Direttore Responsabile - rotary club siena est
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Direttore Responsabile - rotary club siena est
Direttore Responsabile: Marcello Cristofani della Magione Redazione: Nicola Nante, Mario Donati, Andrea Santini e-mail [email protected] Organigramma del Club per l’Anno 2002/2003: - Presidente: Carlo RICCI - Presidente uscente: Corsino CORSINI - Presidente eletto 2003/2004: Lorenzo MARIANI - Vice Presidente: Carlo SETACCI - Segretario : Curzio MAZZI - Tesoriere : Francesco MORIS - Prefetto : Fabio DE’ VECCHI - Consigliere : Massimo BIANCHINI - Consigliere : Fabrizio ROSSI - Consigliere : Carlo CALASTRINI - Segretario aggiunto : Vincenzo PAGANO - Presidenti delle Commissioni: - Ammissione e classifiche : Giovanni DE MUNARI - Sviluppo effettivo : Antonio COTTINI - Affiatamento : Rodolfo CASINI - Partecipazione delle famiglie : Giuseppe NUTI - Bollettino del Club : Nicola NANTE - Programmi : Massimo BIANCHINI - Relazioni pubbliche : Marco BAGLIONI - Venticinquennale del Club : Raffaele BONANNI - Consiglio legislazione 2004 : Mario LEPRI - Fondazione Rotary : Massimo FERRUZZI - Apim – progetti di servizio : Claudio MAGAGNOLI - Scambio giovani : Angelo RICCABONI - Scambi amicizia : Ranuccio NUTI - Interact : Claudio MAGAGNOLI - Rotaract - Ryla : Alessandro MAGNONI - Progetti finalizzati : Corsino CORSINI - Istruttore del Club : Paolo NANNINI - Esperti di informatica : Francesco MORIS, Luca VENTURI CONTENUTI DEL PRESENTE NUMERO - Dal Presidente Internazionale - Dalla Redazione - La Pagina del Presidente - Attività del Club - Corrispondenza - Notizie in Breve - Anniversari DAL PRESIDENTE INTERNAZIONALE Cari amici e colleghi del Siena Est, a nome di tutti i Club del mondo, Vi faccio le mie più vive congratulazioni per questi primi 25 anni di servizio rotariano Nell’unirmi a Voi in questo momento di gioia, Vi chiedo di ricordare che, quando apriamo il nostro cuore al Rotary, scopriamo che ogni giorno è ricco di opportunità di Diffondere il seme dell’amore. Il miglior contributo, il miglior servizio rotariano viene sempre dal cuore. Quando le nostre azioni sono ispirate dall’amore, siamo spinti a fare e a dare di più. Un quarto di secolo fa , i Soci Fondatori del Vostro Club hanno posto le basi di questa realtà, convinti dell’importanza e della serietà dell’ideale rotariano del servizio alla comunità. Nel 2002– 2003 possiamo diffondere l’amore attraversando oceani e confini, rendendolo manifesto in attività intese a garantire l’accesso all’acqua potabile, all’assistenza sanitaria, all’istruzione garantita e a tutti servizi che soddisfano i bisogni fondamentali dell’uomo. I semi dell’amore cresceranno solo se diffusi ovunque. Solo condividendo l’amore si può ricevere amore in cambio, insieme alla gioia che ne deriva. Vi auguro un clamoroso successo in tutte le iniziative ed i progetti del Club. Ogni azione che intraprendiamo al servizio del prossimo è come un seme, che genera un raccolto di amore nel mondo intero. Che il vostro Club possa crescere e raccogliere i frutti gloriosi del vostro servizio. Cordialmente Bhichai RATTAKUL DALLA REDAZIONE Questo numero è incentrato sull’Attività del Club nei primi quattro mesi del 2003: Gennaio: Febbraio: Marzo: Aprile: mese della sensibilizzazione al Rotary mese dell’intesa mondiale mese dell’azione d’interesse pubblico mese della rivista rotariana Il periodo in oggetto è stato denso di avvenimenti. Vi riferiamo delle gite al Teatro Verdi di Firenze per lo spettacolo “Malgrado tutto, beati Voi” di Enrico MONTESANO, al Teatro Tenda di Roma dello spettacolo “Notre Dame de Paris”, e (preceduta dalla visita al Quirinale) della rappresentazione “l’Inferno