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64 Tecnologia/La posa delle finestre in sostituzione
Rinnovo e posa
La posa dei serramenti in sostituzione di quelli esistenti - Parte prima. Inizia da questo numero
una serie di articoli incentrati sulla posa dei serramenti negli edifici esistenti. Cosa occorre fare
per avere una posa che soddisfi il cliente/by arch. Ester Marino, esperto CasaClima, [email protected]
La sostituzione dei serramenti in una casa abitata è sempre una operazione molto delicata in
quanto occorre trovare la giusta mediazione tra
la volontà da parte dei committenti di avere il miglior infisso dal punto di vista estetico, termico
ed acustico, le esigenze di contenere al minimo
i costi dell’intervento e, soprattutto, la necessità
di limitare il più possibile i disagi per gli abitanti.
Nessuno infatti è disposto a sopportare, oltre ai
fastidi derivanti dalla sostituzione dei vecchi infissi, anche il costo e le complicazioni dovute al
successivo intervento da parte del muratore o
del pittore e, soprattutto, tutti vorrebbero evitare
lavori che sporchino eccessivamente la casa e
rischino di rovinare pavimenti e arredi.
Nella maggior parte dei casi accontentare il
cliente diventa veramente difficile, soprattutto quando ci si trova ad operare in edifici che
hanno più di quarant’anni e quindi si devono
sostituire finestre con il telaio murato nella parete (ricordiamo che l’uso del controtelaio ha
iniziato a diffondersi nel nostro paese a partire
dagli anni ’70): in questi casi procedere alla
rimozione del vecchio serramento senza recare danni alla muratura è un’operazione spesso
impossibile, soprattutto in presenza di un rivestimento interno a piastrelle o in caso di posa
a filo muro interno.
D’altra parte le eventuali soluzioni alternative se
da una parte consentono di porre in opera le
nuove finestre senza smurare il vecchio infisso
dall’altra possono comportare altri tipi di problemi, come ad esempio la riduzione della luce architettonica originaria. Per dare un’idea di
cosa significa concretamente in un’abitazione
di medie dimensioni una riduzione della luce di
ciascuna finestra pari a circa 5-6 cm per lato
(quella che generalmente comporta la posa in
sovrapposizione al vecchio telaio murato, soluzione ancor oggi adottata dalla maggior parte di
serramentisti), facciamo due conti.
Supponiamo che le finestre abbiano un’altezza
di 1.400 mm (che di solito è considerata l’altezza standard) e che siano complessivamente in
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numero di 6 (che è il numero medio delle finestre presenti in un’abitazione); una riduzione di
luce di 50 mm per lato significa 100 mm a finestra. Moltiplicando questo dato per 1.400 mm
(cioè l’altezza di una finestra) e successivamente
per 6 (il numero delle finestre) ci accorgiamo che
la riduzione totale della superficie vetrata sarà
di 84.000 mm2. Se poi ipotizziamo che almeno uno dei serramenti è una porta-finestra alta
2.400 mm (cosa molto probabile) e che talvolta si utilizza la medesima soluzione di posa anche per il traverso superiore, possiamo stimare in più di 1 m2 la riduzione totale di superficie
vetrata rispetto alla situazione di partenza. Non
è certamente un dato irrilevante: se pensiamo
che mediamente la superficie vetrata di un’abitazione non supera i 9 m2, perdere 1 m2 significa perdere l’11% di luce rispetto alla situazione
di partenza!
E’ indiscutibile che nessun committente accetta di buon grado questa eventualità; eppure è proprio ciò che si verifica ancor oggi
nella maggior parte delle pose in sostituzione.
La verità è che molto spesso il committente non viene informato preliminarmente sulla
questione o, se anche adeguatamente informato, molto spesso la sottovaluta. Ed è solo
ad installazione completata - quando ormai “il
dado è tratto” - che si accorge che la quantità di luce naturale che penetra negli ambienti
attraverso le nuove finestre è nettamente inferiore rispetto a quella che lasciavano passare i vecchi serramenti (ad onor del vero c’è
da precisare che ciò è dovuto anche al fatto
che le nuove vetrate, maggiormente isolanti,
hanno quasi sempre un fattore di trasmissione
luminosa inferiore rispetto alle vecchie).
La sostituzione di un serramento esistente
pone però anche altri tipi di problemi: lo spessore del nuovo, infatti, sarà sicuramente maggiore rispetto a quello del precedente e quindi
occorrerà individuare una soluzione per ovviare al differente ingombro. Soluzione che spesso non è per niente facile da trovare, soprat-
In alto, la sostituzione dei serramenti in una casa
abitata è sempre una operazione molto delicata.
