Sezione anagrafica - Osservatorio Nazionale Distretti Italiani
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Sezione anagrafica - Osservatorio Nazionale Distretti Italiani
Sezione anagrafica Denominazione Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Sede del Distretto Il Distretto dello Sportsystem di Montebelluna di estende su una superficie di circa 320 Kmq. Comprende principalmente i Comuni di Valdobbiadene, Pederobba, Monfumo, Cavaso del Tomba, Castelcucco, COrnuda, Fonte, Maser, Asolo, Altivole, Castello di Godevo, Castelfranco Veneto, Vedelago, Caerano, Montebelluna, Crocetta, Volpago, Trevignano, Istrana, Giavera del Montello, Nervosa, Arcade, Ponzano Veneto, Villorba e San Biagio di Callalta. Il territorio del distretto si estende indicativamente ai piedi del Montello e lungo il corso del fiume Piave, ed è ricco di pregevoli opere artistiche e architettoniche tra le quali spicca Villa Barbaro a Maser, progettata da Andrea Palladio con interni affrescati da Paolo Veronese. La popolazione residente nell’area del distretto è di circa 100.000 persone. Specializzazione produttiva Il distretto è specializzato, in generale, nella progettazione, produzione e commercializzazione di articoli sportivi: calzature specialistiche, abbigliamento e attrezzi pensati per la pratica sportiva. Con riferimento alla classificazione Ateco 2007 delle attività le imprese del Distretto operano nella Sezione C (“Attività manifatturiere”), precisamente nel comparto 14 (“Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia”), nel comparto 15 (“Fabbricazione di articoli in pelle e simili”, che raggruppa anche i produttori di calzature), e nel comparto 32 (“Altre industrie manifatturiere”, tra le quali rientrano le aziende produttrici di articoli sportivi). Ambiti merceologici del Distretto dello Sportsystem di Montebelluna C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA 14.1 Confezione di articoli di abbigliamento (escluso abbigliamento in pelliccia) 14.39 Fabbricazione di altri articoli di maglieria 32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 32.30 Fabbricazione di articoli sportivi 15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI 15.20 Fabbricazione di calzature 15.20.1 Fabbricazione di calzature 15.20.2 Fabbricazione di parti in cuoio per calzature Ente di riferimento Fondazione Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva Villa Zuccareda Binetti – 31044 Montebelluna (TV) Tel. +39 0423/303282 – Fax +39 0423/609699 e-mail: [email protected] www.montebellunadistrict.com Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento Il 04 aprile 2003, con la Legge Regionale n.8 “Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale” viene riconosciuto ufficialmente il DISTRETTO DELLO SPORTSYSTEM DI MONTEBELLUNA (TV). Leggi Regionali: Legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 (BUR n. 36/2003) DISCIPLINA DELLE AGGREGAZIONI DI FILIERA, DEI DISTRETTI PRODUTTIVI ED INTERVENTI DI SVILUPPO INDUSTRIALE E PRODUTTIVO LOCALE (1) (2) (All. PDF) Il Distretto aderisce alla Federazione Distretti Italiani Dati quantitativi N. Imprese (2009) N. Imprese fino a 49 addetti (2008) N. Addetti (2008) Export 2009 (Ml Euro) 499 326 (93,68%) 6.443 1.016 Var.% Var.% Var.% Var.% Imprese (2009/2007) Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) Addetti (2008/2007) Export 2009/2008 +40,17 -2,40 +3,25 -10,09 Dati qualitativi Breve presentazione e descrizione del Distretto La tradizione veneziana: Montebelluna punto di incontro fra pianura e montagna La tradizione calzaturiera montebellunese si innesta in quella molto antica che fiorisce nella repubblica di Venezia di cui Montebelluna viene a far parte dal sec. XIV. Due centri dell’entroterra continuano la tradizione: Stra si specializza nella produzione della calzatura fine; Montebelluna, invece, in quella della calzatura sportiva. L’Ottocento: pochi artigiani, tanti contadini e tanti analfabeti I primi documenti sull’artigianato della calzatura risalgono agli inizi dell’Ottocento: nel 1808 c’erano