è un’altra cosa” presso il Teatro dei Rozzi, con la quale il Club ha raccolto 4100 Euro, devoluti in parte per la campagna di vaccinazione Polioplus e in parte per la campagna di prevenzione contro i danni dell’aneurisma dell’aorta addominale. Vi riferiamo delle Conviviali con il Prof. BARNI sulla Clonazione, con il Presidente DE LUCA ed il Capitano MIGNANI sulla Siena Robur in serie B, con l’attore Carlo VERDONE, con il Prof. RICCI sull’Antartide, con Mario DONATI sulle conquiste di Giulio Cesare. Fatti particolarmente salienti di questo periodo sono stati la Celebrazione del 25°ennale del Club, la stampa del libro commemorativo di Raffaele BONANNI “Nozze d’Argento con il Rotary International”, e lo svolgimento a Siena dell’Assemblea Distrettuale e la presentazione del risultato del service distrettuale a tema scientifico (geochimico) sull’inquinamento del fiume Merse. Come avete potuto constatare, la Redazione ha raggiunto in questo periodo gli altri due obiettivi, che, di concerto con il Consiglio Direttivo e sotto lo stimolo del Presidente Carlo RICCI, si era data: - la tiratura a stampa tipografica del nostro Organo Ufficiale. Per metterla a punto senza aumentare l’onere sulle finanze del Club abbiamo condensato due numeri in uno. A regime riteniamo che il vantaggio di immagine che il Bollettino “stampato” comporta, la eliminazione dei viaggi in Copisteria ed alla Posta (risolvendosi tutto in un collegamento informatico con la tipografia, che, grazie al regime di abbonamento, postale nel frattempo instaurato, procede direttamente anche alla spedizione) l’accelerazione dei tempi avranno reso anche economicamente vantaggioso il cambiamento. Il bollettino oggi rivede la luce nella veste tipografica che fu della sua prima edizione, il 15 gennaio 1979, Presidente Remo CIAMPI, Direttore Marcello CRISTOFANI DELLA MAGIONE e Redattore Luciano PAGANO: in questo modo abbiamo voluto rendere il nostro omaggio ai Soci Fondatori ed alla celebrazione dei 25 anni del Club; - Il riportare l’attività del Club sugli organi ufficiali di stampa del Rotary International e del Distretto 2070. Abbiamo colto, infatti, l’occasione della Celebrazione del 25ennale per inviare a “Rotary” e a “Rotary Notizie” resoconti delle nostre realizzazioni in campo sociale (per giovani, per disabili) nella promozione e realizzazione di opere d’arte, nella salvaguardia del patrimonio storico e artistico, nella lotta alle malattie, nel campo scientifico, civile ed ambientale. Adesso non rimane che augurarci, per quel che riguarda gli ultimi mesi del nostro mandato sotto la presidenza di Carlo e per quel che più in generale riguarda la vita del Club, che i risultati raggiunti possano essere stabilizzati e perpetuati nel tempo. Il 29 aprile è entrato a far parte del Club Massimo MAZZINI, al quale porgiamo un caloroso benvenuto. Un abbraccio dai Vostri Redattori Nicola NANTE Andrea SANTINI Mario DONATI LA PAGINA DEL PRESIDENTE Autorità, Signore, Amici, l’onore più alto che può vivere il Socio di un Club è quello di presiedere l’atto costitutivo e quindi la nascita del sodalizio. Enrico MARA ha vissuto quel momento, insieme a molti amici presenti, che ricordano con gioia e nostalgia quell’evento. Io sono chiamato a celebrare, insieme a tutti Voi il 25° anniversario e, senza pudore, mi candido fin da adesso a celebrare anche il 50°, quando tutti saremo un po’ più attempati ma ugualmente amici e pimpanti. Grazie alla gentile concessione del Presidente dell’Accademia Chigiana, avv. Giuseppe MUSSARI, celebriamo questo importante momento in un luogo prestigioso, tempio della musica, delle arti e della cultura. Una istituzione che il mondo invidia alla nostra