Assioma L`insegnamento sul sostegno è un avanzamento di carriera.

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Assioma L`insegnamento sul sostegno è un avanzamento di carriera.
© P. Fasce - Convegno La Qualità
dell'integrazione scolastica e sociale - 8, 9 e
10 novembre 2013
Insegnanti bis-abili?
L'evoluzione dell'insegnante di sostegno:
innovazioni radicali
e sviluppo del ruolo professionale
Relatori:
Andrea Canevaro, Dario Ianes, Carlo Scataglini, Paolo Fasce
Ho messo tutti i nomi dei relatori
perché quando mai mi ricapita?!?
Assioma
L'insegnamento sul sostegno
è un avanzamento di carriera.
Infatti per fare l'insegnante di sostegno,
occorre un titolo in più.
Capisco che ci possa essere chi non è d'accordo con l'assioma,
ma lo esplicito per non fare perdere tempo a nessuno...
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Si deduce dall'Assioma che...
(teoremi e corollari)
Occorre costruire le condizioni al contorno
perché questo assioma emerga dalle percezioni comuni e diffuse.
Occorre configurare il sistema in modo tale che l'insegnamento sul sostegno debba
essere considerato come un avanzamento di carriera.
Una strada perdente (e impossibile)
per soddisfare l'assioma
Aumenti stipendiali per l'insegnamento sul sostegno.
Queste rivendicazioni dividerebbero la categoria,
sono di difficilissima applicazione data la congiuntura,
ma soprattutto produrrebbero:
Meccanismi di delega!
(Hai lo stipendio più alto? Sei tu che ci devi lavorare!)
Considerazioni oscene, ma alzi la mano chi non se le aspetterebbe.
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Alcuni dati
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63.000 insegnanti “di ruolo” (assunti a tempo
indeterminato).
101.000 insegnanti nell'organico di diritto + di fatto.
38.000 gli insegnanti stabilmente precari (ad oggi).
27.000 i futuri assunti col “piano Carrozza” in tre anni (con
un po' di fortuna, dovrei esserci anche io!).
11.000 quelli che lo Stato accetta a priori debbano essere
mantenuti nella stabilità precaria.
Non conosco i dati degli insegnanti che lavorano sul
sostegno senza titolo. A mio giudizio è un problema
rilevante da affrontare.
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Lo stato attuale (1/2)
Premetto la mia particolare prospettiva: sono insegnante di sostegno nella
scuola secondaria di secondo grado (io la chiamo scherzosamente: “scuola
sedicente superiore”).
 Nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria gli insegnanti di sostegno e
“su posto comune” sono perfettamente intercambiabili: sono sempre
“maestri/e”.
 Nella scuola secondaria di primo grado gli insegnanti di sostegno sono
“nell'area unica” (AD00). Possono essere di qualsiasi materia, non ci sono
distinzioni.
 Nella scuola secondaria di secondo grado gli insegnanti di sostegno sono
attualmente suddivisi in quattro aeree: AD01 area scientifica, AD02 area
umanistica, AD03 area tecnica, AD04 area psicomotoria (al netto del Decreto
Carrozza e degli emendamenti che a regime convergono verso “l'area unica”).
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Lo stato attuale 2/2
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Nella scuola secondaria di primo grado si insegnano: italiano,
matematica, scienze, storia, geografia, tecnologie, educazione musicale,
educazione artistica, scienze motorie, due seconde lingue, educazione
civica.
Nella scuola secondaria di secondo grado si insegnano: italiano,
matematica, storia, seconda lingua, scienze/biologia, scienze motorie e poi,
a seconda dell'indirizzo: elettronica, informatica, meccanica, latino, greco,
biologia applicata, tecniche di allevamento, chimica, pedologia ed ecologia,
storia dell'arte, disegno tecnico, topografia, elettrotecnica, diritto, scienza
delle finanze, economia ed organizzazione aziendale, esercitazioni di
cucina, filosofia, pedagogia, fisica, chimica, navigazione... ce ne sono altre
ancora, ve ne faccio grazia.
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L'insegnante di sostegno (oggi)
nella scuola secondaria
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Sono elevate le quote proporzionali di insegnanti di sostegno afferenti a classi di
concorso con code a lento assorbimento.
Sono in itinere gli ingressi del personale “in esubero” (si veda la questione dei corsi di
riconversione degli Insegnanti Tecnico Pratici che sono la maggioranza di quelli
sfavoriti dalla Riforma Gelmini).
Non dispongo di statistiche ufficiali, ma la sensazione empirica è che nella scuola
secondaria prevalgano proporzionalmente gli insegnanti di scienze motorie, di filosofia
e di diritto.
Questo “squilibrio da ultima spiaggia” contribuisce a delegittimare il ruolo
dell'insegnante di sostegno percepito (voglio esplicitare il fatto che NON sto dicendo
che gli insegnanti di scienze motorie, di filosofia e di diritto non siano adeguati al
ruolo! Dico che c'è troppo sale nella minestra).
