Direttore Responsabile - rotary club siena est

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Direttore Responsabile - rotary club siena est
Direttore Responsabile:
Marcello Cristofani della Magione
Redazione:
Nicola Nante, Mario Donati, Andrea Santini
e-mail [email protected]
Organigramma del Club per l’Anno 2002/2003:
- Presidente: Carlo RICCI
- Presidente uscente: Corsino CORSINI
- Presidente eletto 2003/2004: Lorenzo MARIANI
- Vice Presidente: Carlo SETACCI
- Segretario : Curzio MAZZI
- Tesoriere : Francesco MORIS
- Prefetto : Fabio DE’ VECCHI
- Consigliere : Massimo BIANCHINI
- Consigliere : Fabrizio ROSSI
- Consigliere : Carlo CALASTRINI
- Segretario aggiunto : Vincenzo PAGANO
- Presidenti delle Commissioni:
- Ammissione e classifiche : Giovanni DE MUNARI
- Sviluppo effettivo : Antonio COTTINI
- Affiatamento : Rodolfo CASINI
- Partecipazione delle famiglie : Giuseppe NUTI
- Bollettino del Club : Nicola NANTE
- Programmi : Massimo BIANCHINI
- Relazioni pubbliche : Marco BAGLIONI
- Venticinquennale del Club : Raffaele BONANNI
- Consiglio legislazione 2004 : Mario LEPRI
- Fondazione Rotary : Massimo FERRUZZI
- Apim – progetti di servizio : Claudio MAGAGNOLI
- Scambio giovani : Angelo RICCABONI
- Scambi amicizia : Ranuccio NUTI
- Interact : Claudio MAGAGNOLI
- Rotaract - Ryla : Alessandro MAGNONI
- Progetti finalizzati : Corsino CORSINI
- Istruttore del Club : Paolo NANNINI
- Esperti di informatica : Francesco MORIS, Luca VENTURI
CONTENUTI DEL PRESENTE NUMERO
- Dal Presidente Internazionale
- Dalla Redazione
- La Pagina del Presidente
- Attività del Club
- Corrispondenza
- Notizie in Breve
- Anniversari
DAL PRESIDENTE INTERNAZIONALE
Cari amici e colleghi del Siena Est,
a nome di tutti i Club del mondo, Vi faccio le mie più vive congratulazioni per questi primi 25 anni di servizio
rotariano Nell’unirmi a Voi in questo momento di gioia, Vi chiedo di ricordare che, quando apriamo il nostro cuore
al Rotary, scopriamo che ogni giorno è ricco di opportunità di Diffondere il seme dell’amore. Il miglior
contributo, il miglior servizio rotariano viene sempre dal cuore. Quando le nostre azioni sono ispirate dall’amore,
siamo spinti a fare e a dare di più. Un quarto di secolo fa , i Soci Fondatori del Vostro Club hanno posto le basi di
questa realtà, convinti dell’importanza e della serietà dell’ideale rotariano del servizio alla comunità. Nel 2002–
2003 possiamo diffondere l’amore attraversando oceani e confini, rendendolo manifesto in attività intese a
garantire l’accesso all’acqua potabile, all’assistenza sanitaria, all’istruzione garantita e a tutti servizi che soddisfano
i bisogni fondamentali dell’uomo. I semi dell’amore cresceranno solo se diffusi ovunque. Solo condividendo
l’amore si può ricevere amore in cambio, insieme alla gioia che ne deriva. Vi auguro un clamoroso successo in tutte
le iniziative ed i progetti del Club. Ogni azione che intraprendiamo al servizio del prossimo è come un seme, che
genera un raccolto di amore nel mondo intero.
Che il vostro Club possa crescere e raccogliere i frutti gloriosi del vostro servizio.
Cordialmente
Bhichai RATTAKUL
DALLA REDAZIONE
Questo numero è incentrato sull’Attività del Club nei
primi quattro mesi del 2003:
Gennaio:
Febbraio:
Marzo:
Aprile:
mese della sensibilizzazione al Rotary
mese dell’intesa mondiale
mese dell’azione d’interesse pubblico
mese della rivista rotariana
Il periodo in oggetto è stato denso di avvenimenti.