a Montebelluna 10 calzolai. Ogni scarparo lavorava al deschetto, coadiuvato da uno o due lavoranti, e confezionava a mano le scarpe, utilizzando strumenti immodificati da generazioni: martello (martél), tenaglie (tenàie), lesina (sùbia), trincetto (cortèl), punzone (spunciòt), bisegolo (biàsegol), liscia (lìssa), bullette (ciodìn), marcapunti (marcapunti), tirasuole (tirasiòe). Le prime macchine da cucire arrivano solo nel 1860. La prima guerra mondiale Durante la guerra le forniture militari dei laboratori montelliani sono limitate. Le imprese artigianali, numerose ma di modeste dimensioni, non sono in grado di intraprendere iniziative importanti e neppure di curare le indispensabili pubbliche relazioni che stanno alla base dei contratti di fornitura. Di conseguenza vengono sottoscritti soltanto alcuni piccoli appalti per quantitativi contenuti o di immediata necessità, che rientrano nelle competenze dei Comandi Militari locali ai quali è più facile accedere. Gli anni Trenta e Quaranta: lo sport, un lusso per benestanti Dopo la prima guerra mondiale i montebellunesi consolidano la propria vocazione calzaturiera: sfruttando il know how acquisito grazie alla secolare realizzazione di robuste gallozze, essi si specializzano nella produzione di scarpe da montagna. La pedula da roccia è oramai diventato un prodotto richiesto da larghe schiere di consumatori: molti italiani che hanno conosciuto le Dolomiti vivendo angosciose settimane in trincea, decidono infatti di ritornarvi come alpinisti. Gli anni Cinquanta: Montebelluna sul K2 Il Distretto di Montebelluna si va specializzando nello scarpone da sci, senza smettere tuttavia di produrre le tradizionali scarpe da montagna. Anzi, è proprio grazie a queste che Montebelluna raggiunge un momento di fama mondiale: nel 1954 la spedizione italiana guidata da Ardito Desio scala il K2 calzando scarponi Dolomite. Altri campioni contribuiscono alla promozione del distretto: con la famosa Master del calzaturificio Munari Toni Sailer vince l’Olimpiade di Cortina e con scarponi Nordica Zeno Colò vince i campionati del mondo di discesa libera nel 1955. Nel 1956 a Cortina d’Ampezzo si tengono i Giochi Olimpici che si dimostrano un importante canale di diffusione dello sci e richiamano l’attenzione di tutto il mondo, in particolare del mercato americano, sulla produzione dell’area montebellunese. Gli anni Sessanta: lo scarpone da sci, leader del distretto Durante gli anni Sessanta la domanda di scarponi da sci cresce in modo assai marcato, passando dalle 180.000 paia del 1963 alle 700.000 paia nel 1969. Mentre le innovazioni che interessano la scarpa da montagna sono modeste, lo scarpone da sci, diventato il primo attore del settore calzaturiero, conosce una stagione di importanti innovazioni. Nell’inverno 1964/65 Bob Lange, un tecnico del Colorado, realizza uno scarpone tutto in plastica, facendo colare in uno stampo uno speciale tipo di poliuretano. I Montebellunesi credono nella nuova tecnologia: la Nordica perfeziona l’invenzione americana sostituendo la “colata”, che presentava alcuni problemi tecnici, con “l’iniezione”. Anni Settanta: il trionfo della plastica e la cascata di diversificazioni produttive L’introduzione della plastica richiede l’adozione di processi produttivi completamente diversi da quelli fino ad allora utilizzati: il designer presenta la bozza del progetto al modellista il quale realizza manualmente il modellino estetico dello scarpone in gesso o in legno. Si passa quindi alla costruzione del modello a mosaico sul quale si effettuano le necessarie modifiche e sulla cui base si realizza il successivo stampo in resina che serve per la copiatura di uno stampo metallico. Tuttavia, non tutti i produttori credono nelle potenzialità dello scarpone in plastica, alcune aziende si lanciano quindi nella produzione di calzature alternative: scarpe da calcio, da ciclismo, da danza, da fondo, da ghiaccio, da tennis, da tempo libero. E’ la seconda diversificazione produttiva. Anni Ottanta: la scarpa da montagna diventa trekking