Occorrono iniezioni di insegnanti di sostegno motivati, professionalizzati e profilati su
ciascuna singola scuola (in soldoni: più insegnanti di greco al classico, di elettronica al
tecnico...), che riequilibri questa percezione, da qui la proposta delle cattedre miste.
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Pensieri sottobanco
La scuola raccontata alla mia gatta
http://www.erickson.it/Libri/Pagine/Scheda-Libro.aspx?ItemId=38329
Una delle cause della migliore qualità della scuola elementare
è proprio la possibilità degli insegnanti di osservarsi l’un
l’altro durante le ore di compresenza [contitolarità!] e di
confrontarsi in un reale lavoro di programmazione delle
attività su ogni classe. Ciò consente, grazie al confronto, un
percorso formativo di ciascun insegnante che ha modo di
ricalibrare i propri interventi, di prendere spunto dal
metodo dei colleghi se lo trova più efficace, di smussare
anche quegli angoli del proprio stile comunicativo che
tanto incidono nella relazione con gli alunni. Non vi è dubbio
che gli unici che beneficiano di quest’opportunità nella scuola
secondaria siano gli insegnanti per il sostegno che per così
dire “imparano dagli errori degli altri” e quando “accedono”
finalmente alla cattedra si vede.
Onorina Gardella
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Pensieri sottobanco
La scuola raccontata alla mia gatta
Certo che, se gli alunni potessero rendersi conto che
l’insegnante per il sostegno è capace quanto quello sulla
disciplina ed è dotato anche egli di un certo potere, la sua
posizione nel lavoro della classe migliorerebbe senz’altro.
Tutta la psicologia sistemica, oltre al buon senso, ci dice
che quando si ha cura di cambiare i ruoli all’interno di un
sistema, di non farli sclerotizzare, le patologie, le
disfunzioni del sistema e le sofferenze dei singoli
diminuiscono poiché aumentano le possibilità di
cambiamento, di evoluzione, di innovazione personale e
relazionale. In questo caso anche professionale.
Onorina Gardella
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
http://firmiamo.it/cattedre-miste-per-insegnanti-bis-abili
Proponiamo l'istituzione della cattedra mista sostegno-materia al fine di valorizzare
la bis-abilità dei tanti docenti specializzati.
Ad oggi si richiede una scelta di campo che è dannosa per gli alunni, spesso
affidati a insegnanti non specializzati, e per gli insegnanti, costretti a sclerotizzare
il proprio lavoro in un'unica modalità.
Il concreto lavoro scolastico mostra come, allo stato attuale, il vincolo imposto ai
docenti di lavorare "solo sulla materia" nella secondaria, "su posto comune" nella
primaria oppure "solo sul sostegno" ha l'effetto di emarginare gli insegnanti di
sostegno che vengono percepiti dagli studenti, in primis, ma anche dai colleghi,
come assistenti ad personam ai quali delegare la cura degli alunni disabili e non
come operatori di prossimità, esperti di integrazione. Non potrebbe essere
altrimenti, visto che gli insegnanti di sostegno sono mediamente più giovani e
mediamente assai più precari.
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
Il fatto che per insegnare sul sostegno occorra un titolo in più, mostra come
questo mestiere dovrebbe essere percepito come un avanzamento di carriera,
ma è anche evidente il fatto che il piacere di insegnare la propria materia è
fortemente attrattivo per chi ha scelto la carriera dell'insegnamento.
Le scelte tese a penalizzare i docenti producono disagio e, conseguentemente,
sono prodromo di demotivazione e concausa di possibile servizio scadente.
Si richiede l'istituzione della "cattedra mista" che consentirebbe:
 di raggiungere cattedre di 18 ore grazie ad un sempre possibile completamento
sul sostegno da inquadrarsi nell'ottica di una concreta implementazione
dell'organico funzionale;
 di far godere all'utenza di un radicamento degli insegnanti di sostegno;
 di consentire una variazione motivante delle mansioni degli insegnanti stessi;
 di recuperare risorse preparate sul tema annullando il ricorso a personale non
specializzato.
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
Primi firmatari della petizione (in ordine alfabetico):
 Evelina Chiocca (presidente CIIS),
 Paolo Fasce,
 Giulia Giani,
 Angela Nava (presidente CGD),
 Maurizio Parodi.
Associazioni promotrici:
 Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno (CIIS, www.sostegno.org);
 Coordinamento Genitori Democratici (CGD, www.genitoridemocratici.it).
"Adesione parziale e condizionata all'essere un primo passo verso l'evoluzione
radicale dell'insegnante di sostegno". Dario Ianes
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La proposta concreta e alcuni esempi
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Esauriti i cinque anni di permanenza sul ruolo, il docente attualmente
può chiedere di “passare sulla materia” (o di passare su “posto
comune”).