Vi riferiamo delle gite al Teatro Verdi di Firenze per lo
spettacolo “Malgrado tutto, beati Voi” di Enrico
MONTESANO, al Teatro Tenda di Roma dello
spettacolo “Notre Dame de Paris”, e (preceduta dalla
visita al Quirinale) della rappresentazione “l’Inferno è
un’altra cosa” presso il Teatro dei Rozzi, con la quale
il Club ha raccolto 4100 Euro, devoluti in parte per la
campagna di vaccinazione Polioplus e in parte per la
campagna di prevenzione contro i danni dell’aneurisma
dell’aorta addominale. Vi riferiamo delle Conviviali
con il Prof. BARNI sulla Clonazione, con il Presidente
DE LUCA ed il Capitano MIGNANI sulla Siena Robur
in serie B, con l’attore Carlo VERDONE, con il Prof.
RICCI sull’Antartide, con Mario DONATI sulle
conquiste di Giulio Cesare.
Fatti particolarmente salienti di questo periodo sono
stati la Celebrazione del 25°ennale del Club, la stampa
del libro commemorativo di Raffaele BONANNI
“Nozze d’Argento con il Rotary International”, e lo
svolgimento a Siena dell’Assemblea Distrettuale e la
presentazione del risultato del service distrettuale a
tema scientifico (geochimico) sull’inquinamento del
fiume Merse.
Come avete potuto constatare, la Redazione ha
raggiunto in questo periodo gli altri due obiettivi, che,
di concerto con il Consiglio Direttivo e sotto lo stimolo
del Presidente Carlo RICCI, si era data:
- la tiratura a stampa tipografica del nostro Organo
Ufficiale. Per metterla a punto senza aumentare
l’onere sulle finanze del Club abbiamo condensato
due numeri in uno.
A regime riteniamo che il vantaggio di immagine che
il Bollettino “stampato” comporta, la eliminazione dei
viaggi in Copisteria ed alla Posta (risolvendosi tutto in
un collegamento informatico con la tipografia, che,
grazie al regime di abbonamento, postale nel
frattempo instaurato, procede direttamente anche alla
spedizione) l’accelerazione dei tempi avranno reso
anche economicamente vantaggioso il cambiamento.
Il bollettino oggi rivede la luce nella veste tipografica
che fu della sua prima edizione, il 15 gennaio 1979,
Presidente Remo CIAMPI, Direttore Marcello
CRISTOFANI DELLA MAGIONE e Redattore
Luciano PAGANO: in questo modo abbiamo voluto
rendere il nostro omaggio ai Soci Fondatori ed alla
celebrazione dei 25 anni del Club;
- Il riportare l’attività del Club sugli organi ufficiali di
stampa del Rotary International e del Distretto 2070.
Abbiamo colto, infatti, l’occasione della Celebrazione
del 25ennale per inviare a “Rotary” e a “Rotary
Notizie” resoconti delle nostre realizzazioni in campo
sociale (per giovani, per disabili) nella promozione e
realizzazione di opere d’arte, nella salvaguardia del
patrimonio storico e artistico, nella lotta alle malattie,
nel campo scientifico, civile ed ambientale.
Adesso non rimane che augurarci, per quel che riguarda
gli ultimi mesi del nostro mandato sotto la presidenza di
Carlo e per quel che più in generale riguarda la vita del
Club, che i risultati raggiunti possano essere stabilizzati
e perpetuati nel tempo.
Il 29 aprile è entrato a far parte del Club Massimo
MAZZINI, al quale porgiamo un caloroso benvenuto.
Un abbraccio dai Vostri Redattori
Nicola NANTE
Andrea SANTINI
Mario DONATI
LA PAGINA DEL PRESIDENTE
Autorità, Signore, Amici, l’onore più alto che può vivere
il Socio di un Club è quello di presiedere l’atto
costitutivo e quindi la nascita del sodalizio. Enrico
MARA ha vissuto quel momento, insieme a molti amici
presenti, che ricordano con gioia e nostalgia quell’evento.
Io sono chiamato a celebrare, insieme a tutti Voi il 25°
anniversario e, senza pudore, mi candido fin da adesso a
celebrare anche il 50°, quando tutti saremo un po’ più
attempati ma ugualmente amici e pimpanti.