Sopra, rimuovere il vecchio serramento senza
danneggiare la muratura è molto difficile, soprattutto in
presenza di un rivestimento interno a piastrelle o in caso
di posa a filo muro interno.
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A lato: il sopralluogo
in cantiere è la fase
più importante perché
da questa discendono
tutte le successive scelte
operative e va quindi
eseguito con molta
attenzione.
L’autore Ester Marino.
Da sinistra, quando
lungo il telaio si trova
una vite di fissaggio
quasi certamente è fissato
su di un controtelaio.
Spesso si trovano
soluzioni di fissaggio
molto strane.
In presenza di un
controtelaio esistente
la posa del nuovo
serramento sarà
abbastanza semplice.
tutto se il vecchio serramento era posizionato
a filo muro interno. Non esiste una modalità
di posa dei serramenti che sia la più valida in
assoluto e quindi non è possibile generalizzare: di volta in volta occorrerà dunque esaminare la situazione di partenza e anche tener
conto di quali sono le esigenze prioritarie per
il committente. In ogni caso, se si vuole che il
nuovo serramento mantenga anche in opera
le medesime prestazioni termo-acustiche verificate in laboratorio sarà necessario non solo
definire le misure esatte del nuovo infisso, ma
anche progettare un sistema di posa che sia
molto accurato e realizzato con speciali materiali e metodi. Infine è doveroso sottolineare
che è inutile sostituire il serramento con uno
migliore se non si cura anche l’efficienza termo-acustica degli elementi di contorno, cioè
il marmo passante e l’eventuale cassonetto
dell’avvolgibile (si veda a tale proposito “Riqualificare il cassonetto… e non solo” sul numero 399 di Nuova Finestra a firma del medesimo autore).
Le fasi operative
per la corretta posa in opera
del nuovo serramento
La corretta posa in opera del nuovo serramento (ovvero dove fissarlo e come sigillarlo)
si basa su quattro fasi operative diverse ma
strettamente collegate tra di loro:
1. il sopralluogo preliminare (allo scopo di
analizzare la situazione di partenza, individuare la soluzione di posa più adeguata
e stabilire le dimensioni che dovrà avere il
nuovo serramento),
2. la progettazione del sistema di posa e la
scelta dei materiali da impiegare,
3. la redazione delle tavole grafiche con i
dettagli di quanto progettato (posizionamento e dimensioni del nuovo serramento, materiali da utilizzare per l’isolamento e
la sigillatura dei nodi, modalità di fissaggio
meccanico alla muratura, ecc.),
4. l’esecuzione della posa secondo quanto
riportato nelle tavole grafiche di cui al punto precedente.
Di solito le prime tre fasi vengono svolte dal
personale tecnico del serramentista; la quarta invece viene spesso demandata ad un posatore terzista il quale, non avendo partecipato al sopralluogo, per poter eseguire bene
la sua parte deve attenersi scrupolosamente
a quanto riportato nelle tavole di posa consegnategli dal serramentista al conferimento
dell’incarico.Le tavole per la posa del nuovo
infisso sono dunque lo strumento che armonizza e collega tutte le fasi e sono indispen-
sabili per raggiungere il massimo risultato.
In un successivo articolo ne parleremo più
diffusamente e daremo anche alcuni suggerimenti utili alla loro redazione. Qui di seguito
ci concentriamo invece sulla Fase 1, cioè il
sopralluogo in cantiere.
Il sopralluogo in cantiere
e l’analisi della situazione
di partenza
Quella del sopralluogo in cantiere è la fase più
importante perché da questa discendono tutte
le successive scelte operative; va quindi eseguita con molta attenzione, da personale esperto
che come prima cosa dovrà capire come il vecchio serramento è fissato al muro. Normalmente
si possono riscontrare due situazioni:
1.a possibilità: il vecchio serramento è fissato su di un controtelaio,
2.a possibilità: il vecchio serramento è murato.
In funzione della situazione di ancoraggio
esistente si potranno scegliere diversi sistemi
per la posa del nuovo serramento, ciascuno
caratterizzato da vantaggi e svantaggi.
Quando il vecchio serramento
è fissato su di un controtelaio
Un modo per capire se il vecchio serramento è fissato su di un controtelaio è
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SOLUZIONE 1
POSA SU VECCHIO
CONTROTELAIO
si rimuove il telaio del vecchio
serramento e si posa il nuovo
sigillandolo al controtelaio esistente.
“La scelta della soluzione da
adottare per la posa in opera
del nuovo serramento deve
dunque essere effettuata ‘ad
hoc’ per ogni cantiere e colui
che prende tale decisione
si assume una grande
responsabilità”
quello di controllare se lungo i montanti del telaio ci sono delle viti: la presenza
delle viti è infatti una prova inequivocabile
della sua presenza.