La pedula subisce una vera metamorfosi: diventa più leggera e colorata rispetto alle severe scarpe da montagna, e viene ribattezzata scarpa da trekking. Anni Novanta: l’arrivo delle multinazionali e la crescita della delocalizzazione Il prodotto-top degli anni Novanta è però il pattino in linea, un’idea vecchia di decenni che improvvisamente esplode in tutto il mondo. Fra le diversificazioni produttive vincenti acquista un posto significativo la scarpa da città: si assiste a un recupero dell’antica tradizione degli scarperi montebellunesi. Casi esemplari del boom di questo comparto sono sicuramente i marchi Geox e Stonefly. Infine non si può dimenticare l’abbigliamento sportivo, entrato a pieno titolo fra le produzioni di punta di molte aziende che cercano di diversificare ulteriormente la propria offerta. Negli anni Novanta il distretto montebellunese assume caratteristiche spiccatamente internazionali in seguito all’acuirsi di due fenomeni: la delocalizzazione produttiva e l’arrivo delle multinazionali. I principali punti di forza del Distretto sono: • la presenza di realtà altamente specializzate in alcuni particolari tipi di lavorazione • presenza sul territorio di marchi leader in particolari settori • attivita’ formative elaborate sulle specifiche esigenze del territorio I principali punti di debolezza rilevati nel distretto sono: • limitata dimensione aziendale • ricerca e innovazione limitate • distribuzione inadeguata • carenze nell’area marketing, commerciale e della comunicazione • incapacità di fare rete, assenza di gioco di squadra • incapacità a gestire l’internazionalizzazione • impreparazione di fronte al passaggio generazionale • patto per lo sviluppo del distretto • patto per lo sviluppo del distretto dello sportsystem montebellunese 2006-2006 • mis. 2a comunicare con i clienti e i consumatori • mis. 2b strumenti innovativi di prototipizzazione • mis. 6b virtual showroom Patto per lo sviluppo del Distretto • patto per lo sviluppo del distretto dello sportsystem montebellunese 2006-2006 • mis. 2a comunicare con i clienti e i consumatori • mis. 2b strumenti innovativi di prototipizzazione • mis. 6b virtual showroom Documenti reperibili a questo link: Strategie di Sviluppo del Distretto • servizi ed iniziative a supporto della creatività • diffusione della ict (information communication technologies) all’interno del distretto • internazionalizzazione del distretto per favorire l’accesso anche delle pmi ad un ruolo diretto in tale processo attraverso l’utilizzo delle tecnologie di rete • asco tlc – diffusione della banda larga nel distretto • progetto di mappatura outlet • fiere e show-room • progetto di internazionalizzazione del distretto dello sportsystem • azione di supporto: realizzazone di materiale informativo sul distretto • azione di supporto: creazione di un campus/centro formativo di formazione e accoglienza studenti • azione di supporto: implementazione del portale di distretto • filiera estesa per lo sviluppo e la produzione di nuove calzature • creazione di un centro servizi e consulenza per pmi Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale I principali organismi di gestione e rappresentanza del distretto sono: - Fondazione Museo dello scarpone e della calzatura sportiva, Montebelluna www.montebellunadistrict.com - Unindustria Treviso (Gruppo Calzaturiero) (www.unindustria.treviso.it) e UNINT (Unindustria per le integrazioni) (www.unint.it) Fondazione Museo dello Scapone e della Calzatura Sportiva - Montebelluna Ufficialmente riconosciuta come ente accreditato per la formazione superiore e la formazione continua, la Fondazione svolge fondamentalmente attività, con finalità di educazione ed assistenza sociale, di studio, di ricerca e di documentazione di valore culturale, artistico e scientifico, con iniziative a sostegno dei musei e biblioteche ed a tutela del patrimonio artistico, librario, archeologico e monumentale, promuovendo o realizzando la manutenzione, la protezione ed il restauro delle cose indicate nell’art. 1 della legge