Grazie alla gentile concessione del Presidente
dell’Accademia Chigiana, avv. Giuseppe MUSSARI,
celebriamo questo importante momento in un luogo
prestigioso, tempio della musica, delle arti e della cultura.
Una istituzione che il mondo invidia alla nostra Città,
così come l’intera società civile ammira e guarda con
rispetto il Rotary International, massima espressione del
SERVIRE, ma anche dell’applicazione laica della
fratellanza e dell’amicizia senza confini né barriere. Il
Rotary va oltre le divergenze ideologiche, politiche e
sociali e si pone nel mondo come un esempio di
comunicazione sovranazionale e di amicizia globale. Ho
usato volutamente il termine globale, perché, in un
momento storico in cui la globalizzazione, intesa come
macrosistema, economico è da molti criticata e
combattuta, la nostra globalizzazione, quella basata
sull’amicizia, sullo scambio di idee e di culture, oltre che
di esperienze professionali, non solo non è contestata in
nessuna parte del pianeta, ma è portata come simbolo
della divulgazione ottimale del sapere e della tolleranza
reciproca.
Quando il nostro Club nasceva, 25 anni or sono, tra non
poche difficoltà e superando molti ostacoli talora
pretestuosi, il Rotary stava vivendo forse il suo momento
di maggiore prestigio e considerazione. Veniva guardato
con grande rispetto e l’appartenenza al Club significava,
per molti, il raggiungimento di una meta prestigiosa ed il
veder riconosciuto il proprio valore professionale ed
imprenditoriale. A distanza di 25 anni possiamo
affermare con orgoglio che l’immagine che il Club da di
se non è cambiata, si è semmai arricchita di un
riconoscimento che solo il tempo e la possibilità di
radicarsi sul territorio possono dare, la riconosciuta
considerazione morale della istituzione e dei Soci che la
fanno vivere. È proprio il riconosciuto ruolo morale che
ci inorgoglisce e ci fa sentire fieri di appartenere a questa
istituzione che in tutto il mondo, dico tutto, dai paesi più
progrediti e industrializzati a quelli che si dibattono con
la miseria e la fame, opera con scopi umanitari e
perseguendo ideali di fratellanza, amicizia e solidarietà. Il
Club Siena Est in questi anni ha lasciato il segno in
questa città e nel territorio di competenza, sono stati
molteplici i Service che ci hanno visti impegnati e
sarebbe troppo lungo citarli, anche perché non devono
diventare un elencazione di merito ma il frutto di un
sentimento sincero, basato sull’altruismo, che anima tutti
i Soci e che non deve avere, come tale, alcun ritorno.
Abbiamo avuto, come in ogni famiglia che si rispetti,
momenti difficili e altri gioiosi e sereni, abbiamo pianto
amici carissimi che ci hanno lasciato e gioito nel salutare
nuovi Soci che si sono avvicinati a noi arricchendo il
Club di nuove forze di entusiasmo. Ma mai abbiamo
perso la nostra grande prerogativa: l’affiatamento. Siamo
stati definiti un Club gioioso, informale fino all’eccesso,
spensierato, in alcune occasioni trasgressivo. Abbiamo
sempre risposto: peccato per coloro che non lo sono. Se
l’essenza vera della filosofia rotariana è la creazione ed il
rafforzamento di vera amicizia tra Soci, non possiamo
non essere animati da rapporti interni basati sulla
confidenza e sulla complicità. Tra amici veri si scherza, si
ritorna ragazzi. A volte ci siamo burlati bonariamente
delle istituzioni, ci siamo presi gioco delle situazioni
eccessivamente formali, siamo stati innumerevoli volte in
gita di piacere, abbiamo organizzato feste e cene
dall’antico sapore ludico universitario; ci hanno
rimproverato, ma chi ci ha rimproverato ha poi detto:
”però vorrei che anche il mio Club fosse come il
Vostro”.
Abbiamo sempre voluto presenti a tutte le nostre
iniziative le Signore e le famiglie, generando un effetto
domino nel rafforzare l’amicizia interna e sviluppando la
frequentazione anche fuori dal calendario rotariano e
dalle sedi istituzionali. I figli di molti di noi sono
diventati amici e, a loro volta, trasmettono ad altri i
principi di cui la società contemporanea, e quella
giovanile in particolare, ha tremendamente bisogno.