Città, così come l’intera società civile ammira e guarda con rispetto il Rotary International, massima espressione del SERVIRE, ma anche dell’applicazione laica della fratellanza e dell’amicizia senza confini né barriere. Il Rotary va oltre le divergenze ideologiche, politiche e sociali e si pone nel mondo come un esempio di comunicazione sovranazionale e di amicizia globale. Ho usato volutamente il termine globale, perché, in un momento storico in cui la globalizzazione, intesa come macrosistema, economico è da molti criticata e combattuta, la nostra globalizzazione, quella basata sull’amicizia, sullo scambio di idee e di culture, oltre che di esperienze professionali, non solo non è contestata in nessuna parte del pianeta, ma è portata come simbolo della divulgazione ottimale del sapere e della tolleranza reciproca. Quando il nostro Club nasceva, 25 anni or sono, tra non poche difficoltà e superando molti ostacoli talora pretestuosi, il Rotary stava vivendo forse il suo momento di maggiore prestigio e considerazione. Veniva guardato con grande rispetto e l’appartenenza al Club significava, per molti, il raggiungimento di una meta prestigiosa ed il veder riconosciuto il proprio valore professionale ed imprenditoriale. A distanza di 25 anni possiamo affermare con orgoglio che l’immagine che il Club da di se non è cambiata, si è semmai arricchita di un riconoscimento che solo il tempo e la possibilità di radicarsi sul territorio possono dare, la riconosciuta considerazione morale della istituzione e dei Soci che la fanno vivere. È proprio il riconosciuto ruolo morale che ci inorgoglisce e ci fa sentire fieri di appartenere a questa istituzione che in tutto il mondo, dico tutto, dai paesi più progrediti e industrializzati a quelli che si dibattono con la miseria e la fame, opera con scopi umanitari e perseguendo ideali di fratellanza, amicizia e solidarietà. Il Club Siena Est in questi anni ha lasciato il segno in questa città e nel territorio di competenza, sono stati molteplici i Service che ci hanno visti impegnati e sarebbe troppo lungo citarli, anche perché non devono diventare un elencazione di merito ma il frutto di un sentimento sincero, basato sull’altruismo, che anima tutti i Soci e che non deve avere, come tale, alcun ritorno. Abbiamo avuto, come in ogni famiglia che si rispetti, momenti difficili e altri gioiosi e sereni, abbiamo pianto amici carissimi che ci hanno lasciato e gioito nel salutare nuovi Soci che si sono avvicinati a noi arricchendo il Club di nuove forze di entusiasmo. Ma mai abbiamo perso la nostra grande prerogativa: l’affiatamento. Siamo stati definiti un Club gioioso, informale fino all’eccesso, spensierato, in alcune occasioni trasgressivo. Abbiamo sempre risposto: peccato per coloro che non lo sono. Se l’essenza vera della filosofia rotariana è la creazione ed il rafforzamento di vera amicizia tra Soci, non possiamo non essere animati da rapporti interni basati sulla confidenza e sulla complicità. Tra amici veri si scherza, si ritorna ragazzi. A volte ci siamo burlati bonariamente delle istituzioni, ci siamo presi gioco delle situazioni eccessivamente formali, siamo stati innumerevoli volte in gita di piacere, abbiamo organizzato feste e cene dall’antico sapore ludico universitario; ci hanno rimproverato, ma chi ci ha rimproverato ha poi detto: ”però vorrei che anche il mio Club fosse come il Vostro”. Abbiamo sempre voluto presenti a tutte le nostre iniziative le Signore e le famiglie, generando un effetto domino nel rafforzare l’amicizia interna e sviluppando la frequentazione anche fuori dal calendario rotariano e dalle sedi istituzionali. I figli di molti di noi sono diventati amici e, a loro