n. 1089/39 e nel D.P.R. n. 1409/63, nonché con attività di istruzione a mezzo di corsi, convegni, mostre e studi, in particolare rivolti al patrimonio culturale, tecnico ed industriale del settore dello scarpone, della calzatura sportiva nonché della calzatura e degli articoli sportivi in genere. - ATTIVITA’ MUSEALE: Attualmente l’inventario del Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva comprende circa 2100 pezzi (strumenti, macchine, calzature, ecc.) donati o prestati dalle aziende o dai privati. - INFORMAZIONE E RICERCA: La Fondazione è diventata un insostituibile punto di riferimento per studiosi, insegnanti universitari, imprenditori, giornalisti e studenti che vogliano fare ricerche e tesi di laurea sul settore. - DISTRICT VISION LAB: la Fondazione coordina ed è sede delle attività del DVL, nato (in un primo momento come Osservatorio Moda Sportsystem) nel 2000 grazie alla sinergia con Camera di Commercio di Treviso, Unindustria Treviso, Confartigianato e CNA, Tecnologia&Design, nonché Regione Veneto. Il DVL svolge attività di analisi e ricerca relativamente allo Sportsystem, alla congiuntura e ai trend di mercato, alla comunicazione, al design, alle grafiche di prodotto, ai colori e ai materiali. Nel 2005 il service è stato premiato nell’ambito della terza edizione del progetto “Sfide, azioni innovative di marketing territoriale” come esempio di eccellenza nel campo della competitività ed attrattività del territorio. - PROMOZIONE: Uno degli obiettivi della Fondazione Museo dello Scarpone è quello di essere l’ambasciatore del Made in Montebelluna nel mondo. - FORMAZIONE: La Fondazione, ufficialmente riconosciuta come ente accreditato per la formazione superiore e la formazione continua con decreto n.180 del 24/02/2003 di cui L.R. 09 agosto 2002 n.19, è sempre stata, fin dalla propria costituzione, particolarmente attiva sul piano formativo. Oltre a collaborare con numerosi altri enti di formazione veneti, il 20 aprile 2005 ha siglato un Protocollo d’Intesa con Unindustria Treviso e il relativo organismo formativo Formazione Unindustria. Unindustria Treviso – Gruppo Calzaturiero e UNINT (Unindustria per le integrazioni) Dalla scarpa allo scarpone tecnico, dalla bottega artigianale alla grande fabbrica. Il Gruppo Calzaturiero di Unindustria Treviso rappresenta aziende che hanno tracciato impronte indelebili sul territorio. Dal reticolo degli artigiani-imprenditori è nato il Distretto Industriale della scarpa. Il Gruppo Calzaturiero di Unindustria Treviso si compone di 54 aziende che operano che operano prevalentemente nel settore sportivo; è tra i promotori del Distretto dello Sport System di Montebelluna: il network dello sport nella provincia di Treviso. UNINT è un consorzio creato nel 2004 da Unindustria Treviso, come strumento per favorire la competitività del sistema industriale locale fatto di piccole e medie imprese. UNINT opera come catalizzatore per la messa a punto di iniziative proposte da uno o più imprenditori. Ha coordinato la partecipazione di aziende del distretto dello sportsystem alle seguenti manifestazioni fieristiche: Friedrichshafen Outdoor Trade Fair (edizioni 2006 e 2007) e SportItaly (edizione 2007). Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali A supportare le attività del distretto erogando servizi alle imprese per sviluppare nuovi prodotti o processi, ottimizzare i processi produttivi esistenti, concorrono: - Treviso Tecnologia - (www.tvtecnologia.it) - Tecnologia & Design - (www.tecnologiaedesign.it) Treviso Tecnologia Servizi e Formazione per l'impresa, il territorio, le persone Treviso Tecnologia è l’Azienda Speciale per l’innovazione tecnologica creata nel 1989 dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Treviso allo scopo di promuovere una cultura di impresa orientata all’innovazione affiancando costantemente le piccole e medie imprese attraverso: • lo sviluppo di servizi e progetti ad elevato contenuto innovativo e tecnologico, in connessione con il mondo scientifico e l'università • la realizzazione