Con le istituzioni cittadine il Club si è sempre rapportato
con correttezza e distacco, mai entrando in problematiche
estranee al mantenimento dei buoni rapporti e del totale
rispetto delle specifiche competenze. La politica, intesa
come occasione di scontro, è sempre stata fuori dalla
nostra porta pur vivendo singolarmente in modo attivo ed
impegnato la gestione della cosa pubblica e delle varie
organizzazioni sociali ed umanitarie.
La vita del Club è stata testimoniata ed illustrata
sapientemente dall’amico Raffaele BONANNI in una
pubblicazione omaggiata ai Soci ed ai graditi ospiti,
durante la conviviale che abbiamo voluto si tenesse al
Park Hotel, prima sede del nostro Club. Abbiamo voluto
celebrare questi nostri primi 25 anni con semplicità, tra di
noi, senza formalismi e retorica, proprio per sottolineare
lo spirito che ci ha sempre animati. Questo non vuol dire
che non siamo sensibili alle espressioni più significative
della cultura e del bello ed è per questo che abbiamo
deciso di festeggiare il nostro 25° anniversario con
l’ascolto di buona musica, che, nella magica sede della
“Chigiana” assume un significato rituale emozionante.
Grazie a tutti e arrivederci tra 25 anni
(DISCORSO TENUTO DAL PRESIDENTE CARLO
RICCI
PER
LA CELEBRAZIONE
DEI
25°
ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CLUB)
ATTIVITÀ DEL CLUB
Sabato 4 gennaio: gita a Firenze per assistere, presso
il Teatro Verdi allo spettacolo “MALGRADO
TUTTO.. BEATI VOI..”, scritto dallo stesso Enrico
MONTESANO con TERZOLI e VAIME, con la regia
di Pietro GARINEI e le musiche di Claudio
MATTONE, Gino LANDI per le coreografie, Uberto
BERTACCA per le scene, Lucia MIRISOLA e
Alessandro CIAMMARUGHI per i costumi.
Spettacolo dei record, perché lo scorso anno è stato il
più visto a Roma e in Italia, oltre che il vincitore del
premio Box Office.
La storia narra le vicende italiane, dalla
proclamazione della Repubblica fino ai giorni nostri,
attraverso il protagonista, Enrico, nato anche lui il 2
giugno 1946. Una storia nella storia, la storia fatta
delle piccole grandi cose di ogni giorno, di battaglie,
gioie e dolori, piccole soddisfazioni, mentre scorre
un’altra vita un’altra storia, la storia del Nostro Paese.
Lo spettacolo si conclude (per il momento), con la
nascita di un figlio, (primo nato del terzo millennio)
una nuova vita, una nuova speranza, una nuova storia
da raccontare. Siamo cambiati, siamo cresciuti in
questo scorcio di secolo. Siamo migliorati? Domanda
difficile che avrà una risposta, se l'avrà, dai nostri
figli. Lo spettacolo esalta le qualità di attore, cantante,
uomo di palcoscenico di Montesano. Canzoni che
rimangono nel cuore, monologhi che strappano tante
risate, ma anche sorrisi carichi di ricordi e un po’ di
riflessione.
Uno spettacolo che ruba tanti applausi a scena aperta
e che è prima di tutto una festa. Una conferma del
talento di questo poliedrico interprete e dell'affetto
che il pubblico ha per questo attore che ha saputo
affascinare la gente tanto in teatro quanto al cinema e
in televisione. Enrico si lancia nei suoi proverbiali ed
esilaranti monologhi capaci di strappare risate ed
applausi a scena aperta. Non di secondaria importanza
sono le canzoni che Claudio Mattone ha scritto
appositamente per questo spettacolo Beati Voi, vera e
propria "sigla" dello spettacolo, Che bella luna c'era
quella sera, chiusura del primo tempo e canzone
dolcissima dedicata ad una indimenticabile notte del
'62. La seicento, intitolata a quella che Enrico
definisce "l'alcova di una generazione di italiani" e,
per chiudere, Scherzi dell'età, che racconta dell'amore
tra un uomo non più giovanissimo ed una donna più
giovane.
