Programma per la realizzazione di un corso didattico alla riscoperta

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Programma per la realizzazione di un corso didattico alla riscoperta
Programma per la realizzazione di un corso didattico alla riscoperta del Fiume Brenta e
dell'attività della pesca amatoriale
La finalità di questa iniziativa rivolta ai ragazzi delle scuole dell’obbligo è quella di dare gli
strumenti di base per un esercizio razionale e compatibile con l’ambiente dimenticato e della
attività di pesca dilettantistica. La frequentazione dell'ambiente fluviale, una volta caratteristica
della giornata dei giovani, è oggi elemento non usuale che ha portato alla più totale ignoranza
dell'ambiente.
Uno dei modi per risvegliare l'interesse alla conoscenza di ciò che era vitale nella cultura
della Valbrenta è quello di avvicinare la gioventù al mondo della pesca sportiva moderna che
contempla l'esercizio del “catch and release” o più comunemente definito “no – kill”.
Questo sport, ormai diffusissimo in Italia, è esercitato da un numero sempre crescente di
persone perchè è di facile realizzazione, perchè mette in contatto diretto con l’ambiente in modo
molto semplice, perchè ha un costo molto contenuto, perchè ha un radicamento culturale forte.
Ma con un numero sempre più alto di pescatori (si parla ormai di circa 1.200.000 licenze
in Italia) e con una serie di problemi ambientali notevoli (inquinamenti, carenze idriche,
sbarramenti, artificializzazione degli alvei etc.), è necessario intervenire per gestire la risorsa ittica
in modo il più possibile oculato. Ecco perchè, oltre agli studi scientifici e tecnici, sono necessarie
ampie opere di sensibilizzazione che facciano comprendere ed accettare le basi e le motivazioni di
certe scelte gestionali (spesso improntate alla restrizione del prelievo o dello sforzo di pesca) che
hanno come finalità la preservazione ed il miglioramento di un patrimonio compromesso, ma
ancora prezioso. In sostanza la riscoperta del passato ma con la cognizione del necessario per il
mantenimento e il perpetuarsi delle condizioni ambientali migliori possibili.
Un altro aspetto estremamente positivo della educazione e della sensibilizzazione
ambientale è quello di rendere consapevoli i giovani che, oltre ad una situazione passiva di
comprensione ed accettazione vista prima, essi possono diventare soggetti attivi nella protezione e
salvaguardia della natura, in particolare della fauna ittica e del fiume Brenta nel suo insieme.
Questo traguardo però non può essere raggiunto senza una adeguata coscienza e conoscenza
delle strutture e dinamiche dell’ambiente e dei suoi componenti.
Lo scopo ultimo di questa iniziativa è proprio quella di fornire gli elementi basilari della
conoscenza, rendendo quindi i scolari dei fruitori responsabili dell’ambiente ed al tempo stesso dei
controllori, per quanto non tecnici, dello stato ambientale generale.
Uno dei principali obiettivi dell’educazione ambientale è quello di fornire le conoscenze
necessarie per permettere di “comprendere” l’ambiente che ci circonda e soprattutto di fornire la
capacità di capire come le diverse attività umane che vengono sviluppate possono modificare i
naturali processi evolutivi, interferendo e alterando le relazioni che legano tra esse le varie
componenti degli ecosistemi.
La possibilità di formare una vera e propria “coscienza” ambientale è certamente
maggiore quanto prima vengono spiegati e insegnati i concetti dell’ecologia ma, purtroppo, nella
gran parte dei programmi scolastici gli aspetti dell’ambiente e della sua alterazione attualmente
non trovano molto spazio; inoltre l’educazione scolastica offre spesso solo un aspetto generale e
astratto delle problematiche che ruotano attorno all’ambiente, dimenticando che il più semplice
approccio per lo studio di un oggetto è dato dall’osservazione e dall’esperienza di esso.
Con il presente progetto, che percorre una metodologia didattica che ha già fornito delle
risposte decisamente positive, si vuol cercare di colmare questa lacuna permettendo ai ragazzi di
cogliere in modo più diretto le relazioni esistenti tra gli organismi viventi e l’ambiente in cui essi
vivono. In particolare il progetto che si propone permetterà di approfondire e sviluppare insieme le
tematiche ecologiche proprie dei corpi idrici, con particolare attenzione verso la fauna ittica.
In quest’ottica viene sviluppato un percorso didattico che comprende i vari aspetti inerenti
l’ecosistema acquatico, inteso come sinergia di fattori biotici e abiotici. Uno degli obiettivi principali
è quello di fornire le nozioni di base che permettano di comprendere come la presenza di
determinate comunità biologiche sia legata a precise combinazioni delle caratteristiche chimicofisiche e ambientali, ma anche di fornire agli alunni informazioni riguardanti il reticolo idrografico
locale, il ruolo rivestito dall’uomo e lo stato dei corpi idrici come risultato di numerosi fattori che vi
insistono.