Statisticamente avviene che, se può farlo, lo fa (la conseguenza è
che gli insegnanti di scienze motorie, filosofia e di diritto permangono
sul sostegno, quelli di matematica, fisica, informatica ed elettronica
passano sulla materia).
Con l'attivazione delle cattedre miste, permarrebbero sul sostegno
anche insegnanti di materie “statisticamente preziose” (non solo sale
nella minestra) e insegnanti titolati ad insegnare (e che insegnano) in
quella scuola la propria materia (che statisticamente, sarà anche “di
indirizzo”).
Due esempi nella mia scuola: fisica (10 o 8 + 12 + 6) e informatica 10
o 8 + 6 + 3), sostegno (un mare di ore).
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
I commenti lasciati dai colleghi (ce ne sono che più o meno condivido):
 Unica possibile via per l'integrazione e la valorizzazione delle competenze,
di alunni e insegnanti [Magda Zaninetti].
 La cattedra mista è un ottimo modo per vedere il sostegno da diverse
angolazioni... capire che cosa non va e farsi un'autocritica!... e
autocorreggersi... Io per prima! [Anna Conti]
 È veramente importante questa proposta anche per evitare il burnout da
sostegno con la complessità che implica tale insegnamento [Giovanna
Damiano].
 Ritengo che sia un concreto passo verso l'organico funzionale con duplice
valenza quella del miglioramento della metodologia d'insegnamento e di una
crescita da parte di tutti verso una parte di mondo che esiste e che deve essere
perfettamente integrata con quella parte che si definisce normale [Pierfrancesco
Caressa].
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
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Perfettamente d'accordo. Avrei però solo due parole da dire: l'abilitazione [NdR
specializzazione!] sul sostengo, almeno secondo me, più che come avanzamento
di carriera, dovrebbe essere considerata come una competenza professionale
ulteriore dal momento che non tutti gli insegnanti curriculari sono
necessariamente dotati di quelle capacità in più che permettano loro di lavorare
anche sul sostegno. Mi spiego meglio: se si sceglie di insegnare anche sul
sostegno credo che bisogni avere determinati doti in più in termini di
sensibilità, che ovviamente c'è chi le ha, chi le ha solo in parte, e chi invece no.
Dall'esperienza che ho avuto lavorando su classi ad Inglese potenziato dove i
casi particolari erano davvero tanti, e dove non trattandosi di casi
particolarmente gravi non sono stata mai affiancata dall'insegnante di sostengo,
devo dire che questi ragazzi mi hanno arricchito molto, ma nonostante tutto non
credo di essere la persona portata per lavorare anche sul sostengo. Non so se mi
spiego [Laura Boccasini].
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
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E' da anni che faccio l'insegnante di sostegno e che mi sento umiliata da
colleghi che sminuiscono il mio ruolo; è da anni che alcune istituzioni
scolastiche utilizzano gli insegnanti di sostegno come "tappa buchi" e
come assistenti alla persona. Sono molto stanca di essere trattata così pur
avendo una doppia specializzazione e sul curriculum master che non ci
vengono considerati.... firmate tutti per valorizzare il ruolo
dell'insegnante di sostegno [Daniela Falcone].
Se la compresenza fosse effettiva, con una progettazione condivisa tra
docenti rispettosi e consci del ruolo che assumono non ci sarebbero nè
una cattiva interpretazione del ruolo e delle funzioni dell'insegnante di
sostegno e neanche una sua conseguente emarginazione. Purtroppo così
non è... e allora l'idea delle cattedre miste può essere un'alternativa
[Mariella Arpino].
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La petizione
Cattedre miste per insegnanti bis-abili.
I commenti dei colleghi, che non condivido:
 Condivido in toto la proposta: ne conseguirebbe,
probabilmente, una sorta di (sana e interessante)
concorrenza tra docenti curriculari da un lato e docenti di
sostegno dall'altro, che certamente migliorerebbe l'intero
processo di insegnamento-apprendimento [Roberto Russo].
 Sarebbe una boccata d'aria anche per gli insegnanti di
sostegno [Katia Pilia].
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Il piano inclinato
Il maestro di strada e l'insegnante di sostegno:
esperti di formazione informale.
Animazione su web:
http://ww2.unime.it/dipart/i_fismed/wbt/mirror/ExplrSci/dswmedia/incplane.htm
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Se lo scopo del gioco è scendere,
non bisogna fare nulla...
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Se lo scopo del gioco è salire,
occorre dare energia...
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… oppure,
si può sfruttare la Legge di Grock!
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Grazie dell'attenzione!
Paolo Fasce
Dottorando in
Lingue, culture e tecnologie per l'informazione e la comunicazione
presso l'Università di Genova
http://www.disclic.unige.it/dottoratoLCTIC/
Precario (ormai) storico, insegnante di sostegno.
[email protected]
[email protected]
[email protected]
www.fasce.it
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