(N.N.)
Martedì 14 gennaio: Ore 19.30 caminetto al Jolly
Hotel, argomenti rotariani.
ore 20.30
Martedì 21 gennaio: Jolly Hotel,
aperitivo. Conviviale con relatore il Prof. Mauro
BARNI, Medico Legale, già Magnifico Rettore della
Nostra Università e Sindaco di Siena, Presidente
Regionale e Vice Presidente Nazionale delle
Commissioni di Bioetica.: “LA CLONAZIONE OGGI
: mito o realtà?”
La relazione ha preso le mosse dal contesto,
scientificamente non molto ortodosso nel quale nei
giorni immediatamente precedenti, una setta religiosa
americana aveva annunciato di aver effettuato la
prima clonazione umana.
Come per la pecora Dolly, la clonazione umana,
“icona del conflitto tra scienza e persona”, “frontiera
morale estrema della scienza”, è certamente
possibile: si tratta di una gemmazione, riproduzione
artificiale di ciò che avviene in natura per i gemelli
monoovulari. Che si potesse fare a meno dell’uomo
per procreare bambini si sapeva da tempo, ma quanto
è legittima e scientificamente sostenibile l’illusione
Faustiana di creare un atleta dalla cellula di un atleta,
un genio dalla cellula di un genio? I relativisti etici
non pongono limiti alla scienza. Ne è opportuno
chiudere completamente la porta alla clonazione:
pensiamo all’opportunità di riprodurre organi da
trapiantare. Dal punto di vista religioso non è dato
agli uomini violare il grande mistero della vita. Dal
punto di vista scientifico, la clonazione è la negazione
alla biodiversità come base dell’evoluzione. Sotto il
profilo etico, la clonazione è un attentato alla dignità
di un uomo. Il principio della libertà della scienza
deve essere informato dal fatto che non è scientifico
ciò che non è etico, ciò che non risponde a valori
morali condivisi. La legge 145 vieta la clonazione
umana ma non stabilisce pene. Hans JONES richiama
gli scienziati all’umiltà, ad un etica della
responsabilità: non basta fare, bisogna anche
riflettere. E' seguito un ampio dibattito con interventi
e domande di Mario LORENZONI (perché lavorare
all’immortalità quando c’è tanto da fare per
migliorare la qualità della vita?), Nico NANTE (se
venisse confermata la teoria dell’assopimento dei
corredi genomici anziani, verrebbe disillusa la
speranza di raggiungere, con la clonazione, sia sotto il
profilo filogenetico che ontogenetico l’immortalità),
Carlo SETACCI (contrario alla spettacolarizzazione
della scienza), Fabio DEVECCHI (che interesse ha il
bambino a nascere?), Enrico PINTO (l’uomo vuole
sapere, vuole forzare i suoi limiti, quindi la scienza
andrà avanti anche contro l’etica).
Al termine il Prof. BARNI ha chiuso con l’auspicio
che il nostro Paese, frenato da eccessivi moralismi,
non rimanga indietro nella ricerca biotecnologica.
(N.N)
Martedì 28 gennaio: Ore 19.30 caminetto al Jolly
Hotel, argomenti rotariani.
Martedì 4 febbraio: Ore 19.30 caminetto al Jolly
Hotel, argomenti rotariani.
ore 20.30
Martedì 11 febbraio: Jolly Hotel,
Conviviale Interclub con Round Table 41 e Rotaract.
Argomento della serata: “IL FENOMENO
CALCISTICO SENESE”. Ospiti il Presidente
dell’A.C. Siena, Ing. Paolo DE LUCA ed il Capitano
Michele
MIGNANI
(l’Allenatore
Giuseppe
PAPADOPULO, ha dato forfait all’ultimo momento
per influenza).