Talvolta però il vecchio serramento è fissato al controtelaio con degli ancorini
o delle viti cosiddette “a tradimento” e
quindi sui montanti non si vede nulla.
Nel dubbio conviene sempre rimuovere
il coprifilo e controllare se dietro il serramento c’è un controtelaio.
La posa del serramento su controtelaio è
la situazione prevalente per gli infissi installati dopo gli anni ‘80; in questo caso
la sostituzione sarà semplice: basterà rimuovere uno dei coprifili laterali per avere conferma della sua esistenza, per verificarne il tipo (legno o metallo) e le condizioni e anche per prendere le misure per
il nuovo serramento.
Se ci si trova in presenza di un controtelaio in legno e questo è ancora in buone condizioni (situazione prevalente) va
lasciato in sede, mentre se la sua funzionalità è gravemente compromessa in
quanto ormai marcio (eventualità molto
rara), va eliminato ed eventualmente sostituito con una tavola piana per recuperare lo spessore.
Se invece ci si accorge che il controtelaio
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2
SOLUZIONE 2
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SOLUZIONE 3
POSA IN SOVRAPPOSIZIONE
AL VECCHIO TELAIO
si lascia il vecchio telaio murato e
con il nuovo serramento gli si va in
sovrapposizione.
POSA IN APPOGGIO
AL VECCHIO TELAIO
si lascia il vecchio telaio murato e con il
nuovo serramento gli si va in appoggio.
PRINCIPALE SVANTAGGIO:
SI PERDE LUCE
PRINCIPALE SVANTAGGIO:
SI RIDUCE IL DAVANZALE
4
SOLUZIONE 4
5
SOLUZIONE 5
POSA CON SMURATURA
DEL VECCHIO TELAIO
si rimuove il vecchio telaio e si posa il
nuovo telaio nella medesima posizione
e nel medesimo spazio occupato dal
precedente.
POSA CON TAGLIO DEL VECCHIO
TELAIO
con una speciale macchina che non crea
polvere si taglia a liscio del muro il vecchio
telaio murato e si utilizza la parte rimasta
nella parete come se fosse un controtelaio
PRINCIPALE SVANTAGGIO:
SI ROMPE IL MURO
PRINCIPALE SVANTAGGIO: E’ RICHIESTA
UNA SPECIFICA ATTREZZATURA
è di metallo potrebbe essere necessario
prevedere un taglio lungo il perimetro per
interrompere il ponte termico (operazione
che verrà dettagliatamente descritta in un
successivo articolo).
Appurato dunque che il vecchio serramento era posato su un controtelaio, per la posa del nuovo si potrà adottare la soluzione riportata nella figura 1 (SOLUZIONE 1).
che vanno analizzati nel dettaglio, caso
per caso, per individuare quale è la più
indicata per lo specifico cantiere nel quale si interviene. In qualsiasi caso la soluzione finale dovrà comunque tenere in
considerazione almeno i seguenti aspetti:
• le esigenze del cliente,
• l’efficientamento termo-acustico del foro finestra,
• il miglioramento estetico,
• le competenze e le attrezzature dei posatori.
La scelta della soluzione da adottare per
la posa in opera del nuovo serramento
deve quindi essere effettuata “ad hoc”
per ogni cantiere e certamente colui che
prende tale decisione si assume una
grande responsabilità: per questa ragione il sopralluogo e il colloquio preventivo
con il cliente sono di fondamentale importanza. Stabilita dunque la soluzione
di posa, il passo successivo per il tecnico che esegue il sopralluogo è decidere quali dovranno essere le dimensioni
del nuovo infisso: è questa la parte più
complicata perché un eventuale errore si
trasformerà in un grande problema per il
posatore. Ma di questo ci occuperemo
molto più diffusamente nel prossimo articolo.
(continua)
Quando il vecchio
serramento è murato
Se non ci sono viti lungo il telaio e non
ci sono coprifili, sicuramente il telaio è
murato; questa è la situazione prevalente quando si sostituiscono serramenti che
sono stati installati prima del 1970 - 1980.
Per la posa del nuovo serramento in caso
di vecchio telaio murato si possono ipotizzare le quattro soluzioni riportate nelle
figure 2-5. Ciascuna di tali soluzioni verrà
dettagliatamente descritta e commentata
in un successivo articolo a firma del medesimo autore.
La scelta della soluzione
da adottare
Come già detto, non c’è in assoluto una
soluzione migliore dell’altra ma ogni soluzione ha dei vantaggi e degli svantaggi