di percorsi formativi mirati alla creazione di professionalità e competenze specialistiche e cosmopolite in un contesto di lifelong learning • la diffusione e l'assistenza tecnica per la realizzazione di progetti mirati alla certificazione dei prodotti e dei sistemi aziendali Treviso Tecnologia si propone quindi come facilitatore nell’informazione, formazione e sviluppo di servizi per una costante diffusione della innovazione tecnologica presso le imprese attraverso la leva fondamentale del network tra il mondo della ricerca, dell’università, delle camere di commercio e delle istituzioni pubbliche. Treviso Tecnologia - Centro Cristallo, via Roma 4, 31020, Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. +39 0422 608 858 - Fax ++39 0422 608 866 Tecnologia & Design Tecnologia & Design è una società consortile a responsabilità limitata costituita nel 1998, i cui Soci sono “La Camera di Commercio di Treviso”, “Veneto Innovazione S.p.a.” (Società della Regione Veneto), “Unindustria Treviso” (Unione degli Industriali della Provincia di Treviso), “Confartigianato” (Associazione Artigiani della Marca Trevigiana) e il "Comune di Montebelluna". Alcune delle attività di Tecnologia & Design sono: progettare e realizzare rapidamente un prototipo di qualità elevata da toccare, guardare e provare, eseguire subito le modifiche necessarie per avere una serie di prodotti con caratteristiche meccaniche analoghe a quelle del materiale di produzione. Tecnologia & Design s.c.a.r.l. – Via San Gaetano, 186 – 31044 Montebelluna (TV) – Tel. +39 0423 601495 – Fax +39 0423 603208 PROGETTI: ESEGUITI – IN FASE DI REALIZZAZIONE – PROPOSTI PROGETTI DI RICERCA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO Titolo del progetto: “TIME COMPRESSION PER LA CALZATURA SPORTIVA CON TECNICHE DI REVERSE ENGINEERING E RAPID TOOLING” 1. La durata del progetto è stata di 10 mesi (febbraio 2004 / novembre 2004). Finalità ed obiettivi del progetto Il progetto di ricerca ha sviluppato ed ottimizzato una nuova procedura metodologica per la progettazione e l’industrializzazione dei nuovi prodotti utilizzando software specifici per il settore della calzatura sportiva ed innovative tecnologie per la scansione di campioni fisici e per la produzione di prototipi e nuovi prodotti, riducendo il “time to market” ed aumentando la competitività delle aziende del distretto della Calzatura Sportiva di Montebelluna, le quali si trovano ad operare in un contesto economico e di mercato particolarmente difficile e delicato (congiuntura mondiale negativa, fatturati e produzioni in calo e disoccupazione in aumento). CREAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DI PORTALI DI DISTRETTO Stato di avanzamento: in corso Descrizione delle attività Il portale del Distretto dello SportSystem di Montebelluna (www.montebellunadistrict.com) è stato completamente rinnovato. I cambiamenti riguardano soprattutto l’aspetto funzionale del sito, che poggia ora sulla piattaforma Plone. Plone è uno dei più noti e diffusi CMS (Content Menagement System), si tratta di uno strumento per la gestione dei contenuti che viene rilasciato sotto la GNU General Public License, la stessa utilizzata da Linux. Questa da il diritto di usare Plone senza costi di licenza, e di apportare eventuali miglioramenti al prodotto. REALIZZAZIONE DI PRODOTTI MULTIMEDIALI, STAMPATI E SIMILI Presentato da: Fondazione Museo dello Scarpone Stato di avanzamento: in corso Descrizione delle attività: DURANTE, Valentina, Sportsystem, tra fashion e performance, Zanetti Editore, 2004. Che cosa lega gli Hippies, i Figli dei Fiori dal capello fluente, al telemark, lo sci a tallone libero? E i Casuals inglesi, gli eredi dei Mods, alle scarpe da tennis Bjorn Borg Èlite di Diadora? Che collegamenti vi sono fra le sneakers Adidas e i Run D.M.C. o fra le tute Fila e il rapper Heavy D? O, ancora, fra lo stilista Emilio Pucci e le tute da sci? E infine: esistono delle relazioni fra i celebri Moon Boot della Tecnica e lo space style di Courrèges e Cardin? Un libro che tratteggia