È stata una serata memorabile, con il pieno di Soci e
numerose Autorità. Tra tutte, il presidente Carlo
RICCI ha voluto ringraziare in modo particolare il
Direttore del Credito Cooperativo BANCASCIANO
Dr. Paolo PISANI per la sponsorizzazione offerta alle
manifestazioni
celebrative
del
nostro
25°
anniversario. Ad inizio serata, Carlo ha conferito, a
nome del Club, il PAUL HARRIS al Presidente della
Misericordia di Siena Mario MARZUCCHI. E’ stata
la prima volta che il nostro Club ha conferito ad una
Istituzione la più alta onorificenza rotariana. Nel
sottolineare l’alto valore simbolico che tale
onorificenza ha in 148 Stati per la più diffusa e
capillare comunità di Service del pianeta, il nostro
Presidente ha quindi letto la motivazione di tale
conferimento:
“alla Misericordia di Siena, da secoli operante nella
Città e in Provincia, che, con spirito di sacrificio,
animata da solo volontariato e da nobili e umanitari
ideali di fratellanza e altruismo, cerca di alleviare le
sofferenze del prossimo e dei più bisognosi. Il Club
Rotary Siena Est, grato e riconoscente assegna”.
Dopo la cena il Presidente RICCI ha cosi introdotto il
tema della serata:
“Presidente De LUCA, è inusuale che un Club Rotary
dedichi una conviviale, tra l’altro allargata ad altri
Club della città, ad un’associazione sportiva. Di
solito lo fa il Panathlon, ma quello che il Siena ci ha
fatto vivere nel corso del 2002 è qualcosa di
eccezionale e non potevamo non festeggiarlo
insieme. Da senesi ed amanti di questa città che da
troppo tempo meritava una gioia sportiva cosi grande
e condivisa. Indipendentemente da come finirà questo
campionato, se ci sarà o meno la tanto agognata
promozione in serie A, cosa che, inutile dirlo, tutti ci
auguriamo di vero cuore, a lei, all’allenatore e alla
squadra tutta, questa sera rappresentata dal capitano
Michele MIGNANI, va il nostro ringraziamento più
sincero ed appassionato.
Ci avete regalato un 2002 indimenticabile. Ed ora
ancora di più. La Città si è stretta intorno a Voi come
sa fare solo per la sua festa più amata e secolare: il
Palio. Con una differenza importante però, in
quell’occasione è solo una parte, una diciassettesima
parte che gioisce e partecipa un sentimento di
gratitudine ai propri “campioni”; nei Vostri
confronti, invece è l’intera comunità senese e non
solo gli sportivi di calcio. Lei, sconosciuto ai più,
avvicinatosi a Siena in silenzio, con saggia ed
apprezzata discrezione e modestia, ha in poco tempo,
con il suo entusiasmo (che a molti è sembrato, e per
usare parole sue, guidato da una lucida follia) la sua
carica umana e la sua simpatia, ha saputo
conquistare i cuori di tutti gli sportivi come nessun
altro Presidente del passato ha saputo fare. Noi tutti
le siamo grati e riconoscenti. Ed ora Michele
MIGNANI, il nostro grande capitano, che
rappresenta idealmente tutti i ragazzi di questa
formazione, che tante soddisfazioni ci ha regalato. È
l’anima della squadra, il trascinatore, il saggio, il
regista della impenetrabile difesa. Di lui è stato detto
ormai tutto. Ma gli diciamo semplicemente con
grande affetto: grazie Michele, a Lei e a tutti gli altri
ragazzi: mai abbiamo visto fare una squadra con
tanto cuore e qui sta forse in massima parte il segreto
del Vostro successo. A tutti Voi, al Vice Presidente
Carlo CECCARELLI, al Dr. Piero RICCI, al
Direttore Sportivo Nelson RICCI e a tutta la società:
GRAZIE.”
L’ing. De LUCA ha quindi ripercorso la “splendida
galoppata”, che, nel corso del 2002, ha portato il
Siena in serie B ed ora lo vede protagonista al primo
posto, verso una nuova e ancora più ambiziosa
promozione, guidato sul campo da MIGNANI. E’
stato subito qualche piccolo torto, pagando lo scotto
di essere una new entry, ma abbiamo sempre accettato
col sorriso sulle labbra: una società che ha grandi
obiettivi deve sempre soffrire e nonostante tutto
vincere. La legittimazione del Siena non deriva dallo
schiamazzo ma dalla serietà gestionale e dalla forza
sul campo (“buttando dentro la palla”, “è vero che la
palla è rotonda ma faremo in modo che lo sia anche
per gli altri”).