volta, trasmettono ad altri i principi di cui la società contemporanea, e quella giovanile in particolare, ha tremendamente bisogno. Con le istituzioni cittadine il Club si è sempre rapportato con correttezza e distacco, mai entrando in problematiche estranee al mantenimento dei buoni rapporti e del totale rispetto delle specifiche competenze. La politica, intesa come occasione di scontro, è sempre stata fuori dalla nostra porta pur vivendo singolarmente in modo attivo ed impegnato la gestione della cosa pubblica e delle varie organizzazioni sociali ed umanitarie. La vita del Club è stata testimoniata ed illustrata sapientemente dall’amico Raffaele BONANNI in una pubblicazione omaggiata ai Soci ed ai graditi ospiti, durante la conviviale che abbiamo voluto si tenesse al Park Hotel, prima sede del nostro Club. Abbiamo voluto celebrare questi nostri primi 25 anni con semplicità, tra di noi, senza formalismi e retorica, proprio per sottolineare lo spirito che ci ha sempre animati. Questo non vuol dire che non siamo sensibili alle espressioni più significative della cultura e del bello ed è per questo che abbiamo deciso di festeggiare il nostro 25° anniversario con l’ascolto di buona musica, che, nella magica sede della “Chigiana” assume un significato rituale emozionante. Grazie a tutti e arrivederci tra 25 anni (DISCORSO TENUTO DAL PRESIDENTE CARLO RICCI PER LA CELEBRAZIONE DEI 25° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CLUB) ATTIVITÀ DEL CLUB Sabato 4 gennaio: gita a Firenze per assistere, presso il Teatro Verdi allo spettacolo “MALGRADO TUTTO.. BEATI VOI..”, scritto dallo stesso Enrico MONTESANO con TERZOLI e VAIME, con la regia di Pietro GARINEI e le musiche di Claudio MATTONE, Gino LANDI per le coreografie, Uberto BERTACCA per le scene, Lucia MIRISOLA e Alessandro CIAMMARUGHI per i costumi. Spettacolo dei record, perché lo scorso anno è stato il più visto a Roma e in Italia, oltre che il vincitore del premio Box Office. La storia narra le vicende italiane, dalla proclamazione della Repubblica fino ai giorni nostri, attraverso il protagonista, Enrico, nato anche lui il 2 giugno 1946. Una storia nella storia, la storia fatta delle piccole grandi cose di ogni giorno, di battaglie, gioie e dolori, piccole soddisfazioni, mentre scorre un’altra vita un’altra storia, la storia del Nostro Paese. Lo spettacolo si conclude (per il momento), con la nascita di un figlio, (primo nato del terzo millennio) una nuova vita, una nuova speranza, una nuova storia da raccontare. Siamo cambiati, siamo cresciuti in questo scorcio di secolo. Siamo migliorati? Domanda difficile che avrà una risposta, se l'avrà, dai nostri figli. Lo spettacolo esalta le qualità di attore, cantante, uomo di palcoscenico di Montesano. Canzoni che rimangono nel cuore, monologhi che strappano tante risate, ma anche sorrisi carichi di ricordi e un po’ di riflessione. Uno spettacolo che ruba tanti applausi a scena aperta e che è prima di tutto una festa. Una conferma del talento di questo poliedrico interprete e dell'affetto che il pubblico ha per questo attore che ha saputo affascinare la gente tanto in teatro quanto al cinema e in televisione. Enrico si lancia nei suoi proverbiali ed esilaranti monologhi capaci di strappare risate ed applausi a scena aperta. Non di secondaria importanza sono le canzoni che Claudio Mattone ha scritto appositamente per questo spettacolo Beati Voi, vera e propria "sigla" dello spettacolo, Che bella luna c'era quella sera, chiusura del primo tempo e canzone dolcissima dedicata ad una indimenticabile notte del '62. La seicento, intitolata a quella che Enrico definisce "l'alcova di una generazione di italiani" e, per