In pratica sarà fornito in modo adeguato quel panorama di informazioni che permetterà di
capire quali sono le dinamiche ed i cicli propri degli ambienti acquatici, informazioni che in un
contesto scolastico rimangono spesso separate.
Quindi sarà sviluppato il passaggio successivo, dove sarà possibile verificare sul territorio
la presenza di ecosistemi differenziati, ognuno con le proprie caratteristiche, spesso determinati
sulla base delle modifiche e delle alterazioni di origine antropica apportate all’ambiente.
Le visite didattiche saranno occasione di verificare di persona, sul campo, quanto
introdotto durante le lezioni in classe.
Concludendo, si ritiene che questo corso sia una buona opportunità per i ragazzi di
riconoscere e apprezzare le diverse realtà ambientali che li circondano, come anche di prendere
coscienza del fatto che l’intervento umano può cambiare drasticamente l’aspetto e la sorte di un
determinato luogo.
Fase preparatoria
Al fine di portare a conoscenza dei presidi e degli insegnanti dell’opportunità di svolgere
questo corso, di quali tematiche affronterà e con quali metodiche, si predisporrà del materiale
informativo che sarà inviato a tutte le scuole potenzialmente interessate.
La brochure conterrà anche un modulo per la richiesta di partecipazione da inviare alla
segreteria organizzativa.
Successivamente ci si dedicherà all'organizzazione del lavoro, con contatti continui con gli
insegnanti referenti dei vari istituti scolastici per la pianificazione di tutte le attività attinenti il
progetto.
Saranno preparate le lezioni, che saranno supportate da presentazioni MS Power Point,
e/o diapositive e/o video per rendere le nozioni e gli argomenti facilmente comprensibili per gli
studenti.
Programma di massima
L’esperienza per singola classe può essere condotta per un periodo temporale di circa 3
settimane, con un giorno alla settimana dedicato da parte della scuola alla preparazione e alla
realizzazione delle attività previste. Queste andranno concordate con qualche insegnate che ha
già effettuato esperienze analoghe e quindi implementate nelle scuole che daranno la loro
disponibilità.
La struttura di base del corso dovrà comunque contenere i seguenti elementi:
·
Lezioni teoriche in aula sui seguenti temi: Ecologia, Biologia della fauna ittica, Gestione
della pesca, Tecnica della pesca. Vengono fornite le nozioni base per riconoscere gli
elementi biologici propri dei corpi idrici (fauna ittica, macroinvertebrati, vegetazione); le
informazioni verranno presentate grazie a supporti informatici e programmi didattici
interattivi predisposti ad hoc.
·
Attività pratiche in aula per l’applicazione dei concetti visti in precedenza (giochi di ruolo,
ricerche etc.) osservazioni al microscopio su schermi video in modo da coinvolgere tutti i
bambini. L’ultima parte prevede l’elaborazione in classe dei dati e delle informazioni
raccolte; quest’ultima parte del corso aprirà quindi la discussione sulle tematiche ambientali
incontrate.
·
Attività pratiche in ambiente sotto forma di visite guidate (ad un fiume, ad un laghetto, ad
un depuratore, ad un impianto ittiogenico.) e di giochi o esercizi applicativi.
·
Sarà organizzata una giornata conclusiva con tutti i bambini che vorranno partecipare
presso un idoneo lago di pesca sportiva per esercitarsi alla pesca e dove verranno eseguite
le premiazioni dei concorsi. Verrà organizzato un incontro finale in sede dei singoli plessi
dove verranno consegnato il materiale stampato e/o gadget e verranno esposti gli elaborati
prodotti dagli studenti durante il corso e dove .
Le attività e i metodi di applicazione andranno ovviamente calibrati sull’età degli scolari.
Inoltre potrebbe essere molto interessante il coinvolgimento pratico dei genitori pescatori
a tutte le attività previste, nelle forme da concordare con gli insegnanti.
E’ possibile ed auspicabile finalizzare le attività ad un concorso con premiazione finale
sulla produzione della scolaresca.
Per l’implementazione dell’iniziativa si può organizzare un ciclo di lezioni di
aggiornamento e di programmazione con gli insegnanti interessati (in genere quelli di scienze),
condotta in collaborazione tra il personale della provincia, esperti dei vari settori, insegnanti che
hanno collaborato alla progettazione.
I vari insegnati realizzeranno le attività nelle loro classi secondo uno schema prefissato
che però lascerà loro un ampio spazio di manovra.
Bassano del Grappa, 14 marzo 2013