Il Presidente della “Robur” ha quindi spiegato le
ragioni per cui il Siena non è una meteora sulla scena
calcistica. Il calcio è il 4-5° comparto economico del
paese. Esso è volano di sviluppo e di importanti
indotti economici. Il Siena Calcio sta sviluppando un
progetto a lungo termine, fatto non solo di grandi
emozioni e di gloria ma anche di apporti finanziari,
(alberghieri, scientifici, turistici, opere pubbliche,
etc). Intanto sono in corso 2 grandi operazioni: il
Campus
Bianconero
(che
rappresenterà
un’opportunità di sviluppo sotto il profilo sportivo,
con la creazione di un vivaio di campioni, e
biomedico, con notevoli opportunità di ricerca) e il
progetto di un nuovo stadio (inserito in una Area
Grandi Eventi, che rilancerà l’immagine e le
potenzialità della città). Il Presidente DE LUCA ha
poi scherzosamente sottolineato come nel modo più
inaspettato ci è sfuggita l’opportunità del derby con la
Fiorentina: sapremo aspettarla a lungo. È seguito un
ampio dibattito, cui hanno partecipato, tra gli altri,
Baccio BACCETTI (che, da fiorentino in purgatorio,
ha rivisitato gli ultimi derby, quando nell’immediato
dopoguerra, Siena, Fiorentina e Livorno giocavano
nella serie A della Lega di Centro Sud Italia. Il
professore ha poi scherzato sulla preoccupazione di
molti senesi che l’afflusso di tifoserie importanti di
“A” renderà difficili i parcheggi). Raffaele
BONANNI (sono preoccupati i nostri pubblici
amministratori per l’impegno finanziario legato
all’avere 2 compagini tra le massime espressioni del
calcio e del basket), Carlo SETACCI (il problema
della sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti
delle grandi e sull’assetto basato sui prestiti). Al
termine delle serata, scambi di gagliardetti, maglie e
palloni firmati dal capitano MIGNANI, al grido
“ALE’; ALE’ ROBURRONE”.
(N.N.)
Martedì 18 febbraio: Ore 19.30 caminetto al Jolly
Hotel, argomenti rotariani.
Martedì 25 febbraio: Jolly Hotel, ore 20.30.
Conviviale con il regista Carlo VERDONE
Proprio quel giorno si era saputo della morte di
Alberto SORDI e Carlo VERDONE arriva alla
conviviale piuttosto stanco e con un leggero ritardo a
causa delle numerosissime interviste avute nella
giornata in merito a questo evento e dell’amicizia che
lo legava all’attore ora scomparso. VERDONE
comincia il suo intervento dichiarandosi quasi senese
e certamente amico di Siena, avendo passato la sua
infanzia, nei mesi estivi, a casa della nonna paterna in
Vallepiatta. Ricorda in proposito che il suo primo
cortometraggio fu fatto proprio a Siena sulla
Accademia Chigiana e grazie a questo, il suo nome ha
cominciato ad essere noto nel mondo.
Torna subito sulla notizia del giorno, dicendo che
Alberto SORDI ha raccontato magistralmente nei suoi
numerosissimi film 40 anni di vita italiana con una
mimica e una verve veramente d’avanguardia. Egli
amava la gente anche nei suoi difetti; si guardava
intorno e dai difetti della gente trovava spunto per i
suoi personaggi cinematografici.
VERDONE ci racconta di aver molto imparato da
Alberto SORDI e anche lui i suoi personaggi li crea
guardando la gente ed evidenziandone i disagi, come
lo stato d’animo dei giovani di fronte alle difficoltà di
approccio con le ragazze, o il comportamento di
queste, ormai consapevoli di aver vinto la loro
battaglia femminista anche i rapporti familiari tra
padre e figlia e figli, tra fratelli e sorelle e tra coniugi,
ora più difficile di prima danno spunto ai suoi
personaggi cinematografici.