chiudere, Scherzi dell'età, che racconta dell'amore tra un uomo non più giovanissimo ed una donna più giovane. (N.N.) Martedì 14 gennaio: Ore 19.30 caminetto al Jolly Hotel, argomenti rotariani. ore 20.30 Martedì 21 gennaio: Jolly Hotel, aperitivo. Conviviale con relatore il Prof. Mauro BARNI, Medico Legale, già Magnifico Rettore della Nostra Università e Sindaco di Siena, Presidente Regionale e Vice Presidente Nazionale delle Commissioni di Bioetica.: “LA CLONAZIONE OGGI : mito o realtà?” La relazione ha preso le mosse dal contesto, scientificamente non molto ortodosso nel quale nei giorni immediatamente precedenti, una setta religiosa americana aveva annunciato di aver effettuato la prima clonazione umana. Come per la pecora Dolly, la clonazione umana, “icona del conflitto tra scienza e persona”, “frontiera morale estrema della scienza”, è certamente possibile: si tratta di una gemmazione, riproduzione artificiale di ciò che avviene in natura per i gemelli monoovulari. Che si potesse fare a meno dell’uomo per procreare bambini si sapeva da tempo, ma quanto è legittima e scientificamente sostenibile l’illusione Faustiana di creare un atleta dalla cellula di un atleta, un genio dalla cellula di un genio? I relativisti etici non pongono limiti alla scienza. Ne è opportuno chiudere completamente la porta alla clonazione: pensiamo all’opportunità di riprodurre organi da trapiantare. Dal punto di vista religioso non è dato agli uomini violare il grande mistero della vita. Dal punto di vista scientifico, la clonazione è la negazione alla biodiversità come base dell’evoluzione. Sotto il profilo etico, la clonazione è un attentato alla dignità di un uomo. Il principio della libertà della scienza deve essere informato dal fatto che non è scientifico ciò che non è etico, ciò che non risponde a valori morali condivisi. La legge 145 vieta la clonazione umana ma non stabilisce pene. Hans JONES richiama gli scienziati all’umiltà, ad un etica della responsabilità: non basta fare, bisogna anche riflettere. E' seguito un ampio dibattito con interventi e domande di Mario LORENZONI (perché lavorare all’immortalità quando c’è tanto da fare per migliorare la qualità della vita?), Nico NANTE (se venisse confermata la teoria dell’assopimento dei corredi genomici anziani, verrebbe disillusa la speranza di raggiungere, con la clonazione, sia sotto il profilo filogenetico che ontogenetico l’immortalità), Carlo SETACCI (contrario alla spettacolarizzazione della scienza), Fabio DEVECCHI (che interesse ha il bambino a nascere?), Enrico PINTO (l’uomo vuole sapere, vuole forzare i suoi limiti, quindi la scienza andrà avanti anche contro l’etica). Al termine il Prof. BARNI ha chiuso con l’auspicio che il nostro Paese, frenato da eccessivi moralismi, non rimanga indietro nella ricerca biotecnologica. (N.N) Martedì 28 gennaio: Ore 19.30 caminetto al Jolly Hotel, argomenti rotariani. Martedì 4 febbraio: Ore 19.30 caminetto al Jolly Hotel, argomenti rotariani. ore 20.30 Martedì 11 febbraio: Jolly Hotel, Conviviale Interclub con Round Table 41 e Rotaract. Argomento della serata: “IL FENOMENO CALCISTICO SENESE”. Ospiti il Presidente dell’A.C. Siena, Ing. Paolo DE LUCA ed il Capitano Michele MIGNANI (l’Allenatore Giuseppe PAPADOPULO, ha dato forfait all’ultimo momento per influenza). È stata una serata memorabile, con il pieno di Soci e numerose Autorità. Tra tutte, il presidente Carlo RICCI ha voluto ringraziare in modo particolare il Direttore del Credito Cooperativo BANCASCIANO Dr. Paolo PISANI per la sponsorizzazione offerta alle manifestazioni celebrative del nostro 25° anniversario. Ad inizio serata, Carlo ha conferito, a nome del Club, il PAUL HARRIS al