno preso posto sul palco e hanno acceso le loro flebili lucine per disturbare il meno possibile gli spettatori e permettere loro di godersi appieno la proiezione dei film assaporando la magia della colonna sonora suonata dal vivo. Spesso un film mediocre diviene famoso grazie ad una brillante colonna sonora e rendere omaggio a queste opere sta ormai diventando una tradizione della nostra fiera, ogni anno sempre più bella e interessante. Il concerto è cominciato sulle squillanti note di “Scuola di polizia”, per proseguire con un emozionante “Leggenda del pianista sull’oceano” , un cupo “Batman”, splendidi cartoni animati come “Il Principe d’Egitto” e “Disney Fantasy”, film ormai d’altri tempi come “Highlander” e l’indimenticabile “Rocky”, le splendide musiche di J. Williams dei film di “Harry Potter - A.I. - Il Patriota”, il coinvolgente “Puttin’ on the ritz” con un Fred Astaire esilarante per terminare con un “Pirati dei Caraibi” travolgente. Il concerto così si sarebbe dovuto chiudere, ma è proseguito con gli Abba e un medley di loro canzoni in sfondo al musical “Mamma mia”, per definitivamente terminare sulle note dell’Inno di Mameli. Una magnifica serata di musica e cinema, contornata infine da splendidi fuochi d’artificio ad illuminare un cielo limpido ma senza stelle, gliele abbiamo rubate noi per alcune ore per poterle mettere su un palco tra le mani del magistrale M° Nicola Ferraresi che anche nel buio è riuscito a farle risplendere. Un ringraziamento particolare all’amico Matteo Morandi per aver creato i magnifici video che hanno regalato una magia particolare a questo concerto di fine luglio. un carattere gioviale e solare. Così grande cordoglio ha destato in Guidizzolo la notizia della scomparsa di Rolando Bettoncelli, rimbalzata velocissima per il paese. La sua attività di idraulico lo aveva portato in tantissime case ed erano pertanto in molti a conoscerlo ed apprezzarlo; tuttavia ciò per cui sicuramente tutti lo ricordano sono quei ‘piatti’ che da sempre suona nel Corpo Bandistico di Guidizzolo. La banda guidizzolese, una delle più vecchie se non la più vecchia d’Italia con i suoi oltre 170 anni di vita, oggi ha tanti giovani, alcuni come il nipote giovanissimi, ma la costanza con cui è sempre rimasta in attività in anni passati va ascritta ad alcuni della ‘vecchia guardia’ che tutt’ora non mancano mai alle prove. Uno di questi era Rolando Bettoncelli il quale se n’è andato in un attimo lasciando la ‘sua’ Banda orfana di un elemento dal quale, ricordandolo, ci sarà sempre da attingere. Rolando mancherà; mancherà ai suoi molti amici, mancherà alla Banda, mancherà anche a chi, come colui che scrive, ha avuto modo di apprezzarne negli anni, per amicizia e per la vicinanza al Corpo Bandistico, la grande serietà e l’impegno con cui ha sempre affrontato ogni sua attività. Sergio Desiderati Rolando Bettoncelli, al centro della foto, con il figlio Mauro e il nipote Marco Cordoglio per la scomparsa di Rolando Bettoncelli Di lui dire semplicemente che era conosciuto è troppo poco. Non solo a Guidizzolo. Conosciuto ma anche soprattutto molto stimato e grande amico di tutti, con Concerto di fine anno del 2001 45 46 47 48