Alberto SORDI ha avuto l’opportunità di aver vissuto
momenti della vita nazionale altamente drammatici o
comunque eccezionali, il boom economico e su questi
svariati temi ha trovato i suoi personaggi, tutti
prettamente italiani. Oggi, i problemi della famiglia,
dei giovani, dei rapporti sociali sono pressoché uguali
in tutti gli Stati europei e quindi VERDONE ritiene
che il cinema approfondirà in futuro questi temi
soprattutto in chiave europea.
Seguono varie domande da parte dei nostri amici, fra
cui SETACCI, MURATORI, BAGLIONI SECCHI
TARUGI, e MAZZI, in risposta alle quali
VERDONE, in modo garbato ed esauriente aggiunge
che la musica è per lui un elemento essenziale nei
film e nella vita: lo distrae e lo rilassa; non c’è
psicanalisi nei suoi film, anche se abbondano giudizi
medici e farmacologici,
vista la passione da lui sempre avuta per queste
scienze. Nel suo lavoro di attore, ma non esclude per
il futuro di poter lavorare sotto la guida di qualche
buon regista con cui possa instaurare una chiara intesa
artistica.
VERDONE chiude infine la serata rallegrandosi della
Siena Calcio, che è vicino alla vetta della serie B. la
cosa gli fa molto piacere anche perché la sua squadra
del cuore, la Roma, non gli dà, in questo periodo, le
soddisfazioni sperate.
(M.D.)
Martedì 29 febbraio: Ore 19.30 caminetto al Jolly
Hotel, argomenti rotariani
Martedì 1 marzo: GITA A ROMA
Il pullman dei partecipanti alla gita è partito da Siena
di buon ora per poter effettuare la VISITA AL
PALAZZO DEL QUIRINALE prevista nella stessa
mattinata.
Infatti, poco prima delle 11, siamo giunti nella Piazza
del Quirinale, caratterizzata dall’imponente mole del
Palazzo e dal complesso architettonico costituito dalla
fontana, dall’obelisco egiziano e dalle statue romane
dei Dioscuri, Castore e Polluce, affiancati dai loro
cavalli.
All’esterno del Palazzo montavano la guardia due
militari dell’Aeronautica (le varie Forze Armate si
alternano a turno nel servizio di guardia) e subito
all’interno c’era il personale addetto alla Presidenza
della Repubblica, fra cui un atletico Corazziere e la
nostra guida. Questi ci ha accompagnato per tutta la
nostra visita, illustrandoci gli interessanti particolari
storici e architettonici del Palazzo che ebbe come
primo inquilino il Papa Gregorio XIII (quello della
riforma del calendario) e continuò ad essere, da allora
in poi, la dimora dei Papi fino al 1870. In seguito
all’occupazione di Roma da parte dell’esercito
italiano, Pio IX si ritirò in Vaticano e da allora il
palazzo del Quirinale diventò la reggia dei Savoia
fino al 1946 e quindi la sede del Presidente della
Repubblica, dopo il cambio della forma istituzionale a
seguito del referendum del 2/06/1946.
Il Papa Paolo V ampliò notevolmente il Palazzo,
costruendo due ali laterali aggiunte alla palazzina
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originaria, che è quella sulla cui torre sventola la
bandiera italiana (e ora anche quella dell’Unione
Europea) e formando il gran cortile interno.
Questo grande complesso immobiliare fu oggetto di
notevoli rimaneggiamenti interni durante la dimora
dei Savoia che ambivano ad avere una reggia pari
all’importanza della altre storiche dimore regali
d’Europa (Vienna, Mosca, Parigi ecc.).
Le grandi stanze del palazzo, quali la sala degli
specchi, la sala da ballo, la sala dei Corazzieri, la sala
del trono di Vittorio Emanuele III e le preziose
decorazioni di affreschi, stucchi, arredi, arazzi, dipinti
ecc., sono una testimonianza di questo passato. Oggi
queste stanze sono adibite a sale di rappresentanza,
ove il Presidente svolge le sue funzioni pubbliche in
occasione di
ricevimenti di Capi di Stato stranieri, di rappresentanti
politici italiani, giuramenti dei nuovi Governi, dei
Membri della Corte Costituzionale, ecc.. La residenza
privata del Presidente e gli uffici della Presidenza si
trovano oggi nella “manica lunga” e cioè in quella
parte del Palazzo che costeggia Via del Quirinale.