Presidente della Misericordia di Siena Mario MARZUCCHI. E’ stata la prima volta che il nostro Club ha conferito ad una Istituzione la più alta onorificenza rotariana. Nel sottolineare l’alto valore simbolico che tale onorificenza ha in 148 Stati per la più diffusa e capillare comunità di Service del pianeta, il nostro Presidente ha quindi letto la motivazione di tale conferimento: “alla Misericordia di Siena, da secoli operante nella Città e in Provincia, che, con spirito di sacrificio, animata da solo volontariato e da nobili e umanitari ideali di fratellanza e altruismo, cerca di alleviare le sofferenze del prossimo e dei più bisognosi. Il Club Rotary Siena Est, grato e riconoscente assegna”. Dopo la cena il Presidente RICCI ha cosi introdotto il tema della serata: “Presidente De LUCA, è inusuale che un Club Rotary dedichi una conviviale, tra l’altro allargata ad altri Club della città, ad un’associazione sportiva. Di solito lo fa il Panathlon, ma quello che il Siena ci ha fatto vivere nel corso del 2002 è qualcosa di eccezionale e non potevamo non festeggiarlo insieme. Da senesi ed amanti di questa città che da troppo tempo meritava una gioia sportiva cosi grande e condivisa. Indipendentemente da come finirà questo campionato, se ci sarà o meno la tanto agognata promozione in serie A, cosa che, inutile dirlo, tutti ci auguriamo di vero cuore, a lei, all’allenatore e alla squadra tutta, questa sera rappresentata dal capitano Michele MIGNANI, va il nostro ringraziamento più sincero ed appassionato. Ci avete regalato un 2002 indimenticabile. Ed ora ancora di più. La Città si è stretta intorno a Voi come sa fare solo per la sua festa più amata e secolare: il Palio. Con una differenza importante però, in quell’occasione è solo una parte, una diciassettesima parte che gioisce e partecipa un sentimento di gratitudine ai propri “campioni”; nei Vostri confronti, invece è l’intera comunità senese e non solo gli sportivi di calcio. Lei, sconosciuto ai più, avvicinatosi a Siena in silenzio, con saggia ed apprezzata discrezione e modestia, ha in poco tempo, con il suo entusiasmo (che a molti è sembrato, e per usare parole sue, guidato da una lucida follia) la sua carica umana e la sua simpatia, ha saputo conquistare i cuori di tutti gli sportivi come nessun altro Presidente del passato ha saputo fare. Noi tutti le siamo grati e riconoscenti. Ed ora Michele MIGNANI, il nostro grande capitano, che rappresenta idealmente tutti i ragazzi di questa formazione, che tante soddisfazioni ci ha regalato. È l’anima della squadra, il trascinatore, il saggio, il regista della impenetrabile difesa. Di lui è stato detto ormai tutto. Ma gli diciamo semplicemente con grande affetto: grazie Michele, a Lei e a tutti gli altri ragazzi: mai abbiamo visto fare una squadra con tanto cuore e qui sta forse in massima parte il segreto del Vostro successo. A tutti Voi, al Vice Presidente Carlo CECCARELLI, al Dr. Piero RICCI, al Direttore Sportivo Nelson RICCI e a tutta la società: GRAZIE.” L’ing. De LUCA ha quindi ripercorso la “splendida galoppata”, che, nel corso del 2002, ha portato il Siena in serie B ed ora lo vede protagonista al primo posto, verso una nuova e ancora più ambiziosa promozione, guidato sul campo da MIGNANI. E’ stato subito qualche piccolo torto, pagando lo scotto di essere una new entry, ma abbiamo sempre accettato col sorriso sulle labbra: una società che ha grandi obiettivi deve sempre soffrire e nonostante tutto vincere. La legittimazione del Siena non deriva dallo schiamazzo ma dalla serietà gestionale e dalla forza sul campo (“buttando dentro la palla”, “è vero che la palla è rotonda ma faremo in modo che lo sia anche per gli altri”). Il