la storia di cent'anni dello sportsystem italiano - ma non solo - integrandola con l'evoluzione del design, dell'economia, della società, delle sottoculture urbane, della moda, dei principali fenomeni culturali e artistici. Un saggio che conduce un'analisi della storia dello sportsystem italiano - ma non solo comparata all'evoluzione della moda, della società, dei fenomeni culturali, della pratica sportiva e degli streetstyle. Si tratta della prima opera italiana che affronta in modo completo e articolato una tematica quella del design sportivo nostrano - ancora assai poco conosciuta: 520 pagine di cui 48 a colori; 271 immagini complete di didascalia; 837 marchi citati, rintracciabili tramite indice alfabetico. DURANTE, Aldo, DURANTE, Valentina, Guida al Museo dello Scarpone, Zanetti Editore. DURANTE, Aldo, Integralismo cattolico asburgico, ita/eng. COLLANA DI STORIA DEL DISTRETTO: ANNO 2003 – Le radici del distretto. Il senso dell’onore. ANNO 2004 - Lettere Diari Discorsi di Montebellunesi dal 1814 al 1950, Documenti sulle guerre dal 1812 al 1918 e Lettere degli emigranti. ANNO 2005 - Il distretto cosmopolita. CREAZIONE DI OSSERVATORI, BANCHE DATI E CENTRI STUDI DI DISTRETTO PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO STUDI SICUREZZA E CULTURA DELLA MONTAGNA Stato di avanzamento: in corso District Vision Lab Un laboratorio di ricerca sulle tendenze (analisi qualitativa) e sui consumi (analisi qualiquantitativa) sviluppato sfruttando il know how costruito nel corso di questi ultimi 6 anni dall’Osservatorio Moda Sportsystem. Va sottolineato che il carattere precompetitivo e intersettoriale dell’Osservatorio ha già determinato un’affluenza ai suoi incontri che va al di là della pura e semplice merceologia “sportsystem”. Pre-Vision - WHAT Incontri semestrali di analisi sulle tendenze. Si strutturano in tre parti: Analisi: nella prima parte – più generale e di scenario – viene fatto il punto sui trend globali relativi a politica, economia, lifestyle, scienza e tecnologia, arti e entertainment, religione, marketing. Sintesi: nella seconda parte vengono proposti 3 temi/storie, i quali vengono agganciati ai fenomeni creativi emergenti che gravitano attorno ai settori del sistema casa/persona (tessile, abbigliamento e calzature sportivi e non, arti visive, letteratura, cinema, musica, Internet, hair styling, cosmesi, architettura e design, auto e moto, streetstyles). Proposta: infine per ognuno dei 3 temi vengono offerti degli input precisi relativi a linee, forme, grafiche e colori. www.districtvisionlab.net News e informazioni Corso di Ricerca Tendenze e realizzazione di Moodboard – tenutosi nel 2008 ARGOMENTI TRATTATI Introduzione alla ricerca tendenze Cosa sono, come nascono e come si diffondono le tendenze. Le regole di base per un buon trend-watching. Differenza fra macro-trends, micro-trends e fuochi di paglia. Come monitorare e analizzare un trend trasversalmente ai settori – moda e beauty; design e architettura; arte, grafica e fumetto; musica; cinema e TV; letteratura, teatro e danza; retail e advertising; automotive; viaggi, sport e leisure; food; videogame e hi-tech. L’importanza di delineare la timeline di un trend. Come funziona il cool hunting. Come monitorare e analizzare un trend verticalmente e diacronicamente all’interno di un settore specifico. Il caso del fashion: la curva evolutiva delle tendenze – stili, capi, colori, materiali, grafiche e pattern. La differenza fra i trend che emergono dalle sfilate e i trend proposti al consumatore. Come incrociare Megatrends, Generazioni, Industry Trends e Consumer Trends per elaborare delle Inspirations valide e credibili. Strutturare le Inspirations: dall'idea generale alla suddivisione in temi, dall'esplorazione di link alla scelta e abbinamento delle immagini. Bicentenario dello Sportsystem Nel 2008 si è celebrato il Bicentenario dello Sportsystem. Il primo documento ufficiale che testimonia la presenza di calzolai nel territorio montelliano, conservato al Museo dello Scarpone, risale infatti al 1808.