Presidente della “Robur” ha quindi spiegato le ragioni per cui il Siena non è una meteora sulla scena calcistica. Il calcio è il 4-5° comparto economico del paese. Esso è volano di sviluppo e di importanti indotti economici. Il Siena Calcio sta sviluppando un progetto a lungo termine, fatto non solo di grandi emozioni e di gloria ma anche di apporti finanziari, (alberghieri, scientifici, turistici, opere pubbliche, etc). Intanto sono in corso 2 grandi operazioni: il Campus Bianconero (che rappresenterà un’opportunità di sviluppo sotto il profilo sportivo, con la creazione di un vivaio di campioni, e biomedico, con notevoli opportunità di ricerca) e il progetto di un nuovo stadio (inserito in una Area Grandi Eventi, che rilancerà l’immagine e le potenzialità della città). Il Presidente DE LUCA ha poi scherzosamente sottolineato come nel modo più inaspettato ci è sfuggita l’opportunità del derby con la Fiorentina: sapremo aspettarla a lungo. È seguito un ampio dibattito, cui hanno partecipato, tra gli altri, Baccio BACCETTI (che, da fiorentino in purgatorio, ha rivisitato gli ultimi derby, quando nell’immediato dopoguerra, Siena, Fiorentina e Livorno giocavano nella serie A della Lega di Centro Sud Italia. Il professore ha poi scherzato sulla preoccupazione di molti senesi che l’afflusso di tifoserie importanti di “A” renderà difficili i parcheggi). Raffaele BONANNI (sono preoccupati i nostri pubblici amministratori per l’impegno finanziario legato all’avere 2 compagini tra le massime espressioni del calcio e del basket), Carlo SETACCI (il problema della sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti delle grandi e sull’assetto basato sui prestiti). Al termine delle serata, scambi di gagliardetti, maglie e palloni firmati dal capitano MIGNANI, al grido “ALE’; ALE’ ROBURRONE”. (N.N.) Martedì 18 febbraio: Ore 19.30 caminetto al Jolly Hotel, argomenti rotariani. Martedì 25 febbraio: Jolly Hotel, ore 20.30. Conviviale con il regista Carlo VERDONE Proprio quel giorno si era saputo della morte di Alberto SORDI e Carlo VERDONE arriva alla conviviale piuttosto stanco e con un leggero ritardo a causa delle numerosissime interviste avute nella giornata in merito a questo evento e dell’amicizia che lo legava all’attore ora scomparso. VERDONE comincia il suo intervento dichiarandosi quasi senese e certamente amico di Siena, avendo passato la sua infanzia, nei mesi estivi, a casa della nonna paterna in Vallepiatta. Ricorda in proposito che il suo primo cortometraggio fu fatto proprio a Siena sulla Accademia Chigiana e grazie a questo, il suo nome ha cominciato ad essere noto nel mondo. Torna subito sulla notizia del giorno, dicendo che Alberto SORDI ha raccontato magistralmente nei suoi numerosissimi film 40 anni di vita italiana con una mimica e una verve veramente d’avanguardia. Egli amava la gente anche nei suoi difetti; si guardava intorno e dai difetti della gente trovava spunto per i suoi personaggi cinematografici. VERDONE ci racconta di aver molto imparato da Alberto SORDI e anche lui i suoi personaggi li crea guardando la gente ed evidenziandone i disagi, come lo stato d’animo dei giovani di fronte alle difficoltà di approccio con le ragazze, o il comportamento di queste, ormai consapevoli di aver vinto la loro battaglia femminista anche i rapporti familiari tra padre e figlia e figli, tra fratelli e sorelle e tra coniugi, ora più difficile di prima danno spunto ai suoi personaggi cinematografici. Alberto SORDI ha avuto l’opportunità di aver vissuto momenti della vita nazionale altamente drammatici o comunque eccezionali, il boom economico e su questi svariati temi ha trovato i suoi personaggi, tutti prettamente italiani. Oggi, i problemi della famiglia, dei giovani, dei rapporti sociali sono pressoché uguali in tutti gli Stati europei e quindi VERDONE ritiene che il cinema approfondirà in futuro questi temi soprattutto in chiave europea. Seguono varie domande da parte dei nostri amici, fra cui SETACCI, MURATORI, BAGLIONI SECCHI TARUGI, e MAZZI, in risposta alle quali VERDONE, in modo garbato ed esauriente aggiunge che la musica è per lui un elemento essenziale nei film e nella vita: lo distrae e lo rilassa; non c’è psicanalisi nei suoi film, anche se abbondano giudizi medici e farmacologici, vista la passione da lui sempre avuta per queste scienze. Nel suo lavoro di attore, ma non esclude per il futuro di poter lavorare sotto la guida di qualche buon regista con cui possa instaurare una chiara intesa artistica. VERDONE chiude infine la serata rallegrandosi della Siena Calcio, che è vicino alla vetta della serie B. la cosa gli fa molto piacere anche perché la sua squadra del cuore, la Roma, non gli dà, in questo periodo, le soddisfazioni sperate. (M.D.) Martedì 29 febbraio: Ore 19.30 caminetto al Jolly Hotel, argomenti rotariani Martedì 1 marzo: GITA A ROMA Il pullman dei partecipanti alla gita è partito da Siena di buon ora per poter effettuare la VISITA AL PALAZZO DEL QUIRINALE prevista nella stessa mattinata. Infatti, poco prima delle 11, siamo giunti nella Piazza del Quirinale, caratterizzata dall’imponente mole del Palazzo e dal complesso architettonico costituito dalla fontana, dall’obelisco egiziano e dalle statue romane dei Dioscuri, Castore e Polluce, affiancati dai loro cavalli. All’esterno del Palazzo montavano la guardia due militari dell’Aeronautica (le varie Forze Armate si alternano a turno nel servizio di guardia) e subito all’interno c’era il personale addetto alla Presidenza della Repubblica, fra cui un atletico Corazziere e la nostra guida. Questi ci ha accompagnato per tutta la nostra visita, illustrandoci gli interessanti particolari storici e architettonici del Palazzo che ebbe come primo inquilino il Papa Gregorio XIII (quello della riforma del calendario) e continuò ad essere, da allora in poi, la dimora dei Papi fino al 1870. In seguito all’occupazione di Roma da parte dell’esercito italiano, Pio IX si ritirò in Vaticano e da allora il palazzo del Quirinale diventò la reggia dei Savoia fino al 1946 e quindi la sede del Presidente della Repubblica, dopo il cambio della forma istituzionale a seguito del referendum del 2/06/1946. Il Papa Paolo V ampliò notevolmente il Palazzo, costruendo due ali laterali aggiunte alla palazzina 7 originaria, che è quella sulla cui torre sventola la bandiera italiana (e ora anche quella dell’Unione Europea) e formando il gran cortile interno. Questo grande complesso immobiliare fu oggetto di notevoli rimaneggiamenti interni durante la dimora dei Savoia che ambivano ad avere una reggia pari all’importanza della altre storiche dimore regali d’Europa (Vienna, Mosca, Parigi ecc.). Le grandi stanze del palazzo, quali la sala degli specchi, la sala da ballo, la sala dei Corazzieri, la sala del trono di Vittorio Emanuele III e le preziose decorazioni di affreschi, stucchi, arredi, arazzi, dipinti ecc., sono una testimonianza di questo passato. Oggi queste stanze sono adibite a sale di rappresentanza, ove il Presidente svolge le sue funzioni pubbliche in occasione di ricevimenti di Capi di Stato stranieri, di rappresentanti politici italiani, giuramenti dei nuovi Governi, dei Membri della Corte Costituzionale, ecc.. La residenza privata del Presidente e gli uffici della Presidenza si trovano oggi nella “manica lunga” e cioè in quella parte del Palazzo che costeggia Via del Quirinale.